Nubifragi, il conto dei danni è salato: 21 milioni di euro

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Nubifragi, il conto dei danni è salato: 21 milioni di euro
L’ECO DI BERGAMO
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LUNEDÌ 27 GIUGNO 2016
Provincia
Il maltempo ha colpito duramente anche in
Valle Seriana. A Fiorano la frana è arrivata a
ridosso delle case. Danni per mezzo milione.
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Nubifragi, il conto
dei danni è salato:
21 milioni di euro
Il bilancio. La prima stima dopo le segnalazioni di privati
e Comuni: Adrara e Berzo i più colpiti. Regione in campo
FABIO FLORINDI
I danni stimati per
l’ondata di maltempo, che dall’8 al 16 giugno ha colpito la
Bergamasca, ammontano a
circa 21 milioni di euro. Il calcolo è aggiornato al 24 giugno
e per le spese di prima emergenza la Regione ha messo in
campo oltre due milioni di euro. Si tratta comunque di una
conta ancora provvisoria e già
oggi in giunta regionale la situazione potrebbe essere ulteriormente aggiornata. Probabilmente si valuteranno
tempi e modi degli interventi
oltre alla richiesta dello stato
di calamità naturale. L’assessore regionale all’Ambiente,
la bergamasca Claudia Terzi,
ha sottolineato: «Abbiamo lavorato con grande velocità a
dimostrazione della sensibilità della Regione per la Bergamasca».
Palazzo Lombardia, aggiunge l’ex sindaco di Dalmine, ha già «erogato risorse per
gestire l’emergenza. Ora serve investire e lavorare sulla
prevenzione. «Innanzitutto
– prosegue Terzi – dovremo
verificare le domande pervenute. Ma certo la Regione non
farà mancare il suo sostegno
nei limiti di quanto la legge ci
permette. Così come abbiamo
fatto per gli interventi di somma urgenza». Poi la stoccata:
«Ma il governo dov’è?». I danni più consistenti si sono verificati nel territorio di Adrara
Fiorano, la frana ha lasciato
mezzo milione di «debito»
San Martino, dove numerose frane e inondazioni in varie
frazioni e vie comunali. Per
l’inondazione delle abitazioni, il crollo dei muri di contenimento, tetti danneggiati, alvei distrutti e crollo di terreni,
la stima totale è di 2,7 milioni
di euro. A Berzo San Fermo
la conta è di circa due milioni
di euro per le inondazioni che
hanno causato frane, danneggiamenti di fognature e impianti di pubblica sorveglianza, cedimenti di mura stradali
e allagamenti.
Molte le inondazioni
Anche a Costa Serina il bollettino è drammatico e la conta dei danni finora arriva a
quasi 1,2 milioni di euro. Le
forti piogge hanno provocato
lo sbriciolamento del terreno
1 A Costa Serina
il bollettino
è drammatico:
frana e danni alla
strada di Nespello
1 Situazioni gravi
anche a Foresto,
Serina, Taleggio,
Albano, Sarnico
e Fiorano al Serio
di sostegno della strada in località Nespello, con la formazione di un fronte di frana
lungo 70 metri. Ma inondazioni e frane si sono registrati
anche in altre zone del Comune. Circa un milione è il conto
presentato dal maltempo a
Foresto Sparso a causa delle
inondazioni di varie parti del
territorio e l’allagamento di
strade, case private e attività
agricole. Invece a Serina i
danni finora registrati ammontano a 780 mila euro. Il
più oneroso è in località Camerlù, dove c’è stato un abbassamento della sede stradale della strada provinciale
27, oltre al cedimento e all’abbassamento della struttura
comunale adibita a spogliatoi
di servizio per le strutture
sportive della zona.
A Taleggio, nella notte del
16 giugno, le piogge hanno
causato un peggioramento
dei danni già segnalati nel
2015 alla strada comunale in
località Mistirolo. Inoltre in
località Valle Corna Grande,
lungo la strada provinciale 24,
si è verificato un peggioramento dei movimenti franosi
segnalati negli anni 2013 e
2014. Il totale dei danni stimati ammonta a 600 mila euro. Stessa cifra per Albano
Sant’Alessandro, dove sono
stati registrati allagamenti ai
piani seminterrati della scuola media ed elementare di via
Dante Alighieri, alla ludoteca
I comuni più colpiti
ENTE RICHIEDENTE
TIPOLOGIA EVENTO SPESE PRIMA EMERGENZA
Adrara San Martino
13 giugno 2016
inondazione
Berzo San Fermo
13 giugno 2016
Grandinatatromba d'aria
Foresto Sparso
13 giugno 2016
inondazione
Costa Serina
16 giugno 2016
inondazione
1 L’assessore Terzi:
«Noi abbiamo
lavorato con
grande velocità, ma
il governo dov’è?»
1 La Provincia:
«È necessario
il riconoscimento
dello stato
di calamità»
35.000
60.000
di via La Marmora e a vari edifici di via Marconi, Dante Alighieri, Conti Albani, IV Novembre, Colombo e altre vie.
In più c’è stata l’esondazione
di vari torrenti.
Cherio esondato
I danni rilevati a Sarnico, invece, hanno raggiunto i 515
mila euro. I nubifragi hanno
interessato tutto il territorio
comunale, in particolare il
corso del torrente Guerna in
località Rudello e Fosio. Ingenti i danneggiamenti anche
a Fiorano al Serio, dove in
totale si toccano i 500 mila
Muri franati, strade
rovinate, smottamenti pericolosi, aziende agricole danneggiate e torrenti tracimati a incutere timore fra i residenti
lungo gli argini e devastazioni
alla natura. E poi fango ovunque. In questi giorni la stima
dei danni di quel lunedì di metà
giugno segnato dal maltempo, è
stata messa nero su bianco e il
conto per il Basso Sebino è risultato salato.
A rimanere colpiti sono stati
Adrara San Rocco, Sarnico,
Villongo. Ma ad avere la peggio
sono risultati Foresto Sparso
e Adrara San Martino. A Fo-
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resto Sparso la conta complessiva dei danni sia alle proprietà
pubbliche sia private da avanzare in Regione ha superato un
milione di euro e i timori relativi alla difficoltà di avviare i lavori necessari non mancano.
«Nei giorni successivi alla
furia delle piogge – spiega Roberto Duci, sindaco di Foresto
Sparso – ci siamo attivati per gli
interventi di messa in sicurezza delle aree e di pulizia generale. Ma chiaramente siamo nell’attesa che arrivi, a seguito della documentazione consegnata
in Regione, il riconoscimento
dello stato di calamità naturale,
al fine di poter intervenire per
la realizzazione di opere strutturali e definitive sulle aree colpite e che hanno implicato sia il
pubblico sia le proprietà private. In caso di mancato riconoscimento non saremmo in grado di investire le risorse economiche necessarie. Da soli non
ce la possiamo fare».
Le località maggiormente
colpite sono risultate San Michele, la Valle del Fico, via Tremellini. Ancor peggio è andata
ad Adrara San Martino, con il
«listino» danni che ha superato
i 2,7 milioni di euro. L’amministrazione comunale guidata da
Sergio Capoferri ha da subito
avviato la procedura per la rac-
Una strada allagata ad Adrara San Rocco
Inondazioni e frane a Barbarino,
valle Valzella e altre zone. Fogne
danneggiate in località Paradiso,
allagate palestra, biblioteca e case
Inondate varie località, allagate
strade, case e attività agricole
Smottamenti e inondazioni che
hanno danneggiato strade,
sentieri e infrastrutture pubbliche
1.200
Adrara: ci aiuti lo Stato, da soli non ce la facciamo
BASSO SEBINO,
Frane e inondazioni: fraz. Collepiano
e Gazzenda. Inondate abitazioni,
crolli di muri, tetti danneggiati, alvei
distrutti
23.000
euro. In via Giardini una frana
è arrivata a ridosso dell’abitato. L’esondazione del fiume
Cherio ad Entratico ha portato ad allagamenti e all’intasamento delle griglie e dei caditoie stradali delle vie Kennedy, Libertà, Repubblica e
Pascoli. Per di più ci sono state frane e smottamenti nelle
località Gavazzolo, Moi Alta e
Tezzoli. Il conto totale al momento è di 490 mila euro. Circa 470 mila euro, poi, i danni a
Viadanica. Qui le forti precipitazioni con esondazioni,
smottamenti e frane hanno
causato notevoli danni alle
colta delle schede danni da
avanzare in Regione. E la furia
del maltempo ha decisamente
picchiato duro sul centro collinare, con conseguenze importanti in zona Collepiano, via
Prasilino, via Squadra e in località Gazzenda.
Ad avere la peggio la zona di
Collepiano che collega a Foresto Sparso, dove la strada comunale è tuttora transitabile a
una corsia di marcia. Tanti gli
allagamenti alle abitazioni, imprese, e realtà commerciali del
Basso lago, sotto la furia dei torrenti che scendono verso il fiume Oglio e il lago. Tra questi il
Guerna, esondato in più punti
fra Villongo e Sarnico, creando
spiagge artificiali di fango tuttora visibili.
Luca Cuni
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L’ECO DI BERGAMO
LUNEDÌ 27 GIUGNO 2016
L’ACCORDO
Consorzi di bonifica insieme
per la salvaguardia dell’Oglio
iglior utilizzo e
salvaguardia
delle acque dell’Oglio, delle risorse economiche e del personale, armonizzazione dei piani di bonifica e
di ogni funzione utile per i
Consorzi. Questo l’obiettivo
della dichiarazione d’intenti
M
firmata venerdì a Sarnico
sulla diga del fiume Oglio, dal
Consorzio di bonifica Oglio
Mella rappresentato dal presidente Giambattista Berardi
e dal direttore Cesare Dioni,
dal Consorzio di Bonifica
della media pianura bergamasca rappresentato dal presidente Franco Gatti e dal di-
rettore generale Mario Reduzzi.
L’accordo una volta approvato dai reciproci Consigli di
amministrazione e dei Consorzi sarà immediatamente
esecutivo ed entrerà in funzione esplicando il suo funzionamento mediante determine dirigenziali dei diretto-
Compromessi due anni
di raccolto del Moscato
Albano. La testimonianza di un produttore all’incontro
con la Coldiretti: ora spese enormi per risollevarsi
DANNI (in euro)
750.000
550.000
400.000
350.000
1,3
milioni
100.000
900.000
0
30.000
70.000
30.000
2,7
milioni
10.734 100.000
0
1,95
milioni
400.000
300.000
280.000
0
0
20.000
0
1
milione
184.500
circa 1
mllione
2.500
0
0
0
0
1,25
milioni
Infrastrutture
Territorio
Privati
Industrie
Commercio
Artigianato
Turismo
TOTALE stimato
strutture pubbliche e alle abitazioni private. Infine, il conto della Provincia di Bergamo
per danni sulle strade provinciali, causati da frane e inondazioni, è di quasi due milioni
di euro; mentre la sede territoriale di Bergamo ha conteggiato in diversi comuni danni
per più di 1,1 milioni di euro.
Anche la Provincia ha inviato in Regione il quadro degli interventi che si rendono
necessari per ripristinare i
pesanti danni causati dal maltempo (spiccano, tra le tante
situazioni, la caduta di massi
lungo la provinciale 469 a Ri-
va di Solto e la voragine che si
è aperta sulla provinciale 27
ad Algua).
«In tutto, per le somme urgenze, abbiamo calcolato che
occorrono interventi per 870
mila euro – spiega il consigliere delegato alla Viabilità, Pasquale Gandolfi -. La gran parte delle opere sono già partite.
Per ora abbiamo previsto quei
costi come debiti fuori bilancio. Ci auguriamo però che
venga riconosciuto lo stato di
calamità che abbiamo richiesto, e che questi gravi danni
vengano rimborsati».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ALBANO SANT’ALESSANDRO
GLORIA BELOTTI
All’assemblea annuale
dei presidenti Coldiretti Bergamo, che si è svolta ieri all’agriturismo Sant’Alessandro di Albano Sant’Alessandro, significativa è stata la testimonianza di
Diego Biava, produttore di Moscato di Scanzo rimasto vittima
del flagello meteorologico che,
giovedì scorso, l’ha privato del
raccolto 2016.
«Testimonio le gravi difficoltà del settore – ha dichiarato
Biava –. Saltare un anno di produzione significa sostenere
enormi spese per risollevarsi,
ma senza ricavi. È compromessa anche buona parte del raccolto del 2017, tante piante sono state distrutte; il vento ci ha
portato via anche uno dei due
cipressi, che sono il simbolo
della nostra azienda. Ogni anno
ormai si riparte da zero, il clima
non è più controllabile».
Biava, donando simbolicamente al ministro Maurizio
Martina (presente all’assemblea con l’onorevole del Pd Elena Carnevali) una bottiglia del
proprio vino, ha inteso richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla gravità del problema. Sull’imprevedibilità del
fattore climatico, il presidente
di Coldiretti, Alberto Brivio, ha
sottolineato la necessità che il
mondo assicurativo interloquisca in forma più specifica con
l’agricoltura bergamasca, cioè
in modo da coprirne le reali
esigenze e attutire i danni: «Ciò
che tempo fa poteva ritenersi
straordinario, ora è strumento
di pianificazione aziendale e di
difesa del reddito delle imprese; le assicurazioni dovranno
diventare sempre più rispon-
Ammonta a due milioni di euro la stima dei danni
provocati dal maltempo che
due settimane fa ha messo in ginocchio Berzo San Fermo. Il
territorio, le infrastrutture e le
aziende agricole sono rimaste
evidentemente segnate dalla
grandinata che nella serata di
lunedì 13 giugno si è abbattuta
sul paese della Val Cavallina.
Ora il sindaco Luciano Trapletti lancia un appello e chiede che
«la politica stia vicina alla comunità». Per il momento alcuni sopralluoghi sono stati fatti
dall’onorevole Giovanni Sanga,
parlamentare del Pd, dai consi-
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glieri regionali Angelo Capelli e
Mario Barboni, e da Alessandro
Sorte, assessore alle Infrastrutture e Mobilità al Pirellone.
Sono state in tutto 30-40 le
richieste di risarcimento danni
presentate dai cittadini e dalle
aziende agricole di Berzo.
Tra i danni maggiori, il crollo del muro di contenimento
nel parcheggio di via Sant’Anna, l’asfalto gonfiato in alcune
strade, e il collettore dell’acqua
strappato dalla furia della pioggia, per 150 metri di lunghezza.
Alcuni pali della luce sono stati
piegati dalla furia dell’acqua, il
che ha lasciato al buio via Seresina. Danni anche nella scuola
del paese dove ci sono state delle infiltrazioni nel controsoffitto e nel vano dell’ascensore. Nel
bilancio pesantissimo non può
non mancare lo smottamento
nella località Bescasolo alta,
con la zona rimasta completamente isolata per diverse ore.
Da rifare i lavori di allargamento del tornante effettuati 5 anni
fa in via Bescasolo, dopo che il
maltempo ha lasciato il segno
sulla recinzione. Gravi i danni
alle attività del settore primario del paese. «Gli anziani mi
hanno detto di non aver visto
mai nulla del genere - evidenzia
il sindaco – . Distrutti i castagni,
le vigne e i frutteti». Nel prossi-
a ciò si aggiunge l’estensione al
2017 dell’aumento della compensazione Iva per latte e carni
bovine e suine. Per le imprese
bergamasche ciò si traduce in
un risparmio di oltre un milione di euro sull’Irap, 165.000
euro su Imu e 721.000 euro sull’Iva». Prima battaglia vinta,
per Brivio, nella guerra per l’etichettatura dei prodotti: «Il decreto che obbliga l’indicazione,
in etichetta, della provenienza
del latte e dei derivati come
formaggi e yogurt è un risultato
che inseguivamo da molti anni
– ha dichiarato Brivio –. Ringraziando il ministro Martina
per il lavoro fatto a riguardo, lo
invito a far sì che a Bruxelles
prevalgano gli interessi dei produttori e dei consumatori italiani, non quelli dei gruppi di
potere».
Consiglio agricolo decisivo
L’intervento di Diego Biava all’assemblea Coldiretti
1 Il presidente
Brivio: sempre più
necessarie le risposte
delle assicurazioni
alle aziende
1 Il consigliere
Todeschini:
momento difficile, il
territorio ha bisogno
delle istituzioni
denti alle esigenze delle aziende, frequentemente colpite dalle repentine e improvvise variazioni del clima».
Demis Todeschini, consigliere provinciale Coldiretti delegato al settore montagna, ha
sollecitato il ministro: «Abbiamo chiesto alla Regione lo stato
di calamità naturale, facendoci
collettore delle istanze degli
agricoltori. Speriamo ci venga
riconosciuto sia a livello regionale sia nazionale, perché il territorio ha bisogno delle istituzioni in questo momento così
difficile».
Brivio ha condiviso con i presenti le conquiste: «Il taglio di
Irap e Imu agricola, da noi atteso e sollecitato – ha detto Brivio
– ha permesso alle imprese di
recuperare risorse per investire
in innovazione e occupazione;
Berzo chiede più autonomia per gli interventi nel Cherio
BERZO SAN FERMO
ri. L’accordo, si legge in un
comunicato dei Consorzi, riguarda tra l’altro «il migliore
utilizzo, sviluppo, salvaguardia delle acque del fiume
Oglio mediante la partecipata e comune azione da svolgersi concordemente all’interno del Consorzio regolatore dell’Oglio».
Una strada di Berzo San Fermo invasa dal fango
«Il primo passo è fatto – ha dichiarato Martina – contiamo a
breve di far partire la sperimentazione dell’etichettatura sul
settore del latte. A tema ora c’è
la variabile dei prezzi: manca
un equilibrio che consente a chi
vive di agricoltura di fare reddito e che dia tenuta ai mercati in
un’ottica di internazionalizzazione. La Brexit c’insegna che
se le istituzioni non si rinnovano soccombono a un’idea distorta della realtà, quindi invito
a sostenere il referendum costituzionale che ci porterà a rendere più snello il dialogo tra
società e istituzioni. Decisivo
domani (oggi per chi legge, ndr)
in Lussemburgo il Consiglio
agricolo europeo al quale parteciperò, dove si valuteranno misure di aiuto ai settori in crisi».
I giovani di Coldiretti hanno
chiesto sostegno al ministro per
potersi affermare vivendo di
agricoltura. Elena Lazzarini ha
rappresentato il gruppo provinciale Coldiretti «Donne impresa» mentre Chiara Tiraboschi l’agricoltura sociale; ha così espresso loro vicinanza l’onorevole Carnevali: «Tifo per le
donne e sarà importante lavorare ancora di più sulla declinazione sociale dell’impresa agricola. Sul fronte parlamentare
noi faremo il possibile per darvi
sostegno».
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mo Consiglio comunale, a luglio, è prevista la discussione di
una variazione di bilancio per il
finanziamento dei lavori di prima emergenza messi in campo
dal Comune. Dopo quanto successo le amministrazioni comunali come Berzo, chiedono
all’Agenzia interregionale per il
fiume Po «maggiore autonomia e possibilità di intervento
sul Cherio per un discorso di sicurezza». La stessa richiesta,
nei giorni scorsi, era stata segnalata come prioritaria anche
dal sindaco di Entratico Fabio
Brignoli. «Da parte nostra - afferma Brignoli - abbiamo registrato 150 mila euro di danni su
area privata e 200 mila nel pubblico. Sessantamila euro i lavori di prima emergenza effettuati».