NEWS Corruzione: disponibile il toolkit di Assolombarda per

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NEWS Corruzione: disponibile il toolkit di Assolombarda per
14/3/2017
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NEWS Corruzione: disponibile il toolkit di Assolombarda per valutare il livello di protezione
aziendale
Assolombarda ha messo a punto un toolkit che consente alle imprese di fare una
autodiagnosi del livello di protezione della propria impresa rispetto al rischio di corruzione
e, se necessario, di adottare le misure per prevenirla o eliminarla.
Il manuale individua le aree a rischio in ciascuna delle funzioni aziendali: amministrazione
e finanza; acquisti, appalti e subappalti; rapporti con enti pubblici e pubbliche relazioni;
gestione delle risorse umane; sviluppo del business; assetto proprietario/struttura
societaria; vendite e distribuzione; smaltimento rifiuti; produzione, gestione operativa e
logistica; infine, sistemi informativi.
L'iniziativa di Assolombarda deriva dalla presa di coscienza della scarsa conoscenza del
fenomeno dell'infiltrazione mafiosa che, in ambito aziendale, si discosta molto
dall'immaginario collettivo di una mafia fatta di regolamenti di conti e fatti cruenti. Si parla
piuttosto di gestione delle suddette attività secondo modalità illegali, pur se sapientemente
occultate, di cui non tutti gli anelli dei meccanismi decisionali e operativi delle imprese
riescono facilmente a rendersi conto. Oltretutto, spiega Antonio Calabrò, vicepresidente di
Assolombarda con delega alla legalità e alla responsabilità d'impresa - oggi si registra
un'allarmante presenza di mafia e 'ndrangheta in settori nuovi come quello delle farmacie.
Il toolkit, disponibile online, è il frutto di 500 incontri con gli associati e di oltre due anni di
lavoro, cui hanno contribuito la Fondazione ISTUD e il Centro di studi "Federico Stella"
sulla giustizia penale e la politica criminale dell'Università cattolica del Sacro cuore di
Milano, in collaborazione con ALDAI (Associazione lombarda dirigenti aziende industriali),
Fondirigenti e con il supporto di AIIA (Associazione italiana internal auditors).
Gli iscritti ad Assolombarda possono inoltre rivolgersi al personale di uno sportello interno,
con cui stabilire un rapporto fiduciario che consente di delineare totalmente la reale
situazione in cui si trova l'impresa.
NEWS - Alimentazione: presentata da Coldiretti la lista dei cibi più pericolosi per la salute
Il 15 ottobre 2016 Coldiretti ha presentato al XV Forum internazionale dell'agricoltura e
dell'alimentazione di Cernobbio "La classifica dei cibi più pericolosi", elaborato partendo
dalla relazione sul sistema di allerta europeo del ministero della Salute, che esamina i
rischi alimentari derivati dalla presenza di residui chimici, micotossine, metalli pesanti,
contaminanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti nel 2015.
In testa alla classifica ci sono le nocciole provenienti dalla Turchia, seguite dalle arachidi
importate dalla Cina, per la presenza di aflatossine cancerogene, rilevate anche nei fichi
secchi turchi. Seguono le erbe officinali e le spezie dall'India (peperoncino in particolare),
per presenza di agenti microbiologici e di pesticidi oltre i limiti consentiti (lo stesso vale per
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quelle cinesi, paprika, zenzero e peperoncino in testa), poi il tonno e il pesce spada dalla
Spagna, contaminato da metalli pesanti nocivi, e ancora la frutta secca dell'India, in
particolare i semi di sesamo con allarme salmonella. Allarme anche per i peperoni turchi
(eccessivo livello di pesticidi), così come per le olive e le fragole egiziane, i pistacchi
dell'Iran e degli Stati Uniti (aflatossine), il latte e derivati francesi (contaminazione
microbiologica), il pesce vietnamita, soprattutto pangasio (metalli pesanti), broccoli e
funghi cinesi, i prodotti alimentari non autorizzati USA e il pollame polacco.
La produzione agricola italiana risulta invece essere rispettosa dell'ambiente e della salute
umana, vantando il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari
(0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1,4%) e di oltre 14
volte quella dei prodotti extracomunitari (5,7%), 285 prodotti a denominazione di origine
(DOP/IGP), il maggior numero di aziende biologiche, il divieto normativo di utilizzare OGM.
NEWS Cicloturismo: nasce il sistema delle ciclovie turistiche nazionali
Lo scorso luglio 2016 il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il
ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e i
rappresentanti delle otto regioni coinvolte hanno siglato tre protocolli d'intesa per la
progettazione e la realizzazione delle prime ciclovie turistiche nazionali previste dalla
legge di Stabilità 2016.
Le regioni che si impegnano ad avviare i relativi provvedimenti amministrativi sono:
Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito delle politiche di mobilità sostenibile e interconnessa,
puntando alla costituzione di un ministero per la ciclabilità e alla realizzazione della Rete
ciclabile nazionale, che si innesta sulle dorsali della rete europea Eurovelo e deve contare
poi sull'adozione di misure per la ciclabilità urbana e la sicurezza.
I due ministeri stanno inoltre già lavorando per la firma di un quarto accordo con il Comune
di Roma, relativo al GRAB - Grande raccordo anulare delle biciclette, e con le regioni per
la redazione del "Piano straordinario per la mobilità turistica", in collaborazione con
associazioni di settore e privati cittadini.
Lo stanziamento previsto per il settore è di 91 mln di euro per il triennio 2016-2018.
Per maggiori informazioni clicca qui
NEWS Sicurezza: approvato il nuovo testo di accordo sulla formazione di RSPP e ASPP
Il 7 luglio 2016 la Conferenza Stato Regioni ha approvato il nuovo testo dell'Accordo sulla
formazione dei responsabili e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione (RSPP
e ASPP).
Tra le principali novità, la durata e i contenuti minimi dei percorsi formativi, con esplicite
indicazioni sui moduli A, B e C:
modulo A sempre di 24 ore (non comprensive della verifica di apprendimento finale),
ma ammesso anche in modalità e-Learning;
modulo B di 48 ore (non comprensive della verifica di apprendimento), che tratta più a
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fondo i rischi specifici, ora trattati meno in dettaglio nel modulo A, e comune a tutti i
settori produttivi, con eccezione di: chimico-petrolchimico, sanità, cave-costruzioni e
agricoltura-pesca, per i quali il percorso formativo deve essere integrato da moduli
specialistici, di diversa durata.
modulo C di 24 ore (non comprensive della verifica finale), che include anche cultura
della sicurezza, benessere organizzativo e team building.
Per quanto riguarda l'aggiornamento, viene consentito anche in e-Learning, con un monte
ore non più connesso al settore si appartenenza, ma fissato in base al ruolo svolto,
prevedendo 40 ore nel quinquennio per RSPP e 20 ore nel quinquennio per ASPP.
Vengono riconosciuti i percorsi formativi effettuati secondo l'Accordo Stato Regioni del
2006 per coloro che non cambiano settore produttivo, mentre vengono introdotti percorsi
formativi integrati per responsabili e addetti che vanno a operare in nuovi settori.
NEWS Privacy: 4 maggio 2016, approvato il Regolamento generale europeo per il
trattamento dei dati personali
Il 4 maggio 2016 sono stati pubblicati sulla G.U.C.E.:
il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile
2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati
personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE
(regolamento generale sulla protezione dei dati);
la direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016,
relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati
personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine,
accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla
libera circolazione di tali dati e che abroga la decisione quadro 2008/977/GAI del
Consiglio.
Entrambi i provvedimenti costituiscono il passaggio finale per l'entrata in vigore del nuovo
"Pacchetto protezione dati", il nuovo riferimento normativo in materia di tutela dei dati
personali per tutti gli Stati membri dell'UE.
Col nuovo regolamento vengono introdotte disposizioni che rafforzano la tutela della
privacy dei dati personali, specificando le condizioni per il rilascio di un "consenso chiaro"
al trattamento dei dati privati da parte dell'interessato e le modalità per garantire che le
informazioni sulla privacy siano indicate in modo chiaro e semplice; stabilendo il diritto
dell'interessato di trasmettere i propri dati a un altro titolare del trattamento e di essere
informato dell'eventuale violazione (hackering) dei propri dati personali; dando garanzie
sull'applicazione delle pene più severe per le imprese che violano le disposizioni vigenti;
regolamentando il diritto all'oblio, ossia il diritto a non restare indeterminatamente esposti
ai danni ulteriori che la reiterata pubblicazione di una notizia può arrecare all'onore e alla
reputazione, salvo che, per eventi sopravvenuti, il fatto ritorni attuale e d'interesse pubblico.
Viene inoltre sottolineata l'importanza della redazione di un codice di condotta e del
tracciamento di tutte le attività di trattamento dei dati e dell'eventuale nomina del Data
Protection Officer. In alcuni casi si rende necessario anche procedere ad una valutazione
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di impatto sui dati personali (c.d. DPIA).
Altro aspetto cruciale su cui è destinata a cambiare l'attività delle società è l'attività di
profilazione dei clienti, sulle quali occorre fornire comunicazioni particolarmente precise e
chiare agli interessati.
Per maggiori informazioni e per scaricare i testi delle disposizioni clicca qui
NEWS: presentate le firme per candidare la pizza napoletana a patrimonio immateriale
dell?Unesco
Si sono incontrati il 14 marzo 2016 alla sede centrale dell'UNESCO di Parigi per
presentare la campagna per la candidatura dell'Arte tradizionale dei Pizzaiuoli Napoletani
nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità UNESCO.
Sono i membri di Fondazione UniVerde, Coldiretti, Associazione Pizzaiuoli napoletani e
dalla Rappresentanza permanente d'Italia presso l'UNESCO, che hanno organizzato a
Parigi un incontro sul tema: "L?arte della pizza napoletana: storia e tradizione di una
passione".
L'incontro è stato preceduto dall'annuncio della Coldiretti della raccolta di oltre 400mila
firme a sostegno della candidatura fatto durante la rassegna "Verdi Passioni" di
ModenaFiere.
Per celebrare l'evento è stata sfornata la prima pizza "Petalosa" 100% italiana, farcita e
decorata con fiori commestibili in omaggio alla donna, un modo originale per sostenere il
made in Italy anche nella preparazione del piatto tipicamente italiano, che purtroppo è
spesso realizzata con un mix di farina, pomodoro, mozzarelle e olio provenienti da migliaia
di chilometri di distanza e senza alcuna indicazione per i consumatori.
Con la presentazione della candidatura all'UNESCO, la settima per l'Italia e la prima a
riguardare una tradizione connessa ad una produzione alimentare, si apre un negoziato
internazionale che coinvolge valutatori indipendenti provenienti da quasi 200 Paesi.
NEWS Legislazione: valutazione di impatto ambientale: pubblicate dal Minambiente linee
guida per la verifica di assoggettabilità, in vigore dal 26 aprile 2015
È stato pubblicato in G.U. il D.M. del ministero dell'Ambiente 30 marzo 2015 recante le
"Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei
progetti di competenza delle Regioni e Province autonome, previsto dall'articolo 15 del
decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto
2014, n. 116".
Il decreto attua le disposizioni contenute nel D.L. 91/2014 (c.d. "decreto Competitività")
convertito in legge 116/2014 e sana le difformità rilevate dall'Unione europea circa
l'applicazione del criterio dimensionale come unico parametro utilizzato per la verifica di
assoggettabilità di un progetto alla procedura di valutazione di impatto ambientale. I criteri
tecnico-dimensionali utilizzati per la fissazione delle soglie (stabilite nell'all. IV alla Parte
seconda del D.Lgs 152/2006) vengono infatti integrati con nuovi criteri tra cui: il cumulo
con altri progetti, la capacità di carico dell'ambiente naturale e la frammentazione
artificiosa di un progetto.
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Il provvedimento entra in vigore il 26 aprile 2015 e si applica a tutti i progetti per cui la
procedura autorizzativa o di screening sia in corso alla data di entrata in vigore del decreto.
NEWS Appalti: l'ANAC chiede l'obbligo di iscrizione alle "white list" per chi opera nei settori
a rischio di infiltrazione mafiosa
Con l'Atto di Segnalazione n. 1, del 21 gennaio 2015 l'Autorità nazionale anticorruzione
(ANAC) chiede a Governo e Parlamento che l'iscrizione agli elenchi di fornitori, prestatori
di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa ("white list"),
operanti nei settori elencati all'art 1, comma 53 della legge anticorruzione, diventi
espressamente obbligatoria per la partecipazione a gare d'appalto.
Tali settori sono: trasporto di materiali a discarica per conto di terzi; trasporto, anche
transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi; estrazione, fornitura e trasporto di
terra e materiali inerti; confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume;
noli a freddo di macchinari; fornitura di ferro lavorato; noli a caldo; autotrasporti per conto
di terzi; guardiania dei cantieri.
L'ANAC sostiene infatti che, mentre dalla normativa di riferimento emerge palesemente
l'obbligo di consultazione dei suddetti elenchi da parte delle stazioni appaltanti pubbliche
quale verifica antimafia per l'affidamento dei contratti, non risulti altrettanto chiaro il
corrispondente obbligo per le imprese e gli operatori economici che svolgono attività
maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa di iscriversi nei medesimi elenchi
prefettizi, tenendo anche conto che l'art. 2, comma 2 del D.P.C.M. 18 aprile 2013 disciplina
l'iscrizione alle "white list" in termini volontari.
Secondo l'ANAC, invece, tale obbligo è implicitamente ricavabile dal comma 2 del citato
art. 29 del D.L. 90/2014 che recita: "?per un periodo non superiore a dodici mesi dalla data
di entrata in vigore del presente decreto, i soggetti di cui all'articolo 83, commi 1 e 2, del
citato decreto legislativo n. 159 del 2011, per le attività indicate all'articolo 1, comma 53,
della predetta legge n. 190 del 2012 , procedono all'affidamento di contratti o
all'autorizzazione di subcontratti previo accertamento della avvenuta presentazione della
domanda di iscrizione nell'elenco di cui al comma 1.", dal momento che l'iscrizione
nell'elenco risulta essere, di fatto, una condizione preliminare per l'affidamento dei relativi
contratti.
L'Autorità anticorruzione chiede dunque un intervento di armonizzazione tra le leggi citate a cominciare dalla modifica del D.P.C.M. 18 aprile 2013 - in modo da evitare che
l'iscrizione agli elenchi, che di fatto attesta l'insussistenza di tentativi di infiltrazioni mafiose
ed è considerata per legge equipollente alle informazioni antimafia disciplinate dal relativo
codice, sia totalmente affidata alla discrezionalità dell'operatore economico, determinando
così un popolamento parziale di tali elenchi e una scarsa rappresentatività della platea
degli operatori economici che svolgono attività maggiormente esposte al pericolo di
infiltrazione criminale.
NEWS: 14 febbraio 2015, XV Giornata di raccolta del farmaco
La Fondazione Banco farmaceutico onlus, in collaborazione con Federfarma e CDO
Opere sociali, organizza la XV Giornata di raccolta del farmaco, grazie alla quale si
possono acquistare farmaci di automedicazione da destinare alle persone in difficoltà
economica assistite dagli enti convenzionati con il Banco. Li raccolgono in 1.200 comuni di
97 province i 14mila volontari coinvolti nell'iniziativa e distribuiti in oltre 3.500 farmacie
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italiane.
L'edizione 2015 si svolge sotto l'Alto Patronato del presidente della Repubblica, il
patrocinio dell'AIFA (Agenzia italiana del farmaco) e di Pubblicità Progresso e col sostegno
di Assosalute (Associazione nazionale delle industrie farmaceutiche
dell'automedicazione), FOFI (Federazione ordini farmacisti italiani), Fondazione Telecom
Italia, EG EuroGenerici, Teva e Alliance Healthcare per l'assistenza logistica.
NEWS Ricerca & Sviluppo: dal Mise due nuovi bandi per ITC e industria sostenibile
Il ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato due nuovi bandi di finanziamento per
grandi progetti di ricerca e sviluppo, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile e
attinenti le tecnologie abilitanti fondamentali definite nell'ambito del Programma Horizon
2020 (nanoelettronica, open data, cyber security, Internet delle cose, ecc.), che
comportino spese ammissibili comprese tra i 5 e i 40 mln di euro.
Il primo bando si rivolge al settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
elettroniche (ICT) e prevede una dotazione finanziaria di 150 mln di euro, destinati a
progetti che siano: coerenti con le finalità dell'Agenda digitale italiana e finalizzati ad
agevolare l'innovazione, il risparmio, la crescita economica, la crescita occupazionale e la
competitività, sfruttando al meglio il potenziale delle ICT, soprattutto tramite la creazione di
un mercato digitale unico basato su Internet veloce e superveloce, su applicazioni
interoperabili e sulle specifiche tecnologie abilitanti previste da Horizon 2020.
Il secondo bando ha una dotazione finanziaria di 250 mln di euro ed è destinato a progetti
nel campo della cosiddetta "industria sostenibile" che perseguano un obiettivo di crescita
sostenibile, efficace dal punto di vista dell'uso delle risorse, competitiva e in grado di
migliorare il livello di innovazione e avanzamento tecnologico del sistema economicoproduttivo dell'Italia.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese che esercitano attività industriale di
produzione di beni e/o servizi e attività di trasporto, comprese: imprese artigiane, imprese
agro-industriali con prevalente attività industriale, imprese che esercitano attività ausiliarie
in favore delle imprese di cui sopra, start-up innovative, centri di ricerca con personalità
giuridica, anche costituiti in rete o altre forme contrattuali di collaborazione.
Le agevolazioni sono concesse, nella forma combinata del finanziamento agevolato +
contributo diretto alla spesa.
Ciascun soggetto può presentare una sola domanda di accesso ai finanziamenti nell'arco
temporale di 365 giorni, presentando un'istanza preliminare. I soggetti che superano la
prima selezione amministrativa, finanziaria e tecnica, vengono successivamente ammessi
alla fase di negoziazione con il Ministero, nella quale devono presentare i progetti
definitivi, sulla base dei quali vengono concesse le agevolazioni.
Per la piena operatività dell'intervento occorre attendere un successivo provvedimento del
Direttore generale per gli incentivi alle imprese.
Per maggiori informazioni clicca qui
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