La Goccia n19/12hot!
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La Goccia n19/12hot!
2 n. 19 - 15 settembre 2012 n. 19 - 15 settembre 2012 Pubblicità pagina intera Sommario La Goccia n. 19 - 15 settembre 2012 Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana La Goccia REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE N. 430/92 DEL 15 MAGGIO 1992 Registro Nazionale della Stampa n. 10084 PROPRIETÀ PRO.GE.CO. SOC. COOP. A R.L. VIA SAVOIA, 1 – GINOSA DIRETTORE RESPONSABILE: STEFANO GIOVE DIREZIONE: GIULIO PINTO ADELE CARRERA COMITATO DI REDAZIONE MARIA C. BONELLI ROSAMARIA BUSTO ERASMO MAZZONE PALMA MARTINO DOMENICO RANALDO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: GIUSEPPE CARRERA MARIO D’ALCONZO ROBERTO MUSCOLINO GIUSEPPE PIZZULLI GIANLUCA CATUCCI DAVIDE GIOVE FRANCO ROMANO ANTONELLA CARRERA MICHELANGELO ZANELLI GIORGIO MOREA LUCA CALABRESE VIOLA LAVERMICOCCA GIOVANNI MATERA FLORIANA RIBECCO BALDASSARRE D’ANGELO WANDA PUCCI LIBORIO PATIMISCO SARAH SCORPATI CORRADO STRADA A.MARIA COSSU TERESA GALEOTA TOMMASO FRANCAVILLA STEFANIA LUISI DALILA BELLACICCO NINI’ DE PREZZO ANTONELLO LOVECCHIO PAOLO COSTANTINO fOTO: ERASMO MAZZONE AMMINISTRAZIONE VITO CONTE IMPAGINAZIONE E GRAFICA: STEFANO GIOVE Maurizio Falivene STAMPA FALIGRAPH Cominciamo dalle... Ambulatori… Int. De Palma… In... condominio di Stefano Giove pag. 4 di S Giove - L Patimisco pagg. 5/6 Le favole di grim di Grim pag. 7 Versus di From di From pag. 7 Notizie flash… di Giulio Pinto pagg. 8/9 Le caricature… di Giorgio Morea pag. 9 Int. Giannico… di S Giove - L Patimisco pagg. 10/11 Int. Di Canio… di S Giove - L patimisco pag. 12 Int. Perniola… di S Giove L Patimisco pag. 13 Anziani di La Serena pag. 14 Avis di Baldassarre D’Angelo pag. 9 RG Interviste… di Floriana Ribecco pag. 17 Int. Galeota… di S Giove - L Patimisco pagg. 18/19 di Paolo Costantino pag. 20 di Wanda Pucci pag. 21 Viaggio nel… di Luca Calabrese pag. 34 Le Icone… di M C Bonelli pag. 35 Flomar... Lospinuso… Baldari… I Delfini… di Stefania Luisi pag. 21 di Antonello Lovecchio pag. 22 Biografia… di Ninì De Prezzo pag. 23 Dialoghi… di Corrado Strada pag. 24/25 Noi e… di Mario D’Alconzo pag. 26 Storie di… di Antonella Carrera di Tommaso Francavilla pag. 35 di M A pag. 36 Misericordia… di SG pag. 37 Lions… di A M Cossu pag. 38 Cantami o… di Viola Lavermicocca pag. 39 Clunb One pag. 26 di L Di Franco pag. 39 Lettera aperta… Ginosa… Ricerca e … Studio 100 di M C Bonelli pag. 27 di Giovanni Matera pag. 28 Estemporanea… di Dalila Bellaccicco pag. 31 Utopia… di Sarah Scorpati pag. 32 La Consulta… di Teresa Galeota pag. 33 di Domenico Ranaldo pagg. 40/41 di Stefano Giove pag. 41 VCR… di Baldassarre D’Angelo pag. 42 Casatta… di Baldassarre D’Angelo pag. 42 Questo numero de La Goccia è stato chiuso alle ore 12.00 del 12 settembre 2012 3 46 4 l’editoriale n. 19 - 15 settembre 2012 Cominciamo dalle piccole cose Sfogliando il nostro giornale, i lettori avranno modo di vedere che da questo numero abbiamo avviato un confronto a più voci per capire quali sono gli orientamenti politico-programmatici dei diversi gruppi consiliari, che amministrano la nostra comunità. Siamo partiti, com’è giusto che sia, con una intervista al Sindaco Vito De Palma ed è nostra intenzione intervistare i consiglieri, sia di maggioranza sia di opposizione per chiedere la loro opinione e per conoscere le proposte dei diversi gruppi consiliari, espressione del voto popolare. Pertanto, questa serie di interviste continuerà anche nei prossimi numeri per dare a tutti la possibilità di far conoscere la propria posizione. Il perché di questa iniziativa è presto detto: siamo in una fase cruciale della “legislatura”, nel senso che si è superata la fase iniziale di assestamento e, adesso, si dovrebbe viaggiare al massimo della velocità e quindi gettare le basi per quello che deve essere il nostro futuro, dal punto di vista amministrativo. Il quadro che emerge da queste prime interviste è differente, per la maggioranza va tutto nel verso giusto, per l’opposizione ci troviamo di fronte a una maggioranza incapace. D’altra parte è il gioco della democrazia e non ci scandalizza se ognuno vede la situazione dal proprio punto di vista. A questo dibattito avviato su queste pagine, vogliamo partecipare con un nostro contributo specifico portando in primo piano argomenti sui quali crediamo sia necessario approfondire la discussione e capire cosa ne pensano i diversi protagonisti della vita amministrativa. Un primo aspetto sul quale crediamo sia giusto soffermarsi è quello della circolazione veicolare a Ginosa e della gestione della “questione traffico”. Da diverso tempo si aspetta l’attuazione del Piano Urbano del Traffico che favorisca la decongestione della situazione attuale, che è al limite della tollerabilità! A una situazione che definire precaria è un eufemismo, si sono aggiunte, in questi ultime settimane, scelte tecniche discutibili in materia di viabilità, scelte che molti cittadini ci hanno segnalato con grande preoccupazione. Una prima scelta discutibile è quella operata per sistemare via del “Pozzillo”, per essere più precisi: la strada sotto il ponte di via Della Pace. Possibile che non si veda la pericolosità di quel dosso? Cosa si aspetta un incidente per intervenire in maniera diversa? Se alla pericolosità si aggiunge la mancanza di un’adeguata segnaletica che regolamenti il parcheggio (già divenuto selvaggio) … il quadro è completo. Lo stesso discorso va fatto per la rotonda realizzata all’incrocio di via Palatrasio e via della Pace. Possibile che si consenta il parcheggio delle auto fino a ridosso della rotonda? Sempre sulla stessa via Palatrasio, all’incrocio con via Cavese, non vi è alcuna segnaletica… eppure crediamo che quella sia una strada di una certa rilevanza. In questi giorni, poi, salta agli occhi quello che si è realizzato alla rotonda tra via Bandiera e ex SS 580. Insomma un accesso privato su di una rotonda e un allargamento del marciapiede per la stessa abitazione, che è “differente” dal resto della strada. Altrettanto pericoloso è l’innesto tra la circonvallazione sud (quella appena completata) e la provinciale per Bernalda. Insomma, la questione della viabilità e del traffico non può essere affrontata con logiche che tengano conto degli interessi particolari (forse anche legittimi di privati), credo si debba tenere conto dell’interesse collettivo. Per quanto riguarda la viabilità credo che sia giusto inserire anche il problema dei marciapiedi e degli alberi di via Palatrasio. Provate a percorrere quella strada a piedi e vi accorgerete che sarete costretti a dover camminare (in diversi tratti) sulla carreggiata stradale perché i marciapiedi sono stretti e sconnessi. Eppure in quella via insiste un importante presidio sanitario e questo costringe tanta gente a percorrerla. Altro aspetto sul quale bisognerebbe attivarsi maggiormente è quello Pubblicità Concessionario esclusivo per la pubblicità FALIGRAPH Viale Jonio, 385 74025 Marina di Ginosa (Ta) Tel e Fax 099.8277553 e-mail: [email protected] Arretrati (costo € 2,50) I numeri arretrati si richiedono in edicola Per inviare e-mail a “La Goccia” [email protected] Per inviare lettere a “La Goccia” Le lettere al giornale vanno inviate presso: La Goccia Via M. D’Ungheria n. 52 74013 Ginosa (TA) indirizzo di posta elettronica: [email protected] La Goccia on line arcipikkia.it Tel. 099.8294879 - 099.8294550 Cell. 368.3561703 - 330.624347 della sicurezza e vivibilità di alcuni quartieri ginosini. Via Alfieri, zona di piazza Plebiscito, Popolicchio, Centoscale, sono solo alcuni dei luoghi in cui la gente vive una condizione di estremo disagio dovuto al fatto che gruppi di ragazzi pensano di poter bivaccare a tutte le ore, senza rispetto alcuno per chi vi abita e ha il sacrosanto diritto di vivere in pace. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda la pulizia delle strade, di alcune strade. Vivere in zone periferiche significa essere privati del servizio di pulizia delle strade. Le zone di Ginosa e Marina di Ginosa che vivono questa condizione sono tante. Ecco, questo promemoria, di cose semplici, che non richiedono grandi investimenti e che, comunque, condizionano la vita quotidiana di tanti cittadini, lo offriamo all’attenzione degli amministratori di maggioranza di opposizione. Nel momento in cui prevale il “populismo”, e le critiche verso i politici, i partiti o (se vogliamo) “il potere” si fanno più forti, credo che partire dalla piccole cose ci aiuterebbe ad affrontare con maggiore serenità e forza d’animo le dure prove che questo momento ci sta imponendo. Stefano Giove cronaca n. 19 - 15 settembre 2012 5 Intervista al sindaco di Ginosa dottor Vito De Palma Signor Sindaco, siamo oramai a circa un anno e mezzo dalla sua elezione, vogliamo stilare un bilancio di questa prima esperienza nonché spiegare ai cittadini quali sono le prospettive future che quest’amministrazione si prefigge? «Avevo già, con la lettera di ferragosto, tracciato un bilancio circa la mia prima esperienza a primo cittadino di Ginosa. Io ritengo che il risultato è più che positivo perché, nonostante tutta una serie di situazioni congiunturali e non, sia dal punto di vista amministrativo che legislativo (si veda, ad esempio, il provvedimento inerente la diminuzione di consiglieri ed assessori), siamo comunque riusciti garantire alla città i servizi in maniera inalterata (su alcuni ci sono addirittura delle innovazioni) nonché tutta una serie di opere pubbliche.» Ci sono però degli aspetti che a nostro giudizio dovrebbero essere meglio analizzati: pensiamo, ad esempio, all’annosa questione della viabilità. C’è stata molta discussione in merito alla scelta operata dall’amministrazione comunale per quanto riguarda i parcheggi a pagamento a Marina di Ginosa in un periodo, diciamo, cruciale per quella che è la stagione turistica. «I parcheggi a pagamento sono stati registrati (salvo qualche normale, giusta, anche legittima critica) dalla stragrande maggioranza dei cittadini in termini positivi, in particolar modo dai non residenti. Così com’è stato concepito il parcheggio a pagamento non è stato affatto un voler salassare il cittadino, tutt’altro: esso mirava soprattutto a decongestionare il traf- fico a ridosso dell’area marina. Non a caso il mese di agosto ha visto una circolazione molto più ordinata rispetto a quella del mese precedente. Per quanto riguarda invece la zona a ridosso della pineta il parcheggio a pagamento aveva anche un’altra funzione, che è poi quella della sicurezza dei cittadini, giacché faceva sì che in un’area altamente suscettibile d’incendi, entrassero meno auto di quante ne potessero uscire in sicurezza.» Sul tema della viabilità c’è però anche un’altra piccola questione che balza agli occhi: la rotonda della zona PIP che ad un certo punto si restringe. «Non è mia competenza entrare nei dettagli tecnici circa l’assetto della rondò. Dico solo che giorni fa su facebook venne fatto girare un video mostrante un camion, dotato di relativo rimorchio, che vi girava tranquillamente attorno; questo mi induce a pen- sare che non dovrebbero esserci problemi di natura veicolare. Se poi si dovessero riscontrare errori dal punto di vista tecnico (cosa su cui dubito) sarà nostra premura approfondire la questione. Il problema vero è che oggi stiamo intervenendo con quelle cose che purtroppo andavano fatte trenta/ quaranta anni fa, ossia quando il paese era ancora in via di sviluppo.» Lei parlava di opere pubbliche, io vorrei parlare anche di completamento di alcuni appalti, come ad esempio la pubblica illuminazione, il servizio di raccolta rifiuti … «Un sindaco che dopo un anno di mandato porta a casa il completamento dell’illuminazione dello stadio comunale, quello del palazzo di giustizia, l’inizio dei lavori della piazza e della condotta idrica su viale Trieste, completamento della zona PIP, della realizzazione di via del Pozzillo, tra l’altro con i problemi che oggi il patto di stabilità impone soprattutto sulle opere pubbliche, non credo che si possa giudicare negativamente. Ciononostante non ci siamo fermati. Per quanto concerne la pubblica illuminazione agli inizi di agosto l’ufficio ha confermato alcuni passaggi burocratici alla ditta che in questo mese deve presentare il progetto esecutivo. Sulla raccolta differenziata abbiamo scontato i tempi della giustizia amministrativa. A luglio la gara è stata definitivamente aggiudicata da Tecnoselfis, la quale, in sintonia con i tre mesi stabiliti dalla legge, sta già provvedendo alla distribuzione, presso gli esercizi commerciali, dei bidoni per il contenimento. Attorno al 20 settembre partirà la distribuzione delle pat segue a pag. 6 6 n. 19 - 15 settembre 2012 segue da pag. 5 tumiere per le famiglie e agli inizi di ottobre il porta a porta.» Signor sindaco, tra qualche giorno inizia il nuovo anno scolastico. Come si è preparata l’amministrazione comunale per quanto riguarda edifici e servizi a domanda (servizio mensa, servizio trasporti alunni)? «Io ritengo che a tutt’oggi la scuola sia il fiore all’occhiello di tutta l’amministrazione comunale. Essa si è fatta promotrice di numerosi interventi, quali, ad esempio, lo smaltimento di amianto sulla palestra del plesso G. Deledda, messa in sicurezza della Carducci (350mila euro), sulla S. G. Bosco e sulla Moschetti-Alberti ci sono due progetti di 700mila euro, messa in sicurezza della Leone (800mila euro). Insomma, risorse ce ne sono a bizzeffe e le stiamo utilizzando per rendere la scuola più moderna e a misura di ragazzo. Ma c’è di più: noi oggi abbiamo, grazie ad un’intuizione dell’amministrazione che non si fece prendere dall’errore di accorpare istituti scolastici (cosa che invece hanno fatto alcuni grandi comuni come Martina Franca), la Deledda, Carducci e la Leone istituti autonomi. E ci opporremo ad ogni tentativo di accorpamento, poiché credo che il modello scolastico, così come presente sul territorio, è il migliore per Ginosa. Sui servizi: già lo scorso anno anticipammo i servizi di mensa da fine novembre a fine settembre. Quest’anno si parte il 24 settembre. Avevamo, a dir il vero, voluto farlo prima, ma abbiamo ritenuto più opportuno uniformarci ai differenti inizi scolastici tra i plessi di Ginosa e quelli di Marina di Ginosa. È questo un servizio notevole alle famiglie, specie a quelle in cui i genitori sono entrambi lavoratori. L’altro giorno approvammo anche la delibera circa l’esenzione dalla mensa scolastica con un’integrazione da 70 a 100 del numero degli esenti.» Signor sindaco, questa sua riflessione ci porta ad affrontare un altro aspetto dell’attività amministrativa, vale a dire quello del settore dei servizi sociali. Come sia stato possibile, di fronte alla situazione di crisi, questo settore, sia stato salvaguardato dai tagli. «Intanto per volontà politica, perché il bilancio appena approvato non solo non ha tagliato i servizi sociali (sorte che, ahimè, è toccato a molte altre spese pubbliche) ma li ha addirittura implementati. A me piace ricordare sempre che la mensa sociale è presente nel bilancio del comune di Ginosa con un importo raddoppiato rispetto a quello dell’anno passato. Purtroppo mi dicono che le prospettive per il prossimo anno, per quella quota di risorse che ci viene trasferita dalla regione, sono estremamente negative. Affronteremo il problema, e io mi auspico che venga evitata la riduzione dei servizi. Mi preme ricordare che un ticket minimo, qualora ci venissero chiesti dei sacrifici, è sempre meglio della totale eliminazione del servizio.» La stagione estiva è oramai in una fase conclusiva. Un bilancio sull’andamento turistico di Ginosa e Marina di Ginosa. «Io credo, alla luce di quanto comunicatomi da proprietari di alberghi e ristoranti, che Marina di Ginosa non sia fuori dal contesto nazionale. Però ritengo anche che abbia tenuto, e questo per due ragioni: il primo perché esso non intercetta un turismo extraregionale, che è stato poi quello maggiormente condizionato dalla crisi, e poi perché il nostro territorio è preparato all’accoglienza turistica con tutta una serie di servizi (la fogna nera, la bianca, la condotta idrica) che purtroppo mancano alle altre località ioniche limitrofe. Oltre a ciò aggiungiamo una notevole presenza anche su Ginosa, e se questo è da un lato imputabile alla crisi (per cui molta gente non scendeva a Marina di Ginosa) dall’altro è segno del fatto che il nostro centro storico comincia a vivere, grazie anche alle iniziative promosse dalle associazioni.» Vogliamo dare un giudizio d’insieme sulle varie manifestazioni estive? «Anzitutto mi preme fare un apprezzamento al consigliere Bradascio e all’assessore al turismo Galante che hanno governato questi due mesi, perché nonostante una riduzione delle risorse sono riusciti comunque a presentare un cartellone nutrito, variegato ed apprezzato. Certo, si poteva fare di più, come in tutte le cose, ma il problema sono le risorse e io francamente non credo che i bilanci degli enti locali riusciranno a cronaca tirare più risorse di quelle elargite quest’anno. Ecco perché, a mio giudizio, è importante cominciare a fare sinergia con i vari operatori commerciali presenti sul territorio. In qualità di primo cittadino mi avallerò di incontri specifici con la Confcommercio affinché si possa trovare una migliore visione d’insieme.» Parliamo adesso di alcuni aspetti politici che lei sta vivendo in prima persona. Cominciamo con la maggioranza, una maggioranza che ha avuto, come dire, una vita complicata, se non tormentata, con consiglieri che si sono spostati da una parte all’altra anche nell’ambito dello stesso schieramento, anche se poi in fin dei conti il numero resta invariato se non aumentato nell’ambito della stessa maggioranza … «La maggioranza ha avuto bisogno di un certo periodo di carburazione, molti consiglieri sono dovuti entrare in ruoli differenti rispetto al passato, ve ne sono stati addirittura alcuni collaudati. Ci sono stati, è vero, alcune fibrillazioni, specie nei primi mesi di vita, ma io non smetterò mai di ringraziare la maggioranza per aver mostrato una straordinaria unità durante il voto del bilancio di previsione. In quell’occasione Donno fece una scelta.» E i rapporti con l’opposizione? «L’opposizione è attualmente il mio cruccio. Nelle mie passate esperienze di amministrazione credo di non aver mai avuto rapporti così conflittuali con l’altra parte politica. Auspicavo, per l’opposizione, un ruolo costruttivo e propositivo, perché un’opposizione costruttiva è necessaria per il continuo miglioramento del paese. Quella di oggi è un’opposizione distruttiva, che sembra non sappia far altro se non contestare, a torto, ogni nostra concessione d’appalto, il che è dannoso per tutti i cittadini di Ginosa, poiché alla fine perdono i ricorsi, si ricomincia daccapo con ulteriore esborso di danaro comunale. Colgo altresì l’occasione per far notare come in un solo anno l’amministrazione sia riuscita a raggiungere due dei tre obiettivi fissati in campagna elettorale, ossia la vittoria al Consiglio di Stato inerente la questione Gin-Power e la questione relativa allo smaltimento rifiuti.» Stefano Giove - Liborio Patimisco scherzi a parte VERSUS Le favole di Grim di from Rott-amando Rottamatori rottamandi in fieri, in rotta con rottamandi vetero, a dirotto rompono, rompendosi: insieme rott-amandosi, Grilletto spingono. Novantunesimo Ecco, dalla Rai a Sky cambia canale il fischio finale che con Necco da Napoli e da Ascoli Carino, la domenica Valenti raccontò a teleutenti col pallone ancora in radio. Dimentica del nome, dopo Tonino e il verso ha perso il tempo e il campo: a Raiuno il novantuno, in Cielo va ora il primo stadio. n. 19 - 15 settembre 2012 7 Le strade C’era una volta, non lontano di qui, il paese di Occhiocitrullo, un paese straordinariamente unico per la gente che lo abitava ma, anche per se stesso in quanto tale. Infatti, il popolo occhiocitrullese era ben noto nell’intero contado a causa dell’impervio e tortuoso modo di pensare e di agire ma, a ben vedere, poiché il villaggio era percorso da vie tortuose che per percorrerle solo il cielo lo sapeva!... Ci fu un tempo in cui si diffuse la voce che: “tali vie e tali pedoni”. Ma la storia aveva origini assai lontane. Fin da quando fu fondato, il villaggio si ritrovò con strade strette e tortuose che rendevano la vita disagiata a tutti i suoi abitanti (e, forse, questo fu all’origine delle tortuosità di vita). Il sistema di viuzze contorte e scoscese che attraversava il villaggio, aveva, all’epoca, una ragione ben precisa. Essendo il paese nato per proteggere alcuni monaci perseguitati per le loro attitudini pittoriche, le sue vie di accesso dovevano essere impervie e facili da difendere dai nemici dell’arte, che contro quei santi uomini avevano mire assai feroci. Col passar degli anni, quello che era un villaggio di monaci artisti, amanti della pittura, divenne un luogo ameno, buono soltanto per divertimenti e battute di caccia di ricchi e potenti nobili. E, intanto nell’incuria e il disinteresse dei nobili padroni , il villaggio e con esso le anime più povere che l’abitavano, pian piano cominciò a scivolare tra le viscere d’un tumultuoso torrentello che (a volte) non si riusciva a tenere a bada. La sorte d’affogare toccava soltanto ai poveri, mentre ai nobili potenti toccava quella di bere e per tal principio, il cucuzzolo della collina su cui il villaggio s’ergeva, fu riservato alle loro piazze e palazzi. Se proprio ai poveri diavoli era concesso il privilegio di vivere: « Che lo facessero nelle case grotte!» Sentenziarono i conti che contavano. Tra il fossato che risucchia e una casa (seppur di grotta!), differenza ce n’era e dopo un privilegio sì inatteso, chi vuoi che pensasse alla qualità delle vie tra quelle case!? E quelle rimasero strette e contorte, da esempio, nel tempo, anche per le nuove. Sicché le vie d’Occhiocitrullo furono, fin dal suo nascere, tutte strette e contorte, tranne una: quella che conduceva a palazzo reale. Gli anni passarono e i re che si succedevano sul trono del villaggio ebbero tutti gran cura di rendere sempre più ampia e più agevole la via per il palazzo ponendo tuttavia una strana attenzione per quelle che s’estendevano tra le case del villaggio: «Devono assicurare il passaggio da una parte all’altra, senza alcun altra pretesa, anzi per tener vivo l’acume della mente popolare, esse devono essere rigorosamente tortuose e strette, in maniera tale che chi le attraversa deve accendere il cervello per potersi districare bandendo il rischio di diventar stupido. Per il bene del nostro popolo, questo decreta sua altezza reale!» Erano queste le parole che il banditore ad ogni cambio di re, leggeva nella piazza grande al popolo che ascoltava, beandosi della benevolenza che il sovrano di turno mostrava per i loro cervelli. Un giorno, però, un pover’uomo ch’era riuscito a risalire con gran fatica dalla sua casa grotta e aveva posto dimora nelle stalle ch’erano appartenute ad un nobile palazzo (al momento abbandonato), s’accorse che non solo le vie dell’antico villaggio erano strette e tortuose ma anche quelle che attraversavano il nuovo erano ben impervie e impraticabili! E, non soddisfatto dell’annuncio fatto dall’araldo reale, decise, per proprio conto, di saperne di più. S’addentrò, nottetempo nel castello dove sua maestà, fino a tardi faceva bisboccia con pari e cortigiani e, nascosto nel buio di un angolo della grande sala del trono udì il re che, a coloro che gli chiedevano di poter costruire strade più agevoli, almeno per il passaggio verso le loro dimore, rispondeva: «Miei cari non posso consentire che le vie che conducono ai vostri palazzi siano meno tortuose delle altre… noi re, quando sediamo su questo trono, facciamo nostro l’agio che viene dall’esercizio del potere ma dobbiamo saperlo, comunque, meritare!... Insieme allo scettro ci vien dato in consegna dal predecessore una bolla che soltanto noi sovrani possiamo leggere… - e sussurrando aggiunse – ma, questa volta voglio mettere a parte anche voi del contenuto, perché siete cortigiani ben fidati. Nella bolla è scritto che il re di turno deve scrupolosamente provvedere a mantenere dritta, ampia e a ben percorribile la via che porta al trono… tutte le altre devono essere strette e tortuose affinché assicurino che il popolo non giunga mai al governo del palazzo… che è di pochi eletti e designati!» Di fronte a tale rivelazione pari e cortigiani non proferirono parola e, pensando ciascuno al proprio futuro, s’inchinarono solennemente. Il pover’uomo acquattato nel buio angolo della sala del trono, sgusciò via, nel silenzio della notte e, il mattino dopo di buon’ora fu visto, armato di una grossa vanga, intento a svangare terra dal bordo d’una via. Morale della favola: solo le vie del signore sono larghe e infinite 8 n. 19 - 15 settembre 2012 Notizie Flash Rubrica a cura di Giulio Pinto BCC: si rinnova il CdA A seguito delle dimissioni presentate nello scorso mese di agosto da quattro consiglieri del CdA, Giovanni Ranaldo, Vincenzo Pavone, Giacomo Dragone e Cosimo Andreula, e della conseguente presa d’atto, nei prossimi giorni verrà ufficializzato l’ingresso dei nuovi consiglieri, Gianluigi Strada, imprenditore agricolo, Nicola Delfino titolare di una fabbrica di porte, Vincenzo Calabrese dirigente scolastico e Maurizio Putignano medico dentista. La immediata nomina di nuovi consiglieri sembra essere una chiara risposta al comportamento dei quattro consiglieri uscenti che, per la prima volta nella storia del locale Istituto di credito, hanno presentato a firma congiunta le dimissioni. Le motivazioni che stanno dietro il gesto dei quattro consiglieri, tre dei quali anche legati da stretti vincoli di parentela con il presidente, dott. Franco DAlconzo, riportate nella lettera congiunta di dimissioni sembrano riferirsi ad un provvedimento assunto dal presidente D’Alconzo, nell’ambito delle proprie funzioni stabilite dal regolamento interno e da quello della Banca d’Italia, privo dell’assenso del CdA. Un gesto che potrebbe interpretarsi con un vero e proprio atto di sfiducia nei confronti del presidente, in quanto nulla e nessuno vietava ai consiglieri di chiedere, al presidente ed al direttore Galitelli, spiegazioni sul provvedimento assunto. Dimissioni che potrebbero svelare i reali motivi, nei prossimi giorni, atteso che nella seduta del Cda, di ratifica delle dimissioni, gli interventi dei dimissionari pare siano stati in palese contrasto con quanto dichiarato nella loro lettera di dimissione, rinnovando fiducia alla conduzione del presidente D’Alconzo. Quest’ultimo potrebbe valutare nei prossimi giorni il comportamento da assumere non escludendo la possibilità di dimettersi anticipando una bagarrè elettorale per la nomina del nuovo CdA che, rispettando i canonici tempi, dovrebbe svolgersi fra un anno. **** Solo poco più di un milione per gli alluvionati marinesi È notizia certa! Marina di Ginosa sarà uno dei pochi comuni se non l’unico comune a cui il governo ha disposto la somministrazione di un finanziamento appena superiore al milione di euro. In ogni caso si tratta di un primo passo che sarà sicuramente ben accettato dalla popolazione aspetta da quasi un anno e mezzo aiuti economici per uscire dall’empasse. Non sono ancora note le modalità di erogazione delle somme. **** Una alternativa vegetale nella cura del diabete di tipo II: Poterium Spinosum Numerose sono le piante officinali che possono essere utilizzate nel trattamento delle forme lievi e medio-gravi del diabete mellito di tipo II. Alcune di esse (loro) possiedono una specifica azione ipoglicemizzante, altre stimolano la produzione di insulina, alcune inibiscono reversibilmente il recettore per il glucosio a livello intestinale, alcune provocano una desaccarificazione del glucosio per la presenza di elevate concentrazioni di tannini; altre ancora inibiscono l’aldosoreduttasi, enzima che catalizza la riduzione del glucosio a sorbitolo, principale responsabile delle complicazioni oculari e neurologiche del diabete. L‘aldoso-reduttasi è, infatti, l’enzima implicato nella formazione di alcoli alcuni dei quali (sorbitolo e galattitolo) sono implicati nell’insorgenza delle complicanze diabetiche. L’uso di sostanze che inibiscono l’aldoso-reduttasi, ha dato incoraggianti risultati nei pazienti diabetici. I flavonoidi, ampiamente diffusi nel regno vegetale (come ad esempio la quercetina), so- cronaca no potenti inibitori dell’accumulo di sorbitolo e possono contribuire a spiegare gli effetti positivi di numerose piante medicinali tradizionalmente utilizzate nella cura del diabete. Il Poterium spinosum, pianta medicinale ricca di principi attivi utili nel trattamento del diabete mellito con un’azione ipoglicemizzan te nota da tempo ma raramente utilizzata a questo scopo. Attualmente si conoscono solo tre fonti commerciali di questo rimedio: Germania, Olanda e Turchia che raccomandano la pianta come “un farmaco sensazionale contro il diabete.” In Italia il Poterium spinosum pur essendo presente nel territorio, è quasi sconosciuto come rimedio antidiabetico e non compare come pianta medicinale in nessun trattato di fitoterapia. E’ reperibile sul mercato italiano in forma di Tintura Madre (T.M.) e distribuito dalla HOMEOPHARM che lo importa dalla Germania. E’ inoltre presente in un complesso fito-omeoterapico denominato HOMEOS 9 che la stessa Officina Farmaceutica ha elaborato in sinergia con altri rimedi ad azione ipoglicemizzante. Il dott. Fernando Piterà, specialista in Scienze Biologiche , docente in Omeopatia, fitoterapia e Bioterapie ha condotto uno studio per la cura del diabete mellito di tipo II conclamato di grado lieve, medio e grave, a stratificazione regionale (Liguria), nella cura di 50 pazienti . I pazienti sono stati trattati per il periodo di un anno con Poterium spinosum (L.). La somministrazione del rimedio Fitoterapico POTERIUM SPINOSUM in tintura madre , ha evidenziato nel tempo di sei mesi una significativa riduzione dei valori glicemici, consentendo la graduale ma completa sospensione dei farmaci ipoglicemizzanti orali e la diminuzione giornaliera delle unità d›insulina. Al temine di 12 mesi di cura, 40 pazienti su 50 presentavano valori di glicemia nella norma. La percentuale di successo (80%) è estremamente significativa se si tiene conto del fatto che solo un esiguo numero di pazienti (36 %) si è attenuto ad un corretto regime dietetico ipoglucidico. **** Lettera aperta di Beppe Grillo Gentile Martin Schulz,nella sua recente visita nel nostro Paese ha fatto delle affermazioni su di me e sul MoVimento 5 Stelle che dette da lei, nella sua qualità di presidente del Parlamento europeo, sono molto gravi. cronaca n. 19 - 15 settembre 2012 Le riporto integralmente:”Quando i politici vanno a vedere una commedia penso sia meno pericoloso di quando i comici diventano politici. Grillo è un classico fenomeno di protesta che non mi pare né molto democratico, né molto trasparente. Non ha uno statuto per il suo movimento. Non si sa come lavora. Lo fa anonimamente e su internet. Non è disposto a discutere e non rappresenta una cultura democratica tradizionale. Dire sempre no a tutto senza dire a favore di cosa si è non è un’opzione. E dire usciamo dall’euro e torniamo alla lira io penso che sia pura ciarlataneria”. Io credo che lei non disponga di tutte le informazioni o sia stato male informato. Il MoVimento 5 Stelle ha un programma. Il MoVimento 5 Stelle ha uno Statuto. Il MoVimento 5 Stelle è un movimento democratico che si ispira alla democrazia diretta non intermediata dai partiti. Il MoVimento 5 Stelle ha agito soltanto per vie democratiche. Ha raccolto 350.000 firme per una legge di iniziativa popolare per non consentire ai pregiudicati di entrare in Parlamento e per l’elezione diretta del candidato, legge mai discussa dal Senato in 5 anni. Ha raccolto le firme per tre referendum sulla libertà di stampa, uno per l’abolizione della legge Gasparri che favoriva le emittenti di Berlusconi, osteggiato da tutti i partiti tranne l’Italia dei Valori. Ha partecipato a elezioni comunali e regionali senza alcun contributo pubblico facendo eleggere circa 400 consiglieri e quattro sindaci. Il MoVimento 5 Stelle è per la trasparenza assoluta di ogni atto pubblico. Il MoVimento 5 Stelle non lavora anonimamente, ma pubblicamente e, questo è vero, usa Internet come media essendo tutti gli altri, televisioni e giornali, occupati da lobby o da partiti. Le posso assicurare che io e i ragazzi del Movimento 5 Stelle siamo sempre disposti a discutere. Lo facciamo nelle piazze, nelle strade, nei banchetti, oltre che sulla Rete. La scorsa primavera, nel periodo pre elettorale, ho parlato in decine e decine di piazze italiane a migliaia di persone e discusso direttamente con centinaia di cittadini. Senza alcuna scorta e a mie spese. Il MoVimento 5 Stelle si confronta con i cittadini, a loro risponde, è composto da cittadini. In quanto all’euro, non ho detto che bisogna uscirne, non voglio arrogarmi una decisione così importante, ho proposto invece che siano gli italiani attraverso un referendum a decidere. Non è democrazia? Lei ci accusa di non avere “una cultura democratica tradizionale” e, devo confessare che non riesco a capirne il senso. Cosa vuol dire “tradizionale”? Il MoVimento 5 Stelle è democratico. “Democratico” senza aggettivi, né ideologie. Le propongo un incontro, che spero lei voglia accettare, per rassicurarla e per esporle i punti del programma del M5S. Cordiali saluti.” Beppe Grillo Tinto Brass caricatura disegnata da 9 Giorgio Morea Lettera aperta al sindaco di Ginosa Questa è una lettera aperta rivolta a tutti i concittadini di Ginosa per riportare alla memoria e all’attenzione di tutti un evento accaduto nel febbraio del 2009 e per rendere noto quanto questa amministrazione sia solerte nel risolvere i problemi del territorio. Ebbene l’evento riguarda il crollo di un tratto di strada in via Pescarella, evento accaduto tre anni e sette mesi fa. Forse molti penseranno che la questione sia risolta, altri avranno dimenticato l’avvenimento (come il nostro sindaco) ma il problema è ancora là. In più di tre anni e mezzo assolutamente nulla è stato fatto, né un preventivo di spesa, né un piano d’intervento e di conseguenza non sono stati chiesti fondi a nessun ente per il ripristino e la messa in sicurezza della strada e della casa che è lì abbandonata da più di tre anni, a causa di un ordinanza di sgombero. Atto dovuto da parte del Comune, certo, ma non permanente, mi risulta: a proposito la scrivente è la proprietaria dell’immobile in questione. Adesso sia io che il resto degli abitanti di via Pescarella saremmo grati al sig. De Palma e alla sua Giunta se gentilmente ci volessero convocare e chiarire finalmente cosa intendono fare. Attendiamo una risposta che sicuramente non ci sarà, poiché il sig. De Palma non ha tempo di discutere con i suoi concittadini ed elettori, ma noi non ci scoraggiamo perché possiamo continuare il dibattito (o monologo) attraverso i mass-media fino a quando non avremo delle risposte. La salutiamo cordialmente LENGE CHIARA E GLI ABITANTI DI VIA PESCARELLA 10 n. 19 - 15 settembre 2012 attualità Intervista a Enzo Giannico «Io dò una valutazione mediocre all’amministrazione De Palma, pienamente giustificato dalla totale mancanza di idee con cui questa maggioranza opera» Consigliere Giannico, un giudizio importanti sui quali si impegnava l’allora tanto tempo di rifiuti. La prima gara fu sull’attività dell’amministrazione De candidato sindaco De Palma sono stati fatta a marzo 2011. Oggi siamo a setPalma in questo suo primo anno di per 2/3 raggiunti. Ci sono poi, a loro pare- tembre 2012 e non sappiamo null’altro, vita, specie per quanto riguarda la ge- re, altri risultati conseguiti, quali il com- se non che il servizio è stato affidato, stione della stagione estiva. pletamento dello stadio comunale, della ma la raccolta differenziata non è par«Io dò una valutazione mediocre all’am- circonvallazione sud, dell’iter inerente i tita; partirà, così come dice il disciplinaministrazione De Palma, pienamente giure della gara assegnata, al quarto mestificato dalla totale mancanza di idee con se dalla firma del contratto (nel nostro cui questa maggioranza opera. Sembra caso ad ottobre). Ma il dato importante che ci si muova a tentoni. Non c’è un’idea è che ad agosto 2012 la raccolta difdi riorganizzazione urbanistica, di proferenziata è pari a quella dello scorso grammazione turistica, di quali prospetanno (10/11%). L’obiettivo del 38% a tive deve avere la comunità ginosina nel dicembre 2012 si pone sempre più cosuo insieme. Non lo si è visto in questo me una chimera. Mi auguro solo che si anno e continuo a non notarlo rispetto alla faccia bene (e questo è un appello alla programmazione della ripresa dell’attività società che ha vinto l’appalto), perché è amministrativa e politica, dopo la sosta interesse di Ginosa (non di De Palma o estiva.» di Giannico) avere una percentuale alta, Da parte vostra cosa ritenete che analtrimenti pagheremo più tasse e contidrebbe fatto? nueremo a distinguerci come paese in«Stiamo ragionando su due proposte: tucivile.» rismo ecosostenibile e nuovo rapporto tra Avete contestato, con una certa ferpubblica amministrazione ed associazioni mezza, la gestione dei lavori pubblidella comunità ginosina. Secondo noi non ci. Pensate che oggi la situazione funziona più il modello che fino ad oggi sia cambiata, alla luce del fatto che ha caratterizzato lo sviluppo turistico di alcune opere sono state realizzate e Marina di Ginosa. L’idea delle strisce blu completate? a ridosso dell’area rivierasca, «Intanto voglio subito precisare ad esempio, non è male, ma riche questa non è “l’opposizione teniamo che vada organizzata «Amministrare significa anche conoscere la che dice sempre di no”. Abbiamo meglio. Noi dobbiamo rendere già sviluppato alcune proposte, il centro di Ginosa Marina il legge e saper fare bene i bandi. Se loro pa- ritenute anche provocatorie: a noluogo dove il turista, ma anche gano profumatamente un dirigente e questi vembre 2011 l’opposizione portò in il marinese, possa vivere, nel consiglio comunale una mozione pieno della stagione estiva, in non riesce a progettare le gare, non è mica su un problema che riguarda moltotale relax, un luogo soprattut- colpa nostra. Il nostro compito è solo quello tissimi cittadini di Marina di Ginosa to ciclabile e pedonale. La mia inerente l’IMU sui terreni edificabiproposta è che le auto debba- di farglielo notare.» li e sui quali non si può costruire, no fermarsi, con parcheggio aperta anche ad una riflessione interscambio, nella zona nord per i risvolti sociali che questa può del paese, ossia prima di viale Pitagora.» servizi della raccolta rifiuti, il progetto di avere, poiché ci sono cittadini che non Eppure a sentire l’opinione degli am- pubblica illuminazione... riescono più a pagare e per non avere ministratori pare che gli obiettivi più «Rifiuti. Questa comunità discute oramai da gli esattori dietro la attualità n. 19 - 15 settembre 2012 porta svendono i propri beni. Noi proponemmo di abbattere il 70% dei valori catastali di quei terreni. Così come a gennaio proponemmo all’amministrazione di rivedere una gara mai conclusa della pubblica illuminazione. Il sindaco reagì alla nostra proposta, ma il dato di fatto è che ad oggi, ossia dopo otto mesi, il progetto è ancora fermo. Continuano a fare assegnazioni provvisorie perché la manutenzione dell’impianto di pubblica illuminazione è carente.» C’è stato un momento in cui molto animato è stato il confronto rispetto alla questione relativa allo staff e alla spesa per quanto riguarda le collaborazioni esterne. Lei personalmente è stato fatto oggetto di forti attacchi rispetto ad un atteggiamento un po’ diverso tra gli staffisti del comune di Ginosa e quelli della provincia di Taranto. Vogliamo chiarire una volta per tutte la questione, se la responsabilità del non rinnovo del contratto agli staffisti, sia una responsabilità vostra oppure un adempimento legislativo? «Non è né adempimento legislativo né responsabilità nostra. Noi a febbraio ponemmo un quesito, cioè se il comune di Ginosa rispettava la norma che vuole la riduzione della spesa dei contratti a tempo determinato del 50% rispetto a quelli dell’anno precedente. È chiaro poi che ogni amministrazione sceglie come spendere i propri soldi. La nostra ha optato per il taglio gli staffisti poiché aveva altri contratti a tempo determinato che non poteva in alcun modo sciogliere. Emerge quindi che, al cospetto della legislazione, il Comune ha fatto una scelta, la Provincia un’altra.» Consigliere Giannico, da parte del sindaco vi viene mossa l’accusa di essere alla ricerca del cavillo per rallentare l’attività amministrativa, la quale poi si traduce in una perdita di tempo rispetto all’attuazione di progetti importanti … «Amministrare significa anche conoscere la legge e saper fare bene i bandi. Se loro pagano profumatamente un dirigente e questi non riesce a progettare le gare, non è mica colpa nostra. Il nostro compito è solo quello di farglielo notare.» Il sindaco ha ribadito di avervi aperto le porte ad un’attiva collaborazione … «In questo primo anno di amministrazione abbiamo approvato varie cose unitarie: tra ottobre e novembre decidemmo che alcuni rappresentanti del consiglio comunale si sarebbero recati alla regione per verificare come il governo regionale si stesse muovendo in merito alla questione dell’alluvione. Delegammo il sindaco a fare ciò. Nello stesso giorno affrontammo il problema della riorganizzazione del distretto sanitario a Ginosa, e ci impegnammo che a gennaio il consiglio comunale e il sindaco si sarebbero recati all’ASL di Taranto per affrontare le modalità e le forme perché il centro di Primo Soccorso a Ginosa potesse avere una propria autonomia. Entrambi gli impegni non sono stati mantenuti. Nel frattempo approvammo all’unisono tre commissioni, cioè quello sull’IMU sui terreni edificabili e su cui non si può costruire, sull’urbanistica, sui problemi socio-sanitari. Commissioni ad oggi mai convocate.» Consigliere Giannico, ci sono stati, in questo primo anno di vita, anche dei malesseri in maggioranza, con consiglieri che si sono spostati anche all’interno dello stesso schieramento. Il risultato finale è stato però che l’opposizione ha perso un consigliere, a vantaggio della maggioranza. Rispetto a questo, vi siete posti un problema politico? «Io non vado dietro agli “humor”, ma vivo la condizione del maggioritario. La cosa da evidenziare è che la maggioranza, democraticamente votata dai cittadini, malgrado alcune fibrillazioni, ha finora tenuto in tutti gli appuntamenti importanti.» Ai cittadini appare però anche evidente un certo disagio che vive il Pd … «Non credo che si possa parlare di disagio, anche se poi (e dobbiamo ammetterlo) il Pd ginosino non è esente dalla crisi che sta interessando i partiti a livello nazionale. Il Pd locale ha fatto un congresso e posto alle segreterie di Ginosa e Marina di Ginosa giovani dalle svariate capacità, che stanno sperimentando sul campo le loro qualità di direzione del partito. Ritengo che finora i risultati sono positivi. Ora conta saper vedere quanto, alla vigilia delle elezioni, riusciamo a far presa sull’opinione pubblica.» Quali appuntamenti il Pd si appresta a vivere nei prossimi mesi? «Come detto, stiamo lavorando su due proposte che renderemo pubbliche nei prossimi mesi: il turismo ecosostenibile e il miglioramento dei rapporti tra amministrazione comunale ed associazioni presenti sul nostro territorio.» Stefano Gove - Liborio Patimisco AFFITTASI (con mobilio) o VENDESI abitazione in via Curtatone, 8 Per informazioni contattare i seguenti numeri telefonici: 0998292452 3683561703 3357462279 11 12 n. 19 - 15 settembre 2012 attualità Intervista al consigliere Vincenzo Di Canio «Senza ombra di dubbio l’amministrazione di cui mi onoro di far parte, viaggia ormai a gonfie vele…» Consigliere Di Canio, in qualità di capogruppo consiliare del Pdl, può esprimere una valutazione di massima su questo primo scorcio di amministrazione De Palma? «Senza ombra di dubbio l’amministrazione di cui mi onoro di far parte, viaggia ormai a gonfie vele; dopo un primo momento di rodaggio, dovuto all’ingresso di nuovi Assessori e Consiglieri, abbiamo ripreso lo stesso ritmo delle precedenti Amministrazioni Montanaro. Le posso garantire che questo non è assolutamente semplice, governare una comunità per il terzo mandato consecutivo mette a dura prova gli amministratori; è come se si salisse su un treno in corsa, dove solo alcuni sono già a bordo, mentre gli altri devono sforzarsi di mettersi al passo: l’importante però è che si riesca a garantire alla Città quella continuità e stabilità amministrativa di cui oggi vi è tanto bisogno a tutti i livelli. Siamo riusciti ad approvare il bilancio di previsione senza aumentare le aliquote IMU, registrando l’unanimità dei voti della maggioranza ed anche il voto di una parte dell’opposizione. Non ho mai avuto dubbi sulle capacità di Vito De Palma ed i fatti lo stanno dimostrando» Lei ha anche conservato importanti deleghe, come riesce a far coesistere il ruolo politico di capogruppo e quello di consigliere delegato? «Io mi sforzo e ci provo, saranno i risultati ed i cittadini a dire se ci riesco bene. Comunque non sono nuovo nell’associare incarichi amministrativi ad incarichi politici, infatti i primi due anni in cui ero Assessore con Gino Montanaro ero anche Presidente del Circolo di AN; sicuramente è faticoso ma sono convinto di mettercela tutta. La mia esperienza sia a livello comunale sia provinciale e regionale, mi permette di coadiuvare e sostenere nella loro azione i miei colleghi Assessori e Consiglieri, e spesso non solo del PDL.» All’interno del suo gruppo si sono manifestate situazioni di dissenso, quali sono le cause? «Intanto va precisato che il gruppo del PDL è attualmente identico a quello uscito dai risultati elettorali, piuttosto mi sembra che sia l’opposizione a perdere pezzi, del resto con quel modo di fare politica…! Quanto alle fibrillazioni, piuttosto che situazioni di dissenso, erano dovute al rodaggio di cui parlavo prima; ritengo siano superate, come ritengo riusciremo a superare anche eventuali situazioni che si dovessero ripresentare sul nostro cammino: basta avere soltanto un poco di buon senso.» Da parte dell’opposizione sono stati denunciati ritardi nel completamento di alcune importanti opere pubbliche… la sua opinione in proposito? «Lo dimostrano i fatti. Abbiamo completato il campo sportivo, il tribunale, la circonvallazione sud, a cui a breve si aggiungeranno ulteriori lavori non previsti in progetto ed a completo carico del Comune di Ginosa, che prevedono la realizzazione di un ulteriore tappetino di asfalto e della pista ciclabile, l’ampliamento della fogna bianca a Marina di Ginosa, è stato sbloccato il ponte di via della Pace e tanto altro. Sono in stato avanzatissimo i lavori per la realizzazione del centro diurno per minori a Marina di Ginosa, in questi giorni partono i lavori di sistemazione delle porte di ingresso e delle piazze a Marina di Ginosa, i lavori di sistemazione del Centro Storico e delle Piazze IV Novembre e Marconi a Ginosa. Stanno partendo le gare di appalto per tantissimi altri lavori e stiamo continuando, nella scia del passato, ad intercettare ulteriori finanziamenti. Purtroppo l’opposizione fa il suo gioco e spesso finisce per confondere le idee alla gente; in un periodo difficile come questo, le assicuro che il ritmo della nostra Amministrazione sia nel campo delle opere pubbliche sia in tutti gli altri, è piuttosto sostenuto, se per esempio lo si paragona alla media dei Comuni simili. Solo per fare un esempio, l’opposizione non dice che il ritmo delle opere pubbliche è spesso scandito dal meccanismo del patto di stabilità piuttosto che da quello delle imprese e dei tecnici, non dice che per ottenere i soldi dalla Provincia di Taranto per pagare il 4° stato avanzamento lavori alla circonvallazione, abbiamo dovuto aspettare un anno. La verità è che noi abbiamo più o meno lo stesso ritmo di una Amministrazione al suo decimo anno di attività, quale è stato quello dell’amministrazione Montanaro, pur essendo solo ad un anno dal nostro insediamento. Ovviamente il termine di paragone è molto elevato, e questo ci induce a dare il massimo ogni giorno: sono questi i vantaggi della continuità amministrativa, gli aspetti positivi che i ginosini ed i marinesi hanno carpito nella nostra proposta e li hanno indotti a darci senza alcun dubbio la fiducia per governare ancora. Sapremo ben ripagare questa fiducia.» Consigliere, ci dice quali sono gli obiettivi prossimi dal punto di vista amministrativo e quelli dal punto di vista politico, visto che manca meno di un anno dalle elezioni politiche? «Dal punto di vista amministrativo portare a termine il programma. Abbiamo per esempio ottenuto un brillante risultato sulla questione Gin Power vincendo il ricorso al Consiglio di Stato; sta ormai partendo il nuovo servizio di raccolta differenziata e come dicevo si stanno portando avanti molte opere pubbliche. Tra gli obiettivi vi è anche quello del porto turistico, il cui iter, anche se tra mille difficoltà, sta procedendo. Tra gli obiettivi politici del PDL, oltre a quello di aver mantenuto il Coordinatore provinciale, nella figura di Gino Montanaro, vi è sicuramente quello di riuscire ad avere un parlamentare ginosino del PDL, e sono sicuro che ci riusciremo.» Stefano Giove - Liborio Patimisco attualità n. 19 - 15 settembre 2012 13 Intervista al consigliere Giovanni Perniola «La circonvallazione sud adesso è una realtà a disposizione della comunità ginosina.» Consigliere Perniola, sono passati quindici mesi dal vostro insediamento. Avete superato la fase di rodaggio. A questo punto, come vede il futuro della coalizione amministrativa? «Io non parlerei di fase di rodaggio, semmai sono stati mesi di lavoro intenso, in continuità con la precedente amministrazione. Devo dire che in questo periodo di amministrazione De Palma, siamo stati protagonisti di tante realizzazioni. La circonvallazione sud adesso è una realtà a disposizione della comunità ginosina, le tante azioni realizzate a Marina di Ginosa, credo siano un elemento di novità importante, rispetto alla gestione della traffico, per esmpio, in un periodo particolarmente impegnativo qual è quello estivo. L’affidamento del servizio di raccolta rifiuti e l’avvio imminente della raccolta differenziata, credo sia un altro tassello importante nell’ammodernamento dei servizi del Comune. Anche per quanto riguarda la Pubblica Illuminazione, il servizio adesso avrà un miglioramento sensibile e la ditta che lo gestisce ha garantito anche l’adeguamento di tutta la rete di PI. Tutto questo mi porta a dire che il periodo di sindacato del dottor De Palma non è stato una fase di rodaggio. Ovviamente ci sono tante cose da fare e noi ne siamo consapevoli. Infatti, la nostra attività amministrativa procederà con sempre maggiore speditezza e fra qualche settimana cominceranno i lavori di sistemazione di piazza IV Novembre.» Tuttavia, non può negare che alcuni segnali di insoddisfazione sono giunti dall’opinione pubblica… «Allora, diciamo subito che la fase che stiamo vivendo è una fase molto delicata e che gli Enti Locali stanno subendo un salasso terribile da parte del Governo Monti. Il bilancio comunale vede un consistente taglio per le entrate derivanti dai trasferimenti dello Stato e questo comporta un conseguente taglio alle spese del Comune. Noi abbiamo fatto di necessità virtù e abbiamo operato tagli senza intaccare i servizi essenziali e parlo dei servizi sociali e della Pubblica Istruzione. In maniera altrettanto chiara, abbiamo evitato di aumentare le tasse. Questo, ovviamente, ha comportato delle riduzioni in altri settori, con le lamentele che sono inevitabili in queste circostanze. Lei prima parlava di fase di rodaggio, se vogliamo, il rodaggio, se c’è stato, è stato per la coalizione, ci siamo conosciuti meglio sul piano personale e si sono definiti i rispettivi ruoli, tenuto conto che per alcuni sono cambiati ruoli e competenze delegate.» Sì, ma le scelte sulla viabilità a Marina di Ginosa sono apparse tardive e poco adeguate… «Sulla tempistica io direi che non è come dicono certi nostri critici. Certo, rispetto alla stagione estiva siamo partiti in ritardo, però dovevamo partire per mettere dei punti fermi e avere un quadro preciso per la prossima stagione. Noi volevamo sperimentare e per poterlo fare dovevamo attuare il programma. Dalla sua attuazione sono emerse luci e ombre e sulla base di questa esperienza, il prossimo anno potremo avviare questa impostazione fin da subito, senza ripetere quelle che sono apparse scelte inadeguate. Oggi il nostro Comune dispone di una verifica concreta e credo che sia cosa di non poco conto. Se pensiamo alla grande inno- vazione dei bus navetta ci rendiamo conto che, il prossimo anno, con una adeguata pubblicizzazione del servizio, riusciremo a dare ai turisti un servizio che da una parte riduce il volume di traffico e dall’altra garantisce un ambiente più pulito.» Consigliere Perniola, quando sarà attuato il Piano della Mobilità Urbana? «Per certi aspetti lo stiamo realizzando a stralci. Sicuramente la sua completa attuazione porterebbe a ridurre fortemente l’incidenza caotica che ha il traffico cittadino. Stiamo lavorando per questo.» Intanto ci sono situazioni al limite della decenza per mancanza di segnaletica, altre dove ci sono segnali stradali inutili (se non dannosi), scelte opinabili come quella che si riscontra alla rotonda della zona PIP. «È vero ci sono situazioni che necessitano interventi radicali, dalla segnaletica di via Palatrasio alla messa in opera di dissuasori di velocità in alcune strade. Così come bisognerebbe rimuovere segnali stradali che sono fuori “regola”, penso alla segnaletica nell’area mercatale. Per quanto riguarda la rotonda della zona Pip, credo che il Codice della Strada sia stato rispettato, il problema, semmai, è di chi ha autorizzato quel progetto.» Consigliere, come sono i rapporti all’interno della maggioranza di centro destra? «Direi buoni. Voglio sgombrare il campo e far mettere l’anima in pace al centro sinistra: questa maggioranza concluderà la legislatura e si candiderà con autorevolezza per guidare anche la prossima. Ovviamente all’interno di una coalizione c’è dialettica politica e credo che questo sia un bene. Con il confronto si cresce tutti.» E i rapporti con l’opposizione? «Dire buoni anche quelli. Veda, io sono un dirigente di partito e ho imparato che solo con il confronto e con il rispetto si ottengono risultati. È chiaro che con i partiti di opposizione abbiamo programmi e prospettive diverse, ma sui temi concreti il confronto è necessario per operare scelte amministrative che facciamo crescere la nostra comunità.» Stefano Giove - Liborio patimisco 14 attualità n. 19 - 15 settembre 2012 ANZIANI GINOSINI E MARINESI IN VACANZA Centri Anziani Polivalenti di Ginosa e Marina di Ginosa Ormai si sa: lo “status” di anziano non è più quello di una volta. Se pensiamo anche solo a trent’anni fa, la “terza età” di adesso, che incomincia a diventare “quarta età” per l’allungamento delle aspettative di vita, è radicalmente diversa quanto a livello di benessere e per stile di vita. Il mutamento ha ripercussioni evidenti in ogni aspetto della loro quotidianità, compresa la gestione del tempo libero. Anche quest’anno la Cooperativa “La Serena” ha programmato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e l’Assessorato alle Politiche Sociali di Ginosa, un’estate ricca di entusiasmanti iniziative per i Centri Anziani Polivalenti di Ginosa e Marina di Ginosa. Infatti socializzare, stare insieme, fare movimento, ballare e mangiare bene rende la vita più vivace e aiuta a non sentirsi emarginati. Tra le iniziative proposte e tanto richiesta dagli anziani è stata la visita guidata del 22 Giugno 2012 organizzata dalla Cooperativa “La Serena” e dall’Amministrazione Comunale di Ginosa presso la località di Pompei e Sorrento (NA). La gita, all’insegna della cultura e dello svago, ha visto la partecipazione di molti anziani del Comune di Ginosa e Marina di Ginosa che accompagnati dall’equipe della Cooperativa “La Serena” e dalla guida turistica, hanno visitato gli scavi, il Santuario della Beata Vergine e la bellissima Sorrento. Inoltre in collaborazione con l’associazione ARCI di Ginosa, gli anziani dei due Centri, accompagnati dal Responsabile della Cooperativa “La Serena”, hanno visitato la città di Otranto e le grotte di Zinzulusa a Castro. In serata si sono recati ad Andrano (Le) dove c’è stata la cerimonia finale del progetto “Le vie del tabacco”, un progetto al quale gli anziani del centro hanno aderito raccontando le loro esperienze passate in merito alla raccolta e alla lavorazione del tabacco. Un progetto questo, che è stato esposto a Ginosa nel mese di Agosto, durante la festa “Terr du munachicch”. Vi sono state altre attività come la partecipazione di un numeroso gruppo di signore del Centro Anziani di Ginosa, capitanato dalla rappresentante Addolorata Bianco alle manifestazioni organizzate rispettivamente dalle Associazioni: “I Cavalieri della Madonna Dattoli”, da LU.MA.GI.GI e da “Pronto Amici in aiuto” in cui le signore hanno riprodotto canti e balli in vernacolo ginosino, preparato orecchiette e fritto del pesce nel meraviglioso scenario della gravina. Anche quest’anno gli anziani del Centro Polivalente di Ginosa hanno partecipato alla colonia estiva organizzata dall’Amministrazione Comunale presso il Lido Franco di Ginosa Marina, iniziata il 9 Luglio 2012 e conclusasi il 27 Luglio con un pranzo di fine colonia. Un’iniziativa tanto desiderata dagli anziani e alla quale l’Amministrazione De Palma e l’Assessore alle Politiche Sociali Sig. Pietro Parisi hanno saputo dare una risposta concreta. La cooperativa “La Serena”, attraverso il gruppo di lavoro formato dal Coordinatore/Assistente Sociale dott. Francesco Bianco, dalle Psicologhe dott.ssa Giovanna Nocco e dott.ssa Mariangela Carmignano e dall’educatrice Nunzia Staffieri, è sempre attenta alla programmazione di attività che possano limitare quei momenti in cui l’anziano si sente “solo” ed “abbandonato”, favorendo aggregazione e socializzazione, grazie al gruppo di lavoro che negli anni è riuscita a costruire e alla stretta collaborazioni con l’Amministrazione Comunale ed Associazioni presenti sul territorio ginosino. Coop. “La Serena” AVIS DI GINOSA GITA A TORRE GUACETO E OSTUNI Domenica 2 settembre, l’AVIS di Ginosa ha organizzato una gita presso Torre Guaceto e Ostuni, con l’intento di avvicinare i giovani all’associazione. A Torre Guaceto, visitata l’intera area adibita a riserva naturale, con esperte guide che spiegavano tutto con estrema semplicità e capacità. All’interno della stessa area, visitata anche la torre, che all’epoca (nel 1500 circa), era usata per allertare il castello principale con segnali di fumo, indicanti che vi era un attacco dal mare. La zona è divisa in area balneabile e non, per proteg- gere la fauna e la flora marina, presenti nel luogo. Al termine della visita alla riserva naturale, spostamento nella città bianca, Ostuni. Qui i partecipanti hanno avuto la libertà di visitare il posto a piacimento. Città bellissima, e ricca di monumenti e paesaggi tipici della zona, come i trulli. La gita è stata studiata benissimo dall’organizzazione AVIS, e l’intento è stato raggiunto, difatti un socio poteva portarsi un non donatore. Nonostante le attività di avvicinamento all’associazione, l’AVIS ricorda che domenica 30 settembre ci sarà la giornata di donazione presso il Poliambulatorio di Ginosa, e comunica che è disponibile il Centro Trasfusionale a Castellaneta, nei giorni lunedì, mercoledì e venerdì, nelle ore mattutine. Partecipate numerosi perché aiutare gli altri, è sempre opera buona e donare puo’ salvare una vita. Baldassarre D’Angelo n. 19 - 15 settembre 2012 Pubblicità pagina intera 15 16 n. 19 - 15 settembre 2012 Pubblicità pagina intera attualità Parliamo di una band che nell’ultimo mese sta scalando le classifiche e diventando sempre più popolare tra i giovani Parliamo dei The Script! Qualche giorno fa è arrivato il primo singolo estratto dal loro nuovo lavoro, band irlandese che nel 2008 ha debuttato con l’album omonimo ottenendo immediatamente un successo nel Regno Unito. Nel 2010 la band che attualmente risiede a Londra, ha pubblicato sempre per la Sony BMG “Science & Faith” ma ora, giunti nel 2012 è venuto il momento di svoltare pagina. Il pezzo anticipa l’album “#3″ che rappresenta la terza fatica discografica della formazione la cui uscita è stabilita per l’inizio di settembre. L’uscita ufficiale, invece, è stata circa un mese fa, il 19 agosto 2012. Al momento possiamo ascoltare “Hall Of Fame”, singolo che vede la partecipazione del leader dei Black Eyed Peas, will.i.am. L’incontro fra i due è avvenuto grazie al talent show The Voice U.K e per due intendiamo proprio il leader dei Black Eyed Peas e dei The Script ossia Danny n. 19 - 15 settembre 2012 Le interviste di parliamo di THE SCRIPT O’Donoghue. The Script – #3 – Artwork Passando al brano esso risulta molto incisivo e immediato; la canzone parla della lotta continua che la vita comporta e si colgono i punti chiave della musicalità di entrambi. Gli Script sembrano tornati in ottima forma e non 17 fatichiamo a credere che “#3″ raggiungerà in breve le cime delle classifiche europee e non solo. Ricordiamo che il terzo disco della formazione conterrà 12 tracce di cui è già stata svelata proprio “Hall of Fame”. Settembre si conferma sempre più un grande mese per quanto riguarda le uscite discografiche e i The Script si inseriscono in questo gruppo di uscite attese. La band irlandese, dopo i buoni successi di “The Script” e “Science and Faith” sono pronti a confermarsi e, se possibile fare ancora meglio, con questo nuovo disco d’uscita. Il primo singolo si contraddistingue per una melodia molto “scontata” e immediata con la chicca ottima di Will.I.Am che riesce a dare un buon appeal alla canzone. Il disco “#3″ è stato annunciato via Twitter il 2 Giugno ed è stato rilasciato in UK il 10 settembre 2012. Ci saranno vari temi in questo nuovo lavoro della formazione, dalla separazione amorosa passando per la perdita di un proprio caro… E noi di RG Studio non vediamo l’ora di ascoltare questo nuovo album. Floriana Ribecco 18 n. 19 - 15 settembre 2012 attualità Intervista all’assessore provinciale Teresa Galeota La ripresa dell’attività politica dopo la pausa estiva, per l’Amministrazione provinciale di Taranto,è stata al fulmicotone. La lettera dei consiglieri e degli assessori Provinciali, con la quale si sollecitava Florido a rimanere al proprio posto… il documento letto da Florido in Consiglio provinciale, con il quale diceva di accettare la richiesta fattagli… le dimissioni dell’assessore all’Ambiente della Provincia, Michele Conserva, sono stati gli argomenti che hanno tenuto banco. Dopo un’estate rovente, resa tale sia per la situazione determinatasi per i provvedimenti presi dalla magistratura tarantina nei confronti dell’Ilva, sia per le tante vertenze occupazionali che sono lontane dall’essere risolte (Miroglio in testa), un elemento di chiarezza c’è stato: Florido rimane al proprio posto e con lui l’intera Giunta provinciale potrà continuare a operare in attesa di definire l’applicazione delle nuove norme in materia di province varate dal Governo Monti. Per avere un quadro più chiaro della situazione abbiamo rivolto alcune domande all’assessore provinciale Teresa Galeota. Assessore Galeota, vuole spiegare ai nostri lettori il significato della vostra lettera a Florido e la sua risposta data in Consiglio? «Da circa sei mesi, circolavano voci che davano il presidente Florido dimissionario dalla carica per poter essere candidato ad altro incarico istituzionale. Queste voci, mai confermate per la verità, avevano condizionato e non poco l’attività dell’Ente. In Provincia si respirava aria di dismissione e questo anche in ragione del piano di riordino delle province, varato dal Governo Monti, che ci vedrebbe accorpati alla provincia di Brindisi. Potremmo dire che questi sei mesi si è vissuto in una sorta di limbo, anche se, questo stesso periodo ha visto una concentrazione, sul piano sociale e politico, di avvenimenti di una tale importanza e gravità che hanno richiesto la massima attenzione da parte di noi amministratori. Voglio partire dalle elezioni amministrative di Taranto. A oltre 3 mesi dalle elezioni, manca ancora la nomina di 3 componenti dell’esecutivo. Questa incompiutezza politico-amministrativa, ha generato dissidi all’interno del Partito Democratico. A tutto ciò, è necessario aggiungere le questioni che riguardano l’ambiente e il lavoro, che hanno avuto e hanno tuttora una centralità importantissima nel confronto politico e amministrativo dei vari livelli istituzionali. Questa convergenza di situazioni delicatissime, ha indotto i consiglieri Provinciali di maggioranza e gli assessori ad assumere una posizione chiara e a chiedere al presidente Florido un ripensamento, qualora ritenesse giusto abbandonare il suo incarico. La nostra posizione scaturiva dalla necessità di non far rimanere privo di rappresentanza un territorio, qual è quello della nostra provincia, che ha dinanzi a sé sfide difficilissime. Pensiamo alla questione Ilva e a tutto quello che significa, alle oltre trenta vertenze che riguardano il mantenimento dei livelli occupazionali, tra le quali si inseriscono quella della Miroglio e della Curvet. Devo dire che il Presidente, l’altra mattina, in Consiglio provinciale, ha messo in atto un’azione di grande politica e di alta responsabilità. Ha fatto una scelta di vita personale e che riguarda la nostra intera comunità. Egli ha detto che “non poteva lasciare il territorio in un momento di così grande difficoltà e di così grande impegno per quanto riguarda il riordino”.» Assessore Galeota, parliamo di riordino. Cosa accadrà nei prossimi mesi, come si articolerà il nuovo assetto istituzionale? «Ci attendono mesi di intensa attività dal punto di vista amministrativo e politico. Difficile per via dei tagli di risorse operato dal governo, nei confronti delle province. Questo in aggiunta al riordino stesso, scelte che partono da una logica priva di fondamento: non ci sarà nessun importante risparmio da questa operazione. Solo disagi per le comunità. Quindi il quadro è estremamente complesso e di difficile definizione, l’unica cosa che sappiamo è che sarà Taranto ad accorpare Brindisi, perché le sue comunità sono più popolose. Inoltre, ci sarà una riduzione dei diri- genti del 10%, e una riduzione dei dipendenti del 20%. Nell’ottica del riordino, che permetterà comunque una ridefinizione e uno snellimento della Pubblica Amministrazione, stiamo procedendo alle nomine degli amministratori unici per quanto riguarda la società Isola Verde, e la partecipata CTP. Per il resto le modalità precise con cui si realizzerà il piano, non si conoscono ancora. Questo preoccupa e non poco perché ci lascia pensare che ci siano spazi di manovra tali che possano permettere ulteriori cambiamenti. Queste riflessioni hanno rafforzato la nostra richiesta al presidente Florido di rimanere in capo alla Provincia. Non potevamo lasciare in mano ad un Commissario la gestione di questa fase e noi, in provincia di Taranto, abbiamo tra l’altro due grandi questioni che non possono essere abbandonate a loro stesse. Questioni che hanno bisogno della sensibilità di un amministratore eletto dalla volontà popolare, come Isola Verde e l’Istituto Paisiello. Due realtà che hanno un budget di bilancio di dieci milioni di Euro la prima, e quasi 4 milioni la seconda. Sono, per intenderci, due voci importanti del bilancio della Provincia. È chiaro che un commissario opererebbe dei tagli in maniera asettica, invece noi non possiamo permetterci di perdere un “fiore all’occhiello” qual è l’Istituto Musicale Paisiello che tanto lustro artistico conferisce alla nostra provincia. Occorre mantenere questa sensibilità politica proprio perché, come relazionato durante l’ultimo consiglio provinciale, con grandi sacrifici, infatti, non sono state aumentate le imposte di competenza provinciale come l’RC Auto, e continua la realizzazione di progetti infrastrutturali già avviati, come l’intervento di rifacimento del piano viabile della S.p. 1, la strada provinciale per Montescaglioso, e la posa in opera delle barriere metalliche del programma “Strada facendo”. » Le difficoltà sono tante e i problemi da risolvere anche… ma ci sono anche ritardi nell’attuazione di alcuni importanti progetti, pensiamo al Porto di Taranto. Cosa ci dice in proposito? «Indubbiamente il problema Ilva avrà un riverbero pesante su tutto l’apparato produttivo della nostra provincia e anche le infrastrutture, già carenti, risentiranno di questa situazione di estrema difficoltà. Il presidente dell’Autorità portuale, Sergio Prete, nei giorni scorsi, ha lanciato un allarme molto forte. Devo dire che un pessimismo di fondo è emerso anche dal dibattito che si è sviluppato in Consiglio provinciale l’altro giorno. Le cifre messe a disposizione dal governo (parliamo dei 336 milioni di euro), sono poche e nemmeno sicure nella loro disponibilità. Inoltre, in questi giorni ci potrebbero essere ulteriori provvedimenti della magistratura che potrebbero attualità aggravare ulteriormente la già difficile situazione. In questo momento di grande difficoltà sistemica, è facile che si possano sviluppare atteggiamenti demagogici che porterebbero come unico risultato il rallentamento di ogni processo di rinnovamento e di adeguamento alle norme di tutela della salute dei cittadini.» Dottoressa, sulla gravità e complessità della situazione economica, sociale e ambientale della nostra provincia non ci sono dubbi. Quello che non si capisce è la litigiosità politica che prevale nello schieramento di centro sinistra e, soprattutto, nel suo partito di appartenenza il Pd che essendo il partito di maggioranza relativa dovrebbe dimostrare maggiore serietà. «Il Partito Democratico è all’interno dell’amministrazione provinciale non solo il partito di maggioranza, il perno sul quale ruota l’intera politica della coalizione, ma è stato, e continua ad essere il faro che illumina la strada da percorrere. Certo, sappiamo bene che ogni politica amministrativa ha bisogno di un supporto forte da parte di una segreteria politica stabile. Purtroppo, in questo momento, viviamo l’ennesima situazione di grande instabilità dovuta a incomprensioni che riflettono la mancanza di autorevolezza nel gestione tra anime differenti, che continuano a non amalgamarsi. La fase di relativa calma che ci ha portato a vincere le elezioni amministrative di Taranto con una grande coalizione non ha visto sanati i vecchi personalismi e ha determinato un isolamento politico che ha prodotto anche un allontanamento dai rappresentanti regionali. Anche questo ha portato alle dimissioni di un assessore provinciale del livello e della qualità di Michele Conserva.» Dottoressa, da 2 anni, lei è assessore provinciale, ci vuole tracciare un bilancio di questa esperienza, tenuto conto che si occupa del futuro in quanto assessore alle politiche giovanili? «Come assessore alle politiche giovanili sto facendo una esperienza straordinaria, bellissima. Un’esperienza che mi sta permettendo di conoscere un territorio che va da Avetrana a Ginosa, e giovani che vivono nella fascia d’età più bella e più problematica, e in una fase storica molto complessa per il nostro Paese. Veda, il mondo giovanile, vuole essere protagonista in prima persona delle scelte che riguardano il loro futuro e quello delle loro comunità, ma il fatto che non ci siano spazi, o meglio, che non vengano concessi loro spazi di espressione, fa rivolgere le loro energie verso quello che è comunemente n. 19 - 15 settembre 2012 definito “antipolitica”. Devo dire che mi sento investita della responsabilità di essere una persona che, per il proprio ruolo istituzionale, deve creare le opportunità per questi ragazzi e aiutarli a decidere di scendere in campo per diventare la nuova classe dirigente. Tra l’altro, tra le mie deleghe vi sono anche la cooperazione e l’innovazione. Deleghe quanto mai attuali e funzionali per uno sviluppo lungimiranti delle politiche giovanili. Ovviamente, questa mia esperienza assessorile si arricchisce anche dell’esperienza che si matura all’interno di una Giunta, dove ci si deve confrontare con problematiche che richiedono una conoscenza completa delle peculiarità e delle criticità del territorio, e che ti pongono di fronte a scelte ed importanti assunzioni di responsabilità. Voglio fare due esempi: il tema dell’ambiente, vissuto insieme all’assessore Conserva, o quello del lavoro, vissuto con l’assessore Di Gregorio. Tutto questo mi ha fatto capire quanto sia centrale l’azione amministrativa dell’Ente provincia.» Dottoressa, dopo questa esperienza, cosa pensa di fare in termini di impegno politico? «Allo stato attuale, questa domanda sembra prematura dal momento che abbiamo deciso, come Giunta e come Consiglio provinciale di tener fede all’impegno assunto con gli elettori. Di portare a termine il nostro lavoro nel rispetto del voto che ci è stato dato e nell’impegno di realizzare una buona politica. Il nostro obiettivo politico, in questi ultimi 20 mesi, è quello di portare avanti e consolidare l’esperienza di politica allargata che vede la collaborazione tra i diversi partiti che compongono il centro-sinistra, e che anzi deve essere allargata. Questo esempio, che giunge da un’amministrazione sana, deve essere una fonte di ispirazione politica per le segreterie, incapaci alle volte di mediare tra personalità spesso troppo forti. Il mio impegno politico andrà in questa direzione. Devo aggiungere, che la mia esperienza amministrativa si sta compiendo in un momento non certo di vacche grasse. Per questo sto imparando ad ascoltare con ancora maggiore attenzione le richieste e le sollecitazioni della mia comunità, per poter essere in grado di dare risposte concrete e immediate. Una vera scuola che sicuramente non può che permettere la mia crescita politica.» Assessore, lei è impegnata a Taranto, però un pensiero al Pd ginosino lo rivolge… «Come potrei non rivolgerlo, tenga conto che sono una “Costituente” nazionale del Pd. Cer- 19 to, il Pd ginosino, in questo momento, vive un periodo non certo brillante. D’altra parte veniamo fuori dal periodo estivo e da una festa del Pd che ha dato inizio all’estate. Con il giovane segretario, sono sicura che in autunno ci sarà un rilancio dell’iniziativa politica e la ripresa attiva della vita del nostro partito. Indubbiamente, anche a Ginosa ci sono delle grosse contraddizioni, ma confido nella determinazione e nella capacità del giovane segretario che saprà dare slancio alla nostra iniziativa, attraverso una maggiore collaborazione tra organismi dirigenti, gruppo consiliare e presenze istituzionali, al fine di meglio stigmatizzare il comportamento della maggioranza di centra destra. Spetta al giovane segretario fare in modo di allargare le porte del Pd, prendendo come esempio la lezione dell’Ente provinciale, per permettere una maggiore partecipazione e un maggiore coinvolgimento dentro e fuori il Partito, per far capire quale può essere il suo futuro a Ginosa. Non nascondo che è un periodo in cui nel partito manca l’entusiasmo. Si vive una fase stantia. Bisogna chiamare tutti all’opera. Bisogna ricaricare la macchina.» Forse ci sarebbe bisogno di amalgama? «Per avere l’amalgama ci vuole qualcuno che sappia amalgamare. Io non dispero da questo punto di vista. Veda, in un momento in cui si parla di antipolitica, dobbiamo registrare che con la discesa in campo dei giovani, si attira, dall’interno e dall’esterno del partito, grande partecipazione, a dimostrazione che, nonostante il populismo, vi è bisogno di proposte, idee e portatori di tali idee e tali proposte, per dare una prospettiva reale di governo al nostro Paese. Spetta a noi non lasciare spazio all’antipolitica, ad amalgamare esperienza e entusiasmo, ricordando che la novità non è esclusivamente legata all’età anagrafica. Per me i partiti sono importanti, molto importanti. Ma i partiti devono essere espressione di figure sociali diverse e non di padroni o padrini. Il circolo di Ginosa vive la stessa condizione di tutti i circoli della nostra provincia. Per la eterogeneità che compone il partito ginosino, che ha arricchito il nucleo fondante del 2007, sono fiduciosa e convinta che abbiamo la forza, la volontà, le idee per offrire alla cittadinanza una proposta di alternativa credibile al centro destra che governa Ginosa da troppo tempo.» Stefano Giove Liborio Patimisco 20 attualità n. 19 - 15 settembre 2012 AMBULATORIO DI MEDICINA H 24: OVVERO L’ENIGMA dei TG NAZIONALI Il Direttore de “La Goccia” mi ha chiesto di chiarire ai lettori la nuova normativa prevista dal decreto sulla Sanità, relativa alla riorganizzazione della Medicina di Base. E’ opportuno cogliere favorevolmente l’invito poiché i Telegiornali RAI e delle reti commerciali hanno fatto a gara (come sempre) per confondere i telespettatori. Allora chiariamo subito che in Italia, in Europa e, forse, nel Mondo, nessun lavoratore può fare turni di 24 ore, soprattutto un medico che per porre una diagnosi e prescrivere la terapia adeguata necessita, oltre che di preparazione professionale, capacità di ascolto, di intuito, soprattutto di lucidità e freschezza mentale. Il Decreto prevede semplicemente la copertura degli orari di ambulatorio 24 ore su 24, mediante l’Associazione degli studi medici e l’integrazione con la Medicina di continuità assistenziale (detta Guardia Medica), la novità OTTIMA è che le Regioni attraverso le ASL dovranno allocare gli studi medici nella stessa sede, ovvero dovranno costruire POLIAMBULATORI all’interno dei quali il cittadino troverà il Medico di Medina Generale (MGG o se si vuole medico di famiglia), il Pediatra, il Medico di Guardia (dalle 20.00 alle 8.00 dei giorni feriali, dalle 10.00 dei prefestivi e dell’intero giorno festivo). Gli orari dei MMG saranno articolati in modo tale che dalle 8.00 alle 20.00 uno o più ambulatori siano sempre aperti. Il decreto prevede la possibilità di mettere insieme dai 10 ai 20 MMG nella stessa struttura. Nel primo anno saranno coinvolti circa 46510 medici e pediatri, all’interno del Poliambulatorio tutti i medici saranno collegati in rete ed avranno accesso all’Archivio Pazienti dell’altro collega, in questo modo visionando la scheda personale del paziente sarà possibile conoscere la eventuale patologia dalla quale è affetto il paziente ed i farmaci che assume, riducendo al massimo la probabilità di errore nella prescrizione farmacologica. Nei Poliambulatori sarà possibile ospitare specialisti (cardiologi, ginecologi, ortopedici ecc.), effettuare ecografie e radiografie, esami di laboratorio. Ci sarà una o più segreterie amministrative e/o collaboratori di studio, il servizio infermieristico per le prestazioni ambulatoriali. Saranno attivati servizi telematici di collegamento con gli ospedali. OBIETTIVI: 1) modernizzazione della Medicina di Base con offerta ai cittadini di un servizio assistenziale sul territorio pressoché continuo; 2) Riduzione del carico di lavoro per i Pronto Soccorsi (pensate che a fronte di 20 milioni di accesso all’anno c/o i P.S. italiani solo 1 milione di accessi è classificato come codice rosso) e riduzione dei ricoveri ospedalieri definiti inappropriati. 3) Risparmio di risorse economiche per il Servizio Sanitario Nazionale, a fronte di un investimento iniziale ci sarebbe nell’arco di 3 anni un forte recupero di spesa per le Aziende sanitarie. E’ opportuno segnalare ai lettori che questo Decreto, di fatto, non fa altro che riprendere quanto previsto dal Piano Sanitario Nazionale approvato dal Governo Prodi e riconfermato dal Governo Berlusconi, infatti in diverse regioni (Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Puglia), con l’approvazione del Piano Regionale della Salute, queste strutture esistono già o sono in fase di realizzazione. Ho seguito personalmente, come consi- gliere regionale, fino alla firma del protocollo di intesa Regione- ASL- Comune, l’avvio della istituzione della Casa della Salute a Palagianello (così è definita nel Piano Nazionale della Salute questo tipo di struttura), i dieci medici di Palagianello (otto MMG, due Pediatri) con la Guardia Medica rappresentavano il modello ideale, ora riproposto dal Ministro. Infine segnalo ai lettori che in Puglia le Associazioni di Medici in rete sono numerosissime, e che a Ginosa le Associazioni esistenti son già in rete e coprono già l’intera giornata con orari incrociati, solo che gli ambulatori non sono allocati nella stessa struttura. Tutto così bello??? Veniamo ai PUNCTA DOLENS (punti dolenti): a) Il decreto non prevede alcun finanziamento per realizzare le strutture, la copertura ECONOMICA è demandata alle Regioni; b) Le Regioni non hanno fondi, i tagli delle ultime Finanziarie sono stati pesantissimi; c) le ASL non possono investire se non ricevono fondi delle Regioni. Dunque, nonostante la firma già acquisita dai tutti i Sindacati dei Medici, si prevedono tempi lunghi. Solo un ministro tecnico o non politico poteva dichiarare che entro 1 anno avremo le strutture, non conosce evidentemente i tempi “tecnici” delle Regioni e delle ASL per indire gare di appalto e assegnare la gestione delle strutture, prescindendo comunque dalle risorse economiche che per ora non sono definite. Paolo Costantino attualità n. 19 - 15 settembre 2012 COSTITUZIONE E VALIDITA’ DELL’ASSEMBLEA Nel precedente numero abbiamo parlato della delega assembleare, in questo numero, approfondiremo il tema della costituzione e validità dell’assemblea. L’articolo del c.c che approfondisce la tematica della Costituzione dell’assemblea è il 1136, e recita così: L’assemblea è regolarmente costituita con l’intervento di tanti condomini che rappresentino i due terzi del valore dell’intero edificio e i due terzi dei partecipanti al condominio. In particolare, uno degli aspetti principali dell’intera normativa sul Rubrica a cura di Wanda Pucci condominio riguarda la costituzione dell’assemblea e le maggioranze necessarie per deliberare sui vari punti all’ordine del giorno. Non bisogna infatti confondere quanto previsto al primo comma dell’articolo 1136 c.c. a proposito di regolare costituzione o validità dell’assemblea con la validità delle deliberazioni. Per la validità dell’assemblea in prima convocazione occorre che al momento dell’inizio della assemblea siano presenti, di persona o per delega, i 2/3 del valore dell’edificio o valore delle singole unità immobiliari espressi in millesimi, e i 2/3 dei partecipanti al 21 condominio determinabili con un semplice calcolo matematico. Mancando entrambe queste condizioni, il codice prevede che l’assemblea possa riunirsi in seconda convocazione, e pur non parlando espressamente di regolare costituzione dell’assemblea, la sottintende prescrivendo che per la validità delle deliberazioni è necessario il voto favorevole di almeno 1/3 dei condomini che rappresentino almeno 1/3 del valore dell’edificio. Constatata la validità dell’assemblea, questa resta sempre valida anche se in seguito molti partecipanti si allontanano. Per la validità delle deliberazioni occorre controllare volta per volta se il quorum richiesto viene raggiunto. I condomini possono lasciare l’assemblea, possono arrivare dopo che è iniziata ma ciò deve essere annotato, occorrendo che per ogni votazione sia verificato il raggiungimento del quorum stabilito. Per maggiori informazioni mi potete contattare ai seguenti recapiti: Studio Pucci, Via G.Parini, 28 - Laterza (Ta) E-mail: [email protected] Cell. 347.2955747 Facebook: Studio Pucci L’associazione Flomar protagonista alla 5ª edizione della notte dei Claustri di Altamura L’associazione Flomar ONLUS, associazione senza fini di lucro, sita in Ginosa, è nata nel Luglio del 2011, dalla volontà di un nucleo di persone che, armate di passione e di un profondo amore per il territorio ionico, offrono la loro esperienza per contribuire alla promozione e gestione delle attività socio-assistenziali, culturali ed ambientali. La nostra organizzazione è impegnata nella realizzazione di interventi che abbracciano le diverse espressioni e le diverse anime operanti sul territorio. Un grande movimento che si propone nell’ambito della solidarietà e del volontariato. Il nostro intento è quello di essere sempre al servizio del cittadino e del territorio. L’associazione Flomar Onlus ha partecipato, il 1 Settembre scorso, alla V edizione della Notte dei Claustri ad Altamura, l’evento si è svolto nel meraviglioso centro storico della città. Protagonisti assoluti della nottata i Claustri, i quali sono stati animati in maniera creativa dalle Associazioni Culturali del territorio non solo di Altamura, ma anche da altre associazioni appartenenti ad altri contesti territoriali. L’associazione Flomar Onlus ha voluto presentare in tale occasione un evento di promozione dell’arte, legato a giovani artisti (poeti, pittori, creatori di oggettistica e ballerini). L’iniziativa ha origine dalla constatazione di un’effettiva difficoltà dei giovani artisti a relazionarsi con i luoghi deputati alla promozione dell’arte e della cultura e con i linguaggi della creazione. L’intento principale è stato quello di far partecipare attivamente all’avvio di relazione proficua tra l’arte e i giovani presenti sul territorio. L’associazione Flomar Onuls partecipando all’evento Notte dei Claustri 2012 ad Al- tamura ha voluto creare un’esperienza di frequentazione di un luogo dell’arte (in tutti i suoi aspetti). Ha voluto fornire ai ragazzi che esponevano le loro opere la possibilità di un confronto diretto con il pubblico. Motivare i ragazzi al coinvolgimento attivo nell’esposizione delle loro opere, ma anche di altri artisti, tentando di fornire un know how basilare sull’organizzazione e la cura dell’evento espositivo. La principale attività è stata la possibilità di coinvolgere attivamente un gruppo di artisti alla realizzazione di un evento espositivo di cui sono loro i primi protagonisti, favorendo in questo modo la conoscenza e la frequentazione di un centro di esternazione della propria arte, avvicinando i giovani ai linguaggi più complessi della propria esternazione artistica. Il Presidente Stefania Luisi 22 n. 19 - 15 settembre 2012 argomenti Marina di Ginosa dedica una via a Carmine Baldari, figura storica del movimento operaio. 20 Luglio 2012 è una data storica per la borgata di Marina di Ginosa, è la data in cui per la prima volta la borgata guarda alla sua storia e alle figure istituzionali che hanno contribuito alla nascita e alla crescita di una comunità che oggi ormai conta settemila anime circa e può vantare una sua storia locale. della giunta e del consiglio comunale di Ginosa, oltre a tanti parenti , amici e “colleghi” del Baldari, che hanno condiviso con lui l’esperienza della vita amministrativa, operando dalla sua parte o dal fronte politico opposto, ma lottando al suo finco nel comune interesse del servizio alla cit- A pochi giorni dal primo anniversario della sua dipartita, in via del tutto eccezionale, allo scomparso consigliere e assessore Carmine Baldari, il Comune di Ginosa ha voluto rendere omaggio con la dedicazione di una strada. Con l’espansione dell’area urbana di Marina di Ginosa, non poche sarebbero state le vie candidate all’intitolazione, ma la scelta è ricaduta su una strada, presente da decenni nella borgata, centralmete ubicata, ma stranamente ancora senza nome. E’ la via che costeggia il palazzone della delegazione comunale e su cui, per lungo tempo ,nei primi anni di presenza a Marina di Ginosa, si svolta la vita della famiglia di Carmine Baldari barbiere di professione, che aveva, come si suol dire, casa e bottega proprio in quella zona. Quindi la scelta non è stata affatto casuale e questo è stato ribadito nella cerimonia di dedicazione “sobria ma significativa” , come è stata definita dal Sindaco Dott. Vito De Palma che, unito ad alcuni componenti della giunta e del consiglio comunale ha voluto ricordare la figura dell’uomo politico Baldari, un lottatore onesto e dedito al servizio della sua gente, protagonista di molte battaglie, condotte sempre con un agire e una dialettica onesta e leale. Il sindaco de Palma ha inoltre voluto sottolineare il valore storico dell’evento che vede, per la prima volta, la dedicazione di una via ad un cittadino marinese, cosa ormai diffusa nel capoluogo del comune che vanta una storia più ampia nell’asse tremporale. Non pochi i cittadini che hanno presenziato alla cerimonia di dedicazione, momento tadinanza. Orgogliosa di aver dato i natali al politico marinese e compiaciuta dell’omaggio riservato dall’Amminitrazione comunale a Carmine Baldari, anche la città di Galatina era presente alla cerimonia con il suo gonfalone comunale e con la partecipazione del consigliere Romano, il quale, introdotto dal sindaco De Palma, ha manifestato la riconoscenza della comunità di galatina per questo omaggio. Il consigliere Romano ha inoltre ricordato la visita galatinese di Carmine Baldari in occasione della Festa della Liberazione Italiana del 2009, quando, incontrando i giovani della città ha raccontato la sua avventuraosa esperienza di partigiano della “Brigata Gramsci” all’età di soli 17 anni, racconto che, ha riacceso in loro l’entusiasmo di essere parte di un Paese che trova la sua dignità solo nella democrazia e lontano da ogni forma di dispotismo e oppressione, condizione resa reale con l’impegno e la lotta dei Partigiani durante la Resistenza del secondo dopoguerra. Presente anche il medagliere della sezione provinciale di Lecce della Associazione Nazionale Partigiani di Italia, i cui componenti originari, tanti oggi non più presenti tra noi, possono ben sperare in una continuità nel tempo poiché non pochi sono i giovani di oggi che si iscrivono all’ANPI e che , riconoscendo l’opera patriottica dei Partigiani Italiani, vogliono rendere ancora rendere attuali lo spirito e i sentimenti che spinsero tanti giovani di allora ad intraprendere la audace impresa della Liberazione Italiana. di Ginosa è stato rivolto anche da Antonio Baldari, nipote di Carmine, artista e cultore della storia locale galatinese, che da alcuni anni aveva intrapreso una ricerca nel passato incentrandosi sulla figura del Partigiano e politico Carmine Baldari, ma riscoprendo storie e personaggi del territorio protagonisti della recente storia italiana. Il sindaco De Palma ha passato poi la parola a Luciano Baldari, il figlio di Carmine che ha voluto seguire le orme del padre nell’attività politica, sedendo per diverse legislature nei banche ìi del cosiglio comunale di Ginosa e svolgendo vita attiva di partito. Luciano ha voluto ricordare i momenti di vita quotidiana vissuti prorio in via Baldari, esperienze genuine di sincero rispetto e condivisione che legavano le famiglie della zona. Luciano ha ricordato lo speciale rapporto con la famiglia D’Angelo con cui sono stati condivise giornate e esperienze, all’insegna di un sano stare insieme e ha voluto ringraziare in particolare Mimmo D’Angelo, promotore dell’intitolazione di via Carmine Baldari oltre che il nipote di Carmine Roberto Perrone che spinto dalla stima verso il compianto zio Carmine ha curato delle ricerche sulla sua storia politica. Luciano ha ricordato anche altre due figure della famiglia Baldari impegnate nell’attività politica di Ginosa e Galatina, il fatello di Carmine Giuseppe, già consigliere comunale a Ginosa e il padre Pasquale Baldari che ha condotto la sua vita sindacale e politica nei tempi più difficili della storia italiana a costo della sua stessa vita, quelli del ventennio degli anni 20 – 40, quando la barbarie fascista si abbattuta con più violenza sul popolo italiano seppellendo del tutto quella forza vitale che garantisce il progresso sociale dei popoli, la democrazia. Per il giovane Carmine sono state figure di riferimento per la sua attività politca costellata da tanti episodi che Luciano ha voluto ricordare come esempi di una vita politica integerrima volta al solo fine del bene comune , così come Mons. Gennaro Inglese ha sottolineato nell’omelia in occasione delle esequie del compianto Carmine con l’espressione “Visse per gli altri”. Ha concluso Mons. Inglese che ha ricordato la comunione di intenti con cui si svolgeva l’attività politica a Marina di Ginosa negli anni in cui Baldari era Consigliere delegato Sindaco e assessore, ha ricordato le battaglie per l’autonomia amministrativa e lo spirito di coerenza e di onestà non più riscontrabiule nella classe dirigente dei giorni nostri. Ultimo atto della serata la sottrazione del panno che ricopriva la tabella di intitolazione della via, l’acclamazione dei cittadini presenti e l’orgoglio della famiglia riunita nel ricordo e nell’esempio di Carmine Baldari. L’intitolazione di via Baldari, sancisce un riconoscimento verso una storia di cui Marina di Ginosa deve riappropriarsi, una storia unica e degna di essere chiamata tale, ricca di momenti e di personaggi esemplari, figure che tutti i marinesi, di qualunque estrazione politica, riconoscono come portatori di valori, che devono essere portati avanti nel tempo se si vuole dare continuità alla storia di Marina di attualità n. 19 - 15 settembre 2012 CARMINE BALDARI: BREVE NOTA BIOGRAFICA Carmine Baldari, figlio di Pasquale e Luigia Pizzola, è nato a Galatina, in provincia di Lecce, il 17 luglio 1927. Sposato con Rita Piccione, il 28 gennaio del 1956, dalla quale ha avuto quattro figli: Luciano, Franco, Carlo e Rossano, ha trascorso la maggior parte della sua via a Ginosa Marina. Vivere a Ginosa è stata per lui una scelta obbligata. Fin da ragazzo ha seguito i genitori che, al pari di tanti braccianti salentini migrati in Terra Tarantina, erano dediti alla coltivazione del tabacco. Stabilitosi definitivamente a Ginosa ha svolto l’attività di barbiere sino al 1980, poi quella di lavoratore stagionale nelle squadre antincendio della Forestale. La sua formazione autodidatta ha avuto soprattutto interessi nel campo sociale e politico. Giovanissimo, nel gennaio 1944, si iscrive al ricostruito Partito Comunista Italiano e segue con attenzione i lavori del Congresso dei Comitati Nazionali di Liberazione che si tiene a Bari, nel Teatro Piccinni, il 28 e 29 gennaio 1944, in cui sono presenti illustri personalità del mondo politico e culturale dell’Italia unita nella lotta al nazifascismo. Il 28 gennaio, Carmine ha soltanto diciassette anni, aderisce alla Brigata “Antonio Gramsci”, che ha sede a Gravina di Puglia, in provincia di Bari. Dopo circa due mesi di addestramento, la formazione partigiana è trasferita in zona operativa militare. Imbarcati notte tempo su una motozattera inglese, dal porto di Monopoli i partigiani sbarcano sulle coste della Dalmazia, nell’Isola di Lissa. La formazione “Gramsci” dalle iniziali 150 unità si rafforzò, grazie all’adesione di numerosi soldati italiani sfuggiti alle rappresaglie punitrici dei nazisti tedeschi, divenendo così il V° Battaglione “A. Gramsci” aggregato alla Terza Brigata d’Oltremare. A Carmine Baldari, essendo il più giovane dei compagni combattenti, venne assegnato il compito di portaordini. Dopo il 25 Aprile, la liberazione di Monfalcone il 3 maggio 1945, la sua azione di partigiano si spostò in altre località, Mostar, Srebrenica, Bisac, Susak, Villa del Nevoso, San Pietro del Carso, ed altre ancora, a contatto dei battaglioni “Monfalcone” e “Mazzini”, operanti nella zona di Trieste, sino al 1° giugno del 1945. Rientrato a Galatina, dal 1947 al 1949 svol- se il servizio militare di leva, con destinazione al CAR di Palermo; trasferito a Udine si congedò con la qualifica di assaltatore. Dopo alcune esperienze di lavoro a Legnano e a Bustarsizio si stabilì definitivamente a Ginosa Marina, dove, svolgendo l’attività di barbiere, ebbe inizio la sua lunga militanza politica e la decennale esperienza di consigliere comunale e di amministratore della cosa pubblica. Dal Congresso sezionale del PCI, svoltosi nel 1963 e presieduto da Camillo D’Ippolito, venne eletto segretario cittadino, succedendo a Pompeo Bellosguardo e ricoprendo tale carica sino al 1981 e dal 1990 al 1992. Limpegno nell’assise comunale inizia il 23 novembre del 1964 con l’elezione a consigliere nella lista del PCI, riconfermato in tutte le successive tornate elettorali sino al 20 luglio del 1988. Queste le tappe più significative della sua attività a favore della comunità ginosina: - dal 1968 al 1975, per sette anni, su indicazione del Sindaco dott. Cosimo Inglese ricopre la carica di “Delegato per la frazione 23 di Marina di Ginosa”; - nello stesso periodo è consigliere nel Consorzio intercomunale turistico denominato “Costa Verde”, con sede a Castellaneta Marina, in rappresentanza del Comune di Ginosa, assieme al sindaco dott. Inglese e al prof. Vincenzo Tamborrino; - con la nascita delle Unità Sanitarie Locali, viene designato componente del Comitato di Gestione della USL TA\1 di Castellaneta; - per un anno, dal 1987 al 1988, nell’ambito dell’esperienza amministrativa di “Alleanza Democratica” guidata dal sindaco dott. Mario D’Alconzo, ricopre la carica di assessore effettivo; - nel 1988 è eletto nel Consiglio di Circoscrizione di Ginosa Marina, carica che ricopre sino alla sua soppressione voluta dalla legge 142\90. Il figlio Luciano, nella stessa tornata elettorale, viene invece eletto consigliere comunale. - con altri, promotore della cooperativa denominata “Cassa Rurale e Artigiana” e suo consigliere dalla costituzione, il 23 maggio 1966, e sino al 27 aprile del 1975; - nel triennio 1981- 1983, in rappresentanza dei genitori, è stato presidente del Consiglio d’Istituto della Scuola Media “R. Leone”. Dopo lo scioglimento del PCI, con il congresso del 1990, aderisce al Partito Democratico della Sinistra, divenendo componente del Comitato Provinciale di Taranto. Negli ultimi anni della sua vita Carmine si è costruito un ruolo pedagogico ricco di insegnamenti. I suoi racconti hanno arricchito le discussioni nel corso di iniziative storicopolitiche, narrando le vicende più importanti della sua vita, trasferendo ai giovani i suoi sentimenti di solidarietà per le persone più deboli e bisognose, fulgido esempio di caparbio lottatore per la libertà, la democrazia e la giustizia. Carmine Baldari si è spento a Ginosa l’11 luglio del 2011, a 84 anni. Nel primo anniversario della sua morte, il 20 luglio 2012, l’Amministrazione comunale di Ginosa, sindaco il dott. Vito De Palma, ha voluto ricordarlo dedicando alla sua memoria una strada di Ginosa Marina. Alla cerimonia di scopertura della targa, oltre alle delegazioni locali, hanno partecipato i familiari, la Sezione provinciale dell’ANPI (l’associazione dei partigiani) e una rappresentanza degli amministratori di Galatina, guidata dal delegato del sindaco Pasquale Romano. Ninì De Prezzo 24 n. 19 - 15 settembre 2012 Lettere ginosine - Il mio latino di Corrado Strada Caro nipote Luigi, fra un mese circa tornerai a scuola: da diversi anni la frequenti ad Atene. I tuoi programmi di scuola sono diversi da quelli dei tuoi coetanei in Italia. Studi il greco e l’inglese, oltre la matematica, materia quest’ultima che sembra piacerti molto. Ti invidio! Non solo per la tua giovinezza, ma soprattutto perché studi il greco. Certo; il tuo è il greco moderno; quello classico a cui stupidamente rinunciai è un po’ diverso. Ma il tuo è sempre “basic”, può dare adito ad altre cose. Le tue sono “radici” che fruttano sempre. Il greco classico era a me congeniale; ma eravamo in guerra negli anni 1940 - 1945. I giovani sognavano, perché li facevano sognare; poi le delusioni. Chi sognava di fare l’ufficiale di Marina, chi voleva volare e desiderava entrare nell’ Aereonautica. Bèh! Non è il caso di piangersi addosso. Il mio primo insegnante di latino fu monsignor Ventrella, un sacerdote di Carbonara di Bari. Era responsabile dell’insegnamento delle lettere per i ragazzi del ginnasio. Ragazzi di undici o dodici anni. Il suo metodo didattico era molto originale. I primi giorni ci propinò e ci costrinse a mandare a mente i primi nomi. Quelli della 13 declinazione latina: rosa, puella, agricola; poi quelli della 2ª declinazione: gallus, digitus, avus; seguì il plurale dei nomi per entrambe le declinazioni. E così via. Le declinazioni sono 5. La «fortuna» è nella prima, le «avversità» sono nella 5ª: res adversae. Dopo i sostantivi arrivarono gli aggettivi. E qui cominciò il «casino». Facile a prima vista. Puella est pulchra: la ragazza è bella. Ma se ti capita la parola «animus»? Per fortuna avevo alle mie spalle, mio nonno Giuseppe: medico ma soprattutto mio nume tutelare. Mi diede una regola in versi: Prima ognun sia persuaso concordarsi l’aggettivo, col suo nome sostantivo In genere, numero, e caso. È una regola tratta dalla grammatica di Port Reale. Questa, sarebbe un adattamento «napoletano» del Port Royal in uso nelle «Petites Ecoles» di Parigi. Port Royal è a qualche chilometro da Versailles. Scusami queste informazioni; qualcuna la troverai su «internet», ma gli approfondimenti ti arriveranno dagli sforzi tuoi personali, e mentali. Vedi, come la storia della famiglia Manuzio che cominciò a stampare libri e grammatiche a Venezia nel 1449. Quando mio nonno Giuseppe, il «tutor» fu convinto che avevo imparato e digerito la regola, passò alla pratica ed il disagio iniziale fu ridotto. Il prof. Ventrella, di Carbonara anche lui, fu soddisfatto. Ma monsignore era un diavolo; non solo si limitava ad insegnare il latino, ma anche a stimolare il nostro amor proprio. Un bel giorno le file dei banchi dell’aula, che erano inizialmente tre e tutte uguali fra di loro, divennero disuguali; la prima fila, quella alla destra della cattedra, addossata al muro, accanto alla finestra divenne più corta. Su di essa venne appiccicato un cartello bene in vista, vi era scritto: “Aselli, octavo quoque die”. Praticamente gli asini, “Aselli”, dovevano sedersi almeno per una settimana, “octavo quoque die”, nei banchi di quella fila. Monsignore non mancava mai di inventiva; era alto e robusto, bonario e direi quasi “pacioccone”. Indossava un zimarra, una lunga veste nera, fermata sul davanti da una fila di bottoncini neri, circa venti. E questo è niente. In perfetto dialetto barese anzi “carvnarese” ci dettò alcune regole. Tempo “imperativo” per i verbi: dire, fare, ducere, ferere, che sono irregolari: Dic, due, fac, fer mitte mane a chessa sferr; ci non fosse per fio, fis, t’accidesse a te e a isse. Due anni dopo nella cappella del collegio di Bari imparai a servire messa. Non era ancora arrivato il Concilio Vaticano II, esso abolì il latino nella celebrazione della messa, in tutto il mondo cattolico; introdusse le lingue nazionali. Ma io col celebrante, sino al Concilio dicevo: Introibo ad altare Dei (celebrante) Ad Deum qui laetificat Iuventutem meam (servente) Dal IV ginnasio passai allo liceo scientifico. Studiavo sempre il latino e la lingua straniera: tedesco. Inaspettatamente il latino mi serbò qualche difficoltà poiché arrivarono i retori ed i poeti. Giulio Cesare con il suo “ De bello gallico” non mi diede grandi preoccupazioni, ma la poetica portò due cose per me veramente antipatiche: la “Metrica” e la “ Prosodia”. Espressioni semplici, ma irte di ostacoli, non solo per me. Il mio guaio era che non avevo “orecchio”; non riuscivo ad esprimermi nella valutazione delle sillabe componenti le parole. Le sillabe avevano la loro “quantità”, cioè lunghezza - o brevità. attualità Ci trovammo davanti all’ironico e satirico, trocaico, all’elegiaco. Sin dal VI secolo a. C. sia il greco e poi il latino, venivano espressi in versi poetici, come nelle commedie o nelle tragedie. Per fortuna i poeti moderni hanno abolito alcune di queste regole, ma i loro versi hanno perduto nel loro ritmo e nella musicalità. Mi fermo qui, non vado oltre poiché non capisco un “tubo”. E ti farei più male che bene. Queste regole devono essere una cosa seria per chi le apprezza. Archiloco un poeta lirico vissuto nel VII secolo a. C. era di nobili origini ma morì, come gli altri anche lui, in povertà. Come mai? Aveva chiesto al padre di una ragazza dal nome Nebule la sua mano. Il padre Licambe prima promise e poi gliela negò. Archiloco per protesta compose una poesia in “giambici”, che erano allora versi aggressivi e satirici. Nebule una volta negata si suicidò. Archiloco per tutta la vita disprezzò con i versi il mancato suocero. Purtroppo mi convinsi che non avrei potuto studiare Ritmo, cioè Metrica e Prosodia. Mi consolai leggendo le Bucoliche di Virgilio in latino, senza alcun arpeggio. Tityré, riposa all’ombra di un ampio faggio ... ma l’esile “flauto” non era per me. Mi consolai acquistando le Bucoliche di Virgilio in lingua inglese: Virgil The Pastoral Poems. Sono d’accordo con Orazio: non bisogna essere Laudator temporis acti, cioè lodare il tempo passato. Ma ci sono scrittori e poeti del passato che ci aiutano a vivere ed a superare il presente. Ma diciamolo pure, ai drastici negatori del passato: senza accorgersene loro stessi utilizzano per esprimersi parole latine: come gratis ... et amore dei, auditorium, exit, carisma, referendum, more uxotio, rebus, enigma, sic et simpliciter …e chi ne ha … più ne metta. Fammi ancora sognare. Avevo quindici anni e mi imbattetti in Giulio Cesare. Lui passò un fiume in Emilia Romagna, il Rubicone: “Alea iacta est”, disse: Il dado è tratto. E fu guerra civile: per il comando e l’impero di Roma. Pompeo arrivò dalla Cilicia e si fermò a Brindisi. Fra i due c’era anche un terzo personaggio, il nipote di Cesare, Marco Iunio Bruto, quello del “pugnale”. Come erano seri i nostri predecessori “romani”! Catilina, Cicerone, Sallustio… Non avrei capito niente, se nel 1958 non avessi comprato un libro, scritto nel ‘500, da un giudice e scrittore francese, innamorato del “latino”: Montaigne lui mi fece conoscere “Pharsalia”, il poe attualità ma di Lucano. In esso Lucano prima adulò Nerone poi ne fu suo detrattore. Anche qui come nel caso di Bruto una congiura, ordita questa volta da Pisone. Lucano seguì Pisone, ma scoperta la trama fu condannato a morte, con Socrate, anche per lui la “cicuta’; avvelenamento, auto-avvelenamento. Michel Eyquem de Montaigne (1533 - 1592) riporta sul suo “Essais”, Saggi, i versi di Lucano: Ventus ut amittit vires nisi robore densa occurrant silvae spatio diffusus inani Se alzi lo sguardo e non vaghi sperduto Lontano, nel vento e nell’aria, è meglio che lo fermi a ragionevole distanza: cioè è meglio non vedere. Montaigne da stoico fatalista che era, diventò scettico: gli anni lo portarono a conoscere bene l’animo umano. Subito intervenne, il Torquemada dell’epoca. La Santa Inquisizione e lo condannò, nel 1576; i suoi libri furono messi all’Index. Oggi lo chiamerebbero relativista? Non so. Era comunque orgoglioso del suo individualismo, nonché assertore della libertà dello spirito. Caro nipote Luigi, mi dirai; e il tuo “latino”? Hai ragione! Arriva Seneca: non nobis solum nati sumus. Non siamo nati soltanto per noi. Omnia… homini, dum vivit, speranda sunt: finchè c’è vita l’uomo deve sperare tutto. Poi arriva Terenzio: Quot homines tot sententiae. Quanti sono gli uomini, altrettante le opinioni. Ed infine Catone: Impedit ira animum, ne possit cernere verum,· l’ira impedisce all’animo di vedere la verità. Questa sera ho visto, tra i libri che mio nonno Giuseppe mi ha lasciato in eredità una Bibbia datata 1709 “apud Nicolaum Pezzana” a Venezia. Conoscevo solo degli editori veneti, quelli della famiglia di Aldo Manuzio operante dal 1500. Leggo dal vangelo di Giovanni 4-V: 6-26; è l’unico dei Vangeli scritto direttamente in greco. Purtroppo, te lo trascrivo in latino. Un giorno Gesù, fatigatus ex itinere, stanco del cammino, si fermò al pozzo di Giacobbe, mentre i suoi discepoli abierant in civitate ut cibus emerent. Erano andati in città a procurarsi da managiare. Arrivò al pozzo una donna Samaritana. Dicit ergo ei Jesus: da n. 19 - 15 settembre 2012 mihi bibere. Dammi da bere. Dicit ergo ei mulier illa samaritana: quomedo ti Judeus aum sis, dibere a me poseis qual sum mulier Samaritana? Perché tu Giudeo chiedi a me samaritana che ti dia da bere? Non contustur Judaci Samaritanis. Non opprimono i Giudei i Samaritani? Respondat Jesus, et dixit ei: si scire donum Dei, et qui est, qui dicet tibi: Da mihi dibere, tu foristan petisses ab eo, et dissidet tibi acquam vivan. Se tu sapessi chi è colui che ti ha chiesto da bere, chiederesti a lui di darti un acqua viva. Mi fermo, chiudo questa lettera: quando oltre al “latino” consocerai le cose dello “spirito”, sarai contento di conoscerlo. Ti abbraccio Tuo nonno Corrado Bibliografia Della Pura A.: Alma Mater-Vallerini Roma 1946 Cesare G.: La guerra Civile Libro IIICorsera Milano 2012 Giovanni: Vangelo-Biblia Venezia 1709 Lucano: Farsaglia o La guerra Civile-BUR Milano 2012 Montaigne M.: Essais.Saggi - Gherardo Casini Editore Roma 1953 Virgilio M.: Bucoliche BUR Milano 2012 Virgilio M.: The Pastoral Poems - Penguin 1949 La Redazione si scusa con i collaboratori e con i lettori per i numerosi contributi pervenuti e non pubblicati e per le rubriche fisse, temporaneamente sospese. Tali scelte sono state operate a causa dei numerosi articoli giunti per i quali non si poteva, oggettivamente, trovare spazio in questo numero ma che sicuramente saranno pubblicati prossimamente. 25 Noi e il Fisco Scadenze IMU Lunedì 17 settembre prossimo scade il termine per versare la seconda rata di acconto dell’IMU relativa alla abitazione principale. L’opzione delle tre rate era prevista soltanto per quest’ultima tipologia. La terza rata a saldo dovrà essere versata entro il 17 dicembre 2012. La seconda rata, di prossima scadenza, va calcolata con le stesse regole della prima, sulla base dell’aliquota dello 0,4% applicando la detrazione di euro 200 maggiorata di euro 50 per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, se convivente. Eventuali maggiori agevolazioni vanno applicate se già deliberata dal Comune di appartenenza. Quella del 17 settembre prossimo non è la sola scadenza in merito all’IMU. Infatti il 1° ottobre, cadendo il 30 settembre di domenica, va presentata la dichiarazione prevista dalla normativa. Stanno per essere varati in via definitiva modello e regolamento. Il termine potrebbe slittare considerato il ritardo nell’approvazione del modello da utilizzare. A tutt’oggi non c’è una posizione ufficiale da parte del Ministero competente. Entro il 31 ottobre i Comuni devono fissare le aliquote IMU e delle altre imposte locali. Entro il 10 dicembre, sulla base delle risultanze del gettito, lo stato potrebbe intervenire sulle aliquote di base (ovvero 0,4% e 0,76%) per adeguarle alle previsioni di gettito. Dott. Mario D’Alconzo 26 n. 19 - 15 settembre 2012 Storie di approdi e partenze a cura di Antonella Carrera Il paese dei cuochi Oggi non mi riesce di tenere un ritmo, mi sveglio caoticamente poggiando il piede sinistro per primo, tralascio di fare colazione per vincere sul ritardo, corro per le scale e inciampo sulle mie lacrime, mi arrendo quasi subito. Sono giornate da vivere in campagna, con l’orto sotto casa nella contemplazione di bruchi in trasformazione, di farfalle potenziali, di verdi radure e orizzonti. Per calmarmi apro con un gesto scolastico la finestra e rigo lo smalto. Adesso ho un unghia da fine della festa e una riunione di presidenza tra 10 minuti. Sono alla frutta e con lo stomaco in subbuglio. Esco senza chiedermi più nulla, senza tempo e con un cerotto intorno al dito per nascondere un presente goffo e maldestro. Correggo il passo come posso, corro e sudo e una volta in ufficio sono scapigliata come dopo un viaggio in barca a vela, ho il colore di un tonno rosso del baltico, e forse lo stesso odore. Ma sorrido, a piena bocca, mostrando tutti i denti e provando a simulare un assoluto controllo, mimo una paresi. In riunione faccio l’intervento migliore. Il Presidente si complimenta, accoglie con favore e entusiasmo la mia analisi sulla trasformazione e la crisi, ma poi mi parla di gambero rosso e chef stellati, senza nessun legame con il mio intervento e con l’incertezza di un periodo di rimesse e decadenza che l’azienda in cui lavoro con un assegno di ricerca in scadenza, sta affrontando da mesi. Ma il Presidente è ottimista e interviene con metafore culinarie e televisive. La dirigenza è l’ingrediente che dà il tono al piatto, a detta sua, mentre i lavoratori sono le farine e le basi immancabili, senza i quali non ci sarebbe il piatto stesso. E poi mi cita dei nomi ignoti di cuochi televisivi. Perché la crisi in realtà è una questione di palinsesto. E in Italia viene dopo la cronaca, dopo i fatti di sangue, dopo la fiction degli omicidi in famiglia, dopo il costume e le gite in barca dei politici e la serie interminabile di vip ai fornelli. In Italia ai precari sono preferiti i cuochi, quelli che disossano i broccoli, frullano il latte e servono le cozze come dessert. Nel attualità frattempo una generazione sta scomparendo e mentre lo fa ha fame ed è incazzata. Il profumino di braciola della Parodi e le tagliatelle della Clerici sono il triste miraggio di un paese ingordo, che si ingozza e ingurgita, che fa la spesa e spende con gioia, tanto esibito quanto inesistente. Nel mio personale programma di cucina, mi piacerebbe segnalare al Presidente ricette succulente dello chef precario e nella variante gourmet del menù del disoccupato. Per iniziare direi che pane e pasta e rigurgiti di collera sono un classico irrinunciabile. Il precario salta l’antipasto e unisce alla prima la seconda portata. I prodotti sono scelti con sensibilità e al chilometro zero preferisce la mensa del call-center. I centrifugati insapore che producono aria e insofferenza, le fette di carne di legno di betulla e il dessert di merda, non nel senso del colore, ma proprio nella sostanza, sono i sapori insostituibili della dieta precaria. Il menù del disoccupato è pane e veleno, o come diceva il comico, solo veleno. C’è una fetta di Paese a dieta, con i nervi a julienne e le speranze sminuzzate finemente, con un domani che si scioglie come un semifreddo al sole. E mentre tutto questo accade il Presidente continua con la metafora culinaria, imperterrito e inorgoglito dall’intuizione di rappresentare l’impresa e i suoi dipendenti, come una sacker farcita a tristezza ma poi con fierezza gli pongo quella domanda che mi frulla in testa come in uno shaker il mojito ad agosto: “Presidente secondo lei i precari e i cassa integrati in questa azienda a quale alimento corrisponderebbero?” Mi aspetto che si innervosisca e mi infili una risposta secca come nel trafiggere il maiale allo spiedo. Ma invece quello compiaciuto mi ha assesta un amichevole pacca sulla spalla e mi risponde sereno, che i precari sono l’acqua e senz’acqua morirebbe qualsiasi cosa. Che magra consolazione. Poi mi guarda le mani e accortosi del dito incerottato incuriosito mi chiede spiegazioni. Ovviamente gli ho risposto che mi sono tagliata affettando il roastbeef. attualità n. 19 - 15 settembre 2012 Lettera aperta all’ARCI di Maria Carmela Bonelli Queste poche parole vogliono essere un plauso pubblico alle manifestazioni, che da diversi anni ruotano intorno al “Folletto”, in particolare l’ultima: “Le vie del tabacco”. L’iniziativa portata avanti questa estate ha senza dubbio connotato il cartellone estivo di quella nota aggiuntiva di qualità e cultura, di cui non si può fare a meno. Spesso ci si impegna in iniziative volte esclusivamente allo svago, o in serate che inseguono fantasie. Che ben vengano! Ci sono proposte delle quali il più delle volte si stenta però a riconoscere l’aderenza alla realtà. L’ARCI si è fatta invece portavoce di quello che nel passato recente è stata una realtà, uno stato di fatto, che oggi ci consente di poter meglio conoscere le vicende e gli antefatti di uomini residenti nelle nostre terre. L’iniziativa, che ha avuto come tematica la tabacchicoltura, ha permesso una riflessione su un aspetto, direi, pressoché dimenticato. Ci rendiamo invece conto di quanto di buono e di nuovo vi fosse in quella realtà, ossia non solo tutta la portata sua economica, ma anche la sua portata umana. Intere famiglie risolvevano le proprie ansie quotidiane attraverso un fenomeno collettivo. Sì, perché la coltivazione del tabacco ha avuto una connotazione collettiva. La circolazione ed il continuo aggiornamento delle idee deve molto ai ceti umili, i quali - muovendosi - hanno innescato rivoluzioni sociali pacifiche. Quelle rivoluzioni che si vincono davvero, così come sono state vinte, qui, da noi, perché hanno fatto leva sulla coesione e sulla forza delle famiglie giovani, le quali, radicandosi nel nostro territorio, hanno potuto offrire ai propri figli la desiderata stabilità. L’immigrato salentino, che inizialmente non veniva considerato come una riserva permanente, in realtà tale è stato inserendosi saldamente nella vita di Ginosa e del borgo. La gioventù, poi, ha realizzato definitivamente la saldatura che, in fondo, era già in nuce, amal- gamandosi con il nuovo ambiente. I salentini – i quali a differenza dei nostri contadini parlavano perfettamente l’italiano – hanno dato infatti un ulteriore contributo di idee, di 27 prospettive, di educazione. Muovendosi con le famiglie hanno cercato qui quello di cui erano privi nei luoghi di provenienza, portando con sè non solo ansie e bisogni, ma anche quella ricchezza, che sola deriva da diverse culture e costumi. Ai ginosini il grande merito di aver saputo accoglierli, senza bloccare la contaminazione, dovuta alla diversa provenienza. La lotta contro l’emarginazione, portata avanti singolarmente, politicamente, collettivamente è un dato di fatto dei nostri territori,ove si consente a quanti giungano di vivere esperienze umane qualificate e qualificanti. Grazie dunque all’ARCI ed al Presidente Giove, perché - direttamente o indirettamente - attraverso l’ultima proposta estiva hanno saputo ricordare a tutti che se la borgata è diventata quello che è lo deve anche all’arrivo sia dei veneti, sia dei leccesi. Professoressa, noi narriamo la nostra storia Ringrazio la professoressa Maria Carmela Bonelli per la pubblica manifestazione di apprezzamento verso il lavoro che, come Circolo Arci di Ginosa, siamo riusciti a realizzare, in occasione della VII edizione della Festa Terre de U’ Munachicchie. Indubbiamente “La via del tabacco” si è rivelato un tema affascinante, capace di suscitare emozioni forti in un territorio come il nostro, che ha vissuto quella esperienza umana e sociale, fatta di sacrifici, sfruttamento, voglia di crescere, contaminazione culturale. Insomma un periodo che merita di essere raccontato perché anche da esso deriva quello che siamo come Comunità. Mi permetto, però, di sottolineare che il Circolo Arci “Il Ponte”, da diversi anni, ha scelto un “tema” specifico per caratterizzare la propria festa. “I riti magici”, “Le erbe officinali”, “I mestieri scomparsi”, “l’Unità d’Italia”, sono altri argomenti sui quali ci siamo soffermati a ricercare e raccogliere storie, memorie, documenti. Questa impostazione ha un chiaro intento: quello di raccontare la nostra storia, farla raccontare a chi quella storia l’ha scritta con il proprio lavoro, con il proprio sacrificio. Professoressa Maria Carmela, il nostro intento come Circolo è quello di ridare dignità alla nostra memoria perché è ricca di dignità. Le vorrei fare un esempio: quanto si è scritto e raccontato sulle “Mondine”? Si è scritto e raccontato tanto! Quanto si è scritto e raccontato sulle “Tabacchine”? Poco o niente! Ecco, noi siamo convinti che ispessire con ricerche, indagini, analisi, la nostra storia, significa riappropriarci un ruolo che ci appartiene di diritto. Grazie ancora per i suoi complimenti, ci sono utili per andare avanti! SG 28 attualità n. 19 - 15 settembre 2012 RICERCA & FORMAZIONE Un mondo difficile “Non dirmi quanto lavori duro, dimmi ciò che hai realizzato!” James Ling Non c’è niente che mi gratifichi più del condividere con voi queste mie conoscenze, ma sono anche consapevole che da sole non servono a nulla. “Sapere è potere” soltanto se usiamo la conoscenza per agire, per modificare abitudini acquisite, altrimenti sono semplici nozioni teoriche non utili a cambiare lo stato delle cose. In molti casi si tratta di argomenti che già sappiamo e di cui io stesso, se pur in maniera diversa, ho già trattato in precedenti articoli. Ora vi è una semplice ma inevitabile domanda da porsi: Siamo davvero in grado di mettere in pratica questo sapere? Mai come in questo momento storico la vita è stata così frenetica: abbiamo agende piene d’impegni e la mente bombardata da informazioni. Tv, social network, internet anche nei telefonini… la tecnologia avanza così velocemente, che facciamo fatica a tenere il passo. In tutto il mondo occidentale, la pressione e la competizione si fanno sempre più ossessive. Lo stress cui siamo sottoposti è a livelli quasi insormontabili. Se poi siamo degli imprenditori o abbiamo dei ruoli di responsabilità, siamo continuamente in obbligo di prendere decisioni, senza mai tradire le nostre debolezze, e questo richiede notevoli energie. Ma ciò riguarda ormai tutte le professioni, e quindi dovremmo proteggerci tutti quanti, poiché non esiste ruolo o lavoro così importante da valere una malattia o addirittura una vita. Anzi, direi che limitarsi a mantenere una buona salute, non basta. Dobbiamo garantirci qualcosa in più: la vitalità e l’energia. Le persone vitali ed energiche hanno un potenziale maggiore rispetto alla norma. Sono più positive, più estroverse, più produttive e, quel che più conta, più serene. Prendiamo ad esempio i pluricentenari. Loro hanno in comune l’atteggiamento mentale e una certa filosofia di vita. Sembrano possedere la capacità di gestire lo stress, le perdite e altre difficoltà dell’esistenza, rimanendo attivi in ogni situazione. Portano avanti passioni, interessi e progetti. Motivano gli altri, hanno degli obiettivi e fanno di tutto per raggiungerli. Sono entusiasti, appassionati, dimenticano in fretta, non rimuginano sul passato e si concentrano sul presente e sul futuro. Hanno un grande senso dell’umorismo, sono immersi nel flusso della vita, impermeabili alla convinzione che col passare degli anni si debba rallentare il passo. Amano la compagnia ma stanno bene anche da soli, non dipendono dall’approvazione altrui, non hanno nessun desiderio di apparire interessati, si considerano senza tempo e prendono la vita come viene e la amano così com’è. Ma come si può essere sempre al top, in un mondo così caotico e difficile? Intanto cominciamo a chiederci cosa veramente vogliamo fare da grandi e a fissarci degli obiettivi. Ora proviamo a vedere come dovrebbe essere strutturato un obiettivo veramente efficace e “Smart”. Smart in inglese significa abile, intelligente ecc., ma è anche l’acronimo di: S – Specifico M – Misurabile A – Associato a sensazioni piacevoli R – Realistico/raggiungibile T – Time based, cioè definibile sulla scala dei tempi. Vediamo adesso di comprendere più a fondo il significato di queste caratteristiche. Specifico. Per realizzare ciò che si desidera bisogna averlo prima ben chiaro nella mente, altrimenti si finisce nella situazione del marinaio che vuole andare grossomodo da qualche parte, ma che non ha una precisa destinazione. Di conseguenza non potrà mai stabilire una rotta di navigazione. Misurabile. E’ fondamentale conoscere l’esatta posizione della linea del traguardo, per rendersi conto di quanto ancora bisogna correre per raggiungerlo. Associato a sensazioni piacevoli. Sviluppare un’immagine dell’obiettivo prefisso, (una foto o un simbolo) e tenerla bene in vista così da poter sorridere ogni volta che la guardiamo, sapendo a quale piacevole sensazione l’abbiamo associata. Realistico. Non basta avere degli obiettivi, occorre crederci fermamente e, soprattutto, essi devono corrispondere all’immagine che abbiamo di noi stessi e di ciò che riteniamo veramente possibile; altrimenti, come molti di noi sappiamo, il cervello ne saboterà costantemente l’attuazione. “Time based”. E’ fondamentale dare una scadenza ai propri obiettivi: decidere entro quali tempi realizzarli e impegnarsi su una piccola meta alla volta. Le grandi distanze si coprono con piccoli passi. Ognuno di noi ha un obiettivo da raggiungere, e sa anche come fare. Solo che il sapere non basta, occorre che quel sapere sia tradotto in azioni concrete. Giovanni Matera Per consultare altri miei articoli: www.materarredamenti.it > Blog attualità n. 19 - 15 settembre 2012 Pubblicità pagina intera 29 30 n. 19 - 15 settembre 2012 attualità Pubblicità pagina intera attualità n. 19 - 15 settembre 2012 31 Estemporanea di pittura a Marina di Ginosa Considerazioni gioiesi Si è svolta l’8 agosto l’estemporanea di pittura, nella bella cornice di piazza P.Pio. Un Laura Galante. Nel caldo pomeriggio dell’8 agosto in Piazza gioiese, il pittore Antonio D’Aprile, ha conquistato il secondo posto in occasione di questo 1° Concorso di pittura e scultura in estemporanea, inserito nella “Festa dell’Arte” organizzata dalla Pro Loco “L. Strada” di Ginosa Marina, presieduta da Rosario Sassi. La signora Rossella Montesano Galante, vice presidente, è stata la coordinatrice della manifestazione. In giuria la gioiese Antonella Lozito con i pittori Annamaria Campa e Damiano Putignano, presidente la professoressa Maria Carmela Bonelli, raffinata storica ginosina; tra i componenti Lucia Losito, Rosanna Bruno e Padre Pio gli artisti hanno creato le loro opere attenendosi al tema proposto: “Il fascino dell’Arte nella ricerca storica e ambientale”. L’estemporanea conclusasi in serata è stata valutata dalla giuria sia dal punto di vista tecnico, affidato agli artisti presenti, che storico. Al cospetto dell’assessore al Turismo Leonardo Galante (il sindaco Vito De Palma era impegnato in un altro incontro istituzionale) sono state lette le didascaliche riflessioni, redatte dagli artisti per presentare i propri lavori. Antonio D’Aprile ha rappresentato su legno in acrilico uno degli scorci più belli della zona, il lago Salinella, con i suoi suggestivi canneti, sottolineando ancor più con i colori autunnali e le dense pennellate il senso di pace, silenzio e bellezza del luogo. Ad Antonella Lozito abbiamo chiesto che effetto ha fatto essere “dall’altra parte” in un contesto artistico. “E’ un’esperienza sicuramente positiva, che aiuta a comprendere le dinamiche di un concorso. Certo, d’istinto sentivo di dover essere dall’altra parte… mi mancavano i colori, i pennelli, la gioia di creare! Di contro mi sono resa conto che non è facile rimuovere i tuoi vissuti ed essere pienamente oggettiva nella valutazione delle opere in concorso. Cogli ogni sfumatura del lavoro degli artisti, le loro emozioni, la loro tecnica, anche le piccole insicurezze e questo incide sul giudizio finale, cosa che magari non è percepita da chi non dipinge e vede il quadro finito. Comunque un’esperienza da ripetere, anche perché ho conosciuto persone fantastiche, con cui sono stata benissimo. E’ stato importante confrontarsi e condividere le stesse emozioni, anche partendo da punti di vista diversi. Maria Carmela Bonelli ci ha fatto scoprire la storia e la poesia delle opere in concorso, il maestro Putignano la sua profonda competenza pittorica, la sig.ra Rossella la capacità di accoglienza. Un piacere,tutti davvero molto bravi e coinvolgenti!”. Antonio D’Aprile, come sempre di poche parole, ha commentato che il caldo era tanto da asciugare la pennellata, prima ancora di poterla sfumare; per lui, “ umile artigiano del colore”, un riconoscimento meritatissimo in outdoor estivo. Dalila Bellacicco 32 n. 19 - 15 settembre 2012 argomenti IL VECCHIO “NUOVO” n. 19 - 15 settembre 2012 33 Consulta provinciale dei giovani jonici. Galeota: “Per combattere il populismo è necessario creare gli spazi giusti di confronto e partecipazione” Una nota stampa dell’assessore provinciale, Marta Teresita Galeota, a commento dell’istituzione dell’esecutivo della Consulta provinciale dei Giovani jonici. Di Sarah Scorpati “Lasciate che la gente creda di governare e sarà governata”. William Penn L’entusiasmo va bene. Va bene anche la voglia di cambiare, insieme alla determinazione a farlo. Va bene il diritto di continuare a credere che, come canta qualcuno “il meglio deve ancora venire”, che esiste un meglio, che qualcuno è ancora davvero pronto ad offrirci il meglio. Va bene la stanchezza, la stanchezza del passato, delle bugie, delle frasi già sentite, dei volti visti e rivisti, delle promesse infrante, la stanchezza di dover dire sempre sì e pagare il conto noi, per tutti, per “grandi” e “piccini” che se la ridono alle spalle di noi onesti. Va bene pure il tentativo di trovare un capro espiatorio, che poi magari qualche colpa ce l’ha davvero, va bene liberarsi di lui e far festa per poi rendersi conto che, come disse Badoglio “la guerra continua”, che il problema non è risolto. Ci può stare il disordine, l’incertezza per il futuro, la “Fiducia” di un’élite o la sfiducia di molti nel nuovo che sembra farci male più del vecchio e incolpare anche questo. Va bene accettare di versare “lacrime e sangue”, per poi rendersi conto che davvero non ce la facciamo e arrivare a volte al punto di “farla finita”. argomenti È comprensibile cercare qualcosa o qualcu- no, guardarsi attorno dubbiosi ma desiderosi, sperare e crederci. Va bene anche stare ad ascoltare chi dice quello che da sempre desideriamo sentirci dire, annuire convinti ed iniziare a convincerci che quello sia il “nuovo”, ma il “nuovo” vero non un nuovo come quello vecchio, che di nuovo aveva solo l’abito e lo scandalo dell’ultim’ora. C’è una cosa che però non va bene. Che proprio non ci può stare, che non è comprensibile, che è quantomeno innaturale. Credere che cosa o chi per primo si spaccia per “nuovo” venga creduto immediatamente tale da chi tanti “nuovi” li ha visti presentarsi e rivelarsi vecchi e consumati, ripetitivi e sporchi. Non va bene cercare il “nuovo” ma non essere noi nuovi, cercare il diverso ma non essere noi diversi, inseguire il sicuro ma credere senza esserne davvero sicuri, senza averne la prova. Il rischio è che tutti i nuovi del passato, che come tali si sono mostrati, non siano così distanti da un nuovo del presente. Allora attenzione, attenzione, da troppo tempo ci hanno promesso cattedrali, regge e castelli, per poi in realtà darci un’ostello e infine tassarci anche quello. Occhio che anche oggi qualcuno potrebbe prometterci qualcosa che a lungo andare potrebbe non rivelarsi una residenza a “5 Stelle”. Giovani ed emergenza. Questa è la prima immagine che viene in mente quando si pensa a quella fascia della società che ha terminato il ciclo di formazione scolastica e si appresta a fare le sue primissime scelte da adulti. E, questa associazione di parole, porta con se altri significati. Apre altri scenari. Emergenza scolastica, per via di un sistema formativo non sempre collimante con la realtà di crescita individuale dei giovani. Emergenza lavorativa, appunto perché fuori dal mondo della scuola diventa sempre più difficile, per questi giovani donne e uomini, trovare una collocazione nel mondo del lavoro. Emergenza sociale, perché la somma delle precedenti vertenze è questo che producono: giovani stanchi di una politica incapace di dare risposte concrete alle loro domande. Una politica incapace anche semplicemente di comunicare con loro. Di ascoltarli. Eppure, la generazione che va dai venti ai trenta anni, è quella che dovrebbe offrire per prima le energie e le idee più fertili per animare le comunità, rendendo “interessanti e attivi” i territori di appartenenza. Sono queste le riflessioni che hanno da sempre accompagnato il mio impegno sociale e politico. Sin da giovanissima, ancora prima di iscrivermi alla facoltà di Medicina di Padova, quindi ancora prima di “uscire dal nido” ovattato che è la famiglia, ho fatto della partecipazione un metodo che non ha mai smesso di accompagnare le mie politiche. La partecipazione, quella volontaria e quasi sempre a costo zero, è quella che permette di attivare i propri principi, le proprie idee. E con il confronto, l›abitudine al dialogo, si rende operativa la propria etica. E, così facendo, si familiarizza con la riflessione. In questi anni bui, la disperazione sociale, la frustrazione economica, i repentini cambiamenti che non hanno trovato spesso una adeguata risposta da parte del sistema politico e dirigente, hanno fatto lievitare il populismo che nutre l’antipolitica. Per combattere il populismo, instillato goccia a goccia nelle menti soprattutto dei più giovani, dei nostri figli, cresciuti guardando proprio la più grande maestra, la tv, è necessario creare spazi giusti dove le generazioni dei ventenni e trentenni, possano affinare la lo- ro capacità di analisi della società. Perché, la semplificazione che appartiene ai populisti trova una cura adeguata con la pratica al ragionamento di chi, in maniera seria, guarda alla realtà cercando non il nemico, ma soluzioni. Queste riflessioni mi hanno accompagnato durante l’accettazione dell’incarico di assessore alle Politiche Giovanili e Innovazione. E queste riflessioni, hanno trovato conferma durante il percorso che ha portato alla istituzione della consulta provinciale dei giovani jonici. Nei giorni scorsi, dopo la costituzione dei tavoli del Benessere della Persona e Welfare, Gestione del territorio, Sport, Cultura, Lavoro e Occupazione, i componenti della Consulta hanno avuto modo di conoscersi e grazie ad un confronto a tratti timidamente serrato, hanno proceduto alla elezione del Presidente, e dei componenti dell’esecutivo: i tre responsabili territoriali, e dei tavoli tematici già istituiti. Per conoscere l’attività della Consulta, basta andare sul portale della Provincia di Taranto, all’area “Giovanemente”. La presentazione delle candidature ha visto un momento di serio confronto tra i candidati e i votanti. Un momento intenso ma sereno. Ascoltandoli si apprezzava la loro freschezza, il loro interesse per le tematiche inerenti il bene comune e i diritti costituzionali come salute, lavoro, ambiente, cultura e istruzione. L’urgenza, che accomuna tutti i componenti dell’assemblea, come della giunta oltre al Presidente, è quella di intervenire in vicende anche complesse, con il fervore che caratterizza la loro età, oltre che con le competenze che hanno imparato con l’esperienza sul campo. Infatti, anche grazie al sostegno dei diversi rappresentanti degli ordini professionali della provincia, le risposte, i suggerimenti come anche le domande e le sollecitazioni che potranno giungere alle varie sedi istituzionali da parte della Consulta, avranno un profilo certamente professionale. Per concludere: con l’accorpamento della provincia di Brindisi a quella di Taranto, giunta e assemblea della Consulta giovanile, avranno il compito di guardare ad un territorio più ampio di quello chiamato inizialmente a monitorare. Buon lavoro ragazzi, il futuro vi appartiene, siatene primi attori. Marta Teresita Galeota 34 attualità n. 19 - 15 settembre 2012 Viaggio nel mondo dell’imprenditoria locale Rubrica di Luca Calabrese L’Ebanista Giulio Cesare Lenge anche se rientrato dalla Svizzera nelle sue Puglie natali, resta dove ritorna almeno due volte l’anno alla “Sorgente delle sue ispirazioni”. Eroe del libro “Le Due Patrie di Giulio L’Italiano” di Michèl Gremaud (Editions Grueriennes, 2009) Malgrado la distanza tra Friburgo e la Grotta Atelier nella Gravina di Ginosa, G. C. Lenge continua a realizzare dei Capolavori originali di ispirazione classica dell’Ebanisteria friburghese. L’ultima nata è una Superba Cassapanca “Profetica”, realizzata in occasione dell’anno della profezia dei Maya, secondo la quale nel 2012 ci sarebbe La Fine del Mondo. “ Chi vivrà…vedrà!!!”… L’artista Lenge, con la realizzazione di quest’opera, vorrebbe che si facesse una Seria Presa di Coscienza Individuale del nostro Comportamento quotidiano in un mondo ormai Senza Regole. Dove si trasgrediscono quotidianamente, a quasi tutti i livelli, i 10 Comandamenti determinando inesorabilmente il declino di questa civiltà e creando una nuova Sodoma&Gomorra. Se fate attenzione, i primi segnali ci sono: Ø Il Pianeta Terra sta subendo degli immani sconvolgimenti. Mai di codesta Gravità… avvenimenti Le icone di don Domenico Cantore Un inno alla bellezza La Nuova Creazione del Maestro Artigiano Giulio Cesare Lenge 35 di Maria Carmela Bonelli Chiunque abbia visitato la mostra di icone scritte da don Domenico Cantore, mostra organizzata dall’ARCI nel periodo estivo, non può non aver provato un brivido d’emozione. E’ l’emozione della bellezza. La teologia contemporanea ha riscoperto la categoria della bellezza per educare l’uomo secolarizzato al mistero di Dio. L’esperienza del bello rafforza nella Chiesa la scelta per l’arte e pertanto anche la valorizzazione delle icone. L’icona equivale alla scrittura, essendo – come sottolinea don Domenico Cantore – teologia in immagini. «Esponi alla vista Colui che ha accettato di essere visto», insegnava S. Giovanni Damasceno. Don Domenico si è perfezionato nell’abbazia di S. Maria di Pulsano,nel Gargano,e con l’archimandrita di S. Nilo in Grottaferrata. Quella estiva è stata la sua terza mostra ginosina: la prima nel 2009 e la seconda nel 2011. Circa 10 grandi tavole, donate allo sguardo ed al cuore di chi ha voluto e potuto accostarsi ad un capitolo fondamentale dell’arte cristiana e della storia della Chiesa. Un volto di Cristo, un pantocrator, presenze mariane, Santi, fra i quali S. Michele Arcangelo: eppure si è trattato di una mostra cristologica, perché i Santi conformandosi a Cristo ne sono diventati l’immagine. Di particolare profondità e competenza è stata la relazione tenuta dal giornalista della nostra testata, Liborio Patimisco, il quale ha tracciato il percorso teologico – artistico che ha portato negli anni don Domenico a qualificarsi quale iconografo di fama ormai nazionale. Don Domenico, con la stessa gioia provata il 2 aprile di sette anni fa, mi faccio portatrice dei giudizi lusinghieri di coloro che ammirano le Vostre opere, concittadini e non. Grazie, dunque, della speciale forma di evangelizzazione, che attraverso le icone ci ripropone l’irruzione della luce divina nella storia dell’umanità. VENERE, SOLE, LUNA, STELLA; L’ETERNA LOTTA TRA IL MALE E IL BENE “…ma in fondo è solo una Cassapanca in Legno” ü Maremoti & Inondazioni; ü Grandi Smottamenti & Terremoti che durano mesi; ü 4 mt. di neve che hanno messo in ginocchio un’intera Regione. ü Forse tutti questi segni vogliono che sarebbe ora di INGINOCCHIARSI E PREGARE ü COLLETTIVAMENTE COME UNA VOLTA, ALZANDO PIU’SPESSO GLI OCCHI AL CIELO, PER EVITARE, FORSE, CHE SI AVVERI LA PROFEZIA. Il FRONTALE DELLA CASSAPANCA è un n. 19 - 15 settembre 2012 A SORGERE e soprattutto LA LUNA E LE STELLE continuino ad ISPIRARE come da sempre hanno fatto, Poeti, Scrittori, Pittori, Artisti ed anche i comuni mortali. Come sempre in ogni sua Opera d’Arte, in ogni suo Manufatto, rifinito e amorevolmente armonizzato, ognuno può percepire quello che vuole, può immaginare, sognare o solo vagare con la mente chissà dove, pensando a chissà chi… non è forse questo che dovrebbe suscitare un oggetto d’Arte?! Per questo, lungi da Lospinuso (PDL): “Discriminati i cacciatori pugliesi.” Selene GRIDO DI ALLARME o un MESSAGGIO AL CAMBIAMENTO che, malgrado tutte le cattiverie di questo mondo, resta… LA SPERANZA che IL SOLE CONTINUI me suggerirvi spunti di riflessione di qualsiasi natura….ma in fondo è solo una Cassapanca in Legno….vi pare??!! Meditate gente meditate!!! Cooperativa di servizi Servizi di assistenza: Socio Sanitaria * Assistenza domiciliare in ambito socio-sanitario, rivolto a persone anziane e diversamente abili di tutte le età (assistenza a persone allettate con patologie croniche invalidanti, anche terminali) * Assistenza ospedaliera (diurna e notturna) * disbrigo pratiche sanitarie, burocratiche e incombenze domestiche (spesa, pagamento bollette, ecc.) Infermieristica * Assistenza infermieristica Fisioterapica Il servizio si svolge 24 ore su 24 per assistenza notturna e ospedaliera Per ulteriori informazioni rivolgersi ai numeri - 3319045903 - 3319045632 “Al di là delle motivazioni del blocco in atto della riapertura anticipata della caccia, un mero esame comparativo dei trattamenti riservati al mondo venatorio pugliese rispetto a quello lucano documenta le discriminazioni a carico dei nostri cacciatori, che pure sono soggetti agli stessi, pesanti oneri dei loro amici della Regione a noi limitrofa. Lì, nonostante vi si registrano le nostre stesse condizioni climatiche, siccità compresa, la caccia è stata riaperta senza contrasti ed i periodi di apertura durano comunque di più. E’ di tutta evidenza che questa diversità di trattamenti ai danni dei nostri cacciatori, tanto più nelle zone di confine, non abbia alcuna fondata ragione.” Per la Segreteria Tommaso Francavilla Auguri a Lina Lospinoso Auguroni a Lina Lospinoso per i suoi 70 anni che compirà il 23 Settembre. Una dedica ad una mamma, nonna e moglie speciale. La tua famiglia. 36 personaggi n. 19 - 15 settembre 2012 Jonian Dolphin Conservation: nati delfini nel Golfo di Taranto! Un lieto evento nel Golfo di Taranto: il mese scorso nel nostro mare sono nati diversi delfini! La scoperta è della Jonian Dolphin Conservation (www.joniandolphin. it), l’associazione che da oltre tre anni studia e tutela la presenza dei cetacei nel Golfo di Taranto. Vincenzo Prunella, ricercatore universitario e responsabile scientifico della Jonian Dolphin Conservation, racconta che “pur avendo nelle nostre uscite in mare di dolphin watching una percentuale di avvistamento del 98%, prima di Ferragosto da qualche giorno “stranamente” non incontravamo delfini. Il 16 agosto la scoperta: al calar del sole, all’improvviso si sono presentati sotto i nostri occhi numerosi cuccioli di Stenella strettamente “sorvegliati” dal branco!” Prunella spiega che “la lunghezza dei cuccioli, circa 90 centimetri, dimostra che questi erano nati da pochi giorni nelle nostre acque, un’ulteriore conferma di quanto già documentato da tempo dalla Jonian Dolphin Conservation: il Golfo di Taranto è una delle pochissime “feeding ground” del mondo, ovvero una zona in cui la “Stenella striata”, trovandovi le condizioni ambientali e alimentari ottimali, riesce contemporaneamente a riprodursi e a vivere”. Dopo una gestazione di circa 12/13 mesi, la Stenella striata partorisce un solo cucciolo della lunghezza di circa 90 cm e del peso medio di 12 chilogrammi; lo svezzamento avviene intorno ai due anni di età; mentre i giovani raggiungono la maturità sessuale verso i nove anni. L’intervallo tra un parto e l’altro è quindi di circa tre anni e, ammesso ottimisticamente che su dieci nati ne sopravvivano cinque fino all’età riproduttiva, si può ben comprendere quanto fragile sia l’equilibrio di questi cetacei. “Le Stenelle – continua Prunella – hanno due stagioni riproduttive, alla fine dell’inverno e dell’estate, un intervallo che consentirebbe alle femmine del branco di aiutarsi a vicenda nei delicatissimi momenti del parto e dei primissimi giorni di vita. La Stenella striata, un mammifero marino che può raggiungere l’età di 57/58 anni, è un potentissimo predatore che non teme l’uomo e, in presenza dei cuccioli, tutto il branco partecipa con estre- ma dedizione alla protezione degli stessi da qualsiasi intruso”. ”In relazione al bassissimo tasso riproduttivo di questi cetacei, l’avvistamento del mese scorso – conferma Vincenzo Prunella – è un avvenimento di eccezionale importanza scientifica, che lo staff di Jonian Dolphin Conservation intende studiare e approfondire rispettando la vita del branco. A tal fine non riveleremo la zona dell’avvistamento e abbiamo reso pubblica la notizia aspettando un periodo nel quale l’attività dei diportisti è fisiologicamente in calo”. Vincenzo Prunella conclude: “l’avvistamento avvalora la tesi di Jonian Dolphin Conservation che classifica il Golfo di Taranto tra le poche aree estremamente delicate e strategiche per la riproduzione e il sostentamento delle popolazioni di Stenella Striata (Stenella coeruleoalba, Meyen 1833), una specie di delfino che svolge l’intero ciclo vitale nel nostro mare”. 4000 anni addietro l’arrivo di un delfino sulla nostra costa segnò l’inizio della millenaria storia di Taranto, colonia magno greca: è finalmente arrivato il momento di studiare con rigore scientifico le colonie stanziali di delfini del Golfo di Taranto e, soprattutto, tutelare la loro presenza nel nostro mare e sensibilizzare i cittadini sul ruolo che svolgono nel nostro ecosistema marino. Taranto 7 settembre 2012 Per informazioni: addetto stampa: Marco Amatimaggio: 368.913428 Nozze d’Argento per Rosanna e Alessandro Carmela e Mino Guarino si uniscono alla gioia di Rosanna Lupo ed Alessandro Matarrese che il prossimo 15 settembre festeggiano il venticinquesimo anniversario di matrimonio personaggi n. 19 - 15 settembre 2012 37 La Misericordia di Ginosa in missione a San Felice sul Panaro per aiutare le popolazioni emiliane colpite dal terremoto Lo scorso 6 settembre per la Confraternita La Misericordia di Ginosa è giunta la tanto attesa “attivazione”. Infatti, proprio lo scorso 6 settembre, è giunta la comunicazione, da parte de Le Misericordie Nazionale, all’associazione ginosina a sostenere le popolazioni emiliane gravemente colpite dal terremoto. La partenza del gruppo ginosino è previsto per sabato 15 settembre e durerà fino al sabato successivo (22 settembre), destinazione San Felice sul Panaro in provincia di Modena, uno dei Comuni maggiormente colpiti dal sisma. Abbiamo chiesto alla professoressa Lia Bernardi di descriverci quali sono i compiti assegnati alla Misericordia Ginosina: «Il nostro compito sarà quello di garantire il Posto Medico Avanzato, la gestione della cucina, della vita del campo e delle attività ludiche per i bambini. Insomma, compiti delicati che richiedono un certo livello di professionalità. Vorrei ricordare che il campo nel quale opereremo è gestito dalle Misericordie d’Italia 22ª Forza di Protezione civile Nazionale. Questo ci inorgoglisce in quanto siamo tenuti nella giusta considerazione dalle Misericordie nazionali ed è, per chi come noi opera nel volontariato, il giusto premio a tanto impegno e diciamolo pure, a tanti sacrifici.» Indubbiamente, l’orgoglio della presidente Lia Bernardi è condiviso anche da noi in quanto ancora una volta le associazioni di volontariato ginosine si stanno dimostrando all’altezza dei compiti. È innegabile che la tradizione del nostro paese in materia di protezione civile nasce fin dal terremoto dell’Irpinia del 1980, quando da Ginosa, si riuscì a inviare viveri e soccorsi e, a Sicignano, venne allestito un campo gestito da ginosini. Prima di chiudere vorrei riportare i nomi dei volontari che andranno a San Felice sul Panaro: Alessandro Calabrese (infermiere), Marilisa Calabrese (laureanda in infermieristica); Rosa Ciriello, Maddalena Annibale, Francesco Aloisio, Irene Bozza e Sebastiano Bongermino (operatori). Non possiamo che augurare un buon lavoro ai nostri volontari. EsseGi Interrogazione sui servizi della Polizia Provinciale. Il sottoscritto Giuseppe Cristella Capogruppo Provinciale del PDL - Premesso - Che questo Ente ha installato gli autovelox sulle strade Provinciali principalmente per la sicurezza ed il controllo della velocità degli automobilisti, ad oggi gli stessi non hanno sortito gli effetti previsti sia in termini di sicurezza che in termini di previsione di bilancio in entrata delle sanzioni, che a parere dello scrivente la Polizia Provinciale non dovrebbe occuparsi delle cinture di sicurezza degli automobilisti (come sta accadendo da anni vessando i cittadini) ma bensì di controlli contro l’inquinamento. - chiede - al Dirigente Avv. Stefano Semeraro di cambiare gli obbiettivi dell’ordine di servizio finalizzando i controlli contro l’evasione delle RC auto, che in Provincia di Taranto supera il 40 % ed il controllo ambientale all’industria ed alle discariche e non banalmente alle cinture. Il Capogruppo del PDL - Giuseppe Cristella 38 n. 19 - 15 settembre 2012 argomenti eventi sportivi 39 n. 19 - 15 settembre 2012 Meeting Culturale dei Lions con il “ mitico” prof. Michele Mirabella Ovvero : QUANDO LA CULTURA SI FA SPETTACOLO Di solito la presentazione di un libro è un evento di nicchia per addetti ai lavori con un presentatore talvolta imbarazzato nel trovare gli aspetti positivi del testo attraverso espressioni altisonanti che servono a dare lustro solo a se stesso. E la noia pervade la platea diradata fra le sedie… Con Michele Mirabella , invece, per circa un’ ora e mezza il bel pubblico assiepato nella suggestiva corte del Borgo Antico di Ginosa è stato letteralmente galvanizzato dall’ autopresentazione di un libro dotto per contenuto e linguaggio, quanto originale e accattivante per metodo. “ Cantami, o mouse” è il titolo del testo, due termini appartenenti il primo all’ Iliade di Omero, il secondo alla modernità, un accostamento sapiente di due mondi in antitesi solo in apparenza, come dimostrerà l’ autore nel suo lungo discorso, una dissertazione erudita, sì, ma gradevole nelle battute argute e sagaci che molto spesso hanno creato momenti di sana giovialità. E’ proprio il caso di dire che in questo evento voluto dai lions di Ginosa, la Cultura, quella con la “C” maiuscola, è diventata spettacolo (dal latino “spectare”=guardare, chioserebbe subito il professore), perché, come ha affermato la giornalista Antonella Millarte nel presentare l’ ospite,“ Mirabella ha saputo trasmettere la cultura con leggerezza al grande pubblico, riuscendo a veicolare concetti difficili in un modo piacevole, un pregio raro in chi è veramente colto. Un’ impresa non certo facile, oserei dire “titanica”( per restare nel tema…). Lui, il conduttore televisivo, il professore, il regista, ecc. ecc ha realizzato questo libro per dare contemporaneità al passato, raccogliendo in un florilegio divulgativo, pagine vecchie e nuove in ordine alla persistenza dei miti dell’ antichità”. Ecco l’ originalità e la grande capacità intellettuale di Mirabella: aver trovato la musa ispiratrice giusta “ per mostrare quanto nelle gesta degli antichi, nei loro amori e nelle loro guerre si possono leggere anche le moderne vicende umane . Mentre “dell’ epica ronzante in Internet e dei naviganti del Mito nella rete mediatica” la musa ispiratrice non può che essere il “mouse”… di un web mitizzato dai social network, verso cui il professore grida tutta la sua diffidenza in nome della libertà. Mirabella ha esordito prendendo spunto dall’ inno nazionale poco prima ascoltato, per riflettere sul cerimoniale e su alcune espressioni valoriali,come l’ elmo di Scipio, l’ Italia s’è desta…, per poi passare al libro, formulando la domanda retorica: “ che cosa manca alla società odierna del mondo antico”? Pronta la risposta. Manca il “logos”, ossia la ragione che diventa intelligenza ed infine nomos, norma, quando si comunica con la parola.” E a noi manca molto- afferma Mirabella- dei valori inalienabili degli antichi sia in termini formali che di sostanza”. Ma a ben guardare nella prassi quotidiana e nel linguaggio, ritroviamo in noi dei ed eroi che sedimentano nel nostro subconscio, dando sostrato consapevole a tanti nostri comportamenti, decisioni, modi di dire. E tutto questo grazie al “ mito”, un termine oggi abusato ed usato impropriamente per idealizzare una star, un personaggio famoso, ma anche semplici persone che di mitico hanno ben poco o niente.I miti veri, invece, sono sia quelli classici di memoria scolastica ,sia quelli nati nel corso di sviluppo della nostra società occidentale, purché generati da “ un sentire collettivo”, per trasmettere qualità universali ( ingegno, saggezza, coraggio, amore, amicizia, bellezza…) e nel contempo liberare i popoli da angosce, condizionamenti, paure. E molti sono i miti che affiorano nella nostra quotidianità, come i modi di dire “ non fare la Cassandra”, “la spada di Damocle”, voce stentorea, afrodisiaco, marziale… Esilarante è stato il riferimento al mito di Venere che naviga su di una conchiglia (confusa per una volgare cozza da uno sprovveduto studente), un mito che ha alimentato un vasto immaginario artistico e non solo, fino a diventare logo di un moderno petroliere e… yacht “Conchiglia” per le moderne divette. Queste “Veneri” di oggi, però, nudità a parte, di divino hanno ben poco, sono soltanto icone del gossip, preoccupate non di “ingentilire con la bellezza la città dell’ uomo” (come fa Venere al suo sbarco), ma solo “ di sdraiarsi su una poltrona di governo”. Anche il mito di Ulisse è attuale: Ulisse che si fa legare per non cedere alle lusinghe di creature inesistenti, è solo una metafora, è l’uomo che non vuole ascoltare la verità, quell’ amara verità che è il dramma della vita con tutte le sue fatiche, la vecchiaia e la morte. Da qui il suono delle odierne sirene che invitano a liberare la strada per salvare una vita; da qui l’ invito di Mirabella “a gioire di quel che abbiamo senza soffrire per quello che non abbiamo”. Stuzzicante è stato anche l’ accostamento di Pippa, sorella della principessa Kate , ad Eris, dea della discordia, che con la sua mela d’ oro ( il famoso pomo della discordia) gettò lo scompiglio alle nozze di Peleo e Teti, fino a causare la guerra di Troia. Anche Pippa, da novella Eris, con il suo conturbante lato “B” è riuscita a togliere la scena alla sorella nel giorno del suo matrimonio! Per non parlare del marketing di Cleopatra…., delle coltellate di Cesare, dei tradimenti di Aurora… e tanti altri miti mai esistiti, ma ugualmente depositari di insegnamenti e di valori validi sempre, ieri come oggi e come domani. Insomma, un libro intrigante, piacevole e divertente che coniuga erudizione classica e modernità. Veramente una gran bella serata culturale grazie all’ impegno del Lions Club Ginosa “ Le Gravine”, guidato dal suo nuovo e dinamico Presidente Giacomo Cassano, unitamente ai Clubs di Massafra- Mottola, Grottaglie, Altamura “ Murex”, Jesce e Universitario Lum di Casamassima. Un grazie per il patrocinio va rivolto alle Amministrazioni Comunali di Ginosa e di Laterza rappresentati dai rispettivi Sindaci Vito De Palma e Gianfranco Lopane . La serata, alla quale è intervenuta anche l’ assessore provinciale dott.ssa Teresita Galeota, oltre a numerosi Lions dei vari Clubs, si è conclusa piacevolmente con gli autografi dispensati dal prof. Mirabella. Anna Maria Cossu Addetto stampa del Club Ginosa “ Le Gravine” Michele Mirabella, ha presentato al Caffè del Borgo antico il suo libro Cantami, o mouse. Il mondo di oggi spiegato dagli antichi La leggerezza con cui tratta l’argomento non è affatto sinonimo di superficialità della trama (Italo Calvino sarebbe stato entusiasta!). Tutt’altro. L’esperienza consente all’autore di parlare nel 2012 di mitologia e letteratura senza risultare noioso, stimolando una curiosità che induce il lettore non solo a documentarsi per cercare di colmare almeno in parte i vuoti di cultura, che sarebbe ovvio, ma anche ad accogliere il mito nella quotidianità. In fin dei conti, Michele Mirabella (e basta chiamarlo ilprofessoreperantonomasia della televisione italiana!) vuole proprio questo, far capire a chi legge che le storie dei miti non sono poi così distanti dalle storie degli uomini e delle donne dei giorni nostri. Familiarizzare con i vari personaggi non è difficile se il narratore li ha ripuliti da anni di polvere e pregiudizi. Il risultato è ironico ed suadente. Coerentemente, il Lions Club Ginosa - Le Gravine ha scelto il Caffè del Borgo antico per ospitare la presentazione di questo libro; atmosfera d’altri tempi, accoglienza perfetta, autore come al solito coinvolgente ed in forma smagliante. Viola Lavermicocca Club One Corso di Taekwondo I.T.F. Cari lettori, Dopo il grande successo della stagione sportiva 2011-2012 (ricordiamo le cifre ovvero Numero 35 atleti Iscritti – rispettivamente tra le sedi di Ginosa e Marina di Ginosa (TA); Numero 30 Atleti Affiliati alla F.I.TAE - Numero 11 Medaglie Vinte su 8 Atleti Agonisti); FINALMENTE, DOPO LA PAUSA ESTIVA, CON LA PRESENTE SI RENDE NOTO CHE DAL 24 SETTEMBRE 2012 RIPRENDERA’ PRESSO LE SEDI DI GINOSA E MARINA DI GINOSA;IL CORSO DI TAEKWONDO I.T.F. E DIFESA PERSONALE STAGIONE SPORTIVA 2012-2013 DETTO CORSO E’ RIVOLTO A TUTTI COLORO CHE MIRANO AD ACQUSIRE UNA BUONA PREPARAZIONE PSICO-FISICA OLTRE CHE MARZIALE – AGONISTICA. La partecipazione al corso, in particolare, mira ad insegnare: - Norme giuridico - pratiche della difesa personale; - Norme teoriche - pratiche di Taekwon-do; - Preparazione fisica; - Tecniche di difesa e immobilizzazioni; - Sviluppo dello spirito di “ Gruppo “ e di Autocontrollo. - Percorso Agonistico. Obbiettivo del corso è fornire gli elementi e le conoscenze necessarie al fine di migliorare le proprie capacità atletiche e difensive. Le lezioni teoriche - pratiche saranno tenute dagli istruttori qualificati: Di Franco Leonardo: cintura III° Dan di Taekwondo I.T.F. – 3 volte campione Italiano – 3 Volte vincitore del Torneo “Open” – Mem- bro della Nazionale Italiana dal 2003 al 2005 – Vice Campione Europeo a Squadre 2005 – Bronzo Campionati del Mondo 2004. Di Franco Alessandro: cintura nera III° Dan, 2 volte Campione Italiano – 2 volte Vincitore del Torneo Open – Nominato miglior atleta 2010 - Attualmente membro della Nazionale Italiana Taekwondo I.T.F. Le lezioni si svolgeranno: Lunedì: Dalle ore 19.30 alle ore 20.30 presso Club One sede di Marina di Ginosa Dalle ore 21.00 alle ore 22.00 presso Club One sede di Ginosa; Mercoledì: Dalle ore 21.00 alle ore 22.00 presso Club One sede di Ginosa; Venerdì: Dalle ore 19.30 alle ore 20.30 presso Club One sede di Marina di Ginosa Dalle ore 21.00 alle ore 22.00 presso Club One sede di Ginosa; Per informazioni o adesioni al Corso rivolgersi presso le Segreterie Club One sedi di Ginosa e Marina di Ginosa oppure visitare il sito Internet www.clubone.it oppure visitare i profili Facebook: Centro Tkw Ginosa – Club One oppure contattare i seguenti numeri 099 829 21 58 Ginosa – 099 827 76 54 Marina di Ginosa. LDF 40 n. 19 - 15 settembre 2012 avvenimenti sportivi PRIMA CATEGORIA / Inizia domenica la nuova stagione con la Coppa Puglia Ginosa, squadra pronta per la Prima Categoria: 6 acquisti eccellenti La compagine ginosina, dopo circa un mese di preparazione pre-campionato, è pronta per l’esordio ufficiale di domenica nel primo turno di Coppa Puglia contro i cugini del Laterza al “Madonna delle Grazie”. Dopo aver confermato gran parte della rosa che si è ben distinta lo scorso anno, il sodalizio biancazzurro ha messo a segno alcuni colpi eccellenti (Magno, Bonsignore, Marzano, Mangia e Pastore), oltre alla riconferma dell’estroso Stefano Cifarelli, per ben figurare nel campionato che inizia il 23 settembre. La Lega ha inserito il Ginosa nel girone B con United Mottola e Palagiano, una squadra brindisina e ben dodici squadre baresi: a breve sarà diramato il calendario delle gare. Dopo circa un mese di intensa preparazione atletica agli ordini del prof. Giampiero L’Insalata e sotto la supervisione del tecnico Tony Pizzulli, il team biancazzurro è pronto per fare il suo esordio nella nuova stagione 2012-2013. La società, capeggiata dal massimo dirigente Geom. Vincenzo Ribecco in collaborazione con il d.s. Germano Leccese, ha deciso di intraprendere una linea locale puntando sui ginosini che si sono ben distinti nello scorso campionato, colmando alcune lacune con l’ingaggio di alcuni giocatori di esperienza al fine di ben figurare nel prossimo torneo di Prima Categoria. Dopo aver riconfermato i vari Bozza, Orfino, Larocca, Pagone, Castellano, Lomagistro, Maggiore, Presicci, Lombardi ed altri, oltre all’estroso centrocampista Stefano Cifarelli, sono giunti in casa biancazzurra cinque pedine di notevole spessore per dare maggiore competitività alla squadra. Oltre a registrare i ritorni dell’attaccante Alessandro Magno e del difensore Giuseppe Bonsignore, entrambi classe 87 e reduci dalla breve parentesi, lo scorso anno, nel Real Gioia, la società biancazzurra ha tesserato la forte punta Marcello Marzano, trentacinque anni all’anagrafe con il vizio del gol, con esperienza da vendere avendo indossato le maglie di Massafra (Promozione), Mottola (Eccellenza), Manduria e Martina in Serie D. La società, comunque, ha pensato bene di mettere a disposizione del tecnico altri due giocatori eccellenti come il centrocampista Luigi Man- avvenimenti scaglioso, Grottole e Bernalda) ed il difensore Andrea Pastore, classe 86, l’anno scorso in forza al Castellaneta, con esperienze anche nel Paolo VI e nelle giovanili del Taranto. Una rosa di tutto rispetto che potrà competere ad alti livelli e togliersi qualche soddisfazione. Inoltre, in questa nuova stagione il Ginosa ha rispolverato l’Under 18 affidata ai tecnici Michele Pavone e Francesco Russo che parteciperà al campionato regionale juniores, mentre i tecnici Giovanni Ratti ed Antonio Giancipoli guideranno gli “Allievi” ed il duo Tommaso Contangelo - Angelo Calabrese guideranno i “Giovanissimi” nei rispettivi campionati di categoria. Per quanto riguarda la preparazione dei portieri, la prima squadra e la juniores è stata affidata alle cure di Giuseppe Mancino, gli “Allievi” a Giuliano Lenge ed i “Giovanissimi” a Vito Vavallo. Intanto la Lega ha ufficializzato i gironi della Prima Categoria: il Ginosa è stato inserito nel girone B insieme alle tarantine United Mottola e Palagiano, una brindisina (Pezze di Greco) e ben dodici baresi (Bitetto, Bitonto, Gravina, Fortis Murgia Altamura, Giovinazzo, Molfetta Sportiva, Nuova Molfetta, Omnia Bitonto, Sibillano Bari, Real Gioia, Real Modugno e Virtus Putignano): un girone competitivo in cui la compagine ginosina vuole essere protagonista. A breve sarà diramato il calendario delle gare, con lo “start” previsto il prossimo 23 settembre. L’esordio del nuovo Ginosa avverrà domenica con l’andata del primo turno di Coppa Puglia: i biancazzurri saranno ospiti al “Madonna delle Grazie” di Laterza contro i cugini rivali guidati dal tecnico Passarelli. Fischio d’inizio ore 15,30. Domenico Ranaldo ([email protected] - www. asginosa.it) n. 19 - 15 settembre 2012 41 LA NUOVA PROGRAMMAZIONE SPORTIVA DI STUDIO 100 TV GIANLUCA CATUCCI CONFERMATO ALLA GUIDA DI SPORT & SPORT SU STUDIO 100 TV CONFERMATO IL NOSTRO GIANLUCA CATUCCI ALLA CONDUZIONE DELLA TRASMISSIONE DEL LUNEDI’ “SPORT & SPORT”. CONFERMATO ANCHE MISTER TONY PIZZULLI. MISTER GIOVANNI RATTI SARA’ IL NUOVO OPINIONISTA DELLA TRASMISSIONE DELLA DOMENICA POMERIGGIO 100 GOAL LIVE. Con l’inizio di tutti i campionati di calcio, è partita la nuova programmazione sportiva di Studio 100 Tv. Anche in questa stagione è stato riconfermato il nostro Gianluca Catucci, che, come di consueto, condurrà la trasmissione sportiva del lunedì pomeriggio “Sport & Sport”, in onda sul canale 15 del digitale terrestre, in diretta alle ore 15:45, con replica a mezzanotte, dopo il Tg. In questa stagione ampio spazio al Martina, con ospiti in studio e commenti sul campionato di Lega Pro. A seguire, spazio alla Serie D con i riflessi filmati sul Taranto, Brindisi e Grottaglie. Nella seconda parte della trasmissione, spazio, come sempre, alle altre discipline sportive. Gianluca Catucci sarà il principale protagonista di Sport & Sport e grazie alla sua bravura e alle sue ottime capacità in campo sportivo, la redazione dell’emittente tarantina lo ha riconfermato conduttore per il terzo anno consecutivo. Il palinsesto sportivo di Studio 100 Tv, da questa stagione, vanta tante novità. La principale riguarda le dirette delle partite in trasferta di Taranto e Brindisi, sul canale 187 del digitale terrestre. Il sabato pomeriggio, alle ore 15.45, Anteprima Sport sarà il nuovo appuntamento con la conduzione di Liberato Casole e l’opinionista ginosino Mister Tony Pizzulli, confermato anche lui per il secondo anno consecutivo. Tony, con la sua magica “lavagnetta”, ci svelerà i segreti con i movimenti tattici e i moduli delle squadre della serie D. La grande novità arriva la domenica pomeriggio. Nella squadra dello sport di Studio 100 Tv, ci sarà la presenza di un altro ginosino. Da questa stagione Mister Giovanni Ratti sarà l’opinionista della domenica pomeriggio, nella trasmissione di 100 Goal Live, in onda alle ore 15:00, con la conduzione di Mimmo Nesca e i collegamenti in diretta da tutti campi di gioco. Il nostro Giovanni Ratti commenterà le vicende di tutte le squadre dell’arco jonico. Questo grazie a Gianluca Catucci e naturalmente al Capo dei Servizi Sportivi di Studio 100 Tv, Gianni Sebastio che ha voluto arricchire il palinsesto con personaggi importanti dello sport ginosino. Anche quest’anno Studio 100 Tv stringe un forte legame con lo sport e i suoi telespettatori garantendo una copertura massiccia e un’informazione puntuale e professionale. Appuntamento quindi dal sabato, con Tony Pizzulli, la Domenica con Giovanni Ratti e il Lunedì con il nostro Gianluca Catucci. Buon calcio a tutti e auguri dalla nostra redazione sportiva per queste nuove avventure dei nostri ginosini in TV. Stefano Giove) 42 n. 19 - 15 settembre 2012 avvenimenti sportivi A GINOSA UN TEAM MOTOCICLISTICO NAZIONALE LA “VCR MOTORSPORT TEAM” tiva) e siamo continuamente alla ricerca di altre aziende interessate a questa iniziativa unica nel nostro paese. Perciò, per quest’anno ci stiamo limitando a partecipare a 3 o 4 gare in campionati differenti per fare esperienza e conoscere da vicino il mondo delle corse”. Per le aziende interessate a sponsorizzare quest’avventura con visibilità su tutto il territorio nazionale, scrivere a [email protected] Facebook e youtube VCR MOTORSPORT TEAM Baldassarre D’Angelo Nato dall’idea dei fratelli Ruscigno (Giuseppe e Stefano), appassionati di moto e di corse motociclistiche, il VCR MOTORSPORT TEAM, da quest’anno vedrà impegnata la loro moto, nel circuito nazionale. Iniziato tutto per passione con la Aprilia RS 125, ora, grazie all’aiuto di Ambrogio Fiorito, sono in corsa con la GSX-R-1000. A sostegno dei fratelli Ruscigno troviamo: i ginosini, Giuseppe Tarasco e Giuseppe Costantino e i lucani, Mimmo Zotta e Raffaele Romano. Ascoltiamo le parole di Giuseppe Ruscigno:”Abbiamo iniziato circa 6 anni fa, e il nostro amico Ambrogio Fiorito, conosciutissimo a Ginosa, ci ha portati per la prima volta in pista a Binetto (BA) con la nostra Aprilia RS 125 che usavamo tutti i giorni. Dopo, con una Suzuki gsx-r 600 abbiamo iniziato a girare nei circuiti di tutta Italia. Due anni fa siamo passati alla GSX-R 1000, facendo subito segnare tempi di tutto rispetto e da quest’anno abbiamo deciso di fare qualche esperienza con le gare e provare l’emozione delle competizioni vere e proprie. Purtroppo è uno sport tra i più costosi, e per una gara si spendono circa dai 1.500 ai 3.000 euro e per una intera stagione di 6 o 7 gare, si arrivano a spendere quasi 30.000 euro. Avere il supporto di 3 o 4 sponsor è indispensabile, noi ringraziamo STRASSMANIA di Salvatore Costantino (l’unico che per ora ha creduto in questa nuova avventura spor- SERIE A UISP: LA C.A. CASATTA VUOLE RICONFERMARSI Dopo due stagioni con la salvezza raggiunta, la C.A.CASATTA di Marina di Ginosa, si appresta ad affrontare la terza stagione nel campionato Uisp di Taranto. Un torneo molto rinomato soprattutto nell’est del tarantino e con team davvero fortissimi, che si danno battaglia per procacciare i migliori calciatori disponibili sul territorio. Conosciamo meglio il gruppo! Gli “storici” sono Avantaggiato, Vecchione, Tria, Policarpo, Casatta, L’insalata, Musio, con in panchina il mister Luigi Policarpo di Castellaneta, lo sponsor(con gran parte delle spese) è affidato al Centro Acustico Casatta, dal quale la squadra prenda il nome. Nel mercato appena concluso, si sono aggiunti Angelo Di Donato e Mario Troiano, e sino al termine delle trattative, si cercherà di portare nel team, altri calciatori di spessore. Il campionato Uisp inizierà sabato 22 settembre. Accorrete numerosi ad incoraggiare la C.A.CASATTA. Un ringraziamento a Gino Avantaggiato. Baldassarre D’Angelo attualità n. 19 - 15 settembre 2012 Pubblicità pagina intera 43