Mangiare cose buone ovunque voi siate è

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Mangiare cose buone ovunque voi siate è
Aziende
Food on the road
Mangiare cose buone ovunque voi siate è diventato realtà
a Roma grazie a due fantasiose imprenditrici. Da materie prime
selezionate panini, pite, vellutate, insalate e dolci a domicilio
di Stefania Monaco
I
l cibo con consegna a domicilio
in Italia non è quasi mai buono
bensì qualcosa di cui accontentarsi; la sua più grande qualità è
che se sei in un posto (ufficio, casa o
altrove) ti viene consegnato. L’esterno
in cartonato o plastica (ingredienti
provenienti dai peggiori discount),
cela al suo interno l’aspettativa (esotica, cinese, napoletana) che quasi mai
viene rispettata; il tutto consegnato
quasi sempre senza scontrino fiscale.
Questo è quel che si conosce del delivery cioè della consegna a domicilio.
Qualcosa che fa accapponare la pelle ai
gourmet e che avvelena i più ingenui.
Ci sono anche delle situazioni a cui
non ci si può proprio sottrarre; per
esempio, la pausa pranzo dall’ufficio,
dove si è costretti ad assecondare le
proposte veloci e monotone di bar e
mense dove si parla il linguaggio del
junk food.
Questa che raccontiamo, però, è
un’altra storia. Le protagoniste sono
due vulcaniche ex dirigenti d’azienda
che affrontano una sfida creando un
marchio con un servizio che a Roma
prima d’ora non c’era. Mangiare cose
buone ovunque voi siate. Parola di
gentildonne.
Siete spalmati a pelle d’orso
sull’erba del parco di Villa Pamphili:
connettendovi a internet oppure con
una semplice telefonata ordinate e,
tempo tecnico di arrivare, ecco a voi
servito, in packaging ecosostenibile
al 100%, dell’ottimo food studiato e
sperimentato. «Sì, sperimentato —
spiega Daniela — perché una zuppa
non è immortale. Poi c’è il trasporto,
bisogna considerare le temperature
Tortilla vegetariana con melanzane, zucchine arrostite e marinate, crema di latte di pecora biologica “Agricoltura
Nuova”, pomodori essiccati al sole di Puglia, pesto di basilico.
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e anche che magari il cliente non la
mangerà subito, la terrà sulla sua scrivania per ore. Pertanto è necessario
capire cosa proporre nel menu di tutti
i giorni a seconda della stagione e di
quello che la natura offre».
La natura è un argomento molto
importante per le due ragazze, tanto
che sono partite per la Scozia per
guardare in faccia le persone che
producono il packaging totalmente
biodegradabile. Si sono sentite “in
famiglia”, perché anche qui la gente
lavora a questo piccolo sogno comune:
rispettare la natura e le persone. Gli
ingredienti usati per panini e preparazione dei piatti sono scelti per valori
come bontà ed etica ed i prezzi sono
calmierati dal non sprecare cibo, dalla
scelta del quartiere, il Trullo (un’altra
sfida per le due ragazze), dove l’affitto
è più basso in quanto la zona risulta
essere una delle peggiori della città.
Ma loro, fiduciose e forti, alimentano
il sogno anche da qui.
Gioca un ruolo determinante il
metodo di cottura: sottovuoto e a
bassa temperatura per garantire che
la materia prima arrivi nelle migliori
condizioni al cliente.
La cottura a temperatura costante
(fra 50-75°C), per un tempo molto
lungo, consente di concentrare gli
aromi rispettando le caratteristiche
gustative dell’alimento e di mantenerne la morbidezza. Il sottovuoto
protegge dagli effetti nocivi dell’ossigeno. Le carni diventano tenerissime,
i tagli restano compatti, le verdure
mantengono consistenza e, grazie al
sottovuoto, si esaltano i sapori.
Eccellenza, rispetto, innovazione
e ambiente; quattro presupposti che
fondano un bel pensiero che mette di
buon umore e fa pensare a qualcosa
di buono e goloso con tante proposte.
Nel cestino di Food on the road
si possono assaggiare tante creazioni
tra panini e pite. L’Osso (tipico panino del Ghetto ebraico di Roma) con
guancia di manzo proveniente da un
piccolo allevamento biologico umbro selezionato da Bottega Liberati.
Brasato per quasi 5 ore con carote,
cipolla, sedano, alloro, un profumo
di aglio, in Aglianico del Vulture e
brodo di carne.
La carne, morbidissima e dal
sapore dolce, viene condita con la
Premiata Salumeria Italiana, 2/12
Barbara Vecchietti e Daniela Bellisario. La loro filosofia: “food on the road
viaggia per portarvi cibi sani, gustosi e raffinati, soprattutto cibi di qualità,
perché pensiamo che mangiare bene sia la cosa più importante”. Nel novembre
scorso Barbara e Daniela hanno ricevuto il premio Foodies 2012, assegnato
dal Gambero Rosso e da una giuria di addetti ai lavori, in collaborazione
con Negroni.
salsa ottenuta filtrando la brasatura e
scaglie di sedano biologico croccante.
La Pita (pane piatto lievitato, rotondo, tradizionale delle cucine del
Medio Oriente e del Mediterraneo, dal
Nord Africa all’Afghanistan), con carpaccio di pesce spada qualità Xiphias
glaudius, trancio di filone privo di
pelle, ossa e linea di sangue, salato
e affumicato al naturale, pomodoro
da agricoltura biologica, uova sode
biologiche San Bartolomeo, fiori di
cappero al naturale e maionese fatta
con uova biologiche, olio di semi di
girasole bio, aceto di champagne.
Deliziose le vellutate e le creme come quella di piselli fatta con
cipolla biologica, pancetta tesa
artigianale e peperoncino e poi spolverata con un pop corn di maiale
aromatizzato al finocchietto, bacche
di ginepro, chiodi di garofano, pepe
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nero e timo, per un tocco croccante
e profumato.
I fagottini croccanti di cuore di
filetto di baccalà, selezione HQF
(pescato nei mari delle Isole Fær Øer
e consegnato in giornata alla fabbrica
a terra dove inizia immediatamente il
processo di salatura con sale grosso. Il
pescato arriva a Corropoli, dove viene
selezionato solo il cuore del filetto,
scartando la pancetta e la coda).
Cuore di filetto, patate biologiche,
latte e cipolle biologiche per la crema
che farcisce il fagottino spolverato di
semi di sesamo, cotto al forno e servito
con una crema di pomodoro biologico.
Fresche, allegre insalate come quella
con lattuga biologica, Parmigiano
Reggiano scelto DOP stravecchio
Collina, uova sode biologiche, alici
sottolio (arrivano dalla Sicilia, pescate
nel Mar Mediterraneo), condita con
salsa di uova, alici, olio extravergine
di oliva Timpa dei Lupi.
Non mancano i dolci con gli
shottini, piccole delicatessen al
cucchiaio come il tiramisù al gran
cacao preparato con uova biologiche,
mascarpone, savoiardi, caffè, cacao
amaro in polvere “Slitti” e scaglie
dell’irresistibile cioccolato puro fondente extra GranCacao 70% Perù di
Slitti con granella di cacao.
Avete l’acquolina in bocca? Provate ad assaggiare la varietà di 15
panini nel Box Degustazione Deluxe
a 65 euro. Roba da leccarsi i baffi e riscaldare il cuore. Provare per credere.
Stefania Monaco
Food on the road
Via del Monte delle Capre 33 c/d
00148 Roma
Telefono: 06 94537211
Web: www.foodontheroad.eu
L’Alta cucina sull’Alta velocità
NTV rivoluziona lo stile del pranzo a bordo treno e sceglie
l’eccellenza gastronomica di Eataly, la società di Oscar Farinetti,
per garantire ai propri passeggeri un viaggio tra la qualità e
la varietà dei sapori regionali: un calibrato light lunch a “chilometro zero” (filiera corta), mentre il treno macina centinaia
di chilometri a 300 all’ora, che permette di assaporare, per
esempio, un polpo patate e olive, un pestato di carciofi o
bocconcini di pollo alla cacciatora.
“Girotondo” di menu, su Italo con Eataly pasti mai banali
Eataly ha studiato tre menu per NTV: Tagliere, Orto e Gustoso, per accontentare varie tipologie di viaggiatori e palati
sempre più esigenti. Ogni due settimane i menu vengono
completamente rinnovati. E le derrate sono rigorosamente
di stagione, con sapori freschi e leggeri nei mesi più caldi,
più decisi e “sostanziosi” in quelli più freddi. Un polpo con
patate e olive accompagnato da un pestato di pomodori freschi e secchi può essere l’ideale durante un viaggio “estivo”,
mentre una zuppa di ceci ed erbette potrebbe riscaldare i viaggi di dicembre. Nessun additivo di sintesi, agenti chimici
o conservanti sono utilizzati per la produzione, e le ricette, all’insegna delle tradizioni e della naturalezza, rimangono
quelle originali, anche se diverse da produttore in produttore. E dal momento che la qualità si percepisce ancora di più
se è consapevole, Eataly racconta anche la storia e i valori che cementano i suoi produttori con una comunità che del
buon gusto e del buon cibo ha fatto una filosofia di vita. I tre menu:
1. Il Tagliere – Un menu fresco, veloce, per quei viaggiatori che desiderano fare uno spuntino con i formaggi ricercati e
selezionati tra il meglio della produzione casearia italiana; i salumi che raccontano l’eccellenza della norcineria italiana
e un frutto, che in questo menu può essere una purea 100% naturale.
2. L’Orto – Pensato per i vegetariani, ma anche per chi ama la verdura. L’Italobox Orto, saporito e leggero, offre un
piatto principale a base di verdura, prodotto dalla famiglia Ursini; una crema di formaggio in accompagnamento al
pasto, da gustare con le lingue di pane e i rubatà di Mario Fongo. Infine, la pasticceria secca di Golosi di Salute per
uno sfizio di fine pasto.
3. Il Gustoso – La proposta gustosa è ricca, saporita, divertente e raccoglie quelle ricette regionali che raccontano la
tradizione culinaria italiana: un piatto proveniente dalla Dispensa di Amerigo, un pestato di verdure in accompagnamento di Ursini e il dolce al cucchiaio, anch’esso cucinato secondo ricette antiche dall’Azienda Agricola Prunotto,
pura tradizione piemontese.
Tutti i viaggiatori possono pranzare a bordo di Italo, il servizio infatti è disponibile su tutto il treno al mattino tra le
12,00 e le 14,30 e alla sera tra le 19,00 e le 21,30. Il rapporto qualità prezzi dei menu proposti è altamente competitivo.
Si può prenotare, usufruendo di uno sconto sul costo del pranzo, oppure acquistare il pasto direttamente a bordo dalle
hostess. Attraverso speciali trolley, studiati per minimizzare l’impatto sul treno in termini di rumorosità e ingombro, gli
Italobox vengono distribuiti ai viaggiatori.
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