il ritorno degli dei
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il ritorno degli dei
Il “revival delle religioni” nella Cina d’oggi La spontanea ricomparsa di antichi riti e pratiche, il ritorno indotto di tradizioni del passato e l’emergere di nuove istanze e situazioni inedite Ester Bianchi (Università degli Studi di Perugia) Devoti daoisti Monaci e fedeli buddhisti Amuleto su un taxi (Chengdu) Testi daoisti e della religione popolare in libreria (Xi’an) Buddha e divinità popolari in un ristorante (Chengdu) Divinazione per strada (Chongzhou) Divinatore davanti a un negozio (Xi’an) Monastero che resiste tra palazzi in costruzione (Chengdu) Monaci e devoti tibetani si prosternano al suolo (Wutaishan) Cattolici in Cina (Xi’an) Tulku e lama tibetani durante un rituale (Tagong) Rito in un monastero daoista (Louguanshan) Tempio della religione popolare (Jiangshui) Monaci e immagini sacre in un tempio buddhista (Jiuhuashan, Anhui) 1) Storia e legislazione: la “politica di libertà di credo religioso” - Rivolta dei Taiping (1849-1864): “la prima ondata iconoclasta dell’epoca moderna” (Schipper); - “Riforme dei cento giorni” (1898): confisca di templi e monasteri per l’istituzione di scuole (Goossaert). - Articolo 5 del Programma Comune della Prima Conferenza Politica Consultiva (settembre 1949); - Documento n. 19 (1982) e Articolo 36 della Costituzione della RPC. Articolo 36 (Costituzione del 1982) “La Repubblica popolare cinese promuove la libertà di credo religioso. Nessun organo dello Stato, nessuna organizzazione pubblica e nessun individuo deve costringere i cittadini ad avere o non avere un credo religioso, né deve fare delle discriminazioni tra cittadini che abbiano o non abbiano fede in una religione. Lo Stato protegge le attività religiose regolari. Nessuno deve avvalersi della religione per attività che disgreghino l’ordine sociale, danneggino la salute dei cittadini o interferiscano con il sistema educativo statale [...]” Il monte buddhista Wutai (Shanxi) Devozione cinese e tibetana (Wutaishan) Il caso del Wutaishan 1936: 2200 monaci in 130 monasteri; 1952: 359 monaci; 1956-58: 582 monaci in 124 monasteri; 1966-: 60 monaci (anziani e malati); 1982: riapertura dell’Associazione buddhista del Wutaishan; Oggi: tra i 2000 e i 3000 monaci. Il monte Wutai oggi Diverse forme di pellegrinaggio sul monte (Wutaishan) Apparizioni del Bodhisattva (documentate da fotografie) “Ama la patria, ama la religione” (tempio daoista, Xi’an) Monaci buddhisti durante un rito (Shanghai) Monaci daoisti durante un rito (Zhongnanshan) Studentesse di un Istituto di studi buddhisti (Chengdu) Templi daoisti restaurati (Hengshan) 2) Il revival religioso: zongjiao fuxing 宗教复兴 Laozi, Confucio e il Buddha bambino (c) Photograph by Erich Lessing Devozioni davanti a un tempio (Tianjin) Religioni e superstizioni Zongjiao 宗教 (religione > “dottrina degli antenati”) Xintu 信徒 (fedele > appartenenza esclusiva a una chiesa) vs - Mixin 迷信 (superstizione > “credenza/fede deviate”) - - 2007: East China Normal University di Shanghai - 31,4% (300 milioni) dei cinesi è religioso; 66,1% (200 milioni) è daoista o buddhista; 12% (40 milioni) di fede cristiana 2010: Academia delle Scienze Sociali di Pechino e Yang Fenggang 18% dei cinesi è buddhista; 15% non-religioso > 85% della popolazione cinese pratica una qualche forma di religione. - - Divinità daoiste, buddhiste e della religione popolare Salmodia e rituali daoisti e buddhisti Kongzimiao (Jingshui) Anziano maestro daoista (Louguantai, Zhongnanshan) Eremita daoista (Taishan) Daoista appena ordinato (Taishan) Giovane monaca daoista (Huashan) Qingding (1902-1999) (Chengdu) Zhimin (Ningbo) Renxiang (Pechino) Longlian (1909-2008) (Chengdu) Guoping (Chongzhou) Festa degli spiriti (Zhongnanshan) Il popolo dei fedeli (Emeishan) Laici buddhisti in ritiro spirituale (Jiuhuashan) Divinazione nei templi (Baxiangong, Xi’an) Forme popolari di divinazione (Baiyunguan, Pechino) Pellegrini sui monti sacri (Jiuhuashan) Offerte e richiesta di aiuto e protezione (Taishan, Shandong) Pratiche popolari (Guandi miao, Taishan) Soldi spirituali (Kunming) Offerte di incenso Ex voto (Baiyunguan, Pechino) Cittadini in pellegrinaggio (Wutaishan) Pratica tibetana fra buddhisti cinesi (Pechino)