13 Aprile alle urne L`anno della scelta Esperienza stage
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13 Aprile alle urne L`anno della scelta Esperienza stage
er Num o2 8 200 o z r Ma Rubriche Ciao ragazzi, sulla scia dell’esordio, torna Rikrea con il suo sekondo numero. Arriva la primavera, e con essa un giornalino ankora kapace di ispirarsi all’universo giovanile, proponendo articoli sui principali problemi dei ragazzi, come l’orientamento universitario, e sui loro interessi. Con l’avvento delle elezioni abbiamo cerkato di sondare l’ambiente dei nuovi diciottenni per kapire kuali fossero le tendenze in atto e il loro pensiero in questa realtà in continuo cambiamento. Musica e sport, riempiono ancora le pagine del nostro giornalino e vengono trattati dai ragazzi per i ragazzi, nell’ottica di un informazione next-generation, ke parla delle kose ke piacciono a noi, quelle ke ci interessano. Dopo aver meditato anke sulle kritike relative al primo numero, abbiamo cerkato di migliorare il nostro Rikrea lavorando soprattutto sull’aspetto grafico. La forma e la scrittura sono state rese più accattvanti e dinamike, diskostandosi da kuelle dei giornali tradizionali di stampo intellettuale ke tanto annoiano i giovani, per favorire una lettura “divertita”, che è lo scopo principale dei nostri articoli. Insomma speriamo ke questo nuovo numero vi entusiasmi e vi sia d’aiuto …. ke altro dire … buona lettura! La Redazione 13 Aprile alle urne Il governo Prodi ha perso la fiducia in Parlamento: il 6 Gennaio le camere vengono sciolte ufficialmente, il voto sarà così anticipato al 13 Aprile. Grafici e interviste rivelano cosa pensano gli alunni maggiorenni di Quarta e di Quinta del nostro Istituto. Attualità pag. 2 Studio e lavoro pag. 4 Musica pag. 6 Sport pag. 7 Segue a pagina 2 e 3 News pag. 8 L’anno della scelta Gli studenti di Quinta sono prossimi alla scelta tra mondo del lavoro e dell’Università, momento di svolta e spesso di incertezze. Dati ISTAT ed esperienze di ex alunni del nostro Istituto vengono in aiuto di chi si trova un po’ spaesato. Segue a pagina 4 Esperienza stage I ragazzi di Terza del corso Brocca hanno avuto l’occasione di avvicinarsi al mondo del lavoro, grazie ad uno stage, in collaborazione con varie aziende del nostro territorio: nelle pagine di Rikrea raccontano aspettative e risultati di questa esperienza extra - scolastica! riliev Notizie di o d • giovani e litiche elezioni po ost • sbocchi p diploma ndali • stage azie eppelin • dai Led Z all’Hip Hop gio a • canottag La Spezia • fiera di pe San Giusep Segue a pagina 5 1 Solite elezioni, nuovi elettori Elezioni anticipate, alle urne il 13 Aprile: cosa ne pensano gli alunni dell’ITCS A.Fossati-M.Da Passano Scintilla: il 24 Gennaio il governo Prodi perde la fiducia in Parlamento, crolla impotente una delle legislature più brevi della storia italiana; nei giorni successivi scattano polemiche sull’election day e la Sinistra propone invano una speranza di riforma elettorale. “Un’anomalia il voto anticipato” dichiara il presidente Napolitano che con sconforto firma, la mattina del 6 Febbraio, lo scioglimento delle camere. Epilogo: il 13 Aprile gli italiani saranno chiamati alle urne ed avranno nelle loro schede, come futuri ereditieri di questo governo “goliardico”, una destra divisa grossolanamente in Popolo della Libertà (PdL) ed UDC ed opposta a questa coalizione di “graziati” una sinistra, reduce da quella battaglia già persa in partenza 2 anni fa, composta per lo più dal nuovo Partito Democratico, Democratici di Sinistra e Sinistra Arcobaleno. Il punto di vista dei nuovi elettori Nell’ultimo mese, abbiamo fatto un sondaggio sul tema delle elezioni, interrogando un campione di 145 alunni maggiorenni tra le classi quarte e quinte del nostro Istituto; abbiamo chiesto loro se andranno a votare e con quali aspettative. I dati numerici raccolti sono riassunti nel grafico sotto riportato e sono di seguito commentati : 2 il 95% degli alunni intervistati (138 alunni) andrà al voto del 13 Aprile spinto da motivazioni differenti, che vanno dal comune senso civico alla tradizione familiare, da chiare convinzioni politiche alla convenienza personale; solo 7 alunni (il 5% del totale) non voteranno, sfiduciati dall’attuale panorama politico. Alla domanda “Perché andrai a votare?”, molti ragazzi hanno risposto che lo faranno sulla base di chiare idee politiche, altri voteranno per senso civico, mentre solo una piccola parte voterà seguendo la tradizione familiare o per convenienza personale. Altri dati che saltano all’occhio dal sondaggio sono quelli riguardanti la formazione delle idee politiche tra i nostri maggiorenni, riassunte graficamente nella figura sottostante: la maggior parte dei maggiorenni (ben 102 alunni, secondo i dati numerici raccolti) dichiarano di poter ricondurre la propria formazione politica alla famiglia e ai mass media, mentre solo una piccola parte ha attinto da altre fonti, quali gli amici. Elezioni 2008 Qual è il tuo parere? Nell’ambito del nostro sondaggio sulle imminenti elezioni, abbiamo chiesto il parere di alcuni ragazzi e ragazze all’interno dell’Istituto, raccogliendo i loro dubbi e le loro speranze nei brevi pensieri che vi riproponiamo. “Disillusione e delusione: ecco i sentimenti che mi provoca il panorama politico odierno. Mentre i governi si susseguono con le loro diverse maggioranze, a noi che viviamo al di sotto della classe borghese non è mai cambiato nulla di fondamentale. La politica ha bisogno di un radicale rinnovamento con una maggiore entrata in scena dei giovani, di animi forti, che sappiano scuotere la gente per ottenere veri e concreti obbiettivi. Mentre i politici parlano e discutono cercando di distogliere la nostra attenzione, scandali si abbattono su ministri che risultano corrotti, la spazzatura sommerge Napoli e noi diventiamo gli zimbelli d’Europa, questo non si può accettare. La vera soluzione è la presa di coscienza del popolo che deve lottare e scendere in piazza per rivendicare la giustizia e l’ uguaglianza che oggi sembrano scomparse”. Elisa “ È un mio diritto e per questo andrò a votare, ma non ho fiducia nei politici e per questo motivo non ho anco- ra le idee chiare su chi votare”. Stefania “ Io voterò perché voglio contribuire ad un governo migliore. Un voto alla volta fa la maggioranza. Il governo Prodi è caduto perché aveva una coalizione troppo grande ed è soprattutto questo un errore che il nuovo governo non deve commettere”. Mattia “ Non ho ancora deciso se andrò a votare. Non ho idea di chi potrei votare; se andrò alle urne lo farei solo perché la mia famiglia mi obbliga”. Carlo “ Ritengo che sia giusto andare a votare, non possiamo non fare niente per risolvere i problemi del nostro paese. Io andrò e sono già decisa su chi votare. Credo che avrebbero dovuto cambiare la legge elettorale”. Giulia “ Andrò alle urne, ma lascerò scheda bianca perché non ho fiducia nel governo. Nessuno dei politici italiani si merita di rappresentare il paese”. Jacopo “ Sono fiducioso di poter cambiare la situazione andando a votare. Il governo è caduto, perchè non ha saputo mantenere i propri propositi pur essendo partito da buoni presupposti. Un nuovo governo potrà migliorare la situazione quindi io andrò a votare”. Alessandro “ Tutti noi siamo d’accordo sul fatto di andare a votare, ma siamo in dubbio se lasciare scheda bianca e invalidare la votazione perché non siamo contenti degli attuali candidati. D’altronde non è facile avere le idee chiare nel caos della politica italiana.”. Alice, Samantha e Diego “ Sono totalmente disinteressato alla politica. Il motivo? Per me i politici non agiscono per il bene dei cittadini, ma solo per i propri interessi”. Luca “ Andare a votare per me è un dovere civico. Spero di poter cambiare le cose con il mio voto. Il precedente governo è caduto perché al suo interno aveva troppi partiti coalizzati con posizioni discordanti sulle questioni di base”. Francesco 3 2008: l’anno della scelta Siamo in 5°: Che ne sarà di noi? Anche per gli studenti delle classi quinte di questo anno sta arrivando il momento della scelta universitaria, che da sempre rappresenta per molti un motivo di confusione e difficoltà. Orientarsi nel mondo dell’Università e del lavoro non è facile e soprattutto molte volte non si dispone dei mezzi per farlo. Molti studenti fin d’ora saranno alle prese con dubbi e preoccupazioni: Lavoro o Università? Quali facoltà sono più difficili e più affollate? Quali permettono di inserirsi più facilmente nel mondo del lavoro? Una risposta a tutti questi interrogativi è possibile. Ecco i dati ISTAT: l’occupazione è maggiore tra i laureati che tra i non laureati; nel 2004 al tre anni dal conseguimento del titolo, il 56% dei laureati svolge un lavoro continuativo, contro soltanto il 35% dei diplomati. dal punto di vista del tasso di occupazione a tre anni dalla laurea risultano essere: l’Universitrivata Bocconi (82%) e i politecnici di Torino (81%) e Percentuale di abbandono Milano (78%). In fondo alla classifica si posizionano le UDopo l’entusiasmo iniziale non niversità del Mezzogiorno, neltutti pero riescono a terminare le quali gli studenti occupati a gli studi: in media il 21% degli tre anni dalla laurea sono tra il immatricolati si ritira già al pri40% e il 30%, ma ciò può dimo anno, tasso che può variare pendere anche dalle scarse in base alle difficoltà dei diversi possibilità di lavoro offerte dal corsi. Il tasso di successo è molSud e non tanto dalla qualità to basso: nei corsi di laurea lundella preparazione universitaghi (5anni) si laureano in media ria. Risultati abbastanza soddi58 studenti su 100. sfacenti sono Abbandoni durante il corso di Laurea riportati dagli atenei a noi più vicini: Parma (66%), Abbandoni al 1° anno G e n o v a (62%), BoloAbbandoni gna (61%), successivi F i r e n z e Laureati (59%), Pisa (56%). del gruppo politico-sociale (soprattutto scienze della comunicazione) e giurisprudenza. Quale facoltà? Occupati e non a tre anni dal conseguimento del titolo Quale Università? 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Laureati Diplomati L’Università è un porto più sicuro, che garantisce strumenti più validi per affrontare il mondo del lavoro. Sono, infatti, circa 332 mila i giovani che nell’anno 2005/2006 si sono iscritti all’Università affollando soprat4 tutto i corsi di economia, i corsi Altro aspetto fondamentale non occupati da consideraoccupati re nella scelta è che non tutte le Università e facoltà sono uguali dal punto di vista dell’inserimento nel mondo lavorativo; occorre quindi fare attenzione a non incappare in quelle Università che offrono scarse possibilità di inserimento nel mercato del lavoro: “gli atenei passivi”. Nel 2004 le migliori Università Importantissima e determinante è la scelta della facoltà, della quale occorre valutare tutti gli aspetti per non rischiare di intraprendere corsi che si rivelano “fabbriche di disoccupati”. A trovare più facilmente lavoro sono i laureati del gruppo di ingegneria dei quali l’82% lavora a tra anni dalla laurea. In particolare i corsi di Ingegneria delle telecomunicazioni (88%) Ingegneria aerospaziale e aeronautica (86%). Buone possibilità occupazionali presentano anche lauree in Farmacia (80%) Economia Aziendale (77%) Odontoiatria (74%). Competitive le Facoltà del gruppo letterario (69%) e Lingue (75%). Le possibilità di inserimento sono piuttosto basse nei gruppi medico e giuridico che registrano tassi di disoccupazione abbastanza alti. Molto peso sulla scelta lo ha anche il grado di sicurezza economica che si può ottenere dal lavoro post laurea quindi per quanto riguarda la questione economica le indagini ISTAT stimano che a tre anni dalla fine degli studi, i laureati che svolgo- no un lavoro continuativo a tempo pieno guadagnano in media 1260€ al mese. In testa alla classifica guadagni troneggiano i laureati in medicina, seguono al secondo e terzo posto quelli Ingegneria ed Economia. Al di là di numeri e statistiche contano soprattutto la passione e la dedizione che ciascuno impiega nei propri studi e nel proprio lavoro: questo è quello che fa la differenza. L’Università non è un parcheggio post diploma, ma è parte di un progetto che ognuno dovrebbe avere e nel quale credere. Quindi nella scelta occorre considerare le possibilità reali della facoltà e dell’Università che si intende scegliere, ma anche le attitudini, i gusti e le passioni personali. In attesa della scelta, a tutti “buona fortuna”! Tempo di stage I ragazzi di Terza si avvicinano al mondo del lavoro Il nostro Istituto ha recentemente aderito al progetto “alternanza scuola-lavoro”, che mette in contatto i giovani con il mondo del lavoro. Questo progetto si realizza tramite stage, ossia periodi in cui gli alunni sono inseriti, in aziende di vario genere del nostro territorio, con attinenze al corso di studi frequentato; lo scopo è mettere in pratica ciò che viene appreso durante l’attività scolastica e verificare le conoscenze acquisite. Tra gli alunni coinvolti quest’anno, ecco la testimonianza di alcuni ragazzi della 3°L: “Quando abbiamo accettato di aderire a questa iniziativa, promossa dall’Istituto A. Fossati – M. Da Passano, non sapevamo esattamente cosa ci avrebbe riservato questa esperienza: nella nostra attesa si respirava tanta curiosità, mista ad un po’ di apprensione all’idea di vivere nel “mondo dei grandi”, che spesso non riusciamo a comprendere. Poi è arrivato il giorno fatidico: inutile dire che la sensazione predominante all’inizio è stata il panico! Appena entrata, ho avuto il primo impatto col duro mondo del lavoro: non le solite facce sorridenti e mezze addormentate della mattina in classe, ma atmosfera concitata e volti concentrati su fogli e computer; mi sentivo spaesata e un po’ confusa sul da fare, ma per fortuna è arrivata in mio soccorso un’impiegata a spiegarmi il motivo di tanta fretta in ufficio: era giorno di scadenze! Subito dopo avermi mostrato le modalità di compilazione dei moduli da preparare entro fine giornata, mi sono messa al lavoro e mi sono finalmente sentita parte dello staff. Da quel momento, ogni giorno ho appreso cose nuove, imparando anche a relazionarmi con l’ambiente lavorativo e le sue regole: l’atmosfera concitata intorno a me si è trasformata in un clima piacevole nel quale mi trovavo a mio agio e finalmente una parte del lavoro mi apparteneva. Mi sono sentita coinvolta e partecipe e che soddisfazione quando mi hanno chiesto di interessarmi in prima persona di alcuni loro clienti! Questo progetto si è rivelato positivo sotto diversi aspetti: per la prima volta, in azienda abbiamo messo alla prova le nostre capacità al di fuori del contesto scolastico e abbiamo inoltre potuto allargare le nostre conoscenze; per fortuna, l’allenamento allo studio ci è stato d’aiuto, consentendoci di apprendere nuovi concetti in tempi relativamente brevi per poi metterli in pratica sotto la guida di personale esperto. Ciò ha portato ad un ulteriore vantaggio: quello di responsabilizzarci e attribuire più serietà ed un maggiore significato a ciò che facciamo. Insomma è stata un’esperienza interessante, che ci ha coinvolti in prima persona, facendoci sentire protagonisti e insegnandoci molto, sia dal punto di vista professionale che umano, e sicuramente arricchendo il nostro senso del dovere”. 5 Dai Led Zeppelin all’Hip Hop Generi musicali a confronto Eccoci alle prese con l’angolo della musica, tra storici nostalgici e agguerriti contemporanei! Nel precedente numero abbiamo parlato di Jimi Hendrix ma questa volta, oltre ai fossili rock anni ‘70, parleremo della musica che viene dalla strada, r’n’b: ce n’è per tutti i gusti, a voi la scelta! Il dirigibile di piombo volerà ancora? 6 Led Zeppelin di nuovo insieme per un tour mondiale: voci di corridoio oppure il dirigibile di piombo tornerà a volare sui palchi di tutto il mondo? Anno 2007, 10 Dicembre, Londra – ore 21.00: dopo l’esibizione della band di Bill Wyman (ex Rolling Stones), Keith Emerson, Foreigner ed altri, si aprono le danze alla O2 Arena di Wembley. Robert Plant e soci, Jimmy Page, J. P. Johnes e J. Bonham figlio del primo, storico ed indimenticabile batterista John, danno inizio al loro ultimo concerto, dopo ben 27 anni di pausa. Causa la timida amplificazione, l’apertura del concerto, affidata alla trascinante “Good Times, Bad Times”, è in parte smorzata, ma subito dopo Wembley si illumina grazie alla grinta di “Ramble On” e “Black Dog”, veri classici del gruppo nato nel 1968. A seguire i Led Zep hanno regalato, ai 200.000 accorsi da tutto il mondo, molti tra i loro più grandi successi, passando dalle atmosfere sognanti di “No Quarter” agli striduli vocalismi di Plant, persi nella immortale “Since I’ve Been Loving You”, per poi salire verso il paradiso con la limpida e lieve “Stairway to Heaven”, o esser scossi dalla più violenta “Wole Lotta Love”. A circa tre mesi dal fantastico e tanto atteso concerto di Londra, il pubblico si chiede se i Led Zep saranno, nel 2008, di nuovo sui palchi di tutto il mondo come 30 anni fa, e le probabilità sono parecchie; Jimmy Page, virtuoso chitarrista del gruppo, non ha smentito questa idea ed Ian Astbury, frontman dei Cult, ha dichiarato che il proprio gruppo sarebbe tornato sulla scena aprendo i concerti in un tour mondiale proprio alla super band inglese. R. Plant non è sembrato però convinto di questo grande progetto: nel 2008 sarà in tour con la stella del country Alison Krauss ed è dubbio il suo accordo con la band. Il dirigibile di piombo tornerà a volare? Non si hanno certezze riguardo al tour mondiale, ma è sicuro che se tornerà non sarà né arrugginito né tanto meno ammaccato! tatore di un messaggio di riscatto socio — politico sulla bocca degli emarginati di periferia. Quando l’Hip Hop inizia a dilagare tra le masse dei ghetti, arrivano per i rapper i primi contratti con le case discografiche statunitensi: l’Hip Hop si rivela una carta vincente, che contagia in breve tempo il mondo occidentale, erigendo i rapper a vere e proprie star dai contratti milionari. Primi tra tutti, i rapper LL Cool J e Tupac Shakur: quest’ultimo, con l’innovativo gangstarap, diventa il simbolo della musica Hip Hop e nelle sue canzoni racconta la vita della periferia statunitense, le sparatorie, i furti, la paura anche se si può considerare primo vero rapper della storia Nella musica Hip Hop si ascolta la violenza di strada e, a colpi di microfono, ben presto arrivano a scontrarsi i rapper east coast – west coast: un gioco violento, che degenera nell’uccisione, ancora oscura, dello stesso Tupac Shakur. La sua morte gli valse la consacrazione a maestro dell’Hip Hop, il suo stile divenne una scuola, e tra i suoi seguaci, i gangstarapper, diversi hanno raggiunto un successo planetario: sono gli Snoop Hip hop don’t Dog, Dr. Dre, i 50 cent e Redstop! man&Methodman, con milioni di dischi venduti in tutto il monAnni ’90: l’Hip Hop nasce negli do. USA come musica del ghetto, Ma l’Hip Hop non è solo anima musica di strada fatta da gente musicale, è anche espressione di strada, i “rapper”; per loro la del corpo, è ballo nelle diverse musica è l’unico spiraglio di forme di breakdance, aerosolart, luce nella delinquenza che li beatbox: insomma è arte figuraavvolge, nella musica si rispec- ta, sono parole e idee in movichiano e ad essa dedicano ani- mento, un movimento planetama e corpo! rio! Il primo hip hop è dunque por- Hip Hop don’t stop! Palio del Golfo e canottaggio … stessa cosa?? Storia di un arbitro Un ruolo fondamentale nel calcio è quello dell’arbitro: in campo per 90 minuti corre avanti indietro con un fischietto e due cartellini. Per diventare arbitro bisogna fare un corso, come a scuola, e dare l’esame: se si passa, si fa parte ufficialmente della categoria degli arbitri. Mentre le regole del gioco sono fisse, il mestiere dell’arbitro si basa su una valutazione soggettiva, su quello che riesce a cogliere, notare e a decidere in una frazione di secondo. Pertanto anche l’arbitro può sbagliare, provocando l’ira dei tifosi e dei calciatori, che dovrebbero invece essere più comprensivi, in quanto anche loro magari in precedenza aveva sbagliato un goal o un passaggio. Da ex calciatore è ovvio che un “omino nero” che fischi solo per la propria squadra farebbe comodo, ma in campo ci sono altri 11 cavalieri da sfidare a duello fino all’ultimo secondo, che venderanno cara la pelle e Avendo vissuto sulla mia pelle a volte anche la partita. l’emozione di quei momenti, vi Ma cosa rappresenta questa posso assicurare che è una sen- figura per i tifosi? È il nemico sazione unica: quando la gara per eccellenza di entrambe le inizia, non senti la fatica, tutto squadre, colui contro il quale ci sparisce, ci sei solo tu, la tua si accanisce per un fischio o un tensione e l’adrenalina, niente cartellino sventolato, che ogni più! partita subisce sputi e insulti. Per gli appassionati di voga, il A livello giovanile poi, manPalio è il più importante di una cando gli assistenti, il lavoro serie di appuntamenti, tra cui dell’arbitro è ancora più difficiquelli promossi dalla Società le, sia perché non può vedere Canottieri Velocior, che pratica quello che gli accade alle spalla specialità di canottaggio a le, sia perché ai livelli provinsedile mobile. In questa disci- cialiè molto più difficile manplina, la provincia di La Spezia tenere la discilplina tra i calciasi è distinta grazie alla parteci- tori. A incitare alla violenza sopazione alle Olimpiadi di Sid- no anche i famigliari dei giocaney del suo concittadino Mattia tori, che portano il cattivo eRigetti e a molti altri giovani tra sempio urlando e insultando. i 13 e i 18 anni che tutt’oggi Insomma, il lavoro dell’arbitro continuano a segnare traguardi è difficile … ma qualcuno lo a livello nazionale. deve pur fare. Nato come competizione commerciale tra pescatori, solo nel 1934 il Palio del Golfo di La Spezia cominciò ad essere considerata un’attività agonistica, disputata ogni anno la prima domenica di Agosto e preceduta da 11 gare, svolte in tutti i paesi delle borgate partecipanti. Oggi il Palio è una manifestazione festosa e attira centinaia di sostenitori, che, vestendo i colori del proprio paese, incitano i vogatori a giocarsi tutto nei 1000 e 2000 metri. San Giuseppe fra bancarelle e notte bianche Anno 1553: gli amministratori del comune di La Spezia si interrogano su come risollevare le sorti economiche della città e chiamano in aiuto il patrono San Giuseppe. Nasce così l’appuntamento del 19 marzo con la fiera cittadina. Ci pensate? 500 anni di banchi di dolciumi, collane di nocciole, fragranti mele di pippo ricoperte di caramello e poi bancarelle di vestiario dai mille colori e simpatici manufatti artigianali. Con un panino alla porchetta in una mano e il pesce rosso imbustato nell’altra, ogni spezzino si muove tra le bancarelle lanciando monetine ai figuranti negli angoli delle vie. Novità degli Ultimi anni, Apprezzata Da tutti, è la fantastica notte bianCa , che anima la città Tra il 18 ed il 19 marzo: Negozi del centro e musei aprti fino a tardi, concerti all’aperto attesi In tutte le Piazze e tanto divertimento attendendo chi prenderà parte a questo evento! I festeggiamenti inizieranno nella mattinata di domenica con la sfida di canottaggio che vede Fronteggiarsi tutte le borgate del golfo di La Spezia: accorriamo Numerosi per il tifo! Appunto ai lettori: ricordarsi di fare gli auguri al proprio papa| 7 Prima e quinta allo specchio Opinioni a confronto La scuola è da sempre il centro della vita sociale dei giovani. Ma che differenze ci sono tra i ragazzi di prima e quelli di quinta? Cosa pensano gli uni degli altri? Abbiamo chiesto e ci hanno risposto. Io sono un’alunna di quinta e spesso mi faccio questa domanda, soprattutto quando penso alla mia esperienza di “primina”, e noto che in questi 5 anni le cose sono cambiate e molto. Cinque anni fa, quando siamo entrati in questa scuola, per noi quelli di quinta erano un po’ come degli adulti, era difficile che parlassimo con loro, erano i “grandi della scuola”, e noi i ragazzini ancora inesperti e che cercavano d’adattarsi. Ora le cose sono molto cambiate e forse anche troppo: manca rispetto per i più grandi e da alcuni sondaggi è risultato che quelli di prima ci considerano degli “sfattoni”, ma probabilmente non sanno nemmeno cosa voglia dire. Vedo passare per i corridoi questi bambini troppo cresciuti che fumano, “fanno i grossi”, si credono i padroni di un regno che comunque non esiste. Le nuove generazioni corrono troppo velocemente e a 14 anni si è ancora bambini. Quindi la distanza tra quelli di prima e quelli di quinta diminuisce sempre di più. Con i proventi della vendita, la Redazione offre a tutta la scuola la vera, l’unica, inconfondibile Sabato 15 ore 12.20, in auditorium Durante la Festa si svolgerà il Lancio dell’aeroplanino di carta Costruite il vostro modello, cercate su Internet le tecniche più avanzate, portate il vostro modellino e … lanciatelo !! I concorrenti si devono registrare, entro Venerdi 14, nell’elenco affisso in auditorium, Indicando nome e classe. Hanno collaborato a questo numero: Direttrice: Steccaglia Elisa; Vicedirettrice: Lagomarsini Elisa. Impaginazione: Giordano Messina Marilisa, Ciuffi Jessica. Immagini: Costa Stefania. Attualità: Bianchi Jacopo, Bonaccorsi Giulia, Ciuffi Jessica, Frau Antonio, Imperatore Paola. Studio e Lavoro: Steccaglia Elisa, Bonaccorsi Giulia, Imperatore Paola. Musica: Bianchi Jacopo, Casalini Davide . Sport: Favazza Denise, Frau Antonio, Mori Katia, Innocenti Valentina. News: Bianchi Greta, Favazza Denise. 8