Intervista al Presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini
Transcript
Intervista al Presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini
Intervista al Presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini in occasione della 28° edizione di Cersaie L’intera superficie espositiva disponibile occupata, una qualificata sessione di convegni istituzionali, sei mostre allestite all’interno del quartiere fieristico, la conferma del ricco programma culturale Costruire Abitare Pensare rivolto agli architetti e, più in generale, alle professionalità che ruotano attorno al mondo dell’edilizia. Sono questi gli ingredienti della 28° edizione di Cersaie, il Salone Internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno di cui parliamo con Franco Manfredini, presidente di Confindustria Ceramica, promotore della manifestazione. Presidente Manfredini, come già successe nel ‘terribile 2009’, anche questa edizione di Cersaie copre tutti gli spazi disponibili? “E’ un grande risultato che, ripetendosi ormai da diversi anni, rafforza ancora di più la leadership internazionale di Cersaie quale principale manifestazione fieristica per la ceramica e l’arredobagno. Un traguardo importante, il cui merito va anche alla struttura organizzativa che, in una logica di miglioramento continuo, ha attivato il progetto ‘a Cersaie con la metropolitana d’Italia’: Cersaie è la prima fiera del nostro Paese a rendere disponibili, su carrozze dell’Alta Velocità, biglietti a prezzi calmierati”. Una delle peculiarità di questa 28° edizione della fiera è la valorizzazione dei giovani talenti. “Puntare sulle giovani leve, dando ai migliori la possibilità di mettersi in luce, è cosa che Cersaie persegue con determinazione. Il manifesto di Cersaie, realizzato da una giovane architetto di Genova, la mostra Ceranic Tiles of Italy - Playground dove giovani designer hanno realizzato spazi ludici attraverso un sapiente ed innovativo uso della ceramica, il concorso ‘Emilia Romagna: Urban Polis Future’ lanciato in collaborazione con Zooppa, una web social community, che ha prodotto oltre 150 idee per migliorare la qualità della vita in cinque città emiliane, sono tutti esempi di questa nostra attenzione verso le giovani generazioni e le loro idee”. Costruire Abitare Pensare, che quest’anno ha come tema ‘Cambio di Clima’, annovera una ventina si conferenza ed oltre 50 relatori. “Evento clou è la Lectio magistralis di David Childs, presidente emerito di SOM – Skimore Owings Merrill -, il più grande studio di architettura del mondo, oggi impegnato nella ricostruzione di Ground Zero; di assoluto rilievo c’è poi la presentazione da parte di Renzo Piano Building Worshop del progetto Central St. Giles, inaugurato a maggio a Londra. A questo si uniscono anche approfondimenti sul tema della sostenibilità, dell’uso dei materiali ceramici in ambito urbano, del tema del social housing collegato a quello delle migrazioni, solo per citarne alcuni”. Quale momento congiunturale stia vivendo oggi l’industria ceramica italiana? “Il settore delle piastrelle, che per il suo elevato grado di apertura ai mercati internazionali è in grado di meglio registrare le dinamiche, ha realizzato nei primi sei mesi di quest’anno una crescita delle quantità esportate nell’ordine del 4%, grazie al consolidamento della ripresa su mercati maggiormente tonici quali quelli dell’Asia e del Nord America. Un dato positivo, in grado di recuperare parte della flessione del 2009, che auspichiamo possa consolidarsi ulteriormente, soprattutto qualora il dollaro confermasse quotazioni in linea con i fondamentali di mercato. A questo va aggiunto che anche i prezzi medi espressi in euro continuano a crescere di circa l’1%, a conferma di come i mercati mondiali apprezzino la qualità della ceramica italiana”. CET, la federazione europea della ceramica, ha ottenuto dalla Commissione Europa l’avvio di una procedura antidumping contro le importazioni cinesi in Europa. “Da tempo, sia come Associazione italiana che come Federazione Europea, denunciavamo una situazione di violazione delle regole nel commercio internazionale, tra le quali vendite che – a nostro giudizio – erano sottocosto. Anche questa situazione ha contribuito a far si che l’industria ceramica cinese sia stata in grado di aumentare, in soli cinque anni, dal 2 al 6% la propria quota sul consumo europeo, in un periodo in cui il consumo continentale ha mostrato una flessione. Auspichiamo che al termine della prima fase della procedura, prevista per la primavera del prossimo anno, la Commissione Europea imponga misure compensative volte a contrastare questa distorsione della corretta concorrenza internazionale, che per l’industria ceramica italiana è una stella polare nel modo di fare impresa”. Come stanno andando le vendite sul mercato italiano? “I timidi segnali di ripresa registrati non sono ancora riusciti mostrare un segno positivo alle nostre vendite che confermano, nel primo semestre, una sostanziale stasi. La congiuntura immobiliare italiana continua ancora mostrare segni di sofferenza, anche a causa della limitata applicazione del Piano Casa. In questo contesto, Confindustria Ceramica ha deciso di varare una campagna integrata di comunicazione e promozione a favore della piastrella di ceramica al fine di stimolare le vendite, innalzare la percezione presso il consumatore finale, diffondere la conoscenza dei nuovi usi del prodotto ceramico anche in ambiti non residenziali. Una iniziativa forte, che ha richiesto ingenti risorse economiche ed umane, che rappresenta la miglior risposta alla situazione attuale”. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa Cersaie 2010, un viaggio attraverso l’Eden Ceramico In vetrina, come ogni anno, il meglio della ceramica e dell’arredobagno mondiale. Numerosi gli eventi in programma, dedicati alle dinamiche economiche ma anche alle nuove tendenze dell’architettura e del design. Ricco e qualificato il parterre dei relatori. Il salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno , giunto alla ventottesima edizione, apre i battenti dal 28 settembre al 2 ottobre 2010 nel quartiere fieristico di Bologna. Una manifestazione imperdibile per un vasto pubblico di architetti, interior designer, progettisti, imprese di posa e società di costruzione, provenienti dai cinque continenti alla ricerca delle ultime tendenze in fatto di soluzioni abitative. Su uno spazio espositivo di 176mila metri quadri, 1.012 imprese da tutto il mondo – di cui oltre 250 non italiane – presentano al pubblico la loro offerta. Cinque i settori merceologici: piastrelle di ceramica (495, di cui 198 estere); apparecchiature igienico-sanitarie ed arredamenti per ambiente bagno (369, di cui 31 estere); a cui si aggiungono arredoceramica e caminetti; attrezzature e materiali per la posa e l’esposizione di prodotti ceramici; materie prime e attrezzature per prodotti ceramici; attività di servizi. Ricco e di alto profilo, anche quest’anno, è il calendario degli eventi. A partire dal convegno inaugurale dal titolo “Cambio di clima?”, in programma per martedì 28 settembre 2010, alle ore 11, nella Sala Europa del Palazzo dei Congressi. Protagonisti del confronto – moderato da Maurizio Beretta – sono il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Stefano Saglia, il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, il vice Presidente di Confindustria Alberto Bombassei, il professor Marco Fortis dell’Università Cattolica di Milano e il presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini. Il convegno intende approfondire le principali tematiche socioeconomiche oggi sul tappeto, con particolare attenzione alla congiuntura economica, alle infrastrutture e alla competitività territoriale e dei distretti. Un posto d’onore, al Cersaie 2010, per il mondo dell’informazione. Due gli eventi di punta rivolti alla stampa internazionale. Martedì 28 settembre alle 18 a Palazzo Re Enzo è prevista infatti una conferenza stampa internazionale. A fare gli onori di casa, il presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini. Con lui, Vittorio Borelli, presidente delle Attività promozionali e Fiere dell’Associazione con sede a Sassuolo, il direttore generale di Ice Massimo Mamberti, Gianluca Marvelli, presidente di Assobagno ed Armando Cafiero, direttore generale Confindustria Ceramica. Nell’occasione i relatori illustrano lo stato dell’arte e i numeri dell’industria ceramica italiana, assieme alle strategie poste in essere sui diversi mercati internazionali. In programma anche la presentazione della campagna di comunicazione e promozione Ceramic Tiles of Italy e la cerimonia di consegna del premio internazionale “XIV Ceramic Tiles of Italy Journalism Award”. Secondo appuntamento con la stampa, quello di giovedì 30 settembre alle 10 nella galleria Architettura, dove è possibile intervistare il celebre architetto David Childs, appartenente a uno tra i più prestigiosi studi di architettura del mondo, SOM – Skidmore Owings and Merrill LLP. Se la creatività in architettura è al centro dell’incontro-aperitivo del 29 settembre con il designer di fama mondiale Karim Rashid, anche quest’anno al Cersaie trovano ampio spazio le occasioni di approfondimento e formazione con “Costruire Abitare Pensare”, la ricca rassegna di convegni, seminari, incontri ed eventi dedicati al mondo dell’architettura, della ceramica e dell’edilizia, sempre con un occhio di riguardo alla sostenibilità. Possibili scenari, punti di vista inediti, “visioni” sul presente e sul futuro dell’edilizia – e della ceramica in edilizia – sono affidate a protagonisti di fama mondiale. Diversi i filoni degli incontri, dall’edilizia e dalla ceramica in edilizia alle sempre più pressanti implicazioni di carattere ambientale, fino al rapporto tra mutamenti nell’architettura e più vasti cambiamenti culturali, nelle città come nella società, nel modo di vivere gli spazi urbani come nel modo di intendere – e di narrare – la propria individualità. Numerose anche le mostre, allestite sia nell’area della fiera che in città. Protagonisti assoluti dell’area esterna 48 di Cersaie saranno i “giovani talenti” e il loro “ Saper Fare”, nel campo dell’architettura, della grafica, del design. La prima sezione, Fare Architettura, ospita la mostra del progetto londinese del Central Saint Giles, realizzato dal Renzo Piano Building Workshop a Londra: omaggio a un edificio sorprendente, situato proprio nel cuore della City, in grado di valorizzare al massimo le potenzialità del colore in ceramica. La sezione ‘Fare Design’ presenta la Ceramic Tiles of Italy Playground. Ispirazione Naturale , una mostra frutto delle installazioni in ceramica realizzate da giovani designer in collaborazione con sette aziende ceramiche allestite in un apposito spazio verde. La terza, ‘Fare Grafica’, raccoglie i giovani talenti che Confindustria Ceramica ha voluto rendere protagonisti dell’elaborazione del logo della manifestazione con il concorso Beautiful Ideas, l’iniziativa che ha coinvolto i migliori istituti e università italiane con corsi di grafica, architettura e design e che si è conclusa con la selezione della Apple Tile – la “mela di ceramica” realizzata da Alessandra Parodi, studentessa della Facoltà di Architettura di Genova – quale migliore rappresentazione dell’Eden Ceramico. All’interno del Centro Servizi Cersaie, giovani designer e architetti si sono esercitati sui temi dell’interior con l’esposizione “Design Experience 2010-2011”, la mostra che presenta i migliori progetti realizzati nell’ambito dei corsi del Consorzio Politecnico di Milano POLI.design. Le mostre di Cersaie escono dai confini della fiera per coinvolgere l’intera città. Ed è proprio il manifesto immagine 2010 che diventa lo spunto per Cersaie Downtown. Le strade del design, un’“anticipazione” della fiera realizzata nel cuore di Bologna, dove grandi mele stilizzate diventano volumi ricreati con piastrelle o teche per contenere oggetti dell’arredobagno. Portare, ancora una volta, Cersaie nel cuore del capoluogo felsineo, coinvolgendo non solo i professionisti ma l’intera cittadinanza, è il presupposto del concorso di idee “ Emilia-Romagna, urban polis future”, realizzato da Confindustria Ceramica e Il Resto del Carlino in collaborazione con il social web Zooppa. Un luogo virtuale dove i lettori ed i membri della community sono chiamati, partendo dai quartieri, da frammenti del tessuto cittadino o intere porzioni di città, a proporre soluzioni concretamente applicabili per disegnare il futuro di città moderne, vitali, tecnologicamente avanzate. Un unicum visibile attraverso l’omonima mostra allestita nell’area esterna 48. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa Un “cambio di clima” per l’Italia e il Mondo? Economia, infrastrutture e competitività al centro del convegno inaugurale del salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno. All’orizzonte, le nuove sfide da affrontare per aprire una nuova fase di sviluppo (sostenibile) del settore. Un auspicio o un pericolo? Il riferimento alla necessità di una svolta ma anche la preoccupazione per uno scenario in rapido mutamento, le cui tendenze sono sempre più difficili da inquadrare e prevedere. E, sullo sfondo, un’unica certezza: niente sarà più come prima. Parte da un interrogativo il convegno inaugurale di Cersaie 2010. “ Cambio di clima?” è infatti il titolo del confronto di carattere economico istituzionale in programma per martedì 28 settembre alle ore 11 all’Europauditorium, Palazzo dei Congressi di Bologna, che dà il via a un ricco cartellone di eventi, seminari e incontri, organizzati in occasione di Cersaie, s alone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno . Clima teso o clima di fiducia, clima burrascoso o clima di ripresa: le metafore climatiche sono in grado di dipingere in modo sintetico ed efficace lo stato di salute e le variazioni nella situazione socioeconomica del Paese. Ma oggi il riferimento ai cambiamenti climatici rimanda inevitabilmente anche alle tematiche ambientali e all’impegno, ormai non più rimandabile, di progettare uno sviluppo e un’economia sostenibile, in grado di stimolare la ripresa senza compromettere il benessere delle future generazioni. Un convegno ricco di personalità illustri e nomi autorevoli del mondo economico e istituzionale che analizzano le principali dinamiche in atto nel sistema produttivo, approfondendo le maggiori questioni socioeconomiche oggi sul tappeto, con un occhio alla congiuntura e uno agli obiettivi e alle opportunità di sviluppo del mercato ceramico e del sistema produttivo nel suo complesso. Dopo l’introduzione del giornalista Maurizio Beretta, chiamato a moderare l’incontro, sono previsti gli interventi del sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Stefano Saglia, del presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, del vice Presidente di Confindustria con le Relazioni Industriali Alberto Bombassei, del professor Marco Fortis dell’Università Cattolica di Milano e del presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini. Un’occasione di confronto e di dialogo, a partire dai più recenti dati economici, per stimolare una riflessione comune su effetti della crisi, strategie in atto, progetti in cantiere. Con un’attenzione particolare al ruolo del distretto e delle infrastrutture connesse e, più in generale, alla competitività dei territori, sistemi produttivi d’eccellenza particolarmente esposti ai colpi della crisi internazionale, ma pronti ad accettare la sfida e a porsi ancora una volta come motore della ripresa. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa I professionisti dell’informazione protagonisti a Cersaie Due gli eventi di punta, martedì 28 e giovedì 30 settembre: la conferenza stampa internazionale e l’incontro con l’“archistar” David Childs. I professionisti dell’informazione sono tra gli interlocutori privilegiati di Cersaie: da sempre il Salone rivolge un’attenzione particolare alla stampa italiana e internazionale, rappresentata anche quest’anno da decine di operatori accreditati, giornalisti dei maggiori quotidiani, inviati delle testate specializzate e delle riviste di interior design ed architettura. A loro è riservato il tradizionale appuntamento con i protagonisti del mondo della ceramica italiana: la conferenza stampa internazionale Ceramic Tiles of Italy, in programma per martedì 28 settembre alle ore 18 nella Sala del Podestà di Palazzo Re Enzo. A illustrare lo stato dell’arte dell’industria ceramica italiana e le principali novità del mercato sono il presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini, il presidente delle Attività Promozionali e Fiere Vittorio Borelli, il direttore generale di ICE Massimo Mamberti, il presidente di Assobagno Gianluca Martelli, moderati dal direttore generale di Confindustria Ceramica Armando Cafiero. Tra i temi al centro del confronto anche le strategie di difesa del Fair Trade commerciale quale azione di contrasto alle pratiche commerciali non ortodosse. Alla stampa viene inoltre presentata la campagna integrata di comunicazione e promozione Ceramic Tiles of Italy - Creatività Infinita a favore della diffusione delle piastrelle di ceramica italiana sul mercato nazionale ed il video ‘Le città di Otello’ con diverse decine di qualificate referenze ceramiche in Italia e nel mondo. Nell’occasione è prevista anche la cerimonia di consegna del XIV Ceramic Tiles of Italy Journalism Award , un premio internazionale al miglior articolo sulle riviste estere dedicato a Cersaie e all’industria ceramica italiana. L’incontro si concluderà con un momento conviviale che precederà il Cersaie Downtown, Downtown in Concert in piazza Maggiore alle 20.15, con una esibizione dell’ Orchestra Mozart. Altro evento di punta per la stampa è l’atteso incontro con David M. Childs, uno tra i maggiori esponenti dell’architettura d’avanguardia, invitato a Cersaie per una Lectio Magistralis in programma giovedì 30 settembre alle ore 11. Prima della lezione, alle ore 10 nella Galleria dell’Architettura, Childs incontra la stampa. Un’opportunità unica, con la possibilità di intervistare uno degli architetti più innovativi e visionari, presidente onorario e tuttora designer di punta dell’americana Skidmore, Owings & Merril LLP, studio che, con i suoi 75 anni di storia, ha realizzato alcuni tra i più grandiosi progetti di architettura del mondo: dal Washington Mall, al quartier generale del National Geographic, dal Worldwide Plaza al Mercantile Exchange di NYC. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa Cersaie fonda il ‘TV and Web Village’: raddoppia la spazio al servizio della comunicazione Il nuovo spazio di 1.000 metri quadrati, localizzato nella Galleria 15 – 20, ospita primari operatori nazionali della televisione e dei canali web dedicati al mondo dell’architettura e del design. Si aggiunge all’ ‘Agorà della Stampa’, lo spazio al Centro Servizi che accoglie la carta stampata. Nell’era della comunicazione, Cersaie 2010 raddoppia lo spazio al servizio degli operatori dei media attraverso il ‘Tv e Web Village’, un’esclusiva area di 1.000 metri quadrati appositamente allestita nella Galleria 15 – 20 dove trovano posto primarie testate televisive e del web. Uno spazio, nato da una idea dell’Area Comunicazione di Cersaie, che idealmente completa l’ ‘Agorà della Stampa’, il padiglione che ospita gli operatori della carta stampata. Una prima assoluta, per questa 28° edizione di Cersaie, che registra la prestigiosa presenza di testate quali Rai Internazionale, Class Life Tv, www.atcasa.corriere.it, www.casa.repubblica.it, www.casa.lastampa.it, www.archiportale.com, www.edilio.it solo per citare alcuni tra i canali televisivi e le testate web presenti. Una partecipazione non ‘di vetrina’, ma pienamente operativa se si pensa che l’allestimento, curato di BF Servizi di concerto con la segreteria organizzativa di Cersaie, prevede anche un open space dedicato ad eventi di comunicazione; a questo si aggiunge la connessioni internet ad alta velocità presso ciascuno stand, da dove è possibile produrre e vedere una diretta ‘live’ di Cersaie 2010 lungo i cinque giorni della manifestazione. Questo spazio dedicato agli operatori della comunicazione si aggiunge all’ “Agorà della Stampa”, il padiglione localizzato per il secondo anno consecutivo all’interno del Centro Servizi, che ospita oltre 50 case editrici di riviste specializzate in architettura, interior design e di media professionali. Internazionale, come lo è Cersaie, è la rappresentanza di questi editori che provengono da nove diversi paesi: Italia, Australia, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Russia, Spagna, Usa. Tv and Web Village ed Agorà della Stampa sono i due spazi funzionali agli operatori dell’informazione che si affiancano all’ Ufficio Stampa di Cersaie, la cui localizzazione rimane al primo piano del Blocco B del Centro Servizi, e che si conferma il punto di incontro privilegiato per i giornalisti di tutto il mondo e di distribuzione del Cersaie 2010 Press Kit e delle pubblicazioni. Sassuolo, Settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa Cersaie premia l’eccellenza internazionale Distributori, giornalisti, espositori fieristici: tre figure professionali essenziali per la valorizzazione della filiera delle costruzioni, oggetto di altrettanti riconoscimenti. La ricca agenda di Cersaie 2010, il salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, include tre momenti di particolare importanza, riservati alla consegna dei premi ideati da Confindustria Ceramica per valorizzare l’impegno di quelle figure professionali il cui lavoro risulta essenziale per la valorizzazione del comparto. Giunto alla sua XIV edizione, il premio Ceramic Tiles of Italy Journalism Award 2010 è riservato al migliore reportage su Cersaie 2009 e sull’industria italiana delle piastrelle di ceramica pubblicato su testate straniere. Vincitrice di questa edizione è la giornalista bulgara Mariana Svetoslavova, direttore editoriale della testata Idealen Dom, che si è aggiudicata l’importante riconoscimento grazie all’articolo Ceramics: digital and nostalgic “per aver declinato in un ampio articolo il Cersaie 2009, attraverso significative immagini di ceramica e arredobagno, enfatizzando altresì il ruolo di alcuni designer protagonisti di alcuni prodotti realizzati dall’industria italiana”. La giuria, guidata dal presidente della Commissione Attività promozionali e Fiere Vittorio Borelli, e composta da Giorgio Costa (il Sole 24 Ore), Livio Salvadori (Casabella) e Andrea Serri (Cer Magazine International), ha scelto il reportage premiato tra i 145 articoli pervenuti, pubblicati su 84 testate di 25 diverse nazioni. La giuria ha poi deciso di assegnare due menzioni d’onore a Mahmoud Ahmad, direttore editoriale di ICS Magazine (Egitto) per l’articolo “Ceramics in history”, e ad Anthony Stock, direttore editoriale di Tile Today (Australia) per l’articolo “Slim line tonic, or the thin edge of the wedge?”. Il premio sarà consegnato al termine della conferenza stampa internazionale “Ceramic Tiles of Italy” in programma martedì 28 settembre 2010 alle ore 18 nella Sala del Podestà di Palazzo Re Enzo, a Bologna. Ai distributori di ceramica che si sono maggiormente distinti nel rapporto con i produttori italiani è riservato il Confindustria Ceramica Distributor Award 2010 , che in occasione della XXVIII edizione del Salone è stato destinato a quattro importatori-rivenditori europei. Selezionate da una apposita giuria di Confindustria Ceramica, le aziende sono state individuate per aver promosso e diffuso la cultura della piastrella italiana, in ottemperanza a specifici criteri quali la fedeltà nei confronti del prodotto, la competenza e la professionalità dimostrate nel tempo, l’aver messo in essere investimenti finalizzati ad aumentare la conoscenza e l’utilizzo delle piastrelle di ceramica Made in Italy. Per l’Italia è stata insignita l’azienda viterbese Orsolini Amedeo Spa, per la Francia Pavan, con sede a Mountauban, per la Germania Heinrich’s Fliesenmarkt GmbH di Lunek e per l’Austria Huemer Fliesen GmbH, con sede a Regau. La consegna del premio riservato ai distributori avrà luogo mercoledì 29 settembre 2010 dalle ore 20 nel corso della Serata Cersaie, presso Palazzo Re Enzo nel centro storico di Bologna. La stessa serata vedrà la cerimonia ufficiale di consegna di sei Cersaie Awards 2010 riservati ai migliori stand allestiti in fiera durante questa ventottesima edizione. Il premio, che si articola nelle due categorie ‘piastrelle di ceramica’ ed ‘arredobagno’, prevede che vengano premiati stand di dimensione piccola, media e grande in ciascuna categoria. La giuria, composta dal direttore della rivista Interni e Grazia Casa Gilda Bojardi, dal direttore di Ottagono Aldo Colonetti e dall’architetto Franco Origoni, selezionerà i vincitori in relazione a criteri estetici e di design, in base all’impatto realizzato sul pubblico e alla miglior capacità espositiva espressa. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa Tutto cambierà. Anzi, è già cambiato Appuntamento al Cersaie 2010 con “Costruire, abitare, pensare”. Convegni, incontri e seminari per approfondire i temi del ‘cambio di clima’, quali l’edilizia sostenibile, le grandi trasformazioni sociali e culturali, il nuovo modo di fare architettura. “Il luogo – scriveva il filosofo Heidegger – è quel punto di convergenza, di riunione e di raccoglimento in cui, come nella punta acuminata di una lancia, in virtù di una irresistibile attrazione, lo spazio si concentra”. Le nostre città sono ancora un luogo? E le nostre case? È pensabile immaginare un futuro per l’edilizia senza tenere conto dei grandi cambiamenti culturali, economici, sociali ed ambientali che hanno caratterizzato questo primo decennio del XXI secolo? Domande “esistenziali”, come la corrente di pensiero del grande filosofo tedesco, eppure estremamente concrete, che trovano realizzazione nei dettagli, nel progetto di un’abitazione, nella pianificazione urbanistica, nei sistemi per l’efficienza energetica. Anche una “semplice” piastrella può dirci molto su luoghi e non - luoghi, dalla quantità di creatività e design incorporati in essa alle “prestazioni” in termini di sostenibilità ambientale realizzabili grazie a un suo ampio utilizzo in architettura. Questo il presupposto del ciclo di convegni e seminari “Costruire, abitare, pensare”, che va in scena a Cersaie dal 28 settembre al 2 ottobre. Possibili risposte, punti di vista inediti, “visioni” sul presente e sul futuro dell’edilizia – e della ceramica in edilizia – sono affidate a protagonisti di fama mondiale, nella scienza dell’architettura e non solo. Tre, in sostanza, i filoni degli incontri, a cominciare dall’ultimo, grande interrogativo a cui tutti gli operatori del settore sono chiamati a dare una risposta: si chiama “ambiente” e si traduce “edilizia sostenibile”. Prende le mosse da questo concetto l’insieme di incontri in materia di sostenibilità ambientale, con focus – affidati ad esperti ed accademici – sulle proprietà intrinseche della piastrella ceramica e sul suo potenziale contributo in termini di prestazioni ambientali dell’intero edificio. Quindi un approfondimento sul ruolo di ricerca e innovazione per rendere competitiva la sostenibilità, ma anche viceversa, cioè considerando la sostenibilità ambientale come un fattore decisivo rispetto all’incremento di competitività. Da case, alberghi ed edifici sostenibili si passa quindi al secondo filone che anima la kermesse bolognese, cioè il ruolo dell’edificio e degli elementi che lo compongono nella società odierna. Una società profondamente cambiata rispetto a pochi anni fa: quale modo migliore di approfondire questi mutamenti se non partire dagli stili di vita, dalle nuove modalità di fruizione del tempo libero? È qui che si situa il focus sul futuro dell’accoglienza turistica e, per analogia, dell’offerta ricettiva – fatta di edifici, ma anche di un territorio in cui questi edifici si situano – per passare poi a un’analisi degli spazi urbani, di quelli ultra-moderni che il filosofo Augè aveva accusato di essere nient’altro che non-luoghi, come i centri commerciali, e che oggi, al contrario, sono sempre meno un luogo dove fare soltanto la spesa e sempre più una nuova “piazza”, un micro-cosmo in cui soddisfare anche – se non soprattutto – le esigenze complementari. Luoghi urbani, luoghi domestici. Se cambia la città, e il modo di pensarla, viverla, costruirla, molto probabilmente cambieranno anche le nostre case. Una nuova modalità di abitare – per la verità già “di moda” in molte aree del Nord Europa – che si chiama “social housing”, ridefinendo alla radice il concetto di privato e di pubblico, di familiari ed estranei, con tutte le conseguenze in termini di arredamento, struttura dell’abitazione, struttura e caratteristiche dei “nuovi” quartieri. Insomma, grandi trasformazioni urbane che riflettono un più ampio mutamento culturale. Questo il terzo filone di incontri, che ambisce ancora una volta a far comunicare architettura e cultura, la città e la narrazione della città. Il luogo, infatti, non può esistere senza una buona storia: come raccontiamo le nostre città, le nostre case, come le raccontano gli “altri” sarà un buon punto di partenza anche per chiedersi cosa è cambiato davvero, negli ultimi due anni, nella nostra società, anche alla luce del grande stravolgimento subìto dall’economia mondiale. Raccontare il presente, insomma: un modo per porre la prima pietra del nostro futuro, dei “luoghi” che verranno. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa “Dopo l’11 settembre, Ground Zero: il progetto e la costruzione della torre più alta di New York” David M. Childs (SOM – Skidmore, Owings & Merril LLP) a Cersaie 2010 Da un lato ci sono le “visioni”, quasi idee platoniche che ballano nelle menti degli architetti. Dall’altro ci sono i progetti concreti, realizzati o realizzabili. In mezzo c’è l’architettura d’avanguardia, il lavoro di chi non ha paura di pensare in grande, ma sempre partendo dal fare, dal costruire, dai materiali e dalle loro peculiarità. Tra queste, l’americana Skidmore, Owings & Merril LLP (SOM) occupa sicuramente un ruolo di primo piano, con 75 anni di storia alle spalle e, in portafoglio, alcuni tra i più grandiosi progetti di architettura realizzati sul suolo americano ed internazionale tra il tra il 20° e il 21° secolo. A intervenire di fronte alla platea di Cersaie 2010, il salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno in programma a Bologna, è David M. Childs, presidente emerito e tuttora designer di punta di SOM, con all’attivo progetti quali il Washington Mall, il quartier generale del National Geographic, il terminal del Dulles Airport a Washington, oltre a tutta una serie di progetti nella “grande mela” che vanno dal Worldwide Plaza al New York Mercantile Exchange, dal JFK International Arrival Building al quartier generale di JP Morgan e all’intero piano urbanistico del Riverside South. Fino ai progetti più recenti, che riguardano, tra le altre cose, la ricostruzione della parte centrale di Ground Zero e il rinnovamento della stazione ferroviaria ubicata nello storico ufficio postale di New York. L’appuntamento con la Lectio Magistralis di Childs è fissato per giovedì 30 settembre alle ore 11 – nell’ambito del ciclo di incontri “Costruire, Abitare, Pensare” – quando il presidente onorario di SOM illustrerà, nella conferenza dal titolo “ Dopo l’11 settembre, Ground Zero: il progetto e la costruzione della torre più alta di New York ”, gli elementi chiave della propria “visione” in architettura. Innovazione, la qualità e il management, inteso proprio come capacità di mettere in pratica con successo le idee grandiose, costituiscono la linfa vitale dell’architettura moderna e sono da più di mezzo secolo carattere distintivo di SOM - Skidmore, Owings & Merril. Premiato dall’American Istitute ancora, nel 1996, David M. architettura del mondo. Autore stato invitato come relatore di materiali da costruzione. of Architects con il prestigioso Architecture Firm Award nel 1962 e, Childs ha insegnato, negli ultimi anni, nelle migliori scuole di di numerose pubblicazioni – tradotte in più lingue – Childs è anche punta a conferenze specializzate nel campo dell’architettura e dei Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Ufficio Stampa Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa La materia, il colore, la socialità: a tu per tu con il Central St. Giles Dall’incontro con gli architetti di RPBW, che hanno lavorato al progetto, alla prestigiosa mostra dedicata a un edificio che sfrutta al massimo le potenzialità della ceramica. Quasi quarant’anni sono trascorsi dalla fondazione dello studio “Piano & Rogers”, con il quale Renzo Piano si aggiudicò la progettazione del Centre Pompidou di Parigi. Quasi venti dalla costituzione di Renzo Piano Building Workshop, impresa e filosofia dell’architettura allo stesso tempo, che ad oggi vanta 130 collaboratori dislocati nelle sedi di Parigi, Genova e New York. Genovese, 73 anni, Renzo Piano parla attraverso le sue opere, realizzate in tutto il mondo. Proprio una di queste opere è protagonista di un workshop che si tiene a Cersaie ( venerdì 1 ottobre alle ore 11, Palazzo dei Congressi) nell’ambito del ciclo di incontri Costruire, Abitare, Pensare. L’opera si chiama Central Saint Giles, peraltro oggetto anche di uno spazio espositivo dedicato nell’area esterna 48 dedicata alle mostre, un progetto ambizioso, inaugurato nel maggio scorso, che per la prima volta viene presentato ufficialmente in una fiera internazionale. Dietro alla realizzazione del Central Saint Giles ci sono quasi 10 anni di lavoro, di cui i visitatori potranno cogliere qualche frammento, durante l’incontro moderato da Aldo Colonetti, direttamente dalla voce di Maurits van der Staay, architetto responsabile del progetto, e Lorenzo Piazza, giovane architetto di RPBW, che hanno seguito la progettazione e la realizzazione di questo edificio. Con questa conferenza continua la collaborazione triennale (2009 – 2011) tra Confindustria Ceramica e Fondazione Renzo Piano. Situato a metà strada tra Covent Garden, British Museum e Bloomsbury – tanto per dare un’idea della centralità geografica e culturale che ricopre nella capitale inglese – il Central Saint Giles è nato dal dialogo progettuale tra idee e materiali contemporanei e la città circostante, densa e vitale. Lo staff di Renzo Piano Building Workshop ha lavorato a una costruzione architettonica importante, eppure perfettamente integrata nel contesto urbano, forte anche del rapporto con la luce naturale, con ampio utilizzo di vetro, acciaio e soprattutto ceramica, uno degli elementi essenziali del rivestimento. “Bella, durevole ed ecologica”: questa la definizione usata per definire la ceramica in quanto materiale da costruzione. Una definizione che ha trovato concreta realizzazione nelle facciate del Central Saint Giles, in cui la ceramica viene utilizzata in tutte le sue potenzialità, colori e sfumature, permettendo di integrare l’edificio in modo mirabile nel tessuto urbano circostante. Così il Central Saint Giles riassume tutte queste caratteristiche, particolarmente apprezzabili anche nella prestigiosa mostra curata da Aldo Colonetti e dallo Studio Franco Origoni e Anna Steiner per onorare il lungo percorso di ricerca estetica, antropologica, sociologica e urbana che ha portato Renzo Piano a completare questo progetto. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa Conversazione su teoria ed etica del design Gli studenti, in una ‘speciale lezione’ interrogano il celebre designer Enzo Mari, affiancato da Rolando Giovannini, direttore dell’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza. Il designer non si deve limitare alla creazione di oggetti belli e forme piacevoli. Il designer deve creare qualcosa di utile, di funzionale, mentre è l’utente stesso che contribuisce a definire ciò che è design e ciò che non lo è, partecipando attivamente, al pari del progettista, alla creazione dell’opera. Parola di Enzo Mari, uno tra i più celebri architetti e designer italiani, già presidente dell’Associazione per il Disegno Industriale e autore di numerose opere esposte in musei d’arte e design di tutto il mondo, quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Museum of Modern Art di New York, il Louvre di Parigi. L’appuntamento con Enzo Mari è per giovedì 30 settembre alle ore 9.30, alla Galleria dell’Architettura, nell’ambito del ciclo di incontri “Costruire, Abitare, Pensare”. Di scena, una lezione “al contrario”, dove sono gli allievi – giovani designer e progettisti – a interrogare il maestro su quella che, con l’andare del tempo, si è trasformata da professione a vera e propria filosofia concettuale, dove il design acquista un ruolo di prim’ordine nella vita quotidiana, e il designer può – e deve – essere allo stesso tempo artista, progettista, partner nei processi industriali. Ampio spazio trova nella “poetica” di Mari proprio il concetto di partnership, che coinvolge appunto lo stesso fruitore dell’opera di design nella costruzione del significato dell’opera. Una sorta di “semiologia del design” che ha portato Mari a criticare ferocemente, già dalla fine degli anni Sessanta, quel filone di pensiero che attribuisce ai designer il ruolo di semplici interpreti di tendenze: necessario, secondo Mari, è tornare a quella sorta di “tensione utopizzante delle origini” in cui il “senso etico” viene ad essere parte integrante di ogni progetto. Così, il designer deve rispondere alla propria “coscienza etica”, alla propria missione, al pari di un medico, che ogni giorno, a prescindere da fattori contingenti, deve tenere fede al giuramento di Ippocrate. Il grande teorico del design italiano e mondiale Enzo Mari – che ha formalizzato queste tesi in un vero e proprio Manifesto, pubblicato nel 1999 – è affiancato, nella “lezione alla rovescia”, dal docente ed artista Rolando Giovannini. Imolese, e direttore dal 1986 dell’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza “Gaetano Ballardini”, Giovannini è a sua volta autore di opere personali che hanno attirato l’attenzione di musei di tutto il mondo, da Londra a Barcellona e Lisbona. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa Come “lasciar tracce” nella società liquida Con le nuove tecnologie, arte e scrittura sembrano aver rinunciato alla loro funzione di durare nel tempo. Resta l’architettura, in un percorso attraverso i secoli che si proietta nel futuro. A Cersaie il dialogo-incontro tra Maurizio Ferraris, Mario Botta e Fulvio Irace. Perché c'è l’essere e non c’è il nulla? Attorno a questa domanda si sono sviluppati secoli di pensiero occidentale, scrive il filosofo torinese Maurizio Ferraris, nella sua “Estetica razionale”. Eppure, da secoli l’uomo – e, secondo Ferraris, questo dovrebbe essere il mestiere anche del filosofo – preferisce chiedersi come “lasciare traccia” di sé, al di là di un’esistenza, per così dire, tra parentesi, sospesa tra secoli, millenni, di naturale e umana non-esistenza. Questo il presupposto teorico di un incontro-dibattito tra lo stesso Ferraris e l’architetto ticinese Mario Botta, che andrà in scena a Cersaie il 29 settembre alle ore 14, alla Galleria dell’Architettura. Mentre i filosofi dell’antichità passavano la propria vita a interrogarsi sulla “cosa in sé”, gli architetti infatti costruivano le piramidi, i templi dell’antica Grecia, la Grande Muraglia. Probabilmente anche i megaliti di Stonehenge sono stati in qualche misura frutto di un progetto di architettura. Ecco dunque “Lasciar tracce”, un dialogo – moderato per l’occasione da Fulvio Irace, ordinario di Storia dell’architettura al Politecnico di Milano – tra il creatore (l’architetto) e il decifratore di tracce (il filosofo, almeno quello votato, come Ferraris, alla “fenomenologia”), un confronto che spazia dai temi della storia e della memoria agli effettivi comportamenti dell’uomo nei luoghi in cui abita, che si traducono nelle innumerevoli tracce lasciate sul paesaggio. Un tema che oggi acquista tanto più valore in un mondo dominato da una cultura immateriale. L’era della riproducibilità tecnica dell’opera d’arte, infatti, pare avere avviato un processo inesorabile di obsolescenza dei supporti: dal 78 giri al disco in vinile fino ai moderni compact disc, a loro volta finiti in soffitta per fare posto agli mp3; quindi la fotografia, opera d’arte indelebile resa più semplice – ma anche meno duratura – dalla tecnologia digitale. Insomma, vale la pena di chiedersi quante tracce resteranno di noi, della nostra cultura, tra 20, 50 o 500 anni. Un tema che approfondimenti accademici hanno rimarcato essere non solo un prodotto naturale della nostra esistenza, ma anche una condizione che viene prima, in un certo senso, rispetto alla nostra stessa capacità di pensare. “Siamo sicuri – scrive Ferraris – che la successione pensiero-parola-scrittura sia quella giusta? […] ciò che propongo, semplicemente, è una visione meno cartesiana della natura del pensiero, guidata appunto dalla ipotesi che l’ archiscrittura costituisca la condizione di possibilità del pensiero”. L’archiscrittura, l’architettura. Da tempo Mario Botta si interroga sul tema della memoria, della traccia. La sfida di Botta è strappare l’architettura dal destino “amaro” che sembra riguardare le altre arti, vittima della dematerializzazione. Quale architetto ha oggi l’ambizione – e il coraggio – di lasciare un segno? Quanto dei nostri edifici rispecchiano la sensibilità della cultura contemporanea e quanto di questi edifici resterà ai posteri? Un dilemma a cui l’architetto ticinese ha risposto in cinquant’anni di attività professionale progettando edifici in cui convivono – senza nostalgie o ripianti – presente e passato, memoria e futuro. Una “ragione critica” rispetto alla fragilità dei modelli imposti dalla globalizzazione, che vede a Cersaie protagonisti appunto il creatore e il decifratore di tracce. L’obiettivo? Fare in modo che la profezia di Andy Warhol – secondo cui sarebbe arrivato un tempo in cui ciascuno sarebbe stato famoso, ma solo per un quarto d’ora su YouTube, Facebook o in qualche altro non luogo – non si avveri mai. Mentre l’architettura resta una delle risposte principali – forse di questi tempi l’unica – all’esigenza umana di lasciare davvero traccia di sé. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa “Saper fare” a Cersaie: tra maestri e giovani talenti Un’area allestita nell’area esterna 48 per mostrare progetti architettonici, oggetti di design, elaborazioni grafiche ed idee sulla qualità urbana delle città di domani. C’è la mostra dedicata al progetto londinese di Central Saint Giles targato Renzo Piano Building Workshop e quella in cui la fantasia dei giovani designer incontra la natura; l’esposizione degli elaborati in concorso per l’immagine di Cersaie e lo spazio riservato ai progetti innovativi di professionisti e cittadini per cinque città emiliano – romagnole di domani. E ancora, la proiezione video degli elaborati del Consorzio POLI.Design e, novità di quest’anno, Cersaie Downtown, che porta la ceramica italiana tra le vie di Bologna. Questi gli appuntamenti del programma delle mostre di Cersaie 2010, crogiolo di stimoli e idee per declinare al futuro un prodotto dalla grande tradizione qual è quello ceramico. Duemila metri quadrati allestiti a verde fanno da sfondo alle tre mostre Saper fare, dedicate ai giovani progettisti. Filo conduttore: la “bottega”, il saper fare bene il proprio mestiere. Parola d’ordine: “qualità”, del design e dei materiali. Al centro, i temi della città e del territorio, dalla casa alle infrastrutture. Promosse da Confindustria Ceramica e organizzate da Edi.Cer spa, le mostre Fare Architettura, Fare Design e Fare Grafica, riunite sotto la sintesi del Saper Fare, sono allestite in container riadattati e immersi nel verde, collegati da percorsi con pavimentazioni in ceramica, tra produzioni vivaistiche e soluzioni innovative, dalle installazioni pensili agli impianti di nebulizzazione, in una sintesi tra naturale e artificiale, vera essenza della moderna architettura. È una prima assoluta Fare architettura, organizzata con la Fondazione Renzo Piano, finalizzata ad illustrare il progetto londinese di Central Saint Giles realizzato da Renzo Piano Building Workshop a Londra. I visitatori possono muoversi tra imponenti mock-up di sezioni della struttura reale realizzati con lastre in ceramica; assistere a una proiezione video con un’intervista a Renzo Piano; e ancora, ammirare disegni, modelli, plastici e campioni dei materiali utilizzati, oltre che consultare le pubblicazioni della Fondazione. La mostra viene presentata il 1° ottobre 2010 con una visita guidata al termine della conferenza Saper Fare Architettura, in programma alle 11.00 presso il Palazzo dei Congressi a cui parteciperanno i progettisti Maurits van der Staay (associato RPBW, responsabile del progetto) e Lorenzo Piazza (architetto RPBW). A dominare la scena nell’esposizione Fare Design - Ceramic Tiles of Italy Playground. Ispirazione Naturale sono invece i giovani designer, che già durante la Triennale di Milano lo scorso aprile, hanno potuto dare libero sfogo alla propria fantasia sul tema del gioco e del verde. E in tale sede trovano spazio le storiche illustrazioni di Emanuele Luzzati, mentre le installazioni sono posizionate in aree verdi realizzate da professionisti del settore. Sette le aziende ceramiche coinvolte: Casalgrande Padana che ha affidato allo Studio 5+1 AA la realizzazione di “Diamante Magico”; Ceramiche Coem che si presenta con “Crystaltile” di Giacomo Sanna; Cooperativa Ceramica di Imola che con Massimiliano Raggi espone “Prospettive Magiche”; Etruria design che mette in mostra il “Tappeto Volante” di S.O.S., Mapei che ha affidato a Matteo Beraldi l’ideazione di “Labyrinth”, mentre Marazzi ha costruito “Cerabilintino” su di una progetto di Massimiliano Pescio e Simas si è affidata allo studio Terri Pecora per realizzare “Kid at earth”. Protagonisti di Fare grafica - beautiful ideas sono gli studenti di nove tra università di architettura e scuole di design italiane: oggetto dell’esposizione i 123 elaborati raccolti nell’ambito del concorso, a tema “Eden ceramico”, per l’ideazione della pagina pubblicitaria di Cersaie 2010, lanciato nel corso della passata edizione del Salone. E uno spazio specifico sarà dedicato, insieme a due menzioni speciali, ad Alessandra Parodi, studentessa della Facoltà di Architettura di Genova, eletta vincitrice della competizione da una giuria composta da Michele De Lucchi, Beppe Finessi, Lia Piano e Franco Origoni. Presentazione della mostra il 1° ottobre, al termine della conferenza Beautiful Ideas in programma alle ore 15 presso il Palazzo dei Congressi, con un faccia a faccia fra giuria e studenti, la premiazione dei vincitori e il lancio del concorso 2012. Emilia-Romagna, urban polis future è invece la mostra realizzata con gli elaborati grafici e video del concorso omonimo lanciato da Cersaie in collaborazione con il Resto del Carlino e il social network Zooppa con l’obiettivo di immaginare quali migliorative soluzioni si possano ideare per migliorare Bologna, Modena, Reggio Emilia, Sassuolo e Imola. Esposte a Cersaie le migliori proposte del concorso, che mira a mobilitare i lettori del giornale e i 65mila membri della community scommettendo sul protagonismo e sull’impegno civico dei partecipanti, chiamati a contribuire in prima persona allo sviluppo e alla qualità della vita di città moderne, vitali, tecnologicamente avanzate. La premiazione è in agenda nella mattina di sabato 2 ottobre. Al Centro Servizi di Cersaie è in mostra il frutto dei corsi di Alta Formazione di POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, sul tema Design Experience (Bathroom & Spa Design, Hotel Experience Design, New Entertainment Design, Food Experience Design, Outdoor Experience Design), con la proiezione degli elaborati dei partecipanti ai corsi. Inaugurazione il 1° ottobre, con un evento rivolto ad aziende, media e operatori del progetto nel corso del quale i concept, il loro contenuto di ricerca e le soluzioni innovative di inserimento dei prodotti degli sponsor accademici sono illustrate dai docenti di POLI.design e dagli stessi progettisti. Dal centro della Fiera al centro di Bologna dove gli spazi di Palazzo Re Enzo e dell’attigua Piazza Maggiore sono il palcoscenico di Cersaie Downtown, che si compone di due importanti realtà. La prima è il Cersaie Downtown in Concert, il concerto realizzato dall’Orchestra Mozart promosso da BolognaFiere in collaborazione con Cersaie in programma martedì 28 settembre alle ore 20.15; la seconda è la Cersaie Downtown Lounge, lo spazio appositamente allestito all’interno di palazzo Re Enzo che, nei cinque giorni della fiera dalle ore 19.00 alle 24.00, ospita gli espositori, gli architetti, i designer ed i giornalisti che partecipano al Salone Internazionale. Una presenza importante, che potrebbe arricchirsi di ulteriori interessanti sorprese …. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa Saper Fare: i protagonisti dell’ambientazione verde Una moderna architettura è sinonimo di relazione tra paesaggio e insediamenti costruttivi, che pone al centro l’uomo e il suo equilibrio con la natura. Su questo concetto si basa il progetto della mostra di Cersaie 2010, “Saper Fare”, realizzata nell’area 48 della Fiera di Bologna. L’evento, progettato dallo Studio Franco Origoni e Anna Steiner architetti associati e sviluppato all’interno di container che ospitano 4 mostre, è accolto in un paesaggio verde che ambienta strutture architettoniche e pavimentazioni in ceramica tra alberi e prati curato da Lineaverde. Ormai è evidente che la strada dell’architettura porta inevitabilmente verso il rapporto sempre più profondo e consapevole con il verde. L’elemento vegetale entra a contatto con l’architettura, progettisti del verde, vivaisti, green builder e aziende hi-tech green interagiscono con il mondo della ceramica e dell’architettura generando una visione organica e sinergica dell’ambiente costruito nelle differenti conoscenze e realtà produttive. Il paesaggio di “Saper Fare” è realizzato grazie all’utilizzo di prodotti e tecnologie di aziende del verde leader in Italia; è ambientato tra le produzioni vivaistiche italiane e le ultime tecnologie nel settore del verde. Le mostre, nelle sezioni ‘Fare Architettura’ e ‘Fare Grafica’, “ Renzo Piano Building Workshop. Central Saint Giles”, “Beautiful Ideas” ed “Emilia-Romagna: Urban Polis Future” hanno per cornice piante provenienti da alcuni dei più importanti vivai italiani. Tra i container che ospitano la presentazione di Central Saint Giles trovano spazio 3 aree che rappresentano lo scenario delle produzioni tipiche del nord, del centro e del sud Italia. Dalle oltre 100 aziende florovivaistiche del Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore e del Biellese, specializzate nella produzione di una gamma ristretta ma di grande qualità di piante arrivano camelia, azalea, rododendro, Acer, Pieris, Cornus, Skimmia, Kamlia, Leucothoe, ortensia e erica. Una zona, quella del distretto floricolo del Lago Maggiore, caratterizzata dal clima mite e da un terreno acido favorevole alla crescita delle acidofile e delimitata dal Lago Maggiore e dalla zona pedemontana delle province di Novara, Biella e Verbano Cusio Ossola. In rappresentanza delle produzioni pistoiesi il vivaio Vannucci Piante, una delle aziende vivaistiche tra le più grandi e vecchie d’Europa, che produce, su 420 ettari, quasi 2000 varietà di ornamentali da esterno: conifere, alberi, arbusti, piante esotiche, rampicanti, piante mediterranee, bambusa, e bonsai giapponesi da giardino. Le piante, disponibili in una grande varietà di misura, dalle piccole agli esemplari di pronto effetto, sono esportate durante tutto l’anno in 50 paesi nel mondo. LINEAVERDE SRL Vai Emilia est, 435 – 41100 Modena Tel. 051/962502 – Fax 051/962285 P.IVA 02565450364 www.linea-verde.it - [email protected] Dalla Sicilia invece arrivano le piante mediterranee, tropicali, subtropicali e per climi aridi del vivaio Piante Faro, azienda leader in Europa per queste produzioni ottenute con tecniche innovative che garantiscono altissimi livelli qualitativi. Esemplari ottenuti sui 500 ettari dell’azienda coltivati nel rispetto della natura nel cuore del Mediterraneo. Anche la tecnologia italiana nel campo del verde verticale e pensile trova spazio tra il verde di Cersaie: Poliflor, azienda attiva nello sviluppo, nella produzione, nella messa in opera e nella distribuzione in Italia e in Europa di sistemi di verde maturo in aree e situazioni complesse, ricoprirà intere pareti e coperture con i propri prodotti. Il progetto tiene anche in considerazione il risparmio energetico, quindi l’abbattimento del calore con sistemi sostenibili. La ditta GSM Service, garantirà l’irrigazione dell’intera area e del prato che inverdisce il tetto dei container destinato ad abbassare la temperatura all’interno degli stessi in modo naturale; l’azienda installerà anche un sistema di nebulizzatori che micronebulizzando l’acqua raffrescano gli ambienti che ospitano le mostre. L’intera mostra, anche le aree che ospitano “Ceramic Tiles of Italy Playground. Ispirazione Naturale” è attraversata da un camminamento in ceramica, la cui copertura è realizzata con strutture in legno da Sinflora: un’elegante pergola inverdita che darà l’impressione di passeggiare sovrastati da un “cielo” verde. Grande importanza in tutta l’ambientazione, assumono le alberature che spiccano su tutta la mostra per la loro dimensione e qualità, provenienti da Romano Righetti Piante & C.. Il vivaio del comprensorio pistoiese coltiva alberature fino dal 1872 e vanta una consolidata esperienza europea nella produzione di alberi per arredo urbano ed esemplari di prima qualità. Gli alberi sono coltivati con sistema green bag e air pot, sistemi fuori terra che riducono del 70% il peso delle piante, consentendo l’abbattimento dei costi di trasporto, movimentazione e piantumazione. All’interno del paesaggio di “Saper Fare” anche uno specchio d’acqua: la Piscina Biodesign di Api Italia, una tecnologia brevettata che permette alla piscina di cambiare volto, adattandosi quanto più possibile al contesto paesaggistico, rendendo anche più facile l’acquisizione di concessioni in aree soggette a vincoli paesaggistici. Piscine sagomate esteticamente naturali che prevedono un rivestimento in pietra di marmo, sopra una robusta struttura. Prima esperienza a questi livelli di integrazione tra verde e architettura: Gianluca Cristoni, presidente di Promoverde, evidenzia il fatto che per lo sviluppo economico del nostro paese il fare rete tra le persone e le imprese, diventa un modello di riferimento per le nuove forme di imprenditorialità e per quelle esistenti. All’interno della sezione ‘Fare Design’, che ospita la mostra “Ceramic Tiles of Italy Playground. Ispirazione Naturale”, sono presenti 7 esempi del “fare sistema” tra le aziende di diversi settori produttivi. Sette ambientazioni verdi che sono il risultato del lavoro di tante professionalità: il paesaggista e l’azienda realizzatrice del verde che creano, con l’utilizzo di prodotti e tecnologie di aziende del settore, il paesaggio in cui sono ambientate le installazioni della mostra Playground, a loro volta risultato del lavoro del designer e dell’azienda di ceramica. LINEAVERDE SRL Vai Emilia est, 435 – 41100 Modena Tel. 051/962502 – Fax 051/962285 P.IVA 02565450364 www.linea-verde.it - [email protected] Comunicato Stampa Cersaie Downtown. Le strade del design Il centro storico di Bologna diventa spazio espositivo in occasione di Cersaie 2010, il salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell'arredobagno, ospitando “Cersaie Downtown. Le strade del design”, un progetto nato con il desiderio di raccontare al grande pubblico la versatilità del design e dell’arredobagno in ceramica e che propone come contenitore il centro città trasformandola in un museo a cielo aperto che non solo espone, ma racconta se stesso. L’installazione di questi cubi – mela, rivestiti in piastrelle di ceramica o vetrati per accogliere elementi di arredobagno, sottolinea la valenza del design di questi prodotti che – estrapolati dal contesto abituale – si rivelano espressione dello stile contemporaneo. Elementi contrapposti che si fondono insieme, con naturalezza e coordinazione: da una parte il centro città, i suoi palazzi signorili, le viuzze animate del Quadrilatero, le zone simbolo della vita cittadina bolognese e del turismo, e dall’altra i cubi stessi, teche che raccontano un design innovativo e fantasioso. Ci si può lasciar stupire, incuriosire, o magari provocare, per assimilare poi il risultato di un impatto personale, creato da un’apparente dissonanza tra l’installazione dei cubi e il contesto storico. Ci si può interrogare, interessandosi al legame tra le grandi mele e il suolo storico e culturale che le ospita, sia dal punto di vista dello specialista del settore ceramico, sia con la visione più intuitiva ed empatica del non intenditore. I cubi riprendono giocosamente l’immagine della Mela, simbolo di Cersaie 2010 – 2011, e scherzano con la signorilità della zona in cui sono ospitati ornandosi di picciolo e fogliolina. Questo mix di colori e forme, che collega i secoli di storia cittadina ai tratti moderni di una superficie piastrellata o di una lucida vasca, spinge il pubblico a lasciarsi accattivare dalla novità della proposta. Dieci sono le installazioni che caratterizzano Cersaie Downtown Design, lungo un percorso che si snoda nell’area compresa tra via Rizzoli e via Farini e che vede come interpreti 11 diversi grandi marchi italiani: Antonio Lupi, Arblu, Casa Dolce Casa, Casalgrande Padana, Cerasarda, Floor Gres, Glass Idromassaggio, Hatria, Marazzi Tecnica, Rex Ceramiche Artistiche e Simas. Cersaie Downtown. Le strade del design si rivolge sia ai cittadini bolognesi, abituati a frequentare il salotto buono della città, che ai turisti richiamati dal Salone Internazionale. Non c’è quindi criterio né distinzione tra i diversi spettatori, ma uniformità tra chi – nei cinque giorni di Cersaie – transita in questa parte della città. Cersaie Downtown suggerisce quindi un nuovo modo intendere lo spazio pubblico del centro storico che, seppur sempre consapevole e fiero della propria bellezza, si presta a fare da palcoscenico per le eccellenze del made in Italy: i cubi giocano con lo spazio urbano, il pubblico si mette in gioco e sperimenta nuovi punti di vista. La mostra (ideata da Interpromex Comunicazione e curata da Laura Manfredini) è promossa da Confindustria Ceramica e organizzata da Edi.Cer. Spa in collaborazione con BolognaFiere nell’ambito del progetto Cersaie Downtown e gode del patrocinio del Comune di Bologna. Comunicazione Ceramica Interpromex Comunicazione Comunicato Stampa Una studentessa di design industriale firma il manifesto di Cersaie 2010 - 2011 Alessandra Parodi, dell’Università di Genova, è l’autrice dell’immagine del più importante salone al mondo per la ceramica e l’arredobagno. Sono 123 gli elaborati pervenuti da nove istituti. Una mela di sedici piastrelle verdi sovrastate da un picciuolo stilizzato è la rappresentazione grafica del manifesto dell’edizione 2010 e 2011 di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’architettura e dell’arredobagno. A disegnare il manifesto di questa XXVIII edizione, il primo della seconda decade del millennio, è Alessandra Parodi, studentessa della Laurea Magistrale in Design del Prodotto e degli Eventi presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Genova, coordinata dal Prof. Carlo Vannicola. Nato dalla prima edizione del concorso Beautiful Ideas, rivolto agli studenti di nove tra Università di Architettura ed Istituti di design italiani, lanciato in occasione di Cersaie 2009, il manifesto è stato sviluppato sul concept dell’ “Eden Ceramico”, un tema improntato – come ricorda il bando di concorso – sul cambiamento della società in atto, che si confronta con nuovi scenari globali, e che richiede ai materiali ceramici, al design, allo sviluppo sostenibile un nuovo modo di abitare il pianeta. Un nuovo approccio nel quale il design riguarda la creazione di beni immateriali come l’estetica delle cose, la relazione tra le persone, il saper vivere e spendere bene il proprio tempo. Il concorso, ideato ed organizzato dall’Area Promozione di Confindustria Ceramica, ha visto la presentazione di 123 elaborati, tra i quali la giuria composta da Lia Piano, Michele De Lucchi, Beppe Finessi e Franco Origoni ha scelto Alessandra Parodi e la Facoltà di Disegno Industriale di Genova. La cerimonia di premiazione del concorso ed il lancio del nuovo bando per l’immagine di Cersaie 2012 ha luogo il 1° ottobre alle ore 15 presso il Palazzo dei Congressi, con un faccia a faccia fra la giuria e gli studenti presenti. Il manifesto 2010 – 2011 rappresenta una nuova direzione rispetto al passato recente di Cersaie, che dopo 10 anni passa il testimone da architetti e designer italiani e stranieri di chiara fama (dal 2000 al 2009, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Massimo Iosa Ghini, Denis Santachiara, Hani Rashid, David Palterer, Antonio Citterio, Toyo Ito, Thom Mayne e Mario Botta) a giovani designer italiani emergenti. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa Riparte la piastrella di ceramica Made in Italy La crisi? Un’opportunità per riorganizzarsi nel segno della razionalizzazione, della presenza sui mercati esteri e degli investimenti in innovazione. La crisi internazionale immobiliare e finanziaria come stimolo al miglioramento, finestra di opportunità, occasione per rivedere assetti, strategie, filosofie gestionali: il 2009 passa alla storia come un anno di profonda trasformazione, non solo per l’industria italiana delle piastrelle, ma per l’intera economia del mondo. Una capillare riorganizzazione che, nel caso dell’industria ceramica, si configura come riduzione degli attivi investiti, recupero dell’efficienza produttiva, salvaguardia delle professionalità presenti in azienda, massicci investimenti in nuove tecnologie e nuovi prodotti. Una strada obbligata che è passata attraverso riduzioni dei magazzini, accorpamento di attività produttive in un numero minore di stabilimenti, occhi puntati costantemente sui costi. Senza rinunciare agli investimenti, rimasti al 4,9% del fatturato (vale a dire 220,7 milioni di euro e quasi un punto percentuale in più rispetto alla media dell’industria manifatturiera italiana). Sforzi importanti e indispensabili che però non sempre vengono premiati, se le aziende – come da tempo sottolineano analisti indipendenti – continuano a muoversi all’interno di un contesto “zavorrato” da una crisi di competitività fatta di costi elevati del metano, carenze infrastrutturali, costi della burocrazia, tutte variabili sulle quali è necessaria un’azione di sistema. Nei numeri, l’indagine statistica sull’industria italiana delle piastrelle di ceramica consegna agli annali un 2009 con 181 aziende – solo 14 in meno rispetto al 2008 – e 24.595 occupati. La maggior concentrazione geografica resta in provincia di Modena, 64 aziende; a seguire la provincia di Reggio Emilia, con 26 realtà. A livello di produzione, il 2009 ha toccato l’asticella dei 368 milioni di metri quadrati, realizzata in 273 stabilimenti industriali dove sono attivi 508 forni complessivi. Le vendite complessive del 2009 sono equivalenti a 408,4 milioni di metri quadrati, mentre i mercati di destinazione vedono l’Italia assorbire 127,6 i milioni di metri quadrati e 280,8 milioni di metri quadrati destinati agli oltre 150 Paesi esteri. Tradotto in fatturato, quello derivante da vendite in Italia è pari a 1.253 milioni di euro, mentre quello prodotto dall’export si è assestato sui 3.255 milioni di euro, continuando a confermare la leadership dell’Italia nel commercio internazionale di questi materiali. Confermato il grado di internazionalizzazione, con 19 società di diritto estero controllate da 9 gruppi ceramici italiani negli Stati Uniti, Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Finlandia, Polonia, Ucraina e in Russia. Al 31 dicembre 2009 la produzione italiana all’estero ha raggiunto i 108,7 milioni di metri quadrati, il 75,2% del totale in Paesi europei, mentre la restante parte è negli USA. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Ceramic Tiles of Italy, promosso da CONFINDUSTRIA CERAMICA, Associazione dell’Industria Ceramica Italiana, è un marchio di Edi.Cer. Spa, l’organizzatore di Cersaie. Per informazioni : Viale Monte Santo, 40 41049 Sassuolo MO Tel. +39 0536 804585 - Fax +39 0536 806510 www.laceramicaitaliana.it - [email protected] 20-24 settembre 2011 Le piastrelle Ceramic Tiles of Italy sono in mostra a CERSAIE - Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, La fiera è promossa da Confindustria Ceramica in collaborazione con BolognaFiere, organizzata da Edi.Cer. Spa Per informazioni : Promos Srl Tél. +39 051 6646000 - Fax +39 051 862514 www.cersaie.it - [email protected] Comunicato Stampa L’export cambia marcia: più 3,5% nel primo semestre 2010 A trainare la ripresa delle vendite all’estero il mercato statunitense, più 18,2%, e quello asiatico, con un progresso superiore ai 20 punti. Un’inversione di tendenza che riguarda sia il valore della produzione sia i volumi. Il 2010 comincia bene per la piastrella Made in Italy. Segnali confortanti arrivano infatti dal fronte export: guardando ai dati complessivi, le vendite all’estero nel primo semestre fanno registrare una crescita sia dei volumi (più 3,5%) che del valore (più 5,2%), che marca una chiara inversione di tendenza rispetto all’“annus horribilis” 2009. Un rimbalzo importante, reso possibile dalla forte ripresa del mercato statunitense (più 18,2%) e dalla vera e propria impennata di quello asiatico (più 21,6%). In generale, più che positivo appare il saldo verso i mercati extra Ue, con un significativo progresso di 12,6 punti percentuali. A consuntivo, i primi sei mesi del 2010 archiviano un volume di esportazioni che tocca i 147,2 milioni di metri quadrati (più 3,5%), per un fatturato di 1.730,4 milioni di euro, in progresso del 5,23 per cento. In lieve flessione i mercati comunitari: 80,8 milioni di metri quadrati (meno 3,0%) per un fatturato che si assesta sui 979,9 milioni di euro (meno 1,6%). Significativa appare la dinamica di medio termine che, se confrontata con il primo trimestre di quest’anno, evidenza sia sui mercati comunitari che su quelli extracomunitari, sia per le quantità che per il prezzo medio espresso in euro, un sostanziale miglioramento di tutte le variabili, la cui espansione parte da un paio di punti percentuali per arrivare anche a sei - sette. Nel dettaglio delle macro aree emerge una diversa intonazione. Infatti, a fronte di esportazioni su mercati comunitari in flessione del 2,98%, forte è la crescita su quelli extra comunitari. Tra i mercati di maggior dimensione, si confermano sui valori dello scorso anno Francia (-0,62%) e Germania (1,27%) che sono i principali mercati di destinazione comunitaria (da soli coprono oltre la metà delle vendite continentali); a fronte di una sostanziale stabilità rilevabile nelle esportazioni verso l’Austria (-1,6%) e Belgio – Lussemburgo (-1,1%), la crisi finanziaria della Grecia ha prodotto effetti anche nel commercio internazionale di piastrelle dall’Italia (-8,0%). Tutti segni positivi, talvolta anche di grande entità sono invece le esportazioni extracomunitarie: brillanti – sia come numeri, ma anche come capacità di intercettare la ripresa della domanda su questi mercati – la crescita dell’export di piastrelle di ceramica italiana verso Stati Uniti (+18,2%), Svizzera (+4,3%), Russia (+6,4%) oltre che nei continenti più lontani, quali Asia (+21,6%), Africa (+4,6%) ed Australia (+7,8%). Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Ceramic Tiles of Italy, promosso da CONFINDUSTRIA CERAMICA, Associazione dell’Industria Ceramica Italiana, è un marchio di Edi.Cer. Spa, l’organizzatore di Cersaie. Per informazioni : Viale Monte Santo, 40 41049 Sassuolo MO Tel. +39 0536 804585 - Fax +39 0536 806510 www.laceramicaitaliana.it - [email protected] 20-24 settembre 2011 Le piastrelle Ceramic Tiles of Italy sono in mostra a CERSAIE - Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, La fiera è promossa da Confindustria Ceramica in collaborazione con BolognaFiere, organizzata da Edi.Cer. Spa Per informazioni : Promos Srl Tél. +39 051 6646000 - Fax +39 051 862514 www.cersaie.it - [email protected] Comunicato stampa Ceramica sanitaria, un mercato da 430 milioni per quasi 4mila addetti Il calo del fatturato nel 2009 ha spinto le aziende del comparto ad avviare forti processi di ristrutturazione. Profondamente colpito dalla crisi del mercato immobiliare, il settore ha comunque tenuto sotto il profilo dell’occupazione e dei volumi produttivi. Un’industria che, in un anno difficile come il 2009, ha fatturato 430 milioni di euro, ha prodotto 5,52 milioni di pezzi ed occupato quasi 4mila addetti: è questa la fotografia dell’industria italiana della ceramica sanitaria, settore censito per la quarta volta dal Centro Studi di Confindustria Ceramica. Sono 42 le aziende produttrici di ceramica sanitaria attive in Italia alla fine del 2009, perlopiù – 37 il numero di dettaglio – localizzate nel distretto di Civita Castellana (Viterbo). L’attività industriale si svolge ancora, come nel 2008, all’interno di 53 stabilimenti, 42 dei quali in provincia di Viterbo. Nel 2009 sono stati prodotti complessivamente 5.271.114 pezzi, quale somma tra le produzioni di ceramica sanitaria in Vitreous China e Fine Fire Clay (86% del totale, pari a 4.534.630 pezzi) e Fire Clay, 736.484 pezzi prodotti equivalenti al 14% del totale nazionale. Le vendite totali del 2009 si attestano sui 5.523.190 pezzi, dove le prime due configurazioni di prodotto (vasi e lavabi) coprono oltre la metà delle vendite complessive, percentuale che supera i 4/5 se si includono bidet e piatti doccia. Quasi un decimo dei pezzi venduti è costituito dalle “colonne”. Se si guarda al peso dei mercati di riferimento, il consumo di ceramica sanitaria su quello nazionale italiano tocca nel 2009 i 5,58 milioni di pezzi (per un valore del mercato interno che si stima di 302 milioni di euro, 224 dei quali generati da vendite domestiche e 78 da importazioni). Per quanto riguarda le esportazioni, secondo i dati ufficiali forniti dall’Istat, il 2009 si è chiuso con 2.208.140 pezzi venduti oltre confine (l’equivalente del 40% circa delle vendite complessive), il 62,77% dei quali è costituito dal Fire Clay e il rimanente 37,23% da Vitreous China e Fine Fire Clay. La difficile congiuntura immobiliare italiana e internazionale ha avuto quindi ripercussioni sull’industria italiana della ceramica sanitaria, con un ridimensionamento delle vendite che ha spinto le imprese del comparto a ricorrere agli ammortizzatori sociali e a diverse ristrutturazioni aziendali. In questa fase, centrale è stato ed è il ruolo giocato del Centro Ceramica di Civita Castellana, a supporto della capacità competitiva delle imprese del settore. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Ceramic Tiles of Italy, promosso da CONFINDUSTRIA CERAMICA, Associazione dell’Industria Ceramica Italiana, è un marchio di Edi.Cer. Spa, l’organizzatore di Cersaie. Per informazioni : Viale Monte Santo, 40 41049 Sassuolo MO Tel. +39 0536 804585 - Fax +39 0536 806510 www.laceramicaitaliana.it - [email protected] 20-24 settembre 2011 Le piastrelle Ceramic Tiles of Italy sono in mostra a CERSAIE - Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, La fiera è promossa da Confindustria Ceramica in collaborazione con BolognaFiere, organizzata da Edi.Cer. Spa Per informazioni : Promos Srl Tél. +39 051 6646000 - Fax +39 051 862514 www.cersaie.it - [email protected] IL BAGNO SOFFRE LA CRISI MA DIVENTA LA STANZA PIÙ DESIDERATA DAGLI ITALIANI GIANLUCA MARVELLI, PRESIDENTE DI ASSOBAGNO: "ABBIAMO SOFFERTO IL 2009 MA RIMANGONO ALTI L'INTERESSE DEL CONSUMATORE E IL POTENZIALE DI CRESCITA DEL SETTORE" 2.560 milioni di euro: è questo il risultato ottenuto dal settore arredobagno nel 2009 secondo il Rapporto Outlook Arredobagno Italiano 2009/2010 sul settore dell’arredobagno italiano, voluto da Assobagno - l’Associazione di FederlegnoArredo che rappresenta le aziende italiane dell'arredamento e articoli per il bagno - e realizzato dal Centro Studi Cosmit/FederlegnoArredo, che fotografa lo stato di salute delle aziende del settore e le prospettive di crescita, nonché le aree di potenziale miglioramento. "La seconda edizione del Rapporto Outlook Arredobagno Italiano 2009/2010 – commenta il presidente di Assobagno Gianluca Marvelli - un progetto di monitoraggio settoriale voluto fortemente dalle imprese di Assobagno, è ancora più completa. Il monitoraggio, infatti, si allarga al settore della rubinetteria e riserva un’attenta considerazione ai paesi di destinazione dell’export. Inoltre, il Rapporto è integrato anche da un capitolo che sviluppa l’argomento “come creare valore per il consumatore finale ”, approfondito nel corso di un Focus Group che ha coinvolto produzione e distribuzione ". Il settore, nel 2009, ha certamente attraversato un periodo difficile: tutti gli indicatori mostrano un segno negativo rispetto al 2008 . Tutti i comparti del settore arredobagno hanno sofferto (-15,6% le vendite totali) ed in particolare le vasche da bagno (-29,3%) e le cabine multifunzione (-26,1%); mentre minore è stato il calo dei sedili WC (-1,4%), che hanno una domanda più rigida rispetto ai mutamenti congiunturali ma rappresentano anche un comparto che pesa poco sul totale del fatturato settoriale. MILIONI DI EURO MILIONI DI EURO 2008 2009 Vendite Italia Estero Totali Italia Estero Totali Mobili bagno 373,0 209,3 582,3 337,7 172,5 510,2 Accessori Bagno 281,4 164,4 445,8 246,6 126,3 372,9 Vasche da bagno 208,0 184,0 392,0 148,5 128,7 277,2 Chiusure doccia 308,1 137,5 445,6 278,4 125,7 404,1 Cabine multifunzione 142,2 106,0 248,2 112,5 70,8 183,3 Termoarredi 251,6 38,7 290,3 230,3 30,0 260,3 Rubinetti 318,6 188,1 506,7 283,2 152,5 435,7 Sedili WC 45,7 34,3 80,1 45,1 33,9 79,0 Altro Arredobagno 22,5 18,0 40,5 20,9 15,5 36,4 Totale Arredobagno 1.951,1 1.080,3 3.031,5 1.703 856 2.559 Var. % 2009/2008 Comparto Italia Estero Totali -9,5% -17,6% -12,4% -12,4% -23,2% -16,4% -28,6% -30,1% -29,3% -9,6% -8,6% -9,3% -20,9% -33,2% -26,1% -8,5% -22,5% -10,3% -11,1% -18,9% -14,0% -1,3% -1,2% -1,4% -7,1% -13,9% -10,1% -12,7% -20,8% -15,6% Fonte: Centro Studi Cosmit/FederlegnoArredo Il 2009 quindi si è chiuso con una duplice indicazione : da un lato il settore ha risentito, com'era ovvio, del momento congiunturale particolarmente negativo , del crollo dell'edilizia e della spesa delle famiglie che ha soprattutto riguardato i beni di investimento e di consumo durevoli. Dall'altro lato, però, la crisi del settore è stata nel complesso inferiore a quella di altri settori e in media più contenuta rispetto al totale del settore arredamento che, nello stesso periodo, ha ceduto un 17,6% del proprio fatturato soprattutto a fronte di un decremento dei mercati esteri pari al 21,6%. Il settore bagno ha invece visto decrescere il proprio fatturato complessivamente del 15,6% rispetto al 2008, a fronte di un calo del 20,8% sui mercati esteri e del 12,7% sul mercato interno: le esportazioni, ormai, contano più di un terzo del fatturato complessivo e, dopo diversi periodi di crescita, la loro quota sul fatturato totale nel 2009 è stata leggermente in calo. "La minore negatività dei dati relativi al settore, che pure ha risentito in modo significativo della crisi, riflette un dato emerso dalla ricerca che Assobagno, in collaborazione con Assarredo, ha commissionato a GFK-Eurisko – prosegue il presidente Marvelli - uno studio di mercato per individuare i comportamenti dei consumatori nei confronti degli acquisti per la casa. Dalla ricerca emerge che il bagno è oggi la stanza più desiderata della casa, nel senso che oltre il 95% degli intervistati dichiara che il bagno ha una rilevanza maggiore rispetto alle altre stanze della casa. Un dato che da solo rivela quanto il bagno, da spazio funzionale, sia sempre più diventato spazio dei desideri, del benessere e dello stare bene . Il bagno oggi è sinonimo di relax e di cura della persona, un luogo intimo in cui dedicarsi a se stessi. In questo senso è quindi cambiata la domanda e parimenti sta cambiando e cambierà l'offerta". La ricerca mette in luce che il valore del prodotto percepito dal consumatore è molto legato alla qualità dei materiali e alla durata nel tempo del prodotto, ma anche al servizio offerto dal rivenditore/distributore perché le informazioni disponibili, benché aumentate rispetto al passato grazie a internet, non sono sufficienti per orientare in modo definitivo l'acquisto. E' e rimane quindi determinante stabilire una relazione con il consumatore , e questa è una delle aree in cui è maggiore il potenziale di miglioramento della filiera . "La ricerca mette in evidenza che il sistema produttivo/distributivo dell'arredobagno deve cercare sinergie per parlare al consumatore , spiegare il prodotto, le innovazioni, assisterlo nel post-vendita – sottolinea Gianluca Marvelli. Sarebbe un errore non riuscire ad approfittare di questa nuova sensibilità del consumatore , ma occorre che vi sia maggiore interazione tra i produttori e i distributori , all'insegna di una trasparenza che faccia emergere la qualità del prodotto e il servizio. Non è un caso che il mercato si stia polarizzando anche nella distribuzione : da un lato, la grande distribuzione dei prodotti a basso valore aggiunto e, dall'altro, la distribuzione qualificata, sia specializzata nel bagno sia dedicata genericamente all'arredamento. Avvicinare la produzione e la distribuzione attraverso continue interazioni e scambi di informazioni, ma anche con specifici corsi formativi per i rivenditori e gli installatori in modo da poter spiegare il prodotto e metterli in grado di interagire in modo qualificato con il consumatore, emerge come obiettivo primario e strategia prioritaria per l'arredobagno italiano ." "In questo senso, la ricerca ha esortato il mondo della produzione e della distribuzione dell'arredobagno a cogliere la disponibilità del consumatore, che ha una maggiore propensione a ristrutturare e investire nel bagno piuttosto che in altre aree della casa – rimarca il presidente di Assobagno, Marvelli. Se è vero che esiste una fascia di mercato che punta quasi esclusivamente al prezzo, il budget medio per la ristrutturazione totale o parziale si colloca sui 4.853 euro, mentre oltre il 30% degli intervistati intende spendere più di 4.500 euro e il 10% più di 7.500 euro. Inoltre, negli ultimi tre anni sono stati 12,9 milioni gli individui che hanno apportato piccole modifiche e acquistato prodotti per il bagno in generale, quali mobili, accessori, sanitari e altro. Sono state invece 4,7 milioni, sempre negli ultimi tre anni, le persone che hanno fatto importanti investimenti per la ristrutturazione totale del locale ". Per quanto riguarda il 2010 il settore Arredobagno conferma, nel complesso, una sostanziale stabilizzazione del fatturato . Pur con notevoli differenze tra comparto e comparto, nel primo semestre del 2010 il fatturato cresce dello 0,26% rispetto ai primi sei mesi del 2009 grazie alla spinta del fatturato Italia, che risulta in crescita del 3%. Per contro, faticano maggiormente le vendite estere , con differenze anche accentuate tra i diversi paesi: ad una certa stazionarietà dei paesi extraeuropei si contrappone una peggiore performance di quelli europei, anche se risultati non completamente deludenti si hanno da Germania e Turchia. "Le previsioni – afferma Gianluca Marvelli - anche per il 2010 sono orientate alla prudenza; è vero però che ci attendiamo nei prossimi due trimestri dell'anno un miglioramento complessivo della congiuntura , come dimostra il fatto che il 43% delle imprese intervistate indica un aumento del fatturato totale del terzo trimestre 2010. Le aziende che prevedono un miglioramento salgono inoltre al 44% per il quarto trimestre 2010 e al 64% per il primo trimestre 2011. Pur scontando un certo rimbalzo positivo al pessimo andamento del terzo e quarto trimestre 2009, ciò significa che la congiuntura è in corso di stabilizzazione. Non si può dimenticare, tuttavia, che per i prossimi due trimestri del 2010 circa il 50% delle imprese intervistate indica una stazionarietà dei livelli delle vendite e su mesi di confronti, quelli del 2009, già negativi. Probabilmente quindi il peggio è passato, ma è ancora presto per parlare di ripresa che, tra l'altro, rischia di essere messa alla prova da un aumento significativo dei costi delle materie prime ed in particolare dell'alluminio" . "E' significativo – conclude il presidente Marvelli - che anche in questa indagine congiunturale le strategie indicate come prioritarie dalle imprese intervistate siano quelle di un rapporto più stretto e integrato con i clienti/rivenditori , a riprova del fatto che questo è ciò che oggi chiede il mercato e che bisogna cercare di mettere in atto ". Bologna, settembre 2010 /progetti/confindustria/cersaie 2010/PressKit/PressKit_Class_ok/media/comunicati/ITA/doc/19_CS_economico_arredobagno.doc Comunicato Stampa Il valore della piastrella Made in Italy: garantisce il marchio! Fin dagli anni Settanta il marchio Ceramic Tiles of Italy accompagna sui mercati le aziende ceramiche italiane. Grazie al nuovo disciplinare, regole ancora più stringenti assicurano ai consumatori l’assoluta garanzia dell’origine e dell’eccellenza italiana. “Made in Italy” non è solo una connotazione geografica. È molto di più. Racchiude in sé valori riconosciuti in tutto il mondo che vanno dalla qualità alla trasparenza, dalla leadership nel design all’innovazione. Valori che appartengono all’industria delle piastrelle di ceramica italiana e che dagli anni Settanta sono sintetizzati in un marchio: Ceramic Tiles of Italy, definizione che accompagna le aziende associate a Confindustria Ceramica sui mercati globali. Con l’introduzione del nuovo disciplinare d’uso del marchio, entrato in vigore all’inizio del 2009, l’Associazione ha voluto tutelare le piastrelle di ceramica prodotte esclusivamente nelle fabbriche localizzate sul territorio italiano. Attraverso il Regolamento, solo sui prodotti effettivamente realizzati in Italia infatti può essere apposto il prestigioso marchio d’origine Ceramic Tiles of Italy. Un percorso di innovazione e adeguamento alle esigenze di commercio internazionale dei prodotti che ha nella dichiarazione d’origine un elemento strategico. L’iter prevede l’impegno volontario da parte delle imprese a indicare l’origine dei prodotti messi in commercio, aderendo così alla Raccomandazione, atto che rappresenta un presupposto indispensabile per l’utilizzo da parte degli associati a Confindustria Ceramica del marchio Ceramic Tiles of Italy, concesso dopo l’apposita sottoscrizione del Regolamento d’uso del marchio. Un passo in avanti decisivo per promuovere la logica della trasparenza nell’azione commerciale e una scelta consapevole da parte del consumatore. Il Regolamento è applicabile alle sole piastrelle di ceramica, così come definite dalle norme tecniche internazionali. Esso prevede la possibilità di apporre il marchio sui prodotti e i relativi imballi, nonché su cataloghi, campioni, materiale pubblicitario o espositori nell’ambito di fiere. Con questa iniziativa Confindustria Ceramica intende lanciare un forte messaggio verso le autorità competenti, anticipando provvedimenti legislativi nazionali e comunitari in materia, colmando in particolare la lacuna dell’Unione Europea riguardante l’assenza di norme sull’indicazione d’origine delle merci. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Ceramic Tiles of Italy, promosso da CONFINDUSTRIA CERAMICA, Associazione dell’Industria Ceramica Italiana, è un marchio di Edi.Cer. Spa, l’organizzatore di Cersaie. Per informazioni : Viale Monte Santo, 40 41049 Sassuolo MO Tel. +39 0536 804585 - Fax +39 0536 806510 www.laceramicaitaliana.it - [email protected] 20-24 settembre 2011 Le piastrelle Ceramic Tiles of Italy sono in mostra a CERSAIE - Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, La fiera è promossa da Confindustria Ceramica in collaborazione con BolognaFiere, organizzata da Edi.Cer. Spa Per informazioni : Promos Srl Tél. +39 051 6646000 - Fax +39 051 862514 www.cersaie.it - [email protected] Comunicato Stampa Ceramic Tiles of Italy porta nel mondo l’eccellenza della piastrella di ceramica italiana Il marchio collettivo istituzionale Ceramic Tiles of Italy prosegue attraverso numerose e diversificate azioni a mostrare al mondo il pregio e le caratteristiche all'avanguardia di un prodotto, la piastrella di ceramica italiana, che continua a stupire per le innumerevoli possibilità applicative e qualità estetiche. In autonomia o in collaborazione con ICE - Istituto Nazionale per il Commercio Estero ed il Ministero dello Sviluppo Economico, il programma promozionale a favore dell’industria ceramica italiana continua ad annoverare un ricco calendario di iniziative organizzate nel segno di Ceramic Tiles of Italy, quali la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali che ospitano il prodotto ceramico, seminari tecnici, mostre d’immagine, conferenze stampa e lezioni universitarie. Iniziative, queste, che si rivolgono ad un pubblico di eccellenza formato da architetti, interior designer, progettisti, decoratori d'interni, developer immobiliari, e che hanno l'obiettivo di promuovere l'assoluta qualità delle piastrelle di ceramica italiane già largamente apprezzate in tutto il mondo. Tra tutte le iniziative di Ceramic Tiles of Italy spicca per rilevanza la presenza alle fiere internazionali più importanti del settore ceramico – dedicate al mondo del progetto, del design e del contract - a testimonianza del grande impegno a livello istituzionale e imprenditoriale per mantenere alto il valore dell’eccellenza della produzione ceramica italiana nella sfida ai mercati internazionali. Prima tra tutte Cersaie (Bologna – Italia, 28 settembre – 2 ottobre 2010) , il Salone della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno giunto alla sua ventottesima edizione, primaria vetrina mondiale per il settore ceramico e dell’arredobagno. Prima della fine del 2010 a questa si aggiungono altre partecipazioni di rilievo: l e piastrelle di ceramica italiane confermano infatti la propria presenza a 100% Design (Londra – UK, 23 - 26 settembre 2010), il più importante evento dedicato all’interior per il contract market, con uno stand collettivo che include 5 aziende ceramiche, a S aie (Bologna, 21-24 ottobre 2010), il Salone Internazionale dell’Edilizia, e a Sia Guest (Rimini, 20-23 novembre 2010), il Salone Internazionale dell´Accoglienza, all'interno del quale il marchio Ceramic Tiles of Italy partecipa a supporto di numerose aziende italiane del comparto. Di rilevanza internazionale i progetti di immagine e le iniziative speciali realizzati nel mondo. Dal 1° al 15 settembre Ceramic Tiles of Italy è stato protagonista nel Padiglione Italia allʼExpo di Shanghai in Cina con una mostra di immagine “Land with a Soul” dove il comparto ceramico italiano ha realizzato una installazione di piastrelle a pavimento ed un video sulla produzione e la sostenibilità del settore. Nellʼambito di tale iniziativa, il 9 settembre si è tenuto presso la Tonji University di Shanghai un seminario sulle piastrelle di ceramica italiane, incentrato sulle nuove applicazioni, i trend di design e lʼecocompatibilità. Fra le iniziative speciali che vedranno la luce entro il 2010, la realizzazione con piastrelle di ceramica italiane di pavimentazioni all’interno dell’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e nella nuova prestigiosa struttura della Triennale di New York nel cuore di Manhattan, entrambi attualmente in fase di realizzazione. Ceramic Tiles of Italy, promosso da CONFINDUSTRIA CERAMICA, Associazione dell’Industria Ceramica Italiana, è un marchio di Edi.Cer. Spa, l’organizzatore di Cersaie. Per informazioni : Viale Monte Santo, 40 41049 Sassuolo MO Tel. +39 0536 804585 - Fax +39 0536 806510 www.laceramicaitaliana.it - [email protected] 20-24 settembre 2011 Le piastrelle Ceramic Tiles of Italy sono in mostra a CERSAIE - Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, La fiera è promossa da Confindustria Ceramica in collaborazione con BolognaFiere, organizzata da Edi.Cer. Spa Per informazioni : Promos Srl Tél. +39 051 6646000 - Fax +39 051 862514 www.cersaie.it - [email protected] Nel prossimo anno il marchio Ceramic Tiles of Italy continuerà ad accompagnare la presenza dell’industria ceramica italiana coordinando la partecipazione collettiva e di immagine di numerose aziende italiane all'interno di importanti manifestazioni fieristiche: Maison&Objet | Projets (Parigi – Francia, 21-25 gennaio 2011), dove il design sarà di scena nella cornice dalla capitale francese; Coverings (Las Vegas – Nevada, 14-17 marzo 2011), manifestazione americana di rilievo per le piastrelle di ceramica e le pietre naturali; Mosbuild (Mosca - Russia, 5-8 aprile 2011) , la più importante rassegna fieristica del Paese dedicata anche alle piastrelle di ceramica ed alla ceramica sanitaria, che conferma l'assoluta importanza rivestita da questo mercato per l'industria italiana; Salone del Mobile (Milano 12 -17 aprile) la tradizionale mostra di immagine che unisce il settore ceramico al mondo del design; AIA (New Orleans – Louisiana, 12-14 maggio 2011), la convention itinerante dell'American Institute of Architects, una delle fiere statunitensi di maggior interesse per architetti e designer. Si rinnova infine la partecipazione ad ICFF (New York – Usa, 15-18 maggio 2011), vetrina e occasione di conferma di leadership del design italiano. La promozione dei contenuti dell'industria italiana delle piastrelle di ceramica avviene anche attraverso le campagne pubblicitarie. La prima, “Ceramic Tiles of Italy – Creatività Infinita”, mirata all’innalzamento della percezione del prodotto ceramico e destinata al mercato italiano, vede il suo lancio a Cersaie 2010 su TV, stampa, internet, cinema. Prosegue all’estero la campagna “Ceramic Tiles of Italy. A natural beauty” su prestigiose testate internazionali di settore, lifestyle, architettura e interior design, dedicate a trade e prescriptors: una campagna che punta su valori quali la sostenibilità e l'ecologia. In abbinamento alle precedenti, la campagna di promozione “Ceramic Tiles of Italy - Prodotto in Italia, garanzia di eccellenza” che - attraverso un nuovo disciplinare per l’utilizzo del marchio Ceramic Tiles of Italy - tutela e valorizza le sole produzioni realizzate in Italia: l’headline della pagina pubblicitaria richiama l’esclusività di quei materiali dall'elevato design in grado di qualificare gli spazi dell'abitare, frutto di moderne tecnologie che producono nel massimo rispetto dell'ambiente, con una grande attenzione anche alla sicurezza sul posto di lavoro. Particolarmente significative sono anche le attività informative che il marchio Ceramic Tiles of Italy realizza in Italia e all’estero con l'obiettivo di promuovere e diffondere la conoscenza delle caratteristiche tecniche e delle elevate valenze estetiche delle piastrelle di ceramica italiane, attraverso incontri tecnico formativi, seminari rivolti sia agli studenti universitari che ai professionisti, così come attraverso la realizzazione di strumenti editoriali (Cer magazine Italia ed International) e multimediali (sito www.laceramicaitaliana.it, cd rom Prodotti & Tendenze) destinati a chi desidera conoscere, acquistare, utilizzare il prodotto ceramico italiano. Sassuolo, Settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Ceramic Tiles of Italy, promosso da CONFINDUSTRIA CERAMICA, Associazione dell’Industria Ceramica Italiana, è un marchio di Edi.Cer. Spa, l’organizzatore di Cersaie. Per informazioni : Viale Monte Santo, 40 41049 Sassuolo MO Tel. +39 0536 804585 - Fax +39 0536 806510 www.laceramicaitaliana.it - [email protected] 20-24 settembre 2011 Le piastrelle Ceramic Tiles of Italy sono in mostra a CERSAIE - Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, La fiera è promossa da Confindustria Ceramica in collaborazione con BolognaFiere, organizzata da Edi.Cer. Spa Per informazioni : Promos Srl Tél. +39 051 6646000 - Fax +39 051 862514 www.cersaie.it - [email protected] COMUNICATO STAMPA CERAMIC TILES OF ITALY: al via il 10 ottobre il piano integrato di comunicazione dedicato al mercato italiano. Un nuovo portale online e una campagna pubblicitaria su Tv, Carta stampata e new media per promuovere e valorizzare le eccellenze della ceramica italiana. Prende ufficialmente il via il 10 ottobre – a pochi giorni dalla conclusione del Cersaie, la più importante fiera mondiale della ceramica per l'architettura e l'arredobagno – la campagna integrata di comunicazione e promozione di Ceramic Tiles of Italy, fi rmata da Barabino & Partners, advisor di Confindustria Ceramica, lʼAssociazione nazionale che riunisce le industrie ceramiche italiane. Il progetto è finalizzato a stimolare sul mercato italiano la domanda di prodotti ceramici, oltre a trasferire adeguatamente presso consumatori fi nali e professionisti i valori di un materiale italiano, la piastrella di ceramica, protagonista nel mondo dellʼinterior design, delle nuove architetture e degli stili di vita contemporanei. Il piano integrato di comunicazione si concretizzerà nello sviluppo di una campagna pubblicitaria multisoggetto su TV, stampa e web, sul lancio di un nuovo portale online www.laceramicaitaliana. it e su unʼintensa attività di relazioni media a supporto delle iniziative sopracitate. Più in particolare, la campagna pubblicitaria è declinata su 4 soggetti, ciascuno rappresentativo di un target di riferimento. La persona, con la propria libertà di creare stili, interpretare ambienti e progettare spazi sarà infatti il protagonista e destinatario del piano di comunicazione di Ceramic Tiles of Italy. La campagna pubblicitaria – caratterizzata dal payoff “Creatività Infi nita”, volto a enfatizzare la versatilità della piastrella di ceramica come prodotto idoneo a essere utilizzato in tutti gli ambienti senza vincoli di forme, colori, dimensioni e decori – è articolata in 2 fl ight principali, il primo nel mese di ottobre e il secondo nei mesi di febbraio, marzo e aprile. Il flight del mese di ottobre, collocato temporalmente a ridosso del Cersaie per trarre benefi cio dellʼenfasi mediatica dellʼevento, è indirizzato al pubblico generalista e al consumatore fi nale, mentre nei mesi di febbraio e marzo lʼattenzione sarà rivolta in particolare al mondo dei professionisti, target verso il quale Cersaie svolge già unʼintensa attività di comunicazione. Contestualmente con la campagna di advertising, viene lanciato il nuovo sito web www.laceramicaitaliana. it, portale online dedicato a consumatori e professionisti, che si pone l’obiettivo di diventare il punto di riferimento in rete del mondo ceramico italiano. Grande spazio alla parte iconografica per esaltare l’estetica del prodotto, un blog dedicato ai professionisti, un’area multimediale e un’ampia sezione dedicata alla sostenibilità, saranno alcune delle innovazioni presenti sul portale, nato dall’integrazione e dalla riorganizzazione del “Network della Ceramica”. Confindustria Ceramica, Associazione di categoria che riunisce le imprese industriali attive nella produzione di piastrelle di ceramica, ceramica sanitaria, stoviglie, materiali refrattari e ceramica tecnica, rappresenta un settore composto da 291 aziende, operanti in 383 stabilimenti. Lʼoccupazione supera i 38.000 addetti, per un giro di affari pari a 6,2 miliardi di euro. Tra le diverse tipologie di prodotti, parte preponderante è coperta dalla produzione di piastrelle di ceramica, il cui peso - per la sola componente prodotta in Italia - è superiore ai 2/3 del totale complessivo. Relativamente al mercato italiano, le piastrelle di ceramica coprono il 72,8% del totale dei pavimenti residenziali ed il 60,5% del rivestimenti di pareti interne. Barabino & Partners è la società leader in Italia nella comunicazione di impresa e la più importante realtà italiana a livello internazionale - sesta in Europa e al 10° posto nel mondo secondo i ranking Ft Mergermarket 2009 - grazie ad una presenza diretta anche in Belgio, Germania e Regno Unito. La società impiega complessivamente oltre 90 risorse in 6 sedi a Milano, Roma, Genova, Brussels, Londra e Berlino. Contact: Confindustria Ceramica Andrea Serri Tel.:0536.818111 Sassuolo, settembre 2010 Barabino & Partners Giovanni Vantaggi Tel.: 02/72.02.35.35 Comunicato Stampa La ceramica italiana alla conquista del West Il settore scalda i motori in vista di Coverings 2011 di Las Vegas. Dopo oltre 15 anni la principale manifestazione Usa rivolta al mondo della ceramica si sposta a ovest. Sarà Las Vegas, principale sede di manifestazioni fieristiche negli Stati Uniti, a ospitare la prossima edizione di Coverings, l’importante esposizione annuale americana dedicata alle piastrelle di ceramica e alle pietre naturali. L’appuntamento è dal 14 al 17 marzo 2011. È la prima volta che la città del Nevada ospita la manifestazione, che nel 2010 si è invece svolta nella sua sede più tradizionale, Orlando, e l’anno precedente a Chicago. Una vetrina prestigiosa per il settore ceramico Made in Italy che anche a Coverings 2011 sarà ben rappresentato dalle numerose aziende ceramiche italiane che, coordinate nella presenza da Confindustria Ceramica, mettono in mostra le ultime e più sofisticate tendenze in fatto di materiali, colori e possibilità di utilizzo del prodotto. Il tutto griffato Ceramic Tiles of Italy. Location dell’evento sarà il Sands Expo and Convention Center, vasta struttura espositiva direttamente collegata a due importanti alberghi della città. La manifestazione si conferma come un’occasione internazionale di incontro per gli addetti del settore: sono attesi costruttori, interior designer, architetti, progettisti e distributori ed operatori della stampa specializzata. Invariata la formula, che combina evento commerciale e iniziative di formazione, seminari e approfondimenti. Tra le novità invece l’arco temporale della manifestazione: programmata su quattro giorni, da lunedì a giovedì, invece che da martedì a venerdì come nelle edizioni precedenti. È da diversi anni, in particolare dal 1994, che Coverings non si svolgeva nell’ovest degli Usa. Si tratta quindi di un’opportunità eccezionale per promuovere la ceramica italiana sul mercato americano e favorire il contatto con nuovo bacino di operatori. Del resto sono incoraggianti i recenti dati sulle esportazioni: nella prima parte del 2010 le esportazioni di piastrelle di ceramica prodotte in Italia e vendute nel paese a stelle e strisce sono aumentate di circa il 20%. E l’Italia, con il 36% del totale delle importazioni espresse in valore, risulta il loro primo fornitore estero. Vetrina riservata alla ceramica italiana a Coverings è il Ceramic Tiles of Italy Pavilon, al piano superiore del Sands Expo Center. Nutrito, come sempre, il calendario degli appuntamenti firmati CTI, tra cui la consegna del Ceramic Tiles of Italy Design Award, premio conferito a tre architetti nordamericani sulla base delle migliori progettazioni realizzate con piastrelle di ceramica italiane. E poi l’attesa Serata Italiana, incontro riservato alle aziende associate e ai propri clienti, nel corso del quale verrà consegnato il Confindustria Ceramica Distributor Award , riconoscimento a un distributore-importatore nordamericano per l’attività svolta nel settore. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Ceramic Tiles of Italy, promosso da CONFINDUSTRIA CERAMICA, Associazione dell’Industria Ceramica Italiana, è un marchio di Edi.Cer. Spa, l’organizzatore di Cersaie. Per informazioni : Viale Monte Santo, 40 41049 Sassuolo MO Tel. +39 0536 804585 - Fax +39 0536 806510 www.laceramicaitaliana.it - [email protected] 20-24 settembre 2011 Le piastrelle Ceramic Tiles of Italy sono in mostra a CERSAIE - Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, La fiera è promossa da Confindustria Ceramica in collaborazione con BolognaFiere, organizzata da Edi.Cer. Spa Per informazioni : Promos Srl Tél. +39 051 6646000 - Fax +39 051 862514 www.cersaie.it - [email protected] Comunicato Stampa Tavolozza di colori, texture superficiali, molteplicità di formati: la bellezza creativa delle piastrelle di ceramica italiane Sempre più attente al design e alla funzionalità, le aziende italiane della ceramica propongono una infinita varietà di prodotti, colori, formati, spessori che architetti e progettisti possono combinare nel modo più originale possibile, rivestire superfici non ancora esplorate per un total look della casa e un effetto wallcovering: piastrelle che rivestono camini, quinte mobili, addirittura soffitti per un effetto materico omogeneo. Pose sfalsate, piastrelle trapezoidali non rettificate, tasselli piccoli e grandi che si incastrano formando geometrie grafiche che movimentano la superficie. Si passa dai maxi formati, in grado di ricreare grandi superfici senza interruzioni per un effetto continuo, ai piccoli formati dove le fughe, sempre più sottili e quasi impercettibili, sembrano segni di matita leggera che formano un disegno su un foglio di carta bianco; anche lo schema di posa può diventare un elemento progettuale perché crea dinamismo. Il movimento si genera anche dall’accostamento di cromie diverse: spesso uno stesso prodotto viene declinato in decine di colori, alcuni dei quali sono fatti apposta per essere composti assieme. Dei veri e propri “sistemi cromatici” studiati dagli architetti per gli architetti, per fornire una tavolozza di possibilità. Le nuances possono avvicinarsi molto le une alle altre così da creare, una volta accostate, un effetto tridimensionale; viceversa, possono essere a contrasto, nei toni del bianco e del nero, per un effetto optical che ricorda le grafiche geometriche anni ’60. La stessa luce, combinata a una finitura superficiale metallizzata, è in grado di creare effetti dinamici sorprendenti: piastrelle che rivestono in maniera apparentemente uniforme lo spazio, ma che in realtà sono cangianti a seconda di come la luce le sfiora e del punto di vista dell’osservatore. Attraverso le moderne tecnologie di stampa digitale, fotografica o serigrafica, le texture diventano materiche, tattili, non omogenee, Il disegno acquista volume e diventa struttura; la profondità dell’incisione o dell’estrusione viene enfatizzata dall’accostamento di inchiostri lucidi e opachi a contrasto o attraverso l’introduzione di inserti preziosi veri e propri in pasta o in superficie che conferiscono luminosità e ricchezza: si parla di touch trend, decori materici belli da toccare. Da una decorazione quasi esclusivamente bidimensionale si è passati in breve tempo ad una dimensione tattile e visiva al tempo stesso dove la profondità delle superfici diventa protagonista. Da parte dei progettisti c’è la volontà di individuare un linguaggio contemporaneo per un prodotto che affonda le proprie radici nella tradizione: una ricerca costante di soluzioni in linea con gli ambienti e gli arredi contemporanei, e così come succede nell’arredamento il vero stile non si manifesta nell’innovazione a tutti i costi, ma nel mix & match di tradizione, avanguardia tecnologica e tendenza. Effetto legno, effetto pietra, resina, cemento: ci sono materiali ceramici di nuova concezione, dalle caratteristiche tecniche e funzionali altissime, ma che non stravolgono l’estetica di un ambiente perché non si pongono l’obiettivo proprio di sposarsi con ogni genere di situazione. Proposti da un grande numero di aziende, variano leggermente le tonalità, la ruvidità, la levigatura, il tipo di graniglia utilizzata, in un gioco voluto di sartorializzazione dell’offerta. Come lo sono i capi base che ognuno di noi ha nell’armadio, che indossiamo ogni giorno e di cui non ci stanchiamo, mentre i decori sono soltanto gli accessori o la stravaganza di una sera, mutevoli, umorali, ma testimoni delle tendenze estetiche del nostro tempo. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] Comunicato Stampa Dal design organico al vintage Contaminazione di stili, eleganza di forme, minimo impiego di materiali e perfetta funzionalità sono oggi le determinanti delle moderne produzioni di ceramica sanitaria. “Un design (una composizione, un’opera d’architettura, una sedia, un mobile) può essere definito organico se vi è in esso un’armonica organizzazione delle parti nel tutto, secondo la struttura, il materiale e l’uso. Entro questa definizione non c’è posto per vani ornamentali e superfluità. La parte della bellezza vi è perciò non meno grande, nella scelta ideale del materiale, nella finezza visuale e nella razionale eleganza delle cose che servono l’uso.” Così si leggeva nel catalogo newyorkese della mostra Organic Design realizzata al MOMA nel 1941. È con questa citazione che si comincia a parlare per la prima volta nella storia del design di “design organico”. Questa definizione può essere tradotta da tre semplici frasi che sintetizzano il lavoro di progettisti internazionali del calibro di Ross Lovegrove e Ron Arad: eleganza di forme, minimo impiego di materiali e perfetta funzionalità. Le forme sono morbide, arrotondate, essenziali, pure. Progettare i dettagli L’ambiente bagno, dove forma e funzione devono necessariamente coesistere, è terreno fertile per i progettisti che colgono la sfida di ottimizzare la funzione senza trascurare l’estetica e se fino a pochi anni fa il restyling del bagno era una prerogativa di vasi, bidet e lavabi, ora le aziende curano nei minimi particolari anche elementi puramente funzionali come miscelatori, sifoni, tappi per le colonne di scarico, che diventano complementari al progetto bagno pur mantenendo la loro razionalità. Talvolta diventano oggetti multitasking con cui poter interagire costantemente, che attirano i nostri sensi, stimolano la nostra curiosità e generano emozioni: da guardare, toccare, annusare Spessori sottili per la “moderna porcellana” La sperimentazione non ha limiti, variano le forme: si passa da quelle più naturali ed evocative a quelle più totemiche e razionali che conferiscono pulizia all’ambiente, variano i materiali: alla ceramica si affiancano pietre e resine brillanti, ma il denominatore comune rimane la voglia di emozionare e di creare un ambiente etereo e leggero. Vasche e docce infatti, sempre più generose nelle dimensioni e confortevoli, poste a centro stanza come elemento di riferimento per l’ambiente bagno, tendono a scomparire nella loro semplicità: gli spessori delle vasche sono sempre più sottili e l’eleganza è tale da ricordare le porcellane, i piatti doccia sono a filo con il pavimento, i cristalli in vetro temperato sempre più leggeri e l’assenza del telaio li fa sembrare quasi sospesi nel vuoto, possiamo dire addio al vecchio concetto di “box doccia” relegato ad occupare una nicchia soffocata e nascosta dello spazio più intimo della casa. Fuori scala o dimensioni minime: il lavabo fa da protagonista Così come vasche e docce anche i lavabi seguono lo stesso trend e diventano i veri e propri protagonisti del bagno contemporaneo. Variano le dimensioni e si assottigliano gli spessori grazie a nuove tecnologie che consentono di aumentare l’imponenza dei prodotti, sottolineando il design, ma al tempo stesso enfatizzando la leggerezza e la pulizia : eterei, sottili, dai profili arrotondati e gentili ma senza rinunciare alla capienza e alla praticità. Aumentano le profondità e le altezze e si abbassano i piani di appoggio, questa versatilità nella scelta degli spessori e delle quote conferisce una libertà progettuale senza precedenti ad architetti e designers che danno prova della loro creatività associando alla funzione lavabo le forme più insolite e decontestualizzate come pentole, tazzine da caffé, fogli di carta arrotolati su se stessi, ecc.. Spesso questi lavabi così ironici e insoliti racchiudono in sé una duplice funzione: quella di lavamani e quella di porta salviette integrato senza dimenticare la “funzione ornamentale” e di arredo. L’avanguardia del passato Dall’inizio del secolo ai giorni nostri, l’architettura, il design, la moda hanno attraversato fasi e tendenze ben definite. Forme classiche si sono alternate a quelle più razionali e minimali, i pieni hanno lasciato lo spazio ai vuoti, forme squadrate hanno sostituito le più tondeggianti, il bianco assoluto ha soppiantato l’oro e i forzati preziosismi del passato. Come nella moda, anche nel design stiamo vivendo un periodo caratterizzato dalla contaminazione degli stili: non c’è uno stile predominante ma una mescolanza di gusti, culture, tradizioni e informazioni tra luogo e luogo, tra presente e passato. Così anche nel design si comincia a parlare di “vintage”, di forme del passato che vengono riprese e reinterpretate dai progettisti e che possono trovare una collocazione stilistica anche accanto ad oggetti modernissimi, ogni azienda propone a catalogo prodotti così detti “di tendenza” e prodotti retrò che reinterpretano in chiave più o meno moderna il bagno classico. Ci sono collezioni che replicano fedelmente le linee classiche adattando semplicemente le dimensioni dei sanitari alle attuali esigenze di spazio minimo imposte dall’edilizia residenziale proponendo varianti colori e texture per rinnovarne il sapore; altre che enfatizzano lo stile classico con l’introduzione di elementi come le cassette in ceramica e gli inserti in ottone che richiamano la “belle epoque”; altre ancora che traggono ispirazione conservando alcuni elementi classici come il doppio bordo decorativo sulle fasce degli elementi introducendo una forma nuova, semi-squadrata, che si presta ad essere inserita in qualunque contesto, dal più tradizionale al più metropolitano. C’è un ritorno al passato, alle origini, alla natura, per un’eleganza senza tempo destinata a durare negli anni. La sperimentazione tecnologica avanza ma le forme che i designers privilegiano sono quelle tradizionali e rassicuranti che prendono spunto da ciò che conosciamo e che ci circonda, che vengono via via reinterpretati o enfatizzati dall’occhio creativo del progettista. Sassuolo, settembre 2010 Per ulteriori informazioni: Dr. Andrea Serri Comunicazione Cersaie Tel. +39 0536 818111 - Fax +39 0536 806510 Cell +39 348 1504905 e-Mail [email protected] CERSAIE 2010: UN BAGNO TUTTO DA VIVERE LE AZIENDE DI ASSOBAGNO PRESENTANO A CERSAIE 2010 LE NUOVE COLLEZIONI Le aziende associate ad Assobagno presentano le nuove proposte per l’arredobagno a CERSAIE, il Salone Internazionale della Ceramica per l'Architettura e dell'Arredobagno in programma dal 28 settembre al 2 ottobre 2010 presso il Quartiere Fieristico di Bologna. Il bagno proposto dalle nuove collezioni è uno spazio tutto da vivere, un luogo dedicato al wellness come filosofia del benessere e cura di sé , che raccoglie le esigenze del comfort e del design contemporaneo e che cerca nel passato e nel ritorno alla natura nuovi riferimenti stilistici per orientarsi nella complessità del contemporaneo. Forte infatti il richiamo al passato, con echi vintage e richiami retrò per prodotti costruiti per durare nel tempo. La vasca Vintage di Regia ricorda le linee essenziali e glamorous dell’Art Decò, che caratterizzano tutta la collezione disegnata da Bruna Rapisarda e Franca Lucarelli, con lavabi, vasche, rubinetteria, specchi, mobili, sanitari e due serie di accessori che alternano linee quadrate e tonde. Il richiamo retrò delle forme si accompagna alle alte prestazioni dei materiali, in particolare il livintech, una resina di nuova formulazione atossica, ipoallergenica ignifuga in grado di soddisfare alti requisiti di qualità, tecnologia e ecocompatibilità ambientale. Vintage anche per Cristina Rubinetterie con la serie Tricolore Retrò, che associa alla praticità del miscelatore monocomando linee lievemente arrotondate. Il richiamo è alle antiche fontane di paese: la bocca di erogazione dell’acqua, infatti, ricorda i dispensatori d’acqua del passato, semplici “tubi” incassati nel marmo o nel ferro battuto. “Siamo come nani sulle spalle dei giganti”, diceva nel XII secolo Bernardo di Chartres. Simas interpreta il vintage come punto di forza per guardare ancora più lontano e propone con la linea Evolution disegnata da Terri Pecora un’immaginaria linea evolutiva, che ripercorre il graduale mutamento delle forme dell’arredobagno dal Novecento a oggi, passando da un design “particolareggiato” ad uno più minimalista e razionale, per tornare alle forme "streamlined" degli anni ’30 e ’40 rivisitate nell’ottica del presente. Tema ricorrente è il quadrato arrotondato, inconfondibile elemento geometrico contemporaneo che richiama l’antico nel doppio bordo decorativo sulle fasce degli elementi. Il ritorno al passato è anche ricerca di eleganza e sobrietà, come per Galassia. Le collezioni Midas e Midas Touch, ispirate al mitico re della Frigia, riprendono finiture speciali e colori preziosi come oro, platino, bronzo e nero, ma anche più vivaci, come viola, azzurro, verde e giallo, per una soluzione estetica nuova di sapore vagamente classico, ma fortemente moderna nei materiali. Tra le nuove tendenze dell’arredobagno non può mancare l’ attenzione all’ambiente e alla sostenibilità: il bagno, luogo della cura del sé, diventa un ambiente dal quale partire per ripensare un’etica sostenibile. La collezione Shark di rubinetti ecocompatibili firmata da Simone Micheli per ST Rubinetterie è all’insegna del risparmio energetico e idrico, mettendo la tecnologia al servizio dell’ecologia per un nuovo messaggio etico, che invita a riflettere su una nuova consapevolezza dei consumi già nella fase di realizzazione del prodotto, con l’utilizzo di ottone a basso contenuto di piombo e la scelta di materiali riciclati e facilmente riciclabili per gli imballaggi. Sostenibilità è anche creazione di materiali che durano nel tempo e che fanno del loro punto di forza la qualità, come per Gold Colour, la finitura color oro lucido sviluppata da Fir Italia, un trattamento superficiale che prevede la deposizione di film sottili sottovuoto per proteggere il prodotto da rischi di invecchiamento e corrosione, progettato soprattutto per installazioni in luoghi pubblici. Anche Colombo Design con la collezione UNITS offre soluzioni universali, dove l’accessorio si conferma assoluto protagonista della stanza da bagno, mente la linea NORDIC, disegnata dai giovani industrial designer Efrem Bonacina e Giovanni Moro, propone elementi che tornano a rispondere alla loro pura esigenza funzionale. Tutti i prodotti sono realizzati con processi produttivi ecocompatibili, certificati dal marchio Green Made. Rispetto della natura e attenzione al risparmio idrico ed energetico per Tender rain di Ergon, che propone soffioni e colonne doccia capaci di coniugare ricerca, tecnologia e design. Caratterizzano la collezione sistemi costruttivi innovativi, l’eccellente funzionalità finalizzata al benessere e il minimalismo elegante e razionale, che esalta l’effetto relax dei prodotti rendendoli ideali anche per i centri wellness. Le soluzioni per il bagno domestico mostrano inediti “disegni d’acqua”, che ricreano nel privato l’atmosfera di rilassante e ricercato benessere delle SPA. Highlights della collezione i soffioni Pluvia, Sharp e Totem. Lo spazio bagno supera dunque gli stretti confini del luogo strettamente funzionale per diventare luogo dedicato alla cura del sé e alla cultura del benessere con proposte dal design essenziale e dalle caratteristiche tecnologiche d’avanguardia, come quelle progettate da Rubinetterie Fratelli Frattini , che trasformano il bagno in una vera Wellness Home, con rubinetti, soffioni doccia a led che abbinano getti d’acqua differenti alla cromoterapia e soffioni a cilindro che giocano con tre diversi flussi d’acqua, per soddisfare l’esigenza sempre più sentita di trasformare il proprio ambiente bagno in una spa domestica. Un bagno “totale” che diventa elemento cardine della vita domestica è invece l’ideale incarnato dalla doccia Twin di VismaraVetro, che sviluppa un concept molto suggestivo che trasforma l’elemento doccia in un vero e proprio sistema d’arredo. Anche Ceramica Globo propone con Relais una collezione “total bathroom”, con linee sobrie, chiarezza costruttiva e proporzione tra forme squadrate e angoli arrotondati, reinterpretando in chiave moderna gli elementi classici. Il bagno diventa anche spazio capace di emozionare e comunicare . Samo propone nuove esperienze sensoriali con le docce delle collezioni Unique e Azimut, dedicate a chi ama concedersi momenti di relax curati in ogni dettaglio. Tra le proposte anche una doccia frameless, con pannelli totalmente privi di profili che esaltano la purezza e la trasparenza dei materiali. Novello gioca invece con le forme e propone la collezione Canestro, che prende il nome dalla particolare forma del lavello che ricorda quello di un canestro del gioco del basket. Le proposte arredobagno propongono un design a misura d’uomo, che coniuga qualità e stile, come per le proposte di Inda, dove geometrie e volumi sono progettati per garantire comfort mantenendo al tempo stesso un’altissima capacità contenitiva dei complementi e un’ampia scelta di punti acqua, e di Bianchi & Fontana, con nuovi prodotti collaterali e complementari alla chiusura doccia e soprattutto nuovi materiali abbinati all’acciaio inox, punto di riferimento caratteristico della collezione. Grande attenzione anche al consumatore finale: Caflex propone infatti colonne termostatiche di design che non comportano nessuna operazione specifica in muratura, in grado di diventare anche importante elemento d’arredo. Per il consumatore e le sue esigenze di eleganza e praticità, Koh-I-Noor propone la linea LeM, disegnata dall’ufficio di progettazione Koh-I-Noor e Monica Cerina. LeM è il risultato di una ricerca sempre più attenta ad individuare e a trasferire nei prodotti le qualità realmente desiderate dal consumatore finale, sempre più attento e competente nelle sue scelte. Caratterizzata da un disegno dal tratto minimalista, la linea comunica una forte personalità e rispetta pienamente l’esigenza di un montaggio semplice e pratico senza forare la parete, per un “Fai da te” di alta qualità. Le aste piegate senza saldature sono realizzate con una piattina in acciaio inox, i supporti sono in lega di alluminio. Lo speciale adesivo si adatta con facilità a tutte le superfici anche ruvide e porose (escluso solo l’utilizzo su intonaci e muri grezzi), mentre gli accessori, infrangibili e perfettamente rettangolari, sono realizzati in policarbonato trasparente e colorato, da applicare liberamente sulle aste con una semplice pressione, permettendo quindi di adattare la composizione della serie alle proprie esigenze di spazio e funzionalità. LeM è declinata in sei diverse colorazioni: trasparente, bianco, blu trasparente, verde trasparente, rosso trasparente e arancio trasparente. Proposte ad alto contenuto di design anche per Gran Tour: le collezioni Versailles e Limoges propongono due sistemi di mobili d’arredobagno completi e modulari, che riecheggiano un mondo raffinato e colto fatto di dettagli e particolari come le maniglie ornamentali, disegnate come gioielli, e le gambe, sia in acciaio che in legno, che emulano antiche colonne. Ma design significa anche richiami geometrici: la linea Double di Gran Tour offre ad esempio un sistema di arredobagno caratterizzato da linee curve e morbide, che conferiscono al mobile un aspetto sinuoso ed elegante. Bologna, settembre 2010 /progetti/confindustria/cersaie 2010/PressKit/PressKit_Class_ok/media/comunicati/ITA/doc/26_CS_tendeze_arredobagno.doc