giornalino di classe
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I. C. CAMPLI SCUOLA MEDIA A. S. 2015 / 2016 GIORNALINO DI CLASSE Benvenuti al 1° n. del nostro giornalino scolastico. Cara preside, cari genitori, colleghi e personale tutto, cari cittadini e concittadini, quest’anno gli alunni delle classi terze A e B, con le loro insegnanti, hanno deciso di realizzare un giornalino di classe, nel quale provare ad esprimere il proprio pensiero su argomenti di attualità e parlare di se stessi e delle loro attività scolastiche ed extrascolastiche cimentandosi così nel ruolo di “piccoli giornalisti in erba”. Obiettivo del nostro giornalino è stato, dunque, quello di creare uno strumento rappresentativo in grado di far conoscere agli altri, anche al di fuori delle mura scolastiche, le molteplici esperienze educative e didattiche vissute e condivise durante quest’ anno scolastico. Inoltre il presente giornalino, utilizzando le varie discipline di studio, si propone di stimolare e rinnovare il piacere della lettura, della comunicazione e della scrittura; intende altresì favorire la cooperazione e lo scambio di esperienze tra gli insegnanti e gli alunni delle due classi coinvolte. Non ultima e di minor importanza, il nostro giornalino, si proporrà tra le sue finalità quella, poi, di documentare le tante esperienze di alunni e insegnanti dell’Istituto privilegiando il punto di vista dei ragazzi e stimolando il loro desiderio di comunicare. Anche se scrivere su un giornale, sia pure il giornale scolastico, non è la stessa cosa che svolgere un tema; infatti diverse sono le fonti, diverse sono le tecniche, diverso è il linguaggio da usare. Quello che giunge nelle vostre mani è, dunque, il frutto di un lavoro che ha richiesto tempo, dedizione, forza di volontà e responsabilità. Buona lettura a tutti! Attualità e cronaca Capoccello Francesco Di Domenico Greta Maloni Simone Ragni Greta Sciamanna Daniele BASTA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Il 25 novembre scorso si è celebrata in tutto il mondo, per la trentaseiesima volta, la "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne". L'obiettivo di questa manifestazione è estirpare tale piaga entro il 2030, sperando che non ci saranno più vittime di violenze fisiche, psichiche o sessuali. Ancora oggi, purtroppo, si registrano dati altissimi di donne che subiscono violenze di ogni genere, quindi bisogna contrastare il problema con una politica efficace, fatta di leggi speciali e di una continua sensibilizzazione. In molti Paesi europei, infatti, vige una scarsa consapevolezza e il timore di denunciare la violenza subita. Si raccomanda, quindi, di avviare un'azione comune invitando le donne ad aprirsi e non rimanere chiuse in sè stesse, affinchè possano finalmente smettere di avere paura. Il nostro Paese si è dotato di una legislazione avanzata, con norme sullo stalking e sul femminicidio. Eppure, circa sette milioni di donne hanno subito, nel corso della vita, violenze fisiche e psicologiche, mentre i centri antiviolenza registrano sempre più carenza di donne che denunciano i loro stupratori. Ecco perchè sul tema è importantissimo non abbassare la guardia. Fino a oggi, comunque, penso che non ci sia stato nessun governo che abbia messo tra le priorità la battaglia contro la violenza sulle donne. Io ritengo e posso affermare che questo grave problema, se si volesse davvero, si potrebbe estirpare accelerando i processi, offrendo alle donne gli strumenti per potersi difendere, incoraggiandole ad uscire fuori dai tabù e pregiudizi facendole cambiare mentalità affinchè i loro diritti siano rispettati e fatti rispettare da tutti. Francesco Capoccello Classe III B BULLISMO A SCUOLA... Andrea studente di 13 anni,si lancia nel vuoto giovedì 5 ottobre. Fuori dalla sua scuola erano comparse alcune scritte offensive su un ragazzo di un altro istituto ed era stato fatto il suo nome;perciò aveva paura che i suoi genitori sarebbero stati convocati dai professori per un provvedimento disciplinare. Tornando da casa dell'amico scrive un biglietto ai suoi genitori dove chiede scusa. Ora la domanda che ci poniamo è: "può una scritta offensiva spingere un ragazzo a togliersi la vita?" Evidentemente sì,perchè a 13 anni si è vulnerabili e subire atti di bullismo fa sentire soli, soprattutto se non vi è qualcuno con cui comunicare e genitori al proprio fianco. Già i genitori! Forse volevano che lui fosse solo uno studente modello,forse non erano abbastanza presenti nella sua vita,d'altronde come tutti i ragazzi vorrebbero veramente. I genitori devono parlare con i propri figli, capire i propri sentimenti perchè i momenti difficili ci sono anche nell'adolescenza. Greta Ragni Classe III B “Omicidio a Vaprio D’Adda: il ladro è un 22enne albanese” Durante la lettura del quotidiano a scuola questo titolo: ”Omicidio a Vaprio D’Adda: il ladro un 22enne albanese “mi ha colpito: infatti è finito in tragedia un tentativo di furto avvenuto nella notte tra lunedì 19 e martedì 20 ottobre . Un pensionato di sessantacinque anni è stato svegliato nel cuore della notte da alcuni rumori provenienti dall’esterno di casa sua . A quel punto l’uomo ha sparato un colpo con la sua pistola regolarmente registrata uccidendo il ladro , un giovane albanese di ventidue anni. L’interrogatorio, però, ha evidenziato delle incongruenze tra la rappresentazione dei fatti e la ricostruzione della polizia : infatti dai primi accertamenti sembra che il ladro non fosse entrato in casa ma che stesse sulle scale e che fosse anche disarmato . Quindi si presume che l’uomo abbia sparato dall’alto colpendolo al cuore, versione confermata dal medico legale che ha riscontrato la traiettoria di entrata del proiettile diversa dalla dichiarazione del pensionato. Purtroppo questo è l’ennesimo episodio di esasperazione da parte di chi nell’arco di un anno ha subìto tre furti e alcuni tentativi di scasso . L’uomo si è trovato costretto ad agire così perché dopo varie denunce alle forze dell’ordine, non ha ricevuto nessun aiuto dalle istituzioni . A questo punto mi chiedo : ma lo Stato dov’è? Cosa fa per un onesto cittadino che vede violati con tanta facilità anni di sacrifici spesi per costruire una casa , un futuro per figli e nipoti ? Una cosa è certa : farsi giustizia da soli , purtroppo , è diventata una consuetudine e di questo dramma qualcuno prima o poi dovrà prenderne atto. Greta Di Domenico Classe III ALLARME INQUINAMENTO Cresce il problema dell’inquinamento : l’uomo il più responsabile. Da alcuni anni ormai tramite analisi e ricerche sempre più frequenti e condotte da specialisti del settore, si è scoperto che l’inquinamento ambientale è cresciuto notevolmente ed è causa di una serie di disastri ambientali tra i quali: lo scioglimento dei ghiacciai che potrebbe portare tra non molto tempo ad una estinzione degli animali in esso abitanti; l’inquinamento dell’aria che respiriamo che diventa addirittura nociva; il dissesto geologico che porta con sé frane ed inondazioni. La cosa più inquietante è che proprio noi esseri umani inquiniamo la natura e quindi la nostra casa, con le automobili e gli scarichi industriali che sono tra i maggiori produttori di inquinamento, ma anche con i rifiuti tossici. Prendiamo come paragone Ulisse che aveva voluto “ superare l’impossibile” oltrepassando le famose colonne d’Ercole e trovando in questo viaggio la morte. Dante, nella sua Divina Commedia, lo colloca in uno dei cerchi dell’inferno perchè appunto aveva superato i limiti umani; anche noi forse siamo andati troppo oltre, spingendoci fino a un punto di non ritorno che ha prodotto quello che tutti chiamiamo progresso, ad un prezzo però carissimo: la nostra stessa rovina. Ma anche un altro grande esempio si può trarre dalla letteratura: il dottor Frankenstein che voleva dare vita ad una creatura artificiale, cosa che nessun’altro prima avrebbe pensato di fare; alla fine però fu distrutto dalla sua stessa creazione. Anche noi forse un giorno saremo vittime delle nostre stesse creazioni? Non sarebbe giusto meditare seriamente? Secondo me dovremmo fare un passo indietro e impegnarci per realizzare, visto che ne abbiamo le capacità, mezzi e strumenti che possano difendere e migliorare la nostra terra, anziché consumarla lentamente. Simone Maloni Classe III A TERRORISMO ISLAMICO: ATTACCO MIRATO A PARIGI Durante la notte tra il 13 e il 14 Novembre a Parigi si sono verificati degli attacchi terroristici ricollegabili agli estremisti dello stato islamico chiamato ISIS. Gli attentati sono stati compiuti da almeno otto persone tra uomini e donne responsabili di numerose sparatorie in diversi luoghi della città fra i quali la più sanguinosa che è avvenuta al teatro Bataclan, dove è rimasto ucciso il maggior numero di persone. Si tratta della più cruenta aggressione in territorio francese dalla seconda guerra mondiale. Altri attacchi terroristici hanno fino ad ora scosso il mondo, come quello dell’11 Settembre a New York, quando furono abbattute le Torri Gemelle da parte di un altro gruppo terroristico islamico, quello di AL-QAEDA. Secondo il mio punto di vista non è giusto servire il proprio dio uccidendo, e spero che non sia più versato sangue innocente in nome della religione, che invece dovrebbe tenere uniti i popoli in nome della pace e della collaborazione. Daniele Sciamanna Classe III A Cultura e Società Cantoresi Alessandra Cicconi Silvia Ragni Milena Di Domenico Greta- Stucchi Alessia Marinelli Edoardo COLPA DEI GENITORI O DEL PROF ? E’ di poco tempo fa la notizia che alcuni studenti di una scuola media del torinese sono stati sospesi per aver ripreso i professori durante la lezione (con i cellulari). Alcuni dei genitori hanno ritenuto il provvedimento eccessivo. Se vogliamo analizzare più approfonditamente il fatto,possiamo in effetti pensare che un atteggiamento troppo punitivo potrebbe avere risultati opposti a quelli desiderati. Mi spiego meglio: se questi ragazzi hanno violato una regola della scuola in maniera così eclatante è evidente che anche all’ interno della loro famiglia c’è poco dialogo. Probabilmente sono abituati a convivere con il cellulare come se fosse impossibile separarsene e forse i loro genitori nemmeno si accorgono di questo atteggiamento, ma anzi lo ritengono del tutto naturale. Sospendere i ragazzi e punirli significa non aprire un vero e proprio percorso del quale dovrebbero far parte insegnanti e famiglie. Non dimentichiamo che spesso gli insegnanti sono a loro volta anche genitori e dovrebbero comunque dare il buon esempio non portando i cellulari a scuola. Le famiglie d’altra parte dovrebbero prestare maggiore attenzione ai propri figli, spesso il cellulare è solo una scappatoia alla solitudine. E’ bene che questi ragazzi si siano resi consapevoli dei loro errori parlando sia nell’ambito scolastico che familiare almeno per riuscire a ritrovare un diverso modo di comunicare. Non ci sono professori cattivi , ragazzi stupidi,ma ci sono persone che hanno bisogno di aprirsi verso l’altro con un dialogo costruttivo senza punizioni che colpevolizzano e basta. Parlate e capirete che spesso senza cellulare ci si capisce meglio. Alessandra Cantoresi Classe III B IL RAPPORTO GENITORI-FIGLI: UNA STORIA ANTICA “VIRGINIA, LA MONACA DI MONZA” All’interno del progetto “Arte e teatro” ed in collegamento con il programma di letteratura, abbiamo svolto un’attività di approfondimento legata al romanzo “I Promessi Sposi” di A. Manzoni. Una delle tappe di questo percorso prevedeva la visione del film “Virginia, la monaca di Monza”. Questo film ci ha consentito di conoscere meglio la figura di uno dei più importanti personaggi manzoniani, ma anche di riflettere su come siano cambiate le consuetudini sociali e i modelli educativi e il rapporto con i genitori nel corso dei secoli…. Marianna (questo è il nome della giovane protagonista) era una ragazza che fu privata del suo futuro perché il padre voleva a tutti i costi che entrasse in convento per farsi monaca. La giovane ragazza invece voleva una vita spensierata e libera e soprattutto voleva innamorarsi e diventare madre. Sua madre Virginia, cercò di aiutarla, comprendendo perfettamente il suo stato, ma purtroppo a causa di una malattia morì, lasciando sua figlia sola e disperata. Marianna, ormai rassegnata al suo destino, divenne così suora prendendo proprio il nome di sua madre, Virginia. La giovane però poco dopo, infelice del suo stato, si innamorò di un giovane di nome Paolo, che iniziò a frequenta di nascosto nei sotterranei del convento. Di lì a poco i due ebbero anche una figlia, ma purtroppo essendo lei una suora e non riuscendo ad occuparsene dovette nascondere la sua identità di madre alla figlia, che venne quindi affidata alle cure di un’altra famiglia, dopo pochissimi anni di vita. Virginia però rimase sempre una suora molto diversa dalle altre, inquieta e priva di una vera vocazione, pagando a caro prezzo quelli che forse sono stati errori non suoi, dovendo rinunciare a quella che fu la sua unica e vera felicità: l’amore per Paolo e per sua figlia. Per i suoi peccati fu inoltre giudicata dal Tribunale ecclesiastico e condannata ad essere murata viva… Insomma, questa giovane ragazza non ha potuto godersi la vita come avrebbe sognato ovvero una vita normale al di fuori del convento che nonostante i suoi sforzi non potè ottenere. Devo dire però che questo film mi è piaciuto molto, anche se avrei preferito un finale diverso, perché questa povera giovane dopo tanta sofferenza e solitudine non è mai riuscita a raggiungere la sua felicità, un diritto che tutti abbiamo. Silvia Cicconi Classe III Nel mese di ottobre insieme alla mia classe abbiamo visto il film "Basta guardare il cielo". (autore: Rodman Philbrick - paese di produzione: USA anno: 1998 genere: drammatico - regia: Peter Chelson - casa di produzione: Miramax Films) Kevin è un ragazzo di costituzione molto esile,affetto da una malattia chiamata sindrome di Marquio, ma con una straordinaria intelligenza. Max, al contrario, è un ragazzo di corporatura massiccia, timido e con una grave difficoltà a socializzare,il che lo rende facile come bersaglio degli altri ragazzi del quartiere e anche perchè suo padre è in galera per aver ucciso la madre di Max. L'amicizia che unirà Kevin e Max quando si troveranno ad essere vicini di casa li renderà inseparabili. In seguito Kevin muore perchè gli organi interni erano diventati troppo grandi per il suo corpo. A me il film è piaciuto molto perchè ho capito che l'amicizia, tappa fondamentale dell'adolescenza, è il sentimento che riesce a salvarti, come è successo ai due ragazzi Max e Kevin, protagonisti del film che hanno imparato il valore dell'amicizia. Essi sono riusciti a godersi in pieno, anche se per poco, la loro fragile amicizia che insieme gli ha permesso di superare tante esperienze che da solo Max non sarebbe riuscito ad affrontare, come la difesa da suo padre e dai bulli. Due ragazzi con problemi diversi,che sono riusciti a completarsi contando l'uno nell'altro: Kevin facendo da cervello e Max da corpo; in questo modo, affrontando i problemi insieme, sono riusciti ad unirsi in un unico essere, il più imbattibile che ci possa essere. Milena Ragni Classe III B “CAMPLI BLUE DAY 2016” Quest’anno in occasione del 2 aprile, “ Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo” la scuola Primaria e Secondaria dell'Istituto Comprensivo di Campli , insieme al Comune , ha partecipato all’iniziativa “Campli blue day 2016”. Per quest’evento a scuola sono stati preparati dei video sul concetto di diversità e d’inclusione scolastica proiettati durante la mattinata nell’ufficio turistico del Comune. La classe 3° B insieme alla 3° A ha realizzato un video ispirato alla storia di Pinocchio : in esso ogni studente ha raccontato una sua caratteristica che lo rende diverso dagli altri . La classe 2° A , invece, si è ispirata p proprio video alla storia della “ Bella e la Bestia” , mentre la classe 1° A ha voluto esprimere, sempre attraverso un video, i propri pensieri sulla diversità . Come ultimo video è stato proiettata una vera e propria testimonianza, quella di Alex : un bambino che frequenta la prima elementare affetto da autismo. Al termine , come gesto simbolico , sono stati distribuiti dei palloncini blu e fatti volare in cielo . Questa partecipazione è stata significativa , ha lasciato dentro tutti noi impresso il valore e il concetto che la diversità è un dono che può solo arricchirci. Greta Di Domenico Alessia Stucchi Classe III B LA REALTA’ VIRTUALE Nella vita moderna,è vero che non si può fare a meno di non tenere il telefono per mano e cominciare a navigare a più non posso. Infatti nei brani che ho letto,vi è scritto che tutte le famiglie che hanno una connessione internet non possono fare a meno di usarla e cominciare a navigare. Io, per esempio, a casa ho una connessione internet,però non la uso per molte ore al giorno come tanti altri ragazzi. Ma non solo i ragazzi ad andare su internet, ci sono anche i “BAMBINI”, che rischiano di entrare in una rete di pedofili o persone poco raccomandabili che non conoscono. Se un bambino vuole andare su internet deve assolutamente essere accompagnato da un adulto, perché appunto può essere molto pericoloso. Oggi infatti molti sono i fatti di cronaca che riguardano questo argomento, cioè il rapimento di bambini. Invece per conoscere persone nuove o essere in contatto continuo con gli amici, c’è un social network in particolare che si chiama “FACEBOOK”. Ed è su questo social network che è assolutamente vietato far chattare i bambini con altre persone. Ancheio sono iscritto a Facebook e mi diverto a vedere video e immagini divertenti, e a volte anche io posto una mia foto; noto però che ci sono anche persone che non conosco e che mi mandano la richiesta di amicizia, ma io non l’accetto, perché quella persona potrebbe essere chiunque e non c’è mai da fidarsi. A volte girando su Facebook vedo anche dei profili che sono dei cosi detti “FAKE”, cioè persone che non sono vere. Infine per chiudere l’argomento su Facebook vorrei citare l’articolo che è stato scritto da Emil Zola in cui si parla del tempo che sprechiamo per andare su internet e di come passiamo la vita insieme alla macchinetta fotografica a documentare quasi tutto quello che facciamo, cosa che alla fine potrebbe diventare anche noiosa e soprattutto viola la privacy di ciascuno di noi. Edoardo Marinelli Classe III B Mondo scuola Boccella Ilenia Aresu Simona Cantoresi Alessandra- Di Domenico Greta- Ragni Milena Di Luzio Errico Maloni Lorenzo Stucchi Valeria Cantoresi Alessandra- Di Antonio Serena- Ragni Milena SI RIPARTEEE!!! Il 14 Settembre: avvio all’anno scolastico 2015/2016 Questo nuovo anno scolastico è iniziato, accompagnato da emozioni, timori e speranze che si affollano dentro di me. Rispetto allo scorso anno scolastico non mi sento molto cambiata ma avverto più responsabilità, forse anche a causa degli esami che mi mettono, già da adesso, ansia e paura perché, a volte, mi ritengo non all’altezza e temo di non dare piena soddisfazione ai miei genitori. Insomma a volte vorrei che il tempo non andasse avanti! Per quanto riguarda quello che faremo quest’anno ci sono due novità che attueremo con la professoressa Paris: la prima è quella del progetto giornalino: scriveremo degli articoli di diversi generi che poi saranno inseriti in un giornalino scolastico che sarà sia pubblicato sul sito della nostra scuola che stampato . La seconda è quella di una rappresentazione teatrale sui Promessi Sposi che si terrà a fine anno scolastico. Sarà un lavoro serio perché faremo tutto come fanno i veri attori…studieremo una parte, faremo dei rientri a scuola per le prove, allestiremo la scenografia, indosseremo costumi adeguati... Ci aspetta inoltre una scelta difficile ma necessaria, quella della scuola superiore; con questa scelta deciderò il mio futuro e a quest’età è davvero difficile e tutti siamo presi da molte incertezze. Nello stesso tempo però sono molto contenta di andare alle superiori perché sarà un’esperienza del tutto nuova che mi suscita molto curiosità. I cinque anni Che mi aspettano voglio godermeli al massimo perché non torneranno più; però da una parte credo che un po’ le scuole medie mi mancheranno perché,tra alti e bassi, sono andate abbastanza bene e poi mi sono divertita con tutti i miei compagni, sia dell’Aquila che di Campli. Penso che di questi anni mi mancherà la spensieratezza, perché so che mano a mano crescendo la perderò, per far posto a quella maturità che mi accompagnerà tutta la vita. Questa maturità, però, l’ho appresa proprio in questi anni di scuola, imparando a responsabilizzarmi nelle piccole e grandi cose e questo è ciò di cui più ringrazio la scuola media. Ilenia Boccella Classe III A UN VIAGGIO CHE RESTERA’ INDIMENTICABILE Gite scolastiche e viaggi di istruzione: un’opportunità per noi ragazzi La data più attesa dall’inizio dell’anno scolastico era finalmente arrivata: il giorno 14 aprile, alle ore 06.00, sono partita con i miei compagni per un viaggio di tre giorni a Torino. Grazie a giochi e divertimenti abbiamo sopportato abbastanza bene un viaggio molto lungo; infatti siamo arrivati a Torino alle ore 15.30! La prima tappa era il Museo Egizio: semplicemente bellissimo! E poi finalmente in hotel… Dopo cena scherzi e risate a non finire, e poi…buon riposo a tutti!!! Il giorno dopo, un po’ assonnati, abbiamo fatto una visita guidata per la città, visitando i luoghi ed i monumenti più belli e importanti, tra cui un borgo medievale ed i giardini reali; ci siamo poi trasferiti allo Juventus Stadium dove siamo rimasti, accompagnati da una guida, per circa due ore; qui ciò che mi ha colpito di più è stato il museo della squadra ricco di foto, video, maglie e palloni firmati dai giocatori. Uno dei momenti più significativi è stato l’incontro con i miei zii che vivono a Torino e che io fino a questo momento non avevo mai conosciuto. È stato molto bello vederli e ricevere da loro dei bei vestiti che cercherò di conservare gelosamente. Un altro momento emozionante è stata la visita al monumento dedicato al Grande Torino; qui ho ripensato al film che avevo visto e mi sono commossa pensando che anche io stavo visitando un luogo così importante anche se triste. I ricordi che porterò con me di questa esperienza sono sicuramente dei piccoli ricordini acquistati al Museo Egizio e in una famosa cioccolateria, ma soprattutto i luoghi visitati e i giorni trascorsi con i compagni. È stata un viaggio stupendo, che non dimenticherò mai… Simona Aresu Classe III A Impressioni “torinesi” al rientro dal viaggio d'istruzione..... Il nostro Istituto offre ai suoi studenti la possibilità di visitare alcune delle città più famose ,importanti e belle del mondo come Torino. Tutto ciò avviene grazie ai viaggi d'istruzione dedicati alla visita delle città per studiarne approfonditamente la storia e la cultura .Nei giorni 14,15 e 16 Aprile noi ragazzi della IIIB e IIIA dell'Istituto Comprensivo di Campli insieme alla Scuola secondaria di Sant'Onofrio ci siamo recati a Torino. La prima tappa del nostro percorso ha previsto la visita del Museo Egizio che è considerato per valore e quantità dei reperti il più importante museo egiziodel mondo dopo quello del Cairo. Il museo è stato, nel 2015, il settimo tra i siti statali italiani più visitati italiani con circa 773.000 visitatori. La guida ci ha raccontato un po' della sua storia: nel 1759 un appassionato egittologo di Padova Vitaliano Donati, si recò in Egitto per effettuare gli scavi e ritrovò vari reperti, che furono inviati a Torino. Il museo è dedicato esclusivamente all' arte egizia .Al suo interno si possono ritrovare mummie, papiri e tutto ciò che riguarda l'antico Egitto( compreso animali imbalsamati).Successivamente abbiamo visitato lo Juventus stadium sede degli incontri interni della sua prima squadra della stagione 2011-2012. Sesto stadio italiano per capienza con 41000 spettatori, nonché il primo del Piemonte, sorge sulla stessa area del preesistente e demolito Delle Alpi, di cui riutilizza parte delle strutture. Infine il viaggio si è concluso con la visita della Reggia di Venaria che è una delle residenze sabaude iscritte nella lista del Patrimonio dell'umanità. A commissionarla fu il duca Carlo Emanuele II che intendeva farne la base per le battute di caccia nella brughiera collinare torinese. Infine come ultima tappa del nostro percorso ci siamo recati presso la Basilica di Superga nota anche come reale Basilica, fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria, dopo aver sconfitto i Francesi che assediavano Torino nel 1706. Alessandra Cantoresi Greta Di Domenico Greta Ragni Classe III B LA MIA SCUOLA La scuola è fondamentale. E’ proprio qui, infatti, sui banchi di scuola, che si crea il futuro di ogni ragazzo, ed è la scuola che aiuta a crescere e a responsabilizzarsi, con tutte le sue difficoltà e le prove che ci mette di fronte, diventando così una delle più belle ed importanti tappe della nostra vita. La mia scuola è stupenda, perché ci sono ottimi professori ed ha una buona organizzazione, ed anche se purtroppo c’è mancanza di fondi, così come avviene in tutte le altre scuole d’Italia, essa procede, andando avanti comunque molto bene. In questi anni, presidi ed insegnanti si sono impegnati nell’organizzazione di molte gite, tutte interessanti, come ad esempio quelle di una giornata a Ravenna e Gradara, Fabriano, Orvieto, Urbino, e quelle di più giorni nel Salento, a Trieste, a Milano ed infine a Torino. Ma la mia scuola è molto attenta anche all’ampliamento dell’offerta formativa e quindi organizza progetti pomeridiani che danno a noi ragazzi la possibilità di apprendere anche qualcosa di nuovo in modo meno pesante e forse anche più vicino alle nostre esigenze. Tra i progetti più importanti ci sono sicuramente quello europeo del “Comenius”, il Trinity, il cineforum, il laboratorio di scrittura creativa, il progetto lettura, il corso di latino, quello sull’educazione ambientale e il riciclo, arte e teatro, giornalino di classe, orientamento ed infine il progetto che forse entusiasma di più, per varie motivazioni, cioè “Scuola IN CEA”. Ma, come ogni cosa che sia reale, anche la mia scuola ha qualche piccolo difetto. Innanzitutto ci sarebbe bisogno di una palestra nella quale poter fare attività motoria in modo più comodo e veloce, senza doversi spostare con il pulmino o dover rinunciare alla nostra ora preferita quando il palazzetto non è disponibile per qualche motivo. Inoltre ciò che mi dispiace è che questa scuola è sempre meno frequentata, perché in paese ci sono pochi bambini e pochi ragazzi della nostra età e perciò le classi sono sempre di meno. Questo però potrebbe anche essere un vantaggio per noi ragazzi, perché essendo in pochi siamo certamente più seguiti e possiamo conoscerci tutti e meglio. In ogni caso, paragonata a qualsiasi altra scuola, la mia rimane sempre la migliore…Dopotutto la scuola è bella semplicemente perché …..è la scuola!!! Errico Di Luzio Classe III A Anche i ragazzi di Campli si schierano contro la violenza sulle donne STOP ALLA VIOLENZA DI GENERE Il giorno 24 Novembre 2015 gli alunni della scuola secondaria di Campli hanno partecipato alla seconda edizione della manifestazione riguardante la violenza sulle donne, tenutasi nell’Aula magna del plesso di S. Onofrio. Alla manifestazione erano presenti, oltre che i professori dell’istituto, anche il Dirigente Scolastico e degli esperti che hanno aiutato i ragazzi a riflettere e ad approfondire tale difficile argomento. Gli studenti hanno partecipato attivamente rivolgendo domande ed intervenendo durante il dibattito; hanno ascoltato testimonianze ed hanno contribuito alla manifestazione preparando dei lavori (cartelloni, poesie e ricerche), per protestare contro questo fenomeno purtroppo in fase di crescita e sempre più diffuso. Ogni giorno infatti i mezzi di comunicazione di massa mettono in risalto episodi drammatici di violenza sulle donne, che ormai avvengono quasi quotidianamente nella nostra società. Sono molto felice che esistano associazioni che cerchino di sensibilizzare la gente e di contrastare questo orrendo fenomeno figlio di una cultura maschilista che vede la donna succube della figura maschile. Mi auguro che anche lo Stato e il mondo politico in generale prendano provvedimenti rigidi per combattere al meglio il fenomeno. Lorenzo Maloni Classe III A ORIENTAMENTO SCOLASTICO Un modo concreto per guidare i ragazzi a fare la scelta giusta per il loro futuro. Come ogni anno, all’interno del nostro Istituto, si svolge il progetto Orientamento riguardante le classi terze con lo scopo di indirizzare i ragazzi a scegliere la scuola superiore più adatta, in base alle loro capacità, ma anche ai loro desideri; la scuola cioè che li possa preparare al meglio per un ulteriore studio universitario, o una scuola che possa inserirli poi nel mondo del lavoro. Questo progetto è utile anche per far riflettere noi studenti su ciò che faremo da grandi, anche se è difficile alla nostra età, perché tutto questo sembra più grande di noi, ma va comunque affrontato al meglio e grazie al lavoro dei nostri insegnanti, siamo certi di poterlo fare. Nello svolgimento di questo percorso ci stiamo servendo di un piccolo libro di testo, “Proposte operative”, dove sono presenti molti spunti di riflessione e schede da compilare che ci aiutano a fare chiarezza. Inoltre i nostri insegnanti ci stanno accompagnando a far visita ad alcuni Istituti superiori: l’ Istituto superiore “G. Milli”, e gli Istituti tecnici e professionali ITI e IPSIA e l’Istituto tecnico “Pascal- Comi”. La prima scuola che abbiamo visitato è stata il Liceo Statale “Giannina Milli” che offre tre indirizzi: Scienze Umane,Linguistico ed Economico Sociale. Nel primo indirizzo ci hanno fatto assistere ad una lezione di Psicologia, una delle materie principali di questo corso di studio. Il secondo indirizzo offre la possibilità di imparare diverse lingue straniere fondamentali per il nostro futuro. Il terzo indirizzo è quello dell’Economico Sociale, nel quale uno dei professori ci ha dato la possibilità di prendere parte ad una lezione di Diritto. La seconda scuola che i professori hanno scelto di farci visitare è stato l’ Istituto Tecnico Commerciale Statale Pascal-Comi. In questa visita scolastica, uno dei docenti di questo istituto, ci ha presentato i vari indirizzi che si possono scegliere. Ricordiamo inoltre che, per il mese di Gennaio, è in programma l’uscita didattica per conoscere l’ Istituto Tecnico Industriale. Altra iniziativa è stata quella del Forum orientativo tra pari ovvero tra noi attuali studenti di terza media e tra quelli frequentanti il primo anno delle scuole superiori. Le nostre professoresse hanno organizzato questa mattinata nell’Aula Magna di Sant’ Onofrio per farci spiegare, dagli stessi nostri compagni, oltre alle discipline di studio anche l’impatto emotivo che hanno provato appena entrati nelle rispettive scuole scelte. Le ultime fasi di questo progetto prevedono degli incontri che si terranno a Gennaio in cui i nostri genitori avranno modo di parlare sia con i nostri insegnanti, sia con i docenti delle scuole superiori che saranno invitati a presentare le offerte formative e gli sbocchi professionali dei propri istituti. Credo che questo progetto possa essere molto utile per evitare di fare una scelta che potrebbe rivelarsi sbagliata, o perché male informati o perché si segue la scia degli altri, magari solo per sentito dire. Valeria Stucchi Classe III A Alessandra Cantoresi Serena Di Antonio Greta Di Domenico Classe III B Le nostre passioni ed attività extrascolastiche Ciarrocchi Mario Angeloni Lorenzo- Pizzuti Riccardo Cicconi Silvia Chiodi Lorenzo CAMPLI BASKET VICINO ALLA SERIE A La squadra si conferma al momento come la più forte del campionato 21/12/2015, Campli. Ieri sera si è giocato l’ultimo derby stagionale contro il Vasto: una partita entusiasmante piena di azioni, canestri e spettacolo, con la fantastica schiacciata di Bruno Duranti dopo il recupero a metà campo e le due schiacciate di Christian Di Giuliomaria che hanno consentito alla squadra un grande recupero. Il primo quarto si è concluso sul 28-2: un risultato incredibile, mai verificatosi! Ma si vedeva già, dopo i primi dieci minuti, che la squadra avrebbe dato il cuore… Il secondo quarto è iniziato con due stoppate fantastiche di Duranti ed una tripla perfetta di Riccardo Bottioni; ma nonostante l’arbitro favorevole al Vasto, il Campli è riuscito a finire il secondo quarto sul risultato di 56-11 andando all’intervallo con il fadway di Gabriele Mirone. Dopo l’intervallo la squadra rientra con la stessa giusta determinazione schierando subito il giovane Matteo Stucchi, 18 anni, esordiente per la seconda volta il serie B; è la volta poi del grande David Petrucci, che si fa vedere subito sganciando 4 bombe dal largo dei 6,75 m con un totale di 20 punti. Alla fine del terzo quarto si conclude sul risultato di 65-27. Inizia l’ultimo quarto ed il coach Millina schiera Mirone, Serroni, Bottioni, Fattioli e Petrazzuoli. Tanti falli non fischiati dall’arbitro a favore del Campli, gioca male anche Matteo Stucchi che subisce 4 stoppate ed un tiro da 3 sbagliato e il Vasto cerca di recuperare, ma…l’arbitro dice “basta”!!! il fischio finale decide che il Campli porta a casa un bel regalo di Natale, vincendo tutti e tre i derby e soprattutto questo, tra le mura amiche con un risultato che scotta sui tifosi avversari: 87-44. Grazie ragazzi! I MIEI VOTI AGLI ATLETI: - DI GIULIOMARIA: 9 MIRONE: 8 DURANTI:9,5 FATTORI: 7,5 SERRONI:7/8 PETRAZZUOLI: 9 MONTUORI: 9 STUCCHI: 8 BOTTIONI: 9 PERTUCCI: 10 COACH MILLINA: 9,5 Mario Ciarrocchi Classe III A IL BASKET, LA NOSTRA GRANDE PASSIONE SPORTIVA: STORIA E NOMI IMPORTANTI La nascita del basket è lontana nel tempo e nello spazio: siamo nell ‘America del 1892, quando il suo inventore Naismith, ne pubblicò le regole; in Italia invece la prima partita fu disputata il giorno 08 Giugno del 1919. Negli anni successivi fu poi inventato un nuovo girone, ovvero l’NBA, ancora oggi famosissimo e molto seguito. Questo girone si differenziava dagli altri anche per la durata, infatti ogni tempo dura 12 minuti per un totale di 48 minuti per ogni partita. Da allora fino ad oggi, molti sono stati i giocatori che si sono conquistati l’affetto del pubblico per la loro bravura: uno su tutti Michael Jordan che è stato il più forte per un lungo periodo; possiamo inoltre ricordare Kareem Abdul Jabar , che è stato l’inventore del “tiro a gancio”, Lerri Bird che riusciva ad andare molto facilmente a canestro grazie alla sua altezza e alla sua possente muscolatura. Ultimo, ma non per importanza ricordiamo Allen Iverson che è stato l’unico giocatore ad aver battuto Michael Jordan, facendogli un “crossover con canestro”. Anche nell’NBA di oggi sono presenti grandi giocatori che hanno fatto e continuano a fare la storia di questo sport; tra questi un nome importante è quello di Kobe Brayant che proprio nel 2016 ha messo la firma sulla fine della sua splendida carriera e Lebron James, molto conosciuto ed apprezzato per la sua capacità di risolvere anche le partite più difficili e per le sue fantastiche schiacciate. Dall’America il gioco del basket si è poi diffuso in tutto il mondo, creando delle leggende anche al di fuori del paese di origine. Basti pensare a Yao Ming, giocatore cinese, noto per la sua incredibile altezza: m. 2, 29; in Italia un grande campione è sicuramente Danilo Gallinari, insieme a Bellinelli e Barniani. Lorenzo Angeloni Riccardo Pizzuti Classe III A IL MIO CANTANTE PREFERITO Il mio cantante preferito è Vasco Rossi. Vasco Rossi noto come ……… uno dei più famosi rocker italiani. Lui è nato il 7 febbraio del 1952 a Zocca una località a metà tra Modena e Bologna. Vasco a 63 anni ed è un cantante di musica hard rock/pop rock. Vasco è sia cantante che musicista: il suo strumento è la chitarra elettrica. La discografia di Vasco comprende 28 album ufficiali di cui 8 live. Una delle sue canzoni che ha avuto più successo è “ALBA CHIARA” che parla di una ragazza dolce, semplice e di alcuni momenti della sua vita quotidiana. Quindi possiamo dire che le canzoni di Vasco seguono due filoni: quello più melodico e d’amore e quello che definirei “tosto” e pieno di grinta. Questo cantante mi piace perché mi rivedo molto in lui, con un lato dolce ma anche spericolato e grintoso, e anche perché le sue canzoni non mi stancano mai anche se le risento sempre; invece il piacere per molte altre canzoni di artisti diversi è solo temporaneo. L’amore per Vasco è nato sia grazie a mio cugino, fan numero uno di Vasco, che da piccola mi regalò un cd con delle sue canzoni, sia a un cd che papà ascoltava sempre in macchina. Da allora mi sono interessata sempre più a questo cantante, secondo me uno dei più bravi in Italia; uno di quelli che hanno fatto la storia. Sinceramente non ho canzoni che preferisco; diciamo che tra quelle melodiche mi sta più a cuore “OGNI VOLTA” e tra quelle più “toste” preferisco “SONO INNOCENTE”. La canzone “OGNI VOLTA” suscita in me: calma, tranquillità e serenità perché è cantata in maniera dolce e poetica, in questa canzone ci sono frasi che parlano di azioni della nostra vita che si svolgono. La frase che mi piace di più è “OGNI VOLTA CHE RIMANGO CON LA TESTA FRA LE MANI…..E RIMANDO….. TUTTO A DOMANI!!!”. Uno delle cose che desidero tanto è andare ad un suo concerto. (Ps: prima o poi ci andrò.!). Silvia Cicconi Classe III A IL MILAN “Il club più titolato al mondo” Nella società attuale il calcio è lo sport che riceve più consenso al mondo. La squadra che ha conquistato il mio cuore è il Milan, infatti la tifo fin da quando ero bambino. Un po’ perché la tifava anche papà e un po’ perché piaceva a me. Quando ci sono le partite non vedo l’ora che l’arbitro fischi il calcio d’inizio per cantare a squarciagola gli inni del Milan e sperare che vinca la partita. Un grande sogno è che vinca il tricolore. Proprio ieri mi trovavo da solo in taverna, con le luci spente sdraiato sul divano a vedere la partita.. e quando mancavano gli ultimi tre minuti alla fine ero molto ansioso e aspettavo solo il fischio finale… “3-2-1 fineeeee”!!! Io mi sono messo a festeggiare per la grande felicità perché i rossoneri avevano vinto 4-2… avevano fatto un partitone!! Questi i miei voti: Bonaventura=8, Niang=6, Honda=6, Donnarumma=5.5, Romagnoli=7; Abate=7.5¸ De Scglio=6.5, Bacca=7.5, Bertolacci =7, Montolivo=6.5, Luiz Adriano =7 , Kucka = 7.5. Lorenzo Chiodi Classe III A Mondo Giovani D’Angelo Maria Boccella Ilenia- Stucchi Valeria Romani Antonio I GIOVANI E I PROGRAMMI TV Da qualche anno sono arrivati anche in Italia, e si sono presto diffusi, programmi come “Amici”, “X Factor” o altri dello stesso genere, i cosiddetti Talent. Essi fanno presa soprattutto sugli adolescenti e bisognerebbe chiedersi il perché. Forse perché trasmettono emozioni forti e creano nuovi idoli che tanto affascinano. Personalmente non seguo molto questi programmi, ma ho capito che una volta che si guardano, e ci si comincia ad interessare e non si vuole più smettere di guardarli, aspettando con ansia la puntata successiva e cercando a tutti i costi di non perderla, per poter così vedere se il proprio cantante o ballerino preferito riuscirà a restare nel programma o sarà eliminato. Si crea dunque una sorta di dipendenza anche a causa del fatto che, oltre al consueto appuntamento settimanale, sui canali appositi vengono trasmessi quotidianamente, e a talvolta anche più volte al giorno in orari diversi, alcuni “spezzoni” della vita settimanale dei protagonisti e del lavoro all’interno del programma con i loro insegnanti di canto e danza. Dunque il bombardamento è continuo e attratti dalla passione artistica per questa o quella disciplina, o più semplicemente dalla bellezza di uno dei partecipanti, si cade in quella che potrebbe anche diventare una trappola: si attribuisce troppa importanza a quel concorrente e si crea un mito che però in alcuni casi è destinato presto a sparire, a volte portandosi dietro anche qualche lacrima dei suoi fans. Maria D’Angelo Classe III A UNA NUOVA DIPENDENZA: I TELEFONI CELLULARI Siamo abituati a credere, quando si parla di dipendenze, che ci si riferisca sempre alle droghe o al massimo al fumo; eppure negli ultimi decenni si è affacciata una nuova forma di dipendenza vera e propria legata all’uso del cellulare. Nato come mezzo utilissimo di comunicazione senza fili da potersi effettuare dovunque ed in ogni momento, ha avuto, come spesso purtroppo accade, un’evoluzione negativa: nuovi modelli, nuove funzioni, nuove applicazioni. E così accade che noi giovani, che veniamo definiti “i nativi digitali” e siamo fortemente attratti dalla tecnologia, siamo diventati instancabili utilizzatori del cellulare, che in un certo senso viene da noi considerato un buon passatempo. Ciò che forse facciamo di meno con esso è proprio telefonare, dato che ormai lo usiamo come video-gioco al posto dei vecchi video-game, oppure per navigare su internet, o chattare, ascoltare musica e addirittura per fare fotografie e video, cosa impensabile almeno fino a pochi anni fa. Quindi, come si può ben capire, avendo tutte queste funzioni è ovvio che in breve tempo sia diventato quasi “il nostro migliore amico”. La cosa che maggiormente ci attrae e ci rende dipendenti da esso è che il cellulare è diventato la più frequente forma di comunicazione tramite i social network , grazie ai quali ci “facciamo un piccolo mondo” in cui ritrovarci con gli amici e perciò per noi il telefono è super importante, perché è diventato parte della nostra quotidianità ed è la prima cosa a cui pensiamo appena svegli. Ormai fa parte di noi e sarebbe così impensabile farne a meno che addirittura sono stati inventati caricatori portatili che non hanno bisogno di corrente elettrica; in questo modo, dovunque si è ed in qualsiasi momento il cellulare può essere sempre a nostra disposizione. Alla fine dei conti, devo però dire che esistono anche aspetti negativi, che derivano dal cattivo uso del cellulare e che possono danneggiare noi stessi e gli altri e da quelli dobbiamo imparare a guardarci: pedofilia, bullismo, violazione della privacy. Come per ogni cosa ciò che fa la differenza è l’uso del cervello e il buon senso. Ilenia Boccella, Valeria Stucchi Classe III A INTERNET E SOCIAL Nella vita moderna non si può fare a meno di Internet, infatti quasi tutte le famiglie possiedono una connessione per poterci entrare. Internet è una rete grandissima a cui si può accedere in tanti modi: con computer, tablet, smartphone e anche con i moderni televisori. Oggi tante persone sono diventate letteralmente dipendenti, perché non c’è più lo svago di quando, essendo ancora sconosciuto questo strumento, si giocava all’ aria aperta e si inventavano tanti divertimenti; oggi ormai sono in pochi coloro che lo fanno. Su Internet spesso si sta per ore e ore perché ci sono immagini o siti che incuriosiscono e allora si vuole scoprirle e così si passa sempre più tempo in rete. In Internet ci sono tanti Social Network tra cui uno famoso è FACEBOOK. FACEBOOK è un Social in cui si possono pubblicare foto, mettere l’ormai famoso “mi piace”, condividere foto, commentare e chiedere amicizie. Con questo social molte persone pubblicano non solo foto ma si può quasi dire che pubblicano la loro vita ed io infatti vedo delle immagini in cui la mattina le persone si svegliano pubblicando il loro “buongiorno”; questa cosa a me da’ molto fastidio perché FACEBOOK per me è solo un mezzo d’ incontro con parenti o amici che sono lontani, e certo mettere foto va bene ma non esageratamente. Ci sono anche altri Social: Instagram, Twitter ecc. Io odio i genitori che già da piccoli comprano cellulari con internet incluso. Per i bambini internet è molto pericoloso perché potrebbe essere anche un modo per entrare involontariamente i contatto con i pedofili. Io alle elementari avevo una maestra d’ informatica che ci diceva che viaggiare su internet è come la favola di Cappuccetto Rosso: ti perdi facilmente all’interno di siti che non conosci. Io non sono dipendente da internet, però con il computer su Google mi metto a vedere delle cose che mi interessano e quando mi stanco vedo che sono passate subito due ore, e mi chiedo come sia stato possibile. Però non bisogna guardare solo il lato negativo ma dobbiamo guardare anche il lato positivo perché internet è stata una vera e propria svolta altrimenti senza Internet rimarremo vecchi, perché se si vuole ci sono anche cose interessanti da andare a vedere e cose utili da fare. Questa è la mia opinione su un argomento tanto attuale. Antonio Romani Classe III B Nella speranza che questa esperienza resti nei loro ricordi e che possa, anche a distanza di tempo, sortire i suoi effetti, ringraziamo i nostri alunni delle classi terze, A e B, per la loro collaborazione e per l’impegno profuso per rendere concreto e reale il giornalino scolastico. Le Professoresse Maria Vittoria Paris Manuela Verdecchia