il Forum delle Camere di Commercio dell`Adriatico e dello Jonio a

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il Forum delle Camere di Commercio dell`Adriatico e dello Jonio a
FOCUS ON
LA DIMENSIONE EURO-ADRIATICA:
IL FORUM DELLE CAMERE
DI COMMERCIO DELL’ADRIATICO
E DELLO JONIO A BRUXELLES
l Forum delle Camere di Commercio
dell'Adriatico e dello Jonio, l’associazione degli enti camerali che si affacciano
sul bacino adriatico-jonico è stato
ricevuto dalle autorità europee
nel corso della Sessione miniplenaria del Parlamento
Europeo, ricevendo l’onore
di un incontro dedicato dal
titolo: “La Dimensione euroadriatica. Un caso di eccellenza: il Forum delle Camere
di Commercio dell’Adriatico e
dello Ionio”.
In questa occasione Giampaolo
Giampaoli, Vice Presidente del Forum delle
Camere di Commercio dell’Adriatico e dello
Jonio e Presidente della Camera di
Commercio di Ancona ha incontrato la Vice
Presidente del Parlamento Europeo on. Rodi
Kratsa-Tsagaropoulou, che gli ha espresso, a
I
Parlamento Europeo - Sessione miniplenaria
8 Quieconomia
nome di tutta la più alta istituzione europea,
grande apprezzamento per la realtà del
Forum.
Il riconoscimento del Parlamento
Europeo avvia il percorso di
accreditamento europeo del
Forum delle Camere di
Commercio e avrà una ricaduta importantissima per
l’economia locale della provincia di Ancona: grazie ad
esso infatti il Forum e la
Camera di Commercio, forti
anche della credibilità e della professionalità costruite in questi anni,
potranno partecipare direttamente alla
gestione dei fondi europei previsti a favore
dell'area del prossimo allargamento
(quell'Adriatico orientale, di cui Ancona e il
suo territorio sono baricentro) e destinarli
allo sviluppo delle imprese locali.
Un esempio della prima concreta applicazione di queste preziose risorse europee ad
Ancona è stato illustrato dal Presidente
Giampaoli: Potremmo avvalerci innanzitutto
di parte dei fondi previsti all’interno del 7°
Programma quadro per la Ricerca, in particolare del progetto comunitario Cooperazione
(che in tutto dispone di 32,3 milioni di euro)
che ha come fine l’applicazione della ricerca
scientifica direttamente alle imprese di settori individuati, e di quello denominato
Capacità (che ha un budget complessivo di
4,5 milioni di euro)che promuove un contatto
più diretto tra le aziende ed il mondo della
ricerca. Questa opportunità potrà tradursi in
una collaborazione tra Camera di Com-
mercio di Ancona e Università a beneficio
delle imprese della nostra provincia. Come
Forum abbiamo un impegno preciso: evitare
la dispersione delle forze supportando le economie dei territori con programmi di investimento.
Presente all’incontro di Bruxelles anche il
Vice Presidente della Camera di Commercio
di Ancona Rodolfo Giampieri che ricorda
come: La Camera di Ancona ha già avviato
un progetto le cui caratteristiche hanno anticipato quanto poi suggerito dalla programmazione comunitaria, come nel caso del
nostro progetto ITAC che collega la domanda
di innovazione delle imprese dell’Adriatico
con l’offerta che proviene dalle università e
dai centri di ricerca della stessa area. Oltre
alla collaborazione con il mondo dell’Università il Forum ha anche un altro obiettivo
prioritario: esportare il modello dorico di
imprenditorialità diffusa nei territori dell’al-
tra sponda dell’Adriatico e creare così aree di
scambio omogenee. All’incontro di Bruxelles
hanno preso parte anche il Presidente del
Forum delle Camere di Commercio
dell’Adriatico e dello Jonio Jadranka
Radovanic, gli europarlamentari on.
Pasqualina Napoletano, on. Luciana
Sbarbati, on. Antonio Tajani, l’Ambasciatore
della Rappresentanza d’Italia presso la UE
Rocco Antonio Cangelosi, il Segretario
Generale della Camera di Commercio di
Ancona Michele De Vita, i membri della
Commissione Europea Simona Gatti (DG
Allargamento), Ann-Kerstyn Myleus (DG
Politiche Regionali) ed il Direttore di
Unioncamere nazionale, sede di Bruxelles,
Claudio Leone; oltre ai rappresentanti di
tutte le istituzioni Europee, alle delegazioni
istituzionali dell’area balcanica e gli ambasciatori delle Rappresentanze permanenti
presso l’UE dei paesi aderenti al Forum.
LE RELAZIONI COMMERCIALI DELLA PROVINCIA
DI ANCONA CON I PAESI DEL FORUM AIC
a cura dell’Ufficio Statistica e Studi
Il completamento del ciclo di adesioni dei
paesi dell’Europa orientale all’Unione europea ha contribuito a portare al centro dell’attenzione delle istituzioni comunitarie e della
politica estera dei paesi membri la situazione
dei paesi dell’Adriatico orientale. Dopo un
lungo periodo di isolamento, il Processo di
associazione e di stabilizzazione, avviato con
il vertice di Zagabria del 2000, ha rappresentato per questi paesi un parametro di riferimento con il quale misurarsi costantemente
nel percorso di adesione all’UE e nell’ancor
più difficile compito di dotarsi di istituzioni
giuridiche ed economiche capaci di garantire
stabilità democratica.
I progressi sono stati evidenti e nel volgere di
pochi anni alla Croazia è stato assegnato lo
status di paese candidato ufficiale all’ingresso
nell’Unione europea (assieme alla Turchia e
alla Macedonia), mentre l’Albania, la Bosnia
Erzegovina ed il Montenegro sono candidati
potenziali.
L’impegno della Camera di Commercio di
Ancona nel dare vita ad un’associazione capace di raccogliere attorno ad un tavolo gli enti
camerali dell’area, il Forum delle Camere di
Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, è
uno degli esempi migliori di questa fase in
cui le due sponde dell’Adriatico hanno ripreso a comunicare tra di loro.
Questa iniziativa sta accompagnando gli operatori economici nel processo di apertura dei
mercati e di omogeneizzazione delle norme e
degli standard doganali. Non è quindi un
caso che le relazioni commerciali tra la provincia di Ancona e i 6 paesi membri del
Quieconomia 9
Forum AIC (Slovenia, Croazia, Albania,
Bosnia Erzegovina, Montenegro e Grecia)
abbiano conosciuto negli ultimi anni un
aumento considerevole, accentuatosi ulteriormente negli ultimi mesi.
Nel primo semestre del 2007 il traffico commerciale complessivo (ovvero esportazioni
più importazioni) di prodotti manifatturieri è
cresciuto del 32% rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno. La variazione sarebbe
ancora più imponente se si considerassero i
due paesi che fanno parte a tutti gli effetti
(economici e politici) della zona ma che non
sono membri del Forum AIC, la Serbia e la
Macedonia, raggiungendo un aumento del
46%.
La nostra provincia ha esportato nei primi 6
mesi del 2007 beni per un valore complessivo di 97 milioni di euro a fronte di importazioni pari a 22 milioni di euro; l’attivo di
bilancia commerciale continua a crescere allo
stesso ritmo delle esportazioni.
Andamento dei traffici commerciali tra la provincia di Ancona e i 6 paesi del Forum AIC
Serie storica 2002-2007, primo semestre
Fonte:
elaborazione su dati ISTAT
La Grecia è il partner principale ed è la meta
di oltre il 50% delle esportazioni della provincia di Ancona verso il bacino adriatico ionico, ma il suo peso sta progressivamente
diminuendo grazie alla crescita degli altri
paesi. Si segnalano in particolare le performance dell’Albania, della Slovenia e della
Bosnia Erzegovina, mentre la Croazia ha ral-
lentato leggermente il suo passo. E’ interessante valutare quale sia la quota di flussi
commerciali in uscita da Ancona verso questi
paesi rispetto al dato nazionale, in modo da
percepire se la vicinanza geografica e le politiche di avvicinamento messe in atto dagli
enti locali siano elementi che influenzano le
scelte del mercato.
Andamento delle esportazioni dalla provincia di Ancona e quota sul traffico italiano verso
i paesi del Forum AIC
PAESE
Grecia
Albania
Slovenia
Croazia
Bosnia Erzegovina
Montenegro
TOTALE FORUM AIC
2007
51.379.041
12.208.034
15.748.917
13.234.322
4.001.851
524.158
97.096.323
% EXPORT AN/ITA
1,5%
3,2%
1,0%
0,9%
1,7%
0,9%
1,4%
VAR 07/06
35,4%
69,4%
21,3%
4,6%
27,0%
5,4%
30,4%
Fonte: elaborazione su dati ISTAT
10 Quieconomia
Considerando che dalla provincia di Ancona
parte l’1,3% delle esportazioni del settore
manifatturiero verso il resto del mondo, non
sembrano emergere rapporti privilegiati tra il
nostro territorio e i paesi membri del Forum
AIC. L’unico caso in cui si può parlare di una
relazione commerciale più forte, frutto probabilmente della vicinanza geografica e della
disponibilità di un contesto economico e
sociale adatto alle esigenze degli imprenditori
locali, è l’Albania, dove la quota della provin-
cia di Ancona oltrepassa il 3%. La suddivisione merceologica delle esportazioni delle
imprese manifatturiere non si discosta molto
dalla situazione complessiva ed il settore della
meccanica concentra quasi il 50% dei traffici
in uscita verso i paesi del Forum AIC. Una
quota interessante è stata conquistata dalla
produzione di carta, mentre non è particolarmente significativo lo spazio conquistato da
due delle specializzazioni marchigiane più tradizionali, i mobili ed il tessile - abbigliamento.
Suddivisione delle esportazioni dalla provincia di Ancona verso i paesi del Forum AIC
Primo semestre 2007
SETTORE
EXPORT 2007
QUOTA 2007
Meccanica
Prodotti in metallo
Carta, editoria e stampa
Prodotti alimentari
Macchine e apparecchi elettronici
Mobili
Tessile abbigliamento
Articoli in gomma e materie plastiche
Altri prodotti
TOTALE
46.695.223
11.195.137
8.928.710
5.310.866
4.896.422
4.425.626
3.109.139
2.917.889
9.617.316
97.096.328
48,1%
11,5%
9,2%
5,5%
5,0%
4,6%
3,2%
3,0%
9,9%
Fonte: elaborazione su dati ISTAT
La struttura della domanda varia però profondamente da paese a paese. La Grecia è
quella che si avvicina di più alla suddivisione
generale grazie al fatto di assorbire quasi il
50% del valore totale delle merci in uscita
dalla provincia di Ancona; i prodotti metalmeccanici oltrepassano il 60%, mentre i prodotti alimentari sono più importanti della
carta. La domanda slovena si concentra quasi
esclusivamente nella meccanica (83%), in
particolare negli elettrodomestici (72,5%),
quella croata, pur mantenendo la meccanica
al primo posto (37,5%), è invece distribuita
su più settori, tra cui il tessile - abbigliamen-
to e la produzione di mobili. Le anomalie si
fanno più evidenti ed interessanti nel caso
dell’Albania, anche per il fatto che in questo
paese molti imprenditori italiani hanno trovato le condizioni ideali per una delocalizzazione “difensiva”1 . Le esportazioni della provincia di Ancona si distribuiscono tra i prodotti della meccanica (26%), i prodotti petroliferi raffinati (21,5%), le macchine e le apparecchiature elettroniche (20%) e beni in
metallo (16,5%). È molto interessante notare
il traffico crescente (seppur ancora esiguo) in
entrambe le direzioni nel comparto del tessile - abbigliamento, in cui le nostre importa-
- Da intendersi come la scelta delle aziende che decidono di spostare all’estero parte della produzione per rispondere ad una sfida sui costi e non per la ricerca di nuovi mercati di consumo. Si veda “La regina e il cavallo. Quattro
mosse contro il declino”. Salvatore Rossi, Laterza 2005, p. 9
1
Quieconomia 11
zioni sono maggiori delle esportazioni. Si
tratta di un mercato di lavorazione e non di
consumo: l’Albania è stata nel corso degli
ultimi 10 anni una meta di delocalizzazioni
di molte grandi aziende tessili italiane.
Le differenze aumentano per i due paesi più
piccoli (in termini di valore delle merci
esportate): la domanda bosniaca si rivolge
soprattutto verso chi lavora la carta (60%) ed
in misura molto minore ai prodotti della
meccanica (8%), ai mobili (7%), ai manufatti in metallo (6%) e ai prodotti alimentari
(5%). L’indagine relativa alle relazioni com-
merciali del Montenegro è resa più difficile
dal fatto che questo paese è indipendente
solo dal giugno del 2006, sebbene le rilevazioni statistiche l’abbiano distinta dalla
Serbia già 12 mesi prima. I dati relativi al
primo semestre del 2007 mostrano un traffico in leggera crescita, seppur ancora contenuto (di poco superiore ai 500 mila euro) e
focalizzato soprattutto nella domanda di
articoli in gomma e plastica (26%), prodotti
dell’industria tessile e dell’abbigliamento
(21%), della meccanica (15%) e della lavorazione della carta (14%).
Suddivisione delle importazioni della provincia di Ancona dai paesi del Forum AIC
Primo semestre 2007
SETTORE
Prodotti in metallo
Macchine ed apparecchiature elettriche
Meccanica
Prodotti chimici
Legno e prodotti in legno
Mezzi di trasporto
Calzature e prodotti in cuoio e pelli
Carta, editoria e stampa
Prodotti della lavorazione minerali non metalliferi
Altri prodotti
TOTALE
IMPORT 2007
6.060.565
3.158.095
2.756.594
2.470.812
1.582.771
1.412.300
1.356.674
1.086.121
743.044
2.313.190
22.940.167
QUOTA 2007
26,4%
13,8%
12,0%
10,8%
6,9%
6,2%
5,9%
4,7%
3,2%
10,10%
Fonte: elaborazione su dati ISTAT
Sul versante delle importazioni l’Albania si
configura in maniera più omogenea rispetto
alla media (a parte la già citata specializzazione nel tessile - abbigliamento), mentre si
segnala una fortissima concentrazione delle
esportazioni slovene nei prodotti della meccanica (il 46% del totale, contro una media
dell’area del 12%) verso la nostra provincia.
La quota destinata alle calzature e ai prodotti
in pelle e cuoio è assorbita quasi interamente
dalla Bosnia Erzegovina (per la quale rappresenta oltre il 50% del valore delle merci
esportate verso la provincia di Ancona), mentre dalla Grecia arrivano tutti i 700 mila euro
12 Quieconomia
di prodotti alimentari acquistato dai paesi del
Forum AIC (e che rappresentano il 10% delle
esportazioni elleniche verso la provincia di
Ancona).
A distinguersi maggiormente dal gruppo è in
questo caso la Croazia, che contribuisce in
maniera preponderante alle nostre importazioni di prodotti in legno, mezzi meccanici e
prodotti chimici: queste tre voci costituiscono, insieme, oltre il 70% dell’export croato
verso la sponda occidentale dell’Adriatico.