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RASSEGNA STAMPA di Lunedì 26 MARZO 2012 A cura Ufficio Stampa Atap spa Pierantonio Stella Mail: [email protected] / Cell.: 328/6721232 Lunedì 26 marzo 2012 PRIMO PIANO PG 11 IL FISCO PESANTE DI MONTI Irpefpiù dura,Imu eIva Stangata sulla busta paga Già sullo stipendio di marzo peserà l’aumento delle addizionali decise dal governo per tutte le Regioni, e poi toccherà ai Comuni ROMA - Brutte sorprese in busta paga per dipendenti e pensionati: l'assegno di Marzo, che arriverà come da tradizione il 27 (martedì) sarà più leggero. Se non bastassero infatti i continui aumenti dei prezzi cui far fronte, guidati dall'impennata dei prezzi della benzina, i cittadini dovranno fare i conti anche con l’aumento delle addizionali regionali già deciso dal governo Monti e lo sblocco delle addizionali comunali. A fare i conti in tasca a questo nuovo aumento del prelievo è il Caf-Cisl naziona- Processo Ruby Sfilano oggi testi "interessanti" MILANO - Riprenderà oggi a Milano con la sfilata di una serie di testimoni ritenuti "interessanti" dagli inquirenti il processo Ruby nel quale Silvio Berlusconi è imputato di concussione e prostituzione minorile. Stando a quanto era stato reso noto in aula lo scorso 9 marzo, il pm Antonio Sangermano ha chiamato a deporre oltre dieci persone tra le quali non solo Caterina-Katia Pasquino, l'ex coinquilina e amica modella della giovane marocchina, che il 27 maggio 2010 con la sua denuncia di furto diede il via inconsapevolmente al caso e che raccolse le confidenze della minorenne (le disse di aver «fatto sessò con l'ex premier) ma anche una serie di personaggi che la ragazza aveva frequentato subito dopo la sua "fuga" dalla Sicilia a Milano. Sono stati, infatti, convocati anche Giuseppe Villa, titolare di un bar e anche lui amico al quale la bella Rubacuori aveva raccontato delle sue serate ad Arcore e del giro di frequentazioni, l'ex fidanzato Antonio Passaro, cui Ruby in una intercettazione dell'8 settembre 2010, a proposito di Berlusconi, aveva detto di chiamarlo «papi, ma Noemi è la pupilla, io sono il c...», e il rappresentante di gioielli Riccardo Condorelli per il quale il pm ha chiesto l'accompagnamento coatto dato che era stato citato già la scorsa udienza ma non si è presentato. ABITAZIONI Oltre alle addizionali a giugno arriverà anche l’obbligo di versare l’Imu (ex Ici) sulla casa le. Ecco cosa emerge. IRPEF REGIONALE, STANGATINA PER TUTTI - L'aumento del prelievo scatterà per tutti sulle addizionali regionali e sarà dello 0,33%, con un effetto che varierà dai 51 euro per un salario da 1.200 euro mese ai 137 per uno stipendio da 3200 euro per l'Irpef Regionale. Pagheranno invece 73 euro i contribuenti con 1700 euro di stipendio e 94 euro quelli che con una busta paga mensile di 2200 euro. IRPEF COMUNALE, SOLO PER CHI HA GIÀ DELIBERATO - C'è poi l'incognita Irpef Comunale. L'aumento in questo caso va deciso dalle singole amministrazioni comunali che, se non lo hanno ancora deliberato, farà scattare l'eventuale aumento solo dopo. Qualche Comune ha però già deciso di utilizzare questa leva per aumentare i propri introiti tanto che, in questo caso, l'impatto annuale sulle buste paga potrà salire fino a a 193 euro. Fortunatamente i Comuni che hanno deliberato aumenti allo stato non sono molti. La manovra di Ferragosto firmata Tremonti-Berlusconi ha riconosciuto ai Comuni la possibilità di deliberare, a partire dal 2012, aumenti dell'addizionale comunale fino a raggiungere un'aliquota massima complessiva pari allo 0,8%, possibilità che era stata "congelata" nel 2008 dallo stesso Tremonti. NIENTE PRELIEVO PER I REDDITI BASSISSIMI - Ad essere salvaguardati saranno solo i pensionati e i dipendenti con i redditi più bassi, che hanno redditi talmente sottili non dover pagare nemmeno l'Irpef principale. In particolare non dovranno alcuna addizionale i pensionati fino a 75 anni che guadagnano fino a 7535 euro l'anno e quelli oltre 75 anni che guadagnano fino a 7785 euro. I lavoratori, invece, saranno esenti fino a 8030 euro. IMU E IVA, STANGATE IN ARRIVO - Ma il vero salasso per le tasche degli italiani arriverà a giugno con l'Imu. La nuova imposta municipale è una nuova Ici che si pagherà anche sulle prime case e che sarà ancora più alta sulle seconde. La chiamata alla cassa, per il debutto di questa nuova tassa, è per il 20 giugno. Ad ottobre, poi, è in arrivo l'aumento dell'Iva dal 21 al 23%. Introdotto come norma di «salvaguardia» per raggiungere il pareggio di bilancio potrà essere sostituito da altre fonti di entrata come la riduzione delle agevolazioni o il taglio delle spese con la spending review. 10 Cronaca di Pordenone MESSAGGERO DEL LUNEDÍ 26 MARZO 2012 Manager unico in Fiera Gsm, da otto mesi consiglio monco Cardin: proposta sbagliata Stallo sulla nomina Secco no del presidente della società di viale Treviso all’affondo di Ciriani «La democrazia ha un costo e non può essere tagliata». Pedrotti “frena” di Stefano Polzot Porte chiuse da parte del presidente della Fiera, Alvaro Cardin, e poca propensione ad aprirle dAl sindaco, Claudio Pedrotti. La proposta lanciata dalle pagine del Messaggero Veneto dal presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, affinché sia rivista la governance della società che scade ad aprile sostituendo presidente e consiglio di amministrazione con un manager unico, individuato nell’attuale consigliere delegato, Alessandro Zanetti, non incontra consensi. «La Fiera - replica Cardin - ha rivisto i propri assetti due anni e mezzo fa e siamo stati i primi, anche alla luce della crisi, a trovare un equlibrio che tenesse conto della necessità di razionalizzare e contenere i costi di gestione. E’ stata un’operazione faticosa, ma che ha prodotto innegabilmente i risultati. Per quel che riguarda discorsi più generali, personalmente ho una concezione della politica e della gestione della cosa pubblica un pò diversa. Prima viene la libertà, poi la democrazia, quin- Da sinistra Alvaro Cardin e il presidente della Provincia Alessandro Ciriani di la partecipazione. Sull’altare della libertà, della democrazia e della partecipazione ritengo si debbano salvare alcuni presupposti che non portino a scorciatoie verso percorsi già bocciati dalla storia. In sostanza, sono contrario ad ogni scorciatoia che possa ridurre il tasso di democrazia. Il peso e il valore della democrazia hanno una loro quantificazione economica, un sportello della cisl Docenti, bidelli e tecnici: corsa al pensionamento Incontri per docenti, bidelli, tecnici e amministrativi con la pensione in “stand-by”. Il primo oggi alle 18 nella sede Cisl scuola di via San Valentino (saletta ex Caf). Sportello aperto non-stop fino al 29 marzo, dalle 17 alle 19, per la stesura dell’istanza di cessazione dal servizio: a tutti quelli che avrebbero maturato i requisiti pensionistici entro il 31 agosto 2011, previsti dall’ordinamento prima dell’entrata in vigore del decreto legge 201 del 2011 (quote, anzianità pensionabile di 40 anni, età di 65 anni). «Sono stati colpiti dal decreto soprattutto i nati nel 1952 – ha sottolineato Antonella Piccolo segretario provinciale cislino -. Abbiamo dato incarico, a livello nazionale, ai legali per valutare le modalità di censura della norma iniqua. Di fatto, impedisce a molti dipendenti della scuola di cessare dal servizio dal primo settembre prossimo». Si può telefonare ai numeri 0434.549934/35/45/54 per fissare un appuntamento di consulenza nella stesura dell’istanza, compilando un modulo cartaceo entro il 30 marzo. Dato che le istanze on-line sono relative al servizio maturato entro il 31 dicembre, si torna alla domanda di carta: è il primo atto per il ricorso. I lavoratori bloccati per altri 4 o 6 anni, perché maturano i diritti entro il 31 agosto, chiederanno il pass per dire addio alla scuola il primo settembre. (c.b.) costo che, secondo me, va sostenuto». Secondo Cardin «partecipazione significa consentire un minimo di presenza nel cda e la gestione manageriale viene garantita dall’amministratore delegato che abbiamo individuato a suo tempo anche come figura sostitutiva del direttore cosa che ci ha fatto risparmiare cifre sostanziose. So che c’è chi propende per l’amministratore unico, ma da persona impegnata anche in politica, indipendentemente dal mio ruolo in Fiera, sono contrario a ogni ipotesi di riduzione del tasso di democrazia, anche se ha un costo. Ridurre la democrazia non è accettabile e non confondiamo semplificazioni e razionalizzazioni con i valori ideali. L’equlibrio raggiunto a noi pare ottimo, riteniamo sia giusto mantenerlo, d’accordo anche con i soci». Cauto il sindaco Pedrotti. «Andare progressivamente verso amministratori unici nelle società pubbliche - commenta - è un obiettivo anche mio, ma vanno valutate le situazioni caso per caso e analizzati pure gli aspetti statutari. In ogni caso valuterò la proposta». Resta il fatto che l’attuale governance presidente indicato dal Comune e amministratore delegato dalla Provincia - fu sancita due anni e mezzo fa e la conferma di Cardin alla guida della Fiera fa parte degli accordi preelettorali delle comunali del maggio scorso. Scardinarli metterebbe in difficoltà la maggioranza che governa la città. Partecipata che vai usanza che trovi. Va in un modo in casa Atap, dove l’amministrazione comunale per bocca del sindaco Claudio Pedrotti ha già benedetto la riconferma di Mauro Vagaggini, in un altro in casa Gsm, che gestisce i parcheggi. La società è orfana di un componente del consiglio di amministrazione da giugno dello scorso anno, quando il vice presidente Giuseppe Bertolo, uomo espressione di Vivo Pordenone, con un passato da presidente dell’Ater (quando l’agenzia delle case popolari si chiamava Iacp) ha rassegnato le dimissioni. Bertolo, che ha superato gli ottant’anni, non ha gradito di essere additato come uomo restio al ricambio generazionale e aveva pertanto rimesso il suo mandato. Da allora la poltrona alla Gsm è rimasta vuota: 300 euro a seduta, ma le riunioni di consiglio non sono poi molte. Nel 2011 ce ne sono state sei come si evince dalla sezione trasparenza del sito sito del Comune di Pordenone. I consiglieri hanno incassato mille 800 euro, il vicepresidente – che si è dimesso a giugno e ne ha fatta una in meno – si è fermato a quota mille 500. Così il cda – come si legge sul sito www.gsm-pn.it – è rimasto composto da Walter Furlan (presidente), Renato Salvador, Rinelda Segatto, Franco Turrin. Il risparmio, come detto, è minimo, ma pare che il sindaco non ne voglia sapere di sostituire il componente del cda, nemmeno davanti alle richieste ricevute da Vivo Pordenone. E pensare che è lo statuto stesso della società a reclamarlo: l’articolo 18 – dello statuto Gsm – dice infatti che «la società è amministrata da un consiglio formato da cinque a sette membri». A leggerlo verrebbe il sospetto che un cda con un numero inferiore di componenti non possa adottare provvedimenti riconosciuti come validi, ma su questo l’amministrazione avrebbe già adottato un parere legale per tutelarsi. E se il consigliere non è stato a oggi sostituito, nel frattempo il presidente della società, Walter Furlan (poco meno di 46 mila euro di indennità l’anno), è diventato amministratore unico della Lsm (Livenza sosta e mobilità), società che fa capo al Comune di Sacile e che si occupa non solo di parcheggi. Il doppio incarico non ha per ora una gran valenza economica, ma offre al presidente una via di uscita qualora Pordenone indugiasse sul futuro di Gsm. (m.m.) Scritte a scuola, telecamere beffate Nuovi graffiti al Mattiussi, Kennedy e Grigoletti. Costi alle stelle per le pulizie Graffiti vergati su un muro Flop delle telecamere davanti all’Itc Mattiussi: i discepoli dei graffitari Sqon e Gafuck, la fanno franca a Pordenone. I writers hanno allargato il tiro di spray imbrattando muro e pensilina del bus, alcune notti fa in via Rive Fontane. L’effetto della video-sorveglianza non si vede nemmeno nell’Itis Kennedy e nel liceo Grigoletti che hanno aumentato il florilegio di cuori trafitti, firme, sfoghi, esorcismi fai fa te sulle prove di profitto e disegni in libertà. La curiosità: non fa da deterrente la presenza del custode domiciliato negli spazi attigui dell’industriale. I mascheroni degli street-artist (o balordi a seconda dei punti di vista sull’arte di strada) campeggiano a ripetizione sui muri di via Interna e via Fontane. Tinteggiati ogni stagione, costano l’occhio della testa alla voce manutenzione della Provincia e restano anonimi i writers. Il business virtuale degli imbianchini sono le decine di muri imbrattati in città: 300 euro di cachet, per passare la mano di vernice su un pugno di metri quadri. Un affarone che resta sulla carta al 50 per cento, perché tanti proprietari si tengono la parete esterna sporca di ghirigori e slogan. La spesa di previsione è arrivata a un condominio di viale Montereale che è stato imbrattato, come altre decine a Pordenone, da writers nottambuli. Il costo dell’intervento sarà di 300 euro e il danno non è coperto dalla polizza globale dei fabbricati. Per le scuole, paga la Provincia di Pordenone e cioè i cittadini. E’ un problema diffuso, quello delle pareti prese di mira e rovinate da scritte in codice (“anzi”, tanto per dire, il tormentone sui muri pubblici e privati del centro storico). Quelli che se la passano peggio sono i muri degli istituti, soprattutto superiori: spesa triplicata. Contro gli studenti-writers non ci sono testimoni. L’ipotesi di reato è quella di danneggiamento continuato, con il risarcimento del danno: nessuna denuncia. (c.b.) 10 Cronaca di Pordenone MESSAGGERO DEL LUNEDÍ 26 MARZO 2012 Manager unico in Fiera Gsm, da otto mesi consiglio monco Cardin: proposta sbagliata Stallo sulla nomina Secco no del presidente della società di viale Treviso all’affondo di Ciriani «La democrazia ha un costo e non può essere tagliata». Pedrotti “frena” di Stefano Polzot Porte chiuse da parte del presidente della Fiera, Alvaro Cardin, e poca propensione ad aprirle dAl sindaco, Claudio Pedrotti. La proposta lanciata dalle pagine del Messaggero Veneto dal presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, affinché sia rivista la governance della società che scade ad aprile sostituendo presidente e consiglio di amministrazione con un manager unico, individuato nell’attuale consigliere delegato, Alessandro Zanetti, non incontra consensi. «La Fiera - replica Cardin - ha rivisto i propri assetti due anni e mezzo fa e siamo stati i primi, anche alla luce della crisi, a trovare un equlibrio che tenesse conto della necessità di razionalizzare e contenere i costi di gestione. E’ stata un’operazione faticosa, ma che ha prodotto innegabilmente i risultati. Per quel che riguarda discorsi più generali, personalmente ho una concezione della politica e della gestione della cosa pubblica un pò diversa. Prima viene la libertà, poi la democrazia, quin- Da sinistra Alvaro Cardin e il presidente della Provincia Alessandro Ciriani di la partecipazione. Sull’altare della libertà, della democrazia e della partecipazione ritengo si debbano salvare alcuni presupposti che non portino a scorciatoie verso percorsi già bocciati dalla storia. In sostanza, sono contrario ad ogni scorciatoia che possa ridurre il tasso di democrazia. Il peso e il valore della democrazia hanno una loro quantificazione economica, un sportello della cisl Docenti, bidelli e tecnici: corsa al pensionamento Incontri per docenti, bidelli, tecnici e amministrativi con la pensione in “stand-by”. Il primo oggi alle 18 nella sede Cisl scuola di via San Valentino (saletta ex Caf). Sportello aperto non-stop fino al 29 marzo, dalle 17 alle 19, per la stesura dell’istanza di cessazione dal servizio: a tutti quelli che avrebbero maturato i requisiti pensionistici entro il 31 agosto 2011, previsti dall’ordinamento prima dell’entrata in vigore del decreto legge 201 del 2011 (quote, anzianità pensionabile di 40 anni, età di 65 anni). «Sono stati colpiti dal decreto soprattutto i nati nel 1952 – ha sottolineato Antonella Piccolo segretario provinciale cislino -. Abbiamo dato incarico, a livello nazionale, ai legali per valutare le modalità di censura della norma iniqua. Di fatto, impedisce a molti dipendenti della scuola di cessare dal servizio dal primo settembre prossimo». Si può telefonare ai numeri 0434.549934/35/45/54 per fissare un appuntamento di consulenza nella stesura dell’istanza, compilando un modulo cartaceo entro il 30 marzo. Dato che le istanze on-line sono relative al servizio maturato entro il 31 dicembre, si torna alla domanda di carta: è il primo atto per il ricorso. I lavoratori bloccati per altri 4 o 6 anni, perché maturano i diritti entro il 31 agosto, chiederanno il pass per dire addio alla scuola il primo settembre. (c.b.) costo che, secondo me, va sostenuto». Secondo Cardin «partecipazione significa consentire un minimo di presenza nel cda e la gestione manageriale viene garantita dall’amministratore delegato che abbiamo individuato a suo tempo anche come figura sostitutiva del direttore cosa che ci ha fatto risparmiare cifre sostanziose. So che c’è chi propende per l’amministratore unico, ma da persona impegnata anche in politica, indipendentemente dal mio ruolo in Fiera, sono contrario a ogni ipotesi di riduzione del tasso di democrazia, anche se ha un costo. Ridurre la democrazia non è accettabile e non confondiamo semplificazioni e razionalizzazioni con i valori ideali. L’equlibrio raggiunto a noi pare ottimo, riteniamo sia giusto mantenerlo, d’accordo anche con i soci». Cauto il sindaco Pedrotti. «Andare progressivamente verso amministratori unici nelle società pubbliche - commenta - è un obiettivo anche mio, ma vanno valutate le situazioni caso per caso e analizzati pure gli aspetti statutari. In ogni caso valuterò la proposta». Resta il fatto che l’attuale governance presidente indicato dal Comune e amministratore delegato dalla Provincia - fu sancita due anni e mezzo fa e la conferma di Cardin alla guida della Fiera fa parte degli accordi preelettorali delle comunali del maggio scorso. Scardinarli metterebbe in difficoltà la maggioranza che governa la città. Partecipata che vai usanza che trovi. Va in un modo in casa Atap, dove l’amministrazione comunale per bocca del sindaco Claudio Pedrotti ha già benedetto la riconferma di Mauro Vagaggini, in un altro in casa Gsm, che gestisce i parcheggi. La società è orfana di un componente del consiglio di amministrazione da giugno dello scorso anno, quando il vice presidente Giuseppe Bertolo, uomo espressione di Vivo Pordenone, con un passato da presidente dell’Ater (quando l’agenzia delle case popolari si chiamava Iacp) ha rassegnato le dimissioni. Bertolo, che ha superato gli ottant’anni, non ha gradito di essere additato come uomo restio al ricambio generazionale e aveva pertanto rimesso il suo mandato. Da allora la poltrona alla Gsm è rimasta vuota: 300 euro a seduta, ma le riunioni di consiglio non sono poi molte. Nel 2011 ce ne sono state sei come si evince dalla sezione trasparenza del sito sito del Comune di Pordenone. I consiglieri hanno incassato mille 800 euro, il vicepresidente – che si è dimesso a giugno e ne ha fatta una in meno – si è fermato a quota mille 500. Così il cda – come si legge sul sito www.gsm-pn.it – è rimasto composto da Walter Furlan (presidente), Renato Salvador, Rinelda Segatto, Franco Turrin. Il risparmio, come detto, è minimo, ma pare che il sindaco non ne voglia sapere di sostituire il componente del cda, nemmeno davanti alle richieste ricevute da Vivo Pordenone. E pensare che è lo statuto stesso della società a reclamarlo: l’articolo 18 – dello statuto Gsm – dice infatti che «la società è amministrata da un consiglio formato da cinque a sette membri». A leggerlo verrebbe il sospetto che un cda con un numero inferiore di componenti non possa adottare provvedimenti riconosciuti come validi, ma su questo l’amministrazione avrebbe già adottato un parere legale per tutelarsi. E se il consigliere non è stato a oggi sostituito, nel frattempo il presidente della società, Walter Furlan (poco meno di 46 mila euro di indennità l’anno), è diventato amministratore unico della Lsm (Livenza sosta e mobilità), società che fa capo al Comune di Sacile e che si occupa non solo di parcheggi. Il doppio incarico non ha per ora una gran valenza economica, ma offre al presidente una via di uscita qualora Pordenone indugiasse sul futuro di Gsm. (m.m.) Scritte a scuola, telecamere beffate Nuovi graffiti al Mattiussi, Kennedy e Grigoletti. Costi alle stelle per le pulizie Graffiti vergati su un muro Flop delle telecamere davanti all’Itc Mattiussi: i discepoli dei graffitari Sqon e Gafuck, la fanno franca a Pordenone. I writers hanno allargato il tiro di spray imbrattando muro e pensilina del bus, alcune notti fa in via Rive Fontane. L’effetto della video-sorveglianza non si vede nemmeno nell’Itis Kennedy e nel liceo Grigoletti che hanno aumentato il florilegio di cuori trafitti, firme, sfoghi, esorcismi fai fa te sulle prove di profitto e disegni in libertà. La curiosità: non fa da deterrente la presenza del custode domiciliato negli spazi attigui dell’industriale. I mascheroni degli street-artist (o balordi a seconda dei punti di vista sull’arte di strada) campeggiano a ripetizione sui muri di via Interna e via Fontane. Tinteggiati ogni stagione, costano l’occhio della testa alla voce manutenzione della Provincia e restano anonimi i writers. Il business virtuale degli imbianchini sono le decine di muri imbrattati in città: 300 euro di cachet, per passare la mano di vernice su un pugno di metri quadri. Un affarone che resta sulla carta al 50 per cento, perché tanti proprietari si tengono la parete esterna sporca di ghirigori e slogan. La spesa di previsione è arrivata a un condominio di viale Montereale che è stato imbrattato, come altre decine a Pordenone, da writers nottambuli. Il costo dell’intervento sarà di 300 euro e il danno non è coperto dalla polizza globale dei fabbricati. Per le scuole, paga la Provincia di Pordenone e cioè i cittadini. E’ un problema diffuso, quello delle pareti prese di mira e rovinate da scritte in codice (“anzi”, tanto per dire, il tormentone sui muri pubblici e privati del centro storico). Quelli che se la passano peggio sono i muri degli istituti, soprattutto superiori: spesa triplicata. Contro gli studenti-writers non ci sono testimoni. L’ipotesi di reato è quella di danneggiamento continuato, con il risarcimento del danno: nessuna denuncia. (c.b.) 16 Provincia Pordenone MESSAGGERO DEL LUNEDÍ 26 MARZO 2012 roveredo in piano I capigruppo verso il no alla discarica dell’Ecomerfin ◗ ROVEREDOINPIANO Silvio Beltrame, padre Mario Saggioro (il quale ha commemorato Carlo Roman, morto nel terremoto del 1976) e padre Innocenzo Rigobon. Tra i tanti nomi ricordati, anche quello di padre Engelberto Giadrossi, primo parroco. Laura Venerus Tutti i capigruppo delle forze politiche presenti in consiglio comunale si sono riunuti, su convocazione del sindaco Sergio Bergnach, per affrontare due argomenti: l’approssimarsi della necessità di prendere una posizione in merito al progetto di realizzazione di una discarica da parte della Ecomerfin e l’applicazione dell’Imu, la nuova imposta comunale sugli immobili. Per quanto concerne il primo aspetto, il primo cittadino ha annunciato l’intenzione di predisporre un documento attraverso cui esprimere formalmente la disapprovazione del Comune di Roveredo in Piano al progetto: Bergnach ha quindi chiesto ai presenti di sottoscrivere il testo. Da parte dei capigruppo è emersa una disponibilità di massima: il sì arriverà dopo la lettura. La vicenda della discarica Ecomerfin – seppur con nomi differenti – tiene banco in paese da molti anni e recentemente l’azienda ha rispolverato l’ipotesi di realizzazione di una discarica sul territorio comunale. Per quanto concerne l’Imu, invece, i funzionari dell’ufficio tributi del municipio hanno fornito ai consiglieri comunali un documento, che però non conteneva la previsione delle aliquote. Il Comune di Roveredo in Piano, unico in tutta la provincia, lo scorso dicembre ha approvato il bilancio di previsione 2012, quando ancora era incerto il futuro della nuova imposta comunale sugli immobili. Tale scelta aveva portato alla maggioranza pesanti critiche da parte di Prospettiva Duemila e Roveredo futura, che avevano definito non lungimirante quanto deliberato dall’amministrazione. In occasione del voto sul documento finanziario, il capogruppo di Prospettiva Duemila, Renzo Liva, aveva abbandonato l’aula, affermando di non volere partecipare a un simile atto: era stato rapidamente seguito dai colleghi di minoranza. Rimane da capire, quindi, quali saranno le varie aliquote che il municipio applicherà sugli edifici. In alcuni Comuni del Friuli occidentale l’aliquota sulla prima casa si attesta attorno al 4 per mille. (m.p.) ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA Il vescovo emerito Poletto durante la celebrazione. A destra, sopra, lo stesso presule con il sindaco e i religiosi intervenuti alla cerimonia e, sotto, la chiesa di San Pietro gremita per la messa ◗ CORDENONS Sessant’anni e non sentirli. E’ così per la parrocchia di San Pietro apostolo di Sclavons, a Cordenons, che ieri ha festeggiato l’anniversario di costituzione con un evento aperto a tutta la comunità. Realtà viva, attiva, animata come non mai: lo ha dimostrato la folla che ha partecipato alla messa celebrata ieri alle 11 (anche se il compleanno ricorre esattamente domani) presieduta dal vescovo emerito monsignor Ovidio Poletto alla presenza di decine di frati che si sono susseguiti in tutti questi anni. Poletto ha fatto i complimenti per il “giubileo di diamante” della parrocchia. «Durante gli anni – ha constatato – sono stati creati luoghi accoglienti, ma soprattutto si è consolidato un tessuto di relazioni. La vostra parrocchia è il volto di una famiglia, capace di superare ciò che divide». Sull’altare, a fianco del presule, si sono accomodati i quattro parroci che hanno retto la parrocchia negli ultimi trent’anni, oltre all’attuale, Marco Gallo: padre Leonardo Gobbo, padre Angelo Visentin, padre Giovanni Vicentini, padre Giambattista Grassato (il quale tutt’oggi fa parte della comunità di Sclavons). Prima del termine della messa è stata scoperta e benedetta anche una targa celebrativa dei 60 anni e padre Marco ha ricordato che la celebrazione di ieri è stata la prima di una serie di eventi: il 24 giugno saranno celebrati gli anniversari di sacerdozio per padre Giambattista Grassato (50 anni), padre Anto- Sessant’anni di parrocchia A Sclavons è grande festa Il vescovo emerito Poletto: «Qui si è saputo consolidare un tessuto di relazioni» Presenti alla cerimonia numerosi frati che hanno fatto la storia di San Pietro “ola” di luci a San Martino Un effetto “ola” come negli stadi sportivi ottenuto a livello planetario grazie allo spegnimento delle luci pubbliche per un’ora il 31 marzo: è questo quanto si propone “L’ora della Terra”, evento promosso a livello internazionale dal Wwf e che vedrà tra i 170 Comuni italiani aderenti anche quello di San Martino al Tagliamento. Luci spente, quindi, in municipio per quella data in modo da «coinvolgere persone, città, istituzioni e imprese – spiegano gli organizzatori del Wwf – nel cambiamento che potrà dare al mondo un futuro sostenibile, “ispirando” azioni concrete a tutti i livelli della società». L’amministrazione comunale sanmartinese è una delle poche della provincia di Pordenone, insieme con il capoluogo e Cimolais, ad avere aderito all’evento (a livello regionale ci sono anche Udine, Moruzzo, Lignano, Forni di Sopra, Sauris, Trieste, Sgonico, Muggia, San Dorligo della Valle, Duino Aurisina, Monfalcone, San Canzian d’Isonzo e Villesse). La corale San Pietro che ha accompagnato la celebrazione nino Olivieri, padre Placido Pozzobon e don Dante Romanin (60) e inoltre si stanno raccogliendo materiali per un dvd. Dopo la parte ufficiale c’è stata la festa in oratorio. Ad aprire gli interventi il sindaco Mario Ongaro. «Alla sua costituzione – ha ricordato – la parrocchia rappresentava una sorta di separa- zione a Cordenons, ma oggi si può dire che tale confine è stato abbattuto. Intendo dare sostegno alle vostre iniziative e vi auguro buon lavoro». A seguire i saluti di alcuni frati che hanno fatto la storia di San Pietro apostolo: padre Antonino Olivieri, colui il quale ha creato l’oratorio (per il quale si stanno ulti- mando le procedure burocratiche per la piena acquisizione alla parrocchia dei terreni), padre Angelo Visentin, fra Daniele Caon (anima dell’oratorio, dei campi estivi, del Grest, dei carri di Carnevale), padre Giovanni Vicentini, fondatore del Piccolo coro, padre Leonardo Gobbo, padre Placido Pozzobon, padre O R T N E C O V O U IL N A MANIAGO ! ! ! E T A D FAI Strada Maniago - Spilimbergo PE PELLETS, LEGNA DA ARDERE, LEGNAMI, FERRAMENTA, OFFERTE IEDI LA H C O Z R A M DI UTENSILERIA, CONCIMI E TERRICCI RTA A C O IN D R ORTO-GIA TURE TUTTO PER LA CASA, IL GIARDINAGGIO, A FEDELTÀ DALLE ATTREZZ ALLA SEMINA L’HOBBISTICA Orari: dal lunedi al sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 Maniago, Via Spilimbergo, 24 - Tel. 0427 72551 - www.tramontina.it E SARAI STUPITO Economia LUNEDÌ 26 MARZO 2012 IL PICCOLO Unicredit, parte la rivoluzione delle filiali tedesche Tirrenia, l’Ue attende ancora le decisioni italiane ◗ ROMA Hvb cerca partner cui affidare sportelli “chiavi in mano” Nuovo modello basato sul franchising come per i McDonald’s ◗ MILANO Hvb (Hypovereinsbank), controllata tedesca di Unicredit con una forte presenza sopratutto in Baviera e nel nord del Paese, vuole cambiare radicalmente il modello operativo delle filiali commerciali in Germania per coprire anche le aree dove non è presente. Come riportano diversi quotidiani tedeschi, il modello è stato presentato dal responsabile della divisione, Peter Buschbeck, durante un convegno a Magonza e cambiare radicalmente, in tempi di crisi allo sportello, l’approccio tradizionali degli istituti bancari. Il modello si basa sul concetto del franchising, come in uso da da tempo per i McDonald's, scrive il Financial Times Deutschland, con sportelli gestiti da partner finanziari indipendenti. «Si inizierà nelle prossime settimane», ha detto Buschbeck. La ricerca dei partner è già in corso. CREDITO Rapporto Abi: crescono le sofferenze Le sofferenze lorde delle banche italiane a fine gennaio 2012 si sono attestate a 107,4 miliardi di euro, 217 milioni in più rispetto a dicembre 2011 e in crescita di 16,3 miliardi rispetto a gennaio 2011, con un incremento annuo di quasi il 18%. È quanto emerge dall’Outlook mensile dell’Abi. Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali si è collocato al 2,99% (3,09% a dicembre 2011 e 2,54% a gennaio 2011). Unicredit: in Germania si prepara la rivoluzione allo sportello Hvb sarebbe la prima banca in Germania a usare questo modello: ai partner viene consegnata una filiale “chiavi in mano”, compresi tabelloni pubblicitari e Bancomat, in cambio di un’affittò che li obbliga a vendere prodotti Hvb in esclusiva. Il rischio gestionale viene trasferito ai partner mentre la banca si potrà permettere un’espansione poco costosa e senza rischi per i suoi 2,5 milioni di clienti privati. Le nuove filiali non saranno sottopo- ste al controllo dell'autorità del settore, BaFin, che le ha già autorizzate, ma a quella del settore commerciale e non saranno necessari accordi con i sindacati dei bancari su orari e durata del lavoro. Da anni il numero degli sportelli bancari è in calo in Germania: dai 57mila del 2000 si è passati ai 38mila del 2010. Le 615 filiali operative di Hvb nel Paese, contro le 1.400 di Commerzbank e le 1.000 circa di Deutsche Bank, non saranno toccate dal nuovo proget- 9 to, ha assicurato Buschbeck. Vedremo se questo modello avrà un seguito nell’approccio distributivo delle banche europee sui vari mercati. Da diversi anni infatti Unicredit persegue una strategia che l’ha portata ad operare diverse acquisizioni in Europa, in particolare in Germania e nell'Europa dell'Est, dove è una delle banche più importanti. Di grande importanza è stata proprio la scalata a HypoVereinsBank nel 2005, con la quale è entrata prepo- tentemente nel mercato tedesco, austriaco e polacco. Tempo fa si erano diffuse su una possibile vendite della controllata tedesca. Dal quartier generale di Piazza Cordusio è arrivata però netta la smentita: «Voci totalmente prive di fondamento». Il piano strategico di Piazza Cordusio approvato a metà novembre peraltro considera la Germania "strategica", mercato che ora potrebbe diventare una sorta di laboratorio sperimentale. (pcf). Il ministero dello Sviluppo economico ha autorizzato la richiesta del Commissario straordinario di Tirrenia di prorogare per 90 giorni il contratto con la compagnia di navigazione Cin (Compagnia italiana navigazione). È quanto si legge in una nota del ministero. «Tale decisione - spiega il Mise - giunge in seguito alla disponibilità formalizzata da Cin di assumere misure strutturali per superare definitivamente le criticità in materia di concorrenza emerse a Bruxelles». Il ministero seguirà l’evoluzione del dossier. Sul caso Tirrenia l'Antitrust europeo aspetta intanto le decisioni delle autorità italiane e delle società coinvolte. È questa la fase del difficile dossier nel quale si intrecciano due indagini approfondite: una sulla concentrazione Cin-Tirrenia, l'altra sugli aiuti di stato all'ex gruppo Tirrenia fra 300 e 400 milioni di euro. La valutazione informale della Commissione è che l'operazione comporterebbe una posizione quasi monopolistica su diverse rotte italiane. Quanto agli aiuti di stato Bruxelles appare sempre convinta che le misure nel contesto della privatizzazione avrebbero procurato un vantaggio economico indebito sui concorrenti. In vendita i bastoncini di capitan Findus Risiko nei cieli British Airways Passa di mano Igloo Group, la società leader dei surgelati che acquistò il famoso marchio due anni fa punta ad American ◗ LONDRA I bastoncini di pesce stanno per passare di mano: Iglo Group, la società londinese leader dei surgelati che due anni fa acquistò la Findus, sarà messa in vendita a un prezzo di quasi tre miliardi di euro, secondo il Sunday Telegraph. Il colosso del freddo, che è noto al grande pubblico nel Regno Unito per i surgelati Captain Birdseye ed è leader assoluto nel settore in Europa, ha dato incarico a Credit Suisse di preparare un’asta. La mossa fa seguito a una serie di approcci fatti da potenziali acquirenti a Permira, la società di private equity che nel 2006 ha acquistato Iglo da Unilever per 1,7 miliardi di euro e ha poi riunito Birds Eye con la Findus nel luglio 2010 per 800 milioni di euro. La vendita stavolta potrebbe attirare l’interesse di altri giganti rivali, da Blackstone, BC Partners e Cinven, ma anche di gruppi indiani e dell’Asia Orientale che di recente si sono mangiate società europee. Iglo vende ogni anno tanti bastoncini di pesce quanto basterebbe a coprire quattro volte la circonferenza della Terra. Surgela piselli, pollo e cialde di patate negli stabilimenti di Lowestoft, nel Suffolk, e ha anche impianti a Reken in Germania e Cisterna di Latina in Italia. Con una crescita dei profitti annuale dell’otto per cento dal 2008, nel 2011 avrebbe superato le vendite pari a oltre 1,2 miliardi di euro registrate l’anno precedente anche grazie al raggiungimento di nuovi mercati come Russia e Turchia. Birds Eye Iglo, che non va confusa con la quasi omonima americana Birdseye Foods, prende il nome dal naturalista e inventore statunitense Clarence Birdseye che perfezionò le tecniche di surgelazione osservando gli Inuit nel Labrador. Birds Eye Iglo nasce nel 1938, mentre l’azienda americana viene fondata solo nel 1973. ◗ MILANO I bastoncini Findus Petrolio, Iran e debito: i mercati temono una correzione ◗ MILANO Le Borse hanno corso troppo? Timori per l’economia globale, dubbi che riaffiorano sulla tenuta delle finanze pubbliche in Spagna e Portogallo, ripresa negli Usa al rallentatore e con molte incognite: sono gli elementi che continuano a tenere in ostaggio i mercati, mettendo le borse europee ancora sotto pressione, e dando ai titoli di Stato rifugio, come il bund tedesco, nuova spinta propulsiva ai danni del debito periferico, con il risultato di un rialzo dello spread italiano oltre quota 330. Nell’ultima settimana le borse, dopo un esordio in negativo, in Europa hanno recuperato terreno sul finale, archiviando comunque con un -2,5% (per l’indice Stoxx 600) una settimana da dimenticare: non andava così male dallo scorso dicembre, il mese in cui c’era chi temeva per l’euro. Per la sola giornata di venerdì, comunque, i danni sono stati contenuti e alla fine Londra ha chiuso con +0,16%, Parigi con +0,11%, Francoforte e Milano (quest’ultima reduce da una serie di sedute da maglia nera d’Europa) con +0,21%. Stona nettamente Madrid, -0,86%. Pesa, complessivamente, la sensazione che le borse globali abbiano guadagnato troppo in troppo poco tempo nelle scorse settimane, con lo S&P 500 americano che da gennaio ha segnato un +10%. Una correzione, insom- ma, che si accompagna a diffusi timori sulla solidità della ripresa globale. Ha innescato una pioggia di vendite, questa settimana, l’indice Pmi sull’attività manifatturiera in Cina, ancora in negativo. É pesatoa l’inatteso calo degli acquisti di abitazioni negli Usa, un’economia dove la ripresa del settore immobiliare, che sta ancora assorbendo il crollo del periodo dei mutui subprime, è giudicato fondamentale per la ripresa tout court dell’economia. A peggiorare il quadro ci si mette la fiammata dei prezzi petroliferi, in rialzo di quasi due dollari a quota 125 sui timori di un possibile conflitto con l’Iran. Risultato, i flussi d’investimento globali sono tornati sul porto sicuro dei treasuries americani e del bund tedesco, quest’ultimo in rialzo da quattro sedute consecutive. I decennali tedeschi hanno chiuso la miglior settimana in oltre un anno, mentre i titoli di Stato italiani chiudono la peggior settimana del 2012 sui timori per la Cina e la stessa Europa. I Btp italiani, in ripresa nell’ultima parte della seduta con lo spread decennale a 318, stamani sono arrivati a offrire il 5,21%, 330 punti base sopra il bund tedesco. La spinta negativa sarebbe guidata però dalla Spagna, e dai timori per gli impegni di Madrid contro il deficit, giudicati da molti non sufficienti. Si riaccende il risiko dei cieli in tempi di crisi delle compagnie aeree.. British Airways sta valutando l’acquisto di una quota in American Airlines per timore che la compagnia aerea in bancarotta finisca nelle mani di rivali. International Airlines Group, a cui fa capo la compagnia di bandiera britannica, sta per incaricare un consulente dopo una serie di incontri con banche d’affari sul futuro di American dopo che a novembre la linea aerea partner ha chiesto la bancarotta pilotata, scrive il Sunday Times. Tra i potenziali rivali che hanno messo gli occhi addosso ad American ci sono Delta e US Airways. Iag ha con American un accordo di code-sharing per i voli transatlantici: in caso di acquisizione da parte di altre società, questo accordo entrerebbe in crisi con conseguenze anche sulla frequenza dei voli British da e per il Nord America. Il gruppo aereo International air group, nato dalla fusione tra British Airways e Iberia, ha chiuso il 2011 con un utile netto di 555 milioni di euro, nonostante l'aumento del prezzo del carburante. La fusione è diventata operativa nel 2011, per il 2010 era stata fatta una stima di un utile netto di 100 milioni di euro. Sulla base delle stesse stime il fatturato è salito del 10,4% a 16,4 miliardi di euro. La fusione ha anche generato risparmi per 74 milioni di euro. Regione LUNEDÌ 26 MARZO 2012 IL PICCOLO ◗ VERONA Niente Violino, ancora a casa costipato, ma parecchi stranieri, con gli americani in maggioranza e un buon impatto anche i buyers di altre regioni italiane. La prima giornata del Friuli Venezia Giulia a Vinitaly, che poi doveva essere anche quella ufficiale, si limita a queste poche considerazioni, anche se a farle prendere quota hanno cercato di contribuire la presenza di Bruno Pizzul il telecronista che è da sempre sinonimo di prodotti regionali e la simpatia di Andrea Pellizzari, già delle “Iene”. ma, da lignanese “doc”, rigorosamente targato Fvg. Le polemiche, almeno ieri, sono rimaste ai margini, vista la risicata presenza di esponenti istituzionali. L’assessore all’Agricoltura pare si farà vedere solo oggi, in un contesto abbastanza particolare: la presentazione da parte di MPS Tenimenti, società di Banca Monte dei Paschi di Siena, del “Bianco 1472”. Violino dovrebbe essere ospite del dibattito moderato da Marco Sabellico di Gambero Rosso con Silvano Stefanutti, presidente di Fondazione Villa Russiz, Mario Marzucchi, presidente di MPS Tenimenti, e Claudio Galletti, presidente di Enoteca Italiana. Per la cronaca, e a proposito di polemiche, il “Bianco 1472”, con una gradazione di 13.5˚, è un Tocai friulano in purezza (100%), imbottigliato da Villa Russiz dopo 7 mesi dalla vendemmia. Uno di quei vini, insomma, che dal dibattito ospitato nei giorni scorsi su queste colonne sembra non avere più un grande mercato. E qualche produttore se ne fa Le aziende Fvg a Vinitaly «Friulano, trend in calo» 11 E tra le “novità” spunta l’Ocelot di Marco Scolaris Manferrari: «Ci frena soprattutto l’incapacità di pensare in grande, ed è triste» Bracco: «Perdita internazionale». Colomba: «L’Ersa sbaglia, non è un aperitivo» L’inaugurazione ieri di “Vinitaly”, con il ministro Catania e il governatore del Veneto Zaia efficace interprete. «La sensazione iniziale dell’edizione di quest’anno è stata buona - ammette Nicola Manferrari di “Borgo del Tiglio “ - in quanto consolidiamo il mercato esistente e abbiamo contatti nuovi. C’è peraltro questo handicap della regione in fase discendente, che non è più quella di una volta, che sembra alquanto diffuso. C’è gente che si stupisce della nostra qualità media ed è una cosa preoccupante, perchè dovrebbe essere un dato radicato nella conoscenza della gente, come il Friulano...». «Il Tocai o Friulano che dir si voglia in calo di richiesta? È verissimo - ammette un’altra pro- duttrice, Elisabetta Bracco - soprattutto a livello internazionale. Da noi resiste a livello di nicchie di mercato. Del resto decidere cosa piantare o estirpare è difficile. I margini, attualmente sono limitati e ci sono tante aziende in vendita. Nel nostro caso, stiamo per aumentare la produzione, ma non ce ne sono poi tanti così...». Ma se è crisi, allora, da cosa dipende? Manferrari ha al solito una sua personale chiave di lettura. «Sarebbe corretto il discorso dei prezzi troppo alti - sottolinea - se fossimo una zona di mezza tacca, ma dobbiamo avere l’ambizione di essere una grande zona. Solo che , non abbiamo la capacità di pensare in grande. È un po’ triste ma è così». Ma il Tocai/Friulano è proprio avviato a una triste decadenza? Giulio Colomba, che con la sua coraggiosa denuncia alla vigilia di Vinitaly ha avviato il dibattito, non risparmia critiche neanche alla promozione scelta. «L'iniziativa dell'Ersa (ente regionale sviluppo agricoltura ndr) di proporre il Friulano quale aperitivo o vino d'entrata in diversi locali italiani (copiata parzialmente da una più ponderosa proposta di Slow Food regionale) propone un obiettivo perdente in partenza, incapace di competere con le bollicine. Il Friulano è vino da tutto pasto, duttile e questa era la nostra proposta: 30 cene in Italia e in Europa, stessa serata, Friulano a tutto pasto». Stanchi delle solite etichette? Un vecchio vitigno autoctono friulano, l’Ocelot di Marco Scolaris, sarà protagonista – a Vinitaly – di una degustazione verticale per celebrare vent’anni di produzione, proponendo l’assaggio delle annate 1992, 1995, 1999 e 2003,caratterizzaterispettiva mente da 1000, 1500, 150 e 2000 bottiglie prodotte. Avverrà oggi a Vinitaly, al Padiglione 6, stand C7 (blocco interno Friuli c2.4). Memoria secolare della vita dei campi friulana – racconta il produttore, orgoglioso della propria storia e, al tempo stesso, orientato al futuro – l’Ocelot, per le sue caratteristiche, dissetava e sfamava, fornendo l’energia necessaria per il lavoro della terra. ll monitoraggio del vino si compie regolarmente ogni 6/8 mesi, con continui assemblaggi, fino ad arrivare dopo quasi 6 anni a quello definitivo. Provincia LUNEDÌ 26 MARZO 2012 LA TRIBUNA Vandali in municipio Il Gruppo Podistico e allo stand Pro Loco hale cariche rinnovato Rabbia a Quinto MONTEBELLUNA Il sindaco condanna il blitz a colpi di spray: «Ora chi paga?» Veneto Stato, chiamato in causa, prende le distanze dal raid di Federico de Wolanski ◗ QUINTO Scritte spray sulla scalinata del municipio di Quinto di Treviso, sulla facciata e sulla tensostruttura affittata dalla Proloco. Un raid vandalico all’insegna di «Veneto Stato» da cui però il movimento politico prende le distanze, negando un diretto coinvolgimento. A scoprirlo è stato lo stesso sindaco di Quinto, Mauro Dal Zilio, in mattinata. Prima dell’apertura della fiera che per tutta la giornata di ieri ha rallegrato il Comune. Una brutta sorpresa, e non soltanto per questioni di decoro. «Non riesco a capacitarmi della stupidità delle persone che mettono in atto simili azioni – dice il sindaco – che non hanno alcuni rispetto della cosa pubblica, e non si rendono conto che ora qualcuno dovrà pagare per ripulire e sistemare i danni del raid vandalico». Il pensiero va so- Una delle scritte lasciate sulla rampa d’accesso al municipio prattutto al tendone. «La Pro loco paga per utilizzarlo, ed ora dovrà sborsare soldi che no ha per rimediare alla malefatta». Da Zilio non punta il dito contro Veneto Stato («non ci sono prove»), ma non nasconde profonda amarezza: «A Veneto Stato ho perfino concesso senza alzare sopracciglio la sala del comune per l’attività del movimen- to...». Davanti ai carabinieri il sindaco ha già annunciato l’intenzione di formulare una denuncia contro ignoti. Lo farà oggi, «è un atto dovuto». Poi penserà a come fare per ripulire le scritte spray. Da Veneto Stato parte la condanna al raid. Da Quinto, il monito a Veneto Stato: «Tenete a bada i vostri militanti». Siano stati loro o meno. BORSO DEL GRAPPA MONTEBELLUNA In difficoltà col parapendìo Soccorsi due giovani Terre incolte Il Comune va a caccia di un contadino 15 ◗ MONTEBELLUNA ◗ MONTEBELLUNA Il «Gruppo podistico Montebelluna» ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali. All' assemblea erano presenti 50 degli oltre 80 iscritti. E' stato riconfermato presidente del gruppo Giorgio Pellizzari, che nella sua relazione ha ricordato i grandi impegni che aspettano il gruppo tra cui l’organizzazione della “Su e zo pae rive de Montebeuna” arrivata ormai alla 25esima edizione, la collaborazione con la “10 miglia dl Montello”, la partecipazione al Palio di Montebelluna fornendo gli arbitri al seguito dei carri, la presenza settimanale alle corse nella provincia. Si è poi proceduto al rinnovo del direttivo del gruppo che ha visto eletti Guido Di Guida, che è risultato il più votato, seguito nell’ordine da Filippo Guerra, Mauro Niero, Damiano Merlo, Tiziano Nandi, Fiorella Piva, Daniele Facin, Giovanni Violin. Revisori dei conti sono stati eletti Loris Curto, Armando Tesser e Elisa Zampogno. Il direttivo ha poi confermato Guido Di Guida segretario e Giovani Violin tesoriere ed ha eletto vicepresidente Mauro Niero. Enzo Favero Cercasi contadino che coltivi un terreno di oltre 6mila metri quadri in via Castagnole fino a novembre. Proprio così: l'amministrazione comunale di Montebelluna vuole stipulare un contratto d'affitto agrario per alcuni mesi, perchè tra aggiudicazione e scadenza del contratto di mesi ce ne saranno a disposizione solo sette. Tempo però utile per fare un raccolto. La decisione di dare in affitto quei 6mila metri quadri è motivata con non megliospecificate ragioni di pubblico interesse. L'affitto annuo è ovviamente modesto: 50 euro, e quella sarà la base d'asta secondo cui l'11 aprile verrà fatta l'aggiudicazione, anche in presenza di un asola offerta purchè in rialzo. E se poi la restituzione del terreno fosse ritardata rispetto alla scadenza dell'11 novembre 2012, il Comune rischierebbe di prendere di più che dall'affitto. Il bando prevede infatti una penale di 10 euro al giorno in caso di ritardata riconsegna. Pure obbligatorio prendere visione del terreno, pena esclusione dalla gara, e il sopralluogo è stato fissato pe ril 2 aprile, dalle 12 alle 12,30. (e.f.) Un pilota di parapendio ◗ BORSODELGRAPPA Due sos, da due parapendii diversi. Due corse a sirene spiegate da parte degli uomini dle Suem di Crespano che per due volte hanno dovuto scalare le pendici del Monte Grappa per prestare soccorso agli amanti della vela. Ieri era la giornata ideale, cielo terso e un lieve vento che permetteva di sfruttare correnti. A mezzogiorno però il primo allarme, da parte di un ragazzo italiano di 35 anni precipitato al suolo per un errato atterraggio. Due ore dopo la seconda richiesta. Si è levato l’elicottero ma fortunatamente, dopo pochi minuti, l’allarme rosso è rientrato. Lo sportivo era già stato raggiunto dal Soccorso alpino. CASTELFRANCO La Dotto Trains festeggia i 50 anni Ieri l’open day in piazza Giorgione con i celeberrimi trenini turistici ◗ CASTELFRANCO Grande successo di pubblico per l’open day con cui la Dotto Trains ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario. Per tutta la giornata da piazza Giorgione sono partiti i celeberrimi trenini turistici che hanno fatto spola con gli stabilimenti di Borgo Pieve, trasportando migliaia di persone, soprattutto bambini: a loro era particolarmente dedicata la festa del cinquantenario, con animazione, giochi gonfiabili, zucchero filato e pop corn per tutti. Un appuntamento che ha anche reso evidente lo stretto legame tra la città e l’azienda visto che il nome di Castelfranco campeggia sui trenini che viaggiano in numerosissimi parchi divertimenti e centri storici nel mondo. Questa particolarità è stata sottolineata dal sindaco Luciano Dussin: «Avete regalato attimi di felicità a più di qualche generazione. Voi la globalizzazione l’avete cercata, non subita, e la nostra comunità vi è grata perché avete portato il nostro nome in tutto il mondo e avete dato a tanti castellani la possibilità di avere un impiego». Poi la consegna di una targa come riconoscimento «per aver portato nel mondo la testimonianza dell’operosità della nostra città». Ma c’è stata anche l’opportunità di sottolineare che la realtà fondata da Ivo Dotto nel 1962 è una dei più interessanti esempi di impresa a guida femminile. Lo ha fatto il presidente della Provincia Leonardo Muraro che rivolto a Sabrina, Ottorina e Bruna Carraro ha detto «Le donne sono la for- La festa ieri alla sede castellana della Dotto Trains Foto di gruppo per la famiglia dei titolari, il sindaco e Vardanega za vitale della nostra società. Complimenti per il grande lavoro, perché fare impresa al giorno d’oggi non è facile». «I 50 anni – ha poi detto il presidente di Unindustria Alessan- dro Vardanega – sono un traguardo prestigioso, raggiunto grazie alla straordinaria capacità imprenditoriale di questa famiglia». Davide Nordio