Padre Generale Dalla Curia

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Padre Generale Dalla Curia
Servizio Digitale d'Informazione SJ
Vol. XIII, N. 14, 20 luglio 2009
Padre Generale
Viaggio in Africa. Dal 24 al 30 luglio il Padre Generale sarà di nuovo in Africa. L'occasione del viaggio è data dal
Congresso Mondiale degli ex-alunni dei gesuiti che si tiene a Bujumbura, in Burundi, dal 22 al 27 di questo mese (vedi più
sotto). Mentre il 25 sarà dedicato all'incontro con le autorità civili e religiose del Burundi e alla visita al Yezu Mwiza, un
servizio per sieropositivi e malati di AIDS, il 26 luglio il P. Nicolás parteciperà al Congresso degli ex-alunni e all'incontro
con i gesuiti presenti a Bujumbura. Negli altri giorni visiterà le principali opere della Compagnia di Gesù in Burundi, in
particolare il Centro Spirituale di Kiriri.
Da Bujumbura si sposterà a Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo, quasi al confine con il Rwanda, per visitare le
opere che la Compagnia dirige in questa città: la casa di esercizi Amani, la parrocchia, e soprattutto il grande collegio Alfajiri,
dove incontrerà i gesuiti della regione, i professori, i collaboratori e gli amici della Compagnia.
Sarà poi la volta del Rwanda, a cominciare da Cyangugu, non lontano da Bukavu, sede del noviziato, e quindi a Kigali, la
capitale, dove la Compagnia è presente con numerose attività ed opere: in primo luogo il Centro Christus, un importante
centro di spiritualità e per gli esercizi spirituali. All'interno di esso, il 6 aprile 1994, vennero massacrate 17 persone: otto
giovani donne del Movimento Vita ed Pax che stavano facendo il loro ritiro spirituale, quattro sacerdoti diocesani, un
volontario impegnato nel lavoro sociale, il cuoco e tre gesuiti. Tra questi ultimi anche il P. Mahame, 67 anni, primo gesuita
rwandese. Da poco più di un anno è stata aperta anche la scuola elementare Saint Ignace, che negli anni prossimi diventerà
anche scuola secondaria e, forse, con il tempo, anche collegio universitario. A Kigali c'è anche la sede del Superiore della
Regione Rwanda-Burundi. Il 29 luglio, presso il Centro Christus, è in programma anche una riunione di tutti i gesuiti,
compresi quelli della comunità di Butare, al Sud del Paese. Il 30 luglio mattina è previsto il rientro a Roma.
Dalla Curia
Comunicazione e Pubbliche Relazioni: così si chiamerà il nuovo ufficio che raggrupperà tutto il settore della
comunicazione della Curia e avrà tre settori principali:
1) Stampa e informazione, di cui resterà responsabile il P. Giuseppe Bellucci, e comprende il Bollettino Elettronico
quindicinale, il rapporto con i giornalisti e la stampa all'esterno della Curia.
2) Internet: siti web, RSS, podcasts, video, ecc., di cui sarà responsabile il P. Philip Debruyne, che sarà a Roma circa
una settimana al mese.
3) Pubblicazioni, che attualmente comprendono l'Annuario della Compagnia, Notizie e Commenti, Acta Romana
Societatis Jesu e altre pubblicazioni della Curia.
Responsabile del nuovo Ufficio sarà il P. Giuseppe Bellucci, coadiuvato da un comitato di non più di 5 gesuiti scelti
all'interno della stessa Curia; e da un consiglio di esperti, sia gesuiti che laici che si riuniranno regolarmente con il comitato
per la comunicazione della Curia, allo scopo di valutare i progressi, dare suggerimenti, assicurare responsabilità,
rendicontabilità e incoraggiare la professionalità. Alcuni dei consiglieri dovranno essere scelti tra i residenti a Roma per
rendere il loro supporto immediatamente disponibile, altri, invece, potrebbero essere dislocati in Italia o all'estero e potrebbero
essere consultati grazie alle nuove tecniche della comunicazione, e con uno o due incontri faccia a faccia durante l'anno.
Questa nuova configurazione del settore dell'informazione fa parte della ristrutturazione della Curia Generalizia chiesta dalla
Congregazione Generale 35ma al P. Generale e che si sta attuando poco a poco.
Nuovi arrivi. Alle nuove nomine per la Curia Generalizia annunciate nello scorso Bollettino, se ne aggiungono delle altre:
- il P. Marc Lindeijer, della Provincia dell'Olanda, che sarà aiutante nella Postulazione Generale. Il P. Marc, che ha
43 anni, ha appena conseguito la laurea in storia della Chiesa.
- Il P. Philip Debruyne, della Provincia del Belgio Settentrionale, che sarà il nuovo webmaster presso l'Ufficio
Comunicazioni e Pubbliche Relazioni. P. Philip, che ha 60 anni, rimarrà tuttavia redattore di Jesuits in Europe e
webmaster presso la presidenza della Conferenza dei Provinciali d'Europa a Bruxelles.
Nomine
Il P. Generale ha nominato:
- il P. Timothy Kesicki Provinciale della Provincia di Chicago, che entrerà in carica il 30 di agosto, restando anche
Provinciale della Provincia di Detroit. P. Kesicki è nato nel 1962, è entrato nella Compagnia nel 1984 ed è stato
ordinato sacerdote nel 1994.
- il P. Peter Bujko Provinciale della Provincia Slovacca. Il P. Bujko è nato nel 1968, è entrato nella Compagnia di
Gesù nel 1993 ed è stato ordinato sacerdoto nel 1998. Ha conseguito la laurea in teologia a Francoforte, in Germania.
Fino ad ora era a Bratislava, professore di teologia dogmatica presso il nostro Istituto Teologico e Padre Spirituale
dei giovani gesuiti dell'Istituto.
Verso i 400 anni dalla morte di Matteo Ricci
- Una statua in Cina. P. Peter Wang Leizhen, primo sacerdote residente dopo 40 anni in una parrocchia vicino
Nanchang, capitale del Jiangxi, nella Cina orientale, ha deciso di erigere una statua in onore di Matteo Ricci, in
occasione dei 400 anni dalla sua morte, nel luogo dove, secondo la tradizione, ha vissuto per qualche tempo il
missionario maceratese verso il 1595. La statua dovrebbe essere installata nel prossimo ottobre nel cortile della chiesa
di Xuposhan, un paese a circa un'ora di macchina da Nanchang. L'unico problema di P. Wang è "trovare qualcuno che
sappia fare una statua del Ricci" e per di più a buon prezzo, perché il parroco non dispone di molto denaro. La chiesa di
Xuposhan prima del 1949 era un importante centro di attività missionaria e nei dintorni vi erano circa 3.000 cattolici.
Durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976) tutto venne confiscato e solo nel 1980 la chiesa fu restituita alla diocesi
e i sacerdoti venivano a celebrarvi la messa occasionalmente.
- L'Istituto Ricci di Parigi. Un ricco programma di celebrazioni è stato preparato per il 2010 anche dall'Institut Ricci
di Parigi, diretto dal P. Michel Masson. Tra queste un Colloquio su Les échanges de savoir ("Lo scambio delle
conoscenze") in Cina al tempo di Matteo Ricci, con la partecipazione dell'UNESCO, l'organismo delle Nazioni Unite
per l'Educazione, la Scienza e la Cultura. L'Istituto è riuscito anche a far inserire il centenario della morte del Ricci tra
le "celebrazioni nazionali" in Francia nel 2010.
- "Il vero significato del Signore del Cielo". La Urbaniana University Press di Roma ha pubblicato nel 2006, nella
collana "Missionari nella storia", la traduzione del libro di Matteo Ricci: "Il vero significato del <Signore del Cielo>
( Tian shi zhi yi)", curata da Alessandra Chiricosta, un'esperta in filosofia e storia delle religioni. Tradotto in lingua
italiana per la prima volta dopo quattrocento anni dalla sua stesura, quest'opera rappresenta il più antico tentativo di
esporre il messaggio cattolico in Cina. Composto in lingua cinese dal Ricci nel 1607, esso costituisce un testo molto
importante nell'ambito del dialogo e della comprensione tra culture differenti.
Dalle Province
AUSTRALIA: Un premio per i collaboratori
Si è tenuto il 3 e 4 luglio al St. Ignatius College di Sydney l'annuale incontro della Provincia australiana. Era il primo con il
nuovo Provinciale, Padre Steve Curtin, e vi hanno partecipato circa 230 persone. "Un cuore per la missione" è stato il tema
principale dell'incontro, durante il quale sono stati esaminati i diversi modi in cui i gesuiti e i loro collaboratori laici vanno
verso le frontiere, sia fisiche che spirituali, per portare il loro contributo alla missione di Cristo nel mondo. I partecipanti
hanno parlato di come Dio agisce nei loro cuori e di cosa li ispira e li sostiene nell'impegno apostolico. Alcuni hanno
presentato la loro storia personale, a cui hanno fatto seguito le riunioni in piccoli gruppi. Non sono mancati momenti di
condivisione e scambio di esperienze sulla missione comune e si è dato ampio spazio all'approfondimento della storia dei
gesuiti australiani e dei diversi ministeri nei quali la Provincia è impegnata. Era presente anche il Provinciale precedente, P.
Mark Raper, oggi Presidente della Conferenza dell'Asia Orientale e Oceania, che ha sottolineato le tre priorità attuali
dell'Assistenza, e cioè la formazione dei giovani gesuiti, il sostegno a Cambogia, Myanmar e Timor Orientale e la promozione
della cooperazione a livello internazionale.
La riunione è stata anche l'occasione per premiare con una speciale medaglia cinque persone che si sono distinte per aver
contribuito in modo significativo con il loro impegno all'opera apostolica della Provincia d'Australia. I premiati di quest'anno
sono stati una religiosa e quattro laici, tre uomini e una donna. Il premio è stato istituito due anni fa.
BURUNDI: Congresso Internazionale degli Ex-Alunni della Compagnia
A Bujumbura, capitale del Burundi, nel cuore dell'Africa, si terrà dal 22 al 27 luglio il Congresso Internazionale degli
Ex-Alunni della Compagnia di Gesù. I partecipanti provengono da tutte le parti del mondo. La scelta dell'Africa, e del
Burundi in particolare, per questo appuntamento è significativo se si pensa alla recente storia di questo Paese, alle ferite
ancora scottanti delle turbolenze politiche, alla piaga dell'AIDS, alla situazione di povertà di molti suoi abitanti. La
Compagnia di Gesù ha una lunga tradizione di presenza qui, soprattutto nel campo educativo. La tradizione dell'antico
Collège Saint-Esprit continua anche oggi con il Lycée Saint-Esprit che conta quasi 900 alunni, ragazzi e ragazze. Il tema
centrale del Congresso è già in se stesso un programma: Per un'Africa migliore: cosa abbiamo fatto, cosa stiamo facendo,
cosa dovremmo fare? L'evento sarà preceduto da una settimana di "pre-congresso" riservato agli ex-alunni più giovani, che
sarà costituita da "esperimenti", cioè da attività presso i centri per bambini orfani dell'AIDS o presso ospedali in Burundi e e
nella regione di Bukavu, nella vicina Repubblica Democratica del Congo.
COLOMBIA: un gesuita segretario generale della Conferenza Episcopale
Il gesuita mons. Juan Vicente Córdoba, vescovo ausiliare di Bucaramanga, è il nuovo segretario generale della Conferenza
Episcopale della Colombia, al posto di mons. Fabián Marulanda, che ha lasciato dopo aver ricoperto l'incarico per sette anni.
E' la prima volta che un membro della Compagnia di Gesù (che è presente nel Paese da oltre 400 anni) viene eletto a questo
alto incarico. 58 anni di età, una specializzazione in bioetica, mons. Córdoba è stato ordinato vescovo cinque anni fa da Papa
Giovanni Paolo II ed è uno dei membri più giovani della gerarchia ecclesiastica colombiana. Unico vescovo gesuita del
Paese (in tutta la storia ce ne sono stati solo cinque!), grazie alla sua formazione arriva a questo incarico con spirito
innovatore: "Dobbiamo abbandonare la vecchia immagine di Chiesa conservatrice - ha detto - e pensare ad una Chiesa umile
servitrice di nuove forme di evangelizzazione". Sostenendo poi che è necessario cambiare la concezione della morale,
continua: "Non bisogna condannare i fedeli, ma motivarli; non dire loro di non fare questo o quello perché è peccato, e che
Dio li castigherà, ma bisogna stimolarli ad essere al servizio degli altri, ad aver cura della propria persona e del proprio
ambiente".
COSTA D'AVORIO: Inaugurazione di un Centro Sanitario
Il 13 giugno scorso c'è stata l'inaugurazione del Centro Sanitario a Niamkey Konanko, in Costa d'Avorio. Erano presenti alla
cerimonia il P. Umbertto Libralato, vicepresidente del Magis, l'organizzazione non-governativa dei gesuiti italiani, Tomaso
Spingardi, membro del Consiglio di Amministrazione del Magis, e Antonio Rampinini. Numerosissime poi le autorità locali
e tante persone, giovani e adulti, tutti venuti per festeggiare un avvenimento molto importante per tante comunità della zona.
In memoria della madre di uno dei benefattori sul muro all'entrata del Centro è stata posta una targa in cui si legge: "En
memoire de Giovanna Ponza par ses enfants qui ont perdu trop tôt son amour et ses soins" ("In memoria di Giovanna Ponza
da parte dei suoi figli che hanno perduto troppo presto il suo amore e le sue cure"). Il Centro Sanitario è frutto di un'idea nata
nel 2001 e la sua realizzazione è stata resa possibile grazie al supporto di benefattori, al lavoro del Magis e delle Soeurs
Filles de Saint Camille. Il dispensario di Niamkey Konanko serve una vasta zona nel raggio di 30 km. In totale un bacino di
utenza è di circa 25.000 persone. Si prevede un afflusso di almeno 1000 persone al mese. Nella zona le malattie più frequenti
e gravi sono l'ulcera di Bouruli e la malaria, ma anche tante altre. Tutte malattie che se prese per tempo si possono in qualche
modo curare. Come sempre, il vero segreto è la prevenzione. Il dispensario cercherà non solo di curare ma, per quanto
possibile, anche di diagnosticare queste malattie nelle fasi iniziali.
HONDURAS: Anche i gesuiti nel terremoto politico
Il terremoto politico che ha sconvolto l'Honduras dopo la destituzione del presidente Manuel Zelaya Rosales, domenica 28
giugno scorso, ha colpito anche i gesuiti. La mattina dello stesso giorno 28 giugno la nostra Radio Progreso, una stazione
radiofonica con sede a El Progreso, fu messa a tacere. Verso le 10,30 del mattino, infatti, circa 25 militari fecero irruzione
nella sede della radio mentre era in corso una trasmissione sulla situazione politica del paese e obbligarono gli addetti a
cancellare ogni programma. "Mentre i militari erano all'interno delle nostre installazioni - ha scritto il P. Ismael Moreno,
direttore di Radio Progreso - un numeroso gruppo di persone assediò la nostra sede e voleva entrare per difendere la Radio e
il personale addetto ad essa. Per fortuna, e grazie anche a diverse mediazioni, si riuscì ad evitare che il confronto terminasse in
atti di estrema violenza". La mattina seguente, visto che i militari si erano allontanati, la Radio ha ripreso le trasmissioni,
anche se sotto le minacce di una possibile nuova chiusura. A Radio Progreso si sono collegate 116 stazioni radio di tutto il
Paese per seguire lo svolgersi degli avvenimenti. Già negli anni Settanta Radio Progreso era diventata il simbolo della
resistenza alle dittature militari centroamericane.
RUSSIA: Vocazioni nel Kazakistan
L'opera apostolica dei gesuiti in Kazakistan continua a portare i suoi frutti. Sono già una decina le vocazioni di persone che
sono entrate in seminario o che hanno abbracciato la vita religiosa. Tre religiose della regione di Pavlodar hanno pronunciato
i voti perpetui lo scorso 7 giugno durante una cerimonia a cui hanno partecipato numerosi parrocchiani insieme al P. Ryszard
Matejuk. Suor Theresa e Suor Mariana sono collaboratrici della locale missione della Compagnia, i cui gesuiti sono
impegnati nella pastorale alla popolazione locale e nella preparazione ai sacramenti tramite incontri e riunioni sia nei locali
della comunità che in altri luoghi come case private, negozi, o altro. Dopo la messa serale ci si ritrova davanti ad una tazza di
the per stare insieme, scambiarsi idee e stabilire un legame con la comunità locale. Tutti sono benvenuti, parrocchiani,
visitatori occasionali, bambini, persone in cerca di qualcosa.
SPAGNA: Il Congresso Eurojess a Granada
"Le popolazioni musulmane nelle società europee" è il titolo del Congresso Eurojess 2009 che quest'anno si terrà a Granada
dal 25 al 29 agosto. L'incontro, che rientra nell'ambito delle iniziative della Compagnia di Gesù in Europa per fronteggiare le
sfide legate alla crescita dei musulmani nel nostro continente, è organizzato dai gesuiti europei esperti nel campo delle scienze
sociali che fanno capo appunto all'Eurojess. Dopo alcuni interventi per conoscere la realtà dell'islam in Europa, verranno
approfondite alcune idee per l'integrazione a livello locale e nazionale. Infine si cercherà di individuare alcune linee di azione
per le istituzioni dei gesuiti nell'ottica della promozione della giustizia e del dialogo.
Gesuitica
Il gesuita che tenne la bocca chiusa
Sono molti i gesuiti che vengono ricordati per la loro loquacità. Eppure ce n'è uno che dovrebbe essere ricordato
per aver tenuto la bocca chiusa. Anthony Kohlmann, un gesuita tedesco da tempo residente negli USA fu coinvolto ai primi
del 1800 in una causa legale che fece scalpore. Si era occupato della restituzione dei beni oggetto di un furto da parte di un
ladro. Il derubato si rivolse in tribunale per costringere il religioso a dire il nome del ladro. Ma il gesuita si rifiutò adducendo
il segreto confessionale. Gli fu riconosciuto il diritto a mantenere il segreto; il principio del "privilegio del confessionale" fu
più tardi sancito per legge, come derivazione del primo emendamento alla costituzione che afferma la libertà di religione.
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Il prossimo numero del SERVIZIO ELETTRONICO uscirà nel mese di settembre.
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