Francesco Vezzoli - William T. Georgis

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Francesco Vezzoli - William T. Georgis
RIVISTA INTERNAZIONALE
DI ARREDAMENTO
DESIGN
ARCHITETTURA
N.413 - OTTOBRE 2015
€ 5,00
Poste Italiane Spa - Sped. A.P.
D.L. 353/03 Art. 1, Cm. 1, DCB MI
EDIZIONE ITALIANA
with ENGLISH TEXTS
ARCHITECTURAL DIGEST. LE PIÙ BELLE CASE DEL MONDO
Neon!
100 Anni di Arte,
Arredo e Poesia
Le Guide di «AD»
Le Fiere d’Autunno
I Mobili d’Artista
Un Portfolio Esclusivo di
Francesco Vezzoli
Questo Mese
Antico e Contemporaneo
in 9 Case d’Autore
Arte&Design
EDIZIONI CONDÉ NAST
RICHARD PRINCE,
TAKASHI MURAKAMI,
JEAN-MICHEL BASQUIAT,
ANDY WARHOL.
SULL’OCEANO, ARTE
CONTEMPORANEA.
E VINTAGE, ED ESOTICO.
testo di MARINA PIGNATELLI
—
fotografie di GIANNI FR ANCHELLUCCI
U
n noto immobiliarista europeo
che ha eletto gli Stati Uniti come
seconda patria vive e lavora a
New York con la moglie, psicanalista, e i loro figli. S’innamorano
di una maestosa villa georgiana
dei primi del 900 a Southampton, che non esitano ad acquistare. Si rivolgono quindi
all’architetto William Georgis, noto per l’eleganza e l’armonia con cui sa coniugare antico e contemporaneo.
L’eccentrico e viziato cliente concede all’architetto soltanto quattro mesi di tempo per rivoluzionare il maniero
e trasformarlo nella casa del mare adatta ai loro gusti e
al loro stile di vita glamour.
William Georgis accetta la sfida e con Joice Lowie,
William McBarron e il paesaggista Mario Nievera,
riesce a terminare i lavori in tempo per la stagione
estiva. Dipinge di bianco gli esterni per ringiovanire
la villa e disegna una romantica loggia protetta da
candide tende di tela, da cui si domina la piscina tra
il verde del prato, domato e armonizzato dalle mani
esperte di Nievera. Comode chaise-longue e un lettino
in mezzo al prato offrono un momento di relax, anticipando il piacere d’immergersi nell’Oceano. Sofà e
poltrone in legno e lino bianco, una consolle dell’800
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francese in marmo intagliato, un tavolino degli anni
60 arredano la loggia lasciando intuire lo stile degli
interni ma non la loro grandeur. Jokokkun, scultura di
Takashi Murakami, accoglie l’ospite all’ingresso, le cui
pareti sono impreziosite da un’opera di Jack Pierson
e dalla serigrafia su tela di Richard Prince What a
kid I was. Nell’ampio living la luce attraversa finestre
fuori misura, illumina pareti candide e i pavimenti in
frassino laccati di bianco, ideale cornice per l’incredibile collezione di arte contemporanea, in un’armoniosa
fusion con vintage ed esotico.
Alte e affusolate lampade da terra cinesi e giapponesi
disegnate da Mattia Bonetti, altre di Naga Antiques
e alcune coreane in porcellana creano una luce calda
che fa risaltare la scultura in bronzo di Charles PriPinacoteca. In apertura: nell’ingresso, davanti alla serigrafia
a tutta parete What a kid I was, di Richard Prince, 2 R Not,
una poltrona di gusto sperimentale ideata da Ron Arad
nei primi anni 90. In alto: Butterflies, un’opera di Andy Warhol
realizzata su tre pannelli di legno. Sul pavimento in frassino
poggia un tappeto marocchino. In alto a destra: la sala
da pranzo. Attorno al tavolo in noce americano, alcune sedie
in legno di rovere rivestite di pelle nera disegnate da Marc
Newson. Alla parete la serigrafia Knives di Andy Warhol.
ce sul coffee table, la Victoire de Samothrace di Yves
Klein su un tavolo più piccolo, una serigrafia su tela di
Richard Prince alla parete e una scultura in bronzo di
Kiki Smith. Di fronte, nella zona pranzo, composta da
un tavolo in noce americano abbinato a sedie di Mark
Newson in legno e pelle nera, una serigrafia di Andy
Warhol, Knives, perfettamente in tema.
Il salotto è impreziosito dall’opera Camouflage e dal
dipinto R.C. Gorman di Andy Warhol, e dall’importante scultura in bronzo patinato su legno di André Arbus.
Warhol danno tono all’essenziale letto matrimoniale, il
cui bianco è spezzato da una coperta su cui è ricamato
“Capri”, l’isola preferita dalla coppia. Una chaise-longue
in velluto panna con inserti blu, un tavolino d’appoggio, una lampada da terra in acciaio, accanto a un camino su cui troneggia Two Pills, famosissima opera
di Damien Hirst, incorniciano l’angolo prediletto del
padrone di casa, dove ogni giorno legge di buon’ora le
notizie sui giornali internazionali. Mentre tre opere di
Wolfgang Tillmans, Blushes 6, Blushes 38 e Blushes 1,
L’eccentrico e viziato cliente concede all’architetto soltanto
quattro mesi di tempo per trasformare il maniero
nella casa del mare adatta ai suoi gusti e al suo stile di vita.
Il corridoio che porta al secondo piano è scaldato da
un elegante tappeto in seta, iuta e lino, disegnato da
William Georgis, e l’arte è presente con l’opera Ass Killer
di Jean-Michel Basquiat. Nel salottino che anticipa
l’atmosfera sexy della camera da letto padronale, con
vista sull’Oceano, un semplice sofà e mobili realizzati
con un solo blocco di legno di acacia da Tucker Robbins,
ex monaco e oggi notissimo artista tribale. Nella luminosissima camera padronale i ritratti di Marilyn di Andy
decorano la parete dall’altro lato. Una sinfonia marina di bianco e blu conferisce un senso di relax al salottino che separa le due camere degli ospiti. Grandi
pouf rossi, la serena tela dell’artista Gaston Bertin
Always Always ed eleganti tavolini in acciaio con basi
in travertino, su cui si nota la lampada a forma di conchiglia di Thomas Boog, come una maxilanterna di
carta giapponese, confermano il look contemporaneo e
l’insuperabile armonia che caratterizza la dimora. FINE
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Ultralight. Nella stanza padronale, accanto a una chaise-longue di William Georgis per Gratz Industries rivestita con un velluto di Holly Hunt,
un tavolino di Weinberg e una lampada da terra in acciaio satinato di Cedric Hartman. Il tappeto è di AM Collections. A destra: ancora la stanza padronale.
Sul camino spicca Two Pills, un’opera di Damien Hirst. Sedia Eames Aluminum Group disegnata da Charles e Ray Eames e prodotta da Herman Miller.
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Totem. Da sinistra in alto, in senso orario: un dipinto di Andy Warhol e una scultura di André Arbus nel soggiorno. Camouflage di Andy Warhol fa da sfondo
a un tavolo anni 50 e a una lampada in bambù. La scultura Jokokkun di Takashi Murakami. Un salottino con lampadario di Isamu Noguchi, pouf e coffee table
di Galerie Van Der Straeten. A destra: nel soggiorno, lampade di legno Mattia Bonetti, sedia francese anni 50. Sul tavolo, Victoire de Samothrace di Yves Klein.
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