I congedi parentali DALLA PARTE DEI PAPA
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I congedi parentali DALLA PARTE DEI PAPA
DALLA PAPÀ DALLAPARTE PARTE DEI DEI PAPÀ Servizio Famiglia L'iniziativa nasce nell'ambito del programma regionale conciliazione famiglia-lavoro, attuato da Regione Lombardia in convenzione e con il finanziamento del Dipartimento per le Pari Opportunità, a seguito di Intesa in Conferenza Unificata dell'aprile 2010. L'accordo di rete territoriale per la conciliazione è promosso da Regione Lombardia in collaborazione con: Hanno collaborato: x Soggetti promotori: Regione Lombardia -ASL della Provincia di Monza e Brianza Consiglio di rappresentanza dei Sindaci - Provincia di Monza Camera di Commercio, industria, Agricoltura, x Artigianato di Monza e Brianza -Comune di Monza Ambito Territoriale di Monza -Ambito Territoriale di Desio Ambito Territoriale di Seregno - Ambito Territoriale di Carate Brianza Ambito Territoriale di Vimercate - Consigliera di Parità Provinciale Soggetti aderenti: Confindustria Monza e Brianza - APA Confartigianato imprese Ufficio Scolastico Territoriale - Assessorato alle Politiche giovanili e Pari opportunità ALer - Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus CgiL –CiSL -UiL Compagnia delle opere Monza e Brianza Forum regionale delle Associazioni Familiari /Associazione nazionale Famiglie numerose - partecipa ora Forum Associazioni Familiari di Monza e Brianza Per il Tavolo di Consultazione dei Soggetti del Terzo Settore - il Forum del Terzo Settore Confcommercio – Confcooperative - Coordinamento Cral Brianza Confapi Monza e Brianza - CS&L consorzio sociale Fondazione Distretto green & High Tech Monza e Brianza - Unione Artigiani della Provincia di Monza e Brianza Assolombarda - AFOL Brianza Premessa Emanuela Brivio – Afol Monza e Brianza Vilma Castelli – Asl Monza e Brianza, Servizio Famiglia Sabina Guancia – Associazione per la famiglia À INDICE NORMATIVA DI RIFERIMENTO x CIRCOLARE INPS N° 48 DEL 28.3.2013 x CIRCOLARE INPS N° 40 DEL 14.3.013 x DECRETO MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 22.12.2012 x LEGGE N° 92 DEL 28.6.2012 x DECRETO MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DEL 12.7.2007 x DECRETO LEGISLATIVO N°151 DEL 26.3.2001 Premessa Presentiamo oggi un libretto informativo che intende rappresentare un utile strumento per i papà e per tutti i soggetti che nel territorio - sia all’interno dei servizi pubblici che di quelli privati - si occupano di Conciliazione FamigliaLavoro e che incontrano giornalmente le famiglie. In particolare il libretto vuole spiegare in termini semplici quali opportunità vengono oggi offerte, attraverso i congedi parentali, ai “nuovi” papà. Con i congedi previsti dalla nuova normativa anche i papà potranno essere una presenza più attiva all’interno della famiglia e nella cura dei figli in particolare. Auspichiamo, quindi, che questo libretto sia da stimolo per i papà perché imparino ad usare abitualmente i congedi parentali, occupandosi direttamente dei propri figli e perché siano sempre più una presenza attiva e collaborativa nella vita della famiglia. Il Direttore Sociale Asl Monza e Brianza Dr. Roberto Calia Giugno 2013 − 28 − −1− FONDO CRESCO INDICE UN PAPÀ RACCONTA PER IL PAPÀ CHE LAVORA SEI DIVENTATO PADRE? DEVI SAPERE CHE … CONGEDO OBBLIGATORIO CONGEDO FACOLTATIVO INOLTRE HAI DIRITTO … TRASFERIMENTO DEL CONGEDO DI MATERNITÀ AL PADRE IL CONGEDO PARENTALE I RIPOSI GIORNALIERI SE IL TUO BAMBINO SI AMMALA I PERMESSI PER MALATTIA SPORTELLO PADRI E MADRI ON LINE INTERVENTI DI SOSTEGNO AL LAVORO DOTE CONCILIAZIONE DOTE LAVORO – VOUCHER DI CONCILIAZIONE SERVIZI ALLA PERSONA ELENCO SPORTELLI TERRITORIALI INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLA MATERNITÀ FONDO NASKO FONDO CRESCO NORMATIVA DI RIFERIMENTO −2− PAG. 3 D.G.R. 4226/2012 PAG. 7 PAG. 8 PAG. 8 PAG. 10 PAG. 12 PAG. 16 PAG. 18 PAG. 20 PAG. 22 COS’È: Strumento di sostegno alla maternità, rivolto alle neo-mamme in difficoltà finalizzato all’educazione alimentare e al miglioramento delle condizioni di vita della mamma e del bambino. Consiste in un aiuto economico che ammonta a € 75 al mese per un massimo di 12 mensilità, per l’acquisto di prodotti alimentari. Il contributo economico viene erogato in caso di effettiva difficoltà economica, attestata da ISEE, previa valutazione da parte del Consultorio Familiare che predispone un piano di aiuto personalizzato. RIFERIMENTI: www.famiglia.regione.lombardia.it PAG. 22 PAG . 23 PAG. 26 PAG. 27 PAG. 28 − 27 − FONDO NASKO D.G.R. 4226/2012 COS’È: Strumento di sostegno alla maternità, rivolto alle mamme che rinunciano alla scelta di interrompere volontariamente la gravidanza, in situazione di difficoltà personale ed economica che deve essere accertata tramite attestazione ISEE. Consiste in un contributo economico che ammonta ad un massimo di € 3000 suddivisi in 18 mesi, pre e post parto, erogato in base ad un piano personalizzato di aiuto predisposto, insieme al CAV, dal Consultorio Familiare di riferimento. UN PAPÀ RACCONTA RIFERIMENTI: www.famiglia.regione.lombardia.it − 26 − −3− Mi chiamo Matteo e circa due anni fa sono diventato papà. Lavoro come informatico presso un’azienda della zona di Monza e il mio lavoro solitamente inizia verso le 9 e finisce spesso molto tardi, anche oltre le 19. Come tutti i papà dico che essere diventato padre è stata l’esperienza più bella e gratificante della mia vita anche se presto abbiamo dovuto affrontare, con mia moglie, tutte le questioni legate all’organizzazione della famiglia, quando siamo diventati “genitori”. Pur non essendo molto informato su permessi e congedi per la nascita del figlio, ho cercato di vedere se riuscivo ad essere un po’ più presente a casa. È vero che la mamma è essenziale per il bambino quando è piccolo ma non mi sembrava nemmeno giusto lasciare a mia moglie tutto l’impegno per la sua cura. In verità già durante la gravidanza ho cercato di essere presente accompagnando mia moglie almeno quando doveva fare le ecografie. Poi dopo la nascita di Giovanni ho preso dei permessi per accompagnarlo alle vaccinazioni. Adesso che Giovanni è più grande – tra poco compirà due anni – e avendo saputo dei nuovi congedi per i padri penso che li userò senz’altro, visto che possono essere utilizzati anche ad ore. Potrò occuparmi di lui più direttamente quando ci sarà bisogno, ad esempio quando si ammala o per delle visite. Sarà una bella occasione per sentirmi più vicino a lui ed utile alla famiglia. Penso che anche mia moglie sarà più contenta −4− INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLA MATERNITÀ La Regione Lombardia ha sostenuto la conciliazione lavoro famiglia con politiche specifiche, finalizzate anche al sostegno della maternità e, in particolare, rivolte alle sole mamme. i FONDO NASKO i FONDO CRESCO − 25 − ELENCO SPORTELLI TERRITORIALI SPORTELLO PRESSO INDIRIZZO COMUNE TELEFONO ASL DISTRETTO DI CARATE BRIANZA URP - VIA MASCHERPA N°14 CARATE 0362 826453 0362- 826429 LISSONE 039 – 7397363 039 – 7397364 039 - 7397365 CESANO 0362-6448209 MONZA 039 - 2315219 COMUNE DI LISSONE AFOL MB - CPI CESANO COMUNE DI MONZA AFOL MB - CPI MONZA COMUNE DI LISSONE –UFFICIO URP- VIA GRAMSCI N° 21 CENTRO IMPIEGO AFOL – VIA MOLINO ARESE N°2 COMUNE MONZA – VIA SAN GERARDO DEI TINTORI N°18 CENTRO IMPIEGO AFOL – VIA BRAMANTE DA URBINO 9 UFFICIO SEGRETERIA – VIA STEFANO DA SEREGNO, 102 CENTRO IMPIEGO AFOL – VIA MONTE BIANCO N°7 CENTRO IMPIEGO AFOL – VIA CAVOUR N° 72 CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE "G. MARCONI" –VIA DE AMICIS 16 MONZA 039-8396428 SEREGNO 0362- 483565 0362 - 483572 0362 - 483571 SEREGNO 0362-313829 VIMERCATE 039-6350925 CONCOREZZO 039-62800850 BELLUSCO 039-62083200 ASL DISTRETTO DI DESIO CONSULTORIO DI VAREDO - CORTE SAN GIUSEPPE 13 VAREDO 0362-580854 ASL MONZA E BRIANZA Sportello centrale VIALE ELVEZIA 2 MONZA 039 - 2384307 039 - 2384343 039 - 2384259 039 -2384967 ASL DISTRETTO DI SEREGNO AFOL MB - CPI SEREGNO AFOL MB - CPI VIMERCATE AFOL MB CONCOREZZO nel vedere che anch’io sono “effettivamente” presente, anche nei momenti in cui l’organizzazione della famiglia va rivista. Infatti solitamente Giovanni frequenta l’asilo nido e ci siamo dati un’organizzazione che nella routine funziona bene: io lo accompagno la mattina e mia suocera lo riprende nel pomeriggio, ma quando si ammala bisogna che qualcuno di noi sia disponibile per non gravare troppo anche sui nonni! Con questi nuovi congedi per i padri si aprono effettivamente nuove possibilità per far fronte alle esigenze della nostra famiglia e potrò sperimentarmi sempre di più come papà, presente e attivo nella vita della mia famiglia. Matteo COMUNE DI – D E L MCOMUNE A T E DIR N I T BELLUSCO À PIAZZA F.LLI BELLUSCO KENENDY N° 1 − 24 − −5− DOTE LAVORO – VOUCHER DI CONCILIAZIONE SERVIZI ALLA PERSONA D.d.u.o 3486 del 22 Aprile 2013 COS’È: Strumento di sostegno alle necessità di conciliazione famiglia-lavoro per uomini e donne che rientrano nel mercato del lavoro dopo un periodo di instabilità occupazionale. Consiste in un rimborso (che ammonta ad un massimo di € 1600) per il pagamento di strutture eroganti servizi per l’infanzia (fino a 14 anni), per gli anziani non autosufficienti e per persone disabili, siano esse appartenenti alla rete pubblica o strutture private accreditate; ovvero per il pagamento di servizi di trasporto per il soggetto lavoratore e i propri famigliari. Tale contributo potrà essere utilizzato per un massimo di otto mesi e non oltre il termine del contratto di lavoro in essere. Entro il 30 novembre 2013, fino ad esaurimento risorse. RIFERIMENTI: Sportelli Conciliazione Asl Sedi Territoriali di Regione Lombardia (STER) www.lavoro.regione.lombardia.it −6− − 23 − DOTE CONCILIAZIONE 2013 D.G.R. 4221 DEL 25.10.2012 COS’È: consiste in un rimborso (che ammonta ad un massimo di € 1600) per l’utilizzo di uno o più dei seguenti Servizi: Servizi per l’infanzia (Asilo nido, Baby sitting, …), Servizi socio-educativi assistenziali ai minori di 14 anni pre e post scuola, centri estivi,…), Servizi socio-assistenziali per anziani (Centri di accoglienza diurni, attività associative, …). PER IL PAPÀ CHE LAVORA Fino a 31 Dicembre 2013, salvo esaurimento risorse. RIFERIMENTI: www.aslmonzabrianza.it www.famiglia.regione.lombardia.it MMMU N A cura di Sabina Guancia Associazione per la Famiglia − 22 − −7− SEI DIVENTATO PADRE? DEVI SAPERE CHE … per favorire una migliore condivisione del lavoro di cura tra mamma e papà si introduce per la prima volta, in via sperimentale per gli anni 2013-2015 il congedo obbligatorio e il congedo facoltativo per i padri di bambini nati dal 1 gennaio 2013. a) CONGEDO OBBLIGATORIO DI 1 GIORNO per il padre lavoratore dipendente si introduce l'obbligo di 1 giorno di congedo da godersi entro 5 mesi dalla nascita del bambino. Tale diritto può essere fruito anche durante il congedo di maternità della madre, se lavoratrice; il giorno non è frazionabile ad ore ed è retribuito al 100% dall'Inps. È necessaria solo la comunicazione all'azienda almeno 15 giorni prima. INTERVENTI DI SOSTEGNO AL LAVORO Se tutto ciò risponde all’obiettivo della diffusione di una cultura di maggior condivisione dei compiti di cura dei figli all’interno della coppia, altri strumenti intervengono nel favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro di padre e madre; tali strumenti, agevolando l’accesso ai servizi di welfare, favoriscono la possibilità di mantenere un’occupazione dopo la nascita di un figlio. i DOTE CONCILIAZIONE 2013 i DOTE LAVORO: VOUCHER CONCILIAZIONE SERVIZI ALLA PERSONA [email protected] b) CONGEDO FACOLTATIVO DI 2 GIORNI Per il padre lavoratore è previsto un congedo facoltativo di 2 giorni, da godersi sempre nei primi 5 mesi di vita del bambino, previo accordo con la madre. Infatti la fruizione di 1-2 giorni da parte del padre, anche continuativi, è condizionata dalla scelta della madre lavoratrice di sottrarre 2 giorni dal proprio congedo di −8− − 21 − SPORTELLO PADRI E MADRI ON LINE PADRI E MADRI ON LINE - La Conciliazione possibile Il part-time mi spetta dopo la maternità? Devo comunicare in azienda la mia gravidanza? Il papà può utilizzare i congedi? Come può farne richiesta? maternità. In pratica questi 2 giorni vengono trasferiti al padre e scalati dal congedo obbligatorio previsto per la madre. Anche in questo caso è necessario comunicare all'azienda il periodo e le modalità di fruizione, con almeno 15 giorni di anticipo. Il pagamento previsto è del 100% della retribuzione. Èpossibile esporre le problematiche e gli interrogativi agli esperti dell'Associazione per la Famiglia di Milano – il servizio è gratuito: [email protected] www.a assofamiglia.it ATTENZIONE: la circolare INPS N° 40 del 14/03/’13, definisce le modalità di fruizione del congedo di paternità. In particolare: il congedo si applica agli eventi parto, adozioni e affidamento avvenuti a partire dal 1 Gennaio 2013. Si precisa che il congedo obbligatorio di un giorno si configura come diritto autonomo e pertanto è aggiuntivo a quello della madre, mentre i 2 giorni facoltativi, si configurano come diritto derivato dalla madre lavoratrice e quindi non sono aggiuntivi. Entrambi i congedi possono essere richiesti anche in caso di indennità di disoccupazione, cassa integrazione e mobilità. Questa Circolare si applica solo per i lavoratori del settore privato, mentre per i dipendenti della Pubblica Amministrazione si attende una normativa specifica del Ministero della Pubblica Amministrazione. − 20 − −9− Sono disponibili servizi di consulenza on-line su: • • • • • maternità paternità congedi parentali orari di lavoro servizi territoriali INOLTRE HAI DIRITTO, AI SENSI DELL’ART. 28 E SEGG. DEL D.LGS. 151/’01 a) TRASFERIMENTO DEL CONGEDO DI MATERNITÀ AL PADRE (CONGEDO DI PATERNITÀ) ATTENZIONE! Per i dipendenti pubblici, i contratti prevedono 30 giorni all’anno retribuiti pienamente fino ai 3 anni di età del bambino. COSA FARE Il padre ha diritto ad astenersi dal lavoro per tutta la durata del congedo di maternità (5 mesi) o per la parte residua che sarebbe spettata alla mamma , nei seguenti casi: x morte della mamma del bambino x grave infermità della mamma del bambino x abbandono del bambino da parte della mamma x affidamento esclusivo del bambino al papà Il congedo, che decorre dalla data in cui si verifica uno degli eventi suindicati, coincide temporalmente con il periodo di congedo di maternità non fruito dalla madre. In caso di madre non lavoratrice il congedo termina al terzo mese del bambino. Per poter ottenere i permessi si deve presentare al datore di lavoro il certificato di malattia del bambino, rilasciato da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato (art. 47 D.Lgs. 151/’01). Si deve inoltre presentare al datore di lavoro una Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale si dichiara che l’altro genitore non sta usufruendo del congedo per gli stessi motivi (art. 51 D.Lgs. 151/’01). ATTENZIONE! PER I FIGLI ADOTTIVI O AFFIDATARI Se la madre lavoratrice non richiede il congedo di maternità può chiederlo il papà (art. 31 c. 1, D.Lgs. 151/’01) − 10 − − 19 − SE IL TUO BAMBINO SI AMMALA I PERMESSI PER MALATTIA COSA SPETTA AL PADRE Se il bambino si ammala durante i primi 3 anni di vita il padre può assentarsi dal lavoro, in alternativa alla madre del bimbo, in qualsiasi momento, senza limite di tempo e sino alla completa guarigione del figlio. Se il bambino si ammala dopo il compimento dei 3 anni e sino agli 8 anni: il padre può assentarsi dal lavoro, in alternativa alla madre del bimbo, per un massimo di 5 giorni lavorativi all’anno per ciascun genitore. ATTENZIONE! Questi diritti sono estesi anche ai genitori di figli adottivi o in affido. LA RETRIBUZIONE Il congedo per malattia del bambino non è retribuito, però è prevista la copertura parziale dei contributi previdenziali. − 18 − LA RETRIBUZIONE Si ha diritto a un’indennità giornaliera a carico dell’INPS pari all’80% della retribuzione, per tutto il periodo del congedo di paternità (i contratti del settore pubblico e alcuni altri contratti specifici, prevedono un’integrazione fino al 100%); i periodi di congedo di paternità devono essere computati a tutti gli effetti nel calcolo relativo alla tredicesima mensilità, alle ferie e all’anzianità di servizio (Artt. 22, 23, 29, D.Lgs. 151/’01). COME PRESENTARE LA RICHIESTA Se si hanno i requisiti per usufruire del congedo di paternità in alternativa alla madre, si dovrà presentare al datore di lavoro la certificazione prevista nei vari, specifici casi. Se la mamma del bambino lo ha abbandonato, si dovrà fornire al datore di lavoro una dichiarazione sostitutiva di Atto di notorietà nella quale si dichiara l’avvenuto abbandono da parte della madre (ex art. 47 DPR 445/’00). Naturalmente si dovrà anche consegnare al datore di lavoro, entro 30 giorni, il certificato di nascita del figlio o la dichiarazione sostitutiva (ex art. 46 DPR 445/’00; art. 28 D.Lgs. 151/’01). − 11 − IL TRATTAMENTO PREVIDENZIALE padre anche in assenza delle condizioni sopra indicate (Art. 41 D.Lgs. 151/’01). Durante il periodo di congedo di paternità verranno accreditati i contributi figurativi per il diritto alla pensione (Artt. 25 e 30, D.Lgs. 151/’01). LA RETRIBUZIONE b) IL CONGEDO PARENTALE (Ex Astensione Facoltativa) Per i riposi giornalieri spetta la retribuzione piena; essi sono coperti da contribuzione figurativa. È un periodo facoltativo di astensione dal lavoro, usufruibile da entrambe i genitori fino all’ottavo anno di vita del bambino, che la madre ha la facoltà di utilizzare terminato il congedo obbligatorio (art. 32 e ss., D.Lgs. 151/’01). ATTENZIONE! I RIPOSI GIORNALIERI possono essere goduti dal padre anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice. COSA SPETTA AL PADRE COSA SI DEVE FARE Il padre può avvalersi di tale facoltà sin dalla data del parto, anche qualora la madre non ne abbia diritto o anche contemporaneamente al periodo di congedo (obbligatorio o facoltativo) della madre. Questo periodo è utilizzabile come segue: x La madre può utilizzare fino a un massimo di 6 mesi; x Il padre può utilizzare fino a un massimo di 6 mesi, elevabili a 7; x I genitori hanno diritto ad astenersi dal lavoro per un periodo massimo cumulativo di 10 mesi, elevabili a 11 (nel caso in cui sia il padre ad usufruire di almeno tre mesi di congedo); Per poter godere dei riposi orari giornalieri si avvisare deve il datore di lavoro con almeno 15 giorni di anticipo e concordare con lui la collocazione dei riposi durante la giornata. ATTENZIONEE S − 12 − − 17 − COSA SI DEVE FARE Se si intende usufruire del congedo parentale, si deve, salvo i casi di oggettiva impossibilità, preavvisare il datore di lavoro secondo le modalità e i criteri definiti dai contratti collettivi, e comunque con un periodo di preavviso non inferiore ai 15 giorni (Art. 32 D.Lgs. 151/’01). c) I RIPOSI GIORNALIERI (Ex permessi per allattamento) COSA SPETTA AL PADRE Il padre ha diritto, durante il primo anno di vita del bambino, a 2 riposi giornalieri di 1 ora ciascuno, anche cumulabili durante la giornata, se l’orario di lavoro è pari o superiore alle 6 ore e ad un periodo di riposo di 1 ora, se l’orario giornaliero di lavoro è inferiore alle 6 ore. Questo solo nei casi in cui (Art. 40 D.Lgs. 151/’01): x il bambino è affidato solo al padre e non alla madre, x la madre lavoratrice dipendente non se ne avvalga, x la madre non sia lavoratrice dipendente, x la madre sia defunta o gravemente inferma. Nel caso si verifichi una di tali condizioni, i riposi sono considerati ore lavorative a tutti gli effetti. Inoltre, in caso di parto plurimo, i periodi di riposo sono raddoppiati e le ore aggiuntive possono essere utilizzate dal − 16 − x Nel caso in cui vi sia un solo genitore, quest’ultimo può astenersi per un periodo, continuativo o frazionato, non superiore a 10 mesi. Alcuni esempi: x Se la madre usufruisce di sei mesi di congedo facoltativo, il padre può utilizzarne fino a cinque, per un totale di undici mesi; x Se il padre usufruisce di due mesi di congedo parentale, la madre può utilizzarne fino a sei, per un totale di otto mesi; x Se il padre usufruisce di sette mesi di congedo parentale la madre può utilizzarne fino a quattro, per un totale di undici mesi. ESEMPI DI CONGEDO (IN MESI) Mamma Papà Mamma Papà Totale Dipendente Dipendente 4 7 11 Casalinga Dipendente 0 6 6 Autonoma Dipendente 3 7 10 Dipendente Autonomo 6 3 9 Un solo genitore 10 − 13 − NOVITÀ! FRUIZIONE AD ORE DEI CONGEDI PARENTALI Il D.L. 216/’12 (recepimento della Dir. Europea per i congedi parentali) introduce per la prima volta in Italia la possibilità per i genitori (lavoratori sia del settore privato che pubblico) di usufruire del congedo parentale anche frazionato ad ore. Questa modalità potrà incentivare i papà all’utilizzo del congedo perché è possibile alternare anche nella stessa giornata, lavoro e cura del bambino. Non sarà più un’assenza dal lavoro giornaliera ma parziale. La richiesta va inviata al datore di lavoro con almeno 15 giorni di anticipo, specificando il giorno d’inizio e le modalità di fruizione. L’applicazione di questa legge dovrà essere perfezionata dalla contrattazione collettiva. trattamento minimo di pensione (attualmente € 15.617,22 annui). Per i periodi di congedo parentale usufruiti dopo il compimento dei 3 anni del bambino non si ha diritto ad alcuna retribuzione; tali periodi sono computati nell’anzianità di servizio, ma non concorrono alla maturazione delle ferie e delle mensilità aggiuntive (Art. 34 D.Lgs. 151/’01). ATTENZIONE! Per i DIPENDENTI PUBBLICI, i contratti stabiliscono che il primo mese di congedo parentale è retribuito al 100% e gli altri 5 al 30%. DIRITTO A NON ESSERE DISCRIMINATO Al rientro dal congedo parentale il padre deve essere adibito nella stessa unità produttiva, alle stesse mansioni precedentemente svolte (Art. 56, D.Lgs. 151/’01). LA RETRIBUZIONE Per i periodi di congedo parentale si ha diritto a un’indennità pari al 30% della retribuzione, se goduti entro i 3 anni di vita del bambino, e per un periodo massimo complessivo di sei mesi, tra il padre e la madre. Questo a condizione che il reddito individuale sia inferiore di 2,5 volte all’importo del − 14 − IL TRATTAMENTO PREVIDENZIALE Durante i primi 6 mesi di congedo parentale, se goduti prima dei 3 anni del bambino, verranno accreditati i contributi figurativi per il diritto alla pensione, al padre o alla madre del bimbo a seconda di chi ha usufruito del congedo (Art. 35 D.Lgs. 151/’01). I periodi ulteriori rispetto ai 6 mesi, sempre se goduti prima del compimento dei 3 anni del bambino, sono coperti da contribuzione figurativa ridotta. I periodi di congedo parentale goduti dopo i 3 anni del bambino, non sono coperti da contribuzione. − 15 −