L`Oiseau de Feu

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L`Oiseau de Feu
mittelfest
TERRA!
Cividale del Friuli
16–24 luglio 2016
dom
24
e all’orizzonte i fuochi
L’OISEAU DE FEU
THE WASTE LAND
luglio 2016
ore 22.00
Piazza Duomo
MUSICA
PROGRAMMA DEL CONCERTO
Italia / Slovenia
durata 90’
PRIMA ASSOLUTA
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Romeo e Giulietta (1870), ouverture
Slovenska Filharmonija Ljubljana
direttore
Nir Kabaretti
Cristian Carrara
The Waste Land (2016), per viola e orchestra
prima esecuzione assoluta
solista
Danusha Waskiewicz
Manuel de Falla
Danza ritual del fuego, da El Amor Brujo (1915)
Igor Stravinsky
L’uccello di fuoco (1919), suite
Un programma dove terra e fuoco si uniscono per
incarnarsi nelle opere di tre grandi autori dell’OttoNovecento, in dialogo con la prima assoluta di The Waste
Land del compositore pordenonese Cristian Carrara.
Al suo fianco Pëtr Il’ič Čajkovskij, Manuel de Falla e Igor
Stravinsky, rappresentanti tra i più nobili della musica
post romantica, le cui relative estetiche trovano un comun
denominatore nelle indagini avviate dagli autori sugli
elementi distintivi delle culture di appartenenza, linfa
vitale per la definizione e l’evoluzione dei loro stili.
Di Pëtr Il’ič Čajkovskij, l’Ouverture-fantasia Romeo
e Giulietta, nella seconda versione del 1870, è una
composizione giovanile dai forti tratti narrativi, primo
vero capolavoro del compositore russo. L’opera si
presenta come un ampio e contrastato movimento di
sonata, preceduto da un’introduzione sognante e chiuso
da un’appendice, a richiamare in un risolutivo finale le
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sofferenze del dramma. La tragica vicenda dei due innamorati veronesi, resa celebre da
Shakespeare, trova voce in una ricca trama sonora sostenuta da un vigorosa presenza
orchestrale, dove i temi dell’odio, dell’amore e del destino, si rincorrono e susseguono
animatamente negli intrecci della narrazione. Così il corale dal sapore modale d’inizio, a
personificare frate Lorenzo, come nel contorto Allegro giusto, a rappresentare l’accesa
rivalità tra i Capuleti e i Montecchi e allo stesso modo nel dolce ma sensibile, a figurare
l’amore tra Romeo e Giulietta.
Segue la prima esecuzione assoluta di The Waste Land di Cristian Carrara, terzo atto di
una trilogia sui temi del dialogo e della pace che comprende War Silence e Machpelae.
Come ha dichiarato recentemente in un’intervista, il compositore friulano afferma
che «tutti e tre i lavori sono una riflessione sulla condizione umana. Tutti e tre sono
in sostanza dei concerti per strumento solista e orchestra, dove lo strumento solista
rappresenta l’uomo inserito nella storia, nel tempo, nel mondo. The waste land, la terra
desolata, è tratto dall’omonimo poema di Eliot ed è un concerto per viola ed orchestra,
una riflessione sulla condizione dell’uomo di oggi legata all’aridità spirituale che la
società contemporanea cerca di imporci».
Dopo le indagini sulle mutevoli sorti della condizione terrena, segue la Danza ritual
del fuego di Manuel de Falla, ottavo numero del balletto El amor brujo, ovvero l’Amore
stregone. La scena rappresenta il rito purificatore di tre gitane intente a liberare da
un maleficio la giovane Candelas, perennemente tormentata dalle apparizioni di uno
spettro. Il cerimoniale vuole che si disegnino attorno a lei tre cerchi magici che si
animeranno a mezzanotte da fuochi splendenti. Il vibrato iniziale dell’orchestra, i temi
ricorsivi che si alimentano in un gioco ciclico di rimandi, i ritmi impulsivi e le ampie ed
opposte dinamiche, sono l’espressione del gusto popolare e zingaresco dell’autore che si
ispira ai canti dei gitani andalusi e alle figurazioni tipiche della danza spagnola.
Infine L’Oiseau de Feu, l’uccello di fuoco di Igor Stravinsky, l’opera che segnò la notorietà
del compositore e inaugurò la sua proficua collaborazione con la compagnia dei Balletti
Russi di Sergej Djagilev. Nella versione in forma di suite di sei movimenti del 1919, la
composizione prende ispirazione dalla favolistica russa e spunto dalle opere Katschj
l’immortale ed il Gallo d’oro di Rimskij-Korsakov su medesimo soggetto, ovvero l’eterna
lotta tra il malefico mago che pietrifica gli esseri umani, e l’uccello di fuoco in grado
di sfatare ogni volta gli incantesimi. La maestria orchestrale dell’autore si manifesta
chiaramente in queste pagine d’inaudita originalità, dove un personalissimo stile
armonico, un’energia ritmica senza precedenti, impasti timbrici in continuo mutamento
e un incedere dinamico carico di effetti e sorprese, concorrono alla resa di questo
fondamentale capitolo della storia musicale del Novecento.
(nota musicologica di Alessio Screm)
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Ci sono poche orchestre sinfoniche che possono vantare una tradizione intensa e
durevole come la SLOVENIAN PHILHARMONIC ORCHESTRA di Lubiana. La sua storia
- e quella delle formazioni che ne costituiscono l’albero genealogico: Academia
Philharmonicorum (1701), Philharmonic Society (1794) e la prima Slovenian
Philharmonic (1908-1913) - ne fanno una delle più antiche al mondo.
Tra i grandi nomi che ne sono stati membri onorari spiccano Josef Haydn, Ludwig van
Beethoven, Niccolò Paganini, Johannes Brahms e Carlos Kleiber. Dalla sua ricostituzione
post-bellica, nel 1947, a dirigerla sono state personalità come Bogo Leskovic, Samo
Hubad, Lovro von Matačić, Oskar Danon, Uroš Lajovic, Milan Horvat, Marko Letonja e
George Pehlivanian.
Per la stagione 2015/16 il ruolo Chief Conductor è stato affidato a Uroš Lajovic.
L’elenco degli artisti ospiti include nomi del più alto livello mondiale: Riccardo Muti,
Zubin Mehta, Kurt Sanderling, Leopold Hager, Theodor Guschlbauer, Yuri Simonov,
Serge Baudo, Hartmut Haenchen, Heinz Holliger, Heinrich Schiff, Matthias Pintscher,
Vladimir Fedoseev, Sir Neville Marriner, Tan Dun, e solisti fra i più acclamati: Luciano
Pavarotti, Anna Netrebko, Bryn Terfel, Yehudi Menuhin, David Oistrach, Arturo Benedetti
Michelangeli, Sviatoslav Richter, Gidon Kremer, Anne-Sophie Mutter, Vadim Repin,
Arthur Rubinstein, Ivo Pogorelić, Irena Grafenauer, Marjana Lipovšek, Dubravka Tomšič
Srebotnjak. L’attività concertistica dell’Orchestra è documentata su più di 70 compact disc.
Direttore d’orchestra di livello internazionale, NIR KABARETTI ha una vasta esperienza
nel repertorio sinfonico ed operistico. Nel 2004 ha debuttato al Teatro alla Scala con
lo storico allestimento di Schiaccianoci di Nureyev e vi è ritornato nel 2007 per una
produzione di Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn. Nel 2006 è stato
scelto come Direttore Musicale della Santa Barbara Symphony in California e continua a
collaborare con le maggiori orchestre e teatri del mondo e con solisti del calibro di Itzhak
Perlman e Lang Lang.
Dal 2002 al 2008 è stato Direttore Musicale della Raanana Symphonette Orchestra in
Israele. La sua esperienza operistica include produzioni al Maggio Musicale Fiorentino
(Die Entführung aus dem Serail, Il Trovatore, Macbeth, Gianni Schicchi, Il Viaggio a Reims),
al Teatro Real di Madrid (La Cenerentola, Die Walküre), alla Israeli Opera (Fidelio, Manon
Lescaut), all’Opéra de Lausanne (Il Cappello di Paglia di Firenze, Die Fledermaus) e al
New National Theatre in Tokyo (Il Barbiere di Siviglia). È stato anche scelto per guidare
la prima tournée del Teatro San Carlo di Napoli in Giappone, dirigendo il Trovatore, con
Fiorenza Cedolins e Salvatore Licitra a Kyoto e Tokyo.
Recentemente ha diretto Falstaff al Théâtre Municipal de Lausanne, Lo Schiaccianoci
al Teatro dell’Opera di Roma, Nabucco ad Avenches, Fidelio a New York.
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Tra i compositori più originali della sua generazione, CRISTIAN CARRARA (Pordenone, 1977)
scrive prevalentemente musica sinfonica e cameristica, ma anche opere destinate al
teatro musicale e alla televisione. La sua musica è stata eseguita in sale prestigiose,
dall’Accademia di Santa Cecilia a Roma, alla Berliner Hall, dal Maggio Musicale
Fiorentino all’Auditorium Binyanei Hauma di Gerusalemme. “So che vorrei condividere
la sua musica con gli altri e ascoltarla più e più volte” ha scritto il critico americano Rob
Haskins.
Tra i suoi lavori teatrali vanno ricordate almeno le opere La piccola vedetta lombarda,
Oliver Twist, Alto sui pedali e Il giocatore. Nel catalogo sinfonico Magnificat. Meditation
for pedal piano and orchestra, Destinazione del sangue, Liber Mundi, Tales from the
underground, Ondanomala, Vivaldi. In memoriam. Per quanto riguarda la musica da
camera tra i lavori più eseguiti ci sono Luce, Pater, Bianco, Ludus e la raccolta di pezzi
pianistici A piano diary. È autore e conduttore di trasmissioni televisive di divulgazione
musicale, e inoltre ideatore e direttore artistico della collana discografica di “Arte
Solidale”. Diplomato in Composizione presso il Conservatorio di Udine, già consulente
artistico del Sovrintendente del Teatro Lirico di Trieste, è ora Presidente della
commissione cultura della Regione Lazio.
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