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Dolci e Desserts
Cantucci
Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Dosi per:
Costo:
bassa
15 min
40 min
30 pezzi
basso
Ingredienti per circa 30 cantucci
Zucchero 180 g
Uova biologiche 1
Ammoniaca per dolci 0,5 g
Farina 00 265 g
Mandorle 110 g
Marsala o altro vino liquoroso 10 g
Scorza d'arancia 0,5
Sale fino 1 pizzico
Burro a temperatura ambiente (morbido) 30 g
I toscani si sa, sono dei buongustai, e per loro a fine pasto un
dolcetto non può mai mancare. A volte cedono alle meraviglie della
pasticceria più elaborata, ma prima di alzarsi da tavola, un cantuccio
col vin santo non glielo leva nessuno! I cantucci, conosciuti anche
con il nome originale di “biscotti di Prato”, sono tra i biscotti più
amati e conosciuti al mondo: dei dolci filoncini alle mandorle cotti in
forno interi, poi tagliati e biscottati fino a diventare croccanti e di un
bel colore nocciola dorato… Da sempre gli estimatori si interrogano
sui segreti di questi biscotti così speciali e il biscottificio che ne
custodisce la ricetta originale è avvolto da mistero e leggenda. I
nostri cantucci sono venuti altrettanto buoni, ma qui a
Giallozafferano non c’è niente che amiamo di più che svelare tutti i
nostri segreti di cucina, quindi: cantucci, ecco la nostra versione!
Preparazione
PER SPENNELLARE
Tuorli 1
Per preparare i cantucci, cominciate ponendo in una ciotola lo zucchero (1) e unite l'uovo con un pizzico di sale. Mescolate
con una spatola (2): non c’è bisogno di sbattere, ma solo di sciogliere bene i cristalli. A parte, in un'altra ciotola, unite la farina
e l'ammoniaca per dolci (3).
Mescolate e unite gli ingredienti secchi al composto di uova e zucchero (4). Amalgamate e unite anche il burro morbido (5).
Impastate con le mani (6)
e aggiungete anche le mandorle (7), poi profumate con il marsala (8) e la scorza grattugiata di mezza arancia non trattata (9).
Impastate fino a far incorporare bene tutti gli ingredienti all’interno dell’impasto, quindi formate un panetto e trasferitelo sul
piano da lavoro.
Dividete il panetto in due parti uguali (10) e ricavate da ciascuna un filoncino lungo e piuttosto stretto (9). Disponete i
filoncini ben distanziati su una leccarda ricoperta di carta forno (non c’è bisogno di appiattirli, avverrà naturalmente in
cottura). Spennellate i vostri filoncini con il tuorlo d’uovo sbattuto (12) (se il tuorlo risultasse troppo denso, potete
stemperalo con un po’ d’acqua).
Cuocete i filoncini in forno statico preriscaldato a 200° per 20 minuti (13), quindi sfornateli e lasciateli intiepidire pochi
minuti. Quindi, con un coltello dalla lama seghettata, tagliate il filoncino leggermente in diagonale, creando dei cantucci di
circa 1,2 cm di spessore (14). Disponeteli nuovamente sulla teglia coperta di carta forno e tostateli in forno statico
preriscaldato a 160° per 18 minuti (15). Sfornate i vostri cantucci e lasciateli raffreddare prima di gustarli…accompagnati da
un bel bicchierino di vin santo!
Conservazione
I cantucci si conservano a lungo: teneteli in una scatola di latta ben chiusa, al riparo dall’umidità: resteranno fragranti fino a
30 giorni! Ricordatevi però che come tutti i biscotti temono l’umidità: se dovessero ammorbidirsi, purtroppo dovrete
buttarli. Potete congelare i filoncini crudi già formati per circa 1 mese, e lasciarli scongelare in frigo prima di procedere
normalmente con la doppia cottura.
Consiglio
Qualcuno ritiene che i cantucci originali non avessero il burro nell’impasto: per realizzare questa versione, sostituite i 30 g di
burro previsti dalla nostra ricetta con 1 tuorlo d’uovo, regolandovi con la consistenza dell’impasto, aggiungendo un piccolo
extra di farina se dovesse risultare un po’ troppo morbido.
Vino liquoroso, arancia…noi abbiamo voluto profumare così i nostri cantucci, ma se preferite potete optare per scorza di
limone, o i semi di una bacca di vaniglia!
Curiosità
Gli estimatori dei cantucci sono stati tanti e illustri: Caterina de Medici per prima, alla quale si attribuisce anche il
perfezionamento della ricetta con l’aggiunta di mandorle, fino ad arrivare ad Herman Hesse, che dopo averli assaggiati disse
che erano così buoni da fargli tornare il buonumore!