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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 >Fabriano Fabriano-Matelica euro 1,20 7 >Matelica 15 n. 34 Anno CIV 19 settembre 2015 >Sport Polizia e Finanza: nuova casa Gli affreschi del Podestà da tutelare Tutti a tifare per la nostra bellezza! Un po' di ritmica fabrianese alle Olimpiadi! L S L L 'edificio di viale Zonghi (ex Tribunale ed ex scuola Fermi) ospiterà una vera e propria "Cittadella della Giustizia". otto il voltone del Palazzo è raffigurato un ciclo cavalleresco di grande significato, risalente al XIII secolo, ormai a brandelli. Uno scatto di umanità Raramente in questi anni mi sono permesso di affrontare consecutivamente lo stesso argomento“ in prima pagina. Ma ritorno volentieri sulla vicenda immigrati, perché l’evolversi della storia porta inevitabilmente a registrare scenari diversi, frammenti sorprendenti, richiami nuovi. Gli striscioni colpiscono: Refugees Welcome! (Benvenuti profughi!) e non sono sulla facciata del Bundestag o di qualche ufficio governativo. Li abbiamo visti negli stadi di calcio tedeschi. Molti dicono che accogliere i profughi siriani sia un dovere morale. Sicuramente. Tuttavia, prima di questo è una grande opportunità, un'occasione per scoprire se stessi. Perché l'Europa recuperi energie nel compito sempre presente di ricominciare. Un approccio mutato, uno scatto di umanità, frutto forse di sentimentalismo, ma anche di un ritrovato spirito di amore per la realtà contingente. Ciò è sufficientemente chiaro a Cristina, una berlinese che ha accolto in casa un siriano. “Siamo felici di avere nella nostra casa un nuovo inquilino. Stiamo imparando molto”, dice a un giornalista della radio. A Berlino, la società civile si è organizzata prima delle autorità politiche, prima delle istituzioni europee. Questa crisi migratoria, la più grande dopo la seconda guerra mondiale, sembra essersi trasformata in un grande scossa che ha svegliato una parte dell'Europa. Circa 270mila immigrati illegali sono arrivati dall'inizio dell'anno. La Grecia è diventata il grande punto di entrata per chi fugge dalla guerra in Siria attraverso la Turchia. Le scene di dolore e sofferenza messe in luce dai media durante tutto l'inverno, la situazione nella stazione ferroviaria di Budapest, l'annegamento del piccolo Aylan e di suo fratello hanno provocato una mobilitazione nell'opinione pubblica. I capi di Stato e di governo europei hanno sul loro tavolo la proposta di accogliere non più 40mila rifugiati, cifra avanzata da Bruxelles lo scorso maggio, bensì 160mila. L'Onu dice che il numero deve aumentare a 200mila. L'Unione Europea, che ha dimostrato una vergognosa incapacità politica nell'affrontare la crisi greca e quella delle banche, davanti a questo grande problema ha l'occasione per dimostrare di saper essere all'altezza delle circostanze. Eccola l’occasione del riscatto. Alla ripartizione di rifugiati per quote si oppone il gruppo dei Paesi dell'Est, con in primo piano Polonia e Ungheria, i Paesi cioè che, negli anni 90, ottennero i maggiori benefici dalla generosità europea. Budapest si è trasformata nella capitale della paura. Ma il timore dell'invasione non ha alcun fondamento. (...) (Segue a pagina 2) Il Vescovo Giancarlo Vecerrica con don Marco Strona nel giorno della sua ordinazione sacerdotale il 12 settembre scorso (Foto Massimo Arteconi) a ventenne matelicese Ilenia Bravetti tra le finaliste dell'atto conclusivo di Miss Italia, in diretta domenica 20 settembre su La7. 25 a ginnasta Martina Centofanti, grazie ai risultati ottenuti con le azzurre ai Mondiali di Stoccarda, si qualifica per Rio 2016. L a Chiesa locale è in fermento. La Novena della Madonna del Buon Gesù, la festività dell’8 settembre con l’arrivo del Cardinale Menichelli e l’inaugurazione del Museo Diocesano. A distanza di qualche giorno l’ordinazione di un nuovo sacerdote: don Marco Strona. Al di là delle solenni cerimonie e delle partecipazioni di popolo, resta il messaggio del Vescovo Vecerrica che rimette a tema il cammino dell’anno pastorale, incentrato sulla misericordia, seguendo l’indicazione del Papa con il Giubileo che partirà a dicembre. L'abbraccio della Chiesa Servizi a pag. 3 di Marco Antonini Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 16/09/15 10.59 2 >EDITORIALI< Il nemico comune è l'Isis D di STEFANO COSTALLI opo la decisione del governo russo di incrementare il sostegno militare al regime di Assad nella guerra civile siriana, molti hanno temuto che la “terza guerra mondiale a pezzi” citata da Papa Francesco si stesse per realizzare. In realtà, la mossa di Putin questa volta non necessariamente peggiora lo scenario. Anzi, per quanto nasca dal preciso interesse strategico di mantenere la base navale di Tartus in territorio siriano e dalla volontà di riaffermare un ruolo politico e militare globale per la Russia, Putin ha dimostrato già in passato di avere sulla Siria una visione più chiara di molti leader occidentali. Proviamo a mettere qualche punto fermo nella complicata vicenda siriana. La prima cosa da tenere presente è che la situazione attuale è veramente molto complessa, quasi irrisolvibile. Molti sono gli attori che con politiche miopi o scellerate hanno contribuito a mettere in scena la tragedia. Prima di tutto Assad, che governando con la violenza ed escludendo dall’accesso al potere interi gruppi sociali, ne ha alimentato il risentimento e l’indignazione, spingendoli verso la mobilitazione armata. Sbaglia dunque chi adesso vede nel dittatore di Damasco un salvatore della patria. Sbaglia anche chi si lamenta del fatto che Papa Francesco e Putin convinsero Stati Uniti, Gran Bretagna L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 e Francia a non bombardare la Siria nel 2011, all’inizio della rivolta contro il regime di Assad. Una letteratura consolidata e la storia recente dimostrano che quel tipo d’intervento aumenta il livello di violenza senza condurre a una soluzione politica stabile sul terreno. Basta vedere cosa hanno ottenuto le stesse tre potenze in Libia per rendersene conto. Se non bombardare allora era giusto, c’erano però altre cose da fare nel frattempo per evitare di giungere alla situazione attuale. Soprattutto, era necessario portare avanti una forte azione diplomatica su più fronti, possibilmente in sede Onu, così che tutta la comunità internazionale e l’opinione pubblica mondiale si concentrassero sul conflitto siriano, che rischia di cambiare faccia per sempre al Medio Oriente. Si doveva impedire una buona volta alle monarchie del Golfo di fare il doppio gioco, finanziando e sostenendo l’Isis per affermare l’egemonia sunnita in Medio Oriente in funzione anti-iraniana. Era necessario pretendere che la Turchia impedisse il copioso afflusso di combattenti provenienti dall’Europa e che si impegnasse sinceramente per combattere il nascente califfato, invece di cogliere l’occasione per organizzare l’ennesima campagna contro i curdi. Era imperativo evitare l’internazionalizzazione del conflitto ed esercitare ogni pressione su Assad perché accettasse una soluzione negoziata. Su questo, Europa, Stati Uniti, Russia e Iran avrebbero dovuto impegnarsi insieme. Tutto ciò non è avvenuto e adesso ci troviamo in una situazione di stallo che è già costata centinaia di migliaia di vittime e milioni di profughi, di cui solo una minoranza è giunta finora in Europa perché la maggior parte è ancora in Libano e Giordania. L’Isis ha di fatto cambiato i confini del Medio Oriente, è presente in Libia, stringe alleanze con Boko Haram in Nigeria, mira in prospettiva a destabilizzare l’Egitto. In questo grande intreccio in cui gli attori locali sono spesso cinici e spietati, mentre quelli esterni sono miopi o con interessi inconfessabili, è molto difficile muoversi. Come la Germania nazista, l’Isis è mosso da un’ideologia che lo spinge in una lotta all’ultimo sangue. La Siria ha bisogno di recuperare una struttura statale, ma Assad ormai è compromesso e nessuno dei gruppi ribelli non-jihadisti (ammesso che ne rimangano) ha la forza di porsi come alternativa. Si potrebbe pensare a un passaggio di consegne concordato con una figura meno compromessa e aprendo il regime a un maggiore pluralismo, ma servirebbe lo sforzo diplomatico che finora non c’è stato, in condizioni peggiori e con un notevole coinvolgimento anche a livello militare. L’alternativa è rassegnarsi a un Medio Oriente modificato con la forza, sperando di non dover organizzare in futuro la “terza guerra mondiale unificata”. Anche in quest’ottica, rimane urgente fare ogni sforzo per riportare l’ordine almeno in Libia. Uno scatto di umanità (...) L'Europa è la regione del mondo che ha accolto meno rifugiati. Siamo 500 milioni di persone. Abbiamo saputo risolvere i problemi quando negli anni ‘90 arrivarono quelli che scappavano dalla guerra nei Balcani. La Francia dopo la guerra del Vietnam accolse 100mila rifugiati. L'incapacità di accogliere è molto più antropologica che economica o sociale, perché percepiamo chi arriva come una minaccia. E' il sintomo più evidente della debolezza di quelle certezze che permisero all'Europa di sollevarsi dalle ceneri della seconda guerra mondiale. Viviamo come se le conquiste del benessere o della democrazia fossero una proprietà che porta grandi rendite, ma che non ha bisogno di essere coltivata e curata. Questa sciagurata identità, che frequentemente domina in Europa, è ciò che rende più problematica l'integrazione. Non si può neppure affermare, come fanno alcuni liberali, che la soluzione stia nel dare adeguato lavoro a quelli che arrivano. No, non tutto è economia. Anche in questa circostanza siamo di fronte ad un’interessante sfida, forse la più decisiva. L'integrazione ci obbliga a rispondere a domande elementari che siamo soliti dimenticare: In cosa crediamo? Cosa consideriamo fondamento della nostra democrazia? Cosa offriamo come ideale di vita in comune a musulmani – in gran parte con un livello di formazione più che accettabile – che non vogliono rinunciare alla loro fede e che fino a ieri vivevano in un Paese relativamente prospero? Essere europei è, in grande misura, essere romani. Roma non difese mai ciò che le era proprio come il necessariamente buono, né difese la purezza del sangue. Fu sempre disposta a ricominciare, a imparare dal diverso, a riconquistare l'eredità classica. Cristina e i volontari tedeschi, forse inconsciamente, affermano un'esperienza che ha fatto dell'Europa ciò che è: l'esperienza dell'accoglienza dell'altro come un bene. Abbiamo iniziato l'anno colpiti dagli attentati contro la redazione di Charlie Hebdo e abbiamo reagito allora storditi, difendendo una libertà di espressione astratta che colpiva la sensibilità di chi era diverso. In questo mese post estivo ci sentiamo ostili di fronte al giusto che soffre. E' una posizione che, malgrado le nostre paure, non ci fa più umani. Anzi, rischia di farci scivolare un po’ indietro. E non capaci di continuare ad essere portatori di una novità rivoluzionaria e di una radice storica millenaria che è di esempio per ogni popolo e civiltà. Diritti dei figli: tesoro da custodire S di ADELE GIOIA ul “Corsera” dell’11 settembre la senatrice Manuela Repetti del Gruppo Misto scrive: “Sui minori è sempre difficile legiferare perché è altrettanto difficile capire quale sia il loro vero interesse”. Il dubbio conduce la senatrice a scrivere: “mentirei se non ammettessi che spesso mi domando se la famiglia cosiddetta naturale sia davvero la migliore per educare i figli”. Non intendo commentare l’affermazione e le ragioni che l’hanno prodotta, posso solo affermare con assoluta certezza che la mia lunga esperienza nella scuola mi ha sempre dimostrato che gli alunni migliori, non solo dal punto di vista del profitto scolastico, sono Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini 02 editoriali.indd 2 quelli che hanno alle spalle una famiglia unita. Auspicare famiglie unite come terreno fecondo per la nascita e la crescita armonica dei figli, non può essere giudicato come “un cattolicesimo controriformista mescolatosi nel tempo con l’opportunismo e il cinismo Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] (!!!) delle forze politiche più conservatrici” come la senatrice afferma. Volere il bene dei figli è dovere ineludibile di chi li ha chiamati alla vita; diritto dei figli è avere un padre ed una madre. Che la legislazione possa consentire la cancellazione di questo diritto sarebbe misura traboccante dell’egoismo umano. Non intendo giudicare scelte di adulti desiderosi di regolarizzare giuridicamente la loro posizione, ma affermo decisamente che il farlo non può e non deve privare i minori di un loro sacrosanto diritto. Tacciare di oscurantismo coloro che non condividono l’adozione dei figli da parte di persone dello stesso sesso significa voler offendere e screditare quanti (e sono la maggioranza) intendono tutelare la famiglia naturale ed i suoi diritti. Non esiste Carlo Cammoranesi un diritto che non comporti un dovere. E’ dovere di quanti ritengono la famiglia unica base di una società libera – capace di produrre benessere – proporre e sostenere una politica che le assicuri sostegno e sicurezza. Dovere della famiglia e, successivamente della scuola, interrogarsi sul modo migliore di assolverlo, adeguatamente ai tempi difficili che viviamo. E’ necessario riflettere e parlarne ancora. Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Europa e Bacino Mediterraneo € 232,00 Africa, Asia e America € 280,00 Oceania € 376,00 Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 16/09/15 09.33 L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 3 >INCHIESTA< Le due intenzioni di lavoro La festa della Madonna del Buon Gesù 2015 ci ha aperto a due intenzioni che riguardano tutti: Il Vescovo Vecerrica invoca la Madonna per sostenere il nuovo sacerdote don Marco Strona La Madre non tradisce di MARCO ANTONINI “N on è un rito che stiamo celebrando ma stiamo vivendo l’incontro che cambia la vita, dandole una prospettiva straordinariamente feconda. Giovani e adulti, preti e laici, da questa nostra intensa partecipazione dipende il nostro futuro”. Così il Vescovo Giancarlo Vecerrica durante l’ordinazione sacerdotale del giovane Marco Strona avvenuta sabato 12 settembre, in Cattedrale. Hanno concelebrato l’Arcivescovo emerito di Pompei Carlo Liberati, Mons. Alvaro Ravazzini, Vescovo in Guatemala - la terra che don Marco Strona ama in modo particolare - e 60 sacerdoti. La liturgia è stata animata da un coro formato da 40 elementi – tutti amici di don Marco – che si è formato per l’occasione sotto la guida di Paolo Devito e don Umberto Rotili. A Fabriano sono arrivati diversi sacerdoti e suore provenienti dall’Almo Collegio Capranica di Roma dove il giovane ha trascorso gli anni della formazione. Presente anche il sindaco Sagramola, gli Scout e la Banda Cittadina. Il clero diocesano si è arricchito di un nuovo prete che domenica scorsa ha iniziato il suo ministero di vice parroco nelle parrocchie di Attiggio e Argignano. Suggestiva la celebrazione eucaristica seguita da migliaia di persone in Cattedrale. “La domanda che mi sorge in questa liturgia – ha detto il Vescovo Vecerrica nell’omelia - è: di chi fidarsi nella vita? Tu, caro don Marco, sei qui a dare solennemente la tua risposta. A chi ti sei affidato e di chi ti fidi? Ciò che mi ha sempre colpito in te è il tuo modo intenso di pregare e di seguire; una volta, vedendoti così mi sono detto: potessi essere anch’io come lui”. Poi l’interrogazione rivolta anche ai fedeli. “Noi di chi ci fidiamo? A chi ci affidiamo? A noi stessi? E infatti oggi crescono sempre più le disillusioni e le depressioni! 'chi vuole salvare la propria vita da solo – dice Gesù – la perderà'. Ci fidiamo del mondo? Ma è il mondo che ha bisogno di salvezza”. Il presule ha tracciato la strada al professore di filosofia ora sacerdote. “Continua più intensamente a fidarti di chi può salvare la vita tua e degli altri. Gesù è l’unico di cui fidarsi perché è Dio ed uomo, può salvare la vita, cioè renderla bella, sicura, feconda. Certo, seguire Gesù costa anche sacrificio, perché è morto e risorto, perché con Lui si va alla risurrezione passando attraverso il sacrificio. Fidati di Gesù, morto e risorto, fidati della Chiesa, che Lui ha creato come tua maestra e madre. Allora, niente moralismi: il prete è l’uomo vero, che ci tiene alla vita sua e degli altri; che dimostra la ragionevolezza del fidarsi solo di chi ci si può fidare. La Messa quotidiana e i sacramenti, la comunione con il Vescovo e i sacerdoti, la passione missionaria, che a te interessa in modo particolare: tutto questo sia la conseguenza appassionata della tua fedeltà a Cristo e alla Chiesa, come già l’hai dimostrato. Nessun doverismo, ma solo fiducia, che è vita. Solo fiducia, che è la cosa più ragionevole. Sii appassionato di tutto e di tutti, perché a tutti arrivi la gioia di appartenere pienamente a questa Chiesa missionaria, aperta, apportatrice di amore, fiducia, bellezza”. L’augurio finale rivolto a nome di tutto il clero con l’affidamento alla Madonna. “Tutto sarà bello ad una condizione, perché la fragilità, le difficoltà, il venir meno, cioè la sfiducia nemica della fiducia è sempre in agguato. Chi ti riporterà alla fiducia? La Madonna. Nel mio sacerdozio – conclude Mons. Vecerrica - vedo la sua mano tesa e la prendo e allora riprendo fiducia. Una Madre non tradisce mai. L’amore alla Madonna del Buon Gesù sia la tua grande fiducia nell’essere un sacerdote che infonde sempre fiducia a tutti”. Il Cardinale Menichelli alla festa del Buon Gesù “E’ bello conoscervi sempre di più”. Il Cardinale Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo ha celebrato il solenne pontificale in onore della Madonna del Buon Gesù presso la Cattedrale di Fabriano. Martedì 8 settembre, giornata del patrono della città e diocesi, il Metropolita ha anche inaugurato il nuovo Museo Diocesano e invocato la benedizione del Signore su tutti coloro che lo visiteranno perché ‘l’arte sacra parla di Dio e racconta il cammino degli uomini’. Poi, la Messa a San Venanzio davanti alle autorità e a migliaia di fedeli che riempivano la chiesa e assistevano alla celebrazione da piazza San Giovanni Paolo II. Due vescovi – Menichelli e Vecerrica – che si conoscono da molti anni e, per questo, ogni incontro è ricco di aneddoti e caratterizzato da toni sereni. La Chiesa ha festeggiato la Natività della Vergine Maria e il Cardinale Menichelli ha invitato i presenti ad andare “in pellegrinaggio verso la Madonna perché – ha detto – ci indica la strada giusta”. Approfonditi i tanti titoli mariani che sono stati attribuiti a Lei nei secoli e che fanno respirare aria di famiglia. Donna, sposa e madre i titoli umani da prendere in considerazione. “Maria è Donna – ha detto nell’omelia – perché è consapevole della sua identità. All’annuncio dell’angelo a Nazareth, infatti, Maria ha risposto chiaramente. Oggi diremmo ‘non sono andata con nessuno’. Maria co- 03 inchiesta.indd 2 nosce la sua identità e non si confonde. La sua singolarità di donna la esplicita ancora di più. E’ innamorata, vive nella famiglia, per la famiglia. Oggi, purtroppo, la famiglia è vittima di attacchi e c’è confusione di generi. Dobbiamo educare i nostri figli ad essere uomini e donne senza aver paura”. Poi l’appello del Cardinale a utilizzare le parole giuste, quelle che non danno adito a dubbi. “Tu sei sposa di quell’uomo e non compagna. Basta a questa cultura che ferisce e mina l’identità sponsale. Recuperiamo le parole che i nostri cari avevano a cuore e non imbarazziamoci!”. Il secondo titolo preso in considerazione è Maria Madre di Dio. Lei ha dato al mondo il Figlio, l’ha reso adatto all’opera della salvezza. Solo la Madonna – ha detto Menichelli – ha questo titolo. Guardando Lei guardiamo e gustiamo la maternità divina che è immagine di ciò che saremo. Anche noi saremo abitati dalla santità di Dio”. Prima di concludere la riflessione il porporato si è soffermato sull’importanza di venerare Maria come Maestra perché ‘non ci insegna le fantasie religiose, come quelle che fondano tutto sulla recita continua a memoria di preghiere ma ci ricorda di fare quello che Cristo ci chiede. Anche noi come Lei dovremmo imparare a vivere della Sacra Scrittura, solo così, diventeremo veri discepoli”. 1. Ci ha aperto all’ordinazione sacerdotale di un giovane professore di filosofia di Fabriano, Marco Strona, che ha avuto luogo sabato 12 settembre, in Cattedrale. La nostra diocesi è sempre più viva e il segno è dato dalle nuove vocazioni. Una comunità cristiana, unita e vivace, propone la crescita della “vita come vocazione”. I frutti migliori sono dati dai nuovi sacerdoti, che vivono per annunciare la Buona Novella a tutti. Ringrazio Dio perché ogni anno dona alla nostra bella diocesi un giovane sacerdote. 2. Ci ha aperto al nuovo tema della Misericordia che Papa Francesco ci ha affidato. Ora annuncio a tutti il tema di questo nuovo anno pastorale, che sarà: “Misericordia, io voglio” (Mt 9,13). Di quanta misericordia abbiamo bisogno nelle nostre comunità cristiane! Chiedo a me, ai sacerdoti e a tutti di vivere i nostri rapporti in maniera più fraterna, colmi di maggiore tenerezza, pieni di quell’amore senza confini. Basta con le liti! Solo gli umili saranno testimoni veri. Di quanta misericordia hanno bisogno la nostra città e il nostro territorio! Chi possiede potere, soldi, autorità, responsabilità esca fuori dal proprio interesse. Basta con gli egoismi! Mettiamo al centro del nostro interesse chi ha bisogno, chi perde lavoro, chi ci chiede di essere accolto. Come vorrei sostenere i nostri lavoratori traballanti, in balia di chi licenzia, come sembra accadere alla Best di Cerreto! Il mio accorato appello è sempre, e ancor più oggi, per i giovani che sono i nuovi poveri di oggi. Di quanta misericordia ha bisogno il nostro mondo, vicino o lontano! Che orrore sentire certe trasmissioni, vedere certi modi di affrontare l’immigrazione epocale, sfruttata a volte per interessi partitici. Ricordiamoci che o ci salviamo tutti o affondiamo tutti! Ma, non abbiamo paura del giudizio storico che ci sarà sulla nostra cosiddetta civiltà?! e del giudizio di Dio (Mt 25,31-46)?! Stiamo affondando la “civiltà dell’amore” portata dal cristianesimo. Stiamo perdendo la virtù dell’accoglienza e dell’amore verso tutti. Solo gli umili ci salveranno: “imparate da me – ha detto Gesù nel Vangelo (Mt 11,29) – che sono mite ed umile di cuore”. + Giancarlo Vecerrica m.a. 16/09/15 09.37 4 L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Invito a cena CERCASI CERCASI - Badante automunita giorno e notte per signora anziana autosufficiente. Tel. 340 8969092. Comunichiamo che gli orari della segreteria de L'Azione sono i seguenti: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 Gli appassionati della buona tavola, i palati sofisticati, gli appassionati degli animali, gli amici, i conoscenti e i lettori sono tutti invitati alla cena vegetariana e vegana organizzata dall’Associazione Animalisti Italiani di Fabriano per il 25 settembre alle ore 20:00 presso la nuova sede del Ristorante Cavallo Pazzo in Via Corsi 19 (in zona Centro Commerciale Coop). Un buffet strepitoso vi aspetta. I proventi saranno un aiuto per l’attività dell’associazione che si occupa di animali bisognosi e svolge un grandissimo, pesante, bellissimo ed oneroso lavoro per aiutarli a vivere dignitosamente. Vi aspettiamo numerosi e, come sempre, non resterete delusi. Pietanze squisite e sapori molto interessanti. Garantito il piacere intenso del palato. Garantita la buona e nobile causa che da anni ispira e fa lavorare l’associazione. Garantito che si sta lungo la strada per il “NO CRUELITY”. PRENOTAZIONI ENTRO IL 24 SETTEMBRE VIA TELEFONO: Teresa 3479383663; Elisabetta 3384848048; Livia 3381159663. Prezzo: 25 euro (bambini metà prezzo) Alberto Antognoni centenario di Genga Biondini Cipriani nuova guida all'Inner Wheel La gente di Genga diceva “Berto e Mira campano poco perché muoiono di lavoro per i loro figli”. Mira, diminutivo di Delmira Meletani, non c’è più; ma Berto, Alberto Antognoni, ha festeggiato sabato 13 settembre i suoi cento anni, circondato dall’affetto della sua splendida famiglia: i suoi due figli, don Renzo Antognoni, attuale parroco di Colleponi di Genga e Renato, vigile urbano a Fabriano, in pensione, la nuora Rosalia, il nipote Roberto con la moglie Mikaela e la pronipote Larissa. “Avevano un po’ di terra a Rocchetta, spiega Don Renzo, terreni scomodi, scoscesi, difficili da lavorare. Erano orgogliosi di noi perché studiavamo al seminario di Camerino. Io ho sentito la chiamata e mio fratello ha fatto il sotto ufficiale nell’Esercito”. Domenica 13 settembre, nella Casa di Riposo di Arcevia dove attualmente risiede, Alberto ha soffiato le sue cento candeline. A fianco a lui il sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni, che ha voluto salutare un suo caro concittadino ed il sindaco di Arcevia, Andrea Bomprezzi. v.a. Le frecce fabrianesi a Collescipoli Al centro, da sinistra la nuova presidente, a destra quella uscente, e a lato, le due segretarie “L’International Inner Wheel è sicuramente, con le sue 100.000 iscrizioni in 101 nazioni, una delle più grandi organizzazioni femminili mondiali di service. Fin dalla sua fondazione, nel 1924, promuove con coerenza e determinazione ideali di servizio volontario da offrire alla società in tutti i suoi ambiti sociale, culturale, artistico, e di vera amicizia, sia a livello nazionale che internazionale. Finalità in parte mutuate dal Rotary International, cui tutte le socie sono legate da una forte condivisione di intenti”. Con questa dichiarazione la presidente incoming Alida Biondini Cipriani ha aperto la cerimonia del passaggio delle consegne tenuta al Ristorante La Castellaia. “L’Inner Wheel Club di Fabriano” sono ancora parole della Biondini Cipriani “facendo propria la vocazione al service, obiettivo fondamentale dell’appartenenza al Club, ha realizzato nel corso della sua esistenza importanti progetti tesi a sostenere soggetti deboli e vulnerabili, ma non ci siamo limitate soltanto ad iniziative di solidarietà sociale, in quanto da sempre ci siamo anche poste al fianco delle istituzioni, con azioni di tipo educativo, preventivo e culturale. Per questo mi sento in dovere di ringraziare la presidente uscente, Maria Elisa Alessi Cristalli, e tutte le altre che l’hanno preceduta per il prezioso lavoro svolto”. Da qui l’annuncio: “Tante le nuove idee per il programma dell’anno 2015/2016, tra quelle a breve scadenza ci saranno il ballo di beneficenza, i lavori natalizi e altri concreti progetti saranno illustrati non appena avremo messo a punto il resto delle iniziative, sempre improntate a promuovere i valori dell’amicizia, del servizio individuale e della comprensione internazionale”. Nella caratteristica cornice de La Castellaia, la presidente uscente Maria Elisa Alessi Cristalli ha dunque passato il testimone a quella entrante Alida Biondini Cipriani, mamma di Francesca psicoterapeuta e nonna di due bellissimi bimbi Ginevra e Ettore; così come alla segretaria Cinzia Biondi Manna è subentrata Deborah Bartolini Conti. Salutato da tanti applausi l’insediamento della neo-presidente che si adopererà con la sua solida esperienza e l’aiuto di tutte le socie chiamate a raccolta per un impegno corale in grado di far sentire la propria voce in città e nel territorio, cercando anche di coinvolgere costantemente il Rotary Club Fabriano. Daniele Gattucci Finale di campionato con il botto per gli arcieri fabrianesi. Domenica 13 settembre tra le mura medioevali di Collescipoli, paesino sulle colline ternane, si è avuto, con la partecipazione di più di 250 arcieri, l’epilogo del Campionato Italiano Fitast di tiro con l'arco per l'anno 2015. Collescipoli ha portato bene ai colori fabrianesi: nelle varie discipline, il medagliere dei dragoni fabrianesi si è arricchito di un argento ed un bronzo nella categoria Pueri, con Anna Ciarlantini e Simone Ballerini, di un argento nella categoria Madonna foggia storica con Paola Barboni, di un oro con Franco Campioni nella categoria arco storico. Ma le note più liete sono arrivate dalle prove a squadra, dove i ragazzi dell’arco tradizionale hanno strappato un inaspettato terzo posto con la squadra dell'arco storico, dove la medaglia aveva il sapore giallo dell'oro. Con la gara di Collescipoli si è anche consolidata la classifica finale 2015 del Campionato Fitast. La storia 2015 consacra nei suoi annali le gesta della gente sulla riva del Giano. Note liete sono arrivate nella categoria Pueri con il secondo posto di Anna Ciarlantini, a lungo in testa al campionato e che ha pagato dazio con una flessione di rendimento delle ultime gare, e con il terzo posto di Simone Ballerini, più che una promessa dell'arco fabrianese. La categoria Juvenis ha visto salire sul podio più basso Andrea Ballerini, che forse con un pizzico di fortuna in più avrebbe sicuramente meritato di cingere al collo medaglie di ben altro metallo. Sfortunatissimo Claudio Catucci, che per soli due punti ha visto svanire al fotofinish il bronzo finale nell'arco storico. Sorprendente Luana Rinaldi che con l'argento finale nella categoria Madonna foggia storica, si è prepotentemente posta alla ribalta nazionale nel suo primo anno di gare. I successi continuano nella prove a squadra. I ragazzi del presidente Romagnoli hanno con- fermato, con la squadra dell'arco tradizionale, il terzo, meritatissimo posto dello scorso anno, mentre la squadra dell'arco storico si è dovuta accontentare di un argento. In attesa del galà finale del Campionato Fitast nel mese di ottobre, tutti gli arcieri fabrianesi si ritroveranno nel pomeriggio di domenica 20 settembre a Serradica per partecipare al primo trofeo “Contesa dell'Anello”. Al di là dello scopo benefico dell'iniziativa, volta a trovare i fondi per la locale scuola, questo torneo sarà una vera e propria passerella per celebrare e festeggiare le gesta della Compagnia Arcieri del Dragone di Fabriano. Il Comune augura buon anno ai "remigini" L’assessore alla Pubblica Istruzione Barbara Pallucca è andata in tutte le scuole del Comune per augurare un buon inizio di anno scolastico ai bambini della prima elementare ed alle loro maestre. “Che l’impegno per imparare sia la parte più divertente delle vostre giornate”, questo l’augurio rivolto dall’assessore ai piccoli “remigini” che hanno iniziato il loro percorso lunedì 14 settembre. 04 mercatino.indd 2 16/09/15 09.42 5 L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 >CRONACA L'ex plesso scolastico di viale Zonghi, già sede del Tribunale E' la casa della Giustizia L'edificio ospiterà le caserme della Polizia e della Guardia di Finanza di PAOLA ROTOLO E’ ormai solo una questione di tempo il trasferimento della sede di Polizia di Stato e Guardia di Finanza in un unico complesso che già viene chiamato da molti cittadella della giustizia. Per saperne di più in merito abbiamo intervistato il sindaco Giancarlo Sagramola: “Tutto è nato da un’idea della nostra amministrazione civica, la quale ormai da tempo si è prefissata l’obiettivo di raggruppare poliziotti e finanzieri in un’unica sede, identificata nel grande complesso di viale Zonghi, ex sede della scuola Fermi, dell’Ipsia Miliani e del tribunale”, esordisce. Su richiesta del Commissariato e della Guardia di Finanza il primo cittadino si è personalmente recato al ministero degli Interni dove ha avuto un colloquio con la segretaria generale e con il dirigente generale del Patrimonio, i quali hanno manifestato interesse per questa proposta. Si è dovuta attendere una fase vagliata dagli uffici di competenza che hanno mandato anche i loro tecnici a fare dei sopralluoghi. Ad oggi sono state ottenute le lettere di conferma della Questura di Ancona e della Guardia di Finanza. Il mese scorso Sagramola ha presenziato all’incontro con il Questore di Ancona Oreste Capocasa, con il comandante provinciale della Guardia di Finanza Fabrizio Crisostomi, con il vice Questore di Fabriano Mario Russo e con il comandante della tenenza della Guardia di Finanza Pietro D’Angelo, che hanno ufficializzato la loro disponibilità a trasferirsi nei locali predisposti e pagare gli affitti previsti per tale sede. Ora si passerà alla fase di definizione dei lavori da realizzare a seconda delle necessità, ed il sindaco si propone di realizzarli, a seguito di un preventivo e di una valutazione: “Il prossimo passo sarà di concordare i lavori di ristrutturazione. Abbiamo una bellissima struttura, più di 1.500 metri quadri a disposizione, da poter riadattare nel modo più consono rivedendo le strutture, apportando i doverosi cambiamenti agli uffici e ai locali interni, provvedendo anche a munire la sede di cucine per andare incontro alle esigenze dei dipendenti che affronteranno turni prolungati e notturni". Illustra il sindaco: “Vorremmo riuscire a realizzare una sala d’attesa ampia e funzionale, cercando di ottenere un ambiente più consono per la pubblica utilità e che permetta una più ordinata fruibilità dei servizi, ad esempio, di rilascio del passaporto e dei permessi di soggiorno. Mantenendo i precedenti affitti abbiamo calcolato che otterremo circa 40.000 euro all’anno, grazie ai quali stiamo pensando di accendere un mutuo per sistemare l’edificio riadeguando tutti i locali interni alle esigenze lavorative e gestionali delle forze dell’ordine che poi dovranno usufruirne. Con la ristrutturazione si punta ad un duplice obiettivo, ovvero migliorare le condizioni di coloro che ci lavoreranno dall’interno, ma anche quelle di chi vi accederanno, ricercando soluzioni più consone, spazi più dignitosi ed idonei rispetto a quelli di cui si dispone attualmente per poter ottimizzare il lavoro delle nostre forze dell’ordine, sempre più impegnate nel territorio”. Questa iniziativa è importante per la cittadinanza che avrà l’opportunità di vedere le forze dell’ordine accentrate in un unico loco, cosa che creerà numerosi vantaggi anche a livello di visibilità delle stesse. Sarà interessante anche vedere come riescono a convivere due enti importanti e tanto simili quanto differenti, l’uno, il Commissariato, dipendente dal Ministero degli Interni, l’altro, la Guardia di Finanza, da quello delle Finanze. Teatro: Papaveri e Papere in scena a Roma! Il gruppo teatrale fabrianese “Papaveri e Papere” sbarca a Roma. Dopo il debutto dello scorso dicembre al Teatro Gentile di Fabriano - e le repliche nei teatri di Marche e Umbria – gli attori guidati da Fabio Bernacconi porteranno in scena al Teatro 7 dal 18 al 20 settembre la commedia “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” di Rosario Galli e Alessandro Capone. Sul palcoscenico romano del direttore artistico Michele La Ginestra, saranno protagonisti i quattro quarantenni alle prese con la “monotonia” della vita da sposati, dalla quale cercano di fuggire - almeno a parole - tutti i lunedì attorno al tavolo della partita a poker. Sarà una grande soddisfazione, quella di calcare il palco capitolino, per gli attori locali Lucio Cavalieri (che interpreterà il personaggio di Pino), Oreste Aniello (Nicola), Matteo Cossu (Gianni) e Massimo Arteconi (Ciccio), mentre Maurizia Pastuglia sostituisce, nella parte di Ivonne, Laura Pallotta alla quale va il ringraziamento della compagnia per aver contribuito fattivamente al successo di questa produzione che a dicembre approderà anche a Casale Monferrato dopo aver fatto tappa, tra ottobre e novembre, ad Offida 05 fabriano.indd 2 e Civitanova Marche. Chi ha visto lo spettacolo ricorderà la simpatia di questa commedia, con un tavolo che diventa ogni settimana il testimone delle sonore sconfitte di Ciccio, sfigato al gioco come nella vita, delle litigate di Nicola (incallito donnaiolo) con la moglie, delle finte smancerie di Gianni sposo novello ma forse pentito, e di Pino, l’unico separato, che maschera la rabbia dietro l’apparenza di quello che ce l’ha fatta a “tornare libero”. Tutti i lunedì la storia si ripete, ma questa volta i quattro protagonisti trovano il modo per uscirne inventandosi una serata diversa con “una di quelle”, una escort che arriverà a scombinare un finale altrimenti destinato allo scontato ritorno di ognuno a casa propria. Scritta nel 1993, questa commedia è diventata un classico del teatro italiano (oltre che un film di successo nel 1995) e, dopo oltre venti anni, mantiene del tutto intatta la freschezza del tema: la fragilità del maschio italico alle prese con le donne, mogli o amanti non fa molta differenza. f.c. Il cast fabrianese di "Uomini sull'orlo di una crisi di nervi" taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 19 e domenica 20 settembre CEROTTI Via Miliani 1 Tel. 0732 4959 DISTRIBUTORI Domenica 20 settembre Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 20 settembre La Rovere Via Ramelli Edicola del Piano P.zza Partigiani Edicola della Pisana P.le Matteotti, 23/A Salimbeni Via d. Riganelli News snc Stazione Belardinelli Via Martiri della Libertà Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo Piermartiri Via Serraloggia Tabaccheria Edic. Boni via Dante 274 B Coffee & Drinks Via Brodolini CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 16/09/15 09.46 6 >FABRIANO< L'Azione 19 settembre 2015 Come sfruttare il nuovo oro Paolo Panfili rilancia il progetto di città di artigiani ed arti popolari I di ROBERTA STAZI mpegnato, battagliero, competente. Paolo Panfili è una figura attiva e di riferimento della cultura artistica e storica di Fabriano. Si deve anche alla sua intuizione e dedizione la nascita del Palio di San Giovanni Battista, ad esempio, e si deve a lui l’allestimento della mostra “La maiolica rinascimentale a Fabriano”, con cui ha riportato quasi in vita la tradizione storica del Trecento fabrianese. Con quella mostra, grazie ad una collaborazione con il Museo Hermitage di San Pietroburgo, ritornarono a Fabriano due maioliche di mastri fabrianesi, dove c’è impresso sul retro “fabriano 1527” e “fabriano 1530”. Allestì poi, in un’altra occasione, la “Bottega di Bassicto vasaio” sulla produzione dell’arte ceramica medievale e rinascimentale. Paolo Panfili crede fortemente in Fabriano, e crede fortemente in un turismo culturale orientato, vissuto con una visione strategica 06 fabriano.indd 2 Paolo Panfili e chiara del futuro. Porta avanti le sue idee con risolutezza e tenacia, attraverso l’Associazione per la Tutela e Valorizzazione del Centro Storico di Fabriano, di cui ne è stato il presidente. Paolo, che visione hai di questa nostra città? “Proviamo ad inquadrare Fabriano come un mosaico da ricomporre. Quali sono i tasselli di questo mosaico? Il primo, l’area produttiva. C’è bisogno di valorizzare quelle aziende che non mollano e che sono qui, e che crescono. Mi riferisco soprattutto al settore dell’aspirazione, ma anche a Whirlpool, che rappresenta in ogni caso un’opportunità. Cosa fare e cosa serve? Soprattutto alta formazione, che è la chiave per risolvere molti dei problemi produttivi esistenti. E’ vero, per tanti anni, troppi, non abbiamo creato nuove professionalità, mentre avremmo potuto creare operai specializzati, per superare piano piano il problema della cassa integrazione. L’alta formazione, la riqualificazione di un operaio generico in una figura specializzata che manca nel mercato, possono ancora permettere di fare di Fabriano un’area altamente specializzata in settori ben precisi. Se un operaio generico può essere replicabile ed avere un costo inferiore in quasi tutti i Paesi che ben conosciamo, la specializzazione no. Alta formazione, anche all’Univer- La riqualificazione del Giano è tra i principali interessi di Paolo Panfili sità: creiamo dei corsi appetibili, creiamo sensibilità nei giovani verso figure professionali che possano trovare non solo sviluppo personale ma anche sviluppo per la città. Abbiamo il settore dell’aspirazione ed abbiamo la carta: due beni produttivi di alto valore, che danno prestigio alla nostra città”. Credi sia davvero possibile? “Sono sempre propositivo, e credo di sì. Per fare questo però dobbiamo andare verso una direzione chiara e avere una visione strategica e globale del futuro. Facciamo danni nel presente, secondo me, perché manca, appunto, una visione. Faccio un esempio: la Cittadella degli Studi. Personalmente, ero contrario al progetto, ma adesso c’è e quindi va resa più funzionale e più efficiente possibile. Già, invece, ci perdiamo nei meandri della viabilità, scarsa e non accessibile. I problemi vanno risolti guardando avanti: ipotizziamo, ad esempio, delle navette dirette di collegamento dai Comuni limitrofi, non coincidenze e cambi. Ipotizziamo la gratuità per gli studenti per raggiungere un luogo dove vengono formati. E facciamo diventare quel luogo vivo e sensibile alla cultura”. Formazione e sensibilità da far nascere… due tasselli importanti. “Già, e quello della sensibilità si lega con un altro tassello importante collegato all’aver cura della nostra città: curando la città, curando le attività artigianali, avremo riverberi sul turismo. Artigianato e turismo: sono due mondi che si danno forza l’uno con l’altro e che dipendono l’uno dall’altro per rendere ospitale e artistica una città. Ad esempio, il ponte dell’Aera ed il fiume Giano devono diventare elementi vivi della nostra città, valorizzati per renderli accessibili e artistici, per far vivere una passeggiata culturale e storica a noi fabrianesi e ai turisti. Anche qui, ci mettiamo da soli il limitatore, creando cavilli burocratici, creando sponde pericolose, inutili, creando disservizi, non concludendo nessun lavoro con capacità costruttiva ma solo tamponando situazioni su situazioni”. Che intendi esattamente con questo Paolo? “Da qualche mese, si è interrotto ogni tipo di dialogo con l’amministrazione comunale: non ci coinvolgono più, mi riferisco ai lavori sul fiume Giano. Ma solo attraverso il dialogo possiamo capire, conoscere, migliorare. Perché non è stato realizzato o perché non realizzare adesso un plastico 3D che mostri ai cittadini tutto quello che si farà, si vuole fare? Così il cittadino potrà capire, conoscere, dialogare con l’amministrazione attraverso la voce dei comitati e delle associazioni e dire la sua per contribuire in maniera attiva alla sua città. Chi può valorizzare la propria città meglio di un suo cittadino? Anziché attuare scelte incomprensibili, creiamo degli interessi collettivi informando e coinvolgendo”. Il progetto di un fiume e di un ponte storico si inquadrano in una visione di una città creativa nel verso senso della parola, che sappia fare della creatività un’opportunità di rinascita e nuova vita. Ma come farlo in modo concreto? “Fare di Fabriano una città della cultura, una città creativa, non è un’operazione improvvisata. Ma è un investimento nel tempo insieme a tante azioni. Come fare? Con le “best practice”: dare l’esempio e creare dei modelli da seguire, rispettare e far rispettare a tutti le regole, avere un comportamento univoco, creare un’urbanistica che sia d’esempio per le altre città. Pensare alle eccellenze che ci sono nel mondo, importarle e adattarle alle nostre esigenze, migliorandole. Non costa di più che fare le cose male e giorno per giorno… anzi, almeno così avremmo il senso reale dell’investimento”. Cosa riscontri invece? “Si va avanti giorno dopo giorno, senza una visione, mentre serve una visione nuova che veda delle opportunità straordinarie in ciò che ci circonda. Invece noi abbattiamo la nostra storia, vedi la storia del centro commerciale nella sede storica dei Merloni, senza pensare di unire le logiche di investimento ad una valorizzazione architettonica e artistica, cosa possibile e fattibile. Parafrasando le parole di un ospite illustre in visita nella nostra città, Fabriano è un giacimento culturale. Abbiamo il nostro 'oro', vi sediamo sopra, e non lo sfruttiamo”. Come potremmo sfruttare questo giacimento culturale? “Unendo le forze. Abbiamo grandi gruppi industriali, abbiamo Fondazioni importanti e sensibili alla carta, alla cultura, all’arte. Abbiamo il riconoscimento Unesco. Insomma, abbiamo tutti gli elementi per dare nuova luce alla nostra cultura e farne un 'oro nuovo'. Fabriano ha tanto, tantissimo, e dobbiamo far sì, pubblico e privato insieme ai cittadini, che la nostra città sia una città degna per artigiani e arti popolari. La città siamo noi, ed è da ognuno di noi che parte la rinascita di una Fabriano 'illuminata' dei suoi tesori, in ambito produttivo, artistico e culturale”. 16/09/15 09.48 L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 7 >FABRIANO< Quei cavalieri dimenticati "Il ciclo di affreschi del Palazzo del Podestà andrebbe valorizzato" di FERRUCCIO COCCO Q uante volte, facendo le classiche “vasche” per il Corso, siamo passati sotto l’arco del Palazzo del Podestà? Forse migliaia. Forse di più. Ma quanti di noi hanno alzato gli occhi e si sono soffermati ad osservare gli affreschi (o ciò che resta) che decorano la volta? Ci siamo mai domandati che cosa rappresentano? Che significato potevano avere? La routine, spesso, rende ciechi di fronte alle cose che abitualmente ci circondano. E certi particolari sfuggono. Ne abbiamo parlato con l’architetto Giampaolo Ballelli, uno degli esponenti di “Fabriano dal Basso”, il gruppo impegnato a diffondere tra i fabrianesi la conoscenza della propria città, soprattutto i lati meno noti di essa. UN PALAZZO PER STUPIRE “Prima di parlare degli affreschi, dobbiamo dire qualcosa sul Palazzo del Podestà, costruito intorno alla metà del XIII secolo, e sulla Fabriano di quel tempo – esordisce Ballelli – In quel periodo, la città sentiva il bisogno di esprimere anche in architettura la sua forza militare ed economica. Le famiglie nobili e le sempre più potenti corporazioni artigiane volevano dimostrare il loro prestigio. E lo fecero attraverso la costruzione di questo imponente palazzo, un’opera formidabile, probabilmente il più fulgido esempio di gotico civile nelle Marche. Pensante, inoltre, che dimostrazione di cultura e ricchezza fosse, aver portato l’acqua attraverso un articolato acquedotto nella splendida Fontana di Sturinalto, producendo uno spruzzo altissimo. Fabriano all’epoca era una città bianca, di pietra, brillava al sole come un gioiello grazie ai suoi palazzi fatti di calcare estratto a Vallemontagnana, lavorato a dovere da esperti scalpellini. Fabriano doveva stupire i mercanti, i nobili e i visitatori che arrivavano L'imponente arco affrescato del Palazzo del Podestà Scontro finale tra cavalieri: una delle scene meglio visibili tra gli affreschi che si trovano sul voltone dell'arco del Palazzo del Podestà. Risalgono alla fine del XIII secolo. in città: tutti dovevano rimanere a bocca aperta di fronte alla sua potenza”. Di questo contesto fa parte anche l’immenso arco. Con la sua imponenza, aveva un effetto stupefacente. Lo ha ancora oggi, figurarsi nel XIII secolo… “Inizialmente aveva il compito di unire i due antichi Castelli, perché sotto di esso scorreva il rivo che poi si gettava nel Giano all’altezza del Ponte dell’Aèra – prosegue Ballelli – In seguito, le acque del rivo vennero canalizzate ed il vallato trasformato in strada. Si iniziò così a transitare sotto l’arco”. AFFRESCHI MOLTO PARTICOLARI Anche il voltone dell’arco doveva essere abbellito. Così, tra la fine del 1200 e l’inizio del 1300, fu incaricato l’artista Ventura di Francesco. Questi, vi dipinse un ciclo di affreschi raffigurante dei cavalieri e addirittura una Ruota della Fortuna. “Una cosa eccezionale – spiega Ballelli – poiché Ballelli: "I soggetti ritratti, non religiosi, sono una rarità per il XIII secolo" il tema non è di carattere sacro, non sono immagini religiose. Di raffigurazioni civili del XIII secolo come queste del Palazzo del Podestà ne rimangono pochissime, per questo hanno un notevole pregio. Furono visibili, però, per non più di 150 anni: quando la città perse la sua laica autonomia ed entrò nella sfera pontificia, l’opera di Ventura di Francesco venne coperta da un nuovo strato di intonaco, sul quale furono raffigurati soggetti di carattere religioso. Di cui, oggi, rimangono alcune aureole e poco altro”. BATTAGLIA O SINGOLAR TENZONE? Al tirar delle somme, il secondo intonaco ha retto meno di quello originale. E’, dunque, il ciclo cavalleresco – per quanto frammentato e bistrattato dal tempo e dall’incuria dell’uomo – quello ancora maggiormente visibile. “Rappresenta scene di cavalieri armati, ma non ritengo che si tratti di una battaglia – avanza un’interpretazione Ballelli – Quanto, piuttosto, uno scontro cavalleresco: una giostra o forse una ‘singolar tenzone’, frutto dell’influenza che veniva dalla Francia relativa all’amor cortese e alle virtù nobili dei cavalieri”. Restiamo, comunque, nel regno delle ipotesi, perché gli affreschi sono a brandelli. Sul lato sinistro del voltone, le raffigurazioni sono ormai completamente perdute. Sul lato destro (per intenderci sopra i portoni dell’ex cartolibreria Lotti, ora Casa Rossi) le immagini sono un pochino meglio conservate. “Ogni scena rappresenterebbe una fase dello scontro: da quello a cavallo fino alle armi corte, in cui uno dei due cavalieri sembra soccombere e a mani giunte annuncia la resa. Sugli scudi si intravedono i simboli araldici dei cavalieri, che forse rappresentano nobili famiglie dell’epoca”. E INFINE LA RUOTA DELLA FORTUNA… L’ultima immagine sulla destra, al termine degli scontri tra cavalieri, è certamente la più enigmatica. Rappresenta la Ruota della Fortuna. “Un simbolo antichissimo, presente in diverse culture, non solo quella occidentale – ne parla Ballelli – Nella nostra accezione ha origini pagane”. Composta da otto raggi, è girata da un personaggio femminile, in senso orario. “Intorno alla ruota ci sono quattro personaggi: quello in alto ha la fortuna in quel momento della vita; quello a destra precipita, è stato fortunato ma ora è nelle avversità; quello in basso (purtroppo completamente perduLa Ruota della Fortuna, ultima immagine del ciclo di affreschi originario 07 fabriano.indd 2 to, ndr) rappresenta colui che non ha niente, quindi peggio non gli può andare; quello a sinistra ha le fortune in crescita, sta salendo la scala sociale e presto sarà al massimo. Nella vita, tutti prima o poi occupano le varie posizioni, avranno fortune e disgrazie. E’ sciocco l’uomo che crede di essere sempre fortunato, perché stare in equilibrio al vertice della ruota è la cosa più difficile e da lì si può cadere. Il concetto è stato accettato anche dal cattolicesimo, secondo il quale le fortune terrestri non sono nulla a confronto del Regno dei Cieli”. Non a caso la Ruota è stata dipinta in fondo agli scontri tra i cavalieri. "Infatti, il monito della Ruota è in relazione stretta con la fortuna e la gloria effimera delle giostre medievali dei cavalieri". Purtroppo anche questo affresco e fortemente deteriorato, la parte bassa della Ruota è ormai scomparsa. Nel corso delle varie ristrutturazioni del palazzo vi è stato conficcato sopra anche un tirante di ferro, senza troppi scrupoli. “Un vero peccato – sostiene Ballelli – perché di rappresentazioni così antiche in Italia ce ne sono pochissime, si contano sulle dita di una mano. Ma a Fabriano non vengono tutelate, consentendo il passaggio costante del traffico, anche pesante, che genera inquinamento e di certo non fa bene ad affreschi di ottocento anni fa”. SALVARE IL SALVABILE “Io credo sia un miracolo che, nonostante tutto quello che hanno passato e stanno passando, alcuni frammenti di questi affreschi siano ancora lì attaccati al voltone del palazzo e visibili, non so per quanto – conclude Ballelli – E’ sconcertante constatare come si riesca a trovare con una certa facilità migliaia di euro per dei convegni come la Città Creativa, e viceversa non trovare il modo di salvare dalla distruzione opere così significative per la nostra comunità. Anzi ne viene agevolato il deterioramento con il traffico automobilistico costante, che invece in centro storico dovrebbe essere completamente bandito, come avviene in tante altre città italiane”. Frammento di testa con aureola, che testimonia un secondo affresco, posto sopra all'originale ciclo cavalleresco 16/09/15 10.33 8 >FABRIANO< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Con l'Alzheimer un Caffè...mondiale Attivo un servizio per i malati I di ELISABETTA MONTI l 21 settembre ricorre la ventiduesima giornata mondiale dell’Alzheimer. Istituita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel 1994 e dall’ADI (Alzheimer’s Disease International) tale giornata rappresenta la testimonianza di un movimento internazionale che mira a diffondere una coscienza pubblica sulle difficoltà e i problemi legati a questa malattia. Ricordati di me è il tema del 2015. Il "Corriere della Sera" ha da poco pubblicato i dati dell’ultimo Rapporto mondiale Alzheimer redatto dall’ADI e diffusi nel nostro Paese dalla Federazione Alzheimer Italia: Ogni 3,2 secondi una persona nel mondo si ammala di demenza senile. Oggi i pazienti sono 46,8 milioni, di cui circa il 50-60% soffre di Alzheimer. Gli italiani con demenza sono 1.241.000 e i nuovi casi nel 2015 sono stati finora 269.000. Ma non solo. Il rapporto prevede che il numero di malati nel pianeta sia destinato quasi a raddoppiare ogni 20 anni, fino a raggiungere 74,7 milioni nel 2030 e 131,5 milioni nel 2050. Sono infatti oltre 9,9 milioni i nuovi casi di demenza ogni anno. In Italia la stima è di 1.609.000 malati nel 2030 e 2.272.000 nel 2050. Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza senile, caratterizzata da un progressivo declino della memoria e di altre funzioni cognitive, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane. Per questo è fondamentale che famiglie, medici, ricercatori, associazioni Alzheimer, istituzioni sanitarie, aziende pubbliche di servizi alla persona agiscano in sinergia. Nella nostra città è attivo da circa un anno un servizio importante, de- dicato alle famiglie e ai caregivers dei malati. Stiamo parlando della realtà del Caffè Alzheimer. Un progetto fortemente voluto e realizzato dall’associazione Attivamente di Fabriano e dalla sua presidente Cinzia Cimarra, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Attualmente la sede del Caffè si trova nel locale al piano terreno della Struttura dell’ Asp (Azienda Servizi alla Persona), “Vittorio Emanuele II” e nasce proprio dall’esigenza di dare risposte e sostegno a tutti coloro che, in modo differente, si trovano a convivere con questa malattia. Il Caffè è prima di tutto un luogo di “socializzazione” dove poter condividere e affrontare le problematiche legate a tale patologia, alla sua corretta gestione, alla sua comprensione. Un vero e proprio punto di riferimento per i familiari, i quali possono usufruire di un servizio importante offerto da Riparte la Scuola di Teologia Finite le vacanze estive è nuovamente tempo di scuola anche per la nostra diocesi. Lunedì 5 ottobre sarà inaugurato il nuovo anno accademico 2015/2016 della nostra scuola teologica diocesana e fin da ora ci stiamo organizzando per accogliere i nuovi iscritti. Siamo al quattordicesimo anno di attività della nostra scuola che ha formato ad oggi oltre cento persone ad una fede cristiana più consapevole e a cristiani pronti ad impegnarsi maggiormente nella Chiesa diocesana. Gli anni trascorsi hanno arricchito di prestigio culturale la nostra scuola che, benché espressione di una piccola diocesi, richiama ancora tanti studenti di ogni età e condizione sociale, dall’operaio al professionista, dalla madre di famiglia alle insegnanti, giovani e adulti. La scuola è un polo di cultura religiosa che attira ogni anno sia nuovi studenti che ex allievi interessati ad approfondire ancora quanto hanno appreso, la quasi totalità si impegna ad una frequenza regolare due volte la settimana, il lunedì e il venerdì dalle ore 18.15 alle ore 19.45, mentre altri frequentano singoli corsi come uditori. La scuola teologica diocesana è una scuola nel senso pieno del termine in quanto prevede l’insegnamento di gran parte delle discipline della teologia cattolica, ognuna con un numero di ore definito e con un docente qualificato. Il corso è triennale e al termine viene consegnato un diploma di certificazione di frequenza. La nostra scuola si prefigge un approfondimento organico e sistematico del messaggio cristiano – biblico, teologico e pastorale – in dialogo con la cultura del nostro tempo e attento alle problematiche delle persone. E’ una forma concreta, seria e sistematica di evangelizzazione a servizio della nostra diocesi che, come dice il nostro vescovo, è “un fiore all’occhiello” della nostra Chiesa locale. La scuola teologica diocesana non è un corso universitario, ma offre un insegnamento didatticamente serio con l’obiettivo di aiutare i nostri studenti a raggiungere una maturazione critica e consapevole della ragionevolezza della fede. L’offerta culturale è teologica, cioè, attraverso le discipline teologiche che attengono alla rivelazione cristiana, alle fonti bibliche, alle implicazioni morali e pastorali, al cammino storico del popolo di Dio si propone di aiutare lo studente a comprendere la realtà alla luce della fede cristiana. Infine una finalità che fin dal principio è stata pensata per la nostra scuola è la formazione teologica dei futuri candidati al diaconato permanente. Questo obiettivo e la serietà dell’insegnamento ha attratto negli scorsi anni anche candidati al diaconato di diocesi limitrofe. E’ possibile iscriversi da subito alla nostra scuola teologica rivolgendosi alla nostra segretaria Stella Bugliosi, presso la curia diocesana o nel giorno stesso dell’inaugurazione, presso la nostra sede alla Serraloggia. Enrico Pierosara, direttore della Scuola Teologica Passione dolci, ecco La Torteria Natasha Axana sta per aprire una pasticceria. L’inaugurazione è prevista per sabato 19 settembre nella zona del Borgo, esattamente in via Brodolini 91/c. Un’attività realizzata dopo la messa in cassa integrazione e la perdita del lavoro. “Una decisione presa di comune accordo con mio marito che mi affiancherà nel lavoro”, riferisce Natasha. Il nuovo esercizio si chiamerà “La torteria” e nasce da un’autentica passione. “Sin da bambina amavo i dolci. Dopo la nascita delle mie figlie mi sono convinta che potevo realizzare il sogno di fare le torte con le mie mani”. Natasha ha frequentato un’apposita scuola di specializzazione per pasticceria e decorazioni. La peculiarità sarà il cake design: l’arte culinaria di decorare, utilizzando pasta di zucchero, glassa e altri elementi decorativi 08 fabriano.indd 2 commestibili, torte o piccoli dolci al fine di renderli visivamente più interessanti. In alternativa, le torte stesse possono essere modellate e scolpite per assomigliare tridimensionalmente a persone, animali, luoghi e cose. Vengono decorate per celebrare una festa speciale (come ad esempio un compleanno o un matrimonio), tuttavia, le torte possono essere decorate per qualsiasi occasione sociale (anniversari, inaugurazioni, banchetti, imprese commerciali). Afferma Natasha Axana: “Voglio ringraziare perso- Da sinistra Cinzia Cimarra, presidente di Attivamente, durante un evento del Caffè Alzheimer di Fabriano validi professionisti: un supporto di informazione e di formazione allo scopo di favorire il mantenimento dei contatti sociali. Un supporto che mira inoltre a “ri–abilitare” il malato ed i familiari ad avere una capacità relazionale più “sana”, migliorando la qualità dell’assistenza, creando reti di solidarietà fra le famiglie partecipanti. Tutto questo anche tramite momenti di sollievo e di svago come la presentazione di libri specifici sull’argomento, come quello con l’autrice Maria Grazia Maiorino, eventi musicali, come il concerto all’interno della chiesa di Santa Caterina con il Coro di San Venanzio, appuntamenti culturali e di approfondimento come il “Cinema sotto le Stelle”. Gli incontri con i professionisti, rivolti ai familiari dei malati, si svolgono regolarmente ogni secondo e quarto lunedì del mese dalle 17 alle 19 all’interno della sede dell’Asp. Pronta una... cattedra anche per la politica Dopo le numerose difficoltà sempre più evidenti nel complesso campo socio-politico-economico del nostro territorio italiano e marchigiano versa, e dopo le innumerevoli richieste di aiuto e sostegno pervenute al nostro vescovo per ridare vita e slancio al tessuto sociale, mons. Vecerrica ha deciso di rispondere investendo, tramite la Scuola di Teologia Diocesana, su una Cattedra di Dottrina Sociale della Chiesa e Scuola di formazione Politica la cui organizzazione è affidata all'Ufficio Cultura della Diocesi. Il coordinamento della Cattedra è affidata alla collaborazione e professionalità Culturale e Teologica di tre sacerdoti quali don Andrea Simone, don Ruben Bisognin, e don Marco Strona e la docente Universitaria Sonia Ruggeri, i quali hanno già stilato un elenco di lezioni tutte affidate a personaggi illustri della Teologia, della Dottrina Sociale della Chiesa e della Politica nazionale ed internazionale, con due sessioni distinte, la prima nei mesi di Ottobre-Novembre e la seconda in Febbraio-Marzo. La Cattedra prevede un'iscrizione ed il rilascio di un'attestato di partecipazione. Nei prossimi giorni saranno disponibili locandine e pieghevoli che illustreranno le lezioni e i relatori che si alterneranno per questo nuovo percorso culturale. “La ‘nuova evangelizzazione’, di cui il mondo ha urgente necessità e su cui ho più volte insistito, deve annoverare tra le sue componenti essenziali l’annuncio della dottrina sociale della Chiesa” (Centesimus Annus 5). “La testimonianza della carità di Cristo attraverso opere di giustizia, pace e sviluppo fa parte della evangelizzazione perché a Gesù Cristo, che ci ama, sta a cuore tutto l’uomo. Su questi importanti insegnamenti si fonda l’aspetto missionario della dottrina sociale della Chiesa come elemento essenziale di evangelizzazione. La dottrina sociale della Chiesa è annuncio e testimonianza di fede. E’ strumento e luogo imprescindibile di educazione ad essa” (Caritas in Veritate 15). “A tale compito di animazione evangelica delle realtà umane sono chiamati, unitamente a tutti gli uomini di buona volontà, i cristiani e in special modo i laici” (Centesimus Annus 25). don Andrea Simone, direttore Ufficio Cultura nalmente Urbano Urbani, il quale, quando è venuto a sapere dell’apertura della pasticceria, mi ha donato un piano cottura a induzione”. 16/09/15 11.58 9 >FABRIANO< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 "Gentile", ecco i premiati I riconoscimenti a Biondi, Cattaneo, Paolucci, Tombesi e Trotti di DANIELE GATTUCCI F abio Biondi, fabrianese, direttore del Gruppo “Diatech”, azienda leader nel campo della ricerca farmacogenetica, nella Sezione “Officina marchigiana”; Elena Cattaneo, senatore a vita dall’agosto 2013, scienziata e docente nell’Università di Milano, nella Sezione “Scienza, ricerca e innovazione”; Antonio Paolucci, critico d’arte, Direttore dei Musei Vaticani, nella Sezione “Carlo Bo per l’arte e la cultura”; Francesco Tombesi, astrofisico Nasa, nella Sezione “Giovani”; Sandro Trotti, artista affermatosi come uno dei grandi artisti occidentali nella Repubblica Popolare Cinese, nella Sezione “Vite di italiani”. Questi i nomi dei premiati della XIX edizione 2015 del Premio nazionale Gentile da Fabriano, che riceveranno il riconoscimento sabato 10 ottobre alle ore 10.30 nel corso della cerimonia in programma all’Oratorio della Carità, durante la quale è previsto anche un intermezzo letterario, sempre molto apprezzato, affidato all’attore e doppiatore Luca Violini, fondatore di “Radioteatro”. Come da consolidata tradizione, inoltre, il Premio sarà arricchito dell’Omaggio che per il 2015 andrà a Tullio Pericoli con pubblicazione delle “Cartelle del Gentile / 05”. Collana edita dall’ omaggio ad uno dei protagonisti delle passate edizioni del Premio. Dopo Carlo Bo, Giovanni Raboni, Mario Giacomelli ed Ennio Morricone, l’omaggio 2015 va a Tullio Pericoli, vincitore del Premio nella settima edizione 2003. La Cartella 05, “Omaggio a Tullio Pericoli”, contiene scritti di Fabrizio D’Amico (L’arte del paesaggio sulla tela infinita di Tullio Pericoli), Goffredo Fofi (Quanto pensiero nella Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, premiato nella sezione "Carlo Bo per l'arte e la cultura" mano), Giuseppe Montesano (Paesaggi reali e sognati), un testo (Il tavolo del re), un’opera grafica e un autoritratto dello stesso Pericoli. Infine, come ogni anno, al Premio è collegato un evento artistico. Con inaugurazione sabato 3 ottobre alle ore 17.30, negli spazi espositivi delle Mostre temporanee del Museo della Carta e della filigrana, in tale prestigioso luogo, si terrà la mostra di Eros De Finis, Alkeros, curata da I t a l o B e rg a n t i n i (Romberg “Photo” - Latina), con la collaborazione di Giorgio Pellegrini, direttore del Museo della Carta e della filigrana. La mostra proporrà circa ottanta opere fotografiche di De Finis e rimarrà aperta fino all’8 novembre 2015. Il catalogo, che sarà presentato all’inaugurazione, contiene scritti di Galliano Crinella e Katia Migliori, insieme con tre poesie di Umberto Piersanti, tratte dai suoi volumi Nel folto dei sentieri (Marcos Y Marcos, Milano, 2015) e nel Tempo che precede (Einaudi, Torino, 2002). L’evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenuta nella bella sala della Biblioteca multimediale " Sassi" da Giancarlo Sagramola sindaco di Fabriano; Barbara Pallucca, assessore alla Cultura; Gal- liano Crinella, presidente dell’Associazione “Premio Gentile”; Gian Mario Bilei, membro della Giuria; Marco Ottaviani, presidente Fondazione Carifac, Maurizio Benvenuto, consigliere del Cda di Veneto Banca oltre alcuni Membri dell’Associazione “Premio Gentile”. In questo contesto è stato ricordato che il Premio, fondato nel 1997 dal Sen. Carlo Bo e promosso dall’Associazione “Gentile Premio”, è patrocinato, oltre che dal Comune di Fabriano, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo e dalla Regione Marche, ed è sostenuto dai seguenti enti: Fondazione Carifac, Fondazione Veneto Banca, Fedrigoni Spa, Ueber Srl e Regione Marche. Fanno parte della Giuria, presieduta da Vilberto Stocchi, i seguenti membri: Enrico Agabiti Rosei, Gian Mario Bilei, Carlo Cammoranesi, Maria Grazia Capulli (giornalista tra le new entry in giuria) Galliano Crinella (direttore del Premio), Giorgio Cutini, Eugenio De Signoribus, Antonio Pieretti, Maria Teresa Veneziani e, in rappresentanza degli enti sostenitori: Marco Ottaviani, Maurizio Benvenuto, Gabriele Alfonsi ed Eros De Finis. Come è facile comprendere si portano a Fabriano nomi di marchigiani (quest’anno tre sono della nostra regione) e non che hanno raggiunto traguardi di livello nazionale ed internazionale che accrescono la portata e la valenza di questo momento che porta il nome di Fabriano nei più alte sfere della società civile, artistica, culturale, scientifica ed imprenditoriale. Da qui il tema su cui s’è mossa la Giuria per fare le scelte: “Italiani nel mondo”. In chiusura, come auspicato da Sagramola, poi da Ottaviani, La presentazione della XIX edizione del Premio Gentile da parte degli organizzatori Benvenuto e Crinella, in attesa del Ventennale del Premio (2016) per l’occasione si sta pensando ad una edizione ancora più ambiziosa con la quale far coincidere altre situazioni di prestigio che accrescano la forza e la potenza del Premio, la cui eco ha raggiunto l’Expo di Mila- no, grazie anche alla grande manifestazione inserita nel quadro Unesco, di Fabriano Creativa. "Appetiti d'arte" in Pinacoteca Elena Cattaneo, scienziata e docente universitaria, verrà premiata nella sezione "Scienza, ricerca e innovazione" “L’arte è alimento, alimenta l’arte”, questo il titolo scelto dal Mibact per le Giornate Europee del Patrimonio 2015, iniziativa alla quale aderirà anche la Pinacoteca civica “Bruno Molajoli” di Fabriano nella giornata di domenica 20 settembre. Un tema non casuale voluto dal Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo in coincidenza con l’Expo di Milano, che rappresenta in questa circostanza l’occasione per indagare le radici culturali delle nostre tradizioni alimentari e viceversa comprendere l’identità culturale di un popolo e di una civiltà attraverso il suo rapporto con il cibo, anche nelle rappresentazioni artistiche. Proprio su questi temi verterà l’evento organizzato in Pinacoteca alle ore 17 dal titolo “Appetiti d’arte” che si svolgerà attraverso un percorso tra sacro e profano alla scoperta della simbologia del cibo tra '300 e '400 e della sua funzione sociale nel Medioevo. La visita guidata tematica prenderà in considerazione le opere della collezione della Pinacoteca le cui iconografie presentano elementi legati al cibo nella sua accezione più ampia, e alla sua valenza simbolica e religiosa. Iconografie sacre, in cui sono soprattutto i frutti ad essere gli elementi simbolo che prefigurano la dimensione soprannaturale di eventi e condizioni rappresentativi delle figure della Vergine e del Bambino. La visita tematica sarà seguita da una degustazione di prodotti realizzati seguendo ricette medievali che permetteranno di scoprire curiosità sulla storia dell'alimentazione e il consumo dei cibi nel Medioevo: ci si calerà dunque dagli aspetti più propriamente rituali e religiosi alla dimensione terrena e concreta dell’alimentazione, analizzando il consumo dei prodotti nelle diverse classi sociali, l’uso delle materie prime in cucina, le usanze relative ai banchetti. L’evento è organizzato dalla Pinacoteca civica “Bruno Molajoli” in collaborazione con Archeomega soc. coop. e Fabrica del Gusto. I migranti impegnati in lavori socialmente utili Il sindaco Giancarlo Sagramola ha firmato in questi giorni un protocollo d’intesa con la Prefettura di Ancona in base al quale i cittadini stranieri extracomunitari richiedenti protezione internazionale, arrivati a Fabriano nei mesi scorsi, possono essere impiegati per svolgere lavori socialmente utili per la città. I migranti che hanno dato immediata disponibilità a lavorare gratuitamente e senza alcun rimborso, sono stati impegnati fin da subito nell’attività di pulizia dei Giardini Regina Margherita. Anche questa settimana, coordinati dal Gruppo Umana Solidarietà – GUS, hanno continuato nell’attività di svuotamento dei cestini all’interno dei parchi e con la pulizia degli stessi dalle foglie. I cittadini stranieri di varie nazionalità arrivati a Fabriano sono in totale diciotto, risiedono in strutture private ed il loro sostentamento è a carico del Ministero dell’Interno che ha gestito la loro collocazione attraverso le Prefetture. Due extracomunitari impegnati nella pulizia dei Giardini pubblici 09 fabriano.indd 2 16/09/15 10.48 10 >FABRIANO< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Quel gigante non c'è più E' caduto ad Albacina l'albero monumentale dedicato ad Aristide Merloni di VÉRONIQUE ANGELETTI A lbacina piange uno dei suoi alberi. Monumentale, era uno dei giganti buoni che vigilavano, da lustri sul giardino dedicato ad Aristide Merloni. Se era carpino o betulla, alla gente del posto poco importava, il gigante era nato con il giardino dedicato per il paese dalla famiglia al suo capostipite. D’estate, la sua immensa chioma dava ombra ed il suo tronco, con il suo gemello, è stato la porta per almeno tre generazioni di bomber provetti. Poi, il 28 agosto, di mattina, senza che ci fosse vento o pioggia, verso le dieci, è caduto. Uno schianto con un gran boato che, per fortuna, nessuno ha sentito perché a quell’ora non c’erano bambini od adolescenti sui suoi giochi e muretti. “Colpa delle sue radici – hanno detto gli esperti – erano ammuffite”. Eppure lui, il gigante, era un pezzo che cercava di manifestare il suo disagio. Le sue potenti radici erano perfino affiorate in superficie scombussolando pavimenti, scale e muretti. Adesso giace lì, lungo tutti i suoi 25 metri, a fianco all’area giochi, in parte appoggiato su "suo fratello", ed impressiona ancora per la sua maestosità. Pertanto Albacina lo piange perché il gigante è come il suo cuore storico che, a pezzi, sta collassando con la complicità e l’incuria di privati distratti e, forse, di un amministrazione, che, tale quale a “chi sta di passaggio”, pensa che Albacina si fermi a Borgo Tufico. Eppure Albacina è una frazione tutta da scoprire. Vanta un prestigioso passato da leggere nelle sue pietre. Quando era un importante municipio romano testimoniato dalle lapidi murate a fianco alla chiesa. Quando era uno strategico borgo medievale alla confluenza tra Giano ed Esino che palesa nell’imponente – seppur parziale – cinta muraria e nella sua porta d’ingresso bastionata. Quando si presenta come sito di archeologia industriale perché sede del primo opificio di Aristide Merloni e scrigno delle radici di un gruppo che, per primo, ha esportato in un modo sano, efficace ed efficiente il saper fare marchigiano nel mondo. Perché Albacina ha tesori d’arte nel seno della sua chiesa dove si trova un prezioso trittico e pure un raro organo di Gaetano BREVI DA FABRIANO ~ SCONTRO, PAURA E DANNI Bivio Valleremita, 11 settembre, mattino. L’auto Polo proveniente dalla frazione collide con una Mercedes proveniente da Perugia. Risulta che oltre alla paura di marito e moglie occupanti della Polo, non ci siano danni fisici ad alcuno. La Polo aveva lo stop. I danni ai due veicoli sono notevoli. ~ DUE SI PRENDONO A PUGNI Viale Martiri della Libertà, 8 settembre ore 19. Lite tra due uomini di famiglie straniere ed intervento della Polizia di Stato e della Polizia Municipale, per farla cessare. E’ accorso anche il personale medico del 118 perché una persona si era sentita male. ~ 3 DONNE FERITE, PER SCONTRO E TAMPONAMENTO Sassoferrato, S. P. 16; zona Berbentina, 8 settembre ore 15. La Punto con madre 55enne e figlia, viene tamponata da un Suv guidata da un’altra donna e quest’auto si ferma 100 metri dopo. Sono intervenuti i Carabinieri, i VdF, la Polizia Municipale, il 118 e due eliambulanze, una delle quali ha trasportato la 55enne all’ospedale di Torrette in gravi condizioni; le altre due donne che avevano riportate fratture varie sono state trasportate all’ospedale di Fabriano tramite ambulanza. Sembra che la Punto prima di essere tamponata, avesse urtato un muretto sito a sinistra della strada. Le auto risultano distrutte. ~ PROCESSO IN CASA Nebbiano, 9 settembre. Una 89enne non può recarsi in Ancona ove si dovrebbe svolgere un processo che la vede parte lesa ed il personale giudiziario del Tribunale si reca e giudica a casa della donna. Lei accusa i figli - un uomo ed una donna sui 50 anni - perché l’avrebbero rapinata, prendendogli varia argenteria. ~ UN CANE FINITO NEL TUBO Via A. Merloni, bivio per Nebbiano, 6 settembre ore 13. Per un cagnolino razza Lagotto finito in una tubatura sotterranea, diametro 20 centimetri, i VdF hanno dovuto scavare e rompere la tubatura per liberarlo. ~ A SERRA INFORTUNATO, A FABRIANO RICOVERATO Serra San Quirico, 13 settembre ore 12. Sui monti della zona, un cercatore di funghi originario di Jesi cade e non riesce a rimettersi in piedi quindi tramite telefonino chiama soccorso. Intervengono il personale medico del 118 e l’eliambulanza e l’uomo, un 46enne viene trasportato all’ospedale di Fabriano e ricoverato in osservazione per fratture agli arti e altre ferite. 10 fabriano.indd 2 Callido che il paese ha restaurato con l'intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. E’ anche natura con la sua rete di sentieri che portano fino al Monte della Bocchetta e a quella balza che protegge il luogo dove le cicogne vanno a prendere i bambini. E’ fede con quelli che s’inerpicano sul Monte Maltempo che ospita il Santuario della Madonna dell’Acquerella. Ecco perché Albacina piange il suo albero. Lo piange perché si rende conto che nessuno finora ha pensato a lei come ad un borgo da recuperare e valorizzare, ma lo si guarda solo nelle sue vesti di stabilimento che oggi è stato dichiarato fuori dell’asset L'albero caduto ad Albacina industriale dai capitani americani della Whirlpool. Un fuori scena che non piace a nessuno, soprattutto a chi vede Albacina come il simbolo di un'industria che ha dato benessere ad un comprensorio che abbraccia tre province e due regioni. Un fuori scena che non accetta chi ama e vive ad Albacina. Ragione per cui i ragazzi del paese da alcuni mesi si sono organizzati per ridare vita al borgo e si sono uniti in un’associazione che si chiama "Nuova Era". La sua operatività si è vista già questi mesi e proprio nel giardino pubblico dove il gigante si è arreso. Hanno pulito le piante, strappato l’erba e perfino verniciato la ringhiera che lo circonda. Oggi vogliono lavorare sulle vie e sui suoi tesori. Segnalare obbrobri e mettersi a servizio dell’amministrazione. Si chiama buona volontà e sarebbe un gran peccato perdersela. Quante meraviglie in quella Valigia! “Si spengono le luci, si chiude il sipario e la mente ripercorre tutti i momenti, gli incontri, le prove come in un cortometraggio finito con questa incredibile giornata ricca di emozioni e di continue sorprese”. E’ la risposta del presidente de La Valigia delle Meraviglie, Marco Censi, alla nostra domanda sull’esito della festa di fine estate che si è svolta il 12 settembre ai Giardini Margherita, organizzata e sostenuta dalla “La Valigia delle Meraviglie”, associazione culturale e sportiva dilettantistica di Fabriano. “L’evento - continua Censi - aveva lo scopo non solo di promuovere e far conoscere tutte le attività che La Valigia da anni è in grado di fare ma soprattutto quello di regalare attimi di gioia e divertimento con grandi e bambini. Un successo al di là di ogni aspettativa visto come ha risposto la cittadinanza a tale manifestazione. Quando sono arrivato ai giardini – replica - e ho visto gente lavorare, per preparare l’evento, con il sorriso sul viso mi sono emozionato. La più forte emozione della giornata è stata vedere tanta gente che grazie alla Valigia prima si è conosciuta, attraverso la curiosità di sperimentare nuove forme di esperienze che siano esse rivolte al sociale, all’animazione o alle attività sportive, poi sono diventate amici. L’emozione più grande è vedere tutti impegnarsi per promuovere quello che per tutti noi è un cambio epocale della società attraverso la collaborazione e il rispetto delle persone. Credo che nessuno potesse immaginare un tale successo sia di partecipanti, sia di soddisfazione personale”. Proviamo a ricostruire l’intera manifestazione con il presidente … “E’ iniziata alle 16.30 con l’accoglienza e registrazione dei bambini per partecipare ai vari laboratori - Circo in Valigia, Clownerie, Clown in Corsia e Yoga della Risata. E’ proseguita con il bellissimo spettacolo delle 18 realizzato dalle allieve di acrobatica aerea del corso Circo in Valigia per poi continuare con lo spettacolo di Clownerie dal titolo 'Questo spettacolo non sa da fare' per poi concludersi alle 19.30 con lo spettacolo di magia comica, Il tutto reso ancora più magico grazie alle postazioni del trucca bimbi e delle Bolle Giganti”. Nel dettaglio di cosa si è trattato? “Il laboratorio della Clown in Corsia con simpatici e colorati Clown Dottori che hanno fatto visite un po’ bizzarre a grandi e bambini, giochi e strumenti che si usano durante le ore di volontariato nei giorni di giovedì e domenica nel reparto pediatrico di Fabriano o alle giornate presso le case di cura per anziani. Il Laboratorio Yoga della risata con esercizi mirati a far ridere e a rendere contagiosa la risata visto gli effetti benefici riscontrati a livello scientifico internazionale Laboratori di Circo in Valigia con esercizi di acrobatica aerea, circo per bambini e giocoleria per avvicinare adulti e bambini a discipline alternative rispetto a quelle più convenzionali e diffuse, discipline che si svolgono attraverso corsi mirati che hanno ripreso il 15 settembre presso la palestra via Aldo Moro di Fabriano”. Quale messaggio credete di aver lanciato? “Grazie all'amore, legame imprescindibile che unisce ognuno di noi all'altro….ieri abbiamo dato un grandioso esempio di come il sorriso sia capace di generare altro sorriso ...e di come le cose semplici fatte con il cuore costruiscono la mappa della vita. Grazie davvero a tutta la cittadinanza che ha partecipato numerosa a questa iniziativa che ci auguriamo si possa ripetere ancora anche in collaborazione con enti e privati. Daniele Gattucci 16/09/15 10.46 L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 >FABRIANO< 11 Biblioteca senza giornali Gli utenti si lamentano, ma il servizio sarà riattivato con una gara d'appalto di ALESSANDRO MOSCÈ L a biblioteca multimediale di Fabriano, realtà di conservazione e di pubblica lettura al servizio dei cittadini, è stata progettata ed organizzata per offrire ai suoi utenti, reali e potenziali, l’accesso più ampio possibile all’informazione e alla conoscenza, fulcro della vita culturale cittadina: uno spazio per accogliere, condividere e promuovere idee e progetti avvalendosi della collaborazione di singoli e associazioni per ampliare ed innovare l’offerta culturale complessiva (spazio anche per incontri con l’autore, letture, premi). Oggi la biblioteca ha una funzione di orientamento al digitale e alle moderne tecnologie per la diffusione dell’informazione e della conoscenza. L’obiettivo è di diventare un riferimento per il cittadino così da garantire l’accesso ad ogni tipo di informazione e contenuto. Viene portata avanti l’attività di studio e ricerca e la necessità di informa- 11 fabriano.indd 2 zione e aggiornamento legate alle esigenze della vita quotidiana, sia per il reperimento di prodotti culturali, che per l’intrattenimento e l’impiego del tempo libero. Abbiamo appreso da un intervento del Consigliere comunale Sergio Solari che l’emeroteca è stata sospesa a tempo indeterminato tra le proteste degli utenti. Dalla riapertura delle vacanze natalizie avvenuta ad inizio anno, infatti, si è deciso di dire stop all’acquisizione e alla libera consultazione dei giornali, due con edizione locale e altrettanti a carattere nazionale di cui uno sportivo. “Agli utenti che si sono presentati sul posto”, dice il capogruppo consiliare del Polo 3.0 Sergio Solari, “è stato riferito dagli operatori della biblioteca che il fermo è avvenuto per questioni economiche e che la sospensione potrebbe anche essere a carattere definitivo”. Insomma, il malumore non manca nella struttura del loggiato San Francesco, per la quale sono stati spesi milioni di euro dalla Regione Marche per consentire alla città di avere un servizio decisamente all’avanguardia. “Aver investito così tanto”, incalza Solari, “e non avere cento euro al mese per mettere a disposizione degli utenti quattro quotidiani, non ha senso e fa cadere la città nel ridicolo. Invito pertanto il sindaco e l’assessore alla Cultura a trovare nel bilancio i soldi necessari per far sì che la biblioteca possa continuare ad erogare un servizio essenziale e assai apprezzato”. La direttrice Melissa Riccardi assicura: “Con il budget a disposizione riteniamo di poter riattivare il servizio, così come di acquisire libri (anche per bambini, ndr) riviste, dvd ecc.”. Un budget di 5.000 euro che sembra esiguo, però, per una struttura sicuramente di rilievo. Sarà probabilmente istituita una gara di appalto per l’assegnazione dell’incarico. A proposito di libri, non mancano delle novità, come la nascita di Mondadori Point in Corso della Repubblica (Edicolè) dove, vale la pena sottolineare, si può ordinare ogni volume in commercio (con sconti anche al 25%), compresi i testi scolastici e in lingua che arrivano entro 24/48 ore. Quasi il 60% degli italiani non legge neanche un libro all’anno, che significa che davanti a noi abbiamo una platea sterminata di persone da convincere che leggere non è una cosa faticosa come i più ritengono. Immagino che a Fabriano avvenga la stessa. Dunque aiutiamo la lettura. 16/09/15 10.40 12 S >EVENTI< C'è un workshop per il "web app" abato 26 settembre, proseguono gli eventi creativi nel MakerSpace della Biblioteca Multimediale di Fabriano “R. Sassi”. Questa volta abbiamo invitato Daniele Scasciafratte della comunità Mozilla Italia per guidare i partecipanti alla realizzazione di web app per il sistema libero Firefox OS in un workshop collaborativo e gratuito! Il makerspace della biblioteca rappresenta un luogo di condivisione delle informazioni, delle tecnologie e delle idee dove poter esprimere creatività e sviluppare consapevolezza, in particolare, sull’uso delle tecnologie digitali. Ad inizio agosto ci eravamo lasciati dopo quattro settimane di Makercamp. Ogni giorno abbiamo partecipato, come sito affiliato Make, ad una serie di fantastici laboratori tematici di making, tinkering e hacking per bambini e ragazzi, e che si sono svolti in contemporanea in varie parti del mondo. Durante quelle giornate abbiamo realizzato insieme giardini Zen, mongolfiere di carta, labirinti fisici e computerizzati, circuiti di carta e perfino ologrammi. Le attività del camp sono state sempre condivise nella comunità Google+ del makercamp stabilendo, così, relazioni e contatti con le molte organizzazioni internazionali. La Biblioteca di Fabriano è stata l’unica realtà italiana a partecipare e l’unica biblioteca tra le pochissime organizzazioni in Europa. Al Fabriano Creative City abbiamo partecipato con uno stand nell’area Time Out Hall incontrando i nuovi artigiani digitali della nostra provincia. Durante la manifestazione abbiamo proposto attività di creative computing in biblioteca e allo stand. Tutti sono invitati a proporre attività ed a partecipare alle iniziative proposte. L’associazione di software libero PDP è orgogliosa di proporre un workshop condotto dalla comunità Mozilla, unico in Italia, sabato 26 settembre alle ore 15, nel MakerSpace della biblioteca di Fabriano. Daniele Scasciafratte, programmatore, relatore e traduttore della comunità italiana del progetto Mozilla, ci presenterà il quadro generale di Firefox OS e del linguaggio Javascript e ci aiuterà a far interagire la scheda Arduino, parte della dotazione del MakerSpace, con smartphone dotati del sistema Firefox OS. Forse non tutti conoscono il progetto Mozilla e quanto esso sia importante per mantenere il web quanto più possibile libero, perciò riportiamo un estratto dalla loro missione: “La nostra missione è promuovere apertura, innovazione e opportunità per tutti sul web. Siamo Mozilla, una comunità internazionale di appassionati di tecnologia, di pensatori e di creatori che collaborano per mantenere il web vivo e accessibile, in modo che tutte le persone nel mondo possano contribuire in modo informato e diventare creatori del web. Crediamo che questo sforzo di collaborazione personale attraverso una piattaforma aperta sia essenziale per la crescita di ciascuno di noi e per il futuro della collettività”. Per partecipare alla realizzazione del progetto è consigliato venire con il proprio pc e possibilmente con la propria scheda Arduino con supporto per connessione Internet (ad esempio: Arduino Yun). Il MakerSpace metterà a disposizione il proprio materiale, ma non sarà sufficiente per tutti i partecipanti. Nel sito www.bibliotecafabriano.it potete trovare una pagina dedicata all’evento con il link per la registrazione gratuita e gradita, anche se non obbligatoria, che vi garantirà un gadget Mozilla in omaggio. Per informazioni e prenotazioni: Matteo 334-1239671 o via mail a cd@ pdp.linux.it. MakerSpace di Fabriano "Scatto d'argento": concorso fotografico dedicato ai nonni Il Comune di Fabriano, in collaborazione con il Centro Sociale “Città Gentile” e con la Diocesi di Fabriano-Matelica, organizza il concorso fotografico “Scatto d’argento” in occasione della “Festa dei nonni” che si terrà venerdì 2 ottobre alle ore 18 presso il Ridotto del teatro Gentile, durante la quale si provvederà a premiare i vincitori dello stesso. La richiesta di partecipazione e la foto scelta devono essere inviate via mail a eventi@ comune.fabriano.an.it entro e non oltre martedì 29 settembre. L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 "Sergio Luciani": in arrivo un convegno per il ventennale Vent’anni sono trascorsi dalla costituzione dell’Associazione Sergio Luciani, vent’anni dal 1995 anno in cui è scomparso l’amico Sergio Luciani, strappato alla vita a soli 27 anni dalla leucemia. Durante il suo lungo ricovero presso l’ospedale di Perugia, progettò un’associazione rivolta ai malati ematologici e alla ricerca scientifica. ”Una luce nel buio dell’indifferenza” è il claim che ha accompagnato i vent’anni dell’instancabile opera dell’associazione da parte di amici e parenti di Sergio che in questo modo, nel suo ricordo, hanno cercato un senso più grande al rimpianto per la sua perdita, portando avanti un progetto comune che rappresenta la continuazione della loro grande amicizia. L’associazione ha donato alla ricerca ed al sostegno dei malati e delle loro famiglie 400.000 euro dal 1995, attraverso tante iniziative che hanno sostanziato con i fatti l’impegno dedicato a questa onorevole attività sociale. Per celebrare il ventennale della fondazione, l’Associazione Sergio Luciani organizza sabato 26 settembre, alle ore 16, presso l’Oratorio della Carità di Fabriano, il convegno: ”20 anni di solidarietà, 20 anni di ricerca, 20 anni di conquiste”. Tra i relatori il prof. Brunangelo Falini, direttore della struttura complessa di Ematologia e trapianto di Midollo Osseo Ospedale S.Maria della Misericordia di Perugia, il prof.Piero Leoni direttore della Clinica Ematologica Ospedali Riuniti Ancona, la prof. ssa Cristina Mecucci, responsabile del Laboratorio di Citogenetica e Genetica Molecolare Ematologia Università di Perugia. Interverranno anche la dott.ssa Rosa Rita Silva, direttore U.O.Oncologia Medica Area Vasta 2 Fabriano Asur Mar- Gli incontri di lettura su Buzzati e Morselli Sabato 19 settembre alle ore 18 nella meravigliosa cornice dell’Oratorio del Gonfalone il secondo appuntamento di “Volta pagina” con il prof. Renato Ciavola che ricorda lo scrittore Dino Buzzati (foto). Questo primo ciclo di leggere insieme terminerà sabato 26 settembre con la partecipazione di Fabrizio Romagnoli che ricorderà Guido Morselli (1912-1973), giornalista e scrittore. Il curatore di questi interessanti momenti culturali è il giovanissimo Paolo Gionchetti. Tra tutti gli autori più importanti del Novecento, Morselli ha avuto la sfortuna di non vedere pubblicate le sue opere, quando era in vita. Oggi ogni suo scritto è stato rivalutato dalle case editrici in particolare l’Adelphi, che aveva respinto tutti i romanzi inviati in precedenza. Laureato in Giurisprudenza all’U- 12 eventi.indd 2 niversità di Milano, intraprese un lungo viaggio visitando la Germania, Francia, Inghilterra e la Scandinavia, allo scopo di perfezionare la sua già ottima conoscenza delle lingue. Morselli ebbe modo di mettere la sua penna al servizio del giornalismo, non per le grandi testate, ad eccezione de "Il Tempo", ma per un giornale locale della sua Varese. Gli articoli di Guido testimoniano un’attenzione critica verso la contemporaneità e la sua vocazione antimoderna, un insieme di contributi che gettano luce su un aspetto poco conosciuto dello scrittore varesino. Questi incontri di lettura sono inseriti in un contesto scenografico con la pregevole mostra con opere in ceramica, pietra e terracotta eseguite da scultori del nostro territorio. che e Roberta Luciani, presidente dell’Associazione Sergio Luciani. Tra i sostenitori dell’iniziativa per l’organizzazione del convegno si ringraziano per il patrocinio il Comune di Fabriano, Banca Marche, Fondazione Carifac, BCC Pergola, Fideuram, Allianz, Elica, Ala Stampi, CSV Marche, Cavallo Pazzo, Vetreria Faber, Photo Studio Cico ed il media partner Radio Gold Fabriano. Nell’augurare buon lavoro all’Associazione Sergio Luciani ricordiamo il sito www.associoazionesergioluciani.it per ottenere maggiori info e per eventuali donazioni per la ricerca e la cura delle leucemie, linfomi e mieloma. Gigliola Marinelli Settembre Organistico: Giovanna Tricarico ad Albacina Giovedì 10 settembre ha avuto inizio in Cattedrale con il concerto inaugurale, tenuto dall'organista francese: Daniel Pandolfo, la XXVIII° edizione del “Settembre Organistico Fabrianese”. La serata è stata scandita da più momenti: uno ispirato al mondo fantastico del “Signore degli Anelli”, un altro più spirituale con un' Ave Maria di Caccini/Vavilov, ma sicuramente il momento più importante è stato quello della presentazione di un' opera in prima mondiale, composta da un giovane musicista, Luigi Mengoni ed ispirata agli affreschi di Allegretto Nuzi sulla vita di San Lorenzo, conservati proprio in una cappella della Cattedrale. Grazie alla proiezione delle immagini raffiguranti gli affreschi, il pubblico ha potuto godere a pieno della musica, espressione dei vari momenti proposti: dalla gioia e serenità dell'incontro del Santo con i poveri e del battesimo di Lucillo al pathos della flagellazione e della morte in graticola. Ancora una volta si è cercato di creare oltre a un evento musicale, anche un connubio artistico tra pittura e musica, che il pubblico ha gradito, perchè la cultura, come sottolineato dal Direttore Artistico Paolo Devito, non è un qualcosa di astratto, ma concreto e Fabriano è ricca di spunti e potenzialità artistiche che debbono essere solo portate alla luce e valorizzate con l'aiuto di tutta la collettività. Il prossimo appuntamento con la manifestazione sarà giovedì 24 settembre presso la chiesa di San Venanzio di Albacina, dove si esibirà una giovane musicista pugliese: Giovanna Tricarico. s.a. Sandro Tiberi 16/09/15 10.44 >SPAZIO LAVORO< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Whirlpool e Jonathan, un premio sociale U n riconoscimento dedicato ai temi della legalità e dell'impegno civile e volto a valorizzare le migliori attività di responsabilità sociale quale modello e strumento di cittadinanza attiva. Questo il Premio sulla Responsabilità Sociale “Amato Lamberti”, intitolato alla memoria del sociologo che fu tra i principali studiosi dei fenomeni della camorra. Il premio, alla sua seconda edizione, è organizzato dall’Associazione Jonathan onlus e dal gruppo di imprese sociali Gesco con il sostegno di Whirlpool/ Indesit. A Sorrento, presso il chiostro di San Francesco, si è svolta la cerimonia di consegna dei premi. Whirlpool ha ricevuto dal Comune di Sorrento il premio “per l’impegno nel promuovere la responsabilità sociale come modello di partecipazione e sviluppo”. “Questo tipo di collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore è un modo importante per contribuire a una cultura del cambiamento” – ha dichiarato il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo – “L’esempio di attenzione e sensibilità che una grande realtà industriale quale Whirlpool mostra verso il nostro territorio va in questa direzione. Le attività promosse favoriscono una politica tesa a sviluppare nei nostri ragazzi una nuova considerazione di sé, a pensarsi come cittadini attivi, come qualcosa d’altro rispetto a un territorio che purtroppo ogni giorno, e mi riferisco anche ai recentissimi episodi di cronaca nera, ci abitua a scene di delinquenza. Abbiamo il dovere, morale ancora prima che istituzionale, di offrire ai nostri ragazzi un’alternativa e ringraziamo di cuore tutti coloro che ci aiutano a farlo.” A ritirare il premio Alessandro Magnoni, direttore Comunicazione Esterna e Relazioni Istituzionali Whirlpool Emea “Da oltre 100 anni la storia di Whirlpool è guidata da principi di responsabilità sociale volti a far sentire, in tutti i territori dove operiamo, un supporto da parte dell’azienda che vada anche ben al di là dell’impatto economico e produttivo. La cooperazione con l’Associazione Jonathan, che si articola anche in altri paesi, è uno dei molti esempi concreti della vicinanza dell’azienda al territorio. E’ una partecipazione di cui siamo orgogliosi. Crediamo fermamente che questo scambio continuo di idee, storie e progetti debba sempre contraddistinguere con continutià l’operato di Whirlpool in tutto il mondo, come facciamo qui oggi in Campania insieme all’Associazione Jonathan”. Whirlpool, da sempre impegnata per promuovere un modello di impegno sociale e sviluppo soste- della Repubblica con una targa di riconoscimento e ha consentito nel corso degli anni a circa 100 ragazzi un pieno reintegro nella collettività e il recupero di un’identità e di un ruolo sociale basato su valori condivisi. Nel 2009, inoltre, dalla collaborazione tra l’azienda e l’Associazione, è nato il Progetto Jonathan–Vela. Protagonisti dell’iniziativa alcuni ragazzi minorenni sottoposti a misura cautelare e Alessandro Magnoni direttore Com e Relazioni Esterne WHR Emea ed i ragazzi Jonathan Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento e Alessandro Magnoni, direttore Com e Relazioni Esterne WHR Emea nibile, ha deciso di dare continuità alla partnership con l’Associazione Jonathan, iniziata da Indesit nel 1998, al fine di reintegrare nella collettività ragazzi con problemi sociali e penali attraverso la ricerca di strumenti educativi e innovativi e di sensibilizzarli sull’importanza del rispetto delle regole prendendo spunto dalle norme comportamentali sul lavoro. Il progetto, realizzato con il patrocinio del Ministero della Giustizia, nel 2008 ha ricevuto l’apprezzamento dalla Presidenza collocati presso le comunità Jonathan e Oliver, con alle spalle storie di disagio, degrado, abbandono e violenza, sia subita che perpetrata. L’obiettivo è il reinserimento nella società attraverso la rieducazione. Il progetto Vela è un ambizioso progetto educativo, con fini di prevenzione e di recupero, che attraverso lo sport offre ai ragazzi la possibilità di costruirsi un’identità adulta intorno a tre parole chiave: disciplina, rispetto delle regole e rispetto dell’altro. Jp: Vertice a Roma per un accordo Presto la sentenza della Cassazione sulla nullità o meno della vendita La trattativa è tutta incentrata sugli stabilimenti – uno o forse due – da cedere gratuitamente alle banche creditrici per bloccare l’iter giudiziario e dunque evitare il rischio di chiusura della Jp (ex Ardo), l’azienda fabrianese di elettrodomestici che conta 700 lavoratori. Il vertice a Roma al Ministero dello Sviluppo economico ha di fatto segnato l’avvio della vera e propria contrattazione tra le parti, alla presenza degli avvocati dell’imprenditore Giovanni Porcarelli, i legali degli istituti di credito e anche del governatore regionale Luca Ceriscioli che nella capitale ha voluto esserci in prima persona. Un incontro di fatto preliminare con l’aggiornamento al prossimo summit in quanto la clessidra scorre e c’è sempre meno tempo per raggiungere un eventuale accordo bonario, visto che a dicembre dovrebbe arrivare la sentenza della Cassazione sulla nullità o meno della vendita dell’impresa effettuata a fine 2012 dal Ministero a Porcarelli. Dopo i 13 spazio lavoro.indd 2 due verdetti speculari di primo e secondo grado di illegittimità della cessione, forte è il timore che dalla Cassazione arrivi un’ulteriore e in quel caso definitiva conferma tale da far perdere il lavoro a tutti i 700 dipendenti dell’impresa già da tempo in chiaro affanno per gli inevitabili riflessi della vicenda giudiziaria su una produzione sempre più a singhiozzo ed ormai ridotta ai minimi termini. Ecco, allora, che la contrattazione sta per entrare nel vivo sulla base appunto della cessione di almeno uno, ma eventualmente anche due siti produttivi alla banche come compensazione per i notevolissimi crediti accumulati nei confronti della precedente gestione che faceva riferimento all’ex sindaco Antonio Merloni e ai suoi più stretti collaboratori. In particolare sul piatto ci sarebbe in primis la fabbrica umbra di Gaifana, ma se le banche non si accontenteranno di un unico stabilimento potrebbe essere inserita anche una delle due fabbriche fabrianesi, più probabilmente il sito del Maragone, mentre la sede principale dell’azienda di S. Maria (dove convivono uffici e area produttivi) difficilmente verrà coinvolta nella trattativa. Resta da capire se gli istituti di credito accetteranno il risarcimento in beni immobili di valore stimato come indubbiamente inferiore rispetto alla cifra complessiva superiore ai cento milioni di euro, per cui complessivamente si erano esposti in passato verso la gestione precedente. 13 SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ ULTIMI POSTI DISPONIBILI AI SEMINARI GRATUITI SUL FARE IMPRESA A FABRIANO Ci sono ancora alcuni posti disponibili agli incontri informativi per disoccupati/inoccupati di mercoledì 23 e venerdì 25 settembre, organizzati dal Centro Informagiovani e dal Centro per l’Impiego l’Orientamento e la Formazione, in collaborazione con Confindustria Ancona. Gli incontri tratteranno le seguenti tematiche: - mercoledì 23 settembre - Le varie forme giuridiche di impresa; - venerdì 25 settembre - Il punto di vista dell’imprenditore: testimonianza di chi è riuscito a dar forma alla propria idea di impresa. Ogni incontro avrà una durata di circa due ore, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, e si terrà a Fabriano presso la nuova sede del Centro per l’Impiego l’Orientamento e la Formazione - Via Rinalda Pavoni (Cittadella degli Studi). La partecipazione è gratuita. Per iscriversi occorre inviare l’apposito modulo di adesione (scaricabile all’indirizzo www.cadnet.marche. it/cig) ai seguenti indirizzi mail: cig. [email protected] oppure [email protected]. Per maggiori informazioni: www.cadnet. marche.it/cig. ~ CORSO GRATUITO ADDETTO IMPORT EXPORT IN LINGUA INGLESE A FABRIANO Quota Group srl organizza il corso per "Addetto import export in lingua inglese (Business English)”, rivolto a disoccupati in possesso del diploma di scuola media superiore. Durante il corso verranno trattati i seguenti argomenti: la figura professionale di impor t-expor t; elementi di grammatica; business english; il mondo del commercio nella rete. Il corso, che si terrà presso Agenziapiù Fabriano (via Bruno Buozzi n. 40/A), è gratuito, inizierà a metà settembre e si svolgerà nel pomeriggio (calendario da definire) per totali 60 ore. Per informazioni e iscrizioni: Quota Group srl, Via Bruno Buozzi, 40/A - Fabriano (AN), tel.: 0732.251926, fax: 0732.625993, e-mail: [email protected], web: www.quotagroup.it. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: [email protected] - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/ cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. Desi Mobili ancora incertezza Ultimo mese di cassa integrazione straordinaria alla Desi Mobili, fallita lo scorso marzo dopo che aveva prodotto, per trent’anni, cucine con marchio proprio e conto terzi. Lo spettro del licenziamento rischia dunque di materializzarsi anche per i circa 45 dipendenti che non hanno subito accettato la procedura di mobilità avviata a suo tempo per 80 persone ma è tuttora viva pure un’altra ipotesi: la creazione da parte di un gruppo di dipendenti di una cooperativa che tuteli l’occupazione, il sito produttivo e il territorio. Sul tema, è in atto un confronto tra lavoratori e curatori fallimentari. 16/09/15 12.01 14 >MATELICA< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Un cuore sportivo... grosso così L a festa... beneaugurante d’inizio anno “Matelica Cuore sportivo”, si è conclusa in maniera quanto mai spettacolare. Nata in Piazza Enrico Mattei, quest’anno è stata spostata nel campo sportivo di località Boschetto. Se l'evento si fosse spostato al centro cittadino si sarebbe consentita molta più agevolezza coreografica. E così è stato, con una chiusura con i fuochi d’artificio, e non in senso figurato, ma proprio con uno spettacolo pirotecnico che ha chiuso degnamente la serata. Ma capacità organizzative e spettacolarità a parte, serviva, per un’eccellente riuscita, la…materia prima. Cioè tanti, tanti e ancora tanti praticanti delle più svariate discipline. E quelli a Matelica non mancano. E così la manifestazione, che è stata aperta dal saluto del sindaco Delpriori e dalle note della banda e della corale Antonelli, che ha curato l’inno nazionale, ha avuto il suo fulcro nella sfilata degli atleti di oltre trenta associazioni sportive matelicesi. La S.S. Matelica calcio, ha la forza dei numeri, così come altre realtà sportive: la Vigor basket, la Thunder basket Matelica, con il loro blasone e la loro grande tradizione, la Salus Nuoto, con risultati sempre sorprendenti, le associazioni di ruzzola e bocce, giochi sempre capaci di attrarre giovani, il circolo tennis, che sta conoscendo un’ormai lunghissima primavera, le associazioni ciclistiche, in grande ascesa con un vero e proprio boom di praticanti in città. Ma anche la danza, le arti marziali, la pallavolo, gli arcieri e lo sport motoristico, con la motocross dell’Off Road di Marasca e l’associazione GoKart. E poi i cacciatori. E poi il calcio, che non si esaurisce con la squadra principale, ma anche con la Fabiani e il Real. E per il basket citiamo il gruppo dei Gladiatores… In totale…più di 1000 praticanti che hanno sfilato davanti ad un pubblico numerosissimo, quello delle grandi occasioni, fatto di genitori, amici, curiosi e appassionati. Pubblico che poi è entrato nel campo andando a formare quel cuore sportivo che è stato immortalato come gran finale, con fuochi d'artificio. Ma c’è stato il tempo per la benedizione di tutti questi ragazzi (all’anagrafe o di spirito!) da parte del parroco di Regina "Face Off", gli scatti per chiudere questa estate Pacis, don Alberto Rossolini. E visto che lo sport, si dice sempre, affratella (o almeno dovrebbe farlo), ci è piaciuto vedere una manifestazione organizzata dalle diverse associazioni, ma in cui una parte non certo secondaria l’ha sicuramente giocata il presidente del Matelica ed ex assessore Mauro Canil, avere il saluto e il patrocinio della giunta e del sindaco Delpriori. Buona educazione istituzionale e rispetto dei rispettivi ruoli da ambo le parti. E se invece volessimo intravederci anche la voglia, sempre da ambo le parti, di aprire una fase nuova nel clima in città? Staremo a vedere. Intanto… forza biancorossi, qualunque sia la disciplina e il campo scelti per divertirsi e competere. Degustazioni fino a tarda notte al foyer del Teatro Ormai è un format di garanzia, l’evento voluto dalla Pro Loco matelicese per chiudere l’estate. Spinti anche da un clima tornato a temperature prettamente estive, la serie di eventi che hanno ravvivato fin dal pomeriggio la città, tra flash mob, musica, degustazioni e tanta vitalità hanno davvero catalizzato tantissima gente. Di questa serata abbiamo “fermato” alcune immagini! (foto servizio Sara Noè) I performer itineranti in un'esibizione "flash mob" al Centro Commerciale La Sfera Tanti eventi tra flash mob e degustazioni Rock'n Roll in piazza Garibaldi Teresa De Sio al Piermarini I matelicesi non hanno perso l’occasione di ascoltare l’arte e la personalità di una figura come Teresa De Sio, giovedì 10 settembre. Platea del "Piermarini" piena, pieni anche i primi ordini dei palchi. E’ stata una serata dove la cantante partenopea, invitata nell’ambito dell’evento “Non a voce sola”, non si è limitata a cantare, ma ha anche presentato il suo libro “L’Attentissima”. Ma è innegabile che è con la sua esibizione finale, con quattro pezzi del suo repertorio folk, che ha esaltato ed acceso l’uditorio presente lì a teatro per ascoltarla. E non ne è rimasto certo deluso, con la De Sio a fare da mattatrice con la sua voce e la sua chitarra! Successo per il Bar In Piazza con DjSet 14 matelica.indd 2 Teresa De Sio al Piermarini, al centro con l’assessore alla Cultura Pennesi 16/09/15 11.33 L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 15 >MATELICA< Piatto e cocktail per l'arte di Rubens Originale iniziativa eno-gastronomica legata all'opera del pittore I l 31 agosto si sono concluse le coinvolgenti iniziative “Un Piatto per Rubens“ e “Un Cocktail per Rubens” che hanno visto impegnati numerosi locali di Matelica che, in occasione dell’esposizione del quadro del famoso pittore fiammingo “La Carità del Duca Rodolfo”, hanno ideato e proposto alla propria clientela un cocktail e un piatto ispirati a Rubens e alla sua arte. I partecipanti, 16 in tutto tra bar e ristoranti, hanno sperimentato e abbinato favolosi ingredienti ad una accurata ricerca storica e artistica per lasciarsi ispirare nella loro creazione, dando così vita a dei veri e propri capolavori di gusto! I vincitori sono stati scelti per il sapore, attraverso sms o messaggi whatsapp, e per la presentazione, con like sulla pagina Facebook ufficiale di Rubens ospite a Matelica. Ma scopriamo chi sono: il più votato per “Un Piatto per Rubens” è risultato il ristorante "La Giandrina" di Tiziano Saracino. Lo chef Gianni ha sapientemente mescolato le origini fiamminghe del pittore alle tradizioni marchigiane preparando una particolare vellutata tiepida di zucchine e patate accompagnata da crostini ed ottimi gamberoni dell’Adriatico e tartufo nero estivo. Gianni e il suo staff vi aspettano tutte le sere, tranne mercoledì, e la domenica a pranzo solo su prenotazione, per presentarvi tutti i loro squisiti piatti che si basano sulla cucina marchigiana rivisitata con creatività internazionale. Tutti i prodotti utilizzati sono quelli freschi del loro orto e le bevande, vino e birre, sono artigianali e locali. “Un Cocktail per Rubens” è stato vinto dalla Pizzeria "Bar Sorriso" di Sabrina, Michela e Stefano che hanno proposto un cocktail dolce ed energetico a base di caffè, leggermente alcolico. Il cocktail riprende i colori e le sfumature calde del quadro, mentre una fiamma domina il bicchiere rappresentando la luce della fede protagonista nella tela. Il "Bar Sorriso" racchiude già nel nome l’accoglienza e la cordialità che si respira entrando in questo simpatico locale adatto ad ogni occasione… dalla colazione del mattino, un aperitivo tra amici, un pranzo veloce fino all’ora di cena dove poter gustare dell’ottima pizza da asporto. Aperto tutti i giorni, tranne il sabato. Lo staff de “La Giandrina” Lo staff del “Bar Sorriso” "Fieri della nostra estate folk" Settembre, con l’autunno che porta, è il mese nel quale si tirano le somme dell’estate appena trascorsa e ogni manifestazione o evento viene analizzato affinchè il prossimo sia migliore. E così anche “Etnie a confronto”, il festival internazionale del folklore che si è svolto a Matelica dal 29 luglio al 3 agosto non è sfuggito a questo stato. Quest’anno nuova sistemazione: si è lasciato piazzale Gerani per andare in piazza, la nostra bellissima piazza Enrico Mattei, che lo ha accolto come si accoglie un vecchio amico arrivato da lontano. All’inizio con incertezza, un po’ di titubanza, forse scetticismo per non saperlo riconoscere, poi pian piano con più affetto, con più amore, fino ad arrivare all’ultima sera, quando lo ha accolto con il suo abbraccio fraterno e il sorriso carico di speranza. Così si sono dissipati tutti i dubbi, le incertezze, le ansie che avevano caratterizzato i giorni (e le notti) dei suoi ideatori, dando quella speranza e quell’ incosciente ottimismo tipico... degli organizzatori di manifestazioni. I numeri sono stati dalla nostra parte: 8 gruppi partecipanti, oltre 250 artisti provenienti da 4 continenti, con musicisti tanto diversi tra loro quanto simili uniti dall’amore per la musica che li ha fatti suonare insieme nella serata della festa dell’amicizia, con ballerini che solo con lo sguardo riuscivano ad integrarsi tra loro, pur venendo da Paesi con lingue e tradizioni diverse, ma con un'unica passione, la musica. Artisti che si sono esibiti su un grande palco, così grande da occupare parte del parcheggio e nascere nell’arco di una notte grazie alla volontà e al sacrificio di tanti giovani che si sono messi a disposizione dell’organizzazione. Vicino a loro tanti “veterani” in odor di passaggio di testimone che li hanno saputi coinvolgere nell’esperienza e che da loro hanno preso l’entusiasmo tipico dei giovani. Così come il palco, altre attrezzature sono spuntate: sia per il parco sedie che per lo stand gastronomico, anche in questo caso, tutto in breve tempo e tutto nuovo. Certe sinergie non nascono per caso, ma solo grazie alla collaborazione di persone che si mettono in gioco e a disposizione del prossimo. Ed è così che sono nate le collaborazioni con gli esercizi commerciali, con le altre associazioni, con i comitati di quartiere, ma soprattutto con la nostra amministrazione comunale e le istituzioni. Voglio ringraziare tutti coloro che per passione, per gioco, per simpatia si sono adoperati affinchè quest’ultima edizione sia stata un’ennesima sfida vinta, a tutti quelli che di nuovo hanno creduto in noi, ma soprattutto a quelli che hanno assistito ai nostri spettacoli, ci hanno gratificato con la loro presenza e i loro applausi, si sono congratulati con noi o ci hanno criticato di quella critica costruttiva utile al proseguo della manifestazione. A tutti gli amici che ci hanno aiutato, economicamente e non solo, nei modi più svariati, ognuno per quello che ha potuto apportare, a quanti ci chiedono: “Quando iniziate a programmare un festival?” rispondo: “Siamo pronti, si ricomincia!”. Un ringraziamento particolare va a tutti i gestori dei bar e ristoranti che hanno partecipato con entusiasmo all’iniziativa rendendola un’occasione speciale per valorizzare ancora di più le eccellenze della città di Matelica. Per tutti quelli che ancora non avessero avuto modo di visitare l’esposizione dell’opera di Rubens, vi ricordiamo che sarà possibile ammirarla ancora per pochissimi giorni; infatti il 17 settembre la famosa tela sarà per l’ultimo giorno in mostra nella chiesa di Sant’Agostino a Matelica per poi far ritorno nella casa fiorentina della famiglia Frascione, attuale proprietaria. In lizza Ilenia per Miss Italia Superando una selezione dopo l’altra, la ventenne matelicese Ilenia Bravetti (nella foto) è stata scelta tra le finaliste che approderanno alla finale nazionale di Miss Italia e saranno in diretta domenica 20 settembre su La7. Spetterà a lei, dunque, tenere alta la bandiera delle Marche insieme a Valeria Valentini, 18enne di Piane di Montegiorgio. Con i suoi occhi azzurri e lunghi capelli biondi in uno splendido viso da bambolina, la matelicese ha convinto la giuria di Miss Italia che l’ha scelta tra le 33 finaliste del concorso di bellezza più famoso del Paese. Alta 1 metro e 68, studentessa dell’università di Macerata, la bella Ilenia ha superato una fase dopo l’altra. Sandra Stopponi, presidente Gruppo Folk Matelica BREVI DA MATELICA ~ ILLUMINAZIONE RIFATTA A MANOZZINI. LA GIUNTA PENSA DI RIVEDERE TUTTI GLI IMPIANTI COMUNALI Nello scorso inverno un palo della pubblica illuminazione a servizio di via Benedetto Croce, nel quartiere Manozzini, cadeva sotto la spinta del vento e, fortunatamente senza causare danni a persone o a cose. A seguito del sopralluogo era emerso il grado di usura di tutto l’impianto. Per tale motivo si è determinato di procedere alla sostituzione di tutti i pali presenti in via B. Croce a partire dell'incrocio con viale A. Merloni (SP256 Muccese) per una percorrenza di circa ml.170, 15 matelica.indd 2 utilizzando, per la prima volta in città, un'armatura stradale del tipo a “led” che avrebbe garantito, oltre ad una migliore resa luminosa, anche un notevole risparmio energetico. Il progetto dell'intervento, per una spesa complessiva pari a euro 12.000, è stato redatto dall'Utc ed è stato appaltato alla ditta Elettroimpianti di Matelica che li ha appena ultimati. Il risultato finale, dal punto di vista sia illuminotecnico che di consumi, risulta molto buono, “quasi oltre le aspettative” secondo l’amministrazione comunale. amministrazione che ha ricordato che nel bilancio approvato nello scorso mese di agosto sono stati stanziati 83.000 euro per interventi diretti sulla pubblica illuminazione. Obiettivo? La gestione più economica possibile dei circa 2.100 punti luce che costituiscono gli impianti di pubblica illuminazione nel territorio comunale. 16/09/15 12.05 16 >MATELICA< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 I "leoni" per le panchine Inaugurazione ufficiale dopo il restauro D di NANDO CINGOLANI* omenica scorsa 13 settembre ai giardini pubblici, di fronte ad un folto pubblico ed alla presenza delle autorità cittadine che ringraziamo per la partecipazione (sindaco Alessandro Delpriori, assessore ai Lavori Pubblici Massimo Montesi, assessore alla Cultura Cinzia Pennesi), è stato inaugurato il restauro delle due panchine con leoni. Il restauro è stato promosso da Bruno Poduti che per primo lo ha proposto a cittadini ed associazioni. Dopo un primo interessamento del Lions Club, cui va il nostro ringraziamento, il testimone è passato alla sezione di Matelica dell'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra (Anmig), nella persona del vice presidente Nando Cingolani. che ha curato l'iter burocratico con il Comune e con la Soprintendenza ed ha predisposto la fase organizzativa. I fondi necessari al restauro sono stati raccolti presso cittadini, commercianti ed associazioni che ringraziamo vivamente, così come ringraziamo le gentili signore che domenica hanno organizzato il rinfresco. Il restauro delle panchine è stato affidato ad Angela Allegrini che con la consueta maestría, sempre dimostrata nei tanti altri restauri che ha eseguito, ha riportato, per così dire "alla luce" le due splendide panchine che erano state "nascoste" dalle incrostazioni dovute al trascorrere del tempo e dal danneggiamento causato dai soliti vandali. Particolarmente impegnativa è stata la ricostruzione ed il fissaggio della testa mancante del leone di una panchina. Per quanto riguarda la storia delle panchine, non abbiamo trovato notizie certe. Dalle testimonianze orali raccolte sembra che siano state realizzate negli anni '30 dal cementista Enrico Calcaterra o secondo altri da Raffaele Carloni anch'egli cementista. Altre testimonianze dicono che siano state realizzate dalla Regia Scuola Arti e Mestieri (l'odierno Ipia) che aveva una sezione cementisti. Di certo, si ravvisa la necessità di uno studio approfondito sui giardini pubblici che è stato avviato dall'architetto Barbara Cruciani, ma che merita di essere completato. I leoni delle panchine hanno sempre esercitato, soprattutto negli anni '50 e '60, un'attrattiva irresistibile per i bambini e le bambine del tempo che amavano salirvi a cavalcioni, a volte anche litigando quando si era in troppi (a quel tempo non c'erano ai giardini né altalene, né altri giochi per bambini). E il salire sopra i leoni diventava anche la posizione per fare una foto con le rare macchine fotografiche di allora. Ebbene il restauro delle panchine ha dato anche l'occasione per tirar fuori dai cassetti le foto in bianco e nero dei bambini sopra i leoni e perché no anche di fidanzati seduti su di esse e perfino foto di sposi con l'abito di nozze. Con queste foto è stato riempito un bel pannello di ricordi. Chi avesse foto sui leoni può portarle al negozio "La Buona Tavola" di Giuseppina Gubinelli (delle foto si farà una copia e gli originali saranno restituiti). Domenica mattina, dopo che alcuni bambini e bambine hanno inaugurato il restauro togliendo dalle panchine la bandiera italiana sormontata da palloncini tricolori, svelandone la ritrovata bellezza, c'è stato un incessante susseguirsi di foto dei bambini a cavalcioni dei leoni, come un tempo. Il sostanziale cambiamento da allora era rappresentato dalle macchine fotografiche digitali o dai telefonini che hanno sostituito le "Comet Bencini" con rullini da "ben" 8 foto in bianco e nero utilizzate a quei tempi. Con una dizione cara a internet si può dire che si è dato inizio alle "panchine 2.0". Ciò che è rimasto uguale rispetto ad allora (alle "panchine 1.0") è il candido e innocente sorriso dei bambini a cavalcioni dei leoni... *Comitato restauro panchine Matelica Cycling I genitori tinteggiano alla conquista di Siena In una bella mattinata di luglio un piccolo gruppo di amici del Matelica Cycling club in sella alle proprie biciclette è partito da Matelica per raggiungere la bellissima Piazza del Campo a Siena. Il gruppo capitanato dal presidente Santiangeli è partito della chiesa di Regina Pacis puntando passo Cornello, da lì una rapida picchiata verso Foligno, passando per Assisi, siamo arrivati a Perugia per la sosta caffè. Dopo le solite due chiacchiere impressioni e sfottò siamo ripartiti e grazie ad un ciclista del posto siamo riusciti ad uscire da Perugia senza perdere tempo. Da lì a breve con andatura regolare ci siamo ritrovati a fiancheggiare il lago Trasimeno, con le sue isole lancia panorami bellissimi e colori stupendi. Lasciato il lago Trasimeno alle spalle puntiamo dritti verso il borgo di Cortona, qui per il gruppo incominciano le prime difficoltà, oltre alla distanza già percorsa, la strada è un continuo salire e scendere in gergo ciclistico mangia e bevi. Macinando chilometri su chilometri e attraversando in rapida successione i bellissimi borghi della toscana Foiano della Chiana, Sinalunga, Trequanda dove il gruppo è stato sorpreso da un piccolo temporale, ci siamo ritrovati sulle mitiche creste senesi che portano da Asciano a Siena. Giusto il tempo di brindare con le borracce i primi duecento km tutti di un fiato di Umberto che siamo in picchiata per Siena, ultimo strappo ed eccoci nella bella piazza del campo dopo 237 km e 2.600 m di dislivello. Foto di rito e complimenti per il gruppo formato da Santiangeli Angelita Bartocci G., Lori U., Pasqualini C., Porcarelli A.. E infine un grazie enorme a Domenico e Paola validissimi punti di appoggio con il pulmino ammiraglia. 16matelica.indd 2 le pareti della scuola Una dimostrazione di partecipazione attiva alla cosa pubblica, un esempio concreto di civismo. Oltre 50 i matelicesi che hanno voluto spendere le loro giornate d’agosto a tinteggiare le pareti, e compiere piccoli lavori di manutenzione, presso la scuola elementare di via Spontini. Un’iniziativa promossa e voluta dalla sezione locale del Lions Club International che ha subito incontrato il favore e il sostegno dell’Istituto Comprensivo Enrico Mattei, del gruppo scout Matelica 1 e dell’amministrazione comunale, che ha fornito ai tanti volontari il materiale necessario ai lavori e la copertura assicurativa. Grande è stato l’impegno profuso dai (più di 30) genitori, dai ragazzi del gruppo Scout e dai membri del Lions, tanto che le piccole opere di conservazione sono state portate a termine con un largo anticipo rispetto al planning iniziale dei lavori (17-29 agosto). Sono state così re-imbiancate tutte le aule del primo piano, alcune del secondo, i corridoi, gli atri, gli ingressi e le rampe di scale della struttura scolastica. «Siamo piacevolmente colpiti da questa iniziativa e decisamente soddisfatti per la partecipazione di tante persone» - dice l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Montesi - «Molti matelicesi, durante le ferie, hanno scelto di dedicare il loro tempo ad un’opera di utilità pubblica. E’ la prova che l’unione fa la forza, e che anche in tempi di ristrettezze economiche per le casse comunali, la sinergia tra istituzioni, associazioni e singoli cittadini può portare a notevoli risultati, con ricadute positive per tutta la comunità». L’amministrazione comunale, sin dal suo insediamento, ha cercato di promuovere simili pro- Encomiabile iniziativa al Comprensivo "Mattei" La presidente del Lions Club Matelica Cinzia Stella con genitori e volontari al lavoro getti di recupero e valorizzazione del patrimonio pubblico. Dalla scorsa estate è stato a tal fine lanciato il programma “Adotta la tua città”, che consente a chiunque ne abbia la volontà di realizzare piccoli lavori di recupero e mantenimento, sempre godendo della copertura assicurativa e della fornitura degli attrezzi da parte del Comune. «L’opera appena conclusa alla scuola elementare è un bellissimo esempio del progetto “Adotta la tua città» – continua Montesi - «A nome di tutta l’amministrazione comunale desidero ringraziare il Lions Club Matelica e la presidente Cinzia Stella, l’Istituto Comprensivo Enrico Mattei e il presidente Guido Carradori, i ragazzi del gruppo Scout Matelica 1 e i tanti genitori che hanno accolto con partecipazione ed affetto questa iniziativa. Speriamo che questo sia il primo passo di una lunga strada da percorrere insieme, per il bene di Matelica». 16/09/15 12.08 17 >MATELICA< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Le mense ancora... calde Pd: “Il nuovo bando è un atto di trasparenza” Procaccini: “L'amministrazione la possibilità di imporre parametri dovrebbe chiedere scusa per le proTiene banco in città, ancora più stringenti e dettagliati: prie responsabilità politiche, che ha elogiato l'attuale servizio” in questi giorni, la questione dell’assegnazione del servizio mense scolastiche. In data 30 luglio, la Giunta comunale ha provveduto a prolungare il contratto con l’azienda che attualmente fornisce il servizio fino al 31 dicembre, senza escludere la possibilità, comunque, per il tempo necessario, per procedere con nuova gara. Due sono le strade che un’amministrazione pubblica può intraprendere allo scadere di un contratto assegnato con gara: decidere di rinnovare il contratto all’azienda vincitrice dell’ultimo bando, qualora questo fosse previsto, oppure redigere un nuovo bando di gara e quindi procedere con una nuova assegnazione del servizio. L’amministrazione comunale di Matelica, dopo un’attenta analisi, pur confermando la qualità del servizio reso dall’attuale gestore, non ha ritenuto di rinnovare l’attuale servizio, ma di andare a stilare un nuovo bando di gara. La scelta si motiva in modo molto semplice e diretto: non si tratta di una valutazione del servizio offerto fino ad ora dall’azienda che si è aggiudicata la gara nel 2012, quanto piuttosto di un modus operandi che tende necessariamente a cercare di migliorare continuamente il servizio. Redigere un nuovo bando di gara per l’assegnazione del servizio mense scolastiche, infatti, significa avere la certificazione della provenienza degli alimenti, la tracciabilità e la sicurezza, l’attenzione rivolta alla preparazione e al servizio dei pasti; e poi la distanza tra la cucina e la scuola dove i pasti saranno consumati e la salvaguardia del personale di Matelica. Scrivere un nuovo bando e procedere con una nuova gara è la strada maestra per un’amministrazione e per rispondere ai criteri di imparzialità, correttezza e trasparenza. Significa dare la possibilità ai bambini e ai ragazzi delle scuole matelicesi di ricevere un servizio sempre migliore e mettere tutti gli operatori in condizione di partecipare. Nella penultima assegnazione del servizio (assessore Procaccini e sindaco Sparvoli) è stata annullata dal Tar, nel 2012, l’intera procedura di gara, compreso il provvedimento di aggiudicazione definitivo; il contratto non è stato annullato dal Tar solo perchè si è espresso a maggio 2012 e questo aveva scadenza luglio 2012 (sentenza confermata dal Consiglio di Stato a luglio del 2015, per irregolarità formali). Chi oggi grida allo scandalo per la decisione dell’amministrazione e si fa paladina della difesa del lavoro, dovrebbe avere solo il buon gusto di tacere, piuttosto che agitare l’opinione pubblica e mistificare i fatti, tirando in ballo personalmente e in maniera sguaiata e squallida gli attuali amministratori; anzi, potrebbero mettere il Comune nella condizione di dover subire una richiesta di risarcimento del danno subito da parte del ricorrente. Con la scelta di effettuare una nuova gara, qualsiasi sarà l’azienda vincitrice del bando, i cittadini avranno la certezza di un servizio ancora superiore. Un servizio, dal valore molto elevato (circa 260.000 euro all’anno), che sarebbe amministrativamente non corretto non sottoporre ogni volta a un attento controllo e a una ricerca della massima qualità e della massima sicurezza e che non può essere assegnato se non mettendo tutti gli operatori nella condizione di poter partecipare. Cercare di migliorare deve essere sempre l’obiettivo primario di un’amministrazione seria e responsabile. E i fatti dimostrano che a Matelica la strada intrapresa è proprio questa. Partito Democratico, Circolo di Matelica Unicam in Perù per studiare l’evoluzione delle balene E’ infatti appena pubblicato sulla prestigiosa rivista inglese “Proceedings of the Royal Society B” un lavoro di ricerca in ambito geologico-paleontologico di cui è autore, tra gli altri, il prof. Claudio Di Celma, docente della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam. Il prof. Claudio Di Celma, in collaborazione con i ricercatori delle Università di Pisa e Milano-Bicocca e dei musei di Rotterdam, Bruxelles, Parigi e Lima, sta seguendo un importante progetto multidisciplinare in ambito geologico-paleontologico nel Perù meridionale, progetto sostenuto dal Miur (PRIN) e dal prestigioso Committee for Research and Exploration del National Geographic. Lo scopo della ricerca è quello di studiare l’evoluzione dei principali gruppi di vertebrati marini dell’era cenozoica in una zona remota del deserto costiero del Perù, il Deserto di Ica conosciuto come “Deserto delle Balene” per l'eccezionale numero di fossili di balene, e non solo, di età miocenica (9-7 milioni di anni fa) che vi si rinvengono. L’articolo pubblicato è relativo allo studio su uno scheletro fossile di uno Ziphiidae, una famiglia di cetacei odontoceti, cioè forniti di denti. I ricercatori hanno rinvenuto nella gola del fossile l’ultimo pasto del cetaceo e ne hanno potuto così ipotizzare stile di vita e causa della morte. I rappresentanti attuali di questa famiglia si alimentano a diverse 17 matelica.indd 2 centinaia di metri di profondità, pescando selettivamente calamari, pesce, e altre prede. “L'individuo fossile che abbiamo studiato noi – sottolinea il prof. Di Celma – mostra invece che almeno una specie ancestrale (Messapicetus gregarius) in questo gruppo di balene dentate incrociava acque vicino alla superficie per la sua alimentazione. L'individuo fossile studiato in Perù, infatti, è stato rinvenuto in associazione con fossili di sardine della lunghezza di circa 35-40 cm, anch'esse fossilizzate, nella cavità toracica, in quella orale e appena fuori di essa. Le sardine in questione non presentano indizi di digestione, lasciando supporre che siano state inghiottite pochi minuti prima della morte dello Ziphiidae e in parte rigurgitate nei suoi ultimi istanti di vita”. La terza campagna di ricerca in meno di un anno si è da poco conclusa ma il team è già in partenza in questi giorni per il Perù per scoprire e ricostruire gli eventi della storia geologica del Pacifico orientale tra i 9 e i 7 milioni di anni fa. Come consigliere comunale di Nuovo Progetto Matelica devo tornare a disquisire sulle mense scolastiche, a seguito del comunicato stampa emanato dall'amministrazione comunale. Nel comunicato si legge testualmente "assoluta trasparenza degli atti e assoluta inattaccabilità delle scelte" quasi a voler insinuare il dubbio che la precedente amministrazione avesse compiuto chissà quali strategie o illeciti. Se questo è quello che si vuol far intendere, ci si domanda perché l'allora opposizione, oggi maggioranza (Montesi - Casoni) non ha segnalato le irregolarità agli organi competenti in materia. Tornando al comunicato dell'amministrazione comunale, che avrebbe dovuto fornirci le motivazioni riguardo la scelta di rinnovare l'incarico alla “Gma” soltanto fino al dicembre 2015, l'amministrazione informa che il primo aspetto che hanno valutato è “la qualità del servizio e la funzione pedagogica”. Ma questo vuol dire che questi aspetti non sono garantiti dall'azienda che attualmente ha l'incarico secondo loro? La risposta è no, perché anche gli stessi amministratori sono stati costretti ad ammettere che il servizio svolto dalla ditta titolare dell'appalto è ottimo e questo è anche documentato nei verbali della commissione mensa, che non ha mai contestato “non conformità”, ma ha espresso giudizi positivi. Veniamo ai criteri che vogliono mettere nel nuovo bando: questi sono già tutti presenti nel bando ancora in vigore (distanza cucina, biologico, kilometro 0, carni italiane certificate Ccbi ecc., prodotti Dop e Igp ecc..), poi si parla di “assoluta certificazione della provenienza degli alimenti, la loro sicurezza, la tracciabilità, la cura nella preparazione e il controllo dei pasti serviti". In poche parole la Uni En Iso 22000:2005, certificazione che noi abbiamo introdotto e che garantisce la massima sicurezza alimentare e tracciabilità degli alimenti, è uno standard mondiale valido dagli Stati Uniti al Giappone! Questa certificazione è posseduta da tutte le maggiori aziende di ristorazione collettiva come Camst, Elior, Gemeaz, Concerta, Cir, ecc... Ovviamente è uno standard difficile da ottenere e sicuramente avremo deluso le aspettative di qualche impresa locale, ma purtroppo la priorità per noi era, ed è, la qualità e la sicurezza alimentare. Nel bando che è appena scaduto inoltre si richiedeva la fornitura di due cuocipasta da collocare nei due plessi per cuocere la pasta in loco. Per quello che riguarda il costo del servizio oggi a Matelica è di euro 4,25 a pasto, a Castelraimondo euro 4,77, a Fiuminata euro 4, a Serravalle del Chienti euro 4,82, a Visso euro 5,10, come è evidente a tutti mi sembra che abbiamo un prezzo sotto la media. Per quanto concerne la parte del comunicato che riguarda i ricorsi questa è scritta in maniera volutamente non chiara: il bando annullato dal Tar non è questo di cui si discute, bensì il precedente del 2009, completamente diverso, e l'annullamento riguarda un vizio di forma riferito alla tempistica di nomina della commissione giudicatrice, nulla a che vedere con la trasparenza degli atti, e tuttavia la sentenza ha comunque mantenuto validi gli esiti del bando perché il servizio riscontrato non aveva né favorito, né creato pregiudizio a nessuno dei concorrenti, oltre al fatto che il servizio era in avanzato stato di fornitura. Presumibilmente non ci sarà nessuna azione risarcitoria in quanto il ricorrente dovrebbe dimostrare che quel vizio gli ha impedito di vincere la gara, ma non è questo il caso perché il ricorrente (Camst) è arrivato terzo. Al massimo verranno riconosciute le spese processuali (presumibilmente attorno ai 1000 euro) che sono cosa diversa e ben più modesta di un'azione risarcitoria. Dimostrato che il bando non cambierà, che le sentenze citate riguardano altri bandi, che la legge permette questo rinnovo senza nessuno sforzo “giuridico”, che il servizio è ancora idoneo e conveniente, chiedo ancora perché? Si accenna inoltre alla presenza di una clausola di riassunzione dei dipendenti, attualmente in forza, tuttavia questo tipo di clausola ha l'unico effetto di un blando diritto di prelazione, in seguito a sentenze sull'argomento da parte dell'Ue. Mi permetto di far notare che è notizia di questi giorni la perdita di 55 posti alla Best, la crisi non è finita! Quindi cosa spinge questa amministrazione FARMACIE Sabato 19 e domenica 20 settembre a rischiare la scomparsa di altri posti CENTRALE FERRACUTI di lavoro deprimendo ancora più la Orari: 8.30-13 15.30-19 situazione del nostro territorio? Gli Corso V. Emanuele tel 0737 85440 interrogativi rimangono tutti sul EDICOLE tappeto. Mi rivolgo personalmente Domenica 20 settembre alla dottoressa Ruggeri, che so esIL GHIRIGORO sere stata contattata da tanti genitori Cartoleria Edicola di Stroppa Artemisia che chiedono spiegazioni in merito; Viale dei Martiri, 66 tel. 0737 787958 faccia un atto di coraggio, spinga la APERTURA REDAZIONE MATELICA giunta e tutta la maggioranza a riIl lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30 tornare sui propri passi, sarebbe una Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) dimostrazione della sua buona fede e Tel. e Fax 0737 787551 del suo impegno incondizionato per e-mail: [email protected] la tutela dei matelicesi a partire dai CINEMA MULTISALA GIOMETTI più piccoli che spesso subiscono i Via Grifoni tel. 0737 787663 giochi della politica. taccuino CINEMA NUOVO Via B. Mattia - tel. 0737 84457 Rosanna Procaccini, Nuovo Progetto Matelica 16/09/15 12.04 18 >SASSOFERRATO< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Alla scoperta del territorio Gli interventi del Gaaum con Sentinum come fulcro I di FRANCESCO IACOBINI l Gruppo Archeologico dell’Appennino Umbro-Marchigiano è una realtà importante a Sassoferrato e nella zona montana, attivo ormai da diverso tempo grazie alla dedizione e alla generosità di non pochi appassionati. L’Azione ne ha incontrato il direttore, Vincenzo Moroni, che da oltre 30 anni svolge attività di volontariato come operatore promozionale per i Beni Culturali, con vari ruoli e incarichi (anche in Archeoclub, nei Gruppi Archeologici d’Italia, nell’International Centre for Archeological Studies, ecc.). Con lui ha fatto il punto su attività e iniziative. Come nasce il vostro gruppo, e con quali finalità? Noi nasciamo 19 anni fa a Sassoferrato, come sede locale dei Gruppi Archeologici d’Italia, un’Associazione importante, giunta ormai al suo cinquantesimo anno. Abbiamo sempre operato a cavallo tra Marche e Umbria, in una zona che è molto interessante dal punto di vista archeologico, storico e paesaggistico. Il nostro obiettivo era ed è promuoverne la conoscenza, tutelare i beni culturali e ambientali, unire aspetti più turistici con momenti di studio e approfondimento storico. C’è una buona partecipazione di soci? Sì, nel corso degli anni si sono succeduti oltre 200 soci e partecipano mediamente alle iniziative più importanti una trentina di iscritti. La sede logistica si trova a Sassoferrato e quella operativa a Torricella di Genga. Le vostre attività principali? Da una parte, ci dedichiamo da sempre a iniziative sul campo: ricognizioni, escursioni e passeggiate nei luoghi più caratteristici del panorama artistico e naturalistico degli Appennini. Dall’altra, organizziamo mostre e convegni, anche di livello accademico, e incontri con illustri storici e archeologi. L’obiettivo è portare all’attenzione della cittadinanza il valore del passato. La città romana di Sentinum è il fulcro delle nostre iniziative, ma non c'è solo quella. Longobardi, Umbri e Bizantini hanno giocato un ruolo fondamentale in quest'area e le loro tracce sono ancora visibili e tangibili. Qualche esempio di queste iniziative che avete promosso? Beh, vorrei ricordare qui solo i diversi convegni tenuti negli anni, (a Nocera Umbra, ma nel quadro di un percorso itinerante che ha toccato diversi centri) su "Le presenze longobarde nelle regioni d'Italia". Poi, gli incontri su "La montagna unisce", organizzati presso l’Abbazia di Sant’Emiliano e Bartolomeo in Congiuntoli e presso il Palazzo del Podestà di Gubbio. Oppure quelli sulla storia templare tra le valli appenniniche e sulle feste Rassegna "Salvi": sabato si inaugura Al via la nuova edizione, la 65a consecutiva, della Rassegna Internazionale d’Arte/Premio “G.B. Salvi”. La cerimonia inaugurale del prestigioso evento dedicato alle arti visive, che ospita annualmente opere di grandi maestri, di autori di provata esperienza e di giovani talenti, si terrà sabato 19 settembre alle ore 17.30 in piazza Gramsci, ovvero nel cuore del centro storico del Borgo. “Artificio: tra figurazione e astrazione”, questo il titolo dell’evento, che “esporrà in vetrina”, nelle tre sedi di Palazzo degli Scalzi, Palazzo della Pretura e chiesa di San Giuseppe, ben 241 opere firmate da 66 artisti. Sono quattro i momenti espositivi che caratterizzano la Salvi 2015: “Omaggio a Nino Ricci”, “La natura morta del Novecento nelle collezioni marchigiane”, “Tendenze del contemporaneo” e “Artisti in concorso”. Quest’ultima sezione è riservata al Premio (acquisto) per il quale concorrono diciotto artisti. La Salvi sarà aperta al pubblico fino al 1° novembre nei giorni di giovedì e venerdì dalle ore 17 alle 19, il sabato, la domenica ed i festivi dalle ore 16 alle 19. 18 sasso.indd 2 medievali, svoltisi al Castello di Pascelupo, che hanno attirato parecchi turisti e visitatori. E anche la manifestazione "Archeologia, Storia e Paesaggio", che quest’anno si terrà presso il Teatro comunale di Scheggia il 17 e 18 ottobre prossimi, con lo scopo di favorire nuove conoscenze attraverso esperti e giovani neolaureati, che hanno la possibilità di mettersi in gioco e proporre tesi innovative. Fra l’altro, la prima edizione di questo evento, svoltasi a Ferentillo, in Val Nerina nel 2013, ha visto la pubblicazione di un corposo volume degli Atti che ha riscosso un ottimo successo mediatico presso i maggiori network e soprattutto su sito Libreria Universitaria. Vi siete spinti anche sul fronte multimedia, vero? Esatto, lo scorso anno il nostro Gruppo ha realizzato un fotodocumentario sul pellegrinaggio francescano nelle valli del Sentino, tra Sassoferrato e Gubbio e fino ad Assisi. Questo lavoro è poi arrivato secondo al Festival nazionale del documentario storico-archeologico di Perugia del 2014 e verrà ufficialmente presentato presso il Teatro comunale di Scheggia sabato 17 e domenica 18 ottobre prossimo, a supporto del Cammino Spirituale di San Rocco. Quest’ultimo è un progetto a cui stiamo lavorando da anni e che, promuovendo il “camminare lento” ed i suoi benefici, metterà in collegamento, attraverso un percorso studiato sulla diffusione dell’iconografia di questo santo, l’incredibile rete di abbazie appenniniche che sono intorno a noi, con la possibilità di due percorsi, uno riferito alla spiritualità francescana e l’altro a quella camaldolese. Ma avete la capacità di coinvolgere anche le nuove generazioni? Assolutamente sì, accanto all'esperienza dei veterani c'è spazio anche per i giovani. Pensiamo al progetto di "Storia sotto le stelle", nato nel 2010 a Sassoferrato e che mette al centro proprio i giovani, che ogni estate presentano i propri lavori (nella maggior parte dei casi tesi di laurea) e li propongono al pubblico nella cornice della Terrazza dell'ex monastero di San Bartolomeo. Ma c'è un coinvolgimento anche delle scuole. Gli stage che il Gaaum ha organizzato con il Centro Servizi del Volontariato di Ancona per le scuole superiori sassoferratesi hanno riscontrato davvero un buon successo. Avete svolto interventi anche per la tutela di qualche sito archeologico? Sì, un esempio che vorrei citare qui è quello dell’intervento preventivo sulla chiesa di San Pietro di Agiglione, vicino Catobagli. Nel nostro piccolo, abbiamo cercato di impedirne il crollo definitivo, favorendone così il successivo restauro, effettuato per decisione della Soprintendenza ai Beni Archi- tettonici di Ancona. Oggi questa chiesa è completamente ripristinata, ed è un vero gioiello. Poi? Poi proprio in questo periodo siamo impegnati, con la supervisione della Dott.ssa Ilaria Venanzoni, Ispettrice della Soprintendenza Archeologica di Ancona, e con il supporto del Comune di Sassoferrato, a ripulire un tratto di strada romana, il “ Cardo B”, a Sentinum. E’ un vero e proprio campo di ricerca, le cui conclusioni avranno valore per gli studi sull’area e che soprattutto ha visto la presenza di molti giovani, che si sono appassionati ai luoghi e alla loro storia. Teniamo presente che per diversi di loro questa esperienza sarà valida anche come credito formativo. Venerdì 25 settembre, alle ore 18.00, presso l’area archeologica di Sentinum, presenteremo questi lavori, alla presenza del Soprintendente Archeologico delle Marche, dott. Mario Pagano. Per quanto riguarda invece gli aspetti naturalistici, e le vostre uscite ed escursioni? Ambiente e natura sono parte integrante del nostro impegno. Del resto, ci troviamo in un’area molto importante anche da questi punti di vista. Tra le tante passeggiate organizzate, cito qui quelle alla chiesa di San Pietro di Scorzano, interessante perché costruita con pietra sentinate. Oppure quelle a Civitalba, unendo sempre esperienza all’aria aperta con motivi e spunti culturali e storici. Le nostre escursioni sono programmate periodicamente, come quelle ai Mulini di Brecce di Venatura, ai Piani della Croce a Monte Santa Croce e presso la “ Valle dei Misteri“ a Monte Rotondo. Chi vuole avvicinarsi al Gaaum come deve fare? E’ possibile seguirci sulla nostra pagina facebook “Sentinum Civitalba volontari Gaaum”, visitare il sito www.sentinum.it, contattarci inviando una mail a [email protected] o anche telefonare per informazioni al 333.2683261. Siamo sempre felici di accogliere nuovi appassionati, li aspettiamo! Il "no" è sempre più netto Il “no” è chiaro, netto e pure deciso. E’ un “no” che ha la forza di un’intera comunità che si proclama “indignata” perché non riesce a vedere un segno di progresso nella pala eolica della società agricola La Santoreggia a Pian Cerreto sul Foria, il monte che svetta di fronte al paese. Un “no” che ha il suo peso quello della Comunanza Agraria di Montelago e manifesta il sentimento d’abbandono d’intere famiglie che non si fidano più dell’amministrazione e del sindaco Ugo Pesciarelli. Ragione per cui, nel dubbio, prima che scadesse l’iter autorizzativo, il 5 settembre scorso, hanno inviato al Municipio delle diffide a non autorizzare l’impianto e chiesto alle associazioni a difesa dell’ambiente come Italia Nostra, Wwf e Lupus in Fabula di fare altrettanto. “Non è vero che siamo quelli del “no” a tutto.– ironizza Paola Bettini, la portavoce della comunità, “abbiamo semplicemente un’idea di sviluppo legata all’agricoltura, all’allevamento e al turismo. E’ in questi settori che chi investe ci troverà al suo fianco“. Sono arrabbiati “i montanari” di Montelago. Tutto colpa della Pas, della procedura autorizzativa semplificata introdotta dal decreto Sblocca-Italia e anche colpa del comune perchè esisterebbero una serie di “precauzioni” amministrative che non avrebbe voluto utilizzare seppur suggeriti in una riunione specifica. Innanzitutto perché il Comune, per la comunità di Montelago sembra non tener conto del parere della Soprintendenza regionale coinvolta dalla gente stessa di Montelago. Un “no” condizionato che non esclude di rivalutare il progetto se modifica il posizionamento della Consorzio di bonifica quale futuro? pala, ma non può non considerare che la pala a Pian Cerreto è visibile in un raggio di due chilometri e mezzo. Poi, molti interrogativi sul perché il Comune non ha avvertito “l’obbligo amministrativo” di rivolgersi direttamente in Regione per ottenere un parere di valutazione d’impatto ambientale più completo. Se il silenzio-assenso si basa su un’omissione, è semplice, l’autorizzazione non vale – afferma Adriano Mei, l’uomo dei comitati in rete. E’ stato chiamato dalla Comunanza Agraria per aiutarla a districarsi nei meandri delle procedure. Per lui, il Comune non ammettendo il parere della Sovrintendenza delle Marche, avvertita su segnalazione dalla Comunanza Agraria, ma che ha emesso parere dopo aver ricevuto il dossier del progetto direttamente dall’ufficio tecnico comunale, ha omesso la questione del paesaggio. Insomma, il Comune non avrebbe tenuto conto di un valore unico, immateriale e protetto dalla Costituzione. “L’amministrazione – conclude Mei – non può autorizzare l’inizio lavori per delle ragioni morali, politiche e giuridiche”. Poi avverte: “Per le famiglie della Comunanza di Montelago non è una dichiarazione di guerra. Siamo tutti ancora in una fase propositiva e tutti siamo a disposizione dell’amministrazione. E’ importante capire che nessuno si sente avvilito perché abbiamo le armi giuste per reagire. Ma il peggio è che, in caso di conflitto, il danno per la gente di Sassoferrato sarà ben più grave che per quella del paese di Montelago”. Danni che si misurano in soldi, perché la borsa è di tutti i sassoferratesi e andrebbero a carico del bilancio comunale. Veronique Angeletti Mercoledì 23 settembre alle 17.30, nella sala consiliare, il Comune di Genga organizza un incontro pubblico con il Consorzio di Bonifica Marche. Quest'incontro é volto a rispondere a tutti gli interrogativi sorti alla cittadinanza in merito all'istituzione di questo "nuovo" ente, al perché si sono visti recapitare una quota associativa di due anni (lo scorso ed il corrente) e alle necessita/doveri che l'ente é tenuto a rispondere ed adempiere. Il tema dell'incontro sarà quindi: "Perché serve il Consorzio di Bonifica?". All'incontro saranno presenti, oltre al sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni, l'avvocato Claudio Netti, attuale presidente del Consorzio di Bonifica e Michele Tromboni il supervisore tecnico. 16/09/15 10.23 L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 19 >CERRETO D'ESI< Best, evitare il licenziamento Un presidio dei lavoratori in Ancona durante il summit in Regione P residio dei lavoratori della Best sotto la sede della Regione Marche lunedì 14 settembre, in occasione del primo incontro istituzionale con la multinazionale americana. L’iniziativa è stata organizzata da Fim, Fiom e Uilm di Ancona, insieme alle Rsu di stabilimento. I lavoratori sono scesi in sciopero dalle 13 per poi recarsi sotto il palazzo della regione con dei pullman per sostenere la trattativa e dare forza alle rivendicazioni sindacali. Non si ferma la mobilitazione dei lavoratori, dopo una serie di scioperi nello stabilimento di Cerreto d’Esi contro i 55 esuberi annunciati dall’azienda di cappe aspiranti nonostante le rassicurazioni date dall’amministratore delegato Roberto Leo. “La Best rimarrà a Cerreto d’Esi e l’azienda è disponibile a investire sull’impianto, a ragionare su un percorso di ammortizzatori sociali e a lavorare insieme alle organizzazioni sindacali per quanto concerne il miglioramento della produttività e la riorganizzazione aziendale”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dopo l’incontro fra l’assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi e l’amministratore della Best, convocato per trovare una soluzione utile per scongiurare i 55 licenziamenti preannunciati dall’azienda di cappe aspiranti. La governance si è impegnata a portare una prima bozza di piano industriale già da lunedì 14 settembre. Bravi ha ribadito che occorre individuare un percorso per evitare ulteriori perdite di posti di lavoro e ha chiesto di incontrare, il prima possibile, i vertici statunitensi della multinazionale al fine di valutare il piano industriale e l’entità degli investimenti sul sito fabrianese. Lavoratori e sindacati temono però un replay dell’esperienza vissuta dallo stabilimento Best di Montefano in Provincia di Macerata: nel 2011 fu smantellato e trasferito in una notte. I dipendenti Best sono già scesi da 850 agli attuali 203. E’ facile im- Ripartire dalla terra Tra asilo nido, buche e marciapiedi come opportunità L'agricoltura, con le sue varie connotazioni culturali ed economiche, sarà il tema centrale del convegno che si terrà a Cerreto d'Esi domenica 20 settembre alle ore 10 presso il Teatro Casanova. Questo appuntamento, riproposto dopo alcuni anni di interruzione, si inserisce nell'ambito della tradizionale Festa dell'Uva di Cerreto d'Esi, organizzata dalla Pro Loco con la collaborazione dell'amministrazione comunale. In questo particolare momento caratterizzato da una parte dalla crisi dell'industria e dall'altra dall'attenzione alla produzione alimentare di qualità, è necessario focalizzarsi sull'agricoltura per trovare e sfruttare "nuove" opportunità di sviluppo economico locale favorendo un corretto utilizzo delle risorse naturali. L’agricoltura è il modo più concreto che abbiamo a disposizione per conservare, riprodurre e trasmettere la cultura di un popolo e della sua terra. All'incontro si parlerà di cultura enogastronomica, di antiche varietà di frutta, di filiere agro-zootecniche Ogm Free ma anche di opportunità e problematiche delle attività agricole nelle aree protette oltre alle opportunità per un’agricoltura sostenibile che genera economia locale. Oltre ad esperti di questi argomenti verrà dato spazio ad alcuni produttori locali che stanno investendo nel territorio dell'Alta Vallesina e racconteranno la loro storia imprenditoriale. Un incontro aperto a tutti per parlare di agricoltura a tutto tondo perchè la produzione del cibo è strettamente legata al suolo, alla sua geografia, alle condizioni climatiche, allo sviluppo sociale e alle regole comuni e religiose predominanti di una comunità. Interverranno: Roberto Gatto - Servizio Ambiente e Agricoltura della Regione Marche, Elisabetta Stella - enogastronomo, Stefano Tavoletti genetista dell’Università Politecnica delle Marche, Riccardo Pellegrini studioso di biodiversità agraria, Massimiliano Scotti - direttore del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi. Claudia Pierosara, presidente Pro Loco Il gruppo consiliare di minoranza CambiaMenti prosegue la sua attività politica perseguendo le sue linee guida volte alla trasparenza e alla partecipazione del cittadino alla vita politica cerretese. A tal fine, lo ricordiamo, è nato il sito www.cambiamenti-informa.it che sta registrando un elevatissimo numero di visite, impensabile al momento del varo, segno che, se messo nelle giuste condizioni, il cittadino segue maggiormente le sorti del bene comune. A fronte di tutto ciò purtroppo i consiglieri delegati hanno dovuto constatare difficoltà nello svolgere il loro compito ed in particolare l’oggettiva impossibilità nel reperire alcune documentazioni inerenti delibere come pure verbali di Consiglio comunale senza tralasciare mancate risposte a quesiti inerenti diverse questioni. Lo stato delle cose ha costretto i consiglieri a presentare mozioni ed interpellanze, una delle poche azioni consentite alla minoranza, al fine di recepire risposte il più esaustive possibili. Interpellanze sono state presentate in merito al servizio di trasporto ed asilo nido al fine di conoscere quali siano state le azioni individuate per ottenere cifre notevolmente inferiori rispetto agli anni passati; inoltre in merito alla custodia e mantenimento dei cani randagi per sapere il numero di cani ospiti della struttura oggetto di indagini e relativi costi; infine in merito a quale sarà la procedura per la futura gestione della pulizia ed il mantenimento del palazzetto dello sport (custode). Mozioni sono state presentate per i seguenti punti: gestione campi da tennis con richiesta di impegno da parte della Giunta alla riscossione dei crediti pregressi ed a rivalutare la convenzione per evitare il ripetersi della situazione; la richiesta di installare un contatore di energia elettrica in zona stadio al fine di dividere il consumo di energia all’interno del campo sportivo dal consumo derivante dalla a Sobrietà e tradizione per la 77 festa dell'Uva La Pro Loco di Cerreto d’Esi organizza dal 16 al 20 settembre la tradizionale Festa dell’Uva che si svolge da 77 anni nel centro storico comunale. Come ogni anno, ed in particolare per questa edizione, l’obiettivo è quello di organizzare la festa con iniziative e programmi innovativi legati alle tradizioni che l’hanno resa famosa in tutto il centro Marche. Le giornate più ricche di eventi e dibattiti saranno quelle del venerdì, sabato e domenica come giornata conclusiva della festa. Nel programma è previsto un incontro-dibattito sull’ ”AgriCultura” per la mattinata di domenica presso il teatro Casanova (vedi articolo sopra). L’obiettivo della Pro Loco è quello di riuscire ad affiancare ai vari eventi ludici e ai vari spettacoli musicali per i giovani, temi legati alla cultura del vino, all’arte locale, all’educazione ambientale e alimentare, far conoscere attraverso laboratori per bambini e non, le varie tecniche tradizionali di produzione ma soprattutto, il piacere di degustare il vino e saperlo accostare ai nostri prodotti tipici locali. La Festa deve ritornare ad essere un luogo di incontro e divertimento per tutte le categorie della società: dai giovani ai bambini con le loro famiglie, agli anziani che vedranno nella nostra festa la loro festa di un tempo. Questi sono gli obiettivi del direttivo della Pro Loco per la 77° edizione della Festa dell’Uva di Cerreto d’Esi: innovazione e tradizione nel rispetto del concetto di “sobrietà” come continuità di un passato da non dimenticare in quanto lezione di vita e di “Sobri-Età” come atteggiamento corretto nel segno della cultura e dell’educazione. Gian Marco Lodovici maginare che le rimostranze e gli scioperi continueranno. Il vertice istituzionale dovrà facilitare un percorso condiviso: le premesse sembrano esserci. Si attendono ulteriori sviluppi legati all’applicazione degli ammortizzatori sociali che potrebbero essere una soluzione in grado di far tirare una boccata d’ossigeno ai lavoratori. CambiaMenti: le richieste toccano anche la sorte della Best pubblica illuminazione circostante; la messa a norma ed il ripristino dei giochi presso i giardini pubblici oltre ad installazione di telecamere ed alla chiusura in orari notturni al fine di fermare o quantomeno diminuire drasticamente i continui atti di vandalismo segnalati a più riprese da numerosi cittadini. Attenzione è stata poi posta, al momento attraverso un articolo con reportage fotografico sul sito, dal capogruppo David Grillini sullo stato fatiscente in cui versano molti marciapiedi in zone nevralgiche della cittadina: buche e ricrescita della vegetazione che rendono pericolosa anche una semplice camminata: un problema posto già alcuni anni fa da esponenti dell’allora minoranza che ora siedono in maggioranza a riprova della gravità della situazione perdurante nel tempo. In ultimo le due minoranze, CambiaMenti e Partito Comunista dei Lavoratori, si sono unite al fianco dei lavoratori dello stabilimento Best di Cerreto d’Esi per avviare tutte le azioni attuabili a termine di legge per scongiurare il paventato licenziamento di 55 lavoratori (su 200, oltre un quarto delle maestranze) che, dopo la riduzione di 110 unità avvenuto meno di due anni fa, lascerebbe supporre uno smantellamento costante mirato alla chiusura del sito almeno nella parte produttiva. Azioni saranno portate avanti congiuntamente dalle due minoranze al fine di richiamare l’attenzione su questa drammatica fase, essendo venuto meno, anche a detta delle rappresentanze Rsu intervenute all’incontro, qualunque tipo di sostegno o presa di posizione da parte dei rappresentanti del Comune, tra le cui fila figura anche un dipendente dello stabilimento in questione. Gruppo Consiliare CambiaMenti 19 cerreto.indd 2 16/09/15 10.14 20 L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Don Aldo Buonaiuto >CHIESA Intervista a don Aldo Buonaiuto che ha ricevuto il mandato di esorcista dal Vescovo Vecerrica Una prova contro Satana di CARLO CAMMORANESI H a ricevuto il mandato di esorcista dal nostro Vescovo mons. Vecerrica. Un incarico delicato e complesso, che si aggiunge a quello in prima fila nella Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi. Una vita spesa al fianco degli ultimi, degli emarginati, dei più deboli. E forse in questo incarico c’è proprio l’essenza stessa della vicinanza a chi non ha forze sufficienti per affrontare una prova terribile come il confronto con satana. Stiamo parlando di don Aldo Buonaiuto, al quale abbiamo voluto fare alcune domande. Don Aldo, un nuovo esorcista per questa diocesi. Ci può spiegare il motivo per cui il Vescovo l’ha nominata? “In realtà la ‘novità’ è relativa, perché comunque da molti anni attraverso il mio impegno nell’associazione Giovanni XXIII, occupandomi di persone vittime delle sette VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto e del problema dell’occultismo, mi sono imbattuto anche con persone profondamente turbate dal mondo delle vessazioni, possessioni, ecc. Sono due realtà che si incontrano, quella dell’occultismo e quella delle interferenze del maligno. Quindi, con il mandato del Vescovo ad actum (volta per volta) erano già diversi anni che mi occupavo di accompagnare alcuni casi particolari. L’incarico diocesano però mi fornisce la possibilità di svolgere questo servizio partendo dai bisogni della diocesi e ringrazio il Vescovo per la sua sensibilità umana e pastorale. Le richieste infatti sono in aumento, così come è stato evidenziato nell’ultimo convegno nazionale degli esorcisti appena concluso a Sacrofano (Roma), dove tra l’altro sono stato invitato a dare una lezione sul tema. Chi è e che cosa fa un esorcista? Innanzitutto può essere soltanto un sacerdote, che ha il mandato ufficiale del proprio Vescovo, e che segue con scrupolosità il rituale della Chiesa cattolica, senza inven- tarsi nulla. L’esorcista quindi non può essere un laico, e neanche un sacerdote che non abbia il preciso mandato. Per praticare deve attenersi rigorosamente alle norme descritte dalla Chiesa e seguire il rito degli esorcismi. Questi non si improvvisano e non rappresentano un atto magico, bensì un atto celebrativo che si vive nella fede. Coloro che nella disperazione corrono ovunque, chiedendo l’esorcismo a chiunque, sbagliano e rischiano…” Qual è il motivo per cui si fanno gli esorcismi? “Si fanno quando ci sono fenomeni che vanno oltre la spiegazione razionale, oltre il disturbo di natura medica, quando la persona non riesce a trovare una risposta razionale alla sofferenza che sta vivendo. In questi casi, chi ha ricevuto il dono della fede allora può rivolgersi all’esorcista”. Quando può farlo? “Quando in un determinato luogo o in alcune cose si sente un disturbo interiore profondo dovuto a una Domenica 20 settembre al Vangelo secondo Marco (Mc 9, 30-37) Una Parola per tutti Nel predire il tradimento di Giuda, la condanna a morte e la risurrezione, Gesù non viene compreso dai discepoli che si aspettano un Messia glorioso e trionfante nella lotta di liberazione dal dominio romano. Gli apostoli tacciono perché hanno paura di chiedere, capire e accettare una verità così scottante, una fine ignominiosa come la crocifissione. L’uomo è sempre lo stesso: dinanzi al pericolo di perdere qualcosa di importante si premunisce, si difende e al contempo cerca di sopravvivere e sperare. La via del calvario, del sacrificio e della rinuncia fa sempre paura. Il Figlio di Dio ha scelto liberamente la condizione degli ultimi, dei prigionieri, dei più deboli, per raggiungere il cuore dell’uomo di qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo. Dopo le tenebre c’è la luce; dopo il dolore la gioia; dopo la crisi la pace. Gesù ammaestra i suoi Dodici attraverso l’immagine di un bambino che indica umiltà, semplicità, debolezza, accoglienza. Chi si farà servo di tutti sarà il primo, il più grande, cioè il più autorevole e saggio e quindi il più credibile. Come la possiamo vivere - In Cristo siamo chiamati a seguire il percorso dell’espiazione, facendo ricadere su di noi la cattiveria umana. Inoltre abbiamo la possibilità di donare amore a quanti ci odiano, perdono a coloro che ci offendono, tenerezza a quelli che ci trattano male. - I cristiani, sebbene restino spaventati e ammutoliti come i discepoli dinanzi alla realtà della croce, hanno la grazia di trasmettere la speranza che proclama la vittoria del Salvatore sul peccato e la morte. - Quando siamo troppo lamentosi e pessimisti tradiamo la nostra vocazione. Quando non siamo umili e semplici ci incamminiamo sulle false strade del demonio. Quando viviamo di egoismo non siamo capaci di riconoscere negli altri il volto di Dio. - Essere nella verità e servire la giustizia significa liberarsi dall’orgoglio e modificarsi, nella consapevolezza che il mondo si trasforma nella misura in cui cambia ognuno di noi. - Confessiamoci più spesso, almeno una volta al mese, provando la gioia dell’abbraccio di Dio che mai smette di scommettere su ogni uomo. 20 chiesa.indd 2 presenza, e questo si chiama infestazione; oppure se il disturbo va e viene sulla persona, allora si parla di vessazione diabolica; quando invece il tormento è continuo e incontrollato, sentendo una presenza viva allora si tratta di ossessione o possessione; infine quando una persona cerca l’intervento del diavolo, si vota al demonio - per il raggiungimento di un obiettivo - anche con quello che viene definito patto di sangue, si definisce soggezione diabolica”. Come si fa a contattare un esorcista? Attraverso la Curia vescovile, che dà a chi lo richiede il nome del sacerdote da chiamare. Nella nostra diocesi di Fabriano siamo in tre: io, don Lorenzo Paglioni e don Gino Pierosara. Quali sono gli effetti della presenza degli spiriti maligni? “Esistono diversi modi per fare del male, basta guardare a tutto ciò che accade nel mondo, alle continue divisioni che innescano conflitti, disperazione e morte. Più nello Don Alberto entra... a S.Pietro specifico, attraverso la possessione diabolica, satana o un altro spirito immondo entra in una persona e la trasforma, facendola parlare e operare a suo piacimento. La vittima pur rimanendo con se stessa, sente nell’intimo un altro essere. Che alla presenza dell’esorcista si svela”. Perché il fenomeno dell’occultismo continua a crescere, conquistando ampi settori della cinematografia e persino del mondo dei cartoni animati, tanto caro ai bambini? “Diminuendo la fede si riduce la pratica religiosa, quindi la convinzione profonda, e si ricorre ai palliativi. Gli operatori dell’occulto aumentano sempre di più perché in un vuoto assoluto di valori, crescono le richieste di persone che vogliono fare il male o che desiderano essere liberate dalle avversità. Senza considerare che il demonio predilige i giovani perché sono meno strutturati, non hanno timore, prendono tutto come un gioco. Che tale invece non è, e ne vengono soggiogati”. Grande festa a Sassoferrato nella parrocchia di S. Pietro sabato 19 settembre alle ore 16 con l’ingresso del nuovo parroco don Alberto Castellani che prende il posto di don Pietro Fedeli, figura storica del nostro clero. di preghiera di S. Per Padre Pio Gruppo Padre Pio presso il Santua- rio della Madonna del Buon Gesù mercoledì 23 settembre alle ore 8.30 S. Rosario, seguito alle ore 9 dalla S. Messa in onore di S. Padre Pio. Tutti sono invitati a partecipare al sacro rito. Commissione Diocesana di Pastorale Familiare: a Roma per il Sinodo Il Papa ci invita per il 3 ottobre in piazza San Pietro per pregare in vista del Sinodo sulla famiglia (che inizierà il 4 ottobre). Dalla nostra diocesi sabato 3 partirà un pullman con i seguenti orari: da Matelica alle ore 10.30, da Fabriano alle ore 11. Lungo il viaggio di andata ci sarà una sosta per il pranzo e si arriverà a Roma alle 16. La preghiera in piazza S. Pietro sarà dalle 18 alle 19.30. Rientro previsto per le 23 circa. Costo del biglietto 10 euro a persona. Info: don Alberto Castellani: 339 5942414. 16/09/15 10.27 21 >CHIESA< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 In marcia verso Firenze Incontro a Loreto con i delegati al Convegno di novembre di SAURO BRANDONI G li 87 rappresentanti delle 13 diocesi delle Marche delegati a partecipare al 5° Convegno nazionale ecclesiale di Firenze 2015 (9-13 novembre) torneranno a riunirsi a Loreto presso la sede del Centro per la Pastorale giovanile “Giovanni Paolo II” dopo il primo incontro tenutosi a Colle Ameno di Ancona il 20 giugno scorso. All’assemblea parteciperanno anche i membri del Servizio per l’attuazione del 2° Convegno ecclesiale Marchigiano (SeRAC), della Commissione regionale per il laicato, della Consulta regionale di Associazioni e movimenti e dell’Ufficio Regionale per la Famiglia. Come ha spiegato il Vescovo di Camerino-San Severino mons. Francesco Giovanni Brugnaro, incaricato dalla Conferenza Episcopale Marchigiana di coordinare il percorso partecipativo verso Firenze, si tratta, in questo secondo appuntamento, di preparare la presenza e il contributo dei cattolici marchigiani all’impegnativo tema al centro del grande evento: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. Da molti luoghi delle 13 diocesi della regione sono già stati inviati, come richiesto dal comitato preparatorio, materiali che descrivono concrete esperienze di azioni e iniziative di umanesimo cristiano intraprese dalle Chiese locali nelle proprie comunità per curare le ferite prodotte da una società immersa in una globalizzazione sempre più indifferente ai bisogni degli uomini e delle donne del nostro tempo. Gesù – ha inoltre sottolineato il Vescovo - è venuto per lottare in favore dell’uomo, per umanizzarlo restituendogli autentica libertà. Il confronto è articolato in gruppi di lavoro secondo le cinque vie di umanizzazione identificate in cinque verbi: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare. La scelta di premettere ad ogni verbo uno specifico brano biblico aiuterà lo sforzo di comprensione per un nuovo umanesimo. Dobbiamo esaminare Gesù Cristo come Salvatore che ha qualcosa da dire a tutti. Per questo è importante avvicinare e coinvolgere i mondi esterni alla Chiesa nella speranza che ritornino a fare riferimento a Cristo. Sia i Consigli Pastorali che gli stessi delegati che hanno affrontato i temi Festa per il 25esimo con le suore Clarisse Giovedì 10 settembre nella chiesa di Santa Caterina a Fabriano si è celebriamo il 25° di Consacrazione religiosa di sr Sophy e di sr Nancy delle suore Francescane Clarisse, presenti qui nel ricovero di anziani “Vittorio Emanuele II”, adiacente alla chiesa. Erano presenti le consorelle delle altre comunità di Cerreto e Matelica. È significativo che questa celebrazione del 25 di professione religiosa abbia preceduto l’ordinazione presbiterale di don Marco Strona. L’evento mostra prima di tutto la ricchezza spirituale della Diocesi di Fabriano - Matelica, e ci appare, questa ricorrenza di giubilei di giovani consacrate, come un augurio e una garanzia di preghiera per un serio cammino spirituale della diocesi, di un sicuro e gioioso impegno di fedeltà al servizio del Signore nella sua Chiesa. Di buon auspicio anche per il giovane presbitero don Marco. Le sorelle hanno concluso la celebrazione del loro 25° di professione con un ringraziamento prima di tutto al Signore per il dono della vocazione, per averle fatte partecipi del suo speciale amore e averle unite a Lui in una totale consacrazione. Suo è anche il dono di aver perseverato nel suo amore. Hanno ringraziato le sorelle della Congregazione e tutti coloro che le hanno aiutate nel loro cammino di sequela Christi nello spirito di San Francesco e di Santa Chiara. In ultimo hanno ringraziato tutti i convenuti alla Celebrazione: il Vescovo che ha presieduto l’Eucaristia, i concelebranti, le sorelle, il coro Santa Cecilia, tutti colori che hanno organizzato questa festa e l’hanno reso bella e gioiosa con la loro presenza. Grazie! Sr Piera Moretti pd, delegata Usmi diocesana Firenze, città che ospita il Convegno Nazionale 2015 della Cei in vista di Firenze hanno potuto giovarsi, oltre che della Traccia predisposta dal comitato preparatorio nazionale anche dell’esperienza biennale vissuta con il 2° Convegno ecclesiale marchigiano di Loreto (novembre 2013) e il successivo post convegno che ha approfondito i risultati scaturiti dal primo evento alla luce dell’Evangelii Gaudium. I 13 Vescovi delle Marche hanno poi inviato a tutti i cristiani della regione un primo messaggio nell’occasione del Natale 2014 e successivamente (giugno 2015) una lettera pastorale ai Consigli diocesani e parrocchiali sulla Famiglia “cuore” della evangelizzazione. Nella prima riunione dei delegati a Colle Ameno di Ancona si è sviluppato un impegnativo e approfondito confronto nei cinque gruppi di lavoro sintetizzato in altrettanti documenti che costituiranno la base di discussione del 26 settembre a Loreto. Riflessioni e suggerimenti su come interpretare le cinque vie di Firenze sono giunti dal segretario generale della Cei mons. Nunzio Galantino, intervistato da Avvenire per fare il punto sulla preparazione del Convegno di Firenze. Sono cinque percorsi – ha affermato il presule – attraverso i quali la Chiesa italiana può prendere tutto ciò che viene dall’EG e farlo diventare vita. Una Chiesa che esce inizia a pensare che non esiste solo il proprio pulpito, ma anche quello della strada. A Santa Caterina per non dimenticare Giubileo di professione religiosa per scongiurare la definizione: Fabriano una città che dimentica. Un ringraziamento a Venanzio Governatori, personaggio di spicco e qualità, oggi impegnato con tanta passione e altrettanto successo nella conduzione della realtà di Santa Caterina, che ci ha permesso di ricostruire questa pagina di cronaca, storia e spiritualità degnamente celebrata giovedì 10 settembre alle ore 12 con la Messa solenne presieduta dal Vescovo Giancarlo Vecerrica presso la chiesa di Santa Caterina, presente il baritono Ferruccio Finetti ed il Coro di Santa Cecilia. “Le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret” sono parole di Governatori “nonostante il mutare dei tempi, l’ostilità di governi anticlericali, l’avvicendarsi di molte persone al comando della politica locale oltre ai molteplici fenomeni di emigrazione, povertà, guerre e miserie, tanto hanno dato alla nostra comunità per il loro impegno nell’insegnamento, nella sanità e nell’assistenza agli anziani. Hanno insegnato per oltre un secolo nelle scuole d’Infanzia, Elementare, Media e Magistrale presso l’Istituto Sant’Antonio, contribuendo alla formazione umana, sociale, culturale e religiosa di intere generazioni di studenti fabrianesi e non solo, ma sono state anche infermiere ed assistenti di sala nonché econome e cuoche presso il locale ospedale “Profili”. Nel giugno del 2012 – sottolinea - con il rientro alla Casa madre di suor Alodia e suor Zeffirina, dopo quasi 105 anni di permanenza in città, le suore della Carità hanno ultimato il prezioso impegno di assistenza nella struttura per anziani di Santa Caterina”. All’interessante ed importante notazione su un passaggio religioso e sociale al tempo stesso di Fabriano, Governatori unisce un appuntamento pensato “per non dimenticare, Suor Sophia Alphonsa missionaria appartenente alla Congregazione delle francescane clarisse festeggia 25 anni di consacrazione religiosa (1990-2015) e Suor Nancy". Per santificare il Giubileo si è ispirata ad una frase tratta dal testamento di Santa Chiara: “…voglio restare fedele a quel che il Signore ci ha detto di compiere, a quello che Lui stesso ha fatto e continua a fare nelle testimonianze di quanti seguono il Vangelo…”. Daniele Gattucci AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ INCONTRO DELLA ZONA PASTORALE DI COLLAMATO-ARGIGNANO: venerdì 18 settembre alle ore 11 in Episcopio. ~ INIZIO DEL CAMMINO DIOCESANO DI FORMAZIONE AL DIACONATO PERMANENTE: sabato 19 settembre alle ore 16 presso i locali di Santa Maria in Matelica. ~ DON ALBERTO CASTELLANI FA IL SUO INGRESSO NELLA PARROCCHIA DI SAN PIETRO: sabato 19 settembre alle ore 16, con la concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo. 21 chiesa.indd 2 FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio - S. Giuseppe Lavoratore - Sacra Famiglia - M.della Misericordia - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) - Oratorio S. Giovanni Bosco FESTIVE DEL SABATO ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio - S. Giuseppe Lavoratore - Collegiglioni - M. della Misericordia - Sacra Famiglia - S. Nicolò Centro Com. - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 19.00: - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: ore 8.30: ore 8.45: ore 9.00: ore 9.30: ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: ore 11.15: ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 18.15: ore 18.30: - S. Caterina (Auditorium) - S. Maria in Campo - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - Moscano - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - Cattedrale San Venanzio - Ss. Biagio e Romualdo - S. Giuseppe Lavoratore - M.della Misericordia MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco - Regina Pacis MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 16/09/15 10.25 22 >DEFUNTI< RICORDO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 RICORDO ANNUNCIO Domenica 13 settembre, a 33 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari SIMONE CAVALIERI Lo comunicano i genitori Roberta Pellicciari e Marcello, Gianna, le zie Maria, Maddalena, Laura, lo zio Renato, i cugini, i parenti tutti. Marchigiano OTTAVARIO FERMO 3/11/1990 EDENE BERNABUCCI ved. FIORANELLI FABRIANO 17/07/2015 Cara zia Edene, questo incontro e questa festa dedicati a te vogliono testimoniare tutta la gratitudine che proviamo nei tuoi riguardi e tutto il bene che sentiamo di volerti incondizionatamente, per tutto quello che hai donato alla nostra vita. Eri una ragazzina, quando sei arrivata a Montelparo, da noi; le tue coetanee sicuramente giocavano ancora e a te, invece, si chiedeva di aiutare dei bambini a crescere, di prenderti cura di noi, di farci, in un certo senso, da madre. Eri la più giovane delle zie e i figli di tuo fratello maggiore erano una nidiata che avrebbe intimorito la più esperta delle “tate” ma tu possedevi una innata capacità, un istinto sicuro sviluppato nella tua famiglia, a contatto con tanti fratelli e sorelle, un naturale equilibrio, una grande disponibilità e, senza dubbio, una forte carica d'amore. Strano destino il tuo, così giovane e già, in qualche modo, assolvevi il compito di una madre, con coscienza e senso di responsabilità. Il tuo destino è stato quello di crescere figli, prima quelli di tuo fratello, poi i tuoi Sandro e Annarella, poi Paoletto, il figlio di tua figlia; quando avresti dovuto essere solo nonna, eri chiamata ancora una volta a vivere una dolorosa maternità, e a fare di nuovo da “madre”. La vita ti ha assegnato un compito arduo e tu lo hai vissuto fino in fondo, con la fermezza e la determinazione che ti si richiedevano, con dolore e infinito amore. Oggi siamo qui, tutti insieme, per dirti grazie, dal profondo del cuore, perché abbiamo avuto, grazie a te, due madri, e come non reputarsi bambini fortunati, quando si ha il privilegio di attingere a due fonti così diverse, ma altrettanto ricche di amore materno? E non si tratta per noi di semplice gratitudine, ma di qualcosa di più profondo, del legame che ha sempre strettamente unito le nostre famiglie, del concatenarsi delle nostre alle vostre vite, i dolori e le gioie, i momenti sereni e quelli angosciosi, la morte e la vita. Ti vogliamo bene. Renata, Adriano, Anna Maria, Graziella, Lauretta, Alfredo e Vincenzo e Ginevra ANNUNCIO Venerdì 11 settembre, a 82 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari SERGIO BOLZONETTI Lo comunicano il figlio Riccardo, i nipoti, i cognati, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Domenica 13 settembre, a 74 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANACLETO NINNO Lo comunicano la sorella Maria, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano RINGRAZIAMENTO RINGRAZIAMENTO Desideriamo porgere i nostri più sentiti ringraziamenti a tutto il personale medico ed infermieristico del reparto di oncologia dell’A.D.O. del nostro Ospedale, per le cure e l’assistenza professionale e soprattutto umana, dimostrata nel corso della malattia della nostra amatissima mamma DANILA Con stima i figli Lanfranco Pedica e Sergio Pedica CHIESA di S. NICOLO' Centro Comunitario Martedì 15 settembre è ricorso il 1° anniversario della scomparsa dell'amata ADA DONNA DEL FRATE S.Messa sabato 19 settembre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. "Per un'amica indimenticabile" CHIESA di S. MARIA MADDALENA Domenica 27 settembre ricorre il 9° anniversario della scomparsa dell'amato MARIO ZANNELLI I familiari lo ricordano con affetto. Nella S.Messa di venerdì 25 settembre alle ore 18.30 saranno ricordati anche la figlia BRUNELLA e il genero SERGIO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. In occasione del tuo 41° compleanno, il babbo, la mamma, Barbara, la nonna e tutti coloro che ti hanno sempre nel cuore vogliono ricordarti nella S.Messa che verrà celebrata lunedì 21 settembre alle ore 18.30 nella chiesa di Marischio. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Lunedì 7 settembre, è mancato all'affetto dei suoi cari ANGELO STOPPONI Lo comunicano la moglie Iris, i figli Roberto, Cinzia e Stefano ed i familliari tutti. Santarelli Venerdì 18 settembre ricorre il 10° anniversario dalla scomparsa dell'amato ANGELO BERIONNI I suoi cari lo ricordano con affetto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S. NICOLO' Mercoledì 23 settembre alle ore 18.30 si ricorderà ELISABETTA PRADARELLI Si ringraziano quanti si uniranno alle preghiere. TRIGESIMO TRIGESIMO ANNIVERSARIO CHIESA della SACRA FAMIGLIA Sabato 19 settembre ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato ELISIO ROMAGNOLI Tutti i suoi cari lo ricorderanno nella S.Messa che sarà celebrata alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Nella ricorrenza del 6° anniversario dalla scomparsa dell'amato SESTILIO CAPORALI La moglie, la figlia, Franco, l'amata nipote Maggie lo ricordano con affetto. "Ciao babbo, il tuo ricordo di uomo semplice ed onesto rimanga vivo nel rimpianto della famiglia e di quanti ti conobbero. Forse il destino ti ha tolto troppo presto da noi, ma non ti toglierà mai dalla nostra memoria e dal nostro cuore". Tua figlia Luciana ANNUNCIO La mamma Iva Iva, il marito Ludovico, la figlia Claudia unitamente a tutti i parenti ringraziano per la grande dimostrazione di affetto tributata per la scomparsa della cara ENZA POETA in MARCELLI Martedì 15 settembre, a 90 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari DUILIO SASSI Lo comunicano la moglie Elisa Mattioni, il figlio Alberto, la sorella Margherita, il cognato, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano RINGRAZIAMENTO RINGRAZIAMENTO RINGRAZIAMENTO La famiglia Lenci ringrazia quanti si sono uniti al lutto per la scomparsa del caro Lanfranco e Sergio Pedica con tutti i famigliari ringraziano di cuore quanti hanno dimostrato l’affetto per la scomparsa della loro cara DANILA CARLUCCI MARIO Lunedì 21 settembre alle ore 18.30 presso la chiesa del Sacro Cuore verrà celebrata una S. Messa in occasione dell'ottavario della scomparsa del caro SIMONE CAVALIERI I genitori Marcello e Roberta, gli zii, i cugini e gli amici lo ricordano con affetto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Domenica 20 settembre ricorre il trigesimo dalla scomparsa dell'amato SANDRO QUARESIMA La famiglia lo ricorda con profondo amore, celebrando una S. Messa in suffragio, giovedì 24 settembre alle ore 17.30 nella chiesa "Madonna delle Grazie" ad Attiggio. Si ringrazia quanti vorranno partecipare. Santarelli RINGRAZIAMENTO La famiglia Giordani commossa per la grande partecipazione di affetto ricevuta per la perdita del caro MARINO ringrazia quanti, in vari modi, si sono uniti al dolore Marchigiano 22 defunti.indd 2 Semplice, essenziale, vera. Sei entrata nella nostra vita che eravamo dei bambini e hai continuato a rimanerci accanto, anche quando siamo cresciuti e la tua vita ti ha portato lontano. Ci siamo alimentati delle tue storie, che ci regalavano una parte dell'infanzia e dell'adolescenza dei nostri genitori, che ci facevano conoscere l'anima di un paese legato alla natura e alle stagioni, povero di cose ma ricco di sentimenti. Tu mostravi curiosità verso tutto ciò che ti circondava, avevi il gusto delle scoperte e ci proponevi un mondo sereno e vero, coltivando in noi lo stupore verso la vita. Eri la nostra memoria storica. Chi ci donerà adesso l'incanto di un tempo che non c'è più e che tu riuscivi a ricreare con infinito amore? Hai sempre avuto forte il senso della famiglia e degli affetti ed eri capace di guidare una casa, riempiendola di calore, di allegria, di profumi. Sapevi fare di tutto, come la maggior parte delle donne della tua generazione, e dalle tue mani, sempre in movimento, nascevano miracoli di semplicità e di bellezza, che ci lasciavano pieni di meraviglia. In cucina prendevi qualche pomodorino, due foglie di basilico, uno spicchio d'aglio e la stanza si riempiva di un profumo magico, ineguagliabile. E che dire del sapore della frittata verde di Pasqua? Non è pura magia usare erbe che la natura regala e trasformarle in poesia? La tua lunga vita è stata per noi un esempio costante per il coraggio, la tenacia, la capacità di reagire alla situazioni più difficili, un'esortazione continua all'attenzione verso gli altri, ad essere generosi, ad agire con il cuore. Fedele ai tuoi principi e ai tuoi valori, ci hai insegnato ad amare le piccole cose, sapendo che sono quelle vere, dove si annida l'essenza della vita. I tuoi giudizi erano talvolta taglienti e duri, ma sempre giusti, più spesso acuti e ironici, con il disincanto e la consapevolezza di chi conosce la natura umana e ha comprensione per le sue debolezze e i suoi limiti. A momenti un velo di malinconia si stendeva sul tuo viso e le prove che la vita non ti ha risparmiato toglievano luce ai tuoi occhi. Ma avevi fatto tua la saggezza degli antichi e accoglievi il dolore dentro di te come ineliminabile condizione umana, trasformandolo in sentimento e valore, in profonda umanità. Per tutto questo ti abbiamo voluto bene e ti vogliamo bene. Per sempre. Renata, Anna Maria e Graziella SANDRO CARNEVALI La famiglia Lasconi ringrazia sentitamente quanti si sono uniti al lutto per la scomparsa della cara DINA PRIORETTI Marchigiano CHIESA di S. GIUSTINO Collamato Giovedì 17 settembre ricorre il 16° anniversario dalla scomparsa dell'amata ESTER PROCACCINI in CAPPELLETTI I figli ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa giovedì 17 settembre alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Pino Puglisi 22 anni dopo Ventidue anni dopo la sua uccisione per mano della mafia, don Pino Puglisi, martire e oggi - per la Chiesa - beato, parla ancora ai giovani. Ai suoi giovani, quelli di una Palermo ostaggio della malavita, e a tutti coloro che vogliono riscattarsi dal malaffare e costruire un futuro diverso. Proprio alla vigilia dell’anniversario del martirio di don Puglisi, il 14 settembre il quartiere palermitano della Zisa è stato teatro di una maxi operazione antidroga dei carabinieri per sgominare un’organizzazione dedita alla produzione e al traffico degli stupefacenti: arrestati lo scorso anno gli uomini, sarebbero state le mogli a prendere le redini dello spaccio. Ma ciò che colpisce, vedendo le immagini girate dai carabinieri nel corso della lunga indagine, è quell’umanità disperata alla ricerca della “dose”, come pure gli spacciatori, criminali e venditori di morte, ma cresciuti in un tessuto sociale dove è facile, troppo facile finire dalla parte sbagliata. CHIESA di S. VENANZIO Domenica 20 settembre ricorre il trigesimo dalla scomparsa dell'amata NOVILIA BRUFFA ved. BIZZARRI Le figlie, il genero, le nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 20 settembre alle ore 16.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. "Mamma, ci manchi tanto" ANNIVERSARIO Lunedì 21 settembre ricorre il 1° anniversario della scomparsa della cara MILENA FAGGIONI ved. SATOLLI La famiglia la ricorda con profondo affetto. Una S.Messa in suffragio sarà celebrata lunedì 21 settembre alle ore 18.30 presso la Chiesa di S. Giuseppe Lavoratore. Si ringrazia quanti si uniranno nella preghiera. ANNUNCIO Martedì 15 settembre, a 82 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ILDE PELATI ved. CECCONI Lo comunicano la figlia Sandra con Bruno, le amatissime nipoti Michela con Vittorio, Martina con Simone, Camilla, Susanna, il fratello Nazzareno, la cognata Elisa, i nipoti Ermenegildo e Gianna, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Giovedì 10 settembre, è mancata all'affetto dei suoi cari ROSSANA VARINI ved. GIOACCHINI Lo comunicano le figlie, i nipoti, la collaboratrice Gabriella ed i parenti tutti. Belardinelli 16/09/15 11.34 23 L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Franco Cerri al Marchese del Grillo >CULTURA Cerri, il maestro al Relais Il famoso jazzista ospite al Marchese del Grillo per un concerto da favola di SAVERIO SPADAVECCHIA A quasi 90 anni Franco Cerri ha dato il via ad una nuova avventura discografica: lo scorso venerdì al Relais Marchese del Grillo è stato infatti presentato il freschissimo album “1..2..3.. Quartet!”. Un lavoro tutto “made in Marche” dagli studi di registrazione ai musicisti coinvolti in questo ambizioso progetto. Dopo 70 anni di carriera Franco Cerri non si ferma e rilancia la sua passione nata nel 1942 ad appena 16 anni. Maestro, tutto inizia con una chitarra da 78 lire a 16 anni, cosa ricorda e cosa ci può raccontare di quel periodo? “Ho sempre avuto la passione per la musica, la sentivo dentro, pur non avendo mai posseduto strumenti o radio. Ero affascinato dal suono della chitarra e dopo varie insistenze mio padre me ne regalò una, spronandomi nell’utilizzarla al meglio delle mie possibilità. C’era ancora la guerra a quei tempo e non avevamo soldi, ed ho studiato da solo fino all’incontro con Giampiero Boneschi - che in seguito diventerà un celebrato pianista - che mi aiutò a comprendere le potenzialità dello strumento. Tutto cambiò quando incontrai Gorni Kramer, che apprezzò il mio stile e dopo qualche tempo mi fece entrare nella sua band. Del primo incontro ricordo che dove stavo suonando girava voce che prima o poi sarebbe arrivato Kramer ad ascoltare i musicisti. Ovviamente non potevo credere ad una voce del genere e non me ne curai più 23 cultura.indd 2 di tanto, ma quando arrivò rimasi di stucco. Quando poi iniziai a suonare con lui in quell’occasione ricordo che suonammo per ore, e a fine concerto mi fece i complimenti. Ricordo che raccontai a mio padre del primo incontro con Kramer nel cuore della notte, non mi credette e mi consigliò di andare a letto! Dopo poco tempo lo ritrovai, e mi propose di entrare nella sua orchestra: un’occasione unica, che mi lasciò di stucco ma che non mi lasciai sfuggire! Con Gorni siamo stati per molti anni insieme, e questo mi ha indubbiamente aiutato nel formare il mio essere musicista. Mi ha cambiato la vita, ed era diventato per me una seconda famiglia. Lui insieme a Natalino Otto ed il quartetto Cetra. Vivere con loro è stato un regalo ed anche un modo per crescere come artista e come persona”. E dell’esperienza avuta con artisti del calibro di Chet Baker e Django Reinhardt? Cosa le hanno lasciato musicisti di quel calibro a livello professionale ma soprattutto a livello umano? “Ho avuto la fortuna di suonare e conoscere molti grandissimi artisti. Ho suonato il basso nella band di Chet Baker per tre anni. Conservo molti stupendi ricordi di quei periodi e mi ritengo fortunato per le occasioni che mi sono capitate. Sono riuscito a farmi apprezzare per la mia musica ed al tempo stesso sono riuscito a vivere di musica. Ho avuto il piacere di aver incontrato musicisti di primissimo livello, i più grandi, con i quali ho avuto la fortuna di aver condiviso una parte di vita e palcoscenici. Mi ritengo un uomo baciato dalla fortuna, perché nella mia carriera ho avuto il privilegio di suonare con artisti splendidi incontrando le persone giuste al momento giusto. Quando mi sveglio nel cuore della notte e non riesco più a dormire a volte mi fermo a pensare: è in quel momento che mi rendo conto di aver suonato con artisti enormi con molti dei quali son diventato amico. Non sarò stato il musicista migliore d’Italia, ma forse quello più fortunato sì”. Dopo 70 anni di carriera un nuovo disco: che tipo di emozione c’è quando si entra in sala di registrazione con musicisti giovani e preparati? “E’ stata una bellissima esperienza lavorare con Stefano Coppari, Mauro Cimarra e Lorenzo Scipioni. Con loro ho avuto la fortuna di registrare il nuovo disco ai Pink House studio di Monsano, dove siamo stati seguiti e prodotti da Francesco Sardella. Persone preparate e dal grandissimo talento. Suonare questa sera al Relais Marchese del Grillo con questa formazione non può che riempiermi di orgoglio, così come mi riempie di orgoglio presentare questo nuovo disco. Mi sento sostenuto dal loro grande talento”. Presentato il suo nuovo album È stato un autentico trionfo il concerto fabrianese di Franco Cerri che, accolto all’interno del Relais Marchese del Grillo, ha presentato lo scorso venerdì il nuovo album “1..2..3..Quartet!”. Un disco “made in Marche”: pensato, suonato, registrato interamente nella regione. Un concerto – evento, che ha abbinato gastronomia e musica, affascinando i presenti arrivati da ogni parte della regione. Cerri (alla soglia dei 90 anni) ha incantato gli spettatori con la sua tecnica, facendo scivolare le dita sulla chitarra con agilità e passione. Il jazzista italiano è stato accompagnato da tre talentuosi ed apprezzati musicisti marchigiani, che lo hanno seguito anche durante le registrazioni del disco. Stefano Coppari, Mauro Cimarra e Lorenzo Scipioni hanno supportato il Maestro dall’ideazione del progetto fino al debutto di venerdì sera. Un nuovo inizio per Franco Cerri, che rilancia con questa nuova avventura musicale una carriera che ha sfondato i 70 anni. Un musicista gentiluomo, capace di emozionarsi per ogni applauso tributato da un pubblico attento e competente. “Sono una persona fortunata prima che un bravo musicista – ha dichiarato Cerri a fine concerto – ed è forse per questo che mi emoziono ogni volta che mi esibisco”. Un autentico monumento della cultura italiana, come ha osservato Mario D’Alesio del Relais Marchese del Grillo che ha ospitato la leggenda jazz italiana: “Sono diversi anni che facciamo parte del mondo del jazz con una nostra rassegna di concerti da accompagnare con la nostra ospitalità, i vini di nostra produzione e la passione culinaria di cui siamo capaci – afferma D’Alesio – E’ un sogno aver avuto tra noi un big della musica come Franco Cerri. Grazie alle registrazioni del nuovo disco con dei musicisti marchigiani e alla sua grande disponibilità siamo stati testimoni venerdì scorso di un evento unico per la nostra città e per la nostra regione. Un autentico onore per noi”. Cordiale anche il saluto del sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, che ha salutato il jazzista con affetto. Affetto tributato da tutto il pubblico anche a fine concerto: tra autografi, foto e strette di mano ricambiate da Franco Cerri sempre con un sorriso ed un ringraziamento sincero. s.s. 16/09/15 10.11 24 >CULTURA< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 La mia musica in 40 anni Importante traguardo professionale per Andrea Poeta: il suo racconto A di ELISA PALLOTTA ndrea Poeta, (nella foto) musicista e cantante locale, ci parla della sua attività che raggiunge quest'anno l'impegno di 40 anni. “Era il febbraio del 1975 e mi sono imbattuto in un provino canoro. A settembre cadde il momento in cui mi tuffai in un nuovo mondo, quello della musica professionistica. Le lezioni di canto erano curate da padre Giovanni Maria Catena e il solfeggio da padre Raffaele Preti. Per due volte a settimana eseguivamo prove generali con Domenico Bartolucci, maestro del Coro della cappella pontificia Sistina e accademico del coro di Santa Cecilia. Dal coro nacque una straordinaria frequentazione che mi portò a conoscere anche personalmente i tre papi. In questo lungo periodo, dal 1975 al 1981, ho cantato come soprano primo e solista e ho avuto l’onore di cantare per tanti personaggi illustri di quel periodo, con l’immenso piacere di salutarli di persona. Madre Teresa di Calcutta, Herbert Von Karajan, Jimmy Carter, Giscard d'’Estaing, Aldo Moro, Sandro Pertini, Luciano Pavarotti, Riccardo Muti. Nel 1981, da Roma, ormai invivibile, la mia famiglia ed io ci siamo trasferiti a Fabriano perché mio padre era originario di Serradica”. Per Poeta il passaggio da Roma a Fabriano non fu indolore, per cui decise di approfondire lo studio della chitarra e del basso elettrico. A settembre del 1981 iniziò a suonare l’organo nella chiesa di San Nicolò e con Gianluca Bellucci Poeta fondò il coro di San Nicolò. Poi iniziò a suonare con Sergio Giuli alle chitarre e Marco Capalti alla batteria. Nacquero i Kings, che con l’ingresso di Gabriele Brencio (chitarra) e a Renato Baroni (batteria) diventarono gli Europa. Con Mario Salari (chitarra) e Vittorio Carletti (batteria), iniziò la prima line- up degli Skyline. Dopo aver dato vita agli Skyline, Andrea Poeta ha suonato in tutto il centro Italia, vincendo moltissimi concorsi musicali, esibendosi ben tre volte al Barfly, il tempio della musica delle Marche, al palasport di Fabriano, al Teatro Gentile, in piazza del Comune di Fabriano. “Con gli Skyline dal 1983 al 2009 ho condiviso ben ventisei anni di attività musicale conoscendo grandi professionisti, i quali ringrazio davvero di cuore. Sarebbe bello chiamare tutti questi artisti e fare un unico concerto a Fabriano. Ci sarebbe da suonare almeno venti ore di fila, una Woodstok di stelle della musica. Mi sono esibito in molti music-club di Roma interpretando alcuni pezzi di Alex Baroni. Ho vinto, come cantante soli- sta, un concorso a Perugia indetto da Radio Max. Durante molti concerti tenuti in Umbria, Toscana, Lazio e Marche, e intense prove registrate in Umbria, ho conosciuto la nota cantante classica folignate Annalisa Grauso, con la quale mi sono esibito tenendo anche un concerto per corali nella cattedrale di Foligno, riscuotendo un enorme successo. Ho cantato pezzi di Andrea Bocelli e sempre con lei ho inciso moltissimi demo-cd”. Continua Andrea Poeta: “Dopo la morte di mio padre, avvenuta nel 2011, molti pezzi e molte canzoni non riescono più ad uscire né dalle mie corde vocali, né dalle mie mani perché mi recano profonda sofferenza, quindi cerco sempre di evitarne l’esecuzione. Nel 2011 sono stato nominato dal Presidente Giorgio Napolitano cavaliere al merito della Repubblica. Come passione binaria alla musica, ho avuto sempre un altro dono ereditato da mia madre, quello di saper disegnare. Mi piace molto fare volti, primi piani delle persone, rigorosamente in bianco e nero a carboncino o a china o con tecnica mista. I miei disegni li hanno in molti, anche persone famose”. Ciò che sta riscuotendo un grande successo di letture è il blog del Borghigiano, che racchiude tutte le news di cronaca delle Marche. Il blog nato a Fabriano, ora serve a pieno regime l’intera regione Marche e sta arrivando quasi a 2.000.000 di visitatori. Tutti i blog che Poeta cura si aggiornano in real-time, in modo totalmente automatico, tramite gli aggiornamenti sui feed che fanno leggere agli internauti le news aggiornate. Molti blogger italiani hanno considerato il Borghigiano il Bloogle (Google locale) delle Marche. Progetti per il futuro? “Tanti, il più importante sarebbe creare a un Fabriano Voice Festival coinvolgendo giovani da tutta l’Italia per creare nuove leve musicali da proiettare nel futuro culturale italiano”. Albanese: "Il creativo è sempre Le conversazioni La presenza itineranti al museo ottimista ed altruista" dell'attore al Forum Il 18 ottobre 2013 l’Unesco riconosce Fabriano come “Città Creativa”, insieme ad altre poche città del mondo. Questo titolo è un vero onore per la città di Fabriano che, orgogliosa, festeggia ormai da due anni il prestigioso riconoscimento con la grande partecipazione della cittadinanza. La storia della città è fatta di innovazione, ingegno, arte, cultura. In passato, il festival “Poiesis” ha dimostrato la grande potenzialità di Fabriano ad accogliere turisti, artisti e personaggi famosi di tutto il mondo. Non c’è bisogno dunque di evidenziare quanto la piccola cittadina circondata da splendide colline meriti questo riconoscimento, in quanto culla di tante tradizioni dal Medioevo fino ai giorni nostri. Quelli di “Fabriano Creative City” sono stati tre giorni intensi di manifestazione all’insegna della creatività, la vera anima della città. Il Forum della Creatività di Fabriano ha visto la presenza delle delegazioni di alcune delle altre città creative del mondo. Hanno partecipato ai tre giorni di manifestazione inoltre 78 aziende, si sono organizzati ben 53 eventi e laboratori e sono intervenuti 25 partner pubblici e privati. Un programma ricchissimo che ha coinvolto l’intera cittadinanza sia nella organizzazione che nella collaborazione. Uno dei protagonisti del Forum sulla creatività è stato l’attore Antonio Albanese, un artista di grande fama, stimato e seguito dagli amanti del teatro e del cinema. “Creativo sarai tu!” è stato il titolo della serata di sabato 5 settembre con Antonio Albanese. L’attore si è “esibito” sul palco del Teatro Gentile non con uno spettacolo, ma per un’intervista speciale, tutta improntata sul tema della creatività. Il valore della serata è stato notevole anche per il fatto che la partecipazione era gratuita e accessibile a tutti tramite prenotazione. Il teatro, pieno fino al loggione, ha applaudito calorosamente l’attore che parlando di se stesso, della propria vita ha ripercorso i personaggi da lui interpretati nella sua lunga carriera di artista, spiegando che sono stati ideati osservando la realtà. “Il creativo è sempre ottimista e altruista”, dice Albanese che aggiunge: “Essere creativi significa raccogliere le forze, l’ottimismo, l’energia e trasmettere tutto agli altri”. 24 cultura.indd 2 Antonio Albanese al Teatro Gentile delle Città Creative Tanti discorsi hanno attirato l’attenzione dell’intero teatro; tanta la passione negli occhi dell’artista che, al suono della parola creatività, non smetteva di raccontare e raccontare ancora il suo mondo ad un pubblico assetato di rivelazioni. Antonio Albanese ha confidato il suo amore per le Marche, una terra ricca di teatri e di compagnie teatrali, semplicemente creativa. L’attore ha espresso inoltre il suo affetto per il meraviglioso Teatro Gentile dove, anni fa, debuttò con il suo famoso spettacolo “Psicoparty”. “In questo teatro ho ricevuto una spinta di incoraggiamento che mai dimenticherò”, dice l’attore. Tutto il pubblico era attento ai suoi racconti pieni di ricordi, confessioni e passioni; tra queste Albanese riferisce la sua attrazione per i colori, i sapori e per i suoni delle piccole realtà che ricordano le sue origini meridionali. Rivela inoltre, con il suo fare da attore comico di alto livello, le tante circostanze che hanno ispirato i suoi personaggi, le sue storie. E’ stato dunque molto più che un discorso sulla creatività, una chiacchierata di vita, interessi da parte di un uomo che non ama definirsi creativo, ma che invece ha vissuto e vive di creatività. Francesca Agostinelli Proseguono anche a settembre le conversazioni itineranti nelle strutture museali fabrianesi per la rassegna “Ti racconto il Museo”: i primi due appuntamenti di agosto incentrati sui saperi artigianali e su mestieri ormai in via di estinzione, hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico e hanno preso in particolare considerazione il mondo della stampa e della tipografia. La prima serata soprattutto è stata l’occasione per parlare di libri, o meglio di libro come oggetto di culto da riscoprire nella sua valenza artigianale insieme ad alcuni nomi eccellenti del settore: il prof. Franco Mariani, ex docente di storia del libro all’Università di Urbino, il mastro cartaio fabrianese Sandro Tiberi e l’ex tipografo Norberto Censi. Il secondo incontro, condotto dal prof. Terenzio Baldoni, che da sempre scrive e si interessa degli artigiani fabrianesi, è stata una rassegna di mestieri dimenticati come quelli che si possono ancora riscoprire nel Museo dei Mestieri in Bicicletta, che sono stati raccontati in prima persona dal tenace collezionista Luciano Pellegrini e da Olimpio Rossi, presidente dell’associazione che ha promosso la creazione del museo stesso. In conclusione un excursus di storia della stampa e della tipografia a Fabriano, di ben due secoli, insieme agli ex tipografi Erminio Piermartini e Valdimiro Petrucci. Due nuovi percorsi museali sono previsti il 18 e il 25 settembre. Nel primo incontro un abbinamento museale inedito tra archeologia e arte contemporanea vedrà protagonisti la mostra permanente “Piceni e Celti lungo le rive del Giano” e la Collezione Ruggeri Mannucci: il fil rouge scelto per la serata, quello delle arti metallurgiche che dall’antichità ai giorni nostri rimanda a conoscenze e saperi tecnici di grande fascino e suggestione. La seconda serata, venerdì 25 settembre, chiuderà la rassegna anche se in realtà ne rappresenta il punto di partenza: il percorso intitolato “Il flauto magico” collega infatti già da tempo il Museo della Stampa e il Museo del Pianoforte storico e del Suono, grazie alla volontà del direttore del Museo della Carta, Giorgio Pellegrini, ed Accademia dei Musici. Un percorso che lega idealmente la stampa chimica con la fisica del suono dei pianoforti, attraverso lo spartito mozartiano de “Il flauto magico”, primo documento ad essere stato stampato in litografia. La rassegna, patrocinata dal Comune di Fabriano e sostenuta dalla Fondazione Carifac, è organizzata da Archeomega soc. coop. in collaborazione con i musei coinvolti: la partecipazione è gratuita. Info: 377 2816804 o via mail a [email protected]. 16/09/15 10.09 25 L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Le "farfalle" azzurre che hanno partecipato ai Mondiali di Stoccarda; Martina Centofanti è la seconda da destra >SPORT GINNASTICA Ritmica Centofanti va alle Olimpiadi E anche Letizia Cicconcelli spera di qualificarsi per Rio 2016 G rande risultato alla Porsche Arena di Stoccarda, che ha ospitato il Campionato del Mondo di Ritmica. Infatti con l’esercizio di squadra, la ginnasta Martina Centofanti, tesserata con la Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano, guadagna il pass per la partecipazione alle Olimpiadi di Rio 2016. L’Italia, nel concorso generale qualificante per le Olimpiadi, si piazza al quarto posto, sufficiente per la preziosa qualificazione per il Brasile. Ma non basta, in quanto nella successiva gara di specialità, le azzurre con Martina Centofanti si prendono il titolo di Campionesse del Mondo con l’esercizio di due cerchi e sei clavette e di vice-campionesse nell’esercizio con cinque nastri, gareggiando alla pari con le russe, sempre super favorite, ma stavolta anche perdenti tra le individualiste con l’esercizio al Nastro. Martina raggiunge questo prestigioso traguardo alla giovanissima età di 17 anni, per cui all’orizzonte si vede una carriera ancora lunga e piena di soddisfazioni, che compenserà i sacrifici che questo sport comporta. Letizia Cicconcelli, anche lei fabrianese, presente al Campionato del Mondo, ha esordito tra le individualiste con l’esercizio al Nastro, riuscendo a fare un'ottima figura. Purtroppo una imperfezione all’ultimo secondo di gara l’ha penalizzata nel punteggio. Ma Letizia, esordiente in una gara di questo livello, avrà ancora le sue chance nel 2016 per cercare di avere un posto alle Olimpiadi. Nella ribalta mondiale della ritmica, Fabriano è stata presente e ha dato il suo importante contributo al successo della spedizione azzurra. Giovani tennisti ed allenatori alle finali del Junior Slam svoltesi a Fabriano Tennis protagonista allo Janus Club con le finali del Master del Junior Slam Si sono svolte domenica scorsa le finali del Master del Junior Slam presso gli impianti dello Janus Tennis Club Fabriano. Si è trattato di un evento di carattere nazionale che ha visto coinvolti i migliori otto ragazzi e ragazze di ogni categoria, dagli under 8 Il maestro Alessio con due premiati 25 sport.indd 2 agli under 13. La classifica finale è stata il frutto dei piazzamenti dei ragazzi nelle dieci tappe previste dal circuito. Ottimo il livello tecnico espresso dagli incontri. E tantissima affluenza di pubblico, visto l’intervento anche del canale Supertennis della Federazione che ha fatto riprese e interviste. È stata un'occasione per presentare il nuovo staff dello Janus Tennis Academy, che da quest’anno - oltre ai maestri Alessio e Valerio - vanta la presenza del preparatore atletico Rodrigo Zalinas (professionista di livello internazionale che ha allenato atleti del calibro di Travaglia, Quinzi e Ramazzotti) e del “mental coach” Agam Bernardini, autore del libro “Lo Zen e l’arte di giocare a tennis”, che lavora con i suoi atleti sugli aspetti mentali implicati da questo sport. Da settembre, inoltre, sono aperte le iscrizioni allo Janus Tennis Academy per giocare a tennis con sempre più passione ed energia. Nel corso dell’anno molti saranno poi gli eventi in programma per una stagione che si preannuncia ricca ed entusiasmante. Riprese ed interviste del canale Supertennis 16/09/15 10.07 26 >SPORT< CALCIO L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Serie D Giulianova graffia due volte e Matelica va al tappeto T di SARA SANTACCHI rasferta amara per il Matelica che torna a casa da Giulianova con una sconfitta per 2-1 nella quale succede tutto nella ripresa. Dopo un buon primo tempo i biancorossi faticano nel secondo e, sotto di un gol, non riescono a riacciuffare una gara nervosa. Nella prima frazione di gioco, dicevamo, è stato protagonista il Matelica. Al 5' Bondi atterrato in area recrimina per un rigore, ma l'arbitro lo ammonisce per simulazione. Poi Jachetta dà l’illusione del gol all’8' con una conclusione in diagonale che finisce sull’esterno della rete. Bella parata di Rossetti al 10' sulla conclusione di Boria che risponde di testa al calcio d’angolo di Bondi. Al 22' Jachetta prova la conclusione dal limite dell’area ma finisce fuori, quindi al 26' su calcio di punizione dal limite Bondi colpisce clamorosamente la traversa. Bella occasione al 35' di Vallorani di testa davanti al portiere, ma Rossetti trattiene sulla linea. È ancora Matelica al 41': sulla ribattuta di Jachetta, Moretti a porta vuota al centro dell’area calcia clamorosamente alto sciupando l’occasione del vantaggio. Per vedere il Giulianova bisogna attendere il finale di primo tempo: prima Giampaolo al 44' colpisce la traversa poi Marzocco ci prova dal limite dell’area, ma Nobile ci arriva e sventa il pericolo. È l’anticipo della ripresa perché nel secondo tempo dopo appena 4' Giampaolo in contropie- CALCIO Seconda Cat. gir. D GIULIANOVA MATELICA 2 1 GIULIANOVA - Rossetti, Marini, Marzucco, Gasparotto, Ferrante, Cicchetti, De Iorio, Silvestri, Di Stefano (10' st Kean), Gianpaolo, Vita. All. Giorgini MATELICA - Nobile, Boria (11' st Frinconi), Vallorani, Borghetti (37’st Pesaresi), Borgese, Gilardi, Girolamini, Moretti, Picci, Bondi, Jachetta (11' st Giovannini). All. Clementi settembre, poi, match in trasferta contro la Folgore Falerone. MERCATO: ECCO ESPOSITO! Alla vigilia della gara di domenica scorsa contro il Giulianova, il Matelica aveva ufficializzato l’arrivo dell'attaccante Vittorio Esposito, classe '88. Il giocatore ha deciso di rescindere il contratto con la società di serie B del Pescara, che lo avrebbe girato in prestito ad altre compagini, preferendo il Matelica, che già lo aveva cercato lo scorso anno. Una lunga carriera, quella di Esposito, fatta di tanta serie D, dove ha giocato col Campobasso nel 2007/08, ma anche Giulianova e Agnonese. La scorsa stagione ha vestito la maglia del Chieti, con cui ha realizzato 17 reti. Soddisfatto il presidente Mauro Canil: "Siamo contenti che finalmente possiamo contare anche su di lui. Sa che dovrà inserirsi in un gruppo e si è messo già a disposizione. Con lui completiamo definitivamente il pacchetto attaccanti". RETI - 49' Giampaolo, 83' Kean, 94' Picci de infila alle spalle di Nobile l’1-0. Il Matelica accusa il colpo e pur facendo un buon possesso palla non riesce a rendersi pericoloso in avanti. È ancora in contropiede che al 37' Giampaolo mette in difficoltà gli ospiti andando poi a servire Kean in area che raddoppia. Sotto di due gol il Matelica comunque non demorde ma il gol di Picci arriva troppo tardi, al 49'. Mercoledì 16 settembre si è giocato un turno infrasettimanale, con il Matelica impegnato in casa contro l'Amiternina (la tempistica di stampa del giornale non ci consente di fornire il risultato ai lettori). Domenica 20 classifica SERIE D girone F Fano e Monticelli 6; Sambenedettese, Campobasso e Chieti 4; Matelica, Recanatese, Giulianova e Isernia 3; Fermana, Jesina e San Nicolò 2; Amiternina, Folgore Falerone, Avezzano, Castelfidardo e Vis Pesaro 1; Agnonese 0. ECCELLENZA Colbordolo, Montegiorgio, Civitanovese, Grottammare e Porto d'Ascoli 3; Fabriano Cerreto, Helvia Recina, Loreto, Urbania, Trodica e Tolentino 1; Biagio Nazzaro, Forsempronese, Pergolese, Corridonia e Vigor Senigallia 0. PRIMA CATEGORIA girone A Lunano, S. Orso, Montecalvo, Gabicce Gradara e Pisaurum 3; Vadese, Urbino Pieve, Cantiano, Mondolfo, Mercatellese e Villa San Martino 1; Cuccurano, Fermignanese, Montelabbate, Sassoferrato Genga e Cagliese 0. PRIMA CATEGORIA girone B Monsano, Moie Vallesina, Castelfrettese, Avis Arcevia, San Biagio, Filottranese e Filottrano 3; Montemarciano e Ostra Vetere 1; Colle, Fortitudo Fabriano, Borghetto, Miciulli Senigallia, Falconara,Le Torri e Olimpia Falconara 0. SECONDA CATEGORIA girone D Cupramontana, Staffolo, Palombina Vecchia, Leonessa Montoro, Sampaolese e Castelbellino 3; Apiro, Agugliano Polverigi, Borgo Minonna e Argignano 1; Casebruciate, Chiaravalle, Labor, Morro d'Alba, Victoria Srtrada e Falconarese 0. SECONDA CATEGORIA girone F Sarnano, Esanatoglia, Aries Trodica, Fabiani Matelica e Serralta 3; Camerino, Robur, Caldarola, Elfa Tolentino, Montecassiano e Folgore Castelraimondo 1; Urbis Salvia, Rione Pace, Sefrense, Treiese e San Ginesio 1. Il nuovo acquisto, l'attaccante Vittorio Esposito, accolto a Matelica dalla dirigenza biancorossa CALCIO Prima Categoria girone A Argignano Il Sassoferrato Genga è forte ed ambizioso ad occhiali La squadra di mister Carucci bene in Coppa, ma inciampa alla prima di campionato Inizia con un pareggio il campionato dell’Argignano. In trasferta contro l’Apiro la squadra di Cinti non va oltre il risultato di 0-0. Primi venti minuti tutti di marca ospite con Mariani che confeziona la prima palla gol del match ma è bravo il portiere Tantucci a negare la soddisfazione della rete all’attaccante. L’Apiro tenta la reazione e nel corso della partita riesce a trovare anche il gol del vantaggio, ma l’arbitro, Sgroi di Jesi, annulla la rete per un presunto fallo di mano. Sul finire di gara ancora proteste da parte della squadra di casa nei confronti del direttore di gara reo di non aver fischiato un calcio di rigore per atterramento di Rossini in area. La formazione dell’Argignano: Pecci, Zamponi, Conti, Mancini, Saloini, Peccarisi (86’ Lattanzi), Ragni (50’ Cartoni), Lucernoni, Mariani, Nubola, Mazzoli; all Cinti. Luca Antonio Somma Dopo la salvezza raggiunta all’ultimo respiro nella giornata finale della stagione scorsa, i ragazzi del Sassoferrato Genga affrontano anche quest’anno il campionato di Prima Categoria. Una salvezza sul filo del rasoio che ha dato la carica ai tanti tifosi venuti a dare supporto ai giocatori quando, sabato 5 settembre, la squadra è stata presentata presso l’Osteria “Sotto Sopra”, uno dei principali sponsor della società. Anche se, in realtà, la nuova stagione era già iniziata il 3 agosto con la preparazione della prima squadra, protagonista di due vittorie conquistate nella Coppa Italia di Prima Categoria (2-0 in casa con la Fortitudo Fabriano e 1-0 sul campo della squadra di Arcevia). Purtroppo la prima gara di campionato non è stata altrettanto fortunata, con una sconfitta all'esordio sul campo del Lunano per 3-1 (vedi box). Tornando alla presentazione della squadra, al "vernissage" CALCIO Seconda Cat. gir. F Arbitro da Prima! Fabiani che bel tris La Fabiani Matelica ha superato per 3-2 l’Urbis Salvia con doppietta di Mamudi e gol di Di Paolo. Sabato 19 settembre la Fabiani si recherà in trasferta a Serralta. Questa la formazione della Fabiani: Passeri, Sannipoli, Truppo, Resuzi, Mattioli, Vanità (Canil), Ilari (Grasselli), Vitali, Mamudi (Lamnari), Di Paolo, Vrioni. All. Rustichelli. Luca Pietrella 26 sport.indd 2 Bella soddisfazione per il giovane arbitro di calcio Riccardo Cammoranesi (foto) che, a soli 18 anni, è stato promosso in Prima Categoria. Il direttore di gara fabrianese, che fa parte della sezione Aia di Macerata, ha esordito domenica scorsa nel match LunanoSassoferrato Genga (3-1). LUNANO SASSOFERRATO GENGA 3 1 LUNANO - Corradi, Bisigotti, Luca, Ceccaroli, Solfi, Brugnettini, Tranquilli, Righi, Cercaroli, Uguccioni (74’ Omar), Gorgolini. All. Dal Monte SASSOFERRATO GENGA - Pettinelli, Altarocca, Corazzi, Lazzoni, Galuppa, Pizzi, Zucca (71’ Ciccacci), Arcangeli (76’ Monno), Piermattei, Ferretti, Biocco. All. Carucci RETI - 32’ Gorgolini, 66’ Uguccioni, 68’ Piermattei, 91’ Omar c'erano tifosi, dirigenti, giocatori della prima squadra e della Juniores. Proprio dai più giovani è partita la presentazione che ha illustrato come la società conti duecento tesserati totali di cui ventotto sono i componenti della Juniores, ragazzi tra i quindici ai vent’anni. Rosa formata da: Agostinelli Giacomo, Amzai Elvir, Allegrezza Renato, Bardella Andrea, Bartolini Giacomo, Battistini Mirko, Biagioli Jacopo, Brega Matteo, Bruci Eldi, Bruci Loris, Bruffa Gabriele, Burzichelli Mirco, Caggiati Andrea, Danieli Riccardo, De Pietri Stefano, Di Martino Nicolò, Frondella Mirco, Gjuci Haxhi, Guardascione Ermenegildo, Kurti Enri, Legari Raffaele, Ludovici Luca, Marcellini Nicola, Mattioni Federico, Monteleone Francesco, Priori Giovanni, Rosa Lorenzo e Viti Jacopo. La squadra sarà assistita dal dirigente responsabile Giacomo Silvestrini, dal collaboratore tecnico Roberto Cicetti e dal mister Danilo Sampaoli, il quale ha dichiarato: “Ringrazio molto la società per l’incarico che mi hanno affidato. Io vengo da Fabriano ma ho sentito subito il grande entusiasmo intorno a questa squadra. Ho grande voglia di allenare e di far lavorare i ragazzi nella speranza che qualcuno di loro possa debuttare con la prima squadra”. Ma è la campagna acquisti per rinforzare il team maggiore che ha sollevato vere e proprie onde d’entusiasmo. Un sogno per i tifosi e per il nuovo allenatore Fabio Carucci. Quest’anno scenderanno in campo Ciccacci (rientrato dopo l’esperienza a Nocera Umbra di tre anni), Biocco, Corazzi, Galluppa e Ferretti, quest’ultimo è riuscito a coronare il sogno della nazionale giocando qualche partita con l’Under 17 e segnando anche un gol. La rosa completa è formata da: Altarocca Gabriele, Arcangeli Matteo, Bartolini Giacomo, Battistini Mirko, Biocco Giacomo, Bruci Eldi, Ciccacci Ludovico, Corazzi Giovanni, Ferretti Alessandro, Ferretti Riccardo, Fioranelli Nicolò, Galuppa Gabriele, Giacchini Andrea, Lazzoni Massimiliano, Mattioni Federico, Monno Michele, Pettinelli Nicolò, Piermattei Emanuele (capitano della squadra), Pizzi Riccardo, Tinti Lorenzo e Zucca Mattia. Il direttore sportivo è Luigino Azzeri. Sono stati presentati inoltre i dirigenti Maurizio Costantini e Andrea Marzioni, i responsabili della squadra Cristian Appolloni e Francesco Caggiati, il presidente Antonio Tiberi e il vice presidente Giancarlo Marzioni ed è stata infine annunciata la campagna abbonamenti per la stagione 2015/16 alla quale ha fatto riferimento mister Carucci nel suo breve intervento con un sonoro: “Abbonatevi! Ci divertiremo”. Passione, organizzazione, tenacia sono i presupposti per una grande stagione del Sassoferrato Genga. Riccardo Ciocci Il Sassoferrato Genga che affronta il campionato di Prima Categoria 16/09/15 09.41 27 >SPORT< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 CALCIO Eccellenza Il Fabriano Cerreto strappa il primo punto a Tolentino di LUCA CIAPPELLONI U n pareggio ‘di rigore’ (1-1) inaugura il campionato di Eccellenza del Fabriano Cerreto. La formazione di Spuri Forotti torna quindi a casa con un punto prezioso dal difficile campo di Tolentino, una delle squadre più accreditate alla vigilia. I padroni di casa disputano una prestazione importante e tengono in mano il pallino del gioco fin dai primi minuti, costringendo i biancorossi sulla difensiva. Al 14’ Spitoni si oppone a Mongiello dopo una pregevole azione corale della formazione crèmisi. Il Fabriano Cerreto replica con Bartoli al 25’ e Piergallini al 32’ ma in entrambi i casi Palmieri non si fa sorprendere. Nella ripresa arrivano i gol: dopo una manciata di secondi l’arbitro Zippilli punisce un BASKET contatto piuttosto veniale fra Boinega e Ruggeri decretando il calcio di rigore per i padroni di casa, trasformato impeccabilmente da Bellucci. La squadra di Spuri Forotti accusa il colpo e rischia di subire il secondo gol prima da Mercuri e poi da Mongiello ma in entrambi i casi la mira dei locali non è centrata. Nel momento di maggiore difficoltà arriva invece la rete del pareggio sugli sviluppi di un altro calcio di rigore, anche questo piuttosto generoso, fischiato per un contatto fra Focante e Piergallini. Sul dischetto va Francioni che non sbaglia. I biancorossi hanno poi anche la palla del vantaggio con un diagonale velenoso di Bartoli che sibila il palo. Le ultime occasioni sono invece per il Tolentino, ancora con Ruggeri, ma dall’altra parte c’è sempre uno Spitoni in ottima giornata che conserva il Serie C TOLENTINO FABRIANO CERRETO 1 1 SAN BIAGIO - Girotti, Romani, Pierdica, Mandolini, Paolinelli, Santarelli, Busilacchi (31' st Baldetta), Ballarini (43' st Spegni), Palmarani, Pizzichini, Domenichetti (23' st Luciani). All. Marinelli RETI - 46’ Bellucci (r), 57’ Francioni (r) RETI - 27' pt Domenichetti, 42' st Ballarini, 37' st Pallotta Il bomber Emanuele Francioni, 29 anni, subito a segno su rigore Serie D La Janus Fabriano ingaggia anche il veterano Usberti Coach Cerini e tanti innesti per il rinnovato Cerreto La Janus Fabriano piazza la ciliegina sulla torta. Il mercato, dato da tutti per concluso, regala invece un ultimo e quantomai prezioso tassello: Luca Usberti. Il veterano classe ’73 dopo tre anni alla Halley Matelica, torna a Fabriano dove è stato protagonista con la maglia della Spider dal 2009 al 2012. ‘Usba’ andrà a completare un pacchetto lunghi di indiscusso valore insieme a Paoletti, Franklin e Nizi. Nel frattempo la squadra di Bolzonetti continua il rodaggio in vista dell’imminente esordio in campionato di domenica 27 settembre con Recanati e ha sostenuto altre due amichevoli con Taurus Jesi prima e Valdiceppo poi. Resta aperta la campagna abbonamenti: le tessere possono essere sottoscritte presso Edicola Della Pisana (P.le Matteotti), Edicola La Rovere (Via Ramelli), Parrucchieria Hair Team (Via Dante, 71), BCC di Pergola filiale di Fabriano (via Dante, 33). Il costo è di 35 euro; prezzo ridotto per i soci della BCC (28 euro); ingresso gratuito per i ragazzi under 16. l.c. La Pallacanestro Cerreto si appresta ad iniziare la seconda stagione consecutiva in serie D dopo l’eliminazione al primo turno playoff dello scorso campionato. I biancoblù si presentano ai nastri di partenza radicalmente rinnovati rispetto al 2014/15: in panchina Massimo Cerini ha preso il posto di Leonardo Sonaglia, mentre ad arricchire il roster sono arrivati giocatori di livello come Paolo Silvi, protagonista con la Janus in C Regionale fino a pochi mesi fa, Juri Montanari da Matelica e il poker ex Brown Sugar Fabriano: Nicola Narcisi, Andrea Pallotta, Gabriele Fabrianesi e Diego Cimarra. A loro si aggiungono i riconfermati Giacomo Mazzoni, Simone Moscatelli, Lorenzo Pecchia e Giorgio Rossini. L’esordio in campionato è previsto per venerdì 25 settembre alle ore 21.15 al PalaCarifac di Cerreto d’Esi contro Montecchio. Nel girone ci sono anche Aesis Jesi, Or.Sal. Ancona, Aquarius Pesaro, Montemarciano, Basket Ducale Urbino, Virtus Jesi, Basket Fano e Taurus Jesi. l.c. RUGBY Serie C Finalmente il nuovo campo: "vernissage" il 4 ottobre Scatta per il Fabriano Rugby la nuova campagna promozionale e di tesseramento. Da qualche giorno infatti sui social media e in giro per la città sono comparsi i manifesti per presentare a tutta la cittadinanza la nuova stagione sportiva condita dall’hastag #giocalaprima. Forte del nuovo campo del Borgo, la società presieduta da Pascal Antoine ha dato il via da alcune settimane alle preparazione atletica della prima squadra che domenica affronterà in amichevole il Rugby Jesi. C’è ancora tempo per partecipare alle attività delle squadre giovanili (quota annuale 150 euro) e senior (130 euro): è possibile ricevere tutte le informazioni del caso chiamando il numero 3282231970. Ma la società non si ferma all’attività sportiva perché dal prossimo martedì sarà lanciato un contest sui social network. Un contest Il nuovo campo da rugby al Borgo 27 sport.indd 2 1 2 FORTITUDO FABRIANO - Antonelli, Moretti (26' st Lezzerini M.), Filipponi, Guidarelli, Ruggeri C., Bernardi, Carmenati (38' st Lezzerini G.), Porcarelli, Pallotta, Angeletti (6' st Fiori), Vincioni. All. Ruggeri F. FABRIANO CERRETO - Spitoni, Savelli, Berrettoni, Scotini, Boinega, Lapi, Aquila, Bartoli, Francioni (80’ Martellucci), Iacoponi (83’ Severini), Piergallini. All. Spuri Forotti BASKET Fortitudo distratta in difesa FORTITUDO FABRIANO SAN BIAGIO TOLENTINO - Palmieri, Gobbi, Ruggeri, Focante, Strano, Nicolosi (76’ Palazzetti), Mongiello, Mercuri, Ripa (80’ Senigagliesi), Gasparini, Bellucci. All. Possanzini pareggio per i cartai. Prossimo incontro in casa contro la Biagio Nazzaro (Comunale di Cerreto d'Esi, domenica 20 settembre alle ore 15.30). CALCIO Prima Cat. girone B molto semplice: scattare una foto con il pallone da rugby nei locali di Fabriano e postarlo sui social network. Terzo e ultimo momento della campagna promozionale l’inaugurazione ufficiale della nuova casa del rugby cittadino: dalle 16 di sabato 4 ottobre la squadra senior si confronterà con una selezione delle “vecchie glorie” che hanno fatto crescere il Fabriano Rugby. Una giornata per conoscere da vicino il rugby e per assaporare l’aria che la squadra fabrianese inizierà a vivere sul nuovo campo. Come da tradizione, poi, non mancherà il "terzo tempo", condiviso tra spettatori e giocatori. Saverio Spadavecchia Inizia sotto una cattiva stella il campionato della Fortitudo Fabriano che perde immeritatamente di fronte al pubblico amico contro il coriaceo San Biagio, che ringrazia di vero cuore per i due regali concessi dal reparto difensivo soprattutto nella prima parte della gara. In effetti in entrambi gli episodi il portiere e la difesa hanno dormito un po'. Nonostante queste defaillance, i ragazzi di Ruggeri hanno giocato una grande gara dominando a scena aperta il primo parziale. Poi, nella ripresa, hanno ingranato la quarta e con un pressing asfissiante hanno messo alle corde gli avversari che si sono difesi come meglio hanno potuto. In questo frangente la Fortitudo ha sfiorato in più di un'occasione la rete, ma alla fine è uscita con un nulla di fatto. Correva il 27' quando Domenichetti con un tiro da lontano soprende Antonelli. A questo punto la reazione dei padroni di casa non si fa attendere, ma la difesa ospite corre pochissimi pericoli. Nel finale del primo parziale il raddoppio ospite: dormita generale della difesa, ne approfitta Ballarini che dopo aver superato il portiere deposita la palla in rete (2-0). Nella ripresa pressing asfissiante dei locali e le occasioni si sono sprecate: prima un gol annullato a Pallotta, poi un rigore sacrosanto non concesso dal direttore di gara ed infine la porta avversaria che sembrava stregata. Al 37' azione superlativa di Guidarelli, il portiere respinge e Pallotta buca la rete (1-2). A questo punto tutti avanti, ma niente di concreto fino al 93' quando Vincioni entra in area e mette la palla al centro, Lezzerini per non un soffio non giunge in tempo per la deviazione finale. Tutto sommato una buona gara, peccato non aver preso nemmeno un punto. Prossimo match, in trasferta contro il Colle 2006. Angelo Campioni CALCIO a 5 Serie C2 Comincia il Campionato: Real e Cerreto al via in casa Nel fine settimana inizia il campionato di serie C2. Le tre squadre del nostro territorio - Real Fabriano, Cerreto ed Apd Cerreto - sono state inserite nel girone B. Venerdì 18 settembre il Real esordisce in casa contro l'Acli Villa Musone (palestra Fermi, ore 21) ed il Cerreto ospita il Potenza Picena (PalaCarifac, ore 21.30), mentre l'Apd Cerreto sarà di scena a San Severino. 16/09/15 09.43 28 >SPORT< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 CALCIO L'inaugurazione Nuovo look al "Tito Villò": ospiterà La Valle del Giano Lavori per 70 mila euro nello storico impianto di DANIELE GATTUCCI “I giovani hanno bisogno di essere accompagnati nella loro crescita umana e spirituale: lo sport rappresenta una esperienza di vita che racchiude bene entrambe queste esigenze, completandole con il momento di coesione sociale”. Tema, quest’ultimo, su cui dopo le parole pronunciate dal vescovo Giancarlo Vecerrica, in occasione dell’inaugurazione del rinnovato impianto sportivo “Tito Villò”, hanno replicato il sindaco Sagramola, gli assessori Balducci e Meloni. “Oggi confermiamo un patto con una nuova società, La Valle del Giano, che ci consente di aggregare le frazioni di Belvedere, Cacciano, Serradica, Campodonico, Cancelli e Valleremita su un impianto omologato e ammodernato nel campo di gioco, spogliatoi, cancelli e muri. Abbiamo investito 70.000 euro – sono ancora parole del Sindaco – per dare una risposta alle esigenze di una comunità che ha saputo consociarsi, superando logiche di piccolo campanile che ai nostri giorni paralizzano ogni genere di azione ed intervento perché parzializzano i fondi a disposizione. “La Valle del Giano e l'impianto rinnovato - hanno commentato Balducci, Meloni e il consigliere Castriconi, presente anche il consigliere Urbano Urbani - rappresentano il punto di partenza, un esempio da seguire per arrivare a risultati importanti, raggiungibili soltanto se si riesce a riunire, come in questo caso, una intera valle su valori della sana competizione, impegno personale, disciplina, correttezza, vivendo la parte migliore dello sport con l’aggiunta del coinvolgimento sociale di un'ampia parte del territorio comunale, dimostrazione concreta di come l’unione fa davvero la forza”. Sabato 12 settembre alle ore 16.30, quindi, come ha detto il consigliere de La Valle del Giano, Sandro Barocci, “si è realizzata un’aspirazione di nomi del calcio fabrianese che da tempo stavano lavorando alla costituzione della neA sinistra, la benedizione del Vescovo al rinnovato impianto "Tito Villò"; sopra, il campo da gioco e la nuova squadra "La Valle del Giano" che disputerà il campionato di Terza Categoria Calcio: i Giovanissimi del Matelica si sono aggiudicati il memorial "Lupetti" La decima edizione del Memorial Lupetti 2015, categoria Giovanissimi, disputatasi ad Albacina, è stata vinta dal Matelica allenato da Roberto Bartoccetti, che ha sconfitto 2-0 gli umbri del Gualdocasacastalda 2001 nella finale di lunedì 14 settembre. La finalina per il terzo posto è stata vinta Tolentino che ha prevalso 2-1 contro Le Torri Castelplanio. Il giocatore del Matelica Matteo Ciciani è stato premiato come capocannoniere del torneo con 7 reti. Giunti a conclusione della manifestazione, la società Albacina, organizzatrice dell’evento in collaborazione con il Cerreto Calcio e Fortitudo Fabriano, coglie l’occasione per ringraziare le due società collaboratrici e per fare i dovuti ringraziamenti a tutti i partecipanti, in particolare ringraziando i dirigenti accompagnatori, gli allenatori e i genitori che hanno dato l'opportunità ai ragazzi di partecipare. Si ringrazia poi il personale operante in cucina, al bar, alle pulizie degli spalti e degli spogliatoi e tutti coloro che hanno quotidianamente lavorato per la preparazione del terreno di gioco. Si ringraziano poi i volontari della Croce Rossa, la sezione Aia di Jesi per la disponibilità degli arbitri. Per i trofei si ringrazia la famiglia Emilio Lupetti, il ristorante Sotto i Portici, gli Alimentari Mariani, Il Circolo Fenalc di Albacina, Agostinelli Alessio e la Banca delle Marche.Ringraziamento particolare alla Fondazione Carifac per il contributo economico e la ditta Burattini Sabrina che ha sponsorizzato l’allestimento degli stand. Il Sindaco taglia il nastro PODISMO onata società, che è riuscita a creare una squadra, venticinque giocatori allenati da Eugenio Colonnelli, già impegnata nella preparazione del campionato Figc di Terza Categoria”. “Un grosso segnale, una magnifica indicazione per la città ma anche per il territorio”, ha commentato Sagramola, che ha raccolto altri suggerimenti dei dirigenti de La Valle del Giano, per completare al meglio questo stadio. Il presidente de La Valle del Giano, Luigi Carbone, ed Eugenio Colonnelli, anche dirigente del gruppo, dopo la benedizione del presule e il taglio del nastro da parte del primo cittadino, nel loro intervento hanno ricordato come il lavoro di ristrutturazione dell’impianto è iniziato con la Giunta precedente ed è continuato con l’esecutivo attuale, citando poi tutti coloro che si sono interessati al raggiungimento del buon esito della vicenda: la famiglia Villò, Vincenzo Castriconi, don Marco, Fabio Sprega, Siro Tordi, Urbano Urbani, la Fondazione Carifac, l’Ufficio Tecnico e le maestranze del Comune. In chiusura va detto che il presidente Luigi Carbone è affiancato dai vice presidenti Francesco Sprega, Pino Isidori, Anacleto Trombetti e Maurizio Rizzi. Come da migliore tradizione, al termine della partecipata cerimonia, una lauta e gustosa tavola ha consentito di brindare alle migliori fortune per La Valle del Giano, la sua squadra e il campo sportivo. CorriGubbio Giorgio Tiberi, una vittoria emozionante Giorgio Tiberi mentre taglia il traguardo a Gubbio 28 sport.indd 2 Ha parlato fabrianese la CorriGubbio 2015, svoltasi domenica 13 settembre: a vincere la gara (di 14,8 chilometri) è stato Giorgio Tiberi (foto) della Podistica Avis Fabriano, che si è imposto con il tempo di 53’ 21”. Particolarmente significativa la foto del suo arrivo, a braccia alzate, davanti alle bellezze medievali della splendida città di Gubbio con l’imponente Palazzo dei Consoli. In totale sono stati 291 gli atleti che hanno preso parte alla gara, di cui 22 portacolori della Podistica Avis Fabriano, tra i quali – oltre a Tiberi – si è messo in luce Diego Ferretti, 7° assoluto (e 1° nella sua categoria 40-44 anni) con il tempo di 55’ 18”. Particolarmente ispirati anche Claudio Berettoni (59’ 16”) e Massimo Gambella (1h 01’ 56”), entrambi eugibini di origine. Questi, nell’ordine, i tempi degli altri avisini che hanno partecipato: Ferruccio Cocco 1h 04’ 34”, Gianluca Balducci 1h 04’ 35”, Vincenzo Petrucci 1h 04’ 42”, Mauro Moschini 1h 05’ 01”, Gabriele Salvatori 1h 05’ 43”, Sauro Tittarelli 1h 06’ 28”, Amedeo Bucchi 1h 07’ 29”, Daniele Renzi 1h 07’ 30”, Luciano Angelini 1h 09’ 00”, Romualdo Burattini 1h 09’ 04”, Leonardo Sonaglia 1h 10’ 55”, Darcisio Esposto 1h 12’ 07”, Roberta Rotili 1h 13’ 17” (prima nella categoria femminile 50-54 anni), Mario Gubbiotti 1h 14’ 35”, Crescenzo Papale 1h 14’ 43”, Saverio Berionni 1h 18’ 34”, Paolo Lippera 1h 19’ 14”, Arrigo Berionni 1h 30’ 03”. Domenica prossima, 20 settembre, nuovo appuntamento di gruppo a Senigallia, dov’è in programma una mezza maratona e una 10 chilometri. 16/09/15 09.46 29 >FUORI PORTA< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Centro carcerati all'Expo Un progetto che valorizza i detenuti per un prossimo reintegro sociale di SILVIA RAGNI S ono in circa cento: una squadra multiculturale che ogni giorno si adopera per accogliere, con piglio cordiale e con il massimo zelo, i numerosissimi visitatori di Expo Milano 2015. Provengono da diversi Istituti di Pena lombardi e sono accomunati dal forte desiderio di mettercela tutta, di cogliere al meglio l’opportunità che dà loro modo di iniziare un nuovo percorso di vita: Articolo 27, sorto da un accordo tra Expo 2015 e il Ministero della Giustizia, è il nome del progetto che concretizza questa importante chance. L’iniziativa offre ai detenuti la possibilità di un’esperienza lavorativa all’interno dell’Esposizione Universale: un primo passo verso il reintegro sociale all’insegna dell’impegno nella collettività. Ne parliamo con Luigi Palmiero, funzionario del Ministero della Giustizia e coordinatore del progetto. Perché la scelta del nome Articolo 27? L’idea nasce dal fatto di rimarcare, ricordare apertamente quanto sia importante l’art. 27 della Costituzione Italiana: la pena non può essere contraria al senso di umanità e deve essere rivolta alla rieducazione del condannato. Tramite queste parole la Costituente ha inteso evidenziare il valore dell’inclusione sociale. E’ opportuno, dunque, che il detenuto possa rientrare nel “consorzio collettivo”: è proprio in base all’articolo 27 che abbiamo attivato questo progetto. Da quali istituti di pena provengono i detenuti selezionati e in base a quali criteri sono stati reclutati? Innanzitutto, in base al criterio della posizione giuridica: chi non può essere ammesso a progetti che prevedono l’uscita dall’Istituto non è stato incluso. Il secondo criterio è stato quello di rispecchiare le proporzioni della popolazione detenuta: una percentuale del 35% circa include gli stranieri, l'8% persone di sesso femminile, per il resto si tratta di italiani. Esistono anche criteri collegati alla logistica. Abbiamo optato per Istituti come quello di Bollate, la Casa di Reclusione di Opera, le Case Circondariali di San Vittore, Monza e Busto Arsizio, affinché i detenuti possano raggiungere facilmente e in modo sostenibile il sito espositivo. Il loro è un inserimento lavorativo vero e proprio: con assunzione diretta come prevista dalla normativa 354 del 1975, con cui l’amministrazione penitenziaria diventa datore di lavoro. Che tipo di risposta state ottenendo dall’ iniziativa? I selezionati, prima dell’ingresso al lavoro, sono stati formati con un progetto orientato su tre moduli: il primo, relativo alla sicurezza ai sensi del Decreto Legislativo n. 81, era incentrato soprattutto sulla salute e su nozioni di primo soccorso ai visitatori. Il secondo, inerente all’interculturalità, era finalizzato a restituire un’immagine ospitale del nostro Paese tenendo conto dei differenti tratti culturali del pubblico di Expo. In sede di selezione abbiamo privilegiato competenze linguistiche “esotiche”: lingue come il russo, l’arabo, il portoghese, lo spagnolo, il cinese. Il terzo modulo ha approfondito sia la topografia del sito e le tipologie dei servizi all’interno di Expo che le funzioni configurate per i detenuti, prevalentemente relative all’accoglienza ai tornelli di accesso e all’indirizzamento. A queste si affiancano attività di supporto all’Infopoint, come l’erogazione delle informazioni e la distribuzione delle cartine. Nel Padiglione Zero, che introduce a Expo, un gruppo svolge a turno mansioni di accoglienza, assistenza e sicurezza. Dopo una certa diffidenza iniziale, i soggetti in inserimento lavorativo sono ora richiestissimi dagli operatori: entusiasti e disponibili, vivono l’esperienza come una grande opportunità. C’è un unanime consenso nel dire che il loro impegno è massimo. Quale futuro auspica per il vostro progetto? Articolo 27 è anche il nome dell’ agenzia di promozione del lavoro penitenziario da me coordinata. La nostra mission è far sì che si possa rispondere positivamente a chi chiede una seconda opportunità. Spero fortemente due cose: la prima è che i detenuti inseriti, alla fine del progetto, possano continuare a fare esperienze lavorative. La seconda è che la grande cassa di risonanza di Expo possa sensibilizzare il territorio nazionale coinvolgendo il privato, il sociale, le istituzioni e le imprese affinché valutino l’inserimento di questa tipologia di persone comprendendone gli effetti positivi. Chi le assume può contare su soggetti motivati, che lavorano tanto e bene, e genera un vantaggio per la collettività: l’inclusione socio-lavorativa, diminuendo il tasso di recidiva, determina un risparmio sulle spese derivate sia dalla detenzione, che dai danni dei reati. È un discorso di amalgama sociale necessario alla composizione di una squadra, di una collettività che lavora insieme: per favorirlo in maniera concreta occorrono alternative palpabili e reali. Tv2000 alla mostra di Venezia: Auguri a studenti, obiettivo puntato sulla realtà genitori e insegnanti In occasione della 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia è stata presentata la nuova programmazione di documentari che andranno in onda su Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre, 18 di TvSat, 140 di Sky, streaming su www.tv2000.it). Prodotti dall’emittente televisiva della Conferenza episcopale italiana, i documentari si inseriscono nel filone del racconto cinematografico della realtà che ha assunto una sempre maggiore rilevanza cinematografica anche a seguito del Leone d’oro a “Sacro Gra” di Gianfranco Rosi a Venezia nel 2013. “Appunti sulla felicità” è un grande racconto sul senso della felicità ai tempi d’oggi. Per l’autore, Giuseppe Carrieri, la felicità significa davvero “essere al mondo”, non s’insegna né si vede, ma si dichiara attraverso otto chiavi di lettura. Il “destino”, che prende le mosse da un antico e remoto villaggio del Tajikistan; il “sogno”, con la testimonianza di Laila e altre donne che in Afghanistan svelano le proprie ambizioni di libere imprenditrici; il “risveglio”, storia di un’imprenditrice pakistana di 55 anni che offre lavoro alle donne vittime di attacchi con l’acido; l’“attesa”, narrata attraverso gli occhi 29 fuori porta.indd 2 di una bambina Tuareg che non può sentire nel campo di rifugiati di Mbera, al confine col Mali; il “futuro”, quando la malattia diventa uno schermo creativo dove sfuggire al trauma e costruire un domani; l’“imperfezione”, che racconta un’esperienza unica di vedove a Vanuatu, disoccupate e gravemente afflitte da problemi di salute; la “grazia”, storia di donne giovani e anziane che si occupano della pulizia dalle mine del proprio territorio di casa in Sri Lanka; infine la “bellezza” di una scuola liceale di Napoli, nel quartiere di Scampia, che mette alla prova giovanissimi studenti con l’esercizio del cinema. Altro documentario, che verrà trasmesso il 22 settembre alle ore 22.30, è “Cattolici dell’altro mondo” di Andrea Salvadore. Settanta milioni di cittadini degli Stati Uniti sono cattolici. Quando nel 1961 fu eletto il pri- mo (e finora unico) presidente cattolico, John F. Kennedy, erano una minoranza circoscritta (italiani, irlandesi e polacchi) che la vittoria di Kennedy tutelò da calunnie e diffamazioni. Molta strada è stata fatta dalla Chiesa cattolica negli Usa, e non è stata sempre in discesa. La svolta demografica (i cittadini provenienti dall’America Latina) sta cambiando il volto della religiosità ma anche delle politiche nel Paese. Quindi è la volta de “Il respiro di Dio” di Cristiana Caricato, una serie di 10 documentari che raccontano le esistenze di uomini e donne che hanno deciso di consegnarsi ai bisogni e alle necessità del prossimo attraverso la scelta della vita consacrata. Nelle loro storie, molte delle quali incastonate nelle periferie del mondo amate da Papa Francesco, si incontra un’umanità ferita, spesso in condizione di grande povertà, consolata dalla prossimità di eroi per caso, profeti e testimoni della Misericordia di Dio. Infine i quattro documentari sul tema del perdono che Tv2000 proporrà con il programma “Beati Voi”. Il titolo è ispirato alla citazione evangelica “Settanta volte sette” e raccoglie diverse testimonianze di perdono. Riccardo Benotti Forse è vero che, come dicono i nostri figli, non siamo normali, ma ci sono due momenti dell’anno a cui non rinunceremmo mai a partecipare, sia pure ormai in veste di nostalgici figuranti: il primo giorno di scuola e quello dell’esame di maturità. C’è sempre qualcosa di misteriosamente elettrizzante nel primo suono della campanella e un che di vertiginosamente trepidante, quando ti siedi nei banchi “da uno” per iniziare a svolgere il tema di italiano, oggi “saggio breve” per la maggioranza degli studenti alle prese con il capolinea della scuola dell’obbligo. Dopo averne sperimentato gli effetti e le varianti sulla nostra pelle, in quegli anni di formazione che poi quasi senza accorgertene ti segnano per la vita, non ce ne perdiamo una, di prima campanella: dalla scuola materna, quando ci era concesso ancora di avvicinarci mano per la mano ai gradini di ingresso nelle aule, fino al liceo, quando il nostro ruolo era (eventualmente) derubricato ad autista. Le riforme della scuola passano, il suono della campanella resta: lo sanno bene gli insegnanti italiani, che all’inizio di ogni anno scolastico, nonostante aule spesso fatiscenti e sovraffollate e nuove incombenze trovano il coraggio di aprire la porta della classe e di ricominciare il viaggio, durante il quale capita anche d’incrociare genitori latitanti o interessati a difendere il figlio a tutti i costi, a spese del malcapitato docente di turno. Certo, la scuola come la vita è un microcosmo, e anche tra i prof non mancano quelli svogliati, frustrati e demotivati, così come altrettanto variegata, in positivo e in negativo, è la platea degli allievi e dei loro genitori. C’erano anche loro, i professori con la valigia, in piazza san Pietro per l’Angelus di domenica. Erano venuti a chiedere un sostegno alla loro protesta per il fatto di dover lasciare la loro isola per poter fare il mestiere che hanno scelto. Il Papa li ha salutati, gli insegnanti precari venuti dalla Sardegna, auspicando che “i problemi del mondo del lavoro siano affrontati tenendo concretamente conto della famiglia e delle sue esigenze”. Anche per loro, oggi, suona la campanella: il 97% dei loro colleghi ha accettato la cattedra trasferendosi altrove - grazie al decreto della “buona scuola” - pur di lasciarsi alle spalle anni e anni di precariato. Non si può e non si deve generalizzare, dietro ogni insegnante c’è una storia e una famiglia diversa. La sfida più elettrizzante, però, a ogni suono di campanella, è quella di riuscire a dare corpo, anima e gambe all’energia di quel ragazzino di nove anni che ha confidato stamattina a una radio nazionale, con un candore disarmante, ciò che molti suoi coetanei non si sognerebbero neppure di pensare. “Sono contento di tornare a scuola, non solo perché vedo gli amici, ma perché mi piace studiare”. Come suona trasgressiva, questa confessione: auguri, allora, a Pier Luca, e a tutti quegli studenti - tanti - che credono di odiare la scuola ma non sanno ancora che la rimpiangeranno. Come i loro genitori e i loro insegnanti, del resto. Non conosciamo la loro fatica di adulti alle prese con i piccoli e i giovanissimi. Genitori e insegnanti. Ai loro, e ai nostri figli, il nostro “in bocca al lupo”. 16/09/15 09.48 30 >DIALOGO< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 Scuola? Sembra un carcere La Cittadella è un progetto completamente avulso dal contesto urbano di JOSELITO ARCIONI* “C ultura, scienza e arte per la certezza di un futuro”. Erano più di un auspicio le parole scelte dall’allora presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande per la cerimonia della posa della prima pietra dove sarebbe sorta la nuova Cittadella degli Studi di Fabriano. Quest’opera servita, come sempre accade, per ingrassare le tasche della solita cooperativa emiliana-romagnola, è un progetto completamente avulso dal contesto urbano della nostra città, una sorta di carcere di Monte Acuto irraggiungibile a piedi dai nostri ragazzi. La nostra amministrazione ha curato un efficientissimo servizio pubblico per raggiungere la cittadella, peccato che ad oggi continua il pellegrinaggio dei genitori all’ufficio informazioni della Contram e che i dirigenti scolastici non hanno ancora ben chiaro nulla. Pensate poi all’utilizzo del terminal, quello per capirci sotto al cimitero, dove dovrebbe confluire tutto il traffico dei bus extraurbani, un posto tecnicamente pericoloso per il deflusso dei mezzi, e quindi anche per i nostri studenti. Tornando al plesso scolastico ricordo come un po’ di tempo fa è stata organizzata una visita al cantiere e considerando che l’opera è stata presentata anche dalla Casagrande come efficientissima dal punto di vista energetico tanto da essere da lei stessa presen- tata in Classe Energetica A, abbiamo posto alcuni quesiti che fanno riferimento al decreto ministeriale del 1975 sulle norme tecniche per l’edilizia scolastica da osservarsi nell’esecuzione delle opere. Scorrendo le prescrizioni del Decreto si parla di localizzazione della scuola ed in merito alle condizioni ambientali per la sua ubicazione si legge: “1.1.4. Per quanto riguarda le condizioni ambientali, la scuola dovrà essere ubicata: 1) in località aperta, possibilmente alberata e ricca di verde, che consenta il massimo soleggiamento o che sia comunque, una delle migliori in rapporto al luogo; 2) lontana da depositi e da scoli di materie di rifiuto, da acque stagnanti, da strade di grande traffico, da strade ferrate e da aeroporti con intenso traffico, da industrie rumorose e dalle quali provengono esalazioni moleste e nocive, da cimiteri e da tutte quelle attrezzature urbane che possono comunque arrecare danno o disagio alle attività della scuola stessa; 3) in località non esposta a venti fastidiosi e non situata sottovento a zone da cui possono provenire esalazioni o fumi nocivi o sgradevoli”. Sbaglio o la scuola è vista cimitero ed ha una centrale Enel a pochi passi? Vi fidate voi genitori di mandare i vostri figli in una scuola non a norma? Chi ha autorizzato la costruzione della scuola senza osservare le prescrizioni di legge? Perché, dopo diverse bocciature in commissione edilizia, il progetto è stato approvato? Chi sono coloro che hanno approvato il progetto senza il rispetto delle prescrizioni dettate dalla norma? Inoltre vogliamo far notare che il plesso non è raggiungibile a piedi in sicurezza da studenti, personale scolastico e cittadini mancando i nuovi costruendi marciapiedi (in prossimità della struttura) che sono privi di scivoli di ingresso ed uscita per i disabili, e la forte pendenza (spesso su ambedue i lati di piano) rende pericoloso il transito (special modo nei periodi invernali), per non parlare degli ostacoli al centro dei marciapiedi stessi. (vedi foto allegate). Ora, dopo 67 anni di vita della nostra Costituzione e 37 anni dalla prima legge organica sull'abbattimento delle barriere architettoniche e fruibilità di tutti i spazi pubblici (con successive norme e decreti di attuazione), credo che “progettista” e “direttore dei lavori” dovrebbero essere radiati dagli albi professionali, mentre i politici che hanno approvati tali atti tecnico/amministrativi dovrebbero essere mandati a casa. Un’ultima riflessione sul fatto che l’apertura del polo scolastico pone l’ultima e definitiva pietra tombale all’attrattività e frequentazione del centro e zone limitrofe della nostra città, sì perché dopo la chiusura dei cinema e lo spostamento della sede del Comune, la chiusura delle scuole distruggerà completamente sia il senso di comunità che gli ultimi coraggiosi capisaldi del commercio di vicinato del centro e di Piazzale Matteotti. Abbiamo una nuova biblioteca avulsa ormai dalle attività scolastiche e non più fruibile dagli studenti relegati, come una sorta di richiedenti asilo, in un che prevede la legge, la quale oltretutto, stabilisce i criteri puntuali attraverso i quali distribuire gli oneri sostenuti dal consorzio per svolgere tutte le attività di bonifica idraulica, suddividendo quindi, tra i consorziati, gli oneri delle attività sulla base del beneficio conseguito o conseguibile. In mancanza di questi requisiti il Piano di Classifica appare inefficace, in quanto non vengono ben evidenziati i meri vantaggi dei consorziati, facendo mancare quindi l’effettiva prova del vantaggio oggettivo di cui godrebbero gli immobili a cui viene chiesto il pagamento; non solo, ci sono anche, a nostro avviso, “vizi” riguardanti la forma in cui è stata inviata la richiesta di pagamento. Sulla scorta di tale lettera inviata ai cittadini, provvederemo a ri- Contributo di bonifica, che tassa! Nell’ultima legislatura regionale, la vecchia maggioranza targata Pd approvò la costituzione di un nuovo unico consorzio regionale di bonifica, lasciandogli in dote i debiti dei vecchi consorzi. Anziché far pagare tali debiti agli effettivi responsabili gestionali (politici e non), alla fine, come di regola avviene in Italia, quelli che pagheranno saranno i soliti cittadini attraverso una vera e propria tassa denominata “Contributo di Bonifica”. Contributo che andrà probabilmente anche a coprire le spese, apparentemente sproporzionate poste nei bilanci preventivi del Consorzio del 2014 e del 2015, che riguardano i costi dell’attività istituzionale (510.000 euro), degli organi istituzionali (150.000 euro), delle spese postali (50.000 euro), delle spese legali (70.000 euro), degli oneri finanziari (200.000 euro), etc. Un contributo, quello del consorzio di bonifica, che presenta molteplici criticità, tali da poterlo, probabilmente, anche rendere illegittimo. Il Consorzio, da A Serradica e Cacciano il cimitero in degrado L'ennesima segnalazione viene dagli abitanti delle frazioni di Serradica e di Cacciano. Stiamo parlando del degrado in cui si trova il cimitero dove riposano i nostri cari in una struttura dove il pericolo è considerato incombente sia per i morti, sia per i vivi che quotidianamente si recano nella struttura per pregare e portare fiori. La parte del cimitero più pericolosa è la parte che dà sulla sommità montuosa, dove una parete in più punti presenta squarci così profondi che da dentro si riesce a vedere il bosco che è situato all'esterno. Sempre nel lato a monte, il tetto presenta delle crepe e infiltrazioni che da troppo tempo bagnano e inumidiscono completamente il muro dei 30 dialogo.indd 2 vari fornetti che sono nella zona. Infine oltre ad esserci dei gradini non in perfette condizioni, il pavimento sempre sul lato monte ha delle evidenti e profonde spaccature che di certo non lasciano presagire nulla di buono. Speriamo che questa segnalazione possa sollecitare chi di dovere. Gli abitanti di Serradica e Cacciano si augurano che un intervento di sistemazione venga effettuato urgentemente in quanto la situazione è davvero al limite, viste le continue intemperie specialmente ora, che volgiamo verso una stagione più fredda, dove pioggia e neve sicuramente lasceranno il segno. Andrea Poeta Due immagini dello stato di abbandono del cimitero quel che ci risulta, ha approvato un “Piano di Classifica“ con un relativo “Perimetro di Contribuenza“ molto vago e generalizzato, perchè in questo piano non vengono chiaramente dimostrati gli “Indici di Beneficio“ di cui ogni consorziato ha beneficiato (o beneficerà); questo sia sul Piano di Classifica Irriguo che sul Piano di Classifica per la Bonifica. Difatti, sul piano di classifica pubblicato nel sito del consorzio, non sembra che si evincano il lavori svolti, o da svolgere, in base a ciò centro accoglienza stile Cara di Mineo impossibile da raggiungere in tempi decenti a piedi, considerando anche le pendenze e la mancanza di sicurezza, e obbligati quindi ad essere accompagnati o ad utilizzare il mezzo pubblico con ulteriori costi per le famiglie. Per l’edizione 2015 della European Mobility Week, la settimana Europea della Mobilità sostenibile, che come al solito si terrà dal 16 al 22 settembre prossimi, lo slogan è “Choose. Change. Combine”. L'idea di fondo è quella di incoraggiare i cittadini europei a un ripensamento della gamma di opzioni di trasporto disponibili, scegliendo il modo giusto per spostarsi. Possono aderire alla settimana gli enti locali che, attraverso le proprie attività e iniziative, stimolino la cittadinanza a ripensare le proprie abitudini quotidiane negli spostamenti. Con questo spirito il Comune di Fabriano, insieme a Contram e Provincia, potrebbe partecipare all’evento, con la felice concomitanza dell’apertura dell’anno scolastico, offrendo il primo mese l’abbonamento gratuito a tutti coloro che saranno costretti ad utilizzare il trasporto pubblico urbano per raggiungere il polo scolastico. D’altronde la scelta di costruire quell’ecomostro fuori da qualsiasi contesto urbano non è stata di tutta la nostra comunità, ma di un comitato di faccendieri, come spesso accade. * Consigliere comunale Movimento 5 Stelle Fabriano chiedere al consorzio l’elenco dei lavori eseguiti negli ultimi tre anni, e ciò sia per verificare l’effettiva azione di prevenzione al dissesto idrogeologico fatta ad oggi, sia per verificare e monitorare l’effettivo rispetto del Codice dei Contratti (D.lgs. 163/2006) nell’affidamento dei lavori, dei servizi e delle forniture alle ditte esterne. Convinti delle nostre idee andremo avanti per la nostra strada e, se non si riuscirà a trovare una soluzione, agiremo in tutte le sedi, anche giudiziarie, per chiarire una volta per tutte questa ormai decennale storia del contributo di bonifica e chi ha sbagliato dovrà pagare per il disagio arrecato ai cittadini. Peppino Giorgini, Gianni Maggi, Romina Pergolesi, Sandro Bisonni, Piergiorgio Fabbri, Gruppo Regionale Marche MoVimento 5 Stelle Un sorriso incoraggiante Ricordando don Giacomo (nella foto), monaco di San Silvestro. Era solito arrivare ogni venerdì mattina al Santuario della Madonna del Buon Gesù, con una borsa colorata in mano, per dedicarsi alle confessioni. Una persona umile, discreta, riservata, con un sorriso incoraggiante e comunicativo. Aveva il dono di far assaporare pienamente, nella confessione, la Misericordia di Dio. “Grazie Don Giacomo: ricordati di noi ora che sei nella pace e nella luce”. Clara, affezionata al Santuario della Madonna del Buon Gesù 16/09/15 09.50 >DIALOGO< L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 31 Sciogliere il nodo Emo Sparisci, dieci anni fa dello svincolo di ENZO GIANCARLI* S bloccare la realizzazione dello svincolo per Serra San Quirico della Strada Statale 76, scongiurando disagi per la circolazione e per il territorio di pertinenza. Con un’interrogazione al Presidente della Regione, torno a porre l’accento sui lavori del Maxi Lotto 2 del Progetto Quadrilatero Marche, in relazione alla tratta che va da Albacina al Comune serrano, chiedendo delucidazioni sulla prevista costituzione di un tavolo tecnico-istituzionale tra i vari soggetti coinvolti nell’opera. Già sei mesi fa avevo posto la questione all’attenzione del precedente esecutivo regionale sempre a mezzo interrogazione (n. 1943 del 5 marzo 2015). L’assessore allora competente aveva dato rassicurazioni circa la convocazione di un tavolo tra Quadrilatero, RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e Anas, responsabili, per parti diverse, dei lavori in corso. Ora vogliamo capire se qualcosa si è mosso, perché lo stallo che sembra essersi creato va rimosso. Un nodo che va sciolto in nome della piena funzionalità dell’intera opera infrastrutturale e a scanso di inefficienze per la circolazione ed il territorio relativi allo svincolo di Serra San Quirico. Il progetto in corso di attuazione sulla SS76, infatti, prevede la creazione di un’uscita all’altezza di Serra San Quirico che consenta immissione e deflusso in entrambe le direzioni. La messa in opera delle varie parti previste dal piano dei lavori, però, è di competenza di soggetti diversi e, soprattutto, è calendarizzata con tempi di realizzazione differenti. Nello specifico, se l’esecuzione dello svincolo e della rotatoria sottostante, che connette a due bretelle di raccordo per la zona industriale e per Serra San Quirico, così come il viadotto sono a carico di Quadrilatero, il secondo tratto viario dal viadotto alla stazione ferroviaria di Serra San Quirico, in direzione del centro abitato, è a carico di RFI, che ha assunto l’impegno in relazione al raddoppio ferroviario Falconara-Orte. La realizzazione di quest’ultimo progetto, però, non è affatto imminente. E, senza tale collegamento con la vecchia strada, il rischio è che venga compromessa la piena funzionalità dell’infrastruttura, andando a penalizzare il territorio di Serra San Quirico, con disagi alla circolazione e un artificioso allungamento del percorso per raggiungere la stazione ed il centro. Di qui, la necessità di verificare lo stato di avviamento del tavolo istituzionale e gli esiti degli eventuali lavori dallo stesso svolti, per giungere quanto prima ad una soluzione. 31 dialogo.indd 2 Aldo Crialesi *Consigliere regionale Due tragedie necessarie per far redimere il nostro Paese Caporetto ed 8 settembre due avvenimenti su cui sono corsi fiumi d’inchiostro: lungi da me l’idea di affrontare questi temi in maniera sistematica; reputo comunque utile fare alcune precisazioni inerenti alle considerazioni che Terenzio Baldoni esprime dalle colonne di questo giornale. Terenzio parte da questa idea di fondo: Caporetto e l’8 settembre sono state sì due tragedie, ma erano necessarie per far redimere l’Italia rispettivamente dal potere di Cadorna e dal fascismo nei quali vede un filo rosso di responsabilità materiale e morale. Innanzi tutto prima di compiere una valutazione sui protagonisti citati direttamente da Terenzio è bene ricordare che, in entrambi i casi, chi fece entrare i tedeschi a casa nostra fu Pietro Badoglio. A Caporetto passarono sul tratto di fronte a lui assegnato e da lui presidiato. Badoglio non aveva tenuto conto delle disposizioni di Cadorna. Badoglio in battaglia perse subito il contatto con le sue truppe rendendosi di fatto irreperibile. Badoglio riuscì in forza dei suoi potenti amici di Governo a far in modo che venissero stracciate le 13 pagine della Commissione d’inchiesta su Caporetto riguardanti le sue responsabilità. Per questi motivi ottenne la medaglia d’argento e la promozione a Sotto Capo dell’e- Dieci anni fa, il 26 settembre 2005, decedeva a Roma Emo Sparisci (nella foto), nostro illustre concittadino. Era nato a Fabriano nel 1921. E’ stato alto funzionario della Camera dei Deputati e segretario particolare di Giovanni Gronchi presidente di questa assemblea legislativa e poi della Repubblica Italiana. Era sempre rimasto molto legato alla città natale dove aveva ricevuto, ad opera soprattutto di Don Giuseppe Riganelli, la sua formazione culturale e religiosa; stando a Roma e influente presso i centri di potere è stato un sicuro punto di riferimento per le istanze che provenivano dal Comune di Fabriano, tanto che l’amministrazione comunale in segno di riconoscenza lo aveva onorato con una medaglia d’oro. Negli anni ’70 aveva assunto un impegno diretto nella nostra città come presidente dell'allora Ente Ospedaliero. Il suo amore per Fabriano ha trovato espressione con la fondazione da lui voluta e realizzata nel 1986, del Centro Studi Don Giuseppe Riganelli, che ha portato subito ad un alto livello culturale e che ora ricorda il suo fondatore con una S. Messa che verrà celebrata in sua memoria e suffragio nella cattedrale di San Venanzio sabato 26 settembre, alle ore 18.30, cui seguirà un discorso commemorativo. Ma a Emo Sparisci si deve soprattutto l’inizio di un filone storiografico, quello del movimento dei cattolici a Fabriano e nel suo territorio, cui ha dato contributi notevoli con varie pubblicazioni, alcune delle quali verranno messe a disposizione di quanti parteciperanno al rito di suffragio in San Venanzio. sercito. L’8 settembre Badoglio lasciò ugualmente i soldati senza ordini specifici agevolando così l’invasione tedesca. In entrambi i casi rimase alla guida dell’Italia carico di prebende, titoli nobiliari e citazioni lusinghiere sui libri di storia. Veniamo a Diaz ed all’effettiva valenza dei suoi rapporti di fiducia con i fanti-contadini. Inasprì (e di molto) le pene per la diserzione e fu Ministro della guerra nel primo governo Mussolini dopo la marcia su Roma. Quanto alla magnifica offensiva in direzione di Vittorio Veneto, lui non l’avrebbe mai sferrata semplicemente perché non reputava l’esercito italiano in grado di farla. Mai avrebbe ordinato l’attacco se non fosse stato minacciato dal Governo di essere sostituito. Mentre negli altri fronti si stavano decidendo le sorti del conflitto al nostro esercito era stato affidato il ruolo di “Armata di Onan”. Riportiamo a riguardo una testimonianza di Ferruccio Parri ufficiale addetto allo Stato Maggiore: Settembre era il mese in cui sarebbe stato opportuno operare. Una decisione di massima dovette essere presa allora, forse quando Diaz temette di essere sostituito da Giardino. Che si fosse scelto Vittorio Veneto come obiettivo unifi catore della offensiva lo arguii da un’irruzione che un giorno Diaz attorniato da altri capi fece nella mia stanza dove stava attaccata al muro una grande carta del fronte “Addò sta stu c... de Vittorio Veneto” esclamò. Con questa nobile frase il futuro Duca della Vittoria guidò i suoi alla pugna. Cadorna invece, a differenza dei primi due, odiava i politici con tutto il suo cuore e fu mandato da questi in pensione con poco più di 500 lire al mese. Il suo nome però non fu mai compromesso col fascismo e rimase nel cuore di molti semplici cittadini come un simbolo dell’Italia al punto che quando si dovette scegliere un Comandante Supremo per la Resistenza il nome cadde sul figlio Raffaele Cadorna. Un’ultima considerazione: senza gli americani che ci fornirono i soldi per comprare armi e munizioni da lanciare al di là del Piave, mai ci sarebbe stato Vittorio Veneto. Così pure la “rinascita” dell’Italia dopo l’8 settembre fu possibile in forza dell’esercito e del dollaro americano. Tutto ciò ebbe però un prezzo ben preciso: non eravamo più padroni a casa nostra. Qualcosa di molto simile a ciò che è successo a Fabriano in tempi recenti con la crisi dell’Indesit: arrivano gli americani in nostro aiuto; e adesso, da noi, comandano loro. Ma addò sta stu c... de rinascita! Scusate lo sfogo. Don Leopoldo Paloni Il grazie al dottor Luzi per la sua pubblicazione Grazie dott. Luzi, la tua riflessione sul dolore che ha travagliato la tua vita, riportato sulla pubblicazione “Come soffrire e morire per amore di Cristo Crocifisso”, presentata al pubblico della nostra Diocesi il 6 settembre in Cattedrale e messe a disposizione con offerta spontanea a beneficio della Caritas e dell’Unitalsi di Fabriano, ha dimostrato quanta sensibilità esiste ancora negli animi dei cittadini fabrianesi, che, oltre a te, vogliamo ringraziare. Il ricavato sarà devoluto ad aiuti concreti ed alla copertura dei costi della nuova unità di trasporto per i diversamente abili della Diocesi. Edmondo Ercolani, direttore della Caritas e Emanuela Fraboni, presidente Unitalsi Quella famosa frase sul documentario Rai In relazione all’articolo di due settimane fa sulla demolizione della villa Merloni in via Dante, dove sarà costruito un discount, alcuni lettori, probabilmente più avveduti e informati di me, hanno segnalato che la pittoresca frase detta all’ingegner Mattei, “se ci porti via il lavoro e gli uomini le nostre donne saranno costrette a fare le puttane”, sarebbe stata riferita da un datore di lavoro matelicese dei più importanti (soprannominato “lu marfattu”), e non personalmente da Aristide Merloni. E’ probabile che sia proprio così, ma questa affermazione fu ripetuta centinaia di volte e mi risulta che lo stesso Aristide l’avesse presa a prestito perché era la cartina di tornasole di un territorio impoverito e che registrava carenza di manodopera. Insomma, si tratta di una “colorita trovata” citata anche da Francesco Merloni e Mario Bartocci nel documentario “La storia siamo noi” andato in onda su RaiTre, diventata perfino un modo di dire negli anni Cinquanta. Diciamo che portò bene: Aristide Merloni fu spronato a fare del suo meglio e la gente del posto, finalmente, non emigrò più. Alessandro Moscè 16/09/15 09.52 32 L'Azione 19 SETTEMBRE 2015 PER I TUOI ANNUNCI SCEGLI IL NOSTRO "COMPRO E VENDO" (a pag.4) da oggi in SUPERPROMOZIONE fino al 31 DICEMBRE: solo 5 euro ad uscita I N E R R E T E S I A C Z O G I E C I N UFF LI - MOTO I . . B . I O T M T O E AUT NNONI - OGG CAPA E S A C I R N E T O T N I N S A Y B A B ENI - CAPI... R C I R F E F T U CASE - TERRENI - CAPANNONI NEGOZI - UFFICI ... BABY S I TTER R I P AIUTO ETIZIONI LEZIONI DOMES - LAVO TICO - RO BADAN TE... Solo L'AZIONE ti garantisce la tradizione e la sicurezza della distribuzione in edicola e in abbonamento 32 ultima.indd 2 16/09/15 10.04