Anno 39 - n.ro 1 - Campeggio Club Varese

Transcript

il notiziario
del Campeggio Club Varese
Anno XXXIX - n. 1
Febbraio, Marzo, Aprile 2014
Reg. Trib. Varese n. 506 del 12/06/87 - Poste Italiane SpA - Spediz. in a.p. 70% - Filiale di Varese
Direttore responsabile:
Duilio Curradi
e-mail: [email protected]
Sito personale: www.mitidelmare.it
Stampa: Trevisi Mario
Televideo: Lavizzari Marco
Proprietà:
CAMPEGGIO CLUB VARESE
Cas. Post. 40 - 21100 VARESE
C.F. 80100140120
[email protected]
www.campeggioclubvarese.it
Data prevista di spedizione: 5 febbraio 2014
Se volete ricevere in anticipo anche la copia
digitale segnalate il vostro indirizzo e-mail a:
[email protected]
Hanno collaborato a questo numero:
Angelo
Gianna
Mario T
Anna
Gianni
Olimpio
Archimede
Giusy
Piero
Bacchus
Marco
Rodolfo
Fausto
Mario DT
Volpino
Flavio
Sono ripresi articoli e notizie da: Sito del Comu-
Sede sociale:
ne di Castelnuovo Don Bosco, edizione on-line
Via Matteotti, 4 - 21020 Luvinate VA Al Volante - Club Turisti Itineranti della Liguria - I
Tel/Fax/Segr.Telef. 0332.824200
Borghi più belli d’Italia - Il Monastero di Cairate
La sede è aperta al venerdi dalle 21 alle 24
(Escluso agosto e festivi)
Periodico inviato gratuitamente ai Soci
del Campeggio Club Varese, ad Associazioni ed Enti turistici nonché nei luoghi dove può essere maggiormente letto.
Nella versione digitale viene anche inviato alle organizzazioni e alle strutture
ricettive e commerciali del settore del
turismo itinerante.
GARANZIA DI RISERVATEZZA:
I dati personali dei lettori sono archiviati
e vengono utilizzati da questo Notiziario
esclusivamente per consentire la spedizione postale del periodico. I dati non
sono ceduti, comunicati o diffusi a terzi.
- Notiziario Ad Majora del C.C. Nino D’Onghia Calendario del Camping Adriatico.
Foto di copertina:
Il chiostro di Voltorre
di Roberto Giancristoforo
I Soci sono invitati a collaborare inviando articoli, racconti di viaggio, esperienze, informazioni e suggerimenti alla redazione. Tutti gli articoli devono essere
firmati. La loro pubblicazione non costituisce allineamento dell’Associazione ai pareri espressi dall’Autore.
Ciclostilato in proprio nella sede sociale.
Questo Notiziario è stato riprodotto in 1300 copie.
E’ stato anche distribuito, in formato PDF, a 1400
destinatari.
Corrispondenza: Campeggio Club Varese - Il Notiziario - Casella Postale 40 - 21100 VARESE
Iscrizioni all’Associazione e contributi a fini ricreativi:
- c/c postale 14866214, oppure assegno c/c bancario, intestato a Campeggio Club Varese - Cas.
Post. 40 - 21100 VARESE VA (per le nuove iscrizioni è indispensabile specificare nome, cognome
e indirizzo del Socio nonché nome e rapporto di parentela di ciascun membro dell’equipaggio).
- Bonifico bancario intestato a Campeggio Club Varese
IBAN: IT 36 I076 0110 80000 0001 4866 214 - Banco Posta
comunicazione a: [email protected]
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Anno XXXIX - n.1
In questo numero
Programma delle attività sociali nel 2014
Assemblea generale dei Soci
Il nuovo Consiglio Direttivo
22 marzo: Proiezione in sede “con gli occhi dell’airone” di Franco Canziani
13 aprile: Festa di primavera e del dolce
26 e 27 aprile: Si torna al Polentone di Bubbio
13 - 15 giugno: Raduno sociale in Terra di Santi e di Vini
Iscrizioni e rinnovi 2014
28 febbraio: Una serata per conoscere la Magnetoterapia
La copertina di questo Notiziario: il Chiostro di Voltorre
Pulire il Camper, la Caravan ...e non solo, di Marco Mele
Santa Maria Assunta, il Monastero di Cairate - andiamolo a visitare
Il CCV ringrazia quanti hanno contribuito alla Festa degli Auguri 2013
Scoprire la Liguria: Loano, Borghetto, Toirano, Ceriale, Albenga, Andora
Varese-Atene in bicicletta, di Flavio Porrini
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Al centro del Notiziario, fuori testo, trovate la Guida a
TELEVIDEOVARESE di Rete 55
Il Campeggio Club Varese è alla pagina 643
Vi troverete informazioni sui programmi dell’Associazione
Divieto di sosta? - gli “incredibili” cartelli
Idee per viaggiare: Fiere, Feste, Sagre, Mostre - dal Gruppo Camper Insieme
Chi vende e chi compra
Al Volante: RC auto in aumento ed il reato di omicidio stradale
Alla scoperta dell’Italia comune per comune: Compiano e Castelmezzano
Il vino, come degustarlo: l’aspetto e l’aroma
El vin benedio, poesia in dialetto veneto
I perché di Volpino: vedere al buio
Trovate da Rodolfo
I suggerimenti di Anna
L’angolo delle erbe, di Giusy
La pagina del sorriso, by Do Re Mi Fa ...usto
La pagina del rompicapo, by Archimede
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Se desiderate ricevere questo Notiziario, ed i successivi, anche in formato PDF, dovete comunicare il vostro
indirizzo e-mail a: [email protected].
In questo formato lo riceverete alcuni giorni prima e a
colori. Seguirà comunque la copia cartacea.
Campeggio Club Varese
Il Notiziario digitale
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Anno XXXIX - n.1
PROGRAMMA 2014
Domenica 26 gennaio
Assemblea generale con il rinnovo del Consiglio Direttivo
Venerdi 28 febbraio, in sede alle 20,30
Una serata per conoscere la Magnetoterapia
Ne parliamo a pag. 6
Sabato 22 marzo, in sede alle 19.30 - Gustosa cenetta con la proiezione “Con gli
occhi dell’Airone”. Paesaggi della nostra provincia visti da un diverso punto di
vista, del fotografo Franco Canziani di Castiglione Olona.
Domenica 13 aprile -12.30 in sede:
Festa di primavera e del dolce
Sabato 26 e domenica 27 aprile:
Si torna al “Polentone di Bubbio”
13, 14 e 15 Giugno:
Raduno sociale del Campeggio Club Varese in
terra di Santi e di Vini - Castelnuovo Don Bosco
Attenzione - è di nuovo operativo il sito
www.campeggioclubvarese.it
Noi cercheremo di renderlo sempre più utile ed
interessante. Voi visitatelo e dateci suggerimenti.
Nei prossimi Notiziari vi parleremo di:
Maggio: Raduno Federcampeggio Lombardia
Ottobre: Castagnata in sede
Novembre: Pranzo sociale
Dicembre: Festa degli auguri
Dicembre: Cenone di Capodanno
Frequentate la sede sociale !
Sono previste anche INIZIATIVE A BREVE TERMINE che possono essere
decise negli incontri del venerdi sera. Il Notiziario, che esce ogni tre mesi,
non può informare su queste attività ma le potrà soltanto raccontare. Solo con
l’assidua frequentazione della sede sarà possibile mantenersi informati e poter
quindi partecipare a questi eventi.
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Anno XXXIX - n.1
Domenica 26 gennaio si è svolta
l’Assemblea generale dei Soci
del Campeggio Club Varese
DC - Finalmente una domenica di bel tempo, anche se la neve è in arrivo. Questo ha
favorito una discreta partecipazione dei Soci.
L’assemblea, importante in quanto era previsto il rinnovo del Consiglio Direttivo, è stata
presieduta da Delfo Semini. Il Presidente uscente Mario di Toma ha fatto la relazione
che trovate trascritta qui sotto. Il tesoriere Angelo Valsesia ha illustrato il bilancio 2013,
che ha sostanzialmente rispettato le previsioni, ed il bilancio preventivo 2014. Entrambi i bilanci sono stati approvati all’unanimità. E’ stata sottolineata la diminuzione dei
Soci che, in questi periodi difficili, affliggono un po’ tutte le Associazioni, anche se il
Campeggio Club Varese riesce ancora a tenere abbastanza bene. E’ importante che gli
iscritti si adoperino per promuovere la nostra Associazione e fare in modo che altri turisti
itineranti si uniscano a noi, solo così potremo continuare a far funzionare il Club e le
numerose attività sociali.
L’Assemblea è stata informata della rimessa in funzione del sito www.campeggioclubvarese.it, che nella precedente configurazione risultava troppo oneroso.
E’ di nuovo ripristinato anche l’indirizzo e-mail ufficiale: [email protected].
I Soci sono invitati a visitarlo e a fornire critiche e suggerimenti per migliorarlo.
La relazione del Presidente
Cari soci, il 2013 è terminato e con esso il mio mandato. E’ quindi ora di fare un bilancio
sia dell’anno trascorso che del mio operato.
Il 2013 si è svolto regolarmente seguendo il calendario stilato all’inizio dell’anno con
varie iniziative in sede e fuori sede. Gli incontri con i soci hanno avuto una discreta
partecipazione ed il raduno di giugno ha avuto molto successo sia per la ricchezza dei
contenuti che per l’attenta organizzazione su cui vi ho relazionato nei precedenti scritti.
Qualche nota negativa c’è stata, come la costante diminuzione dei soci e la mancata
partecipazione, il venerdì sera, alla frequentazione della sede.
Per quanto riguarda l’impegno e l’attaccamento al club si sono distinti i soliti noti e cioè:
Valsesia per la segreteria, l’attenta e scrupolosa contabilità. Mazzoglio, Trevisi, Vismara
e Semini per la scelta dei siti dei raduni, per l’organizzazione degli stessi, per i pranzi
e le cene in sede. Curradi per l’accurata scelta degli argomenti e l’impaginazione del
giornalino sempre arricchito di osservazioni personali. Il gruppo artistico guidato dalle
signore Valsesia e Perolfi per i vari gadget e per gli splendidi piatti e oggetti artistici
distribuiti nelle varie manifestazioni.
E’ grazie ai citati se il club è ancora “vivo e vegeto” ed è grazie ai citati se ho potuto svolgere fino ad ora il mio mandato con qualche risultato positivo. Certo sarebbe auspicabile
uno svecchiamento ma, per poterlo fare, è necessario che tutti i soci si impegnino nella
promozione della nostra associazione verso le “nuove leve” di campeggiatori.
Un caro saluto - Mario Di Toma
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Anno XXXIX - n.1
L’Assemblea si è conclusa con l’elezione del nuovo Direttivo. Appena terminate le operazioni di voto gli eletti si sono riuniti per la definizione della cariche.
Il nuovo Consiglio Direttivo risulta ora così composto:
Revisori dei conti:
Presidente
Di Toma Mario
Vice Presidente/Segretario Coppa Fausto
Curradi Duilio
Tesoriere
Valsesia Angelo
Giancristoforo Roberto
Gruppo Camper Insieme
Gasparotto Olimpio
Mazzucchelli Silvana
Manifestazioni ed eventi
Cappellazzo Piero
Probiviri:
Ceriani Giuseppe
Gaio Guido
Fasetti Giorgio
Musajo Franco
Mazzoglio Piero
Pozzi Roberto
Nogara Agostino
Consiglieri di riserva
Terranella Giuseppe
Guggiari Sergio
ha confermato Curradi Duilio
Gruppo di supporto:
Semini Delfo
quale Direttore Responsabile
Trevisi Mario
del Notiziario del Campeggio
Club Varese.
Vismara Gianni
E’ altresì operativo il Gruppo Belle Arti composto da alcune mogli dotate di particolare
talento artistico.
Camping
FONTANELLE
Il camping Fontanelle a Riccione ti offre una occasione
davvero vantaggiosa!
Dal 10/4 al 26/6 2014
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questa copia del notiziario.
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massimo di 2 bimbi per ogni
equipaggio, non è comulabile
con altre o con tessere. E’
necessario il documento
d’identità anche per i bimbi
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Anno XXXIX - n.1
Appuntamento a sabato 22 marzo, in sede, alle 19.30
Con gli occhi
dell’Airone
La proiezione sarà preceduta da
una gustosa cenetta a base di:
Agnolotti al sugo
di arrosto
Porchetta al forno con piselli
alla contadina
frutta
Paesaggi della nostra
provincia visti da un
“diverso punto di vista”
Proiezione di immagini realizzate dal fotografo Franco Canziani di Castiglione Olona
Prenotazione, per la cenetta, entro
venerdi 14 marzo (scheda in sede).
Posti limitati alla capienza della
sede: 50 persone.
Contributo per la cenetta € 10,00
Camping
Caravan Sud
Situato sulla cosidetta “Costa dei Gelsomini”, è il luogo
ideale per chi cerca una struttura dotata di tutto quello di cui
un campeggiatore ha bisogno durante la sua vacanza.
Disponiamo di appartamenti di recente costruzione, arredati
secondo un gusto raffinato e moderno, dotati di balcone, aria condizionata con
regolazione automatica, angolo cottura, bagno con doccia ed asciugacapelli.
Il campeggio dispone di bar, ristorante e spiaggia riservata ed attrezzata.
Verrete, inoltre, accolti dalla gentilezza e dalla disponibilità che solo i proprietari di
un’attività a gestione familiare e amanti del proprio lavoro possono offrirvi.
Apertura Annuale
Materiale informativo del Camping Caravan Sud
è disponibile presso la sede del Campeggio Club Varese
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S.S. 106 Km 102 - Via Mediterraneo 37 - 89048 Siderno (RC)
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Anno XXXIX - n.1
Franco Canziani
è fotografo professionista dalla metà
degli anni ottanta.
Nato a Varese, vive e lavora a Castiglione Olona
occupandosi in prevalenza di fotografia industriale e
pubblicitaria.
Il campo specifico di applicazione delle sue competenze viene a collocarsi prevalentemente nella comunicazione da azienda ad azienda con la realizzazione di monografie e
l’esecuzione di brochure e cataloghi, sia nel formato tradizionale sia nei nuovi formati
elettronici. Da alcuni anni insegna nella Scuola Secondaria, Istituto Tecnico, corso di
grafica pubblicitaria.
Ha realizzato alcune mostre fotografiche personali, con le quali riesce a coniugare la
professione con il piacere della realizzazione di una fotografia.
Un fotografo che vuole fuggire dai limiti stretti della professione per raggiungere spazi
ampi, nel silenzio delle poche luci e delle tante ombre che animano il paesaggio della
nostra bella Provincia. Seduto su una macchina volante che pare realizzare uno studio
di Leonardo, rannicchiato nel sedile, vola a quota di uccello come se, stando in un nido,
aspettasse l’imbeccata ed intanto s’incuriosisce del mondo che vede sotto.
La Confederazione Italiana Campeggiatori ha stipulato con la nostra
Società un accordo che prevede il riconoscimento di condizioni tariffarie molto
vantaggiose per tutti i proprietari di Camper e Autocaravan.
Agenzia di Arcisate di Stefano Bernabei
Via Matteotti, 83 - Tel/Fax 0332/475036 - [email protected]
Le garanzie previste dalla convenzione sono:
RCA: nuove tariffe sempre convenienti - la garanzia copre sia i danni causati dalla circolazione del veicolo, anche se è in sovraccarico, sia la responsabilità civile dei trasportati.
Incendio e furto - compreso in tariffa il servizio Lloyd Service Furto che garantice un’auto sostitutiva e il disbrigo delle pratiche assicurative, danni a terzi da incendio ed eventi
sociopolitici.
Assistenza e tutela giudiziaria - i pacchetti comprendono il carro attrezzi, il rientro al
domicilio o la prosecuzione del viaggio, la consulenza sanitaria e molti altri servizi di assistenza al veicolo ed alla persona, in Italia e all’estero.
Ed inoltre atti vandalici, eventi naturali, rottura cristalli, garanzia kasko e, per le
vostre autovetture, tariffe agevolate.
Siamo a disposizione per preventivi telefonici e per e-mail
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Anno XXXIX - n.1
Domenica 13 aprile - Ore 12.30 in sede
Festa di Primavera
e del Dolce
Prenotazioni, sull’apposita scheda
in sede, entro venerdi 4 aprile.
Contributo di partecipazione € 15,00.
Menù
Antipasto fantasia
Linguine al pesto
Arrosto ai funghi porcini
Dessert**
Frutta
Bevande
Caffè
Partecipate numerosi e prenotatevi in tempo.
La partecipazione è limitata ai primi 50 iscritti
(capienza della sede).
**Per il dessert contiamo sulla grande maestria
“dolciaria” delle Socie sempre disponibili.
In occasione della Festa di Primavera il Socio Marco Mele ci illustrerà tecniche e prodotti per la pulizia dei nostri veicoli ricreazionali e per la casa.
Alcune informazioni le trovate già a pagina 17 di questo Notiziario.
E non dimenticate che sabato 26 e domenica 27 aprile si torna al
Polentone di Bubbio
Ve ne abbiamo parlato nel Notiziario precedente. Ritrovate le informazioni in sede dove
viene organizzata la partecipazione in gruppo.
Quest’anno è previsto che una socia ed un socio del C.C.V. verranno “vestiti” con mantello,
cappello e collare ornato con un piccolo paiolo
ed una pergamena.
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Anno XXXIX - n.1
Raduno Sociale in terra di Santi e di Vini
da venerdi 13 a domenica 15 giugno 2014
a Castelnuovo Don Bosco (AT)
Diversi aspetti del Raduno Sociale del Campeggio Club Varese devono essere ancora perfezionati. Ma già con questo Notiziario vi possiamo fornire un buon numero
di notizie. Per il programma completo vi rimandiamo al prossimo Notiziario ed alla
scheda di prenotazione che verrà affissa nella sede sociale.
Anche il Raduno 2014 ci riporta in Piemonte. Grazie alla disponibilità di Piero Mazzoglio che, originario di quelle zone,
conserva ancora stretti contatti con persone ed Autorità locali, riusciamo a trovare soluzioni sempre interessanti.
Il percorso è breve. Si tratta di soli 154 chilometri percorribili, anche con un V.R., in un paio d’ore.
Il programma preliminare
Venerdi 13 giugno
A cominciare dal mattino arrivano
gli equipaggi. Si raccomanda di sistemare i mezzi in maniera ordinata
seguendo le indicazioni degli addetti.
Sono previste iniziative e intrattenimenti, fra cui il concerto della banda musicale di
Castelnuovo Don Bosco.
Sabato 14 giugno
Da Varese a
Castelnuovo Don Bosco
Raggiungete la A26 - dei trafori - e percorretela fino a Biandrate all’incrocio con la A4
Milano-Torino. Prendete per
Torino e uscite a Chivasso Est.
Procedete in direzione sud
per circa 25 km, superate
Casalborgone e, alla fine,
troverete i soliti cartellini
arancione che vi guideranno al raduno.
Nella giornata di sabato sono
previste visite ad interessanti
luoghi della zona.
Nelle pagine seguenti ve ne illustriamo qualcuna.
La giornata si concluderà con l’ormai tradizionale, ed esilarante, cabaret.
Domenica 15 giugno
Visiteremo Castelnuovo Don Bosco, sarà possibile assistere alla Santa Messa, andremo a pranzo.
Dopo pranzo la ricca lotteria, il saluto alle Autorità e la chiusura del raduno.
Il contributo di partecipazione è previsto intorno a quello degli anni scorsi.
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Anno XXXIX - n.1
Gli ultraleggeri che nascono a Castelnuovo Don Bosco
A Castelnuovo Don Bosco si trova lo stabilimento della I.C.P., uno dei maggiori
produttori italiani di velivoli ultraleggeri. L’azienda, che ha prima importato un
ultraleggero di costruzione belga, ha proseguito l’attività costruendo, in collaborazione con una ditta colombiana, altri apparecchi.
Alla fine degli
anni ‘90 la produzione si è industrializzata con l’impiego di macchine a
controllo numerico. Ciò
ha comportato una riduzione dei costi ed un miglioramento della
qualità degli apparecchi.
Alcuni velivoli sono venduti anche in Kit
e accompagnati da un chiaro manuale di
istruzione.
Chissà che qualche radunista si faccia venire la voglia di costruirsene uno in cantina (non dimenticate mai di prendere la misura della porta per essere sicuri di poter
uscire senza rismontare tutto). Gli ultraleggeri I.C.P sono sempre
stati caratterizzati da costi
contenuti, semplicità
costruttiva, affidabilità e sicurezza. Attualmente la I.C.P., che impiega 52
addetti, ha una produzione calibrata su
un ordinativo annuale, tra kit e velivoli
finiti, di 160 unità. La capacità produttiva teorica è di 200 unità. Se le condizioni
di mercato lo richiedessero, il nuovo stabilimento sarebbe in grado, con l’opportuno
aumento di personale, di raggiungere un
volume di oltre 300 velivoli all’anno.
Camping Village
HERMITAGE
Il campeggio è aperto tutto l’anno ed offre uno splendido ambiente naturale,
impianti sciistici a 100mt, tanti sport per ogni esigenza, una comoda facilità
di accesso. La struttura è dotata di ampie piazzole, tutte dotate di colonnine
elettriche e vicine ai servizi igienici, dal momento che il campeggio è dotato
di tre unità fondamentali di servizi. Nella palazzina centrale si trovano anche
il bar ed il ristorante, anche da asporto, dove si possono apprezzare invitanti
specialità della Valle Vigezzo. Vi sono inoltre sala ritrovo per adulti e per ragazzi con tv, saletta giochi per bambini, ping pong, calcetto, zona wifi, area
sportiva con spiaggia, laghetto e campo di calcetto. Accanto alle piazzole per
il soggiorno con il proprio mezzo ci sono poi piazzole occupate da casemobili
e caravan disponibili sia per affitti brevi che per lunghi periodi.
Materiale informativo è disponibile presso la sede del Campeggio Club Varese
Camping Village Hermitage
Via Melezzo-Siberia, 43 28852 Craveggia (VB) tel/fax. +39.0324.98073
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Anno XXXIX - n.1
Abbazia di Vezzolano
Secondo la leggenda l’abbazia sarebbe
stata fondata per volere di Carlo Magno
nel 773: colto da una crisi epilettica nel
corso di una battuta di caccia nei pressi di
Albugnano, a guarigione avvenuta, Carlo
avrebbe ordinato di far erigere un’abbazia in onore della Madonna. Certamente,
comunque, in epoca medievale Vezzolano conobbe un fase di notevole potere e
ricchezza e ancora oggi è uno dei monumenti romanici più visitati del Piemonte.
Il sobrio campanile, collocato come vuole
la tradizione romanica sul lato sinistro, si
mostra basso e tozzo. La facciata, decorata da capitelli e statue, alterna ai mattoni
fasce in arenaria e presenta un bel portale
con bassorilievi, introducendo alla chiesa,
attestata sin dal 1095, ma rimaneggiata
ampiamente in seguito.
L’interno, in alcuni tratti di forme attestan-
PROMOZIONI
2014
ti la transizione al gotico, è tagliato in due
settori dal pontile o jubé inserito in epoca
successiva (fine XII secolo), dalla ricchissima decorazione a bassorilievo raffigurante i 35 patriarchi antenati di Maria, la
Deposizione del Corpo di Maria, l’Assunzione e il trionfo in cielo accanto a simboli evangelici. Dalla chiesa, attraverso una
piccola porta, si accede al chiostro, uno dei
meglio conservati del Piemonte, dove si
trovano elementi di epoche diverse e affreschi del XIII e XV secolo, magnificamente
conservati nel tempo.
Jesolocamper
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per un turismo di alto livello, così come per un turismo balneare, visto che si affacciano sulla
lunghissima spiaggia sabbiosa del Lido di Jesolo.
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il campeggio Bosco Pineta è adiacente, in via Vettor Pisani 28, a 150 m. dal mare
14
Anno XXXIX - n.1
ISCRIZIONI E RINNOVI 2014
Il 31 dicembre 2013 è scaduta l’iscrizione al
Affrettatevi a rinnovarla e impegnatevi a procurare che altri turisti itineranti si uniscano a noi. La forza della nostra Associazione sta nel
numero dei Soci che la compongono. Chi già ne fa parte è il migliore
testimone di quanto convenga essere Soci del Campeggio Club Varese.
Le quote per il 2014 restano invariate. Con questa decisione il
Consiglio Direttivo è certo di favorire la conferma di chi è già socio
e promuovere l’incremento del numero degli iscritti.
L’iscrizione al Campeggio Club Varese comprende l’adesione alla Confedercampeggiatori (parte della quota viene trasferita alla Federazione). Ciò comporta, per il Socio,
l’ottenimento della Camping Card International (comprensiva di assicurazione R.C.)
e la possibilità di usufruire di numerosi sconti e agevolazioni.
Queste le quote sociali per il 2014
Nucleo familiare (compreso la Camping Card International)
EURO 35,00*
Quota giovane (fino a 30 anni) (compreso Camping Card Intern.) EURO 15,00*
Contributo spese per nuova iscrizione EURO 2,50
(*) Aggiungere 2,00 EURO a queste quote se si vuole ricevere a casa i documenti di iscrizione
Il pagamento della quota sociale può essere effettuato:
1. Tutti i venerdi nella sede sociale di Luvinate durante l’orario di apertura (21.00-23.30).
2. Con versamento sul c/c post. 14866214 intestato al Campeggio Club Varese (specificare nella
causale il tipo di quota per cui si effettua il versamento e, naturalmente, il nome ed il cognome
del socio nonché il numero dei componenti l’equipaggio).
3. Con assegno di Conto Corrente Bancario intestato al Campeggio Club Varese.
4. Con bonifico bancario intestato a Campeggio Club Varese
Iban: IT36 I076 0110 8000 0001 4866 214 - Banco Posta
comunicazione a: [email protected] (provvisorio)
I Soci del Campeggio Club Varese possono sottoscrivere
l’abbonamento alla rivista
a prezzo molto scontato
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in segreteria
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Anno XXXIX - n.1
Venerdi 28 febbraio, alle 20.30 in sede
Una piacevole serata in compagnia
di relatori esperti per conoscere la
Magnetoterapia
Ci verrà presentato il “BIO LIFE THERAPY”, una tecnologia medica che consente
di curare il dolore senza ricorrere all’uso dei farmaci. Il dispositivo è efficace per
artrite, artrosi (anca, ginocchio, cervicale, muscolare), bronchiti, cefalea, contusioni,
degenerazione apparato motorio, discopatia, dolori muscolari, endemi, epicondilite,
ernia del disco, formicolio, fratture, lombalgia, lombosciatalgia, lussazioni, osteoporosi, periartrite scapolomerale, prostatite, strappi muscolari, ulcere da decubito,
vene varicose.
La partecipazione deve avvenire per coppie.
Non ci sarà alcun obbligo di acquisto né seguiranno visite a domicilio.
Al termine della serata ci sarà un rinfresco.
A tutte le coppie verrà consegnato, IN OMAGGIO,
un misuratore di pressione professionale.
La presenza di un congruo numero di coppie consentirà, alla nostra
Associazione, di ricevere un importante contributo economico che ci
aiuterà a sostenere le attività sociali.
Segnalate in segreteria la vostra partecipazione. Siate numerosi e puntuali.
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Anno XXXIX - n.1
La copertina di questo Notiziario
Il Chiostro di Voltorre
Foto di Roberto Giancristoforo
Voltorre, frazione di Gavirate, si trova ai piedi del Parco del
Campo dei Fiori. Qui si trova il chiostro riconosciuto monumento nazionale dal 1911. E’ un complesso formato dal chiostro vero
e proprio, dalla torre, dalla chiesa e da alcuni locali dove vengono organizzati eventi e mostre. Fu costruito tra il 1100 ed il 1150
nel periodo di maggiore diffusione dei monasteri cluniacensi.
I benedettini rimasero a Voltorre pregando, coltivando la terra,
ospitando pellegrini, trascrivendo e miniando codici fino all’anno 1519 quando Papa Leone X incorporava ed univa il monastero di Voltorre ai canonici lateranensi di Santa Maria della passione di Milano, i quali lo abbandonarono
definitivamente in seguito ai decreti napoleonici di requisizione dei beni degli ordini
religiosi. L’architettura informatrice del Chiostro è senza dubbio quella romanica lombarda. Il porticato è coperto con travicelli di legno a sezione rettangolare contornato da
un colonnato a forma di quadrilatero irregolare. Le colonnine sono molto snelle, in parte
cilindriche ed in parte ottagonali di differente altezza in quanto ogni capitello ha diversa
struttura rispetto a tutti gli altri, ed è proprio in questa varietà che sta la bellezza artistica
del chiostro.
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Anno XXXIX - n.1
Pulire il Camper, la Caravan ...e non solo
Sovente la pubblicità televisiva ci mostra, a proposito della pulizia, e non solo, azioni miracolose. Sembra che lo sporco, presente in quantità industriali, sparisca alla
sola vista di uno straccio e di un determinato prodotto.
Quando poi lo andiamo ad usare ci accorgiamo che la realtà è spesso ben diversa. L’olio di gomito assume un’importanza fondamentale e il risultato, ancorché raggiunto,
è assai meno “miracoloso”.
Allora abbiamo deciso di approfittare della competenza
del nostro Socio Marco Mele per conoscere tecniche e
prodotti utili per la pulizia. Marco ci illustrerà, soprattutto, prodotti normalmente usati dagli specialisti e difficilmente reperibili sul mercato generico.
Per questa dimostrazione ci troveremo
in sede, a Luvinate, domenica 13 aprile 2014 in
occasione della Festa del Dolce.
(Vedi a pagina 10)
Due parole sulla pulizia.
A noi tutti piace vivere nel pulito e spesso dedichiamo molte energie a questa esigenza. Ma siamo sicuri che i nostri sforzi siano sempre razionali e che, soprattutto,
raggiungano il risultato migliore?
Pulire significa, innanzi tutto, eliminare la polvere e lo sporco che si è depositato sulle varie superfici. Ma per fare questo bisogna passare attraverso diverse fasi. Prima
di tutto lo sporco va “staccato” dalla superficie. Questa operazione presenta diversi
gradi di difficoltà a seconda del tipo di sporco. Un conto è togliere la polvere da un
tavolo, un altro è pulire un forno incrostato. Ma anche se spolverare può sembrare
un’azione semplice, bisogna ricordare che la polvere non si deve spostare da un posto all’altro. Deve essere proprio rimossa.
Marco Mele
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Anno XXXIX - n.1
Ecco allora gli aspirapolvere e gli articoli o i prodotti che “catturano” la polvere.
Questo semplice concetto può essere esteso un po’ a tutti i tipi di pulizia. In pratica
lo sporco deve essere “staccato”. Poi deve essere asportato ed eliminato.
Inoltre la superficie che abbiamo trattato, oltre a non rimanere danneggiata, deve essere anche sciacquata, quando necessario, e igienizzata. Ma questo e altro ce lo racconterà
meglio il nostro Marco.
Conosceremo prodotti per pulire, smacchiare e sgrassare
pelle, vinilpelle, tessuti, superfici lavabili, moquettes e interni di vetture, camper e caravans.
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caratteristica di lasciare, sulle superfici trattate una protezione siliconica in grado di mantenerle pulite più a lungo. E
ancora prodotti in grado di rimuovere grasso, unto e smog
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vetri di caminetti e da ogni superficie lavabile molto sporca.
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Anno XXXIX - n.1
Santa Maria Assunta
Il Monastero di Cairate
La struttura è stata restaurata ed è prevista l’apertura al pubblico nella primavera del 2014.
I Soci del Campeggio Club Varese hanno la possibilità di approfittare di una visita guidata in una data
che verrà definita appena possibile.
In sede troverete una scheda di prenotazione.
Gli aderenti verranno tenuti informati.
LA STORIA
La fondazione di Cairate risale al III secolo a.C. Il villaggio era
forse caratterizzato da una parte fortificata, adiacente ad una strada importante, probabilmente la famosa Como-Novara. La presenza romana è confermata dalle tracce della “centuriazione”. I
Romani introdussero la coltivazione dei cereali in pianura e della
vite sui terrazzamenti. APIMII, COELII, PLINII e ALBUCII erano le famiglie citate nelle iscrizioni ritrovate e ancora visibili in
loco e nel museo di Gallarate. L’importanza strategica di Cairate
venne confermata dai Longobardi, che si insediarono a Peveranza e nell’area dove poi sorse il Monastero, come confermato da scavi archeologici realizzati sotto la guida del dott. Brogiolo nel 1981. Tali stanziamenti servivano a controllare
le vie che da sud e da ovest confluivano a Castelseprio. Il Monastero benedettino di Santa
Maria Assunta è stato fondato nel 737 da Manigunda, una nobile longobarda legata alla
corte regia di Pavia, per sciogliere un voto in seguito ad una guarigione. Resta ancora una
copia, quasi certamente apocrifa ma non per questo inattendibile, dello “iudicatum” con
il quale Manigunda devolveva i propri beni al costituendo Monastero. Inoltre stabiliva la
dipendenza del cenobio dal vescovo di Pavia, nonostante l’appartenenza del paese alla
diocesi milanese. Il primo documento attendibile, in cui viene citato il Monastero, è una
bolla di papa Giovanni Vili dell’877 in cui si confermano al vescovo di Pavia i monasteri
extra diocesani di Cairate e Sesto Calende. Seguirono altri privilegi imperiali e conferme
papali, soprattutto nei periodi in cui le monache si sentivano minacciate. Per circa un
millennio il Monastero, che possedeva i 2/3 del territorio cairatese e i 4 mulini, è stato
il centro economico e sociale di Cairate. La vita claustrale diventò una regola solo dopo
la Controriforma, non devono perciò meravigliare le conseguenze della vicinanza con lo
“xenodochio” dove trovavano ospitalità viandanti e pellegrini. La tradizione vuole che il
“Barbarossa”, la notte prima della battaglia di Legnano, abbia fatto sostare il suo esercito
nella piana di Cairate e lui sia stato ospitato nella foresteria. Questa fu l’occasione in cui
le monache si sdebitarono per un privilegio avuto nel 1158. Inevitabile dopo Legnano,
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Anno XXXIX - n.1
l’aumentata influenza di Milano, dapprima con i Torriani e poi con i Visconti, dopo
la distruzione di Castelseprio nel 1287. La nuova situazione è documentata anche nel
Monastero con la presenza di stemmi viscontei dipinti e scolpiti, abbinati a quelli della
famiglia Cairati, qui presente con un ramo secondario, perchè quello principale si era
trasferito a Milano. In paese vi era poi una residenza dei Visconti, conosciuta come il
“castello” (tra le attuali vie Dante e XX Settembre) abitati in seguito dal feudatario.
Dopo i Visconti anche gli Sforza concedono dei privilegi al Monastero.
Durante i lavori di adeguamento dell’edificio alle norme emanate in seguito al Concilio
di Trento, la chiesa monastica assume un nuovo aspetto architettonico e viene decorata con affreschi di Aurelio Luini. È in questa occasione che viene trovato, secondo lo
storico Tristano Calco, un sarcofago, ancora visibile oggi, contenente le spoglie di una
donna “riccamente abbigliata”, che viene creduta Manigunda, la fondatrice. In epoca
spagnola anche Cairate “viene infeudata” ad esclusione del Monastero. Siamo nel 1654
e il feudatario è Giacomo Legnani fino al 1667. Due anni dopo il feudo viene riacquistato
da Alfonso Turconi al quale succede il figlio nel 1701. Con gli Austriaci il destino degli
enti monastici è segnato: il nostro sopravvive fino al 1799 per aver dimostrato di essere
utile alla società. Ma ciò non impedisce a Napoleone di decretarne la soppressione con la
conseguente vendita all’asta dei beni. L’edificio viene diviso fra quattro nuovi proprietari
che adattano i locali ai loro fabbisogni. Finalmente nel 1975 la parte orientale del chiostro viene acquistata dall’ente comunale, mentre la parte occidentale, solo pochi anni fa,
è diventata proprietà pubblica grazie anche all’interessamento dell’ente provinciale, già
intervenuto in casi analoghi come Santa Caterina del Sasso e Voltorre.
Nello splendido Golfo Dianese, circondato dal verde e a 300 mt
dalla spiaggia, si trova il Camping Rosa.
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Anno XXXIX - n.1
VISITA AL MONASTERO
ino al 1960 la strada che portava al Monastero era a “fondo cieco”, il visitatore oggi non
F
può vedere la casa in cui abitava il sacerdote addetto alle funzioni religiose monastiche,
poiché è stata costruita l’attuale via Monastero che ha diviso in due anche il grande giardino. Mentre l’abitazione che fu del fattore è parzialmente visibile in un cortile sul lato
nord di via Bologna. Chi visita il Monastero è costretto, perciò, a ricostruire mentalmente la situazione originaria, quando all’area monastica si accedeva dall’ancor visibile portale ad arco (1710), sormontato dalla statua della Madonna affiancata da due angioletti.
L’edificio ad un piano che si incontra dopo
aver oltrepassato il citato portale, risale al
secolo scorso e fu costruito da chi acquistò
parte del Monastero. Entrati nel chiostro non
è facile accorgersi che i suoi quattro lati non
formano un quadrilatero perfetto, ma un trapezio, ciò è spiegabile dalle diverse epoche
di costruzione, come è stato dimostrato dagli
scavi archeologici del 1981. È più facile accorgersi che i lati sud ed est al piano terreno,
presentano piccole differenze rispetto agli altri due, e che lo stile del porticato del piano
terra è diverso da quello del primo piano, perchè più antico. Le colonne in arenaria del piano terreno provengono dalle cave di Viggiù
e Saltrio, ma purtroppo, non sono in buone
condizioni, tanto che si è dovuto intervenire
per consolidarne sei sul lato est. I locali su questo lato, verso valle, sembrano i più antichi
per la tecnica muraria utilizzata, come per l’ex refettorio, locale oggi adibito a sala consiliare, in cui si può ancora ammirare il soffitto ligneo del XVI secolo. Attiguo a quest’ultimo vi era un ambiente di dimensioni simili, utilizzato forse come sala capitolare già nel
‘300. Lo farebbero supporre i capitelli “cubici” delle due colonne in laterizio che sostenevano il soffitto ligneo. Tale locale fu poi suddiviso in tre parti e le colonne inglobate
nelle nuove murature. Oggi solo una di loro è visibile perchè affacciata sulla cantina.
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Anno XXXIX - n.1
In questa zona sono esposti alcuni pannelli realizzati in occasione della mostra “Cairate
Anno Mille” del 1984 composta da alcuni reperti lapidei tra cui spiccano un’ara votiva
romana con dedica a Diana da parte di due liberti a favore del padrone che li aveva
affrancati. La chiesa monastica si trova invece sul lato meridionale del chiostro. Con i
dati disponibili è risultato difficile conoscere le fasi costruttive di questa zona, anche i
recenti scavi, visibili nella navata centrale, non hanno portato a conclusioni certe, per
cui bisognerà aspettare il proseguimento delle indagini. Comunque nella metà del ‘500
la chiesa, forse ricavata aggregando più oratori, era a tre navate, e quella centrale un
arco gotico, ancora visibile stando nel campanile, divideva l’abside dalla navata. Tale
arco era decorato con affreschi, di cui uno ancora visibile, raffigurante un santo Vescovo
sormontato dallo stemma dei Castiglioni. La navata settentrionale ha l’abside incavata
nello spessore del muro, data la presenza nella parte attigua retrostante di una scala. Gli
affreschi raffigurano alcuni santi, tra cui san Pancrazio.
Purtroppo, la costruzione di un camino nel secolo scorso, ha comportato la distruzione
della parte centrale dove c’era la Madonna in trono con il Bambino. Intorno al 1525 è
stato costruito il campanile con il conseguente restringimento dell’abside, la data si è
ricavata dall’affresco votivo raffigurante San Rocco. Verso il 1560 l’abside maggiore è
stata separata dalla navata con la costruzione di un muro su cui Aurelio Luini affrescò il
dipinto ancora visibile. La navata centrale è stata invece divisa in due parti, una utilizzata esclusivamente dagli esterni e l’altra dalle monache. In quella che fu l’abside della
navata centrale è stata allestita la seconda parte della citata mostra.
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Anno XXXIX - n.1
Il Campeggio Club Varese ringrazia quanti hanno
contribuito al successo della Festa degli auguri 2013
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Anno XXXIX - n.1
Scoprire la Liguria
Percorsi per
turisti itineranti
D.C. - Questa volta pubblichiamo il viaggio in bicicletta raccontato da Flavio Porrini (vedi
pag. 29). Continuiamo, però, a descrivere anche gli interessanti itinerari che hanno preparato gli amici liguri per farci conoscere la vicina, bellissima, Liguria.
Ma non dimenticate, quando andate in giro - e sappiamo che i nostri soci girano molto - di
prendere qualche appunto e, magari, scattare qualche foto. La redazione del Notiziario riuscirà, certamente, a ricavarne un articolo per il nostro Notiziario. Buon viaggio.
Ringraziamo ancora: Federazione Campeggiatori Liguria, ACTI Savona, Camper Club Golfo dei Poeti e ACTI Riviera dei Fiori. Ai nostri Soci e ai nostri Lettori approfittare del loro
lavoro per conoscere meglio una regione così vicina a noi.
ITINERARIO N. 3
Loano,
Borghetto,
Toirano,
Ceriale,
Albenga,
Andora,
LOANO - La storia di Loano è legata alla
signoria dei Doria, che regnarono dal 1263
al 1763. Passata ai Savoia, nel 1795 fu
teatro di una battaglia napoleonica, come
ricorda l’iscrizione nell’Arco di Trionfo di
Parigi. Da vedere: Palazzo Doria, oggi palazzo comunale, edificio del 1578, ornato
da balconi e logge, presso il piano nobile
è visibile un pavimento romano a mosaico.
Accanto la Torre Pentagonale del 1608,
eretta a difesa delle mura. La Chiesa di
San Giovanni Battista, nell’interno vi
sono dipinti di pittori genovesi. Il borgo è
attraversato da un lungo “carruggio” sede
di numerosi esercizi commerciali, la Torre dell’Orologio del 1774, posta sopra la
Porta Passorino, divide in due parti il percorso. L’oratorio dei Bianchi dove si troCampeggio Club Varese
vano dei crocifissi che vengono portati
nelle processioni. Da non perdere la bella
passeggiata sul lungo mare.
BORGHETTO SANTO SPIRITO - Piacevole località balneare, antico baluardo
di Albenga verso i territori dei Doria. Proseguendo verso l’immediato entroterra si
giunge a TOIRANO, splendido borgo medioevale conosciuto soprattutto per le sue
Grotte turistiche, considerate tra le più
belle d’Italia. L’itinerario di visita si snoda per 1.300 m, tra spettacolari stalattiti,
laghetti e formazioni di cristalli di calcite
ed aragonite.
Nella Grotta della Basura (strega) sono
visibili anche tracce di insediamenti preistorici come le impronte dell’Homo sapiens di Cro-Magnon di oltre 12.000 anni
fa e resti ossei dell’ Ursus Spelaeus di oltre
25.000 anni fa. Al termine del percorso turistico è possibile visitare (mesi di luglio e
agosto) anche la grotta superiore di Santa Lucia, che comprende un Santuario del
XV sec. scavato nella roccia con una fonte
miracolosa dietro l’altare. Di ritorno verso
la costa merita una sosta il Borgo di Toirano, di origine medioevale, che conserva
le caratteristiche vie, i “caruggi”, dove si
affacciano le antiche botteghe, le piazze
della Libertà e di S. Martino; in quest’ulIl Notiziario digitale
25
Anno XXXIX - n.1
tima è visibile la chiesa parrocchiale, di
epoca barocca, sovrastata dalla torre campanaria trecentesca. Sempre nel Borgo a
pochi passi dal centro presso il palazzo
D’Aste - Del Carretto si trova il “Museo
Etnografico della Val Varatella”, in cui
si conservano nelle diciotto sezioni, materiali delle antiche attività praticate nella
vallata, come l’olivicoltura e la produzione
dell’olio con le ricostruzioni dei “gumbi”.
Sempre nel Museo sono visitabili le sale
del Piano Nobile, in cui si mostrano cinque
ambienti arredati secondo il gusto di una
dimora aristocratica del XVII e XVIII sec.
CERIALE - Antico centro che conserva
tratti di mura medievali e un bastione difensivo nella piazza principale.
ALBENGA - (l’antica Albigaunum) Albenga conserva un centro storico medievale, in antichità vi erano dodici torri, ora ne
restano solo sette. Da visitare Piazza San
Michele dove si affacciano Palazzo Pelo-
so Cipolla con la torre angolare del XII
secolo, il Comune, con la casa torre dei
Malasemenza ed il Palazzo Vecchio del
Comune del XIV sec., la Torre comunale, attualmente sede espositiva, il Battistero una dei più importanti monumenti
paleocristiani della Liguria, nel suo interno un mosaico dedicato alla trinità e agli
Apostoli del V sec. Al lato la Cattedrale
romanico - gotica di San Michele del
XIII sec., con il trecentesco campanile.
L’altar Maggiore racchiude un paliotto del
cinquecento con i Santi Verano, Michele e
Giovanni. Piazza dei Leoni, con Palazzo
Costa del Carretto di Balestrino. Nella
Via principale (via Ricci) si possono vedere la Loggia dei Quattro canti e le case
torri.
Musei: Palazzo Oddo, mostra permanente
di vetri antichi provenienti dagli scavi nelle necropoli di Albenga, il piatto blu unico
al mondo del sec. II d c., Palazzo Vecchio
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Anno XXXIX - n.1
sede del civico museo, Museo Navale Romano. Fuori le mura il Museo della Civiltà dell’Ulivo.
ANDORA - Nonostante le origini risalgano a un insediamento romano, oggi è
difficile trovare tracce del passato, ormai
sommerse dalle costruzioni del ‘900, tuttavia, in alto, domina uno dei più importanti
complessi medievali del ponente ligure, il
Castello di Andora.
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Albenga, a settembre, si svolge la “Sagra
del Pigato”.
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Anno XXXIX - n.1
Varese - Atene in bicicletta
2.400 km in 14 tappe
di Flavio Porrini
L’anno scorso Varese-Vienna-Budapest. Gli
amici e gli appassionati di bici mi dicevano
che ero un po’ pazzo. La battuta di quest’anno: “non sei normale”, ma sempre prima
della partenza. Al ritorno, gli stessi commentatori: com’è andata l’avventura ad Atene?
E io rispondo: a parte la caduta alla terz’ultima tappa, il resto bene. Magari sono un po’
troppi i chilometri percorsi ogni giorno, una
media di 180 con una sola sosta a Medjugorie. All’altra domanda “il gruppo è sempre lo
stesso?”, ho risposto: Ottimi i 13 temerari di
cui 12 compagni delle precedenti avventure
(Madrid-Parigi-Berlino-Vienna-Budapest)
più un nuovo ciclista, molto simpatico: Claudio Visentin.
Abbiamo attraversato sei
nazioni: Italia, Croazia, Bosnia,
Montenegro, Albania, Grecia.
Ma tu avevi detto che rinunciavi!
Si, infatti, in aprile una forte bronchite
mi aveva ridotto uno straccio. Ero
dimagrito di 4 kg. ed ero rimasto
senza forze. Avevo già dato la disdetta
al Comitato, ma poi mi sono ripreso allenandomi con l’amico Paolo. Decido così di
partire, anche perché mi sarebbe dispiaciuto
rinunciare alla madre di tutte le imprese della
“Varese in Europa”, e così è stato. Le preoccupazioni comunque erano tante: le strade, le
tappe lunghe, il caldo.
Il 20 giugno si parte, come di consueto, da
Villa Recalcati con tutti i rituali: discorso del
sindaco, punzonatura dei ciclisti, inno di Varese in Europa composto e cantato dal cav.
Bifulco e tutti noi ciclisti.
Andatura turistica. Superato Como
percorriamo l’antico tracciato
della via gallica, attraversiamo i fiumi Oglio,
Adda e Mincio.
Grande traffico e
grande caldo - 35
gradi - ci accompagnano
fino a Verona.
30
2° Tappa Verona-Portogruaro - 179 km
Dopo l’attraversamento del Piave, un gruppo
di ciclisti del posto ci fa da guida fino all’albergo, in pieno centro storico.
Anno XXXIX - n.1
Dopo una gustosa cena, passeggiata in centro, canti balli e tanta musica, oltre tantissime esposizioni di lavori artigianali e prodotti
locali.
3° Tappa Portogruaro-Riieka - 164 km
Caratterizzata da una simbolica sosta a Basovizza, per non dimenticare la tragedia delle
foibe. Grande sorpresa, le nostre meravigliose e insostituibili Daniela, Patrizia ed il centauro Francesco, con la sua Honda, avevano
preparato un grande rinfresco con panini al
baccalà, caviale, affettati, frutta, meloni e cocomeri freschi e tante bibite. Pioggia.
4°Tappa Fiume-Pag - 164 km
Territorio Sloveno fra boschi di larici. L’aria
è più fresca ed il verde prende il posto del blu
del mare. Pedaliamo in costa, davanti a noi
l’isola di Kork. Arrivati a Saline ci imbarchiamo sul traghetto che ci porta alla penisola di Pag. Pranziamo durante la traversata.
Allo sbarco ci si presenta un paesaggio “marziale”: la costa è aspra e sassosa, del tutto di-
Cerchi la base ideale per visitare la Toscana?
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31
Anno XXXIX - n.1
versa dalla costa opposta, verdissima. Strada
asfaltata fino all’hotel, bellissimo sul mare.
Ci rilassiamo nelle limpide acque di Pag.
5° Tappa Pag-Spalato - 231 km
Pioggia e temporali per circa 50 km, poi il
sole. Ci rattrista la grande desolazione per le
rovine della guerra: case semidistrutte segnate dalle mitragliate e dai cannoneggiamenti.
A 5 km da Spalato il mio primo inconveniente, lo scoppio della camera d’aria della ruota
posteriore. Metto la bici sul pulmino per raggiungere l’albergo. Alla sera sistemo la bici e
la preparo per l’indomani mattina.
6° Tappa Split-Medjugorie - 168 km
Oggi percorriamo strade immerse fra ginestre, melograni e l’odore di aglio selvatico.
Attraversiamo paesini sempre con grosse
grigliate, lungo le strade, con maialini o capretti che girano e arrosticono. Passiamo la
frontiera Bosniaca per raggiungere Medjugorie e Mostar, dove visitiamo il famoso
ponte distrutto e ricostruito dopo la guerra.
Superato il ponte ci troviamo nel quartiere
musulmano: la casa turca del 1635, la tomba
di Mustafa scrittore del 1831, la moschea del
XVI secolo.
L’indomani riposo fisico e spirituale con pellegrinaggio a Medjugorie.
7° Tappa Mostar-Dubrovnik - km 146
Lasciamo la storica Mostar per affrontare il
territorio Bosniaco, dove si vedono le case
ancora martoriate dalla guerra degli anni ‘90.
Sulle colline appare spesso il sinistro cartello
delle zone non ancora bonificate dalle mine.
Rientriamo in Croazia e, dopo una lunga
ascesa, arriviamo al confine. Un doganiere ci
dice, in italiano, che quella è una frontiera
utilizzabile solo dagli abitanti locali, quindi dobbiamo tornare indietro. Trattiamo un
po’ e, alla fine, ci concede gentilmente di far
passare noi ciclisti, mentre i furgoni dovranno allungare il percorso di circa 100 km, per
raggiungere Dubrovnik.
Dubrovnik è una stupenda città, circondata e
racchiusa da mura. Trascorriamo una serata
girovagando per il centro storico che si affaccia direttamente sul mare. Veramente meravigliosa, merita una nuova visita con più
tempo a disposizione, noi ne abbiamo troppo
poco e domani si riparte.
8° Tappa Dubrovnik-Podgorica - km 154
Lasciamo la più bella città della Croazia e
passiamo il confine per entrare nel Montenegro. Puntiamo per Kamenari dove ci imbarchiamo su una chiatta con bici e furgoni.
Sbarchiamo e costeggiamo il mare. Andatu-
di Flavio Borsani
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Anno XXXIX - n.1
ra turistica per goderci il panorama, anche
quando si inizia a salire i 25 aspri tornanti.
La vegetazione mediterranea circonda un
fiordo invidiabile anche per i norvegesi.
Una grossa nave da crociera è ferma in mezzo al fiordo.
Noi percorriamo una lunga discesa prima di
raggiungere Podgorica.
9° Tappa Podgorica-Tirana - 161 km
Tappa con minimo dislivello altimetrico, andatura veloce media 30 all’ora. Alla frontiera
albanese i doganieri, e i camionisti incolonnati, sono molto incuriositi e sorpresi nel
vederci venire così da lontano. Consigliano
a noi ciclisti di pedalare in mezzo fra i due
furgoni perché la maggioranza degli albanesi
guida senza patente e senza assicurazione.
Comunque non abbiamo avuto problemi. Pedaliamo spediti fra coltivazioni di tabacco,
pecore e capre che invadono la strada. Un
assistente albanese, Dorien, ci fa da guida
fino a Tirana.
10° Tappa Tirana-Valona - 163 km
Tappa anche oggi pedalabile. Dopo 18 km
incontriamo una salita di 13 km con un dislivello minimo, poi una lunga discesa. Al
100° km sostiamo in un’area di servizio per
il pranzo. Ripartiamo ma troviamo un trat-
Villaggio Turistico Camping
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Il villaggio è ubicato in uno dei posti più belli della costa calabra
tirrenica, a Diamante, nella Riviera dei Cedri. Direttamente sul
mare con un’ampia spiaggia privata di fronte all’isola di Cirella.
Si estende su un un’area di circa 30.000 mq, su cui sono
dislocati 32 villette in muratura, 30 bungalow in pvc,
un’ampia zona camping, piscina, idromassaggio, ristorante, self-service, pizzeria, market, tabaccheria, edicola, zona relax, solarium, gruppi di docce calde chiuse e
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33
to di strada sassosa e dissestata. Gli abitanti
locali ci consigliano di entrare in autostrada
(in Albania è consentito). Percorriamo così
gli ultimi 50 km fino a Tirana.
11° Tappa Valona-Joannina - 231 km
La tappa delle tappe. Costeggiamo il litorale albanese: prima spiagge attrezzate per i
turisti poi sabbia bianca, in posti sperduti e
incontaminati che ricordano la Sardegna di
qualche decennio fa.
Si sale in vetta dove troviamo una troupe televisiva. Speravamo che fossero lì per noi,
invece si trattava di una famosa cantante Albanese.
Purtroppo in discesa (non pericolosa) inspiegabilmente la mia bici scivola sull’asfalto.
Mi trovo a terra. Grosse escoriazioni dal lato
destro, coscia, spalla, ginocchio. Per fortuna
il casco mi ha protetto la capoccia. Dopo lo
spavento di tutti, e una bella disinfettata e cerottata, risalgo in bici, ma ahimè, al 130° km,
a malincuore e con tanta sofferenza, devo salire sul pullmino. Siamo in Grecia.
12° e 13° tappe - in pulmino: le botte si fanno sentire.
Dal pulmino godo il paesaggio. Si sale fino
al passo Katara - 1700 mt - poi discesa. E’
l’ora della pausa, un bel chioschetto all’ombra, ma, quando ci portano il conto, ci rendiamo conto di essere di nuovo in Europa.
Totale della spesa più del doppio dell’Albania. Sosta obbligatoria a Kalambaka per ammirare il paese delle meteore. Dopo Kardista
grosse coltivazioni di cotone e datteri ci accompagnano per parecchi km. Siamo vicini
all’Acropoli, il caldo si fa sentire, si sfiorano
Anno XXXIX - n.1
i 40°gradi. Mancano oramai 120 km e si intravede il Partenone.
14° Tappa Lavadia-Atene - 124 km
Ultima tappa. Non potevo farla in pulmino
quindi, con un po’ di sofferenza, salgo in
bici. Pedalo bene ma il problema era salire e
scendere dalla bici. A 25 km da Atene, Ckini
e Gabriele ci lasciano per rientrare in Italia,
un taxi li porta all’aereoporto. Mancano pochi km alla méta, oramai la strada è un lunghissimo tappeto rosso che ci porterà fino a
piazza Syntagma. Il tentativo di arrivare con
gli occhi asciutti fallisce. Il mix di emozioni,
soddisfazioni, entusiasmo, orgoglio hanno
il sopravvento all’arrivo, dove ci attendono
amici, parenti, mogli e un commosso presidente Vincenzo Bifulco.
Domani giornata dedicata alla visita della
città in pulman.
Atene è il cuore amministrativo e culturale
della Grecia, in mattinata visitiamo l’Acropoli situata a 156 mt. Al di sopra della città,
ovunque ti trovi ad Atene (specie di notte)
lo sguardo è attratto dalla grossa roccia di
calcare e dalle colonne del Partenone, eretto
sulle rovine di due templi anteriori e la sua
costruzione richiese 15 anni (447-432 AC.)
Nel pomeriggio, sempre in pulman, la guida
turistica ci porta a visitare la città. La porta di
Adriano, il monumento di Lisicrato, Plaka,
la torre dei venti, il tempio di Efeso e il porto
del “Pireo”. Alla sera cena in un ristorante
tipico, con danze e canti Greci. L’indomani
rientro in Italia. Dal porto di Patrasso imbarco per Ancona e Varese: termine della Varese
Atene in compagnia dei 13 gladiatori (Flavio, Ivan, Vittorio, Paolo, Antonio, Gabriele,
Massimo, Claudio, Franco, Gianni, Antonio
Collavini, Piermarco) oltre a Claudio Frasson che, con Giovanni di Fusco e Antonio
Petraccone, ci hanno assistiti e scortati durante i 2.400 km. Devo ringraziare il comitato e il cav. Vincenzo Bifulco, detto Frank,
e presidente dell’A.C.T.L. promotori della
“Varese in Europa”.
L’anno prossimo ci attende
Varese-Varsavia.
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Anno XXXIX - n.1
Divieto di sosta ?
Dal notiziario on line AD MAJORA
del Club Campeggiatori Nino D’Onghia di Taranto
Al ritorno dalle ferie estive, come spesso capita, si cerca di
spezzare il viaggio con una tappa intermedia per trascorrere
la notte, consumare una pizza e fare un po’ di shopping.
Rientrando a Taranto lungo la ss.106 jonica calabrese, avevamo programmato una sosta
in prossimità dei tanti siti turistici che si incontrano sul percorso, riscontrando però tutta
una serie di cartelli, tipo quello illustrato in alto a sinistra, esposti in bella vista in prossimità di larghi spazi, parcheggi ed ampi lungomari.
Scoraggiati, cominciamo a pensare di abbandonare l’ipotesi della sosta quando ci viene
l’idea di chiedere ad un comando dei vigili il permesso di sostare per la notte; molto gentilmente ci viene risposto che : “se non facciamo campeggio possiamo tranquillamente
pernottare”. Abbiamo ringraziato pensando a quanti altri che, forse, non avendo avuto
l’iniziativa di chiedere, proseguono il viaggio con disapprovazione e giudizio negativo
per il sito interessato che si traduce poi in perdita di immagine turistica oltre che economica.
Successivamente, ripensando bene ai cartelli di divieto di sosta ed alla risposta dei vigili,
ho colto delle incongruenze.
L’art. 185, comma 2, del C.d.s. (circolazione e sosta delle autocaravan) recita così :
“La sosta delle autocaravan, dove consentita, sulla sede stradale non costituisce campeggio, attendamento e simili se l’autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le
ruote, non emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico, e non occupa
comunque la sede stradale in misura eccedente l’ingombro proprio dell’autoveicolo medesimo”.
Cartelli del genere sono un chiaro ed imprescindibile divieto di sosta, h. 24, per camper
e caravan, non consentendo quindi alcun tipo di parcheggio. L’articolo del C.d.s. di cui
sopra, fatto salvo le parole “dove consentita”, in pratica autorizza la sosta sulla sede
stradale nei termini in esso specificati, ma che di fatto, non è consentita per la presenza
dei suddetti cartelli.
Mi trovo quindi davanti a detti cartelli !!! La sosta viene consentita o devo proseguire?
Se alla fine viene consentita, come è successo a noi, perché creare tanta confusione con
cartelli che poi vengono, pur con cortese disponibilità e responsabilità, delegittimati dagli stessi tutori?
In conclusione: non sarebbe il caso di eliminare detti cartelli che “respingono” il turista
itinerante con veicolo ricreazionale, sostituendo il divieto di sosta con un altro che riporti
solo “divieto di campeggio” ?
Sarei molto grato se potessimo -conoscere il parere degli esperti in materia. Grazie.
Mario Sebastiano Alessi
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Anno XXXIX - n.1
Idee per viaggiare
proposte dal gruppo Camper Insieme
di Olimpio Gasparotto
Coordinatore del gruppo “Camper Insieme”
FIERE, FESTE, SAGRE ed altro ancora...
I primi mesi dell’anno sono caratterizzati da alcuni appuntamenti classici quali le feste dedicate alla fine del freddo inverno e all’arrivo della primavera e dei fiori, le sacre rappresentazioni e la Pasqua, gli asparagi i funghi e i vini... Un capitolo a parte lo meriterebbe il
carnevale, qualcuno potrebbe dire “visto uno, visti tutti” ma non è così, provate ad andare
a vedere quelli storici della Coumba Frèide di Entroubles, la Beò de Blins di Bellino, di
Santhià o di Ivrea, quello dei Belli e dei Brutti di Schignano o quello Surrealista di Este,
l’Asburgico di Madonna di Campiglio, il classico di Venezia o quello Musicale della Risata
di Busseto. Sono tutte uguali? E quelle che non abbiamo elencato?...
VALLE D’AOSTA
A Nus dal 23 al 25 aprile le “Franchises de Nus”. Rievocazione della “libertà” che i signori
concessero agli abitanti del borgo. Risale al 26 aprile 1296, con aspetti molto all’avanguardia
per l’epoca, in cambio di fedeltà in caso di guerra, difesa del borgo e aiuto economico per le
eventuali spese di guerra. Il programma è articolato in tre giorni e prevede la rievocazione
storica della “Charte de Franchises”, il torneo di spada araldica, il gran mercato dell’artigianato, cene medievali itineranti, spettacoli medievali, armigeri, musici, tamburi e la sfilata del
corteo storico con oltre 500 figuranti. Info: 329-2265882 - www.lostoricodinus.com
PIEMONTE
A Novara il 22 e 23 marzo “Novara Risorgimentale”. Novara ed il suo territorio nella storia
italiana sono ricordati per la famosa Battaglia avvenuta presso la Bicocca il 23 marzo 1849
che, seppur sfortunata, ha cambiato tutto il corso del Risorgimento italiano, abdicazione di
Carlo Alberto, ascesa al trono di Vittorio Emanuele II, armistizio di Vignale, svolta politica
in Piemonte. Info: 0321-394059 - www.turismonovara.it
A Cherasco (CN) il 19 e 20 aprile “Napoleone a Cherasco”. La manifestazione intende rievocare l’Armistizio di Cherasco del 28 aprile 1796 tra Napoleone e Vittorio Amedeo III
attraverso la partecipazione di gruppi storici provenienti da tutta Europa, che, con armi e
uniformi fedeli al periodo storico rievocato, faranno rivivere lo spirito dell’epoca. Per tutti i
visitatori il “rancio delle truppe” nell’Antica taverna, con zuppa di trippe e legumi, salsiccia
allo spiedo, verdure dell’orto, frutta e vino rosso per la cena del sabato e il pranzo della domenica. Info: 0172-427050 - www.comune.cherasco.cn.it
A Bubbio (AT) il 26 e 27 aprile “Polentone di Bubbio”. Rievocazione di una leggenda medioevale che evidenzia il rapporto tra calderai e popolazione e la dura realtà di miseria cronica della Langa contadina dei secoli passati. Una sfilata di nobili e paesani parte dal castello e
giunge fino alla piazza del paese dove si esibiscono gli sbandieratori di Asti e i tamburini di
Canelli. Da un enorme paiolo di rame la polenta viene scodellata accompagnata da frittata di
cipolle, salsiccia e sugo di funghi. Il sabato sera una “serata magica” con banchi fieristici e
rappresentazione di antichi mestieri. Info: 0144-8114 - www.comune.bubbio.at.it
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Anno XXXIX - n.1
Ad Ornavasso (VCO) il 1° maggio “La vita tra Leponti e Walser”. La sagra si snoda all’interno dell’abitato di Ornavasso, paese dalle origini walser, a pochi chilometri dal Lago Maggiore. Una passeggiata enogastronomica nel centro storico tra antichi mestieri e prodotti tipici, 50 cortili e 20 punti di degustazione. Gli abitanti aprono cortili, ricchi di fascino, cantine,
pozzi, vecchi forni, qui tutto è autentico dai segni del passato alle scene di vita di un tempo.
Info: 0323.838300 / 0323.30416 - www.ornavasso.it
A Masserano (BI) dal 2 al 4 maggio la “Festa Celtica di Beltrane”. Il motto della Festa è
sempre lo stesso: “Musica, Magia e Idromele”; è la festa dell’antica tradizione celtica con
musica, spettacoli, spiritualità celtica e druidica, gastronomia, mercatino e molto altro. Info:
015-22246 / 015-562709 - www.anticaquercia.com
A Cuorgné (TO) il 17 e 18 maggio “Torneo di maggio alla corte di re Arduino”. Feste e
celebrazioni per il ritorno di Arduino dopo la vittoria su Enrico II e l’incoronazione a Pavia,
avvenuta nel 1002. Da non perdere la Via Arduino illuminata dalle fiaccole, i banchetti medioevali, e soprattutto il torneo equestre che vede la partecipazione di cavalieri provenienti
dai diversi borghi dell’antica marca d’Ivrea. Nelle antiche bettole sarà possibile gustare cibi e
bevande di tempi ormai antichi. Info: 347-9016848 - www.prolococuorgne.it
A Rivoli (TO) dal 23 al 25 maggio “Trucioli d’Artista”. Passeggiare in città tra un truciolo
e l’altro, inebriati dal profumo del legno in lavorazione. Un grandioso allestimento scenografico trasforma una piazza cittadina nel Villaggio degli intagliatori. Scultori provenienti da
tutto il mondo s’incontrano a Rivoli per partecipare ad un concorso, scolpiscono la loro opera
lungo le strade rendendo partecipi i visitatori delle varie fasi della lavorazione, dal tronco
grezzo all’opera d’arte. Info: 011-9561043 - www.truciolidartista.it
Camping
ERMOSA
Il camping Ermosa si trova a Posada, in provincia di
Nuoro,direttamente sulla spiaggia bianca Di Su Tiriarzu.
A pochissimi passi il caratteristico borgo Di Posada e il famoso Castello della Fava. A 30 minuti il Porto e l’aeropoto Di Olbia. A 10 minuti le
località di Budoni e Santeodoro.
Il camping è dotato di tutti i servizi (bar - ristorante campo da Tennis - bagni - docce calde - barbecue etc). Oltre alle piazzole per tenda-roulottes e Camper
(anche camperservice) che sono attrezzate con attacchi luce ed acqua, ci sono alcuni bungalow ed appartamenti per chi desiderasse una soluzione più confortevole.
Camping ERMOSA - Località Su Tiriarzu - POSADA (NU)
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Anno XXXIX - n.1
LIGURIA
A Spotorno (SV) il 9 marzo “Festival del Vento”. Sulla libera spiaggia si terrà il festival dedicato agli aquiloni, bello e con più attrazioni. Quest’anno si festeggerà il ritrovamento di un
antico aquilone esagonale di cento anni fa ed il tema del concorso sarà: “L’aquilone storico”.
Premi agli aquiloni storici realizzati sia in materiali antichi che moderni ed agli abbigliamenti
più consoni. Info: 339-7520978 - www.vulandra.it
A San Remo (IM) il 16 marzo “Sanremoinfiore”. Questa importante manifestazione nasce
nel 1904 con il nome: “Festa della Dea Flora” in cui sfilavano le carrozze ornate e decorate
dai fiori di Sanremo. Con il passare del tempo il successo fu tale da divenire un appuntamento annuale. Procedette regolarmente sino al 1966, dopo di che fu interrotto sino al 1980, e
riprese trasformandosi in uno degli eventi “clou” del calendario manifestazioni del Comune
di Sanremo. Info: 0184-580353 - www.sanremoinfiore.it
A Camogli (GE) l’11 maggio “Sagra del pesce”. Appuntamento gastronomico tra i più attesi
ed amati, nel giorno di San Fortunato, patrono dei pescatori. E’ una festa che si svolge da più
di mezzo secolo. Vengono fritti circa tre tonnellate di pesce azzurro in un padellone d’acciaio
di 3,80 metri di diametro e che pesa 26 quintali, una vera e propria attrazione folcloristica,
in cui vengono cotte circa 30.000 porzioni da distribuire gratuitamente agli ospiti della festa.
Info: 0185-771066 - www.prolococamogli.it
LOMBARDIA
A Castel D’ario (MN) il 5 marzo “La Bigolada”. E’ una delle più sentite manifestazioni popolari di tutto il mantovano. La manifestazione è dedicata alle tradizioni gastronomiche del
Il Campeggio “Sole e Mare” lo trovate in località Nisporto all’Isola
d’Elba. La modernità delle strutture e dei servizi offerti ne fa il numero UNO tra i campeggi all’Isola d’Elba.
Con l’evoluzione dei tempi, adattandosi alle esigenze dei campeggiatori evoluti, il “Camping Sole e Mare” da campeggio si è trasformato sempre più in Villaggio Vacanze, adeguando la propria offerta
con Bungalows e Villini, naturalmente tenendo sempre in considerazione il camping tradizionale con piazzole per tende e camper.
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Anno XXXIX - n.1
territorio. Le sue origini risalgono al lontano 1848, quando per l’inaugurazione il Presidente
della Società del Carnevale decise di distribuire al popolo polenta, aringhe e “cospeton”. In
questa occasione vengono distribuiti a tutti i partecipanti i “Bigoi” spaghetti conditi con acciughe e tonno. Info: 0376-660438 - www.comune.castedario.mn.it
A Soncino (CR) dal 25 al 27 aprile “Soncino Fantasy”. Dalle ore 10 alle ore 20, nella splendida cornice della grandiosa Rocca, si terrà il grande Evento Fantasy dedicato al Medioevo
fantastico. Tutti i bambini partecipanti saranno truccati e vestiti con abiti a tema e potranno
essere catapultati in questo meraviglioso viaggio tra elfi, maghi, orchi e molti altri personaggi
fantastici. La manifestazione però non sarà solo dedicata ai bambini ma anche agli adulti:
infatti tutti gli spettacoli e le ambientazioni saranno concepite in modo che anche questi si
trovino a proprio agio. Info: 037483675 - www.belgioiosofantasy.it
A San Benedetto Po (MN) il 10 e 11 maggio “Sagra dell’asparago”. Sagra dedicata al prelibato ortaggio coltivato in questa zona fin dal tempo dei monaci benedettini. Cena a base di
asparago, intrattenimenti musicali divertenti, concerti, curiosità, si susseguiranno a burattini,
artisti di strada e giochi di un tempo. Non mancheranno momenti culturali di grande interesse e visite guidate al complesso monastico, al Museo della Cultura Popolare e alla basilica
Polironiana. Info: 0376-615378 - www.sagradellasparago.it
A Pizzighettone (CR) dal 16 al 18 maggio “Tre Giorni in Piazza”. Tradizionale rassegna,
vetrina sull’economia locale, provinciale e regionale in riva all’Adda e tra le mura nel suggestivo circuito espositivo delle Casematte delle Mura: trentaquattro ambienti a volta di botte
tutti collegati tra loro, ricavati all’interno delle antiche mura, un tempo destinati ad ospitare
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Anno XXXIX - n.1
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Ad Este (PD) dall’11 al 13 aprile “Este in fiore”. Per chi ha il pollice verde e per chi è proprio negato, nei giardini del castello e nel centro storico di Este sarete inebriati dai profumi
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neofiti ed appassionati del settore, che conquista per la ricchezza delle tematiche e la bellezza
pittoresca cittadina che, per l’occasione, propone un corteo storico con imbarcazioni lungo le
acque del Canal Bisatto. Info: 0429-617539 - www.esteinfiore.it
A Romano d’Ezzelino (VI) il 27 aprile “Angoli Rustici” ed il 1° maggio “Palio delle contrade”. Le contrade si tuffano nel passato con gli Angoli Rustici, vecchie case contadine,
contradaioli in abito dei primi del ‘900, spaccati di storia romanese, antichi mestieri, teatro in
dialetto, mercatino degli antichi ricordi, ricette di un tempo e novità culinarie. Il Palio storico
è bello da vedere, buono da gustare, curioso, allegro e colorato. La corsa “coi mussi”, ovvero
in groppa all’asino, svolge nell’anello del “mussodromo” ed è preceduto dalla sfilata del
corteo storico. Info: 366-5231464 - www.palioromano.it
A Montecchio Maggiore (VI) il 1° maggio “La Faida”. Rievocazione storica nella suggestiva cornice dei Castelli che hanno preso il nome dai due leggendari innamorati Giulietta e
Romeo. La Faida propone la sfida per l’assegnazione del palio e l’elezione della Giulietta e
del Romeo dell’anno, ambientando tutto l’evento al Quattrocento, con una fedele ricostruzione degli abiti e delle situazioni cittadine dell’epoca. Per il sabato sera locande medievali,
cena sotto le stelle, con menù antichi a base di carne allo spiedo e zuppe aromatiche, mentre
musicisti e danzatori del fuoco danno vita a esibizioni affascinanti. Tel. 334-1819585 - www.
faida.it
A Montagnana (PD) dal 16 al 18 maggio “Festa del prosciutto crudo dolce”. La bella città
murata è la protagonista del gusto e del sapore, un appuntamento enogastronomico di primo
piano a livello regionale e nazionale, allo scopo di valorizzare il prosciutto dolce D.O.P., i
vini DOC della Cantina di Merlara, i formaggi Asiago e Grana Padano a marchio D.O.P., i
Freschissimi. Durante i tre giorni ci saranno i tradizionali mercati dell’artigianato, animazioni in piazza e mostre. Info: 0429.81247 - www.festadelprosciuttoamontagnana.it
A Soave (VR) dal 16 al 18 maggio “Festa medievale del vino bianco soave”. La festa inizia
già dal venerdì con il banchetto di gala in ambientazione medioevale con sbandieratori, falconieri, trampolieri, sputa fuoco, musici, menestrelli, giullari. La domenica avviene l’attesa
investitura delle Castellane e degli Spadarini all’interno del Castello mentre nelle vie del
borgo antico riprende vita il “quotidiano medioevale”, con i colori ed i rumori di un tempo: il
popolo in costume, il corteo storico, un mercato medievale, con la rappresentazione di nobili
arti ed antichi mestieri. Info: 045-7680648 - www.comunesoave.it
Utilizzate la bacheca della sede e, naturalmente,
le pagine di questo Notiziario, per organizzare
viaggi in gruppo.
Il Campeggio Club Varese partecipa al dolore
di Sergio Guggiari per la perdita del fratello
41
Anno XXXIX - n.1
FRIULI
Ad Aiello del Friuli (UD) il 25 maggio “Festa delle Meridiane”. Un appuntamento interessante per tutti i curiosi di orologi solari. In paese ve ne sono circa settanta sparse lungo le
strade e nelle piazze e molte nel Museo della Civiltà contadina del Friuli Orientale. Durante
la festa un susseguirsi di conferenze sull’argomento, asta di antichi monili, mostra fotografica
e un percorso gnomico che propone le più suggestive meridiane. In piazza mercatini, stand
gastronomici, animazione, la Marcia dei Quattro Mulini e un percorso guidato lungo il “sentiero delle meridiane”. Info: 0431-99021 - www.ilpaesedellemeridiane.com
EMILIA ROMAGNA
A San Marino (RSM) dal 14 al 17 marzo “Festival internazionale della magia”. Il Festival
nasce per raccogliere fondi per AT 21 (associazione che si occupa di problematiche relative
alla sindrome di Down) e si svolge sotto il patrocinio della Segreteria di stato per il turismo
della Repubblica di San Marino. La mini kermesse porta sul palcoscenico illusionisti prestigiatori di fama internazionale che rendono il Festival unico e memorabile. Info: 339-8461582
- www.festivalinternazionaledellamagia.com
A Piacenza il 22 e 23 marzo “Armi & Bagagli”. La più grande manifestazione per operatori
e appassionati della Rievocazione Storica, presso il quartiere fieristico di Piacenza, appuntamento imperdibile per chiunque operi nel settore storico/rievocativo. Armi & Bagagli è il
week-end di incontro per rievocatori storici alla ricerca di accessori per il proprio equipaggiamento, e di enti e organizzazioni alla ricerca di gruppi storici o artigiani per elevare la qualità
della propria manifestazione. Info: 345.7583298 - www.armiebagagli.com
A Parma dal 7 al 9 aprile “Campionato mondiale della pizza”. Ritorna per il 24esimo anno
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Anno XXXIX - n.1
la gara di Pizza più conosciuta e apprezzata al mondo e avrà numerose novità: la pizza classica, in teglia, senza glutine, a due, in pala, la più larga, il pizzaiolo più veloce, lo stile libero
individuale, le squadre acrobatiche, e altro ancora. I Pizzaioli e gli chef provengono da oltre
30 nazioni e di più di 600 concorrenti in gara, che si divideranno nelle varie specialità. Info:
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A Cattolica (RM) dal 18 al 21 aprile “Fiera degli antichi sapori di mare e di terra”. La fiera
vede il connubio tra gli “Antichi Sapori di Terra”, i prodotti tipici della tradizione contadina, ed i “Sapori del Mare”, i prodotti che rappresentano la cultura eno-gastronomica tipica
delle città costiere. Un connubio tra i prodotti tipici della tradizione e dell’enogastronomia
nazionale. Agli stand se ne alterneranno altri che esporranno i prodotti dell’artigianato etnico
locale ed internazionale. Info: 0549-905380 - www.eventi3000.com
A Berra (FE) l’11 maggio “Sagra del bruscandolo”. Il “bruscandolo” è un termine dialettale
con il quale viene indicata l’estremità superiore della pianta del luppolo selvatico. La sagra
si ripropone di valorizzare e riscoprire gli usi e le tradizioni di un tempo. Dal sapore simile
all’asparago, con un retrogusto amarognolo, il bruscandolo è adatto soprattutto alla preparazione di risotti e frittate, ma può essere utilizzato anche in molte altre ricette. Info: 0532390060 - www.acsberra.it
A Quattro Castella (RE) il 25 maggio “Corteo storico Matildico”. Il Corteo, accompagnato
da suoni in una accuratissima ricostruzione storica, celebra la consacrazione di Matilde a
vice-regina d’Italia da parte dell’imperatore Enrico V che avvenne a Bianello nel 1111. Nobili e cavalieri, contadini e streghe, monaci e penitenti animano il paese con l’allestimento
di scene di vita. Inoltre la Quintana dell’Anello, la spettacolare Tenzone del Ponte, il gioco
dell’Ungaro Vinto e le evoluzioni dei Maestri di Bandiera trascineranno gli spettatori in forti
suggestioni ed emozioni. Info: 0522-249211 - www.comune.quattro-castella.re.it
CAMPING DEI FIORI
Camping Bungalow Village
Il campeggio, situato in una tenuta a terrazze
silenziosa e tranquilla immersa nel verde, si
estende per 30.000 metri quadrati all’interno di
un uliveto centenario a soli 550 metri dal mare.
Camping dei Fiori dispone di case mobili, maxicaravan e ampie
piazzole alberate per il relax di tutta la famiglia!
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adatta per ritemprarsi a contatto con la natura.
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Tel. 019 62 56 36 www.campingdeifiori.it E-mail: [email protected]
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Anno XXXIX - n.1
AVVERTENZA
Eventuali imprecisioni o cambiamenti nei programmi e nelle date, dovuti ad annullamenti o rinvii da parte degli Organizzatori, non sono pertanto imputabili alla redazione. Si
consiglia di verificare date e programmi prima di partecipare alle iniziative, informandosi
presso gli Organizzatori segnalati per ciascun evento.
Il Gruppo “Viaggiare Insieme” è a disposizione per dare consigli ed organizzare per voi
degli itinerari turistici, fornire indicazioni per sagre e feste, mostre, ecc. Contattateci in
sede il venerdì sera o al numero 389-1764995 e saremo ben lieti di programmarvi un
viaggio per un fine settimana o per più giorni, fornendo indirizzi utili sul percorso, sui
monumenti, i campeggi, i punti sosta, le curiosità, la cucina, ...
…MOSTRE
BARD (AO) al Forte di Bard fino al 2 giugno: “Montserrat. Opere maggiori dell’abbazia”.
Una raccolta straordinaria dalla Catalogna alle Alpi. Il monastero benedettino di Montserrat,
località a pochi chilometri da Barcellona, custodisce una raccolta di grande valore. Per la
prima volta 100 capolavori di questa collezione si ammirano tutti insieme. Si tratta di opere
dal romanico al barocco, dall’impressionismo all’avanguardia firmate dai più grandi maestri:
Caravaggio, Tiepolo, Monet, Degas, Picasso, Dalì. Info: 0125-833811
TORINO alla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea fino al 23 febbraio
2014: “Renoir. Dalle collezioni del Musée d’Orsay e dell’Orangerie”. Sessanta capolavori
provenienti da due fra le più prestigiose collezioni parigine raccontano il genio di Renoir
(1841-1919). Tra gli anni 80 dell’ 800 e il primo ventennio del ‘900 fu protagonista della
grande stagione dell’impressionismo francese. In mostra le tele che hanno scandito il successo della sua fulgida carriera. Info: 011-4429518
GENOVA a Palazzo Ducale fino al 29 aprile: “Edvard Munch”. La mostra celebra i 150 anni
dalla nascita di Edvard Munch (1863-1944), 100 dipinti raccontano l’evoluzione artistica del
pittore norvegese e testimoniano il suo passaggio da un naturalismo di stampo impressionistico a una pittura nuova e audace che sarà determinante per tutta l’arte del XX secolo. Mostra
nella mostra è “Warhol after Munch” con opere di Handy Warhol ispirate a Munch. Un confronto inedito fra l’artista dei sentimenti oscuri e il maestro della Pop Art. Info: 010-5574004
MILANO alla Galleria d’Arte Moderna fino al 23 febbraio: “Giuseppe Verdi e le arti”. In
occasione del bicentenario di Giuseppe Verdi (1813-1901) la GAM presenta dipinti, sculture,
bozzetti, costumi che testimoniano la collaborazione di artisti alle opere verdiane. Inoltre viene raccontata l’amicizia del compositore con artisti quali: Induno, Morelli, Hayez, Gemito,
Boldini. Info: 02-88445947
MILANO al Museo del ‘900 fino al 9 marzo: “Giuseppe Pellizza da Volpedo e il Quarto
Stato. Dieci anni di ricerca appassionata”. Omaggio a una delle opere simbolo del ‘900. In
mostra 30 opere, tra disegni, bozzetti, dipinti che ripercorrono la lunga vicenda creativa del
Quarto Stato. Ai visitatori viene chiesto di lasciare un parere sull’eventuale nuova collocazione del quadro all’interno del Museo. Info: 02-88444061
TREVISO alla Casa dei Carraresi fino al 31 maggio: “Magie dell’India. Dal tempio alla corte, capolavori d’arte indiana” . l’affascinante mondo indiano rivive a Treviso attraverso una
mostra che spazia dal II millennio avanti Cristo all’epoca dei Maharaja. Miniature, oggetti
d’uso rituale e quotidiano, costumi, tessuti, gioielli, statue, bassorilievi, elementi architettonici, foto d’epoca sono collocati in un contesto scenografico che immerge il visitatore nell’antica atmosfera di questo straordinario Paese-continente. Info: 0422-513150
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Anno XXXIX - n.1
REGGIO EMILIA a Palazzo Magnani fino al 23 febbraio: “L’artista Escher. Paradossi grafici tra arte e geometria”. L’esposizione presenta la produzione dell’incisore grafico olandese
Maurits Cornelis Escher (1898-1972) dai suoi esordi alla maturità. In rassegna 130 opere
che rappresentano suggestioni spaziali, costruzioni impossibili, esplorazioni dell’infinito.
Un’ambiguità visiva che da sempre conquista e seduce persone comuni e fini intellettuali.
In particolare le sue opere grafiche, famose per l’uso fantasmagorico di effetti ottici. Info:
0522-454437
FAENZA (RA) al MIC, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza fino al 30 marzo.
“Arturo Martini. Armonie, figure tra mito e realtà”. Molte sono le sublimi sculture di Arturo
Martini (1889-1947) dedicate alla figura femminile. L’esposizione racconta le tappe più importanti della carriera dell’artista, testimoniate da pezzi significativi della sua poetica come
l’Odalisca, la Maternità, La Nena, e Gli amanti a cavallo. Info: 0546-697311
ROMA al Palazzo delle Esposizioni fino al 2 marzo: “Anni ’70. Arte a Roma”. Grazie all’attività di gallerie, associazioni culturali e artisti straordinari, Roma negli anni ’70 del secolo
scorso fu un accogliente bacino di culture visive diverse e teatro di importanti sperimentazioni artistiche. Circa 200 opere di oltre 90 autori italiani e internazionali rendono omaggio a
questo importante decennio nella capitale. Info: 06-39967500
ROMA a Palazzo Massimo fino al 1° giugno. “Mostri. Creature fantastiche della paura e del
mito”. Mostri, uomini bestie, animali, demoni sono al centro di questa originale esposizione che analizza il tema dell’immaginario ancestrale e primitivo delle origini, dall’Oriente a
Roma. Cento reperti archeologici danno un panorama completo dell’iconografia di creature
fantastiche codificate nella storia dell’arte dell’antichità. Info: 06-39967700
I programmi del
li trovate alla pagina 643
del Televideo di Rete 55
pag. 643
oppure in Internet
Trasmissione
“GUIDA A
TELEVIDEOVARESE”
un programma TV nel
palinsesto di Rete 55.
Ogni martedi
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Anno XXXIX - n.1
chi vende e chi compra
Si ricorda ai Soci che i canali previsti per comunicare le proprie offerte e le proprie
richieste sono questa rubrica e l’apposita bacheca della sede sociale. Le inserzioni
vengono pubblicate tre volte. Gli asterischi indicano le pubblicazioni già avvenute.
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Anno XXXIX - n.1
estratti dalle edizioni digitali del gennaio 2014
per i testi completi: www.alvolante.it
Rc auto in aumento per 1.200.000 italiani
Si apre male il 2014 per gli assicurati italiani: secondo una recente indagine,
quasi 1,2 milioni di automobilisti subiranno rincari tariffari.
PER CHI HA CAUSATO UN SINISTRO - Hai provocato un incidente nel 2013?
Quest’anno ne subirai le conseguenze. Secondo le rilevazioni del portale Facile.it, saranno quasi 1.200.000 gli italiani che, responsabili di un sinistro, dovranno pagare una tariffa più elevata. Il sito, che ha analizzato oltre 500.000 preventivi effettuati negli ultimi 30
giorni, rispetto allo scorso anno ha rilevato un calo del numero di italiani penalizzati per
aver causato un sinistro: in percentuale, questi guidatori rappresentano solo il 3,67% del
totale degli utenti alle prese con il rinnovo. Il motivo? Incide la riduzione del parco auto
circolante e dei chilometri percorsi in un anno dagli automobilisti. DIFFERENZE REGIONALI - La Toscana perde lo scettro di regina dei sinistri denunciati (è stata in prima posizione per quattro anni di fila) e viene superata dall’Umbria,
dove la percentuale di automobilisti che ha dichiarato di aver causato un incidente nel
2013 arriva al 5,11%, in forte aumento rispetto allo scorso anno (era quartultima tra le
20 regioni); la Toscana è seconda (4,85%), mentre la regione Lazio è terza (4,75%). Fanalino di coda il Molise (2,25%), seguito da Friuli-Venezia Giulia (2,97%) e Basilicata
(3,21%). Per quanto riguarda la categoria professionale dichiarata, invece, sono i liberi
professionisti a chiedere più spesso l’intervento della compagnia assicuratrice e ad essere penalizzati con il cambio di classe di merito: tra di loro, la percentuale è del 5,42%. Li
seguono a ruota i medici e gli infermieri, anch’essi con una percentuale superiore al 5%.
Il ministro Cancellieri vuole il reato di omicidio stradale
L’annuncio del ministro della Giustizia Cancellieri: governo al lavoro per
l’introduzione del reato di omicidio stradale.
CHE COSA POTRÀ CAMBIARE Pene più severe contro chi causa incidenti sotto l’effetto di alcol o droga: è
l’obiettivo del ministro della Giustizia
Anna Maria Cancellieri, che nelle scorse
ore ha parlato del nuovo reato di omicidio stradale.
Oggi infatti, nel caso di sinistro mortale
o con gravi lesioni fisiche provocato da
un guidatore in pesante stato d’ebbrezza
o sotto l’effetto di stupefacenti, il codice
penale prevede il reato di omicidio colposo dovuto a imperizia, negligenza o
47
Anno XXXIX - n.1
imprudenza. La reclusione va da 3 a 10 anni, e la patente viene revocata solo temporaneamente. Con il reato di omicidio stradale, la reclusione potrebbe andare da 8 a 18 anni,
mentre la patente verrebbe revocata per sempre. In questo modo, l’omicidio stradale
sarebbe simile a quello doloso (“volontario”). SULL’ONDA EMOTIVA - Il ministro pensa di introdurre il reato di omicidio stradale
con un disegno di legge (con i tempi necessari per l’approvazione da parte del parlamento), o addirittura con un decreto, efficace entro fine gennaio. Forse a incidere sull’annuncio è stato il recente arresto del ragazzo romeno che con la sua Ford Ka, il 26 dicembre
scorso, ha ucciso una bimba: il giovane era ubriaco, drogato e senza patente. A influenzare l’uscita del ministro può essere stato anche il sinistro mortale (due vittime, madre
e figlia) sulla Salerno-Reggio Calabria. Il guardasigilli ha detto che “si tratta ormai di
un problema sociale e come tale va affrontato, introducendo strumenti dissuasivi per chi
ritiene di potersi mettere alla guida pur non essendo completamente padrone di se stesso
e dunque in disprezzo della vita altrui”. COME FINIRÀ? - Attenzione però: al di là delle polemiche sul reato di omicidio stradale (questione delicatissima, su cui gli avvocati potrebbero dare adito a eterne schermaglie legali, come avviene oggi per l’omicidio colposo), va detto che spesso abbiamo
assistito ad annunci “politici”, immediatamente dopo stragi stradali dovute ad alcol o
droghe. È da tre anni che si parla di omicidio stradale, e anche di introduzione del reato
tramite decreto. E lo stesso ministro Cancellieri, nel 2012, era molto perplessa in proposito.
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Alla scoperta dell’Italia
Anno XXXIX - n.1
Comune per Comune
Compiano (PR)
Compiano significa “campo piano” ovvero il campo che, nella preistoria, ricopriva
l’intera vallata del Taro.
Già nell’XI secolo è presente un borgo
fortificato (la prima rocca carolingia risale all’814) con giurisdizione sull’alta valle
del Taro.
Intorno al Mille appartiene ai Malaspina e, quindi, al Comune di Piacenza fino
al 1258, quando viene ceduto a Ubertino
Landi.
Nel 1312, con l’investitura imperiale dei
feudi di Bardi e Compiano alla famiglia
ghibellina dei Landi, inizia quella che sarà
la più longeva signoria d’Italia, durata 426
anni.
Nel 1532, l’imperatore Carlo V proclama
principato il territorio di Compiano, Bardi e Borgo Val di Taro. Il nuovo principe
Agostino Landi ottiene nel 1552 il privilegio di battere moneta, dando così inizio al
periodo di grande fioritura rinascimentale
del castello.
Nel 1578, una rivolta per l’introduzione di
nuove tasse, fomentata dai duchi Farnese
di Parma, nemici storici dei Landi, causa la
perdita di Borgotaro e il cambio di residenza urbana dei principi Landi da Piacenza
(dove il duca aveva ordinato la confisca
dei loro beni) a Milano, centro del potere
spagnolo in Italia.
Dal 1578 al 1682 il Principato dei Landi
consiste unicamente delle due giurisdizioni di Bardi e Compiano, unico esempio
italiano di “stato territoriale istituzionale”,
la cui vita è però cristallizzata su basi antiquate dalla salvaguardia imperiale. Tutti i
poteri rimangono infatti nelle mani del signore, l’Eccellentissimo Principe. Ma già
nel 1630, anno della peste manzoniana, finisce il periodo aureo dello Stato di Bardi
e Compiano, con il passaggio di consegne
da Federico Landi, rimasto senza discendenti maschi, alla figlia Polissena e al di lei
marito Gian Andrea, della casata genovese
dei Doria.
Nel 1682, Bardi e Compiano entrano a far
parte dei domini dei duchi Farnese di Parma.
Nel 1738, la fine giuridica dei feudi Landi
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Anno XXXIX - n.1
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Anno XXXIX - n.1
è voluta dall’imperatore Carlo VI: Bardi,
Compiano e Borgotaro entrano nell’orbita
dei nuovi sovrani di Parma e Piacenza, i
duchi Borbone. Nel 1805 il territorio è annesso all’Impero Napoleonico. Anche con
la Restaurazione, i feudi rimangono un’appendice del Ducato.
1861, con l’Unità d’Italia l’area dell’ex
Stato Landi viene assegnata alla Provincia
di Parma.
Gli orsanti
Il “passaporto della leggera” è, nel gergo
ottocentesco dei girovaghi, il misero bagaglio che gli ambulanti si portavano dietro
nel loro vagabondare per le strade d’Europa.
Fra loro c’erano venditori d’inchiostro,
lumini o pomate “miracolose”, burattinai,
musicanti, “Aeranti con mercerie”. L’epicentro originario di questi “artisti” era la
zona del monte Pelpi, nell’Appennino par
mense, tra Bedonia e Compiano, dove ha
sede il museo degli “orsanti”, i montanari
che suonavano nelle fiere di paese, mettendo in mostra orsi, scimmie e cammelli. Il
museo si può visitare solo su prenotazione
Tel. 0523.385130 - [email protected]
La visita
Il borgo ha vicoli lastricati in salita sui
quali si affacciano palazzi nobiliari e case
torri; è protetto dalle mura fortificate del
castello, al cui destino è stato per secoli
legato.
Per la sua particolare conformazione è
chiamato “la San Marino della provincia
di Parma”.
Nella piazzetta con belvedere sulla vallata, è da visitare la chiesa di S. Giovanni
Battista. L’antico municipio e tribunale di
Compiano ha una bella facciata con balcone seicentesco.
Il Castello, cui fa da corona il borgo, sem-
Camping
TUNNEL
nella Valle del Gran San Bernardo è il campeggio ideale per
trascorrere una vacanza in montagna, sia d’estate che d’inverno
In posizione strategica,
comodo da raggiungere,
situato nel caratteristico
paese di Etroubles (mt
1280 slm), soleggiato e
circondato da cime che
superano i 3000 metri,
dispone di 95 piazzole
erbose, tutte in piano e
terrazzate, con allaccio
elettrico e, in estate, carico/scarico acque chiare.
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riscaldati in inverno. Bar e ristorante aperti in estate e in
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51
Anno XXXIX - n.1
tradizione gastronomica locale.
Primi piatti: gnocchi di castagna con la
ricotta. Secondi piatti: vitello alla Valtarese (vitello arrosto con contorno di funghi
porcini e faraona alla castellana (in umido
con sapori dell’orto).
Occasioni di visita
bra non temere il passaggio del tempo, in
quanto abitato dall’ultima proprietaria fino
al 1987. Edificato su uno sperone roccioso a guardia del corso del fiume Taro, ha
pianta trapezoidale ed è chiuso agli angoli
da tre torri rotonde “alla piacentina”, a filo
delle cortine murarie per offrire minor bersaglio alle artiglierie, e da una torre quadrata più antica.
Oggi si presenta come possente struttura
quattrocentesca con ampliamenti sei-settecenteschi.
Con il declino dello Stato Landi, sotto il
Ducato di Maria Luigia divenne prigione
di Stato, in cui furono rinchiusi i carbonari
dei moti del 1821. Nel 1900 venne adibito
a collegio femminile, per poi tornare abitazione privata per la marchesa Gambarotta.
A tavola
I funghi porcini e le castagne costituiscono
le materie prime dei boschi dell’alta valle
del Taro, presenti in tante ricette della
Dal 21 giugno al 16 agosto, ogni sabato sera, Festival dei Girovaghi: raduna a
Compiano tutti coloro che vogliono esibire le proprie capacità creative, in omaggio
ai girovaghi del passato. Per i cultori della
vita errabonda, un’estate all’insegna della spontaneità e della musica, con bande
giovanili, artisti di strada, personaggi itineranti e strampalati. Tel. 0525 825513, email: alpimariateresa @libero.it
Dal 21 giugno al 15 settembre, sabato e
domenica pomeriggio e sera, Botteghe:
“riaprono” le antiche botteghe, con artisti e
artigiani che espongono le loro produzioni
nelle vetrine e per le strade del borgo. Tel.
0525 825513, www.leantichebotteghecompìano. com.
Prima metà di settembre, premio letterario
PEN Club. Il vincitore viene scelto con votazione segreta dai 250 scrittori del Club.
Autori e pubblico assistono allo spoglio
delle schede nella piazza di Compiano.
1° settembre, nella frazione di Isola millenaria di S. Terenziano, mostra mercato di
prodotti biologici locali.
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52
Castelmezzano (PZ)
A metà strada fra i castelli di Pietrapertosa e di Brindisi Montagna, sorgeva la fortezza normanna Castrum Medìanum, cioè
“castello di mezzo”. Da qui il nome Castelmezzano.
Reperti archeologici, risalenti al VI e V
sec. a.C., confermano la penetrazione dei
Greci nella valle del Basente. Dalle rive
dello Ionio alcune famiglie di coloni si
spinsero verso l’interno; l’antico abitato
era chiamato Maudoro, cioè “mondo d’oro”.
Nel X sec. d.C, le scorrerie dei Saraceni
nelle zone interne costringono la popolazione di Maudoro a cercare un posto più
sicuro.
Sarebbe stato il pastore Paolino a scoprire,
addentrandosi verso est, una naturale fortezza costituita da guglie di rocce a strapiombo, dalle cui cime si potevano respingere gli invasori facendo rotolare grandi
massi di pietra.
La prima roccaforte fu longobarda, poi,
verso il Mille, subentrarono i Normanni a
difenderla dai Saraceni già insediati nella
vicina Pietrapertosa.
Intorno al Mille i Normanni vi costruiscono un castello. Del fortilizio sono ancora
visibili i resti delle mura e la gradinata scavata nella roccia che consentiva l’accesso
Anno XXXIX - n.1
al punto di vedetta più alto, da cui si domina l’intera valle del Basente.
Con l’occupazione normanna il borgo vive
un periodo di prosperità: il feudo viene
concesso ai fedeli dell’Imperatore e cresce
il potere delle comunità religiose.
Con gli Angioini comincia la decadenza.
Nel 1310, Castello Mezzano passa alla
Diocesi di Potenza e nel 1324 a quella di
Acerenza.
Dal XIV al XVI sec, sotto il dominio aragonese, il feudo cambia di proprietà molte
volte, ma solo verso il 1580, quando viene nominato barone Giovanni Antonio De
Leonardis, migliorano le condizioni sodali della popolazione, che un censimento
dell’epoca stima in 91 famiglie.
Nel 1686, il feudo, tenuto fino a questa
data dai De Leonardis, passa per via nuziale ai De Lerma, ai quali rimane fino all’estinzione del potere feudale, nel 1805.
Nella prima metà del XIX sec. si afferma
il fenomeno del brigantaggio: tra i nascondigli naturali delle rocce e della macchia
boschiva, molti diseredati trovano qui il
loro ambiente ideale.
Alla fine del secolo si fa invece rilevante il
dramma dell’emigrazione che spinge Oltreoceano molte famiglie.
53
Anno XXXIX - n.1
La visita
Il luogo è già di per sé fantastico, con questo paesaggio di roccia, con il grigio-scuro
delle arenarie che sembra inghiottirlo avvolgendolo in un cono d’ombra quando
cala la sera, e i misteriosi camminamenti
delle sentinelle normanne.
Scenografico è l’arrivo in paese, che compare improvvisamente adagiato ad anfiteatro alla parete rocciosa, subito fuori da una
galleria scavata nella roccia, dopo il superamento di una spettacolare gola.
Castelmezzano ha conservato l’originario
impianto urbanistico medioevale. Risulta
infatti un agglomerato concentrico di case
arroccate in una conca rocciosa secondo
l’antica forma di terrazzamento, con i tetti in lastre di pietra arenaria. Girare per il
centro storico è suggestivo per la presenza
irreale della roccia inserita nelle costruzioni, per le numerosissime e ripide scale e
scalette che intersecandosi tra loro invitano a salire alle vette sovrastanti e a godere
i “meravigliosi panorami delle cosiddette
“Dolomiti lucane”, che per l’aspetto aspro
e frastagliato ricordano le montagne delle Alpi orientali (in realtà non si tratta di
roccia ma di compatta arenaria). La roccia
è sempre presente: nelle sue viscere sono
scavati i sottoportici che uniscono stradine
e piazzette, un tempo luogo di socializzazione.
Da vedere la Chiesa Madre di S. Maria,
edificata nel XIII sec in pietra locale nella
piazza principale, conserva al suo interno
una statua lignea trecentesca raffigurante
la Madonna con Bambino. Notevoli anche i diversi palazzi gentilizi del borgo: i
palazzi Merlino, Parrella, Coiro, Paternò,
Campagna e il vasto Palazzo ducale dei De
Lerma, gli ultimi signori di Castelmezzano.
Imperdibile, infine, la visita ai resti del
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54
fortilizio normanno-svevo, con la gradinata stretta e ripida scavata nella roccia che
porta nel punto più alto, là dove la vedetta
della guarnigione militare sorvegliava la
sottostante valle del Basento. Salire quei
cinquanta gradini con il volteggiare dei
falchi sulla testa è un’esperienza quasi mistica.
Una curiosità
Un’antica tradizione che dura ancora oggi
vuole che quindici giorni prima delle nozze, i genitori degli sposi preparino le crostale, dolci ricoperti di zucchero e miele
con cui omaggiare gli invitati (in genere,
l’intero paese). La preparazione è un rito
collettivo che impegna tutte le donne del villaggio
e dura un’intera
notte.
Vengono
rotte circa 400
uova, alle quali
si aggiunge una
montagna di farina per ottenere un
impasto omogeneo
da cui ricavare una
sfoglia circolare molto sottile; con un arnese dentellato questa è poi suddivisa in tante
linguette di pasta che vengono ripiegate su
se stesse e fritte in olio d’oliva. Consegnano le crostole agli invitati le ragazze nubili, accompagnate dall’augurio di coronare
al più presto il loro sogno d’amore.
A tavola
La salsiccia, un salame particolarmente
saporito la cui preparazione comprende
varie fasi corrispondenti ai diversi periodi
dell’anno.
Oltre alle crostole, l’agnello alle erbe e il
capretto con patate alla brace.
Anno XXXIX - n.1
Occasioni di visita
Il falò del Sabato Santo: i ragazzi con vecchi strumenti musicali, troccole e verncole,
fanno il giro del villaggio per raccogliere
la legna da bruciare la notte con un grande
fuoco nella piazza principale.
Prima domenica di maggio, Sagra della
Quagliata: si festeggia la Madonna del Bosco con una festa contadina di antiche origini, durante la quale tra canti e giochi si fa
la quagliata, cioè si produce il formaggio.
Estate Castelmezzanese: il cartellone estivo del Comune e della Pro Loco “Le Dolomiti Lucane” comprende spettacoli teatrali, musicali, cinema all’aperto e sagre di
prodotti tipici.
Festa di S. Rocco, il Patrono: il
19 agosto, una processione solenne si snoda per le vie del borgo,
accompagnata da un concerto
musicale e dai fuochi d’artificio.
12 e 13 settembre, festa del Majo:
in occasione della festa di San
Antonio si assiste a una delle rappresentazioni più suggestive, dal
forte impatto teatrale: la festa del
majo, l’albero della Libertà, derivazione dai “culti arborei” che
hanno nel paese di Accettura il loro epicentro tradizionale. Coppie di buoi trascinano
un grosso tronco dal bosco fino al paese;
l’albero viene poi innalzato in piazza e sulla sua sommità viene posta la “cima”, un
agrifoglio anch’esso trasportato in paese in
spalla. Il majo è così pronto per essere scalato da giovani robusti. Il rito propiziatorio
di fertilità si conclude con lo “sparo” della
cima ad opera dei cacciatori locali.
il 13 dicembre, S. Lucia, Sagra della Cuccia: si cuoce in un calderone davanti alla
Chiesa Madre la cuccia, un piatto di fave,
grano, ceci e cicerchie che viene poi benedetto e, alla fine della Messa, distribuito a
tutti i fedeli in segno di buon augurio.
55
il Vino
Anno XXXIX - n.1
by bacchus
Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico. Molière
Anche nel 2014 torneremo in Piemonte per il nostro tradizionale
raduno sociale. Con questa rubrica cerchiamo di conoscere meglio
i vini che, nel nostro girovagare, siamo soliti acquistare. In questo
numero parleremo, in maniera specifica, proprio della degustazione.
Degustare il vino
Il vino non va solo bevuto, va soprattutto
degustato. Per farlo bene occorre fare ricorso ai sensi dell’olfatto, della vista, del
tatto e del gusto. Bisogna concentrarsi sui
vari aspetti e considerarli separatamente.
Trattiamoli uno alla volta.
In generale i vini rossi giovani si presentano con un colore rosso-violaceo, rossoporpora o rosso-rubino. Quelli più vecchi
hanno un colore rosso-aranciato e tendente
al bruno. I vini bianchi vanno dal gialloverdolino al giallo-paglierino, dorato e
all’ambrato. I bianchi dolci sono più scuri
di quelli secchi.
L’aspetto
L’aroma
Per valutare l’aspetto di un vino bisogna
tenere soprattutto conto del colore e della
limpidezza. Per farlo sarebbe opportuno
disporre di una luce naturale ma, se non
è possibile, si può utilizzare una luce artificiale ed un fondo bianco o comunque
neutro. Il vino va osservato attraverso il
vetro del bicchiere che deve essere mosso
in modo da imprimere al liquido un movimento rotatorio.
Prima di tutto osserviamo che il vino sia
limpido, ovvero che non ci siano particelle
in sospensione. Se così non fosse vuol dire
che durante le varie fasi di produzione non
sono state rispettate tutte le norme per evitare l’inconveniente. Una leggera torbidità
può essere accettata solo in vini invecchiati. Poi bisogna osservare il colore. E’ un
aspetto molto importante che dipende dal
vitigno impiegato, dal processo di vinificazione, dall’invecchiamento. Per valutare il
colore occore disporre di una sorgente di
luce adeguata per evitare di vederlo più
scuro di quello che è in realtà.
Qui entra in gioco l’olfatto. Ma non basta “annusare” il contenuto del bicchiere.
Senza addentrarci nella descrizione di
quella macchina complessa che è il naso
possiamo limitarci a dire che l’olfatto si
esercita per via diretta, ovvero attraverso
l’ispirazione dalle narici, e quella indiretta, ovvero quello che, dall’interno della
bocca, raggiunge le fosse nasali. Un olfatto ben allenato riesce a distinguere centinaia di aromi diversi.
Per quanto riguarda i “profumi” dei vini li
possiamo classificare in primari, secondari
56
e terziari.
Gli aromi primari sono quelli che si trovano nell’uva e nel mosto o che possono
essere estratti dalle bucce delle uve soprattutto nere. Sono tipici dei vitigni e delle
uve a carattere fruttato (ribes, ciliegia, fragola).
Gli aromi secondari derivano dalla fermentazione e si sviluppano in seguito
all’azione dei lieviti. Sono caratteristici delle cantine durante la vinificazione.
Sono odori di pane, di pasta fermentata, di
banana, di acetone, di caramelle acidule.
Gi aromi terziari o bouquet derivano
dall’invecchiamento. Bisogna fare attenzione che l’odore del legno non sovrasti gli
altri profumi. I vini conservati a contatto
con l’aria acquisiscono un “bouquet da ossidazione” con odore di mela, di cotogna,
di Marsala.
Anno XXXIX - n.1
I vini conservati al riparo dall’aria acquistano un “bouquet di riduzione” tipico dei
vini conservati in botti o invecchiati in bottiglia.
Per valutare l’aroma occorre impugnare il
bicchiere dallo stelo, avvicinarlo al naso e
inspirare. Poi effettuare alcuni movimenti
circolari con il bicchiere in modo da aumentare la superficie di contatto con l’aria
e favorire la liberazione degli aromi.
Il linea generale più un vino è giovane e
minore è il numero dei vitigni utilizzati
per la sua produzione, più risulta semplice
definire le sue caratteristiche aromatiche.
Più il vino invecchia più si formano nuovi profumi, ovvero il bouquet diventa più
complesso e diventa più difficile individuare i diversi aromi.
Nel prossimo numero parleremo del sapore e della persistenza olfattiva.
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Anno XXXIX - n.1
EL VIN BENEDIO
Un prete novèlo zè stao scoprìo
che nela messa, el cereghin
sul calice, prima che a sia benedìo
a ghe bute tanto vin e aqua apena ‘na giòssa:
“De quela - a dise el pretin “no ocore tanta, baste la mossa”.
Ma un giorno rive in curia
sta notisia fenomenale,
el vescovo va in furia,
e mande a ciamare
sto prete originale,
a vuole spiegassion,
a bate el tavolo. Furioso,
a lo trate da bufon, da passo criminoso.
E quelo responde:
“Ecelenza, Monsignore,
la mia mente zè sana,
quando penso che a zè sangue
de Nostro Signore
ghe ne bevarave ‘na damigiana.
Poesia in dialetto veneto ripresa dal
calendario del Camping Adriatico
Il vino benedetto
A un prete novello si è scoperto / che nella
messa il chierichetto / nel calice, prima che
sia benedetto, / ci versava tanto vino / e di
acqua appena una goccia: “Di quella - dice il
pretino - non occorre tanta, basta la mossa”.
/ Ma un giorno arriva in curia / questa notizia
sensazionale. / Il vescovo va su tutte le
furie, / e manda a chiamare / questo prete
originale, / vuole spiegazioni, / batte i pugni
sul tavolo; furioso / lo tratta da buffone, / da
pazzo criminale. / E quello risponde: / “Eccellenza, Monsignore, / la mia mente è sana,
/ quando penso che è il sangue / di Nostro
Signore / ne berrei una damigiana”.
Guerrino Boscolo Seggionetto (1915-2002)
- da “Poesie in dialetto de Ciosa e Marina”,
TRV, Conselve, s.d.
Il Campeggio Adriatico è situato nel centro della spiaggia del lido di
Sottomarina-Chioggia direttamente sul mare Adriatico. Si distingue per
l’efficienza, la cordialità e il carattere familiare che può offrire ai propri
clienti. E’ dotato di tutti i confort: piscine, animazione, ristorante, market.
Spiaggia privata con bassi fondali adatti a bambini e bagnanti inesperti.
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Lungomare Adriatico, 30015 Sottomarina (VE)
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58
Anno XXXIX - n.1
I perché di Volpino
A tutti è certamente capitato di entrare in una
stanza buia e, naturalmente, non vedere niente.
Ma dopo un po’ l’occhio si adatta all’oscurità e si
comincia a vedere qualcosa. Perché succede ciò?
Nell’occhio ci sono pigmenti fotosensibili che, in caso di abbagliamento, si saturano
quasi istantaneamente provocando perdita di sensibilità della retina.
Se ci troviamo in una situazione di illuminazione stabile si realizza una condizione di
equilibrio dinamico in cui si bilanciano consumo e rigenerazione di questi pigmenti.
Se invece ci troviamo al buio il consumo si arresta mentre la rigenerazione porta ad
un forte accumulo di questi pigmenti ed al conseguente aumento della sensibilità
visiva. Ecco perché cominciamo a “vedere un po’ meglio”.
Naturalmente questo fenomeno si sviluppa in maniera diversa da persona a persona.
Influiscono l’età, la stanchezza, la nutrizione, lo stato di salute.
Importante è, ad esempio, la vitamina A, (quella che abbonda nelle carote).
Questo adattamento può richiedere anche qualche minuto e la sensibilità migliore si raggiunge dopo una ventina di
minuti. Naturalmente questa maggiore
sensibilità gioca a svantaggio della rapidità di percezione e dell’acume visivo.
Possiamo concludere dicendo che, per
fortuna, hanno inventato le lampadine e
la comodità di premere un interruttore.
L’impulso visivo, il fotone, colpisce la retina e agisce
sul pigmento fotosensibile presente nei fotorecettori.
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Trovate
Anno XXXIX - n.1
da Rodolfo
MI PADRE ME DICEVA
di Aldo Fabrizi
Mi padre me diceva; fa attenzione
a chi chiacchiera troppo, a chi promette
a chi dopo esse entrato fa: “permette?”
a chi aribarta spesso l’opinione
e a quello co la testa da cojone,
che nu’ la cambia mai; a chi scommette,
a chi le mano nu’ le strigne strette,
a quello che pia ar volo l’occasione
pe dì de si e offrisse come amico
a chi te dice sempre so d’accordo
a chi s’atteggia come er più ber fico
a chi parla e se move sottotraccia,
ma soprattutto a quello - er più balordo che, quanno parla, nun te guarda in faccia.
Anche il circo è in crisi, perché una
volta per vedere i pagliacci si andava
al circo, ora si vedono dappertutto
Un giorno nel Parlamento inglese, Winston Churchill, il famoso uomo
politico che tutti conosciamo, ebbe un’animata discussione con Lady
Astor, la prima donna ad
avere un seggio alla camera dei Comuni.
Ad un certo punto, inviperita, la donna gli gridò:
- Se io fossi sua moglie, metterei del veleno nel suo caffè!
A questo, il grande statista rispose pacatamente:
- E se io fossi suo marito, lo berrei senz’altro.
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Anno XXXIX - n.1
Accadde in gennaio
6 gennaio1838 - Samuel Morse compie il suo primo test di
successo del telegrafo elettrico ed il relativo alfabeto (detto
poi codice morse).
6 gennaio 1884 - muore Gregor Johann Mendel,
biologo, matematico e frate agostiniano. I suoi esperimenti sulle piante di piselli e le sue
osservazioni sui caratteri ereditari lo fanno considerare dal mondo scientifico il precursore della
moderna genetica.
6 gennaio 1907 - a Roma Maria Montessori apre la prima scuola e centro di cura “casa
dei bambini”, in cui applica una nuova concezione di scuola d’infanzia: il metodo della
pedagogia scientifica. 8 gennaio 1942 - Stephen William Hawking nasce a Oxford. Tra il 1965 e il 1970
elabora un modello matematico che dimostra l’evoluzione dell’universo attraverso il
big bang. Negli anni ‘70 compirà importanti studi sui buchi neri, divulgati in seguito al
grande pubblico. Occuperà la cattedra lucasiana di matematica a Cambridge che fu di
Isaac Newton, pur essendo costretto all’immobilità dalla sclerosi laterale amiotrofica. Immerso nel verde di pini, eucaliptus e olivi dispone di un
comodo bus navetta che lo collega al mare cristallino di
Santa Maria di Leuca che dista solo 3 km.
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Anno XXXIX - n.1
Pasticcio di tagliatelle
I suggerimenti
di Anna
Gr. 400 tagliatelle secche - ½ lt. besciamella
- passata di pomodoro - olio - aglio - basilico origano - sale - pepe - parmigiano grattugiato
Rosolare l’aglio nell’olio, unire la passata di pomodoro,
basilico, pizzico di origano e cuocere per 15 minuti.
Condire la pasta cotta al dente con la besciamella e la salsa di pomodoro, versare in
una teglia, cospargere di parmigiano grattugiato e far gratinare in forno caldo.
Straccetti di pollo o tacchino
o vitello o filetto di maiale
Tagliare la carne prescelta in piccoli pezzi, infarinare
e rosolare in olio e burro. Sfumare con vino bianco e
finire di cuocere.
Cipolline al vino bianco
Gr. 500 cipolline già spellate - farina bianca - ½
bicchiere vino bianco - ½ bicchiere di acqua - erbe
di provenza o altre a piacere - sale - pepe - olio
Dorare le cipolline in olio, spolverizzare con la
farina e mescolare, poi versare il vino e l’acqua scaldati in precedenza, le erbe aromatiche, sale e pepe. Cuocere a fuoco basso per circa mezz’ora.
Congratulazioni ai nonni
Piero e Giusy Mazzoglio
per la nascita della nipotina SERENA
Pasquale e Valeria Lamonaca
per la nascita della nipotina AURORA
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L’angolo delle erbe
Anno XXXIX - n.1
di Giusy
Erbe per i capelli
prima parte
I problemi più comuni che possono danneggiare la capigliatura - fragilità, forfora e caduta precoce - richiedono l’intervento dello specialista. Tuttavia, i prodotti a base di erbe
officinali possono essere utili per coadiuvare il trattamento medico.
Per prevenire la caduta
Bardana
Succo con foglie fresche. Preparare il succo con la
centrifuga (2-3 manciate di foglie) e usarlo per frizionare il cuoio capelluto tutti i giorni.
Tintura. Acquistarla dall’erborista specificando che
è per uso esterno.
Diluire 15 gocce in poca acqua distillata e usare il
liquido per frizionare, ogni sera, il cuoio capelluto.
Decotto di radici secche. Mettere 100 gr di
radici secche sminuzzate in un litro d’acqua in
ebollizione, fare bollire piano per 20 minuti, raffreddare e filtrare. Usare il decotto per frizionare
il cuoio capelluto tutte le sere.
Crescione
Succo fresco. Raccogliere alcune piante in luoghi non inquinati e preparare il succo con la centrifuga.
Frizionare giornalmente.
Ortica
Preparare un decotto facendo bollire per un quarto d’ora 40 gr di radice d’ortica e 40 gr
di radice di bardana sminuzzata e 20 gr di sommità fiorite di timo. Lasciare raffreddare,
filtrare e usare per frizioni giornaliere.
63
Anno XXXIX - n.1
Per combattere la forfora
Capelvenere
Far bollire 100 gr di fronde secche in un litro d’acqua per 10
minuti, raffreddare e filtrare.
Usare il decotto per frizionare ripetutamente i capelli prima
dello shampoo.
Ortica
Fare bollire per 20
min 100 gr di foglie
fresche in ¾ di litro
di acqua distillata, addizionata con mezzo
litro di aceto di mele.
Filtrare e lasciare raffreddare. Fare lo shampoo, risciacquando abbondantemente e, con
un telo di spugna, togliere l’acqua in eccesso.
Frizionare con il decotto il cuoio capelluto, a lungo e dolcemente, per un quarto d’ora.
Versare poi su tutta la testa la preparazione rimasta e asciugare i capelli all’aria o usando
il phon a calore moderato.
Questo trattamento, oltre che contro la forfora, è utile per prevenire la caduta dei capelli.
Costruzioni chiavi in mano civili ed industriali
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64
Anno XXXIX - n.1
la pagina del sorriso
by Do Re Mi Fa...usto
Il seguito della storia del bar di Helga
Nel Notiziario precedente vi abbiamo raccontato la geniale trovata di
Helga.
La nostra barista, titolare di un bar frequentato da disoccupati con
pochi soldi, escogitò la formula “bevi ora e paga dopo”.
L’operazione ebbe un grande successo e la clientela aumentò notevolmente. Lei poté così alzare i prezzi e nessuno protestò, tanto avrebbe
“pagato dopo”.
La banca di Helga, visto il grande giro di affari le aumentò il credito.
L’ufficio investimenti & alchimie finanziarie della banca, basandosi sui
crediti vantati dalla cliente, emise gli “sbornia bond” che andarono a
ruba.
Tutto filò liscio finché un nuovo direttore della banca chiese il rientro
del credito e il bar, i cui clienti erano senza soldi, fallì.
Naturalmente gli “sbornia bond” crollarono, la banca entrò in grande
difficoltà e l’economia locale si paralizzò.
...ma dopo cosa successe?
I fornitori di Helga, che in virtù del suo
successo, le avevano fornito gli alcolici con
grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano
ora pieni di crediti inesigibili visto che lei
non poteva più pagare.
Purtroppo avevano anche investito negli
Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.
Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce anche lui.
Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che
chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa i dipendenti e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.
65
Anno XXXIX - n.1
Per fortuna la banca viene invece salvata da un
mega prestito governativo senza richiesta di
garanzie e a tasso zero.
Per reperire i fondi
necessari il governo
ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati
al bar di Helga perché astemi o
troppo impegnati a lavorare.
Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli
Sbornia Bond alle cronache degli ultimi anni, giusto per
aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio.
GIOIELLERIA MARELLI
VARESE
Gioielli - Orologi
Argenti - Liste Nozze - Bomboniere
Riparazioni e Assistenza
VARESE - P.zza XX Settembre, 3 - 3/A
Tel. 0332 285294 - 285787 Fax 0332 496686
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Anno XXXIX - n.1
la pagina
del rompicapo
by Archimede
Il testamento del pastore
Un vecchio pastore, sentendosi prossimo alla fine, decide di dividere il suo gregge, di diciassette pecore, fra i suoi tre figli in modo che il figlio maggiore riceva metà del gregge,
il secondogenito un terzo e il figlio minore un nono.
Morto il padre i tre figli si trovano in grande difficoltà: come rispettare la volontà del defunto senza uccidere le pecore? Per fortuna viene in loro soccorso un altro pastore, amico
del padre, che li aiuta a risolvere brillantemente il problema. Come ha fatto?
Il contadino al mercato
Le righe dritte
Un contadino va al mercato a vendere alcuni animali del suo allevamento.
In questo quadrato
Li divide in sei gruppi:
ci sono sedici pun1° gruppo = 2 polli + 4 conigli
ti. Provate a con2° gruppo = 1 pollo + 3 anatre
giungerli utilizzan3° gruppo = 1 tacchino + 6 polli
do solo linee dritte
4° gruppo = 2 oche
e senza mai alzare
5° gruppo = 2 tacchini + 1 coniglio
la matita dal foglio.
6° gruppo = 1 oca + 1 tacchino + 1 pollo
Sapendo che ogni gruppo viene venduto per 100 Euro e che due animali della stessa
specie vengono venduti allo stesso prezzo, qual’è il valore di ogni animale?
Qui sotto le soluzioni (da guardare solo dopo averci almeno provato)
Il contadino al mercato
Le righe dritte
Con il gruppo 4, sappiamo che un’oca vale 50 Euro.
Con il gruppo 6, sappiamo che un tacchino e un pollo valgono insieme 50 Euro.
Con il gruppo 3, sappiamo che cinque polli valgono 50 Euro, quindi un pollo
vale 10 Euro. Possiamo così concludere che un tacchino vale 40 Euro.
Con il gruppo 5, sappiamo che un coniglio vale 20 Euro.
Con il gruppo 2, sappiamo che un’anatra vale 30 Euro.
Il gruppo 1 non ci dà nessuna informazione nuova.
In conclusione i polli costano 10 Euro, le anatre 30 Euro, un tacchino 40 Euro, un’oca 50 Euro,
un coniglio 20 Euro. Sono prezzi un po’ alti ma gli animali che alleva il nostro contadino sono
molto buoni.
Il testamento del pastore - Il pastore presta ai tre giovani una delle sue pecore ed il gregge risulta
così formato da 18 animali. In questo modo diventa facile rispettare le ultime volontà del padre. Il
figlio magggiore prende nove pecore, il secondogenito ne prende sei ed il terzo ne prende due. Il
totale risulta 9+6+2=17. L’amico pastore si può allora riprendere la sua pecora.

Anno 39 - n.ro 1 - Campeggio Club Varese

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