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CO R RI ER ECO NO M I A 19 LUNEDÌ 6 LUGLIO 2015 MERCATI & PROFESSIONI Storie, temi e personaggi Mercati Il disegno di legge sulla concorrenza divide le categorie 1 Riforme Società e immobili: i notai ripartono all’attacco Il nuovo ruolo degli assistenti sociali U Altre proteste contro la perdita dell’esclusività su alcuni atti «Meno tutele ai cittadini e rischi di infiltrazioni criminali» DI ISIDORO TROVATO T orna alla ribalta la protesta dei notai contro il governo. Il tema dello scontro resta il disegno di legge sulla concorrenza varato dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio scorso. Il provvedimento toglie ai notai l’esclusività sui contratti immobiliari non abitativi per valore catastale sino a 100 mila euro e la costituzione di società semplificate per scrittura privata. altri interventi legati correttamente alla concorrenza, il notariato contesta gli articoli in campo immobiliare e societario in quanto saranno compromessi i registri pubblici italiani, quello immobiliare e quello societario». La risposta Dal governo, però, già qualche mese fa sono arrivate rassicurazioni di tenuta del sistema: nessuno vuole mettere a rischio i registri pubblici italiani, non si intende depotenziare il ruolo del nota- io, non si abbasserà il livello di attenzione su possibili infiltrazioni della criminalità organizzata. Le risposte del governo, però, non sono piaciute al mondo notarile che in questi giorni ha mobilitato i suoi iscritti a Milano e a Roma per rimettere il disegno di legge sulla concorrenza al centro del dibattito. Le proposte Il dissenso più alto, da parte dei notai, si concentra negli articoli 28, 29 e 30 del testo e proprio Il rischio Secondo i notai queste norme possono esporre il sistema Paese, e in particolare le fasce più deboli dei cittadini, a rischi di abusi, frodi e infiltrazioni criminali, con un grave danno economico e sociale. «Non siamo contrari alla concorrenza e alle liberalizzazioni — fanno sapere dal notariato italiano —, siamo anzi in linea con l’Antitrust e l’Ocse. Negli ultimi anni sono sparite le tariffe minime (Bersani nel 2006 e Monti nel 2012, ndr), il numero dei notai è aumentato a 6.300 ed è stato ampliato l’ambito territoriale di competenza. Ma, a differenza di In campo Maurizio D’Errico alla guida dei Consiglio nazionale del Notariato e Andrea Mascherin, ai vertici del Consiglio nazionale forense Quel compromesso sul Trattato Ue-Usa Sulle controversie imprese-Stati I su quelle tre norme arrivano le proposte per realizzare gli obiettivi di un’efficiente semplificazione a vantaggio del sistema Paese e una riduzione dei costi per i cittadini e per le imprese. Strada facendo i notai hanno persino trovato qualche inaspettato alleato come il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, che sostiene: «Nessuno di noi è amico dei notai, pur ribadendo che, anche in questo settore, la concorrenza si realizza aprendo il mercato, ad esempio ampliando il numero degli studi senza legarlo al numero dei cittadini nel territorio; non vogliamo sminuirne il ruolo. La compravendita è un atto super partes di cui il notaio, pubblico ufficiale, ne assicura la legalità. Tale legalità e la conseguente sicurezza offerta al cittadino vanno tutelate. La nozione di immobili non ad uso abitativo ricomprende capannoni industriali e terreni, per i quali il rischio di inserimento della malavita a fini di riciclaggio è elevatissimo. È necessario, dunque, considerare questo aspetto quando si parla di liberalizzazioni». Il tutto senza dimenticare, invece, che diverse associazioni di avvocati (quelli che potrebbero verosimilmente prendere il posto dei notai) si sono dette pronte a una formazione specifica per affiancare i notai senza alcun timore di indebolire il sistema. Prova evidente di quanto sia delicata la questione in ballo, in bilico tra competenze, tutele e interessi di business. Perché non bisogna dimenticare che i notai stanno conoscendo la più dura flessione di fatturati della loro storia. E anche questo ha un ruolo in tutta la vicenda. n simposio europeo degli assistenti sociali per affrontare quelli che saranno i tratti caratteristici della professione nei prossimi anni. Si è svolto qualche giorno fa a Milano con una vivace riflessione a tutto campo. «Gli assistenti sociali esercitano nei più diversi ambiti che riguardano i processi di inclusione sociale — afferma Silvana Mordeglia, presidente del Consiglio nazionale — ed è per questo motivo che dobbiamo essere capaci di far seguire alle nostre competenze anche una serie di elaborazioni teoriche che ci permettano di essere ancora più incisivi verso la politica. Dobbiamo essere in grado di indicare, ad esempio, le più idonee strategie per uscire da questa grande crisi prima sociale che economica». Dal simposio è emerso che uno dei temi che sta particolarmente a cuore alla professione è quello della formazione universitaria di servizio sociale che, nel nostro Paese, presenta gravi problemi di criticità. E ampi margini di miglioramento. I. TRO. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA a cura di Ivo Caizzi [email protected] Offshore l voto dell’Europarlamento per indirizzare il negoziato in corso tra Bruxelles e Washington sul Trattato di libero scambio tra Ue e Usa (Ttip), in programma mercoledì prossimo a Strasburgo, è indicativo per capire come si procede nei Palazzi comunitari. Inizialmente era previsto nella sessione di giugno. Ma il presidente dell’Europarlamento, il socialdemocratico tedesco Martin Schulz, è ricorso a un cavillo procedurale per rinviare il voto all’ultimo minuto. Il suo stesso gruppo eurosocialista si era diviso su un punto molto delicato: la costituzione di un organismo per gli arbitrati (Isds) nelle controversie tra investitori privati e Stati. Le lobby di influenti multinazionali, quando la trattativa tra Bruxelles e Washington era condotta nella riservatezza, erano riuscite a far considerare l’istituzione di un tribunale speciale, dove la tutela degli investimenti sarebbe stata giudicata di fatto prioritaria rispetto agli interessi della collettività e degli Stati (garantiti dal normale apparato giuridico). Appena hanno scoperto questa manovra, le associazioni europee impegnate a bloccare l’accordo di libero scambio (da loro considerato antidemocratico e pericoloso per i diritti sociali) sono insorte. E hanno iniziato a Incontri premere sugli eurodeputati per contrastare l’azione delle lobby delle multinazionali. La maggioranza, composta dal partito di centrodestra Ppe e dagli eurosocialisti di S & D, sembrava saltata quando è stato fissato il primo voto sulla risoluzione, che serve a fornire le indicazioni dell’Europarlamento ai negoziatori della Commis- campagna Stop-Ttip ritengono il testo «inaccettabile» e poco chiaro. Le lobby delle multinazionali restano convinte di poter raggiungere i loro obiettivi. Il Trattato UeUsa, quando sarà completato, diventa valido solo dopo l’approvazione dei governi e dell’Europarlamento. Tuvalu Ha annunciato il suo arrivo oggi a Bruxelles Enele Sopoaga, premier di Tuvala, un micro Stato composto da un gruppo di isolette e di atolli nell’Oceano Pacifico. Situato tra le Hawai e l’Australia è abitato da circa 11 mila abitanti di origine principalmente polinesiana. Sopoaga ha in corso un tour in Europa per chiedere aiuto contro il rischio di «sparizione» della sua nazione a causa del surriscaldamento del Pianeta. LE MOSSE GIUSTE PER UNA STRATEGIA VINCENTE Euronomine Tuvala Enele Sopoaga sarà oggi a Bruxelles sione europea. Il rinvio del voto ha evitato il rischio di una clamorosa bocciatura in aula con annullamento dell’influenza del Parlamento. Ora è stato trovato il tipico compromesso Ue, che propone un testo generico e interpretabile in vari modi. Al punto che il presidente degli eurodeputati socialisti Gianni Pittella ha considerato l’organismo per gli arbitrati «morto». Gli attivisti della Nelle lottizzazioni comunitarie la presidenza dell’Eurogruppo andava assegnata a un eurosocialista. Il ministro delle Finanze olandese Jeroen Dijsselbloem conquistò la poltrona abbinando l’essere laburista e, contemporaneamente, sostenitore del rigore di bilancio (come la cancelliera tedesca di centrodestra Angela Merkel). La settimana scorsa Dijsselbloem si è schierato apertamente con Merkel a favore del «sì» nel referendum in Grecia sulle misure di austerità volute dai creditori. Dopo questo appoggio anti-Atene, è considerata scontata la sponsorizzazione di Berlino per la sua conferma al vertice dell’Eurogruppo. © RIPRODUZIONE RISERVATA ARCA MULTIASSET BALANCED ARCA MULTIASSET AGGRESSIVE Fai crescere il valore reale dei tuoi investimenti con le strategie Arca Multiasset Materiale pubblicitario. 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