Z Card Sondrio - Natura che vale
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Z Card Sondrio - Natura che vale
Il progetto Life GESTIRE - Sviluppo di una strategia per gestire la rete Natura 2000 in Lombardia, intende promuovere l’elaborazione di una strategia regionale integrata che possa conciliare le esigenze di conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici con quelle economiche di mantenimento e sviluppo di attività produttive legate, ad esempio, all’agricoltura e al turismo. Una sfida che si concretizzerà con la redazione di un piano a lungo termine per il ripristino e la gestione di siti, habitat e specie di importanza comunitaria e con la definizione di un elenco di azioni prioritarie da realizzarsi nei prossimi anni. Un obiettivo arduo e ambizioso in una realtà, come quella lombarda, particolarmente soggetta a forti pressioni di tipo insediativo e produttivo. Un’opportunità per far conoscere i Siti Natura 2000 e i benefici che possono fornire per il benessere e la qualità della vita di tutti i cittadini, oltre che le possibilità di sviluppo di nuove professioni legate all’ambiente e alla sua tutela. www.naturachevale.it Natura 2000 costituisce l’ambizioso programma dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità, nato con l’obiettivo di garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali minacciati o rari a livello comunitario. È costituita da una vera e propria rete di siti protetti, istituiti ai sensi delle due Direttive europee “Habitat” (92/43/EC) e “Uccelli” (2009/147/CE): i SIC - Siti di Importanza Comunitaria, alcuni dei quali sono stati designati quali ZSC o Zone Speciali di Conservazione - e le ZPS - Zone di Protezione Speciale. Rete Natura 2000 è oggi composta da oltre 26.000 siti (2.299 dei quali in Italia), pari al 18% circa del territorio dell’Unione Europea. NATURA 2000: IL PROGETTO EUROPEO PER TUTELARE LA BIODIVERSITÀ La biodiversità è la straordinaria varietà di forme di vita e di ecosistemi di cui tutti facciamo parte. I cambiamenti ambientali e l’estinzione delle specie che continuamente si verificano sono processi naturali, ma negli ultimi decenni le attività umane hanno influenzato negativamente queste dinamiche e la perdita di biodiversità è diventata un problema molto serio. GESTIRE. UNA SFIDA PER LA LOMBARDIA. COS’È LA BIODIVERSITÀ? NATURA 2000 IN LOMBARDIA Progetto di Con il contributo di Partner Sostenuto da Questa iniziativa è realizzata nell'ambito dell'azione E4 del Progetto LIFE NAT 000044 "GESTIRE", finanziato dalla Commissione Europea. www.naturachevale.it Ogni sito di Natura 2000 appartiene a una delle 9 regioni biogeografiche in cui è stato suddiviso il territorio dell’Unione Europea sulla base delle caratteristiche climatiche, vegetazionali e geologiche: Alpina, Atlantica, del Mar Nero, Boreale, Continentale, Macaronesica, Mediterranea, Pannonica e Steppica. I 242 Siti Natura 2000 individuati in Lombardia ricadono nelle regioni biogeografiche Alpina e Continentale. Quelli compresi nella regione Alpina sono caratterizzati da altitudini anche elevate e da un clima freddo e rigido durante l’inverno. Alle quote più basse si trovano foreste e formazioni erbacee seminaturali; salendo lungo i rilievi gli alberi si diradano sempre più fino a cedere il passo a prati e pascoli alpini, mentre sulla cima delle montagne la vegetazione si riduce a rare piante adattate a condizioni estreme di temperatura e al substrato roccioso. È in questa regione biogeografica che si trovano alcuni tra gli habitat più vulnerabili presenti in Lombardia, quali le zone umide montane e le torbiere. La regione biogeografica Continentale coincide, invece, per lo più con la vasta Pianura Padana, dove gli habitat maggiormente rappresentati all’interno dei Siti Natura 2000 sono i boschi misti ripari lungo i grandi fiumi e i boschi con ontani e salici, che rappresentano vere e proprie “isole” di naturalità in un contesto fortemente antropizzato. La fauna è ben rappresentata con un buon numero di specie prioritarie per l’Unione Europea, considerate di notevole interesse conservazionistico. NELLA PROVINCIA DI SONDRIO Numerosi sono i Siti Natura 2000 e le aree protette, che complessivamente coprono oltre il 40% del territorio provinciale. I 41 SIC e le 11 ZPS, che in parte si sovrappongono, fanno tutti parte della regione biogeografica Alpina e ognuno di essi ha obiettivi di conservazione ben definiti, correlati ai particolari tipi di habitat, flora e fauna presenti. Spiccano, tra le altre, alcune realtà particolarmente suggestive: il Parco Nazionale dello Stelvio, una delle aree protette più vaste delle Alpi, dove è facile osservare cervi, camosci, aquile e stambecchi, nell’area ricade il Ghiacciaio dei Forni, il più grande ghiacciaio vallivo italiano; la Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola, zona umida di importanza internazionale, costituita da specchi d’acqua circondati principalmente da canneti, praterie semisommerse ed estesi pascoli per bovini ed equini e in cui si annoverano oltre 260 specie di uccelli e infine la Riserva Naturale della Val di Mello, la più vasta della Lombardia, facente parte di una più ampia ZPS, luogo singolare per la ricchezza paesaggistica e di biodiversità. NATURA 2000 IN PROVINCIA DI SONDRIO FLORA E VEGETAZIONE FAUNA Sono segnalate molte specie floristiche importanti di interesse comunitario, come la scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus) e alcune rare specie di briofite tra le quali la Mannia triandra e la rara Meesia longiseta, relitto glaciale degli ambienti di torbiera. Sono presenti inoltre la stella alpina, il pigamo alpino, diverse rare specie del genere Saxifraga, la viola pennata, la campanula del Moncenisio, l’arnica, l’Artemisia genipi e il raponzolo di Scheuchzer. Particolarmente interessanti sono le associazioni vegetali che si susseguono nei diversi SIC e ZPS, che conferiscono a questi luoghi un fascino particolare, siano essi caratterizzati dalla presenza di boschi, praterie o ambienti d’alta quota. Nei versanti più bassi delle montagne si trovano in genere fitti boschi di latifoglie, alternati ad aree aperte con prati e coltivi. Salendo in quota, i boschi si arricchiscono progressivamente di specie che richiedono temperature meno elevate, fino ad arrivare al limite superiore del bosco dominato dalle conifere e dalle brughiere a rododendro, pino mugo e ginepro, che a loro volta poi si diradano e sfumano nelle tipiche praterie alpine alla base dei pendii detritici. Di particolare rilievo è la presenza di numerosi uccelli soprattutto rapaci, diurni e notturni, e di galliformi alpini. Tra le specie di interesse comunitario, si annoverano il gufo reale, la civetta capogrosso e la civetta nana, oltre a rapaci diurni quali l’aquila reale, il gipeto e il falco pecchiaiolo; per i galliformi il gallo forcello, la coturnice, la pernice bianca, il francolino di monte e il gallo cedrone. Inoltre sono presenti il picchio nero e l’averla piccola. Ben rappresentato è, tra i mammiferi, il gruppo dei chirotteri, con il rinolofo maggiore, il vespertilio maggiore, il vespertilio smarginato, il vespertilio di Blyth e il rinolofo minore. L’orso bruno è diventato inoltre una presenza sempre più costante. Tra le specie non prioritarie, ma caratteristiche degli ambienti montani e alpini si segnalano stambecchi, camosci, cervi, caprioli, marmotte, volpi. Tra gli anfibi è interessante la presenza del tritone crestato italiano e di quello alpestre. TORBIERE ACIDE DI SFAGNI IL GIPETO PER SAPERNE DI PIÙ Questa tipologia di ambienti è caratterizzata da un deposito torboso che tende a costituire un rilievo convesso. Non si ha una diretta correlazione con le acque di falda ma con quelle meteoriche. In tal senso, le torbiere tendono a svilupparsi in aree in cui le condizioni metereologiche siano tali da evitare fasi di aridità eccessiva, dovute a stagioni calde troppo prolungate, ma che nel contempo non prevedano temperature troppo basse, elementi che non sarebbero favorevoli allo sviluppo vegetativo delle piante e degli sfagni in particolare. In Lombardia, tali condizioni, grazie all’aumento delle precipitazioni e alla diminuzione della temperatura legate all’altitudine, si realizzano soprattutto sui rilievi e, in subordine, nelle fasce prealpine ad elevata piovosità. Gli sfagni sono muschi che costituiscono un gruppo isolato, con l’unico genere Sphagnum, che comprende circa 200 specie. Aree a torbiera sono presenti nei SIC Pian Gembro, Rifugio Falk e Paluaccio di Oga. Il gipeto (Gypaetus barbatus), il più grande uccello delle Alpi, era fino agli inizi dell’800 diffuso in tutte le regioni montuose dell’Europa centrale e meridionale, ma dalla metà del secolo scorso, la specie era praticamente scomparsa sull’intero arco alpino. Grazie ad un progetto internazionale di reintroduzione, il gipeto è nuovamente presente sulle Alpi e il Parco Nazionale dello Stelvio ospita la popolazione italiana più consistente. Il gipeto, detto anche “avvoltoio barbuto” o “avvoltoio degli agnelli”, possiede un'apertura alare tra i 265 e i 285 cm, e una lunghezza tra i 100 e i 115 cm. Una caratteristica che contraddistingue la specie sono le setole rigide che partono dall’occhio come a formare una barba e l’anello rosso intorno all’occhio. Le pareti rocciose, gli aspri valloni e gli estesi altipiani costituiscono il suo habitat ideale e il suo territorio di “caccia”, anche se il gipeto non è un predatore in quanto si nutre prevalentemente del midollo contenuto nelle ossa di animali morti, che estrae lasciandole cadere in volo sulle rocce. È un rapace longevo che vive generalmente in coppie che restano insieme per tutta la vita. La fase riproduttiva si conclude con la nascita di un unico esemplare. PROVINCIA DI SONDRIO www.provincia.so.it COMUNITÀ MONTANA VALTELLINA DI SONDRIO www.cmsondrio.gov.it COMUNITÀ MONTANA VALTELLINA DI TIRANO www.cmtirano.so.it COMUNITÀ MONTANA DELLA VALCHIAVENNA www.cmvalchiavenna.gov.it COMUNITÀ MONTANA ALTA VALTELLINA www.altavaltellina.eu PARCO REGIONALE DELLE OROBIE VALTELLINESI www.parcorobievalt.com PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO www.stelviopark.it ENTE RISERVA NATURALE PIAN DI SPAGNA E LAGO MEZZOLA www.piandispagna.it REGIONE LOMBARDIA www.ambiente.regione.lombardia.it PROVINCIA DI SONDRIO 1 30 41 40 31 3 4 3 34 37 2 38 5 32 4 33 39 6 7 35 10 9 12 8 9 6 11 8 10 14 5 17 36 13 2 7 16 15 11 20 25 1 23 21 18 19 22 1 24 1 26 1 28 1 27 1 29 SIC - SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA ZSC - ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE ZPS - ZONE A PROTEZIONE SPECIALE HABITAT PRIORITARI DI INTERESSE COMUNITARIO 1 - VAL VIERA E CIME DI FOPEL BOSCAGLIE DI PINUS MUGO E RHODODENDRON HIRSUTUM 2 - CIME DI PLATOR E MONTE DELLE SCALE BOSCAGLIE DI PINUS MUGO E RHODODENDRON HIRSUTUM 15 - DA MONTE BELVEDERE A VALLORDA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 16 - VALLE DEI RATTI FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE ALLUVIONALI DI ALNUS GLUTINOSA E FRAXINUS EXCELSIOR 3 - VALLACCIA - PIZZO FILONE FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 17 - PIAN DI SPAGNA E LAGO DI MEZZOLA FORESTE ALLUVIONALI DI ALNUS GLUTINOSA E FRAXINUS EXCELSIOR 4 - PASSO E MONTE DI FOSCAGNO FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 18 - PIAN GEMBRO TORBIERE ALTE ATTIVE 5 - PALUACCIO DI OGA TORBIERE ALTE ATTIVE E TORBIERE DI COPERTURA 19 - VALLE D'ARIGNA E GHIACCIAIO DI PIZZO DI COCA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE ALLUVIONALI DI ALNUS GLUTINOSA E FRAXINUS EXCELSIOR - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION 6 - RIFUGIO FALK TORBIERE ALTE ATTIVE 7 - VAL ZERTA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE ALLUVIONALI DI ALNUS GLUTINOSA E FRAXINUS EXCELSIOR 8 - DISGRAZIA - SISSONE FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 9 - PIANO DI CHIAVENNA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE ALLUVIONALI DI ALNUS GLUTINOSA E FRAXINUS EXCELSIOR FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION 10 - VAL DI MELLO - PIANO DI PREDA ROSSA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE ALLUVIONALI DI ALNUS GLUTINOSA E FRAXINUS EXCELSIOR 11 - BAGNI DI MASINO - PIZZO BADILE FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE ALLUVIONALI DI ALNUS GLUTINOSA E FRAXINUS EXCELSIOR - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION 12 - VAL BODENGO FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION - FORESTE ALLUVIONALI DI ALNUS GLUTINOSA E FRAXINUS EXCELSIOR 13 - VAL DI TOGNO - PIZZO SCALINO FORESTE ALLUVIONALI DI ALNUS GLUTINOSA E FRAXINUS EXCELSIOR - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION - FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 14 - VAL CODERA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION 20 - VAL MADRE FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION 21 - VALLE DEL LIVRIO FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION 22 - VAL BONDONE - VAL CARONELLA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION 23 - VAL CERVIA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION 24 - VALLE DEL BITTO DI GEROLA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION - FORESTE MONTANE E SUBALPINE DI PINUS UNCINATA 25 - VAL LESINA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION 26 - VALLE DEL BITTO DI ALBAREDO FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION 27 - VAL VENINA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 28 - VAL TARTANO FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 29 - VAL BELVISO FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS SPECIE PIÙ RAPPRESENTATIVE 30 - MOTTO DI LIVIGNO - VAL SALIENTE BOSCAGLIE DI PINUS MUGO E RHODODENDRON HIRSUTUM FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 1 - PARCO REGIONALE OROBIE VALTELLINESI GALLO CEDRONE (TETRAO UROGALLUS), CIVETTA NANA (GLAUCIDIUM PASSERINUM), FALCO PELLEGRINO (FALCO PEREGRINUS), SUCCIACAPRE (CAPRIMULGUS EUROPAEUS) 31 - VAL FEDERIA BOSCAGLIE DI PINUS MUGO E RHODODENDRON HIRSUTUM FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 2 - LAGO DI MEZZOLA E PIAN DI SPAGNA TARABUSO (BOTAURUS STELLARIS), AVERLA PICCOLA (LANIUS COLLURIO), NIBBIO BRUNO (MILVUS MIGRANS), MORETTA TABACCATA (AYTHYA NYROCA), COMBATTENTE (PHILOMACHUS PUGNAX) 32 - MONTE VAGO - VAL DI CAMPO - VAL NERA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 33 - VAL VIOLA BORMINA - GHIACCIAIO DI CIMA DEI PIAZZI FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 34 - VALLE DELLA FORCOLA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 35 - MONTE SCERSCEN - GHIACCIAI DI SCERSCEN MONTE MOTTA FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS 36 - VAL FONTANA FORMAZIONI ERBOSE DI NARDUS - FORESTE DI VERSANTI, GHIAIONI E VALLONI DEL TILIO-ACERION 37 - VALLE DEL BRAULIO - CRESTA DI REIT BOSCAGLIE DI PINUS MUGO E RHODODENDRON HIRSUTUM FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS - FORMAZIONI PIONIERE ALPINE DEL CARICION BICOLORIS-ATROFUSCAE 38 - VAL ZEBRÙ - GRAN ZEBRÙ - MONTE CONFINALE BOSCAGLIE DI PINUS MUGO E RHODODENDRON HIRSUTUM 39 - VALLE E GHIACCIAIO DEI FORNI - VAL CEDEC GRAN ZEBRU' - CEVEDALE FORMAZIONI ERBOSE A NARDUS, RICCHE DI SPECIE, SU SUBSTRATO SILICEO DELLE ZONE MONTANE 40 - VALLE DI FRAELE BOSCAGLIE DI PINUS MUGO E RHODODENDRON HIRSUTUM FORESTE MONTANE E SUBALPINE DI PINUS UNCINATA 41 - VALLE ALPISELLA BOSCAGLIE DI PINUS MUGO E RHODODENDRON HIRSUTUM 3 - RISERVA REGIONALE PALUACCIO DI OGA CIVETTA CAPOGROSSO (AEGOLIUS FUNEREUS), FRANCOLINO DI MONTE (BONASA BONASIA), GUFO REALE (BUBO BUBO) 4 - PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO GIPETO (GYPAETUS BARBATUS), AVERLA PICCOLA (LANIUS COLLURIO), PIVIERE TORTOLINO (CHARADRIUS MORINELLUS), SUCCIACAPRE (CAPRIMULGUS EUROPAEUS), PICCHIO CENERINO (PICUS CANUS) 5 - VALLE DEI RATTI – CIME DI GAIAZZO PICCHIO NERO (DRYOCOPUS MARTIUS), PERNICE BIANCA (LAGOPUS MUTA HELVETICA), FALCO PECCHIAIOLO (PERNIS APIVORUS) 6 - BAGNI DI MASINO – PIZZO BADILE – VAL DI MELLO – VAL TORRONE – PIANO DI PREDA ROSSA FAGIANO DI MONTE (TETRAO TETRIX), CIVETTA NANA (GLAUCIDIUM PASSERINUM), AQUILA REALE (AQUILA CHRYSAETOS) 7 - VAL DI TOGNO – PIZZO SCALINO FRANCOLINO DI MONTE (BONASA BONASIA), CIVETTA CAPOGROSSO (AEGOLIUS FUNEREUS), AQUILA REALE (AQUILA CHRYSAETOS) 8 - VAL CODERA COTURNICE (ALECTORIS GRAECA SAXATILIS), GUFO REALE (BUBO BUBO), PICCHIO NERO (DRYOCOPUS MARTIUS) 9 - DISGRAZIA – SISSONE CIVETTA NANA (GLAUCIDIUM PASSERINUM), PERNICE BIANCA (LAGOPUS MUTA HELVETICA), AQUILA REALE (AQUILA CHRYSAETOS), AVERLA PICCOLA (LANIUS COLLURIO) 10 - MONTE SCERSCEN – GHIACCIAI DI SCERSCEN – MONTE MOTTA GUFO REALE (BUBO BUBO), COTURNICE (ALECTORIS GRAECA SAXATILIS), PICCHIO NERO (DRYOCOPUS MARTIUS) 11 - RISERVA REGIONALE BOSCO DEI BORDIGHI MARTIN PESCATORE (ALCEDO ATTHIS), NITTICORA (NYCTICORAX NYCTICORAX), AVERLA PICCOLA (LANIUS COLLURIO), ALBANELLA MINORE (CIRCUS PYGARGUS)