Ecco la Top List dei film più eco di sempre

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Ecco la Top List dei film più eco di sempre
Ecco la Top List dei film più eco di sempre
Da “Le meraviglie” ad “Avatar”, da “Gli uccelli” ai fratelli Lumière, gli organizzatori del Green
Drop Award hanno stilato la classifica dei film più sensibili alle tematiche ambientali di sempre
Con un occhio all’arte cinematografica e un altro agli argomenti green trattati, ecco i più
importanti della storia.
In principio sono stati i fratelli Lumière nel 1896, e da quel momento tutti i più grandi registi si
sono cimentati con argomenti importanti come l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Alfred
Hitchcock, Akira Kurosawa, Werner Herzog, James Cameron ed Ermanno Olmi hanno così
lasciato una traccia importante negli spettatori dei loro film, gettando il seme dell’amore per il
nostro pianeta.
Negli ultimi anni, l’attenzione è aumentata grazie alle certificazioni ambientali per l’industria
cinematografica, che assicurano la riduzione dell’impronta ecologica della produzione del film.
Gli organizzatori del Green Drop Award, il premio che Green Cross Italia e Città di Venezia
assegnano al film – tra quelli in concorso alla 71a Mostra del Cinema di Venezia – che
interpreta meglio i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, basandosi sui parametri
utilizzati per assegnare l’award hanno deciso di redigere la Top List dei film che più di tutti,
nella storia del cinema, hanno saputo coniugare arte cinematografica e sensibilità ambientale.
Eccola, in rigoroso ordine cronologico.
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Ecco la Top List dei film più eco di sempre
Pozzi di petrolio a Baku (Francia, 1896) dei Fratelli Lumière
Il cinema è appena nato e i fratelli Lumière riprendono un incendio nei pozzi petroliferi di Baku
in Azerbaijan. Il critico e cineasta Bernard Tavernier lo definisce “il primo film ecologista mai
realizzato”.
Gli Uccelli (Usa, 1961) di Alfred Hitchock
La natura si ribella: “Si assiste” spiegava Hitchock “al rovesciamento del vecchio conflitto tra gli
uomini e gli uccelli e, questa volta, gli uccelli sono fuori e l’umano è in gabbia”.
Le mani sulla città (Italia, 1963) di Francesco Rosi
Correva l’anno 1963, non molti in Italia parlavano di ambiente e di territorio. “I personaggi e i
fatti sono immaginari, ma autentica è la realtà sociale e ambientale che li produce” recita la
didascalia del film. Storia di speculazioni edilizie e politici corrotti in una Napoli che non ha
ancora costruito le ‘Vele’ ma che già preannuncia quello che verrà.
Il pianeta delle scimmie (Usa, 1968) di Franklin J. Schaffner
L’umanità si è condannata da sola, ma la nuova razza dominante fatta da scimpanzè, gorilla e
gibboni (che troppo somigliano a noi) non sembra migliore. Anzi l’uomo, in un certo modo, è
riuscito a migliorarsi solo regredendo al suo stato primitivo.
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Ecco la Top List dei film più eco di sempre
Fitzcarraldo (Germania 1972) di Werner Herzog
Arte e natura: la passione per l’opera induce i due protagonisti (Kinsky e la Cardinale) ad
attraversare l’Amazzonia per tentare di fondare il più grande teatro lirico del Sud america. C’è
una scena, forse una delle più belle della storia del cinema, in cui la nave procede spedita sul
letto del fiume Pachitea e, per ammansire gli Hivaros i cui tamburi risuonano minacciosi,
Fitzcarraldo diffonde la voce di Caruso come un linguaggio universale, che diventa tutt’uno con
il fiume, la foresta, gli indios e gli uomini della nave.
Sogni (Giappone-Usa 1972) di Akira Kurosawa
Otto racconti morali sull’uomo e la natura che lo circonda. Il più significativo è l’episodio
“Fujiama in rosso” in cui il regista immagina le conseguenze di una catastrofe nucleare alle
pendici del monte Fuji.
Il segreto del bosco vecchio (Italia, 1993) di Ermanno Olmi
Da un racconto di Buzzati, Olmi (regista) e Paolo Villaggio (attore) costruiscono una favola in
cui la natura può essere tanto ostile quanto amica dell’uomo, purchè l’Equilibrio sia in qualche
modo rispettato. Alla maniera dei grandi classici, Esopo e Fedro, ma anche di molti racconti
biblici, un’opera fortemente morale.
The day after tomorrow (Usa, 1993) di Roland Emmerich
Primo film catastrofista direttamente legato ai cambiamenti climatici. L’allarme lanciato dagli
scienziati rimane inascoltato e in poche settimane la situazione precipita e il Pianeta si ritrova
nel pieno di un’ra glaciale: è la fine della civiltà così come la conosciamo.
Avatar (Usa, 2010) di James Cameron
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Ecco la Top List dei film più eco di sempre
Il film del new deal ecologista. La catastrofe terrestre è abbandonata alle spalle, Pandora è un
pianeta dove tutto esiste in armonia. Saranno gli umani, nel tentativo di sfruttarne i giacimenti
minerari, a portare la distruzione. Sconfitti, dovranno recedere e tornare nello spazio come una
specie in via di estinzione o accettare una nuova alleanza fra uomo e natura.
La quinta stagione (Belgio, 2012) di Peter Brosens e Jessica Woodworth
Cosa accadrebbe se all’improvviso l’unica stagione possibile fosse l’inverno, e la natura (le
piante, gli animali) smettessero di dare nutrimento agli uomini? Lentamente la civiltà
tornerebbe indietro, il patto sociale di tolleranza e solidarietà fra gli esseri umani verrebbe
meno e comincerebbe un’era di barbarie. Vincitore della prima edizione del Green Drop Award
a Venezia 69.
Le meraviglie (Italia, 2014) di Alice Rohrwacher
Vita da apicoltori: quattro sorelle al confine fra Umbria e Toscana vedranno la vita sconvolta dai
sogni portati da una troupe televisiva. Non solo un messaggio ecologista fra le pieghe del
racconto, ma anche uno dei primi film con una certificazione ambientale della produzione ad
aver vinto una serie di riconoscimenti importanti: dal Grand Prix Speciale della Giuria di
Cannes al Nastro d’argento speciale a Roma.
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