impresa di pulizie - Provincia di Cuneo
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impresa di pulizie - Provincia di Cuneo
Avviare un’impresa di pulizie PREMESSA Sfogliando l’elenco telefonico vi renderete conto che ci sono centinaia di imprese di pulizie già esistenti (in Piemonte nel 2009 circa 900) e questo probabilmente vi farà pensare che non ci sia spazio per voi in questo settore, la realtà è ben diversa, la richiesta in questo settore è alta e i clienti che richiedano servizi di pulizia puntano soprattutto alla qualità del servizio, cosa che spesso gli operatori, per vari motivi o per superficialità non garantiscono. Durante il periodo della crisi economica globale, la mancanza di liquidità delle imprese, i pagamenti ritardati dei fornitori, hanno messo a dura prova la sopravvivenza delle stesse che lamentano troppe tasse da pagare e poche entrate in tempi adeguati. A ciò si aggiunge la concorrenza in nero di operatori delle pulizie e la tendenza di alcuni clienti di affidare il servizio ad immigrati, anche non regolari. Su questo secondo fronte,molte imprese di pulizia hanno saputo reagire brillantemente, assumendo e regolarizzando, al loro interno, tanti cittadini extracomunitari, a dimostrazione che la concorrenza si può tranquillamente superare con l’integrazione e non con l’intolleranza. Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C In questo tipo di attività occorre scegliere se fornire un servizio alle famiglie e ai condomini e quindi sceglierete rivolgervi ad un mercato domestico, oppure rivolgere la vostra attenzione al mercato commerciale offrendo i vostri servizi alle imprese o alla pubblica amministrazione. Potrete quindi mantenere piccole le dimensioni dell’attività per motivi personali, dedicandovi in prima persona all’attività, o sviluppare l’impresa assumendo del personale esterno e procedendo ad una organizzazione dell’attività. Il mercato domestico è più facile da gestire, ed è costituito principalmente da anziani, famiglie con entrambi i coniugi lavoratori e famiglie con un reddito elevato che desiderano utilizzare il proprio tempo libero per lo svago, lasciando le pulizie domestiche, prevalentemente quelle occasionali o stagionali a delle imprese apposite. Questo tipo di mercato, in Italia, però non è molto sviluppato, poiché, per le pulizie ordinarie periodiche, ci si rivolge a conoscenti o colf piuttosto che ad una impresa di pulizie. E’ invece sviluppato, anche se con molta concorrenza, quello delle pulizie condominiali che però è in mano ed è legato alla conoscenza degli amministratori degli stabili. Il mercato commerciale è dedicato alle imprese o alla P.A., ci si rivolgerà a uffici, banche, negozi, aziende e qualsiasi altro tipo di attività. In questo settore c’è ancora spazio per le nuove imprese, poiché le aziende sono “costrette” a curare la propria immagine e mantenere i locali e gli spazi pubblici puliti e ordinati e dato che assumere personale che si occupi solo della pulizia dei locali è una scelta che grava sui costi e sulla gestione del personale, si preferisce delegare a un impresa di pulizie esterna anche da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Per sviluppare l’ attività avendo per clienti le aziende, occorrerà curare l’immagine, le attrezzature e l’organizzazione aziendale, poiché questo servizio è svolto in orari “particolari” , principalmente all’alba o in tarda serata, quando gli uffici sono chiusi. Il lavoro di pulizie professionali, è, infatti, un lavoro molto faticoso. Con orari non sempre appetibili per chi cerca un’occupazione tranquilla. Per gli interventi di pulizia in uffici ed aziende in genere, si interviene prima dell’apertura o dopo la chiusura. Le ore di lavoro possono essere notturne e ci si deve alzare anche alle tre del mattino. La media annua di lavoro orario per addetto, per queste imprese è di 1581 ore. Eppure in Piemonte i titolari delle imprese di pulizie sono sia uomini che donne. Un settore di impresa, insomma, dove esiste assoluta parità tra i sessi. Le imprese si aggregano Un altro modo per continuare a lavorare senza risentire della crisi e della concorrenza, è quello di avviare dei consorzi. Più imprese si mettono assieme, unendosi tra loro in un’unica realtà giuridica, mantenendo sempre la propria identità aziendale. Si tratta proprio dei consorzi, che permettono alle imprese di poter avere i requisiti per accedere alle gare di appalto. La necessità di esternalizzare il servizio da parte del settore privato e di quello pubblico, non permetterà alle imprese di pulizia di scomparire, anzi. Il periodo è difficile, torbido, pesante, ma per chi saprà resistere e, soprattutto, diversificare, il futuro potrà riservare ancora piacevoli sorprese. L’immagine conta molto Per dare un’immagine professionale della vostra impresa di pulizie, fate in modo che gli operai siano sempre in ordine con il vestiario, che utilizzino attrezzi funzionanti e puliti, che il veicolo aziendale sia pulito, rilasciate documenti e fatture su carta intestata, sono piccole attenzioni che danno rafforzano l’immagine dell’ azienda. Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C Altro particolare molto importante per l’immagine dell’impresa di pulizie, è il logo. Tutte le imprese di pulizie hanno nel loro furgone stampigliato un logo che le rappresenta, logo che viene riportato anche nei camici del personale. Questo logo può essere realizzato da un’agenzia pubblicitaria, oppure, se avete un pc e conoscete i programmi di grafica potere crearlo da soli e cercare l’agenzia solo per la stampa dello stesso sugli attrezzi da lavoro. Particolare attenzione va posta all’assunzione del personale, poiché i vostri operai lavoreranno in ambienti riservati, a contatto con merci e informazioni che possono avere un valore commerciale, accertatevi della loro onestà e riservatezza. Inizialmente gli addetti potranno raggiungere il posto di lavoro con i loro mezzi, ma se ne avete la possibilità comprate un mezzo aziendale, su cui stampare nome e logo aziendale, indirizzo e telefono, quando parcheggiato per strada mentre gli operai fanno le pulizie, vi farete una pubblicità gratuita e itinerante. Fate un'accurata analisi dei prezzi di mercato, per essere preparati a calcolare preventivi di lavoro “giusti”, un compenso troppo basso non vi garantirà un margine adeguato e dovrete correre molto per avere dei profitti, al contrario un preventivo alto spaventerà il cliente che opterà per altre soluzioni o altre aziende, durante i primi lavori prendete nota di tutte le spese, vi serviranno da guida per il futuro. Cercate di allargare la gamma di servizi offerti dalla vostra impresa, offrendo servizi di pulizia moquette, lucidatura parquet, pulizia pavimenti in pietra o cotto, disinfezione ambienti ecc. SCELTA DELLA FORMULA SOCIETARIA Le imprese di pulizie, come altre tipologie di imprese, possono avere diversa forma giuridica. All’inizio, chi gestisce un’attività di questo genere, opta preferibilmente per la ditta individuale, ma questa forma giuridica, spesso, non consente adeguati margini di crescita, specie per conquistare una fetta di mercato molto ampia. Si opta per le società in accomandita semplice, a responsabilità limitata, ma anche per le cooperative a responsabilità limitata. Esistono anche imprese di pulizia a gestione familiare. Con i tempi che corrono e visto che l’impresa individuale, con il tempo non regge alle necessità dell’azienda stessa, è consigliabile partire con un’impresa familiare, coinvolgendo nell’attività coniuge, cognati e figli. Offrire un servizio di pulizia, disinfestazione e sanificazione per edilizia civile ed aziendale, non è roba da poter svolgere in solitudine. Per sopportare meglio l’investimento per i costi del personale, alcune imprese di pulizia, possono scegliere la forma giuridica di cooperativa sociale. Questo tipo di cooperativa gestisce spesso servizi in appalto per conto della Pubblica Amministrazione. Si può costituire come cooperativa (vedi scheda apposita). Per cominciare inoltre potete scegliere fra l’avvio indipendente o l’affiliazione in franchising. Entrambe le formule hanno vantaggi e svantaggi, potrete essere liberi di agire e di organizzarvi se optate per l’ avvio indipendente, ma dovrete occuparvi di mettere insieme un sistema organizzato in grado di offrire un servizio è eccellente, in alternativa potreste utilizzare un sistema già collaudato utilizzando marchi e formule in franchising. Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C REQUISITI E NORMATIVE L’impresa di pulizia dal punto di vista legislativo è disciplinata dalla legge n. 82 del 25 gennaio 1994 e dal decreto ministeriale n. 274 del 7 luglio 1997. Oltre all'apertura della partita iva, è necessaria l'iscrizione all'albo degli Artigiani tenuto dalla Camera di Commercio o al Registro Imprese della stessa Camera di Commercio a seconda che l'impresa si configuri come artigiana o impresa commerciale. Per l'iscrizione sono richiesti i requisiti di: capacità economico-finanziaria, ed onorabilità. Invece la capacità tecnica ed organizzativa o individuazione di un preposto è necessaria solamente per le attività di dinsinfezione, disinfestazione, derattizzazione dove inoltre ci sono ulteriori adempimenti da espletare. Le imprese di pulizie per essere iscritte all’albo imprese artigiane e al registro imprese devono possedere i requisiti di: • Capacita Economica – Finanziaria • Onorabilità • Capacità Tecnico – Professionale Requisiti di Capacità Economico-Finanziaria • Assenza di protesti cambiari negli ultimi cinque anni a carico del titolare, dei soci o degli amministratori, salvo dimostrazione di aver soddisfatto i creditori o riabilitazione. • Iscrizione all’INPS e all’ INAIL di tutti gli addetti compreso il titolare. • Esistenza di rapporti con il sistema bancario, quindi essere titolari di almeno un conto corrente. • Applicazione di regolari contratti di lavoro, qualora l’impresa abbia dipendenti. Requisiti di Onorabilità • Il titolare, i soci o l’amministratore devono possedere i requisiti di onorabilità, ovvero: • Non deve essere stata pronunciata una sentenza penale di condanna o non deve essere in corso procedimenti penali salvo i casi in cui sia intervenuta la riabilitazione. • Non sia stata svolta o non sia in corso procedura fallimentare • Non siano state applicate misure di sicurezza e di prevenzione • Non siano state accertate contravvenzioni per violazione di norme in materia di lavoro, previdenza e assicurazioni sul lavoro. Requisiti Capacità Tecnico-Professionali Per l’attività di pulizia e disinfezione non è necessaria nessun requisito professionale e non è necessaria l’indicazione di un preposto per la gestione tecnica. Occorre però prestare cura alla questione della sicurezza sul lavoro. Il lavoro nel settore delle pulizie, soprattutto in quelle industriali, è un lavoro non privo di rischi per la sicurezza. Occorre quindi che all’interno dell’azienda un addetto o il titolare abbiano frequentato un corso per responsabile dei servizi di protezione e sicurezza. I rischi possono venire dall’uso dei prodotti chimici specifici che vengono usati per le pulizie e che vanno usati seguendo scrupolosamente le indicazioni previste per legge per ciascun prodotto e fornite col prodotto stesso dal rivenditore, o anche dall’inosservanza delle regole di sicurezza connesse con l’uso di particolari attrezzature come scale e altri accessori tecnici. Se invece l’impresa si occupa di disinfestazione, derattizzazione e sanificazione, occorre indicare un preposto alla gestione tecnica dell’attività, che deve possedere uno dei seguenti requisiti tecnico professionali: Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C • aver conseguito il diploma di laurea o diploma di istruzione secondaria in materia tecnica attinente l'attività ( il corso di studio deve prevedere un biennio di chimica e lo studio delle nozioni di scienze naturali e biologiche) • essere in possesso di un attestato di qualifica a carattere tecnico attinente l'attività • aver assolto gli obblighi scolastici ed aver lavorato per almeno tre anni nella specifico campo di attività come dipendente qualificato, socio lavoratore, titolare. L’interessato dovrà dichiarare il possesso dei requisiti richiesti utilizzando l’apposita modulistica disponibile presso le camere di commercio. Per partecipare agli appalti pubblici Per poter svolgere servizi per enti pubblici tramite gare d’appalto, l’impresa deve essere iscritta al Registro delle Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane, da almeno due anni. Dovrà anche iscriversi alla fascia di classificazione del volume d’affari, tenuta dalla Camera di Commercio. Le fasce sono 8 e vanno dalla prima, fino a 51 mila euro, ad un massimo di 8 milioni di euro. Il livello minimo di volume d’affari ( al netto dell’IVA) per iscriversi alla prima fascia è di circa 31 mila euro. Per ulteriori informazioni e per partecipare ai corsi di formazione professionale nel settore, ci si può rivolgere alle associazioni di categoria. Eccole: Anid è l’Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione; Fise è la Federazione Imprese di Servizi, opera nell’ambito di Confindustria e raggruppa 10 associazioni, tra cui ANIP, l’Associazione Nazionale delle Imprese di Pulizia. Infine troviamo la Fnip, Federazione Nazionale delle Imprese di Pulizia e Servizi per L’Ambiente che opera nell’ambito di Confcommercio. INVESTIMENTI Investimento iniziale richiesto per l’avvio è relativamente modesto, poiché si può cominciare in piccolo servendo piccoli condomini e i negozi della zona, contattate qualche amministratore di condominio e chiedete a qualche negoziante della zona per la pulizia delle vetrine, se invece volete avviare subito un’impresa di pulizie con più dipendenti occorre investire qualche soldo in più, vi servirà un piccolo ufficio, un automezzo e un po' di pubblicità. Ad ogni modo, in questo e in pochi altri settori, l’investimento iniziale si può facilmente adattare alle disponibilità economiche di chi avvia l’impresa. Nel cercare una localizzazione per il vostro ufficio, ricordate che spesso sarete voi ad andare dei clienti e che ben pochi verranno a trovarvi nel vostro ufficio, quindi non ricercate posizioni di pregio per sistemare l’ufficio, preferite piuttosto una posizione più economica, ben raggiungibile. In questa parte del nostro approfondimento, parleremo, infatti, dei costi delle attrezzature necessarie allo svolgimento del lavoro di pulizia, per avere una panoramica dell’investimento in denaro da impiegare nella messa a punto dell’attività. Per prima cosa dobbiamo sapere quali sono le attrezzature indispensabili per lavorare con un’impresa di pulizie. • detersivi e prodotti; • macchinari come pedane, scale, lavasciuga, guanti, scope, secchi e panni; • l’automezzo aziendale, il furgoncino dove caricare i detergenti e gli strumenti che servono per pulire la casa o l’ azienda del cliente. Per quanto riguarda gli attrezzi “minori”, la spesa è davvero poco rilevante. L’investimento più consistente è l’automezzo. Diciamo che nel complesso saranno necessari circa 20 mila euro (automezzo usato, attrezzature minori e spese iniziali) per avviare un’impresa di pulizie. Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C Chi, all’inizio, non può permettersi nemmeno l’acquisto di un automezzo usato, può optare per il leasing o il noleggio, il cui canone è notoriamente inferiore al costo della compravendita. E’ utile ed importante sapere che i costi degli automezzi necessari allo svolgimento di attività di impresa sono deducibili dalle imposte sui redditi. Il limite di deducibilità è fissato in maniera variabile in base alle diverse tipologie di automezzi ed alla differente modalità di acquisto. Il limite massimo di deducibilità dei costi del veicolo è del 50%, elevato all’80% per i veicoli usati in attività di agenzia o di rappresentanza. Per l’acquisto o il leasing dell’automezzo aziendale dell’impresa di pulizie, la percentuale di deducibilità può arrivare a coprire un costo di oltre 18 mila euro, mentre per quello noleggiato la percentuale si applicherà ad un importo di circa 3.600 euro. Anche per chi decide di acquistare un automezzo nuovo, le spesa da affrontare non è molto alta. Complice la crisi economico-finanziaria e gli incentivi statali alle aziende automobilistiche, i prezzi dei veicoli commerciali, attualmente, sembrano molto appetibili, con promozioni ed offerte da non lasciarsi scappare. Se contiamo il costo di un furgone nuovo, prodotti di grandi dimensioni e di ottima qualità e potenza, l’investimento iniziale per l’avvio di un’impresa di pulizie può anche lievitare, dai 20 mila euro citati all’inizio del nostro articolo, a 30 mila euro. Per quanto riguarda la tipologia di prodotti, è sempre meglio optare per prodotti di qualità, atossici e rispettosi dell’ambiente e della natura. Un’impresa di pulizie attenta alla salubrità dei prodotti che usa ed alla salute del cliente, offre certamente un’immagine di professionalità in grado di battere qualsiasi forma di concorrenza. Per soddisfare la vostra legittima curiosità, vi anticiperemo il costo di qualche macchinario. Una pompa per disinfestazione va da un minimo di 60 euro ad un massimo di 349 euro. Tutto dipende dal modello e dalla potenza del prodotto. Ma anche in questo caso, come per gli automezzi, abbiamo notato che le aziende propongono sconti ed offerte speciali. Per chi vuole mettere a punto un’azienda, diremmo che questo è il periodo giusto per investire. Un carrello per lavaggio pavimenti costa da un minimo di 107 euro ad un massimo di 232 euro. Un detergente per pavimenti da 10 litri, costa intorno ai 47 euro. Più consistente la spesa per un’idropulitrice. Si va da un minimo di 900 euro ad un massimo di 4 mila euro. Una idropulitrice per interni o esterni costa da un minimo di 1675 euro ad un massimo di 2900 euro. Per quanto riguarda gli abiti, come i camici, i costi sono davvero bassi. Un camice donna costa 15 euro. Una tuta monouso, 1,50 euro. Materiale di consumo Le attività delle imprese di pulizie richiedono anche l’utilizzo di accessori ed abbigliamento in regola con la legge sulla sicurezza sul lavoro, come gli occhiali per protezione, il cui costo è di circa tre euro. Accessibili anche i costi di scope, secchi, guanti. Una distinzione importante che occorre fare per quanto riguarda gli strumenti da lavoro di un’impresa di pulizie, è riferita alle diverse tipologie di attività che la stessa impresa può svolgere e che abbiamo elencato nella prima puntata del nostro reportage: pulizia, disinfestazione e derattizzazione. Cere, detergenti sono prodotti chimici per pulizie. Insetticidi ed erbicidi servono per la disinfestazione. Scope, panni, guanti, secchi, sono attrezzature per pulizie. Le attrezzature per la disinfestazione, sono, invece, pompe, tute e maschere. Dispenser per derattizzanti ed esche, sono, invece, attrezzi necessari alla derattizzazione. Tutto dipende sempre dalle capacità finanziarie dell’imprenditore e da quanto è disposto ad investire. Il consiglio è sempre quello di agire secondo lo spirito della professionalità e della qualità del servizio nei confronti del cliente. Il costo del personale Il vero investimento economico dell’impresa di pulizie è nel personale, ed è questa la maggiore criticità che gli operatori del settore si trovano ad affrontare infatti non è facile trovare personale motivato e formato per riuscire a differenziarsi con la concorrenza sul piano della qualità e professionalità. Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C Tenete poi bene a mente che nella gestione di un’impresa di pulizie si avrà sempre bisogno di operai e collaboratori qualificati. Un’impresa di pulizie con un bacino di utenza metropolitana e provinciale necessita anche di 40 addetti per funzionare. Quindi se l’investimento per mettere su un’impresa di pulizie sul fronte degli attrezzi e degli automezzi è generalmente sopportabile, diviene più pesante se si deve assumere personale. I compensi del lavoro svolto sono richiesti a ore ed anche gli addetti che svolgono materialmente il servizio hanno un compenso conteggiato per ore di lavoro, che cumulate nel corso del mese, daranno vita allo stipendio. Per avere un’idea di quanto chiedere al cliente per il servizio e di quanto pagare per gli operai esiste un tariffario siglato dal Ministero del Lavoro con le associazioni sindacali e di categoria, dove vengono fissate le tariffe orarie per il personale. L’ultimo CCNL della categoria è aggiornato a dicembre 2007. Esistono anche tariffe orarie che variano in base alla zona geografica di attività. Il costo medio orario per un operaio di un’impresa di pulizie è di circa 14,18 euro. Le imprese di pulizia devono rispettare le norme sulla sicurezza sul lavoro per il personale, il cui costo annuo, ( visite mediche, etc.) è di 150 euro a lavoratore ( D.Lgs 81/2008). RICAVI E COSTI Il rientro economico di un’attività di pulizie, non si ha nell’immediato e potrebbe volerci un buon numero di anni per racimolare il giusto numero di clienti. Se si hanno 20-25 anni si possono aspettare anche 10 anni per farcela, ma se si è superata la quarantina, pensare di avere un lavoro stabile verso i 45-50, diventa una prospettiva davvero impensabile da portare avanti. Per accorciare questi tempi di rientro, le imprese di pulizia, piccole e grandi, hanno imparato a mettere in atto, una tattica molto importante: diversificare le attività. Alla luce di queste considerazioni è molto difficile ipotizzare un piano economico standard per un impresa di pulizie. I fattori sono molto variabili e vanno considerati quindi caso per caso. Ricordiamo qui gli elementi minimi che servono per comporlo: Investimenti a partire da 20.000 euro; consideriamo nel nostro caso un investimento di 40.000 euro con ammortamento in 5 anni (8.000 all’anno) Costo del lavoro 14 euro l’ora medi. Spese per detersivi e materiali di consumo 20 % del fatturato Ipotizziamo che la nuova impresa si procuri lavoro per 2.500 ore il primo anno, per 4.000 nel secondo e per 6.000 nel terzo e che venda i suoi servizi alla media di 23 euro l’ora. Prima annualità Fatturato Acquisto materiali (ipotizzato 20 % del fatturato) Reddito lordo Costi del personale Spese affitto e utenze Costi vari e amministrazione Ammortamenti Reddito netto Seconda annualità Terza annualità 57.500,00 -11.500,00 92.000,00 - 18.400,00 138.000,00 - € 27.6000,00 46.000,00 73.600,00 110.400,00 - € 35.000,00 - 4.000,00 - 1.200,00 - 56.000,00 - 5.000,00 -1.500,00 - 84.000,00 - 5.500,00 - 2.000,00 - 8.000,00 - 2.200,00 - 8.000,00 3.100,00 - 8.000,00 14.500,00 Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C