pbzn rapporto 2005
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pbzn rapporto 2005
Associazione Nazionale Industrie Metalli non Ferrosi International Lead and Zinc Study Group Si è svolta a Londra dal 26 al 28 ottobre, sotto la presidenza di Marc Debunne (Belgio), la cinquantesima sessione del Gruppo di Studio Internazionale su Piombo e Zinco. Ai lavori partecipano i rappresentanti governativi di 27 Paesi di tutti i continenti. Assomet ha contribuito ai lavori rappresentando l’industria nazionale in collaborazione con il Ministero delle Attività Produttive Area Internazionalizzazione. La sessione ha incluso le riunioni del gruppo di studio statistico e del comitato di previsione per rivedere gli attuali livelli di domanda e offerta mondiale di piombo e zinco e le prospettive per il 2006. Piombo - Uso L'uso mondiale di piombo raffinato è previsto in aumento del 3,9%, 7,45 milioni di tonnellate nel 2005 e ancora del 3%, 7,66 milioni di tonnellate nel 2006. La principale spinta agli aumenti sarà la crescita del 19,8% nel 2005 e del 8,7% nel 2006 dei consumi cinesi. Differente il trend in Europa e negli Stati Uniti. Nel vecchio continente è atteso un decremento del 2% nel 2005 e dello 0,5% nel 2006. Negli Usa ci si aspetta una parziale ripresa con crescite del 2% e del 1,3% rispettivamente per questo e per il prossimo anno. Uso 000/t EUROPA di cui Italia AFRICA AMERICA ASIA OCEANIA TOTALE di cui mondo occidentale Sede e direzione Centro Direzionale Ambrosiano Palazzo A1 – 3° piano Via dei Missaglia, 97 I - 20142 Milano MI Tel.: ++39/0289303679 Fax: ++39/0289303783 http://www.assomet.it e-mail: [email protected] Consuntivo 2004 1.964 272 103 2.040 2.972 41 7.160 5.413 Forecast 2005 1.964 275 106 2.092 3.237 37 7.436 5.420 Cod. Fiscale e Partita Iva: IT 02776350155 c/c postale 11489200 Banche: Intesa BCI Rete Comit CAB 09503 ABI 03069 ag. 21 Milano c/c 9777-01-75 Intesa BCI Rete Cariplo CAB 09554 ABI 03069 ag. 43 Milano c/c 146211/48 Credito Italiano CAB 01606 ABI 02008 ag. 6 Milano c/c 26851/00 Forecast 2006 1.955 280 105 2.121 3.439 39 7.659 5.499 Piombo - Offerta Le previsioni di produzione globale sono di una significativa crescita del 8,1%, a 3,33 milioni di tonnellate nel 2005 e di un ulteriore 3,4%, a 3,44 milioni di tonnellate nel 2006, principalmente dovute agli aumenti in Australia, Cina, India, Federazione Russa, Sud Africa e Svezia. La produzione globale di piombo raffinato salirà a 7,37 milioni di tonnellate nel 2005, con una significativa crescita del 7,6% rispetto al 2004. Ciò è dovuto principalmente agli incrementi asiatici di Cina, India e Corea e a quelli previsti in Europa dove gli aumenti in Belgio, Bulgaria e Regno Unito compenseranno le riduzioni di Francia e Germania. Un'altra previsione di crescita è quella dell’output di piombo raffinato, +3,4% a 7,62 milioni di t nel 2006, causata principalmente dall’espansione di Cina e India e dall’aumento in Canada, Kazakistan e Marocco. Dalla fine del 2006 tutto il metallo trattenuto dalla DNSC (Riserva Nazionale della Difesa degli Stati Uniti) sarà venduto. Dall’inizio delle vendite nel 1993 le consegne di piombo dalla DNSC hanno mantenuto una media di oltre 40.000 t/anno. Sia le importazioni nette di metallo contenuto nei concentrati che le esportazioni di piombo raffinato dalla Cina rimarranno attorno alle 450.000 t. Produzione 000/t EUROPA di cui Italia AFRICA AMERICA ASIA OCEANIA TOTALE di cui mondo occidentale Consuntivo 2004 1.553 202 116 2.014 2.880 281 6.844 4.621 Forecast 2005 1.656 204 135 2.032 3.264 278 7.365 4.775 Forecast 2006 1.663 205 142 2.062 3.471 279 7.617 4.888 Bilancio piombo raffinato nel mondo Occidentale Dopo aver preso in considerazione le previsioni presentate dagli Stati membri il gruppo di lavoro ha anticipato che ci sarà un deficit di offerta di piombo raffinato nel mondo occidentale per 80.000 t nel 2005. Un ulteriore deficit di 51.000 t è previsto per il 2006. 2 Zinco - Uso Nel 2005 la crescita del 9% della Cina, insieme alla crescita dell’India del 9,2% e della Repubblica di Corea del 6,4% bilanceranno la riduzione del 10,5% negli USA e del 4% in Europa. Come conseguenza la domanda globale di zinco si attesterà sugli stessi livelli del 2004 a 10,52 milioni di t. In ogni caso, per il 2006, ci si attende una crescita della domanda in tutte le principali regioni del 5,7% a 11,12 milioni di t. La crescita cinese del 9,8% è dovuta prevalentemente al continuo e rapido sviluppo degli utilizzi nella zincatura dell’acciaio dove, tra il 1984 ed il 2004, gli usi sono cresciuti da mezzo milione di t ad oltre 10 milioni di t/anno. Uso 000/t EUROPA di cui Italia AFRICA AMERICA ASIA OCEANIA TOTALE di cui mondo occidentale Consuntivo 2004 2.843 391 193 2.120 5.078 263 10.497 7.445 Forecast 2005 2.729 370 206 1.983 5.339 266 10.523 7.254 Forecast 2006 2.760 375 211 2.123 5.764 266 11.124 7.574 Zinco - Offerta L’offerta globale di minerali di zinco è prevista in crescita del 3,6% a 10,05 milioni di t nel 2005 cui seguirà un’ulteriore crescita del 4,2% a 10,47 milioni di t nel 2006. Tale crescita è principalmente dovuta ai recenti ampliamenti e alle nuove attività minerarie in Australia, Cina e India. L’unico paese in cui è prevista una significativa riduzione produttiva è il Canada a causa della chiusura della miniera di Bell Allard alla fine del 2004 e delle chiusure di Bouchard-Herbert e Louvicourt agli inizi di quest’anno. Nonostante la diminuzione in Europa, l’output totale di zinco raffinato è previsto in aumento dello 1,5% nel 2005 e del 3,5% nel 2006. La crescita globale è guidata principalmente dall’espansione di Cina e India. Per la produzione indiana è prevista una crescita del 54% quest’anno e di un altro 29% nel 2006, conseguente al completamento della raffineria di Chanderiya che ha una capacità produttiva annua di 170.000 t. In Cina la costruzione di un certo numero di raffinerie, incluse quelle da 100.000 t di Lanping e Jiyuan influenzeranno la crescita del 4,4% nel 2005 e del 4,6% nel 2006. 3 Nel 2004 le importazioni cinesi di zinco hanno superato per la prima volta dal 1988 le esportazioni. Si prevede che le importazioni continuino a crescere sia nel 2005 che nel 2006. La maggior parte dei quantitativi importati provengono attualmente dal Kazakistan. Produzione 000/t EUROPA di cui Italia AFRICA AMERICA ASIA OCEANIA TOTALE di cui mondo occidentale Consuntivo 2004 2.722 118 258 2.001 4.686 474 10.141 6.652 Forecast 2005 2.646 124 290 1.947 4.988 463 10.334 6.683 Forecast 2006 2.620 110 295 2.031 5.292 499 10.737 6.932 Bilancio del mercato nel mondo Occidentale Dopo aver preso in considerazione le previsioni presentate dai Paesi membri su domanda, offerta, commercio ed i dati della riserva nazionale della difesa degli Stati Uniti, il gruppo di lavoro ha anticipato che ci sarà un deficit di zinco raffinato nei mercati del mondo occidentale di 272.000 tonnellate nel 2005 che crescerà a 430.000 tonnellate nel 2006. 4 Economia, ambiente e riciclo Alle presentazioni fatte da Philip Crowson e Tadashi Okawa al comitato economico ed ambientale del gruppo di studio è seguita una discussione sulle tendenze dell’attuale ciclo economico per i metalli ed in particolare sulla crescente importanza dell’Est asiatico per la domanda di piombo e zinco. E’ emersa la similitudine tra l’attuale ciclo della domanda ed i precedenti. Tuttavia si è preso atto che potrebbe esserci un gap operativo tra la domanda asiatica per piombo e zinco e la capacità di crescita dell’offerta. A seguito della presentazione di Peter Holland della Bloomsbury Mineral Economics sono state discusse le tendenze dei prezzi dei metalli. Gli attuali livelli degli stock di piombo e zinco, la crescita della produzione industriale, la fluttuazione dei tassi di cambio e le aspettative sulla futura domanda contribuiscono all’elevato livello attuale dei prezzi. Ben Dhonau ha illustrato le proposte di Direttiva della UE sui rifiuti dalle industrie estrattive e delineato i criteri che le imprese attive nel territorio della UE dovranno adottare per lo stoccaggio e la chiusura di impianti. Aggiornamenti sui lavori inerenti la “valutazione volontaria del rischio” per il piombo e “ordinaria” per lo zinco sono stati forniti da David Wilson dell’International Lead Development Association e da Murry Cook dell’International Zinc Association. Sono stati rilevati i progressi fatti da entrambe le associazioni e il loro auspicio che i risultati della valutazione del rischio del piombo e dello zinco si baseranno su dati scientifici correlati alla bio-disponibilità dei metalli. Molte altre normative che impatteranno le attività industriali connesse a piombo e zinco sono in cantiere. Citiamo fra le più importanti la strategia UE sulla prevenzione e riciclo dei rifiuti, il REACH (la nuova politica sulle sostanze chimiche), il protocollo UNECE sui metalli pesanti. Tutte queste iniziative saranno monitorate dal gruppo di studio. 5