SULLE TRACCE, CON LA SCIENTIFICA!

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SULLE TRACCE, CON LA SCIENTIFICA!
SULLE TRACCE, CON LA SCIENTIFICA!
MATERIALE DI FORMAZIONE PER ANIMATORI – DOCUMENTO PROVVISORIO
STAZIONE 1 – SUL LUOGO DEL DELITTO
Spesso inizia tutto con una telefonata anonima alla centrale operativa pattuglia del 113 polizia scientifica e magistrato. Tutti convergono sulla scena del crimine, la palestra più
importante e la sfida più delicata per chi deve identificare, raccogliere, analizzare e interpretare
i segni lasciati dalla vittima e dall’aggressore. Qui investigatori e scienziati forensi lavorano
fianco a fianco. Spesso il successo o l’insuccesso di un’indagine è nelle mani dell’ufficiale di
Polizia che per primo giunge sulla scena:
-
PROTECT & PRESERVE: dall’integrità della scena del crimine e dal corretto recupero delle prove
dipende l’esito dell’indagine
-
SAPER DOCUMENTARE, è la prima regola il sopralluogo e le annotazioni:
a. Informazioni su chi ha segnalato il crimine, come e quando
b. Informazioni raccolte al momento del primo intervento
c. Descrizione della scena
d. Descrizione della vittima con l’aiuto del medico legale
e. Videoregistrazioni, fotografie e disegni v. mappe delitto: Kurt Cobain, un suicidio troppo
scontato (non furono rilevate le impronte sul fucile, si era iniettato una quantità tale di droga
che non si sarebbe potuto sparare, il medico legale arrivò tre ore dopo)
f. Possibilità di ricostruire tridimensionalmente la scena del crimine con scanner e di rivederla in un
apposito “teatro” con uno schermo in plexiglass gigante retroilluminato, su cui vengono
proiettate, a grandezza naturale, le immagini della scena ricostruita. Speciali occhiali consentono
una visione stereoscopica (v. Minority Report)
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CHE COSA CERCARE? Qualunque sia la scena del crimine, le tracce fisiche da cercare sono tre:
TRACCE UMANE: sangue (test luminol: è una sostanza che a contatto con il ferro dell’emoglobina si
ossida e da incolore produce una luminescenza bianco-blu visibile solo al buio. Sensibilità
elevatissima: 1:5.000.000. Attenzione perché l’effetto è transitorio! Altra analisi sulle tracce di
sangue: BPA), seme (come fare a individuarlo? microscopio e test per fosfatasi acide), capelli e peli,
saliva (test per ptialina), urina (test urea), feci, vomito
OGGETTI: armi, attrezzi e utensili, mobili e arredi spostati, diari, veicoli, mozziconi
IMPRONTE: digitali (esistono procedure diverse a seconda dei substrati. Se substrato liscio e non
poroso: laser e metodo “attack”: il cianoacrilato, vaporizzato sulle superfici in una speciale camera
barica, reagisce con i grassi del secreto papillare formando un composto di colore bianco
corrispondente all’impronta), plantari, pneumatici, segni di attrezzi, ammaccature, rotture, fori di
proiettile…
-
LA VALIGETTA. Dopo aver documentato la scena con foto e riprese video, si passa all’ispezione delle
varie tracce. Spesso infatti sono proprio i particolari non visibili ad occhio nudo che permettono di
ricostruire la dinamica del fatto e individuare l’autore del reato. Per questi rilievi gli esperti portano
con sé una valigetta che contiene tutti gli strumenti necessari.
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I METODI DI RICERCA. Per esaminare in modo più approfondito la scena del crimine gli investigatori
usano diversi metodi per rilevare tutte le possibili tracce fisiche. E’ necessario applicare un metodo
scientifico, un modello che cambia soprattutto in funzione delle caratteristiche della scena del
crimine. Es.:
Per striscia o linea: per scene ampie e all’aperto
A griglia: efficace ma dispendioso
A zona: se scene già suddivise (es. appartamenti o palazzi)
A raggiera: in scene circolari e piccole
A spirale: per le scene che non presentano barriere fisiche (es. lago)
Poi iniziano gli interrogatori e il confronto di esiti autoptici, balistici, biologici, ambientali. E’ in
queste prime fasi delle indagini che intervengono gli uomini della scientifica: persone che
lavorano in equipe e che, attraverso il rigore del metodo scientifico, “fanno parlare” luoghi,
reperti e vittime. Il compito della polizia scientifica non è quello di risolvere i casi, ma piuttosto
di fornire degli elementi utili per lo sviluppo delle indagini. A loro non spetta giudicare, ma solo
analizzare, confrontare, rilevare. Importante l’interpretazione del dato e affiancare il dato alle
indagini “convenzionali” (es. interrogatori, pedinamenti, …)
STAZIONE 2 - PIU’ DISCIPLINE AL SERVIZIO DELLE INDAGINI!
Ma quali sono le discipline scientifiche che possono essere prestate al servizio della legge (cioè
forensi)? Tutte, nessuna è esclusa a priori. Vediamo insieme alcuni esempi:
MEDICINA E BIOLOGIA L’ANALISI DEL CORPO
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IDENTIFICARE UN CADAVERE: quando un corpo è irriconoscibile come fare a risalire alla sua
identità? DNA, impronte digitali, ossa, denti:
a. Impronte digitali. In caso di putrefazione, carbonizzazione, mummificazione non è così semplice
prender le impronte digitali: sono necessarie dunque tecniche particolari per poter ottenere
impronte utili per un confronto. Per reidratare: iniettare glicerina sottopelle. Se putrefazione, per
disidratare: alcool etilico. Se carbonizzazione: pugno chiuso, le impronte si preservano. Nuova
tecnica: strato di lattice steso sull’impronta.
b. Antropologia forense. Anche da pochi frammenti di osso l’antropologo forense può riuscire a
ricostruire l’identità della vittima (età, sesso, razza…) e la dinamica della sua morte
(difficilissimo). SI occupano di scheletri ma anche di vittime di disastri di massa e carbonizzati. E’
un po’ archeologo: veri e propri scavi! Telefilm: Bones
c. Odontoiatria forense. I denti come le impronte digitali: sono unici. Per determinare l’identità di
un individuo si ricorre al metodo del confronto. La dentatura dà inoltre molte informazioni su
età, razza (gli asiatici hanno denti a pala), abitudini di un soggetto (suonatori o fumatori).
Talvolta si può risalire all’analisi delle cause di morte (es. identificazione di morfina ed eroina nei
tessuti dentali). I bytemarks.
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STABILIRE L’ORA DELLA MORTE: è il compito più difficile a. Livor (presenza di ristagni di sangue). Inizia a fissarsi dopo 6 ore e trascorse 12 ore, se il
cadavere viene girato il livor rimarrà fisso.
b. Rigor (irrigidimento dovuto alla contrazione dei muscoli per le modificazioni chimiche che
avvengono dopo la morte). Inizia da 1 a 3 ore dopo la morte, in 12 ore si estende a tutto il
corpo, poi scompare in 24 – 72 ore. (permette di osservare casi di spostamento del cadavere)
c. Frigor (raffreddamento del corpo). La perdita di calore è di circa 1°C all’ora ma viaria in base a
moti parametri (febbre, attività fisica, peso e temperatura ambientale)
d. Residui di cibo. Se ci sono resti di cibo nello stomaco la morte è sopraggiunta entro 3 ore dal
pasto; sostanze semidigerite nell’intestino tenue indicano che sono trascorse almeno 6 ore,
mentre l’assenza di resti suggerisce che sono passate più di 8 ore da pasto.
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e. Larve e insetti. Lo studio della microfauna cadaverica può permettere di datare il decesso con un
margine di errore di 24 ore, anche dopo diversi giorni dal ritrovamento e di stabilire anche il
luogo della morte.
Dopo qualche minuto dal decesso arrivano le mosche Calliphoridae (colore blu o
verde
metallico): depongono le uova negli orifizi e nelle ferite (sono diurni).
Subito dopo arrivano le Sarcophagidae, mosche che depositano le larve negli stessi punti in cui
le prime hanno deposto.
Le larve poi si sviluppano in 3 stadi: al terzo stadio, raggiunto il culmine dell’appetito, il cadavere
viene distrutto. Poi gli insetti iniziano a strisciare lontano dal cadavere per trovarsi una nicchia e
cominciare l’ultima fase larvale (trasformazione in pupa).
Poi arrivano i coleotteri.
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STABILIRE LA PROVENIENZA DEL CADAVERE. (es. analisi pollini e terreni)
CHIMICA analisi veleni, droghe, vernici, colle, inchiostri e…
Polveri da sparo: il guanto di paraffina era stato inventato per riuscire a prelevare dalla pelle i residui della
polvere di lancio (nitrati e nitriti) e i residui dell’innesco (piombo, bario, antimonio), ma per poter essere
analizzato il guanto doveva essere distrutto, era poco pratico e poteva dare falsi positivi. Infatti il metodo
permette la rilevazione degli elementi sopraccitati anche se “separati” gli uni dagli altri. E rilevare uno dei 4
elementi singolarmente non indica con certezza che quell’epidermide è stata a contatto con la camera di
sparo. Oggi si usa il Tampon Kit, più sicuro, pratico e ripetibile. Tempo entro cui il test ha validità: 1 giorno,
ottimo entro 7 ore dallo sparo.
MATEMATICA, INFORMATICA, FISICA biometria, balistica, BPA (le caratteristiche delle gocce dipendono
da:superficie d’impatto, altezza di caduta, posizione di vittima e aggressore, tipo di arma, vaso reciso), e…
SPAID - Sistema Periferico di Acquisizione delle Impronte Digitali per il Ministero dell’Interno.
Il software dello SPAID è un sistema per identificare in maniera certa gli individui attraverso l’acquisizione e
il riconoscimento della loro impronta digitale. Il sistema integra un PC portatile con modem e scheda LAN,
uno scanner per l’acquisizione delle impronte digitali, una videocamera. La sua portabilità ne permette
l’utilizzo in qualsiasi località dove sia necessario identificare soggetti (ad esempio alle frontiere, sui treni,
negli ospedali). BDI (Biometric Data Interchange), realizzato da Finsiel, è il software a bordo del sistema
SPAID, mentre il collegamento alla banca dati AFIS può avvenire via telefonica RTG, rete IP o GPRS/GSM. Lo
SPAID collegato al sistema AFIS (Automatic Fingerprint Identification System) del Ministero dell’Interno
(Polizia Scientifica), acquisisce a livello locale le impronte digitali, la foto, i segni particolari e i dati anagrafici,
ed effettua, tramite opportuni algoritmi, l’estrazione delle caratteristiche dell’impronta, la compressione dei
dati e il loro invio criptato al sistema centrale AFIS.
L’importanza delle banche dati per poter archiviare e confrontare impronte, foto, segni particolari, DNA,
bossoli e proiettili.
E la banca dati del DNA (CODIS)? In Italia esiste una proposta di legge: il dna sarà prelevato ai condannati
e, in alcuni casi, ai fermati. Le informazioni ricavate non saranno di tipo medico, e verranno usate soltanto a
scopo identificativo.
Confronto di profili genetici: qualunque sia il metodo usato, il risultato permette di individuare solo il sesso
della persona e un codice numerico che è unico per ogni individuo: è questa l’impronta genetica. Per essere
certi dell’identificazione è necessario che i due campioni di DNA confrontati corrispondano in almeno 13
punti. Si analizza il cromosoma Y, microsatelliti, DNA mitocondriale.
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STAZIONE 3 – DALLA FINZIONE ALLA REALTA’: postazioni multimediali
SIMULATORE DI SOPRALLUOGO: è stato, almeno inizialmente, concepito come strumento di formazione e
aggiornamento dell’operatore di polizia, ma poi ci si accorse che la fruibilità del progetto era praticamente
totale. Con questo gioco sono stati evidenziati migliori risultati d’apprendimento.
REPLAY - ERRORI IN TV: un modo divertente per smascherare alcuni degli errori più clamorosi trasmessi in
alcuni dei più famosi film polizieschi.
STAZIONE 4 – ARMI E IMPRONTE: L’EVOLUZIONE DELLA POLIZIA SCIENTIFICA
Fra le problematiche di cui si è occupata la criminalistica, quella dell’identificazione personale è stata ed è
ancora la più assillante. In passato erano diversi i modi per marchiare, e dunque riconoscere, i criminali
(spezzare gli incisivi, mozzare il naso, marchiare a fuoco) anche se per molto tempo il metodo più immediato
per riconoscere un criminale era quello della “parata”, adottato dai poliziotti francesi nel XIX secolo.
1810: Lombroso introduce l’antropologia criminale, cioè studia il delinquente tramite una valutazione dei
caratteri morfologici e psichici del soggetto
Nel XIX secolo si diffonde il pensiero positivo e fanno la loro comparsa i primi romanzi gialli (Conan Doyle,
Poe) che basano le loro trame sul ragionamento logico-deduttivo. In questo clima Bertillon ideò il primo
metodo scientifico di segnalamento mediante la rilevazione metrica di 11 misure del corpo (svantaggi:
sistema metrico non universale, necessità di collaborazione, necessità di assoluta precisione, variabilità della
statura in diversi momenti della giornata e dell’età).
Grazie al biologo Malpighi (XVII secolo) e a Sir Henry (XIX secolo) viene effettuata la prima classificazione
delle impronte digitali.
In Italia nel 1902 viene istituita a Roma la prima scuola di Polizia scientifica sotto la direzione di Ottolenghi.
Grazie a lui il sopralluogo viene sistematizzato. I cartellini d’epoca che vedete qui, sono stati voluti così
proprio da Ottolenghi.
Nel 1913 viene pubblicato il Codice di Procedura Penale nel quale, per la prima volta, si afferma la possibilità
che il magistrato e l’ufficiale di polizia giudiziaria procedessero nelle loro indagini a rilievi tecnici.
La scienza criminalistica è nata nel momento in cui gli scienziati di qualunque disciplina si decisero di riunirsi
in modo armonico e sinergico per concorrere all’individuazione dell’autore di un reato. Questo è il grande
merito di Ottolenghi, l’avere attribuito dignità scientifica all’attività di investigazione tecnica.
Le nuove procedure di identificazione vennero messe alla prova nel 1926 con il caso dello smemorato di
Collegno.
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BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA
Speciale Newton Sulla scena del crimine, 2004
Speciale Focus Le più sorprendenti storie di Crimini e Criminali
C. Amato, Italia Criminale, Newton Compton, 2006
G.Ceccaroli, Sulle tracce del delitto, Imprimitur, 2000
C. Cattaneo, M. Maldarella Crimini e farfalle. Misteri svelati dalle scienze naturali, Raffaello Ed. 2006
M. Centini, Misteri d’Italia, Newton Compton, 2006
L. Garofano, Delitti imperfetti Atto I e Atto II, Tropea, 2006
C. Lucarelli, M. Picozzi La nera. Storia fotografica di grandi delitti italiani dal 1946 ad oggi,
Mondadori 2006
C. Lucarelli, M. Picozzi Tracce criminali, storie di omicidi imperfetti, Mondadori, 2006
Polizia di Stato La Polizia Scientifica 1903 - 2003, Laurus Robuffo, 2004
C. Tani Assassine Mondadori, 1999
E. J. Wagner La scienza di Sherlok Holmes, Bollati Boringhieri, 2007
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