Introduzione allo studio delle funzioni dell`Io pelle nella

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Introduzione allo studio delle funzioni dell`Io pelle nella
Introduzione allo studio delle funzioni dell'Io pelle nella coppia
Didier Anzieu*
L'illusione a due (o gemellare)
La prima esperienza di coppia realizzata da due partner giovani generalmente inizia con una
fase d'illusione a due. Le eventuali esperienze ulteriori di coppia con altri partner tendono a
riprodurre questa fase in forma attenuata o esacerbata. Questa illusione si rivela l'elemento
fondante per una coppia giovane e, nello stesso tempo, la fonda come coppia di persone che
sono, o che vogliono restare o diventare di nuovo giovani.
La fase seguente, quella della disillusione, può comportare la dissoluzione della coppia che
riconosce con rancore e risentimento di essere stata cieca su se stessa ma può anche,
attraverso una crisi e il suo superamento, permettere la riorganizzazione delle relazioni
d'oggetto tra i suoi membri e l'evoluzione delle funzioni psichiche esercitate l'uno verso
l'altro. Tutto questo può avvenire grazie ad una cornice formata da fantasmi nuovi di pelle
familiare.
Le coppie di innamorati che si costituiscono nell'adolescenza sulla base di questa illusione,
che le rende dal punto di vista immaginario eterne, sono diverse da altre coppie di
adolescenti, che si incontrano attraverso la scoperta e la sperimentazione della sessualità
genitale e che si concedono un avvenire temporaneo, anche effimero. Nel primo caso la
coppia si fonda essenzialmente sull'intimità psichica. I partner condividono le stesse idee, le
stes-*e letture, gli stessi studi e gusti, le stesse attività. Si comunicano costantemente i loro
pensieri. La ricerca e la scoperta delle loro somiglianze costituiscono la principale fonte di
energia e di soddisfazione comune. Realizzano così una coppia di gemelli immaginali, senza
distinzione sessuale e, al limite, interscambiabili. Laddove non sono simili, si consolano
scoprendosi complementari. Ad esempio uno dei due prende l'iniziativa in certi settori della
vita pratica e l'altro, più passivo, segue volentieri. In altri settori è il secondo ad essere
l'elemento portante e l'altro lo sostiene. Tuttavia questa complementarietà è mal vista nel
momento in cui aumenta d'importanza, perché attenta all'ideale di una pari condivisione di
tutte le attività, responsabilità, possibilità e realizzazioni, risvegliando rivalità ed esponendo
così i membri della coppia alla lotta per il potere, tanto temuta e disprezzata. Una fusione
simbiotica li salda insieme in ciò che Sami Ali ha descritto come uno spazio psichico d'inclusione
reciproca. Il lavoro psicoanalitico con coppie in difficoltà mostra spesso come ciascun partner nella
prima infanzia sia stato molto dipendente, anche se in modo diverso, dall'immagine materna e non
abbia potuto separarsi dalla sua famiglia d'origine se non portandosi dietro la pelle immaginaria
di questa madre. La coppia si avvolge in queste due pelli immaginarie materne, strutturate
secondo la doppia parete che ho descritto nel mio libro L'Io pelle (Borla, 1987, cap. 9), come
tipica dell'involucro narcisistico idealizzato. All'interno di esso i due giovani si sentono votati al
progetto di una unione eccezionale.
Entrambi non hanno acquisito un Io pelle relativamente autonomo.
La strutturazione dell'involucro psichico della coppia resta anteriore allo stadio ben conosciuto in
cui lo specchio rinvia al bambino solo davanti ad esso un'immagine visiva fascinante dell'unità e
della totalità del suo corpo, in cui l'altro immaginario è percepito come l'inverso simmetrico di se
stesso. Nell'illusione a due (o gemellare) si tratta piuttosto di riprodurre e perpetuare
un'esperienza speculare più primitiva, in cui la madre che tiene il bambino nelle sue braccia gli
mostra, nello specchio, la coppia che forma con lui, con la differenza che ciascuno dei due
componenti della coppia attuale si vede reciprocamente supporto dell'altro e sostenitore
dell'unione di coppia.
*
Psicoanalista, professore emerito Università di Parigi - x Nanterre. 1. D. Anzieu, «Scène de ménage et
espace imaginaire du couple», Nouv. Rev. Psychanai, 33, 1986.
Interazioni, 1, 1993, pp. 75-79
Disfunzionamenti dell 'Io pelle nella coppia
Come funziona l'involucro psichico immaginario in questo tipo di coppie? Questo involucro non
riesce a soddisfare la maggior parte delle nove funzioni che nel mio libro ho attribuito all'Io pelle.
Funzione di conservazione: ciascuno è sollecitato dall'altro a diventare il suo oggetto-sostegno
primordiale e accusato di non esserlo sufficientemente.
Funzione di contenitore: i membri di questa coppia hanno una sola psiche, come nota Ruffiot,
anche se la seconda parte della sua definizione che sottolinea «una sola psiche per due corpi» si
applica male a questi casi, perché i membri della coppia soffrono di avere dei corpi distinti e di
doverli riconoscere diversi.
Funzione di para-eccitazione: il loro doppio involucro materno racchiude i due partner in una bolla al
riparo della realtà, ma più essi s'impegnano nella vita adulta, più le esigenze della realtà psichica
e sociale perforano questa bolla e fanno esplodere in pezzi la calma e la serenità che vi trovavano.
Funzione di individuazione: in queste coppie l'obiettivo non è di fornire a ciascun membro una
cornice stabile e flessibile, il cui sfondo saldo favorisca lo sviluppo della propria individualità. Il
progetto comune è quello di formare una coppia ideale, generalmente diversa da quella dei
rispettivi genitori. Ad esempio una coppia unita per opposizione ad una coppia genitoriale disunita o
ancora una coppia omogenea in opposizione ad una coppia genitoriale caratterizzata da una marcata
divisione dei ruoli maschile e femminile e dalla complementarietà tra un carattere dominatore e un
carattere sottomesso. La delusione reciproca deriva dal fatto che il rimosso fa inevitabilmente
ritorno. Sempre più spesso vengono rivolti rimproveri al partner visto come portatore di differenze
e come fautore di disunione. Si accendono così vivaci discussioni, con il ritorno paradossale nella
giovane coppia sia del disaccordo tanto aborrito sia della opposizione distintiva dei ruoli e dei
caratteri, altrettanto osteggiata.
Funzione di collegamento di diverse categorie di sensazioni in uno spazio sensoriale comune: questo
collegamento è largamente acquisito da ciascun partner preso separatamente. Ma nella coppia
funziona un principio di ricerca d'identità, non soltanto dell'identità primaria delle percezioni e
dell'identità secondaria dei pensieri, ma di una identità in qualche modo originaria delle sensazioni e
degli affetti: ciò che prova l'uno deve essere oggetto di un'empatia immediata dell'altro. Ciò che
sottende la loro relazione è il fantasma di avere un corpo unico, con una stessa pelle, una sola
bocca, un solo naso, tre o quattro occhi e orecchie, cioè un corpo dotato di organi sensoriali e di un
cervello, ma le cui caratteristiche sessuali sono più o meno sfumate (a differenza di quanto
avviene nelle coppie per cui l'esplorazione di queste caratteristiche costituisce un legame essenziale
più o meno duraturo).
Funzione di sostegno dell'eccitazione sessuale: questa funzione è più o meno inibita; in questo
tipo di coppie i rapporti sessuali sono spesso poco importanti per qualità e quantità. Succede che
si limitino a dei contatti epidermici, che garantiscono la somiglianza dei gesti e dei corpi. I
membri della coppia non ricercano né trovano piacere nel coito attraverso la penetrazione che li
obbligherebbe a riconoscere la differenza concreta dei loro sessi. Non progettano di avere figli, o se
lo desiderano per ragioni di conformismo sociale, non riescono ad averne, dato che non possono
differenziarsi e progettarsi in padre e madre potenziali. L'insoddisfazione sessuale genitale si traduce
in diversi sintomi: angoscia, fobie, ritiro, depressione, esplosioni di collera.
Funzione di ricarica libidica: la coppia si organizza intorno ad un Io ideale comune che rende
attivi e dinamici. Entrambi i partner vivono un'illusione a due per analogia con ciò che io ho
chiamato illusione gruppale: «noi dobbiamo essere, noi siamo una buona coppia». L'oggetto coppia è
iperinvestito libidicamente, ma l'odio, scisso, non è sufficientemente espulso, anche se in parte viene
proiettato nel bambino che è impossibile procreare, in questo o quel genitore, parente prossimo,
amico o collega di lavoro. L'odio residuo finisce per essere proiettato nel partner: è la scena di vita
di coppia ', con la sua reazione di induzione circolare della violenza, secondo un processo di
escalation al quale gli interessati non riescono più a mettere fine e che costituisce uno dei motivi
della loro richiesta di consultazione. Ci tengono ad essere ricevuti insieme, perché sono saldati
all'interno della stessa pelle psichica e ciò che l'uno pensa e dice allo psicoterapeuta deve essere
ascoltato e conosciuto dall'altro.
Funzione tossica: la nona funzione che ho assegnato all'Io pelle mira all'autodistruzione. La
Interazioni, 1, 1993, pp. 75-79
formula dell'illusione a due, sopra indicata, richiede di essere completata da un enunciato
paradossale del tipo: «siamo una buona coppia, in cui ciascun membro è cattivo per l'altro».
Secondo me sta in questa formulazione uno dei paradossi tipici della coppia nevrotica (con la sua
versione eventualmente invertita: «siamo dei buoni soggetti che formano una cattiva coppia»).
Questa formula è diversa dal paradosso messo in evidenza da Caillot e Decherf, proprio delle
famiglie con un membro ano-ressico, psicotico :> con una problematica somatica grave: «vivere
insieme ci uccide, separarci sarebbe mortale».
Funzione di superficie di iscrizione delle tracce e dei segni: questa funzione presenta un gioco
complesso. L'involucro immaginario della coppia assomiglia al bloc-notes magico di cui Freud ha
sviluppato l'analogia con l'Io, ma un bloc-notes magico comune, incaricato di cancellare per
ciascun partner le tracce della sua storia individuale anteriore alla costituzione della coppia e al
limite, di cancellarle fino alla sua inserzione genealogica.
In questo tipo di coppie il tempo sembra aver avuto inizio con la nascita stessa della coppia, una
nascita per autogenerazione.
Questo tempo è circolare e si racchiude su se stesso. I progetti per il futuro non sono eie degli
obiettivi secondari. Lo scopo primario, e anche originario, è quello di essere coppia e per questo è
necessario ripetere continuamente il momento della creazione della coppia. I fallimenti di questa
creazione continua vengono imputati al partner o masochisticamente a se stessi. La coppia
3assa attraverso degli episodi che occupano la sua vita quotidiana, ma che non vanno a
costituire che una storia anedottica, anche se entrambi i partner si compiacciono a riprodurne e a
variarne il racconto. In quanto coppia, questo tipo di giovane coppia si vuole sempre giovane, di una
giovinezza eterna, fuori dalla storia, se per storia si intende una evoluzione lenta e profonda. Non
è questa una credenza che la saggezza delle nazioni ha registrato in forma proverbiale? Come i
popoli felici, così le coppie felici sono supposte senza una storia. L'involucro a due possiede delle
caratteristiche tali che questo tipo di coppia, rinchiusa nel suo fantasma originario gemellare, è poco
adatta a formare una famiglia. Si tratta dunque non di una famiglia a rischio, ma di una coppia
che rischia di non diventare una famiglia.
Il lavoro psicoanalitico mira ad aiutare i due protagonisti a vivere progressivamente la disillusione,
a sperimentare il carattere triangolare della relazione con lo psicoanalista e ad accettare una
differenziazione sufficiente perché ciascun membro possa prendere in considerazione, ad esempio,
la possibilità di alternare delle sedute di psicoterapia individuale con delle sedute di psicoterapia
di coppia, basate, queste ultime, all'inizio sul verbale per poi eventualmente svolgersi in forma di
psicodramma.
La mia griglia di nove funzioni dell'Io pelle permette di fare una diagnosi differenziale precisa e
minuziosa di ciò che è inibito, regredito o alterato nel funzionamento di ciò che Kaës e Ruffiot
hanno chiamato l'apparato psichico familiare. Permette allo psicoterapeuta di condurre il suo lavoro
su dei punti precisi, che richiedono delle elaborazioni specifiche. Questa griglia, che la pratica
clinica mi ha imposto, deve tuttavia essere considerata come uno strumento modificabile e
perfezionabile alla luce dei risultati ottenuti e delle difficoltà incontrate. Quanto al tipo di coppia
originaria abbozzata in questo articolo, va vista come elemento di blocco nel processo di passaggio
tra gli apparati psichici familiari, di cui i due membri della coppia sono il risultato, e un eventuale
apparato psichico familiare da creare insieme. Vorrei concludere sottolineando come lo studio dei
diversi fantasmi di pelle gemellare e familiare richieda ancora ulteriori approfondimenti e sviluppi.
Traduzione di Katia Giacometti.
Tratto dalla rivista Gruppo, 2, 1986.
Interazioni, 1, 1993, pp. 75-79