Oltre la «firma», i team al top del fatturato

Transcript

Oltre la «firma», i team al top del fatturato
42
7 - 12
NOVEMBRE
2011
MILANO 2015
Boeri annuncia concorsi per
padiglioni e servizi pubblici
dell’Expo dopo le proteste
dei progettisti
SERVIZIO A PAGINA
11
Supplemento
al n. 42
Anno XVI
Poste It. sped. in A.P.
D.L. 353/2003
Conv. L. 46/2004,
art. 1, 1,
DBC Roma
La classifica degli studi italiani in base ai bilanci 2010
1
Oltre la «firma»,
i team al top
del fatturato
2
3
In testa alla graduatoria c’è Renzo Piano, ma nei primi 50
posti, accanto ai talenti creativi, si fanno spazio le società
capaci di offrire servizi di progettazione integrata ai grandi
clienti. Pesa la frammentazione del mercato che rende difficile
la competizione con i big internazionali
DI
MAURO SALERNO
Renzo Piano il numero uno
dell’architettura italiana. Il
progettista ligure, portabandiera del design made in Italy
nel mondo, guida anche la
classifica dei bilanci. C’era da aspettarselo, e ovviamente non è questo il dato
più sorprendente tra quelli ricavabili dalla graduatoria delle prime 50 società di
architettura italiane messe in fila sulla
base dei fatturati dichiarati nel 2010.
Con i quasi 11,3 milioni messi a bilancio l’anno scorso – ma non è un mistero
che una cifra molto superiore viene raccolta dalla costola parigina dello studio
– Piano batte di poco lo studio guidato
dall’architetto e designer milanese Antonio Citterio insieme a Patricia Viel,
mentre al terzo posto figura la società
romana Ingenium Real Estate capitanata dall’architetto Marco Tamino, con interessi anche nel campo della gestione
immobiliare. Soltanto quarto lo studio di
Massimiliano Fuksas, l’altra grande firma italiana nota a livello internazionale,
che rispetto al bilancio 2009 perde quasi
metà dei ricavi (cui bisognerebbe però
aggiungere il fatturato raccolto a livello
individuale). Il quinto posto è occupato
dalla società One Works con più basi in
Italia (e una a Dubai) e un’esperienza
che travalica i confini del semplice design per sconfinare nell’ingegneria. «È vero, ma noi non facciamo impianti – dice
Leonardo Cavalli, uno dei due partner
della società –. Ricaviamo tre quarti del
nostro fatturato da attività di progettazione e pianificazione e solo un quarto da
calcoli strutturali e direzione lavori. Ci
sentiamo perfettamente rappresentati in
questa classifica. D’altra parte ci sono
studi, come l’americano Som, che fanno
molta più ingegneria di quanto si pensi
eppure vengono a ragione considerati
come studi di architettura».
La multidisciplinarità comincia a essere una forza apprezzata dai committenti.
Non è un caso che in classifica siano
È
presenti più società capaci di mettere in
campo un’offerta trasversale di competenze che puri talenti creativi. Con poche eccezioni – i genovesi 5+1AA al 16˚
posto con 3,3 milioni di fatturato, i milanesi Piuarch al 33˚ con 1,9 milioni – è
invece scarsamente rappresentata la generazione dei quarantenni, che insieme a
cinquantenni come Mario Cucinella e
Cino Zucchi rappresentano la punta di
diamante della nuova architettura italiana.
Salta all’occhio, invece, che proprio
tra gli studi che occupano i primi 10
gradini della graduatoria, oltre a One
Works, figurino società basate sull’offerta di progettazione integrata come Lombardini 22, General Planning e Progetto Cmr che, peraltro, risulta essere l’unico team italiano incluso tra le prime 100
società di architettura internazionali, censite dal magazine inglese Bd. La società
milanese impiega 88 professionisti fatturando poco più di 5 milioni. Numeri che
valgono il sesto posto nella classifica
italiana, ma solo il 97˚ nella graduatoria
stilata da Bd. È vero che ricavi e curriculum non danno garanzia sulla qualità
dei progetti. Ma non si può negare che,
al di là delle posizioni in graduatoria, la
top 50 degli studi italiani (vedi anche gli
approfondimenti nelle pagine a seguire)
restituisce la fotografia di un sistema
fragile e poco strutturato e per questo
difficilmente in grado di reggere il confronto sul piano internazionale, dove invece primeggiano colossi del design capaci di esprimere fatturati da centinaia
di milioni con centinaia di addetti.
«Il mercato purtroppo è ancora molto
frammentato – commenta Franco Guidi,
amministratore delegato di Lombardini
22 –. Non è un caso che chi riesce a
crescere o a mantenere i livelli a dispetto di questa pesante crisi siano i team
dalle spalle più larghe, capaci di raffrontarsi al meglio soprattutto con i grandi
clienti».
Renzo Piano
Building Workshop
11.294
Antonio Citterio
Patricia Viel and Partners
11.022
Produzione 2009
25,9
1.650
10.567
Var. % 2010/2009
4,3
Utile 2010
342
8.255
Var. % 2010/2009
-0,6
Utile 2010
497
5
One Works
7.871
5.203
Produzione 2009
Var. % 2010/2009
Utile 2010
Produzione 2009
Var. % 2010/2009
Utile 2010
8.301
14.436
-45,5
393
5.107
1,9
11
Progetto Cmr
Produzione 2009
5.773
5.134
Var. % 2010/2009
-11,1
Architetto Michele
De Lucchi
Utile 2010
Produzione 2009
7
3.789
4.091
Var. % 2010/2009
8,0
Utile 2010
179
8
Studio Baciocchi
Produzione 2009
Var. % 2010/2009
Utile 2010
3.751
4,5
860
9
Lombardini 22
Produzione 2009
Var. % 2010/2009
Utile 2010
3.802
0,5
237
Produzione 2009
Var. % 2010/2009
Utile 2010
4.080
-10,3
17
10
3.920
3.822
General Planning
3.661
TUTTI AL CENTRONORD I BIG DEI RICAVI
Il grafico riporta la top ten degli studi italiani
di architettura in ordine di fatturato con
dati espressi in migliaia di euro (elaborazione
di Guamari sulla base dei bilanci 2010).
Uno sguardo alla distribuzione geografica
degli studi riportati in classifica rivela come
il Mezzogiorno sia davvero poco rappresentato
tra le grandi firme della progettazione.
Nella top 50 compaiono soltanto due studi
con base a sud di Roma. Si tratta di Alberto Izzo
& Partners e Pica Ciamarra Associati: entrambi
con base a Napoli. Per il resto il “club”
è per la metà presidiato da realtà milanesi
(26 su 50). Otto studi hanno base a Roma,
mentre tutti gli altri svolgono l’attività
© RIPRODUZIONE RISERVATA
professionale nelle regioni del Centronord
ALTRI SERVIZI DA PAGINA 2 A PAGINA 9 (Toscana, Liguria, Piemonte, Nordest)
■
Utile 2010
8.971
Produzione 2009
4
7
Var. % 2010/2009
Ingenium Real
Estate
Massimiliano e Doriana
Fuksas Design
6
Produzione 2009
2
PROGETTI E CONCORSI
7 - 12 NOVEMBRE 2011
TOP 50 ARCHITETTURA
LE FIRME IN GRADUATORIA: SOLO DUE FATTURANO PIÙ DI 10 MILIONI
I principali indicatori economici dei primi 50 studi di architettura italiani per fatturato, in base ai dati di bilancio 2010 (dati in migliaia di euro)
Pos. Pos.
2010 2009
1
3
2
1
3
4
4
2
5
6
6
5
7
11
8
9
10
11
12
13
13
10
9
12
14
7
14 16
15
16
17
18
18
17
15
23
19 21
20
21
22
23
24
25
26
27
24
Società
Renzo Piano Building
Workshop
Antonio Citterio Patricia
Viel and Partners
Ingenium Real Estate(1)
Massimiliano Fuksas
Architetto(2)
One Works(3)
Progetto Cmr(4)
Architetto Michele De
Lucchi
Studio Baciocchi
Lombardini 22(5)
General Planning
Lissoni Associati
Alberto Izzo & Partners
Studio Amati
Dante O. Benini &
Partners Architects
Matteo Thun & Partners
5+1 AA(6)
Open Project
Iosa Ghini Associati(7)
Gregotti Associati
International
Cspe(8)
22 Dlc(9)
Ricavi
2010
2009
11.294
8.971
11.022 10.567
8.255
Var. %
’10/’09
Prod.
estero
2010
25,9 5.806
%
estero
2010
51,4
Ebitda
2010
2009
2.790 1.937
602
Var. % Risultato 2009
’10/’09 netto
2010
44,0
Var. %
’10/’09
1.650 1.034
4,3
7.180
65,1
645
-6,7
342
324
8.301
-0,6
n.d.
n.d.
1.159 2.019
-42,6
497
647
1.039 4.826
-78,5
393 2.799
Dfnl(*)
2010
Var. % Patrimonetto 2009
’10/’09 nio
2010
2009
59,6 -2.249 -2.278
5,6
5.865 5.215
12,5
63,0
1.274
932
36,7
-23,2 -1.230
-907
-35,6
2.721 2.224
22,3
-86,0
n.d.
n.d.
2.330 2.957
-21,2
2.776 3.033
n.d. n.d.
-8,5
n.d.
1.016
929
979
922
3,8
0,8
-481
70,3
2.038 1.859
9,6
n.d. n.d.
-347
-25
557 362
76
65
-615 -1.002
1.700 1.424
n.d.
n.s.
53,9
16,9
38,6
19,4
1.282 1.192
972
735
446
530
998 926
319
572
1.971 1.861
7,6
32,2
-15,8
7,8
-44,2
5,9
7.871 14.436
-45,5
2.548
32,4
5.203
5.134
5.107
5.773
1,9
-11,1
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
505
113
400
17
26,3
n.s.
11
7
4
-65
n.s.
n.s.
4.091
3.789
8,0
1.017
24,9
362
328
10,4
179
150
19,3
3.920 3.751
3.822 3.802
3.661 4.080
3.592 3.768
3.534 3.678
3.481 4.787
4,5
0,5
-10,3
-4,7
-3,9
-27,3
n.d.
n.d.
n.d.
1.028
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
28,6
n.d.
n.d.
1.373 1.200
460
478
154
139
349
255
5
407
598 1.040
14,4
-3,8
10,8
36,9
-98,8
-42,5
860
237
17
72
-153
353
893
238
14
96
145
631
-3,7
-0,4
21,4
-25,0
n.s.
-44,1
n.s.
-682 -1.845
1,3
Var. %
’10/’09
n.d.
-143
3.435
3.245
5,9
n.d.
n.d.
62
-180
n.s.
7
-346
n.d.
n.d.
217
-136
n.s.
3.353
3.283
3.074
2.844
3.120
3.189
3.562
3.058
7,5
2,9
-13,7
-7,0
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
540
138
95
-22
365
124
122
250
47,9
11,3
-22,1
n.s.
229
-5
32
-15
127
14
40
38
80,3
n.d. n.d.
n.s.
n.d. n.d.
-20,0
-197 -392
n.s. -4.361 -4.055
n.d.
n.d.
49,7
-7,5
784
111
259
465
705
116
227
480
11,2
-4,3
14,1
-3,1
2.666
2.861
-6,8
n.d.
n.d.
30
137
-78,1
-106
-275
4,5
108
213
-49,3
2.617
2.564
2,1
n.d.
n.d.
453
482
-6,0
300
297
1,0
-643
-47
n.s.
310
308
0,6
2.512
2.791
-10,0
195
7,8
51
181
-71,8
-80
3
n.s.
1.445 1.278
13,1
1.172
1.253
-6,5
61,5
n.d.
4.236 4.055
-
Land Milano(10)
2.371
2.694
-12,0
n.d.
n.d.
81
180
-55,0
0
66 -100,0
566
n.d.
n.d.
123
122
0,8
-
Archest(11)
2.348
477
n.s.
n.d.
n.d.
23
-53
n.s.
-13
-52
-330
-181
-82,3
246
115
113,9
-225
-367
38,7
2.721 1.422
91,4
75,0
29 Pica Ciamarra Associati
2.253
2.170
3,8
n.d.
n.d.
34
181
-81,2
-14
68
n.s.
19 Caputo Partnership
2.238
3.070
-27,1
n.d.
n.d.
338
273
23,8
9
7
28,6
32 Am Architetti(12)
2.211
1.918
15,3
n.d.
n.d.
-47
88
n.s.
-65
26
n.s.
352
867
-59,4
27 Mario Bellini Architects
2.062
2.369
-13,0
n.d.
n.d.
152
213
-28,6
47
42
11,9
413
-1
n.s.
Associati
28 33 Progettisti
Tecnarc(13)
29 28 Silvano Buzzi & Associati
30 35 Mario Cucinella Architects
31 - Abdr Architetti Associati(14)
32 34 Chapman Taylor Architetti(15)
33 25 Piuarch(16)
34 31 Canali Associati
35 39 Asa Albanese
36 37 Marco Piva
37 44 Sistema Duemila Partners(17)
38 20 Vudafieri Saverino Partners
39 45 Cino Zucchi Architetti
40 30 Gabbiani & Associati
41 38 Goring & Straja Studio
42 - T.A.(18)
43 49 Studio Valle Progettazioni
44 - Isolarchitetti
45 - Destudio
Chipperfield
46 50 David
Architechts
47 - Degli Esposti Architetti(19)
48 46 Beretta Associati
1.034 1.048
94
85
1.443 1.509
283
236
-1,3
10,6
-4,4
19,9
1.994
1.894
5,3
n.d.
n.d.
46
69
-33,3
3
3
0,0
n.d.
344
n.d.
564
562
0,4
1.990
2.241
-11,2
n.d.
n.d.
61
172
-64,5
18
19
-5,3
1.126
1.124
0,2
676
439
54,0
1.947
1.892
2,9
n.d.
n.d.
78
-147
n.s.
-142
-197
27,9
801
-788
n.s.
-1
141
n.s.
1.918
919
108,7
n.d.
n.d.
540
146
n.s.
55
18
n.s.
630
694
-9,2
221
166
33,1
343
274
25,2
538 1.022
-47,4
1.893
4.441
-57,4
n.d.
n.d.
176
162
8,6
69
62
11,3
-158
-62
n.s.
1.882
2.524
-25,4
n.d.
n.d.
-5
524
n.s.
-54
331
n.s.
-226
-521
56,6
1.773
1.937
-8,5
n.d.
n.d.
777
654
18,8
508
407
24,8
-769
-856
10,2
1.659
1.151
1.748
1.666
4,9
n.d.
n.d.
120
196
-38,8
-72
15
n.s.
444
466
-4,7
686
758
44,1
-9,5
1.726
1.706
1,2
n.d.
n.d.
128
86
48,8
85
36
136,1
59
183
-67,8
158
73
116,4
1.621
1.334
21,5
n.d.
n.d.
67
102
-34,3
13
40
-67,5
-147
-186
21,0
193
179
7,8
1.606
2.994
-46,4
405
25,2
-45
181
n.s.
365
52
n.s.
-208
-33
n.s.
494
178
n.s.
1.446
1.322
9,4
n.d.
n.d.
198
34
n.s.
111
21
n.s.
-14
6
n.s.
173
63
n.s.
1.432
1.972
-27,4
n.d.
n.d.
234
118
98,3
118
-1
n.s.
727
774
-6,1
176
58
n.s.
1.290
1.685
-23,4
n.d.
n.d.
139
215
-35,3
83
144
-42,4
-128
-228
43,9
490
407
20,4
1.285
1.014
26,7
n.d.
n.d.
93
106
-12,3
-4
19
n.s.
707
529
33,6
162
96
68,8
1.217
1.173
3,8
n.d.
n.d.
131
160
-18,1
-2
16
n.s.
486
680
-28,5
215
217
-0,9
1.176
893
31,7
n.d.
n.d.
447
263
70,0
276
159
73,6
n.d.
n.d.
n.d.
802
626
28,1
1.170
1.032
13,4
n.d.
n.d.
55
51
7,8
10
17
-41,2
125
154
-18,8
161
151
6,6
1.127
1.156
-2,5
n.d.
n.d.
26
47
-44,7
-12
0
n.s.
265
134
97,8
59
71
-16,9
1.091
359
n.s.
n.d.
n.d.
143
22
n.s.
87
7
n.s.
-118
-70
-68,6
105
17
n.s.
1.086
1.290
-15,8
n.d.
n.d.
-31
66
n.s.
-55
20
n.s.
320
311
2,9
914
969
-5,7
49 -
Simone Micheli
Architectural Hero
1.062
905
17,3
n.d.
n.d.
315
304
3,6
190
191
-0,5
-136
-203
33,0
203
204
-0,5
50 -
Lazzarini Pickering Architetti
1.042
1.087
-4,1
n.d.
n.d.
137
76
80,3
96
24
n.s.
n.d.
n.d.
n.d.
132
66
100,0
146.669 155.334
-5,6
18.179
12,4
15.267 19.661
-22,3
6.537 8.368
-21,9
7.606
3.377
125,2
37.933 35.073
8,2
TOTALE
n.d. = non disponibile - n.s. = non significativo.
(*) Debiti finanziari netti più leasing; (1) presieduta dall’architetto Marco Tamino; (2) i dati della produzione 2010 e 2009 sono la somma dei fatturati delle società Massimiliano e Doriana
Fuksas Design e di Fuksas Associati, mentre gli altri dati sono riferiti al solo bilancio d’esercizio di Massimiliano e Doriana Fuksas Design. Prendendo in considerazione anche la figura
individuale di Massimiliano Fuksas la cifra d’affari sarebbe di 11,5 milioni di euro; (3) fondata dagli architetti Leonardo Cavalli e Giulio De Carli; (4) Massimo Roj Architects; (5) dal 29 aprile 2009
possiede il 70% del capitale di Degw Italia, sebbene non la consolidi; (6) fondata dagli architetti Alfonso Femìa e Gianluca Peluffo; (7) i dati della produzione 2010 e 2009 sono la somma dei
fatturati delle società Iosa Ghini Associati e Igm, mentre gli altri dati sono riferiti al solo bilancio d’esercizio di Iosa Ghini Associati; (8) fondata dagli architetti Antonio Andreucci, Romano Del
Nord e Paolo Felli; (9) presidente architetto ingegner Alberto Dal Lago, consigliere delegato ingegner Franco Cislaghi; (10) fondata dagli architetti Andreas Kipar e Giovanni Sala; (11) tra i partner
gli architetti Daniele Bazzaro, Annamaria Coccolo, Gaetano De Napoli, Roberto Simeon e Rudi Zonch; (12) Alfonso Mercurio Architetti; (13) presieduta dall’ingegner Cesare Taddia; (14) fondata
dagli architetti Maria L. Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri e Filippo Raimondi; (15) bilancio al 30 settembre 2010; (16) fondata dagli architetti Francesco Fresa, German Fuenmayor, Gino
Garbellini e Monica Tricario; (17) fondata dall’ingegner Massimo Giuliani; (18) fondata dall’architetto Alberto Torsello; (19) diretta dagli architetti Stefano Antonelli, Lorenzo Degli Esposti e Paolo
Lazza.
Fonte: elaborazione di Guamari su dati di bilancio
7 - 12 NOVEMBRE 2011
PROGETTI E CONCORSI
3
TOP 50 ARCHITETTURA
In totale gli studi al vertice hanno fatturato 146,7 milioni
Pesa la crisi, ricavi
in calo per il secondo
anno consecutivo
Segno negativo (-5,6%) anche
nel 2010. La friulana Archest
e i romani Abdr conquistano
il primato della crescita
DI
ALDO NORSA
Q
uesta immagine del vertice dell’offerta di servizi di architettura è presentata per la prima
volta (sulla base dei bilanci
2010, con confronto con il
2009, delle società di capitali
che esercitano questa attività). Essa ha almeno una duplice valenza:
1) complementa le classifiche dell’ingegneria (e impiantistica) che saranno pubblicate nel prossimo numero (43) della rivista
nelle quali, poiché la soglia minima di fatturato 2010 supera i 20 milioni nessuna società
di architettura può essere inclusa;
2) illustra la componente imprenditoriale
di una professione che, secondo Inarcassa, è
molto frammentata: nel 2010 82mila architetti a tempo pieno e 14.200 a tempo parziale
fatturano 2,9 miliardi, il 18% del mercato dei
servizi professionali per le costruzioni (come
stimato dal Centro studi del Consiglio nazionale ingegneri).
Secondo l’analisi condotta dalla società
Guamari (e riassunta nella tabella pubblicata
nell’altra pagina, ricca di note esplicative)
nel 2010 le “magnifiche 50” fatturano 146,7
milioni (5,6% meno che nel 2009 in conseguenza delle difficoltà in cui versa il mercato
delle costruzioni sia nella componente privata che pubblica). Si ricorda che già nel 2009
il fatturato delle prime 50 società di architettura (con un campione ovviamente un po’
diverso dall’attuale) era diminuito del 5,4%.
La palma della maggior crescita va ad
Archest, poi ad Abdr Architetti Associati,
Isolarchitetti, T.A. e Renzo Piano Building
Workshop. Per mancanza di informazioni
nei bilanci non è quasi mai possibile risalire
alla quota di esportazioni 2010, ma è noto
che alcuni grossi nomi hanno un’importante
attività soprattutto con filiali che operano
estero su estero. È il caso in primis di Renzo
Piano e di Massimiliano Fuksas (che comunque anche con la società italiana esportano rispettivamente per il 51,4% e il 32,4%)
di Alfonso Mercurio, che in Italia opera con
Am Architetti, ma anche di altre società. La
palma dell’esportazione, comunque, tra le
poche società per cui è possibile conoscere il
dato va alla seconda, per fatturato, Antonio
Citterio Patricia Viel and Partners, con
una quota del 65,1%. Dal punto di vista
reddituale la congiuntura 2010 è preoccupante: l’Ebitda (margine operativo lordo) vale
15,3 milioni (-22,3%) e l’utile netto 6,5 milioni (-21,9%). Nel 2009 invece il primo era
aumentato dell’1,6% e il secondo del 13,9%.
Mentre l’indebitamento (per le società per
cui è possibile ricavare il dato dal bilancio,
spesso semplificato in quanto piccole) nel
2010 sale del 125,2% a 7,6 milioni dopo che
nel 2009 era diminuito del 39,7%. E il patrimonio netto si incrementa solo dell’8,2%
(dopo il 15,4% del 2009) per raggiungere
37,9 milioni. Ne consegue nel 2010 un forte
aumento della tensione finanziaria dopo un
2009 in miglioramento.
Un’altra considerazione è la collocazione
geografica, nel caso delle società di architettura a differenza che per quelle di ingegneria il
Sud (dove l’industria delle costruzioni ha più
“peso” che al Nord) conta (due su 50 hanno
sede in Campania), ma il primato della Lombardia è anche più accentuato: con 26 società
su 50 e la metà abbondante della cifra d’affari, seguono, rispettivamente con quote del
18,5, 9,9, 6,6 e 5,2 per cento il Lazio, il
Veneto, la Toscana e la Campania.
Quanto alle tipologie delle società di architettura in vista di approfondimenti futuri si
nota una sorta di sfiducia nell’operare direttamente in Italia. Malgrado la tendenza ad
affidare ad “archistar” (di provenienza europea e americana), a detrimento degli italiani,
i progetti più impegnativi e complessi confidando nella loro maggior capacità di
“ingegnerizzarli” e gestirli con efficacia/efficienza, si trovano solo due società straniere:
Chapman Taylor Architetti (32a) e David
Chipperfield Architects (46a). Al contrario
la società Arata Isozaki Architetti si è trasformata in Andrea Maffei (il suo partner) Architects, il cui bilancio 2010 non risulta reperibile in virtù di questi cambiamenti.
Una seconda considerazione è la contiguità tra attività di architettura e di ingegneria
che, quando non in presenza nella ragione
sociale di nomi di sicura notorietà (e creatività) può far dubitare della prevalenza dell’una
o dell’altra. È il caso di due società associate
all’Oice, come One Works (5a) o General
Planning (10a) mentre le altre otto sono sicuramente di architettura.
Quanto ai nomi delle “archistar” italiane
che scelgono di operare in forma societaria
(una scelta per esempio avversata da Italo
Rota), dopo aver nominato Renzo Piano e
Massimiliano Fuksas – che tenendo conto di
quanto fattura personalmente è allo stesso
volume di produzione dello studio ligure in
Italia (11,5 milioni), per non parlare dell’estero (2,5 milioni di euro) –, i nomi più noti per
la loro creatività sono: Antonio Citterio, Marco Tamino, Massimo Roj, Michele De Lucchi, Dante Benini, Matteo Thun, Vittorio Gregotti, Andreas Kipar, Massimo Pica Ciamarra, Paolo Caputo, Mario Bellini, Mario Cucinella, Paolo Desideri, Guido Canali, Marco
Piva, Cino Zucchi, Alberto Torsello, Tommaso Valle, il citato David Chipperfield, Simone Micheli, Roberto Baciocchi, Piero Lissoni, Alberto Izzo, Iosa Ghini, Silvano Buzzi,
Jim Goring, Andre Straja, Claudio Lazzarini.
Rispetto al 2009 non appaiono più in classifica per riduzione delle dimensioni delle loro
società altri noti architetti: Marco Casamonti
con la società Archea, il citato Andrea Maffei con Andrea Maffei Architects, Umberto
Trame con Ast Engineering, Tito Vespasiano Gentilucci con The O.K. Design Group
e Braccio Oddi Baglioni (già presidente dell’Oice) con Lenzi Consultant.
Meritano di essere citate, infine, alcune
società di architettura non in classifica per
fatturato 2010 inferiore alla soglia delle prime 50 ma meritevoli di attenzione per la
qualità dell’attività: in ordine decrescente,
Cecchetto e Associati, Mario Petrangeli e
Associati, Eos Consulting, Corvino + Multari, Agp Anna Giorgi and Partners, rispettivamente con fatturati di 995, 973, 883, 720
e 688mila euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO SI CONFERMA CAPITALE DEL DESIGN
Ripartizione geografica delle prime 50 società di architettura in base ai fatturati 2010
1,6%
50,4%
Friuli Venezia Giulia
Lombardia
0,8%
Piemonte
3,0%
Veneto
6,6%
Emilia Romagna
9,9%
Liguria
5,2%
Toscana
18,5%
Lazio
3,9%
Campania
Fonte: elaborazione di Guamari su dati di bilancio
4
PROGETTI E CONCORSI
7 - 12 NOVEMBRE 2011
TOP 50 ARCHITETTURA
La società ha aperto un ufficio a Dubai per aumentare la quota di ricavi da export
One Works guarda all’estero
Tra i lavori in corso
un masterplan a
Mauritius e un nuovo
aeroporto in Arabia
Saudita
■
C’
è il Medio Oriente
nel futuro di One
Works. La società di
progettazione con
basi a Milano, Venezia e Roma
ha di recente aperto un ufficio
anche negli Emirati Arabi. Un’antenna per andare a caccia di nuove occasioni e dare una scossa ai
ricavi, mantenuti sul livello stabile dei 5,2 milioni negli ultimi tre
anni.
«Provare a crescere è un dovere – sottolinea Leonardo Cavalli
uno dei due partner della società
nata da una costola di Systematica nel 2007 – anche per offrire
Sopra i progetti di un aeroporto in Arabia Saudita e di un polo commerciale in Francia
nuove opportunità a chi lavora
con noi». Il contesto italiano è
complicato. «Colpisce soprattutto
la parcellizzazione della nostra offerta di progettazione – dice Cavalli –. Se confrontiamo le nostre
società con quelle attive in Europa vediamo che non c’è una differenza di numeri, ma di ordini di
grandezza. In Germania i volumi
di fatturato degli studi che occupano le prime posizioni è più alto di
10 volte e in Inghilterra saliamo,
la differenza in termini di fatturato e dipendenti è di 20-30 volte. E
questo fa riflettere sulle reali opportunità di crescita che abbiamo
in Italia». One Works raccoglie
all’interno dei confini nazionali
circa il 90% dei propri ricavi,
lavorando sui due fronti delle
grandi infrastrutture di trasporto
(soprattutto aeroporti) e del real
estate. Ma l’intenzione è quella di
radicarsi di più all’estero.
Tra i lavori in corso un masterplan a Mauritius per un grande
progetto di trasformazione urbana
sviluppato in partnership con uno
studio di Singapore, il progetto di
un nuovo terminal aeroportuale in
Arabia Saudita (da realizzare ad
Abha) in partnership con lo studio newyorkese di Rafael Viñoly
e un team locale, oltre al completamento di un centro commercia-
le in Francia.
La società ha una sede anche a
Dubai, un ufficio non operativo
in funzione da aprile e aperto con
un partner locale con l’obiettivo
di scandagliare le opportunità di
lavoro nell’area. «All’estero –
continua Cavalli – troviamo le
offerte di lavoro in questo momento più interessanti in termini
di approccio, dimensioni e possibilità di confrontarsi con le nuove
Mau.S.
tecnologie».
N
l’architetto. Con rare eccezioni (gli epicentri firmati da
Koolhaas o Herzog e de Meuron) sono firmati da Baciocchi tutti i negozi dei vari marchi del gruppo (Prada, Miu
Miu, Church’s, Car Shoe). Un sodalizio basato sulla
condivisione di una strategia di immagine, in cui l’architettura diventa l’elemento di un progetto più ampio
legato al marketing dei prodotti di lusso. «Non si tratta di
progettare un ambiente di buon gusto – sottolinea l’architetto –. La struttura di un negozio deve diventare un
tutt’uno con i prodotti. L’obiettivo è riuscire a promuovere e veicolare tanto l’immagine che il “messaggio” alla
base della “filosofia” del marchio». E poi la capacità di
dare risposte in tempi rapidi, in tutto il mondo.
Per Prada Baciocchi in questo momento sta progettando negozi in quattro continenti, dal Brasile all’Australia.
«Progettare uno spazio in Giappone o negli Stati Uniti –
continua Baciocchi – è del tutto diverso che farlo a
Napoli o a Barcellona».
Prada non è l’unico marchio della moda con cui
Baciocchi collabora, «anche se – precisa l’architetto –
non prendiamo incarichi da società in diretta concorrenza con il gruppo milanese». Tra i lavori in corso «stiamo
curando l’immagine dei negozi Kiton e Golden Lady».
La filosofia di lavoro è la stessa. «È un campo in cui
entrano in gioco ingenti investimenti – commenta Baciocchi – la possibilità di offrire un concept generico
semplicemente non è contemplata. Un progettista che
non capisce questo meccanismo non può lavorare in
questo settore». Moda a parte Baciocchi si occupa di
restauro di edifici di pregio o abitazioni “speciali”. E si
tiene alla larga dall’edilizia pubblica. «Lavoro soltanto
perché traggo soddisfazione dalla mia attività – risponde
Mau.S.
–. E in questo momento seleziono molto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
■
Prada Las Vegas City Center: progetto completato di recente negli Stati Uniti
www.baciocchi.it
■ One Works offre servizi
di progettazione integrata e
conta sul lavoro di oltre 50
persone tra professionisti (48)
e lo staff di supporto per
le attività amministrative
e gestionali. In Italia conta tre
sedi operative basate a Milano,
Roma e Venezia. La scorsa
primavera è stato aperto
un nuovo ufficio anche a Dubai
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lusso e design con Prada
on c’è solo Rem Koolhaas tra le grazie di
Patrizio Bertelli e Miuccia Prada. Anzi, a
dirla tutta, non c’è dubbio che il vero progettista di fiducia della casa di moda, ambasciatrice del made in Italy nel mondo, sia lo studio
guidato da Roberto Baciocchi, aretino, 65 anni. Nel
2010 lo studio, che conta circa 20 dipendenti, ha fatturato 3,9 milioni. Quasi tutti raccolti grazie al rapporto
privilegiato con Prada.
«Lavoro con Patrizio Bertelli dagli anni ’70», spiega
La società è nata
nel 2007 ed
è guidata da
Leonardo Cavalli
e Giulio De Carli
entrambi nati
nel 1962
www.one-works.com
Lo studio aretino Baciocchi & Associati è il progettista di fiducia della casa di moda
La ricetta: rapidità
di esecuzione e la
capacità di valorizzare
l’essenza del marchio
con il design
LO STUDIO
LO STUDIO
Ha base ad Arezzo
dove è stato
fondato da
Roberto Baciocchi
nel 1974. Il team
conta circa
20 dipendenti
■ Baciocchi, 65 anni, opera con
sei soci e diversi collaboratori,
progettando negozi e showroom
per tutti i marchi del gruppo
Prada. Nel campo della moda
collabora anche con Kiton
e Golden Lady. Nessuna
incursione nel settore pubblico
7 - 12 NOVEMBRE 2011
PROGETTI E CONCORSI
5
TOP 50 ARCHITETTURA
Lombardini 22: fatturato stabile grazie all’offerta di competenze multidisciplinari
Grandi clienti e servizi evoluti
Il mercato italiano
soffre di eccessiva
frammentazione e
questo penalizza
le realtà più piccole.
Obiettivo: crescita
oltreconfine
L
a crisi c’è, ma il
fatturato non ne
risente. Lombardini 22 chiude il
2010 sugli stessi livelli
dell’anno scorso. La società milanese – che contando anche la controllata
Degw Italia aggiungerebbe ricavi per un altro milione circa – dà lavoro a
60 persone tra dipendenti
e collaboratori e guarda
all’estero. «Il mercato italiano è frammentato e direi “frastornato” – commenta l’amministratore
delegato, Franco Guidi –
gli studi più piccoli ovviamente soffrono di più e
soltanto chi ha le spalle
un po’ più larghe riesce a
tenere e magari a puntare
a un obiettivo di crescita».
Lombardini punta molto sulla capacità di offrire
competenze multidisciplinari. Un’idea che è quasi
uno statuto per un team
guidato da due architetti,
due ingegneri e altrettanti
economisti (i sei soci).
Non è un caso che lo studio punti sul design quan-
■
In corso di realizzazione: la riqualificazione di un edificio per uffici da 30mila mq a Beirut, in Libano
to sulla capacità di offrire
servizi evoluti ai clienti,
soprattutto quelli di maggiori dimensioni come le
società immobiliari.
«L’attenzione al cliente
è il valore aggiunto che
mettiamo al centro di tutti
i nostri progetti», ripete
Guidi. Anche all’estero,
dove la società in questo
momento è impegnata nel
progetto in cantiere per un
polo uffici a Beirut e un
intervento in Egitto. Una
maniera per trovare una
valvola di sfogo alla crisi
che attanaglia il mercato
italiano. «Le società di progettazione – sottolinea
Guidi –, soprattutto le piccole realtà rappresentano
la spina dorsale di questo
Paese e meriterebbero più
attenzione, invece abbiamo la sensazione di dover
fare tutto da soli». Non solo. «Il freno agli investimenti messo in atto da
molti dei nostri clienti deri-
va dal blocco del Paese –
conclude l’amministratore
delegato –. Invece bisognerebbe dimostrare attenzione alle nuove tecnologie,
penso in particolare agli investimenti per le infrastrutture della banda larga che
permetterebbero di introdurre nuovi modi di lavorare e alla riqualificazione
del nostro vetusto parco
Mau.S.
immobiliare».
Ha sede a Milano.
Oltre ai 6 partner,
il team conta
31 architetti,
18 ingegneri
e uno staff formato
da 7 persone
■ La società è socia del Green
Building Council e punta molto
sulla capacità di offrire servizi
multidisciplinari ai propri clienti.
In questo momento sta
lavorando a progetti che
otterranno la certificazione
Leed (ambiente e risparmio
energetico) per un totale
di 44mila metri quadrati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
www.lombardini22.it
Benini progetta cinque torri residenziali a Mosca
LO STUDIO
Cantieri a Milano,
in Turchia e Russia
Traguardo vicino
per alcuni grandi
cantieri meneghini,
come il restyling di
Palazzo Mezzanotte
e la nuova sede
per Vodafone
LO STUDIO
Fondato nel 1997
a Milano da Dante
Benini (classe
1947), dopo una
formazione
professionale a
Londra e in Brasile
D
al social housing agli yacht, dalle torri
residenziali allo store, dall’headquarter alle ville. Lo studio Dante O. Benini & Partners Architects – al 14˚ posto della classifica 2011 (due in più rispetto all’anno precedente) – è tra
i pochi studi di architettura che vede migliorare i conti,
con un aumento sia del fatturato sia dell’utile netto.
«La nostra struttura ci consente di operare su più
fronti, sia su quello pubblico sia soprattutto su quello
privato», racconta Luca Gonzo, senior partner architect, il numero due dello studio milanese.
Nello studio lavorano attualmente 45 architetti, ma
non appena sarà completato l’insediamento nei nuovi
spazi nel quartiere Portello, potranno riunirsi tutti gli
architetti temporaneamente dislocati nei cantieri, e si
raggiungeranno le 60 persone.
Il mercato privato vale il 75% del fatturato dello
studio milanese. Più difficile conoscere la quota dei
lavori all’estero, dove lo studio opera da tempo, in veri
Paesi. Gonzo non si sbottona, pur comunicando che lo
studio attualmente sta lavorando molto tra Russia e
Turchia: «A Istanbul – annuncia Gonzo – abbiamo
vinto un concorso per realizzare un grattacielo e a
Mosca stiamo sviluppando la progettazione definitiva
di cinque torri residenziali alte 160 metri per un committente privato. Per quest’ultima commessa privata
siamo stati selezionati tra una rosa di concorrenti internazionali, che includeva gli olandesi di Mecanoo. Ora
stiamo facendo il progetto definitivo».
Lo studio lavora molto anche a Milano. «Per Vodafone stiamo completando il quartier generale di 70mila
metri quadrati e un nuovo flagship in centro Milano».
■ Lo studio Dante O. Benini
& Partners ha sedi a Londra
e Milano. Lo studio opera nei
grandi progetti di architettura,
■ La nuova sede della Borsa italiana, che apre il 18 novembre
urbanistica, interni, design
e yacht design, sia in Italia che
Tra gli ultimi lavori c’è il restyling interno di Palazzo all’estero (Usa, Turchia, Francia,
Mezzanotte, commissionato allo studio da Borsa italia- Gran Bretagna, Olanda, Cina
na. L’elegante ristrutturazione (si veda immagine) sarà e Giappone)
inaugurata il prossimo 18 novembre.
Anche il mercato pubblico (che pesa per il 25% del
fatturato) riserva comunque delle soddisfazioni. «Per
iniziativa del sindaco di Alessandria – segnala Gonzo –
ha ripreso a camminare un nostro vecchio progetto: il
ponte Cittadella, un concorso che vincemmo insieme a
Richard Meier negli anni ’90». E che segnò, all’epoca,
una tappa importante per il posizionamento dello studio. Prospettive potrebbero presto aprirsi anche a SalerM.Fr.
no.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
www.dantebeniniarchitects.com
6
PROGETTI E CONCORSI
7 - 12 NOVEMBRE 2011
TOP 50 ARCHITETTURA
Bilancio di tenuta per 5+1AA, che ha saputo differenziarsi e puntare sull’export
LO STUDIO
Oltre alle commesse
milanesi di negozi e
uffici, lo studio ha
investito anche sul
settore residenziale,
coltivando il mercato
francese. Prossimo
traguardo l’Africa
L
FOTO: ERNESTA CAVIOLA
Il business regge, nella crisi
■
Fondato a Genova
nel 1995 da Alfonso
Femìa e Gianluca
Peluffo (entrambi
classe 1966), oggi
ha sedi anche
a Milano e Parigi
Sede dell’Agenzia spaziale italiana, da poco ultimata a Roma
a crisi? «Ci eravamo organizzati per tempo. Non abbiamo
avuto flessioni perché avevamo investito per restare al livello raggiungo negli ultimi anni. Alfonso Femìa descrive così
lo stato di salute dello studio genovese 5+1AA. Società che
oggi si articola in uno studio associato e una Srl in Italia, con due sedi a
Genova e Milano, e una società in Francia. Solo quest’ultima oggi
fattura 500mila euro.
I 5+1AA hanno ottenuto il consolidamento grazie «a un dialogo con
soggetti che ci hanno rinnovato la fiducia – spiega Femìa – e che ci
hanno aperto la strada verso altre opportunità». Un caso tra tutti quello
di Fiera di Milano per cui lo studio genovese ha realizzato il nuovo
headquarter. Dalla base francese, oggi 5+1AA lavora anche per progetti legati alla Gran Paris e ad altre operazioni di scala urbanistica, anche
fuori dai confini francesi. Lo studio guarda infatti fino a Tangeri, dove
nei prossimi mesi si confronterà con altre star come Carlos Ferrater o
Souto de Moura.
Lo studio conta oggi una quarantina di persone, di cui una decina a
Milano e cinque a Parigi, ma per le commesse francesi lavora anche chi
sta in Italia.
I concorsi? «Li facciamo ma per fare ricerca», senza la fiducia di
usarli come strumento per ottenere un incarico.
Tra le carte vincenti dello studio c’è anche quella di aver differenziato la tipologia edilizia: più recentemente hanno investito ad esempio sul
residenziale. Tra i cantieri oggi aperti c’è una sede Iulm a Milano,
l’Agenzia spaziale a Roma, alcune residenze per Draco a Brescia,
social housing a Savona, un edificio per uffici nel milanese, a Famagosta. A gennaio partirà il maxi-progetto di Marsiglia e una torre per Msc
a Genova.
Sguardo all’estero, networking con developer, fondi e costruttori, e
differenziazione nella produzione progettuale (dagli spazi pubblici alle
torri). È questo lo schema d’attacco dello studio per affrontare il
P.P.
mercato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
www.5piu1aa.com
■ Oltre Peluffo e Femìa, c’è
Simonetta Cenci, terzo partner
dello studio genovese. Nel 2006
e 2007 gli architetti aprono due
sedi rispettivamente a Milano
e Parigi. Tra gli incarichi più
prestigiosi ci sono i concorsi
vinti per gli uffici di Sistema
Fiera, i Docks di Marsiglia e
un complesso per Generali. Tra
i progetti (pubblici) sfortunati,
un posto d’onore spetta al
Palazzo del Cinema di Venezia,
concorso vinto nel 2005 con
Rudi Ricciotti
7 - 12 NOVEMBRE 2011
PROGETTI E CONCORSI
7
TOP 50 ARCHITETTURA
Open Project scommette sulla demolizione e ricostruzione e cerca spazi (e partner) all’estero
Il futuro è nella rigenerazione
Sale la torre Unipol
a Bologna (Leed
gold). In chiusura
nuove commesse
importanti (in Italia)
F
atturato e utili in ribasso per Open
Project. La società di ingegneria e architettura ha fatto registrare quest’anno un calo
del 14% del giro d’affari e una contrazione dell’utile netto del 20 per cento. Numeri che
potrebbero essere presto recuperati nell’esercizio in
corso.
«Questo finale d’anno ci sta dando qualche risultato positivo – dice Silvio Manfredini, vicepresidente
di Open Project, oltre che socio fondatore e responsabile acquisizione commesse – ero molto più pessimista a giugno». «Abbiamo avuto anche un po’ di
quota estero», aggiunge. Fortuna ha voluto che una
commessa sia sfumata all’ultimo momento in Libia
– e più precisamente a Misurata – cosa che avrebbe
causato un problema alla società bolognese con la
guerra civile in corso. «A giorni chiuderemo alcuni
importanti contratti, sia in Italia che fuori», prosegue Manfredini, senza fornire dettagli. Si tratterebbe
comunque di commesse private, che riguardano in
qualche caso la fase urbanistica e la rigenerazione di
edifici. «Una delle nostre attenzioni principali è il
risparmio energetico e la contestualizzazione ambientale», ricorda Manfredini. Open Project sta proseguendo il cantiere del complesso direzionale per
l’Unipol, che vedrà in primavera prossima la conclusione della torre ed entro l’estate il resto del complesso a terra. Per questa iniziativa si punta a una
certificazione Leed gold.
In particolare «la costruzione e demolizione è un
grande tema», sottolinea il vicepresidente di Open
Project, scollegato però dalle agevolazioni del piano
casa, giudicato di «difficilissima applicazione».
A Roma la società bolognese sta seguendo il
cantiere della sede del Cna, giunto ora a completare
la fase dello scavo per le fondazioni, che stanno per
partire (si veda «Progetti e Concorsi» n. 19/2011).
E l’estero? «Niente Cina – precisa Manfredini –;
abbiamo fatto un’Ati in Brasile, con un paio di
imprese italiane, e in Turchia cerchiamo un partner
locale. Da tempo stiamo provando anche di esploraM.Fr.
re le possibilità in Irak».
LO STUDIO
Nasce nel 1984
a Bologna come
società di
ingegneria, dai due
soci fondatori
Silvio Manfredini
e Romano Piolanti
■ Open Project Srl è una
società di ingegneria e
architettura, è una struttura
multidisciplinare organizzata per
sviluppare tutti gli aspetti del
progetto di architettura e
ingegneria, dalla concezione al
controllo diretto della
realizzazione. Ha attualmente
sei partner, incluso Massimo
Majowiecki, specialista a livello
internazionale per la
progettazione strutturale di
grandi opere. Oltre che socio
fondatore, Silvio Manfredini
(foto) è vicepresidente e
amministratore delegato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
■
Il cantiere della torre Unipol a Bologna, che terminerà nel 2012
www.openproject.it
Lo studio Cspe resta radicato nella specializzazione sanitaria con progetti di eccellenza
Il nosocomio del futuro? Per la
società toscana non c’è dubbio:
è quello che sposa le funzioni
dell’assistenza, della ricerca e
dell’insegnamento
Fondato nel 1975
a Firenze per
iniziativa degli
architetti Paolo
Felli, Antonio
Andreucci e
Romano Del Nord
FOTO: ALESSANDRO CIAMPI
FOTO: ALESSANDRO CIAMPI
Ospedali come core business
LO STUDIO
P
roduzione quasi monotematica.
Anno dopo anno, il Cspe – Centro
Studi Progettazione Edilizia, fondato a Firenze nel 1975, ha costruito la sua specializzazione sulle strutture sanitarie, con opere entrate nella letteratura (ad
esempio l’ospedale pediatrico Meyer, a Firenze) e un’attività progettuale focalizzata solo
sull’architettura, accompagnata dalla direzione lavori, «Elementi che ci differenziano sia
da altri nomi che figurano nella classifica, sia
da altri non presenti», puntualizza Romano
Del Nord (classe 1947), tra i soci fondatori.
Oltre che progettista, Del Nord è ordinario di
Tecnologia dell’architettura all’Ateneo di Firenze e direttore del centro interuniversitario
di ricerca Tesis. Nello studio lavorano oggi
40 persone. «Abbiamo ritenuto che alcuni
settori specialistici richiedessero un aggiornamento continuo per essere aderenti alla
dinamica della produzione specifica». Il
“culto della materia” traspare anche dalle
pubblicazioni. A giorni uscirà il volume curato da Del Nord che si propone come punto
di riferimento per chi progetta ospedali: «Le
nuove dimensioni strategiche dell’ospedale
■
Il nuovo centro oncologico, completato nel 2010 a Sesto Fiorentino, Firenze
di eccellenza – Innovazioni progettuali per
la promozione e la diffusione della cultura
biomedica avanzata» (Polistampa Editore,
Firenze). «Siamo andati a studiare sul posto
i 50 ospedali realizzati più avanzati nel mondo – spiega Del Nord – che sono stati approfonditi parlando con i progettisti».
Il business ospedaliero è tra quelli più
colpiti dalla crisi, con riflessi anche sullo
studio Cspe, che presenta un bilancio di
poco positivo (con fatturato e utile in crescita rispettivamente del 2,1 e dell’1%). Due
sono in particolare le negatività, sintetizza
Del Nord: «Congiunturale, con un allunga-
mento sistematico dei tempi e delle procedure dei programmi giudicati vincitori; legale,
per i numerosi ricorsi, purtroppo divenuti
non più eccezionali ma ordinari». Lo studio
divide la sua attività tra appalti di servizi
(60%) e gare in project financing con imprese (40%). Concorsi ogni tanto. Tra i lavori
più recenti, il Centro oncologico fiorentino,
frutto di un concorso ristretto privato. In
prospettiva c’è l’estero, e in particolare la
Turchia, dove Del Nord è stato chiamato dal
M.Fr.
locale ministro della Salute.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
www.cspe.net
■ Il Centro Studi Progettazione
Edilizia è uno studio
professionale specializzato nelle
strutture sanitarie e ospedaliere.
Nasce nel 1975 facendo propria
l’eredità culturale di Pierluigi
Spadolini. È attivo sul fronte
più avanzato della
progettazione sanitaria: poli
che concentrano la funzione
di degenza, ricerca e docenza.
Nella foto l’architetto Romano
Del Nord (64 anni), uno dei tre
soci fondatori
8
PROGETTI E CONCORSI
7 - 12 NOVEMBRE 2011
TOP 50 ARCHITETTURA
Buzzi & Associati tra la «giungla» dei massimi ribassi e la paralisi dei programmi privati
Da gennaio sede negli Emirati
Non pesa tanto il
calo delle commesse
quanto il crollo delle
parcelle. Obbligato lo
sbarco oltreconfine
I
l fatturato e l’utile sono in leggero calo. Ma
Silvano Buzzi & Associati, nato nel 1975 come
studio di progettazione e oggi diventato una società di ingegneria e progettazione, vede positivo.
«Inizialmente pensavamo che il fatturato andasse anche peggio, ma siamo riusciti a tenere», commenta
Armando Casella, 39 anni, responsabile della divisione architettura dello studio, dove è entrato nel 2002 e
oggi è uno dei tre nuovi associati, oltre ai due fondatori (Silvano Buzzi e Bernardo Tonni). «Non abbiamo
avuto un calo di ordini, la nostra clientela è solida. Il
decremento è da mettere in relazione al calo delle
parcelle». Il 50% del fatturato viene dal pubblico,
soprattutto per servizi di pianificazione urbanistica di
Province e Comuni.
«Il valore di questi incarichi si è dimezzato, anche
per la corsa al massimo ribasso – aggiunge Casella –.
Noi lavoriamo con sconti del 30-40%; abbiamo scelto
di non abbassare la qualità, ma ci dobbiamo confrontare con una concorrenza che si spinge al 70% di ribassi,
una giungla».
Per questa realtà bresciana (con l’attuale sede nel
paese Roé Volciano, a 30 chilometri da Brescia)
l’estero, che a oggi conta una quota prossima allo
zero, potrebbe cominciare a rappresentare una voce
interessante. «A gennaio prossimo apriremo una sede negli Emirati Arabi – annuncia Casella –; questa
presenza lì è per noi strategica per il futuro, perché il
mercato italiano è per ora congelato». Le difficoltà
del mercato pubblico sono evidenti e anche «il mercato privato è per ora congelato: gli operatori non
realizzano nulla senza già avere il 50% di utilizzatori
finali; e poi c’è un problema di equity».
Lo sbarco all’estero è stato studiato con attenzione.
«Abbiamo incaricato un consulente e cercato interlocutori a livello pubblico per farci un’idea sul come e sul
dove. Prima siamo andati in Siria, poi abbiamo dirottato su Abu Dhabi e Dubai. Sono mercati diversi e
complementari. Ad Abu Dhabi l’amministrazione pubblica sta sviluppando un progetto urbanistico al 2030.
Su Dubai c’è invece una massiccia presenza di investitori privati, che può essere uno sbocco per il l’interior
design di case di lusso». Tra associati e partners e
collaboratori dipendenti nella società lavorano 42 persone.
Tra gli ultimi lavori realizzati, c’è la nuova sede
dell’impresa di costruzioni Tonelli (nella foto), a ChiaM.Fr.
ri (Bs).
LO STUDIO
Fondato nel 1975
nel bresciano da
Silvano Buzzi e
Bernardo Tonni, cui
si sono associati
Pietro Bianchi e
Armando Casella
■ Nato negli anni Settanta
come studio associato di
progettazione la struttura ha
assunto oggi la forma di società
di progettazione. Specializzato
nella pianificazione, dalla
seconda metà degli anni ’90
sviluppa anche la progettazione
architettonica allargandosi a tre
nuovi soci junior, tra cui
Armando Casella (39 anni,
responsabile della divisione
architettura, nella foto), Pietro
Bianchi e Cesare Bertocchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
■
Nuovi uffici della società di costruzioni Tonelli, a Santellone, frazione del comune di Chiari (Bs)
www.buzziassociati.it
Fatturato raddoppiato per lo studio romano, che ora guarda l’estero
LO STUDIO
Auditorium e stazioni:
per Abdr ricavi record
■
L
a nuova stazione Av Tiburtina, l’auditorium di Firenze, il museo di Reggio Calabria, le tre stazioni della
metropolitana B1 di Roma, ma poi
anche un nuovo auditorium ad
Astana, in Kazakistan (si veda immagine del cantiere).
Sono queste le grandi opere costruite o al rush finale che hanno
fatto duplicare il fatturato dello studio romano Abdr dal 2009 al 2010.
Tutte opere pubbliche.
«In questi anni sono arrivate alla
costruzione, tutte insieme, una serie di grandi opere a cui lavoriamo
da tempo, anche da dieci anni come nel caso della nuova stazione di
Roma, aggiudicata con un concorso nel 2002»,
spiega Paolo Desideri, uno dei
quattro soci di
Abdr.
In questo stesso biennio per
lo studio romano è arrivato anche l’apporto
estero, a partire
dalla
grande
Il cantiere del nuovo auditorium di Firenze
commessa per
In completamento
il Parco della Musica
a Firenze e lo scalo
dell’alta velocità a
Roma Tiburtina
un teatro lirico da 1.200 posti che
sarà pronto nel 2012.
«Se mettiamo in controluce questi nostri ultimi lavori – commenta
Desideri – osserviamo che hanno
avuto successo e sono passate dalla
carta al cantiere in tempi rapidi due
opere commissariate, l’auditorium
di Firenze e il museo di Reggio
Calabria, entrambe legate ai festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità
d’Italia. In questi due casi è stata
dimostrata l’efficacia delle procedure straordinarie rispetto ai tempi
delle procedure ordinarie italiane».
A Firenze lo studio Abdr ha lavorato in due anni quasi 200 milioni,
«un miracolo!», dice Desideri, consapevole che la qualità del progetto
finale non è invece garantita dalle
procedure straordinarie che vigilano sulla realizzazione ma non necessariamente interferiscono sulla
qualità.
Abdr ha due strutture amministrative: una è una Srl e una è uno
studio tecnico. Stesso nome e due
società che si presentano in Ati con
se stesse, una ha i requisiti culturali
e progettuali, l’altra i titoli di bilancio. Quattro soci e una quarantina
di collaboratori a partita Iva, una
Paolo Desideri
(1953) nasce a
Roma dove si
laurea all’Ateneo
La Sapienza. Nel
1982fonda lo studio
Abdr Associati
■
Il cantiere dell’auditorium ad Astana
decina dei quali è lo zoccolo duro
che lavora con la squadra da una
decina d’anni.
Oggi lo studio lavora per il 70%
per opere pubbliche, in Italia e all’estero, e per il 30% per lavori
privati legati alle grandi imprese.
Guardando al futuro Abdr prevede di investire almeno per il 35%
oltre confine, dove tra l’altro ha
appena vinto un concorso a San
P.P.
Pietroburgo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
www.abdr.it
■ Soci fondatori dello studio
sono anche Maria Laura Arlotti,
Michele Beccu e Filippo
Raimondo (foto). Tra i concorsi
si possono ricordare il restauro
del museo archeologico
nazionale di Reggio Calabria, il
parco della musica a Firenze e il
villaggio olimpico a Chieti. A
Roma lo studio ha firmato, tra
le altre cose, la stazione dei
treni ad alta velocità di
Tiburtina
7 - 12 NOVEMBRE 2011
PROGETTI E CONCORSI
9
TOP 50 ARCHITETTURA
Fatturato in calo del 25% per Piuarch: tempi lunghi di pagamento e stop ai cantieri in pipe line
Incarichi ok, al ralenti i lavori
Per la prima volta, nei 15 anni di
vita dello studio, si registra una
contrazione del giro d’affari
LO STUDIO
È stato fondato
a Milano nel 1996
da Francesco Fresa,
German
Fuenmayor,
Gino Garbellini
e Monica Tricario
P
er la prima volta oggi, dopo 15
anni di attività, i milanesi Piuarch
registrano una flessione nel loro
fatturato. Le cause? «Da una parte
l’imprevedibilità della gestione finanziaria, dall’altra lo stop immediato di alcune
operazioni annunciate e pronte a partire». Per
Gino Garbellini, uno dei quattro soci dello
studio, sono questi i motivi principali che giustificano il calo di volume di lavoro. «Fortunatamente, lo studio è solido e può contare sul
credito da parte delle banche», ma la situazione
non è rosea.
Affermati grazie alle numerose commesse
per Dolce & Gabbana, progettisti di un nuovo
maxi-complesso a Segrate, nel milanese, autori
di un polo commerciale e per uffici nel cuore di
San Pietroburgo. Architetti che progettano e
costruiscono, con importanti committenti (soprattutto privati), anche i Piuarch subiscono la
crisi. «Il problema finanziario è diffuso e generalizzato: la gente non paga», dice chiaramente
Garbellini. «Continuiamo a incalzare per farci
pagare, in alcuni casi abbiamo anche contenziosi aperti con dei developer. Anche i clienti
consolidati pagano con ritardi lunghissimi».
La flessione si fa sentire soprattutto negli
studi medio-grandi. «Il 90% delle nostre spese
■
Il complesso in costruzione presso il cantiere di Garibaldi Repubblica, per il developer Hines
– dicono gli architetti – riguarda il personale, il
resto è distribuito tra affitto, cancelleria, materiale di lavoro. Gli architetti offrono servizi e
vanno pagati in termini di professionalità. In
questa fase abbiamo uscite finanziarie costanti e
consistenti, a fronte di entrate troppo instabili».
I Piuarch sono 4 soci e hanno una trentina di
collaboratori con partita Iva. «Constatiamo con
la nostra esperienza che l’architettura non paga,
guadagnano decisamente più i designer. E così
ora per fare architettura puntiamo sull’estero».
Per i Piuarch il futuro è oltre l’Italia, ma anche
oltre l’Europa.
Piuarch continua comunque a ricevere incarichi, e soprattutto a costruire: «Opere che servono
per essere riconoscibili», dice Garbellini. Tra i
cantieri aperti, oltre alle residenze di Segrate
anche un altro edificio per D&G a Milano e un
complesso uffici a Garibaldi-Repubblica con Hines sempre a Milano (si veda immagine). P.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
www.piuarch.it
Per lo studio Marco Piva zero commesse pubbliche e business in rotta su Cina, Russia, India
Il mercato privato premia
Architettura accanto
al disegno industriale e all’ interior
design nell’attività
del team milanese
A
bbiamo cercato di ottimizzare la struttura al nostro interno, con organizzazione e procedure più anglosassoni, e
con clienti di carattere internazionale».
Marco Piva, 59 anni, racconta lo studio che ha
forgiato a sua immagine, annunciando che i numeri di quest’ultimo bilancio sono niente rispetto ai
dati del prossimo conto economico. «Riteniamo
che nella prossima classifica faremo molto meglio», dice. «L’estero pesa ancora poco su quel
fatturato, lavorando in jv con studio a Dubai,
Russia, Cina. Abbiamo anche attivato collabora-
zioni a Mumbai, mettendo le basi per lavorare
meglio e lavorando a progetti di grandi dimensioni».
Piva ricorda il masterplan di quattro chilometri
quadrati a Pechino, nel quartiere sud-ovest di
Feng Tai, tra il secondo e terzo ring per complessi
commerciali, direzionali e residenziali. «Abbiamo
fatto il progetto in un mese e mezzo, un record»,
chiosa l’architetto.
Piena attività anche in Russia, con il polo fluviale Novosibirsk e poi a Pietroburgo.
Nello studio lavorano 35 persone, inclusi gli
stagisti. «Al contrario di parecchi altri studi di
miei colleghi – sottolinea Piva – noi teniamo gli
stage al minimo e solitamente cerchiamo di farli.
E poi non abbiamo strutture piramidali, ma coinvolgiamo tutti fin da subito sul progetto». L’estero
oggi pesa sul 30% del fatturato, dice Piva. Il
mercato pubblico è completamente assente dal
portafoglio: «se devo essere onesto, non mi dispiace», chiosa Piva.
All’ultimo Made milanese lo studio si è avvicinato al tema della residenzialità a basso costo,
presentando un concept di ricerca che utilizza il
legno: «un’abitazione di 85 mq completa di arredo
al costo 104mila euro». Architettura e masterplanning pesano di più rispetto all’interior design.
L’attività di design, curata da un team di cinque
persone, frutta 300mila euro.
Tra le ultime realizzazioni c’è il restyling
dell’hotel Gallia a Milano e il nuovo albergo
Move, a Mogliano Veneto, firmato da Dhk (architettura) in collaborazione con lo Studio MarM.Fr.
co Piva (interiors).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
■
Il Move hotel, a Mogliano (Tv), Dhk (architettura), Studio Piva (interior) e Bam Design (risto-bar)
■ Lo studio – di architettura
e urbanistica – si è affermato
grazie alle numerose commesse
di Dolce & Gabbana. Il business
dello studio milanese è
in stragrande maggioranza
su clienti privati, fra cui
importanti developer impegnati
nelle più importanti iniziative
di trasformazione a Milano.
Lo studio lavora con un
network di 40 professionisti
in diverse parti del mondo
www.studiomarcopiva.com
LO STUDIO
Fondato a Milano
da Marco Piva
(classe 1952)
nel 1984, come
evoluzione
di Studiodada
Associati
■ Lo studio è attivo
nell’architettura, nel
masterplanning, nell’interior
design e nel design, con
una produzione che spazia dai
grandi progetti architettonici al
disegno industriale. Ha firmato
opere in diversi Paesi del
mondo, dal Giappone a Dubai
e Abu Dhabi. In Russia sta
progettando il nuovo complesso
del porto fluviale di Novosibirsk
10
PROGETTI E CONCORSI
7 - 12 NOVEMBRE 2011
7 - 12 NOVEMBRE 2011
PROGETTI E CONCORSI
11
NEWS
L’annuncio dopo le proteste dei progettisti
AGGIUDICAZIONI
Boeri: all’Expo
concorsi per
i servizi pubblici
Ma architetti e imprese rilanciano
la proposta di gare in due fasi.
Diffusa la lettera aperta al sindaco
Giuliano Pisapia contro l’uso delle
procedure d’urgenza
41
31 OTT.
5 NOV.
2011
MASSIMILIANO CARBONARO
L’
Expo e la battaglia persa dei
concorsi di progettazione sono
stati al centro del convegno tenutosi nei giorni scorsi a Milano dal titolo «Expo 2015 e Lombardia». Un incontro che ha visto le proteste
di architetti e ingegneri oramai disillusi sulla
possibilità di incidere sulla kermesse internazionale in corso di organizzazione.
È lo stesso assessore alla cultura e all’Expo di Milano, Stefano Boeri, a parlare di una sconfitta. Alla
sbarra la strategia che sta
portando all’assegnazione
da parte di Expo Spa delle
principali opere legate all’evento del 2015 attraverso appalti-concorso con
una procedura che non garantisce i progettisti. «Il
progetto presentato è oramai consolidato e ben lontano da quello che era in
principio – ha commentato
l’assessore che come architetto aveva partecipato alla
consulta di architetti che
Il concorso d’idee per la
riqualificazione del
piazzale degli Scogli Rossi
ad Arbatax, bandito dal
Comune di Tortolì, si
è concluso con la vittoria
di Luca Peralta
(capogruppo), Franco
Niffoi, Giovanni Dessì,
ai quali è stato attribuito
il primo premio di 12mila
euro e potrebbero essere
affidate le successive fasi
di progettazione.
L’amministrazione
comunale ha già fatto
presente di poter coprire
l’intervento per circa
un milione di euro.
MERCATO PRIVATO
A Frosinone si sblocca il
concorso privato «I Portici»:
un ballottaggio tra i progetti
scioglie le riserve dell’impresa
FRONTERA A PAGINA
3
Supplemento
al n. 41
Anno XVI
Poste It. sped. in A.P.
D.L. 353/2003
Conv. L. 46/2004,
art. 1, 1,
DBC Roma
«Qualità a rischio con gli appalti sul preliminare, inascoltate le nostre proposte»
SOLUZIONI
Progettisti e imprese:
Expo occasione persa
Facciata
carter per
gli uffici
in classe A
DI
MAURO SALERNO
A
ltro che evento internazionale
capace di disseminare innovazione sul territorio. Con l’Expo
l’Italia rischia di imboccare la
solita strada delle realizzazioni
d’urgenza con poca attenzione alla qualità
delle trasformazioni (materiali e non) da lasciare in eredità alla città e al Paese. A lanciare la
denuncia, questa volta, è un’inedita accoppiata
formata da progettisti e imprese.
In genere abituati a esprimere e difendere
interessi molto distanti tra loro, gli architetti milanesi – affiancati dal Consiglio nazionale – e i
costruttori dell’Assimpredil scendono in campo
insieme contro le procedure scelte per realizzare
i progetti simbolo della manifestazione. I concorsi internazionali di architettura, strombazzati all’indomani della presentazione del masterplan,
sono rimasti lettera morta. Hanno lasciato campo
libero alle più prosaiche gare di lavori sulla base
di progetti preliminari realizzati in house. Un
modello, sperimentato da poco nei cantieri (in
ritardo) per le celebrazioni dell’Unità d’Italia
oltre che per il G8, sfumato, alla Maddalena.
Bocciata, denunciano ora Ordini e costruttori,
anche l’idea di inaugurare una formula studiata
ad hoc per coniugare le garanzie sulla qualità dei
Maxi-concorso a Roma
Cecchignola,
vince il team
di Favero
■
DI
PERALTA VINCE
IN SARDEGNA
È
‘
Dopo la retromarcia sui progetti con la necessità di arrivare in fretta al
concorsi di architettura cantiere, senza aumentare i costi a carico delle
imprese. «Era stata proprio la società dell’Expo
hanno perso tempo:
– lamenta Daniela Volpi, presidente degli archiuna scusa per bocciare tetti
di Milano – a chiederci una mano. Abbiamo
la nostra proposta di
studiato una formula di appalto in due fasi, parteappalti in due fasi
cipato da progettisti e imprese, prima puntato sul
partecipati da imprese progetto, come fosse un concorso di progettazione, poi sugli aspetti economici». La soluzione è
e progettisti”
‘
La nostra formula
valorizza il ruolo dei
professionisti senza
costi aggiuntivi per
le imprese: può
diventare un modello
di innovazione per
l’intero settore”
‘
L’Expo 2015 è
per sua natura
la rappresentazione
dell’eccellenza italiana
nel mondo. Invece
rischia di essere gestito
e vissuto quasi come
un evento milanese”
Daniela Volpi
Claudio de Albertis
Leopoldo Freyrie
andato al team guidato
da Favero & Milan Ingegneria, con Vittorio
Grassi Architetto & Partners
e Buro Happold, il maxi-concorso di progettazione per disegnare una cittadella militare sul
modello dei campus americani
R
L
ti i
b
finita in un cassetto. Nonostante il Parlamento a
luglio abbia approvato con consenso bipartisan
(solo la Lega si è astenuta) un ordine del giorno
proposto da Pierluigi Mantini (Udc) che «impegna il Governo ad assumere le misure idonee»
affinché il bando-tipo proposto insieme da progettisti e imprese «possa essere utilizzato per le
opere di Expo 2015, nel rispetto dell’efficienza,
della qualità e della concorrenza».
«È anche un modo – sottolinea Claudio de
Albertis, presidente di Assimpredil – per introdurre un germe di innovazione nelle costruzioni, tracciando la strada a un rinnovamento
della politica industriale del settore. L’Expo
diventerebbe così il primo terreno di sperimentazione di un processo di scelta del contraente
condiviso tra progettisti e imprese per ottenere
un prodotto di qualità».
È
un edificio-carter la
nuova sede direzionale di Archimede Solar Energy a Massa Martana (Perugia). Progettata dall’architetto Paolo Verducci
dello studio Maryfil e ingegnerizzato da Arup Italia
l’edificio da 3.500 mq, frutto
di un investimento di circa 5
milioni, è totalmente a impatto zero oltre che certificato
in classe A. Ed è stato realiz-
Continua a pagina 4
zato in tempi record: appena
un anno e due mesi di cantiere. Un risultato ottenuto, tra
l’altro, ricorrendo alla prefabbricazione e all’idea di una
facciata-schermo in lamiera
microforata che avvolge l’intero edificio e permette di
f ilit l
ti
di l
L’anticipazione sul n. 41/2011
elaborò il masterplan iniziale –. Ma non è stata
ancora persa la guerra. Una parte dei progetti
che riguarda il sistema dei padiglioni e dei
servizi pubblici è ancora da definire». Davanti
a una platea di colleghi, e in alcuni casi di
amici, l’assessore si è impegnato anche a nome dell’amministrazione a far sì che quanto
rimane degli interventi Expo sia realizzato
secondo una procedura «che valorizzi la competizione e la trasparenza della qualità architettonica». Ma c’è da recuperare il tempo perduto
dal 2008 quando Milano
batté Smirne aggiudicandosi la manifestazione. E, come ha sottolineato il critico dell’architettura Fulvio
Irace, «aspettarsi che
l’Expo risolva tutti i problemi di Milano, è un’illusione». Per altro la dieta a
cui l’evento è stato sottoposto con il ridimensionamento della Via d’acqua e della Via di terra potrebbe
non arrestarsi: «A furia di
tagli – ha commentato
Emilio Battisti, architetto
e docente del Politecnico
di Milano – siamo arrivati
a un budget di 1,4 miliardi
di euro e non credo che ci fermeremo qui.
Tutto questo ottimismo che vedo sbandierato
non lo condivido».
In questo scenario negativo c’è da tenere
conto anche della volontà del Bureau International des Expositions (Bie), che con le sue
indicazioni rende ancora più complessa la possibilità di innovare le esposizioni. «Si può
pensare a un Expo solo fatto di padiglioni – ha
commentato il vicepresidente dell’Ordine degli architetti di Milano, Franco Raggi – perché così vuole il Bie, una struttura che si
autoalimenta dal fatto che esistono gli Expo
incassando una percentuale dei biglietti di ingresso». Ma il tema più scottante rimane quello dei concorsi di progettazione. Tanto che a
completare il quadro – come annunciato nel
precedente numero di «Progetti e Concorsi» –
è arrivata la lettera al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha poteri speciali su Expo
2015 e firmata insieme dai presidenti di Ordine degli architetti, degli ingegneri e dai costruttori di Milano in cui si lamenta «il confronto
difficile e improduttivo con Expo Spa fatto di
appuntamenti mancati, colloqui negati, lettere
senza risposta» per arrivare alle «tristemente
note procedure di urgenza» nell’impossibilità
«di tanti professionisti di esprimersi e alle
imprese di partecipare all’evento».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alemanno: l’Arco all’Eur? Costoso
Roma riqualifica
l’ex cinema
Airone di Libera
DI
GIULIA DEL RE
P
rogettato negli anni ’50
dall’architetto Adalberto
Libera per essere un cinema a servizio del nuovo
quartiere Appio Latino, negli anni è stato usato come sala concerti,
spazio per eventi, poi è finito in
disuso, abbandonato al degrado.
Oggi il Campidoglio lo riqualifica:
l’ex cinema Airone diventerà un
luogo di cultura della periferia romana e la sua gestione sarà affidata
all’associazione culturale Actor’s
Center per l’organizzazione di spettacoli, cinema ed eventi.
I lavori per riqualificare la struttura – che Libera progettò a sette metri sotto il livello della strada, con
una forma ovoidale, quasi ispirata a
quella dell’interno di uno strumento
musicale a fiato – partiranno a fine
anno: un primo investimento di
200mila euro servirà a mettere in
sicurezza lo spazio. Nel frattempo,
gli uffici del Comune stanno definendo il progetto di restauro dell’ex
cinema, che manterrà l’impronta razionalista data da Libera, dove l’armatura strutturale si compone di cinque archi metallici ancorati a dieci
cerniere poste su piloni in cemento
armato mentre la copertura esterna
è rivestita in alluminio.
Il progetto sarà pronto entro la
prossima primavera. Dopodiché i
lavori saranno messi a gara. È previsto anche il recupero delle decorazioni del soffitto della scala d’accesso alla sala del cinema, realizzate
da Giuseppe Capogrossi e oggi in
avanzato stato di degrado. Infine,
l’ex cinema verrà attrezzato con
pannelli solari e tutte le implementazioni necessarie a garantire la sostenibilità ambientale e l’autonomia dei consumi. In totale, la riqualificazione costerà 1,5 milioni che
il Campidoglio ha messo a disposizione tramite i fondi di Roma Capitale.
«Si tratta della ristrutturazione di
uno spazio pubblico importante,
che ha una valenza sia sociale che
culturale, in un quartiere che ha assoluto bisogno di tutto questo», ha
detto il sindaco Gianni Alemanno.
Parlando di Adalberto Libera, Alemanno ha tirato in ballo la questione dell’ormai famoso arco ideato
dall’architetto razionalista per
l’Expo di Roma del 1942. Opera
pensata per completare l’Eur e mai
realizzata. «Mi piacerebbe veder costruito l’arco di Libera – ha spiega-
to il sindaco – ma il progetto costa
circa 100 milioni, risorse che ora
non abbiamo, considerando gli impegni di spesa di Roma Capitale.
L’arco potrà essere un impegno per
il mio secondo mandato». Insomma, tempi lunghi e incerti. Come
quelli per il museo della Shoah: da
almeno un paio d’anni la Giunta
comunale ne annuncia l’imminente
realizzazione, finora mai partita.
L’ultima scadenza è stata fissata al
prossimo 27 gennaio – Giorno della
memoria – entro il quale dovrebbe
partire almeno la gara per l’assegnazione dei lavori sulla base del progetto degli architetti Luca Zevi e
Giorgio Tamburini. La struttura
nascerà a villa Torlonia, a pochi
metri dalla casa in cui visse Benito
Mussolini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Il sito (circa 3mila metri
quadrati) meriterebbe
una disponibilità
finanziaria sicuramente
superiore – spiega Lara
Marteddu, responsabile
del procedimento –, ma
al momento ci auguriamo
di poter dar corso alla
prima parte
dell’intervento».
Le risorse proverranno
dalla contropartita
versata in favore del
Comune nell’ambito della
realizzazione del Progetto
Jana (centro artigianale
concepito da un
imprenditore locale e
dotato di 50 botteghe da
affidare ad artigiani
locali, insieme a
residence e case vacanze).
Il progetto vincitore,
realizzato insieme agli
studenti di architettura
del paesaggio della Penn
State University di Roma
(dove Peralta insegna da
otto anni), si pone
l’obiettivo di recuperare
uno dei tratti più
suggestivi della costa
sarda attraverso un
intervento di restauro del
paesaggio.
«La proposta progettuale
intende valorizzare i
caratteri naturali e
paesaggistici dell’area –
spiegano i progettisti –
partendo dall’eliminazione
delle superfetazioni con
l’obiettivo di rendere il
sito fruibile attraverso
gesti “silenziosi” e
“delicati”, mediante opere
di ingegneria naturalistica
e di rimodellamento del
terreno, con l’uso di
elementi architettonici
leggeri, di materiali
naturali, di alberature».
I lavori potrebbero
cominciare nel 2013 e
concludersi entro il 2014.
(f.o.)
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PROGETTI E CONCORSI
7 - 12 NOVEMBRE 2011
7 - 12 NOVEMBRE 2011
PROGETTI E CONCORSI
13
TECNOLOGIE
Il recupero di un vecchio edificio industriale ad Anversa
Nastro di zinco
per l’ufficio hi-tech
Conix Architect ha avvolto nel
metallo il volume vetrato usato
per ampliare il fabbricato in
mattoni in cui ha trovato sede
l’azienda olandese Umicore
DI
MILA FIORDALISI
È
avvolto da uno scenografico
nastro in zinco-titanio l’edificio che a Hoboken, cittadina
del distretto belga di Anversa, ospita la nuova sede di
Umicore Precious Metals Refining,
azienda specializzata nel riciclo di metalli preziosi.
La struttura è frutto del restyling di
un ex edificio industriale che è stato
ristrutturato e in parte ampliato su progetto dello studio Conix Architects nell’ambito del masterplan messo a punto
dalla municipalità belga per la riqualificazione dell’intera area industriale localizzata a sud della città. La scelta dello
zinco in qualità di materiale protagonista del nuovo edificio non è casuale:
buona parte delle strutture e dei capannoni circostanti sono rivestiti con involucri
e coperture in zinco, ma l’opera di Conix Architects è decisamente unica nel
suo genere sul fronte della «modellazione» architettonica del materiale.
Lo zinco-titanio, fornito da VM Zinc,
è stato utilizzato nel volume vetrato dell’edificio accorpato al preesistente fabbricato in mattoni faccia a vista: tradizione e modernità si sono «fusi» in un’unica struttura, in cui passato e presente
convivono in piena armonia. Dalla base
del palazzo di vetro il nastro si «srotola» facendo da marca-piano e trasfor-
mandosi in copertura una volta raggiunta la sommità. Le lastre utilizzate sono
aggraffate fra loro longitudinalmente
grazie a un sistema di doppia giunzione
a scomparsa applicato in corrispondenza dei lembi laterali che risultano sfalzati rispetto alla struttura in vetro. I fissaggi sono stati inseriti nella sottostruttura
di sostegno e sono dunque invisibili dall’esterno: ciò ha consentito di conferire
al rivestimento l’aspetto di un’unica
grande «fettuccia», un serpentone che
sembra fare da sostegno all’intero edificio. Nella facciata laterale, inoltre, il
nastro fa da «pensilina» di copertura
alle vetrate che vengono naturalmente
ombreggiate nelle ore di massima insolazione.
L’utilizzo della finitura Quartz-Zinc
ha permesso di ottenere un aspetto già
«vissuto» alla struttura: la colorazione è
simile a quella assunta dallo zinco naturale a seguito dell’esposizione agli agen-
Più ampia in cima che alla base
In Germania la torre
«cannocchiale»
che imita gli alberi
DI
MONICA ZERBONI
L
a piccola città tedesca di Hemer in Vestfalia è
balzata recentemente alle cronache internazionali grazie a un progetto realizzato all’interno
dell’esposizione regionale di giardinaggio (Landesgartenschau) dello scorso anno: la Jübergturm, una torre
panoramica progettata dallo studio Birk e Heilmeyer di
Stoccarda con il contributo dello studio Knippers Helbig Advanced Engeneering.
In Germania i Gartenschau sono da decenni appuntamenti popolari tra gli ecologisti e gli amanti della natura: un’occasione per passeggiare fra paesaggi bucolici e
per ammirare piante rare, ma soprattutto un’opportunità
per le città prescelte per ampliare o creare ex novo spazi
urbani di verde permanente. Con i suoi 23,5 metri di
altezza la torre domina il parco sottostante e valorizza il
profilo piuttosto anonimo della cittadina, di cui costituisce oggi un insolito e convincente testimonial. Situata ai
confini della città, essa si trova scenograficamente posizionata alla fine di una lunga scalinata che si arrampica
sulla collina di Jüberg, così da risultare ben visibile
anche da lontano.
Realizzata in appena nove mesi di lavoro, compresa
la progettazione, la torre appare come un’agile costruzione verticale, configurata da una struttura lignea a griglia.
Prendendo a modello gli iperboloidi, strutture architettoniche sperimentate dall’ingegnere russo Vladimir Suchov per le sue torri d’acciaio agli inizi del Novecento,
Birk e Heilmeyer hanno concepito un’architettura composta da 240 stecche piatte di larice siberiano, aventi
una sezione di 8 cm x 8. La griglia è stata realizzata
incrociando fasci di stecche, di cui solo il sistema esterno scarica i pesi. Al fine di rendere la costruzione più
leggera possibile, l’uso di altri elementi verticali come
un albero centrale o ulteriori supporti in acciaio è stato
ridotto al minimo. Simile a un grande cannocchiale da
cui osservare il mondo, la torre risulta rastremata alla
base, punto di massimo carico dei pesi. A partire dal
livello successivo l’impenetrabilità della struttura si riduce gradualmente verso l’alto, grazie alla progressiva
ti atmosferici. Il materiale è stato inoltre
«rivestito» con una sottile patina anticorrosiva a garanzia della durata della
superficie e dell’omogeneità estetica nel
tempo.
«L’edificio è molto più che una nuova sede per uffici – spiegano da Umicore –. Il lifting è stato portato avanti con
il duplice obiettivo di migliorare l’ambiente di lavoro dei nostri dipendenti e
di dotare l’azienda di una sede attraente.
La struttura è a tutti gli effetti un’icona
architettonica e simboleggia appieno il
dna di Umicore, un’azienda che deve il
proprio successo ai forti investimenti in
tecnologie all’avanguardia».
Se il nastro metallico conferisce identità e «carattere» all’edificio, l’utilizzo
massiccio del vetro ha la funzione di
massimizzare l’apporto di luce e calore
naturali all’interno degli uffici tutto a
beneficio della bolletta energetica.
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rarefazione delle stecche che compongono la maglia.
Questa, infatti, in concomitanza con la diminuzione del
carico, si dirada verso l’alto. Di conseguenza le sei
stecche che compongono la trama alla base si riducono
gradualmente di numero mano a mano che si sale.
Questa soluzione ha permesso non solo di conferire
alla costruzione un aspetto più agile ed elegante, ma
soprattutto offre al pubblico una visione panoramica
sempre più libera già durante la salita verso la piattaforma scoperta che conclude la struttura. Quasi a evocare
le dimensioni degli alberi che crescono nella vicina
foresta, la base della torre misura soltanto sei metri di
circonferenza per raggiungere i nove metri sulla cima.
Al suo interno cinque rampe di scale in acciaio salgono
verso la terrazza situata a 23,5 metri di altezza. Da
questo straordinario
osservatorio l’occhio
del visitatore spazia
sul verde sottostante,
sulla città e sui boschi
che la circondano.
Insigniti recentemente di numerosi
premi e di una menzione speciale nell’ambito del Mies van
der Rohe Award
2011, gli architetti
Stephan Birk e Liza
Heilmeyer confermano con quest’opera la
loro predilezione per
un’architettura «soft», che inserendosi con discrezione
nell’ambiente ne utilizza i modelli e i materiali alla
ricerca di un equilibrio ottimale. La torre di Jüberg, pur
nella sua inconfondibile presenza, è un omaggio alla
sostenibilità sia in quanto «macchina» tecnologicamente
leggera, sia come architettura a ridotto impatto ambientale. La struttura si inserisce nel paesaggio con la grazia di
un nuovo germoglio che dalla presenza della natura trae
la propria ragion d’essere e la propria legittimazione.
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PROGETTI E CONCORSI
7 - 12 NOVEMBRE 2011
7 - 12 NOVEMBRE 2011
PROGETTI E CONCORSI
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CONCORSI E GARE
BANDI – Il Consorzio industriale Nordest Sardegna affida il polo multifunzionale per 2,2 milioni
Olbia, ok al centro per la nautica
Direzione lavori al porto commerciale di Salerno – Acireale a caccia di soluzioni anti-spreco
CONCORSI
Vicenza
Comune di Rossano
Veneto
Indirizzo: Piazza Marconi,
n. 4 - Cap 36028
Rossano Veneto (Vi)
Oggetto: Concorso di
idee per la
riqualificazione di
piazza Duomo a
Rossano Veneto.
■ Montepremi: 8.000,00
- Premio 1˚ classificato:
5.000,00 - 2˚
classificato: 2.000,00 3˚ classificato: 1.000,00
■ Termine: 14/01/2012
GARE
Agrigento
Comune di Raffadali
Indirizzo: Via Nazionale, n.
111 - Cap 92015 Raffadali
(Ag)
Oggetto: Elenco
professionisti.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: 14/11/2011
Arezzo
Anas - Compartimento della
Viabilità per la Toscana di
Firenze
Indirizzo: Viale dei Mille, n. 36
- Cap 50132 Firenze
Oggetto: Procedura aperta.
Sgc E/45 Orte-Ravenna Tratto San Giustino-Canili Prestazione di servizi tecnici
per coordinatore per la
sicurezza in fase di esecuzione
dei lavori di
ammodernamento del tratto
compreso tra San Giustino e
Pieve Santo Stefano sud dal
km 133+685 al km 148+981.
■ Compenso: 150.000,00
■ Termine: 05/12/2011
Barletta-Andria-Trani
Comune di Canosa di
Puglia
Indirizzo: Piazza Martiri 23
Maggio, n. 15 - Cap 70053
Canosa di Puglia (Bt)
Oggetto: Elenco
professionisti.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: 29/11/2011
Catania
Comune di Acireale
Indirizzo: Via Lancaster, n.
13 - Cap 95024 Acireale (Ct)
Oggetto: Procedura aperta.
Progettazione esecutiva,
direzione lavori e connessi,
coordinamento per la
sicurezza in fase di
progettazione ed
esecuzione dei lavori di
manutenzione straordinaria
finalizzata all’abbattimento
dei consumi energetici
nell’edificio denominato
Palazzo di Città sede del
Municipio di Acireale.
■ Compenso: 424.401,48
■ Termine: 19/12/2011
Catanzaro
Consorzio Asi
Indirizzo: Agglomerato
Industriale - Sant’Eufemia
di Lamezia - Cap 88040
Lamezia Terme (Cz)
Oggetto: Elenco
professionisti.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: 15/11/2011
Crotone
Comune di Isola di Capo
Rizzuto
Indirizzo: Via Annunziata,
snc - Cap 88841 Isola di
Capo Rizzuto (Kr)
Oggetto: Procedura aperta.
Progettazione definitiva,
esecutiva, direzione dei
lavori, coordinamento della
sicurezza in fase di
progettazione ed
esecuzione per i lavori di
realizzazione di un campo
polivalente coperto in
località Ceramidà.
■ Compenso: 42.000,00
■ Termine: 23/11/2011
Crotone
Comune di Strongoli
Indirizzo: Via Vigna del
Principe - Cap 88816
Strongoli (Kr)
Oggetto: Elenco
professionisti.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: 22/11/2011
Firenze
Comune di Firenze
Indirizzo: Piazza della
Signoria - Palazzo Vecchio
- Cap 50122 Firenze
Oggetto: Procedura aperta.
Incarico di consulenza per
definire gli elementi
economico-finanziari
nonché progettuali relativi
alla ristrutturazione e
successiva gestione di un
immobile.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: 25/11/2011
Liguria
Regione Liguria
Indirizzo: Settore
Amministrazione Generale
- Via Fieschi, n. 15 - Cap
16121 Genova
Oggetto: Procedura aperta.
Adeguamento del sistema
informativo di supporto
alla pianificazione in
materia di qualità dell’aria
e aggiornamento del
quadro conoscitivo del
piano regionale.
■ Compenso: 245.830,00
■ Termine: 21/12/2011
Napoli
Comune di Boscoreale
Indirizzo: Viale Le Corbusier
- Cap Boscoreale (Na)
Oggetto: Elenco
professionisti.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: Non specificato
Napoli
Comune di Capri
Indirizzo: Piazza Umberto I,
n. 9 - Cap 80073 Capri (Na)
Oggetto: Procedura aperta.
Affidamento incarico
professionale per la
valorizzazione delle aree da
cedere in proprietà già
concesse in diritto di
superficie.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: 30/11/2011
Ogliastra
Comune di Urzulei
Indirizzo: Via Mazzini, n. 2
- Cap 08040 Urzulei (Og)
Oggetto: Elenco
professionisti.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: 23/11/2011
Olbia-Tempio
Consorzio Industriale
Nordest Sardegna
Indirizzo: Via Zambia, n.
7 - Cap 07026 Olbia (Ot)
Oggetto: Procedura
aperta. Affidamento di
servizi di progettazione
preliminare e definitiva e
coordinamento per la
sicurezza in fase di
progettazione del centro
multifunzionale Pte a
servizio della nautica a
Olbia.
■ Compenso: 2.162.943,92
■ Termine: 12/12/2011
Padova
Comune di Este
Indirizzo: Ufficio Protocollo
- Piazza Maggiore, n. 6 Cap 35042 Este (Pd)
Oggetto: Procedura aperta.
Avviso per la nomina della
commissione edilizia
comunale.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: 18/11/2011
Potenza
Comune di Venosa
Indirizzo: Piazza Municipio
- Palazzo Calvino - Cap
85029 Venosa (Pz)
Oggetto: Elenco
professionisti.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: Non specificato
Roma
Unioncamere
Indirizzo: Ufficio
Contrattualistica ed
Economato - Piazza
Sallustio, n. 9 - V piano Cap 00187 Roma
Oggetto: Procedura
negoziata. Progettazione
preliminare, definitiva ed
esecutiva, direzione lavori e
contabilità per i lavori di
manutenzione straordinaria
del complesso Villa
Massenzia sito in Roma.
■ Compenso: 96.700,00
■ Termine: 15/11/2011
Roma
Ministero della Difesa Ufficio autonomo lavori
G.M. per M.D.
Indirizzo: Via Firenze, n. 35 Cap 00184 Roma
Oggetto: Procedura aperta
per il conferimento
dell’incarico di «indagine per
la valutazione dei livelli di
sicurezza statica e della
vulnerabilità sisimica delle
strutture portanti di Palazzo
Esercito». Nell’incarico è
previsto di eseguire rilievi
dimensionali, sondaggi e
prove tecniche per valutare
la conformazione del
fabbricato per determinare i
parametri necessari
all’indagine.
■ Compenso: 210.889,57
■ Termine: 10/01/2012
Rovigo
Comune di Loreo
Indirizzo: Piazza Municipio,
n. 4 - Cap 45017 Loreo (Ro)
Oggetto: Elenco
professionisti.
Compenso: Non
specificato
■ Termine: 30/11/2011
■
Salerno
Autorità Portuale di Salerno
Indirizzo: Via Andrea
Sabatini, n. 8 - Cap 84121
Salerno
Oggetto: Procedura aperta.
Direzione dei lavori,
compresa la misura e la
contabilità degli stessi, e il
coordinamento della
sicurezza in fase di
esecuzione per la
realizzazione nel porto
commerciale di Salerno di
un sistema di accosto e
ormeggio (scheda Pot n.
106) e di prolungamento e
consolidamento Moli
(scheda Pot n. 016).
■ Compenso: 1.531.161,34
■ Termine: 22/12/2011
Sassari
Comune di Mores
Indirizzo: Piazza Padre
Paolo Serra, n. 1 - Cap
07013 Mores (Ss)
Oggetto: Elenco
professionisti.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: 28/11/2011
Sassari
Ente Regionale per il Diritto
allo Studio Universitario
Indirizzo: Via Carbonazzi, n.
10 - Cap 07100 Sassari
Oggetto: Albo fornitori.
■ Compenso: Non
specificato
■ Termine: 15/11/2011
Torino
Comune di Rivoli
Indirizzo: Corso Francia, n.
98 - Cap 10090 Rivoli (To)
Oggetto: Procedura aperta.
Progetto definitivo,
esecutivo, sicurezza,
direzione dei lavori di
manutenzione straordinaria
edifici scolastici per
ottenimento Cpi e
certificazione impianti.
■ Compenso: 123.249,00
■ Termine: 14/11/2011
Torino
Edisu Piemonte
Indirizzo: Via Madama
Cristina, n. 93 - Cap 10126
Torino
Oggetto: Procedura aperta
per l’affidamento della
direzione lavori relativa alla
ristrutturazione della
residenza in via Verdi, n.
15 a Torino. Approvazione
documenti di gara e
indizione della procedura.
■ Compenso: 296.012,16
■ Termine: 27/12/2011
Trapani
Comune di Pantelleria
Indirizzo: Piazza Cavour, n. 15
- Cap 91017 Pantelleria (Tp)
Oggetto: Procedura aperta.
Progettazione definitiva ed
esecutiva, coordinamento
della sicurezza in fase di
progettazione ed
esecuzione, direzione dei
lavori di «Realizzazione
dell’intervento progettuale
connesso alla costruzione
di un campo polivalente
coperto per la pratica delle
attività sportive».
■ Compenso: 33.375,72
■ Termine: 21/11/2011
Vercelli
Provincia di Vercelli
Indirizzo: Via San Cristoforo,
n. 3 - Cap 13100 Vercelli
Oggetto: Procedura
negoziata. Progettazione
preliminare, definitiva,
esecutiva, direzione lavori e
coordinamento della
sicurezza per l’intervento
denominato «Sp 66 Tratto
Rovasenda-confine con la
provincia di Biella. Lavori di
consolidamento statico
ponte sul torrente
Rovasenda in comune di
Rovasenda».
■ Compenso: 41.934,95
■ Termine: 14/11/2011
SETTIMANALE DI MERCATI & PROGETTI, NORME, APPALTI
Supplemento di Edilizia e Territorio
n. 42 del 7-12 novembre 2011
([email protected])
Direttore responsabile
Elia Zamboni
Coordinatore editoriale
Giorgio Santilli
([email protected])
Registrazione Tribunale di Avezzano n. 124 del 25 luglio 1996
16
PROGETTI E CONCORSI
7 - 12 NOVEMBRE 2011
ABBIAMO PARLATO DI...
PROFESSIONISTI
Emilio Battisti ...........................................................
Stephan Birk ............................................................
Giuseppe Capogrossi ................................................
Giovanni Dessì ........................................................
Liza Heilmeyer ........................................................
Adalberto Libera .......................................................
Franco Niffoi ...........................................................
Luca Peralta .............................................................
Italo Rota ...................................................................
Vladimir Suchov .......................................................
Giorgio Tamburini ....................................................
Luca Zevi .................................................................
11
13
11
11
13
11
11
11
3
13
11
11
STUDI E SOCIETÀ DI PROGETTAZIONE
5+1 AA .............................................................. 1, 2, 6
Abdr Architetti Associati ...................................... 2, 8
Alberto Izzo & Partners ........................................ 2, 3
Am Architetti ........................................................ 2, 3
Anna Giorgi & Partners ............................................. 3
Antonio Citterio Patricia Viel and Partners ...... 1, 2, 3
Archea ........................................................................ 3
Archest ................................................................... 2, 3
Architetto Michele De Lucchi .......................... 1, 2, 3
Asa Albanese ............................................................. 2
Ast Engineering ......................................................... 3
Beretta Associati ......................................................... 2
Canali Associati .......................................................... 2
Caputo Partnership ..................................................... 2
Cecchetto e Associati ................................................ 3
Chapman Taylor Architetti ................................... 2, 3
Cino Zucchi Architetti ........................................... 1, 2
Conix Architects ....................................................... 13
Corvino+Multari ......................................................... 3
Cspe ........................................................................ 2, 7
Dante O. Benini & Partners Architects ................. 2, 5
David Chipperfield Architechts ............................. 2, 3
Degli Esposti Architetti .............................................. 2
Destudio ..................................................................... 2
Dlc .............................................................................. 2
Eos Consulting ............................................................ 3
Gabbiani & Associati ................................................ 2
General Planning ............................................... 1, 2, 3
Goring & Straja Studio ......................................... 2, 3
Gregotti Associati International ................................. 2
Ingenium Real Estate ............................................ 1, 2
Iosa Ghini Associati .................................................. 2
Isolarchitetti ............................................................... 2
Knippers Helbig Advanced Engeneering ................. 13
Land Milano ............................................................... 2
Lazzarini Pickering Architetti ................................ 2, 3
Lenzi Consultant ......................................................... 3
Lissoni Associati ................................................... 1, 2
Lombardini 22 ................................................... 1, 2, 5
Marco Piva ............................................................. 2, 9
Mario Bellini Architects ......................................... 2, 3
Mario Cucinella Architects ................................ 1, 2, 3
Mario Petrangeli e Associati ...................................... 3
Massimiliano Fuksas Architetto ....................... 1, 2, 3
Matteo Thun & Partners ............................................ 2
One Works ..................................................... 1, 2, 3, 4
Open Project .......................................................... 2, 7
Pica Ciamarra Associati ............................................. 2
Piuarch ................................................................... 2, 9
Progettisti Associati Tecnarc ..................................... 2
Progetto Cmr .......................................................... 1, 2
Renzo Piano Building Workshop ..................... 1, 2, 3
Silvano Buzzi & Associati ..................................... 2, 7
Simone Micheli Architectural Hero ...................... 2, 3
Sistema Duemila Partners .......................................... 2
Studio Amati ............................................................... 2
Studio Baciocchi ................................................ 1, 2, 4
Studio Valle Progettazioni ......................................... 2
T.A. ........................................................................ 2, 3
The O.K. Design Group ............................................. 3
Vudafieri Saverino Partners ....................................... 2
AZIENDE E ASSOCIAZIONI
Franco Raggi (Ordine degli architetti di Milano) ....
Umicore Precious Metals Refining .........................
VM Zinc ...................................................................
11
13
13
PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Gianni Alemanno (Comune di Roma) ....................
Stefano Boeri (Comune di Milano) ..........................
Lara Marteddu (Comune di Tortolì) .......................
Giuliano Pisapia (Comune di Milano) ....................
11
11
11
11
DAL MONDO
PRONTO IL TERMINAL PER I VIAGGI NELLO SPAZIO FIRMATO DA NORMAN FOSTER
■ È pronto in New Mexico
(Stati Uniti) il primo terminal
pensato per offrire viaggi
commerciali nello spazio.
Lo ha disegnato
Norman Foster in partnership
con Urs Corporation e lo studio
locale Smpc per conto della
Virgin Galactic, compagnia di
proprietà del gruppo Virgin
guidato da Richard Branson
e Aabar Investments.
L’edificio è stato pensato
per ridurre l’impatto
sull’ambiente e ottenere anche
una certificazione Leed.
Oltre 450 sono le persone che
hanno prenotato un viaggio
nello spazio al costo di circa
200mila dollari. Il primo volo
è in programma per il 2013