13 Aprile alle urne L`anno della scelta Esperienza stage

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13 Aprile alle urne L`anno della scelta Esperienza stage
er
Num
o2
8
200
o
z
r
Ma
Rubriche
Ciao ragazzi,
sulla scia dell’esordio, torna
Rikrea con il suo sekondo numero.
Arriva la primavera, e con essa
un giornalino ankora kapace di
ispirarsi all’universo giovanile,
proponendo articoli sui principali problemi dei ragazzi, come
l’orientamento universitario, e
sui loro interessi.
Con l’avvento delle elezioni abbiamo cerkato di sondare l’ambiente dei nuovi diciottenni per
kapire kuali fossero le tendenze
in atto e il loro pensiero in questa realtà in continuo cambiamento.
Musica e sport, riempiono ancora le pagine del nostro giornalino e vengono trattati dai ragazzi
per i ragazzi, nell’ottica di un informazione next-generation, ke
parla delle kose ke piacciono a
noi, quelle ke ci interessano.
Dopo aver meditato anke sulle
kritike relative al primo numero,
abbiamo cerkato di migliorare il
nostro Rikrea lavorando soprattutto sull’aspetto grafico.
La forma e la scrittura sono state rese più accattvanti e dinamike, diskostandosi da kuelle dei
giornali tradizionali di stampo
intellettuale ke tanto annoiano i
giovani, per favorire una lettura
“divertita”, che è lo scopo principale dei nostri articoli.
Insomma speriamo ke questo
nuovo numero vi entusiasmi e vi
sia d’aiuto …. ke altro dire …
buona lettura!
La Redazione
13 Aprile alle urne
Il governo Prodi ha perso la fiducia in Parlamento: il 6 Gennaio le
camere vengono sciolte ufficialmente, il voto sarà così anticipato
al 13 Aprile.
Grafici e interviste rivelano cosa
pensano gli alunni maggiorenni
di Quarta e di Quinta del nostro
Istituto.
Attualità
pag. 2
Studio e
lavoro
pag. 4
Musica
pag. 6
Sport
pag. 7
Segue a pagina 2 e 3
News
pag. 8
L’anno della scelta
Gli studenti di Quinta sono prossimi alla scelta tra mondo del lavoro e dell’Università, momento
di svolta e spesso di incertezze.
Dati ISTAT ed esperienze di ex
alunni del nostro Istituto vengono in aiuto di chi si trova un po’
spaesato.
Segue a pagina 4
Esperienza stage
I ragazzi di Terza del corso Brocca hanno avuto l’occasione di avvicinarsi al mondo del lavoro,
grazie ad uno stage, in collaborazione con varie aziende del nostro territorio: nelle pagine di
Rikrea raccontano aspettative e
risultati di questa esperienza extra - scolastica!
riliev
Notizie di
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• giovani e
litiche
elezioni po
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all’Hip Hop
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• canottag
La Spezia
• fiera di
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San Giusep
Segue a pagina 5
1
Solite elezioni, nuovi elettori
Elezioni anticipate, alle urne il 13 Aprile:
cosa ne pensano gli alunni dell’ITCS A.Fossati-M.Da Passano
Scintilla: il 24 Gennaio il governo Prodi perde la fiducia in Parlamento, crolla impotente una delle legislature più brevi della storia italiana; nei giorni successivi scattano polemiche sull’election day e la
Sinistra propone invano una speranza di riforma elettorale.
“Un’anomalia il voto anticipato”
dichiara il presidente Napolitano che con sconforto firma, la
mattina del 6 Febbraio, lo
scioglimento delle camere.
Epilogo: il 13 Aprile gli italiani
saranno chiamati alle urne ed
avranno nelle loro schede, come
futuri ereditieri di questo governo “goliardico”, una destra divisa grossolanamente in Popolo della Libertà (PdL) ed UDC ed
opposta a questa coalizione di
“graziati” una sinistra, reduce da
quella battaglia già persa in
partenza 2 anni fa, composta per lo più dal nuovo Partito Democratico, Democratici di Sinistra e Sinistra Arcobaleno.
Il punto di vista dei nuovi elettori
Nell’ultimo mese, abbiamo fatto un sondaggio sul tema delle
elezioni, interrogando un campione di 145 alunni maggiorenni tra le classi quarte e
quinte del nostro Istituto; abbiamo chiesto loro se andranno a votare e con quali aspettative.
I dati numerici raccolti sono
riassunti nel grafico sotto riportato e sono di seguito commentati :
2
il 95% degli alunni intervistati
(138 alunni) andrà al voto del
13 Aprile spinto da motivazioni
differenti, che vanno dal comune senso civico alla tradizione familiare, da chiare convinzioni politiche alla convenienza personale; solo 7 alunni (il 5% del totale) non voteranno, sfiduciati dall’attuale
panorama politico.
Alla domanda
“Perché andrai a votare?”,
molti ragazzi hanno risposto
che lo faranno sulla base di
chiare idee politiche, altri voteranno per senso civico, mentre
solo una piccola parte voterà
seguendo la tradizione familiare o per convenienza personale.
Altri dati che saltano all’occhio
dal sondaggio sono quelli riguardanti la formazione delle
idee politiche tra i nostri maggiorenni, riassunte graficamente nella figura sottostante:
la maggior parte dei maggiorenni (ben 102 alunni, secondo
i dati numerici raccolti) dichiarano di poter ricondurre la
propria formazione politica
alla famiglia e ai mass media,
mentre solo una piccola parte
ha attinto da altre fonti, quali
gli amici.
Elezioni 2008
Qual è il tuo parere?
Nell’ambito del nostro sondaggio sulle imminenti elezioni, abbiamo chiesto il parere di alcuni ragazzi e ragazze all’interno dell’Istituto, raccogliendo i loro dubbi e le loro speranze nei brevi pensieri che
vi riproponiamo.
“Disillusione
e delusione: ecco i sentimenti che mi provoca il panorama politico odierno. Mentre i governi si susseguono con le loro diverse
maggioranze, a noi che viviamo al di sotto della classe
borghese non è mai cambiato
nulla di fondamentale. La
politica ha bisogno di un radicale rinnovamento con una
maggiore entrata in scena dei
giovani, di animi forti, che
sappiano scuotere la gente
per ottenere veri e concreti
obbiettivi.
Mentre i politici parlano e
discutono cercando di distogliere la nostra attenzione,
scandali si abbattono su ministri che risultano corrotti,
la spazzatura sommerge Napoli e noi diventiamo gli zimbelli d’Europa, questo non si
può accettare. La vera soluzione è la presa di coscienza
del popolo che deve lottare e
scendere in piazza per rivendicare la giustizia e l’ uguaglianza che oggi sembrano
scomparse”.
Elisa
“ È un mio diritto e per questo andrò a votare, ma non
ho fiducia nei politici e per
questo motivo non ho anco-
ra le idee chiare su chi votare”.
Stefania
“ Io voterò perché voglio
contribuire ad un governo
migliore. Un voto alla volta
fa la maggioranza. Il governo
Prodi è caduto perché aveva
una coalizione troppo grande ed è soprattutto questo
un errore che il nuovo governo non deve commettere”.
Mattia
“ Non ho ancora deciso se
andrò a votare. Non ho idea
di chi potrei votare; se andrò
alle urne lo farei solo perché
la mia famiglia mi obbliga”.
Carlo
“ Ritengo che sia giusto andare a votare, non possiamo
non fare niente per risolvere
i problemi del nostro paese.
Io andrò e sono già decisa su
chi votare. Credo che avrebbero dovuto cambiare la legge elettorale”.
Giulia
“ Andrò alle urne, ma lascerò
scheda bianca perché non ho
fiducia nel governo. Nessuno
dei politici italiani si merita
di rappresentare il paese”.
Jacopo
“ Sono fiducioso di poter cambiare la situazione andando a
votare. Il governo è caduto, perchè non ha saputo mantenere i
propri propositi pur essendo
partito da buoni presupposti.
Un nuovo governo potrà migliorare la situazione quindi io andrò a votare”.
Alessandro
“ Tutti noi siamo d’accordo sul
fatto di andare a votare, ma siamo in dubbio se lasciare scheda
bianca e invalidare la votazione
perché non siamo contenti degli
attuali candidati. D’altronde non
è facile avere le idee chiare nel
caos della politica italiana.”.
Alice, Samantha e Diego
“ Sono totalmente disinteressato alla politica. Il motivo? Per
me i politici non agiscono per il
bene dei cittadini, ma solo per i
propri interessi”.
Luca
“ Andare a votare per me è un
dovere civico. Spero di poter
cambiare le cose con il mio voto.
Il precedente governo è caduto
perché al suo interno aveva
troppi partiti coalizzati con posizioni discordanti sulle questioni
di base”.
Francesco
3
2008: l’anno della scelta
Siamo in 5°: Che ne sarà di noi?
Anche per gli studenti delle
classi quinte di questo anno sta
arrivando il momento della scelta universitaria, che da sempre
rappresenta per molti un motivo di confusione e difficoltà. Orientarsi nel mondo dell’Università e del lavoro non è facile e
soprattutto molte volte non si
dispone dei mezzi per farlo.
Molti studenti fin d’ora saranno
alle prese con dubbi e preoccupazioni:
Lavoro o Università?
Quali facoltà sono più difficili e
più affollate? Quali permettono
di inserirsi più facilmente nel
mondo del lavoro? Una risposta
a tutti questi interrogativi è possibile.
Ecco i dati ISTAT: l’occupazione è maggiore tra i laureati che
tra i non laureati; nel 2004 al
tre anni dal conseguimento del
titolo, il 56% dei laureati svolge
un lavoro continuativo, contro
soltanto il 35% dei diplomati.
dal punto di vista del tasso di
occupazione a tre anni dalla
laurea risultano essere: l’Universitrivata Bocconi (82%) e i
politecnici di Torino (81%) e
Percentuale di abbandono
Milano (78%). In fondo alla
classifica si posizionano le UDopo l’entusiasmo iniziale non
niversità del Mezzogiorno, neltutti pero riescono a terminare
le quali gli studenti occupati a
gli studi: in media il 21% degli
tre anni dalla laurea sono tra il
immatricolati si ritira già al pri40% e il 30%, ma ciò può dimo anno, tasso che può variare
pendere anche dalle scarse
in base alle difficoltà dei diversi
possibilità di lavoro offerte dal
corsi. Il tasso di successo è molSud e non tanto dalla qualità
to basso: nei corsi di laurea lundella preparazione universitaghi (5anni) si laureano in media
ria. Risultati abbastanza soddi58 studenti su 100.
sfacenti sono
Abbandoni durante il corso di Laurea
riportati dagli
atenei a noi
più
vicini:
Parma (66%),
Abbandoni al 1° anno
G e n o v a
(62%), BoloAbbandoni
gna
(61%),
successivi
F i r e n z e
Laureati
(59%),
Pisa
(56%).
del gruppo politico-sociale
(soprattutto scienze della comunicazione) e giurisprudenza.
Quale facoltà?
Occupati e non
a tre anni dal conseguimento del titolo
Quale Università?
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Laureati
Diplomati
L’Università è un porto più sicuro, che garantisce strumenti
più validi per affrontare il mondo del lavoro. Sono, infatti, circa 332 mila i giovani che nell’anno 2005/2006 si sono iscritti
all’Università affollando soprat4 tutto i corsi di economia, i corsi
Altro aspetto
fondamentale
non occupati
da consideraoccupati
re nella scelta
è che non tutte le Università e facoltà
sono
uguali
dal punto di
vista dell’inserimento nel mondo lavorativo; occorre quindi
fare attenzione a non incappare in quelle Università che offrono scarse possibilità di inserimento nel mercato del lavoro: “gli atenei passivi”.
Nel 2004 le migliori Università
Importantissima e determinante è la scelta della facoltà,
della quale occorre valutare
tutti gli aspetti per non rischiare di intraprendere corsi che si
rivelano “fabbriche di disoccupati”. A trovare più facilmente
lavoro sono i laureati del gruppo di ingegneria dei quali l’82% lavora a tra anni dalla laurea.
In particolare i corsi di Ingegneria delle telecomunicazioni
(88%) Ingegneria aerospaziale
e aeronautica (86%). Buone
possibilità occupazionali presentano anche lauree in Farmacia (80%) Economia Aziendale (77%) Odontoiatria (74%).
Competitive le Facoltà del
gruppo letterario (69%) e Lingue (75%).
Le possibilità di inserimento
sono piuttosto basse nei gruppi
medico e giuridico che registrano tassi di disoccupazione abbastanza alti.
Molto peso sulla scelta lo ha anche il grado di sicurezza economica che si può ottenere dal lavoro post laurea quindi per
quanto riguarda la questione economica le indagini ISTAT stimano che a tre anni dalla fine
degli studi, i laureati che svolgo-
no un lavoro continuativo a tempo pieno guadagnano in media
1260€ al mese. In testa alla classifica guadagni troneggiano i
laureati in medicina, seguono al
secondo e terzo posto quelli Ingegneria ed Economia.
Al di là di numeri e statistiche
contano soprattutto la passione e
la dedizione che ciascuno impiega nei propri studi e nel proprio
lavoro: questo è quello che fa la
differenza.
L’Università non è un parcheggio post diploma, ma è parte di
un progetto che ognuno dovrebbe avere e nel quale credere.
Quindi nella scelta occorre considerare le possibilità reali della
facoltà e dell’Università che si
intende scegliere, ma anche le
attitudini, i gusti e le passioni
personali.
In attesa della scelta, a tutti
“buona fortuna”!
Tempo di stage
I ragazzi di Terza si avvicinano al mondo del lavoro
Il nostro Istituto ha recentemente aderito al progetto
“alternanza
scuola-lavoro”,
che mette in contatto i giovani
con il mondo del lavoro.
Questo progetto si realizza tramite stage, ossia periodi in cui
gli alunni sono inseriti, in aziende di vario genere del nostro
territorio, con attinenze
al corso di studi frequentato; lo scopo è
mettere in pratica ciò
che viene appreso durante l’attività scolastica
e verificare le conoscenze acquisite. Tra gli alunni coinvolti quest’anno, ecco la testimonianza di alcuni ragazzi della
3°L:
“Quando abbiamo accettato di aderire a questa iniziativa, promossa
dall’Istituto A. Fossati – M. Da
Passano, non sapevamo esattamente cosa ci avrebbe riservato
questa esperienza: nella nostra
attesa si respirava tanta curiosità, mista ad un po’ di apprensione all’idea di vivere nel “mondo
dei grandi”, che spesso non riusciamo a comprendere.
Poi è arrivato il giorno fatidico:
inutile dire che la sensazione
predominante all’inizio è stata il
panico! Appena entrata, ho avuto il primo impatto col duro
mondo del lavoro: non le solite
facce sorridenti e mezze addormentate della mattina in classe,
ma atmosfera concitata e volti
concentrati su fogli e computer;
mi sentivo spaesata e un po’ confusa sul da fare, ma per fortuna è
arrivata in mio soccorso un’impiegata a spiegarmi il motivo di
tanta fretta in ufficio: era giorno
di scadenze!
Subito dopo avermi mostrato le
modalità di compilazione dei
moduli da preparare entro fine
giornata, mi sono messa al lavoro e mi sono finalmente sentita
parte dello staff.
Da quel momento, ogni giorno ho
appreso cose nuove, imparando
anche a relazionarmi con l’ambiente lavorativo e le sue regole:
l’atmosfera concitata intorno a
me si è trasformata in un clima
piacevole nel quale mi trovavo a
mio agio e finalmente una parte
del lavoro mi apparteneva. Mi
sono sentita coinvolta e partecipe
e che soddisfazione quando mi
hanno chiesto di interessarmi in
prima persona di alcuni loro
clienti!
Questo progetto si è rivelato positivo sotto diversi aspetti: per la prima volta, in azienda abbiamo
messo alla prova le nostre capacità al di fuori
del contesto scolastico e
abbiamo inoltre potuto
allargare le nostre conoscenze; per fortuna, l’allenamento allo studio ci
è stato
d’aiuto, consentendoci di apprendere nuovi concetti in
tempi
relativamente
brevi per poi metterli in
pratica sotto la guida di personale
esperto. Ciò ha portato ad un ulteriore vantaggio: quello di responsabilizzarci e attribuire più
serietà ed un maggiore significato
a ciò che facciamo.
Insomma è stata un’esperienza
interessante, che ci ha coinvolti in
prima persona, facendoci sentire
protagonisti e insegnandoci molto, sia dal punto di vista professionale che umano, e sicuramente
arricchendo il nostro senso del
dovere”.
5
Dai Led Zeppelin all’Hip Hop
Generi musicali a confronto
Eccoci alle prese con l’angolo della musica, tra storici nostalgici e agguerriti contemporanei! Nel
precedente numero abbiamo parlato di Jimi Hendrix ma questa volta, oltre ai fossili rock anni ‘70,
parleremo della musica che viene dalla strada, r’n’b: ce n’è per tutti i gusti, a voi la scelta!
Il dirigibile di
piombo volerà
ancora?
6
Led Zeppelin di nuovo insieme
per un tour mondiale: voci di
corridoio oppure il dirigibile di
piombo tornerà a volare sui
palchi di tutto il mondo?
Anno 2007, 10 Dicembre, Londra – ore 21.00: dopo l’esibizione della band di Bill
Wyman (ex Rolling Stones),
Keith Emerson, Foreigner ed
altri, si aprono le danze alla O2
Arena di Wembley. Robert
Plant e soci, Jimmy Page, J. P.
Johnes e J. Bonham figlio del
primo, storico ed indimenticabile batterista John, danno inizio al loro ultimo concerto, dopo ben 27 anni di pausa. Causa la timida amplificazione,
l’apertura del concerto, affidata alla trascinante “Good
Times, Bad Times”, è in parte
smorzata, ma subito dopo
Wembley si illumina grazie
alla grinta di “Ramble On” e
“Black Dog”, veri classici del
gruppo nato nel 1968.
A seguire i Led Zep hanno
regalato, ai 200.000 accorsi
da tutto il mondo, molti tra i
loro più grandi successi, passando dalle atmosfere sognanti
di “No Quarter” agli striduli
vocalismi di Plant, persi nella
immortale “Since I’ve Been Loving You”, per poi salire verso
il paradiso con la limpida e lieve “Stairway to Heaven”, o esser scossi dalla più violenta
“Wole Lotta Love”.
A circa tre mesi dal fantastico e
tanto atteso concerto di Londra, il pubblico si chiede se i
Led Zep saranno, nel 2008, di
nuovo sui palchi di tutto il
mondo come 30 anni fa, e le
probabilità sono parecchie;
Jimmy Page, virtuoso chitarrista del gruppo, non ha smentito questa idea ed Ian Astbury,
frontman dei Cult, ha dichiarato che il proprio gruppo sarebbe tornato sulla scena aprendo
i concerti in un tour mondiale
proprio alla super band inglese. R. Plant non è sembrato però convinto di questo grande
progetto: nel 2008 sarà in tour
con la stella del country Alison
Krauss ed è dubbio il suo accordo con la band.
Il dirigibile di piombo tornerà
a volare? Non si hanno certezze riguardo al tour mondiale,
ma è sicuro che se tornerà non
sarà né arrugginito né tanto
meno ammaccato!
tatore di un messaggio di riscatto socio — politico sulla bocca
degli emarginati di periferia.
Quando l’Hip Hop inizia a dilagare tra le masse dei ghetti, arrivano per i rapper i primi contratti con le case discografiche statunitensi: l’Hip Hop si rivela una
carta vincente, che contagia in
breve tempo il mondo occidentale, erigendo i rapper a vere e
proprie star dai contratti milionari.
Primi tra tutti, i rapper LL Cool J
e Tupac Shakur: quest’ultimo,
con l’innovativo gangstarap, diventa il simbolo della musica
Hip Hop e nelle sue canzoni racconta la vita della periferia statunitense, le sparatorie, i furti, la
paura anche se si può considerare primo vero rapper della storia
Nella musica Hip Hop si ascolta la violenza di strada e,
a colpi di microfono, ben presto arrivano a scontrarsi i
rapper east coast – west coast: un gioco violento, che degenera nell’uccisione, ancora
oscura, dello stesso Tupac
Shakur. La sua morte gli valse
la consacrazione a maestro
dell’Hip Hop, il suo stile divenne una scuola, e tra i suoi
seguaci, i gangstarapper, diversi hanno raggiunto un successo
planetario: sono gli Snoop
Hip hop don’t
Dog, Dr. Dre, i 50 cent e Redstop!
man&Methodman, con milioni
di dischi venduti in tutto il monAnni ’90: l’Hip Hop nasce negli do.
USA come musica del ghetto, Ma l’Hip Hop non è solo anima
musica di strada fatta da gente musicale, è anche espressione
di strada, i “rapper”; per loro la del corpo, è ballo nelle diverse
musica è l’unico spiraglio di forme di breakdance, aerosolart,
luce nella delinquenza che li beatbox: insomma è arte figuraavvolge, nella musica si rispec- ta, sono parole e idee in movichiano e ad essa dedicano ani- mento, un movimento planetama e corpo!
rio!
Il primo hip hop è dunque por- Hip Hop don’t stop!
Palio del Golfo e
canottaggio …
stessa cosa??
Storia
di un arbitro
Un ruolo fondamentale nel calcio è quello dell’arbitro: in
campo per 90 minuti corre avanti indietro con un fischietto
e due cartellini.
Per diventare arbitro bisogna
fare un corso, come a scuola, e
dare l’esame: se si passa, si fa
parte ufficialmente della categoria degli arbitri. Mentre le
regole del gioco sono fisse, il
mestiere dell’arbitro si basa su
una valutazione soggettiva, su
quello che riesce a cogliere, notare e a decidere in una frazione di secondo.
Pertanto anche l’arbitro può
sbagliare, provocando l’ira dei
tifosi e dei calciatori, che dovrebbero invece essere più
comprensivi, in quanto anche
loro magari in precedenza aveva sbagliato un goal o un passaggio.
Da ex calciatore è ovvio che un
“omino nero” che fischi solo
per la propria squadra farebbe
comodo, ma in campo ci sono
altri 11 cavalieri da sfidare a
duello fino all’ultimo secondo,
che venderanno cara la pelle e
Avendo vissuto sulla mia pelle a volte anche la partita.
l’emozione di quei momenti, vi Ma cosa rappresenta questa
posso assicurare che è una sen- figura per i tifosi? È il nemico
sazione unica: quando la gara per eccellenza di entrambe le
inizia, non senti la fatica, tutto squadre, colui contro il quale ci
sparisce, ci sei solo tu, la tua si accanisce per un fischio o un
tensione e l’adrenalina, niente cartellino sventolato, che ogni
più!
partita subisce sputi e insulti.
Per gli appassionati di voga, il A livello giovanile poi, manPalio è il più importante di una cando gli assistenti, il lavoro
serie di appuntamenti, tra cui dell’arbitro è ancora più difficiquelli promossi dalla Società le, sia perché non può vedere
Canottieri Velocior, che pratica quello che gli accade alle spalla specialità di canottaggio a le, sia perché ai livelli provinsedile mobile. In questa disci- cialiè molto più difficile manplina, la provincia di La Spezia tenere la discilplina tra i calciasi è distinta grazie alla parteci- tori. A incitare alla violenza sopazione alle Olimpiadi di Sid- no anche i famigliari dei giocaney del suo concittadino Mattia tori, che portano il cattivo eRigetti e a molti altri giovani tra sempio urlando e insultando.
i 13 e i 18 anni che tutt’oggi Insomma, il lavoro dell’arbitro
continuano a segnare traguardi è difficile … ma qualcuno lo
a livello nazionale.
deve pur fare.
Nato come competizione commerciale tra pescatori, solo nel
1934 il Palio del Golfo di La
Spezia cominciò ad essere considerata un’attività agonistica,
disputata ogni anno la prima
domenica di Agosto e preceduta
da 11 gare, svolte in tutti i paesi
delle borgate partecipanti.
Oggi il Palio è una manifestazione festosa e attira centinaia
di sostenitori, che, vestendo i
colori del proprio paese, incitano i vogatori a giocarsi tutto
nei 1000 e 2000 metri.
San Giuseppe fra
bancarelle e notte
bianche
Anno 1553: gli amministratori
del comune di La Spezia si interrogano su come risollevare le
sorti economiche della città e
chiamano in aiuto il patrono San
Giuseppe. Nasce così l’appuntamento del 19 marzo con la fiera
cittadina. Ci pensate? 500 anni
di banchi di dolciumi, collane di
nocciole, fragranti mele di pippo
ricoperte di caramello e poi bancarelle di vestiario dai mille colori e simpatici manufatti artigianali. Con un panino alla porchetta in una mano e il pesce rosso
imbustato nell’altra, ogni spezzino si muove tra le bancarelle
lanciando monetine ai figuranti
negli angoli delle vie.
Novità degli
Ultimi anni,
Apprezzata
Da tutti, è la
fantastica
notte bianCa , che anima la città
Tra il 18 ed il
19 marzo:
Negozi del
centro e musei aprti fino a tardi,
concerti all’aperto attesi
In tutte le
Piazze e tanto divertimento attendendo chi
prenderà parte a questo evento!
I festeggiamenti inizieranno nella mattinata di domenica con la
sfida di canottaggio che vede
Fronteggiarsi tutte le borgate del
golfo di La Spezia: accorriamo
Numerosi per il tifo!
Appunto ai lettori: ricordarsi di
fare gli auguri al proprio papa|
7
Prima e quinta allo specchio
Opinioni a confronto
La scuola è da sempre il centro della vita sociale dei giovani. Ma che differenze ci sono tra i
ragazzi di prima e quelli di quinta? Cosa pensano gli uni degli altri? Abbiamo chiesto e ci
hanno risposto.
Io sono un’alunna di quinta e spesso mi faccio
questa domanda, soprattutto quando penso alla
mia esperienza di
“primina”, e noto che in
questi 5 anni le cose sono
cambiate e molto.
Cinque anni fa, quando
siamo entrati in questa
scuola, per noi quelli di
quinta erano un po’ come degli adulti, era difficile che parlassimo con loro, erano i “grandi
della scuola”, e noi i ragazzini ancora inesperti
e che cercavano d’adattarsi.
Ora le cose sono molto cambiate e forse anche
troppo: manca rispetto per i più grandi e da alcuni sondaggi è risultato che quelli di prima ci considerano degli “sfattoni”, ma probabilmente non
sanno nemmeno cosa voglia dire.
Vedo passare per i corridoi questi
bambini troppo cresciuti che fumano, “fanno i grossi”, si credono
i padroni di un regno che comunque non esiste.
Le nuove generazioni corrono
troppo velocemente e a 14 anni si
è ancora bambini. Quindi la distanza tra quelli di prima e quelli di quinta diminuisce sempre di più.
Con i proventi della vendita, la Redazione offre a tutta la scuola la vera, l’unica, inconfondibile
Sabato 15 ore 12.20, in auditorium
Durante la Festa si svolgerà il
Lancio dell’aeroplanino di carta
Costruite il vostro modello, cercate su Internet le tecniche più avanzate, portate il vostro modellino e
… lanciatelo !! I concorrenti si devono registrare, entro Venerdi 14, nell’elenco affisso in auditorium,
Indicando nome e classe.
Hanno collaborato a questo numero:
Direttrice: Steccaglia Elisa; Vicedirettrice: Lagomarsini Elisa.
Impaginazione: Giordano Messina Marilisa, Ciuffi Jessica.
Immagini: Costa Stefania.
Attualità: Bianchi Jacopo, Bonaccorsi Giulia, Ciuffi Jessica, Frau Antonio,
Imperatore Paola.
Studio e Lavoro: Steccaglia Elisa, Bonaccorsi Giulia, Imperatore Paola.
Musica: Bianchi Jacopo, Casalini Davide .
Sport: Favazza Denise, Frau Antonio, Mori Katia, Innocenti Valentina.
News: Bianchi Greta, Favazza Denise.
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