1 Deliberazione C.C. n. 39 del 26 febbraio 2008 MOZIONE

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1 Deliberazione C.C. n. 39 del 26 febbraio 2008 MOZIONE
Dott. Francesco Macchi
Deliberazione C.C. n. 39 del 26 febbraio 2008
MOZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE DI PIETRO - ITALIA
DEI VALORI SULL’ADESIONE AL PROTOCOLLO D’INTESA SUI
MATRIMONI MISTI. APPROVATA.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Vista la Mozione in oggetto, che si allega alla presente;
Sentita l’illustrazione del consigliere Giordano;
Sentito l’intervento del consigliere Legnani che propone di modificare
l’impegno al Sindaco e alla Giunta comunale con la frase: “A valutare la
possibilità di adesione al Protocollo d’Intesa sopra menzionato e di attivarsi in
ogni caso affinchè il Comune di Legnano adotti comportamenti analoghi a quelli
menzionati nel Protocollo d’Intesa di cui in premessa”;
Ascoltato, inoltre, l’intervento del consigliere Giordano, il quale dichiara di
condividere e di sottoscrivere la mozione integrata;
Sentita la discussione…omissis…;
Esce il consigliere Bigatti: presenti 28 – assenti 3.
Proceduto alla verifica delle presenze mediante sistema elettronico, dalla
quale risultano:
consiglieri presenti: 28
consiglieri assenti: 3 (Bigatti, Muroni e Tripodi)
consiglieri votanti: 28
Con 20 voti favorevoli e 8 contrari (Ferrazzano, Frustagli, Rossi, Quaglia,
Bruschetta, Crespi, Rotondi e Gusmeri), rilevati mediante dispositivo elettronico
DELIBERA
di approvare il testo della Mozione integrato che viene di seguito riportato:
“””
MOZIONE
IL CONSIGLIO COMUNALE DI LEGNANO
PREMESSO CHE
C.C. n. 39 del 26.02.2008 - Mozione presentata dal gruppo consiliare Di Pietro - Italia dei Valori sull’adesione al
Protocollo d’intesa sui matrimoni misti. APPROVATA.
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Dott. Francesco Macchi
I matrimoni misti, da intendersi nell’accezione di unione tra un cittadino italiano
ed uno straniero, oltre a costituire un fenomeno sociale nuovo o quanto meno di
cui ci si sta forse rendendo conto in questi ultimi anni, rappresentano anche un
significativo indicatore del processo di integrazione dei cittadini stranieri utile
per conoscere il grado di radicamento ed articolazione presente nel nostro
Paese;
VERIFICATO CHE
I dati forniti dal rapporto presentato all’inizio del 2007 dall’Istituto Nazionale di
Statistica (ISTAT) “Il matrimonio in Italia, un’istituzione in mutamento” consultabili al sito web www. istat.it – che riguardano i principali risultati delle
rilevazioni sui matrimoni celebrati in Italia, aggiornati al 2004-2005, mostrano
come i matrimoni in cui uno dei due sposi o entrambi siano di cittadinanza
straniera costituiscano il 12,5% di tutte le celebrazioni del 2005 mentre erano
solo il 4,8% del totale nel 1995;
ATTESO CHE
In questi ultimi anni si sta sviluppando un altro fenomeno che seppur
riconducibile al matrimonio misto sotto l’aspetto dei soggetti che lo contraggono
– uno dei due sposi è effettivamente straniero – sotto tutti i restanti profili
presenta invece tutte le peculiarità e le caratteristiche vere e proprie di un
matrimonio di comodo, stipulato unicamente per motivi di convenienza;
RILEVATO CHE
Ciò è reso possibile da un vuoto legislativo in quanto l’art. 6 secondo comma
del T.U. 286/1998 e ss.mm.ii. ed il disposto di cui all’art. 51 primo comma del
D.P.R. 396/2000 e ss.mm.ii. non prevedono che nell’ambito della celebrazione
sia dei matrimoni civili che il Sindaco, quale Ufficiale di Governo, è tenuto a
celebrare e sia anche di quelli concordatari, entrambi (civili e concordatari)
preceduti dalla pubblicazione di matrimonio, debba essere presentato tra i
documenti di istruttoria, il permesso di soggiorno;
CONSTATATO CHE
È allo studio un Protocollo d’Intesa - la cui adesione, su base volontaria, ha già
trovato l’appoggio di diversi comuni italiani - che prevede l’obbligo da parte dei
Sindaci dei paesi aderenti di comunicare, in presenza di cittadini stranieri
nubendi, il relativo nominativo, acquisito presso lo sportello dell’Ufficio di Stato
Civile comunale in sede di presentazione di istanza di pubblicazione di
matrimonio, alla Stazione dei Carabinieri o alla Questura competente per
territorio, affinché queste provvedano ai relativi adempimenti del caso,
ATTESO CHE
Con l’adesione a tale protocollo si perseguirebbero le seguenti finalità:
C.C. n. 39 del 26.02.2008 - Mozione presentata dal gruppo consiliare Di Pietro - Italia dei Valori sull’adesione al
Protocollo d’intesa sui matrimoni misti. APPROVATA.
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Dott. Francesco Macchi
•
Evitare che il cittadino straniero non in regola con il permesso di
soggiorno, eludendo i normali canali previsti dalla legge, possa
“regolarizzare” la propria posizione utilizzando il matrimonio come mezzo
per legalizzare la propria clandestinità;
•
Costituire un forte deterrente nei confronti delle organizzazioni criminali
responsabili di questi finti matrimoni combinati per fini illegali e
fraudolenti prevenendo, nel rispetto della legalità ma anche e soprattutto
del principio della dignità umana propria di ogni singolo individuo,
un’infinita quantità di truffe che sfruttando lo stato di necessità vengono
attualmente perpetrate a danno delle persone più deboli ed appartenenti
alle fasce sociali più a rischio.
IMPEGNA
IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
A valutare la possibilità di adesione al Protocollo d’Intesa sopra
menzionato e di attivarsi in ogni caso affinchè il Comune di Legnano adotti
comportamenti analoghi a quelli menzionati nel Protocollo d’Intesa di cui in
premessa
“”””””
Fine lavori ore 23,00.
C.C. n. 39 del 26.02.2008 - Mozione presentata dal gruppo consiliare Di Pietro - Italia dei Valori sull’adesione al
Protocollo d’intesa sui matrimoni misti. APPROVATA.
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