PRIME 1 ottobre UNIFORMATO OK.indd

Transcript

PRIME 1 ottobre UNIFORMATO OK.indd
ISSN 2283-5873
Scienze e Ricerche
SR
BIMENSILE
MENSILE- N.
- N.208 (1°
- GIUGNO
GENNAIO
2015
2016)
8.
20.
Scienze SRe Ricerche
RIVISTA BIMENSILE · ISSN 2283-5873
GLI ANNALI 2015
1 numero in formato elettronico: 7,00 euro
( UN NUMERO A SCELTA IN OMAGGIO AGLI ABBONATI )
Abbonamento annuale a Scienze e Ricerche in formato elettronico
(24 numeri + fascicoli e numeri monografici): 42,00 euro *
* 29,00 euro per gli autori e i componenti del comitato scientifico e del collegio dei referees
www.scienze-ricerche.it
5
20. Sommario
15
11
COPERTINA
ALDO ZANCA
Stato d’eccezione e Costituzioni
ROBERTO FIESCHI
Albert Einstein (Ulm, 1879 - Princeton, 1955)
pag.
5
pag.
11
SPECIALE
PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
I vincitori dell’edizione 2015
pag.
15
pag.
18
I finalisti dell’Area A
Scienze matematiche, fisiche, chimiche e della terra
pag.
18
I finalisti dell’Area B
Scienze biologiche e della salute
pag.
29
I finalisti dell’Area C
Scienze dell’ingegneria e dell’architettura
pag.
43
I finalisti dell’Area D
Scienze dell’uomo, filosofiche, storiche e letterarie
pag.
51
I finalisti dell’Area E
Scienze giuridiche, economiche e sociali
pag.
80
Gli articoli e gli autori partecipanti
pag.
96
IL COMITATO SCIENTIFICO
pag. 107
I REFEREES
pag. 113
SEZIONE LIBRI
I libri e gli autori partecipanti
SEZIONE ARTICOLI
15
n. 20 (1° gennaio 2016)
3
N. 20 (1° GENNAIO 2016)
ISSN 2283-5873
Scienze e Ricerche
Rivista bimensile
n. 20 (1° gennaio 2016)
Coordinamento
• Scienze matematiche, fisiche, chimiche e della terra:
Vincenzo Brandolini, Claudio Cassardo, Alberto Facchini, Savino Longo,
Paola Magnaghi-Delfino, Giuseppe Morello, Annamaria Muoio, Andrea
Natali, Marcello Pelillo, Marco Rigoli, Carmela Saturnino, Roberto Scandone, Franco Taggi, Benedetto Tirozzi, Pietro Ursino
• Scienze biologiche e della salute:
Riccardo N. Barbagallo, Cesario Bellantuono, Antonio Brunetti, Davide
Festi, Maurizio Giuliani, Caterina La Porta, Alessandra Mazzeo, Antonio
Miceli, Letizia Polito, Marco Zaffanello, Nicola Zambrano
• Scienze dell’ingegneria e dell’architettura:
Orazio Carpenzano, Federico Cheli, Massimo Guarnieri, Giuliana Guazzaroni, Giovanna La Fianza, Angela Giovanna Leuzzi, Luciano Mescia,
Maria Ines Pascariello, Vincenzo Sapienza, Maria Grazia Turco, Silvano
Vergura
• Scienze dell’uomo, filosofiche, storiche, letterarie e della formazione:
Enrico Acquaro, Angelo Ariemma, Carlo Beltrame, Marta Bertolaso, Sergio Bonetti, Emanuele Ferrari, Antonio Lucio Giannone, Domenico Ienna, Rosa Lombardi, Gianna Marrone, Stefania Giulia Mazzone, Antonella
Nuzzaci, Claudio Palumbo, Francesco Randazzo, Luca Refrigeri, Franco
Riva, Mariagrazia Russo, Domenico Russo, Domenico Tafuri, Alessandro
Teatini, Patrizia Torricelli, Agnese Visconti
• Scienze giuridiche, economiche e sociali:
Giovanni Borriello, Marco Cilento, Luigi Colaianni, Riccardo Gallo, Agostina Latino, Elisa Pintus, Erica Varese, Alberto Virgilio, Maria Rosaria
Viviano
Abbonamenti in formato elettronico (pdf HD a colori):
• annuale (24 numeri + supplementi): 42,00 euro (per sconti e tariffe particolari si rinvia alle informazioni contenute nel sito)
Una copia in formato elettronico: 7,00 euro
Una copia in formato cartaceo (HD, copertina a colori, interno in b/n):
13,00 euro (solo su prenotazione)
Il versamento può essere effettuato:
• con carta di credito, utilizzando il servizio PayPal accessibile dal sito:
www.scienze-ricerche.it
• versamento sul conto corrente postale n. 1024651307 intestato a Scienze
e Ricerche, Via Giuseppe Rosso 1/a, 00136 Roma
• bonifico sul conto corrente postale n. 1024651307 intestato a Scienze e
Ricerche, Via Giuseppe Rosso 1/a, 00136 Roma
IBAN: IT 97 W 07601 03200 001024651307
4
Gli articoli pubblicati su Scienze e Ricerche sono disponibili anche in
modalità open access, a libera lettura su monitor, a meno che l’autore
non ritenga di inibire tale possibilità. Sul sito è indicato il link nel
quale è possibile sfogliare e leggere la rivista gratuitamente.
La rivista ospita due tipologie di contributi:
• interventi, analisi, recensioni, comunicazioni e articoli di divulgazione
scientifica (solitamente in italiano).
• ricerche e articoli scientifici (in italiano, in inglese o in altre lingue).
La direzione editoriale non è obbligata a motivare l’eventuale rifiuto opposto alla pubblicazione di articoli, ricerche, contributi o interventi.
Non è previsto l’invio di estratti o copie omaggio agli autori.
Scienze e Ricerche è anche una pubblicazione peer reviewed. Le ricerche e gli articoli scientifici sono sottoposti a una procedura di revisione paritaria che prevede il giudizio in forma anonima di almeno
due “blind referees”. I referees non conoscono l’identità dell’autore
e l’autore non conosce l’identità dei colleghi chiamati a giudicare il
suo contributo. Gli articoli vengono resi anonimi, protetti e linkati
in un’apposita sezione del sito. Ciascuno dei referees chiamati a valutarli potrà accedervi esclusivamente mediante password, fornendo
alla direzione il suo parere e suggerendo eventuali modifiche, miglioramenti o integrazioni. Il raccordo con gli autori sarà garantito dalla
segreteria di redazione.
Il parere dei referees non è vincolante per la direzione editoriale, cui
spetta da ultimo - in raccordo con il coordinamento e il comitato
scientifico - ogni decisione in caso di divergenza di opinioni tra i vari
referees.
L’elenco dei referees impegnati nella valutazione degli articoli scientifici viene pubblicato con cadenza annuale.
Chiunque può richiedere di far parte del collegio dei referees di Scienze
e Ricerche allegando alla richiesta il proprio curriculum, comprensivo
della data di nascita, e l’indicazione del settore scientifico-disciplinare di propria particolare competenza.
Scienze e Ricerche
Sede legale: Via Giuseppe Rosso 1/a, 00136 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 19/2015 del 2/2/2015
Gestione editoriale: Agra Editrice Srl, Roma
Tipografia: Andersen Spa, Boca
Direttore responsabile: Giancarlo Dosi
www.scienze-ricerche.it
[email protected]
SCIENZE E RICERCHE • N. 20 • 1° GENNAIO 2016 | COPERTINA
Stato d’eccezione e Costituzioni
ALDO ZANCA
Dipartimento di Studi europei e dell’integrazione internazionale, Università degli Studi di Palermo
L’
ipotesi avanzata dal presidente francese Hollande di mettere mano alla
costituzione per adeguarla alle nuove
necessità dettate dalla lotta al terrorismo, ha suscitato reazioni generalmente negative. E ancor più negative e generali sono state le
reazioni all’uso esplicito del termine guerra.
Per ragioni che si possono intuire ma non condividere, le
autorità politiche di ogni paese vogliono
far passare l’idea che per guerra si debba
intendere lo scontro armato fra due o più
eserciti regolari di altrettanti paesi che si riconoscono reciprocamente, dove vi sia una
netta separazione tra forze armate e popolazione civile. Questo modello settecentesco
risulta del tutto obsoleto già a partire dalla
guerra di indipendenza americana, dalle
guerre napoleoniche, per non parlare di
quella guerra totale che fu la prima guerra
mondiale.
Sarebbe troppo lungo in questa sede
spiegare quali sono le caratteristiche delle
nuove guerre. Si può solamente dire che la
novità di questi giorni, dall’11 settembre
in poi, è che gli eventi bellici non sono più
confinati fuori da una certa area geopolitica (l’Occidente sviluppato).
Qualche osservatore ha affermato che sarebbe pericoloso
includere nella carta costituzionale regole valevoli per un situazione di emergenza o di eccezione, forti dell’esperienza
di come la costituzione di Weimar aprì legalmente la via al
potere al nazismo:
Art. 48. – Se un Land non adempie gli obblighi impostigli dalla costituzione o da una legge del Reich, il presidente può costringervelo con
l’aiuto della forza armata.
Il presidente può prendere le misure necessarie al ristabilimento
dell’ordine e della sicurezza pubblica, quando essi siano turbati o minacciati in modo rilevante, e, se necessario, intervenire con la forza
armata. A tale scopo può sospendere in tutto o in parte la efficacia
dei diritti fondamentali stabiliti dagli articoli 114, 115, 117, 118, 123,
124 e 153.
Di tutte le misure prese ai sensi dei precedenti commi il presidente
deve senza indugio dare notizia al Reichstag. Le misure stesse devono
essere revocate se il Reichstag lo richieda.
Come si vede, il problema non è la previsione di misure
di emergenza, ma l’estrema vaghezza con cui sono formulate, in modo da consentire di abusarne a chi detiene effettivamente il potere. Crediamo che, nello specifico del caso
francese, il presidente Hollande abbia avuto presente anche
questo aspetto.
Una breve rassegna di alcune costituzioni potrà rendere
conto che in realtà la guerra e lo stato di eccezione sono in
esse largamente presenti, salvo a non volere ammettere di
essere in guerra e di non voler prendere le misure conseguenti, nel rispetto dell’ordine democratico per impedire che si
possano aprire strade senza ritorno.
5
COPERTINA | SCIENZE E RICERCHE • N. 20 • 1° GENNAIO 2016
L’ITALIA
La Costituzione italiana si occupa esplicitamente della
guerra in cinque articoli:
Art. 11. – L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle
limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la
pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Art. 27. – […] Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.
Art. 52. – La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.
Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e nei modi stabiliti dalla
legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del
cittadino, né l’esercizio dei diritti politici.
L’ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico
della Repubblica.
Art. 78. – Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al
Governo i poteri necessari.
Art. 87. – Il Presidente della Repubblica […]
[h]a il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di
difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato
dalle Camere.
Il tema della guerra ritorna in alcuni altri luoghi della Carta
costituzionale: all’art. 60, 2° comma, ai sensi del quale «La
durata di ciascuna Camera non può essere prorogata se non
per legge e soltanto in caso di guerra»; all’art. 103, 3° comma, ai sensi del quale «I tribunali militari in tempo di guerra hanno la giurisdizione stabilita dalla legge»; all’art. 111,
7° comma, ai sensi del quale «Contro le sentenze e contro i
provvedimenti sulla libertà personale, pronunciati dagli organi giurisdizionali ordinari e speciali, è sempre ammesso il
ricorso in Cassazione per violazione di legge. Si può derogare a tale norma soltanto per le sentenze dei tribunali militari
in tempo di guerra».
A proposito del citato art. 27, si fa notare che la pena di
morte è stata abolita dal codice penale militare di guerra dalla
legge 13 ottobre 1994, n. 589.
Sono considerati validi ed applicabili numerosi testi normativi risalenti a prima dell’entrata in vigore della Costituzione.
Secondo il dettato dell’art. 11 la pace è stata considerata un
valore costituzionale assolutamente preminente da assumere
come elemento di riferimento per la politica nazionale. L’unica evenienza di guerra consentita era quella di difesa, ma
comunque si dava per scontato che questo caso non sarebbe stata una questione che l’Italia avrebbe dovuto affrontare
da sola, ma un affare di competenza di organizzazioni internazionali, cui l’Italia aveva aderito. Quindi la guerra, ove
ammissibile sotto la specie di guerra difensiva, era di fatto
rimossa nella misura in cui la resistenza all’ipotetico aggressore era delegata a soggetti internazionali. La seconda parte
dello stesso art. 11 serviva appunto a garantire la stipula dei
6
trattati in vista di questo scopo.
Verificata l’esigenza di approntare la difesa della Patria
contro uno o più aggressori, si deve in ogni modo fare ricorso all’art. 78, affinché le Camere deliberino lo stato di guerra
accordano al Governo i poteri “necessari”. Su quali siano o
possano essere tali poteri necessari e come il Parlamento li
possa attribuire al Governo, c’è una discussione tuttora aperta. Di fatto non si è mai fatto ricorso a questo art. 78.
Coerentemente con l’affermazione del ripudio della guerra in quanto strumento di offesa e di politica internazionale,
l’art. 52 subordina l’obbligo del servizio militare al dovere
“sacro” di difendere la Patria.
In queste formulazioni appare chiaro che l’Assemblea
costituente ha recepito un concetto di guerra che era quello
presente nella realtà internazionale di quel momento storico
ed espresso nella Carta delle Nazioni Unite.
Il fenomeno guerra, però, si presenta oggi con tratti profondamente diversi da quelli che aveva all’indomani della
seconda guerra mondiale. Già da molti anni si è delineata
una situazione nella quale sono stati posti in discussione
l’assolutezza del valore della pace e il divieto legale della
guerra. Dopo il superamento dell’assetto bipolare del mondo sembra che la guerra abbia cessato di connotarsi come
un regime eccezionale, che altera un equilibrio pacifico dei
rapporti internazionali, per presentarsi come un fenomeno
costante e normale del quadro mondiale.
Non si può non constatare che l’Italia si trova da tempo
coinvolta in situazioni conflittuali che comportano l’impiego delle forze armate e che essa partecipa a vere e proprie
guerre. L’Italia non si è trovata nella condizione di reagire
ad un aggressore, apprestando la propria difesa: l’Italia si è
associata a Stati promotori di conflitti. Non si tratta, quindi,
più di guerra subita ma di guerra iniziata dall’Italia.
Tuttavia l’utilizzo delle Forze armate a molti non sembra
avere mai assunto i caratteri della guerra vera e propria in
senso tecnico, cioè nel suo significato tradizionale di manifestazione di una volontà di combattere (animus bellandi)
orientata all’annientamento del nemico. Gli interventi militari dell’Italia sono stati sempre presentati come azioni di
ingerenza umanitaria o per il ristabilimento, imposizione
o mantenimento delle condizioni di pace (peace-keeping,
peace-making, peace-building, peace-enforcing operations),
non è mai stata chiamata in causa la difesa nazionale né nei
documenti e nelle occasioni ufficiali è stata mai scritta o
pronunciata la parola “guerra”, preferendo espressioni come
“intervento umanitario” (Kossovo, 1999), “operazione di
polizia militare” (Afganistan, 2002), “operazione di polizia
internazionale” (Iraq, 2003).
Malgrado però la persistente esorcizzazione del concetto
di guerra, è maturata, specialmente in tempi recenti e recentissimi, la consapevolezza della presenza del fenomeno bellico e nell’ordinamento giuridico italiano hanno fatto il loro
ingresso le nozioni di conflitto armato e di grave crisi internazionale. L’art. 2 della legge n. 15 del 27 febbraio 2002, sostituendo un comma dell’art. 165 del codice penale militare
di guerra, così recita: «ai fini della legge militare di guerra
SCIENZE E RICERCHE • N. 20 • 1° GENNAIO 2016 | COPERTINA
per conflitto armato si intende il conflitto in cui almeno una
delle parti fa uso militarmente organizzato e prolungato delle
armi nei confronti di un’altra per lo svolgimento delle operazioni belliche». L’art. 2 della legge n. 331 del 14 novembre
2000, che abolisce il servizio militare obbligatorio e istituisce il servizio militare professionale, ammette delle deroghe
«qualora sia deliberato lo stato di guerra ai sensi dell’art. 78
della Costituzione» e «qualora una grave crisi internazionale nella quale l’Italia sia coinvolta direttamente o in ragione
della sua appartenenza ad un’organizzazione internazionale,
giustifichi un aumento della consistenza numerica delle forze armate». È di tutta evidenza che questa norma equipara
il concetto di “grave crisi internazionale” con il concetto di
“stato di guerra”.
Dunque, la figura di “conflitto armato” e la figura di “grave crisi internazionale” si qualificano senza ombra di dubbio
come concetti sostitutivi del concetto di guerra, senza però
imporre l’onere di fare ricorso alla procedura prevista dagli
artt, 78 e 87 e senza dare vita ad uno stato di emergenza con
l’attribuzione dei “poteri necessari” al Governo e con conseguenti limitazioni di diritti (sui cui limiti la Costituzione italiana non si esprime affatto, come invece fanno diffusamente
molte altre costituzioni).
Al di là della guerra meramente difensiva prevista dall’art.
11, ormai è pacificamente accettato che l’Italia possa partecipare ad alcune fattispecie di guerra, o anche promuoverle,
come la guerra umanitaria e la guerra al terrorismo, le quali spesso, dal punto di vista sostanziale, si qualificano come
guerre in senso proprio, avendo la finalità tipica della sconfitta definitiva del nemico. Ciò è avvenuto nella guerra del
Kossovo, quando è stato manifestato il proposito di annichilire il potenziale bellico della Serbia e di abbattere il regime
di Milosevic. Ciò avviene nella guerra contro il terrorismo,
quando gli Stati Uniti individuano l’obiettivo della distruzione del nemico.
In sostanza è avvenuto, in occasione degli eventi bellici
che hanno visto coinvolta l’Italia, che si è dovuto in qualche
modo sopperire con norme sub-costituzionali, cioè con leggi ordinarie o addirittura con norme preesistenti alla stessa
Costituzione, alla carenza di norme costituzionali che prevedessero un potenziale regime di eccezione, derogatorio della
normalità costituzionale, con lo scopo di affrontare e risolvere emergenze internazionali diverse dallo stato di guerra ed
anche eventuali emergenze interne.
iono incisivi e numerosi, ma essi sono condivisi con quelli
del Presidente, che nella sezione II dell’art. 2 del testo costituzionale viene qualificato come il «Comandante in Capo
dell’Esercito e della Marina degli Stati Uniti». Tale ruolo lo
abilita a rispondere agli attacchi contro gli Stati Uniti e lo
rende responsabile del comando delle forze armate.
Nel corso della storia recente, soprattutto in concomitanza
con la guerra nel Vietnam, sono state sollevate molte perplessità circa le procedure da seguire per esercitare il potere
di dichiarare guerra, circa, cioè, i reciproci ruoli del Congresso e del Presidente per l’ingresso degli Stati Uniti in un
conflitto armato.
È questa la ragione che, ai sensi del citato comma 14
della sezione VIII dell’art. 1 della Costituzione, ha spinto il
Congresso ad adottare nel 1973 il War Powers Act altrimenti detto War Powers Resolution. Con esso si è voluto porre
termine a oscillanti interpretazioni del testo costituzionale,
che tendevano a considerare, in materia bellica, prevalenti i
poteri del Presidente su quelli del Congresso.
Tale legge ha quindi lo scopo di «soddisfare e completare
l’intento dei framers della Costituzione degli Stati Uniti» e
di «assicurare che il giudizio collettivo sia del Congresso che
del Presidente venga effettuato in tutti i casi in cui le Forze Armate degli Stati Uniti debbano prendere parte a delle
ostilità o a situazioni dove un imminente intervento è reso
necessario dalle circostanze». La legge specifica quali sono i
poteri del Presidente nella sua veste di Comandante in Capo,
poteri che possono essere esercitati solo in presenza di: 1)
una dichiarazione di guerra da parte del Congresso; 2) una
specifica autorizzazione; 3) un’emergenza nazionale a causa
di un attacco contro i territori o l’esercito degli Stati Uniti.
Viene stabilita una meticolosa e complessa procedura che
deve essere seguita nei vari casi prospettati, nell’ambito dei
rapporti tra Congresso e Presidente.
Sostanzialmente il War Powers Act non fa altro che ribadire che il potere di dichiarare guerra è del Congresso e che al
Presidente spetta il potere di condurre la guerra come Commander in Chief e quello di decidere i provvedimenti urgenti
in caso di attacco.
Non è questa la sede, ma sarebbe interessante verificare se
tali disposizioni siano state rispettate negli ultimi eventi o abbiano subito manipolazioni a favore del Presidente, giocando
sui margini di interpretazione.
LA FRANCIA
GLI STATI UNITI
La Costituzione americana all’art. 1 disciplina i poteri
attribuiti al Congresso, stabilendo, tra l’altro, il potere di
«provvedere alla comune difesa» (sezione VIII, comma 1),
di «dichiarare guerra» (sezione VIII, comma 11), nonché di
«reclutare e mantenere eserciti; […] creare e mantenere una
Marina Militare; […] stabilire norme per regolare le forme
e le procedure di intervento delle forze di terra e di mare»
(sezione VIII, commi 12, 13 e 14).
In materia di guerra i poteri conferiti al Congresso appa-
Nella Costituzione francese il tema della guerra ricorre negli artt. 15, 16, 19, 21, 34, 35 e 36.
L’art. 15 stabilisce: «Il Presidente della Repubblica è il
capo delle forze armate. Presiede i consigli e i comitati superiori della Difesa nazionale». La norma sancisce la centralità
della figura del Capo dello Stato in tempo di guerra, nella
considerazione che egli è eletto a suffragio universale diretto
e che conseguentemente possiede il massimo della legittimazione come punto di riferimento essenziale nel momento del
rischio bellico della nazione.
7
COPERTINA | SCIENZE E RICERCHE • N. 20 • 1° GENNAIO 2016
Anche se l’ordinamento francese risulta piuttosto vago e
reticente in materia, c’è un generale consenso sulla competenza presidenziale per l’eventuale utilizzazione dell’armamento nucleare.
L’art. 16 così si esprime:
Quando le istituzioni della Repubblica, l’indipendenza della nazione,
della Difesa nazionale, determinando un problema di compatibilità con quanto stabilito dall’art. 15, specialmente in caso
di “coabitazione”, cioè quando il Presidente della Repubblica e il Primo ministro non sono dello stesso orientamento
politico. Nella pratica tale conflitto è stato sempre risolto a
favore del Presidente, in forza della sua superiore legittimazione.
l’integrità del territorio o l’esecuzione degli impegni internazionali
sono minacciati in maniera grave ed immediata e il regolare funziona-
L’INGHILTERRA
mento dei poteri pubblici costituzionali è interrotto, il Presidente della
Repubblica adotta le misure richieste dalle circostanze sentiti il Primo
ministro, i presidenti delle Assemblee ed il Presidente del Consiglio
costituzionale.
Egli ne informa la nazione mediante messaggio.
I provvedimenti devono essere ispirati dalla volontà di assicurare ai
poteri pubblici costituzionali, nel minor tempo possibile, i mezzi necessari per provvedere ai loro compiti. Il Consiglio costituzionale è
consultato in materia.
Il Parlamento si riunisce di diritto.
L’Assemblea nazionale non può essere sciolta durante l’esercizio di
poteri eccezionali.
Nei momenti di estrema emergenza, compresa ovviamente
la guerra, dunque, il Presidente della Repubblica assume poteri piuttosto ampi e vagamente definiti. Anche gli elementi,
che debbono ricorrere perché ciò avvenga, sono in concreto
difficilmente verificabili. Ci si chiede chi, se non il Presidente stesso, stabilisce che tali elementi si siano posti. Peraltro,
rimangono indeterminate la durata dei poteri eccezionali e la
natura delle misure assunte sulla base di essi. Rimane quindi
aperta la possibilità di un uso improprio in senso antidemocratico di tale articolo, nella misura in cui, malgrado la sussistenza del Parlamento, il Presidente diviene il vero arbitro
della situazione. Tra l’altro, ai sensi dell’art. 19, il regime
d’eccezione è una delle rare ipotesi, in cui gli atti del Presidente non necessitano della controfirma del Primo ministro.
Il problema è reso ancora più delicato dal fatto che la guerra è solo una delle fattispecie di situazioni che possono determinare un regime d’eccezione, essendovene altre non meno
estreme e non meno gravi (sommosse, terrorismo, guerra
civile ecc.).
Secondo l’art. 34, spetta alla legge ordinaria fissare i principi fondamentali dell’organizzazione generale della Difesa
nazionale ed il Parlamento, ai sensi dell’art. 35, che autorizza la dichiarazione di guerra. C’è da osservare che ormai
da molto tempo dopo la seconda guerra mondiale si assiste
allo scoppio di conflitti senza che intervenga dichiarazione di
guerra da parte dei soggetti belligeranti.
L’art. 36 prevede: «Lo stato di assedio è decretato dal
Consiglio dei ministri. Non può essere prorogato oltre dodici giorni senza autorizzazione del Parlamento». Lo stato
di assedio è un’ipotesi estrema, nella quale, per fare fronte
ad una grave crisi che minacci l’esistenza e il funzionamento
delle istituzioni, le autorità militari esercitano, al posto delle
autorità civili, i poteri di polizia.
L’art. 21 affida al Primo Ministro il ruolo di responsabile
8
L’Inghilterra non possiede, unico esempio fra tutti i paesi
di tradizione liberale e democratica, una carta costituzionale
scritta. Si segue un complesso di norme scritte e consuetudinarie, comunque non individuate con chiarezza. Ciò comporta che il sistema costituzionale britannico risulta estremamente elastico, capace quindi di adattarsi alle esigenze e ai
bisogni emergenti con procedure rapide e snelle che chiamano in causa solo il Parlamento, anzi il più delle volte la sola
Camera dei Comuni, se non, come si vedrà, il solo Primo
ministro.
Tale situazione presenta indubbi vantaggi sul piano dell’efficienza, ma lascia scoperte alcune fondamentali necessità
di garanzia, potendosi verificare, sia pure in via di ipotesi
astratta, una insufficiente tutela dei diritti. Tali perplessità
si manifestano proprio a proposito dell’assetto giuridico in
tema di guerra.
Infatti non esistono norme interne che definiscano, come
fanno le carte costituzionali degli altri paesi, la posizione del
Regno Unito verso la guerra e che vincolino il Governo al
rispetto di determinati requisiti in caso di conflitto. Sicuramente però esistono i vincoli posti dai trattati internazionali
stipulati.
Il Regno Unito quindi, in quanto membro dell’ONU, secondo l’art. 2 della sua Carta, ha il dovere di astenersi nelle
proprie relazioni internazionali dalla minaccia e dall’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica degli altri Stati o in ogni altro modo che sia incoerente
con i fini dell’ONU. Peraltro il Governo inglese in questa
direzione ha una responsabilità maggiore nella sua qualità di
membro permanente del Consiglio di sicurezza.
Sul fronte interno, la Corona formalmente dispone di poteri enormi e numerosi. Infatti il sovrano è capo dell’esecutivo,
è parte integrante del legislativo, è capo dell’ordine giudiziario, è comandante in capo di tutte le forze armate, è capo
della chiesa anglicana. Di fatto il sovrano inglese, a seguito
di una lunga evoluzione costituzionale, è stato spogliato di
tutti questi poteri, che oggi vengono esercitati dal Governo
e, in particolare, dal Primo ministro. La cosa vale anche per
i poteri circa la dichiarazione di guerra e la conduzione delle
ostilità.
Il Primo ministro inglese è una sorta di monarca elettivo a
termine. Egli dispone di un potere impressionante, per molti
versi ben superiore di quello del Presidente degli Stati Uniti,
nella misura in cui la sua posizione costituzionale non è sottoposta ad alcuna disciplina legislativa, ma affidata completamente a norme convenzionali, come tali del tutto flessibili
SCIENZE E RICERCHE • N. 20 • 1° GENNAIO 2016 | COPERTINA
e variabili.
L’insieme di questi poteri si esprime in maniera pregante
quando il Primo ministro assume la carica di Presidente del
Gabinetto, organismo composto secondo la sua discrezionalità dai componenti più importanti del Governo e che è effettivamente il centro che dà l’indirizzo, fa le scelte e svolge
l’azione politica.
Al Primo ministro appartengono anche e a maggior ragione i poteri di emergenza, che attraverso l’Emergency Powers
Defense Act del 1939 sono stati definiti in maniera molto allargata e successivamente aggiornati rispetto alle nuove necessità. Vi è una legislazione più direttamente elaborata per
far fronte a circostanze di grande emergenza, come la guerra,
e vi è una legislazione più permanente che va però attivata
anch’essa in presenza di circostanze eccezionali. Il Governo
può così intervenire su questioni quali il servizio militare,
l’impiego delle forze armate in campo civile, il controllo dei
prezzi, il controllo delle transazioni internazionali. Rimane ferma la facoltà del Parlamento di creare nuovi poteri di
emergenza in qualunque momento.
In sostanza la decisione della guerra, secondo la “costituzione” inglese, è nelle mani del Governo e del Primo ministro, i quali esercitano i poteri di crisi in caso di coinvolgimento del paese in conflitti armati, limitandosi ad informare
del loro operato il Parlamento, che esprime la propria opinione attraverso la discussione e la votazione su una mozione.
Non si deve dimenticare che tra gli elementi di fondo
dell’assetto costituzionale inglese ci sono il consenso politico della maggioranza parlamentare e il controllo dell’opinione pubblica.
LA GERMANIA
La Legge Fondamentale tedesca dedica al tema della guerra e agli aspetti connessi numerose e dettagliate norme.
La posizione essenziale verso la guerra è espressa con
grande nettezza dall’art. 26, che si intitola Divieto di compiere atti preparatori di una guerra offensiva; controllo delle
armi da guerra e che così recita:
Gli atti che possono turbare la convivenza pacifica tra i popoli e che
sono compiuti a tale scopo, in particolare gli atti che preparano una
guerra offensiva, sono incostituzionali. Essi vanno perseguiti penalmente.
Le armi da guerra possono essere fabbricate, trasportate e messe in
commercio solo su autorizzazione del Governo federale. La regolamentazione è stabilita con legge federale.
Con un tono assolutamente privo di retorica, la norma non
solo taccia di incostituzionalità la guerra offensiva e i singoli
atti che la preparano, ma impone che i responsabili vengano
perseguiti secondo le norme del codice penale. Inoltre la fabbricazione, il trasporto e il commercio delle armi sono posti
sotto il diretto controllo del Governo federale, che così è reso
responsabile della loro destinazione.
Ben undici consistenti articoli, dal 115a al 115l, si occupa-
no dello Stato di difesa, definendo minuziosamente responsabilità e procedure che debbono essere rispettate nel caso di
crisi determinato da un’aggressione armata o dall’imminenza di essa. Vengono anche affrontate le questioni di carattere pratico come, per esempio, le modifiche all’esercizio del
potere legislativo e il problema del termine della legislatura.
Si definisce una vera e propria legalità d’eccezione, certamente con una riduzione della sfera delle libertà e delle
garanzie, ma rendendo certi i limiti dei poteri emergenziali.
Le norme sono state concepite per fare fronte ad una situazione di aggressione armata subita o imminente, constatata
per tale, su richiesta del Governo federale, da una maggioranza di almeno due terzi dei voti del Bundestag e con la successiva approvazione del Bundesrat, prevedendo il da farsi
qualora non fosse possibile seguire tale procedura.
Gli artt. 45a e 45b conferiscono al Bundestag forti poteri di
controllo sull’attività delle forze armate. Non solo è prevista
l’istituzione di una Commissione per la difesa con poteri di
inchiesta, ma viene istituita la figura del Commissario parlamentare quale strumento di conoscenza del Parlamento sulle
questioni militari.
Le Legge Fondamentale tedesca definisce in modo tassativo e chiaro quando e come è consentito l’uso delle forze
armate. I casi sono tre: a. il già visto “stato di difesa”; b. lo
“stato di tensione”, dall’art. 80°, che deve essere deliberato
dal Bundestag con la maggioranza qualificata dei due terzi e
durante il quale, ai sensi dell’art. 87a, può essere impiegato
l’esercito; c. gli impegni internazionali.
Tali norme hanno indotto i giudici costituzionali a sostenere che l’esercito sarebbe in realtà sottoposto al controllo del
Parlamento piuttosto che a quello del Governo, come avviene negli altri paesi.
Va sottolineato che la legge militare tedesca prescrive che:
«Non vi è disobbedienza quando non viene eseguito un ordine che violi i diritti dell’uomo», ponendo così forti limiti
ad un eventuale uso spregiudicato dei soldati da parte dei
superiori.
LA SPAGNA
La Costituzione spagnola attribuisce al Re il comando supremo delle Forze armate e dispone che spetta al Re, previa
autorizzazione delle Cortes Generali, dichiarare la guerra e
fare la pace. In realtà, dato il carattere parlamentare della forma di governo e data la funzione di direzione politica del governo, tanto il comando delle Forze armate quanto il potere
di dichiarare la guerra toccano di fatto all’esecutivo.
Il secondo comma dell’art. 8 prevede che i fondamenti
dell’organizzazione militare vengano regolati da una legge
organica conformemente ai principi costituzionali. È stata
quindi emanata nel 1981 un’apposita legge organica che, tra
l’altro, stabilisce che spetta al Presidente del Governo la direzione della politica di difesa e che, di conseguenza, egli
esercita la propria autorità per ordinare, coordinare e dirigere l’operato della forze armate; spetta a lui la direzione
della guerra, la formulazione delle direttive per i negoziati
9
COPERTINA | SCIENZE E RICERCHE • N. 20 • 1° GENNAIO 2016
con l’estero e la definizione degli obiettivi strategici e di politica militare; spetta sempre a lui la definizione dei grandi
obiettivi strategici, l’approvazione di piani che ne derivano,
la distribuzione generale delle forze e dei mezzi destinati a
provvedere alle necessità degli eserciti.
È il Presidente del Governo che, essendo stato dichiarato
formalmente lo “stato di guerra”, dirige le operazioni militari,
coadiuvato dalla Giunta della Difesa Nazionale.
L’art. 116 prevede alcuni altri casi di “anormalità costituzionale”, che sono:
1. lo “stato di allarme”, che ha scarse conseguenze politiche e che si
riferisce a circostanze eccezionali quali catastrofi, calamità naturali,
crisi sanitarie, paralisi dei servizi pubblici essenziali;
Come si può facilmente notare, il testo è piuttosto reticente
sul problema della guerra e della conseguente costituzione di
una forza armata integrata. Si afferma esplicitamente il valore della pace come fondamentale e si insiste sul tema della
difesa, ma non si esprime altrettanto esplicitamente il ripudio della guerra di aggressione nei termini della Costituzione
italiana o tedesca. C’è invece una forte sottolineatura della
sicurezza, ma non c’è l’indicazione degli strumenti idonei.
Gli Stati membri dell’Unione, come in molte materie, continuano a sentirsi assai poco vincolati nella loro politica militare e in generale nella politica estera, tutelati dal fatto che
in materia le decisioni si assumono all’unanimità. Rimane
valida l’affermazione che l’UE è una delle più grandi realtà
economiche, ma è quasi nulla sul piano politico e militare.
2. lo “stato di eccezione”, come risposta istituzionale a gravi alterazioni dell’ordine pubblico, che prevede un rafforzamento dei poteri
BIBLIOGRAFIA
del Governo e l’eventuale sospensione di alcune libertà individuali,
secondo quanto previsto dall’art. 55; 3. lo “stato di assedio”, per fare
fronte ad atti di forza che minaccino l’integrità o l’indipendenza del
Paese, che implica. a maggior ragione, la sospensione di alcuni diritti
e l’affidamento alla competenza della giurisdizione militare di alcuni
delitti.
Lo stato di assedio regola situazioni interne, come l’insurrezione o la guerra civile, mentre lo stato di guerra riguarda
le guerre internazionali.
La Costituzione spagnola prevede sempre, anche nei casi
più gravi, il divieto di sciogliere le Camere e di interrompere il funzionamento dei pubblici poteri, in particolare dei
tribunali.
Al pari di quella tedesca, la Costituzione spagnola e le
leggi organiche cercano di prevedere dettagliatamente quali
possono essere le situazioni che possono determinare “patologie politiche” e regolamentarle, in modo da stabilire un
livello di garanzie inferiore ma certo e da non lasciare agli
interpreti, come potrebbe avvenire in Italia, il compito di decidere fin dove si possono spingere i poteri dell’esecutivo e
possono essere compresse le libertà dei cittadini.
L’UNIONE EUROPEA
Il Trattato sull’Unione Europea, siglato a Lisbona nel 2007
ed entrato in vigore nel 2009, all’art. 21 così si esprime:
2. L’Unione definisce e attua politiche comuni e azioni e opera per
assicurare un elevato livello di cooperazione in tutti i settori delle relazioni internazionali al fine di:
a) salvaguardare i suoi valori, i suoi interessi fondamentali, la sua sicurezza, la sua indipendenza e la sua integrità;
b) consolidare e sostenere la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti
dell’uomo e i principi del diritto internazionale;
c) preservare la pace, prevenire i conflitti e rafforzare la sicurezza internazionale, conformemente agli obiettivi e ai principi della Carta
delle Nazioni Unite, nonché ai principi dell’Atto finale di Helsinki e
agli obiettivi della Carta di Parigi, compresi quelli relativi alle frontiere esterne
10
Bonanate, L., Terrorismo politico, in Bobbio, N., Matteucci, N., Pasquino, G., Il Dizionario di Politica, UTET, Torino
2004
Bonanate, L., La guerra, Laterza, Roma-Bari 2005
Clausewitz, K., Della guerra, Mondadori, Milano 1970
Colombo, A., La guerra ineguale, il Mulino, Bologna
2006
de Vergottini, G., Guerra e costituzione. Nuovi conflitti e
sfide alla democrazia, il Mulino, Bologna 2004
de Vergottini, G., Diritto costituzionale comparato, Cedam, Milano 2013
Galli, C., a cura di, Guerra, Laterza, Roma-Bari 2004,
Gori, U., Guerra, in Bobbio, N., Matteucci, N., Pasquino,
G., Dizionario di politica, UTET, Torino 2004
Jean, C., Geopolitica del mondo contemporaneo, Laterza,
Roma-Bari 2012
Jean, C., Guerre umanitarie, Dalai, Milano 2012
Kaldor, M., Le nuove guerre, Carocci, Roma 1999
Mancini, M., Stato di guerra e conflitto armato nel diritto
internazionale, Giappichelli, Torino 2009
Schmitt, C., Il nomos della terra, Adelphi, Milano 1991
Walzer, M., Guerre giuste e ingiuste, Laterza, Roma-Bari
2009
Zanca, A., Diritti umani, guerra e pace, Kalós, Palermo
2007
Zanca, A., Pensare l’Europa, Clinamen, Firenze 2008
Zanca, A., Polemos, Clinamen, Firenze 2015
SCIENZE E RICERCHE • N. 20 • 1° GENNAIO 2016 | STORIA DELLA SCIENZA
Albert Einstein
(Ulm, 1879 – Princeton, 1955)
ROBERTO FIESCHI
Professore emerito di Fisica, Università degli Studi di Parma
Ricorre il centenario della Relatività generale. La teoria fu
enunciata il 25 novembre 1915 in una seduta dell’Accademia
Prussiana delle Scienze dal giovane scienziato, 36 anni.
Ma Albert Einstein era già famoso per i numerosi contributi alla conoscenza fisica del mondo. Nel 1905, ricordato
come annus mirabilis, pubblicò vari articoli riguardanti aree
differenti della fisica. I più importanti:
• sull’effetto fotoelettrico, che gli sarebbe valso il Premio
Nobel per la fisica nel 1921;
• sul moto browniano;
• una prima memoria sull’elettrodinamica dei corpi in
movimento, teoria nota successivamente con il nome di Relatività ristretta, e un’altra memoria che conteneva la nota
formula E=mc2.
Nel 1917, due anni dopo la Relatività generale, introdusse
la nozione di emissione stimolata, che molto più avanti sarà
applicata alla concezione del laser.
Verso la fine dei suoi anni Einstein dirà: “Durante una
lunga vita ho dedicato tutte le mie facoltà a raggiungere
una comprensione un po’ più profonda della struttura della
realtà fisica”. Ma non intendo qui illustrare i fondamentali
contributi di Einstein alla fisica, altri lo hanno fatto con maggiori competenze delle mie. E nemmeno dei suoi discutibili
rapporti con la famiglia e con il genere femminile.
Vorrei invece illustrare la figura di questa coscienza dell’umanità che per mezzo secolo ha saputo dar voce, pur tra ingenuità e oscillazioni, alle esigenze della dignità dell’uomo.
Senza mai dismettere l’abito dello scienziato, egli pose la sua
straordinaria autorevolezza al servizio dei diritti dell’uomo e
dei popoli, libero dallo spirito di parte, noncurante delle reazioni intimidatorie, da quelle della Germania nazista, a quelle della caccia alle streghe negli anni del maccartismo. Ripercorrere, attraverso l’impegno, le speranze e le frustrazioni
di Einstein le vicende del secolo scorso suscita amarezza e
pessimismo: la stessa miopia degli Stati, l’impotenza degli
organismi sopranazionali, la corsa al riarmo e il commercio
delle armi quasi senza controllo. Un altro dato caratteristico
della sua personalità è il fatto che egli sentì profondamente
il legame con i suoi simili, ai quali si avvicina sempre con
modestia e col desiderio di comprensione, dimostrate anche
11
STORIA DELLA SCIENZA | SCIENZE E RICERCHE • N. 20 • 1° GENNAIO 2016
dall’attenzione che prestò sempre alle persone che a lui si
rivolgevano da ogni parte del mondo.
Il primo manifesto, e l’ultimo
L’arco dell’impegno pubblico di Einstein è delimitato da
due manifesti, entrambi nati dalla guerra.
Il primo, della fine del 1914, invoca la fine del conflitto e
una Europa unita. Nell’ottobre 1914, in risposta alle accuse
rivolte alla Germania per presunte atrocità commesse dalle
truppe tedesche nel Belgio occupato, 93 intellettuali tedeschi
resero pubblica una dichiarazione, il Manifesto al mondo civile, nella quale si affermava, tra l’altro: “Se non fosse per il
militarismo tedesco, la cultura tedesca sarebbe stata spazzata via dalla faccia della terra… L’esercito tedesco e il popolo tedesco oggi sono spalla a spalla …” Immediatamente
il medico pacifista G. F. Nicolai, con la collaborazione di
Einstein, stende un manifesto nel quale si appella a tutti gli
europei perché esercitino la loro influenza a favore di una
pace che non racchiuda i germi di guerre future. Solo due
persone lo sottoscrissero, altri non osarono, data l’atmosfera
nella Germania di allora.
L’ultimo manifesto ha origine da una proposta di Bertrand
Russell. Nel 1955 la situazione era grave per la guerra fred-
12
da, la corsa agli armamenti nucleari e lo sviluppo della bomba H. L’11 febbraio Russell si rivolse a Einstein che aderì
alla stesura di un Manifesto, sottoscritto da 11 altri eminenti scienziati, in favore del disarmo nucleare e della pace, il
Manifesto Einstein-Russell, reso pubblico nel luglio. Questo
ebbe amplissima adesione e risonanza mondiale. Sull’onda
delle emozioni suscitate, due anni dopo si tenne, nel villaggio canadese di Pugwash, la prima Conferenza che diede
origine al Gruppo Pugwash, attivo ancor oggi e, per molti
anni uno dei pochi punti di incontro tra gli scienziati pacifisti
dell’Est e dell’Ovest.
Antimilitarismo e pacifismo
Fin da giovane Einstein sente una profonda avversione per
l’autoritarismo, il militarismo, il nazionalismo. Poco più che
ragazzo, insofferente verso l’autoritarismo di stampo prussiano, chiede al padre di abbandonare la cittadinanza tedesca e diventa apolide e, in seguito, cittadino svizzero. Dopo
il 1920 decide di servirsi della notorietà immensa che gli è
piovuta addosso dopo la conferma sperimentale della sua
teoria per battersi pubblicamente per le cause in cui crede:
il pacifismo disarmato, l’obiezione di coscienza al servizio
militare (ma su questo, dopo l’avvento del nazismo, cam-
SCIENZE E RICERCHE • N. 20 • 1° GENNAIO 2016 | STORIA DELLA SCIENZA
biò opinione: “Ma, con l’avvento del fascismo, mi sono reso
conto che non si può mantenere questo punto di vista – l’obiezione di coscienza – se non al rischio che tutto il mondo
cada nelle mani dei più terribili nemici dell’umanità”) e. una
organizzazione sovranazionale. Disegni destinati a fallire.
Una espressione più matura della opposizione alla mentalità militare si trova in diversi
articoli pubblicati dopo la II
Guerra mondiale.
Non sbagliò invece nel valutare il rischio per l’umanità
conseguente all’avvento del
nazismo. Già Einstein aveva
accusato gli industriali interessati alle produzioni militari e le classi al governo di
fomentare il risorgere del militarismo anziché adottare le
misure economiche necessarie per affrontare i periodi di
crisi. Nel 1933 si rende conto che, se il mostro non sarà
distrutto immediatamente,
entro pochi anni sarà inevitabile un grande sacrificio di
vite umane.
Nel 1927 venne invitato dal governo italiano a partecipare
a Como, al Congresso internazionale di fisica. Einstein fu il
solo a declinare l’invito, per la sua opposizione al regime di
Mussolini. Al tempo della guerra civile spagnola prese posizione a favore del governo repubblicano; in seguito criticò il
governo fascista di Franco, attirandosi i fulmini dei reazionari americani.
Einstein ammirava Gandhi. Così si espresse una volta:
«Credo che le idee di Gandhi siano state, tra quelle di tutti
gli uomini politici del nostro tempo, le più illuminate. Noi
dovremmo sforzarci di agire secondo il suo insegnamento,
rifiutando la violenza e lo scontro per promuovere la nostra
causa, e non partecipando a ciò che la nostra coscienza
ritiene ingiusto».
Per una organizzazione politica sovranazionale
Dopo lo scoppio della I Guerra mondiale Einstein aderisce
alla lega pacifista Bund Neues Vaterland, favorevole a creare
gli Stati Uniti d’Europa. In seguito accoglie con favore l’istituzione della Società delle Nazioni, con la quale collabora
fino al 1931, poi sfiduciato sulla possibilità di contribuire alla
sicurezza e al disarmo. Particolarmente amara è la reazione
di Einstein di fronte agli scarsi risultati della Conferenza internazionale per il Disarmo, iniziata nel 1932.
Dopo la fine della II Guerra mondiale Einstein sostiene, in
moltissime occasioni, in pubblico e in privato, la sua convinzione che la salvezza della civiltà si può trovare solo nella
creazione di un governo mondiale, anche di fronte al pericolo
di una guerra nucleare, e saluta con entusiasmo la creazione delle Nazioni Unite. Nel 1946 è nominato Presidente del
Comitato di Emergenza degli scienziati atomici, preoccupati
per la minaccia che le nuove armi portano all’umanità. Su
questo tema interviene a più riprese pubblicamente, pur sfiduciato, fino al famoso Manifesto del 1955.
La bomba atomica
Il ruolo avuto da Einstein
nel 1939 nello stimolare il
Governo degli Stati Uniti
a preoccuparsi delle possibili conseguenze pratiche
dell’energia nucleare, quindi
della possibile costruzione
di un’arma di potenza mai
immaginata, è arcinoto. Ricordiamo che l’iniziativa fu
assunta di fronte all’espansione militare della Germania nazista. Einstein stesso
non partecipò poi al Progetto
Manhattan. Molti anni dopo
le esplosioni di Hiroshima a
Nagasaki affermò “Ho commesso un grande errore…
ma non fu del tutto ingiustificato, perché c’era il pericolo
che la costruissero i tedeschi”.
Verso la fine del 1944 si sa che gli scienziati tedeschi sono
ben lontani dal realizzare la bomba atomica, inoltre è evidente che Hitler è prossimo alla fine. Dunque la motivazione
iniziale del progetto americano viene a cadere. A quel punto
molti dei fisici coinvolti nel progetto, ormai prossimo al successo, sono contrari all’impiego della bomba e si mobilitano
per convincere le autorità politiche. Einstein, che pure non è
a conoscenza della situazione sul piano tecnico, scrive ancora una lettera al Presidente per presentargli Leo Szilard, intenzionato a perorare la causa del non uso. L’iniziativa, come
purtroppo sappiamo, non avrà conseguenze positive.
Dopo la fine della guerra Einstein scende in campo ripetutamente per ammonire sugli enormi rischi connessi con l’esistenza stessa delle armi nucleari e di nuovo sostiene che la
soluzione del problema debba essere rimandata a un governo
mondiale, da istituire al più presto.
Inoltre critica gli Stati Uniti perché principali responsabili della competizione nella corsa agli armamenti, che ha distrutto la prospettiva di soluzione su base sovranazionale del
problema della sicurezza.
Sulla struttura della società
In un famoso articolo del 1949 Einstein manifesta il suo
credo nel socialismo. Per lui lo scopo del socialismo è quello
di superare la fase predatoria dello sviluppo della società;
l’anarchia economica dell’odierna società capitalista è la
vera fonte del male; il capitale privato tende a concentrarsi
nelle mani di una minoranza, il risultato è una oligarchia del
capitale privato, il cui enorme potere non può essere control13
STORIA DELLA SCIENZA | SCIENZE E RICERCHE • N. 20 • 1° GENNAIO 2016
lato neppure in una società democratica. Il maggior male del
capitalismo è il deterioramento della coscienza sociale delle
persone. Anche per questo, e per il suo pacifismo, negli Stati
Uniti fu addirittura accusato di comunismo e, ai tempi del
maccartismo, messo sotto sorveglianza; l’FBI raccolse un fascicolo di 1427 pagine sulla sua attività. Eppure, fin dai suoi
primi viaggi, Einstein ha espresso giudizi lusinghieri verso
gli Stati Uniti, di cui apprezzava la struttura democratica, il
rispetto dei diritti civili, il sistema educativo, il dinamismo
economico e il senso di solidarietà tra la gente.
Ma Einstein non fu mai favorevole al tipo di regime instaurato nell’Unione Sovietica e nei paesi satelliti; rifiutò
sempre gli inviti a visitare quei paesi perché avversava il
bolscevismo altrettanto che il fascismo per la soppressione
della libertà. Tuttavia, nel corso della guerra, Einstein sente
ammirazione e riconoscenza per l’accanita lotta del popolo
sovietico contro l’aggressione nazista, e attenua il suo giudizio critico verso il regime bolscevico.
Il sionismo e lo stato di Israele
Einstein nacque da genitori ebrei non praticanti. La sua visione religiosa è nota da molte citazioni del suo pensiero: “Io
non credo in un Dio personale e non ho mai negato questo
fatto”; “Non riesco a concepire un Dio che premi e castighi
le sue creature o che sia dotato di una volontà simile alla
nostra. E neppure riesco né voglio concepire un individuo
che sopravviva alla propria morte fisica”; “Per me, la parola Dio non è niente di più che un’espressione e un prodotto
dell’umana debolezza, e la Bibbia è una collezione di onorevoli ma primitive leggende, che a dire il vero sono piuttosto
infantili.”
Negli anni Venti si avvicina al sionismo, alla cui causa si
dedica con impegno, anche senza mostrare interesse per la
Bibbia e la religione. Anche sotto il dilagare dell’antisemitismo, sposa il progetto di Herzl di fondare uno stato in Palestina. Ma non condivide l’obiettivo di uno stato nazionale
ebraico, non vede nel popolo arabo l’avversario; pensa piuttosto a uno stato multinazionale e insisterà perché si giunga a
14
un accordo con gli arabi sulla base della comune aspirazione
a vivere in pace.
Dice, nel 1932: “Tocca a noi risolvere il problema della
convivenza fianco a fianco dei nostri fratelli arabi in una
forma aperta, generosa e degna. Ci è offerta qui l’occasione di dimostrare che cosa il popolo ebraico ha imparato in
migliaia d’anni di martirio”. La visita in Palestina nel 1923
suscita in Einstein un’emozione profonda. Nel 1952 gli viene offerta la possibilità di diventare il secondo Presidente
di Israele, ma rifiuta. Crollata la speranza di uno stato multinazionale, ammonisce ancora una volta il suo popolo, che
tanto ha sofferto discriminazioni e oppressioni, invitandolo
a condurre una politica di libertà, democrazia e uguaglianza
verso la minoranza araba.
Qualche commento
Da quanto qui schematicamente detto risultano, accanto
all’impegno morale e alla coerenza nel sostegno degli ideali
in cui credeva, anche i limiti, le ingenuità e i fallimenti degli
interventi del grande scienziato: nell’azione per la pace e il
disarmo, nell’antimilitarismo, nella richiesta di una organizzazione sovranazionale efficiente, nella critica al capitalismo, nell’auspicio di uno stato multinazionale in Palestina.
Ma è indubbio che la sua voce sincera arrivò a moltissime
persone nel mondo e toccò il loro cuore, e forse contribuì a
renderle più coscienti dei gravi problemi che l’umanità deve
affrontare e della necessità che ci si unisca per risolverli. Per
questo il pensiero di Einstein in molti casi conserva tuttora il
suo valore, al di là dello scarso impatto che ebbe, in generale,
sulla realtà del suo tempo. In particolare il suo messaggio
pacifista è attuale, non soltanto come testimonianza di alto
valore morale. Per questo suo impegno è giusto riconoscere
che Einstein appartiene al’umanità intiera.
“La vita di tutti i giorni ci insegna che noi siamo qui per
gli altri uomini, e anzitutto per coloro dal cui sorriso e dal
cui benessere dipende interamente la nostra felicità, oltre
che per quella folla di sconosciuti al cui destino siamo legati
da un vincolo di simpatia.” (1934).
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Speciale
Premio Nazionale di Divulgazione
Scientifica 2015
C
on il libro Cercatori di meraviglia. Storie
di grandi scienziati curiosi del mondo,
edito da Rizzoli, Amedeo Balbi si è aggiudicato l’edizione 2015 del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica. Il libro
di Amedeo Balbi ha ricevuto anche il Primo Premio nell’area delle scienze matematiche, fisiche e naturali.
Il libro è la storia della grande avventura della scienza.
Tutti i grandi protagonisti della storia della scienza - dice
Baldi - hanno qualcosa in comune: un’ingenua, entusiastica
curiosità, l’abitudine di osservare, la consapevolezza di non
possedere a priori la verità. È l’atteggiamento dei “cercatori
di meraviglia” che da sempre anima chi tenta di capire il
mondo interrogando direttamente la natura, con risultati migliori dopo Galileo, grazie all’uso del metodo sperimentale.
Nato a Roma nel 1971 Amedeo Balbi è un astrofisica
dell’Università di Roma Tor Vergata. Accanto a un prestigioso curriculum accademico (ha, fra le altre cose, lavorato
alla University of California a Berkeley con il Nobel George
Smoot e collaborato alla missione spaziale Planck dell’ESA), si è dedicato alla divulgazione, curando dal 2006 keple-
ro.org, uno dei più seguiti blog scientifici italiani, pubblicando La musica del Big Bang (2007), Seconda stella a destra
(2010), Il buio oltre le stelle (2011) e i l fumetto Cosmicomic
(con Rossano Piccioni; 2013) e collaborando con il Post, con
quotidiani e periodici e con trasmissioni.
Il Premio della Sezione Giovani (under 35 anni di età) è
stato assegnato a Graziano Ciocca per il libro I tori odiano
il rosso. 10 false credenze sugli animali, pubblicato dalle
Edizioni Dedalo.
Graziano Ciocca è un divulgatore scientifico laureato in
Scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Roma
Tor Vergata. Dal 2009 è presidente di G.Eco (www.gecologia.it), associazione che si occupa di diffusione del la cultura
scientifica nelle scuole e con il grande pubblico.
Siamo circondati da false credenze sugli animali, è la tesi
di Ciocca. Ci sono gli animali ninja, come l’istrice che lancia
gli aculei o il camaleonte che scompare alla vista; gli animali
problematici, come le “gazze ladre” cleptomani e i dobermann che impazziscono; infine, gli animali creduloni: noi.
Questo libro analizza 10 false credenze che accompagnano
L’edizione 2015
del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica
Organizzato dall’Associazione Italiana del Libro con il patrocinio del
CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e dell’AIRI (Associazione
Italiana per la Ricerca Industriale), il Premio Nazionale di Divulgazione
Scientifica è giunto nel 2015 alla sua III edizione.
All’edizione 2015 del Premio hanno partecipato 576 autori (il
40% donne) con una rappresentanza di 66 giovani autori (under 35
anni di età). Complessivamente sono state presentate nelle diverse
aree scientifiche 590 opere: 262 libri e 328 articoli di divulgazione
scientifica.
***
Il Premio intende:
- affermare la centralità della ricerca e dell’informazione scientifica
per il progresso della società,
- valorizzare il capitale di conoscenze scientifiche che l’Italia
possiede,
- dare visibilità al talento di docenti, scienziati, ricercatori e
professionisti della comunicazione e dell’informazione nel campo
della divulgazione scientifica,
- ampliare il dialogo del mondo della ricerca e dell’Università con la
società, contribuendo a creare una cultura diffusa dell’innovazione e
del sapere,
- favorire nei giovani l’interesse per la cultura scientifica.
Il Premio è suddiviso in 5 aree scientifiche:
- Scienze matematiche, fisiche, chimiche e della terra
- Scienze biologiche e della salute
- Scienze dell’ingegneria e dell’architettura
- Scienze dell’uomo, filosofiche, storiche e letterarie
- Scienze giuridiche, economiche e sociali
Il sistema di valutazione adottato prevede tre fasi di giudizio. Inizialmente,
una giuria di oltre 100 docenti, ricercatori ed esperti di comunicazione per
ciascun ambito scientifico analizza le opere presentate con l’obiettivo di
individuare i libri, gli articoli e gli autori che accedono alla fase finale del
Premio. L’individuazione delle opere vincitrici avviene successivamente
con il concorso del Comitato Scientifico e di una giuria popolare di 150
esperti che decretano i vincitori in diretta durante la manifestazione finale.
15
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
altrettanti animali da secoli e cerca di smontarle una a una,
indagando sulla loro origine e sul loro eventuale contenuto
di verità.
La giuria del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica ha anche assegnato gli altri premi nelle diverse aree
scientifiche.
Il Primo Premio nell’area delle scienze biologiche e della salute è stato assegnato a Nicolò Carnimeo per il libro
Come è profondo il mare. La plastica, il mercurio, il tritolo
e il pesce che mangiamo, edito da Chiarelettere.
Quanta “plastica” può tollerare il nostro organismo? Quanto mercurio c’è nel pesce che mangiamo? L’Adriatico è una
discarica di tritolo? Perché meduse e alghe aliene invadono i
nostri mari? A queste domande pochi sanno rispondere, non
vi è coscienza di quanto oggi accade nel mare, come e perché
il Mediterraneo e gli oceani stiano mutando rapidamente sotto i nostri occhi inconsapevoli. Da qui nascono tre reportage
che Carnimeo ha scritto navigando oltre le rotte convenzionali nel mare di plastica, nel mare di mercurio e nel mare di
tritolo: un’immensa discarica, fotografia e conseguenza del
modo in cui abbiamo scelto di vivere. C’è però chi non ci sta
a lasciare questa pesante eredità alle generazioni future. Un
libro che è denuncia e racconto insieme.
Nicolò Carnimeo insegna Diritto della navigazione e dei
trasporti all’Università di Bari. Dopo un viaggio in Nigeria e
Malesia ha scritto Nei mari dei pirati (Longanesi). Ha anche
pubblicato il libro Montenegro,Viaggio senza tempo (Giorgio Mondadori). Collabora con “Limes”, “La Stampa”, “il
Fatto Quotidiano”, “La Gazzetta del Mezzogiorno” e la trasmissione LINEA BLU (Rai 1).
Il Primo Premio nell’area delle scienze dell’ingegneria
e dell’architettura è stato assegnato a Paolo Gallina per il
libro L’anima delle macchine delle Edizioni Dedalo.
Il libro ruota attorno a un’ipotesi impopolare: abbiamo bisogno di macchine e tecnologia come di amore e ossigeno.
L’autore dà corpo alla tesi descrivendo sia gli aspetti tecnologici delle macchine, che tendono a diventare sempre
più «simili all’uomo», sia il rapporto emotivo dell’uomo
con la macchina. Forte di un’attiva ricerca sul campo, l’autore mescola con irriverenza ed equilibrio casi scientifici a
esperienze quotidiane di vita domestica, fornendo un quadro
insospettato e convincente della nostra dipendenza tecnologica. Per raggiungere tale scopo, adotta uno stile semplice e
lineare, a tratti divertente, condito di molti esempi, come «la
tortura di una formica», «i fumetti manga» e la «ricerca della
felicità». Alla fine di questo viaggio scientifico, il lettore arriverà a comprendere i meccanismi consci e inconsci con cui
la mente umana si adatta ai robot, ai prodotti digitali e agli
innumerevoli sistemi di realtà virtuale che il genere umano
ha costruito attorno a sé.
Paolo Gallina (1971) è professore di Robotica presso l’Università di Trieste e autore di numerosi articoli scientifici. È
stato volontario internazionale in Sudan. Nel 2011 ha pubblicato La formula matematica della felicità (Mondadori).
Il Primo Premio nell’area delle scienze dell’uomo, filosofiche, storiche e letterarie è andato a Claudio Tuniz
e Patrizia Tiberi Vipraio per il libro Homo sapiens. Una
biografia non autorizzata, pubblicato da Carocci editore.
Basata sulle più recenti scoperte scientifiche, questa biografia racconta vita, morte e miracoli dei nostri lontani antenati. E’ una storia avventurosa, divertente, drammatica,
sulle diverse specie umane che hanno popolato la Terra e
Il Comitato Scientifico del Premio
Presidente: Umberto Guidoni (astronauta, astrofisico)
Luigi Campanella (coordinatore della Sezione Comunicazione della
Scienza della Fondazione Sapienza Università di Roma)
Giovanni Caprara (giornalista, responsabile delle pagine scientifiche del
Corriere della Sera)
Laura Castellucci (Dipartimento di Economia e Finanza, Università
degli Studi di Roma Tor Vergata)
Maria D’Ambrosio (Facoltà di Scienze della Formazione, Università
degli Studi Suor Orsola Benincasa)
Marco Ferrazzoli (capo Ufficio Stampa del CNR)
Riccardo Gallo (Facoltà di Ingegneria, Sapienza Università di Roma)
Maria Amata Garito (rettore dell’Università Telematica Internazionale
Uninettuno)
Francesca Giofrè (Dipartimento Pianificazione, Design, Tecnologia
dell’Architettura, Sapienza Università di Roma)
Pietro Greco (Consiglio Scientifico dell’ISPRA)
Michaëla Liuccio (Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale,
Sapienza Università di Roma)
Carmelo Lombardo (Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale,
Sapienza Università di Roma)
16
Leone Montagnini (responsabile dell’Ufficio Biblioscienze e dell’Ufficio
Qualità delle Biblioteche di Roma)
Mario Morcellini (direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca
Sociale, Sapienza Università di Roma)
Riccardo Pozzo (Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio
Culturale del CNR)
Giovanni Puglisi (rettore della IULM - Libera Università di Lingue e
Comunicazione)
Mariarosa Santiloni (segretario generale della Fondazione Ippolito e
Stanislao Nievo)
Franco Taggi (epidemiologo, già dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore
di Sanità)
Fabio Turone (Agenzia ZOE, presidente Science Writers in Italy - SWIM)
Gabriella Valera (direttore del Centro Internazionale Studi e
Documentazione per la Cultura Giovanile, Università degli Studi di
Trieste)
Anna Lucia Valvo (Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche,
Università degli Studi di Enna Kore)
Sesto Viticoli (vice presidente dell’AIRI - Associazione Italiana per la
Ricerca Industriale)
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
che hanno lasciato tracce nei nostri geni.
Anche noi, ultimi sopravvissuti, siamo
stati sull’orlo dell’estinzione. Poi abbiamo
conquistato il mondo, grazie ad una particolare caratteristica della nostra mente. In
Homo sapiens si racconta anche la vita dei
bambini, delle donne e delle prime società
umane dell’ultima era glaciale, quando,
assieme all’arte e alla musica, nascevano
la violenza organizzata, la ricchezza e la
disuguaglianza. Ancora una volta emerge tutta l’ambivalenza della nostra natura
creativa e distruttiva.
Claudio Tuniz è uno scienziato del Centro internazionale di fisica teorica di Trieste. Con Carocci editore ha pubblicato
L’atomo inquieto (2014).
Patrizia Tiberi Vipraio è stata professore ordinario di Politica economica e docente di Economia internazionale presso
l’Università di Udine.
Il Primo Premio nell’area delle scienze giuridiche, economiche e sociali è
stato assegnato infine a Roberto Petrini
per il libro Controstoria della moneta,
pubblicato da Imprimatur editore.
Il libro ricompone il disordine di oltre due millenni di vicende della moneta, raccontando i fatti del passato, mettendo
in luce rapporti di forza e di potere, individuando gli influssi
culturali e scoprendo, con un linguaggio alla portata di tutti, il filo rosso che ha condotto inesorabilmente l’economia
mondiale alla crisi di oggi. Una controstoria della moneta
che spiega, scrutando nelle pieghe dei secoli, l’eterno conflitto tra debitori e creditori, e come i guai di oggi possono
essere decifrati solo con una full immersion nella macchina
del tempo.
Roberto Petrini, inviato di «la Repubblica», si occupa quotidianamente di economia. Divulgatore e studioso di storia
economica e storia del pensiero economico, ha tenuto seminari e lezioni universitarie. Tra i suoi libri Il declino dell’Italia (Laterza, 2005) e Processo agli economisti (Chiarelettere, 2009, tradotto in spagnolo per Alianza Editorial). Ha
raccolto le testimonianze biografiche di Paolo Sylos Labini
(Un paese a civiltà limitata, Laterza, 2001) e di Giorgio Fuà
(Uomini e leader, Centro Calamandrei, 2000). Recentemente
ha pubblicato il saggio L’Iri nei tre anni fatali: la crisi del
paese e la svolta delle privatizzazioni (1990-1992) apparso
nel volume Storia dell’Iri (Laterza, 2013).
Nella Sezione Articoli del Premio, dedicata agli autori di
articoli giornalistici e di divulgazione scientifica si è classificato al primo posto Gianluca Ranzini, vicecaporedattore
di Focus. Astrofisico, già direttore scientifico del Planetario
“Ulrico Hoepli” di Milano, Ranzini è stato tra i fondatori
dell’Associazione dei Planetari Italiani, di cui è presiden-
te. Ha pubblicato oltre 200 articoli divulgativi su riviste tra
cui L’Astronomia, Il Cielo, Nuovo Orione, La macchina del
tempo, Coelum, Focus e Focus Junior, L’Unione Sarda, Geo.
Secondo classificato: Maurizio Garbati per un suo articolo
su Darwin pubblicato sulla rivista Sapere. Garbati, professore di Tecnologia, si occupa di progetti di ricerca per l’innovazione metodologica in area scientifico-tecnologica con
particolare attenzione ai rapporti tra le nuove tecnologie e
l’allestimento di ambienti didattici.
Terzo classifica: Vincenzo Palermo per i suoi articoli su
Sapere, di cui cura la rubrica Storie di Scienza. Vincenzo
Palermo si occupa di nanotecnologia e materiali avanzati per
il CNR di Bologna.
Al primo posto nella Sezione Articoli riservata ai Giovani
(under 35 anni di età) è risultata Valentina Tudisca per i suoi
articoli su nationalgeographic.it e oggiscienza.it.
Nata a Roma nel 1982, Tudisca si è laureata in fisica alla Sapienza è ha al suo attivo un dottorato a Roma Tre e un Master
in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale
Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Scrive articoli per diverse testate. Da febbraio 2015 fa parte del gruppo di ricerca Comunicazione della Scienza ed Educazione dell’IRPPSCNR, per un progetto europeo che mira a promuovere l’uso
dei risultati scientifici nella politica. Da quest’anno cura anche la rubrica di news scientifiche della rivista Sapere.
17
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
Premio Nazionale
di Divulgazione Scientifica 2015
Tutti i libri e gli autori partecipanti
(in ordine alfabetico di titolo)
Area A
Scienze matematiche, fisiche,
chimiche e della terra
Franco Saporetti
Big Bang: chi ha acceso la miccia?
Una straordinaria avventura scientifica
Pendragon, 2014
Qual è l’origine dell’universo? Da dove ha avuto inizio
la vita? Sono questi gli interrogativi che da sempre hanno
stuzzicato la curiosità e la fantasia dell’uomo. Nel volume
sono ripercorse alcune ipotesi cosmologiche che tentano di
“spiegare” i segreti dell’universo in cui viviamo. Le ipotesi
avanzate sono il prodotto di quelle moderne teorie fisiche che
costituiscono pezzi fondamentali della più straordinaria avventura intellettuale dell’uomo. Chi ha acceso la miccia che
ha dato vita al Big Bang? Il nostro universo è unico? Alcuni
modelli ipotizzano l’esistenza di molti universi coesistenti
col nostro. Qualcuno porta ad affermare che la scienza dimostra che l’universo può crearsi spontaneamente dal nulla e Dio non è necessario. Che fiducia possiamo dare a tali
modelli? Possono essere confermati? Attualmente la scienza
non ha né dimostrato né escluso niente. I risultati scientifici,
basati sull’osservazione, si limitano a suggerire la necessità
di una riflessione su uno stadio più profondo di conoscenza.
Franco Saporetti, professore di fisica per molti anni alla
Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, ha svolto
ricerche in Fisica del Nucleo e in Fisica delle Particelle Elementari presso l’INFN di Bologna e il CERN di Ginevra. È
autore di numerose pubblicazioni su riviste internazionali e
di altri due libri di divulgazione scientifica C’era una volta
una particella..., A spasso per l’Universo in compagnia di
neutrini e Che mondo bizzarro! (Clueb 2003, 2005 e 2008).
Vittorio Cocchi
Camilla e le banane di Markov.
Dialogo su caso, necessità e criptocausalità
Edizioni Polistampa, 2015
A seguito di un incontro fortuito in rete, due giovani iniziano un nutrito epi-stolario elettronico con il quale si scam18
biano informazioni sulle rispettive attività di ri-cerca. Lei si
occupa di teoria del caos e di teoria della complessità mentre
lui studia le sorgenti di informazione alla ricerca di un modo
per capire se e in che misura il caso possa essere sufficiente
a spiegare l’elevato grado di ordine che caratterizza le strutture base della vita. Attraverso la reciproca spiegazione dei
fondamenti delle rispettive discipline, i due approfondiscono
i concetti di entropia e di fenomeno emergente e arrivano a
concepire un modello che simula le modalità con le quali
la Natura costruisce la complessità nel pieno rispetto delle
leggi fisiche.
Vittorio Cocchi (Firenze 1951) si è laureato a Pisa nel
1977 in ingegneria meccanica con il massimo dei voti e la
lode. Inizialmente collaboratore esterno dell’Istituto di Fisica
Tecnica della Facoltà di Ingegneria di Pisa ha svolto tutta
la sua attività professionale nell’ambito dei servizi tecnici
di grandi aziende italiane con mansioni direttive. Autore di
numerosi lavori scientifici pubblicati su riviste specializzate
italiane e internazionali divide il tempo libero dal lavoro tra
la famiglia, la coltivazione delle viti e la scrittura.
Amedeo Balbi
Cercatori di meraviglia.
Storie di grandi scienziati curiosi del mondo
Rizzoli, 2014
Tutti i grandi protagonisti della storia della scienza hanno qualcosa in comune: un’ingenua, entusiastica curiosità,
l’abitudine di osservare, la consapevolezza di non possedere
a priori la verità. È l’atteggiamento dei “cercatori di meraviglia” che da sempre anima chi tenta di capire il mondo interrogando direttamente la natura (con risultati migliori dopo
Galileo, grazie all’uso sistematico del metodo sperimentale).
Amedeo Balbi (Roma, 1971) è un astrofisica dell’Università di Roma Tor Vergata. Accanto a un prestigioso curriculum accademico (ha, fra le altre cose, lavorato alla University
of California a Berkeley con il Nobel George Smoot e collaborato alla missione spaziale Planck dell’ESA), si è dedicato
alla divulgazione, curando dal 2006 keplero.org, uno dei più
seguiti blog scientifici italiani, pubblicando La musica del
Big Bang (2007), Seconda stella a destra (2010), Il buio oltre le stelle (2011) e i l fumetto Cosmicomic (con Rossano
Piccioni; 2013) e collaborando con il Post, con quotidiani e
periodici e con trasmissioni.
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Scienze matematiche, fisiche, chimiche e della terra
I primi 3 libri classificati
Amedeo Balbi
Cercatori di meraviglia.
Storie di grandi scienziati curiosi del mondo
Rizzoli, 2014
Lucia Votano
Il fantasma dell’Universo.
Che cos’è il neutrino
Carocci Editore, 2015
Anna Cerasoli
Tutti in festa con Pi Greco
Editoriale Scienza, 2015
Tutti i grandi protagonisti della storia della
scienza hanno qualcosa in comune: un’ingenua, entusiastica curiosità, l’abitudine di osservare, la consapevolezza di non possedere
a priori la verità. È l’atteggiamento dei “cercatori di meraviglia” che da sempre anima chi
tenta di capire il mondo interrogando direttamente la natura (con risultati migliori dopo
Galileo, grazie all’uso sistematico del metodo
sperimentale).
Amedeo Balbi (Roma, 1971) è un astrofisica dell’Università di Roma Tor Vergata.
Accanto a un prestigioso curriculum accademico (ha, fra le altre cose, lavorato alla University of California a Berkeley con il Nobel
George Smoot e collaborato alla missione
spaziale Planck dell’ESA), si è dedicato alla
divulgazione, curando dal 2006 keplero.org,
uno dei più seguiti blog scientifici italiani,
pubblicando La musica del Big Bang (2007),
Seconda stella a destra (2010), Il buio oltre
le stelle (2011) e i l fumetto Cosmicomic (con
Rossano Piccioni; 2013) e collaborando con
il Post, con quotidiani e periodici e con trasmissioni.
Ben prima della luce, a un decimillesimo di
secondo dal Big Bang, i neutrini sono apparsi
nell’Universo. Dopo un secondo il brodo primordiale si era raffreddato abbastanza da consentire loro di muoversi liberi e ancora oggi,
dopo quasi quattordici miliardi di anni, sono
numerosissimi. Ma che cosa sono i neutrini?
Se potessimo osservare con un ideale e potentissimo microscopio un fiore, le cellule del
nostro cervello o le stelle del cielo, vedremmo
che tutto ha origine da un numero limitato di
costituenti fondamentali, e tra essi i neutrini.
Elusivi come fantasmi, camaleontici, viaggiano indenni attraverso la materia arrivando
dritti sino a noi dagli angoli più remoti e nascosti dell’Universo.
Lucia Votano, Fisico, è stata Direttore
del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso
dell’INFN, prima donna a ricoprire tale incarico. Il laboratorio sotterraneo, il più grande
al mondo, è sede di esperimenti internazionali
sulla materia oscura dell’Universo e per lo
studio dei neutrini. Ha lavorato al CERN di
Ginevra, al laboratorio DESY, ad Amburgo,
in seguito al Laboratorio del Gran Sasso.
In tutto il mondo, il 14 marzo è il giorno del
Pi Greco: un numero affascinante e misterioso, presente in moltissime occasioni della vita
quotidiana. Perché proprio questa data? Perché, nella notazione anglosassone, presenta
la sequenza di numeri 314, ovvero le prime
tre cifre del Pi Greco. In “Tutti in festa con
Pi Greco”, la nota divulgatrice Anna Cerasoli
racconta la geniale idea di Archimede di Siracusa, che più di 2000 anni fa inventò un metodo innovativo per calcolare le infinite cifre
decimali di questo numero.
Anna Cerasoli: ha insegnato matematica
nella scuola secondaria e da anni si dedica
alla divulgazione in forma narrativa di questa
materia. È considerata tra le autrici più significative e di successo nel settore: i suoi libri
sono tradotti in molte lingue e costituiscono
un utile supporto all’insegnamento della matematica. Ha pubblicato diversi libri: Gatti
neri gatti bianchi, L’insieme fa la forza, I magnifici dieci e La sorpresa dei numeri (Editoriale Scienza); Mister Quadrato (Sperling &
Kupfer); La grande invenzione di Bubal, 10
+, il genio sei tu, e tanti altri.
Lucia Votano
Il fantasma dell’Universo.
Che cos’è il neutrino
Carocci Editore, 2015
Ben prima della luce, a un decimillesimo di secondo dal
Big Bang, i neutrini sono apparsi nell’Universo. Dopo un secondo il brodo primordiale si era raffreddato abbastanza da
consentire loro di muoversi liberi e ancora oggi, dopo quasi quattordici miliardi di anni, sono numerosissimi. Ma che
cosa sono i neutrini? Se potessimo osservare con un ideale e
potentissimo microscopio un fiore, le cellule del nostro cervello o le stelle del cielo, vedremmo che tutto ha origine da
un numero limitato di costituenti fondamentali, e tra essi i
neutrini. Elusivi come fantasmi, camaleontici, viaggiano indenni attraverso la materia arrivando dritti sino a noi dagli
angoli più remoti e nascosti dell’Universo. Per saperne di più
seguiremo i fisici che li studiano in laboratori sotterranei o in
luoghi estremi come i ghiacciai polari o le profondità marine.
Lucia Votano, Fisico, è stata Direttore del Laboratorio
Nazionale del Gran Sasso dell’INFN, prima donna a ricoprire tale incarico. Il laboratorio sotterraneo, il più grande
al mondo, è sede di esperimenti internazionali sulla materia
oscura dell’Universo e per lo studio dei neutrini. Dirigente di
Ricerca associata all’INFN, ha lavorato al CERN di Ginevra,
19
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
al laboratorio DESY, ad Amburgo, in seguito al Laboratorio
del Gran Sasso e dal 2014 nell’esperimento JUNO da costruire in Cina. E’ membro del Consiglio di Amministrazione
dell’Università Degli Studi Roma Tre. E’ membro del Consiglio Scientifico dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Coautore di più di 290 articoli scientifici pubblicati su Riviste Internazionali. E’ stata
Professore incaricato di Fisica Generale presso l’Università
di Urbino. E’ stata insignita dell’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica Italiana.
Franco Favero e Luca Fiorani
Che favola la scienza!
La scienza raccontata con le favole per bambini di tutte le età
Città Nuova Editrice, 2014
Questo libro è una raccolta di favole. Ognuna introduce
uno dei fenomeni naturali che più meravigliano i bambini.
Dopo ogni favola, una scheda scientifica spiega il fenomeno,
con linguaggio semplice. Il libro si rivolge più alla famiglia
che al bambino. Suggeriamo infatti che le favole siano lette
da genitori e figli insieme, in modo che i più grandi spianino
la strada ai più piccoli. Con la scusa della scienza, otterremo
così che la famiglia si riunisca attorno a un libro, invece che
attorno alla TV, in modo che ogni suo componente giochi un
ruolo attivo, parlando, chiedendo, raccontando...
Franco Favero nasce nel 1965 ma fino a pochi anni fa non
si era mai dedicato alla scrittura. Pratica molti sport (calcetto,
canoa, sci, bici), ascolta molta musica e legge quantità industriali di libri. Nel frattempo si laurea in ingegneria elettronica ma non chiedetegli di aggiustarvi la radio perché lavora
in un’azienda di informatica e di elettronica non se n’è più
occupato. Un po’ di anni fa si inventa di scrivere delle brevi storie con le quali tormenta colleghi, amici e malcapitati
che raggiunge via e-mail. Fortunatamente trova in suo figlio
Marco un supporter che lo convince a raccogliere i suoi racconti per bambini e a tentare la via del concorso letterario.
Franco è anche fotografo e Ca’ Gottardi (Venezia) ha ospitato la sua mostra personale “Il tempo, le case, le storie”.
Luca Fiorani si è laureato in fisica con lode nel 1990
all’Università di Padova, con una tesi in fisica delle particelle, svolgendo ricerche all’Università di Stanford e al CERN
di Ginevra. Nel 1996 ha conseguito il dottorato di ricerca
al Politecnico di Losanna con una tesi su misure laser di
variabili atmosferiche. Dal 1997 al 2000 ha lavorato presso l’Università di Napoli, occupandosi di telerilevamento
laser e satellitare. Dal 2000 è ricercatore dell’ENEA presso
il Centro Ricerche di Frascati dove si dedica a misure laser
di fenomeni naturali. Docente presso le università “Campus
Bio-medico”, “Lumsa” e “Tor Vergata”, è autore di numerose pubblicazioni. Dagli anni ‘90 si interessa di ecologia
ed è coordinatore dell’iniziativa interdisciplinare “EcoOne”.
Parallelamente, svolge un’intensa attività di divulgazione
scientifica e ha pubblicato il libro “Il Pianeta che scotta: capire il dibattito sui cambiamenti climatici” con il climatologo
Antonello Pasini.
20
Roberto Natalini, Andrea Plazzi (a cura)
Comics&Science
Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone”,
CNR, 2014
Comics&Science è la costola editoriale dell’edizione 2014
di Lucca Comics & Science, la sezione del festival Lucca
Comics & Games che esplora il rapporto scienza-intrattenimento. La pubblicazione nasce dalla visita presso il CERN
di Ginevra di un gruppo di fumettisti, alla ricerca di un’ispirazione scientifica per le loro storie. L’apparato redazionale è in collaborazione col CERN e approfondisce i temi
scientifico-filosofici illustrati dal fumetto. Tra le firme, il fisico delle particelle Marco Delmastro (CERN, esperimento
ATLAS) e l’astrofisico Amedeo Balbi (Tor Vergata, Roma).
Comics&Science @CERN è una pubblicazione del CNR –
Consiglio Nazionale delle Ricerche, che patrocina il progetto
Comics&Science.
Roberto Natalini (Roma, 1960) è laureato in matematica presso l’Università La Sapienza di Roma, ha conseguito
un dottorato di ricerca presso l’Università di Bordeaux ed è
attualmente Direttore dell’IAC-CNR (Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone”). Si occupa dello sviluppo di modelli matematici di fluidodinamica, problemi di
perturbazione singolare, analisi dei flussi di traffico su reti,
strutture biologiche e monitoraggio del patrimonio culturale. Svolge da alcuni anni un’intensa attività di divulgazione attraverso il sito “Maddmaths!” supportato dalla SIMAI
(Società Italiana di Matematica Applicata e Industriale),
dall’UMI (Unione Matematica Italiana) ed è presidente del
comitato europeo per la divulgazione dell’EMS (Europan
Mathematical Society).
Andrea Plazzi (Bologna, 1962) è laureato in matematica.
Si è occupato di ricostruzione di strutture biologiche da dati
sperimentali e dello sviluppo di motori geometrici per sistemi di modellazione 3D. Si occupa di fumetti dal 1977. Ha
collaborato con riviste e case editrici di settore, italiane ed
estere (Star Comics, Panini, Dark Horse), tradotto fumetti
dall’inglese e dal francese, in particolare comic book americani (Fantastic Four, Daredevil, Uncanny X-Men), e romanzi a fumetti.
Luca Granieri
Dio c’è e la scienza...
Scienza e fede in dialogo
Edizioni LaDotta, 2015
Qual è il rapporto tra il pensiero scientifico e quello religioso? Di conflitto o di reciproca indifferenza e/o diffidenza?
È possibile un dialogo tra l’uomo di scienza e quello di fede?
E cosa succede quando queste due dimensioni convivono
nello stesso individuo? Spesso, la scienza è tirata in ballo un
po’ per tutto, sia per minare che per sostenere la fede religiosa. Evidentemente c’è qualcosa che non quadra. Lo scopo
principale di questo libro è quello di discutere alcuni principali punti su cui diffidare in argomenti dai toni trionfalmente
decisivi, in un senso o nell’altro, riconducendoci il più delle
volte ad una immagine parziale o distorta di scienza da una
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
parte e fede dall’altra. Questo testo costituisce allora una introduzione, di stampo divulgativo, ai temi (specialmente a
quelli scientifici) che riguardano il rapporto scienza-fede, in
modo che il lettore possa poi approfondirli partendo da una
posizione più equilibrata rispetto al tenore del più comune
dibattito in materia.
Luca Granieri è Dottore di ricerca in Matematica. Ha
svolto attività di ricerca in diverse Università e Centri di ricerca. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche, nonché di scritti divulgativi e didattici.
Antonino Maria Ferro
Esercizi di matematica per giovani e giovanissimi
Aracne editrice, 2014
La Matematica è una materia di fondamentale importanza,
molto utile nel corso della vita, e iniziare a esercitarsi fin
dalla prima giovinezza consente di acquisire delle basi importanti per affrontare gli studi degli anni successivi. Oggi
l’importanza della Matematica è notevole, essa è alla base
di qualsiasi tipo di studi scientifici, dall’Informatica alle materie tecnologiche, quali, per esempio, Elettrotecnica, Meccanica, Elettronica, Chimica. Quindi iniziare ad esercitare
la memoria fin da piccoli è un passo obbligatorio. Questo
testo è stato studiato per allenare e velocizzare la mente dei
bambini. Nel volume non mancano dei cenni ad argomenti
di Geometria e di Fisica, spiegati in maniera che i giovani
possano comprenderne il significato.
Antonino Maria Ferro (Mazara del Vallo 1967) è diplomato in Elettrotecnica presso l’Istituto Tecnico–Industriale
di Mazara del Vallo, ha lavorato in diversi campi dell’industria e ha frequentato corsi di informatica e sulla sicurezza.
Attualmente si dedica allo studio di nuove fonti energetiche
e lavora presso l’Istituto Scolastico “San Gaspare Bertoni”
di Udine. Ha già pubblicato: Nozioni sull’Elettricità, Aracne
2012; Nozioni sull’antincendio, Aracne 2013.
Ermanno Bencivenga, Alessandro Giuliani
Filosofia chimica
Editori Riuniti university press, 2014
Questo non è un libro di filosofia della chimica. Non intende importare da un livello di riflessione più «elevato»
criteri e concetti che permettano di illuminare le oscurità di
una scienza particolare, rivelarne i paradossi, riordinarne i
presupposti. Intende invece trarre da una concreta attenzione
alla pratica di questa scienza lezioni di generale interesse per
un approccio articolato e complesso al mondo: per una categoria universale del pensiero – una vera e propria filosofia
– alternativa al riduzionismo fisicalista e al continuismo biologico. Sviluppando intuizioni di Goethe e Hegel, ma anche
di Boyle e Lavoisier, presenta la chimica come «scienza di
mezzo», aliena dal dogma che esista un livello fondamentale
di analisi della realtà, portatrice dell’idea che ci sia invece
per ogni oggetto di analisi un livello specifico (e sempre diverso) al quale il disegno che esso traccia sull’orizzonte del
mondo emerga nella sua forma più nitida.
Ermanno Bencivenga. Ordinario di filosofia presso l’U-
niversità di California; logico di fama, ha dato importanti
contributi alla filosofia del linguaggio, alla filosofia morale
e alla storia della filosofia. In Oltre la tolleranza, Manifesto
per un mondo senza lavoro e Parole che contano ha elaborato un’utopia politica. Per il grande pubblico ha scritto La
filosofia in sessantadue favole, La filosofia come strumento
di liberazione, Parole in gioco, Il piacere: indagine filosofica e Filosofia in gioco. È autore della tragedia Abramo e di
quattro raccolte di poesie. Ha fondato e diretto per trent’anni
(fino al 2011) la rivista internazionale di filosofia Topoi. Collabora al quotidiano Il Sole-24 Ore.
Alessandro Giuliani. Biologo e Primo Ricercatore presso
l’Istituto Superiore di Sanità, dove si occupa della modellizzazione matematica e statistica di sistemi biologici. Fa parte
del corpo docente del dottorato di ricerca in biofisica dell’Università “La Sapienza” di Roma e collabora con l’Università Keio di Tokio e con l’Università Rush di Chicago. Si è
occupato di fisica dei sistemi complessi, biochimica, chimica
organica, psicobiologia, neuroscienze, biologia molecolare
ed ecologia. Ha pubblicato 250 memorie scientifiche, dirige
la rivista Current Bioinformatics, è autore di Scienza: istruzioni per l’uso e coautore di L’ordine della complessità e
Scienza della natura e stregoni di passaggio.
Guido Corbò
Fisica per non fisici
Salani Editore, 2015
È troppo difficile imparare la fisica? Non è vero: con un
po’ di buona volontà chiunque è in grado di apprendere e
capire alcune questioni fondamentali che la riguardano. Dalla fisica classica – situazioni e fenomeni che di fatto sono
osservabili tutti i giorni e che è possibile interpretare molto facilmente – il lettore verrà accompagnato nel misterioso
mondo dell’infinitamente piccolo, descritto dalla meccanica
quantistica, per poi concludere il suo viaggio con la Teoria
della Relatività di Einstein. E non sarà un problema arrivare
agevolmente a comprendere il significato della famosa equazione E=mc2!
Guido Corbò insegna Fisica Generale all’Università La
Sapienza di Roma dove, presso il Dipartimento di Fisica,
svolge la sua attività di ricerca nel campo della fisica teorica
delle alte energie. Ha al suo attivo pubblicazioni sulle maggiori riviste internazionali specializzate nel settore, ma si è
anche interessato di informazione e divulgazione scientifica
collaborando a quotidiani come il Corriere della Sera e alla
trasmissione televisiva di Piero Angela Quark. Fisica a parte,
l’autore è pilota sportivo e appassionato velista.
Marco Ciardi
Galileo & Harry Potter.
La magia può aiutare la scienza?
Carocci editore, 2014
Cosa possono avere in comune Galileo Galilei, l’emblema
della scienza moderna, e Harry Potter, il maghetto uscito dalla penna di J. K. Rowling? Provate a scoprirlo in questo viaggio ai confini tra scienza, magia e fantasia, dove incontrerete
21
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
anche Newton lettore appassionato di Nicolas Flamel e Leopardi attento studioso di materie scientifiche, Kant alle prese
con la questione dell’esistenza degli spiriti e Frankenstein
affascinato dai segreti dell’alchimia e della chimica. Tutto
questo insieme a molti altri racconti, tra ippogrifi e pietre
filosofali, visionari e profeti, analisi scientifiche e ricerche
storiche. Con una riflessione sul modo in cui dovremmo insegnare, trasmettere e divulgare la cultura scientifica e i valori
della scienza moderna.
Marco Ciardi è professore associato di Storia della scienza e delle tecniche all’Università di Bologna. Si occupa prevalentemente dello sviluppo del pensiero scientifico nell’età
moderna e contemporanea. Fra le sue più recenti pubblicazioni: Esplorazioni e viaggi scientifici nel Settecento (BUR
2008); Reazioni tricolori. Aspetti della chimica italiana
nell’età del Risorgimento (Franco Angeli 2010); Le metamorfosi di Atlantide. Storie scientifiche e immaginarie da
Platone a Walt Disney (Carocci 2011).
Elaheh Pourabbas
Geographical Information Systems.
Trends and Technologies
CRC Press, 2014
Elaheh Pourabbas è ricercatrice presso l’Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica (IASI) “Antonio Ruberti”
-Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Nel 1992, si è
laureata in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli
Studi di Roma “La Sapienza” e nel 1997 ha conseguito il
Dottorato di Ricerca in Bioingengeria presso l’Università
degli Studi di Bologna. Nel 2005 è stata vincitrice di una
Fellowship Fulbright ed ha svolto l’attività di ricerca presso
University of California-Lawrence Berkeley National Laboratory, Berkeley, USA. I suoi attuali temi di ricerca sono i
seguenti: Sistemi Informativi Geografici (GIS), Query processing and Optimization, Data Warehousing e OLAP; Modellazione, Analisi ed Interrogazione di dati multidimensionali; Semantic Web. E’ autrice di oltre 50 pubblicazioni in
atti di congressi internazionali e in riviste internazionali.E’
membro di comitati scientifici di conferenze e riviste internazionali.
Maurizio Gasperini
Gravity, Strings and Particles
A Journey into the Unknown
Springer, 2014
Nuove forze della Natura? Nuove forme di energia oscura? Segnali da epoche remote precedenti il Big Bang? Lo
spazio-tempo in cui viviamo non e’ unico? Solo uno studio
approfondito e congiunto delle moderne teorie della gravita’, delle stringhe e delle particelle potrebbe darci risposte
a queste domande. Ma soprattutto potrebbe darci la chiave
di quello che probabilmente rappresenta uno dei piu’ grandi
ed affascinanti misteri della scienza attuale: oltre al tempo e
alle tre dimensioni dello spazio, esistono altre dimensioni nel
nostro Universo?
Maurizio Gasperini e’ professore ordinario di Fisica Te22
orica all’Università di Bari. È stato in precedenza ricercatore
all’Universita’ di Torino, “Academic Staff Member” all’Università della California (Santa Barbara), e Associato Scientifico alla Divisione Teorica del CERN (Ginevra) dove, in
collaborazione con Gabriele Veneziano, ha formulato e sviluppato un modello di universo primordiale basato sulla teoria delle stringhe. Ha al suo attivo circa duecento pubblicazioni sulla teoria gravitazionale, la fisica delle alte energie e
la cosmologia, con circa 6500 citazioni e un indice di Hirsch
h= 43. Ha ricevuto per due volte i premi internazionali conferiti dalla “Gravity Research Foundation” (USA) per saggi
di ricerca sull’interazione gravitazionale.
Edoardo Boncinelli
I sette ingredienti della scienza
Indiana Editore, 2015
Per molti di noi la pratica scientifica rappresenta un mondo difficile da decifrare: né la scuola né le discussioni che
popolano giornali e trasmissioni televisive ci aiutano a dialogare (anche in modo critico) con il complesso di attività
che chiamiamo scienza. Eppure mai come oggi la capacità
di interrogarsi su teorie scientifiche e innovazioni tecnologiche è stata rilevante anche per la nostra vita quotidiana: cosa
sono davvero le biotecnologie? L’omeopatia può curare o è
una pseudoscienza? È giusto non vaccinare i propri bambini?
Edoardo Boncinelli non riflette da filosofo, ma da scienziato.
Ai suoi occhi la scienza è una ricetta per affrontare grandi e
piccoli misteri della realtà. Ed è proprio da scienziato praticante – senza timore di prendere posizione – che ci guida
dentro il laboratorio dell’impresa scientifica e ci fornisce i
principali elementi per valutare se e come la scienza costituisca una grande e progressiva conquista o una minacciosa
prevaricazione ai nostri danni.
Edoardo Boncinelli (1941) è uno dei più famosi genetisti
italiani. Dopo venti anni da ricercatore al CNR di Napoli è
passato a dirigere il laboratorio di biologia molecolare del
San Raffaele di Milano. Nel 2011 il «Corriere della Sera»
ha incluso le sue scoperte scientifiche tra le 10 da ricordare
nella storia d’Italia.
Donatella de Rita
I vulcani, giganti di fuoco
il Mulino, 2015
Dall’Etna all’hawaiano Kilauea, dal Vesuvio all’islandese
Eyjafjallajökull, la storia dei vulcani parla di eventi catastrofici, ma anche di convivenze e sviluppo di grandi civiltà: la
loro pericolosità non ha infatti mai impedito all’uomo di tornare a vivere in aree devastate da un’eruzione. Il libro ci fa
scoprire e amare i giganti di fuoco spiegandoci come la loro
storia sia indissolubilmente legata a quella della vita sulla
terra, quale influenza abbiano sul clima globale, come interagiscano con l’ambiente e come possano rappresentare una
risorsa.
Donatella de Rita è Professore Associato presso l’Università Roma Tre dove insegna Vulcanologia per il corso
della laurea Magistrale e Introduzione alla Vulcanologia per
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
la laurea triennale. Ha conseguito il Diploma di Laurea con
pieni voti e lode presso l’Università degli Studi di Roma La
Sapienza nel 1976 e presso la stessa Istituzione è stato prima
borsista (1977-1881) e quindi Ricercatore (fino al 1986). Nel
1986 è divenuta Professore Associato e in tale ruolo ha prestato servizio presso il Dipartimento di Scienze Geologiche
della Sapienza fino alla sua opzione nel 1993 alla Università
di Roma Tre.
Francesco Giuliano
L’intrepido alchimista
Senso Inverso Edizioni, 2014
Sicilia, XVII secolo. Il barone Gervasio attende dalla moglie due gemelli, due eredi, che fin dall’infanzia dimostrano un’indole completamente opposta. Tiburzio, il prediletto
perché nato poco prima dell’altro, è vivace, disinteressato
allo studio e amante dei piaceri della vita; Alonzo è curioso, desideroso di sapere e approfondire. Quando, da adulti,
la donna amata da Alonzo viene data in sposa a Tiburzio,
il primo decide di partire per la provenza, dove conoscerà
l’alchimista Pierre Galien, che lo ospiterà, un erudito conte con il quale instaurerà un profondo rapporto intellettuale.
Ma anche in Provenza Alonzo, dopo aver riscoperto l’amore, sarà colpito da una nuova sofferenza. Da qui prenderà il
via, per il giovane protagonista, un nuovo percorso interiore
e culturale...
Francesco Giuliano, Maturità classica, Laurea in Chimica
(1971), già Docente di Chimica negli IIS di II grado, SVT e
Docente a contratto di Didattica della Chimica nella SSISSN (Univ. RomaTre), scrive in www.educa.univpm.it, in
CnS-La Chimica nella Scuola e in la Chimica e l’Industria.
È assertore dell’unità della Cultura come risulta da Humanist culture and scientific culture (Nuova Cultura, 2010), da
Second Roma Workshop on Past and Present Perception of
Science (Univ. RomaTre, 2013), dai suoi romanzi I sassi di
Kasmenai (Il Foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.2010), Il cercatore di tramonti (Il Foglio,2011), L’intrepido alchimista (Senso Inverso ed.,2014), la cui recensione è pubblicata nella rivista la Chimica e l’Industria Webn.7, e dai suoi libri di poesie M’accorsi d’amarti e Quando
bellezza m’appare (Libr.Ed.Urso, 2013).
Concetto Gianino, Antonino Giannì
La Fisica del Karate
Aracne editrice, 2014
Questo libro è il frutto dell’esperienza maturata nello svolgimento dei corsi “La Fisica del Karate” rivolti a studenti di
scuola secondaria superiore nell’ambito del Piano Nazionale
Lauree Scientifiche. Nell’opera sono trattati i metodi didattici utilizzati nei corsi e vengono riportati i risultati sperimentali delle misure effettuate. Il volume è destinato a tutti quelli
che desiderano comprendere le leggi della Fisica che regolano il movimento del corpo umano, agli insegnanti di Fisica,
per trarre spunti per l’approccio didattico, e agli istruttori di
karatè o di qualsiasi altro stile dell’arte marziale, per comprendere le potenzialità della loro pratica.
Concetto Gianino insegna Matematica e Fisica presso il
liceo scientifico “Enrico Fermi” di Ragusa e coopera al Piano Nazionale Lauree Scientifiche del dipartimento di Fisica e
Astronomia dell’Università degli Studi di Catania. Dal 2007
collabora con la sezione INFN della stessa città. È autore di
due libri sull’analisi dei dati sperimentali e di diversi articoli
di Didattica della Fisica. Dal 2007 pratica karate con il Maestro Giannì.
Antonino Giannì è maestro di karate, cintura nera 4° dan.
Pratica karate tradizionale dal 1980 e guida un dojo affiliato
alla Shotokan Karate–do International – Italia. Ha ottenuto
risultati agonistici di alto livello sia nazionale che internazionale. Dal 2007 collabora al progetto “La Fisica del Karate”,
nell’ambito del quale ha pubblicato diversi articoli specialistici.
Beniamino Danese
Laboratorio in scatola.
Esperimenti di scienze per la scuola primaria
Edizioni reinventore, 2015
Il libro accompagna un nuovo prodotto “Reinventore”, destinato alla Scuola Primaria, che contiene un intero laboratorio scolastico di esperimenti scientifici con materiali semplici. Il libro contiene tutte le istruzioni e i racconti di storia
della scienza adatti per lo storytelling in classe.
Beniamino Danese, dottore di ricerca in Fisica, è attivo
dal 2003 nel campo dell’insegnamento delle scienze, con lezioni e corsi dalla Scuola dell’Infanzia all’Università. Insieme al gemello Emanuele, nel 2008 ha fondato Reinventore
(www.reinventore.it), una società che produce kit e materiali
scientifici per le scuole di ogni ordine e grado.
Leopoldo Benacchio
Le parole del cielo
(illustrazioni di Maurizio Olivotto)
Bas Bleu Illustration, 2014
Piovono parole dal cielo e si insinuano silenziose nella nostra lingua. Noi le usiamo, ogni giorno, senza renderci conto
di quanto in esse sia racchiusa la storia millenaria del rapporto con questo grande compagno della nostra vita. È il cielo
infatti la “cavità” sotto cui nasciamo e viviamo, l’altra metà
dell’ambiente, visibile semplicemente alzando lo sguardo. È
lì, anche se non lo guardiamo quasi più e, soprattutto, non
lo usiamo come orologio, calendario, bussola come hanno
fatto per millenni, e fino a pochi anni fa, contadini e cittadini,
marinai e viaggiatori, analfabeti e dotti.
Leopoldo Benacchio. É Ordinario dell’Istituto Nazionale
di Astrofisica e insegna all’Università di Padova. Ha sviluppato vari progetti di ricerca italiani e internazionali nel campo delle reti e del calcolo applicato, anche su fondi europei
e industriali. Per sette anni è stato consigliere per il Ministro della Ricerca. Accanto all’attività di ricerca, dal 1995 si
dedica alla Comunicazione della scienza anche in ambiente
didattico. Ha pubblicato vari libri di Astronomia per il pubblico, tradotti in più lingue, e per la scuola, uno anche in
scrittura Braille. Dal 1998 ha sviluppato oltre trenta progetti
23
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
su Web. Per queste attività ha ricevuto premi nazionali e internazionali. Collabora con “Il Sole 24 ore”.
Alessandro Mangia
Molecole d’acqua.
Divagazioni di un chimico
MUP Editore, 2015
Perché “si prende la scossa”? Perché mescoliamo il caffè?
Che cosa è l’effetto serra? Come nasce un affresco? Perché si
scivola sul ghiaccio? Acqua “del rubinetto” o acqua minerale? A queste e ad altre numerose domande intende rispondere
il presente volume che, partendo dall’acqua, la molecola origine di tutte le forme di vita, ci guida nel mondo dei quattro
elementi alchemici (acqua, aria, fuoco e terra) con un percorso nella Chimica a noi più vicina. Non sembri azzardato
affermare che “tutto è Chimica”: disciplina fondamentale per
comprendere la natura e le sue leggi, parte integrante della
nostra cultura e del nostro vivere quotidiano, è alla base del
progresso scientifico e quindi economico e sociale. Alessandro Mangia utilizza non solo le conoscenze acquisite negli
anni di ricerca ma anche le sue curiosità personali per farci
conoscere un’ampia gamma di fenomeni che sono intorno a
noi. Un invito ad accostarci alla Chimica senza timore del
suo linguaggio solo apparentemente complesso; ricordando
le parole di Primo Levi, come tutte le lingue ha anch’essa un
proprio alfabeto.
Alessandro Mangia si è laureato in Chimica presso l’Università di Parma nel 1965. Dal 1986 è Professore Ordinario
di Chimica Analitica. E` stato Preside della Facoltà di Scienze dell’Università di Parma dal 1999 al 2009, quindi Prorettore e Delegato alla Ricerca dal 2009 al 2013. Nel 2011
gli è stata conferita la medaglia Arnaldo Liberti per meriti
scientifici dalla Divisione di Chimica Analitica della Società
Chimica Italiana. E` stato docente di Chimica Analitica in
diversi Corsi di laurea, Scuole di specializzazione e Corsi per
Master Universitari. La sua attività di ricerca, documentata
da un’ampia produzione scientifica, ha riguardato inizialmente lo studio della struttura delle molecole e dei cristalli
e in seguito lo sviluppo di nuove tecniche di analisi e la loro
applicazione nei settori dell’ambiente, dei materiali, dei beni
culturali e della sicurezza e qualità degli alimenti.
Valeria Galletti
Movimenti di una sinfonia geometrica
Alessandro Dominioni Editore, 2015
Nel libro Movimenti di una sinfonia geometrica ogni capitolo è una variazione di un unico tema sinfonico: la lettura
che un “giovane” matematico medioevale fa dell’opera di un
“anziano” matematico greco; così i matematici Fibonacci ed
Euclide, a distanza, idealmente, dialogano, interrogandosi e
rispondendosi reciprocamente. Poiché la Matematica non è
stata dettata da marziani in un tempo indefinito, nella forma
in cui oggi la conosciamo, ma è cresciuta nella storia con
l’uomo, nel libro si risente parlare l’antica lingua dei padri:
si esplorano i tempi in cui la geometria rappresentava un prezioso appoggio che rendesse sicuro ogni passo matematico,
24
senza troppe mediazioni simboliche.
Valeria Galletti si è laureata con lode in Matematica
all’Università Statale di Milano: la tesi è parte del progetto
di pubblicazione dei quaderni di Corrado Segre, e riguarda le
geometrie non euclidee. Si è poi perfezionata in Matematica
e Didattica della Matematica presso l’Università Bocconi di
Milano, con un lavoro sulla geometria degli alveari; attualmente insegna al liceo. Da studentessa ha giocato a basket e
adora la musica di Beethoven.
Andrea Frova, Mariapiera Marenzana
Newton & Co. geni bastardi.
Rivalità e dispute agli albori della fisica
Carocci editore, 2015
Sullo sfondo tormentato e vitale dell’Inghilterra del xvii
secolo – guerre civili, regicidio e tirannia, peste e incendio di
Londra – si stagliano le figure dei padri fondatori della Royal
Society, con le loro vicende biografi che e conquiste intellettuali. Ingegni sublimi, ma soggetti a umane e talora meschine
passioni, che li indussero a opporsi l’un l’altro talora con sorprendente acrimonia. Dallo sconcertante “divino” Newton
al poliedrico ma dispersivo Hooke, dal pio astronomo reale
Flamsteed al mondano Halley, dal grande architetto Wren
al nobile Leibniz, e poi Huygens, Hevelius e altri ancora. Il
libro illustra i traguardi scientifici di quei geni e i loro difficili
ma stimolanti rapporti anche con i maggiori scienziati che
operavano in Francia, Germania e Olanda.
Andrea Frova, già ordinario di Fisica generale alla Sapienza Università di Roma, è autore di numerose pubblicazioni su riviste internazionali nell’ambito della fi sica e della
spettroscopia dei semiconduttori e di libri di divulgazione
scientifica, di musicologia e di narrativa, tradotti in varie
lingue. Ha pubblicato la sua autobiografia con il titolo La
passione di conoscere (bur-Rizzoli, 2012).
Mariapiera Marenzana, già docente di Lettere nei licei,
saggista, ha scritto L’omaggio di Galileo (Chimienti, 2010)
e, con Andrea Frova, Parola di Galileo (bur-Rizzoli, 1998).
Umberto Bottazzini
Numeri.
Raccontare la matematica
il Mulino, 2015
Uno, due, tre, ... conosciamo a memoria la successione dei
numeri. Ma cosa sono? E da dove vengono? Sono forse un
dono del buon Dio, per citare la battuta di un grande matematico? O sono invece una creazione umana a partire da una
proprietà innata che condividiamo con altre specie animali?
I numeri sono protagonisti di una grande avventura che ha
inizio migliaia di anni fa nella civiltà babilonese, in quella egizia, in Cina, e poi nella cultura inca e maya. Numeri
che esprimono rapporti indicibili per i seguaci di Pitagora.
Simboli per il nulla e cifre arcane che dalle regioni dell’India vedica si diffondono in Occidente e nel resto del mondo.
Astratti interpreti di una storia al tempo stesso sacra e profana, dove la perfezione della Creazione si coniuga con i libri
mastri dei mercanti medioevali, e i loro numeri «falsi» con i
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
numeri reali e immaginari creati dalla fantasia dei matematici.
Umberto Bottazzini è professore ordinario di Storia della
matematica nell’Università di Milano. Tra i suoi libri: «La
serva padrona. Fascino e potere della matematica» (con E.
Boncinelli, Cortina, 2000), «La patria ci vuole eroi» (con P.
Nastasi, Zanichelli, 2013). Nel 2006 ha vinto il premio Pitagora per la divulgazione matematica. È fellow dell’American Mathematical Society, che nel 2015 gli ha attribuito
il Whiteman Memorial Prize per i suoi lavori di storia della
matematica. Collabora con il «Sole 24 ore».
Sergio Fabris
Numeria.
Vite di grandi matematici e loro intuizioni
Edizioni Ediscere, 2015
L’opera illustra la vita di alcuni fra i più grandi matematici
vissuti dall’antichità fino ai giorni nostri, e le loro geniali
intuizioni. I matematici di cui il libro si occupa (una trentina
in tutto) sono stati scelti non solo per il contributo che hanno
dato allo sviluppo delle conoscenze, ma anche per la singolarità delle loro vite. Il libro ha volutamente carattere divulgativo, privilegia la chiarezza espositiva e la comprensibilità
al rigore matematico; fornisce quindi in modo sintetico - ma
corretto, e non banale - quelle nozioni che dovrebbero far
parte del bagaglio di conoscenze di qualsiasi persona di cultura.
Sergio Fabris – classe 1936, laureato in fisica, ha maturato la sua esperienza nel campo dell’elaborazione elettronica
dei dati e nella formazione del personale in aziende di importanza internazionale. Ha pubblicato con successo due libri e
numerosi articoli inerenti la programmazione dei computer.
Giovanni Bignami, Andrea Sommariva
Oro dagli asteroidi e asparagi da Marte.
Realtà e miti dell’esplorazione dello spazio
Mondadori Università, 2015
Dalla fine del progetto Apollo (1972) nessuno ha più lasciato la Terra. Erano gli anni in cui il budget della NASA
raggiungeva un incredibile 4% del PIL degli Stati Uniti. Da
allora ad oggi, la Stazione Spaziale ha rappresentato la più
grande impresa di politica spaziale perchè ci ha insegnato a
lavorare insieme. Insieme torneremo fuori dalla Terra, verso
Marte. Nel futuro globale postcapitalistico, creeremo imprese pubblico-private per trarre profitto dall’attività spaziale.
Gli asteroidi sono una miniera (letteralmente) di materiali
pregiati, capaci di ripagare un investitore meglio di chi avesse comprato terreni nel Klondike prima della corsa all’oro,
ma anche di allenare uomini (e donne) e mezzi alle difficili
missioni nello spazio profondo.
Giovanni Bignami è uno degli astrofisici più famosi in
Italia ed in Europa. Accademico di Francia e dei Lincei, è
stato presidente della Agenzia Spaziale Italiana, del Comitato Mondiale per lo Spazio (COSPAR) e ora dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Ha scritto centinaia di pubblicazioni
e diretto missioni spaziali, ricevendo premi in USA, Francia
(Legion d’Onore) e Italia. Crede nella comunicazione multimediale come mezzo, anche politico, di connettere scienza e
cittadini. È opinionista su «La Stampa» e «L’Espresso», ed
è in TV con SKY e RAI (Piero Angela) e con RAI Scuola.
I suoi libri sono tradotti in sette lingue. Con Mondadori ha
pubblicato: Cosa resta da scoprire (2011), Il futuro spiegato
ai ragazzi (con C. Bellon, 2012) e ll mistero delle sette sfere
(2013).
Andrea Sommariva, economista, dopo avere lavorato per
organismi internazionali, ha passato lunghi anni in Estremo
Oriente dove ha collaborato, come consulente, per varie società internazionali. Il suo interesse per l’astronautica nasce
da una recente collaborazione con Giovanni Bignami e da
lunghe discussioni sui possibili riflessi dell’uso dello spazio
sull’economia mondiale e sulle relazioni internazionali. Attualmente è membro dell’Accademia Internazionale dell’Astronautica. Ha pubblicato due libri sulla storia monetaria
della Germania e sull’unificazione monetaria in Europa. Recentemente, ha pubblicato con Giovanni Bignami A Scenario for Interstellar Exploration and Its Financing (Springer
Briefs in Space Development, 2013). Collabora con la rivista
«Astropolitics», dedicata all’analisi delle implicazioni politiche, economiche e militari dell’uso dello spazio.
Roberto Chiappi
Project Management Problem solving Decision Making.
Tecniche di pianificazione, valutazione, decisione e gestione
Matematicamente.it, 2015
Questo libro, scritto in maniera piana e non specialistica,
è destinato principalmente a coloro che nelle aziende, nelle
università e nella scuola si occupano, anche come studenti,
di ingegneria gestionale, di economia, di matematica, di psicologia, di filosofia, di gestione, di organizzazione ma pure
di nuovi filoni di ricerca interdisciplinare come l’economia
comportamentale, le neuroscienze e la neuroeconomia. Esso
può essere di particolare utilità anche per coloro che, nel lavoro di gruppo, hanno/avranno responsabilità di project management e decision making e vogliono sviluppare le proprie
capacità di problem solving.
Roberto Chiappi (1945) si è laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano (1971) e dopo il corso Allievi ufficiali dell’Accademia Navale di Livorno, ha prestato
servizio a Roma presso l’ufficio statistica, meccanografia e
ricerca operativa dello Stato Maggiore della Marina Militare.
Dopo aver conseguito il master alla Scuola Superiore Enrico
Mattei è entrato nel gruppo E.N.I. dove ha lavorato per circa
30 anni, nei settori della analisi degli investimenti, ricerca
operativa, pianificazione strategica, formazione e project
planning. Ha pubblicato libri (F. Angeli, Springer Verlag,
Scuola Mattei) e articoli (Italia Grafica, Ricerca Operativa, Ingegneria Economica, Impiantistica Italiana) su questi
argomenti; ha svolto attività di formazione presso aziende,
università e associazioni professionali. Attualmente si occupa di ricerca e formazione negli ambiti di tecniche di project
management, problem solving e decision making. Collabora
con il sito www.matematicamente.it. Con cui ha pubblicato
25
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
il libro: “Problem-solving 102 nomi per 102 idee, frammenti
d’autore”.
Giuseppe Conti
Storia (e non solo) della Matematica
Zadig editore, 2014
Questo libro vuole dare un contributo all’inversione di
tendenza che il nostro Paese deve attuare per ovviare alla
carenza di ricercatori scientifici, creando un sen- tiero nuovo
e avvincente per l’apprendimento della matematica. L’inversione di ten- denza può avvenire solo se si agisce sin dalle scuole primarie e secondarie. Il target di questo nuovo
approccio devono essere i giovanissimi, ed è con loro che
dobbiamo creare le condizioni del cambiamento. Con questo
libro vogliamo cercare di fare assimilare la matematca tramite un percorso storico che affascini gli studenti, facendo loro
capire che la matematica non è un elemento astratto, ma che
fa parte della vita di tutti i giorni e permette di avanzare. Il
libro è diviso in due parti: la prima, in cui viene presentata la
storia della matematica dalle civiltà antiche sino ai giorni nostri in modo molto scorrevole. La seconda, invece, contiene
degli approfondimenti monotematici per gli studenti o lettori
più agguerriti.
Giuseppe Conti è laureato in Matematica presso l’Università di Firenze con 110 e lode. Attualmente è Professore
di ruolo di Istituzioni di Matematiche presso il Corso di Laurea in Architettura dell’Università di Firenze; inoltre insegna
Analisi Matematica presso il Corso di Laurea in Ingegneria
Meccanica dell’Università di Firenze. Il Prof. Conti è autore di numerosi libri di testo per l’Università e per la scuola
superiore. I suoi campi di ricerca l’Analisi Funzionale non
lineare, soprattutto per quanto riguarda le applicazioni alle
equazioni differenziali e alle equazioni integrali. In questo
campo è autore di circa 50 pubblicazioni scientifiche in riviste internazionali.
Maria Grazia Ciaccio, Giovanna Cultrera
Terremoto e rischio sismico
Ediesse, 2014
Un libro che vuole fare chiarezza su un fenomeno naturale
che interessa l’Italia in modo particolare. Le autrici, ricercatrici sismologhe dell’INGV, si rivolgono a un pubblico di
non addetti ai lavori per spiegare le basi scientifiche del fenomeno, l’impatto sociale che un sisma può avere sulla società
e, infine, i modi attraverso i quali possiamo evitare che i terremoti si trasformino in catastrofi di grandi dimensioni. Solo
negli ultimi anni abbiamo assistito a tre terremoti che hanno
provocato molte vittime e ingenti danni. E tra tutte le catastrofi naturali che si abbattono sul nostro paese, sono proprio
i sismi a causare i danni più gravi e il maggior numero di
morti. Eppure impedire che un evento naturale si trasformi
in catastrofe si può, anche in una delle nazioni europee a più
alta sismicità come l’Italia. Come? Con la prevenzione del
rischio.
Maria Grazia Ciaccio. Ricercatrice a tempo determinato
presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, se26
zione Sismologia e Tettonofisica, ha conseguito il dottorato
di ricerca in Scienze della Terra presso l’Università di Parma.
È autrice di diverse pubblicazioni scientifiche sull’analisi di
sequenze sismiche, sulla sismotettonica dell’area italiana e
sullo studio delle proprietà dell’interno della Terra.
Giovanna Cultrera. Ricercatrice a tempo indeterminato
presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sezione Sismologia e Tettonofisica. È autrice di diverse pubblicazioni scientifiche che riguardano gli effetti del sottosuolo
e della sorgente sismica sul movimento del terreno, con ricadute sulla pericolosità sismica.
Marco Fontani, Mariagrazia Costa, Mary Virginia Orna
The Lost Elements: the Periodic Table’s Shadow Side
Oxford University Press, 2014
I chimici possiedono un oggetto unico che non trova paragone in altre discipline: la tavola periodica degli elementi.
In quasi due secoli di cambiamenti radicali della scienza, la
tavola periodica ha finito con il racchiudere al suo interno
circa 120 elementi ma essa non è sempre stata così. Molti
sono stati i corpi vi fanno parte legalmente, come ad esempio
il ferro, l’oro ecc. Altri sono stati inseriti al pari di inquilini
abusivi, con sotterfugi, con la forza o con pericolosi azzardi.
Seguire la storia di quelle scoperte, rivelatesi false, attraverso
i documenti d’archivio e le fonti storiche conservate in perduti ripiani si è rivelato un vero rompicapo e al tempo stesso
un’appassionante caccia al tesoro. Le scoperte degli elementi che in seguito si sono rivelate errate non sono poche; molti
di più sono gli autori di questi falsi ma data la non facile
reperibilità del materiale e la cura con la quale i presunti scopritori hanno cancellato le tracce dei loro passi, questo libro
potrà somigliare più ad un giallo.
Marco Fontani è nato a Firenze il 5 maggio 1969. Laureato in chimica presso l’Università di Firenze e Dottore di
Ricerca in scienze chimiche presso l’Ateneo Perugino, nel
1999 ottiene una posizione permanente all’Università di
Siena che lascia nel 2003 per tornare all’Ateneo Fiorentino.
Marco Fontani ha al suo attivo oltre 120 pubblicazioni di chimica dei materiali, chimica organometallica, elettrochimica
nonché di storia della chimica. Nel 2009 pubblica il libro di
storia della chimica De Reditu Eorum: sulle tracce degli elementi scomparsi (Società Chimica Italiana) seguito da The
Lost Elements: the Periodic Table’s Shadow Side (Oxford
University Press, 2015) e Science History: A Traveler’s Guide (American Chemical Society, 2015). Marco Fontani è socio (1997) e membro del Direttivo (2013) del Gruppo Nazionale di Fondamenti e Storia della Chimica; istruttore di nuoto
e insegnante volontario presso l’Ospedale pediatrico Meyer.
Mariagrazia Costa è nata a Firenze il 28 dicembre 1933;
è laureata in chimica, con indirizzo chimico-fisico. Assistente Ordinaria presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze. Dall’anno 1986 fa parte del Laboratorio di
Ricerca Educativa in Didattica Chimica e Scienze Integrate
del Dipartimento di Chimica. Nel 1991 è divenuta socia del
Gruppo Nazionale di Storia e Fondamenti della Chimica. Ha
al suo attivo oltre 230 pubblicazioni e 10 audiovisivi e alcuni
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
libri tra i quali De Reditu Eorum: sulle tracce degli elementi
scomparsi (Società Chimica Italiana, 2009) e The Lost Elements: the Periodic Table’s Shadow Side (Oxford University
Press, 2015).
Mary Virginia Orna, nata il 4 luglio 1934, ha conseguito
il dottorato di ricerca (PhD) con indirizzo in chimica analitica presso la Fordham University nel 1962. Mary Virginia
è stata professoressa di chimica presso il College of New
Rochelle, New Rochelle, (New York), ma ha insegnato per
brevi periodi al National Institute of Environmental Health
Sciences, Research Triangle Park in North Carolina nonché
presso The Hebrew University di Gerusalemme in Israele ed
infine presso la New York University. Mary Virginia è autrice o editore di 14 libri. È inoltre autrice di oltre 100 articoli
scientifici sulla chimica del colore, archeo-chimica e chimica analitica.
Anna Cerasoli
Tutti in festa con Pi Greco
Editoriale Scienza, 2015
In tutto il mondo, il 14 marzo è il giorno del Pi Greco:
un numero affascinante e misterioso, presente in moltissime
occasioni della vita quotidiana. Perché proprio questa data?
Perché, nella notazione anglosassone, presenta la sequenza di numeri 314, ovvero le prime tre cifre del Pi Greco.
In “Tutti in festa con Pi Greco”, la nota divulgatrice Anna
Cerasoli racconta la geniale idea di Archimede di Siracusa,
che più di 2000 anni fa inventò un metodo innovativo per
calcolare le infinite cifre decimali di questo numero. Alla
sorprendente scoperta, l’autrice intreccia non solo le vite di
altri studiosi dell’antichità, ma anche curiosi approfondimenti, giochi e attività per celebrare in allegria questa festa
della matematica.
Anna Cerasoli: ha insegnato matematica nella scuola
secondaria e da anni si dedica alla divulgazione in forma
narrativa di questa materia. È considerata tra le autrici più
significative e di successo nel settore: i suoi libri sono tradotti
in molte lingue e costituiscono un utile supporto all’insegnamento della matematica. Ha pubblicato diversi libri: Gatti
neri gatti bianchi, L’insieme fa la forza, I magnifici dieci e
La sorpresa dei numeri (Editoriale Scienza); Mister Quadrato (Sperling & Kupfer); La grande invenzione di Bubal, 10
+, il genio sei tu, Le avventure del Signor 1, La geometria
del faraone (Emme Edizioni); Sono il numero 1, Io conto,
Tutti in cerchio, Matemago (Feltrinelli). Ha scritto inoltre,
assieme al fratello Mauro, vari manuali scolastici editi da
Zanichelli.
Maurizio Cheli
Tutto in un istante.
Le decisioni che tracciano il viaggio di una vita
Minerva Edizioni, 2015
L’avventura aeronautica e spaziale è una gigantesca avventura umana e, attraverso il racconto di alcune tappe del
percorso di Maurizio, di esperienze a volte straordinarie e
complesse, ma anche spesso semplici e quotidiane, questo
libro rende all’Uomo con la maiuscola la sua posizione centrale.
Maurizio Cheli (Modena, 1959) ha conseguito la laurea
in Scienze Aeronautiche presso l’Accademia Aeronautica di
Pozzuoli. Nel 1988 è il primo del corso all’Empire Test Pilot’s School di Boscombe Down, Inghilterra, e diventa pilota
collaudatore sperimentatore. Entra poi alla European Space
Agency (ESA) e viene inviato al Johnson Space Center di
Houston della NASA, dove nel 1996 sullo Space Shuttle Columbia partecipa alla missione STS-75 Tethered Satellite in
cui ricopre, primo italiano, il ruolo di Mission Specialist. Ha
fondato CFM Air, che si occupa di progettazione di velivoli
leggeri avanzati e DigiSky che sviluppa elettronica di bordo per velivoli sportivi. Laurea in Ingegneria Aerospaziale
all’Università di Houston, una in Scienze Politiche all’Università di Torino e un Master in Business Administration
(MBA) all’ESCP Europe di Parigi. Ha al suo attivo 380 ore
di attività spaziale e più di 5000 ore di volo su 100 tipi di
velivoli diversi.
Bruno Codenotti
Un biglietto di sola andata.
Un invito alla Logica e alla Teoria dei Giochi
Edizioni Altravista, 2015
Cosa si nasconde dietro a un paradosso? Siamo di fronte
a giochi di parole e a divertenti rompicapo oppure si tratta
di astruse sottigliezze filosofiche? Dal ragionamento logico
all’incontro con i paradossi, dalla scoperta di verità inaccessibili alla deduzione sino all’interazione tra il ragionamento
logico di un individuo e quello di altri, il libro ci conduce,
attraverso la vita del protagonista, in un percorso affascinante, rivelando al lettore alcuni concetti chiave di logica o di
teoria dei giochi.
Bruno Codenotti è nato a Brescia nel 1959 ed è direttore di ricerca del CNR a Pisa. Ha insegnato presso varie
Università negli Stati Uniti e ha svolto attività di ricerca in
informatica teorica e matematica computazionale. Dal 2010
si dedica alla divulgazione scientifica
Ines Mussi
Una missione speciale
Liber Iter Edizioni elettroniche, 2015
Una missione speciale”, edito dalla Liber Iter Edizioni elettroniche, appartiene al genere della narrativa scientifica per
ragazzi ed è arricchito da schede di approfondimento e link a
documentari interessanti. Ha una traduzione in spagnolo per
favorire una metodologia CLIL. Questo libro è una ricerca
didattica che promuove nei ragazzi la connessione tra saperi
(scientifici e non) e la comprensione (come educazione alla
pace); stimola la costruzione di un atteggiamento etico nelle scelte individuali, e riflessivo, che consenta di assumere
un punto di vista critico sul sapere; apre alla consapevolezza che il nostro secolo è caratterizzato da alcune certezze e
molte incertezze, che comportano rischi, fatti imprevedibili
e inattesi, con i quali dobbiamo imparare a crescere. E’ un
racconto scritto per suscitare coinvolgimento emotivo nei ra27
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
gazzi attraverso un linguaggio scientifico, anche rigoroso, e
non scientifico.
Ines Mussi è nata a Massa, dove vive. E’ insegnante di
Matematica e Scienze nella Scuola Secondaria di I grado.
Ha partecipato a numerosi corsi di formazione e di aggiornamento sia sulla didattica che sull’organizzazione e gestione
della scuola. Da diversi anni realizza progetti sui temi dell’educazione ambientale, dell’innovazione metodologica e della prevenzione della dispersione scolastica.
Cristoforo Russo
Viaggio in Maremma
Moroni Editore, 2015
Geopidu, La mia guida alla geologia - Viaggio in Maremma è un libro per ragazzi nato dalla collaborazione tra
docenti del Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e
dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Siena, docenti
ed alunni di scuola Primaria e Secondaria di primo grado e
con la partecipazione di ricercatori dello IEMEST (Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia). La finalità
del presente volume è sensibilizzare e diffondere, a partire
dall’età scolare, una corretta cultura scientifica, con particolare riferimento alle Scienze della Terra.
Cristoforo Russo, docente di Scienze Matematiche presso
la Scuola Secondaria di I di Semproniano (Gr) e dottorando
di ricerca in Scienze della Terra, Ambientali e Polari presso
l’Università degli Studi di Siena.
Fritjof Capra, Pier Luigi Luisi
Vita e Natura.
Una visione sistemica
Aboca Edizioni, 2014
Dall’autore de Il Tao della fisica e La rete della vita, e
dall’autore de L’ emergenza della vita e Mente e vita. Negli ultimi trent’anni, nella scienza d’avanguardia, è emersa
una nuova concezione sistemica della vita. Complessità, reti,
network e pattern di organizzazione hanno ricevuto una rinnovata attenzione portando a un approccio innovativo, detto
approccio sistemico. Questo volume integra in un unico quadro teorico coerente le idee, i modelli e le teorie che sono il
fondamento della visione sistemica della vita. Esplorando a
360° la storia e le diverse discipline scientifiche, gli autori
analizzano la comparsa di termini chiave come autopoiesi,
strutture dissipative, social network e la comprensione sistemica dell’evoluzione. Si discutono inoltre le implicazioni
dell’approccio sistemico alla vita per l’assistenza sanitaria,
il management e le crisi globali a livello ecologico ed economico. Scritto con spirito divulgativo, il testo si propone
anche come una lettura essenziale per studenti e ricercatori interessati a comprendere la nuova concezione sistemica
della vita e le sue implicazioni nelle varie discipline delle
scienze naturali e sociali: dall’economia alla politica, fino
alla medicina, la psicologia, l’ecologia e il diritto.
Pier Luigi Luisi (Piombino, LI 23.05.1938) è professore
di Biochimica all’Università di Roma Tre. Ha iniziato la sua
carriera all’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia a Zurigo
28
(ETHZ), dove è diventato professore di Chimica e ha dato
inizio al progetto interdisciplinare Cortona Week. Il suo principale interesse di ricerca riguarda gli aspetti sperimentali,
teorici e filosofici dell’origine della vita e dell’auto-organizzazione dei sistemi naturali e sintetici.
Fritjof Capra (Vienna, 01.02.1939) è fondatore e Direttore del Center for Ecoliteracy a Berkeley in California e insegna presso lo Schumacher College nel Regno Unito. È fisico,
si occupa di Teoria dei sistemi e negli ultimi trentacinque
anni si è impegnato in una riflessione sistematica delle implicazioni filosofiche e sociali della scienza contemporanea.
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Area B
Scienze biologiche e della
salute
Giovanni Sogari e Paul Vantomme
A tavola con gli insetti
Mattioli 1885, 2014
L’allevamento e il commercio di insetti, per consumo
umano e come mangime per animali, rappresentano una possibile risposta alle sfide di Expo Milano 2015. Questi animaletti potrebbero diventare una nuova fonte di cibo sostenibile, economica e nutrizionale. Cavallette, grilli, larve di
coleottero, formiche, scarabei e falene fanno già parte della
dieta di quasi due miliardi di persone. Il libro vi porterà in
un viaggio alla scoperta dell’entomofagia: dagli aspetti storici alla loro percezione nell’immaginario collettivo, dall’utilizzo come fonte proteica negli allevamenti animali al loro
impiego in cucina. Questo libro, unico nel suo genere pubblicato in Italia, cercherà di scoprire se il mangiare gli insetti da
tradizione alimentare tipica di alcuni popoli, potrà diventare
in futuro una nuova fonte di nutrimento per l’intero pianeta.
Giovanni Sogari, laurea in Scienze Gastronomiche e dottorato presso la Scuola di Dottorato per il Sistema Agroalimentare - Agrisystem dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore a Piacenza, è ora assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università degli
Studi di Parma. Esperto in comunicazione alimentare e sulle
nuove dinamiche comportamentali dei consumatori, si occupa di progetti internazionali in tema di prodotti tipici, biotecnologie alimentari e sostenibilità del settore vitivinicolo.
Negli ultimi anni ha collaborato con la Fondazione Qualivita
di Siena per la redazione di pubblicazioni in tema di prodotti
tradizionali e con il settimanale Voce di Carpi scrivendo articoli sulle tematiche legate al cibo nella rubrica “Dispensa
alimentare”.
Paul Vantomme, belga, è un ingegnere agrario e dal 1978
lavora per la Food and Agriculture Organization (FAO) in
progetti internazionali sul sistema agro-forestale. Dal 1996
coordina il programma della FAO per promuovere i “prodotti forestali non legnosi”, come ad esempio i prodotti alimentari selvatici, funghi e piante medicinali. Tra i suoi obiettivi
vi è quello di migliorare il contributo delle aree forestali alla
sicurezza alimentare. Dal 2002 Paul Vantomme si occupa
di attività volte alla sensibilizzazione e comunicazione della promozione degli insetti commestibili all’intero del Programma della FAO “Edible insects”.
L. Aldo Ferrara, Delia Pacioni
A tavola con il diabete: come prevenirlo e controllarlo senza
perdere il piacere del cibo
EdiSES, 2015
Suggerire stili di vita orientati al benessere, consigliare i
piatti giusti per curare o prevenire specifiche malattie o di-
sturbi senza imporre al palato inutili sacrifici, restituire la
gioia della buona tavola senza sottovalutare i propri problemi: questa l’ambizione della collana Gusto & Salute. Frutto della lunga esperienza maturata dagli autori nella pratica clinica, ciascun volume si apre con un’introduzione alla
patologia, con particolare attenzione alle sue manifestazioni
cliniche, alle complicanze che possono insorgere se non adeguatamente affrontata, all’importanza di modificare determinati comportamenti e ai principi nutrizionali cui attenersi.
Segue un ampio ricettario, concepito come utile strumento
per mangiare in modo equilibrato e salutare con pietanze varie e appetitose.
L. Aldo Ferrara. Nato a Napoli nel 1950, si è laureato
in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Napoli “Federico II” e ha conseguito le specializzazio- ni in Medicina
Interna e Cardiologia. È docente di Medicina Interna presso
la “Federico II”, dove insegna nel corso di laurea specialistica in Medicina e nel corso di laurea in Dietistica. Ha tenuto
il corso “Mediterranean Diet, Health and Cul- ture” presso la
Portland State University, Oregon (USA). È autore di numerose pubblicazioni, la maggior parte delle quali su riviste in
lingua inglese di rilevanza internazionale.
Si dedica alla coltivazione di prodotti mediterranei tipici
nel suo orto in penisola sorrentina, che cura personalmente.
Delia Pacioni. Nata ad Avellino nel 1955, si è laureata in
Dietistica e in Scienze del- le Professioni Sanitarie presso
l’Università di Napoli “Federico II”. Svolge attività assistenziale e di ricerca presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia della “Federico II”, dove insegna Tirocinio tecnicopratico per il corso di Psicopatologia Alimentare nel corso
di laurea in Dietistica. È autrice di numerose pubblicazioni
scientifiche nel campo della Nutrizione Clinica e co-autrice
di diversi manuali di Nutrizione.
L. Aldo Ferrara, Delia Pacioni
A tavola con l’ipertensione: come prevenirla e controllarla
senza perdere il piacere del cibo
EdiSES, 2015
Suggerire stili di vita orientati al benessere, consigliare i piatti giusti per curare o prevenire specifiche malattie
o disturbi senza imporre al palato inutili sacrifici, restituire la gioia della buona tavola senza sottovalutare i propri
problemi: questa l’ambizione della collana Gusto & Salute.
Frutto della lunga esperienza maturata dagli autori nella pratica clinica, ciascun volume si apre con un’introduzione alla
patologia, con particolare attenzione alle sue manifestazioni
cliniche, alle complicanze che possono insorgere se non adeguatamente affrontata, all’importanza di modificare determinati comportamenti e ai principi nutrizionali cui attenersi.
Segue un ampio ricettario, concepito come utile strumento
per mangiare in modo equilibrato e salutare con pietanze varie e appetitose.
L. Aldo Ferrara. Nato a Napoli nel 1950, si è laureato
in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Napoli “Federico II” e ha conseguito le specializzazio- ni in Medicina
Interna e Cardiologia. È docente di Medicina Interna presso
29
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
Scienze biologiche e della salute
I primi 3 libri classificati
Luigi Gallimberti
C’era una volta un bambino...
Le basi neuroscientifiche del buon senso
Book Editore, 2014
Nicolò Carnimeo
Come è profondo il mare
La plastica, il mercurio, il tritolo e il pesce
che mangiamo
Chiarelettere, 2014
Maurizio D’Incalci, Lisa Vozza
Come nascono le medicine.
La scienza imperfetta dei farmaci
Zanichelli 2014
C’era una volta un bambino… la cui vita
si svolgeva senza la presenza di tablet o
smartphone. Oggi quel bambino sta scomparendo. Il bambino nuovo è stato denominato
nativo digitale. I nativi digitali sono bambini nati all’inizio del terzo millennio. Questo
libro si occupa di loro. E, unendo la ricerca
neuroscientifica alle piú elementari basi del
buon senso, si rivolge soprattutto ai loro genitori e a quanti si trovano ad avere responsabilità educative. Con il linguaggio semplice
e accattivante che caratterizza la sua riconosciuta capacità comunicativa, oltre che con
l’ausilio di molte illustrazioni a colori e di un
DVD allegato al libro, Gallimberti racconta e
spiega le origini degli abusi, delle dipendenze
e dei disagi che li generano.
Luigi Gallimberti. Psichiatra di formazione
psicoanalitica e tossicologo medico, Luigi
Gallimberti vive e lavora a Padova, dove ha
diretto la Tossicologia Clinica delle Farmacodipendenze dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. Da sempre si occupa di problemi
e di patologie legati agli abusi e alle dipendenze (come alcol e droghe)
Quanta “plastica” può tollerare il nostro organismo? Quanto mercurio c’è nel pesce che
mangiamo? L’Adriatico è una discarica di tritolo? Perché meduse e alghe aliene invadono
i nostri mari? A queste domande pochi sanno
rispondere, non vi è coscienza di quanto oggi
accade nel mare, come e perché il Mediterraneo e gli oceani stiano mutando rapidamente
sotto i nostri occhi inconsapevoli. Da qui nascono tre reportage che Carnimeo ha scritto
navigando oltre le rotte convenzionali nel
mare di plastica, nel mare di mercurio e nel
mare di tritolo: un’immensa discarica, fotografia e conseguenza del modo in cui abbiamo
scelto di vivere. C’è però chi non ci sta a lasciare questa pesante eredità alle generazioni
future.
Nicolò Carnimeo insegna Diritto della navigazione e dei trasporti a Bari. Dopo un viaggio in Nigeria e Malesia ha scritto Nei mari
dei pirati (Longanesi). Ha anche pubblicato il
libro Montenegro,Viaggio senza tempo (Giorgio Mondadori). Collabora con “Limes”, “La
Stampa”, “il Fatto Quotidiano”, “La Gazzetta
del Mezzogiorno” e LINEA BLU (Rai 1).
In farmacia ci sono 13 000 tipi di medicine:
dall’aspirina che i Sumeri estraevano dal salice alle molecole uscite da laboratori avveniristici. Come si testa un farmaco? Perché è
necessaria la sperimentazione animale prima
degli studi nell’uomo? Chiediamo farmaci
sicuri al 100%, ma è possibile raggiungere
un tale livello di sicurezza? E se una malattia
diventa curabile al prezzo di alcuni effetti collaterali? Non siamo tutti uguali e non c’è farmaco privo di rischi. Oggi la sfida è progettare
medicine costruite su misura degli individui e
delle loro malattie.
Maurizio D’Incalci medico e farmacologo, è
direttore del Dipartimento di oncologia dell’Istituto Mario Negri di Milano. Ha lavorato al
National Cancer Institute di Bethesda, negli
Stati Uniti, e ha avuto numerosi incarichi in
organismi internazionali.
Lisa Vozza biologa e divulgatrice scientifica,
è Chief Scientific Officer presso l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC).
Insieme a Rino Rappuoli nel 2010 ha vinto il
Premio letterario Galileo con I vaccini dell’era globale.
la “Federico II”, dove insegna nel corso di laurea specialistica in Medicina e nel corso di laurea in Dietistica. Ha tenuto
il corso “Mediterranean Diet, Health and Cul- ture” presso la
Portland State University, Oregon (USA). È autore di numerose pubblicazioni, la maggior parte delle quali su riviste in
lingua inglese di rilevanza internazionale.
Si dedica alla coltivazione di prodotti mediterranei tipici
nel suo orto in penisola sorrentina, che cura personalmente.
Delia Pacioni. Nata ad Avellino nel 1955, si è laureata in
Dietistica e in Scienze del- le Professioni Sanitarie presso
l’Università di Napoli “Federico II”. Svolge attività assistenziale e di ricerca presso il Dipartimento di Medicina e Chi30
rurgia della “Federico II”, dove insegna Tirocinio tecnicopratico per il corso di Psicopatologia Alimentare nel corso
di laurea in Dietistica. È autrice di numerose pubblicazioni
scientifiche nel campo della Nutrizione Clinica e co-autrice
di diversi manuali di Nutrizione.
L. Aldo Ferrara, Delia Pacioni
A tavola con le patologie cardiovascolari: come prevenirle e
controllarle senza perdere il piacere del cibo
EdiSES, 2015
Suggerire stili di vita orientati al benessere, consigliare i
piatti giusti per curare o prevenire specifiche malattie o di-
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
sturbi senza imporre al palato inutili sacrifici, restituire la
gioia della buona tavola senza sottovalutare i propri problemi: questa l’ambizione della collana Gusto & Salute. Frutto della lunga esperienza maturata dagli autori nella pratica clinica, ciascun volume si apre con un’introduzione alla
patologia, con particolare attenzione alle sue manifestazioni
cliniche, alle complicanze che possono insorgere se non adeguatamente affrontata, all’importanza di modificare determinati comportamenti e ai principi nutrizionali cui attenersi.
Segue un ampio ricettario, concepito come utile strumento
per mangiare in modo equilibrato e salutare con pietanze varie e appetitose.
L. Aldo Ferrara. Nato a Napoli nel 1950, si è laureato
in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Napoli “Federico II” e ha conseguito le specializzazio- ni in Medicina
Interna e Cardiologia. È docente di Medicina Interna presso
la “Federico II”, dove insegna nel corso di laurea specialistica in Medicina e nel corso di laurea in Dietistica. Ha tenuto
il corso “Mediterranean Diet, Health and Cul- ture” presso la
Portland State University, Oregon (USA). È autore di numerose pubblicazioni, la maggior parte delle quali su riviste in
lingua inglese di rilevanza internazionale.
Si dedica alla coltivazione di prodotti mediterranei tipici
nel suo orto in penisola sorrentina, che cura personalmente.
Delia Pacioni. Nata ad Avellino nel 1955, si è laureata in
Dietistica e in Scienze del- le Professioni Sanitarie presso
l’Università di Napoli “Federico II”. Svolge attività assistenziale e di ricerca presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia della “Federico II”, dove insegna Tirocinio tecnicopratico per il corso di Psicopatologia Alimentare nel corso
di laurea in Dietistica. È autrice di numerose pubblicazioni
scientifiche nel campo della Nutrizione Clinica e co-autrice
di diversi manuali di Nutrizione.
Andrea Monaco (a cura)
Alieni.
La minaccia delle specie alloctone per la biodiversità del
Lazio
Palombi Editori, 2014
Il volume è frutto di un grande lavoro di sintesi che ha
coinvolto oltre 40 esperti di livello nazionale e internazionale e che di fatto costituisce un riferimento per tutte le altre
regioni italiane. Il volume, diviso in quattro sezioni, fornisce la prima sintesi aggiornata dello stato delle conoscenze
sulle oltre 200 specie di fauna alloctona rilevate nel Lazio.
L’ultima sezione è costituita da 21 schede di approfondimento per altrettante specie che costituiscono un vero e proprio
“atlante” della fauna aliena del Lazio. Il volume, riccamente
illustrato e scritto con linguaggio comprensibile, è rivolto in
primo luogo a tecnici e professionisti ma è in grado di comunicare anche al grande pubblico l’importanza di prevenire gli
impatti catastrofici che l’introduzione, anche involontaria, di
specie alloctone può causare non solo sulla biodiversità, ma
anche sull’economia, sulla salute e sul benessere dell’uomo.
Andrea Monaco, laureato in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Milano. Esperto di conservazione
e gestione della fauna e membro del Gruppo Specialistico
sulle Specie Invasive dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN). Da un ventennio partecipa a
progetti nazionali e internazionali sui grandi mammiferi e
sulle specie alloctone. Collaboratore di istituzioni ed università nazionali ed europee, tra il 1996 e il 2005 ha lavorato
presso l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica e dal 2005
lavora come esperto naturalista presso l’Agenzia Regionale
Parchi - Regione Lazio. Autore e curatore di numerosi articoli e volumi di carattere scientifico e tecnico, in ambito
nazionale e internazionale.
Attilio Scienza, Alessandra Giorgianni, Diego Tomasi,
Federica Gaiotti, Federico Graziani, Luigi Mariani, Paolo
Carnevali
Atlante geologico dei vini d’Italia.
Vitigno, suolo e fattori climatici
Giunti Editore, 2015
L’identità delle principali Denominazioni di Origine italiane alla luce dell’interazione fra vitigno, suolo e fattori climatici: una nuova lettura del patrimonio viticolo nazionale
Attilio Scienza – Professore ordinario, titolare del corso di
Miglioramento genetico della vite e Presidente del Consiglio
di Coordinamento didattico del corso di laurea in Viticoltura
ed Enologia al Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali (Disaa) dell’Università di Milano. Coordinatore scientifico del Centro interdipartimentale di ricerca per l’innovazione in viticoltura ed enologia dell’Università di Milano,
Membro del Comitato di Gestione della Laurea magistrale
interateneo in Scienze Viticole ed Enologiche, Direttore del
Master universitario in Gestione del Sistema vitivinicolo
dell’Università di Milano. Si occupa di ricerche relative al
miglioramento genetico della vite e alla valutazione dei rapporti interattivi tra ambiente e vitigno. È autore di circa 350
pubblicazioni e libri.
Paolo Carnevali – Laureato in Scienze e Tecnologie
Agrarie presso l’Università degli Studi di Milano. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Biologia Vegetale e Produttività della Pianta Coltivata presso la medesima università.
Attualmente è libero professionista specializzato in gestione
agronomica sito-specifica improntata su tecniche di precision farming. Ha un’esperienza pluriennale nel campo della
viticoltura di precisione, dell’utilizzo e formazione in ambito
gis, della gestione agronomica dei vigneti e della realizzazione di zonazioni vitivinicole.
Federica Gaiotti – Laureata in Biotecnologie Agrarie
presso l’Università di Bologna, dal 2005 svolge attività di
ricerca scientifica nel campo dell’ecologia e della fisiologia
della vite presso il cra-vit Centro di Ricerca per la Viticoltura
di Conegliano. Nel 2010 ha conseguito il Dottorato di ricerca
in Viticoltura, Enologia e Marketing delle Imprese Vitivinicole presso l’Università di Padova. Dal 2013 è ricercatrice
presso il cra-vit, dove svolge studi sull’interazione tra caratteri qualitativi dell’uva e condizioni ambientali e sulle tecniche di gestione della vite finalizzate allo sviluppo di modelli
colturali sostenibili in grado di valorizzare l’interazione viti31
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
gnoambiente. È autrice di oltre 40 pubblicazioni scientifiche
apparse su riviste, nazionali, internazionali e libri.
Alessandra Giorgianni – Laureata in Scienze Geologiche
è Dottore di Ricerca in Scienze della Terra e Geologia. Svolge, presso l’Università di Palermo, ricerche nel campo della
sismotettonica ed è componente di gruppi di ricerca finalizzati alla ricostruzione dell’assetto geologico e strutturale
della Sicilia e del Tirreno meridionale; con gli stessi gruppi
ha collaborato all’organizzazione di convegni ed escursioni
geologiche tematiche in Sicilia, ed è co-autore di pubblicazioni scientifiche. Da diversi anni collabora nell’ambito del
Progetto carg alla redazione di cartografia geologica nazionale alla scala 1:50 000. Geologo libero professionista, svolge principalmente la sua attività nell’ambito dell’analisi delle caratteristiche geologiche del territorio per la definizione
delle pericolosità e dei rischi geologici.
Federico Graziani – Laureato in Viticoltura ed Enologia
a Milano, vince il concorso per il Miglior Sommelier d’Italia
nel 1998 e dal 2009 ha iniziato il corso formativo per Masters
of Wine a Londra. Dopo esperienze prestigiose al fianco di
Gualtiero Marchesi, Bruno Lubet, Stefano Cavallini e Carlo
Cracco, è stato sommelier presso “il Luogo di Aimo e Nadia”
di Aimo Moroni dal 2003 al 2011. Dal 2012 collabora come
Area Manager e ambasciatore per Feudi di San Gregorio. Ha
pubblicato con Marco Pozzali Vini d’Autore (2008), Grandi
vini d’Italia (2013) e Grandi Vini di Piccole Cantine (2011)
volume insignito del premio internazionale Gourmand Cookbook Awards nella categoria Wine Tourism. Custodisce
una piccola vigna centenaria sull’Etna da cui ottiene il vino
Profumo di Vulcano.
Luigi Mariani – Laureato in Scienze Agrarie nel 1981,
ha diretto dal 1986 al 2001 il Servizio Agrometeorologico
Regionale della Lombardia. Presidente dell’Associazione
Italiana di Agrometeorologia dal 1997 al 2006, ha al suo attivo 285 pubblicazioni scientifiche e divulgative nei settori
dell’agrometeorologia e della bioclimatologia. Agronomo libero professionista, svolge attività di ricerca in ambito nazionale e internazionale ed è docente a contratto di Agronomia
presso la Facoltà di Agraria di Milano.
Diego Tomasi – Ricercatore presso il cra-vit, si occupa
di ricerche riguardanti l’ambiente e le relazioni che la vite
instaura con esso. Vitigno, clima e microclima, geomorfologia, suoli, biodiversità e paesaggio sono le basi su cui ha
sviluppato gli studi di zonazione e di vocazione ambientale
di alcuni importanti terroir italiani. È autore di pubblicazioni
e monografie a carattere divulgativo e scientifico.
Raffaele Porta
Biolove.
La biochimica dell’amore
Aracne editrice, 2015
A cosa è dovuto il batticuore quando ci prendiamo una
“cotta”? Cosa provocano i baci e le coccole? A cosa è dovuta
la “febbre d’amore”? Ma esiste davvero il “mal d’amore”?
Quali sono le cause delle “pene d’amore”? Ma si può davvero “impazzire per amore” e diventare “schiavi d’amore”? E
32
davvero “al cuor non si comanda” perché “l’amore è cieco”?
Ed è sempre vero che l’amore “spazza via ogni tristezza” e
che “chiodo scaccia chiodo”? Quando si verifica il cosiddetto
“colpo di fulmine”? E l’amore “a prima vista”? E quando
l’amore si tramuta in un “fuoco di paglia”? Ma esiste davvero l’“anima gemella”? E davvero “non è bello ciò che è
bello… ma è bello ciò che piace”? Ed è vero che “è sempre
la donna a portare i pantaloni”? Ma qual è il “vero amore” e
perchè “il primo amore non si scorda mai”? Esiste “l’amore eterno” oppure il matrimonio è “la tomba dell’amore”?
Esistono gli “elisir d’amore”? E il “punto G” nella donna?
E cos’è “l’amor proprio”? E, infine, come si raggiunge “la
pace dei sensi”?
Raffaele Porta è professore ordinario di Biochimica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Ha svolto
dal 1995 al 2006 diversi incarichi politico–istituzionali quali
quello di assessore alle politiche formative della Provincia
di Napoli e di assessore all’educazione, decentramento e
relazioni internazionali del Comune di Napoli. È autore di
numerosi capitoli di testi didattici e scientifici e di articoli
pubblicati su riviste scientifiche ad ampia diffusione internazionale. Ha scritto due libri, Un cuore nuovo (L’Ancora del
Mediterraneo ed., 2004) e Pornocrazia imperiale (Albatros
il Filo ed., 2013). Oggi, con Biolove, riassume in forma divulgativa le più recenti acquisizioni sulle basi biochimiche
dell’amore.
Luigi Gallimberti
C’era una volta un bambino...
Le basi neuroscientifiche del buon senso
Book Editore, 2014
C’era una volta un bambino … la cui vita si svolgeva senza la presenza di tablet o smartphone. Oggi quel bambino sta
scomparendo. Il bambino nuovo è stato denominato nativo
digitale. I nativi digitali sono bambini nati all’inizio del terzo
millennio. Questo libro si occupa di loro. E, unendo la ricerca neuroscientifica alle piú elementari basi del buon senso,
si rivolge soprattutto ai loro genitori e a quanti si trovano ad
avere responsabilità educative. Con il linguaggio semplice
e accattivante che caratterizza la sua riconosciuta capacità
comunicativa, oltre che con l’ausilio di molte illustrazioni
a colori e di un DVD allegato al libro, Gallimberti racconta
e spiega le origini degli abusi, delle dipendenze e dei disagi
che li generano. I giovani di oggi sono sempre piú assediati
non solo dalle sostanze, quali alcol, spinelli, cocaina e molte
altre, ma anche da videogiochi, da gioco d’azzardo, da Internet. Per contrastare questi pericoli, l’Associazione “Genitori
Attenti” aveva lanciato una proposta concreta con tre regole d’oro, che sono qui riprese e ampiamente trattate: in esse
scienza e buon senso si fondono per insegnare (e far ricordare) ai giovani, ma soprattutto ai genitori e agli educatori, che
il desiderio e l’attesa nutrono il piacere della ricompensa.
E i risultati di questa presa di coscienza sono davvero sorprendenti.
Luigi Gallimberti. Psichiatra di formazione psicoanalitica e tossicologo medico, Luigi Gallimberti vive e lavora a
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Padova, dove ha diretto la Tossicologia Clinica delle Farmacodipendenze dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. Da sempre si occupa di problemi e di patologie legati
agli abusi e alle dipendenze (come alcol e droghe), e comportamentali (come gioco d’azzardo, videogame, Internet).
Già docente in varie università italiane, attualmente dirige
un centro di Disintossicazione Clinica; insegna Promozione
della salute all’Università di Padova. Ha fondato e presiede
l’Associazione di Promozione Sociale “Genitori Attenti!”,
che sta realizzando numerosi progetti di prevenzione in varie
Regioni italiane, e la Fondazione Novella Fronda-Onlus, che
è invece impegnata nella ricerca scientifica, soprattutto nel
campo della genomica e della connettomica delle additino.
Ha pubblicato numerosi lavori scientifici, libri, monografie.
Claudio Ronco
Carpediem.
Storia di una bambina, di un medico e di una macchina
Angelo Colla Editore, 2015
Carpediem è il racconto di due vite e di una lotta per la
vita. Una vita di pochi giorni minacciata di rapida estinzione e una vita lunga di sfide professionali affrontate e vinte
con coraggio; una neonata che vuol vivere a tutti i costi e
un medico che profonde i suoi tesori di scienza e di umanità
per conservare alla più fragile delle creature quella vita cui
si è appena affacciata. Il medico, partendo dall’Altopiano di
Asiago, è diventato negli anni cittadino del mondo ma non
ha mai reciso i legami con la sua terra che tanto ha influenzato la sua giovinezza e il suo carattere, e che ritorna costantemente nei suoi pensieri. Il ricordo affettuoso del padre,
medico sull’Altopiano, alimenta in lui l’esigenza di quel rapporto essenziale tra medico e paziente che è fatto di ascolto
e amorevolezza. Il caso di Lisa, una neonata da curare con
una apparecchiatura di sua invenzione, costituisce un episodio esemplare di quella ricerca medica che dovrebbe essere
ispirata all’aforisma di Ippocrate: «Se c’è amore per l’uomo,
ci sarà anche amore per la scienza».
Claudio Ronco nel 2014 è stato nominato dalla Johns
Hopkins University ricercatore numero uno al mondo nel
settore delle malattie renali. Nato nel 1951, ha trascorso la
sua giovinezza ad Asiago. È Direttore del Dipartimento di
Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale dell’Ospedale San
Bortolo di Vicenza. È stato direttore del laboratorio di ricerca renale del Beth Israel Medical Center di New York,
insegna nelle Università di Padova e Bologna ed è Professor
of Medicine alla University of Virginia negli Stati Uniti e
nelle Università Fudan e Jiaotong di Shanghai in Cina. Ha
fondato l’International Renal Research Institute of Vicenza
(IRRIV) di cui è Direttore Scientifico e ha all’attivo numerose invenzioni per la cura delle malattie renali. Ha pubblicato
più di mille lavori scientifici e oltre ottanta libri su cui si sono
formati gli studenti di tutto il mondo.
Roberto Isotti, Alberto Cambone, Fulco Pratesi, Alberto
Fanfani, Aleandro Tinelli
Castelporziano. L’ultima foresta del Mediterraneo.
Un racconto per immagini
Pandion Edizioni, 2014
Il territorio di Castelporziano, tra Ostia e Pratica di Mare,
è stato percorso, nei secoli passati, da viaggiatori e studiosi
alla ricerca delle testimonianze dell’età imperiale di Roma.
Il percorso fotografico che è illustrato in questo volume si va
ad aggiungere alla serie di pubblicazioni che l’Accademia
Nazionale delle Scienze detta di XL ha dedicato, d’intesa
con il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, all’approfondimento ed alla diffusione delle conoscenze
sugli ecosistemi di Castelporziano.
Roberto Isotti è dottore di ricerca in zoologia, specializzato in studi faunistici e di conservazione. Collabora da anni
con L’Università di Roma, l’Accademia delle Scienze, la Tenuta Presidenziale di Castelporziano, il Parco Nazionale del
Circeo. Fondatore di Homo ambiens una delle prime agenzia
in italia a dedicarsi alla fotografia naturalistica. Si dedica da
molti anni alla Conservation Photography, il settore della
fotografia naturalistica che concentra la propria attenzione
sulla salvaguardia della natura. Membro dell’ILCW (Internazional League Conservation Writers). Dal suo lavoro sono
nati numerosi servizi fotografici pubblicati su riviste italiane
ed internazionali, libri, mostre e materiali divilgativi di communicazione e didattici.
Alberto Cambone, è cofondatore con Roberto Isotti di
Homo ambiens, si dedica da molti anni alla alla Conservation Photography, il settore della fotografia naturalistica
che concentra la propria attenzione sulla salvaguardia della
natura. E’ autore di diverse mostre e volumi fotografici.
Fulco Pratesi, architetto e giornalista, è stato presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e della
LIPU. Fondatore del WWF Italia, di cui oggi è presidente
onorario, vanta una vasta produzione libraria.
Alberto Fanfani è professore associato dell’Università di
Roma La Sapienza. I campi di ricerca cui si è dedicato spaziano dalla biologia all’eto-ecologia. Per molti anni è stato
membro della commissione tecnico-scientifica della Tenuta
Presidenziale di Casteporziano.
Aleandro Tinelli lavora da molti anni nella Tenuta Presidenziale di Casteporziano di cui è un profondo conoscitore. Ingegnere forestale ed esperto in gestione ambientale, è
autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative.
Nicolò Carnimeo
Come è profondo il mare
La plastica, il mercurio, il tritolo e il pesce che mangiamo
Chiarelettere, 2014
Quanta “plastica” può tollerare il nostro organismo? Quanto mercurio c’è nel pesce che mangiamo? L’Adriatico è una
discarica di tritolo? Perché meduse e alghe aliene invadono i
nostri mari? A queste domande pochi sanno rispondere, non
vi è coscienza di quanto oggi accade nel mare, come e perché
il Mediterraneo e gli oceani stiano mutando rapidamente sotto i nostri occhi inconsapevoli. Da qui nascono tre reportage
che Carnimeo ha scritto navigando oltre le rotte convenzionali nel mare di plastica, nel mare di mercurio e nel mare di
33
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
tritolo: un’immensa discarica, fotografia e conseguenza del
modo in cui abbiamo scelto di vivere. C’è però chi non ci sta
a lasciare questa pesante eredità alle generazioni future. Un
libro che è denuncia e racconto insieme.
Nicolò Carnimeo insegna Diritto della navigazione e dei
trasporti all’Università di Bari. Dopo un viaggio in Nigeria e
Malesia ha scritto Nei mari dei pirati (Longanesi). Ha anche
pubblicato il libro Montenegro,Viaggio senza tempo (Giorgio Mondadori). Collabora con “Limes”, “La Stampa”, “il
Fatto Quotidiano”, “La Gazzetta del Mezzogiorno” e la trasmissione LINEA BLU (Rai 1).
Maurizio D’Incalci, Lisa Vozza
Come nascono le medicine.
La scienza imperfetta dei farmaci
Zanichelli 2014
In farmacia ci sono 13 000 tipi di medicine: dall’aspirina
che i Sumeri estraevano dal salice alle molecole uscite da
laboratori avveniristici. Come si testa un farmaco? Perché
è necessaria la sperimentazione animale prima degli studi
nell’uomo? Chiediamo farmaci sicuri al 100%, ma è possibile raggiungere un tale livello di sicurezza? E se una malattia
diventa curabile al prezzo di alcuni effetti collaterali? Non
siamo tutti uguali e non c’è farmaco privo di rischi. Oggi la
sfida è progettare medicine costruite su misura degli individui e delle loro malattie. Ma progettare un farmaco costa e a
ripagare i costi della ricerca serve il brevetto: come funziona? Quanto dura? E cosa accade quando scade? Non ogni
pillola è un farmaco: integratori, prodotti omeopatici e varie
sostanze «naturali» spesso non sono testati e perciò non sappiamo che cosa contengono, né se fanno bene o male.
Maurizio D’Incalci medico e farmacologo, è direttore del
Dipartimento di oncologia dell’Istituto Mario Negri di Milano. Ha lavorato al National Cancer Institute di Bethesda,
negli Stati Uniti, e ha avuto numerosi incarichi in organismi
internazionali per lo sviluppo di farmaci antitumorali. Autore di oltre 400 articoli, è membro del comitato editoriale
di numerose riviste scientifiche. Ha dedicato la sua vita a un
farmaco, la trabectedina, una molecola di origine marina, approvata per la cura dei sarcomi e del tumore dell’ovaio.
Lisa Vozza biologa e divulgatrice scientifica, è Chief
Scientific Officer presso l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC). Insieme a Rino Rappuoli nel 2010
ha vinto il Premio letterario Galileo con I vaccini dell’era
globale. Per Zanichelli cura le Chiavi di lettura e ha inventato
i Mestieri della scienza. In passato ha lavorato per le edizioni
europee di Scientific American.
Valentina Possenti
Comunicare la Scienza e la Salute
L’Espresso ebook, 2015
Questo saggio breve analizza la comunicazione applicata
alla (promozione della) salute sia da un punto di vista teorico
sia da quello – sicuramente più sfidante – di implementazione pratica nella società contemporanea. Si delineano due casi
di studio: l’obesità nel campo delle patologie cronico-dege34
nerative e l’infezione da virus ebola per le malattie trasmissibili. Pur essendo caratterizzate da elementi abbastanza differenti (oltre alla materia epidemiologica d’interesse, a soffrire
in un caso è gran parte del mondo occidentale, nell’altro una
certa parte del continente africano), entrambe queste epidemie condividono la necessità che le istituzioni competenti
sviluppino strategie e azioni pianificate relative alla comunicazione del rischio per la salute. Secondo un approccio che
ponga al centro i soggetti direttamente interessati (vale a dire
la popolazione) e che faccia della valutazione dei (reali) esiti
di salute il massimo punto di forza.
Valentina Possenti (Roma, 1981) è Laureata in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa (Università LUMSA,
Roma; 2004) e specializzata in Economia Sanitaria (Università La Sapienza, Roma; 2005). Ha maturato un’esperienza professionale decennale nella ricerca in sanità pubblica.
Dal 2006 ricercatore a contratto presso il Centro Nazionale
di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute
(CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) – Roma,
è coinvolta in progetti di ricerca, nazionali e internazionali,
legati alla sorveglianza epidemiologica degli stili di vita nella popolazione e alla prevenzione dei fattori di rischio delle
maggiori patologie. In particolare, uno dei principali ambiti
della sua attività scientifica è quello della comunicazione applicata alla promozione della salute.
Claudio De Felice e Andrea Giuntini (a cura)
Con la voce dei tuoi occhi
Viaggio fra arte e scienza nella sindrome di Rett
(illustrazioni di Roberto Innocenti)
Federighi editori, 2015
Questo racconto-verità, preceduto da una favola ispirata
dal racconto, è la testimonianza di artisti, genitori e ricercatori su una malattia neurogenetica devastante che ruba alle
bambine che ne sono affette la capacità di comunicare, rendendole del tutto dipendenti dagli altri. Cercando di capire i
misteri della sindrome di Rett, un gruppo di ricercatori scopre che l’arte nelle sue varie forme riesce a spezzare l’isolamento delle “bambine dagli occhi belli”, toccando corde
che la scienza fa fatica a comprendere. Le conoscenze sulla
malattia sono divulgate partendo dalle storie vere delle bimbe e seguendo l’avventura di chi quella malattia combatte,
in corsie e laboratori. Così mentre si comprende come nasce
una scoperta scientifica, dalla prima intuizione agli esperimenti che la dimostrano, ci si commuove e si fa il tifo per le
bimbe, i genitori, i medici e tutti coloro che lottano per dare
un futuro migliore alle piccole con sindrome di Rett.
Claudio De Felice - Medico neonatologo (Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, Siena) e ricercatore. Non riesce ad immaginare un’ attività assistenziale senza la ricerca
scientifica. Autore di 183 pubblicazioni sulle più prestigiose
riviste peer-reviewed internazionali, la passione per la ricerca lo ha portato a collaborare con numerosi gruppi scientifici
nazionali e internazionali con scoperte originali nell’ambito
della neonatologia/perinatologia, pediatria e biofisica/biochimica clinica. Ha vinto la prestigiosa Science & Techno-
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
logy Award (STA) Post-Doctoral Fellowship (Tokyo, 19911994). Negli ultimi 8 anni ha deciso di rivolgere la propria
attività di ricerca principalmente ai meccanismi patogenetici
alla base della sindrome di Rett e dello spettro autistico. Forse perché nato nella Lucca di Giacomo Puccini, è stato sempre affascinato dal mondo della musica e dai suoi misteri.
Andrea Giuntini – Attore e animatore teatrale. Si interessa fin dall’adolescenza di poesia e teatro. Approfondisce la
sua formazione frequentando la Scuola di drammaturgia di
Eduardo De Filippo, la Bottega teatrale di Vittorio Gassman
ed il Centro di Avviamento all’Espressione diretto da Orazio
Costa. Ha lavorato a lungo come animatore nella riabilitazione psichiatrica ed insegna espressione teatrale nelle scuole
medie inferiori e superiori. Ha preso parte come attore e regista a numerosi allestimenti scenici, privilegiando nella sua
ricerca la dizione poetica in forma di concerto. Ha ottenuto
segnalazioni e successi in vari concorsi letterari tra cui il 1°
premio A. Rimbaud, il 1° premio Città di Montespertoli e il
1° premio di poesia “Versidiversi” di Pietrasanta.
Sabrina Molinaro, Roberta Potente e Arianna Cutilli (a
cura)
Consumi d’azzardo: alchimie, normalità e fragilità.
La fotografia ESPAD 2013
CE.R.CO Edizioni, 2014
Il libro, con un linguaggio semplice e volutamente non tecnico, illustra i principali risultati di ESPAD®ITALIA 2013,
studio campionario sugli studenti di 15-19 anni delle scuole
secondarie di secondo grado, ed è indirizzato ad insegnanti,
operatori del sociale, genitori e ragazzi. È una visita guidata nell’universo dei consumi di sostanze psicoattive, gioco
d’azzardo e altri comportamenti a rischio dei giovani, metaforicamente paragonato ad un parco giochi, dove sfide e
sperimentazione di nuove emozioni risultano attraenti e, allo
stesso tempo, rischiose. Proprio come in un luna park dove la
maggior parte dei giovani prima o poi entra e prova l’una o
l’altra attrazione/giostra, così moltissimi ragazzi si avvicinano alle sostanze, sperimentano questa o quell’altra e poi se ne
allontanano. E se quasi tutti quelli che entrano nel luna park
poi escono, 1 su 6 rischia comunque di farsi male, ed è sui
ragazzi a rischio che il libro concentra maggiormente l’attenzione, in considerazione del fatto che si parla di 15-19enni.
Sabrina Molinaro è responsabile della Sezione di Epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. Psicologa specializzata in
epidemiologia, statistica e metodologia della ricerca, collabora con l’European Monitoring Centre for Drug and Drug
Addiction (EMCDAA) e con altri organismi internazionali.
Si occupa di progettazione, attivazione e coordinamento di
studi epidemiologici su popolazioni specifiche e sulla popolazione generale, di studi clinici per la valutazione di efficacia ed efficienza dei modelli terapeutici; di progetti di ricerca
e trasferimento tecnologico nel campo della medicina personalizzata e di nuovi strumenti di data mining e modelli di
assistenza sanitaria e di previsione clinica, in partnership con
le aziende nazionali e internazionali. Ha pubblicato numerosi
lavori di rilievo nazionale ed internazionale sulle dipendenze
e sulla qualità dei trattamenti e dei servizi dedicati.
Roberta Potente è psicologa e ricercatrice presso la Sezione di Epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa. Svolge principalmente attività di ricerca nell’ambito dell’epidemiologia
sociale, delle dipendenze e dei comportamenti a rischio, attraverso l’utilizzo di database sanitari e di studi campionari
di popolazione. Svolge attività di ricerca nell’ambito della
valutazione della performance dei servizi socio-sanitari e degli esiti trattamentali. È autrice di pubblicazioni scientifiche
sulla fenomenologia dei consumi di sostanze psicoattive e
dei comportamenti di addiction.
Arianna Cutilli è ricercatrice presso la Sezione di Epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, laureata in Giurisprudenza e
con un Master in Economia e Management dei Servizi Sanitari. Svolge attività di ricerca nell’ambito dell’epidemiologia
delle dipendenze e cura, nello specifico, si occupa degli gli
aspetti connessi alla protezione dei dati personali nella realizzazione di indagini studi epidemiologiche. È autrice di
diverse pubblicazioni in campo sociale e sanitario e sui fenomeni dell’uso ed abuso di sostanze stupefacenti.
Pier Luigi Rossi,
Dalle calorie alle molecole.
Il nuovo orizzonte nel controllo del peso
Aboca Edizioni, 2014
Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo. Il grande mondo
della nutrizione sta cambiando. Un piatto di pasta o una
porzione di formaggio possono avere lo stesso numero di
calorie, ma i loro principi nutritivi reagiscono diversamente all’interno dell’organismo. Dalle Calorie alle Molecole
è una valida proposta per superare il vecchio concetto del
calcolo delle calorie giornaliere, perché queste, all’interno
del corpo umano, non esistono. Recenti scoperte sulla genomica nutrizionale hanno dimostrato che gli alimenti che
assumiamo ogni giorno sono in grado di “dialogare” con le
cellule e con il nostro patrimonio genetico (DNA). Il cibo
modula la risposta del DNA delle cellule così da orientare
l’organismo verso una condizione di salute e di un sano peso
corporeo. L’autore, partendo da questo concetto, accompagna il lettore in un “viaggio” alla scoperta del proprio corpo.
Con linguaggio semplice e facilmente comprensibile vengono spiegati quali sono i meccanismi che contribuiscono a far
vivere in salute riportando consigli alimentari per raggiungere il benessere e un sano peso forma. Questo libro propone
una prospettiva nuova per affrontare il rapporto con il cibo,
pertanto rappresenta l’innovazione per il controllo del peso e
di conseguenza per la salute.
Pier Luigi Rossi (Arezzo, 27.09.1948) Medico, Specialista in Scienza della Alimentazione e in Igiene e Medicina
Preventiva, docente del Master Alimentazione ed Educazione alla Salute dell’Università degli Studi di Bologna e docente all’Università della Repubblica di San Marino. Professore (a.c.) in Scienza della Alimentazione all’Università
35
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
degli Studi di Siena-Arezzo dal 1995 al 2009. È stato esperto
del Consiglio Superiore di Sanità dal 2003 al 2006 e Dirigente Medico (Primario) ASLArezzo dal 1990 al 2009. Dal
1990 ad oggi è stato ospite in RAI nelle trasmissioni “Più
Sani Più Belli”, “Linea Verde”, “Uno mattina”, “Domenica
IN”, “Geo&Geo”, “Occhio alla Spesa”, “Uno mattina Verde”, “Medicina 33”, TG1. Ha ideato il metodo molecolare
di alimentazione consapevole ed è autore di libri e ricerche
scientifiche.
Graziano Ciocca
I tori odiano il rosso
10 false credenze sugli animali
Edizioni Dedalo, 2015
Siamo circondati da false credenze sugli ani mali. Ci sono
gli animali ninja, come l’istrice che lancia gli aculei o il camaleonte che scompare alla vista; gli animali problematici,
come le “gazze ladre” cleptomani e i dobermann che impazziscono; infine, gli animali creduloni: noi. Questo libro analizza 10 false credenze che accompagnano altrettanti animali
da secoli e cerca di smontarle una a una, indagando sulla loro
origine e sul loro eventuale contenuto di verità. Racconta
inoltre le reali meraviglie di questi straordinari esseri viventi
dal punto di vista di un biologo (che, ogni tanto, strizza l’occhio alla fisica, alla storia e al cinema).
Graziano Ciocca è un divulgatore scientifico laureato in
Ecologia ed Evoluzione (Scienze biologiche) presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Dal 2009 è presidente di G.Eco (www.gecologia.it), associazione che si occupa di diffusione del la cultura scientifica nelle scuole e con
il grande pubblico.
Leonardo Caffo
Il bosco interiore.
Per una vita non addomesticata in compagnia di Henry D.
Thoreau
Edizioni Sonda, 2015
Nella crisi in cui siamo immersi - economica, culturale e di
valori - finiamo con il sentirci tutti precari e impotenti, desiderosi di fuggire da un tipo di società che ci opprime. Misurarsi con le durezze della «natura» e del «selvatico» sembra
un buon viatico per recuperare sé stessi; del resto, romanzi
e film ispirati a questa scelta (dal premiato Into the Wild al
più recente Wild, ispirato all’esperienza di Cheryl Strayed)
riscuotono interesse, accendono dibattiti e coinvolgono lettori e spettatori. Non tutti ricordano che l’ispiratore di questa
scelta è stato il filosofo americano H.D. Thoreau che in Walden o la vita nei boschi raccontò i suoi due anni trascorsi in
una capanna sulle rive del lago Walden, in Massachusetts.
Leonardo Caffo (Catania, 1988), filosofo e attivista. Lavora come ricercatore presso il Laboratorio di Ontologia
dell’Università di Torino, è stato fellow dell’Oxford Centre
for Animal Ethics, ha tenuto lezioni, corsi e conferenze in
tutta Italia, ma anche in Europa e in Asia. Ha proposto la teoria dell’antispecismo debole, oggi ampiamente discussa, volta a criticare l’antropocentrismo dalle sue fondamenta in un
36
recupero etico e ontologico della nostra dimensione animale
e naturale. Collaboratore fisso di «Lettera Internazionale»,
«Mood», «Outlet», «A: rivista anarchica» e «L’Indice dei libri del mese», ha scritto articoli su decine di riviste italiane e
internazionali; con Edizioni Sonda ha già pubblicato Il maiale non fa la rivoluzione (2013).
Francesco Mezzavilla
Il faggio e la fauna.
Indagini ecologiche nella Riserva Naturale Biogenetica
Campi di Mezzo - Pian Parrocchia Foresta del Cansiglio
Corpo Forestale dello Stato, 2014
La Riserva Naturale Biogenetica “Campo di Mezzo - Pian
Parrocchia” costituisce una realtà molto importante nel contesto prealpino veneto. La presenza di una fustaia di faggio
(Fagus sylvatica) estesa per più di 600 ha ed il regime di
tutela imposto dallo Stato Italiano, hanno favorito l’evoluzione di un importante ambiente naturale. Alla singolarità
del paesaggio che in ogni stagione manifesta aspetti molto
caratteristici, si associa la valenza di un biotopo ancora relativamente poco indagato nelle sue valenze faunistiche. In
questa pubblicazione vengono riassunti alcuni aspetti demo ecologici, inerenti soprattutto la rete trofica, che rendono interdipendenti la produttività primaria della faggeta nelle sue
fasi di pasciona, con i micromammiferi ed i rapaci notturni.
Tali correlazioni sono state indagate nel corso degli ultimi
25 anni.
Francesco Mezzavilla. Biologo, faunista
Frank Lloyd Dini
Il triangolo di fuoco e l’energia per la vita.
Fisica e vita
Edizioni ETS, 2014
Siamo abituati a considerarci separati dalla Natura. Non
è così. L’energia di cui si occupa la fisica è la stessa che
fornisce la massa ai nostri corpi e riempie le nostre azioni.
La fisica (termodinamica) afferma come non si possa usare
energia senza che l’entropia cresca, fino a causare cambiamenti irreversibili. La termodinamica degli esseri viventi è
diversa. Essendo sistemi aperti e lontani dall’equilibrio, è
loro carattere fondamentale nutrirsi di un flusso di energia
ordinata (il cibo), che si accompagna alla fuoriuscita di energia disordinata (il calore).
Frank Lloyd Dini è nato a Pasadena. È cardiologo e farmacologo e lavora presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa. È autore del libro Fisiologia clinica dell’apparato
cardiovascolare: un’introduzione alla cardiologia razionale
(2007).
Liana Fattore
Io e la Tossicodipendenza.
I sintomi, la diagnosi, le terapie, le nuove frontiere della
ricerca in un pratico libro-intervista per pazienti lettori, e
non solo
Editoriale Documenta, 2015
Qual’è la differenza tra droga leggera e droga pesante?Quali
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
sono gli effetti dell’assunzione di stupefacenti a breve e lungo termine?Come riconoscere la dipendenza fisica e quella
psicologica?Come intervenire e conquassi supporti clinicoterapeutici? Liana Fattore, ricercatore presso l’Istituto di
Neuroscienze del CNR di Cagliari, risponde ad oltre un centinaio di domande su sintomi ed effetti di alcune tra le più
note sostanze stupefacenti come l’oppio con i suoi derivati,
gli psicostimolanti come la cocaina e l’anfetamina ed i loro
derivati, la marijuana e gli altri derivati della cannabis, la
fenciclidina e gli allucinogeni. Ma interviene anche sui farmaci dissociativi, gli inalanti, i barbiturici e le benzodiazepine, così come su sostanze legalima ingrado di alterare lenostre percezioni come l’alcol e lanicotina.
Liana Fattore. PrimoRicercatore presso l’Istituto diNeuroscienze del ConsiglioNazionale delleRicerche (CNR),
svolge attività di ricerca presso la Sezione di Neuroscienze
e Farmacologia Clinica del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Cagliari dove conduce ricerche di
base volte prevalentemente allo studio dei meccanismi cerebrali di dipendenza e della gratificazione. Laureata con lode
in Scienze Biologiche (1994) e in Scienze Naturali (1997),
ha conseguito il Dottorato di Ricerca quinquennale in Neuroscienze nel 2003, nel corso del quale è stata (2001-2002)
presso ilDepartment ofExperimental Psychology Visiting
Student dell’Università di Cambridge (UK). Attualmente
collabora con diversi gruppi di ricerca nazionali ed internazionali su progetti di ricercamirati a valutare i fattori di
rischio associati alla tossicodipendenza e ai disturbi del comportamento.
Alessandro Minelli
L’albero condiviso.
Metodi comuni fra Filologia e Biologia
Forum, 2015
A dispetto della persistente difficoltà di dialogo fra le due
culture, fra scienze naturali e scienze umane, è possibile una
condivisione di metodi per la ricostruzione di processi come,
ad esempio, la successione delle versioni di un testo attraverso una serie di codici manoscritti oppure le trasformazioni
evolutive degli organismi. Metodi proposti dai filologi nel
Quattrocento sono stati riscoperti dai biologi solo nel secolo
scorso. Intriganti parallelismi legano fra loro anche genetica
e linguistica.
Alessandro Minelli. Già professore di zoologia all’università di Padova si è occupato a lungo di sistematica zzologia, filogenesi e biodiversità, per poi indirizzarsi verso la
biologia evoluzionistica dello sviluppo. E’ stato presidente
dell’International Commission on Zoological Nomenclature.
Denise Lorella Narducci
L’essenziale è dentro di te, scoprilo
Kimerik, 2015
Ho scritto questo libro - afferma l’autrice - per trasmettere
tutto ciò che penso, che ho vissuto, le mie emozioni, le mie
paure, le mie passioni, le mie delusioni e la scoperta del mio
orientamento sessuale, al quale dedicherò un intero capitolo
con la speranza di incoraggiare le persone che lo leggeranno
a vivere per come sono (come faccio io), non come vogliono
gli altri che siano, tantomeno assecondando le convenzionali
e false regole sociali da cui si fanno purtroppo influenzare.
Probabilmente molti di voi si rispecchieranno in queste mie
pagine. Attraverso me stessa, la mia essenza, voglio quindi
fornire la chiave che molte persone stanno cercando o hanno
perso, per scoprire e migliorare se stessi e chi li circonda, per
rivelare la loro vera essenza, seguire la loro natura, utilizzare
l’intelligenza emotiva e liberarsi dai tabù per godere dei pochi piaceri della vita.
Denise Lorella Narducci è nata a Isernia il 7 maggio
1984. È una giovane donna di trentun anni, laureata in
Scienze della comunicazione, ha studiato Giornalismo anche presso l’Università di Valencia. È nata con due passioni
che l’accompagneranno sempre nel corso della sua vita: la
scrittura e la musica. Già da piccola infatti ascoltava buona
musica e scriveva poesie, amava comporre temi e crescendo
è divenuta dj, esprimendo quindi la passione per la musica,
con uno stile de nito “Erotic House”, note intriganti e sensuali, lo stesso stile che ha manifestato anche nella scrittura
quando ha deciso di rendere pubblici alcuni articoli e suoi
pensieri.
Angelo Vianello
L’evoluzione della vita sulla Terra.
Una storia di competizione e cooperazione
Forum, 2014
Gli straordinari progressi compiuti dalla biologia evoluzionistica nel corso del Novecento hanno animato un dibattito
che si è esteso oltre l’ambito scientifico. Talvolta i principali
risultati sono stati interpretati in modo fuorviante, tanto da
offuscare quella che può essere definita la più bella storia del
mondo: l’evoluzione della vita sulla Terra. Il saggio descrive
le principali tappe di questa affascinante avventura illustrando i ruoli, apparentemente contrapposti, di competizione e
cooperazione nel plasmare le «infinite forme bellissime e
meravigliose» di cui ci parla Charles R. Darwin alla fine de
L’origine delle specie.
Angelo Vianello è docente di Biochimica vegetale presso
l’Università di Udine. È autore di più di cento pubblicazioni sulle più prestigiose riviste internazionali di biochimica e
biologia vegetale, nonché di articoli a carattere divulgativo
su temi riguardanti l’evoluzionismo, la biodiversità e la morte cellulare programmata.
Maria Grazia Tosto
La psicanalisi interroga le neuroscienze.
Lavoro onirico e rimozione
Aracne editrice, 2015
Il presente saggio intende promuovere il dialogo sistematico tra la psicoanalisi freudiana e le neuroscienze, desumendo
da taluni postulati della prima una serie di interrogativi da
sottoporre alle seconde. Attraverso l’analisi dei concetti metapsicologici di lavoro onirico e rimozione, mostra l’insuffi37
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
cienza delle nozioni di non disponibilità per la coscienza e di
atrofizzazione e scopre nel fenomeno denominato Fixierung
un possibile fecondo punto di convergenza di interessi tra i
due ordini di discipline, accomunati dagli aspetti dinamici e
quantitativi dei rispettivi oggetti di studio.
Maria Grazia Tosto. Ordinario di “Poesia per musica e
drammaturgia musicale” nella Scuola Superiore per l’Alta
Formazione, presso il Conservatorio di musica statale “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, Maria Grazia Tosto si è
laureata con lode in Filosofia ad indirizzo teoretico presso
“La Sapienza” Università di Roma (1990). Nello stesso anno
ha preso il diploma di Pianoforte a pieni voti presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma (sez. stacc. LT) e laureata
con lode in Lettere ad indirizzo storico-musicale presso la
stessa università (1995). Parallelamente dedita alla ricerca in
svariati campi teorici, da anni si occupa anche di psicoanalisi
freudiana e di filosofia della mente, intervenendo in conferenze e seminari.
Giuseppe Remuzzi
La scelta.
Perché è importante decidere come vorremmo morire
Sperling & Kupfer, 2015
Facciamo di tutto per la nostra vita, perché sia più facile,
più completa, più felice e anche il più lunga possibile. Giusto, giustissimo. E per la morte? Non ce ne occupiamo mai.
Chi decide quando è il nostro tempo di morire? Che cos’è
l’accanimento terapeutico? Quando le cure vengono spinte
troppo oltre, sottraendo la decisione al singolo e negandogli
magari la possibilità di salutare i suoi cari, di prepararsi, di
lasciare la vita con dignità? Il professor Remuzzi, uno dei
medici e dei ricercatori più apprezzati anche a livello internazionale, prende su questo tema una posizione netta, supportata dalla scienza, dalle migliaia di pazienti che ha assistito e
dalla sua profonda umanità. Eluana Englaro e Terri Schiavo
erano morte molti anni prima che venissero staccate le macchine. Decidere quando lasciare la vita è una scelta che non
si può delegare. È una questione che riguarda noi, il medico
e i famigliari. Difficile fare leggi valide per tutti.
Giuseppe Remuzzi (nato nel 1949), medico chirurgo,
specializzato in Ematologia e Nefrologia, coordina tutte
le attività di ricerca dell’Istituto Mario Negri di Bergamo
e del Centro di Malattie Rare Aldo e Cele Daccò a Ranica
(BG). Dal 1996 al 2013 ha ricoperto l’incarico di direttore
del Dipartimento PubblicoPrivato di Immunologia e Clinica
dei Trapianti di Organo (collaborazione tra Ospedali Riuniti di Bergamo e Istituto Mario Negri). Dal 1999 è direttore
dell’U.O. di Nefrologia e Dialisi e, dal 2011, del Dipartimento di Medicina dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni
XXIII di Bergamo. È l’unico italiano a essere membro del
Comitato di redazione delle riviste The Lancet e New England Journal of Medicine (1998giugno 2013). Il professor
Remuzzi è autore di oltre 1.200 pubblicazioni internazionali
e di 13 libri, ed è editorialista del Corriere della Sera.
38
Antonio Tiezzi
La scienza ci dice...
Ilmiolibro.it, 2015
La Conoscenza ha accompagnato il percorso dell’umanità
e la rivoluzione culturale introdotta da Galileo Galilei agli
inizi del XVII secolo ha posto le basi da cui la Scienza moderna discende. Al giorno d’oggi le conquiste scientifiche e
tecnologiche sembrano perdere parte della loro importanza a
discapito di un progressivo materialismo, con il risultato che
nell’immaginario collettivo la Scienze è vista come elemento
non positivo per intero.
il prof. Antonio Tiezzi è docente presso l’Università degli
Studi della Tuscia. E’ esperto di Biologia della Riproduzione
nelle Piante Superiori e si interessa da anni di attività biologiche di molecole di origine vegetale.
Antonio Tagarelli con la collaborazione di Anna Piro
La sifilide attraverso i suoi sinonimi.
439 differenti modi di nominare la più importante malattia
nella Storia, nella Letteratura, nella Medicina dal 1494 al
1949
Edizioni Minerva Medica, 2015
L’opera “La sifilide attraverso i suoi sinonimi. 439 differenti modi di nominare la più importante malattia nella
Storia, nella Letteratura, nella Medicina dal 1494 al 1949”,
utilizza i sinonimi che ricordano la Geografia, la Mitologia,
la Religione e le Allusioni - Eufemismi - Metafore. A questi si aggiungono quelli che ricordano la “Ereditarietà” della
sifilide, la Dermatopatologia e la Gravità Clinica. L’opera
racconta al lettore non-informato o “distratto” i 450 anni di
storia di questa malattia in cui si intravedono i lievi progressi
medici, il suo ampio quadro clinico e la sua alta implicazione
sociale. E nel contempo, sia per il numero di Autori citati
(720 c.a.) che per le opere consultate (480 c.a), il lavoro si
presenta anche come elemento di riferimento per chi vuole
trovare nella storia della sifilide ciò che va aldilà della linea
medico-sanitaria.
Antonio Tagarelli nasce a Cosenza nel 1945. Già Primo
Ricercatore, è attualmente Associato all’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del CNR. Biologo e Specialista
in Patologia Generale, svolge attività di ricerca dal 1982. I
suoi interessi scientifici si basano l’emoglobinopatie e le eritroenzimopenie viste sia dal profilo biochimico che da quello
genetico molecolare. Si fa avanti un nuovo interesse, la Genetica delle Popolazioni Umane associata alla Biodemografia; segue un nuovo studio: la carenza ereditaria e acquisita
della visione del colore. A quest’ultime ricerche aggiunge
quelle riguardanti la Storia della Medicina prediligendo le
epidemie piccole e grandi, insieme allo studio delle malattie
nella letteratura e nell’arte visiva. Pubblica 93 lavori su riviste specializzate, 35 su libri e 42 atti congressuali. Nel campo
editoriale è presente con 15 libri in cui compare come autore,
co-autore, curatore e co-curatore
Anna Piro nasce a Cosenza nel 1960. Naturalista, Biologo
e Specialista in Patologia Generale, è Ricercatore CNR, Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare. Svolge attività
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
di ricerca con alcuni studi ormonali dell’asse ipofisi-gonadi.
Si interessa alla relazione biologica tra thalassemia e malaria
confrontandola con il deficit enzimatico della glucosio- 6fosfato deidrogenasi. Segue poi l’interesse per la Genetica
delle Popolazioni Umane associata alla Biodemografia e successivamente interviene un nuovo studio: la carenza ereditaria ed acquisita della visione del colore. Aggiunge a queste
ricerche la Storia della Medicina prediligendo le epidemie
piccole e grandi, insieme allo studio delle malattie nella letteratura e nell’arte figurativa. Ha pubblicato 70 lavori su riviste specializzate, 19 su libri e 32 su atti congressuali. Nel
campo editoriale è presente con 7 libri in cui compare come
co-autore e co-curatore
Luigi Agnati, Diego Guidolin, Susanna Genedani, Dasiel
Borroto-Escuela, Kjell Fuxe
Le recenti acquisizioni sulla comunicazione intercellulare
e l’approccio biosemeiotico alla medicina: implicazioni
filosofiche
Futura Publishing Society, 2015
Gli autori discutono sui temi di Biologia e Medicina, temi
diversi, ma che hanno avuto come principale oggetto d’indagine la trasmissione e la decodificazione di segnali chimici
nel Sistema Nervoso Centrale (SNC) in condizioni fisiologiche e patologiche.
Mauro Serafini - Emilio Jirillo
Mangiare per prevenire.
L’immunonutrizione a tavola
Books & Company, 2015
L’Immunonutrizione è la scienza che studia l’impatto del
cibo sul sistema immunitario e di conseguenza sulla salute.
In ragione delle scelte alimentari che facciamo, possiamo
fornire al nostro corpo una protezione maggiore o minore
nei confronti dell’insorgenza di patologie cardiovascolari e
neoplasie. In questo libro abbiamo cercato di trattare questa
disciplina molto vasta e complessa nel modo più semplice
possibile, mantenendo il rigore e l’attualità delle più recenti
scoperte scientifiche internazionali.
Il Professor Mauro Serafini è Responsabile del laboratorio “Alimenti funzionali e prevenzione stress metabolico”
presso il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi
dell’economia agraria, Centro di Nutrizione di Roma (CRANUT). Le sue ricerche sono tese a svelare i meccanismi di
difesa dell’organismo nei confronti degli stress nutrizionali
e a identificare ingredienti e alimenti funzionali in grado di
esercitare un’azione di prevenzione dei fattori di rischio ossidativi e infiammatori e delle patologie correlate.
Il Professore Emilio Jirillo è nato a Catanzaro il 06/01/1947
e si è laureato in Medicina e Chirurgia il 17/07/1971 presso
l’Università degli Studi di Bari con la votazione di 110/110
e lode. È attualmente in servizio presso l’Università di
Bari in qualità di Professore Ordinario di Immunologia dal
30/07/1986.
Giovanni Tagliabue
“OGM”.
Dialogo scientifico-politico su una categoria senza senso
UniEdi, 2015
Per un intricato complesso di fattori psicologici, sociali,
politici ed economici, un vasto movimento di opinione, alimentato da forze di attivismo radicale, rifiuta i cosiddetti “organismi geneticamente modificati”, prodotti agricolturali dal
genoma direttamente ritoccato. Mentre lo pseudo-concetto
non ha base scientifica, gli oppositori insistono nell’attaccarlo, come simbolo dell’agroindustria; tale lotta sociopolitica,
che ha le sue ragioni, ma nasconde anche motivazioni ideologiche o commerciali, fomenta dubbi e paure su pretesi
effetti negativi de “gli OGM” (plurale privo di significato)
per l’ambiente e la salute. Invece, gli scienziati raccomandano - inascoltati, in particolare dai politici - di controllare
con attenzione e cautela le singole nuove varietà vegetali,
“OGM” e non! Il libro spiega questo tabù contemporaneo e
le sue motivazioni legittime, ma spesso illogiche e non scientifiche. L’avversione per “gli OGM” va liberamente praticata
da chi lo voglia, ma non deve più essere legge per tutti: è
antidemocratico imporre freni autoritari all’uso ben regolato
di certe novità biotecnologiche, alla ricerca pubblica e alle
sue ricadute filantropiche.
Giovanni Tagliabue, filosofo, ha interessi in antropologia, psicologia, politologia. È autore del Manifesto per la
Democrazia Estesa e Rafforzata, di prossima pubblicazione.
Alberto Panconesi, Salvatore Moricca, Alessandro
Ragazzi, Irene Dellavalle, Riziero Tiberi, Francesco
Croci, Matteo Bracalini, Beatrice Ginetti, Giovanni
Vettori
Parassiti delle piante arboree forestali ed ornamentali.
Specie introdotte e di temuta introduzione
Pàtron Editore, 2014
Il volume “Parassiti delle piante arboree forestali ed ornamentali, specie introdotte e di temuta introduzione” tratta
un tema di grande interesse ed attualità: le introduzioni accidentali di parassiti vegetali. Tali introduzioni, sempre foriere
di epidemie devastanti, avvengono oggi con un ritmo temporale che non ha conosciuto eguali nella storia dell’umanità e che pare essere accelerato dai cambiamenti climatici.
Oltre alle principali entità parassitarie che hanno decimato
importanti essenze arboree nel nostro Paese, il volume tratta,
con una ricca iconografia, i parassiti vegetali e gli insetti la
cui possibile introduzione è fortemente temuta, memori delle
devastazioni che hanno già operato altrove. Con quest’opera
si arricchisce e si approfondisce il quadro conoscitivo di una
tematica di grande rilevanza e si offre agli operatori del settore, nonché ad altre categorie di possibili lettori, un valido
strumento di conoscenza e di lavoro.
Salvatore Moricca. Professore di “Patologia Vegetale”
e di “Malattie nei Vivai e delle Alberature” presso il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e
dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Firenze. Editore scientifico di prestigiose riviste internazionali e naziona39
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
li. Visiting professor presso Università ed Istituti di ricerca
esteri. Organizzatore, chairperson ed invited speaker in congressi internazionali. Autore ed editore di libri e monografie.
Valutatore di progetti di ricerca nazionali ed internazionali.
Autore o coautore di circa 160 pubblicazioni scientifiche nei
settori della Patologia vegetale e della Micologia fitopatologica. La sua attività di ricerca è incentrata su temi di tassonomia, epidemiologia, diagnostica, lotta ai parassiti vegetali.
Impiega tecniche molecolari per determinare affinità o discriminare tra taxa microbici correlati, e chiarirne le relazioni evolutive e patogenetiche.
Emiliano Toso
L’esposizione in psicoterapia.
L’interazione mente-corpo contro la paura
libreriauniversitaria.it, 2015
Con il termine esposizione si intende un vasto numero di
strategie psicoterapeutiche, studiate per far affrontare al paziente ciò che più teme: dai ragni al giudizio sociale, dalla contaminazione da germi e batteri alla riproposizione di
eventi traumatici, impedendogli qualunque comportamento
di protezione. La sperimentazione ha verificato che queste
metodiche sono in grado di ridurre ed eliminare efficacemente diversi disordini mentali: oggi, grazie all’impiego delle
neuroimmagini, è diventato possibile persino visualizzare gli
effetti di tali interventi sulla struttura e sulla fisiologia del
cervello.
Emiliano Toso è psicologo clinico e psicoterapeuta, socio
ordinario dell’AIAMC (Associazione Italiana di Analisi e
Modificazione del Comportamento e Psicoterapia Cognitiva
e Comportamentale). Opera in ambito clinico occupandosi
della valutazione e della psicoterapia di disturbi psicopatologici con particolare interesse per i disturbi d’ansia.
Chiara Palmerini
Quello che alle mamme non dicono.
Falsi miti, curiosità e scienza della gravidanza
Codice Edizioni, 2015
L’attesa e la nascita di un bimbo sono tra i momenti più
felici nella vita di una donna e di chi la circonda, un evento
da sempre oggetto di interrogativi, leggende e falsi miti. La
maggior parte dei manuali disponibili forniscono un insieme
più o meno accurato di consigli e informazioni, che spesso
però non corrispondono del tutto alla verità o non soddisfano
interamente il bisogno di sapere. Questo libro non ha solo
l’obiettivo di smontare alcuni falsi miti sulla gravidanza, ma
anche di offrire una conoscenza il più possibile completa e
approfondita su tutto ciò che succede (o può succedere) nei
nove mesi che precedono la nascita di un figlio.
Chiara Palmerini è giornalista e scrive di scienza, medicina e salute per diverse testate. È stata per dodici anni
redattore nella sezione “scienze” di Panorama, e dal 2013
collabora come free-lance con Panorama, Focus e altre riviste sia online sia cartacee. È coautrice di “La rivoluzione
delle cellule staminali” (Feltrinelli, 2005). È laureata in filosofia della scienza, si è specializzata in giornalismo scienti40
fico con un master alla Boston University e ha ottenuto nel
corso della sua carriera vari riconoscimenti, tra cui il Premio
Voltolino per la Divulgazione Scientifica e il premio Piero
Piazzano.
Alberto Luini
#senonlosai.
Domande e risposte sulla salute del seno
Emma Books Life, 2014
Per quanto curabile, il tumore al seno fa una paura tremenda a tutte le donne. Il senologo Alberto Luini sembra averlo
capito. Per questo raccoglie ogni giorno le loro domande e
non solo risponde in ambulatorio ma ha deciso di scrivere
un libro che le contenga tutte. “Non ho mai avuto in mente di
scrivere l’ennesimo manuale: ne esistono tanti validissimi.
L’unico obiettivo di questo ebook è rispondere alle domande
che le donne ogni giorno mi pongono, raggiungerle anche
con questo canale e portare loro l’informazione cui hanno
diritto. Perché essere informati è la base per prendersi cura
di sé.” Alberto Luini. #senonlosai è scritto in collaborazione
con MariaGiovanna Luini, con l’introduzione di Nicoletta
Carbone e la “dieta in rosa” di Lucilla Titta.
Alberto Luini. Chirurgo sinologo, è Direttore della Divisione di Senologia e Co-Direttore del Progetto Senologia
dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO).
Francesca Romana Orlando
Sensibilità Chimica Multipla: diagnosi, terapie e
riconoscimenti
Edizioni Andromeda, 2015
La Sensibilità Chimica Multipla o MCS è una malattia
emergente nei paesi industrializzati che comporta l’intolleranza a diversi composti chimici non correlati tra loro con
reazioni in diversi organi. Questa patologia mette in crisi gli
attuali standard di sicurezza delle esposizioni chimiche in
quanto dimostra che una fetta della popolazione, per ragioni
genetiche o per un sovraesposizione individuale a composti
inquinanti, reagisce in modo abnorme a livelli di esposizione considerati sicuri per la popolazione generale. Il libro
illustra la letteratura scientifica, con un focus sui biomarker
diagnostici e sugli approcci terapeutici a livello internazionale, e nella terza sezione tratta i riconoscimenti normativi
e le sentenze giudiziarie che stabiliscono i diritti per questo
nuovo tipo di “disabilità ambientale” con l’intento di offrire
strumenti pratici per la gestione della malattia a medici, pazienti e ai legislatori.
Francesca Romana Orlando, giornalista professionista, è
esperta di divulgazione scientifica. Dopo la Laurea in Lettere
alla Sapienza Università Sapienza di Roma e all’Università
di Exeter (UK), ha conseguito il Perfezionamento in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e si è specializzata in
Analisi e Gestione della Comunicazione all’Università Tor
Vergata. Ha ricevuto nel 2000 il Premio speciale della giuria
del Rotary Club Roma Nord-Ovest “C. Casalegno” per il percorso formativo. Ha lavorato per diverse riviste di informatica ed e-business. Da dieci anni organizza convegni scientifici
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
e campagne di informazione per A.M.I.C.A., un’associazione che si occupa di inquinamento chimico ed elettromagnetico. Nel 2010 ha pubblicato il saggio “Il Cerchio Perfetto”
sul conflitto di interessi nelle politiche ambientali e di salute
pubblica. Nel 2014 ha pubblicato il thriller scientifico “La
Città Bianca” sull’inquinamento elettromagnetico dei cellulari.
Manuela Monti, Enrica Battifoglia, Carlo Alberto Redi
Staminali.
Dai cloni alla medicina rigenerativa
Carocci editore, 2015
Le cellule staminali sono fra i temi di ricerca più affascinanti della biologia contemporanea. Le grandi promesse nel
campo della medicina rigenerativa che derivano da questo
settore lasciano sperare in future applicazioni ma allo stesso tempo hanno creato illusioni. Nel libro sono spiegate la
natura di queste cellule, troppo spesso propagandate come
“miracolose” o bersaglio di posizioni di intransigenza e fondamentalismo, e le loro potenzialità, utilizzando un linguaggio chiaro ma scientificamente rigoroso e al di là di qualsiasi
preconcetto, così che il lettore possa sviluppare in autonomia
un proprio pensiero sui temi biopolitici sottesi.
Carlo Alberto Redi. È professore ordinario di Zoologia
all’Università degli Studi di Pavia e socio corrispondente
dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Manuela Monti. Biologa delle cellule germinali, è contrattista presso il Centro di Medicina Rigenerativa della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia.
Enrica Battifoglia. Giornalista scientifico, coordina il canale web ansa Scienza e Tecnica.
Emiliano Ventura
Storia di Pidocchio
Ministero della Salute, 2014
Il libro fa parte della collana editoriale Il Teatro della Salute sviluppa temi di notevole interesse scientifico, ricchi di
valenze sociali ed educative, presentandoli in particolare,
in maniera originale e accattivante, ai bambini della Scuola
primaria, alle loro famiglie ed ai loro docenti. L’iniziativa è
frutto di una interessante e già sperimentata collaborazione
tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Dipartimento per l’Istruzione - Direzione Generale per
lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, il Ministero della Salute - Dipartimento della Sanità
Pubblica Veterinaria, della Sicurezza Alimentare e degli Organi Collegiali per la Tutela della Salute e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.
Emiliano Ventura è saggista e scrittore, è nato a Roma
(1973) dove risiede; si è laureato prima in Lettere (2005) poi
in Filosofia (2005). Ha conseguito un Master in Comunicazione (2007). È autore dei seguenti testi: Giordano Bruno
La divina Eresia, Bardi, Roma, (2009). Mario Luzi La poesia in teatro, Scienze e Lettere, Roma, (2010), finalista al
Premio Internazionale Mario Luzi. Apologia di Pasolini,
Arduino Sacco, Roma, (2011). I Templari. Storia di errori
di segreti e di complotti, Arbor Sapientiae, Roma, 2014. Ha
partecipato all’antologia letteraria Attorno a questo mio corpo, Hacca ed., Macerata (2010). Ha curato l’inedito: Mario
Luzi. Seminario sul teatro, Fondazione Mario Luzi editore,
Roma, (2012). È uno degli autori di Montale Luzi Pasolini
Questo nostro Novecento, Fondazione Mario Luzi editore,
Roma, 2013. È uno dei curatori della collana Versi Crepuscolari sui poeti crepuscolari una co-edizione Arbor Sapientiae e Fondazione Mario Luzi, Vol. 1 ) Sergio Corazzini Tutte le raccolte, Roma, 2014.
Emiliano Ventura
Storia di pirati.
All’arrembaggio del vascello di Capitan Brucella
Ministero della Salute, 2014
Il libro fa parte della collana editoriale Il Teatro della Salute sviluppa temi di notevole interesse scientifico, ricchi di
valenze sociali ed educative, presentandoli in particolare,
in maniera originale e accattivante, ai bambini della Scuola
primaria, alle loro famiglie ed ai loro docenti. L’iniziativa è
frutto di una interessante e già sperimentata collaborazione
tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Dipartimento per l’Istruzione - Direzione Generale per
lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, il Ministero della Salute - Dipartimento della Sanità
Pubblica Veterinaria, della Sicurezza Alimentare e degli Organi Collegiali per la Tutela della Salute e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.
Emiliano Ventura è saggista e scrittore, è nato a Roma
(1973) dove risiede; si è laureato prima in Lettere (2005) poi
in Filosofia (2005). Ha conseguito un Master in Comunicazione (2007). È autore dei seguenti testi: Giordano Bruno
La divina Eresia, Bardi, Roma, (2009). Mario Luzi La poesia in teatro, Scienze e Lettere, Roma, (2010), finalista al
Premio Internazionale Mario Luzi. Apologia di Pasolini, Arduino Sacco, Roma, (2011). I Templari. Storia di errori di
segreti e di complotti, Arbor Sapientiae, Roma, 2014. Ha
partecipato all’antologia letteraria Attorno a questo mio corpo, Hacca ed., Macerata (2010). Ha curato l’inedito: Mario
Luzi. Seminario sul teatro, Fondazione Mario Luzi editore,
Roma, (2012). È uno degli autori di Montale Luzi Pasolini
Questo nostro Novecento, Fondazione Mario Luzi editore,
Roma, 2013. È uno dei curatori della collana Versi Crepuscolari sui poeti crepuscolari una co-edizione Arbor Sapientiae e Fondazione Mario Luzi, Vol. 1 ) Sergio Corazzini Tutte le raccolte, Roma, 2014.
Carlo Pruneti
Tecniche di rilassamento muscolare e gestione dello stress
Società Editrice Esculapio, 2015
In questo testo, l’autore descrive una versione del rilassamento progressivo muscolare profondo, che, nelle intenzioni anche di quello che fu l’ideatore della prima versione,
Edmund Jacobson, vuole essere anche una modalità diversa
e salutare di gestione di sé. Si è cercato di avere una particolare attenzione alla spiegazione di alcune basi biologiche
41
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
del comportamento e degli aspetti scientifici, e quindi verificabili riguardo agli effetti che queste metodiche producono
sull’intero organismo umano. Tutto questo, senza tralasciare
alcuni riferimenti storici ed aspetti aneddotici ritenuti significativi per una migliore comprensione di alcuni fondamentali
concetti.
Carlo Pruneti è docente di Psicologia Clinica all’Università di Parma, è responsabile dell’Unità di Psicologia Clinica del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale
e dei relativi laboratori di psicofisiologia e neuropsicologia
clinica che sono stati tra l’altro riconosciuti quale “centro di
eccellenza” dalla Biofeedback Federation of Europe (BFE).
Membro del pool della EFSA (European Food Safety Authority) per “Scientific Substantation of Health Claims made on
food“. Negli anni, è stato autore di oltre quattrocento pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali e di
oltre 20 volumi a stampa tra i quali Principi di Psicobiologia
della Nutrizione e dello Stress (in collaborazione con Augusto Innocenti), Società Editrice Esculapio; Psicologia clinica
e malattia organica: i disturbi neurologici, Società Editrice
Esculapio e Psicopatologia Generale, Società Editrice Esculapio.
Rachele Malavasi (a cura)
Think animal.Il mondo visto dagli altri animali
Studioverde Edizioni, 2015
La presente opera è il frutto di un’iniziativa culturale della
fondazione G.E. Ghirardi che, per la seconda volta nell’arco
di pochi anni, pone al centro dei propri interessi e curiosità
intellettuali l’etologia, ovvero la scienza naturale del comportamento animale e dell’uomo. L’iniziativa che precedette
quella da cui discende la presente opera, aveva per tema la
“filogenesi ed ontogenesi della musica” e si concretizzò in un
convegno tenutosi nel giugno del 2011 a villa Contarini e in
una piccola opera di alta divulgazione.
Rachele Malavasi. Ricercatrice con un dottorato in scienze ambientali ottenuto presso l’Università di Urbino. Si occupa di ricerca di base nell’ambito del comportamento sociale e cognizione del cavallo domestico ed è referente scientifico per l’Oasi Equiluna, prima Scuola di Equitazione Etica in
Italia e Centro di Gestione Naturale del Cavallo.
Fulvio Ervas
Tu non tacere
Marcos y Marcos, 2015
Partendo da fatti reali, Tu non tacere si avventura in punta di piedi all’incrocio degli incroci, dove scienza, speranze
di vita, umanità e professionalità del medico affrontano le
contraddizioni di un sistema molto complicato. Ci ricorda la
cura che dobbiamo al nostro corpo, e alla rete formidabile
delle persone che amiamo; che un figlio per crescere deve
alzarsi in piedi e, almeno nel ricordo, guardare negli occhi
suo padre.
Fulvio Ervas è nato sotto il segno del leone, nell’entroterra veneziano, qualche decina d’anni fa. Ha gli occhi molto
azzurri e li usa davvero per guardare; affascinato dalle par42
ticelle elementari, da tutti gli animali e dalle storie, insegna
scienze naturali e scrive. Il suo primo romanzo (La lotteria)
parla di nani e di balene, il secondo apre la serie dell’ispettore Stucky (Commesse di Treviso, Pinguini arrosto, Buffalo
Bill a Venezia, Finché c’è prosecco c’è speranza, L’amore è
idrosolubile, Si fa presto a dire Adriatico). Succulente parla
di Portogallo e di mancanza. Se ti abbraccio non aver paura,
che racconta il viaggio in moto per le Americhe di un padre
con il figlio autistico, ha vinto molti premi, è stato tradotto
in nove lingue e ha dominato a lungo le classifiche dei libri
più venduti.
Aa, Vv.
Una mela al giorno toglie il medico di torno
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Bonaldo
Stringher” Udine, 2015
A volte le cose semplici sono quelle che lasciano segni in
profondità … ed è quello che è accaduto per questa esperienza didattica nata intorno ad un cibo, appunto semplice, che
mantiene però il sapore della vita: la mela. I nostri studenti,
guidati dalla curiosità e dalla creatività dei loro insegnanti,
hanno incominciato ad esplorare questo frutto, che passava
quasi inosservato nell’approfondimento intorno agli alimenti, e a far emergere a 360 gradi una panoramica di carattere
interdisciplinare particolarmente curiosa ed interessante.
Gli autori sono gli allievi delle classi III G e IV A enogastronomia e i loro docenti (Paola Barbanti, Patrizia Bertoli, Paola Carboni, Elisa Comuzzi, Giuseppe Amico, Biagio
Nappi, Alessandro Pareschi) dell’Istituto Statale d’Istruzione
Superiore “Bonaldo Stringher” di Udine.
Silvia Santilli
Una strana malattia: terribile e meravigliosa, terrificante e
affascinante
Casa Editrice Kimerik, 2014
Questo scritto descrive in maniera egregia ed estremamente scorrevole cos’è la malattia mentale, la sofferenza che ha
provocato nell’autrice e il cammino faticoso che ha condotto alla ricerca di una via di uscita. Scorrendo queste pagine
potrete capire tale esperienza (che ognuno di noi potrebbe
avere) meglio che leggendo qualsiasi testo scientifico che descriva la psicopatologia. Il disturbo affettivo è una malattia
severa e si stima che, negli ultimi dodici mesi, un milione
e mezzo di persone ne abbia sofferto. Rimane ancora una
priorità dei servizi e degli operatori sanitari in genere (e in
particolare quelli dei Servizi di salute mentale) riconoscere e
trattare questi disturbi tempestivamente.
Silvia Santilli, classe 1979, dopo la maturità linguistica,
passa un anno di studio-lavoro a Londra. Laureata all’Università di Udine, si qualifica con 110 e lode come Professionista in Relazioni Pubbliche presentando la tesi intitolata I
diritti umani nella società contemporanea. Dopo un Master
di II Livello alla Sapienza di Roma in Diritti umani e Diritto
internazionale con la tesi L’eutanasia oggi, lavora oggi alla
Pro Loco di Offagna come addetta alla segreteria. Una strana
malattia è la sua prima pubblicazione.
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Area C
Scienze dell’ingegneria e
dell’architettura
Mariagiulia Bennicelli Pasqualis
Case temporanee. Strategie innovative per l’emergenza
abitativa post-terremoto
FrancoAngeli, 2014
È possibile alloggiare decine di migliaia di persone contemporaneamente, in tempi brevi, in modo confortevole e a
basso costo, per risolvere l›emergenza abitativa postcatastrofe in ambito urbano senza compromettere definitivamente il
territorio? Come? Questo libro indaga le possibili risposte
per mettere a punto un modello avanzato fatto di strumenti e
procedure per la realizzazione di un sistema edilizio residenziale aperto, ad alta densità e totalmente reversibile.
Mariagiulia Bennicelli Pasqualis, architetto e PhD, è
ricercatrice nell’ambito di progetti FP7 finanziati dalla Comunità Europea. Gli interessi della sua ricerca indagano il
campo dell’edilizia a basso costo, temporanea e transitoria
in situazioni di emergenza abitativa. È tutor in workshop nazionali e internazionali. Dal 2008 collabora alla cattedra di
Tecnologia dell’Architettura presso la Facoltà di Firenze. È
autrice di saggi sul tema della riqualificazione urbana e della
gestione dell’emergenza abitativa post-disastro e sociale.
Bernardo Ruggeri, Tonia Tommasi, Sara Sanfilippo
BioH2 & BioCH4 Through Anaerobic Digestion: From
Research to Full-scale Applications
Springer 2015
Il libro presenta il processo di digestione anaerobica di reflui organici per la produzione di bio-idrogeno e biogas in
due stadi consecutivi. L’aspetto energetico, della produzione
di gas ad alto valore energetico, si accompagna all’aspetto
ambientale, per il riuso e l’abbattimento della sostanza organica ed al basso sviluppo di inquinanti dalla combustione.
Particolare attenzione è posta all’aspetto applicativo, per il
technology transfer su impianti a scala reale. Capitolo per
capitolo si spazia tra vari aspetti connessi alla produzione di
H2, come quelli biologici ed ambientali, e quelli relativi ai
pretrattamenti per favorire il processo digestivo ad opera dei
microorganismi; si affrontano inoltre i temi della sostenibilità energetica.
Bernardo Ruggeri. Department of Applied Science and
Technology, Politecnico di Torino.
Tonia Tommasi. Consegue la laurea in ingegneria ambientale ed il titolo di dottorato europeo in ing. chimica (Politecnico di Torino). Dal 2010 ricercatrice presso l’Istituto
Italiano di Tecnologia di Torino, si occupa di produzione di
elettricità da acque reflue tramite Microbial Fuel Cell. Altro ambito di ricerca è la produzione di bio-idrogeno, da cui
la pubblicazione di un libro a valenza internazionale. Oltre
l’attività sperimentale si dedica ad eventi divulgativi su temi
importanti come il rapporto tra l’ambiente e l’energia e l’implementazione di soluzioni innovative e sostenibili per la salvaguardia dell’ecosistema Terra.
Sara Sanfilippo. Department of Applied Science and
Technology, Politecnico di Torino.
Maria Grazia Turco
Complessi buddhistici nella Valle dello Swāt.
L’area sacra di Tokar-Dara 1. Tipologie, tecniche
costruttive, problemi di conservazione
Aracne editrice, 2015
Il libro focalizza l’attenzione sul tema della tutela e salvaguardia dell’ingente patrimonio del Gandhāra nella Valle
dello Swāt (Pakistan), produzione artistica che ha realizzato
l’unione tra culture occidentale e indiana all’interno della
struttura religiosa del Buddismo. Eclettico panorama, la cui
produzione viene concordemente collocata tra I secolo a. C.
e VI secolo d. C., periodo contrassegnato dalla diffusione del
Buddhismo in queste regioni, attraversate da rotte commerciali – Via della Seta – e frequentate da mercanti e trafficanti;
terra fertile per diffondere i contenuti buddhistici attraverso
l’impostazione di aree sacre e complessi monastici. Lo studio architettonico e costruttivo dell’area di Tokar-Dara rappresenta l’oggetto del libro.
Maria Grazia Turco, architetto, è professore associato di
Restauro architettonico ICAR19 e docente del Laboratorio
di Restauro presso le Facoltà di Architettura e Ingegneria,
Sapienza - Università di Roma. È autrice di saggi di storia
dell’architettura, di restauro nonché di aspetti tecnologici
dell’architettura tradizionale, con particolare riferimento alle
tecniche costruttive antiche e medievali. Ha svolto attività
professionale sempre nell’ambito del restauro: chiesa di S.
Giorgio in Velabro, S. Paolo alla Regola e SS. Trinità dei
Pellegrini in Roma, ex convento dei Domenicani in Livorno.
Fa parte del comitato scientifico e redazionale di alcune riviste specializzate. Ha tenuto conferenze in istituzioni e università nazionali e internazionali. È membro di Associazioni
e Centri studi (Centro Studi per la Storia dell’Architettura,
Casa dei Crescenzi, Roma; Sezione italiana International
Academy of Architecture - UNESCO).
Alessandra Pagliano, Roberta Murolo, Luca Santoro
Disegnare il tempo.
Rocco Bovi e gli orologi solari della Certosa di San Martino
Aracne editrice 2014
Il polo museale della Certosa di San Martino a Napoli custodisce tre orologi solari di enorme valore scientifico e di
preziosa fattura artistica, oggi purtroppo non funzionanti a
causa della dispersione di quella antica cultura legata alla
misurazione del tempo attraverso le ombre del Sole. Di particolare pregio è la meridiana a camera oscura di Rocco Bovi,
scienziato ‘a tutto tondo’ del panorama culturale europeo del
XVIII secolo, la cui attività è stata messa in luce attraverso
il ritrovamento di documenti inediti. Dei tre orologi solari
si fornisce, inoltre, un progetto di rifunzionalizzazione gnomonica.
43
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
Scienze dell’ingegneria e dell’architettura
I primi 3 libri classificati
Paolo Gallina
L’anima delle macchine
Edizioni Dedalo, 2015
Cecilia Cecchini, Marco Petroni (a cura)
Plastic Days.
Materiali e design
Silvana Editoriale, 2015
Riccardo Oldani
Spaghetti Robot.
Il made in Italy che ci cambierà la vita
Codice Edizioni, 2014
Questo libro ruota attorno a un’ipotesi impopolare: abbiamo bisogno di macchine e tecnologia come di amore e ossigeno. L’autore
dà corpo alla tesi descrivendo sia gli aspetti
tecnologici delle macchine, che tendono a
diventare sempre più «simili all’uomo», sia
il rapporto emotivo dell’uomo con la macchina. Forte di un’attiva ricerca sul campo,
l’autore mescola con irriverenza ed equilibrio
casi scientifici a esperienze quotidiane di vita
domestica, fornendo un quadro insospettato e
convincente della nostra dipendenza tecnologica. Per raggiungere tale scopo, adotta uno
stile semplice e lineare, a tratti divertente,
condito di molti esempi. Alla fine di questo
viaggio scientifico, il lettore arriverà a comprendere i meccanismi consci e inconsci con
cui la mente umana si adatta ai robot, ai prodotti digitali e agli innumerevoli sistemi di realtà virtuale che il genere umano ha costruito
attorno a sé.
Paolo Gallina (1971) è professore di Robotica presso l’Università di Trieste e autore di
numerosi articoli scientifici. Nel 2011 ha pubblicato La formula matematica della felicità
(Mondadori).
A partire dagli oggetti della collezione della
Fondazione Plart di Napoli – una delle più
importanti raccolte al mondo – il volume
fornisce un particolare percorso di lettura del
nostro tempo attraverso la lente della grande
famiglia dei materiali polimerici, con un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Un racconto che, grazie all’approfondimento di saggi critici e di un ricco apparato
iconografi co, testimonia le trasformazioni
degli ultimi centocinquant’anni, svela l’anima profonda della modernità, delle mutazioni
che hanno segnato il paesaggio domestico e
culturale in cui siamo immersi.
Cecilia Cecchini. Architetto, PhD, Professore Associato di Disegno Industriale presso
“Sapienza” Università di Roma, Facoltà di
Architettura. Fin dalla sua istituzione (2008)
è curatore scientifico del centro di ricerca
museale Fondazione Plart (www.fondazioneplart.it).
Marco Petroni. Teorico e critico del design.
Ha collaborato con “La Repubblica - Bari”,
scrive regolarmente su varie riviste d’arte e
design tra cui “Abitare” e “FlashArt”. Insegna
Storia dell’arte contemporanea.
Lontano dai riflettori i robotici italiani, tra
i più bravi e creativi al mondo, stanno sviluppando macchine intelligenti che presto
potrebbero trasformare le nostre vite, rendendo realtà quello che fino a poco tempo fa
era considerato fantascienza: robot domestici
in grado di farci compagnia, di aiutarci nelle
faccende di casa e di prendersi cura di noi;
robot operai capaci di lavorare fianco a fianco
con i loro colleghi umani; robot soccorritori
che possono salvarci da incendi, alluvioni o
terremoti; robot chirurghi per curarci e robot da indossare per darci forza e resistenza.
Spaghetti robot racconta le moltissime eccellenze italiane della robotica, all’avanguardia
nel mondo e sconosciute ai più, e delinea un
prossimo futuro in cui le macchine pensanti
saranno sempre più a contatto con noi, nelle fabbriche come a casa, nelle scuole o in
ufficio.
Riccardo Oldani è un giornalista e scrittore scientifico, che ha al suo attivo numerose
collaborazioni con riviste di divulgazione
italiane e internazionali. Ha visitato e conosciuto direttamente le realtà di molti istituti
di ricerca dove nascono gli “spaghetti robot”.
Alessandra Pagliano, Università degli Studi di Napoli
“Federico II”, Dipartimento di Architettura. Architetto, ricercatrice confermata, membro del Dottorato di ricerca in “Rilievo e rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente”, è
docente dal 2003 del corso di Applicazioni di Geometria Descrittiva, DIARC - Università degli Studi di Napoli Federico
II. Ha pubblicato Il disegno dello spazio scenico (Hoepli,
Milano 2002), Come l’apparenza adegui il vero e spesso ancor sovrasti – Il problema della rappresentazione tra rigore
geometrico ed effetti illusori nell’opera prospettica di Pietro
Accolti, (Libreria internazionale Cortina, Padova 2002), La
scena svelata. Architettura, prospettiva e spazio scenico (Li44
breria internazionale Cortina, Padova 2005), La geometria
animata, lezioni multimediali di geometria descrittiva (Cafoscarina, Venezia 2007), Le geometrie dell’illusione. Artifici
prospettici dello spazio scenico (Fridericiana, Napoli 2009),
Oscar Niemeyer. La geometria della forma, (Franco Angeli,
Roma 2010).
Roberta Murolo. Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Architettura. Architetto, si è laureata presso l’Università degli studi di Napoli Federico II,
Corso di laurea Magistrale 5 UE in Architettura, con la tesi in
Applicazioni di geometria descrittiva dal titolo: Il Quarto del
Sole: gli orologi solari nella Certosa di San Martino a Napo-
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
li, relatore prof. arch. Alessandra Pagliano, correlatore Ph.D.
dott. Luca Santoro, analizzando la Meridiana nel Quarto del
Priore nella Certosa di San Martino, per poi estendere la ricerca, nell’ultimo anno, ad altri orologi solari e al contesto
storico, matematico e astronomico ad essa contemporaneo. I
suoi interessi sono inoltre indirizzati verso lo studio dei materiali naturali per la progettazione di arredi su misura.
Luca Santoro, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Astronomia, Dottore di ricerca in Astronomia –
Università degli Studi di Padova in co-tutela l’Université de
Nice, Francia – si occupa di rotazione stellare con simulazioni numeriche e statistiche per comprendere proprietà di insieme di alcuni ammassi stellari. Ha partecipato alla missione
Gaia dell’ESA con una borsa di studio Marie Curie presso
il CNRS all’osservatorio di Nizza, Francia. Ha partecipato
a numerosi convegni scientifici internazionali. Da un anno
collabora attivamente con la Prof.ssa Alessandra Pagliano
del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico
II di Napoli per la ricerca sugli orologi solari e meridiane
realizzate alla fine del Settecento nell’ambito degli studi di
storia della scienza.
Cesare Ajroldi, Dario Cottone
Il nuovo museo del mare a Palermo.
L’ordine dell’architettura
Aracne Editrice, 2015
Il nuovo Museo del Mare a Palermo è un libro dedicato a
un tema importante, le cui riverberazioni coinvolgono una
serie di ambiti contigui determinando interrelazioni vitali.
Attraverso tre corsi compositivi dedicati a questo argomento,
un ciclo che ha permesso al docente e ai suoi allievi di istruire il problema in termine quanto mai esaurienti e complessi,
viene infatti proposto il recupero di un testo architettonico
fondamentale dell’identità architettonica della capitale siciliana, l’arsenale, nucleo funzionale e rappresentativo dell’antico porto.
Dario Cottone è architetto e dottore di ricerca in Progettazione Architettonica. Si Laurea a Palermo, lavora con Mario
Cucinella Architects Parigi ai progetti per il centro della città
di Colombo (Sri Lanka) e all’edificio Guzzini a Recanati. È
stato tutor in workshop nazionali ed internazionali e tenuto
lezioni e corsi presso la Facoltà di Architettura di Palermo.
È stato selezionato come membro dell’Officina di Architettura del Porto di Palermo dal 2007 al 2009 struttura che si
è occupata dei progetti per il waterfront di Palermo. Tra i
progetti più importanti: shortlisted design per la nuova sede
dell’Istituto zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise, Concorso per la sistemazione di Porta Nuova a Marsala, primo
premio nel concorso internazionale per la Grande Piazza di
Caltanissetta. È autore di saggi ed articoli ed i suoi progetti
sono stati esposti alla Biennale di Venezia e all’Italian House
di Chicago. Ha pubblicato progetti su riviste italiane, coreane
e cinesi. Nel 2010 ha vinto il premio Ossigeno Italiano della
rivista Abitare, premio dedicato al progetto più innovativo
nel campo dell’architettura, del design e della moda.
Cesare Ajroldi. Professore ordinario del settore ICAR/14
presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo,
dove è incaricato dal 1972. Dal 2006 al 2009 è stato direttore
del Dipartimento di Storia e Progetto nell’Architettura. Ha
partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali
dal 1970 al 2004, ottenendo il II premio per lo ZEN e l’Università di Cagliari (1972, capogruppo G. Samonà). Tra le
opere più recenti, la scuola media a Niscemi (realizzata) e
il progetto di Autostazione Sud a Palermo. Tra le pubblicazioni più recenti: Monumento e progetto a Palermo (Roma,
2005), Expo Lisboa 1998 Paris-Palermo (Roma, 2007), Per
una storia della Facoltà di Architettura di Palermo (Roma,
2007), Innovazione in Architettura (Palermo, 2008). È in
pubblicazione La Sicilia i sogni le città. Giuseppe Samonà e
la ricerca di architetura (Il Poligrafo). Dal 1992 fa parte del
collegio dei docenti del dottorato in Progettazione architettonica a Palermo, del quale è coordinatore dal 2006, e che dal
2000 si occupa del restauro del moderno. Ha organizzato e
coordinato a Palermo un convegno internazionale, Il restauro del moderno in Italia e in Europa (2007).
Francesco Taormina
Il viaggio delle pietre.
Una visita in Israele e l’architettura dei vuoti
Aracne editrice, 2014
Un uomo, un paese e l’inquietudine dell’architettura. Nel
segno di una luna tagliata, fugace immagine di un inizio, si
apre questo viaggio brevissimo nel tempo, ma dilatato nei
percorsi interiori. La fisicità delle cose si intreccia con la
ridondanza dei pensieri, che su quelle cose dispongono altrettanti piani ordinati e indipendenti. Le cose si dànno nella
coscienza del viaggiatore, nella casualità di un imbattersi che
stimola domande, generate dal presente ma insieme suggerite da un vissuto anteriore. Un continuo interrogarsi, sempre
più incalzante con il procedere della narrazione, che mette
in gioco l’uomo, ma prima ancora l’architetto, entrambi ombre separate di un unico sguardo (dall’Introduzione di Luigi
Ramazzotti).
Francesco Taormina (1953) insegna Composizione architettonica e urbana presso l’Università di Roma “Tor Vergata”; più volte premiato in concorsi di progettazione, ha
tenuto lezioni e laboratori, conferenze e mostre sulla propria
attività di studio, didattica e progettuale, presso diverse università italiane e straniere, musei e istituti internazionali di
ricerca. Autore di numerosi saggi, fa parte di comitati scientifici di riviste specializzate.
Carlo Viggiani
Ingegneria geotecnica e patrimonio culturale
Hevelius Edizioni, 2014
Innumerevoli problemi di conservazione del patrimonio
storico e artistico hanno un forte contenuto geotecnico; basta
pensare alla Torre di Pisa (e alle tante altre torri di cui è ricco
il nostro Paese), ai centri storici e ai monumenti minacciati dalle frane, agli effetti dello scavo di gallerie urbane sul
tessuto edificato, e via enumerando. In questo volumetto,
dopo alcune semplici considerazioni di carattere generale,
45
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
vengono presentati una serie di casi reali che costituiscono
un’esemplificazione dei problemi da affrontare e un campionario di possibili soluzioni. Viene sottolineato che i requisiti
della sicurezza e del rispetto dell’integrità possono trovarsi
in contrasto, e richiedono un approccio interdisciplinare che
a sua volta si basa sullo sviluppo di una cultura condivisa e
un linguaggio comune fra specialisti di discipline tanto diverse come l’Ingegneria da un lato e la Storia dell’Arte, l’Archeologia, il Restauro dall’altro.
Carlo Viggiani. Professore Emerito presso l’Università
“Federico II” di Napoli. Ha insegnato e tenuto Conferenze e
Seminari in molte prestigiose Università Europee, Americane, Australiane, Giapponesi. E’ stato Direttore della “Rivista
Italiana di Geotecnica”; è Direttore Scientifico della collana
“Argomenti di Geotecnica” dell’Editore Hevelius. E’ stato
insignito della “Bishop Gold Medal for Geotechnical Research” dalla “Institution of Civil Engineers”. Dal 1990 al
2002 è stato Componente del Comitato Internazionale per la
Salvaguardia della Torre di Pisa; attualmente è membro del
Gruppo di Sorveglianza e Monitoraggio della Torre.
Sabrina Lucibello, Francesca La Rocca
Innovazione e Utopia nel design italiano
Rdesignpress, 2015
La ricerca ulteriore svolta da Sabrina Lucibello e Francesca La Rocca osserva la più recente produzione del design
italiano per indagarne il doppio risvolto degli oggetti realizzati e delle idee e pensieri che ne sono alla base, partendo
dall’idea che l’esercizio dell’immaginazione nel processo di
design è il luogo, apertoma anchemisterioso, in cui vengono
accolti ed elaborati sogni ed esigenze individuali e collettive.
L’ampia galleria di progetti che segue di volta in volta la
parte dei saggi è fondamentale per articolare il discorso ed è
corredata da ulteriori note critiche: il desiderio delle autrici è
che fosse vista non come una somma di oggetti selezionati,
ma come l’estratto di un film, per veloci sequenze o fermo
immagine; forse perché le utopie del design, per definizione
trasparenti e inafferrabili, è nei prodotti più innovativi e imprevedibili che lasciano traccia visibile del loro passaggio.
Sabrina Lucibello. Architetto, PhD in Tecnologia
dell’Architetttura, Ricercatore Confermato in Disegno Industriale alla Sapienza Università di Roma. È docente nei corsi di Disegno Industriale della Sapienza come titolare degli
Atelier (I, II, IV) nella Triennale e di Design e Tecnolgia dei
materiali innovativi nella Magistrale di Design del Prodotto (laurea in linga inglese); e nell’ambito del “Programma
Alta Formazione dei Quadri Dirigenti dei Paesi del MERCOSUR” (2007-2008 e 2008-2009; www.mercosur.it), ovvero dell’iniziativa di Cooperazione dell’Italia con il MERCOSUR (Ministreo Affari Esteri–Sapienza), coordinando il
corso “Ciencia y Tecnología” .
Francesca La Rocca, architetto, dottore di ricerca, è professore associato per il Settore Scientifico Disciplinare ICAR
13, Disegno Industriale, e presta servizio presso la Seconda
Università degli Studi di Napoli dove svolge attività didattica nel corsi di Disegno Industriale dal 2000. Fa parte del
46
collegio dei docenti del Dottorato internazionale in Design e
Innovazione. I suoi principali interessi di ricerca riguardano
le relazioni tra scienza contemporanea e cultura del progetto,
le teorie del design nella transizione dall’età moderna alla
postmodernità e le prospettive del progetto ecorientato in
rapporto al design e all’architettura.
Paolo Gallina
L’anima delle macchine
Edizioni Dedalo, 2015
Questo libro ruota attorno a un’ipotesi impopolare: abbiamo bisogno di macchine e tecnologia come di amore e ossigeno. L’autore dà corpo alla tesi descrivendo sia gli aspetti
tecnologici delle macchine, che tendono a diventare sempre
più «simili all’uomo», sia il rapporto emotivo dell’uomo
con la macchina. Forte di un’attiva ricerca sul campo, l’autore mescola con irriverenza ed equilibrio casi scientifici a
esperienze quotidiane di vita domestica, fornendo un quadro
insospettato e convincente della nostra dipendenza tecnologica. Per raggiungere tale scopo, adotta uno stile semplice e
lineare, a tratti divertente, condito di molti esempi, come «la
tortura di una formica», «i fumetti manga» e la «ricerca della
felicità». Alla fine di questo viaggio scientifico, il lettore arriverà a comprendere i meccanismi consci e inconsci con cui
la mente umana si adatta ai robot, ai prodotti digitali e agli
innumerevoli sistemi di realtà virtuale che il genere umano
ha costruito attorno a sé.
Paolo Gallina (1971) è professore di Robotica presso l’Università di Trieste e autore di numerosi articoli scientifici. È
stato volontario internazionale in Sudan. Nel 2011 ha pubblicato La formula matematica della felicità (Mondadori).
Luca Lanini
L’architettura moderna.
Le Corbusier, Mies van der Rohe, Terragni, Niemeyer
Ediesse, 2014
Un libro rivolto a tutti i giovani studiosi e appassionati di
architettura. Luca Lanini, Professore di Progettazione architettonica, ricostruisce la parabola dell’architettura moderna
attraverso l’opera di quattro protagonisti, scelti per raccontare quattro «paradigmi» che rappresentano nodi problematici
anche per l’epoca contemporanea: Le Corbusier per il paradigma dell’innovazione; Mies van der Rohe per quello della
costruzione; Terragni per quello della sovversione del linguaggio; Niemeyer per quello del globale vs locale. Ma cos’è
l’architettura moderna? Il risultato della sovrapposizione di
due grandi «rivoluzioni»: quella tecnologica, che conduce
all’introduzione di nuovi materiali, e quella figurativa, in cui
è stato preminente il ruolo delle avanguardie novecentesche.
Ma l’architettura moderna nasce soprattutto dalla risposta ad
un interrogativo: qual è lo stile dell’architettura della «Prima
età della macchina»?
Luca Lanini. Professore di Progettazione architettonica
presso il Dipartimento di Ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università di Pisa,
ha conseguito il dottorato di ricerca in Progettazione urbana
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
presso l’Università «Federico II» di Napoli. È senior partner con Manuela Raitano dello studio b.e.ar. building environment architecture con sede in Roma (http://bearchitettura.
wordpress.com) con cui ha vinto concorsi e premi nazionali
e internazionali. Tra i suoi libri ricordiamo: Progetti (2012);
Vàzquez Consuegra (2008); Costruire la bellezza. Saggi e
progetti d’architettura 19922004 (2004); L’elogio della Velocità (2001).
Lorenza Fiumi, Stefano Tocci, Carlo Meoni
La mappatura delle coperture in cemento-amianto.
Un caso applicativo: La via Tiburtina
CNR Edizioni, 2015
Il lavoro presenta un metodo di analisi riproducibile su
vasta scala, per lo studio del territorio, con particolare attenzione alle coperture in cemento-amianto e alla dismissione nel tempo. L’antica via consolare Tiburtina Valeria, con
oltre 2000 anni di storia, oggi periferia della città di Roma,
ha rappresentato un importante bando di prova. Attraverso
dati telerilevati con il sensore aeroporto MIVIS, acquisiti in
periodi diversi, integrati con dati ISTAT, cartografici e dati
provenienti dalla ASL ROMAG, il lavoro illustra e descrive una metodologia che consente la realizzazione di mappe,
per una dettagliata descrizione della presenza di coperture
in cemento-amianto nel tempo, per la valutazione del potenziale rischio per la salute dei lavoratori e della popolazione,
anche al fine di programmare e mirare interventi di bonifica.
E’ un esempio concreto di trasferimento delle conoscenze a
supporto delle attività di monitoraggio e di governo del territorio.
Lorenza Fiumi. Laurea in Architettura è Ricercatrice
CNR dal 1986, L’attività di ricerca è volta all’utilizzo del telerilevamento per il monitoraggio e la gestione delle aree urbane. E’ stata responsabile scientifico di numerose attività di
ricerca e di servizio, con Enti quali l’ASI, l’INAIL, l’APAT,
ENEA, provincia di Napoli e Regione Lazio. E’ autrice di
oltre 100 lavori pubblicati su riviste nazionali e internazionali, presentati a convegni nazionali e internazionali e libri. Ha
fatto parte di comitati organizzatori e scientifici di Convegni
e Seminari e Commissioni di Studio del CNR.
Stefano Tocci. Laurea specialistica in Geografia, è un
Collaboratore a Contratto CNR dal 2012. Collabora con il
gruppo di ricerca del CNR nello sviluppo e integrazione dati
telerilevati, cartografici, ISTAT, ecc. in ambiente GIS (Geographic Information System).
Carlo Meoni. Operatore Tecnico CNR dal 1981, collabora con il gruppo di ricerca nel supporto tecnico scientifico.
Giancarlo Locati, Arturo Fiocca
La plastica.
Conoscerla per apprezzarla
Consorzio Proplast, 2015
Ci siamo proposti di proporre un testo agile, semplice ma
non semplicistico, capace di dare un’idea di cosa sono questi
materiali, del loro ruolo nella vita moderna, anche tramite
abbondanti esemplificazioni di oggetti. Se ci siamo riusci-
ti, lo giudicherete voi che vi apprestate a leggere quello che
segue. Se no, ci scusiamo sin d’ora, ma fatevi vivi con noi,
la nostra porta è sempre aperta a tutti per ogni possibile critica, suggerimento, o aiuto. Con questo testo si vuole indicare una strada che conduca ad una “educazione plastica”,
sia per chi è già nel settore sia per coloro che si accingono
ad entrarci. E’ un progetto sfidante ed emozionante, che ha
l’obiettivo di raggiungere sempre più persone e di diffondere
la cultura della plastica. Vuole essere un volume di semplice
lettura e di avvicinamento ad un mondo che, soprattutto per i
giovani, è ancora “sconosciuto”. Il percorso comprende una
carrellata dei materiali ad oggi maggiormente diffusi, delle
tecnologie di trasformazione e per il loro riciclo.
Giancarlo Locati. Laureato in fisica presso l’Università
degli Studi di Milano nel 1965. Esperienza triennale sullo
studio delle proprietà dinamico-meccaniche dei polimeri
allo stato solido maturata presso il Politecnico di Milano e
l’Università di Princeton (USA). Esperienza di oltre 13 anni
come ricercatore nel campo della reologia e miscele polimeriche maturata presso i Laboratori di ricerca e sviluppo
del gruppo ENI. Esperienza di oltre 12 anni come responsabile di un gruppo di sviluppo prodotti e assistenza tecnica
nel settore dei tecnopolimeri maturata presso Enichem. Dal
1985 docente nei corsi di aggiornamento relativi ai materiali
e ai loro processi di trasformazione e nei corsi per tecnici
di laboratorio presso Cesap. Dal 1993 al 2001 responsabile dei Laboratori di controllo qualità presso Enichem. Dal
2002 consulente aziendale e docente di corsi di Tecnologia
Polimeri e Reologia presso le Università LIUC (Castellanza,
Varese) e Università di Brescia
Arturo Fiocca. Assistente tecnico presso la Montecatini.
Per due anni direttore di produzione presso Famapla. Assistente tecnico ai clienti trasformatori di Pvc, Peld e Pehd con
le tecnologie dello stampaggio a iniezione, estrusione, soffiaggio in bolla e blow molding presso la Rumianca. Esperienza decennale come responsabile dell’assistenza tecnica
presso Bayer Italia. Esperienza ventennale presso General
Electric Plastics come technical manager con mansioni di
supporto alla progettazione ed alla realizzazione di manufatti
prodotti a iniezione, come docente in seminari tecnici per la
clientela più esigente e come coordinatore delle attività tecniche comuni alle diverse aree europee. Dal 2000 consulente
e docente per società di trasformazione materie plastiche,
compaundatori e produttori, costruttori di stampi, macchine.
Dal 2004 al 2006 ha ricoperto la carica di direttore tecnicoscientifico della rivista Plastix. Dal 2001 docente presso CESAP nei corsi di aggiornamento sulle operazioni secondarie:
decorazione estetica e funzionale e assemblaggio e sulla trasformazione delle poliolefine e delle poliammidi.
Daniele Gianni, Andrea D’Ambrogio e Andreas Tolk
Modeling and Simulation-Based Systems Engineering
Handbook
CRC Press, 2014
The idea for a handbook on modeling and simulation
(M&S)–based systems engineering originated from several
47
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
experiences in which, as M&S experts, we participated in systems engineering activities in various domains. In our roles,
we were in charge of supporting the investigative studies of
domain experts, designing and implementing new M&S methodologies and tech- nologies that could make the studies
more convenient or simply feasible (considering the temporal and budget scopes). Aside from the personal enjoyment
derived from the variety of challenges, these experiences
gave us also the opportunity to reach a professional point
of view that overlooks several domains and research communities.
Daniele Gianni is a requirements engineering consultant
at the European Organization for the Exploitation of Meteorological Data (Eumetsat) (DE), where he supports the requirements management activities of future space programs with
the definition of requirements processes and requirements
models. He also lectures part-time in information sys- tems
engineering. Previously, Gianni held research appointments
at the European Space Agency (NL), the University of Oxford (UK), and the Imperial College (UK), where he introduced new modeling and simulation (M&S) methods for the
systems engineering activities in several domains, including
space, software architectures, software performance modeling, biomedical engineering, and emergency management.
Andrea D’Ambrogio is an associate professor at the
Department of Enterprise Engineering of the University of
Roma Tor Vergata. He is direc- tor of the postgraduate master’s degree program in systems engineering at the University of Roma Tor Vergata. His research interests are in the
areas of model-driven systems and software engineering,
systems depend- ability engineering, business process management, and distributed and web-based simulation. In such
areas he has participated in several proj- ects at both the European and overseas levels, and has authored more than 80
journal/conference papers.
Andreas Tolk is the chief scientist for SimIS, Inc. in
Portsmouth, Virginia, where he is responsible for implementing long-term visions regarding developments in simulation. He is also an adjunct professor of engineering management and systems engineering at Old Dominion University
in Norfolk, Virginia. He holds an MS and PhD in computer
science from the University of the Federal Armed Forces in
Munich, Germany. He received the Excellence in Research
Award from the Frank Batten College of Engineering and
Technology in 2008, the Technical Merit Award from the
Simulation Interoperability Standards Organization in 2010,
the Outstanding Professional Contributions Award from the
SCS in 2012, and the Distinguished Professional Achievement Award from SCS in 2014.
Antonino Maria Ferro
Moto perpetuo o future fonti energetiche?
Aracne editrice, 2015
In questo testo vengono spiegate diverse forme di energia:
di alcune è evidente il funzionamento, altre devono essere
ancora sperimentate, come viene fatto nelle conclusioni alla
48
fine di ogni capitolo. Forme di energia di questo genere permetterebbero alla civiltà umana di conservarsi e svilupparsi,
fino a quando non riuscirà a scoprire o creare le tecniche superiori che permetterebbero alla specie umana di raggiungere
altri pianeti, altri sistemi solari, o altre galassie. La scoperta
di nuove forme di energia consentirebbbe di fronteggiare la
situazione energetica globale, esemplificata in un dato molto probabile: in futuro l’umanità consumerà ogni anno tanta
energia quanto quella che tutta l’umanità ne ha consumata
nell’intero arco del XX secolo.
Antonino Maria Ferro è diplomato in Elettrotecnica
presso l’Istituto Tecnico – Industriale di Mazara del Vallo,
ha lavorato in diversi campi dell’industria e ha frequentato
corsi di informatica e sulla sicurezza. Attualmente si dedica
allo studio di nuove fonti energetiche e lavora presso l’Istituto Scolastico “San Gaspare Bertoni” di Udine. Ha già pubblicato: Nozioni sull’elettricità, Aracne 2012; Nozioni sull’antincendio, Aracne 2013, Un futuro possibile, Aracne 2013,
Esercizi di matematica per giovani e giovanissimi, Aracne
2014.
Nicola Maiellaro
Non solo GIS
Cnr, Istituto per le Tecnologie della Costruzione, 2014
Idealmente connesso a “Barbanente A., Maiellaro N., Sistemi informativi urbani e ipertesti, Quaderno IRIS n. 11, ed.
Edipuglia, Bari, 1993”, questo volume prende spunto dagli
argomenti trattati in occasione del corso breve tenuto all’Aquila nel luglio del 2010 - nell’ambito delle attività sviluppate da ITC-CNR a seguito degli eventi tellurici dell’anno precedente - per rispondere all’esigenza di gestire l’informazione geografica con strumenti operativi di immediato utilizzo.
L’approccio pratico, certamente non esaustivo ma organico,
utilizza esempi e casi di studio - spesso sviluppati nell’ambito di progetti finanziati da programmi regionali, nazionali
e internazionali - con un linguaggio volutamente descrittivo
per agevolare la comprensione delle nozioni di base e dei
concetti per la gestione e il trattamento dell’informazione geografica, consentendo un uso immediato e consapevole del
software open source impiegato (QGIS).
Nicola Maiellaro, ingegnere (1954), è Dirigente di Ricerca del CNR, presso l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione, sede di Bari, in cui riveste la funzione di Responsabile
su delega del Direttore. Dal 2005 è Responsabile della Commessa “Nuove metodologie per l’analisi e la valorizzazione
dell’ambiente costruito e dei beni culturali architettonici” del
Consiglio Nazionale delle Ricerche. Svolge attività di ricerca in gruppi multidisciplinari, anche coordinando più unità
operative in progetti internazionali, tra cui “A3C - Albania:
Conoscere, Comunicare, Condividere”; “S.O.S. – Squiperia
Open Source”.
Enrica Zinno
Pianosa Utopia Sostenibile
Phasar Edizioni, 2015
Il libro trae spunto da problemi attuali in vista del Sum-
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
mit di Parigi 2015, col rinnovo di Kyoto 1997-2012 per la
riduzione dei gas serra antropici causa principale del “global
warming”; ricorda gli effetti per zone costiere e isole: innalzamento del livello dei mari, erosione delle coste, acidificazione dell’acqua, alterazione della biodiversità e propone soluzioni virtuose, come il progetto di recupero ecosostenibile
di un’isola toscana. Paradiso naturale e ambientale, non più
carcere dal 1998 e in attesa nel 2015 dell’alternativa valida
al degrado, Pianosa 2018 è modello di sviluppo sostenibile
con insediamento, a emissioni zero, di 150 abitanti, attivi nei
settori: agricoltura biologica, polo didattico e scientifico, turismo contingentato. Nel 2025, con 600 stanziali e 200 estivi, sarà esempio di autosufficienza energetica, economica e
sociale, nel rispetto di vincoli normativi, storia e ambiente.
Enrica Zinno, architetto libera professionista, da sempre
si interessa alla sostenibilità ambientale, quella che consegni
intatto il patrimonio di risorse alle generazioni future se il
progettista, con ricerca olistica, sia sintesi di esigenze apparentemente inconciliabili: funzionalità, forma, tecnologia,
struttura, vincoli normativi, urbanistici, economici e politici.
Un progetto è valido se genera equilibrio mai mimetico e originalità mai aggressiva. L’approfondimento di un argomento
apparentemente estraneo alle problematiche progettuali quale il “global warming” cause, effetti e progetti -tema dei libri- è premessa per architetti e ingegneri perché l’operatività
sul territorio si sviluppi senza depauperarlo, ma soprattutto si
propone a metodo: nessun problema si risolve confinandolo
nell’ambito tecnico, solo la divulgazione di un libro condotto con metodo scientifico, ma comprensibile a ogni persona
di buon senso e non solo a esperti, potrà forse muovere gli
animi e costringere la politica, solo economica, a mutare il
corso fallimentare per la Terra con decisioni virtuose ancora
possibili.
Cecilia Cecchini, Marco Petroni (a cura)
Plastic Days.
Materiali e design
Silvana Editoriale, 2015
A partire dagli oggetti della collezione della Fondazione
Plart di Napoli – una delle più importanti raccolte al mondo – il volume fornisce un particolare percorso di lettura del
nostro tempo attraverso la lente della grande famiglia dei
materiali polimerici, con un approccio multidisciplinare tra
design, arte e costume. Un racconto che, grazie all’approfondimento di saggi critici e di un ricco apparato iconografi co,
testimonia le trasformazioni degli ultimi centocinquant’anni,
svela l’anima profonda della modernità, delle mutazioni che
hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi.
Cecilia Cecchini. Architetto, PhD, Professore Associato di
Disegno Industriale presso “Sapienza” Università di Roma,
Facoltà di Architettura. Fin dalla sua istituzione (2008) è curatore scientifico del centro di ricerca museale Fondazione
Plart (www.fondazioneplart.it); fondatore e direttore del Master in Exhibit & Public Design, ha coordinato il Corso di
Laurea in Disegno Industriale (2008-2012). Svolge attività di
ricerca nel campo dei materiali, con particolare riferimento
ai polimeri e dell’exhibit design. Scrive sulle più importanti
testate di design e architettura. Tra i suoi libri: Mo’... Moplen. Il design delle plastiche negli anni del boom (Rdesignpress, 2006); Plastiche: i materiali del possibile (Alinea,
2004); Plastic Days. Materials & design (Silvana Editoriale,
2015). Il suo volume Le parole del design. 150 lemmi tecnici
liberamente scelti (List Lab, 2012; ristampa 2014) è stato
selezionato dall’ADI Design Index 2013 per il Compasso
d’Oro 2013.
Marco Petroni. Teorico e critico del design. Ha collaborato con “La Repubblica - Bari”, scrive regolarmente su varie riviste d’arte e design tra cui “Abitare” e “FlashArt”. È
senior curator presso il centro di ricerca museale Fondazione
Plart (Napoli), dove sviluppa progetti curatoriali innovativi
ed eventi legati ai temi del design con un approccio transdisciplinare. Tra i progetti che ha curato Nanotech Design in
collaborazione con il Laboratorio di Nanotecnologie di Lecce, Luce sul design, Passages, Super-sentieri neo-barocchi
tra arte e design, Botanica di Formafantasma, Naturally
Combined di Mischer’Traxler. Ha tenuto conferenze e lecture in varie università e accademie tra cui Naba e Politecnico
di Milano. Insegna Storia dell’arte contemporanea presso
Abadir (Catania); Moda e Comunicazione presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Beate Weyland, Sandy Attia
Progettare scuole tra pedagogia e architettura
Guerini, 2015
Le parole semplici e quotidiane che si usano quando si parla di scuola e di progettazione rivelano significati inaspettati
che amalgamano i linguaggi specifici dell’architettura e della pedagogia, formazione, spazio, flessibilità, bellezza, innovazione si scardinano dai preconcetti e fanno da ponte tra i
due mondi. A partire dalle parole impiegate dagli architetti,
dagli insegnanti, dai genitori e dai testimoni privilegiati, intervistati durante la ricerca che il volume presenta, si traccia
il fil rouge di un vocabolario comune che descrive i diversi
punti di vista, lasciando emergere argomenti di rilievo per
il momento progettuale. Progettare scuole è un processo di
guarigione. È come dare risposta al bisogno di prendersi cura
gli uni degli altri. Un terreno comune per dare forma a qualcosa di nuovo, il seme del futuro. Con questo libro apriamo
il discorso su un atto creativo fiducioso e aperto al mondo
che verrà.
Beate Weyland è docente di Didattica presso la facoltà
di Scienze della formazione della Libera Università di Bolzano. Dal 2010 le sue ricerche si incentrano sul rapporto tra
pedagogia e architettura e sull’innovazione della didattica in
ambito scolastico. Tra le pubblicazioni inerenti il tema compaiono: Media e spazi della scuola (Brescia 2013); Costruire
pedagogie (con Sandy Attia, a cura di), Turris Babel nr.97
(Bolzano 2013). Per le nostre edizioni ha pubblicato Fare
scuola. Un corpo da reinventare (2014).
Sandy Attia, architetto, dopo il conseguimento del master
alla Harvard University fonda con Matteo Scagnol lo studio
49
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
MoDus Architects a Bressanone. Lo studio ha ottenuto importanti riconoscimenti tra i quali il Premio speciale della
giuria del premio Architetti Italiani 2013, il primo premio
all’International 2013 Piranesi Award, il German Design
Award 2014, e il Best architects 14. Tra i progetti più significativi di edifici scolastici ricordiamo il Polo scolastico Firmian a Bolzano (asilo nido, scuola materna, centro famiglia,
scuola elementare e biblioteca di quartiere).
Enrica Zinno
Sempre nidificano Cicogne
Phasar Edizioni, 2014
Il libro offre notizie sulla gravità del “global warming” e
dei cambiamenti climatici causati dall’Uomo, a cui oppone
fondati e irrinunciabili messaggi positivi. Ognuno farà suo
l’impegno: senza Terra, Aria e Acqua, nessun Uomo, ricco o
povero, avrà Lavoro, Dignità, Futuro, cioè Vita. Il libro suggerisce il rinnovo del dialogo fra generazioni per un futuro
migliore. Il metodo è: conoscenza fantasia e progetto. Si può
combattere con forza, adulti e giovani, perché una politica
nel modo giusto in cui il programma teorico si trasformi in
decisioni operative globali, non viziate da interessi di parte e coerenti per ogni Stato del Pianeta tenendo conto dello
sviluppo economico e dei limiti per l’Ambiente che tale sviluppo comporta. Ciò è da realizzare entro il 2015: il Futuro è
già qui: Parigi per il rinnovo di Kyoto 1997-2012 per ridurre
i gas serra antropici causa principale del “global warming” .
Enrica Zinno, architetto libera professionista, da sempre
si interessa alla sostenibilità ambientale, quella che consegni
intatto il patrimonio di risorse alle generazioni future se il
progettista, con ricerca olistica, sia sintesi di esigenze apparentemente inconciliabili: funzionalità, forma, tecnologia,
struttura, vincoli normativi, urbanistici, economici e politici.
Un progetto è valido se genera equilibrio mai mimetico e originalità mai aggressiva. L’approfondimento di un argomento
apparentemente estraneo alle problematiche progettuali quale il “global warming” cause, effetti e progetti -tema dei libri- è premessa per architetti e ingegneri perché l’operatività
sul territorio si sviluppi senza depauperarlo, ma soprattutto si
propone a metodo: nessun problema si risolve confinandolo
nell’ambito tecnico, solo la divulgazione di un libro condotto con metodo scientifico, ma comprensibile a ogni persona
di buon senso e non solo a esperti, potrà forse muovere gli
animi e costringere la politica, solo economica, a mutare il
corso fallimentare per la Terra con decisioni virtuose ancora
possibili.
Riccardo Oldani
Spaghetti Robot.
Il made in Italy che ci cambierà la vita
Codice Edizioni, 2014
Lontano dai riflettori i robotici italiani, tra i più bravi e creativi al mondo, stanno sviluppando macchine intelligenti che
presto potrebbero trasformare le nostre vite, rendendo realtà
quello che fino a poco tempo fa era considerato fantascienza: robot domestici in grado di farci compagnia, di aiutarci
50
nelle faccende di casa e di prendersi cura di noi; robot operai
capaci di lavorare fianco a fianco con i loro colleghi umani;
robot soccorritori che possono salvarci da incendi, alluvioni
o terremoti; robot chirurghi per curarci e robot da indossare
per darci forza e resistenza. Spaghetti robot racconta le moltissime eccellenze italiane della robotica, all’avanguardia nel
mondo e sconosciute ai più, e delinea un prossimo futuro in
cui le macchine pensanti saranno sempre più a contatto con
noi, nelle fabbriche come a casa, nelle scuole o in ufficio.
Riccardo Oldani è un giornalista e scrittore scientifico,
che ha al suo attivo numerose collaborazioni con riviste di divulgazione italiane e internazionali. Ha visitato e conosciuto
direttamente le realtà di molti istituti di ricerca dove nascono
gli “spaghetti robot”.
Andrea Iacomoni
Topografie dello spazio comune
FrancoAngeli, 2015
Il libro focalizza soprattutto il “vuoto” come materiale attraverso cui mettere a sistema tutti gli altri elementi “costruiti” della città, indicando l’interesse del progetto urbanistico
nei confronti dello “spazio aperto”. In questo ambito è fondamentale il ruolo delle connessioni – come definizione di
uno spazio comune interno alle infrastrutture – ponendo l’attenzione al territorio ai “margini” della pianificazione come
materiale di progetto del “pubblico”, sia come uso definitivo
che temporaneo.
Andrea Iacomoni, architetto e dottore di ricerca in Progettazione urbanistica e territoriale (con specializzazioni al
Berlage Institute di Rotterdam, all’Università Federico II
di Napoli e alla Scuola Superiore S. Anna di Pisa) attualmente è docente di Urbanistica all’Università di Firenze.
Parallelamente alla didattica svolge attività professionale e
di ricerca, ricevendo vari riconoscimenti (Premio Gubbio,
IQU, De Masi). Collabora alla redazione di riviste di settore, tra cui “Arknews”, “Architetture città e territorio”, “Il
giornale dell’architettura”, “Ananke”. È autore di numerosi
testi e libri, tra cui: Tracce storiche e progetto contemporaneo (2009), Architetture per anziani (2009), Lo spazio dei
rapporti (2011), Questioni sul recupero della città storica
(2014).
Antonino Maria Ferro
Un futuro possibile
Aracne editrice, 2015
La speranza in un futuro migliore con l’aiuto di nuove tecnologie è di fondamentale importanza per una vita armoniosa
e sicura. Occorre agire per sconfiggere l’inquinamento e le
malattie che da esso derivano, in particolare occorre prestare attenzione alle radiazioni, ai gas inquinanti e diminuire
l’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera: compito
che spetta a ciascun uomo, in qualsiasi parte della Terra si
trovi. Il testo intende comunicare questa impellente necessità
rivolgendosi alle nuove generazioni, che saranno il futuro di
un’umanità che porterà conoscenza e strutture tecniche, si
spera oltre i confini della Terra.
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Antonino Maria Ferro (Mazara del Vallo 1967) è diplomato in Elettrotecnica presso l’Istituto Tecnico–Industriale
di Mazara del Vallo, ha lavorato in diversi campi dell’industria e ha frequentato corsi di informatica e sulla sicurezza.
Attualmente si dedica allo studio di nuove fonti energetiche
e lavora presso l’Istituto Scolastico “San Gaspare Bertoni”
di Udine. Ha già pubblicato: Nozioni sull’Elettricità, Aracne
2012; Nozioni sull’antincendio, Aracne 2013.
Elena Dellapiana, Guido Montanari
Una storia dell’architettura contemporanea
UTET Università, 2015
Questo libro si propone di tracciare un inedito percorso di
indagine storico e critico dell’architettura di epoca contemporanea – dalla Rivoluzione Francese all’oggi – a par- tire
dall’aforisma rogersiano del progetto esteso «dal cucchiaio alla città». A un taglio cronologico tradizionale
si affianca infatti una lettura disciplinare trasversale, nella
quale architettura, città, territorio, design, tecniche e
interni, sono descritti in relazione alla storia sociale ed economica, come aspetti di una più ampia storia della
cultura. Arricchito di immagini, approfondimenti, cronologie, strumenti didattici e suggerimenti per il confronto con i
campi della letteratura, della musica e del cinema, si presta a
essere strumento di formazione ma anche stimolo alla ricerca
e all’approfondimento per gli studiosi e gli appassionati.
Elena Dellapiana, Architetto, PHD, Professore Associato
di Storia dell’architettura e del design presso il Dipartimento
di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Ha collaborato alla realizzazione del volume Storia dell’Architettura
italiana. L’Ottocento (a cura di A. Restucci, 2005) e ha firmato le monografie Il design della ceramica in Italia 18502000 (2010) e Il design degli architetti italiani. 1920-2000
(2014, con F. Bulegato).
Guido Montanari, Architetto, PHD, Professore Associato
di Storia dell’architettura presso il Dipartimento Interateneo
di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino. Ha pubblicato studi e monografie su Giuseppe Momo (2000), Sergio Hutter (2004), Amedeo Albertini
(2008), Ignazio Gardella (2012) e il volume Architettura e
città nel Novecento. I movimenti e i protagonisti (con
A. Bruno jr., 2009).
Area D
Scienze dell’uomo,
filosofiche, storiche e
letterarie
Rosa Maria Vitale e Rosalba Terranova Cecchini
Accogliere il migrante.
Tecniche di psicologia transculturale in situazioni di
emergenza
Edizioni Psiconline, 2015
Nel libro sono presentate tecniche e strumenti che permettono all’operatore di entrare in contatto con la persona
straniera in modo veloce ma empatico, di fare una valutazione immediata sia dei problemi psicologici che sociali,
di intravederne gli sviluppi possibili in ambedue i campi e
di instaurare quindi una corretta presa in carico, nel caso si
evidenziasse la necessità di un intervento terapeutico ed un
adeguato accompagnamento nell’inserimento sociale e lavorativo.
Rosamaria Vitale. Medico Chirurgo, Specialista in psicologia, Psicoterapeuta Attualmente lavora presso il St.
Camillus Mission Hospital, a Karungu, Kenya. È docente
presso la Scuola di Psicoterapia Transculturale della Fondazione Cecchini Pace, a Milano, e responsabile per Medici
Volontari Italiani, dei progetti riguardanti i rifugiati. È stata
dirigente in vari servizi della ASL di Milano, ha lavorato per
varie ONG in progetti sanitari, sia in Italia che all’estero,
soppratutto in Africa. Dal 1995 ha collaborato in Italia con
Associazioni che si occupano di assistenza sanitaria rivolta
agli immigrati: Naga, Medecins du Monde, Medici Volontari Italiani. È autrice di due libri: Il prezzo del coraggio e
L’amore Altrove, editi da Baldini Castoldi Dalai Collabora
con Huffi ngton Post e Corriere Immigrazione.
Rosalba Terranova-Cecchini. Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Milano nel 1953 e specializzazione in Neurologia nel 1957. Libero docente in Clinica delle
Malattie Nervose e Mentali (1961), ha lavorato alla Clinica
Psichiatrica dell’Università di Milano ed è stata Vice-direttore dell’Ospedale Psichiatrico di Parabiago e Primario di
Psichiatria dell’Ospedale “L. Sacco” di Milano. Nel servizio
pubblico ha organizzato Centri territoriali di salute mentale, ha progettato e diretto interventi per la salute mentale
collaborando con il Ministero degli Aff ari Esteri, la CEE
e Ministeri di salute di vari paesi in via di sviluppo d’Africa, America Latina, Asia. È Fondatrice e Presidente Emerito della Fondazione Cecchini Pace e Direttore dell’Istituto
Transculturale per la Salute, della Fondazione.
Federico Laudisa
Albert Einstein e l’immagine scientifica del mondo
Carocci editore, 2015
Nel volume si ricostruisce la riflessione epistemologica di
Albert Einstein e il processo mediante il quale le sue teorie
51
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
Scienze dell’uomo, filosofiche, storiche e letterarie
I primi 3 libri classificati
Claudio Tuniz, Patrizia Tiberi Vipraio
Homo sapiens.
Una biografia non autorizzata
Carocci editore, 2015
Maurizio Ferraris
Spettri di Nietzsche.
Un’avventura umana e intellettuale che anticipa le catastrofi del Novecento
Ugo Guanda Editore, 2014
Lucio Russo
Stelle, atomi e velieri.
Percorsi di storia della scienza
Mondadori Università, 2015
Basata sulle più recenti scoperte scientifiche,
questa biografia racconta vita, morte e miracoli dei nostri lontani antenati. E’ una storia
avventurosa, divertente, drammatica, sulle
diverse specie umane che hanno popolato la
Terra e che hanno lasciato tracce nei nostri
geni. Anche noi, ultimi sopravvissuti, siamo
stati sull’orlo dell’estinzione. Poi abbiamo
conquistato il mondo, grazie ad una particolare caratteristica della nostra mente. In Homo
sapiens si racconta anche la vita dei bambini, delle donne e delle prime società umane
dell’ultima era glaciale, quando, assieme
all’arte e alla musica, nascevano la violenza
organizzata, la ricchezza e la disuguaglianza.
Ancora una volta emerge tutta l’ambivalenza
della nostra natura creativa e distruttiva.
Claudio Tuniz è uno scienziato del Centro
internazionale di fisica teorica di Trieste. Con
Carocci editore ha pubblicato L’atomo inquieto (2014).
Patrizia Tiberi Vipraio è stata professore
ordinario di Politica economica e docente di
Economia internazionale presso l’Università
di Udine.
“In fondo la tua vecchia creatura adesso è un
animale straordinariamente famoso” scrive
Nietzsche alla madre, da Torino, nel dicembre 1888. Vuole illudere lei e se stesso: non
è vero, nessuno lo conosce, è costretto a pubblicare i libri a proprie spese. Ma nel 1900,
quando muore, ignaro di tutto dopo il tracollo
che lo ha ridotto alla demenza, è davvero la
star che aveva sognato di essere, celebrato da
D’Annunzio e Thomas Mann, messo in musica da Strauss e dipinto da Munch. Soprattutto, per uno strano sortilegio, la volontà di
potenza sembra uscire dalle pagine dei libri
per farsi storia, dalle tempeste di acciaio della
Prima guerra mondiale alla catastrofe di Hitler a Berlino.
Maurizio Ferraris è professore ordinario di
Filosofia teoretica all’Università di Torino,
dove dirige il LabOnt (Laboratorio di ontologia). È editorialista di «La Repubblica», direttore della «Rivista di Estetica», condirettore
di «Critique» e della «Revue francophone
d’esthétique». Ha scritto una cinquantina di
libri tradotti in varie lingue. Tra i più recenti
Mobilitazione Totale (2015).
La scienza è spesso vista come un metodo di
indagine dei fenomeni naturali sviluppato per
puri fini conoscitivi e tipico della modernità.
In questo libro, ricostruendo la storia di lungo
periodo di alcune idee scientifiche, si mostra
come la storia della scienza sia comprensibile
solo mettendo a fuoco la continuità tra scienza antica e moderna, e indagando il rapporto,
spesso indiretto ma quasi sempre determinante, tra la ricerca «teorica» e l’esigenza di
risolvere problemi concreti. Lo studio delle
storie parallele di idee scientifiche di varia
origine mostra connessioni profonde e spesso
sorprendenti.
Lucio Russo si è occupato di meccanica statistica, calcolo delle probabilità e storia della
scienza. Tra le sue pubblicazioni: La rivoluzione dimenticata (Feltrinelli, 1996; ultima
edizione 2013); Flussi e riflussi. Indagine
sull’origine di una teoria scientifica (Feltrinelli, 2003); Segmenti e bastoncini (Feltrinelli, 1998); La cultura componibile (Liguori,
2008); Ingegni minuti. Una storia della scienza in Italia (con Emanuela Santoni, Feltrinelli, 2010).
ristrutturano profondamente l’immagine del mondo naturale.
Obiettivo del libro è presentare nella luce adeguata l’attualità
e la coerenza interna dell’immagine scientifica del mondo
einsteiniano, la connessione organica tra analisi filosofica e
lavoro strettamente scientifico nonché la rilevanza di queste
sue analisi anche per la stessa filosofia della scienza del xx
secolo, oltre che per la fisica propriamente detta.
Federico Laudisa insegna Logica e Filosofia della scienza presso l’Università di Milano-Bicocca. Ha pubblicato, tra
l’altro: Albert Einstein. Un atlante filosofico (Milano 2010),
La natura e i suoi modelli. Un’introduzione alla filosofia del52
la scienza (con E. Datteri, Bologna 2011), Naturalismo. Filosofia, scienza, mitologia (Roma-Bari 2014) e, per Carocci
editore, Hume (1a rist. 2015) e La causalità (2a ed. 2010).
Massimo Fenu
Balentia/Valentia. Il coraggio di due popoli.
L’ardia di Sedilo e la corsa dei tori di San Firmino
Casa Editrice Kimerik, 2015
Questo percorso attraverso il folklore sardo e spagnolo è
nato dalla passione e dall’amore che ho per queste due terre.
Il presente saggio si propone di divulgare, almeno in par-
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
te, l’importanza e la bellezza delle tradizioni e della cultura
sarda, anche in relazione ad altre in ambito internazionale,
come quella spagnola. Nel volume esamino due feste religiose che si svolgono rispettivamente a Sedilo, in Sardegna, in
provincia di Oristano, e a Pamplona, Navarra, Spagna. Due
ricorrenze, apparentemente così lontane, che hanno diversi
elementi in comune: iniziano il 6 luglio, coinvolgono l’intera
popolazione e attirano turisti da tutto il mondo.
Massimo Fenu, dopo aver conseguito a Torino il diploma di Tecnico dei Servizi Turistici, si è iscritto alla Facoltà
di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Torino,
conseguendo la Laurea in Scienze del Turismo e discutendo
la tesi in Antropologia culturale. Durante i suoi studi in Spagna ha maturato l’idea di parlare nella sua tesi di laurea della
festa folkloristica di Pamplona, collegandola alla conosciuta
e amata Ardia di Sedilo. Così nasce Balentia/Valentia, un libro che vuole aiutare gli appassionati del campo a conoscere
maggiormente analogie e similitudini tra il folklore sardo e
quello spagnolo.
Arianna Papini
Cari estinti
Kalandraka, 2014
Si tratta di un albo di divulgazione per i ragazzi e non soltanto, una raccolta di venti epitaffi al modo classico nel quale
venti specie parlano di sé in poesia ed in prima persona. Un
libro ironico con delle informazioni scientifiche verificate,
caratterizzato da più livelli di lettura, come per loro natura
sono gli albi illustrati di ricerca, ma che è senz’altro anche di
divulgazione scientifico/naturalistica.
Arianna Papini ha studiato arte e architettura e ha tenuto
lezioni presso la facoltà di architettura di Firenze sul librogioc. Ha condotto corsi anche presso il liceo artistico di Firenze, l’Associazione Illustratori di Milano e presso l’ISIA
di Urbino dove insegna illustrazione agli studenti del secondo anno.
Simona Mancini
Chi me lo fa fare
Kimerik, 2015
Insegnare - scrive l’autrice- è un’esperienza bellissima,
una straordinaria avventura umana che ho avuto la fortuna di
intraprendere ormai da diversi anni. È la mia vita. Non è la
migliore né la peggiore ma è la mia e ogni giorno mi regala la
possibilità di generare dentro di me tanti pensieri e ri essioni
che vorrei condividere con colleghi, studenti, genitori, con
tutti quelli che vivono da prospettive diverse questa complessa e problematica realtà e che si rapportano al mondo della
scuola senza aver la possibilità di capire no in fondo che essa
non si esaurisce nella sorveglianza dei ragazzi, nella trasmissione di nozioni e nella valutazione.
Simona Mancini è nata a Roma nel 1978. È insegnante
di ruolo nella scuola secondaria. Insegna Lettere dal 2002,
prima nei licei e ora nella scuola media. È caporedattrice della rivista Quaderni del ‘900, per la quale ha curato diversi
numeri, ha pubblicato articoli e saggi in riviste di settore e
volumi; è autrice della monogra a Metodo e critica. L’ermetismo di Oreste Macrì (2012). Ha collaborato alle antologie
Tempi Di Versi (2010) e Il senso narrante (2009) annotate
per studenti stranieri. Associa l’attività scienti ca all’insegnamento, si occupa anche di didattica della geogra a e formazione con l’Associazione Italiana Insegnanti di Geogra a
con cui ha pubblicato diversi lavori. È membro del comitato
di redazione del Semestrale di Studi e Ricerche di Geogra a.
Nel 2010 ha ricevuto un premio al concorso nazionale AIIG
Giovani per un progetto didattico intitolato La crisi idrica:
le idroguerre.
Antonella Pellettieri (a cura)
Come sa di sale lo pane altrui.
Il Pane di Matera e i Pani del Mediterraneo
Edizioni Centro Grafico Foggia, 2014
Atti del Convegno Internazionale di Studio promosso
dall’IBAM-CNR nell’ambito del Progetto MenSALe, Matera, 5-7 Settembre 2014. Comprendere il mondo della panificazione e studiarlo in tutte le sue forme significa studiare,
a fondo, la storia dell’uomo e della sua probabile casuale
e importante scoperta e cioè che miscelando l’acqua con la
polvere ottenuta schiacciando semi di cereali, stava trasformando la sua esistenza da nomade a stanziale.
Antonella Pellettieri è un dirigente di Ricerca in Scienze Storiche dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (IBAM) del CNR. Incarichi passati. Responsabile
della Biblioteca Centrale dell’Area di Ricerca del CNR di
Potenza dal 1993 al 1997. Membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Internazionale di Studi federiciani dal 28
dicembre 1995 al 2002. Nomina da parte dell’Ufficio Affari
Internazionali in qualità di Membro della Commissione per i
Progetti bilaterali del CNR con enti omologhi nel mondo da
settembre 2009 al 2013. Direttore f.f. dell’Istituto per i Beni
Archeologici e Monumentali del CNR dal 1 agosto 2010 al
15 novembre 2011. Presidente e membro di numerosissime
Commissioni di concorso al CNR per ruoli di Ricercatore,
Primo Ricercatore e Dirigente di Ricerca.
Maria Grazia Lombardi
Competenze nella responsabilità.
L’educativo scolastico
Edizioni ETS, 2014
Il volume, alla luce del dibattito pedagogico contemporaneo, riflette sulla complessità e l’interconnessione delle
competenze del docente, ponendo il concetto di responsabilità quale tratto etico-deontologico sotteso alla sua professionalità. Il lavoro, quindi, in un percorso che si snoda
nella duplice dimensione epistemologico-ermeneutica della
relazione educativa e giuridico-istituzionale (con uno sguardo rivolto alle istituzioni scolastiche nazionali ed europee)
si pone l’obiettivo di cogliere l’educativo scolastico come
sintesi costante tra l’educativo agito e l’educativo pensato
della professionalità docente, facendo riferimento anche a
studi empirici e ricerche sul campo.
Maria Grazia Lombardi, dottoressa di ricerca in Me53
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
todologia della ricerca educativa, è Assegnista di ricerca
in Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di
Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Svolge attività di docenza e
tutoraggio nell’ambito di Corsi di perfezionamento e Master
ed è componente di progetti di ricerca nazionali e di Ateneo.
I suoi ambiti di ricerca si riferiscono, prevalentemente, alla
pedagogia della relazione educativa ed alla professionalità
docente. Ha pubblicato numerosi saggi e articoli in volumi
collettanei e in riviste di area pedagogica
Dorella Cianci
Corpi di parole.
Descrizione e fisiognomica nella cultura greca
Edizioni ETS, 2014
Il corpo vive nel tempo quotidiano, ma ha bisogno delle parole per acquisire un posto nella storia. Il caso greco è
emblematico, perché i Greci hanno elaborato i corpi, hanno esaltato la forza dell’esteriorità e hanno narrato il gusto
per i dettagli, ma hanno anche intravisto la fragilità di quella
bellezza su cui fondavano tutta la loro passione descrittiva.
Alla luce della caducità dei corpi, essi hanno ipotizzato una
presenza dirompente oltre il fenomenico: l’anima.
Dorella Cianci è dottoranda di ricerca in Teoria, Storia
e Metodi dell’Educazione presso l’università LUMSA di
Roma. Si è laureata a Foggia in Filologia classica con una
tesi sulla fisiognomica greca. Fa parte del gruppo e della rivista “Amica Sofia” di Perugia e collabora con Il Sole 24
Ore Domenica per le pagine “Scienza e Filosofia”. È autrice del libro di poesia L’incapacità invalicabile della parola [Aracne 2010].
Enrico Zanette
Criminali, martiri, refrattari.
Usi pubblici del passato dei comunardi
Edizioni di Storia e Letteratura, 2014
Dopo l’epilogo della Comune di Parigi, giornalisti, scrittori e sedicenti storici diedero il loro contributo alla repressione usando la penna per scrivere biografie denigratorie dei
comunardi. I fautori della Comune ripresero lo stesso genere
letterario per creare ritratti ideali disposti in una galleria edificante, per tener alto l’ideale rivoluzionario. Più tardi, tra la
fine degli anni 1870 e i primi anni 1880, alcuni protagonisti
della Comune, come Jules Vallès e Louise Michel, si inserirono in questo insieme di narrazioni, scrivendo le rispettive
autobiografie. La ricerca prende in esame quegli scritti: il
passato dei comunardi diventava il materiale su cui fondare e
propagandare strategie delegittimanti e legittimanti, condanne e apologie, per veicolare convinzioni politiche, suggerire
modelli rivoluzionari, promuovere simboli attinenti a una varietà di culture politiche.
Enrico Zanette ha conseguito il titolo di dottore di ricerca
in “Storia: indirizzo internazionale comunicazione politica
dall’antichità al XX secolo” presso l’Università di Bologna e
in “Geschichtswissenschaften und Europäische Ethnologie”
presso l’Universität Innsbruck.
54
Rosanna Camerlingo
Crimini e peccati.
La confessione al tempo di Amleto
Edizioni di Storia e Letteratura, 2014
L’Amleto di Shakespeare come spartiacque tra l’organizzazione territoriale e la suddivisione politica in Stati nazionali.
Dunque l’Amleto come fondamento: dell’Europa moderna,
della nostra coscienza, della frattura insanabile tra protestantesimo e cattolicesimo. Nel testo shakespeariano, non a caso
la confessione è uno dei motori dell’azione. Di qui, Rosanna
Camerlingo ricostruisce la mappa di un momento nevralgico della storia europea, ripercorrendo l’evolversi di concetti secolari quali crimine, peccato, pentimento: un percorso
che attraversa alcune figure chiave tra storia e letteratura, da
Erasmo a Lutero, da Marlowe a Enrico V, Ofelia, Giulietta.
Un viaggio innanzitutto semantico sul palcoscenico di una
guerra solo apparentemente fredda: la guerra delle parole che
anticipò tutti i conflitti, primo crimine sulle menti europee
che andavano formandosi.
Rosanna Camerlingo è professore ordinario di Letteratura Inglese presso l’Università di Perugia. Ha ottenuto un
Ph.D. in Letterature Comparate presso la New York University di New York, e ha vinto una borsa di studio presso l’Italian Academy for Advanced Studies at Columbia University
con un progetto di ricerca sui trattati sulla confessione e le
tragedie di Shakespeare. Si occupa prevalentemente dei rapporti tra teatro, filosofia e religione del XVI secolo in Inghilterra. Ha scritto su Philip Sidney (From the Courtly World to
the Infinite Universe, 1995), Christopher Marlowe (Teatro
e Teologia. Marlowe Bruno e i Puritani, 1999; traduzione e
cura di Edoardo II, 1998, 2004), Giordano Bruno, John Milton e William Shakespeare. Ha collaborato a due storie della
letteratura inglese e con il Teatro Stabile di Perugia come
consulente scientifico per la messa in scena di Edoardo II e
La cena de le Ceneri per la regia di Antonio Latella.
Elettra Stimilli
Debito e colpa
Ediesse, 2015
«Austerità» è stata la parola d’ordine che ha prevalso nelle
politiche economiche europee degli ultimi anni guidate dal
«modello tedesco», promotore di una visione «colpevolizzante» dei paesi indebitati. Ma cos›è il debito? Uno strumento della governance globale, la manifestazione di una forma
di potere capillare, coercitivo e repressivo, fondato su un sistema di esclusione in cui Stato e mercato sono coimplicati.
Elettra Stimilli intende mettere a nudo i nodi teorici contenuti nella relazione semantica tra “debito” e “colpa”, attraverso
un confronto con i più recenti studi sul debito. Seguendo la
scia di ricerche già note (Max Weber e Michel Foucault) e
ritornando sulle profetiche parole di un frammento di Walter
Benjamin sul capitalismo come «culto indebitante», questo
lavoro colloca il problema del debito in un contesto più articolato rispetto a quello strettamente tecnico della scienza
economica.
Elettra Stimilli. Ha conseguito il dottorato di ricerca in
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Etica e filosofia politico-giuridica presso l’Universitàdi
Salerno; attualmente è ricercatrice a tempo determinato in
Filosofia teoretica presso la Scuola normale superiore di
Pisa. Ha pubblicato Il debito del vivente. Ascesi e capitalismo (2011). Ha di recente curato insieme a Dario Gentili e
Mauro Ponzi Il culto del capitale (2014) e, insieme a Dario Gentili,Differenze italiane. Politica e filosofia: mappe e
sconfinamenti (2015). Ha inoltre scritto Jacob Taubes. Sovranità e tempo messianico(2004). Di questo autore ha tradotto e curato l’edizione di molte delle opere pubblicate in
italiano.Tra queste: Il prezzo del messianesimo. Lettere di
Jacob Taubes a Gershom Scholem e altri scritti (2000).
Raffaella Faggioli, Lorenzo J.S.
Dentro l’autismo.
L’esperienza di un clinico, la testimonianza di un Asperger
FrancoAngeli, 2014
Se le persone affette da autismo con associata Disabilità
intellettiva molto spesso non hanno la possibilità di esprimere i loro pensieri, le loro emozioni e le loro paure, le persone
con autismo ad alto funzionamento possono invece farlo e
grazie alle loro testimonianze possono aiutare a comprendere anche chi non può spiegarsi; da qui l’idea di un libro
scritto a quattro mani da una psicologa, Raffaella Faggioli, e
da Lorenzo J.S., un suo paziente con Disturbo dello Spettro
dell’Autismo con funzionamento intellettivo ai limiti superiori della norma. Attraverso l’alternarsi delle loro voci, i
cinque capitoli del libro affrontano temi come la diagnosi,
le difficoltà di comunicazione, i fraintendimenti, le forme
di rigidità, i disturbi sensoriali, le difficoltà sociali e quelle
quotidiane di chi convive, direttamente o indirettamente, con
l’autismo e cercando di spiegare le percezioni di chi lo vive
in prima persona. Nei loro interventi gli autori non si limitano a riportare le loro esperienze e le peculiarità dell’essere
autistico, descrivendo quelli che a loro avviso sono i relativi
vantaggi e svantaggi, ma formulano ipotesi e correlazioni
sulle caratteristiche che stanno alla base di un modo di essere
che spesso genera incomprensioni e fraintendimenti fra una
persona autistica e il resto dell’umanità.
Raffaella Faggioli è educatrice professionale, psicologa e
psicoterapeuta. Si occupa di autismo dal 1994 e ha maturato
un’esperienza clinica molto ampia con bambini, adolescenti
e adulti con i più diversi stili di funzionamento. Ha promosso
le traduzioni in italiano della testistica più accreditata per la
diagnosi (ADOS2, ADI-r e CARS2) e per la valutazione psicoeducativa degli adolescenti e degli adulti (TTAP); svolge
regolare attività di formazione e supervisione sia sulla diagnosi che sugli interventi e si occupa stabilmente di attività
clinica presso Officina Psicoeducativa.
Lorenzo J.S. è impegnato in diversi ambiti professionali
e di ricerca nei quali, grazie anche alle specifiche capacità
legate al suo particolare modo di essere, ha ottenuto risultati
di rilievo. Cosciente dei propri limiti, ha valorizzato le proprie differenze: la necessità di documentare lo ha portato a
una intensa attività pubblicistica ed editoriale; la necessità di
ordinare, elencare e schematizzare lo ha spinto a occuparsi
di organizzazione aziendale; la capacità di visualizzare soluzioni e di associazione logica gli ha permesso di introdurre
innovazioni in numerosi ambiti.
Donata Chiricò
Diamo un segno.
Per una storia della sordità
Carocci editore, 2014
Concentrati per secoli a guardare la sordità a partire dal
nostro punto di vista di udenti-parlanti maggioritari e dominanti, essa è diventata solo una disabilità da correggere.
Eppure in un certo senso non è una disabilità. In realtà, essa
è anche e, soprattutto, una condizione che genera una lingua
“straniera” rispetto ad una qualunque delle lingue verbali che
sono parlate sul pianeta. In un momento in cui l’Italia attende che il Parlamento approvi una legge sul riconoscimento
della lingua dei segni, Diamo un segno si propone di attirare
l’attenzione sul fatto che laddove nella storia si è espressa
una reale emancipazione dei sordi, questo è successo grazie
al fatto che essi sono stati messi nelle condizioni di poter studiare e utilizzare la loro lingua naturale. Se contestualmente
non si immagina una teoria e una prassi pedagogica che tenga conto di questo fatto, tale legge rischierà di essere solo un
omaggio al politicamente corretto.
Donata Chiricò insegna Etica della Comunicazione presso l’Università degli Studi della Calabria. E’ laureata in Filosofia, ha conseguito un dottorato di ricerca in Filosofia del
Linguaggio e si è specializzata in Francia (Paris VII) in Linguistica Teorica e Formale e in Lingua Francese. Si occupa
di storia culturale della sordità e di questioni di psicolinguistica e biolinguistica con particolare interesse per lo studio
dell’influenza dell’ontogenesi dell’udito sull’acquisizione
del linguaggio. Recentemente ha cominciato a lavorare sul
rapporto tra antropogenesi e evoluzione della voce. Collabora con riviste, è traduttrice di lingua francese, scrive racconti
e poesie. E’ suo un testo dedicato all’esperienza manicomiale di Alda Merini dal titolo Fermata non richiesta e dal quale è stato ricavato l’omonimo spettacolo (https://youtu.be/
OdA-blD8vXc) a cura della compagnia Senza Fissa Dimora
Teatro.
Laura Pasquini
Diavoli e inferni nel Medioevo.
Origine e sviluppo delle immagini dal VI al XV secolo
Il Poligrafo, 2015
A quando risalgono le prime rappresentazioni del diavolo e dell’inferno? E come si sono evolute dalle più antiche
manifestazioni meramente allusive del VI secolo sino agli
esiti più maturi, per quanto a volte ripetitivi e un po naïfs,
che condussero alle innovative intuizioni del Rinascimento?
Attraverso l’originale analisi di un vasto apparato illustrativo, Laura Pasquini delinea la formazione e lo sviluppo delle
raffigurazioni dell’aldilà, a partire dalle prime iconografie di
quello che si può definire il “bestiario del maligno”, mediante la messa in scena di parabole particolarmente significative
e dedicando ampio spazio alle rappresentazioni delle tenta55
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
zioni di Cristo e alle prime immagini di esorcismi.
Laura Pasquini, storica dell’arte dell’Università di Bologna, ha affrontato in varie pubblicazioni temi attinenti all’archeologia cristiana, in parte confluiti nel suo primo volume
sulla Decorazione a stucco in Italia fra Tardo Antico e Alto
Medioevo (2002). Si è quindi orientata verso tematiche di
iconografia medievale, in prospettiva iconologia, con particolare riguardo all’immagine musiva, ovvero al pavimento
medievale dei secoli XI e XII inteso come veicolo di motivi
simbolici. Recenti lavori sono dedicati all’iconografia dantesca e alla rappresentazione figurata della città di Bologna.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Iconografie dantesche
(2008); Otranto, il mosaico, il viaggio di Seth (coautori M.
Fasano e G. Barba, prefazione di F. Cardini, 2009); Bologna
delle Torri. Uomini, pietre e artisti dal medioevo a Giorgio
Morandi (coautrice A.L. Trombetti, 2013).
Maurizio Mondoni, Cristina Salvetti
Didattica del movimento per la scuola dell’infanzia
Vita e Pensiero, 2015
Oggi la speranza è che almeno la scuola offra ai bambini
un’alternativa allo stress, alla televisione, al computer, allo
smartphone o al tablet, creando al suo interno un ambiente
stimolante, che valorizzi il movimento, la comunicazione,
l’interazione e la collaborazione, il bisogno di fare e di conoscere. Per sostenere questa scelta gli Insegnanti necessitano
di nuovi strumenti di lavoro. Il testo è uno strumento nelle
loro mani per promuovere la crescita personale, per conoscere tecniche di lavoro innovative, per progettare un nuovo percorso di insegnamento-apprendimento nella Scuola
dell’Infanzia.
Maurizio Mondoni è docente di Teoria, Metodologia
e Didattica dei Giochi Sportivi (pallacanestro) al corso di
laurea in Scienze Motorie e dello Sport presso l’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Allenatore Nazionale
F.I.P. Benemerito, Istruttore Nazionale Minibasket Benemerito, Istruttore Federale e Responsabile della formazione
degli Istruttori Minibasket della Federazione Italiana Pallacanestro dal 1981 al 2001. Autore di molte pubblicazioni di
Biomeccanica, Gioco e Animazione Motoria, Minibasket e
Basket e vincitore di numerosi premi letterari per la tecnica,
ha collaborato con la RAI per la realizzazione di alcuni filmati di Minibasket e di Basket Giovanile come autore e regista.
Cristina Salvetti, insegnante di Educazione Fisica, diplomata all’I.S.E.F., è docente a contratto all’Università Cattolica di Milano nel Corso di Laurea magistrale “Didattica e
Metodologia delle attività motorie Formazione Primaria” e
“Elementi di Pediatria e Metodi per l’attività motoria nell’infanzia”. Docente territoriale C.O.N.I. - Scuola dello Sport
della Lombardia per l’aggiornamento degli Insegnanti e degli Operatori Sportivi, dal 2009 è supervisore nel Progetto
Pilota Alfabetizzazione Motoria per le Scuole Primarie di
Milano. Autrice di libri di testo di Educazione Fisica per le
Scuole Secondarie di 1° e di 2° e per le Scuole dell’Infanzia.
Dal 2012 è autrice di testi sul disagio giovanile e la didattica
inclusiva.
56
Paolo E. Balboni
Didattica dell’italiano come lingua seconda e straniera
Bonacci editore, 2014
Nel 1994 la prima collana scientifica di Bonacci si apriva
con Didattica dell’italiano a stranieri, di Paolo E. Balboni.
Sono passati vent’anni e la nuova collana scientifica di Bonacci si apre con questo volume dello stesso autore – un segno di continuità significativo, ma anche un segno del fatto
che in vent’anni il “vecchio” volume non era più adattabile ai nuovi tempi. L’introduzione, che descrive quel che è
successo in vent’anni nella didattica delle lingue, dà conto
di grandi cambiamenti: dalla comparsa del Quadro ai livelli
comuni di certificazione, da Skype che rende davvero possibile l’approccio comunicativo a internet che presenta una
banca infinita di testi orali, scritti, letterari, microlinguistici,
cantati, recitati. Poche discipline hanno vissuto rivoluzioni
copernicane di tale portata. Questo volume prende atto di tale
rivoluzione e la fa propria disegnando una nuova prospettiva
per l’insegnamento dell’italiano sia come lingua straniera,
nel mondo, sia come lingua seconda, in Italia.
Paolo E. Balboni, professore ordinario di Didattica delle
Lingue presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, è uno dei
punti di riferimento per tutti gli insegnanti di lingue, che
spesso si sono formati sui suoi manuali. Balboni dirige un
gruppo assai ampio di ricercatori che collaborano con il Centro di Ricerca sulla Didattica delle Lingue da cui provengono
molti degli autori di questo Quaderno. A ciò Balboni assomma una forte apertura internazionale, attestata dall’incarico
di vicepresidenza mondiale della Fédération Internationale
des Professeur de Langues Vivantes. È curatore anche del
Quaderno della Ricerca n. 14, parallelo a questo, dedicato
al CLIL.
Vincenzo Barra (a cura)
Donato di Marzo - Giustino Fortunato.
Carteggio 1891-1910
Il Terebinto Edizioni, 2014
«Il ponderoso “carteggio” intercorso tra Donato Di Marzo
e Giustino Fortunato, [...] copre il ventennio 1891-1910, un
periodo particolarmente intenso della storia dell’Italia unita,
che, segnato – come è noto – da una serie di grandi temi [...],
fa da sfondo al fitto scambio epistolare intercorso fra i due
uomini politici meridionali, che si distinsero per il loro coerente impegno ideologico-politico. [...] Due uomini diversi
ma complementari, “fratelli di elezione”.
Vincenzo Barra è dottore di ricerca in discipline storiche.
Autore della monografia Oreste Mosca e il giornalismo italiano del Novecento, Elio Sellino Editore (2008), ha curato
l’edizione critica del Carteggio Oreste Mosca – Giuseppe
Prezzolini 1915-1975, per le Edizioni di Storia della Letteratura (2009). Attualmente è professore a contratto di Storia
Contemporanea presso l’Università Telematica Pegaso, ed è
iscritto al programma di dottorato del Departemento de Historia Contemporànea y de Amèrica, presso l’Università di
Santiago de Compostela (Santiago).
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Orsola Rignani
Emergenze “post-umaniste” dell’umano.
Prove di analisi storico-comparativa dal presente al passato
e ritorno
Mimesis, 2014
Una ricognizione/riflessione sull’attuale processo di ripensamento dell’umano ricompreso sotto il “grande ombrello”
del “post-umanismo” e su quelli che di quest’ultimo sembrano emergere nel dibattito filosofico contemporaneo – non
senza ambiguità – come “temi/idee-chiave”, per verificarne/
approfondirne portata, significatività e significati.
Orsola Rignani insegna Storia della filosofia all’Università di Firenze. Tra i suoi lavori più significativi si segnalano i volumi: Ruggero Bacone: antropologia, filosofia
e scienza (Fidenza 2002); Orizzonti di senso e finestre sul
Medioevo. Filosofia, scienza, conoscenza, esperienza (Fidenza 2004); Filosofia, scienza e multidimensionalità. I
silenzi urlati delle intersezioni (Fidenza 2007); Il mosaico
della filosofia. Incontri con il non-detto (Fidenza 2008); Pagine di paesaggi. Su Michel Serres “paesaggista” (Fidenza
2009); Umano? Una domanda per Italo Calvino e Michel
Serres (Fidenza 2012).
Giancarlo Martina (a cura)
Eppur si mangia.
Alimentazione, conservazione e cottura del cibo,
distribuzione del rancio nella prima guerra mondiale
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Bonaldo
Stringher” Udine, 2014
Come riavvicinare gli studenti alla considerazione ed
all’approfondimento di episodi ed eventi accaduti un secolo
fa, cento anni fa…. già per noi questo è un tempo lontano
per loro poi immersi in una realtà mutevole e contraddittoria
le distanze si dilatano. Gli insegnanti sanno bene quanto sia
prezioso conservare la memoria di ciò che è accaduto ma
sono altrettanto consapevoli che non sia facile proporre contenuti e tematiche distanti dall’esperienza e dal vissuto esperienziale. Ecco perché nasce all’interno dell’Istituto Bonaldo
Stringher di Udine questo progetto che si amplia per proporre una mostra itinerante ed ora questo catalogo.
Giancarlo Martina, docente dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Bonaldo Stringher” di Udine
Gianfranco Aluffi
Famiglie che accolgono.
Oltre la psichiatria
Edizioni Gruppo Abele, 2014
Dal 1978 la riforma psichiatrica proclama per legge che i
manicomi devono essere abbattuti e che è possibile assistere le persone con disturbi psichici con sistemi diversi dalla
contenzione e dalla segregazione. La scommessa, da allora,
è quella di trovare sistemi diversi di assistenza e di cura, improntati all’accoglienza e all’inclusione. Spicca, tra questi,
l’inserimento in famiglie disponibili all’affidamento. In questa prospettiva si muove lo IESA, (Inserimento eterofamiliare supportato di adulti sofferenti di disturbi psichici). Di tutto
questo parla il libro. Che riporta certo l’analisi e la storia di
questa esperienza, ma che ad essa affianca la narrazione. Parte del volume infatti è composto da venti racconti sul tema
dell’accoglienza eterofamiliare.
Gianfranco Aluffi, psicologo, psicoterapeuta, specialista
in Psicologia clinica. Attualmente è Dirigente e Responsabile del Servizio IESA e dell’Unita di Monitoraggio e Programmazione Clinica dell’ASL TO3. È autore di svariati
articoli su riviste nazionali e internazionali e libri sul tema
dello IESA
Gianni Pozzi
Figure del dono.
Dispendio, reciprocità e impegno nella pratica artistica
contemporanea
Pisa University Press, 2014
La celebre performance del 1965 nella quale Beuys racconta la storia dell’arte a una lepre morta che tiene amorosamente in braccio; l’altra, dieci anni dopo, dove Marina
Abramovic si offre a un pubblico autorizzato a fare di lei ciò
che vorrà. E poi i mucchi di caramelle di Gonzalez-Torres,
pari al peso del corpo dell’artista, a disposizione di chiunque
e le grandiose feste urbane di un meno noto artista fiorentino, Mariotti. E ancora, Alfred Jaar che raccoglie fondi per
associazioni benefiche, Garutti che installa invece montagne
di semi per gli uccelli o Zhang Huan che come un Buddha
pietoso offre il proprio corpo agli insetti. E’ questo, insieme
ai tantissimi altri casi, il materiale - corpo vivo di un preciso
modo di operare - che permette all’autore di riconsiderare
nell’ottica nuova del dono alcune pratiche dell’arte contemporanea.
Gianni Pozzi. Insegna Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. A partire
dall’organizzazione del ciclo di mostre Made in Florence
(1983 - 1986) alla più recente rassegna Start point, porta
avanti da sempre pratica curatoriale e una riflessione sull’arte contemporanea incentrata sulla sua percezione e il suo
insegnamento. Si è occupato di critica d’arte ma anche di
politica culturale per giornali e riviste.
Emanuela Rossi (a cura)
Forme di antropologia.
Il Museo Nazionale di Antropologia e Etnologia di Firenze
Edifir, 2014
Il Museo di Antropologia di Firenze si presta bene ad essere laboratorio per l’antropologia che si occupa di musei per
più regioni. In primo luogo per avere la vocazione di laboratorio per nascita. In secondo luogo se lo si pensa una “forma
di antropologia” nel senso di dare corpo e concretezza, attraverso la sua collezione di oggetti e la loro esposizione, a un
certo pensiero di alcuni uomini su altri esseri umani. I saggi
qui raccolti cercano di dare spessore a personaggi e collezioni. Ricostruiscono percorsi e problematizzano. Mettono
in mostra e decostruiscono sguardi, atteggiamenti, gusti,
tendenze di un’epoca e di alcuni protagonisti. E’ un invito
a transitare nel passato per comprendere meglio il proprio
57
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
presente, dove la diversità - sia essa etnica, religiosa, sociale
o di genere - sempre si delinea su un orizzonte di sguardi e
percezioni.
Emanuela Rossi è ricercatrice e docente all’Università degli Studi di Firenze dove insegna Antropologia dei Patrimoni
Culturali ed Etnologia Europea. Si occupa principalmehte di
antropologia dei musei e del patrimonio con ricerche in Italia
e in Canada. Con Edifir ha pubblicato Passione da Museo.
Per una storia del collezionismo etnografico: il Museo di Antropologia di Vancouver, Firenze, 2006.
Costantino Sigismondi
Gerbertus
International Academic Online Publication on History of
Medieval Science, vol. 7, 2014
La pubblicazione del volume 7 della rivista elettronica
Gerbertus che prende il nome da Gerbert d’Aurillac, scienziato, docente e papa dell’anno mille, ha proprio come scopo la valorizzazione del capitale di conoscenze scientifiche
che l’Italia e Roma possiedono anche in termini storicoartistici, e quello di favorire nei giovani l’interesse per la
cultura scientifica, tramite l’approccio all’ottica con i grandi
telescopi solari senza lenti che sono queste meridiane. di
Santa Maria degli Angeli (Bianchini, 1702) è ancora troppo
poco conosciuta ed apprezzata, anche nei suoi risvolti didattici, mentre quella della Torre dei Venti (Danti, 1580) non è
visitabile al pubblico ed ha qui una rassegna completa. GERBERTVS è recensita dalla NASA/ADS, dai sistemi ISSN e
SBN; Ë online su www.icra.it/gerbertus e gratuita per scelta
editoriale, per non creare ostacoli di sorta nella diffusione di
questi studi storico-scientifici.
Costantino Sigismondi, nato a Roma il 21/8/69, astrofisico e docente di ruolo presso l’IIS Caffè di Roma, è stato
ricercatore a Yale (2000-2002) alla Sapienza (2002- oggi)
e all’Osservatorio Nazionale di Rio de Janeiro (2011-2014).
Ha due PhD in Fisica Teorica (1998 Sapienza) e Astrofisica
Relativistica (2011 Nizza) laureato in Teologia (1998 Laterano) ed in Fisica (1994 Sapienza). E’ esperto del diametro
solare misurato da Terra e dalla spazio, e mantiene sempre
al centro dell’attenzione gli aspetti divulgativi e didattici
della ricerca nelle sue pubblicazioni. Nell’aprile maggio
2014 è stato invitato all’Ambasciata Italiana a Washington
DC e alla Catholic University of America proprio a presentare i suoi studi sulle meridiane italiane. Mentre a Parigi (IAP,
ParisVII), Seoul (Ambasciata Italiana) e a Rio de Janeiro
(CBPF) ha presentato la figura poliedrica di Gerbert d’Aurillac.
Francesco Vizza, Giano Lacinio.
Alchimista Francescano del Cinquecento
Laruffa Editore, 2014
Francesco Vizza ricostruisce l’identità e riporta l’opera di
Giano Lacinio, alchimista Francescano del XVI secolo. Lacinio è una figura molto importante nel panorama culturale
del ‘500 poiché pubblica una collettanea di testi alchemici di
autori di assoluto rilievo della storia dell’alchimia. L’opera
58
dal titolo La Nuova Perla Preziosa - un Trattato sul Tesoro
e sulla Pietra più preziosa dei Filosofi, stampata a Venezia
nel 1546 e tradotta in tedesco e in inglese nel corso di cinque secoli, è qui riportata in italiano per la prima volta. Lacinio riprende un concetto caro agli alchimisti francescani:
l’arte alchemica si fonda su una profonda ispirazione divina. In questo contesto, la ricerca della pietra filosofale non
è un mezzo per accumulare ricchezze ma lo strumento per
il rinnovamento dell’anima. La conoscenza dei segreti della
natura deve servire innanzitutto ad alleviare le sofferenze dei
poveri. L’alchimia non ha mai fatto parte della cultura ufficiale ma è sempre stata parte integrante del patrimonio culturale e scientifico di ogni uomo veramente erudito. Tra i suoi
cultori si possono annoverare santi, imperatori, prelati, papi,
teologi, medici, poeti e artigiani. Questa cerchia comprende
personaggi come Ruggero Bacone, Newton, Leibniz e quasi
tutti gli uomini di scienza del XIV-XVI secolo. L’obiettivo
principale degli alchimisti era quello di trasmutare i metalli
vili in oro. A volte la storia ci riserva strani paradossi e sorprese: la trasmutazione dei metalli, da loro inseguita invano
per 15 secoli, è stata ottenuta nel 1919 da Rutherford con la
prima reazione nucleare artificiale.
Francesco Vizza, nato a Cirò nel 1957, vive e lavora a Firenze. È Dirigente di Ricerca del Consiglio Nazionale delle
Ricerche, Istituto di Chimica dei Composti OrganoMetallici
(CNRICCOM) ed è Responsabile Scientifico di una linea di
ricerca riguardante lo studio di materiali nanostrutturati, nanotecnologie e sistemi avanzati per la produzione di energia e
composti chimici da risorse rinnovabili. È autore di 160 pubblicazioni scientifiche peer reviewed edite dalle più prestigiose riviste internazionali di Scienze Chimiche. È autore di
due monografie a diffusione internazionale: Nanotechnology
in Electrocatalysis for Energy, Springer, New York, 2014 e
Pd nanostructured electrocatalysts for renewables conversion, Lambert Academic Publishing, Saarbrucken, Germany,
2012. È autore di numerosi capitoli di libri e di 30 brevetti di
invenzione industriale. Da anni svolge anche attività di ricerca archivistica mirata alla riscoperta di personaggi poco noti
nella Storia della Scienza. Ha pubblicato: Luigi Lilio Medico
Astronomo e Matematico di Cirò, ideatore della Riforma del
Calendario Gregoriano, Laruffa Editore, Reggio Calabria,
2010; Giano Lacinio di Cirò alchimista francescano del XVI
secolo, Calabria Sconosciuta, anno XXXVII, n. 141-142,
Reggio Calabria, 2014.
Antonio Scornajenghi
Giovanni Paolo II vescovo di Roma
Edizioni Studium, 2014
Dopo aver indagato sul legame del papa polacco con l’Italia nel volume L’Italia di Giovanni Paolo II, Antonio Scornajenghi prende ora le mosse dal tipo di città che Wojtyla incontra al momento della sua elezione per ricostruire un lungo
rapporto tra vescovo e diocesi, sviluppatosi per 27 anni, il
più duraturo del XX secolo. La capitale alla fine degli anni
’70 è una città ingrigita e piena di insicurezze. La stagione ecclesiale degli entusiasmi e delle speranze suscitate dal
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Concilio Vaticano II è stata oscurata da una crisi profonda
del tessuto sociale. La capitale alla fine degli anni ’70 è una
città ingrigita e piena di insicurezze.
Antonio Scornajenghi insegna storia contemporanea
nell’Università di Roma III». É autore di articoli e saggi sui
partiti e i movimenti politici italiani e sul mondo cattolico
in età liberale e repubblicana, e sul pontificato di Giovanni
Paolo II. Tra le sue pubblicazioni: La Sinistra mancata. Dal
gruppo zanardelliano al Partito Democratico Costituzionale Italiano (1904-1913), Roma, 2004; L’alleanza difficile.
Liberali e popolari tra massimalismo socialista e reazione
fascista (1919-1921), 2006, e L’Italia di Giovanni Paolo II,
Cinisello Balsamo, 2012.
Francesco M. Cardarelli e Maurizio Gentilini (a cura)
Gli archivi e la montagna.
Scritti in onore di Paolo De Gasperis
CNR, 2014
Il CNR ha inteso realizzare uno strumento utile alla conoscenza e alla divulgazione del patrimonio archivistico e
documentario custodito dalle maggiori istituzioni italiane
interessate alla montagna, con approfondimenti sui loro progetti di ricerca e sulla cultura della montagna in generale. In
quanto itinerario di studio inedito e “aperto”, il volume si
presenta come una guida alle fonti documentarie e ai fondi
archivistici dei “protagonisti” della storia della montagna: da
Quintino Sella ad Ardito Desio a Mario Rigoni Stern; dal
CAI alla Società degli Alpinisti Tridentini alla Fondazione
Angelini; dal Comitato Glaciologico all’Istituto di Ricerca
per la Protezione Idrogeologica alla Società Geografica. Archivi e documenti prodotti dall’uomo nel suo rapporto con
la montagna, vissuta e salita con intenti culturali, sportivi,
esistenziali: fonti utili a indagare con metodo scientifico tali
legami e a impostare ulteriori itinerari di ricerca
Francesco M. Cardarelli ha studiato filosofia alla Scuola
Normale di Pisa e si è specializzato presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica. Ha svolto
attività di ricerca per l’Archivio Segreto Vaticano e per l’Istituto Nazionale della Montagna, poi Ente Italiano della Montagna; attualmente è Primo ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Dopo avere insegnato Valori culturali
e socioeconomici della montagna presso l’Università degli
Studi di Roma “La Sapienza”, è ora docente di Storia della
produzione e della comunicazione scritta presso l’Università
degli Studi della Tuscia. È socio della Società Geografica
Italiana, membro del Consiglio scientifico del “Semestrale di
Studi e Ricerche di Geografia” e del Comitato editoriale di
“Latinitas”. I suoi principali interessi di studio sono: la storia
culturale, l’analisi delle fonti archivistiche e della tradizione
testuale, la lessicografia, la storia della montagna.
Maurizio Gentilini ha svolto gli studi universitari e di
specializzazione a Trento, Mantova e Roma. Archivista e
ricercatore, ha lavorato presso l’Archivio Diocesano Tridentino e l’Istituto Luigi Sturzo di Roma. Attualmente presso
il Dipartimento Scienze umane e sociali, Patrimonio culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dove è anche
responsabile degli archivi. Parallelamente alla sua principale
attività professionale e di ricerca, concentrata sulle discipline e i temi dell’archivistica e della gestione documentale,
ha condotto ricerche, coordinato progetti e pubblicato saggi
scientifici sulla storia delle biblioteche e degli archivi in età
moderna e contemporanea, sulla storia dei partiti politici,
del movimento cattolico italiano ed europeo e sulla figura di
Alcide De Gasperi, sulla storia dell’emigrazione. Collabora
con università, fondazioni e istituzioni culturali, italiane ed
europee.
Fiorentino Pietro Giovino
Gli Zamagna di Prata e il loro palazzo baronale.
Abilità diplomatiche e potere economico di una famiglia
ragusea a Napoli
Il Terebinto Edizioni, 2014
L’opera è dedicata alle vicende napoletane degli Zamagna,
un’antica e importante famiglia dell’oligarchia senatoria ragusea, che fu l’unica a trapiantarsi nel regno di Napoli e ad
acquisirvi dei feudi, prima quello di Prata e successivamente
quello di Santo Stefano del Sole. L’intera parabola degli Zamagna nel regno di Napoli viene accuratamente e brillantemente ricostruita dall’Autore in questo agile ma denso e documentato volume che, avvalendosi di fonti sia ragusee che
meridionali, offre un valido contributo alla storia di Ragusa
e ai rapporti di questa col Mezzogiorno d’Italia.
Fiorentino Pietro Giovino (Prata di Principato Ultra 08.
VII. 1969) ha perfezionato i suoi studi presso l’Accademia
della Lingua Araba e della Cultura Islamica di Roma e di
Alessandria d’Egitto. Dopo varie collaborazioni, dal 2007,
ha pubblicato monografie, brevi saggi ed articoli di ambito storiografico su quotidiani e riviste specializzate (Centro
Studi Alto Medioevo di Spoleto, La Rivista Dalmatica e altre). Da allora ha tenuto relazioni in convegni anche di ambito internazionale. Ha collaborato con il Laboratorio d’Archeologia Medievale dell’Università di Salerno, con l’Istituto di
Scienze Storiche di Dubrovnik (Croazia), con il Centro Studi
Internazionali sui Templari (CESIT Pesaro).
Alfonso Mele
Greci in Campania
Scienze e Lettere, 2015
Il lavoro ripercorre a partire dall’età del bronzo in poi, la
storia della presenza greca in tutta l’area dell’attuale Campania; considera le colonie e i loro rapporti col mondo indigeno
della Campania, in particolare negli aspetti in cui segni più
evidenti della influenza greca si intravedono, i Campi Flegrei
e gli Ausoni popolazione ritenuta affine in quanto discendente da Ulisse.
Alfonso Mele. Nato nel 1932, ha prima insegnato lettere
classiche nei licei, ma dal 1966 è passato a lavorare presso
l’Università di Bari e quindi, dal 1968, presso quella di Napoli. È stato docente di storia greca presso l’Università di Salerno, dal 1973 al 1977, poi, da ordinario, presso l’Università
di Napoli Federico II, dove ha anche diretto il Centro Studi di
Magna Grecia. Attualmente è professore emerito e direttore
59
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
della rivista Incidenza dell’Antico. Ha al suo attivo lavori su
tutto l’arco della storia greca dall’età micenea ed omerica
alla Grecia arcaica e classica Ha riservato particolare interesse allo studio delle tradizioni mitiche e coloniali, ai problemi
politici, economici e religiosi; documentazione linguistica,
archeologica e numismatica. Ha dedicato a lungo attenzione
alla storia della Magna Grecia, del Pitagorismo e dell’Italia
antica. Di questi lavori tutti la presente ricerca appare come
la conclusione.
Claudio Tuniz, Patrizia Tiberi Vipraio
Homo sapiens.
Una biografia non autorizzata
Carocci editore, 2015
Basata sulle più recenti scoperte scientifiche, questa biografia racconta vita, morte e miracoli dei nostri lontani antenati. E’ una storia avventurosa, divertente, drammatica,
sulle diverse specie umane che hanno popolato la Terra e
che hanno lasciato tracce nei nostri geni. Anche noi, ultimi
sopravvissuti, siamo stati sull’orlo dell’estinzione. Poi abbiamo conquistato il mondo, grazie ad una particolare caratteristica della nostra mente. In Homo sapiens si racconta anche
la vita dei bambini, delle donne e delle prime società umane
dell’ultima era glaciale, quando, assieme all’arte e alla musica, nascevano la violenza organizzata, la ricchezza e la disuguaglianza. Ancora una volta emerge tutta l’ambivalenza
della nostra natura creativa e distruttiva.
Claudio Tuniz è uno scienziato del Centro internazionale
di fisica teorica di Trieste. Con Carocci editore ha pubblicato
L’atomo inquieto (2014).
Patrizia Tiberi Vipraio è stata professore ordinario di Politica economica e docente di Economia internazionale presso l’Università di Udine.
Ciro Amato
I beni comuni.
Una questione di paradigma r(el)azionale
Aracne editrice, 2014
Il saggio presenta la tematica dei “beni comuni” in una
prospettiva personalista del diritto. L’opera attraverso il richiamo ai principi della dottrina sociale della Chiesa àncora
una definizione di tali beni come “beni fondamentali di utilizzo comunitario”. I beni fondamentali naturali soddisfano
le esigenze della persona e sono vincolate alla sua dignità.
Un’interpretazione valoriale delle norme costituzionali permette di elaborare alcuni principi giuridici su questa materia
ancora tutta da costruire. Un diritto per i beni fondamentali
è la proposta di questo saggio che tematizza il loro rapporto
con la autonomia delle comunità territoriali.
Ciro Amato. Segretario comunale generale, specializzato
in diritto civile e finanza locale; dottore di ricerca in diritto
pubblico. Ha partecipato a ricerche in materia di personale
delle pubbliche amministrazioni locali, gestione della performance amministrativa e controlli. Ha scritto di contabilità
pubblica e contratti. Studia i temi dell’ecologia e dell’ambiente in una prospettiva giuridica integrale dell’uomo.
60
Agostino de Santi Abati
I Segreti Codici della Gioconda.
L’Arcanum Methodus
Harmakis Edizioni, 2015
Un libro fuori dai soliti schemi, nella sua esposizione semplice senza complicati sofismi letterari vi introdurrà nel mondo esoterico di Leonardo da Vinci, sino ad oggi quasi sconosciuto, svelando i misteri racchiusi nel dipinto più famoso al
mondo. Questo libro non è un thriller ma svela finalmente
dopo 500 anni i segreti esoterici contenuti nel dipinto della
Gioconda grazie anche al ritrovamento di simboli alfanumerici al suo interno.
Agostino de Santi Abati V.B.N.N. pseudonimo e anagramma di Giovanni Battista Bondesan nato a Bari il 16
/02/1966 diplomato cultore e collezionista di antiche immagini devozionali (i santini) appassionato di misteri in generale dall’ufologia all’archeologia, si appassiona in questi ultimi
anni anche all’etimologia e all’ esoterismo.
Antonella Pellettieri (a cura)
Identità euromediterranea e paesaggi culturali del vino e
dell’olio
Edizioni Centro Grafico Foggia, 2014
Atti del Convegno Internazionale di Studio promosso
dall’IBAM-CNR nell’ambito del Progetto MenSALe, Potenza, 8-10 Novembre 2013. Cosa lega un paesaggio culturale all’alimentazione? Le relazioni sono infinite perché un
paesaggio agrario può darci informazioni sulle abitudini di
un popolo e riesce a trasmettere il senso di appartenenza ed
identità a un gruppo. Tutte le volte che si cucina, si manipolano i prodotti della natura. Questa manipolazione può
definirsi culturale perché è un’azione pregna di significati,
funzioni e simboli identitari. Il cibo distingue non soltanto le
classi sociali, ma le diverse religioni, le diverse etnie o, semplicemente, l’appartenenza e/o la provenienza geografica. In
definitiva, il cibo è cultura.
Antonella Pellettieri è un dirigente di Ricerca in Scienze Storiche dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (IBAM) del CNR. Incarichi passati. Responsabile
della Biblioteca Centrale dell’Area di Ricerca del CNR di
Potenza dal 1993 al 1997. Membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Internazionale di Studi federiciani dal 28
dicembre 1995 al 2002. Nomina da parte dell’Ufficio Affari
Internazionali in qualità di Membro della Commissione per i
Progetti bilaterali del CNR con enti omologhi nel mondo da
settembre 2009 al 2013. Direttore f.f. dell’Istituto per i Beni
Archeologici e Monumentali del CNR dal 1 agosto 2010 al
15 novembre 2011. Presidente e membro di numerosissime
Commissioni di concorso al CNR per ruoli di Ricercatore,
Primo Ricercatore e Dirigente di Ricerca.
Maria Eugenia Cadeddu (a cura)
Il CNR e la scuola.
Progetti, ricerche, esperienze
CNR Edizioni, 2014
Il volume Il CNR e la scuola, edito da CNR Edizioni nel
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
2014, intende presentare, in modo originale e comunicativo, ricerche e attività riguardanti la scuola realizzate presso
Istituti del CNR. I temi trattati sono diversi – dalle politiche
scolastiche all’educazione scientifica, dalla didattica dell’italiano e della matematica alla cultura dell’informazione e al
bilinguismo –, come diverse sono le metodologie d’indagine,
espressione della pluralità di discipline impegnate nello studio dei processi formativi.
Maria Eugenia Cadeddu. Primo Ricercatore presso l’Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee
del CNR
Stefano Bertani
Il letterato Darwin.
La scrittura dell’evoluzione
Editori Riuniti University Press, 2015
«Nessuno riuscirà a divulgare le teorie di Darwin meglio
di lui stesso», avvertiva il poeta Osip Mandel’štam; tuttavia,
per comprenderle sarebbe stato «indispensabile studiare il
suo stile letterario ». Con la scrittura dei capolavori scientifi
ci, l’umanista Darwin non aveva infatti elaborato solo un formidabile metodo argomentativo, ma permetteva ai lettori di
ogni tempo di fare esperienza concreta delle leggi che governano la natura. Attraverso la composizione retorica dei testi
era divenuto possibile – a lui per primo – vedere le forme del
mondo immerse nel movimento invisibile del tempo e delle
trasformazioni; l’azione sterminatrice e modellatrice della
selezione; le relazioni e le emozioni impalpabili che legano
inestricabilmente tra loro le creature, noi compresi.
Stefano G. Bertani insegna letteratura italiana presso la
Scuola Militare Teulié. È docente a contratto di Studi culturali presso la Scuola di Dottorato dell’Università Cattolica
del Sacro Cuore e di Letteratura Contemporanea presso la
Scuola Superiore per Mediatori Linguistici Alma Universitas Umanitaria di Milano. Oltre che di numerosi contributi
dedicati alla letteratura contemporanea e al rapporto fra cultura umanistica e scientifi ca, è autore di una monografi a su
Fogazzaro e l’evoluzionismo italiano tra Otto e Novecento.
Matteo Nicolosi
Il libro di Noach
Eurilink edizioni, 2014
Com’era il tempo che è stato prima del nostro tempo? Qual
è la storia degli uomini che vissero prima degli uomini, esseri
che discendevano dagli angeli ma anche dalle bestie? Qual
era la religione di coloro i quali furono puniti da Dio che
“vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e
che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che
male, e si pentì di quanto aveva fatto sulla terra”? Perché Egli
decise di salvare solo Noach, ultimo degli antichi patriarchi,
ed i pochi che intorno a lui si radunarono? Questo breve romanzo è un viaggio nel mondo dei più antichi fra i miti che
uniscono le tre religioni rivelate (Ebraismo, Cristianesimo ed
Islam) e nel pensiero che le ha caratterizzate nel corso della
loro storia.
Matteo Nicolosi, nato a Milano il 24.01.1982, risiede a
Milano. Si dedica alla divulgazione scientifica a tempo pieno: copywriter esperto nella produzione e gestione dei contenuti informativi e di servizio in ambito sanitario (sia web che
cartacei), è anche scrittore (tre libri già pubblicati per due
differenti editori). Ama dire che la comunicazione in ogni
sua forma (anche quella commerciale) dovrebbe sempre avere uno scopo didattico ed informativo anche quando serve
all’intrattenimento o alla persuasione. Ha scelto di utilizzare
il suo tempo libero per guidare i suoi lettori, attraverso la forma del romanzo, alla comprensione del pensiero filosofico
e teologico, specialmente in relazione alle religioni monoteistiche occidentali. La sua trilogia di Q’mran, cominciata
con “Il falegname Yussuf e suo figlio Yeshua” (2012) e proseguita con “Noach” (2014), vedrà la sua conclusione con
l’uscita di “Ibrahim”, sempre per l’editore Eurilink.
Furio Colombo, Athos De Luca, Vittorio Pavoncello
Il paradosso del Giorno della Memoria
Mimesis, 2014
Il Giorno della Memoria, nato in Italia nel 2000, è divenuto nel 2005 ricorrenza riconosciuta dall’ONU per ricordare
la Shoah e i perseguitati politici. A 14 anni dalla sua istituzione mentre conosce un consolidato tributo da parte di
istituzioni, scuole e persone, è anche fonte di critiche molto
diverse fra di loro. Il libro ripercorre la storia della legge alla
luce delle difficoltà del passato e nelle prospettive future di
come celebrare una ricorrenza internazionale.
Furio Colombo, giornalista, scrittore e politico italiano.
Nel 2000 è stato l’ideatore e primo firmatario della legge
211, da lui tenacemente voluta, che istituisce il 27 gennaio come “Giorno della Memoria” in ricordo del 27 gennaio
1945 liberazione del campo di sterminio di Auschwitz.
Athos De Luca ha studiato filosofia all’Università di
Roma. Autore di pubblicazioni sull’ambiente, sull’infanzia e
sulle stragi (Il bambino ecologico, La sicurezza alimentare,
Storia delle stragi di Stato), prima Assessore all’ambiente
alla Provincia di Roma. Nel 1996 è stato eletto senatore a
Roma. è stato promotore in Senato della legge sul Giorno
della Memoria. Presiede il comitato “Mai più Hiroshima”,
che celebra ogni anno l’anniversario dell’olocausto nucleare. Attualmente è presidente della commissione Ambiente di
Roma Capitale.
Vittorio Pavoncello regista, autore e artista. Già medaglia
d’argento nel 2004 dalla Presidenza della Repubblica con la
pièce di teatro Eutanasia di un ricordo sul tema del ricordo
e dell’oblio della Shoah. Da anni è ideatore e organizzatore
de La memoria degli altri che vede ad ogni Giorno della Memoria gli ebrei ricordare insieme alle altre vittime dello stato
razziale e razzista instaurato dal nazismo. Con Mimesis ha
pubblicato Il serpente nel big bang.
Chiara Molducci e Andrea Rossi (a cura)
Il ponte del tempo.
Paesaggi culturali medievali
Ecomuseo del Casentino, 2015
La pubblicazione nasce con l’obiettivo di comunicare il
61
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
percorso riferito al recupero architettonico del ponte di S.
Angelo a Cetica, e di altri manufatti dell’area, nel comune
di Castel San Niccolò in provincia di Arezzo. Il progetto ha
previsto la realizzazione di indagini ‘archeologiche leggere’
condotte dalla Cattedra di Archeologia Medievale UNIFI,
che ne ricostruissero il contesto storico-territoriale e culturale attraverso i secoli. Parallelamente ai risultati del restauro e
della ricerca archeologica (ricognizione, scavo, elevati) vengono presentati una serie di contributi relativi alla storia del
popolamento in età medievale, alla viabilità e alle azioni di
archeologia pubblica e sociale. Il libro racconta il percorso di
sensibilizzazione e valorizzazione del patrimonio locale condotto con modalità partecipative dall’Ecomuseo del Casentino. Al libro è allegata la Guida dell’Alta Valle del Solano,
basata sui dati della ricerca.
Chiara Molducci è laureata in Archeologia Medievale
presso UNIFI e dottore di ricerca. Dal 2001 partecipa ai programmi di ricerca della Cattedra di Archeologia Medievale
afferenti al progetto strategico di Ateneo ‘La società feudale
mediterranea’. Dal 2006 al 2015 è assegnista di ricerca e
contrattista presso UNIFI-Dipartimento SAGAS. Si occupa dei metodi dell’archeologia ‘leggera’ e pubblica applicati allo studio della feudalità mediterranea in aree rurali e
urbane medievali. Dal 2013 segue il progetto di Cooperazione MAE, Comune di Firenze, BNCF, per la salvaguardia del patrimonio culturale iracheno. Dal 2009 è docente
di Archeologia Medievale e Metodologia presso la Scuola
di Specializzazione in Beni Archeologici-UNIFI. Dal 2011
è nel comitato scientifico nazionale di Archeologia Pubblica
e socio fondatore della Coop. Laboratori Archeologici San
Gallo, spin-off accademico di UNIFI. Ha all’attivo numerose
pubblicazioni.
Andrea Rossi, laureato in Architettura, con indirizzo in
“Recupero del Patrimonio Storico-Architettonico” presso
UNIFI, ha rivolto i suoi interessi e le attività di formazione
ed aggiornamento nel settore della valorizzazione dei patrimonio culturale e dello sviluppo locale privilegiando metodi
e pratiche partecipative. Ha collaborato con Enti e Università
nella realizzazione di studi e ricerche sulla storia del territorio e la valorizzazione delle risorse endogene e si è occupato
della cura di prodotti divulgativi riferiti in particolare alle
specificità e alle attività tradizionali del Casentino. Dal 2000
si occupa con continuità dei temi della nuova museologia
con particolare riferimento al mondo degli ecomusei. Nel
2007 è tra i fondatori di MONDI LOCALI, la comunità di
pratica degli ecomusei italiani. Dal 2004 riveste il ruolo di
coordinatore dell’Ecomuseo del Casentino per conto dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino.
Francesca Oggionni
Il profilo dell’educatore.
Formazione e ambiti di intervento
Carocci editore, 2014
La complessità della società contemporanea impone di
ripensare il rapporto tra educatori/educatrici e istituzioni
formative e politiche, per stabilire modalità efficaci di tute62
la della qualità del lavoro educativo. L’educatore non è un
“tecnico dell’educazione”, ma un professionista che deve
assumere la riflessività pedagogica come competenza e responsabilità professionale, dimostrandosi in grado di pensare
l’educazione per agire con competenza e consapevolezza. Il
libro analizza i nuclei fondanti l’identità e il ruolo di questa
figura professionale complessa, in continua evoluzione.
Francesca Oggionni, dottore di ricerca in Scienze Umane, è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze
Umane per la Formazione “R. Massa” dell’Università degli
Studi di Milano-Bicocca, dove collabora con l’insegnamento
di Pedagogia generale. Autrice di articoli e saggi in riviste e
opere collettanee, ha pubblicato La supervisione pedagogica
(Milano 2013).
Marco Scarponi
Il Regno degli Dèi
Medea Editore, 2014
Il libro ha come oggetto l’analisi, il più possibile rigorosa
ed approfondita, del “mistero di Atlantide”. Nel testo verranno prese in considerazione tutte le connessioni possibili tra
Antico Testamento, teorie dell’Antico Astronauta, Mitologia
classica, ipotesi sugli Alieni. Il quadro che ne uscirà sarà
volto a rafforzare l’ipotesi “alternativa” e “neo-evemerista”,
della venuta sulla Terra di “Invididui superiori” in tempi antichissimi. Molto importanti sono le analisi etimo-filologiche
poste in essere nell’opera, finalizzate sopratutto alla riflessione sulle famose figure degli “Elohim” biblici, visti come
“colonizzatori superiori”… Atlantide, nelle ipotesi dell’Autore, diventa non solo un continente storicamente esistito, ma
anche la Civiltà forgiata da Antichi Astronauti ed Individui
superiori.
Marco Scarponi. Professione Insegnante (Storia e Filosofia - Sostegno). Titoli: laurea in Filosofia (2005), abilitazione all’Insegnamento (2008), specializzazione al Sostengo
(2009), vari altri Master. Ho già pubblicato altri libri presso diverse case editrici (Medea, Schena, Bastogi, Galassia
Arte…). Argomenti dei suddetti libri: Vampiri, Storia italiana del 900, Mitologia, Antico Testsmento.
Felicia Cataldi e Teresa Tringali
Il Tarlo e la Quercia.
Strategie di cura del pedofilo
Edizioni Psiconline, 2015
Il libro nasce da un’esperienza concreta ed ha l’obiettivo,
rivolgendosi a tutti e quindi non solo al lettore professionalmente interessato a questa tematica, di affrontare ed analizzare in modo innovativo, una delle più controverse e spinose
problematiche che l’umanità si è trovata a fronteggiare: la
pedofilia. Il testo si cala nella profondità più celata ed oscura
del pedofilo rispondendo all’interrogativo più grande che la
collettività si pone di fronte a comportamenti così spregevoli, ovvero cosa possa spingere un adulto a provare interesse
sessuale nei confronti di un minore.
Cataldi Felicia è nata a Siracusa, dove vive e lavora. Laureata in Servizio Sociale presso l’Università degli Studi di
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Trieste, è iscritta all’Albo Professionale degli Assistenti Sociali della Regione Sicilia. Funzionario dell’Amministrazione Penitenziaria, dal 2003 è Responsabile dell’Area educativa della Casa Circondariale di Siracusa.
Tringali Teresa è nata a Caltagirone, vive e lavora a Siracusa. Laureata in Psicologia presso l’Università degli Studi
“La Sapienza” di Roma, è iscritta all’Ordine degli Psicologi
della Regione Sicilia. Terapeuta E.M.D.R., libero professionista, dal 2003 Esperto presso la Casa Circondariale di Siracusa e la Casa di Reclusione di Augusta.
Anna Bonavita
Il vallo di Lauro nel Settecento.
Economia, società e generi di vita
Il Terebinto Edizioni, 2014
Alla ricostruzione delle vicende economico-sociali del
Vallo di Lauro nel XVIII secolo è dedicato il volume di Anna
Bonavita. Esso è frutto di una straordinaria capacità di ricerca documentaria, sorretta e alimentata da una non meno
straordinaria passione dell’Autrice per la sua terra e per la
sua storia. Mettendo sagacemente a frutto, con una certosina fatica, il vastissimo e pressoché inesauribile giacimento
documentario costituito dai ricchissimi protocolli dei notai
lauretani e la cospicua documentazione inedita dell’archivio
del Castello Lancellotti, Anna Bonavita è riuscita a ricostruire, con brillanti capacità espositive, tutti gli aspetti salienti
della realtà del Vallo di Lauro durante il Settecento, legando
i più svariati e minuti elementi in una sintesi ampia quanto
dettagliata.
La professoressa Anna Bonavita, già docente di materie
letterarie, attualmente si dedica alla ricerca, pubblicando sulle riviste Agorà e Vicum diversi studi inerenti la storia del
Vallo di Lauro, sua zona d’origine. Nel 2014, pubblica per la
casa editrice Il Terebinto il libro“Il Vallo di Lauro nel 700:
economia, società e generi di vita”.
Carlo Favero (a cura)
Il vino nella storia di Venezia.
Vigneti e cantine nelle terre dei Dogi tra XIII e XXI secolo
Biblos, 2015
Il libro racconta, attraverso il lavoro di diversi autori, il
forte legame storico, ambientale ed economico che Venezia,
le isole della laguna e l’entroterra veneziano hanno sempre
avuto con la viticoltura ed il vino.
Carlo Favero, direttore del Consorzio Vini Venezia, affronta il tema dal punto di vista ambientale e paesaggistico.
La viticoltura è stata sin dai secoli antichi una delle attività più importanti per l’economia del territorio. In questo, la
conformazione dei terreni, diversa da zona a zona, ma nel
complesso omogenea, ha consentito nel tempo di sviluppare una produzione di vino variegata e fortemente identitaria
del territorio. Gli elementi naturali del territorio acquisiscono
significato solo in relazione ai contesti storici e culturali dei
vignaioli, consentendo così la nascita di vini “tipici” irripetibili in altre regioni del mondo.
Annamaria Improta
Intervento psicologico per la scuola e metodi narrativi.
Strategie per la costruzione dell’intervento
Edizioni Psiconline, 2015
Il libro nasce con l’intento di suggerire vie e modalità per
la risoluzione dei confl itti. L’autrice propone metodi operativi concreti, basati sulla conoscenza di sé per arrivare alla
conoscenza e all’accettazione della diversità dell’altro. Il
lavoro aff onda le radici su una salda impostazione teorica
- richiamata peraltro nel testo - che parte dallo studio dell’attuale organizzazione scolastica per comprenderne il mandato
sociale nella società complessa e giungere alla defi nizione di
qualità e caratteristiche dell’intervento psicologico più utile
nei contesti scolastici.
Annamaria Improta. Psicologa Clinica di Comunità, Pedagogista e Psicoterapeuta sistemico - relazionale in formazione. Specialista dei Disturbi Specifi ci dell’Apprendimento
e del Comportamento Alimentare e del Peso. Si occupa del
disagio psicosociale e relazionale, dell’handicap, dei disturbi
del comportamento alimentare. Svolge attività come docente
di sostegno e psicopedagogista presso una Scuola Secondaria di Primo grado, dove è coordinatore didattico delle attività di integrazione delle diversità e nel 2013 ha presentato al
Salone del libro di Torino tre esperienze di buone prassi per
l’inclusione nella Sezione Sperimentazioni Multimedialità e
disabilità.
Cinzia Maria Sicca (a cura)
Inventari e cataloghi.
Collezionismo e stili di vita negli stati italiani di antico
regime
Pisa University Press, 2014
Il volume analizza da diverse angolazioni gli inventari ed
i cataloghi prodotti negli stati italiani di antico regime, e che
da sempre costituiscono lo strumento primario per lo studio
del collezionismo. Questi documenti, tuttavia, sono molto
più di meri elenchi utili a tracciare il passaggio di opere da
un proprietario all’altro. Lo stile in cui sono redatti, il vocabolario utilizzato, le diverse occasioni della loro produzione
sono altrettante testimonianze dell’occhio dell’epoca e di stili di vita in trasformazione. I ventun saggi che compongono
il volume sono il prodotto di ricerche originali portate avanti
da affermati studiosi e brillanti giovani ricercatori riuniti in
un grande progetto di ricerca nazionale finanziato dal MIUR.
Cinzia Maria Sicca è stata Fellow di Downing College, Cambridge e dal 1993 è professore associato di Storia
dell›Arte Moderna all›Università di Pisa. E› stata titolare di
prestigiose Visiting Fellowships (Getty Center, Center for
Advanced Study in the Visual Arts at the National Gallery
of Art, Washington, D.C., British Academy) e finanziamenti
internazionali per progetti di ricerca. Ha creato il catalogo
on-line della collezione di disegni di John Talman, e ha curato diversi volumi. E› autrice di numerosi articoli in riviste
internazionali in cui ha affrontato argomenti di storia della
pittura e della scultura tra ‹500 e ‹700 e i rapporti artistici tra
Italia, Inghilterra, Francia e Stati Uniti.
63
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
Gaspare Polizzi
Io sono quella che tu fuggi.
Leopardi e la Natura
Edizioni di Storia e Letteratura, 2015
Leopardi è a pieno titolo un «filosofo naturale», per le sue
competenze scientifiche e per l’originalità del suo pensiero.
I grandi e tragici interrogativi leopardiani intorno al tema
della felicità impossibile acquistano il loro pieno significato
attraverso la profonda comprensione dell’unica e complessa
realtà naturale, fisica e umana, raggiunta da Leopardi già nei
«sette anni di studio matto e disperatissimo». Per la prima
volta tale rapporto di Leopardi con la scienza e la filosofia
della natura è oggetto di una trattazione complessiva, distinta per temi: astronomia, cosmologia, matematica, chimica,
biologia, storia naturale, fisica, tecnologia, storia della scienza, antropologia. Il ‘naturalismo’ leopardiano esce così dalle
abusate formule scolastiche per mostrare tutta la sua concreta
ricchezza, ancora oggi filosoficamente pregnante.
Gaspare Polizzi insegna Storia della Filosofia presso la
IUL - Università di Firenze e filosofia al Liceo Classico “Galileo” di Firenze; è studioso di storia del pensiero filosofico
e scientifico moderno e contemporaneo, con particolare riferimento alla filosofia e all’epistemologia francesi (G. Bachelard e M. Serres) e alla filosofia naturale tra ‘700 e ‘800
(G. Leopardi). Tra le sue pubblicazioni: Scienza ed epistemologia in Francia (1900-1970), Loescher, Torino 1979; M.
Serres, Genesi, il melangolo, Genova 1988; H. Poincaré, Il
valore della scienza, La Nuova Italia, Firenze 1994; Leopardi e “le ragioni della verità”. Scienze e filosofia della natura
negli scritti leopardiani, Prefazione di Remo Bodei, Carocci,
Roma 2003; Galileo in Leopardi, Le Lettere, Firenze 2007;
Einstein e i filosofi, Medusa, Milano 2009. È redattore di “Iride” e collabora con numerose riviste.
Caterina Pesce, Rosalba Marchetti, Anna Motta, Mario
Bellucci (a cura)
Joy of moving. Movimenti e immaginazione
Calzetti Mariucci Editori, 2015
Il diritto al gioco sta a cuore ai numerosi autori di questa
storia, che prende forma in 80 giochi di movimento e nelle
loro innumerevoli varianti e si rivolge a coloro che sono e
si sentono educatori. Joy of moving è stato creato per far
giocare i bambini, quindi è ricco di giochi. Ma non si limita
a offrirne una valigia piena: consente di comprendere anche
quale sia la logica di questi giochi, inventati o reinventati
per dare al lettore le chiavi del movimento. Perché non si
perda nei meandri delle oltre 600 pagine dell’opera, gli viene
consegnato un filo di Arianna che lo condurrà, insieme ai
bambini, a essere autonomo interprete del gioco, del gioco
per la vita. Il volume è composto da due parti complementari,
ricche di ponti che le collegano, contaminando la teoria con
la pratica e la pratica con la teoria.
Caterina Pesce. Ha conseguito il diploma ISEF e la laurea
in Scienze motorie e in Psicologia presso l’Università ‘Foro
Italico’ e ‘La Sapienza’ di Roma e il titolo di Dottore di ricerca in Filosofia presso la Freie Universität di Berlino. È
64
membro fondatore della Società Italiana di Scienze Motorie
e Sportive e professore associato presso l’Università degli
Studi di Roma ‘Foro Italico’, dove insegna attività motorie
per l’età evolutiva e per gli anziani. La sua attività di ricerca
è centrata sulla relazione fra attività motoria e funzioni cognitive in bambini, adulti, anziani e atleti, sullo sviluppo e il
deterioramento della coordinazione motoria nell’arco della
vita e sugli effetti di interventi di attività motoria di qualità
in età evolutiva. È autrice di numerosi articoli pubblicati su
riviste internazionali e nazionali, co-autrice di tre libri internazionali ed è membro di redazione ed editore associato di
riviste internazionali.
Rosalba Marchetti. Ha dedicato la vita al movimento
e allo sport da atleta, da insegnante di Educazione fisica e
da coordinatore del Servizio di Educazione Fisica di Roma
(MIUR). Diplomata all’ISEF di Bologna, è specializzata in
Psicocinetica a Roma e a Parigi ed è laureata in Pedagogia
presso l’Università degli Studi di Bologna e in Scienze motorie presso lo IUSM - Istituto Universitario di Scienze Motorie di Roma. Credendo nell’unità corpo-psiche, ha approfondito lo studio delle Scienze umane, è divenuta psicologa
e psicoterapeuta ed è iscritta ai relativi Albi professionali. Ha
investito la maggior parte delle sue energie nella ricerca di
un metodo di insegnamento che coinvolga tutta la persona e
ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze dello
Sport, dell’Esercizio Fisico e dell’Ergonomia presso l’Università ‘Foro Italico’ di Roma. È autrice di libri e articoli a
carattere didattico.
Anna Motta. Insegnante di Educazione fisica, ha conseguito la specializzazione ISEF post-universitaria in Attività
motorie per la scuola primaria e la laurea in Scienze dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Torino. Dopo anni
di insegnamento e attività di formatrice per progetti scuola
di Federazioni Sportive, ha lavorato all’Ufficio Educazione
fisica di Torino come referente per le scuole primarie. È attualmente in comando all’Ufficio Scolastico Regionale del
Piemonte come Coordinatrice regionale di Educazione fisica
e sportiva e si occupa anche di salute, ambiente, sicurezza
stradale. La sua attività è centrata sullo sviluppo e la realizzazione di progettualità trasversali, in cui fare convergere le
risorse territoriali a sostegno dell’autonomia scolastica, coinvolgendo anche le Consulte degli Studenti.
Mario Bellucci. Ha conseguito il diploma ISEF, la laurea
in Scienze motorie e la laurea specialistica in Attività motoria preventiva e adattata presso l’Università degli Studi di
Roma ‘Foro Italico’ e il titolo di Dottore di ricerca in Educazione fisica presso l’Università Ungherese di Educazione
Fisica di Budapest. È membro del CONAPEFS (Collegio
Nazionale Professori Educazione Fisica e Sportiva) e della
CAPDI (Confederazione Associazioni Provinciali Diplomati
ISEF ) e insegna presso il Liceo scientifico ‘Farnesina’ di
Roma. Collabora con l’Università ‘Foro Italico’ di Roma
presso la cattedra di Attività motorie per l’età evolutiva e per
gli anziani, di cui è titolare la professoressa Caterina Pesce.
La sua attività di ricerca è centrata sulla relazione fra educazione fisica ed efficienza fisica nelle varie età e sulla didattica
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
qualitativa per contrastare la sedentarietà giovanile. È autore
e co-autore di vari articoli pubblicati su riviste nazionali e su
alcune riviste internazionali ed è co-autore di tre libri.
Carlo Salvitti
L’attività motoria con disabili intellettivi-relazionali
adolescenti e adulti
Lulu.com, 2014 (ebook)
Il lavoro si rivolge a insegnanti, educatori, educatori motori, psicomotricisti e quanti svolgono attività di educazione,
rieducazione e riabilitazione di persone con deficit di natura intellettiva e relazionale. Il volume prende in esame vari
aspetti dell’attività motoria, ad iniziare dalla fondamentale
importanza della cura dei rapporti interpersonali, in modo
particolare con gli utenti che presentano importanti difficoltà
comunicative e relazionali. Tratta delle difficoltà di apprendimento motorio e generale, dell’importanza che riveste il
suono e la musica, degli ambienti nei quali l’attività motoria
si svolge. Sono rimarcate le fasi di programmazione, di verifica e di valutazione della pratica motoria, fornendo valide
indicazioni metodologiche-operative e schede di supporto.
Vengono presentate immagini di allievi impegnati a svolgere
diverse attività, significative in relazione al testo scritto.
Carlo Salvitti è insegnante specializzato in sostegno didattico presso il Polo Liceale “R. Mattioli” di Vasto (Chieti).
Oltre al presente ebook ha pubblicato due volumi cartacei sul
tema dell’inclusione scolastica e alcuni articoli, sia sull’integrazione scolastica che sugli stili di apprendimento.
Lucia Ferigutti
L’impercettibile bisbiglio della memoria.
Motivi fiabeschi e costanti narrative in Elsa Morante
Forum, 2014
Il volume analizza la presenza dei topoi fiabeschi ricorrenti
nella narrativa di Elsa Morante, dai racconti infantili a Menzogna e sortilegio, con particolare attenzione alla ripetizione
di temi e di motivi specifici che si configurano come vere e
proprie costanti narrative. Il reticolo di immagini pazientemente portato alla luce attraverso lo scavo testuale disegna
alla fine un ordito metaforico nel quale prende corpo una
sorta di mappa dell’inconscio, nei termini del desiderio, del
sogno e del disinganno che costituiscono anche il circuito
semantico del romanzo dell’esordio.
Lucia Ferigutti (1991-2013), studentessa della Scuola
Superiore di Udine, si è laureata in Lettere con lode il 28
novembre 2013.
Roberto Sciarrone
L’Impero ottomano e la Grande Guerra.
Il carteggio dell’addetto militare italiano a Costantinopoli
(1914-1915)
Edizioni Nuova Cultura, 2015
Lo studio si articola illustrando i temi principali del primo
biennio di guerra (1914-1915) attraverso le carte dell’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito
italiano e i Documenti diplomatici italiani, e analizza il dibat-
tito in Italia e in Turchia sulle scelte politiche di un conflitto
che fino al 1917 sarà ristretto all’ambito europeo. L’Impero
ottomano visto e vissuto da un uomo che trascorse gran parte
della sua vita a Est della penisola italiana (Ernesto Mombelli,
addetto militare italiano a Costantinopoli) la cui storia si intrecciò con le gesta del “brillante” generale Mustafa Kemal,
fondatore e primo presidente della Turchia (1923-1938).
Roberto Sciarrone svolge attività di ricerca presso il
Dipartimento di Storia Culture Religioni dell’Università di
Roma La Sapienza. E’ dottore di ricerca in Storia dell’Europa. Collabora con la cattedra di Storia dell’Europa Orientale
e con l’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore
dell’Esercito, con «Rivista Militare» e «Scienze e Ricerche».
E’ inoltre membro dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, dell’Associazione giovani Studiosi Azerbaigian e
Caucaso (ASSAC) e della Società Italiana di Storia Militare
(SISM). È autore di vari articoli e saggi in riviste italiane e
internazionali. Tra le monografie, Strategie militari francotedesche a confronto (1905-1913), Nuova Cultura, Roma,
2013; La Repubblica di Weimar nei documenti del Servizio
Informazioni Militare, Nuova Cultura, Roma, 2013; L’Italia
nella Triplice Alleanza. Politica e sistema militare, Aracne
Editrice, Roma, 2014.
Francesco Di Nardo
L’internamento civile a Mercogliano (1937-1945)
Documenti e ricordi
Il Terebinto Edizioni, 2014
Coniugando, quanto mai felicemente, un’ampia ricerca
documentaria con vividi ed efficaci ricordi personali, Francesco Di Nardo è riuscito a ricostruire, in maniera organica
e completa, il microcosmo concentrazionario creato a Mercogliano dal fascismo nell’ultima fase del regime, a partire
dalla fine della guerra d’Etiopia [...] Dalle pagine del volume
emerge complessivamente lo straordinario spaccato della
vita umana e sociale di quel singolare microcosmo costituito dalla realtà dell’internamento tra il 1940 e il 1943, con i
suoi drammi e le sue miserie, ma anche con i suoi piccoli e
grandi eroismi. [...] Si tratta, quindi, di un contributo storico
di notevole rilievo e di grande interesse, contrassegnato da
grande passione civile, prima ancora che storiografica, che
Francesco Di Nardo dona e consegna alle nuove generazioni
Francesco Di Nardo è nato nel 1922. Ha combattuto nella
Seconda Guerra Mondiale ed è stato prigioniero di guerra in
Germania. Tornato in patria, ha lavorato per le Poste Italiane
fino ad assumere il ruolo di direttore. Si è impegnato anche in
politica assumendo la carica di vicesindaco di Mercogliano.
Nella “Giornata della Memoria” del 2011 ha ricevuto, per
mano dell’onorevole Letta, il riconoscimento quale internato
nei campi di lavoro in Germania. Deceduto nel 2014.
Elena Gaetana Faraci
L’unificazione amministrativa nel Mezzogiorno.
Le Luogotenenze da Cavour a Ricasoli
Carocci editore, 2015
Il volume ricostruisce il processo di transizione verso lo
65
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
Stato unitario dall’istituzione delle Luogotenenze a Napoli
e in Sicilia alla loro abolizione. Nell’analisi, particolare attenzione è dedicata alle proposte amministrative dei governi
Cavour e Ricasoli e ai conflitti politici sorti all’interno della
classe dirigente italiana. La lettura dei Carteggi dei principali
protagonisti (Cavour e Ricasoli) e la consultazione di fonti
archivistiche consentono di cogliere le ragioni della scelta
accentratrice che, maturata dopo l’inserimento del Mezzogiorno nello Stato unitario, provocò una scomposizione e
una ricomposizione della maggioranza parlamentare. Secondo l’autrice, dall’ottobre 1860 all’ottobre 1861 la politica fu
chiamata a scelte decisive sull’assetto amministrativo fra l’elaborazione delle norme istituzionali e la prassi dei governi
luogotenenziali.
Elena Gaetana Faraci. È assegnista di ricerca presso il
Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università
degli Studi di Catania e membro della redazione delle riviste “Storia Amministrazione Costituzione” e “Language and
text”. Ha pubblicato per la casa editrice Bonanno: I prefetti della Destra storica. Le politiche dell’ordine pubblico in
provincia di Palermo (1862-1874); Il caso Tajani. Storie di
magistrati nell’Italia liberale.
Davide Savio
La carta del Mondo.
Italo Calvino nel Castello dei destini incrociati
Edizioni ETS, 2015
Con il presente saggio, Davide Savio ricompone la frattura
che sembra intercorrere tra il primo e il secondo Calvino,
riconducendo Il castello entro la ragnatela di iniziative che
lo scrittore era impegnato a tessere tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta: dalla stesura delle Città invisibili alle discussioni intorno alla progettata rivista «Alì Babà»,
dall’approfondimento dell’utopista Charles Fourier alla traduzione dei Fiori blu di Queneau. Collocato in una fase di
ripensamento dei valori e delle prospettive, Il castello si dimostra una tappa nevralgica della riflessione calvinista sulla
convivenza, nonché sul ruolo che all’intellettuale, nel pieno
della modernità, è ancora concesso di recitare.
Davide Savio (Brescia 1985) è Dottore di ricerca in Studi
Umanistici e collabora con il Centro di ricerca “Letteratura e
cultura dell’Italia unita”, diretto da Giuseppe Langella presso l’Università Cattolica di Milano. Ha pubblicato la monografia Il carnevale dei morti. Sconciature e danze macabre
nella narrativa di Luigi Pirandello (Interlinea, Novara 2013)
e curato, assieme a Paola Baioni, il volume Mario Luzi. Un
viaggio terrestre e celeste (Edizioni di Storia e Letteratura,
Roma 2014).
Francesca Romana Orlando
La città bianca
Edizioni Psiconline, 2014
Un tranquillo professore di statistica di una università di
provincia si è appena trasferito a New York. Sta per iniziare
una consulenza per una delle più grandi società di assicurazioni statunitensi. E’ entusiasta. Sembra che niente possa
66
fermare la sua ascesa nella Grande Mela quando apre la porta
della sua camera d’hotel e viene ucciso da un misterioso fattorino. A Londra la sera dell’ultimo dell’anno un esperto di
pubbliche relazioni della City partecipa ad un incontro degli
alcolisti anonimi. Ha scelto la riunione in una chiesa della
periferia di Londra per non essere riconosciuto. Vuole fare
ammenda.
Francesca Romana Orlando, giornalista professionista
ed esperta di comunicazione, è già autrice de “Il Cerchio
Perfetto”, saggio pubblicato nel 2010, che analizza il confl
itto di interessi in ambito medico scientifi co. Collabora con
diversi giornali ed è un’appassionata attivista ambientalista.
Giorgio Volpe
La disillusione socialista. Storia del sindacalismo
rivoluzionario in Italia
Edizioni di Storia e Letteratura, 2015
Uscendo fuori dallo schema interpretativo classico, l’autore propone una storia del sindacalismo rivoluzionario che
va inserita nell’ambito più generale delle trasformazioni sociali che accompagnarono il movimento operaio italiano in
età liberale.
Giorgio Volpe si è laureato in Storia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi dal titolo Robert Michels: il politico e lo scienziato. Dal 2005 al
2007 è stato borsista presso l’Istituto italiano di Studi storici
“Benedetto Croce” di Napoli, approfondendo le sue ricerche
intorno alla figura del sociologo tedesco. Successivamente
ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia della società
europea presso l’Ateneo federiciano. Si occupa di Storia dei
movimenti e dei partiti politici e di Storia delle dottrine politiche, con particolare riferimento al movimento socialista ed
alla crisi del marxismo d’inizio XX secolo. Dal 2010 collabora con la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San
Paolo, per la quale è tutor nelle “Accademie di Educazione
Civile”. Inoltre è membro del comitato di redazione della rivista “Storia del pensiero politico”.
Sebastiano Lupo
La dislessia evolutiva e i suoi trattamenti.
Manuale per insegnanti, genitori e operatori
Edizioni Psiconline, 2015
Il libro passa in rassegna tutte le problematiche relative
alla Dislessia evolutiva. Il primo capitolo tratta dei principi
fondamentali, con particolare riferimento al lungo dibattito
scientifi co che ha portato la neuropsicologia dell’età evolutiva ad affermare il carattere neurobiologico del disturbo.
Vengono presentati gli aspetti epidemiologici, genetici e le
evidenze neuroanatominche e neurofunzionali. Nel secondo
vengono trattate le diverse teorie eziologiche e viene illustrata una recentissima ricerca, tutta italiana, che accredita
l’ipotesi della multifattorialità.
Sebastiano (Nello) Lupo, neuropsicologo, psicopedagogista, esercita la libera professione a Pachino, dove dirige
anche il Centro Trattamento Disabilità dell’Associazione
Amici Alzheimer O.N.L.U.S. I suoi interessi scientifi ci spa-
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
ziano dalla ricerca fi losofi co-pedagogica con particolare
riferimento all’epistemologia, alla neuropsicologia clinica,
specifi catamente ai temi della diagnosi e al trattamento dei
disturbi neuropsicologici in life circle e dei disturbi dell’apprendimento scolastico
Annamaria Valletta
La guerra continua.
Salernitani al fronte raccontano gli anni del dramma della
Patria
Printart Edizioni, 2015
Ho raccolto fonti orali e fonti scritte i cui protagonisti sono
proprio quel che cercavo: gente comune, anonima, persone
sconosciute che hanno combattuto la guerra al fronte. Ogni
testimonianza ha portato con sé le sue emozioni e non sono
mancate lettere antiche, diari di guerra e di prigionia, giornali
riportanti la cronaca fedele e commovente di quella terribile
esperienza, foto ingiallite e sciupate dagli anni, attestati di
valor militare.
Annamaria Valletta è nata a Milano, ma è sempre vissuta a Salerno. Laureatasi con lode in Lettere con una tesi in
Storia contemporanea, ha poi conseguito anche la laurea in
Pedagogia con una tesi in Storia dei partiti e dei movimenti
politici, avendo come relatore e correlatore rispettivamente gli storici Nicola Oddati e Massimo Mazzetti. Nel 1996
si è perfezionata in “Società e Storia” col massimo dei voti
presso il Dipartimento di Scienze storiche e sociali dell’Università degli Studi di Salerno. Attualmente svolge la sua
professione di docente di Materie letterarie e latino presso il
Liceo “Alfano I” di Salerno.
Massimo Bonifazio
La memoria inesorabile.
Forme del confronto con il passato tedesco dal 1945 a oggi
Artemide, 2014
Dal 1945 a oggi l’interesse per il Nazionalsocialismo, non
solo in letteratura, non è mai scemato in Germania; si può
dire anzi che sia andato sempre aumentando. La stessa constatazione si può fare per l’Olocausto: l’accrescersi della distanza temporale non ne fa un fenomeno pallido e scolorito,
ma sembra anzi portarlo paradossalmente sempre più vicino
a noi e renderlo sempre più concreto. Negli ultimi decenni,
però, anche le sofferenze patite dai tedeschi durante e dopo
la guerra - i bombardamenti, la fuga davanti all’avanzata
dell’esercito sovietico, l’allontanamento coatto dai territori
orientali dello scomparso Reich - hanno avuto un ruolo sempre maggiore nel discorso pubblico.
Massimo Bonifazio è ricercatore di Letteratura tedesca
presso l’Università degli Studi di Catania. Si è occupato di
poesia tedesca contemporanea (Alfred Kolleritsch, Poesie, a
cura e con un saggio di M. B., Torino 2005), dei rapporti fra
cibo e letteratura (I galatei di Sankt Grobian, Torino 2004) e
di prosa del Novecento. Per i tipi di Artemide ha pubblicato
la monografia Thomas Mann, un Don Chisciotte senza casa
(2009).
Franco Pastore
La morte di Cesare.
Radiocronaca in napoletano
A.I.T.W. Edizioni, 2015
‘A ddu l’avìmm’accidere? - dicètte Bruto... Dalla Curia di
Pompeo la radiocronaca in napoletano della morte di Cesare.
Franco Pastore nasce a San Valentino Torio, frequenta
il ginnasio ed il Liceo nella vicina Sarno, il paese dei nonni
materni, e completa gli studi presso l’Ateneo salernitano. Fin
da giovanissimo, inizia a scrivere racconti, poesie ed articoli
su periodici e giornali locali. Dopo il servizio militare, si
trasferisce con la famiglia a Salerno, dove, nel 1971, inizia a
collaborare con lo scrittore Arnaldo Di Matteo, scrivendo sul
periodico “Verso il 2000”. Di poi, entra a far parte dell’equipe del Varo, la galleria d’arte di Vito Giocoli, sostenuta dal
giornalista napoletano Saverio Natale, che lo veicola verso
la critica d’arte. Intanto diviene un punto di riferimento nella
famiglia di “Verso il 2000”, collaborando con il Prof. Zazo
dell’Ateneo napoletano, il preside Marino Serini, il pittore
Luigi Grieco, Achille Cardasco, Nicola Napolitano, Renato
Ungaro, Luigi Fiorentino ed altre personalità della cultura,
come Franco Angrisano Domenico Rea e Gaetano Rispoli.
Fu appunto Rispoli a presentarlo a Carlo Levi, a Roma, nel
dicembre del 1971.
Pietro Perconti
La prova del budino.
Il senso comune e la nuova scienza della mente
Mondadori Università, 2015
La scienza sfida continuamente il modo più spontaneo di
vedere le cose. Eventi come nascere e morire, tradizionalmente considerati fenomeni naturali a cui siamo semplicemente assoggettati, sembrano oggi in qualche modo a disposizione delle tecnologie scientifiche. Il corpo umano non è
più qualcosa che capita di avere, ma un dispositivo artificiale da manipolare. La mente, la coscienza e il linguaggio, il
marchio stesso della specialità umana, non sono più misteri,
ma fenomeni apprezzati anche nelle macchine e negli altri
animali. Tra tutte le imprese scientifiche contemporanee, la
nuova scienza della mente è quella che interroga in modo più
profondo il senso comune.
Pietro Perconti insegna Filosofia della mente all’Università di Messina. Tra i suoi libri più recenti Leggere le menti (Bruno Mondadori, 2003), E-mail filosofiche. Di grandi
idee e problemi quotidiani (con S. Morini, Raffaello Cortina,
2006), Autocoscienza. Cosa è, come funziona, a cosa serve
(Laterza, 2008), Coscienza (il Mulino, 2011). Indice Introduzione; 1. Scienza, società e senso comune; 2. Le conseguenze della scienza
Maria Antonietta La Torre
La questione ambientale.
Tra sostenibilità, responsabilità e crescita economica
libreriauniversitaria.it, 2015
La crisi ecologica sollecita un’estensione dei confini della
solidarietà – in direzione spaziale, temporale, interspecifica
67
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
–, il ripensamento dell’organizzazione socioeconomica dei
paesi avanzati e una diversa concezione del rapporto globale/
locale e del futuro che vogliamo, insomma, dell’intera Weltanschauung dell’Occidente. È una questione multidimensionale: politica, in quanto evidenzia un’istanza di equità e
di giustizia globale; economica, per i costi che i problemi
ambientali comportano e per le responsabilità del mercato
e dell’industria nel consumo delle risorse; cognitiva, poiché propone una prospettiva complessa; etica, perché esige
un’assunzione di responsabilità.
Maria Antonietta La Torre insegna Sociologia dell’ambiente all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ed è
componente del Consiglio Direttivo dell’Istituto Italiano di
Bioetica. Si occupa di filosofi a morale ed etica applicata,
nelle sue varie articolazioni, dall’etica ambientale, alla bioetica, all’etica degli affari. Tra le sue pubblicazioni, oltre a
numerosi saggi e curatele, Bioetica e multiculturalismo: verso una bioetnoetica, Napoli, 2004; Il cibo e l’altro. Orizzonti
etici della sostenibilità alimentare, Napoli, 2007; Questioni
di etica d’impresa. Oltre l’homo oeconomicus, Milano, 2009.
Alessandra Cavaterra
La rivoluzione culturale di Giovanni Gentile.
La nascita della Enciclopedia italiana
Edizioni Cantagalli, 2014
L’appello di Gentile e Treccani indirizzato nel febbraio
1925 a tutti gli intellettuali italiani in vista della creazione
della prima enciclopedia italiana con impostazione scientifica suscito’ risposte di calorosa adesione da parte della quasi
totalita’ del mondo culturale. Il coinvolgimento dei collaboratori, le denominazioni delle sezioni disciplinari, la scelta
delle voci dimostrano l’attento e approfondito lavoro condotto dalla migliore intellettualita’ del Paese, ma documentano anche l’autonomia rispetto al regime fascista goduta
dall’Istituto, nato per l’attuazione del progetto enciclopedico. Protagonista assoluto fu il direttore scientifico Gentile,
sempre fermo nel rivendicare l’indipendenza dell’attivita’
intellettuale e nel difendere l’Enciclopedia da stroncature e
polemiche non di rado pretestuose.
Alessandra Cavaterra, per molti anni archivista nell’Archivio storico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, si è
occupata del riordino e dell’inventariazione di numerosi fondi di archivi pubblici e privati. E’ autrice di saggi di storia
dell’archivistica e di storia sociale dell’età moderna. Svolge
attività di ricerca per l’Istituto di Studi politici S. Pio V. E’
ispettore archivistico onorario presso la Soprintendenza archivistica per il Lazio.
Paola Palma
La vagabonda dello schermo.
Colette e il cinema
Esedra editrice, 2015
Colette (1873-1954), scrittrice e figura d’intellettuale di
primo piano del Novecento, le cui opere sono tradotte in tutto
il mondo, ci ha lasciato la vitalità e la precisione di una prosa
che fa della grazia poetica il suo gioco più serio. Ma anche
68
incomparabili pagine di critica cinematografica, soggetti originali, sceneggiature, dialoghi, sottotitoli e acute riflessioni
sulla natura e l’evoluzione della settima arte. Per non parlare della presenza del cinema nei suoi romanzi, che traccia
una piccola storia della penetrazione del “cine” nella società
e nelle nuove dinamiche della produzione e della fruizione
spettacolare.
Paola Palma, dottore di ricerca in letteratura e filologia,
è ricercatrice associata in Francia presso l’UMR Thalim
(CNRS/ENR/Université Paris 3). Si occupa dei rapporti del
cinema con le altre arti, dell’attore e della coproduzione cinematografica. Fa parte del gruppo di ricerca Teatro e spettacolo fantastico (Università di Verona). Su Colette ha già pubblicato In pagina e in palco. Suggestioni sceniche nell’opera
di Colette (Verona, 2004) e Colette. Una scrittrice al cinema.
Recensioni e riflessioni (Trento, 2010).
Marcella Tamburello
Le armi e le preghiere.
Come il Molise visse la seconda guerra mondiale
Volturnia Edizioni, 2014
Una Guerra non è mai fine a sé stessa. Nemmeno a parer
della Chiesa, la quale attribuì alla Seconda Guerra Mondiale
un significato di purificazione dalle colpe commesse dal genere umano. O almeno fu quello che fece intendere al popolo.
In realtà, le intenzioni della Chiesa furono espansionistiche.
Potere che la Chiesa riuscì ad acquisire e ad accrescere grazie
al soccorso prestato ai popoli in guerra. In questo lavoro ho
analizzato la situazione economico-sociale del Molise durante gli anni quaranta, partendo dai documenti della Chiesa: archivi diocesani, parrocchiali, privati, Vaticano per poi sconfinare in altri archivi come quello di Stato di Campobasso e
il Centrale di Roma. Una ricerca basata su documenti inediti,
per ricostruire, attraverso l’occhio del Clero, la situazione di
una regione contadina che, a proprie spese, rappresentò un
punto cruciale di quella guerra, soprattutto dopo l’armistizio.
Marcella Tamburello è Dottore di Ricerca in “Storia
della Società Italiana (XIV-XX secolo)” conseguito presso
l’Università degli Studi del Molise. Attualmente è impegnata
in un progetto di ricerca in “Storia della medicina molisana”
presso il Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute “V.
Tiberio” dell’Università degli Studi del Molise. Giornalista
pubblicista dal 2008, collabora con una televisione molisana
analizzando temi legati al territorio. I suoi interessi di ricerca
attengono soprattutto agli studi storici contemporanei.
Marisa Della Gatta
Le fonti della Commedia.
Dante tra Oriente e Occidente
FaLvision Editore, 2014
“Le fonti della Commedia. Dante tra Oriente e Occidente”
di Marisa Della Gatta. Lavoro saggistico che scava profondamente attraverso le fonti della Divina Commedia nel mondo arabo. Interessante studio di scoperta e riscoperta per dare
nuove letture e nuovi volti alla scrittura di Dante sospeso tra
Oriente ed Occidente. Il dialogo, il parallelo, l’affiancamento
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
tra le due culture, senza pregiudizi e conclusioni religiose e
non, può solo portare ad arricchirne il punto di vista, l’interpretazione, la lettura e la spiegazione, nonché la natura stessa
dei testi e degli autori. Sapere che Dante abbia solo anche
sentito parlare ed essersi interessato a testi arabo-islamici a
lui contemporanei o che uno come Khalil Gibran tenga presente la Commedia, fa riaffermare, anziché smentire, la loro
geniale autorialità. Fa affiorare, altresì, nuovi spunti senza
luogo e senza tempo nelle loro opere.
Marisa Della Gatta. Nata a Bari nel 1989, attualmente risiede a Sydney, dove svolge il dottorato di ricerca in “Storia moderna, politica e relazioni internazionali” presso la
Macquarie University. Ha due lauree: in Lettere e in Lingue
Moderne per la cooperazione internazionale. È giornalista
pubblicista dal 2010 ed è stata insegnante di lingua araba e
inglese, con il ruolo di esperta, in scuole secondarie di secondo grado.
Clizia Magoni
Le pour et le contre.
Il processo di Luigi XVI di fronte all’opinione pubblica
Edizioni di Storia e Letteratura, 2014
Il processo di Luigi XVI, a distanza di oltre due secoli,
continua a suscitare una discussione che si colloca più nella
sfera delle opinioni politiche che in quella delle interpretazioni storiografiche. L’attenzione è sui principali attori di
questo avvenimento della Rivoluzione francese, i rappresentanti della nazione da una parte, e l’imputato dall’altra,
«confinando» il processo all’interno della Convenzione. Tuttavia, all’epoca dei fatti, il dibattito sulle sorti del re destituito si estese allo spazio pubblico di discussione. Le differenti
opinioni che si affrontarono, «pour» o «contre» Luigi XVI,
espressero una volontà di partecipazione a una causa nella
quale tutti si sentivano legittimati a giudicare. Questo libro
affronta il processo dal punto di vista della discussione pubblica contemporanea, ritracciando, attraverso l’analisi dei
media a stampa dell’epoca, le dinamiche e gli attori della
comunicazione politica.
Clizia Magoni ha conseguito il dottorato in storia presso
l’Università di Bologna-Alma Mater Studiorum et l’Université de Toulouse 1 Sciences Sociales. Attualmente ha un contratto di insegnamento e ricerca presso l’Université de Caen
Basse-Normandie. Presso Carocci editore ha pubblicato nel
2007 Fueros e libertà. Il mito della costituzione aragonese
nell’Europa moderna, tradotto in spagnolo nel 2012 nella
collana del Justicia de Aragón.
Francesca Marone
Le relazioni che curano.
Percorsi pedagogici per le professioni sanitarie
Pensa MultiMedia, 2014
Il dolore e la malattia sono esperienze complesse e sostanziali della vita, che coinvolgono la sfera emozionale, relazionale, sociale, nonché l’etica e l’immaginario: quell’insieme
unico che definisce la soggettività umana. Da qui la necessità di cogliere nella dinamica salute/malattia le implicazio-
ni pedagogiche e sociali, così da guardare all’illness, cioè
alla componente soggettiva, e non solo al desease, ossia alla
componente bio-medica.
Il volume presenta, quindi, la relazione educativa come
dispositivo cruciale nella co-costruzione pedagogica del processo terapeutico, ponendosi l’obiettivo di definire coordinate teoriche ed operative utili a quanti lavorano ed intendono
agire nell’ambito delle professioni socio-sanitarie.
Francesca Marone è ricercatrice di pedagogia generale e
sociale presso l’Università di Napoli Federico II, dove insegna Pedagogia delle relazioni familiari.
Massimiliano Nicoli
Le risorse umane
Ediesse, 2015
In che modo l’«umano» è diventato oggi la «risorsa» principale dell’economia capitalistica? Di che cosa è sintomo
l’inflazione di questa nozione all’interno dei luoghi di lavoro
e non solo? La nozione di risorsa umana è diventata centrale per definire la «forma-impresa» che caratterizza il capitalismo di stampo neoliberale. Attraverso una digressione
che parte dalla disciplina di fabbrica novecentesca, Nicoli si
sofferma sull’invenzione del management moderno e arriva
fino a oggi sostenendo che la «risorsa umana», lungi dal segnalare l’avvento del lavoro infine umanizzato, è piuttosto il
correlato di una tecnologia di potere che si situa all’incrocio
fra il governo politico degli individui e l’organizzazione del
lavoro. Ciò che sembra una nozione tecnica o neutrale proviene in realtà da un campo di conflitti e di lotte, e rappresenta l’esito attuale di una lunga storia di tentativi di addomesticare quella che Marx chiamava la «mano ribelle del lavoro».
Massimiliano Nicoli. Ha conseguito il dottorato di ricerca
in Filosofia presso l’Università degli Studi di Trieste e ha
svolto attività di ricerca e insegnamento presso questa stessa
università e l’École des hautes études en sciences sociales di
Parigi. Si occupa soprattutto del pensiero di Michel Foucault
e di critica del management, a partire dalla propria esperienza di lavoratore e attivista sindacale. Su questi temi ha pubblicato numerosi saggi in volumi collettivi e sulla rivista «aut
aut», di cui è redattore.
Marco Albeltaro
Le rivoluzioni non cadono dal cielo.
Pietro Secchia, una vita di parte
Laterza, 2014
Questa è la storia di un uomo che avrebbe voluto fare la
rivoluzione e che, sconfitto, finì per vivere il proprio ruolo
come una prigione. È la storia di un rivoluzionario professionale del Novecento e, attraverso di lui, di un’intera generazione, delle sue passioni, speranze, illusioni, vittorie e sconfitte. È la storia di un dirigente politico e insieme il racconto
della vita di un giovane che sognava la presa del Palazzo
d’Inverno e si trovò invece a combattere la dittatura fascista; che avrebbe voluto rinnovare la vita del Paese attraverso
la Resistenza e finì a fare il senatore e l’uomo d’apparato.
Pietro Secchia fu un combattente sconfitto dalla storia, iso69
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
lato all’interno del suo stesso partito, costretto a reinventarsi
come storico del movimento operaio, per avere ancora l’illusione di «contare qualcosa».
Marco Albeltaro, dottore di ricerca in Storia contemporanea, è assegnista presso il Dipartimento di Culture, politica
e società dell’Università di Torino. Studia l’Italia del Novecento, la storia del giornalismo e del movimento operaio
italiano e internazionale. Oltre a numerosi saggi in riviste italiane e straniere, ha pubblicato L’assalto al cielo. Le ragioni
del comunismo, oggi (a cura di, Napoli 2010), La parentesi
antifascista. Giornali e giornalisti a Torino (1945-1948) (Torino 2011) e Novant’anni dopo Livorno. Il Pci nella storia
d’Italia (a cura di, con A. Höbel, Roma 2013). Nel 2012 gli è
stato conferito il Premio Nicola Gallerano.
Federica Cengarle
Lesa maestà all’ombra del Biscione.
Dalle città lombarde ad una ‘monarchia’ europea (13351447)
Edizioni di Storia e Letteratura, 2014
La ricorrenza del crimen laesae maiestatis nella produzione normativa lombarda tra gli anni Trenta del XIV sec. e
la prima metà del XV sec.: ora usata, ora evitata da attori
politici diversi, in tale espressione si condensano riflessioni
diverse a proposito degli attributi della sovranità e dei suoi
legittimi detentori. La sovranità collettiva riemerge come
resiliente portato di una cultura politica comunitaria, di cui
alcune élites urbane sono le ideologicamente più agguerrite
portavoce. Di conseguenza, gli stessi Visconti non possono
dimostrarsi a essa del tutto insensibili nel costruire i loro disegni monarchici. Proprio la continua interazione tra sovranità collettiva e sovranità personale, tra la resistenza di alcune città e le sperimentazioni e le scelte individuali dei singoli
Visconti, complica il passaggio dal comune alla signoria al
principato, in un’esperienza tradizionalmente considerata
dalla storiografia come modello di linearità.
Federica Cengarle (Milano, 1972) svolge attività di ricerca presso università ed istituzioni culturali italiane e tedesche. I suoi principali filoni di ricerca sono la storia delle istituzioni politiche nel tardo Medioevo e l’applicazione dell’informatica alla cartografia storica. Ha pubblicato vari saggi
e due monografie, Immagine di potere e prassi di governo.
La politica feudale di Filippo Maria Visconti, Roma, Viella
2006, e Feudi e feudatari del duca Filippo Maria Visconti:
repertorio, Milano, Unicopli, 2007.
Luigi Scorrano
Ludovico Ariosto
Ediesse, 2015
Alla vigilia dei 500 anni dell’Orlando Furioso un ritratto
inedito e variegato che mostra le sfumature e le contraddizioni del grande Ariosto. In questo libro, basato su una precisa contestualizzazione della figura di Ariosto, si può finalmente apprezzare la concreta storicità dell’Orlando Furioso,
il rapporto con le attività intellettuali e politiche dell’autore e
infine la relazione con i grandi del suo tempo. Ne esce fuori
70
un ritratto inedito e variegato. Ariosto vive la sua età con
nostalgia e sofferenza e applica alla scrittura un approccio
umile e non autoritario, come si può vedere anche dalla produzione minore, a cui finalmente viene data la giusta importanza.
Luigi Scorrano. All’attività di insegnamento nelle scuole
secondarie superiori, ha costantemente affiancato produzione saggistica incentrata su Dante, sulla letteratura teatrale
(Ariosto), sul Rinascimento e Barocco e sulla letteratura italiana del Novecento. È nel comitato di redazione di diverse
riviste scientifiche internazionali, tra le quali «L’Alighieri»
e «Otto/Novecento». Tra le principali pubblicazioni, ricordiamo il commento, con Aldo Vallone, alla Divina Commedia, 1985-1988, e i volumi Presenza verbale di Dante nella
letteratura italiana del Novecento, Ravenna 1994, e Il Dante
Fascista, Ravenna 2001.
Marisa Bellucci
Maria De Cardona Contessa di Avellino.
Una nobildonna italo-spagnola nella Napoli del Cinquecento
Il Terebinto Edizioni, 2014
Il volume che Marisa Bellucci ha dedicato alla ricostruzione storica della vita di Maria de Cardona, contessa di Avellino e marchesa di Padula, si presenta per più versi importante
e innovativo. E ciò innanzitutto per la minuziosa ricerca documentaria di preziose fonti inedite – da quelle napoletane
a quelle estensi a quelle dei protocolli notarili –, che per la
loro eterogeneità ed episodicità, oltre che per le difficoltà di
lettura e d’interpretazione, mal si prestavano a una ricomposizione organica [...]
Marisa Bellucci è nata in Avellino il 5 ottobre 1959, si è
laureata in Lettere moderne presso l’Università degli studi
di Salerno, conseguendo successivamente il diploma di Archivistica, diplomatica e paleografia presso la scuola ADP
dell’Archivio di Stato di Napoli. È dipendente del Ministero
dei beni delle attività culturali e del turismo e lavora come
funzionario archivista presso l’Archivio di Stato di Avellino,
dove è responsabile del Settore “Diplomatica” e svolge attività di ricerca, organizzazione di eventi culturali e progetti
didattici. Collabora con la testata giornalistica “Il mattino”,
sezione di Avellino, con la redazione di articoli di storia locale.
Enrico Facco
Meditazione e Ipnosi
Fra Neuroscienze FIlosofia e Pregiudizio
Edizioni Altravista, 2014
Negli ultimi decenni si è verificata una progressiva diffusione delle filosofie orientali e delle tecniche di meditazione in Occidente; esse si stanno infatti rivelando sempre
più necessarie e illuminanti in un’epoca in cui la filosofia
occidentale e il primato della ragione e dell’intelletto sembrano entrate in una grave crisi. Il crescente interesse per le
filosofie orientali e le tecniche di meditazione riflette quindi
una ricerca mossa dai bisogni di senso non soddisfatti nel
vicolo cieco in cui la cultura occidentale moderna sembra
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
essersi almeno temporaneamente cacciata. La profondità e
la saggezza delle filosofie orientali rappresenta indubitabilmente una nuova e ancora in gran parte sconosciuta linfa in
grado di aprire nuove valide prospettive di osservazione della realtà, riconciliando il mondo esterno e quello interno in
unica visione armonica che superi l’arbitraria, radicalmente
dualistica scissione degli ultimi secoli; è da sottolineare che
Buddhismo e Taoismo avevano già individuato oltre duemila
anni fa i limiti dell’intelletto, della logica, del pensiero concettuale e della coscienza ordinaria con argomentazioni rigorose, acute ed epistemologicamente ben fondate.
Enrico Facco. Cattedra di Anestesiologia Generale e Speciale Odontostomatologica e responsabile del servizio di
Anestesiologia presso la Clinica Odontoiatrica dell’Università di Padova dal 2009 al 2015.
Fabiana Savorgnan Cergnieu di Brazzà
Melchiorre Cesarotti
Bonanno Editore, 2015
Melchiorre Cesarotti si segnala senz’altro nell’ambito della cultura italiana per la profonda e prolungata attenzione
prestata allo studio della lingua e alla sua necessaria evoluzione, connessa con l’ampio dibattito tra antichi e moderni in
atto in Italia e in Europa nella seconda metà del Settecento.
Il suo impegno in questo settore si concretizza in particolare,
sul piano teorico, nel “Saggio sulla filosofia delle lingue”,
mentre nella pratica registra le molteplici traduzioni di autori
classici e moderni, prima fra tutte quella delle Poesie di Ossian e più tardi, a cavallo tra due secoli, la versione letterale
in prosa dell’”Iliade” e di seguito una sua riscrittura in versi
sciolti, qual è La morte di Ettore. Favorevole all’accoglimento degli influssi oltremontani di marca francese non solo linguistici ma anche teatrali, a cominciare dalla versione delle
tragedie di Voltaire, diede alle stampe moltissimi scritti. Una
produzione, quella cesarottiana, che rappresenta un punto di
riferimento importante per comprendere l’evoluzione della
lingua e della cultura in Veneto e il rapporto di questa realtà
con quella delle altre regioni europee.
Fabiana Savorgnan Cergnieu di Brazzà insegna Letteratura italiana presso l’Università di Udine. E’ socio corrispondente dell’Accademia Udinese di Scienze, Lettere ed
Arti.
Adriana Rossi
Melodie di pietre.
Il quadrato claustrale e il disegno di Sant Cugat
Edizioni Scientifiche e Artistiche, 2014
Attraverso una serie di valutazioni e di riscontri tratti dalla
mitologia, dalla storia, dall’astronomia, dalle credenze arcaiche, dai testi sacri delle più importanti religioni, l’Autrice
interpreta una vasta serie di raffigurazioni incise nei capitelli
delle colonne del chiostro dell’abbazia di Sant Cugat, per lo
più a soggetto zoologico, ricavandone una serie di suoni.
Adriana Rossi ha conseguito con lode la laurea in architettura, discutendo una tesi in Progettazione Architettonica.
Dottore di ricerca, borsista post-dottorato, Ricercatore uni-
versitario confermato nei ruoli, dal 2002 è professore Associato a tempo pieno. Abilitata alle funzioni di professore
di prima fascia nel settore scientifico disciplinare di appartenenza (Disegno), presta servizio presso l’Università degli
Studi di Napoli; ha insegnato, per supplenza, nella Facoltà di
Architettura Valle Giulia di Roma, e, per attività seminariali,
in diverse università europee. Correlata all’attività didattica
è l’attività di ricerca; entrambe convergono sulla necessità di
implementare la conoscenza attraverso la descrizione (cultura del rilievo). Le questioni formalizzate, insistono sui fondamenti grafici della rappresentazione e sulla geometria dei
modelli configurati; le riflessioni scaturite indirizzano i fini
programmatici (cultura del progetto).
Andrea Tortoreto
Mente e realtà.
Oltre il Mito del Dato
Mimesis. 2015
Il rapporto tra mente e mondo non è così scontato come
si potrebbe supporre a prima vista. Le modalità tramite le
quali si realizza tale relazione, e le forme che essa assume,
nascondono in effetti interrogativi e ambiguità che hanno interessato i principali pensatori dell’epoca moderna e contemporanea impegnando vasti settori della riflessione filosofica.
Il volume indaga tali problematiche analizzando la nozione
di dato sensoriale, ossia l’idea che la conoscenza empirica
possa fare riferimento a elementi puri che godono di autonomia e capacità fondazionale. La ricerca è condotta mostrando le criticità connesse a una tale visione fin dalle sue origini
cartesiane, per seguirne poi gli sviluppi nella gnoseologia
successiva.
Andrea Tortoreto è dottore di ricerca in Filosofi a e
Scienze umane. È stato assegnista presso l’Università di Perugia, dove attualmente collabora con la cattedra di Filosofi
a teoretica. Le sue ricerche sono rivolte all’epistemologia
contemporanea con particolare riferimento al pensiero di
Sellars.
Anna Maria Cossiga e Mario Pesce
Migrazioni, diaspore e complessità.
Il caso degli ebrei, dei sikh e dei palestinesi
Eurilink Edizioni, 2015
Le migrazioni e le diaspore sono, da sempre, parte della
storia dell’umanità. II mondo globalizzato, tuttavia, ne ha
accentuato la complessità e sempre di più le scienze umane e sociali sono chiamate ad analizzarne genesi e sviluppi.
Partendo da considerazioni geografiche ed antropologiche,
gli autori di questo volume prendono in esame le realtà diasporiche nelle loro articolate relazioni con i Paesi di origine e
quelli di arrivo, approfondendo i difficili problemi di integrazione sociale e di accettazione del “diverso”, ma rilevando
anche le possibilità di incontro e di scambio culturale, sociale ed economico. La possibilità di convivenza tra culture diverse è una delle maggiori sfide cui il mondo attuale si trova
di fronte e il razzismo, per utilizzare una felice intuizione di
Jean Pierre Taguieffe, “si veste oggi di nuovi abiti”.
71
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
Anna Maria Cossiga, è nata il 19/11/1961 a Sassari. Docente presso diverse Università dove ha insegnato; Storia
della cultura e dell’intercultura , Antropologia culturale. Attualmente insegna Geografia politica e Geopolitica presso la
Link Campus University di Roma. E’ Direttore del Corso
di Laurea in “ Scienza della Politica e Relazioni Internazionali”. Collabora con varie testate su temi geopolitici. Dirige
la Collana di Studi Politici, Diplomatici e Internazionali di
Eurilink Edizioni srl. Ha iniziato la sua ricerca sull’identità
culturale in rapporto al territorio e sulle minoranze etniche
e religiose con una tesi di laurea sulla diaspora ebraica di
Roma. Ha approfondito tali temi grazie ad una lunga permanenza a New York e numerosi viaggi di studio in Israele.
Attualmente, si occupa in particolare dei conflitti etnici e religiosi nell’area mediorientale e dei fondamentalismi religiosi nella loro dimensione territoriale.
Mario Pesce è nato nel 1970 a Roma. È laureato in antropologia e storia delle religioni alla Sapienza di Roma
con il massimo dei voti e la lode. Ha conseguito il Master
Internazionale di II Livello in Scienze della Cultura e della Religione presso la Facoltà di Scienze della Formazione
dell’Università Roma Tre dove poi ha seguito e conseguito
il titolo di dottore di ricerca in Servizio Sociale nel 2013 e il
titolo di Master in Sociologia: Teoria, Metodologia, Ricerca
nel 2014. Sempre nel 2014 ha conseguito il diploma di Specializzazione alla Scuola di Specializzazione in Beni DemoEtno-Antropologici alla Sapienza di Roma con il massimo
dei voti e la lode. Nel 2011-2012 è stato docente a contratto
in Antropologia Culturale sempre presso la facoltà di Scienze della Formazione, Università Roma Tre, corso di laurea
in Scienze dell’Educazione modalità F.A.D. (formazione a
distanza) e fa parte dei docenti del Master in Scienze della
Cultura e della Religione.
Maria Ranieri, Michelle Pieri
Mobile learning.
Dimensioni teoriche, modelli didattici, scenari applicativi
Unicopli, 2014
Negli ultimi anni stiamo assistendo alla diffusione sempre più massiccia di dispositivi mobili per accedere ad una
varietà di informazioni e rimanere sempre e ovunque connessi, a casa, sul posto di lavoro, nel tempo libero e così via.
Queste novità stanno investendo anche il mondo ell’educazione. Progetti e iniziative formative basate sull’impiego di
smartphone, tablet e ebook stanno proliferando in tutto il
mondo. Cosa significa apprendere in mobilità? In che modo
progettare interventi di mobile learning? Come valutare
l’apprendimento distribuito tra contesti formali e informali?
Quali scenari si prospettano nei diversi contesti applicativi,
dalla scuola alla formazione professionale? Il volume affronta tali quesiti, offrendo a progettisti, insegnanti e formatori
una guida teorica e pratica per la progettazione, la gestione e
la valutazione del mobile learning nei vari contesti formativi.
Maria Ranieri, PhD, Professore Associato di Didattica e
Pedagogia speciale, insegna «Nuove Tecnologie e Apprendimento» presso la Scuola di Studi Umanistici e della For72
mazione dell’Università degli Studi di Firenze. Si occupa di
tecnologie dell’informazione e della comunicazione e processi formativi e, più in generale, delle tematiche inerenti al
dominio delle tecnologie dell’educazione. È autrice di diversi volumi tra i quali i più recenti sono Le insidie dell’ovvio.
Tecnologie educative e critica della retorica tecnocentrica,
ETS, Pisa, 2011; I social network nell’educazione, Erickson,
Trento, 2013 (con S. Manca).
Michelle Pieri, PhD, è Ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE). Ha collaborato, come assegnista di ricerca,
con il Centro Interdipartimentale QUA_SI (Qualità della
vita nella Società dell’Informazione) presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione «Riccardo Massa»
dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. I suoi interessi di ricerca riguardano l’e-learning, il mobile learning,
le tecnologie per l’inclusione scolastica degli studenti con
disabilità e le tecnologie nel rapporto casa-scuola. È autrice
di diverse pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali su questi temi, tra queste: Disabilità, tecnologie, scuola,
Guerini e Associati, Milano, 2012.
Alberto Bertoni
Montale, in conclusione. Insegnare un modello di poesia
Book Editore, 2014
L’intenzione di questo libro è in primo luogo didattica.
Oggetto di studio è un periodo creativo che si estende dalla
partecipazione di Montale alla Prima guerra mondiale (1917’19) fino alla conquista del Premio Nobel (1975). Scrive Bertoni: “Oggi come mai sono convinto che Montale sia una
delle architravi, oltre che un modello, del Novecento letterario non solo italiano ma occidentale; e che invece la sua
conoscenza diretta – almeno nella scuola italiana - si riduca
ogni giorno di piú ai pochissimi testi (introdotti peraltro da
formule critiche semplificatrici e spesso sbagliate) proposti
agli studenti in vista dell’esame di maturità”.
Alberto Bertoni insegna Letteratura italiana contemporanea e Prosa e generi narrativi del Novecento nell’Università
di Bologna, dirige le collane di poesia “Fuoricasa” e “Quaderni di Fuoricasa”, è consulente scientifico del “PoesiaFestival” delle Terre dei Castelli attorno a Modena e membro
di alcune giurie di premi letterari. Ha pubblicato diversi libri
di poesie e di saggistica, tra cui La poesia come si legge e
come si scrive (2006) e La poesia contemporanea (2012) per
le edizioni il Mulino.
Luigi Dei
Musica, scienziato!
Trilogia di monologhi scientifantastici
Firenze University Press, 2014
Musica, scienziato!, opera irriducibile a modelli preesistenti, istituisce un nuovo genere letterario, la scientifantasia, il quale, pur iscritto in una lignée che ha accolto al suo
interno eminenti figure quali il funambolico ingegner Gadda e il chimico Levi, si presenta con una fisionomia decisamente inedita. Lo scienziato-scrittore, Voce Narrante dei
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Enrico Giovannini
Nel nome, la storia: toponomastica del suburbio di Roma
antica.
Nomina sunt consequentia rerum
Editrice Apes, 2014
I capitoli di questo volume sono un prezioso filo di Arianna attraverso i meandri della toponomastica romana, che
tiene conto di una cultura popolare millenaria, evolutasi in
modo spontaneo e spesso incomprensibile nel corso dei secoli. La ricerca di Giovannini non esclude alcuna possibilità
e, quando serve, si lascia guidare dalla stessa fantasia che ha
sedotto i romani. Per spiegare la ragione di un toponimo, se
non viene in soccorso un documento o un monumento, l’autore ricorre a una leggenda o a una diceria, intrecciando le informazioni tratte dai testi medievali, dalle delibere comunali
e a volte semplicemente dalle voci del volgo.
Enrico Giovannini è laureato in Scienze Acheologiche
della Città e del Territorio presso la Sapuenza Università di
Roma. Insegna nelle scuole dopo essere stato anche un borsista collaboratore nella biblioteca di Topografia Antica della
facoltà di Lettere della Sapienza.
trovare un futuro migliore. La loro dedizione li ha premiati
perché presto hanno dato vita sia a paesaggi nuovi che a vini
nati da vitigni italiani portati in terra straniera per non dimenticare i sapori e le tradizioni di casa. Ventisei autori, coordinati da Flavia Cristaldi e Delfina Licata, hanno tracciato
un percorso di “degustazione” di storie, immagini, racconti,
narrazioni di ieri e di oggi raccolte in diciannove Paesi. Un
viaggio che non si conclude in queste pagine, ma che proietta il lettore nel futuro, stimolandone la curiosità alla ricerca
di tutte le ulteriori interconnessioni tra mobilità, tradizione,
fede, storia, cultura, economia e politica che possono nascere lungo questo percorso. L’auspicio è che, dopo aver letto
questo libro, un buon bicchiere di vino possa avere un sapore
diverso, capace di richiamare alla memoria la storia di un
Paese e dei suoi milioni di emigranti che, con duro lavoro,
sacrificio e tenacia, hanno conquistato davvero il mondo diffondendo una tradizione tipicamente italiana.
Flavia Cristaldi laureata in Lettere, in Geografia e Dottore di Ricerca, è Professore Associato presso l’Università di
Roma La Sapienza dove insegna Geografia delle Migrazioni.
Già Presidente del Corso di Laurea in Scienze Geografiche
per l’Ambiente e la Salute, è Responsabile scientifico italiano per l’Accordo Generale di Cooperazione Culturale e
Scientifica tra l’Università di Roma La Sapienza e la Michigan State University of East Lansing, Michigan (USA).
È membro del Consiglio Direttivo della Società Geografica
Italiana. Vincitrice del premio internazionale Globo Tricolore 2011, dedicato alle eccellenze italiane nel mondo e agli
studiosi che si sono distinti per le ricerche sui connazionali
all’estero.
Delfina Licata laureata in Sociologia e specializzata in
metodologie qualitative applicate alla ricerca sociologica.
Referente degli studi e delle ricerche per la Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale
Italiana, è curatrice, coordinatrice e caporedattrice del Rapporto Italiani nel Mondo della Migrantes. È stata coordinatrice scientifica del Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni
Italiane nel Mondo. Ha partecipato a numerosi convegni,
conferenze, seminari e lezioni accademiche, in Italia e all’estero, sul tema della mobilità in generale e, in particolare,
dell’emigrazione italiana e dell’immigrazione in Italia. Sugli
stessi argomenti ha pubblicato diversi volumi, saggi e articoli in prestigiose sedi nazionali e internazionali.
Flavia Cristaldi e Delfina Licata (a cura)
Nel solco degli emigranti.
I vitigni italiani alla conquista del mondo
Bruno Mondadori, 2015
Un viaggio intorno al mondo alla ricerca dei vitigni italiani coltivati dai migranti in ogni angolo del Pianeta. Questo
quanto il lettore troverà nelle pagine di un volume che ripercorre la storia di singoli migranti o di nuclei familiari che,
dalla fine dell’Ottocento, hanno lasciato l’Italia fuggendo da
sconvolgimenti politici, crisi economiche, alluvioni, siccità
e miseria. Lavorando con molto sacrificio anche terre non
adatte, il più delle volte, ad accogliere le viti, sono riusciti a
Carlo Testana, Vairo Canterani
Nemi. Piccola guida alle bellezze della città
Aracne editrice, 2014
Il libro suggerisce tre itinerari nella caratteristica cittadina dei Colli Albani, nota per la straordinaria scenografia del
cratere vulcanico con il lago di Nemi entro cui è incastonata.
I percorsi offrono l’occasione di osservare il tessuto urbano
antico, dove affiora l’eco del vissuto storico e della cultura
materiale con un taglio antropologico, urbanistico e storicosociale. I racconti che sono inseriti nel procedere dei percorsi
sottolineano questo particolare taglio. La scienza del vivere
attraverso antiche sapienze rispettose della casa, della terra
monologhi, diventa contastorie musicale che affabula con i
linguaggi del suo tempo, e la ‘parola scientifica’ finisce per
«esorcizzare il male della storia e il peso dell’esistenza fino
ad alleggerirli e redimerli, iscrivendoli nell’orizzonte della
conoscenza e dell’espressione senza i quali, a volere ricorrere ai versi shakespeariani recitati in chiusura di Revealing
Ravel, l’uomo è “adatto a tradimenti, inganni, rapine; / i moti
del suo animo sono spenti / come la notte, e i suoi appetiti /
sono tenebrosi come l’Erebo”».
Luigi Dei, studioso di fama internazionale, è stato eletto
lo scorso 4 giugno alla carica di Rettore dell’Università di
Firenze per il periodo 2015-2021. Direttore del Dipartimento
di Chimica “Ugo Schiff” e Presidente di OpenLab, il servizio di Educazione e Divulgazione scientifica dell’Ateneo
fiorentino, accanto alla sua attività di ricercatore nel campo
dei nanomateriali, si dedica con passione alla divulgazione
scientifica, il suo ‘‘secondo mestiere’’, scrivendo testi letterari attraverso un genere da lui inventato, la “scientifantasia”,
in cui fantasia ed immaginazione sono il motore per la comunicazione della scienza vera, non quella iperbolicamente
fantastica della fantascienza.
73
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
e del territorio per far conoscere e amare i nostri centri storici
ed il paesaggio che li ospita.
Carlo Testana, architetto. Ph.D. in Ingegneria Edile–Architettura, studia per passione i temi legati alla tutela dei paesaggi storici. Membro del consiglio direttivo di Italia Nostra
“Castelli Romani” ha all’attivo articoli e saggi sul rapporto
tra programmazione urbanistica e rischi ambientali. È docente di “tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica”
all’ITIS Enrico Fermi di Frascati.
Vairo Canterani, sociologo, ex sindaco di Nemi
Andrea Gentile
Ognuno è un universo
IF Press, 2014
Ognuno di noi è un’individualità irripetibile nel fluire del
tempo. Ognuno è un universo in cui «dormono forze ignote
come re mai nati». Nella nostra soggettività sono connaturate
delle potenzialità che nel corso della nostra vita spesso rimangono nell’ombra: in uno stato oscuro, implicito, latente.
«Noi non conosciamo nemmeno noi stessi – osserva Herder
– e solo ad istanti, come in sogno, cogliamo qualche tratto
della nostra vita profonda». «Ognuno solleva una grande o
una piccola onda»: la novità di ognuno nella sua unicità, nella sua profondità, nella sua libertà e capacità di scegliere e
di decidere, di agire, di conoscere, di creare. «L’uomo è la
sua anima».
Andrea Gentile è Professore Associato in Filosofia Teoretica presso l’Università degli studi Guglielmo Marconi. Ha
tenuto corsi universitari come Visiting Professor in Germania, Svezia, Danimarca, Finlandia, Svizzera, Francia, Olanda, Polonia, Russia e Stati Uniti. Dal 2001 al 2009 è stato
Research Fellow della Alexander von Humboldt Stiftung
(Bonn) e ricercatore associato presso la Fakultät für Philosophie della Ludwig-Maximilians-Universität München.
Tommaso Simone (a cura)
Oribasio di Pergamo.
Il libro X delle Collectiones Medicae
Congedo Editore, 2014
Il X libro delle “Collectiones Medicae” offre un chiaro ed
esauriente paradigma dell’opera di Oribasio di Pergamo, il
cui carattere enciclopedico si riflette nella molteplicità dei
temi trattati, dai differenti tipi di farmaci elencati per uso
esterno ai diversi trattamenti terapeutici presi in considerazione, con particolare attenzione alla balneoterapia. Il ricorso ad autorevoli fonti, alcune delle quali non ci sono state,
purtroppo, consegnate alla tradizione per altra via, e la sostanziale fedeltà alle notizie da esse desunte nella trattazione, rendono l’opera di Oribasio preziosa per la ricostruzione
della storia della medicina antica. La perizia letteraria e la
sua vasta dottrina scientifica consentono al Pergameno di
produrre un testo che, al contrario di quanto ci si potrebbe
attendere, risulta coeso e coerente, esaustivo ed efficace nel
suo intento didattico e paideutico.
Tommaso Simone si laurea in Lettere Classiche presso
l’Università del Salento, discutendo una tesi in “Storia della
74
Lingua Greca”. Presso lo stesso Ateneo, nel 2010 consegue
il Dottorato di Ricerca in “Civiltà greca e romana” e risulta
in seguito vincitore di un Assegno di Ricerca per un progetto
sul testo oribasiano. Attualmente è Cultore della Materia per
l’insegnamento di “Letteratura Greca, Ellenistica, Imperiale
e Tardo Antica” per il Corso di Laurea Magistrale in Lettere, presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo
salentino. Ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento di
Italiano, Storia e Geografia nella scuola secondaria di primo
grado, e di Materie Letterarie, Latino e Greco nella scuola
secondaria di secondo grado. Il suo lavoro di ricerca riguarda
principalmente i testi dei medici greci tardo-antichi, in particolare di Oribasio di Pergamo, ma ha pubblicato anche degli
studi su Menandro, Alcifrone ed Alessandro di Tralle.
Roberto Bruno, Elisabetta Marioni, Giancarlo Martina,
Elio Varutti
Ospiti di gente varia.
Cosacchi, esuli giuliano dalmati e il Centro di Smistamento
Profughi di Udine 1943-1960
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Bonaldo
Stringher” Udine, 2015
Da diversi anni ormai in ogni libro di storia si scrive delle foibe e dell’esodo, senza voler prender meriti non propri,
possiamo affermare che iniziative quali quelle che si sono
susseguite allo Stringher hanno stimolato e spinto a colmare
questa lacuna.
Roberto Bruno, Elisabetta Marioni, Giancarlo Martina, Elio Varutti sono docenti dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Bonaldo Stringher” di Udine
Mariangela Pasciuti
Pedagogia dal Cosmo, ovvero letture amene per chi si
interroga sull’universo e sui suoi abitanti
Diabasis, 2015
Cosa c’entra la cosmologia con la pedagogia? Quando mai
per parlare di educazione si prende a riferimento lo studio
dell’universo? Com’è che gli assunti teorici delle riflessioni
pedagogiche si vanno a ricercare in Paul Davies, in Stephen
Hawking, in Margherita Hack, in Roger Penrose o magari
in Albert Einstein? Forse perché la cosmologia tiene dentro
le domande che tutti gli uomini, in ogni parte dello spazio
e del tempo da sempre si pongono: come mai sono nati l’universo, il cielo, la terra, gli esseri viventi? Che cosa c’era
prima? E, soprattutto, perché tutto questo? La cosmologia ha
un fascino tutto particolare: ti cattura e ti conduce in giro per
l’universo (quello delle stelle, ma anche quello della mente)
costringendoti a notare continui intrecci tra le conoscenze fisiche e matematiche e le conoscenze pedagogiche.
Mariangela Pasciuti è un dirigente scolastico comandato presso l’Università degli studi di Modena-Reggio Emilia
dove insegna Didattica Speciale. È stata insegnante di scuola
dell’infanzia, primaria e dirigente scolastico. Nella sua vita
ha scritto molto: decine di volumi di pedagogia e didattica,
un paio di romanzi, centinaia di articoli. Ha anche fondato
e diretto una rivista mensile a tiratura nazionale «Ambien-
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
tinfanzia». Ha tenuto numerosi incontri di formazione per
docenti ed educatori in genere. Ha seguito vari corsi di specializzazione e master. Questa è la storia ufficiale. In realtà è
una curiosa del mondo che ama interrogarsi sul perché e sul
senso delle cose. Sicuramente le risposte non le troverà mai,
ma continua a provare. Le piace così.
Stella Dagna
Perché restaurare i film?
Edizioni ETS, 2014
Il restauro cinematografico è un’attività che sembra esercitare un notevole fascino sul pubblico contemporaneo: film
“restaurati” vengono proposti nei circuiti di prima visione,
pubblicizzati sui quotidiani, commercializzati come prodotti di eccellenza. A fronte di questo successo di popolarità, i
principi, la storia e la prassi della disciplina rimangono spesso per il pubblico dei non addetti ai lavori un territorio misterioso, inesplorato e segreto. Capire cosa significa davvero
restaurare un film vuol dire anche (soprattutto) interrogarsi
sul senso di una pratica che richiede grossi investimenti di
denaro, tempo e risorse. Perché restaurare i film? Può considerarsi una priorità di politica culturale?
Stella Dagna (1976) lavora dal 2005 presso la Cineteca
del Museo Nazionale del Cinema di Torino, dove si occupa
in particolare di restauro e valorizzazione della collezione di
cinema muto italiano. Dottore di ricerca in Storia delle arti
figurative e dello spettacolo, nel 2010 ha partecipato al progetto formativo istituito dalla Hagefilm Foundation presso il
laboratorio Cineco di Amsterdam. Ha pubblicato la monografia Ma l’amor mio non muore! (M. Caserini, 1913). La
diva e l’arte di comporre lo spazio (2014) ed è autrice di
vari studi sulle forme di rappresentazione nel cinema italiano
degli anni Dieci e sui temi della conservazione e del restauro
dei film.
Loredana La Fortuna
Raccontare nonostante tutto.
Raffaele Nigro e la scrittura
FaLvision Editore, 2014
“Raccontare nonostante tutto. Raffaele Nigro e la scrittura” è la prima opera di Loredana La Fortuna, docente di
materie letterarie che porta in edizione i propri studi di ricerca e di critica letteraria sull’opera di Raffaele Nigro interamente ripercorsa sino all’ultima uscita sul mercato editoriale.
Il saggio nasce con la “benedizione letteraria” dell’oggetto
dello studio, Raffaele Nigro, che lo riconosce come unico,
finora, libro ben fatto e degno di raccontare la propria opera
letteraria e non solo. È un lavoro di approfondimento e critica letteraria per studiosi, appassionati, studenti universitari
e per quanti vogliano conoscere la scrittura dello scrittore
lucano, giornalista Rai, ripercorrendo anche opere più datate
che magari ci erano sfuggite ma utilissime per comprendere
a fondo la scrittura di cui leggeremo.
Loredana La Fortuna nasce nel 1980, si laurea in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo
Moro” nel 2003 e subito dopo ottiene l’Abilitazione all’in-
segnamento nelle scuole secondarie. Nell’anno accademico 2007-2008, presso l’Università degli Studi del Salento,
frequenta un Corso di perfezionamento annuale in “Metodologie narrative nella didattica degli insegnamenti umanistici nella scuola secondaria”; nel 2007 segue un corso di
Scrittura Drammaturgica presso l’associazione Teatro Minimo e, inoltre, consegue il Master di II livello in “Scrittura,
Letteratura e Rete” presso l’Università degli Studi di Roma
Tor Vergata. Oltre alle numerose collaborazioni con testate
letterarie online, insegna da quasi dieci anni Italiano e Storia
nella scuola secondaria di secondo grado ed è attualmente
Dottoranda di ricerca in Teoria del linguaggio e scienze dei
segni presso il Dipartimento di Lettere Lingue Arti dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Crede fortemente
nel valore sociale e militante delle discipline umanistiche.
Alberto Casadei
Ritratto di Fenoglio da scrittore
Edizioni ETS, 2015
Sin dalle sue prime prove, negli anni Cinquanta del Novecento, Beppe Fenoglio è stato considerato un autore forte
e incisivo, ma non inquadrabile in una precisa corrente letteraria. Dopo alterne fortune, il suo posto nella letteratura
italiana sembra ormai indiscutibile: manca però un tentativo
di individuare i motivi che rendono le opere fenogliane dei
punti di riferimento nel grande territorio del realismo contemporaneo. Con questo lavoro, aggiornato e rigoroso ma
non a uso esclusivo degli specialisti, Alberto Casadei entra
nel laboratorio di Fenoglio e indaga i nuclei profondi della
sua ispirazione, grazie anche all’aiuto della stilistica cognitiva.
Alberto Casadei è ordinario di Letteratura italiana all’Università di Pisa. Tra i suoi ultimi lavori: Stile e tradizione
nel romanzo italiano contemporaneo (Bologna 2007), Dante
oltre la “Commedia” (ivi 2013), Letteratura e controvalori.
Critica e scritture nell’era del web (Roma 2014).
Giovannella Cresci Marrone, Lorenzo Calvelli, Francesca
Rohr Voi
Roma antica.
Storia e documenti
il Mulino, 2014
Dalle origini alla caduta dell’impero romano d’Occidente,
il manuale fornisce un quadro esauriente della storia romana, secondo una impostazione nuova che privilegia nel corso
della trattazione un ampio, costante e diretto riferimento alle
fonti. Testi letterari, iscrizioni, monete, papiri, complessi architettonici, oggetti della cultura materiale vanno a costituire
così una eterogenea quanto imponente base documentaria indispensabile per ricostruire i processi storici nella loro complessità. Accompagnato da un ricchissimo apparato illustrativo il testo è corredato inoltre da utili sussidi per lo studio,
ulteriormente arricchiti nella versione online.
Giovannella Cresci Marrone insegna Storia romana ed
Epigrafia latina nell’Università Venezia. Tra i suoi ultimi
libri: «Microstorie di romanizzazione» (con P. Solinas, Edi75
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
zioni Ca’ Foscari, 2013), «Marco Antonio» (EdiSES, 2013).
Francesca Rohr Vio insegna Storia romana e Storiografia
romana nell’Università Venezia. Tra i suoi libri: «Contro il
principe» (Patron, 2011) e «Fulvia» (EdiSES, 2013).
Lorenzo Calvelli insegna Storia romana ed Epigrafia latina nell’Università Venezia. Ha pubblicato: Cipro e la memoria dell’antico fra Medioevo e Rinascimento» (Istituto
Veneto, 2009).
Maddalena Rinaldo
Rossa
Pubblicato in proprio, 2015
Rossa è la sua guerra. Rossi i suoi capelli. Rosso il sangue della sua lotta contro un nemico che si rivela quando ha
quindici anni. Rossa è la chemioterapia. La storia vera della
battaglia di una ragazza, non importa contro cosa e contro
chi. L’obiettivo è vivere. Una guerra estenuante, senza esclusione di colpi. Una bambina si fa donna, ma il rito di transizione non è una passeggiata. Proprio no. Il nemico è doppio
e lei è costretta a combattere contro il tumore e contro l’adolescenza. Finché uno dei due diventerà suo alleato. Il tumore.
“La Rossa che mi ha rubato il mio rosso, i miei peli rossi. Sta
per farmi molto male. È la seconda dose, il secondo ciclo.
Questa volta ti accanirai contro di me con molta più foga
della prima. Non ti accontenti più di portarmi via la bellezza,
la femminilità, anche perché quelle ormai ti appartengono.”
Maddalena Rinaldo, di nascita milanese, di adozione romana, è ritornata alle origini trasferendosi a vivere a Milano,
dove oggi fa la mamma a tempo pieno. Subito dopo il diploma classico, ha lavorato come editor televisiva per quattro
anni e adesso, ventisettenne, pubblica il suo primo romanzo
Rossa per indies g&a.
Paolo Raneri
Sfamami.
Storie cliniche di donne fasmidi tra Eros ed Anteros
FaLvision Editore, 2014
Le storie narrate in “Sfamami” di Paolo Raneri, sono quelle di sette donne e del loro modo di relazionarsi ai loro uomini di cui utilizzano, fino allo sfinimento, ogni risorsa fisica,
mentale e relazionale, in un rapporto che spesso ha conseguenze tragiche e violente per entrambi. L’autore si sofferma
soprattutto su un mondo femminile (e, per riflesso, anche sul
maschile da queste donne disegnato) che si rapporta con il
proprio compagno non nella logica della costruzione quanto in quella della de-strutturazione, non solo del legame ma
anche della persona, tratteggiando ciò che imbriglia queste
relazioni in un “silenzio che ospita i protagonisti e che diviene convitato non visto e soprattutto temuto”: ciò che conta
in questo assetto non è l’Altro in quanto persona ma l’Altro
in quanto oggetto da possedere, involucro vuoto da riempire
con le proprie personali incompiutezze.
Dott. Paolo Raneri, psicologo-psicoterapeuta, è anche
Giudice Onorario presso la Corte d’Appello Minorile di Perugia. Associato all’attività psicoterapica nel proprio studio,
si occupa di formazione, ricerca e sviluppo per Enti pubblici
76
e privati italiani ed esteri. Ha lavorato e pubblicato su numerosi temi quali transcultura ed etnopsichiatria, sicurezza
e qualità urbana, agio e disagio in età evolutiva, dinamiche
relazionali sane e patologiche della coppia moderna, criminologia e psicologia giuridica. Oltre a condurre seminari e
simposi, su DOT Radio co-conduce la rubrica “Perfetta-Imperfezione”.
Antonello Battaglia
Sicilia contesa.
Separatismo, guerra e mafia
Salerno Editrice, 2014
Il separatismo siciliano, ripetutamente evocato dai moti
insurrezionali che nel corso dei secoli hanno interessato la
storia dell’isola, ebbe la sua più vasta diffusione, e i suoi più
inquietanti sviluppi, tra il 1943 e il 1950. Tra la primavera e
l’estate del 1943, alla vigilia dello sbarco alleato, venne fondato il Comitato provvisorio per l’Indipendenza, sedicente
portavoce delle aspirazione del popolo siciliano. Il vuoto politico seguito alla caduta del fascismo permise al movimento
di proporsi come corrente di rinnovamento ottenendo il consenso di una popolazione affamata e stremata dalla guerra.
Nel febbraio del’44 la riconsegna dell’isola all’Italia da parte
degli Alleati e la decisa risposta dello Stato alle istanze siciliane portarono ad un inasprimento della lotta che si tramutò
ben presto nell’apertura di un fronte interno, tutto siciliano,
tra il Regio Esercito e i “guerriglieri” indipendentisti.
Antonello Battaglia (1985) svolge attività di ricerca presso il dip.to di Studi Giuridici, Filosofici ed economici, di Sapienza, Università di Roma e insegna Storia delle Relazioni
Internazionali al dip.to di Studi europei, americani e interculturali dello stesso ateneo. È consulente storico dello Stato
Maggiore della Difesa presso cui è referente dei giovani ricercatori italiani di storia militare. Collabora con l’Archivio
dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, «Rivista Militare» e «Limes».
Helga Di Giuseppe - Felice Senatore
Sirene
Scienze e Lettere dal 1919, 2014
Le Sirene nella mitologia classica appartengono alla categoria degli ibridi, per metà animali e per metà esseri umani:
degli uccelli avevano zampe e lunghe ali, delle donne il volto incorniciato da lunghi capelli e il busto e le braccia, con
cui reggevano strumenti musicali. Solo a partire dall’epoca
alto-medievale (VII-VIII sec. d.C.) vengono trasformate in
quegli esseri marini per metà donne e per metà pesce che
ben conosciamo. In questo racconto, è la sirena Partenope a
presentarsi al giovane lettore nella veste di fanciulla birichina, dal bel canto, portatrice di tremendi guai per chiunque la
incontri ….salvo che per uno che scoprirete.
Helga Di Giuseppe è archeologa, esperta di cultura materiale di periodo repubblicano, imperiale e tardo-antico. I suoi
interessi scientifici spaziano dall’archeologia della produzione ceramica e tessile, all’archeologia del sacro, alla storia
dell’insediamento urbano e territoriale, nonché all’economia
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
delle ville romane. Da anni, fortunatamente approdata nella
‘Terra delle Sirene’, ne segue le appassionanti e ‘incantevoli’ vicende e, presa dal «rovinoso incanto» che l’accomuna
a Felice Senatore, è qui per restituire ancora una volta con
fantasia e conoscenza.
Felice Senatore, storico, è direttore della rivista Oebalus.
Studi sulla Campania nell’Antichità. Si è occupato della storia e delle istituzioni delle popolazioni dell’Italia antica all’epoca della Roma repubblicana, ma da sempre il «rovinoso
incanto» del Golfo di Napoli, da Pithekoussai a Capri, passando per Pompei e la Valle del Sarno, lo tiene prigioniero
con i suoi miti e le sue storie.
Maurizio Ferraris
Spettri di Nietzsche.
Un’avventura umana e intellettuale che anticipa le catastrofi
del Novecento
Ugo Guanda Editore, 2014
“In fondo la tua vecchia creatura adesso è un animale straordinariamente famoso” scrive Nietzsche alla madre, da Torino, nel dicembre 1888. Vuole illudere lei e se stesso: non
è vero, nessuno lo conosce, è costretto a pubblicare i libri a
proprie spese. Ma nel 1900, quando muore, ignaro di tutto
dopo il tracollo che lo ha ridotto alla demenza, è davvero la
star che aveva sognato di essere, celebrato da D’Annunzio
e Thomas Mann, messo in musica da Strauss e dipinto da
Munch. Soprattutto, per uno strano sortilegio, la volontà di
potenza sembra uscire dalle pagine dei libri per farsi storia,
dalle tempeste di acciaio della Prima guerra mondiale alla
catastrofe di Hitler a Berlino. “Io sono Marlow, il testimone
secondario. Lui è Kurtz” scrive Maurizio Ferraris, e risale
la vita di Nietzsche come un fiume - il Congo di Cuore di
tenebra o il Mekong di Apocalypse Now - ripercorrendone i
vagabondaggi, tra l’Engadina e la Riviera, dalla fatale Torino
alla Sassonia delle origini.
Maurizio Ferraris è professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino, dove dirige il LabOnt (Laboratorio di ontologia). È editorialista di «La Repubblica», direttore della «Rivista di Estetica», condirettore di «Critique»
e della «Revue francophone d’esthétique». Fellow della Italian Academy for Advanced Studies (New York), della Alexander von Humboldt-Stiftung e del Käte Hamburger Kolleg
«Recht als Kultur» di Bonn, Directeur d’études al Collège
International de Philosophie, visiting professor alla Ecole
des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e in altre
università europee e americane. Ha scritto una cinquantina di
libri tradotti in varie lingue. Tra i più recenti, Documentalità
(2009), Manifesto del nuovo realismo (2012), Mobilitazione
Totale (2015).
Lucio Russo
Stelle, atomi e velieri.
Percorsi di storia della scienza
Mondadori Università, 2015
La scienza è spesso vista come un metodo di indagine dei
fenomeni naturali sviluppato per puri fini conoscitivi e tipi-
co della modernità. In questo libro, ricostruendo la storia di
lungo periodo di alcune idee scientifiche, si mostra come la
storia della scienza sia comprensibile solo mettendo a fuoco
la continuità tra scienza antica e moderna, e indagando il rapporto, spesso indiretto ma quasi sempre determinante, tra la
ricerca «teorica» e l’esigenza di risolvere problemi concreti.
Lo studio delle storie parallele di idee scientifiche di varia
origine mostra non solo connessioni profonde e spesso sorprendenti, ma anche la ricorrenza di fenomeni tipici, come la
periodica perdita di conoscenze e il sorgere di «miti di fondazione» che attribuiscono a singoli geni l’esito di complessi
percorsi collettivi.
Lucio Russo si è occupato di meccanica statistica, calcolo
delle probabilità e storia della scienza. Tra le sue pubblicazioni: La rivoluzione dimenticata (Feltrinelli, 1996; ultima
edizione 2013); Flussi e riflussi. Indagine sull’origine di una
teoria scientifica (Feltrinelli, 2003); Segmenti e bastoncini
(Feltrinelli, 1998); La cultura componibile (Liguori, 2008);
Ingegni minuti. Una storia della scienza in Italia (con Emanuela Santoni, Feltrinelli, 2010); L’America dimenticata. I
rapporti tra le civiltà e un errore di Tolomeo (Mondadori
università, 2013).
Enrico Magni
Storie borderline della mia pipa
Edizioni Psiconline, 2014
Sei storie vere, raccontate da un reporter o da uno psicoterapeuta. Le storie nascono dal caso e dall’incontro, così
come la pipa e il tabacco generano il fumo o come il contenuto e il contenitore producono un signifi cato dando forma
all’informe.
Enrico Magni, psicologo, psicoterapeuta, sessuologo,
ipnologo, specialista in Criminologia ha operato presso il
Servizio Sanitario Nazionale della provincia di Lecco, negli
anni ottanta nei servizi dell’infanzia, negli anni novanta nella
tossicodipendenza e disagio giovanile e in seguito presso il
Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera di
Lecco, ora opera come libero professionista. E’ stato docente
di Criminologia presso l’Université des Sciences de l’Homme Paris, Dipartimento italiano, Padova. E’ iscritto all’albo
dei periti – CTU- presso il Tribunale di Lecco. È autore di
diversi articoli scientifi ci e di saggi sul disagio psicologico
e sociale.
Giuseppa Mauro, Irene Mongiovì
Storie di bambini che incontrano la scienza.
L’educazione scientifica nella scuola dell’infanzia,
elementare e media
Aracne editrice, 2015
Un viaggio fondato sull’esperimento che ha dato forte motivazione anche ai più piccoli, attivandoli nel fare proposte
e ragionare sul loro percorso mentre comprendevano che il
fare uso sapiente delle mani contribuisce alla completezza
dell’individuo. Da questa condizione stimolante scaturivano
tutti i “perché” e il dialogo sempre incoraggiato. L’apprendimento confina con il gioco e nella classe si crea un’atmosfera
77
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
di collaborazione e partecipazione. Questo viaggio ha regalato a chi l’ha vissuto tante emozioni, ha arricchito professionalmente i docenti e ha fatto sentire gli alunni più vicini alla
scienza “fatta in laboratorio” perché l’hanno sperimentata e
non la vivranno più come astratta.
Giuseppa Mauro è laureata in Chimica e in Farmacia. Per
dieci anni insegna presso l’Università di Palermo, poi esercita la professione di farmacista in Canada, tornata in Italia,
insegna nelle scuole superiori fino al 2001. Nel 1995 fonda
la AIC, Associazione Insegnanti Chimici, per la quale svolge
attività su didattica e formazione di base collaborando con
INDIRE, il Forum delle Associazioni Disciplinari e il MIUR.
Irene Mongiovì, laureata in Chimica, ha insegnato nelle
scuole superiori fino al 2012. Ha dedicato e continua a dedicare molto tempo ad attività connesse alla didattica delle materie scientifiche: relazioni in convegni scientifici, docenza
in master e corsi di formazione rivolti a docenti e a studenti
di vari ordini scolastici e, in collaborazione con altri docenti,
cura dell’installazione di laboratori scientifici e di un museo
di strumenti scientifici antichi in una scuola di Palermo.
Valentina Garavaglia
Teatri di confine.
Il postdrammatico al carcere di Bollate
Mimesis, 2014
I detenuti non sono persone fuori dalla società, ne hanno
fatto parte e ritorneranno a farne parte. La Costituzione italiana prevede il reinserimento sociale di chi ha sbagliato, ha
cioè fiducia nella possibilità di cambiamento e di evoluzione
degli individui. A tale proposito il teatro in carcere rappresenta una delle espressioni più efficaci di un modello educativo
“non formale” che può stimolare il percorso rieducativo nei
luoghi di detenzione. Questo volume si propone come sintesi
di una delle molteplici esperienze teatrali in Italia, l’attività
della cooperativa e.s.t.i.a. al carcere di Bollate, dove da dieci
anni è presente una compagnia formata in larga parte da detenuti. Attraverso la drammaturgia, i laboratori, le esperienze e
le performances che ivi sono nate, è possibile capire il valore
pedagogico del teatro al fine di fronteggiare l’isolamento e la
marginalità socioculturale propria dei luoghi di pena e creare
un senso di appartenenza e una prospettiva destinati a durare
ben oltre la breve parentesi di una messinscena.
Valentina Garavaglia (Milano, 1974), è professore associato presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione-IULM di Milano dove insegna Fondamenti di teatro
moderno e contemporaneo, Laboratorio sui mestieri del teatro, Produzione e organizzazione del teatro contemporaneo,
Laboratorio di tecniche di comunicazione efficace. Ha pubblicato volumi e saggi su diversi aspetti e momenti della storia del teatro italiano, fra questi: Teatro, educazione, società
(Torino, UTET, 2007), Il Centro teatrale bresciano (Roma,
Bulzoni, 2006), Paolo Grassi il coraggio della responsabilità
(Milano, Skira, 2009), Lo spazio della luce (Milano, Unicopli, 2012), L’effimero e l’eterno: l’esperienza teatrale di
Gibellina (Roma, Bulzoni, 2012), Bruno Munari: il gioco del
teatro (Milano, Unicopli, 2013), Re cervo, edizione critica a
78
cura di Valentina Garavaglia (Venezia, Marsilio, 2013), Paolo Grassi e Jean Vilar. Due esperienze in Europa tra economia e conoscenza (Milano, Ledizioni, 2013).
Antonella Pellettieri (a cura)
Testamentum Porcelli.
Storie, Consuetudini e Valori Culturali
Edizioni Centro Grafico Foggia, 2014
Atti del Convegno Internazionale di Studio promosso
dall’IBAM - CNR nell’ambito del Progetto MenSALe, Cancellara, 14-15 Febbraio 2014. Se non ci fossero sufficienti
ragioni a motivare l’organizzazione di un Convegno Internazionale sul maiale, basterebbe ricordare che questo animale accompagna la vita dell’uomo sin dalle sue origini: ce lo
ricorda Ovidio ne “Le Metamorfosi” quando racconta che
gli uomini, durante l’Età dell’oro, erano vegetariani e che la
prima carne che mangiarono fu il maiale. E qualcuno ci ha
spiegato, inoltre, che il maiale è riuscito a conciliare i bisogni
dei popoli nomadi e quelli sedentari e per questo considerato
“una delle Glorie dell’addomesticamento”.
Antonella Pellettieri è un dirigente di Ricerca in Scienze Storiche dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (IBAM) del CNR. Incarichi passati. Responsabile
della Biblioteca Centrale dell’Area di Ricerca del CNR di
Potenza dal 1993 al 1997. Membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Internazionale di Studi federiciani dal 28
dicembre 1995 al 2002. Nomina da parte dell’Ufficio Affari
Internazionali in qualità di Membro della Commissione per i
Progetti bilaterali del CNR con enti omologhi nel mondo da
settembre 2009 al 2013. Direttore f.f. dell’Istituto per i Beni
Archeologici e Monumentali del CNR dal 1 agosto 2010 al
15 novembre 2011. Presidente e membro di numerosissime
Commissioni di concorso al CNR per ruoli di Ricercatore,
Primo Ricercatore e Dirigente di Ricerca.
Olimpia Pino & Francesco La Ragione
The Secret in the air
Lap Lambert, 2014
E’ possibile che l’aria respirata influisca sull’umore? Secondo la letteratura sugli ioni negativi d’ossigeno (NAI) la
risposta è sì. Nel 1980 la biometereologia ha descritto l’azione delle condizioni atmosferiche sul benessere psicologico
coniando la “Sindrome da irritazione della serotonina” o lo
“Stress climatico”. Controverse sono le evidenze circa gli effetti degli NAI in laboratorio e nei setting clinici. Il volume
ne fornisce una rassegna aggiornata della letteratura biomedica discutendone i dati empirici e sperimentali, le problematiche metodologiche, e riportandone le applicazioni cliniche
con dispositivi.
Olimpia Pino è Professore Associato al Dipartimento di
Neuroscienze dell’Università di Parma. E’ stata assegnista
e ricercatrice all’Università di Palermo. Ha studiato come le
persone ricordano in laboratorio e nella vita quotidiana interessandosi all’integrazione di modelli biologi e psicobiologici. Frutto delle sue ricerche pioneristiche è un dispositivo
ad ioni negativi d’ossigeno per il trattamento dei disturbi
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
dell’umore.
Francesco La Ragione, laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Istituto di Tecnologia del Massachussetts (MIT),
di Boston, dove ha collaborato e prodotto pubblicazioni e
brevetti scientifici nell’ambito dei sistemi satellitari e di puntamento. Nelle sue attività di collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze di Parma ha progettato e realizzato il
dispositivo a ioni negativi d’ossigeno. Attualmente nel Laboratorio di Psicologia Cognitiva ha approfondito gli studi e le
prototipizzazioni di dispositivi di Brain Computer Interface
per persone con disabilità che limitano fortemente le capacità
di comunicazione, spostamento e autonomia.
Raffaella Leproni
Tra il dire e il fare.
L’innovazione educativo-pedagogica dell’opera di Maria
Edgeworth
Firenze University Press, 2015
Il volume intende mettere in luce il valore attuale delle
teorie e pratiche educativo-pedagogiche proposte da Maria
Edgeworth. Agli albori della scienza moderna, Edgeworth
si muove in un milieu assolutamente stimolante, che raccoglie alcuni tra i più grandi pensatori dell’epoca in ambito
filosofico, educativo e culturale. La loro influenza, anche e
soprattutto attraverso il lavoro costantemente sviluppato col
padre, la porterà in pochi anni a formulare teorie educative
che troveranno subito ampio riscontro presso la comunità intellettuale. La grande novità del suo progetto risiede nell’elaborazione di un sistema pedagogico coerente, basato su testi
teorici e pratici ideati e composti in un linguaggio specifico
di matrice scientifica ma con intento divulgativo, per l’educazione del bambino fino all’età della maturità.
Raffaella Leproni è ricercatore di Lingua e traduzione
inglese presso il Dipartimento di Scienze della Formazione
dell’Università degli Studi Roma Tre, dove svolge didattica
in diversi Corsi di Studio utilizzando materiali autentici di
matrice socio-pedagogica ed educativa in prospettiva CLIL;
collabora sul tema ad un progetto sperimentale con la Pädagogische Hochschule di Salisburgo. La sua attività di ricerca
si incentra altresì sul ruolo dell’identità come punto di riferimento in prospettiva interculturale; in particolare il progetto Linguaggio, potere, identità: il caso Irlanda, incentrato
sull’analisi di alcune manifestazioni emblematiche del percorso linguistico irlandese, indaga la valenza del linguaggio
nella costruzione partecipata dell’identità sociale.
Ana Pano Alamán, Fabio Regattin
Tradurre un classico della scienza.
Le traduzioni e le ritraduzioni dell’Origin of Species di
Charles Darwin in Francia, Italia e Spagna
Bononia University Press, 2015
Fin dalla sua prima pubblicazione, nel 1859, l’Origin of
Species di Charles Darwin ha innescato una ricchissima
riflessione, innumerevoli commenti e infuocate polemiche. Tradurre un classico della scienza analizza un aspetto
ancora poco trattato dell’opera cardine del naturalista ingle-
se, ovvero le lunghe serie traduttive che ne hanno favorito la
diffusione nell’Europa meridionale, talvolta distorcendone
i presupposti. Ripercorrendo la storia delle traduzioni francesi, italiane e spagnole dell’Origin, il volume apre nuove
prospettive di ricerca sulla traduzione e sulla circolazione dei
testi scientifici, nonché sulla ricezione di Darwin e dell’evoluzionismo a livello nazionale e sopranazionale.
Ana Pano Alamán è ricercatrice di Lingua e traduzione spagnola presso il Dipartimento di Lingue, letterature e
culture moderne dell’Università di Bologna. Ha pubblicato
diverse monografie sul linguaggio dei nuovi media e sulla
storia della traduzione.
Fabio Regattin è ricercatore di Lingua e traduzione francese presso il Dipartimento di Lingue, letterature e culture
moderne dell’Università di Bologna. È teorico della traduzione e traduttore.
Loretta Marcon
Un giallo a Napoli.
La seconda morte di Giacomo Leopardi
Cordero Editore, 2014
Gli eventi della conversione, della morte e della sepoltura
di Giacomo Leopardi sono da sempre avvolti in una cappa
oscura. Nel corso del tempo sono state avanzate tesi diverse,
peraltro non sempre suffragate da documenti inoppugnabili
e spesso viziate da visioni ideologiche. L’autrice non ha dato
nulla per scontato e ha puntigliosamente ripercorso testi e
versioni alla ricerca delle primitive fonti degli episodi raccontati e ripetuti negli anni. Anche i racconti degli avvenimenti forniti via via da Antonio Ranieri sono messi a confronto tra di loro, così che il lettore possa rilevare istantaneamente la loro diversità. Tutto questo ha condotto a formulare
un’ipotesi finora impensata. Sono state poi ritrovate pagine
non più ricordate e altre inedite e si è dato finalmente nome
ai personaggi rimasti fino a oggi anonimi. Questa cronaca si
sviluppa come un appassionante giallo che solleverà non pochi interrogativi anche in coloro che continuano a difendere
la consueta tesi dell’ateismo di Leopardi e della sepoltura
“privilegiata” nella chiesa di S. Vitale a Fuorigrotta.
Loretta Marcon è laureata in filosofia e in pedagogia e
collabora con il Dipartimento FiSPPA dell’Università di Padova. Ha successivamente conseguito il magistero in Scienze religiose presso l’ISSR di Padova.
Umberto Sereni
24 maggio 1915. Udine capitale della Guerra
Forum, 2015
Dalla mattina del 24 maggio Udine e la provincia erano
considerate zona di guerra. I giovani, divenuti padroni della città durante le manifestazioni interventiste, dovevano
rendersi conto che il tempo di quella generosa anarchia era
ormai terminato: la guerra imponeva il suo codice e non tollerava deroghe. Ora erano chiamati a onorare le loro promesse. Giocando sul filo del rapporto tra la vita tranquilla della
comunità udinese e le tensioni sociali che si manifestarono
negli anni 1914-1915, il volume ricostruisce le vicende del
79
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
travagliato percorso con il quale Udine si preparò alla Grande guerra e inquadra il ruolo della città quale «avamposto
della patria sul confine orientale».
Umberto Sereni. Dal 1992 insegna Storia contemporanea
all’Università di Udine. Ha dedicato numerosi studi ai temi
connessi con la prima guerra mondiale.
Giorgio Inglese
Vita di Dante.
Una biografia possibile
Carocci editore, 2015
Che cosa sappiamo davvero di Dante Alighieri? Le tracce
lasciate dal poeta nei documenti del suo tempo sono pochissime. Le notizie tramandate dai primi biografi intrecciano ai
ricordi autentici molte fioriture leggendarie. Tracce e notizie
trovano una chiave di lettura solo grazie al monumento autobiografico, non privo di interni contrasti, che l’Alighieri ha
costruito nelle sue opere – dalla Vita nova alla Commedia.
Senza mai dissimulare lo scarto fra critica dei documenti e
interpretazione storico-letteraria, il libro disegna così il profilo di una possibile “Vita di Dante scritta da esso”.
Giorgio Inglese è professore ordinario di Letteratura italiana alla Sapienza Università di Roma. Ha curato e commentato le grandi opere di Machiavelli ed è condirettore
dell’Enciclopedia Machiavelliana della Treccani, uscita nel
2014. Per Carocci editore ha pubblicato: Breve storia della
scrittura e del libro (con F. M. Bertolo, P. Cherubini, L. Miglio, 8a rist. 2012); Come si legge un’edizione critica. Elementi di filologia italiana. Nuova edizione (5a rist. 2014);
Dante: guida alla Divina Commedia. Nuova edizione (2a rist.
2014); La letteratura italiana del Medioevo. Nuova edizione
(con S. Carrai, 4a rist. 2014); Metrica e retorica del Medioevo (con R. Zanni, 2011); Per Machiavelli. L’arte dello stato,
la cognizione delle storie (2a rist. 2013); ha curato, insieme a
R. Rea, un’edizione delle Rime di Guido Cavalcanti (2a rist.
2014) e sta approntando la revisione del testo e il commento
della Commedia (già pubblicati l’Inferno, 2007, e il Purgatorio, 2011).
M. Margius & F. Tagj
Vita e Opere di Taddeus Sierpinskij (1769-2015).
Una biografia critica
Scienze e Ricerche, 2015
All’età di 246 anni, Taddeus Sierpinskij ci ha lasciati.
Un’età ragguardevole, certamente; ma, ciononostante, una
grave perdita per la Scienza e la Cultura. Non ci si può non
chiedere, infatti, quante altre gemme di pensiero avrebbe
potuto regalare all’umanità il Nostro, se solo avesse potuto
stare con noi ancora qualche tempo. Sulla sua età Egli soleva spesso scherzare: «Non è mio merito - amava ripetere
- si tratta soltanto di buona salute». E spesso soggiungeva:
«Buona salute che mi deriva probabilmente dall’aver imparato sin da bambino a dire: ‘No!’». Questa è la sua biografia,
mai raccontata finora.
M. Margius & F. Tagj sono gli pseudonimi usati dai due
autori.
80
Area E
Scienze giuridiche.
economiche e sociali
Maria Giuseppina Lucia e Luca Simone Rizzo (a cura)
A geographical Approach to the European Financial Crisis.
Challenges and Policy Agenda
Aracne, 2014
The financial crisis has further awoken interest in the field
of economic geography and the researchers have especially
taken charge in emphasizing the geographical features, namely the interaction of the local scale with the global scenario. The purpose is therefore to underline the dissimilar features that the same phenomenon could acquire in different
territorial context. Indeed the crisis spread beyond financial
and economic realm with differential aspects and with dissimilar impacts across the world and each country has reacted in a different way, according to the caracheristics of
their own economic and political system. In this sense the
European Union is a representative case of study due to the
fact that the financial crisis has revealed the limits caused by
the absence of an appropriate Community economic policy,
turning into a sovereign debt crisis in many countries of the
Eurozone.
Maria Giuseppina Lucia è professore ordinario di Geografia politica e economica. Insegna Geografia degli scambi
internazionali e presiede il Corso di laurea Magistrale in Geografia e Scienze Territoriali presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio dell’Università e Politecnico di Torino. È autore di numerosi studi e
monografie in tema di geografia finanziaria.
Roberto Acquaroli (a cura)
Casi criminali.
Penalisti al cinema. Volume 2
eum – edizioni università di macerata, 2014
Il ciclo di seminari “Casi criminali. Penalisti al cinema”
si pone l’obiettivo di rileggere il Diritto penale con gli occhi del regista e delle sceneggiature cinematografiche che, a
volte inconsapevolmente, a volte seguendo il modello del cinema di impegno civile, hanno reinterpretato la struttura del
reato, singole fattispecie di illeciti penali o questioni di politica criminale. Il cinema, forse più di un’aula di tribunale,
aiuta a comprendere come le emozioni, il punto di vista soggettivo, la ricostruzione “a tesi” siano i veri protagonisti insidiosi della narrazione del crimine, nonostante la ricerca di
una rassicurante formalizzazione nel testo normativo.
Roberto Acquaroli è ricercatore e professore aggregato di diritto penale nell’Università di Macerata, dove insegna, dal 1997, diritto penale e diritto penale del lavoro. Si è
occupato di confisca, reati tributari, reati contro la pubblica
amministrazione, dei reati contro il patrimonio e della tassazione dei proventi da reato. Tra i suoi lavori, la monogra-
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Scienze giuridiche, economiche e sociali
I primi 3 libri classificati
Roberto Petrini
Controstoria della moneta
Imprimatur editore, 2014
Maria Rosaria Marella, Giovanni Marini
Di cosa parliamo quando parliamo di famiglia. Le relazioni familiari nella globalizzazione del diritto
Editori Laterza, 2014
Eugenia Ferragina (a cura)
Rapporto sulle economie del Mediterraneo,
Edizione 2015
Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo ISSM-CNR - il Mulino, 2015
Questo libro ricompone il disordine di oltre
due millenni di vicende della moneta, raccontando i fatti del passato, mettendo in luce rapporti di forza e di potere, individuando gli influssi culturali e scoprendo, con un linguaggio
alla portata di tutti, il filo rosso che ha condotto inesorabilmente l’economia mondiale alla
crisi di oggi. Una controstoria della moneta
che spiega, scrutando nelle pieghe dei secoli, l’eterno conflitto tra debitori e creditori, e
come i guai di oggi possono essere decifrati
solo con una full immersion nella macchina
del tempo.
Roberto Petrini, inviato di «la Repubblica»,
si occupa quotidianamente di economia. Divulgatore e studioso di storia economica e
storia del pensiero economico, ha tenuto seminari e lezioni universitarie. Tra i suoi libri Il
declino dell’Italia (Laterza, 2005) e Processo
agli economisti (Chiarelettere, 2009, tradotto
in spagnolo per Alianza Editorial). Ha raccolto le testimonianze biografiche di Paolo Sylos
Labini (Un paese a civiltà limitata, Laterza,
2001) e di Giorgio Fuà (Uomini e leader,
Centro Calamandrei, 2000).
Che cos’è la famiglia? Come e perché diventa
un’istituzione giuridica? E quale tipo di comunità familiare è ‘famiglia’ per il diritto?
Lungi dall’essere una formazione pregiuridica e in qualche modo a-storica, la famiglia
è il prodotto del diritto positivo degli Stati e,
insieme, di una tradizione giuridica comune
che si è evoluta negli ultimi due secoli in tutto l’Occidente. Nel libro, uno sguardo critico sulla famiglia e sul ruolo che svolge nella
disciplina dei rapporti interpersonali, sessuali
e intergenerazionali, strutturando precise relazioni di potere fra i generi e costruendo identità e ruoli sociali che coinvolgono gli individui
e i gruppi fino a incidere sulla fisionomia delle
comunità nazionali
Giovanni Marini è ordinario di Diritto privato comparato nell’Università di Perugia, dove
dirige il Dipartimento di Giurisprudenza. Le
sue ricerche più recenti riguardano la globalizzazione del diritto.
Maria Rosaria Marella è ordinaria di Diritto
privato nell’Università di Perugia. Si occupa
di teoria critica del diritto, di teoria femminista e di diritto dei beni comuni.
Il “Rapporto sulle economie del Mediterraneo” giunge quest’anno alla decima edizione.
Pubblicazione originale nel panorama italiano per il taglio sia economico sia politico dei
saggi di cui si compone, oltre ad aggiornare
lo stato dei diversi ambiti d’interesse presi in esame, il Rapporto da sempre propone
linee interpretative, presenta fatti, offre dati
aggiornati, confermandosi strumento indispensabile per chi deve cogliere le tendenze
in atto. Anche questa edizione offre ai lettori
uno sguardo ampio su quanto accade nell’area
euro-mediterranea, per coglierne mutamenti,
crisi, prospettive e aspettative di sviluppo:
flussi migratori, relazioni economiche, trasformazioni politiche, rivolte e speranze che
hanno caratterizzato gli ultimi dieci anni del
processo di integrazione tra le due rive del
Mediterraneo.
Eugenia Ferragina è primo ricercatore presso l’Istituto di Studi sulle So cietà del Mediterraneo del CNR e professore a contratto di
Economia e istituzioni dei paesi del Mediterraneo nell’Università degli Studi di Napoli
«l’Orientale».
fia La ricchezza illecita tra tassazione e confisca (2012). Attualmente si occupa della responsabilità penale della societas
publica.
Giovanni Catalisano
Colpevolezza, diffamazione ed immagine della pubblica
amministrazione
Giuffrè Editore, 2015
Nel presente lavoro sono affrontati alcuni temi che si possono annoverare tra i classici del diritto penale dell’informazione. La prima parte è dedicata all’analisi del ruolo della
persona nell’interpretazione e nella rappresentazione media-
tica del reato.
Giovanni Catalisano è Dottore Magistrale in Giurisprudenza, Cultore di Diritto dell’informazione e della comunicazione, IUS/10, presso l’Università degli studi di Palermo
ove è anche docente a contratto di Diritto amministrativo,
Diritto amministrativo sportivo, Diritto amministrativo II,
elementi di deontologia e ordinamento professionale. È, altresì, docente a contratto di Diritto dell’informazione e comunicazione digitale presso l’Accademia di Belle Arti di
Palermo.
81
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
Niccolò Gordini, Elisa Rancati
Content marketing e creazione di valore.
Aspetti definitori e metriche di misurazione
G. Giappichelli Editore, 2014
Il content marketing è un elemento fondamentale per il
successo delle imprese, che sempre più lo considerano non
solo come una mera pubblicazione e condivisione dei contenuti volta a creare relazioni e contatti, ma come una vera e
propria attività strategica creatrice di valore, con un impatto
diretto sulle performance di impresa. Il libro analizza, sia in
chiave teorica che empirica, i canali e le metriche di misurazione del content marketing per l’ottenimento di un duraturo
vantaggio competitivo.
Elisa Rancati è Ricercatore di Economia e gestione delle
imprese presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca
dove insegna Marketing metrics e Ricerche di marketing.
Niccolò Gordini è Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. È autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali.
Roberto Petrini
Controstoria della moneta
Imprimatur editore, 2014
Questo libro ricompone il disordine di oltre due millenni di vicende della moneta, raccontando i fatti del passato,
mettendo in luce rapporti di forza e di potere, individuando gli influssi culturali e scoprendo, con un linguaggio alla
portata di tutti, il filo rosso che ha condotto inesorabilmente l’economia mondiale alla crisi di oggi. Una controstoria
della moneta che spiega, scrutando nelle pieghe dei secoli,
l’eterno conflitto tra debitori e creditori, e come i guai di oggi
possono essere decifrati solo con una full immersion nella
macchina del tempo.
Roberto Petrini, inviato di «la Repubblica», si occupa
quotidianamente di economia. Divulgatore e studioso di storia economica e storia del pensiero economico, ha tenuto seminari e lezioni universitarie. Tra i suoi libri Il declino dell’Italia (Laterza, 2005) e Processo agli economisti (Chiarelettere, 2009, tradotto in spagnolo per Alianza Editorial). Ha
raccolto le testimonianze biografiche di Paolo Sylos Labini
(Un paese a civiltà limitata, Laterza, 2001) e di Giorgio Fuà
(Uomini e leader, Centro Calamandrei, 2000). Recentemente
ha pubblicato il saggio L’Iri nei tre anni fatali: la crisi del
paese e la svolta delle privatizzazioni (1990-1992) apparso
nel volume Storia dell’Iri (Laterza, 2013).
Francesca Pluchino
Dalla Banca di fatto alla Banca fantasma: lo Shadow
Banking System
Cacucci Editore, 2014
La banca ombra, definita anche banca fantasma, non è un
fenomeno autonomo dell’attuale crisi del sistema economico: è un fenomeno “derivato”. Si tratta di uno strumento di
ingegneria finanziaria per sfuggire alla banca universale: alla
sua regolazione sul rapporto fra capitale ed erogazione del
credito; per permettere operazioni che trovano una disciplina
82
più gravosa, o addirittura proibitiva, nella regolazione bancaria. Una sorta di rivolta dell’imprenditorialità bancaria contro la “amministrativizzazione del credito” che ha raggiunto
un apogeo globale con le regole di Basilea.
Francesca Pluchino è dottore di ricerca in diritto pubblico
dell’economia.
Maria Rosaria Marella, Giovanni Marini
Di cosa parliamo quando parliamo di famiglia.
Le relazioni familiari nella globalizzazione del diritto
Editori Laterza, 2014
Che cos’è la famiglia? Come e perché diventa un’istituzione giuridica? E quale tipo di comunità familiare è ‘famiglia’
per il diritto? Nel libro, uno sguardo critico sulla famiglia
quale prodotto del diritto positivo degli Stati, e sul ruolo che
svolge nella disciplina dei rapporti interpersonali, sessuali e
intergenerazionali, strutturando precise relazioni di potere
fra i generi e costruendo identità e ruoli sociali che coinvolgono gli individui e i gruppi fino a incidere sulla fisionomia
delle comunità nazionali
Giovanni Marini è ordinario di Diritto privato comparato nell’Università di Perugia, dove dirige il Dipartimento
di Giurisprudenza. Le sue ricerche più recenti riguardano la
globalizzazione del diritto e la costruzione delle tradizioni
giuridiche.
Maria Rosaria Marella è ordinaria di Diritto privato
nell’Università di Perugia. Si occupa di teoria critica del diritto, di teoria femminista e di diritto dei beni comuni.
Giovanni Berti de Marinis
Disciplina del mercato e tutela dell’utente nei servizi pubblici
economici
Edizioni Scientifiche Italiane, 2015
L’erogazione di servizi pubblici economici rappresenta
uno dei settori nei quali si manifesta con maggior forza l’esigenza di una disciplina del mercato che, se da un lato tenti
di non eliminare le comuni regole della concorrenza, dall’altro riesca ad assicurare una regolamentazione che veda quale proprio perno la tutela della persona e degli interessi che
l’ordinamento cerca di realizzare proprio attraverso l’erogazione dei suddetti servizi. Politiche economiche troppo spesso influenzate da esigenze di contenimento di costi, hanno
fatto perdere di vista la funzione stessa dei servizi pubblici da
intendersi quali strumenti di realizzazione della personalità
dei cittadini.
Giovanni Berti de Marinis è laureato in giurisprudenza
all’Università di Perugia e ha conseguito il diploma di specializzazione per le professioni legali presso la SSPLE della
stessa università. E’ PhD in diritto civile all’Università di
Camerino e borsista presso la scuola di specializzazione in
diritto civile presso la stessa università. Ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per il settore IUS/05 risultando
il candidato più giovane nel relativo settore concorsuale. Ha
conseguito il Premio Claudia Carosi dell’Ordine degli Avvocati di L’Aquila quale avvocato più giovane nel relativo
distretto. E’ autore di due monografie e di numerosi saggi.
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Antonio Iodice (a cura)
Effetto Bergoglio.
La Chiesa di papa Francesco
Bordeaux, 2014
Un volume che analizza come Papa Francesco stia cambiando la Chiesa cattolica e anche il mondo laico, attraverso
un rinnovato interesse per il messaggio pastorale e un’inedita operazione di “pulizia” ecclesiastica. Ma si tratta di veri
cambiamenti oppure solo delle aspettative riposte in un pontefice che appare in discontinuità con il passato?
Antonio Iodice è presidente dell’Istituto di Studi Politici
“S. Pio V”. Si occupa di integrazione europea e di politiche
comunitarie; è autore, tra le altre pubblicazioni, de Il partito
di De Gasperi a Napoli (Napoli 1996) e Alle radici dell’Europa Unita. Il contributo dei cattolici democratici in Italia
(Napoli 2002). Ha avuto incarichi di docenza presso diversi atenei e ricoperto ruoli di responsabilità presso l’Ufficio
Stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Già parlamentare europeo e deputato al Parlamento italiano, è direttore della «Rivista di Studi Politici», trimestrale dell’Istituto
di Studi Politici “S. Pio V”.
peraltro nell’attraversare il velo di oscuramento che in qualche misura ha segnato in questi anni il rapporto tra famiglia e
lavoro nelle sue implicazioni analitiche e nelle ricadute sulle
politiche pubbliche.(dalla Prefazione di Michele Colasanto)
Andrea Villa. Sociologo. Ha conseguito presso l’Università “Sapienza” di Roma la Laurea in Sociologia (2007) e
un Master in Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale
(2009). È stato Ricercatore a contratto presso l’Istituto di
Studi Politici “S. Pio V” (2011) e Borsista di Ricerca presso
il Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia dell’Università di Firenze (2010-2012). Attualmente è Dottorando
di Ricerca presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università “Sapienza” di Roma. Gli studi privilegiano le teorie sociologiche dell’agire allo stesso modo
dei processi culturali e comunicativi.
Emma Ciccarelli. Laureata in Scienze Politiche e Consulente familiare. Si occupa di tematiche relative alla famiglia
da oltre venti anni e segue svariati progetti in questo ambito.
Dal 2011 è Presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Lazio. Già Membro dell’Osservatorio della Regione
Lazio sulla famiglia e consulente esterno per Roma Capitale.
Andrea Signoretti
Fabbriche Globali.
Un confronto fra Torino e Detroit
il Mulino, 2014
Il libro affronta, per la prima volta, il tema del confronto tra le relazioni di lavoro adottate da una multinazionale
americana nel settore della fornitura automobilistica a Torino e Detroit indagando cosa realmente accade all’interno
delle fabbriche. L’autore sviluppa la comparazione attraverso un’analisi originale e approfondita resa possibile dalla
permanenza per tre mesi in entrambi gli stabilimenti, con
l’opportunità di raccogliere e combinare numerosi dati, sia
quantitativi, tramite questionario, che qualitativi, attraverso
interviste a manager, rappresentanti sindacali e operai. Il
confronto riguarda tutti gli aspetti più importanti delle relazioni di lavoro in prospettiva comparata. Si evidenziano così
le peculiarità istituzionali e sociali del modello industriale
italiano ed americano nonché le loro prospettive future derivanti anche dall’integrazione dei due sistemi automobilistici
nazionali attraverso la fusione Fiat-Chrysler.
Andrea Signoretti è Dottore di Ricerca in Sociologia Economica e collabora con diverse Università e centri di ricerca
sui temi delle relazioni di lavoro. E’ autore di diversi saggi
pubblicati su riviste accademiche nazionali e internazionali.
Roberta Sassatelli, Marco Santoro, Giovanni Semi
Fronteggiare la crisi.
Come cambia lo stile di vita del ceto medio
il Mulino, 2015
Per chiunque si occupi di economia e mobilità sociale,
consumi e cultura, stili di vita e gusti, l’osservazione dei
comportamenti del ceto medio è la chiave per comprendere
appieno l’impatto della crisi. Sulla scorta di un’ampia e articolata ricerca condotta tra le famiglie italiane, questo volume
mette sotto la lente d’ingrandimento le scelte di consumo,
in riferimento a tre ambiti specifici: la casa, l’alimentazione
e i consumi culturali. Sono così illustrate le odierne strategie di distinzione e appartenenza sociale e la loro complessa
negoziazione attraverso rinunce e concessioni, resistenza e
innovazione.
Roberta Sassatelli insegna Consumer Culture, Contemporary Sociological Theory e Sociologia dei Processi Culturali presso l’Università degli Studi di Milano.
Marco Santoro insegna Sociologia Generale e Metodologia della Ricerca Sociale presso l’Università di Bologna.
Giovanni Semi insegna Sociologia delle Culture Urbane e
Sociologia Generale presso l’Università di Torino.
Andrea Villa, Emma Ciccarelli
Famiglia vs Lavoro?
L’armonizzazione possibile
Editrice Apes, 2015
I meriti di questo contributo sono diversi e riguardano il
piano della riflessività sociologica, quello della declinazione
normativa (legislativa ma anche contrattuale) e quello empirico-esperienziale così come emerge soprattutto dalle pratiche di work-life balance. Il primo di questi meriti consiste
Roberto Baldassari
Giornalismo, Informazione e Comunicazione
Marsilio, 2014
Società frenetiche, dinamiche, assassine del tempo, tecnologicamente avanzate, si presentano al consumatore mediale
del XXI secolo. Nuove forme di produzione di informazione
originano nuove forme di percezione, accesso e consumo dei
testi e delle informazioni. Incastrato in questo scenario in
continua mutagenesi il giornalista cerca di riposizionarsi
rincorrendo e anticipando il ritmo incessante dei New Media. Giornalista e utente compiono così azioni di produzione
83
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
e consumo mediale interconnessi al sistema di informazione,
al contesto sociale e ai nuovi strumenti tecnologici concorrendo a generare un inedito ciclo della notizia e di contenuti: il Newswebing User Model.
Roberto Baldassari, Presidente dell’Istituto Piepoli, insegna Giornalismo all’Università RomaTre. E’ Dottore di Ricerca in Scienze del testo (Università di Siena) e Presidente
dell’Associazione Culturale no profit “Laboratorio Giovani
per la Comunicazione e le Pubbliche Relazioni” e dell’OIV
della Camera di Commercio di Roma. Relatore al Forum
della comunicazione; Ministero delle Pari opportunità; Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale; Più libri Più
liberi; Galassia Gutenberg; Ministero dell’Interno; Scuola
superiore Interforze; Presidenza del Consiglio dei Ministri,
presenta risultati di ricerche sull’opinione pubblica per: la
Repubblica; SkyTG24; Mediaset; Rai; Gruppo Sole24 ore;
Ansa. Ha pubblicato oltre cinquanta studi tra cui Il Mercato del Libro e Titolo, testi e comunicazione (Franco Angeli
2008) e curato con Nicola Piepoli l’annuario dell’opinione
pubblica L’opinione degli italiani.
Marco Lombardi
Gustose visioni.
Dizionario del cinema enogastronomico
iacobellieditore, 2015
Sin dai tempi del muto, il cinema considera l’enogastronomia uno dei più importanti motori narrativi. Tante sono le
emozioni che possono essere raccontate se i personaggi sono
davanti a un piatto di pasta o a una tazza di caffè: si fanno
pranzi di lavoro per saldare un accordo, si organizzano cene
per conoscersi o chiarirsi o confessarsi... Questo libro, dopo
una parte introduttiva, analizza quelle pellicole che pongono
l’enogastronomia al centro della narrazione, come fosse il
personaggio principale. Sono presi in considerazione oltre
100 film, divisi in gruppi tematici, distinguendo quelli che
si servono dell’enogastronomia per fotografare un periodo
storico, un pensiero politico, un cambiamento umano. Dopo
una breve introduzione, il libro analizza appunto questi film
per poi concludere. “Ieri oggi domani: quale tavola per quale
cinema?”. Prefazione di Heinz Beck.
Marco Lombardi, giornalista e critico per Messaggero e
Gambero rosso, è stato autore e conduttore radiofonico (per
Radio Due, Radio Tre e Radio24) e televisivo (Rai Futura).
Insegna “Cinema ed enogastronomia” all’università Suor
Orsola Benincasa di Napoli mentre la sua Cinegustologia
(un metodo che permette di analizzare i film attraverso la tavola) è oggetto di lezioni alla Sapienza di Roma, alla Scuola
Holden di Alessandro Baricco e al Centro Sperimentale di
Cinematografia. Nel 2010 ha co-sceneggiato “Into the blue”,
un documentario sul terremoto aquilano che è uscito nelle
sale italiane, mentre nel 1991 la raccolta di poesie Il moto
che ci resta ha vinto il Premio Cesare Pavese. Ha pubblicato
i romanzi I nuovi amici (2009) e Terremotività (2014).
84
Carlo Mignone
Identità della persona e potere di disposizione
Edizioni Scientifiche Italiane, 2014
Le scelte identitarie mettono il giudice spalle al muro. Innanzi a sé un bivio: sacrificare l’identità dei litiganti sull’altare di una égalité regolare, uniforme ed omogenea, dimenticando che questa rischia di diventare la maschera del
pregiudizio e della cultura dominante. Oppure decretare la
vittoria di colui che rivendica un «diritto ad essere se stesso»,
ancorando le proprie ragioni alle libertà sancite dalle nostre
Carte fondamentali. Ma cosa resta di quelle regole in base
alle quali le leggi e i patti devono essere rispettati da tutti? Il
libro è la ricerca di una terza via. Una riconciliazione tra l’identità personale e la bilancia della giustizia, quando la crisi
dei confini naturali della vita umana e la crescente variabilità
socio-culturale smuovono le radici, liberali e illuministiche,
dell’albero della vita occidentale.
Carlo Mignone ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Diritto civile nella legalità costituzionale presso l’Università di Camerino ed è ricercatore presso il Dipartimento di
Scienze giuridiche dell’Università del Salento.
Alfonso Fabbricatore
Il danno tanatologico nell’attuale sistema di responsabilità
civile
Key editore, 2015
L’intento è quello di offrire un quadro chiaro e dettagliato dei più recenti orientamenti giurisprudenziali in materia
di risarcimento dei danni non patrimoniali, con particolare
attenzione ai profili di maggior criticità, specie in materia di
danni da morte. L’opera si prefigge pertanto di ricostruire, in
chiave critica, quasi un secolo di storia, tentando di offrire
una soluzione al discusso argomento della risarcibilità del
danno tanatologico.
Alfonso Fabbricatore, dopo aver conseguito la laurea in
giurisprudenza, si dedica all’approfondimento della materia
del diritto civile, con particolare attenzione alla tutela dei
diritti della personalità. Iscritto al Foro di Nocera Inferiore, collabora con la Rivista giuridica “Persona & Danno”,
sotto la direzione scientifica del Prof. Avv. Paolo Cendon,
ove ha pubblicato diversi contributi. Oltre a svolgere attività
forense, è amministratore delegato di una importante realtà
industriale. Partecipa con assiduità ed immutato interesse a
gruppi di studio interuniversitari.
Michele Antonio Nigretti
Il delitto di Avetrana come esempio nella Teoria dei Giochi
per il Dilemma del Prigioniero.
Strategie processuali e logiche giudiziarie tra dubbi e verità
FaLvision Editore, 2014
“Il delitto di Avetrana come esempio nella Teoria dei
Giochi per il Dilemma del Prigioniero”, di Michele Antonio
Nigretti, Ispettore di Polizia Penitenziaria, ha un titolo articolato e complesso che rivela la propria vocazione a divenire
un nuovo punto di riferimento per nuovamente rapportarsi
al caso del delitto di Avetrana che di per sé cela retrosce-
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
na sempre differenti e che attraverso questo saggio di natura
macroeconomica che trova naturale applicazione in chiave
criminologica può facilitare una nuova corretta visione degli elementi finora messi a disposizione e magari riuscire a
capire o a scovare nuovi dettagli. La Teoria dei Giochi e del
Dilemma del Prigioniero applicata tanto in campo economico tanto in campo criminologico e sociologico ci offre una
diversa lettura del caso giudiziario e sulle logiche processuali
tra dubbi e verità. Prefazione a cura del prof. Barresi, docente
di Sociologia presso SSML “Gregorio VII” di Roma.
Michele A. Nigretti, Dottore Magistrale in Studi Strategici e Scienze Diplomatiche laureato con 110 e Lode. Ha
conseguito un master in Scienze Criminologiche, Investigative e della Sicurezza con 110 e Lode. Assunto nel Corpo di
Polizia penitenziaria (1993), attualmente svolge funzioni di
Ispettore con la qualifica di Capoturno di Centrale Operativa nell’ambito dell’Ufficio Sicurezza e Traduzioni presso
il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Bari. Da circa dieci anni acquisisce conoscenze
tecniche e capacità specialistiche presso il Ministero della
Giustizia per attività di supporto e controllo del territorio.
Ha pubblicato con Iris 4 Roma “Fenomeno Hacking. Analisi
sociocriminalistica dell’intrusione informatica” (2012).
Silvana Moscatelli
Il diritto all’alimentazione nel sistema dei diritti umani
Aracne editrice, 2014
In tempi recenti, la ripetute crisi economiche e alimentari
hanno riacceso l’attenzione della Comunità internazionale
sul diritto all’alimentazione. Ed è proprio in questa situazione di crisi che si è manifestata la “debolezza” del sistema di
tutela dei diritti umani a protezione di tale diritto. Il volume
affronta il dibattito relativo al diritto all’alimentazione sotto due aspetti principali: il suo riconoscimento come diritto
umano fondamentale e le condizioni attraverso le quali tale
diritto può essere realizzato. Il testo dedica inoltre una particolare riflessione al diritto all’accesso al cibo nelle situazioni
emergenza
Silvana Moscatelli (1977), laureata in Scienze politiche,
è dottore di ricerca in “Ordine internazionale e diritti umani”. È stata professore a contratto presso Sapienza Università
di Roma dell’insegnamento “Human Rights”. Attualmente,
lavora come Tecnologo presso il Consiglio Nazionale delle
Ricerche (CNR) dove si occupa degli aspetti giuridici legati
alla food and nutrition security.
Elena Ambrosetti - Donatella Strangio
Italiani in Movimento.
Ripensare l’emigrazione italiana in Argentina
Edizioni Nuova Cultura, 2015
Italiani in movimento. Ripensare l’emigrazione italiana in
Argentina, Collana di Studi Storici e Sociali sull’emigrazione degli italiani nel mondo - Edizioni Nuova Cultura, Roma
2015. La letteratura in tema non solo di migrazione argentina
ma di migrazione in generale, con tutte le sue teorie e i suoi
diversi approcci, è enorme. È per questo che il tema si presta
a diverse analisi e sfaccettature da parte di storici, economisti, sociologi, antropologi, demografi, che hanno affrontato e
affrontano questo tema che ancora oggi appare indefinibile.
In particolare, il continuo mutare del contesto internazionale
e il nuovo modello socio economico che si sta delineando
in questi ultimi anni, a seguito della crisi del 2008, cambia
continuamente le caratteristiche del movimento migratorio e
le politiche adottate per affrontarlo.
Elena Ambrosetti. Professore aggregato in Demografia
presso la Facoltà di Economia e affiliata al Dipartimento
di Metodi eModelli per l’Economia, Territorio e Finanza
-Sapienza Università di Roma. I suoi principali campi di interesse sono: la demografia dei paesi mediterranei, l’invecchiamento della popolazione, la transizione della fertilità, le
questioni di genere e migrazioni nell’area del Mediterraneo.
Ha lavorato presso l’Università di AixMarseille (Francia) e
presso l’INED (Parigi) con un Post doctoral teaching fellow
e con un Post doctoral research fellow presso la FAO (Food
and Agricultural Organisation). Ha conseguito un PhD in
Demografia ed Economia (2006) con lode presso l’Institut
d’Etudes Politiques di Parigi. Ha scritto la sua tesi su “Fertility transizione in Egitto”, sotto la supervisione di Philippe Fargues (Istituto Universitario Europeo, Firenze). Ha un
Master in Economia e Demografia presso l’Institut d’Etudes
Politiques di Parigi.
Donatella Strangio. Professore associato di Storia economica pressola Facoltà di Economia e affiliata al Dipartimento di Metodi e Modelli per l’Economia, Territorio e Finanza
-Sapienza Università di Roma.Èautrice di numerosi libri e
articoli su riviste nazionali ed internazionali. Le sue opere
principali sono sulla carestia in epoca preindustriale, sulla
finanza pubblica, su Istituzioni e sviluppo economico, sulla
storia economica della migrazione italiana e sulla storia del
turismo.Ha un Ph.D. in Economic Historyed èstata Research
Fellow presso la London School of Economics e la Maison
des Sciences de l’Homme in Paris.
Roberto Pessi, Giuseppe Sigillò Massara, Emilio Rocchini
e Antonio Dimitri Zumbo
Jobs Act.
Prime riflessioni e decreti attuativi
Eurilink Edizioni, 2015
Roberto Pessi è nato il 30 aprile 1948 Prorettore alla didattica della LUISS Guido Carli. Professore Ordinario di
Diritto del Lavoro presso il Dipartimento di Giurisprudenza
della Luiss Guido Carli. Presidente del Collegio di Conciliazione ed Arbitrato dell’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica istituito con Motu Proprio del febbraio ’89 da S.S.
Giovanni Paolo II. Componente del Comitato scientifico della “Fondazione Magna Carta”. Fondatore dello Studio legale
Pessi e Associati. Insignito dell’onorificenza di Cavaliere di
Gran Croce della Repubblica Italiana nel 2005 e di Grande
Ufficiale della Repubblica Italiana nel 2002. Autore di oltre
duecento pubblicazioni, tra le quali “Lezioni di diritto del
lavoro” (2014), “Lezioni di diritto della previdenza sociale”
(2014), , “Valori e regole costituzionali” (2009), “I proble85
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
mi del diritto del lavoro: proposte per un inventario” (2007),
“Diritto del lavoro: bilancio di un anno tra bipolarismo e concertazione” (2008).
Giuseppe Sigillò Massara è nato il 28 gennaio 1965 Professore Aggregato di Diritto del Lavoro presso l’Università
Link Campus di Roma. Professore incaricato di Diritto del
Lavoro presso l’Università degli Studi Roma Tre e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Docente incaricato presso la Luiss Business School di Roma. Membro del
Comitato di Supervisione dell’Osservatorio su Executive
Compensation e Corporate Governance della Luiss Business
School. Vice Presidente del Fondo nazionale di pensione
complementare per il personale non dirigente di Poste Italiane. Autore di un’ampia ed intensa sua produzione scientifica,
tra cui “I «prepensionamenti fai da te» nella riforma del mercato del lavoro “ (2014), “La Riforma Fornero. L. 28 giugno
2012, n. 92” (2012); “Transfer of Undertakings, Insolvency
Proceedings in the United Kingdom and in Italy and the European Court of Justice Case Law”(2010), “16. Ammortizzatori sociali di fonte collettiva e Fondi di solidarietà nella
riforma del welfare” (2008).
Antonio Dimitri Zumbo è nato il 20 ottobre 1983 Assegnista di ricerca in Diritto del lavoro presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Luiss Guido Carli di
Roma. Dottore di ricerca in Diritto del Lavoro, Sindacale
e della Previdenza Sociale presso la Facoltà di Economia
dell’Università Tor Vergata di Roma. È titolare di incarico
di insegnamento integrativo presso l’Università Luiss Guido
Carli di Roma, l’Università di Roma Tre e presso l’Università Link Campus di Roma. Ha avuto incarichi di docenza
presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali
dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, presso il Master
in Economia e management della Previdenza complementare
e il Master Legal Advisor and Human Resources Management della Luiss Business School di Roma. È autore di scritti
e saggi accademici, tra cui: “La disciplina dei prepensionamenti” (2014), “Disabilità e diritto del lavoro. Il collocamento obbligatorio” (2013), “Il patto di non concorrenza” (2012).
Emilio Rocchini è nato il 5 gennaio 1979. Professore incaricato di Diritto del lavoro presso l’Università Link Campus
di Roma. Assegnista di ricerca in Diritto del lavoro presso
l’Università Tor Vergata di Roma. Dottore di ricerca in Diritto del Lavoro, Sindacale e della Previdenza Sociale presso l’Università Tor Vergata di Roma. Titolare di incarico di
insegnamento integrativo e di insegnamento presso l’Università Luiss G. Carli di Roma; l’Università di Roma Tre;
l’Università di Roma Tor Vergata; la Luiss Business School, la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di
Roma e di Caserta. È componente e segretario del Consiglio
di Amministrazione della Cassa di Previdenza per i Dirigenti
del Gruppo Finmeccanica – Fondo pensione complementare.
Ha partecipato ai lavori della Commissione del Ministero del
Lavoro per la redazione di uno un Testo Unico in materia
di Previdenza Sociale. Autore di una intensa sua produzione
scientifica.
86
Carlo Scognamiglio Pasini
L’arte della ricchezza
Cesare Beccaria economista
Mondadori Università, 2014
Sono trascorsi due secoli e mezzo dalla pubblicazione di
Dei Delitti e delle Pene (1764), il capolavoro composto all’età di venticinque anni che fece di Cesare Beccaria, assieme
a Niccolò Machiavelli, l’italiano più famoso e più citato nella storia del pensiero occidentale per la filosofia, il diritto
e la scienza politica. Il nome di Beccaria è associato ai più
alti valori dell’umanesimo, dell’illuminismo e del liberalismo. Caterina II di Russia, Voltaire e Thomas Jefferson, con
Jeremy Bentham, Jean Baptiste Say, Stendhal e Karl Marx,
lo consideravano come una delle più alte espressioni della
cultura europea. I principi del diritto penale di Beccaria, assieme a quelli di Montesquieu sulla separazione dei poteri, di
Rousseau sulla sovranità del popolo, e di Voltaire sui diritti
civili, sono considerati i cardini della meravigliosa stagione
dell’illuminismo europeo.
Carlo Scognamiglio Pasini proviene da una nota famiglia
milanese, e si è formato come economista presso l’Università Bocconi e la London School of Economics. Attualmente
è professore emerito di Economia applicata all’Università
Luiss-Guido Carli di Roma, di cui è stato Rettore dal 1984 al
1992. Fra i più noti esponenti del liberalismo italiano, è stato
eletto al Senato dal 1992 come indipendente nelle liste del
Partito liberale. In seguito è stato presidente del Senato della Repubblica, ministro della Difesa e presidente dell’Aspen
Institute, di cui tuttora ricopre la carica di presidente onorario. Oltre al premio per l’Economia dell’Accademia di Francia (1988), ha ricevuto numerosi riconoscimenti per i suoi
lavori scientifici di saggistica, monografie e testi universitari.
Fra le sue opere più conosciute vi sono le biografie critiche
dei maggiori economisti (Smith e Keynes), cui si aggiunge
oggi quella dedicata a Cesare Beccaria.
Giulio Prosperetti
L’autonomia collettiva e i diritti sindacali
UTET, 2014
Il volume, destinato agli studenti e agli operatori della giustizia, offre un sintetico quadro della materia ed analizza il
rapporto tra il principio di effettività dell’azione sindacale
e le interferenze del Legislatore nell’ordinamento intersindacale. L’azione sindacale rimane per l’A. un confronto essenzialmente politico che si svolge nell’anomia del conflitto
industriale e, pertanto, gli accordi collettivi possono trovare
concreta applicazione essenzialmente per il consenso espresso da i lavoratori e dai datori di lavoro.
Giulio Prosperetti è Professore ordinario di Diritto del
lavoro presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, dove è anche Direttore del Master in Discipline del lavoro, sindacali e della
sicurezza sociale nonché Presidente della Commissione di
Certificazione dei contratti di lavoro. Ha insegnato Istituzioni di diritto pubblico e Diritto del lavoro nell’Università di
Cassino, dove ha contribuito alla fondazione della Facoltà di
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Giurisprudenza. E’ stato vicepresidente della Commissione
di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei
servizi pubblici essenziali. E’ giudice della Corte d’appello
della Città del Vaticano. Da oltre quarant’anni esercita la
professione di avvocato nel settore del diritto del lavoro, del
diritto sindacale e della previdenza sociale.
Carlo Carboni
L’implosione delle élite.
Leader contro in Italia e in Europa
Rubbettino, 2015
Dopo la scomparsa delle élite aristocratiche e borghesi,
verticali e autocentrante, assistiamo all’implosione delle élite
democratiche, paralizzate nelle decisioni dalla propria autoreferenzialità e dalla complessità di un potere plurale e frammentato, afflitto perennemente da veti incrociati di piccoli e
grandi centri di potere. Emergono così i capi, non più sostenuti da élite che brillano di luce propria,ma da un “cerchio
magico” di obbedienti nominati. Sono leader mediatici, persuasori capaci di andare direttamente al popolo. Di contro, le
élite democratiche hanno perso in coesione e consapevolezza
tanto che sembra loro rimasta solo la cospirazione, una relazionalità rigata spesso da illeciti e corruzione.
Carlo Carboni è ordinario di Sociologia economica presso la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università
Politecnica delle Marche. Insegna Sociology of entrepreneurship al Business Organization and Strategy (IEC-BOS).
Vincitore di un Ford Foundation Fellowship nel 1979, oggi
fa parte del Comitato scientifico ristretto della Fondazione
Bruno Visentini e coordina il gruppo di ricerca Eliteam. Collabora con «Sociologia del lavoro», «il Mulino» e «il Sole24
ore». Sull’argomento ha condotto numerose ricerche e scritto
articoli e libri.
Ginevra Peruginelli, Mario Ragona (a cura)
L’informatica giuridica in Italia: cinquant’anni di studi,
ricerche ed esperienze
Edizioni Scientifiche Italiane, 2014
Nel panorama editoriale nazionale mancava un volume
che ricostruisse la storia dell’informatica giuridica (IG) in
Italia, esigenza sentita da più parti anche fuori dai nostri
confini. Partendo da questa constatazione, è nata l’idea di
offrire, in un’opera collettanea, una panoramica sull’origine
ed evoluzione dell’IG, in cui confluiscano i contributi dei
veri protagonisti di questa storia. Il volume raccoglie infatti
le riflessioni, le esperienze, i progetti del nostro Paese attraverso i maggiori esperti e le più importanti istituzioni che
hanno lavorato attivamente allo sviluppo di questa disciplina, intesa nel significato di IG in senso stretto, o informatica
del diritto. Per offrire uno sguardo oltre i confini nazionali,
l’opera include, sotto forma di interviste, anche le riflessioni
dei maggiori studiosi ed esperti provenienti dai cinque continenti.
Ginevra Peruginelli: Laureata in Giurisprudenza, è dottore di ricerca in “Telematica e Società dell’Informazione”
presso l’Università di Firenze e ha conseguito il diploma
di Master biennale internazionale in Scienze dell’Informazione presso l’University of Northumbria, Newcastle. Dal
2000 lavora presso l’ITTIG-CNR prima come assegnista
poi come ricercatrice. Dal 2003 è abilitata all’esercizio della
professione di avvocato. Ha pubblicato numerosi contributi
in tema d’analisi dell’utenza giuridica, strategie per il recupero dell’informazione giuridica e analisi del linguaggio giuridico. È condirettrice della Rivista internazionale “Journal
of Open Access to Law” ( JOAL) edita dalla Cornell Law
School.
Mario Ragona: Già dirigente di ricerca del CNR, dal
2012 è associato presso ITTIG-CNR. Laureato in Giurisprudenza a Firenze nel 1971, dallo stesso anno ha iniziato la sua
attività di ricerca nel campo dell’informatica giuridica presso
l’ITTIG (allora IDG), del quale è stato componente del Consiglio Scientifico dal 1979 al 2012, tranne nel periodo 19881994 quando fu eletto nel Comitato nazionale di consulenza
per le scienze giuridiche e politiche del CNR facendo parte
del consiglio direttivo con l’incarico di segretario scientifico.
Docente d’Informatica giuridica presso la Facoltà di Giurisprudenza di Perugia (2001-2011) e in precedenza presso
la Facoltà d’Economia di Firenze, è stato responsabile di
strutture di ricerca dell’ITTIG e ha svolto un’intensa attività
formativa, producendo numerose pubblicazioni a livello nazionale e internazionale.
Chiara Badia
La biometria nei flussi di migrazione
Edizioni Accademiche Italiane, 2015
Negli ultimi anni, molte frontiere geografiche, sociali e
culturali sono state eliminate consentendo un progressivo
incremento nella circolazione mondiale di beni e persone
tra gli Stati. Da qui nasce l’esigenza di ricercare misure atte
a incrementare la sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture critiche: ciò ha ravvivato l’interesse dei governi internazionali verso le tecnologie biometriche. Il lavoro offre una
valutazione specifica degli aspetti scientifici e tecnici legati
alla biometria, quale applicazione scientifica recentemente
tornata a far da protagonista in tema di sicurezza statale e
personale. Facendo riferimento ai vari contesti giuridici e
alle norme per la tutela dei diritti umani, vengono presentate alcune delicate questioni bioetiche implicate nell’utilizzo
della biometria per gestire i flussi migratori. La necessità di
diffondere in maniera chiara, approfondita e radicale informazioni corrette sulla biometria è oggi sempre più urgente.
Chiara Badia, ricercatrice, lavora da diversi anni come
responsabile e ideatrice di eventi e iniziative di divulgazione
scientifica presso enti di ricerca pubblici, associaizoni culturali e soggetti privati. Dopo la formazione in Scienze e
Tecnologie ambientali ha studiato comunicazione scientifica
e ambientale all’Università di Siene e si è specializzata in
tutela interazionale dei diritti umani alla Sapienza di Rona.
Ha pubblicato articoli di scienza su l’Unità, il Messaggero,
il Mattino e la rivista Janus. Ha curato diversi progetti editoriali, libri e siti web istituzionali e partecipato a numerose
collaborazioni internazionale. E’ titolare del corso di divul87
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
gazione scientifica “The talking scientist: introduzione alla
divulgazione scientifica” all’Università dell’Aquila.
Francesco Paolo Patti
La determinazione convenzionale del danno
Jovene, 2015
La ricerca (La determinazione convenzionale del danno)
si propone di individuare le possibilità e i limiti dell’autonomia privata di incidere sull’obbligazione risarcitoria da
inadempimento prima del verificarsi dell’illecito. L’opera
muove dalla valutazione degli interessi (patrimoniali o non
patrimoniali) che possono spingere i contraenti a prevedere
in anticipo le conseguenze dell’eventuale inadempimento, e
delle ripercussioni economiche scaturenti dalla stipulazione
di convenzioni sul risarcimento del danno, nell’ottica della
analisi economica del diritto e degli studi della psicologia
cognitiva.
Francesco Paolo Patti è dottore di ricerca e titolare di
un contratto di didattica all’Università degli Studi di Roma
Tre, Dipartimento di giurisprudenza. Dopo aver conseguito la laurea, nel 2010/11 ha svolto un programma di LL.M
in Germania presso la Westfählische Wilhelms-Universität
di Münster. Il settore di studio d’interesse è il diritto civile,
anche in prospettiva europea e comparativa. È stato relatore
in convegni nazionali e internazionali e, oltre alla monografia con cui partecipa al presente bando, ha pubblicato più di
trenta contributi in riviste nazionali e straniere, spesso di prima fascia (ad esempio, Rivista di diritto civile, Contratto e
impresa, European Review of Private Law, ecc.).
Maria Antonella Pasculli, Nicoletta Ventura
La nuova legge svuota carceri.
Misure urgenti a tutela dei diritti dei detenuti
NelDiritto Editore, 2014
Il lavoro presentato - il primo sull’argomento -fornisce una
lettura chiara e sintetica degli articoli della legge 21 febbraio 2014 n. 10, Conversione in legge, con modificazioni,
del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 146, recante misure
urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria, di
marcata impronta europeista, come del resto ormai da anni,
gran parte delle maggiori riforme in ambito penale, con rinvii
alla precedente normativa in tema e ai più accreditati orientamenti dottrinari e giurisprudenziali, fornendo uno strumento
agile per un primo approccio cognitivo all’analisi della legge
21 febbraio 2014, n. 10.
Maria Antonella Pasculli. Dottore di ricerca in diritto
penale e criminalità organizzata, è ricercatrice e professore
aggregato di diritto penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari ALDO MORO. E’ autrice
di numerose pubblicazioni che spaziano in diverse aree del
diritto e non.
Simonetta Ventura. Dottore di ricerca in diritto penale e
criminalità organizzata, è stata docente a contratto di diritto
penale minorile e criminologia di presso il Dipartimento di
Scienze Politiche dell’Università di Bari ALDO MORO. E’
88
autrice di cinque monografie ed oltre 80 pubblicazioni che
spaziano nelle diverse aree del diritto processuale penale e
della criminologia
Luca Alteri, Luca Raffini (a cura)
La nuova politica.
Mobilitazioni, movimenti e conflitti in Italia
EdiSES, 2014
Movimento equo e solidale, centri sociali, estrema destra,
sindacati, protesta studentesca: come sono cambiate queste
forme di politica nel Terzo Millennio? Continuità o innovazione, rispetto a quanto ci avevano abituato nel Novecento?
Il lavoro espone, in agili capitoli e in modalità accessibili
anche ai non addetti ai lavori, una descrizione delle principali
forme del fare politica in un’epoca che sembra aver archiviato le ideologie.
Luca Alteri (‘78), dottore di ricerca in Sociologia e Sociologia politica presso l’Università degli Studi di Firenze,
è assegnista nel Dipartimento di Comunicazione e Ricerca
Sociale della Sapienza Università di Roma. Si occupa di partecipazione politica e di culture giovanili.
Luca Raffini, (‘77), dottore di ricerca in Sociologia e Sociologia politica presso l’Università degli Studi di Firenze, è
assegnista presso l’Università degli Studi di Genova. Si occupa di culture giovanili, democrazia partecipativa, mobilità
e migranti. Ha curato con Gianfranco Bettin Lattes il Manuale di Sociologia (Cedam, 2011), in due volumi.
Alice Caputo
La pericolosità sociale.
Vecchie esigenze e nuove prospettive alla luce della legge 30
maggio 2014, n. 81
Aracne editrice, 2014
La legge n. 81 del 2014 porta gradualmente a compimento
il processodi superamento delle misure di sicurezza detentive dell’OPG e della CCC previste per i soggetti non imputabili o semi imputabili e socialmente pericolosi e, allo stesso
tempo, riapre l’annosa querelle se della pericolosità sociale,
nel nostro ordinamento, si debba o si possa fare a meno.
Alice Caputo si è laureata in Giurisprudenza nel 2007
presso l’Università degli Studi della Calabria. E’ avvocato
e ha conseguito una specializzazione in Diritto dell’Unione
Europea. Ha svolto un periodo di ricerca presso la facoltà
di diritto dell’Università Pablo Olavide di Siviglia e un tirocinio presso l’Ufficio IV, sezione sottrazione internazionale di minori, della Direzione generale Italiani all’estero
e Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri. E’
autrice di due monografie edite da Aracne editrice e di diversi articoli scientifici pubblicati su riviste nazionali ed internazionali. Svolge periodicamente convegni in importanti
università europee (tra cui Utrecht 2014, Parigi 2015), . Ha
vinto diversi premi, tra cui il Premio Internazionale Giuseppe Sciacca 2012, categoria: “Giovani studiosi”, sezione
Scienze Giuridiche.
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Gabriele Pepe
La primazia negli organi collegiali pubblici
Editoriale Scientifica, 2014
Di centrale attualità nel campo del diritto pubblico è, da
sempre, lo studio delle relazioni tra presidente e componenti
nell’ambito degli organi collegiali. Alla figura presidenziale, quale figura indispensabile per il coordinato svolgimento
dei lavori, viene tradizionalmente assegnata una posizione di
primus inter pares o di primazia secondo l’espressione coniata da Massimo Severo Giannini negli anni 50’ del XX sec.
Gabriele Pepe è Avvocato iscritto all’albo dal 2009.
Svolge attività giudiziale e stragiudiziale in materia di diritto civile ed amministrativo. È inoltre titolare di incarichi di
commissario liquidatore di cooperative in liquidazione coatta amministrativa su nomina del Ministero dello sviluppo
economico. Dottore di ricerca e ricercatore in diritto amministrativo presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi,
è titolare di insegnamenti universitari ed autore di monografie ed articoli scientifici.
Daniele Fortini, Nadia Ramazzini
La raccolta differenziata
Ediesse, 2015
La raccolta differenziata dei rifiuti è diventata uno dei parametri per misurare il livello di qualità della vita di un territorio. Un piccolo ma sicuro riparo di ordinata vita civile la
cui responsabilità è affidata ai singoli cittadini e alle comunità locali. Eppure le industrie, i laboratori, i trasportatori,
i trasformatori, gli smaltitori maneggiano la maggior parte
dei rifiuti italiani. È su questo fronte che è più urgente intervenire. Non bastano i comportamenti individuali. Serve che
ognuno faccia la propria parte nella filiera delle responsabilità, delle attribuzioni e degli obblighi di legge. Gli autori, senza orpello ideologico e forti della loro decennale esperienza
sul campo, compiono una ricognizione a 360 gradi su ciò che
accade e perché e, soprattutto, esplorano le tendenze in atto
e l’orizzonte che ci aspetta nella prospettiva di far diventare,
davvero, i rifiuti una risorsa.
Daniele Fortini. Ha amministrato, dal 1988, le aziende
pubbliche di gestione del ciclo dei rifiuti di Firenze, EmpoliPistoia e Napoli e attualmente è presidente e amministratore delegato di Ama Roma s.p.a. Per nove anni presidente di
Federambiente e membro di numerosi enti internazionali del
comparto, ha pubblicato libri in Italia e negli Stati Uniti.
Nadia Ramazzini. Giurista, ha lavorato per dieci anni nel
Gruppo «A2A» occupandosi di qualità, ambiente e sicurezza
dei processi industriali di trattamento dei rifiuti urbani e speciali. Collaboratrice di Federambiente dal 2005, ha lavorato a
Bruxelles presso il Cewep partecipando a numerosi technical
working group italiani ed europei.
Stefano Rossi
La salute mentale tra libertà e dignità.
Un dialogo costituzionale
FrancoAngeli, 2015
Affrontare il problema del diritto alla salute mentale pone
di fronte a confini strutturalmente variabili, da cui scaturiscono principi, regole e semantiche spesso fra loro estremamente distanti. L’ingresso del diritto nel campo della salute
mentale rappresenta tuttavia uno dei fattori dell’evoluzione
realizzatasi in questo ambito, che, incluso nel circuito normativo, prima costituzionale (artt. 2, 13 e 32 Cost.) e poi legislativo (legge 180/1978), è divenuto moltiplicatore trasformativo e, al contempo, stabilizzatore sociale delle conquiste
raggiunte. Si tratta di cambiamenti che incidono sull’impalcatura istituzionale, sulle basi cognitive delle istituzioni, sulle grammatiche di giustizia e sui modi in cui le norme sono
praticate, toccando inevitabilmente anche il diritto nel suo
insieme.
Stefano Rossi, nato a Bergamo nel 1979, si è laureato nel
2003 in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di
Milano Statale. Dal 2006 collabora, quale cultore della materia, con la cattedra di Diritto costituzionale dell’Università di
Bergamo, svolgendo attività didattiche sussidiarie. Nel 2013
ha conseguito il Diploma di specializzazione in Giustizia costituzionale e tutela giurisdizionale dei diritti, frequentando
il Corso di Alta Formazione organizzato dall’Università degli Studi di Pisa e nel 2015 il titolo di Dottore di ricerca in
Diritto pubblico e tributario nella dimensione europea presso
il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bergamo.
Maria Giuseppina Lucia e Paola Lazzarini (a cura)
La terra che calpesto.
Per una nuova alleanza con la nostra sfera esistenziale e
materiale
FrancoAngeli, 2015
Ogni epoca porta nella sua visione del mondo un bagaglio
di conoscenze che svela le relazioni dell’Uomo con la Terra
e i criteri che regolano le modalità d’uso delle risorse della
superficie terrestre. Nel corso della storia il progresso delle
tecnologie ha indebolito sempre più il concetto antropologico della Terra, legittimando la violazione dei limiti di utilizzazione e i processi di appropriazione e distruzione delle
risorse, precluse a molti e non più oggetto di responsabilità condivisa. Sulla base di queste considerazioni il volume
intende apportare un contributo al dibattito scientifico sul
concetto di “utilizzazione conservativa” della Terra e delle
sue risorse, sostenendo la necessaria esigenza di integrare
dimensione etica e dimensione economica.
Maria Giuseppina Lucia è professore ordinario di Geografia politica e economica. Insegna Geografia degli scambi
internazionali e presiede il Corso di laurea Magistrale in Geografia e Scienze Territoriali presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio dell’Università e Politecnico di Torino. È autore di numerosi studi e
monografie in tema di geografia finanziaria.
Paola Lazzarini, PhD in Sociologia e metodologia delle
scienze sociali, si occupa di formazione nell’ambito del terzo
settore. Tra le pubblicazioni si ricordano: Metamorfosi delle
comunità rurali e nuovo ruolo delle parrocchie (FrancoAngeli, 2014); Cattolici al lavoro. Un’indagine sulle associazio89
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
ni di ispirazione cristiana (FrancoAngeli, 2011); Laboratori
di cittadinanza (Carocci, 2010).
famiglia, minori e soggetti deboli, a cura di G.F. Basini, G.
Bonilini e M. Confortini, Torino, 2014.
Francesco Anghelone
La Troika sull’Acropoli.
La Grecia ai tempi dell’austerity
Bordeaux, 2014
Un lavoro che affronta la crisi economica che ha sconvolto
la Grecia negli ultimi anni e la politica di austerità imposta
dalla Troika (in cambio degli aiuti economici) che ha persino
peggiorato il quadro sociale, provocando licenziamenti, tagli
ai servizi, riduzione della spesa pubblica, fuga dei giovani,
caccia agli immigrati. Il tramonto del centrosinistra (Pasok)
e del centrodestra (Nea Dimokratia), che avevano condotto
la Grecia in Europa in cambio di malgoverno e corruzione,
lascia spazio alle ali più radicali: Syriza, che crede in un’Unione Europea alternativa, e Alba Dorata, che usa la retorica
neonazista per combattere l’immigrazione.
Francesco Anghelone (Roma 1973), coordinatore scientifico dell’Area di ricerca storico-politica dell’Istituto di Studi
Politici “S. Pio V”, è dottore di ricerca in Storia d’Europa
presso la “Sapienza” di Roma e collabora con «Aspenia online». È autore di numerose pubblicazioni su Grecia, Turchia,
Cipro e l’intero Mediterraneo sud-orientale.
Walter Forresu
Management Story.
Guida al management etico per corsi universitari e
l’aggiornamento di manager pubblici e privati
Eurilink Edizioni, 2014
“Management story” è il proseguimento di “Marketing
thriller”, dello stesso autore, pubblicato da Eurilink nel 2011.
Anche questo nuovo libro nasce dall’esperienza, naturalmente sostenuta dal sapere applicato, e utilizza la tecnica dei casi.
A sostegno della parte didattica, i casi propongono situazioni
reali oppure ripercorrono l’evoluzione dell’organizzazione
del lavoro e dell’impresa, naturalmente collegate con quella
del management e affrontate con il rigore scientifico del fisico prestato da anni all’impresa, ai più alti livelli. Sul piano
didattico, in “Management story” come nel testo precedente, il processo di comunicazione della disciplina è invertito.
Invece di proporre i contenuti e dimostrarne la validità nei
casi - o di mostrare esempi delle loro applicazioni - la scelta è
offrire dapprima squarci di storia o di vita aziendale e spunti
di riflessione che introducono ogni capitolo.
Walter Forresu nato a Iglesias il 12 dicembre 1947 Si
laurea in Fisica nucleare a Torino, con tesi sperimentale al
CERN. È ricercatore al CSELT (Centro Studi e Lab Telecom) di Torino e partecipa ai lavori del CCITT di Ginevra
(Comitato Consultivo Internazionale Telecom). Passa alla
Digital Equipment, lavorando nelle sedi italiane in molte
estere. L’ultimo incarico è responsabile dello sviluppo organizzativo a livello europeo. Nel periodo, diviene dirigente
industriale e consegue il Master in Economia all’INSEAD
di Fontainebleau. È in seguito partner della società di consulenza e formazione “La Bottega del futuro” a Milano; poi
direttore di un ente di formazione. Ai dedica all’insegnamento universitario alla Link Campus University di Roma. Temi:
marketing management, business ethics e comunicazione.
Cofondatore e direttore scientifico di ISPE – Sanità (Istituto
per lo Sviluppo e la Promozione dell’Etica), a Roma.
Stefano Maria Corso
Lavoro e responsabilità d’impresa nel sistema del D. lgs. 8
giugno 2001, n. 231
G. Giappichelli Editore, 2015
Lo studio analizza il quadro normativo – interno e comunitario – che storicamente ha portato alla pretesa di una “cultura della legalità” e, in specie, di una “cultura della sicurezza”
nell’attività economica svolta da enti collettivi con l’obiettivo di coniugare il rispetto di diritti costituzionalmente garantiti (quali il diritto al lavoro e all’integrità sica) con la moralizzazione del proto. L’intervento legislativo è e deve essere
nella direzione di una maggiore tutela dei valori individuali e
collettivi, il tutto nel quadro di una lettura sicuramente dinamica dei rapporti tra libertà dell’iniziativa economica privata
e tutela degli interessi sociali ai sensi dell’art. 41 Cost.
Stefano Maria Corso, Dottore di ricerca in Diritto
dell’Impresa-PHD in Law and Commerce presso l’Università Commerciale L. Bocconi, Cultore in Diritto del lavoro
presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica
del Sacro Cuore di Milano e Avvocato in Milano. L’attività
di ricerca si sviluppa su tematiche proprie del diritto del lavoro, con una visuale privilegiata sugli intrecci con il diritto
penale e processuale penale. Tra le pubblicazioni più recenti
si segnalano: il Codice della responsabilità “da reato” degli
enti. Annotato con la giurisprudenza, Giappichelli, Torino,
2015 (3° ed.); L’ “altro” Beccaria (Beccaria e la questione operaia), in Arg. dir. lav., 2015; Il codice disciplinare
di fronte alla responsabilità delle persone giuridiche: riessi
lavoristici, in Riv. it. dir. lav., 2015 nonché i contributi nei
volumi collettanei, Il nuovo diritto del mercato del lavoro, a
cura di M. Persiani e S. Liebman, Torino, 2013 e Codice di
90
Giuseppe Acocella (a cura)
Materiali per una cultura della legalità
G. Giappichelli Editore, 2015
Un volume volto a diffondere una “cultura della legalità”,
divulgando, in modo comprensibile anche ai non addetti ai
lavori, i principi fondamentali per una convivenza civile. l
volume, terzo prodotto in ordine di tempo dell’Osservatorio
sulla Legalità, indaga sul collegamento tra comportamento
illegale e crisi economica, attraverso la condizione di deprivazione soggettiva. Cultura, struttura e reti sociali della legalità sono oggi sfidate dai “bisogni sociali” che inducono molti cittadini a incedere presso una “zona grigia”, dai contorni
sfumati, che non di rado si esplicita in evidente illegalità, ma
che spesso è difficile quantificare.
Il prof. Giuseppe Acocella (1948), docente ordinario di
Teoria generale del diritto presso l’Università degli Studi
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
“Federico II” di Napoli, già vicepresidente del CNEL nell’VIII Consiliatura (2005-2010). Rettore dell’Università degli Studi di Roma LUSPIO nel triennio 2009-2012, è attualmente vicepresidente dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”
e Coordinatore dell’Osservatorio sulla Legalità.
Giovanni Comandé
Medical Law in Italy
Wolters Kluwer, 2014
The monograph Italy is an integral part of Medical Law in
the International Encyclopaedia of Laws series
Prof. Dr. Giovanni Comandé, LL.M. (Harvard), Esq., is
full Professor of Private Comparative Law at the Scuola Superiore Sant’Anna, in Pisa (Italy), mediator and arbitrator. He
is the co-founder and director of LIDER-Lab (www.liderlab.
org). He has led research projects approved and funded by
national, international, public and private entities such as Italian CNR and MIUR, the European Science Foundation, the
European Union, private foundations, banks and regulators.
Gianmarco Navarini
Mondi del vino.
Enografia dentro e fuori il bicchiere
il Mulino, 2015
Alle prese con un linguaggio sempre più tecnico ed esoterico, gli enofili cercano di muoversi con disinvoltura fra
terroir e crus, giurie e sommelier, wine auctions e classificazioni, degustazioni e concorsi, vini quotidiani ed etichette
dal valore astronomico, oltre che – naturalmente – tra vigne
e cantine. Se il filo conduttore è il piacere della conoscenza,
la ricerca dell’eccellenza e l’amore per la qualità, molteplici
sono gli approcci: il vino è passione, hobby, educazione al
gusto, così come studio, lavoro, profitto, distinzione sociale,
e anche arte, collezione e comunicazione. Accompagnandoci nell’esplorazione dei tanti e sfaccettati mondi del vino,
il libro illustra quel grande racconto sociale che sottende
la nuova cultura del bere nei suoi tratti qualificanti, mode e
snobismi compresi. Perché se un buon connaisseur sa tutto
dell’annata migliore, un wine snob conosce il nome del cantiniere.
Gianmarco Navarini insegna Sociologia della cultura ed
Etnografia nell’Università di Milano-Bicocca. Fra i suoi libri: «Le forme rituali della politica» (Laterza, 2001), «L’ordine che scorre: introduzione allo studio dei rituali» (2003)
e «Teorie dell’azione sociale: i classici» (2005), pubblicati
da Carocci.
Aida Giulia Arabia (a cura)
Motivare la legge?
Le norme tra politica, amministrazione, giurisdizione
Giuffrè Editore, 2015
Il libro raccoglie le relazioni presentate al Convegno Motivare la legge? Le norme tra politica, amministrazione,
giurisdizione, tenutosi a Roma il 3 aprile 2014 e promosso dalla Commissione parlamentare per la semplificazione
e dall’ISSiRFA-CNR. L’incontro già dal suo interrogativo
iniziale ha inteso affrontare criticamente l’analisi di un tema
che, soprattutto dopo la riforma del Titolo V della Costituzione e le novità in merito del diritto dell’Unione europea, ha
attratto diffusamente l’attenzione della dottrina (e non solo).
Gli autori del volume si sono interrogati sull’utilità, sulla opportunità se non addirittura sulla necessità di corredare gli
atti legislativi con una motivazione formale che si autoqualifichi come tale.
Aida Giulia Arabia è ricercatrice in diritto pubblico
dell’ISSiRFA-CNR. Scrive in tema di fonti regionali, di
qualità della legislazione, di beni e attività culturali, di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione.
Laureata in giurisprudenza nel 1988, ha frequentato il Corso di perfezionamento in Scienze amministrative presso la
Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” di
Roma (1991-1992). Presso la stessa Facoltà ha partecipato,
fino al 2001, alle attività didattiche delle Cattedre di dir. costituzionale e di dir. regionale (Proff. F. Modugno, T. Martines, G. Ferrara). E’ stata consulente, in qualità di esperta in
organizzazione e funzionamento di Regioni ed Enti locali,
del Dip. della Funzione Pubblica (1993-1994) e della Segreteria Tecnica del Gruppo di Coordinamento per l’Attuazione
della legge n. 59/1997, istituita nell’ambito del Segretariato
Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Eva Pföstl (a cura)
Musulmane d’Italia
Bordeaux, 2014
Un lavoro corale condotto da docenti femamente convinte
del ruolo strategico e non solo simbolico che le donne giocano nella trasmissione e nella manifestazione dell’integrazione fra culture. Se il rapporto euro-mediterraneo p ancora
caratterizzato da prevenzioni, distorsioni, strumentalizzazioni di un presunto “scontro di civiltà” e negazione dei diritti
di libertà, uguaglianza e dignità, questo libro si impegna a
far emergere differenze, sfatare pregiudizi e nel contempo
denunciare gli ostacoli che ancora impediscono una vera accettazione del “migrante” in generale e più specificatamente
del “migrante donna”, sia come soggetto che come individuo
sociale.
Eva Pföstl, coordinatrice scientifica dell’area giuridicoeconomica dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, si occupa di diritto costituzionale comparato italiano ed europeo, di
diritto delle minoranze e di multiculturalismo. Ha recentemente curato il volume Tra etica e politica. Nuovi saggi su
Gandhi (Apes, 2013).
Maurizio Ambrosini
Non passa lo straniero?
Le politiche migratorie tra sovranità nazionale e diritti umani
Cittadella Editrice, 2014
Le politiche migratorie sono salite di rango nell’agenda
politica. Le politiche degli ingressi, il trattamento degli immigrati irregolari, l’accoglienza dei rifugiati, l’accesso alla
cittadinanza, la richiesta di adesione culturale agli immigrati,
sono temi controversi. Il sovraccarico ideologico produce
91
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
una crescente divaricazione tra politiche dichiarate e politiche praticate, di cui le sanatorie sono un esempio. Lo si
nota pure a livello locale, dove compaiono inedite politiche
di esclusione. Per contro però gli immigrati acquistano ogni
giorno legittimazione, voce e diritti, mediante varie pratiche
di cittadinanza dal basso. Le politiche migratorie si configurano così come un campo di battaglia, in cui alle tendenze
ostili agli immigrati si oppongono attori e pratiche sociali
che promuovono l’inclusione.
Maurizio Ambrosini è docente di Sociologia delle migrazioni nell’università degli studi di Milano. Insegna inoltre nell’università di Nizza. E’ responsabile scientifico del
Centro studi Medì di Genova, dove dirige la rivista “Mondi
migranti” e la Scuola estiva di Sociologia delle migrazioni.
E’ autore di Sociologia delle migrazioni, manuale adottato
in parecchie università italiane e del nuovo manuale Sociologia (Mondadori), scritto con Loredana Sciolla. I suoi interessi riguardano i temi del lavoro e della disoccupazione,
della solidarietà e delle politiche sociali, e negli anni recenti
soprattutto le migrazioni e i processi di globalizzazione. Suoi
articoli e saggi sono usciti in riviste e volumi in inglese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese e cinese. Ha pubblicato
ultimamente Non passa lo straniero? (Cittadella, 2014) e
Migrazioni irregolari e welfare invisibile. Il lavoro di cura
attraverso le frontiere (Il Mulino, 2013)
Alessio Zaccaria
Obligatio est iuris vinculum...
Lineamenti di diritto delle obbligazioni
G. Giappichelli Editore, 2015
Una descrizione dei contenuti dell’opera e delle ragioni
per cui è stata realizzata si trova nella Prefazione al volume,
alle pagg. XVII e XVIII. A complemento della Prefazione,
nei termini propri di un abstract particolarmente «asciutto»,
si può qui dire che il volume delinea la teoria generale delle
obbligazioni, nella sua interezza: a partire, in estrema sintesi,
dalla definizione di obbligazione, per passare alle fonti delle
obbligazioni, ai profili soggettivi ed oggettivi del rapporto,
alle questioni concernenti l’adempimento e l’inadempimento, ai modi di estinzione diversi dall’adempimento, alle modalità secondo le quali possono darsi la sostituzione del debitore e del creditore.
Alessio Zaccaria è nato a Ferrara il 2.6.1955. Laureato in
Giurisprudenza con il massimo dei voti e la lode. Professore
ordinario di Diritto civile dal 1990. Direttore del Centro per
il Diritto privato europeo dell’Università di Verona. Fellow
dell’European Centre of Tort and Insurance Law di Vienna.
Professore ospite presso le Università di Regensburg, Osnabrück, Bayreuth (RFT), la East China University of Politics
and Law di Shanghai, la Universidad Nacional de Lomas de
Zamora (Buenos Aires). Membro della SISDiC (Società Italiana degli Studiosi del Diritto civile), della Zivilrechtslehrervereinigung, della International Academy of Comparative
Law, della SIRD (Società Italiana per la Ricerca nel Diritto
Comparato). Attualmente membro del CSM.
92
Sergio Mauceri
Omofobia come costruzione sociale.
Processi generativi del pregiudizio in età adolescenziale
FrancoAngeli, 2015
Il volume presenta e discute i risultati di un’indagine condotta su un campione di circa 1.000 adolescenti, iscritti ad
istituiti di scuola secondaria della metropoli romana. Ricostruendo i meccanismi e i processi di natura sociale e identitaria che contribuiscono a generare l’ostilità giovanile verso
gay e lesbiche, l’intento ultimo è stato di ideare, in modo
scientificamente mirato, linee guida di azione contro il bullismo omofobico nelle scuole. Integrando diverse strategie di
ricerca, l’approccio quali-quantitativo ha consentito di recuperare elementi, come la rete delle relazioni scolastiche e le
pratiche di ricezione dei messaggi mediatici, altrimenti inaccessibili. Dalle pagine del volume emerge progressivamente
un quadro che invita il lettore a riflettere criticamente sulle
sovrastrutture culturali che legittimano l’omofobia, contribuendo a rendere lo stigma omosessuale il marchio considerato più infamante in età adolescenziale
Sergio Mauceri (1971), Ph.D., è ricercatore e docente di
Strategie di ricerca sociale e Laboratorio di ricerca valutativa presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma. Ha svolto numerose
ricerche sociali in ambiti apparentemente diversi, come la
precarietà lavorativa, disagio giovanile e progettualità, i diritti dei pazienti psichiatrici, pregiudizio etnico e convivenza
multiculturale, accomunati dalla tensione a cogliere soluzioni a problemi emergenti, connessi ad Alterità e disuguaglianze sociali. Tra le ultime monografie a carattere metodologico
si segnala: Constructing Survey Data. An Interactional Approach (con G. Gobo, 2014, Sage). Tra gli ultimi volumi di
ricerca: Nello stesso luogo. Percorsi di ricerca sulle pratiche
e le dinamiche della convivenza multiculturale (a c. di, 2009,
Bonanno) e Arcipelago call center. Indagine sulla vita lavorativa degli operatori telefonici (a c. di, 2013, NovaLogos).
Simonetta Bisi, Eva Pföstl (a cura)
Quasi umani.
I richiedenti asilo in Italia
Bordeaux, 2014
Un saggio sui profughi e sui richiedenti asilo che giungono in Italia, spesso dopo viaggi allucinanti e vivendo in
condizione miserevole la loro avventura italiana. Un lavoro
che unisce all’approccio scientifico (l’iter burocratico per
la cittadinanza, il quadro statistico dei profughi in Italia, la
normativa internazionale) una grande umanità, espressa nei
racconti di chi ha rischiato la propria vita per giungere nel
nostro Paese.
Simonetta Bisi, professore associato di Sociologia generale, insegna presso la Sapienza-Università di Roma. Ha
scritto numerose monografie e articoli sugli aspetti quantitativi e qualitativi dei fenomeni contemporanei. Per i tipi di
Bordeaux Edizioni ha curato, insieme a Eva Pföstl, Non solo
Balotelli. Le Seconde Generazioni in Italia (2013).
Eva Pföstl, ’60, già coordinatrice scientifica dell’Area
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
giuridico-economica dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio
V”, si occupa di diritto costituzionale comparato italiano ed
europeo, di diritto delle minoranze e di multiculturalismo.
Eugenia Ferragina (a cura)
Rapporto sulle economie del Mediterraneo, Edizione 2015
Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo ISSMCNR - il Mulino, 2015
Il “Rapporto sulle economie del Mediterraneo” giunge
quest’anno alla decima edizione. Pubblicazione originale
nel panorama italiano per il taglio sia economico sia politico dei saggi di cui si compone, oltre ad aggiornare lo stato
dei diversi ambiti d’interesse presi in esame, il Rapporto da
sempre propone linee interpretative, presenta fatti, offre dati
aggiornati, confermandosi strumento indispensabile per chi
deve cogliere le tendenze in atto. Anche questa edizione offre ai lettori uno sguardo ampio su quanto accade nell’area
euro-mediterranea, per coglierne mutamenti, crisi, prospettive e aspettative di sviluppo: flussi migratori, relazioni economiche, trasformazioni politiche, rivolte e speranze che hanno
caratterizzato gli ultimi dieci anni del processo di integrazione tra le due rive del Mediterraneo. Per comprendere meglio
il cammino e le trasformazioni che hanno segnato questo
decennio, il Rapporto 2015 propone all’interno dei diversi
capitoli una sintesi degli aspetti più interessanti e originali
trattati nelle edizioni precedenti.
Eugenia Ferragina è primo ricercatore presso l’Istituto di
Studi sulle So cietà del Mediterraneo del CNR e professore
a contratto di Economia e istituzioni dei paesi del Mediterraneo nell’Università degli Studi di Napoli «l’Orientale». Dal
2005 collabora al Rapporto sulle economie del Mediterraneo. Paolo Malanima insegna Storia economica nell’Università «Magna Graecia» di Catanzaro. Ha diretto fino al 2013
l’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo del CNR e
dal 2005 cura il Rapporto sulle economie del Mediterraneo.
Stefania Capogna
Scuola, Università, e-learning: un’analisi sociologica
Armando Editore, 2014
Il lavoro che si presenta è volutamente trasversale in
quanto si rivolge a quanti si avvicinano per la prima volta, e
spesso con una certa dose di disagio, alla Formazione a Distanza: studenti, educatori, formatori, insegnanti, tecnologi
e appassionati delle nuove tecnologie per l’apprendimento
informale e non formale. Ma anche dirigenti e decisori che si
trovano a progettare percorsi di cambiamento organizzativo
e formativo all’interno dei loro contesti di azione
Stefania Capogna, ricercatrice sociale, esperta di education e distance learning, counselor a orientamento filosofico,
si occupa da anni di sistemi educativi, formativi e occupazionali con riguardo al processo di costruzione di un sistema
formativo integrato e allo sviluppo di nuove metodologie di
insegnamento, anche in relazione alle ICT. Ha scritto molti saggi e contributi su riviste e opere collettanee sul tema
dell’educazione, dell’orientamento, della crescita personale
e dell’incorporazione delle nuove tecnologie nelle pratiche
didattiche. La sua ultima pubblicazione è A scuola di social
media (Roma, 2014).
Gianna Fregonara (a cura)
Spassionati.
Nuovi cittadini nella democrazia che verrà
Pisa University Press, 2015
Nutrire poca o nessuna passione per la vita pubblica, la
politica e le istituzioni potrebbe essere anche un vantaggio
per i giovani di oggi. ‘Spassionati’, e dunque capaci di maggior senso critico, saranno provvisti delle virtù necessarie
per potersi districare nella democrazia che verrà? A questa
domanda rispondono, da diversi punti di vista e di osservazione, i dodici intervistati in questo libro, dalla Presidente
della Camera Laura Boldrini all’imprenditore Oscar Farinetti. Interviste a: Giuliano Amato, Vittorino Andreoli, Corrado
Augias, Laura Boldrini, Emma Bonino, Domenico De Masi,
Oscar Farinetti, Beppe Severgnini, Paola Severino, Nadia
Urbinati, Luciano Violante, Amira Yahyaoui.
Gianna Fregonara, novarese, laureata in giurisprudenza,
lavora dal 1990 al “Corriere della Sera” prima come giornalista parlamentare, poi capo della redazione della cronaca di
Roma e ora responsabile del settore scuola e università.
Fabrizio Ghisellini
Spread arrosto con patate.
Dal mutuo casa ai Bot, le ricette per non rovinarvi con le
vostre mani
Fazi Editore, 2014
Come gestire i (pochi) risparmi di una vita? Una guida per
il cittadino che si trova in difficoltà di fronte alle scelte della vita quotidiana. Strutturato proprio come un ricettario, il
libro spiega passo dopo passo come adoperare al meglio le
proprie risorse economiche. I temi affrontati sono quelli più
comuni e dunque di maggior interesse: il mutuo (tasso fisso
o tasso variabile?), le obbligazioni, le azioni, le assicurazioni
e il risparmio gestito. Ogni argomento è analizzato attraverso
esempi concreti che aiutano il lettore a orientarsi e valutare
al meglio la propria situazione personale. Un manuale sintetico e comprensibile per non commettere fatali errori nel
mondo della finanza e dell’economia.
Fabrizio Ghisellini ha conseguito un Master in Economia
all’Università di Manchester e un PhD in Economia all’Università di Londra. Dopo essere stato responsabile delle operazioni finanziarie e del programma di investimenti del Comune di Roma, oggi è dirigente del Dipartimento del Tesoro.
Andrea Giansanti
Turismo, ambiente e territorio
Sinergie per uno sviluppo economico sostenibile
Lampi di stampa, 2014
Il concetto di sviluppo sostenibile rappresenta la base per
la progettazione e la gestione del presente e del futuro. Abbraccia preoccupazioni per la protezione ambientale, l’eguaglianza sociale e la qualità della vita, la diversità culturale e
un’economia dinamica e vitale, che offra a tutti lavoro e pro93
SCIENZE E RICERCHE | SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015
sperità: in questo senso, il turismo è un’attività che ha un impatto considerevole sullo sviluppo sostenibile. Lo sviluppo
sostenibile del turismo, e attraverso il turismo, è infatti una
delle sfide lanciate dall’Europa, principale meta di viaggi nel
mondo: sfida che l’Italia può raccogliere grazie alla fortunata
combinazione tra le risorse artistiche, culturali e ambientali,
e un territorio ricco di connotazioni naturalistiche che offrono un’ampia varietà di tipologie di destinazioni.
Andrea Giansanti è laureato con lode in Scienze Economiche e per anni si è dedicato alla professione di giornalista,
collaborando con testate di livello nazionale e ricoprendo
l’incarico di capo ufficio stampa per prestigiose organizzazioni. Per il lavoro svolto in occasione del Tavolo di Concertazione sulle Politiche Abitative indetto dal Ministero
delle Infrastrutture nella XV legislatura, ha vinto nel 2008 il
premio nazionale di giornalismo “L’Addetto Stampa dell’anno”. Grande appassionato di sport, in particolare del podismo
- è anche istruttore federale di atletica leggera -, è dirigente
nazionale dell’Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti). Ha ottenuto diversi riconoscimenti giornalistici e letterari, e oggi
insegna materie economiche ed effettua consulenze in ambito imprenditoriale e istituzionale.
Manuela Pistilli
Paolo Volponi.
Uno scrittore dirigente alla Olivetti di Ivrea
Aras Edizioni 2014
Paolo Volponi (Urbino 1924- Ancona 1994) è stato un
grande poeta e romanziere, nel quale coesistevano felicemente i due aspetti di scrittore e manager, per il quale, pur
amando la letteratura, sono state indispensabili proprio la
concreta realtà del lavoro e le connesse ideologie. Se la sua
grandezza letteraria è stata un’evidenza, il suo impegno in
prima persona nell’industria, rispondendo alla chiamata di
Adriano Olivetti, lo ha reso per sempre un uomo sensibilmente coinvolto nelle vicende del mondo dell’impresa. Volponi ha lavorato alla Olivetti dal 1956 al 1971, proprio in
quella straordinaria stagione, a partire dagli anni Cinquanta,
durante la quale l’azienda di Ivrea fu il punto d’incontro per
molti intellettuali provenienti dall’Italia e dall’estero.
Manuela Pistilli è nata e risiede a Giulianova (Te). Dopo
la maturità classica, si è laureata in Lettere Classiche con
110 e lode presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e ivi ha conseguito
poi il diploma di master in Narratologia & Media presso la
Facoltà di Sociologia. Nel 2005 ha svolto presso l’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea un’attività di ricerca
documentaria di inediti sull’opera di Paolo Volponi. Ha presentato i risultati di tale ricerca con un intervento dal titolo
Qualcosa di inedito su Paolo Volponi in una conferenza in
occasione del più importante evento organizzato dall’Archivio Storico Olivetti, la “Fiera della Parola”.
Fiorenza Deriu
Violenza di genere a approccio delle capacità.
III Rapporto dell’Osservatorio sulle donne vittime di violenza
della Provincia di Roma
94
Edizioni Nuova Cultura, 2014
Nel corso dell’attività di coordinamento dell’Osservatorio sulle donne vittime di violenza della Provincia di Roma,
svolta dall’autrice negli ultimi dieci anni, i vissuti delle donne accolte dai centri e servizi della rete Solidea, i loro percorsi di conquista di nuovi spazi di realizzazione, il costante
impegno di tutti gli attori coinvolti nel lavoro di prevenzione
e contrasto del fenomeno hanno suscitato una serie di interrogativi sulla riconducibilità di questi interventi all’approccio seniano delle capacità. La riflessione proposta in questo
libro, si sviluppa lungo due direttrici principali, variamente
intrecciate tra loro: la giustificazione teorica del percorso di
uscita dalla violenza, riconducibile al concetto di capacità
seniano e di capacità centrali della Nussbaum; la giustificazione empirica, fondata sull’esperienza maturata negli ultimi
dieci anni da Solidea nella costruzione di una risposta istituzionale a regia pubblica al fenomeno della violenza, attraverso un intenso lavoro di rete che ha consentito alle donne di
conquistare spazi di libertà e di realizzazione.
Fiorenza Deriu. Ricercatrice del Dipartimento di Scienze statistiche dell’Università degli Studi “La Sapienza”, insegna nel Corso di laurea magistrale in Scienze statistiche
demografiche ed economiche. È docente del Master universitario in “Fonti, metodi e strumenti per la ricerca sociale” e
di quello in “Gender Equality and Diversity Management”
della Fondazione Giacomo Brodolini Learning. È autrice di
numerosi articoli e volumi sui temi delle politiche abitative,
dell’invecchiamento attivo e sulla condizione femminile. Su
questo ultimo tema ha pubblicato nel 2011 il volume Contro
la violenza. I rapporto dell’Osservatorio sulle donne vittime
di violenza e i loro Bambini edito da Franco Angeli e, nel
2007, con lo stesso editore, insieme a Giovanni B. Sgritta,
“Discriminazione e violenza contro le donne: conoscenza e
prevenzione. È membro dell’Editorial Board della “International Review of Sociology”,è Associate editor della rivista
“Genus”.
SPECIALE • PREMIO NAZIONALE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA 2015 | SCIENZE E RICERCHE
Premio Nazionale
di Divulgazione Scientifica 2015
Tutti gli articoli e gli autori partecipanti
(in ordine alfabetico del primo autore)
Area A
Scienze matematiche, fisiche,
chimiche e della terra
Franco Bagnoli, Bursting money bins, the ice and water
structure, in Europhysics news 46/3, 2015
Franco Bagnoli, Sinking with the Titanic, in Europhysics
News 46/2, 2015
Gabriella Bernardi, Alberto Vecchiato, Beatrice Bucciarelli, Astronomi Pastori, 2500 anni prima dell’ESO, in Le
Stelle n. 139, 2015
Luigi Borzacchini, Le radici concettuali del computer, in
Mondo digitale, aprile 2015
Elisa Buson, Padre microchip a caccia della coscienza
dell’universo. Faggin, un’equazione può descriverla, Ansa,
18 maggio 2015
Elisa Buson, Scoperto primo dinosauro nuotatore, era re
dei predatori. Importante contributo Italia, scheletro stampato in 3D, Ansa, 11 settembre 2014
Elisa Buson, Un ‘MasterChef’ per riconoscere i sosia della
Terra. Fondamentale anche la presenza di antichissimi oceani, Ansa, 5 gennaio 2015
Luca Calatroni, MatemaGica e Image Processing: istruzioni per l’uso, in informa.airicerca.org, 20 novembre 2014
Walter Caputo, Sotto la lente logica di Gabriele Lolli, in
www.gravita-zero.org, 24 aprile 2015
Marianna Cerasuolo, Debora Paris, Fabio A. Iannotti, Dominique Melck, Roberta Verde, Enrico Mazzarella, Andrea
Motta, and Alessia Ligresti, Neuroendocrine Transdifferentiation in Human Prostate Cancer Cells: An