04D-RLV_relazione linee vita - Comune di Venezia

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04D-RLV_relazione linee vita - Comune di Venezia
Berro & Sartori ingegneria S.r.l.
REGIONE VENETO
Delibera della Giunta Regionale n. 2774 del 22 settembre 2009 “Istruzioni tecniche sulle misure
preventive e protettive da predisporre negli edifici per l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori di
manutenzione in quota in condizioni di sicurezza”.
(Art. 79 bis L.R. 61/85)
REL AZ IONE TE CN IC A IL L US TRA T IV A
Si analizzano di seguito le misure preventive e protettive adottate che consentano, anche nella
successiva fase di manutenzione, l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori in quota in
condizioni di sicurezza, come da art. 79 bis della L.R. 61/85, da D.G.R. Veneta n. 2774 del
22/09/2009 e da D.G.R. Veneta n. 97 del 31/01/2012.
Tipologia intervento
Riqualificazione dell’area DEC in via Torino n.113, a Mestre e realizzazione
di un edificio ad uso residenziale, commerciale e direzionale
Fabbricato posto in via
Comune
Torino
Venezia Loc. Mestre
n.
Cap
30030
Prov
113
VE
Destinazione dell’immobile:
residenziale
industriale e artigianale
commerciale
direzionali
turistico - ricettive
commerciale all’ingrosso e depositi
agricola e funzioni connesse
di servizio
altro
L’intervento rientra nei casi previsti dall’art.90, c.3 o c .4 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.
(obbligo di nomina del Coordinatore alla Sicurezza in fase di
Progettazione/Esecuzione)
La redazione dell’elaborato tecnico è affidata a
Coordinatore alla Sicurezza (art.90, c.3 ,c .4 del D.Lgs.81/08 e s.m.i. )
Progettista (Dgr Veneto n. 97/2012)
si
no
Berro & Sartori ingegneria S.r.l.
1. ED IFIC IO 1 - D ESCRIZION E DELLA COPERTURA
L’area oggetto dell’intervento di progettazione riguarda:
Totalmente la copertura dell’immobile
Parzialmente la copertura dell’immobile (Evidenziare chiaramente nei grafici la porzione dove non si
interviene)
Tipologia della copertura
piana
a volta
a falda
a shed
altro
Calpestabilità della copertura
totalmente calpestabile
parzialmente calpestabile
totalmente non calpestabile
Pendenze presenti in copertura
Orizzontale/Sub-Orizzontale 0% < P< 15%
Inclinata 15% < P< 50%
Fortemente inclinata P> 50%
Struttura della copertura:
latero-cemento
lignea
metallica
altro: cls – soletta piena
Presenza in copertura di: (Evidenziare nei grafici i dispositivi presenti)
Linee elettriche non protette a distanza non regolamentare (art. 117 e All. IX Dlgs. 81/08)
Impianti tecnologici sulla copertura (pannelli fotovoltaici, pannelli solari, impianti di condizionamento e
simili)
Dislivelli tra falde contigue
superfici non praticabili (quali finestre a tetto, lucernari. pannelli solari e simili)
Altro camini, sfiati, antenne
Descrizione/note:
Il fabbricato oggetto di intervento si compone di più corpi di fabbrica aggregati, caratterizzati da coperture
piane, protette da parapetti permanenti che si integrano nella progettaione.
COPERTURA RESIDENZE:
Copertura idonea al transito, ad eccezione delle aree non praticabili in corrispondenza dei pannelli solari e
fotovoltaici Il solaio di copertura è caratterizzato da una soletta monolitica in c.a e sovrastante tetto
giardino che offre una buona resistenza allo scivolamento.
COPERTURA UFFICI:
Copertura idonea al transito, ad eccezione delle aree non praticabili in corrispondenza dei pannelli solari e
fotovoltaici Il solaio di copertura è caratterizzato da una soletta monolitica in c.a e sovrastante tetto
giardino che offre una buona resistenza allo scivolamento.
PIAZZA:
Copertura idonea al transito, Solaio di copertura è caratterizzato da una soletta monolitica in c.a e
sovrastante tetto giardino che offre una buona resistenza allo scivolamento.
Berro & Sartori ingegneria S.r.l.
2. D ESCR IZION E D EL PERCOR SO D I ACC ESSO ALLA COPERTURA
Interno
Esterno
PERCORSO PERMANENTE
Scala fissa a gradini
Scala retrattile
corridoi (Largh. Min 100 cm
___________________
Scala fissa a pioli
Scala portatile
passerelle/ Andatoie
___________________
Descrizione/note:
L’accesso alle coperture dell’edificio residenziale avviene attraverso percorsi permanenti, attraverso la
prosecuzione di uno dei vani scala.
PERCORSO NON PERMANENTE
Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili percorsi di tipo permanente:
Tipo di percorso provvisorio previsto in sostituzione:
Descrizione e dimensioni degli spazi per ospitare le soluzioni prescelte:
-
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3. D ESCR IZION E D ELL’ ACC ESSO A LLA COPERTURA
dimensioni m.70 x 90
quantità n°
dimensioni m.
x
dimensioni minime: lato minore libero di almeno 0,70 metri e comunque di superficie non
inferiore a 0,5 m2
dimensioni m.120 x 210
Apertura verticale
quantità n°
1
dimensioni m.
x
larghezza minima 0,70 metri – altezza minima 1,20 metri
Apertura orizzontale o inclinata
interno
Ancoraggi Uni EN 795
esterno
Parapetti
Linee di ancoraggio
Altro
__________________________
ACCESSO PERMANENTE
Descrizione/note:
L’accesso alla copertura è sempre di tipo permanente.
ACCESSO NON PERMANENTE
Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili accessi di tipo permanente:
Tipo di accesso provvisorio previsto in sostituzione:
-
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4.
TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI SULLE COPERTURE
ELEMENTI PROTETTIVI PERMANENTI
Reti di sicurezza
Linee di ancoraggio flessibili orizzontali (UNI EN 795 classe C)
Parapetti
Linee di ancoraggio rigide orizzontali (UNI EN 795 classe D)
Linee di ancoraggio rigide verticali/inclinate (UNI EN 353-1)
Linee di ancoraggio flessibili verticali/inclinate (UNI EN 353-2)
Ganci di sicurezza da tetto
(UNI EN 517 tipo A e B)
Dispositivi di ancoraggio puntuali
(UNI EN 795 classe A1-A2)
ELEMENTI PROTETTIVI NON PERMANENTI
Motivazioni in base alle quali non sono realizzabili dispositivi o apprestamenti di tipo permanente:
Tipo di soluzioni provvisorie previste in sostituzione:
Linee di ancoraggio flessibili orizzontali temporanee (UNI EN 795 classe C)
Linee di ancoraggio flessibili verticali/inclinate (UNI EN 353-1)
Dispositivi di ancoraggio a corpo morto
(UNI EN 795 classe E)
5.
Reti di sicurezza
Parapetti
D PI necessari
Imbracatura
(UNI EN 361)
Cordini Lmax. 2,00 m
Assorbitori di Energia
(UNI EN 355)
Doppio Cordino Lmax. 4,50
Dispositivo anticaduta Retrattile
(UNI EN 360)
Connettori (moschettoni)
Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2)
(UNI EN 354)
(UNI EN 354)
(UNI EN 363)
Kit di emergenza per recupero persone
Modalità di transito in copertura:
Transito consentito mediante dispositivo anticaduta retrattile, agganciato permanentemente a linea di vita;
nelle sole coperture dei locali tecnici aree a rischio specifico, l’operatore rimanendo assicurato al sistema di
protezione, dovrà provvedere all'ancoraggio supplementare del cordino (lunghezza max 2,00 m) ai punti di
trattenuta previsti in prossimità dei bordi della copertura.
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6.
Valutazioni
Valutazione del rischio caduta:
Arresto caduta: Spazio minimo di caduta dalla copertura ammesso > 3.50
Trattenuta (caduta impossibile per la presenza di sistemi e procedure che impediscono, correttamente
utilizzati, il raggiungimento di aree a rischio)
Valutazione misure di emergenza per il recupero in caso di caduta:
Area raggiungibile da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti)
Area non raggiungibile da parte di pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30
minuti) è pertanto necessario un piano di emergenza da parte degli operatori prima di accedere alla copertura
7.
La vo ri i n p aret e
Si prevede il montaggio di idoneo ponteggio di facciata che sarà ancorato secondo la normativa tecnica e
senza deturpare l’estetica della facciata stessa. L’opera provvisionale avrà un parapetto di almeno 120 cm oltre
l’ultimo impalcato o il piano di gronda dell’edificio.
La zona sottostante la lavorazione e di possibile passaggio di persone sarà interclusa a terra con idonea
segnaletica.
Elaborati grafici ALLEGATI
n. 1 tavole
in cui risultano indicate:
1. Dimensionamento e ubicazione dei percorsi, degli accessi e degli elementi protettivi per il transito e l’esecuzionei de
lavori in copertura, con relativa legenda
2. Posizionamento dei dispositivi protettivi permanenti
3. Altezze libere di caduta
4. Dimensionamento di accessi e percorsi
ATTESTAZIONE DI CONFORMITA’
Il sottoscritto
Coordinatore
Progettista attesta la conformità del progetto alle misure
preventive e protettive indicate nell’allegato B della Dgr Veneto n. 97 del 31/01/2012 (Istruzioni
tecniche relative alle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l’accesso, il
transito e l’esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza).
Il tecnico incaricato
Pianiga, lì 30/04/2015
ing.Andrea Berro
Berro & Sartori ingegneria S.r.l.
Introduzione
Il Quaderno Tecnico fa riferimento alla legislazione tecnica attualmente in vigore e principalmente:
x D.Lgs. n°81 del 9 aprile 2008
x UNI-EN 795
x UNI-EN 365-2005
x Regolamenti Regionali
La presente relazione viene redatta in osservanza a quanto disposto dalla Regione Veneto con
Deliberazione della Giunta Regionale N. 97 del 31 gennaio 2012
pubblicata nel Bur n. 15 del
21/02/2012 recante “Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici
per l’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza”.
Viene così predisposto un progetto di massima, che dovrà essere verificato dal progettista strutturista o
chi per esso, al fine di garantire che qualsiasi intervento di futura manutenzione in quota dell’edificio
venga eseguito da addetti in condizione di sicurezza (con riferimento al rischio di caduta dall’alto).
Descrizione
1. PREMESSA.
L’area interessata all’intervento di progetto si trova in Comune di Venezia, su terreno catastalmente
censito al Fg. 19° Mappale 569 , accessibile da sud dalla strada comunale di via Torino n.113.
2. DESCRIZIONE SOMMARIA DEL COMPLESSO EDILIZIO ESISTENTE.
Il progetto presentato si pone l’obbiettivo di disegnare una differente qualità insediativa e di rigenerare
uno spazio ora ridotto a mero tessuto funzionale, mantenendo comunque inalterate le relazioni urbane
che intercorrono con le altre funzioni ivi presenti. L’idea progettuale nasce immaginando un basamento
che mantenga la forza dell’attuale volume costruito, staccandosi però dall’esistente con le funzioni di
servizio, rimessaggio barche e parcheggio privato.
Al di sopra di tale basamento si sviluppano due volumi separati sia a livello architettonico che funzionale:
una torre residenziale e un blocco direzionale separate da un’area verde comune.
L’architettura della torre residenziale, che inclina verso Sud Est il suo asse verticale in modo da ridurre la
monumentalità e assertività del volume affacciandosi verso il Canale Salso, si caratterizza per un’eterea
facciata che svolge le funzione di una “serra” bioclimatica, una sorta di spazio filtro tra l’intimità degli
ambienti residenziali e lo spazio esterno. Oltre a definire delle ampie e vivibili logge, il volume in aggetto,
rivestito da ante scorrevoli vetrate, assieme alle piante rampicanti appese, assolve al prezioso compito di
regolare la temperatura interna delle abitazioni in modo da ridurre sostanzialmente l’apporto energetico
esterno durante la stagione fredda.
Il blocco direzionale si differenzia per la sua spiccata massività volumetrica: un edificio simmetrico,
formato da due blocchi sfalsati collegati da un grande patio aperto centrale, posizionato sul sedime
prefissato all’interno di un volume definito.
Caratteristiche tecniche
La linea vita in copertura deve essere realizzata come segue:
x
n° 2 pali omnidirezionali classe A1 in acciaio zincato a caldo, costituito da:
- piastra e contropiastra di base in acciaio zincato a caldo di dimensioni 150 x 250 mm, spessore
10 mm, con 8 fori Ø14 mm per fissaggio alla struttura portante (colmo) con viti e bulloni idonee o
tasselli + chimico;
- asta verticale in acciaio zincato a caldo di dimensioni 80 x 80 mm, spessore 5 mm, altezza 350
mm saldata al centro della piastra di base, completa da n° 2 piatti trapezoidali in acciaio zincato
a caldo, spessore 5 mm, aventi le seguenti dimensioni B=85 mm, b=50 mm, H=200 mm, e 2
piatti triangolari in acciaio zincato a caldo, spessore 5 mm, aventi le seguenti dimensioni: B=235
mm, H=200 mm, o caratteristiche tali da non comprometterne la stabilita ed il regolare esercizio;
- n°1 golfare ellissoidale per il fissaggio del tenditore in acciaio zincato M14 e dell’assorbitore in
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x
x
x
acciaio al carbonio ad alta resistenza montato su testa girevole;
- n° 1 tappo superiore in acciaio zincato;
n° 12 ganci di ancoraggio di sicurezza da installare in prossimità del punto di sbarco nella copertura
ed a seguire lungo il percorso fino al raggiungimento dei pali collocati sul colmo;
n° 1 tabella di segnalazione linea di vita;
fascicolo d’uso e montaggio contenente copia del “CERTIFICATO DI COLLAUDO”.
La strumentazione dovrà essere adatta per il montaggio su strutture in legno / calcestruzzo / acciaio.
Rimarrà a cura dell’installatore adatto/esperto la stesura del verbale con indicati gli elementi e il
materiale di fissaggio, la foto documentazione delle condizioni di montaggio e la documentazione delle
omologazioni di fissaggio di sottofondo.
La messa in sicurezza dell’operaio alla Linea Vita dovrà avvenire sempre tramite DPI (dispositivo di
protezione individuale) secondo le normative in vigore.
Il montaggio e l’uso del dispositivo di sicurezza è ammesso soltanto dopo che il montatore e l’utente
hanno letto le istruzioni per l’installazione e l’uso nella rispettiva lingua nazionale.
Requisiti per l’utilizzo di scale in appoggio.
Prima di iniziare una qualsiasi attività è necessario controllare quanto segue:
• Nessun elemento della scala (gradini/pioli, dispositivi di blocco, superfici antiscivolo, ecc.) deve
essere mancante.
• Le scale non devono presentare segni di deterioramento.
• Tutti gli elementi, come ad esempio i montanti, i gradini, i dispositivi di blocco, le cerniere, ecc., non
devono essere danneggiati. Gli innesti delle scale ad elementi innestati e delle staffe di
scorrimento e aggancio delle scale sfilo devono essere efficienti. Saldature e incastri devo no
risultare integri. Ammaccature, fessurazioni, spaccature, piegature e ampi giochi fra i vari elementi,
possono essere fonte di pericoli. Se ci sono danni agli elementi strutturali, la scala non deve
essere né utilizzata e né riparata.
• Piedini di gomma o di plastica antislittamento (zoccoli) siano inseriti correttamente nella loro sede
alla base dei montanti. Se mancanti o deteriorati, rimpiazzarli con quelli nuovi, i quali sono reperibili
dal rivenditore.
• l gradini devono essere puliti, asciutti ed esenti da olii, da grassi e da vernici fresche.
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Comportamenti con la scala in appoggio
Per evitare cadute dall'alto è necessario attenersi a quanto segue:
x
-
x
x
x
x
x
x
x
x
Controllare che non ci siano pericoli potenziali nella zona di attività,
sia in alto vicino al luogo di lavoro che nelle immediate vicinanze.
Ad esempio:
non usare la scala vicino a porte o finestre, a meno che non sono state prese
precauzioni che consentono la loro chiusura;
non collocare la scala in prossimità di zone, ove la salita su di essa produrrebbe un
rischio di caduta dall'alto (prospiciente a zone di vuoto senza opportuni ripari o
protezioni: balconi, pianerottoli, ecc.); non usare le scale metalliche in adiacenze di linee
elettriche; valutare se la presenza di altri lavori possa avere interferenze pericolose
(quali, ad esempio, posizionare la scala nelle
immediate vicinanze di un'area
interessata al sollevamento dei carichi, ecc.);
lo spazio davanti e ai lati della scala deve essere libero da ogni ostacolo;
quando necessario, l'area di lavoro in prossimità della scala, deve essere protetta da
barriere;
disporre di una sufficiente illuminazione ambientale.
Fig.02 -Scale in appoggio
-
Il lavoratore che deve salire/scendere sulla scala deve indossare
adeguato abbigliamento e idonei Dispositivi di Protezione
Individuale (DPI) sulla base della effettuata valutazione dei rischi.
Ad esempio:
- utilizzare calzature ad uso professionale atte a garantire
una perfetta stabilità e posizionamento;
- non salire/scendere sulla scala con abbigliamento
inadatto, ad esempio con
lacci che possano impigliarsi o finire sotto le scarpe;
Non usare' la scala in ambiente aperto quando ci sono avverse condizioni atmosferiche (vento,
pioggia, formazione di ghiaccio al suolo, ecc.).
La sommità della scala deve appoggiare in modo sicuro (ad esempio evitare vetrate, canali di
gronda, funi tese, ecc.);
Assicurarsi che la scala sia sistemata e vincolata in modo che
siano evitati sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti,
oscillazioni o inflessioni accentuate. Qualora non sia attuabile
l'adozione delle misure sopradette, la scala deve essere
trattenuta al piede da un'altra persona;
La scala in appoggio usata per l'accesso dovrà essere tale
da sporgere per almeno 1 metro oltre il livello di accesso, a
meno che altri dispositivi garantiscono una presa sicura (fig.
2).
Controllane il peso massimo (portata) ammesso sulla scala;
Fig.02
Non predisporre la scala come piattaforma di lavoro o
passerella su cui salire/scendere;
Nell'uso della scala semplice in appoggio occorre dare un
piede adeguato in relazione alla lunghezza della scala
montata, alla natura del terreno su cui posa ed alle varie
circostanze del lavoro, (per "piede" si intende la distanza fra la base dei montanti e la verticale
passante per il punto di appoggio della scala).
Appoggiare Ia scala al muro e posizionarla inclinata, con l'angolo consentito del fabbricante se a pioli e,
per quelle a gradini in maniera tale che il gradino sia parallelo al suolo (orizzontale).
In generale appoggiare la scala al muro con un angolo rispetto al suolo compreso tra i 65° e i 75° se a
pioli, compreso tra 60° e i 70° se agradini e, comunque sempre secondo le istruzioni fornite dal
fabbricante. Approssimativamente, si può considerare che l'appoggio della sommità della scala al muro,
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deve essere ad una altezza dal suolo pari a 4 volte la distanza della base della scala (figg. 03, 04 e
05 ).
Fig. 03 - Corretta posizione della scala in
appoggio
Fig. 04 - Un modo approssimato di verifica della
corretta inclinazione della scala in
appoggio
Fig. 05 - Effetto di una non corretta posizione di una scala in appoggio
Tutto il materiale è realizzato in acciaio zincato naturale, acciaio zincato e rivestito in 3 colori, oppure
acciaio inox qualità 1.4301 IIA
ATTENZIONE: Devono essere verificati tutti gli elementi portanti che hanno il compito di fissare i supporti
alle strutture di destinazione dell’installazione e che siano concepiti per resistere alle forze alla quale
sono sottoposti al momento in cui avviene la caduta (EN 795).