Piano di lavoro dipartimento di Scienze
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Piano di lavoro dipartimento di Scienze
ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE I.T.C. – I.P.S.A.A. - I.P.S.S.A.R. Cod. Mecc. KRIS006004 Tel.0962/773382 E-MAIL [email protected] Codice Fiscale 91021330799 ___________________________________________________________________ Via Giovanni XXIII - 88842 CUTRO DIPARTIMENTO DI SCIENZE A.S. 2014-2015 PIANO DI LAVORO E PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA COMUNE AREA SCIENTIFICA SCIENZE DEGLI ALIMENTI ( 1°biennio IPSSAR) SCIENZE E CULTURA DEGLI ALIMENTI ( 2° biennio e 5° anno IPSSAR) SCIENZE INTEGRATE (Sc della Terra/Biologia) ( 1° biennio IPSSAR- IPSAA- ITC) SCIENZE INTEGRATE (Chimica) ( 1° biennio IPSSAR- ITC) 1. PREMESSA. L'insegnamento delle scienze naturali di cui fanno parte scienze della terra, biologia e chimica, rientrano tra quelle discipline fondamentali del sapere di ogni persona, l'osservazione dei fenomeni naturali, da sempre ha stimolato studiosi, filosofi e scienziati ad elaborare ipotesi, modelli che hanno contribuito al progresso dell'umanità ed allo sviluppo della società civile . Con la riforma dei nuovi quadri orari (Linee guida per il nuovo ordinamento, sett. 2010) si garantisce, nonostante la riduzione delle ore di Scienze nel primo biennio, la continuità didattica con il 1° ciclo di istruzione. Nel redigere la presente progettazione dipartimentale, si sono tenute in considerazione le indicazioni ministeriali del riordino dei professionali per il primo e secondo biennio e da quest’anno anche per il quinto anno. Per tutti i cinque anni la programmazione sarà orientata sull’acquisizione delle competenze, in particolare si porrà attenzione alla definizione degli obiettivi minimi. I docenti di scienze naturali, chimica e scienze degli alimenti dell' IISS Polo di Cutro, nel seguente piano di lavoro, individuano le linee guida della programmazione annuale del dipartimento tenendo conto degli obiettivi educativi, e degli obiettivi trasversali: cognitivi, formativi e professionali legati alle tre diverse tipologie di scuole (ITC, IPSSAR E IPSAA, corsi diurni e serali) 2. Il profilo educativo, culturale e professionale ( PECUP) dell' I. I. S. S. Polo di Cutro. Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo, culturale e professionale definito da D.L. 17/10/2005 N° 226. Esso è finalizzato: a) alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario; b) allo sviluppo dell'autonoma capacità di giudizio. c) all'esercizio della responsabilità personale e sociale. Con la riforma della scuola secondaria di secondo grado a partire dall'anno scolastico 2010/11, è avvenuto anche il riordino degli istituti tecnici e professionali strutturando in questo modo il quinquennio in due bienni (1° e 2°) e un quinto anno. Per tutti e tre gli istituti del Polo ( ITC, IPSSAR e IPSAA) l'identità è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici ed operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento. L'offerta formativa degli Istituti tecnici e professionali si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo. Le linee guida comprendono l'articolazione in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche in riferimento al quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente. L'area di istruzione generale, di cui fanno parte Sc. della Terra, Biologia e Chimica ( materie di interesse di questo Dipartimento), ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo di tutti gli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione. Tale area ha un peso maggiore nel primo biennio dove, in accordo con l'area di indirizzo, esplica una funzione orientativa in vista delle scelte future, mentre decresce nel secondo biennio e nel quinto anno, dove svolge una funzione formativa. Le aree di indirizzo, specifiche nei tre Istituti (Sc. degli Alimenti e Sc. e Cultura dell'Alimentazione per l' IPSSAR), presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendoli in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio. Il primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze chiave di cittadinanza relativi agli assi culturali dell'obbligo di istruzione, che verranno opportunamente verificate e certificate alla fine del biennio ( Certificato delle competenze di base ai sensi del D.M. 9/2010) per mezzo di prove interdisciplinari sulla base di Unità Didattiche di Apprendimento (una per ogni anno scolastico individuate ed elaborate dai c.d.c.). 2 Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale, al termine del quale, come per il primo biennio le competenze acquisite verranno opportunamente verificate e certificate. Nel quinto anno le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti un'adeguata competenza professionale, idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro sia al proseguimento degli studi. L'ampia flessibilità degli orari garantisce, inoltre, la personalizzazione dei percorsi professionali in regime di sussidiarietà d'intesa con le Regioni e le Provincie autonome. L'IIS Polo di Cutro mette in atto un tipo di offerta sussidiaria integrativa d'intesa con la Regione Calabria che consente agli studenti iscritti ai percorsi quinquennali di conseguire, al termine del terzo anno, anche il titolo di qualifica professionale. In sintesi le caratteristiche fondamentali del nuovo ordinamento, che seguono le classi I, II , III , IV e V sono: l'integrazione dei saperi; il ricorso ai laboratori come didattica ordinaria per promuovere il saper fare e l'apprendimento induttivo; la prassi degli stage e dell'alternanza scuola/lavoro per promuovere un incontro significativo con la realtà economica; la strutturazione della didattica per competenze; la certificazione dei risultati di apprendimento, utile al riconoscimento di quanto acquisito anche in ambito europeo. 3. Quadro orario delle discipline del Dipartimento nei tre Istituti del Polo: ISTITUTO IPSSAR DIURNO DISCIPLINA Sc. Integrate (Sc. della Terra) CLASSI ED ORE SETTIMANALI I, II, III, IV, V 2 Sc. integrate ( Biologia) 2 Sc. Integrate ( Chimica) 2 Sc. degli Alimenti 2 2 IPSAA DIURNO Scienze e cultura degli alimenti (enogastronomia e servizi sala e vendita) 4 Scienze e cultura degli alimenti ( accoglienza turistica) Sc. Integrate ( Sc. della Terra) 2 4 Sc. Integrate ( Biologia) 2 Sc. Integrate ( Chimica) 2 Biologia Applicata ITC DIURNO Ecologia Applicata Sc. Integrate ( Sc. della Terra) 3 3 3 2 2 _ _ 3 2 Sc. Integrate ( Biologia) ISTITUTO IPSSAR SERALE Sc. Integrate ( Chimica) DISCIPLINA Sc. degli Alimenti 2 2 I, 2 Alimenti e alimentazione (Cucina e sala bar) CLASSI ED ORE SETTIMANALI II, III, IV, V 2 Alimenti e alimentazione ( Ricevimento) IPSAA SERALE Sc. Integrate ( Sc. della Terra) 2 Sc. Integrate ( Chimica) 2 Biologia Applicata ITC SERALE _ _ _ _ _ 2 Sc. Integrate ( Biologia) Ecologia Applicata Sc. Integrate ( Sc. della Terra) _ _ _ _ 2 Sc. Integrate ( Biologia) 2 Sc. Integrate ( Chimica) 2 4. FINALITA’ PER AREA COMUNE - ASSE SCIENTIFICO - TECNOLOGICO: L’insegnamento delle discipline scientifiche ha la finalità di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare correttamente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. Le competenze scientifico- tecnologiche, hanno l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale, con particolare riferimento agli aspetti riguardanti il rapporto con se stessi e gli altri; tra uomo e alimentazione e tra uomo e ambiente. A tale scopo assume una particolare importanza l’apprendimento centrato sull’esperienza e i momenti di didattica laboratoriale nello spazio classe. Obiettivo determinante è ancora rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologia, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale in cui vengono applicati. C'è un bisogno di fondo nell'insegnamento per l'apprendimento delle scienze: la necessità di un modello globale per l'insegnamento delle discipline scientifiche al fine di garantire l'acquisizione di competenze unitarie e di ricomporre la frattura oggi esistente nei curricoli di queste discipline. La ricomposizione va fatta attraverso ciò che queste discipline hanno in comune, individuando gli elementi "invarianti" dell'insegnamento/apprendimento che ci permettono di considerare le diverse discipline scientifiche componenti epistemologici dello stesso sistema conoscitivo, le Scienze. Gli elementi invarianti vengono identificati con i nuclei fondanti, "i principia" comuni a una o più discipline, che hanno un forte valore unificante perché integrano i connotati epistemici delle scienze. 4 5. OBIETTIVI TRASVERSALI COMPORTAMENTALI: Educare l’alunno a : Considerare il tempo scuola utile per imparare a contenere eventuali frustazioni trasformandoli in punti di forza ( Patto di corresponsabilità). Stare in classe in modo educato rispettando regole e cose. Rispettare l’adulto e i compagni. Riconoscere di fare parte di un’organizzazione ben definita. Abituarsi a portare il materiale didattico e gli strumenti di lavoro. Stimolare la consapevolezza di sapersi migliorare. Educare alla comprensione umana tra vicini e lontani. 6. OBIETTVI TRASVERSALI COGNITIVI: Guidare l’alunno a: Una maggiore consapevolezza di se, condizione essenziale per far emergere comportamenti funzionali e in ambito relazionale e in ambito cognitivocomportamentale. Saper collaborare e interagire in gruppo, attraverso la partecipazione attiva e consapevole nel processo formativo; Saper operare collegamenti e relazioni tra i diversi ambiti disciplinari, acquisendo capacità critica ed autonomia di giudizio Saper comunicare correttamente, elaborandole informazioni, attraverso l’utilizzo di linguaggi diversi. Il Dipartimento ritiene che gli obiettivi in elenco si possano tradurre in molteplici competenze verificabili e certificabili, tra cui vengono proposte quelle seguenti ( alcune sono a carattere generale, mentre altre sono più specifiche) : Saper rispettare le norme relative all’igiene personale nei vari ambienti e contesti sociali; Far emergere la capacità progettuale più in linea con i propri bisogni; Essere in grado di esporre in modo chiaro e univoco i contenuti essenziali di testo; Guidarli nella elaborazione di materiali a loro più congeniali; Essere in grado di associare un prodotto alimentare al proprio territorio di provenienza. 7. OBIETTIVI COGNITIVI E COMPORTAMENTALI SPECIFICI DELLA MATERIA Scienze Integrate (Scienze della Terra – Biologia): Formare un atteggiamento critico-costruttivo da parte dell’allievo di fronte alle varie realtà che lo circondano. Educare all'osservazione e alla sperimentazione. Promuovere atteggiamenti consapevoli e responsabili per il rispetto della natura e l'utilizzazione delle sue risorse. Saper individuare gli elementi più importanti di un contesto. Acquisire una conoscenza strutturale del proprio corpo. 5 Scienze degli Alimenti / Scienze e cultura degli alimenti: Acquisire una conoscenza strutturale del proprio corpo dal punto di vista fisiologico, con particolare riguardo all’apparato digerente. Conoscere i rapporti tra produzione, trasformazione e conservazione e consumi dei principali alimenti e bevande. Saper riconoscere i rapporti esistenti tra corretta alimentazione e salute. Acquisire la conoscenza dei diversi principi nutritivi. Scienze Integrate ( Chimica): Saper interpretare le trasformazioni fisiche e chimiche. Effettuare investigazioni in scala ridotta con materiali non nocivi. Descrivere le principali proprietà periodiche di un elemento chimico. Saper preparare soluzioni di data concentrazione usando acqua, solventi non inquinanti e sostanze innocue. Vengono di seguito declinate le competenze, le abilità/capacità e le conoscenze previste per il 1° biennio comune: COMPETENZE ABILITA'/CAPACITA' Osservare,descrivere ed Raccogliere dati analizzare fenomeni attraverso l’osservazione appartenenti alla realtà diretta dei fenomeni naturale e artificiale e naturali (fisici, chimici, riconoscere nelle sue varie biologici, ecc.) o degli forme i concetti di sistema e oggetti artificiali o la di complessità consultazione di testi e manuali o media. Organizzare erappresentare i dati raccolti. Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli. Presentare i risultati dell’analisi. Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento. Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema. Analizzare qualitativamente e Riconoscere il ruolodella quantitativamente fenomeni tecnologia nella vita quolegati alle trasformazioni di tidiana nell’economia e energia a partire della società. dall’esperienza Saper cogliere leinterazioni tra le esigenze di vita e i processi tecnologici. Interpretare un fenomeno naturale o un sistema 6 CONOSCENZE Concetto di misura e sua approssimazione. Principali strumenti e tecniche di misurazione. Sequenza delle operazioni da effettuare. Fondamentali meccanismi di catalogazione. Utilizzo dei principali programmi software. Concetto di sistema e di complessità. Schemi, tabelle e grafici. Impatto ambientale, limiti e tolleranza. Concetto di calore e di temperatura. Limiti di sostenibilità delle variabili di un ecosistema. Schemi a blocchi. Concetto di sviluppo sostenibile. artificiale dal punto di vista energetico, distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che lo governano. Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società Saper cogliere leinterazioni tra le esigenze di vita e i processi tecnologici. Adottaresemplici progetti per la risoluzione di problemi pratici. Saper utilizzare linguaggi multimediali per rappresentare dati, disegni, grafici,schemi, tabelle. Adottare nella vitaquotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali. Strutture concettuali di base del sapere tecnologico. Fasi di un processotecnologico ( sequenza delle operazioni: dall’”idea” al “prodotto”). Il metodo della progettazione. Per quanto riguarda la disciplina SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE (IPSSAR) Vengono di seguito declinate le competenze, le abilità/capacità e le conoscenze previste per il 2°: biennio nell'articolazione Enogastronomia e servizi di sala e di vendita e il 5° anno : 2° BIENNIO COMPETENZE ABILITA'/CAPACITA' CONOSCENZE - Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. - Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. - Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico - Distinguere la funzione nutrizionale dei principi nutritivi. - Utilizzare l'alimentazione Come strumento per il benessere della persona. - Riconoscere la qualità di un alimento o di una bevanda dal punto di vista nutrizionale, merceologico e organolettico. - Applicare tecniche di cottura e di conservazione degli alimenti idonee alla prevenzione di tossinfezioni alimentari. - Concetto di alimentazione come espressione della cultura, delle tradizioni e della storia locale e nazionale. - Funzione nutrizionale dei principi nutritivi. - Risorse enogastronomiche del territorio. - Tecniche di conservazione Degli alimenti. 7 QUINTO ANNO COMPETENZE ABILITA'/CAPACITA' CONOSCENZE - Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. - Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. - Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico - Individuare le nuove tendenze del settore di riferimento. - Formulare menù funzionali alle esigenze fisiologiche o patologiche della clientela. - Redigere un piano di HACCP - Individuare gli alimenti in relazione alle consuetudini alimentari nelle grandi religioni. - Nuove tendenze di filiera dei prodotti alimentari. - Allergie, intolleranze alimentari e malattie correlate alla alimentazione. - Certificazione di qualità e Sistema HACCP. - Dieta razionale ed equilibrata nelle varie condizioni fisiologiche e nelle principali patologie. Competenze, abilità/capacità e conoscenze previste per il 2° biennio e il 5° anno nell'articolazione Accoglienza turistica: 2° BIENNIO COMPETENZE ABILITA'/CAPACITA' CONOSCENZE - Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera di interesse. -Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. - Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela. - collegare l'evoluzione della alimentazione e la cultura del territorio. - Identificare i prodotti tipici e il loro legame con il territorio. - Contribuire all'elaborazione di pacchetti turistici, in base alle risorse culturali ed enogastronomiche del territorio. - Storia dell'alimentazione, della gastronomia e della ospitalità. - Caratteristiche alimentari e culturali del cibo. - Risorse enogastronomiche territoriali e nazionali. - Stili alimentari, tutela della salute del consumatore, tracciabilità e sicurezza degli alimenti. ABILITA'/CAPACITA' CONOSCENZE - Individuare e promuovere i prodotti locali, nazionali e internazionali e le risorse artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio. - Riconoscere le nuove tendenze del settore dell'ospitalità e del turismo a livello internazionale. - Storia e caratteristiche del territorio e risorse artistiche, culturali ed enogastronomiche. - Salute e benessere nei luoghi di lavoro. QUINTO ANNO COMPETENZE - Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera di interesse. -Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. - Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela. 8 8. OBIETTIVI FORMATIVI MINIMI PER MATERIA: Gli obiettivi minimi per materia possono essere così sintetizzati: - nella conoscenza basilare e nella comprensione da parte degli allievi dei contenuti essenziali relativi ai nuclei fondanti delle varie discipline; - nelle abilità di applicazione delle conoscenze; - nell'acquisizione di capacità espressive e di accettabili capacità critiche ed analitiche. 9. CONTENUTI DELLE SINGOLE DISCIPLINE : Le classi prime, seconde, terze, quarte e quinte dall'anno scolastico 2010/11 seguono le linee guida ( art. 8 comma 6 D.P.R. 15/3/2010) del nuovo ordinamento, per questo i singoli Dipartimenti di Scienze, Sala e vendita, Cucina e Accoglienza hanno elaborato sia individualmente che in seduta congiunta (incontro del 04/09/2014 ) nuove programmazioni temporizzate per favorire le attività pluridisciplinari (basate su nuclei fondanti) per sviluppare le competenze trasversali, a tale proposito sono stati individuati prodotti e territori di riferimento per lo studio enogastronomico del territorio Crotonese, Calabrese e Italiano. Per sviluppare le competenze indicate dai profili di ciascun indirizzo in tutte le classi sopra citate sono state elaborate, da appositi gruppi di lavoro, dove erano presenti i Dipartimenti dell'area scientifica e delle aree di indirizzo, delle Unità Didattiche di Apprendimento (U.D.A.). Nelle U.D.A. vengono individuate: - competenze trasversali finali del primo e secondo biennio finalizzate alla certificazione delle competenze; - obiettivi pluridisciplinari raggiungibili attraverso argomenti comuni a più discipline in modo che ciascuna di essa possa dare il proprio contributo al raggiungimento di una conoscenza più organica ed esaustiva. 10. ASPETTI METODOLOGICI: Fin dalle prime lezioni dell’anno scolastico è bene stabilire con gli alunni (e le loro famiglie) una intesa reciproca che richiede impegno di studio in cambio di chiarezza didattica. A tal proposito, i Consigli di Classe si impegnano a sottoporre all’attenzione delle famiglie il “Pattto educativo di corresponsabilità”. Per tradurre gli obiettivi di apprendimento in termini di conoscenze spendibili in competenze si sceglieranno delle linee metodologiche flessibili adatte alle diverse esigenze che terranno conto sia della finalità che si propone questo indirizzo sia della situazione culturale della classe Si cercherà di rendere consapevole l’alunno del percorso formativo esplicitando i contenuti, gli obiettivi, le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione nel rispetto della trasparenza al fine di incuriosirlo e motivarlo continuamente . Per rendere operative le conoscenze di tutte le discipline, pur nella libertà di sviluppare i contenuti che ogni docente ritiene opportuno, si farà ricorso a : Presentazione frontale e partecipata dell’argomento di studio. Individuazione delle informazioni essenziali e strutturali. Strutturazione di schemi , mappe concettuali, schede esercitazioni. Analisi guidata di libri, riviste e articoli di giornali. Verifiche in itinere dell’apprendimento. Lezioni pratiche di laboratorio: informatico, linguistici, di cucina, di sala-bar e di ricevimento Lezioni sul campo, visite guidate ad aziende e strutture ricettive e ristorative Interventi di recupero in caso di difficoltà. Interventi rivolti alla valorizzazione delle eccellenze. 9 Si conferma l’importanza di definire mappe analitico-concettuali delle discipline del Dipartimento allo scopo di favorire la progettazione e il varo di esperienze di modularità pluridisciplinare; a proposito della pluridisciplinarità va evidenziato l’impegno che tutti i Consigli di Classe devono assumersi al fine di una buona collaborazione e integrazione tra i vari insegnanti. Il Dipartimento auspica il potenziamento da parte dei docenti dell’uso delle TIC e della LIM. 10. STRUMENTI DI LAVORO: Verranno utilizzati, oltre ai libri di testo, schede strutturate, mappe concettuali, questionari, quotidiani, riviste, cd audio e video e tutto il materiale disponibile nella scuola. 11. MODALITA’ E FREQUENZA DELLE VERIFICHE: Le verifiche formative con il ricorso a prove orali, scritte e grafiche , secondo le indicazioni del Dirigente Scolastico, saranno periodiche, almeno una ogni interperiodo (trimestre) ma preferibilmente in congruo numero, tutte debitamente corrette e valutate. Le modalità, specificate nelle programmazioni individuali, consisteranno in: Verifica del giorno (assidua): controllo dei compiti assegnati Verifiche formative orali (periodiche), con prove di vario tipo: lettura dei testi studiati, interrogazioni,interventi, colloqui, sintesi, relazioni, contributi; Verifiche formative scritte (almeno 1 per trimestre), di tipo oggettivo o tradizionale; Verifiche formative pratiche (periodiche), del tipo: esercitazioni e laboratori in classe, attività di laboratorio e motorie, simulazione di casi, consegne, allestimento di mostre; Verifiche formative extracurriculari (occasionali): partecipazione a concorsi e convegni, allestimento di buffet per la scuola, cineforum, teatro pomeridiano, visite guidate Il Dipartimento non esclude la programmazione di prove comuni e/o parallele. 12. MODALITA’ DI RECUPERO / SOSTEGNO: Premesso che ogni tipo di intervento di recupero deve essere proposto ed approvato dal Consiglio di Classe, il Dipartimento propone recuperi curriculari in itinere e, solo in casi eccezionali con “sportelli “ pomeridiani. Durante tali attività non verrà ripetuta la lezione svolta in classe, ma verranno chiariti concetti e argomenti particolari, che lo studente non ha compreso, e verrà assegnato il “ ripasso “ a cui seguirà una verifica scritta del raggiungimento almeno degli obiettivi minimi prefissati. Gli allievi insufficienti per mancanza di studio dovranno provvedere al recupero autonomamente. Il Dipartimento si dichiara in ogni caso disponibile ad attuare altre modalità di intervento (ad es. la sospensione dell'attività didattica a livello d’Istituto) eventualmente da stabilirsi nelle sedi competenti. 13. CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’AREA: La valutazione è intesa sia come accertamento conclusivo del profitto, sia come momento formativo continuativo con eventuale correzione degli obiettivi prefissati. Concorrono alla valutazione trimestrale e finale, oltre i risultati registrati nelle verifiche scritte e orali, i seguenti criteri: le abilità e le competenze logico-espressive; il grado di acquisizione dei contenuti e dei linguaggi disciplinari; la puntualità di esecuzione e consegna dei compiti ed incarichi; partecipazione, impegno, frequenza, rapporti interpersonali, …; raggiungimento degli obiettivi educativi e cognitivi minimi prefissati. 10 Per le classi del biennio, i docenti si impegnano ad attivare rapporti di collaborazione con enti impegnati per favorire le conoscenze in ambito ambientale e la valorizzazione del territorio. Per quanto riguarda il triennio le occasioni per la certificazione delle competenze si concretizzano oltre che nelle esperienze scolastiche curriculari, nella partecipazione ad attività extracurriculari (allestimento di servizi di catering, gare, concorsi culturali del settore). La valutazione degli obiettivi va innanzitutto comunicata all’alunno, ovvero l’alunno deve conoscere il risultato della sua prestazione, sotto forma di un voto/giudizio che possa misurare la qualità della sua prestazione, nei termini delle conoscenze e delle modalità di verifica. Appare evidente che, senza voler sminuire le altre modalità di verifica, le prove strutturate e quelle semistrutturate si prestano a misurazioni molto più oggettive, poichè si possono correlare con specifiche griglie di misurazione in cui il punteggio complessivo della prova può essere distribuito in modo tale da differenziare le diverse domande in base alla loro difficoltà. Il Dipartimento sollecita ciascun docente ad utilizzare la scala di valutazione sotto riportata per evitare il livellamento delle valutazioni e per distinguere gli alunni meritevoli anche in previsione dell’esame di Stato (crediti formativi); per tale scala si adotteranno i seguenti indicatori: conoscenza : intesa come esposizione mnemonica dei contenuti; comprensione : specificata come rielaborazione personale dei contenuti; applicazione : linguaggio specifico inteso come uso della terminologia propria della materia. Il Dipartimento si atterrà ad una comune griglia di valutazione in cui la scala dei valori di riferimento nell’attribuzione del punteggio delle verifiche scritte, orali e pratiche è predisposta in relazione agli indicatori sopra citati TABELLA DI VALUTAZIONE (conoscenze, competenze, capacità) Giudizio Gravemente Insufficiente Insufficiente Quasi Sufficiente LivelloVoto Conoscenze Competenze Capacità Conoscenze inesistenti. Non è in grado di mettere a fuoco un problema o un'informazione Stenta a comprendere i più semplici messaggi. Non è autonomo nella gestione di semplici problemi quotidiani. 4 Conoscenze disorganiche espresse con lessico limitato e non sempre corretto. Riesce ad applicare le conoscenze sia pure disorganizzate,commette ndo però gravi errori nell'esecuzione. L'autonomia non è ancora adeguata alla gestione matura e responsabile di semplici problemi. 5 Piuttosto superficiali e poco organiche, non del tutto complete e/o imprecise le conoscenze acquisite. Applica in modo parziale e non del tutto autonomo. Commette qualche errore non grave nell'esecuzione di compiti piuttosto semplici e incorre in frequenti imprecisioni. Effettua analisi e sintesi, guidato dal docente , anche se parziali ed imprecise rispetto agli elementi di base. 2-3 11 Sufficiente Buono Ottimo/ Eccellente Accettabili, complete e corrette, ma non approfondite. Applica le conoscenze acquisite ed esegue semplici compiti senza errori, incorre in errori o imprecisioni in compiti appena più complessi. Effettua analisi e sintesi complete in modo accettabile. 7- 8 Complete, approfondite, abbastanza precise e coordinate. Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure. Effettua analisi e sintesi complete in modo accettabili. Valuta autonomamente . Esegue compiti complessi, applica le conoscenze e le procedure in nuovi contesti . 9 - 10 Complete, approfondite, coordinate, molto accurate, ampliate e personalizzate. Coglie gli elementi essenziali di un insieme, stabilisce relazioni, organizza autonomamente e completamente le conoscenze e le procedure acquisite. Effettua valutazioni autonome, complete, approfondite e personali. 6 Cutro 5/10/2014 Il Dipartimento di Scienze La Coordinatrice Prof.ssa Fausta Gerace 12 13 14 15 16 17 18 19