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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
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>Fabriano
5
>Fabriano
Fabriano-Matelica euro 1,20
7
>Matelica
15
n. 34 Anno CIV 19 settembre 2015
>Sport
Polizia
e Finanza:
nuova casa
Gli affreschi
del Podestà
da tutelare
Tutti a tifare
per la nostra
bellezza!
Un po' di ritmica
fabrianese
alle Olimpiadi!
L
S
L
L
'edificio di viale
Zonghi (ex Tribunale ed ex scuola Fermi) ospiterà una vera
e propria "Cittadella
della Giustizia".
otto il voltone del
Palazzo è raffigurato un ciclo cavalleresco
di grande significato,
risalente al XIII secolo,
ormai a brandelli.
Uno scatto
di umanità
Raramente in questi anni mi sono permesso
di affrontare consecutivamente lo stesso
argomento“ in prima pagina. Ma ritorno
volentieri sulla vicenda immigrati, perché
l’evolversi della storia porta inevitabilmente a registrare scenari diversi, frammenti
sorprendenti, richiami nuovi. Gli striscioni
colpiscono: Refugees Welcome! (Benvenuti
profughi!) e non sono sulla facciata del
Bundestag o di qualche ufficio governativo.
Li abbiamo visti negli stadi di calcio tedeschi. Molti dicono che accogliere i profughi
siriani sia un dovere morale. Sicuramente.
Tuttavia, prima di questo è una grande
opportunità, un'occasione per scoprire se
stessi. Perché l'Europa recuperi energie nel
compito sempre presente di ricominciare.
Un approccio mutato, uno scatto di umanità,
frutto forse di sentimentalismo, ma anche
di un ritrovato spirito di amore per la realtà
contingente.
Ciò è sufficientemente chiaro a Cristina, una
berlinese che ha accolto in casa un siriano.
“Siamo felici di avere nella nostra casa un
nuovo inquilino. Stiamo imparando molto”,
dice a un giornalista della radio. A Berlino,
la società civile si è organizzata prima delle
autorità politiche, prima delle istituzioni europee. Questa crisi migratoria, la più grande
dopo la seconda guerra mondiale, sembra
essersi trasformata in un grande scossa che
ha svegliato una parte dell'Europa. Circa
270mila immigrati illegali sono arrivati
dall'inizio dell'anno. La Grecia è diventata
il grande punto di entrata per chi fugge dalla
guerra in Siria attraverso la Turchia. Le
scene di dolore e sofferenza messe in luce
dai media durante tutto l'inverno, la situazione nella stazione ferroviaria di Budapest,
l'annegamento del piccolo Aylan e di suo
fratello hanno provocato una mobilitazione
nell'opinione pubblica.
I capi di Stato e di governo europei hanno
sul loro tavolo la proposta di accogliere
non più 40mila rifugiati, cifra avanzata da
Bruxelles lo scorso maggio, bensì 160mila.
L'Onu dice che il numero deve aumentare a
200mila. L'Unione Europea, che ha dimostrato una vergognosa incapacità politica
nell'affrontare la crisi greca e quella delle
banche, davanti a questo grande problema
ha l'occasione per dimostrare di saper essere all'altezza delle circostanze. Eccola
l’occasione del riscatto. Alla ripartizione di
rifugiati per quote si oppone il gruppo dei
Paesi dell'Est, con in primo piano Polonia
e Ungheria, i Paesi cioè che, negli anni 90,
ottennero i maggiori benefici dalla generosità europea. Budapest si è trasformata
nella capitale della paura. Ma il timore
dell'invasione non ha alcun fondamento. (...)
(Segue a pagina 2)
Il Vescovo Giancarlo
Vecerrica
con don Marco Strona
nel giorno della sua
ordinazione sacerdotale
il 12 settembre scorso
(Foto Massimo Arteconi)
a ventenne matelicese Ilenia Bravetti
tra le finaliste dell'atto
conclusivo di Miss Italia, in diretta domenica
20 settembre su La7.
25
a ginnasta Martina
Centofanti, grazie
ai risultati ottenuti con
le azzurre ai Mondiali
di Stoccarda, si qualifica per Rio 2016.
L
a Chiesa locale è in
fermento. La Novena della Madonna del
Buon Gesù, la festività
dell’8 settembre con l’arrivo del
Cardinale Menichelli e l’inaugurazione del Museo Diocesano.
A distanza di qualche giorno
l’ordinazione di un nuovo sacerdote: don Marco Strona. Al
di là delle solenni cerimonie e
delle partecipazioni di popolo,
resta il messaggio del Vescovo
Vecerrica che rimette a tema il
cammino dell’anno pastorale,
incentrato sulla misericordia,
seguendo l’indicazione del Papa
con il Giubileo che partirà a
dicembre.
L'abbraccio
della Chiesa
Servizi a pag. 3 di Marco Antonini
Carlo Cammoranesi
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2
>EDITORIALI<
Il nemico
comune
è l'Isis
D
di STEFANO COSTALLI
opo la decisione del governo russo di incrementare il
sostegno militare al regime di Assad nella guerra civile
siriana, molti hanno temuto che la “terza guerra mondiale a
pezzi” citata da Papa Francesco si stesse per realizzare. In
realtà, la mossa di Putin questa volta non necessariamente peggiora
lo scenario. Anzi, per quanto nasca dal preciso interesse strategico
di mantenere la base navale di Tartus in territorio siriano e dalla
volontà di riaffermare un ruolo politico e militare globale per la
Russia, Putin ha dimostrato già in passato di avere sulla Siria una
visione più chiara di molti leader occidentali. Proviamo a mettere
qualche punto fermo nella complicata vicenda
siriana. La prima cosa da tenere presente è
che la situazione attuale è veramente molto
complessa, quasi irrisolvibile. Molti sono gli
attori che con politiche miopi o scellerate
hanno contribuito a mettere in scena la tragedia. Prima di tutto Assad, che governando
con la violenza ed escludendo dall’accesso al
potere interi gruppi sociali, ne ha alimentato
il risentimento e l’indignazione, spingendoli
verso la mobilitazione armata. Sbaglia dunque chi adesso vede nel dittatore di Damasco
un salvatore della patria. Sbaglia anche chi
si lamenta del fatto che Papa Francesco e
Putin convinsero Stati Uniti, Gran Bretagna
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
e Francia a non bombardare la Siria nel 2011, all’inizio della rivolta
contro il regime di Assad. Una letteratura consolidata e la storia
recente dimostrano che quel tipo d’intervento aumenta il livello di
violenza senza condurre a una soluzione politica stabile sul terreno.
Basta vedere cosa hanno ottenuto le stesse tre potenze in Libia per
rendersene conto.
Se non bombardare allora era giusto, c’erano però altre cose da fare
nel frattempo per evitare di giungere alla situazione attuale. Soprattutto, era necessario portare avanti una forte azione diplomatica su
più fronti, possibilmente in sede Onu, così che tutta la comunità
internazionale e l’opinione pubblica mondiale si concentrassero sul
conflitto siriano, che rischia di cambiare faccia per sempre al Medio
Oriente. Si doveva impedire una buona volta alle monarchie del Golfo
di fare il doppio gioco, finanziando e sostenendo l’Isis per affermare
l’egemonia sunnita in Medio Oriente in funzione anti-iraniana. Era
necessario pretendere che la Turchia impedisse il copioso afflusso di
combattenti provenienti dall’Europa e che si impegnasse sinceramente
per combattere il nascente califfato, invece di cogliere l’occasione per
organizzare l’ennesima campagna contro i curdi. Era imperativo evitare l’internazionalizzazione del conflitto ed esercitare ogni pressione su
Assad perché accettasse una soluzione negoziata. Su questo, Europa,
Stati Uniti, Russia e Iran avrebbero dovuto impegnarsi insieme.
Tutto ciò non è avvenuto e adesso ci troviamo in una situazione di stallo
che è già costata centinaia di migliaia di vittime e milioni di profughi,
di cui solo una minoranza è giunta finora in Europa perché la maggior
parte è ancora in Libano e Giordania. L’Isis ha di fatto cambiato i
confini del Medio Oriente, è presente in Libia, stringe alleanze con
Boko Haram in Nigeria, mira in prospettiva a destabilizzare l’Egitto.
In questo grande intreccio in cui gli attori locali sono spesso cinici
e spietati, mentre quelli esterni sono miopi o con interessi inconfessabili, è molto difficile muoversi. Come la Germania nazista, l’Isis è
mosso da un’ideologia che lo spinge in una lotta all’ultimo sangue. La
Siria ha bisogno di recuperare una struttura statale, ma Assad ormai
è compromesso e nessuno dei gruppi ribelli non-jihadisti (ammesso
che ne rimangano) ha la forza di porsi come alternativa. Si potrebbe
pensare a un passaggio di consegne
concordato con una figura meno
compromessa e aprendo il regime
a un maggiore pluralismo, ma servirebbe lo sforzo diplomatico che
finora non c’è stato, in condizioni
peggiori e con un notevole coinvolgimento anche a livello militare.
L’alternativa è rassegnarsi a un Medio Oriente modificato con la forza,
sperando di non dover organizzare
in futuro la “terza guerra mondiale
unificata”. Anche in quest’ottica,
rimane urgente fare ogni sforzo per
riportare l’ordine almeno in Libia.
Uno scatto
di umanità
(...) L'Europa è la regione del mondo che
ha accolto meno rifugiati. Siamo 500
milioni di persone. Abbiamo saputo risolvere i problemi quando negli anni ‘90
arrivarono quelli che scappavano dalla
guerra nei Balcani. La Francia dopo la
guerra del Vietnam accolse 100mila
rifugiati. L'incapacità di accogliere è
molto più antropologica che economica
o sociale, perché percepiamo chi arriva come una minaccia. E' il sintomo
più evidente della debolezza di quelle
certezze che permisero all'Europa di
sollevarsi dalle ceneri della seconda
guerra mondiale. Viviamo come se le
conquiste del benessere o della democrazia fossero una proprietà che porta
grandi rendite, ma che non ha bisogno
di essere coltivata e curata.
Questa sciagurata identità, che frequentemente domina in Europa, è ciò che
rende più problematica l'integrazione.
Non si può neppure affermare, come
fanno alcuni liberali, che la soluzione
stia nel dare adeguato lavoro a quelli
che arrivano. No, non tutto è economia.
Anche in questa circostanza siamo di
fronte ad un’interessante sfida, forse la
più decisiva. L'integrazione ci obbliga
a rispondere a domande elementari che
siamo soliti dimenticare: In cosa crediamo? Cosa consideriamo fondamento
della nostra democrazia? Cosa offriamo
come ideale di vita in comune a musulmani – in gran parte con un livello di
formazione più che accettabile – che
non vogliono rinunciare alla loro fede
e che fino a ieri vivevano in un Paese
relativamente prospero?
Essere europei è, in grande misura,
essere romani. Roma non difese mai
ciò che le era proprio come il necessariamente buono, né difese la purezza
del sangue. Fu sempre disposta a ricominciare, a imparare dal diverso, a
riconquistare l'eredità classica. Cristina
e i volontari tedeschi, forse inconsciamente, affermano un'esperienza che ha
fatto dell'Europa ciò che è: l'esperienza
dell'accoglienza dell'altro come un bene.
Abbiamo iniziato l'anno colpiti dagli
attentati contro la redazione di Charlie
Hebdo e abbiamo reagito allora storditi,
difendendo una libertà di espressione
astratta che colpiva la sensibilità di chi
era diverso. In questo mese post estivo
ci sentiamo ostili di fronte al giusto che
soffre. E' una posizione che, malgrado le
nostre paure, non ci fa più umani. Anzi,
rischia di farci scivolare un po’ indietro.
E non capaci di continuare ad essere
portatori di una novità rivoluzionaria
e di una radice storica millenaria che
è di esempio per ogni popolo e civiltà.
Diritti dei figli:
tesoro da custodire
S
di ADELE GIOIA
ul “Corsera” dell’11 settembre la senatrice Manuela Repetti del Gruppo
Misto scrive: “Sui minori è sempre
difficile legiferare perché è altrettanto difficile capire quale sia il loro
vero interesse”. Il dubbio conduce
la senatrice a scrivere: “mentirei
se non ammettessi che spesso mi
domando se la famiglia cosiddetta
naturale sia davvero la migliore per
educare i figli”. Non intendo commentare l’affermazione e le ragioni
che l’hanno prodotta, posso solo
affermare con assoluta certezza che
la mia lunga esperienza nella scuola
mi ha sempre dimostrato che gli
alunni migliori, non solo dal punto
di vista del profitto scolastico, sono
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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quelli che hanno alle spalle una famiglia
unita. Auspicare famiglie unite come terreno
fecondo per la nascita e la crescita armonica
dei figli, non può essere giudicato come “un
cattolicesimo controriformista mescolatosi
nel tempo con l’opportunismo e il cinismo
Direzione, redazione e amministrazione
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10
60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330
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Redazione Matelica
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ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30
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(!!!) delle forze politiche più conservatrici”
come la senatrice afferma. Volere il bene
dei figli è dovere ineludibile di chi li ha
chiamati alla vita; diritto dei figli è avere
un padre ed una madre. Che la legislazione
possa consentire la cancellazione di questo
diritto sarebbe misura traboccante
dell’egoismo umano.
Non intendo giudicare scelte di adulti
desiderosi di regolarizzare giuridicamente la loro posizione, ma affermo
decisamente che il farlo non può e non
deve privare i minori di un loro sacrosanto diritto. Tacciare di oscurantismo
coloro che non condividono l’adozione
dei figli da parte di persone dello
stesso sesso significa voler offendere
e screditare quanti (e sono la maggioranza) intendono tutelare la famiglia
naturale ed i suoi diritti. Non esiste
Carlo Cammoranesi
un diritto che non comporti un dovere. E’
dovere di quanti ritengono la famiglia unica
base di una società libera – capace di produrre benessere – proporre e sostenere una
politica che le assicuri sostegno e sicurezza.
Dovere della famiglia e, successivamente
della scuola, interrogarsi sul modo migliore
di assolverlo, adeguatamente ai tempi difficili che viviamo. E’ necessario riflettere e
parlarne ancora.
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
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per la restituzione di copie non consegnate.
ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00
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L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
3
>INCHIESTA<
Le due
intenzioni
di lavoro
La festa della Madonna
del Buon Gesù 2015 ci ha
aperto a due intenzioni che
riguardano tutti:
Il Vescovo Vecerrica invoca la Madonna
per sostenere il nuovo sacerdote don Marco Strona
La Madre non tradisce
di MARCO ANTONINI
“N
on è un rito che
stiamo celebrando
ma stiamo vivendo l’incontro che
cambia la vita, dandole una prospettiva straordinariamente feconda. Giovani e adulti, preti e laici, da
questa nostra intensa partecipazione dipende il nostro futuro”. Così
il Vescovo Giancarlo Vecerrica
durante l’ordinazione sacerdotale
del giovane Marco Strona avvenuta
sabato 12 settembre, in Cattedrale.
Hanno concelebrato l’Arcivescovo
emerito di Pompei Carlo Liberati,
Mons. Alvaro Ravazzini, Vescovo
in Guatemala - la terra che don
Marco Strona ama in modo particolare - e 60 sacerdoti. La liturgia
è stata animata da un coro formato
da 40 elementi – tutti amici di
don Marco – che si è formato per
l’occasione sotto la guida di Paolo
Devito e don Umberto Rotili. A
Fabriano sono arrivati diversi sacerdoti e suore provenienti dall’Almo
Collegio Capranica di Roma dove
il giovane ha trascorso gli anni
della formazione. Presente anche il
sindaco Sagramola, gli Scout e la
Banda Cittadina. Il clero diocesano
si è arricchito di un nuovo prete
che domenica scorsa ha iniziato il
suo ministero di vice parroco nelle
parrocchie di Attiggio e Argignano.
Suggestiva la celebrazione eucaristica seguita da migliaia di persone
in Cattedrale. “La domanda che mi
sorge in questa liturgia – ha detto il
Vescovo Vecerrica nell’omelia - è:
di chi fidarsi nella vita? Tu, caro
don Marco, sei qui a dare solennemente la tua risposta. A chi ti sei affidato e di chi ti fidi? Ciò che mi ha
sempre colpito in te è il tuo modo
intenso di pregare e di seguire; una
volta, vedendoti così mi sono detto:
potessi essere anch’io come lui”.
Poi l’interrogazione rivolta anche ai
fedeli. “Noi di chi ci fidiamo? A chi
ci affidiamo? A noi stessi? E infatti
oggi crescono sempre più le disillusioni e le depressioni! 'chi vuole
salvare la propria vita da solo – dice
Gesù – la perderà'. Ci fidiamo del
mondo? Ma è il mondo che ha
bisogno di salvezza”. Il presule ha
tracciato la strada al professore di
filosofia ora sacerdote. “Continua
più intensamente a fidarti di chi
può salvare la vita tua e degli altri.
Gesù è l’unico di cui fidarsi perché
è Dio ed uomo, può salvare la vita,
cioè renderla bella, sicura, feconda.
Certo, seguire Gesù costa anche
sacrificio, perché è morto e risorto,
perché con Lui si va alla risurrezione passando attraverso il sacrificio.
Fidati di Gesù, morto e risorto, fidati della Chiesa, che Lui ha creato
come tua maestra e madre. Allora,
niente moralismi: il prete è l’uomo
vero, che ci tiene alla vita sua e
degli altri; che dimostra la ragionevolezza del fidarsi solo di chi ci
si può fidare. La Messa quotidiana
e i sacramenti, la comunione con il
Vescovo e i sacerdoti, la passione
missionaria, che a te interessa in
modo particolare: tutto questo sia
la conseguenza appassionata della
tua fedeltà a Cristo e alla Chiesa,
come già l’hai dimostrato. Nessun
doverismo, ma solo fiducia, che è
vita. Solo fiducia, che è la cosa più
ragionevole. Sii appassionato di
tutto e di tutti, perché a tutti arrivi
la gioia di appartenere pienamente
a questa Chiesa missionaria, aperta, apportatrice di amore, fiducia,
bellezza”. L’augurio finale rivolto
a nome di tutto il clero con l’affidamento alla Madonna. “Tutto sarà
bello ad una condizione, perché la
fragilità, le difficoltà, il venir meno,
cioè la sfiducia nemica della fiducia
è sempre in agguato. Chi ti riporterà alla fiducia? La Madonna. Nel
mio sacerdozio – conclude Mons.
Vecerrica - vedo la sua mano tesa e
la prendo e allora riprendo fiducia.
Una Madre non tradisce mai. L’amore alla Madonna del Buon Gesù
sia la tua grande fiducia nell’essere
un sacerdote che infonde sempre
fiducia a tutti”.
Il Cardinale Menichelli alla festa del Buon Gesù
“E’ bello conoscervi sempre di più”. Il Cardinale Edoardo Menichelli, Arcivescovo di
Ancona-Osimo ha celebrato il solenne pontificale in onore della Madonna del Buon
Gesù presso la Cattedrale di Fabriano.
Martedì 8 settembre, giornata del patrono
della città e diocesi, il Metropolita ha anche
inaugurato il nuovo Museo Diocesano e
invocato la benedizione del Signore su
tutti coloro che lo visiteranno perché ‘l’arte
sacra parla di Dio e racconta il cammino
degli uomini’. Poi, la Messa a San Venanzio
davanti alle autorità e a migliaia di fedeli
che riempivano la chiesa e assistevano alla
celebrazione da piazza San Giovanni Paolo II. Due vescovi – Menichelli
e Vecerrica – che si conoscono da molti anni e, per questo, ogni incontro
è ricco di aneddoti e caratterizzato da toni sereni. La Chiesa ha festeggiato la Natività della Vergine Maria e il Cardinale Menichelli ha invitato
i presenti ad andare “in pellegrinaggio verso la Madonna perché – ha
detto – ci indica la strada giusta”. Approfonditi i tanti titoli mariani che
sono stati attribuiti a Lei nei secoli e che fanno respirare aria di famiglia. Donna, sposa e madre i titoli umani da prendere in considerazione.
“Maria è Donna – ha detto nell’omelia – perché è consapevole della sua
identità. All’annuncio dell’angelo a Nazareth, infatti, Maria ha risposto
chiaramente. Oggi diremmo ‘non sono andata con nessuno’. Maria co-
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nosce la sua identità e non si confonde. La
sua singolarità di donna la esplicita ancora
di più. E’ innamorata, vive nella famiglia,
per la famiglia. Oggi, purtroppo, la famiglia
è vittima di attacchi e c’è confusione di
generi. Dobbiamo educare i nostri figli ad
essere uomini e donne senza aver paura”.
Poi l’appello del Cardinale a utilizzare le
parole giuste, quelle che non danno adito
a dubbi. “Tu sei sposa di quell’uomo e non
compagna. Basta a questa cultura che ferisce
e mina l’identità sponsale. Recuperiamo le
parole che i nostri cari avevano a cuore e non
imbarazziamoci!”. Il secondo titolo preso in
considerazione è Maria Madre di Dio. Lei ha dato al mondo il Figlio,
l’ha reso adatto all’opera della salvezza. Solo la Madonna – ha detto
Menichelli – ha questo titolo. Guardando Lei guardiamo e gustiamo la
maternità divina che è immagine di ciò che saremo. Anche noi saremo
abitati dalla santità di Dio”. Prima di concludere la riflessione il porporato
si è soffermato sull’importanza di venerare Maria come Maestra perché
‘non ci insegna le fantasie religiose, come quelle che fondano tutto sulla
recita continua a memoria di preghiere ma ci ricorda di fare quello che
Cristo ci chiede. Anche noi come Lei dovremmo imparare a vivere della
Sacra Scrittura, solo così, diventeremo veri discepoli”.
1. Ci ha aperto all’ordinazione sacerdotale di un giovane professore di filosofia
di Fabriano, Marco Strona,
che ha avuto luogo sabato
12 settembre, in Cattedrale.
La nostra diocesi è sempre
più viva e il segno è dato
dalle nuove vocazioni. Una
comunità cristiana, unita e
vivace, propone la crescita
della “vita come vocazione”.
I frutti migliori sono dati dai
nuovi sacerdoti, che vivono
per annunciare la Buona
Novella a tutti. Ringrazio
Dio perché ogni anno dona
alla nostra bella diocesi un
giovane sacerdote.
2. Ci ha aperto al nuovo
tema della Misericordia che
Papa Francesco ci ha affidato.
Ora annuncio a tutti il tema di
questo nuovo anno pastorale,
che sarà: “Misericordia, io
voglio” (Mt 9,13).
Di quanta misericordia abbiamo bisogno nelle nostre
comunità cristiane! Chiedo
a me, ai sacerdoti e a tutti
di vivere i nostri rapporti in
maniera più fraterna, colmi
di maggiore tenerezza, pieni
di quell’amore senza confini.
Basta con le liti! Solo gli
umili saranno testimoni veri.
Di quanta misericordia hanno
bisogno la nostra città e il
nostro territorio! Chi possiede potere, soldi, autorità,
responsabilità esca fuori dal
proprio interesse. Basta con
gli egoismi! Mettiamo al
centro del nostro interesse chi
ha bisogno, chi perde lavoro,
chi ci chiede di essere accolto. Come vorrei sostenere i
nostri lavoratori traballanti,
in balia di chi licenzia, come
sembra accadere alla Best
di Cerreto! Il mio accorato
appello è sempre, e ancor più
oggi, per i giovani che sono i
nuovi poveri di oggi.
Di quanta misericordia ha
bisogno il nostro mondo,
vicino o lontano! Che orrore
sentire certe trasmissioni,
vedere certi modi di affrontare l’immigrazione epocale,
sfruttata a volte per interessi
partitici. Ricordiamoci che o
ci salviamo tutti o affondiamo
tutti! Ma, non abbiamo paura
del giudizio storico che ci
sarà sulla nostra cosiddetta
civiltà?! e del giudizio di Dio
(Mt 25,31-46)?!
Stiamo affondando la “civiltà
dell’amore” portata dal cristianesimo. Stiamo perdendo
la virtù dell’accoglienza e
dell’amore verso tutti. Solo
gli umili ci salveranno: “imparate da me – ha detto Gesù
nel Vangelo (Mt 11,29) – che
sono mite ed umile di cuore”.
+ Giancarlo Vecerrica
m.a.
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L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Invito a cena
CERCASI
CERCASI - Badante automunita giorno e notte per signora anziana autosufficiente. Tel. 340 8969092.
Comunichiamo che gli orari della segreteria
de L'Azione sono i seguenti:
Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30
Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18
Gli appassionati della buona tavola, i palati sofisticati, gli appassionati degli animali, gli amici, i conoscenti e i lettori sono tutti
invitati alla cena vegetariana e vegana organizzata dall’Associazione Animalisti Italiani di Fabriano per il 25 settembre alle ore
20:00 presso la nuova sede del Ristorante Cavallo Pazzo in Via Corsi 19 (in zona Centro Commerciale Coop).
Un buffet strepitoso vi aspetta. I proventi saranno un aiuto per l’attività dell’associazione che si occupa di animali bisognosi e
svolge un grandissimo, pesante, bellissimo ed oneroso lavoro per aiutarli a vivere dignitosamente.
Vi aspettiamo numerosi e, come sempre, non resterete delusi. Pietanze squisite e sapori molto interessanti.
Garantito il piacere intenso del palato. Garantita la buona e nobile causa che da anni ispira e fa lavorare l’associazione.
Garantito che si sta lungo la strada per il “NO CRUELITY”.
PRENOTAZIONI ENTRO IL 24 SETTEMBRE VIA TELEFONO:
Teresa 3479383663; Elisabetta 3384848048; Livia 3381159663.
Prezzo: 25 euro (bambini metà prezzo)
Alberto
Antognoni
centenario
di
Genga
Biondini Cipriani nuova
guida all'Inner Wheel
La gente di Genga diceva “Berto e Mira campano poco perché muoiono di lavoro per i loro figli”. Mira, diminutivo
di Delmira Meletani, non c’è più; ma Berto, Alberto Antognoni, ha festeggiato sabato 13 settembre i suoi cento
anni, circondato dall’affetto della sua splendida famiglia: i suoi due figli, don Renzo Antognoni, attuale parroco
di Colleponi di Genga e Renato, vigile urbano a Fabriano, in pensione, la nuora Rosalia, il nipote Roberto con la
moglie Mikaela e la pronipote Larissa. “Avevano un po’ di terra a Rocchetta, spiega Don Renzo, terreni scomodi,
scoscesi, difficili da lavorare. Erano orgogliosi di noi perché studiavamo al seminario di Camerino. Io ho sentito
la chiamata e mio fratello ha fatto il sotto ufficiale nell’Esercito”. Domenica 13 settembre, nella Casa di Riposo
di Arcevia dove attualmente risiede, Alberto ha soffiato le sue cento candeline. A fianco a lui il sindaco di Genga,
Giuseppe Medardoni, che ha voluto salutare un suo caro concittadino ed il sindaco di Arcevia, Andrea Bomprezzi.
v.a.
Le frecce fabrianesi a Collescipoli
Al centro, da sinistra la nuova presidente, a destra quella uscente, e a
lato, le due segretarie
“L’International Inner Wheel è sicuramente, con le sue 100.000 iscrizioni
in 101 nazioni, una delle più grandi organizzazioni femminili mondiali
di service. Fin dalla sua fondazione, nel 1924, promuove con coerenza
e determinazione ideali di servizio volontario da offrire alla società in
tutti i suoi ambiti sociale, culturale, artistico, e di vera amicizia, sia a
livello nazionale che internazionale. Finalità in parte mutuate dal Rotary
International, cui tutte le socie sono legate da una forte condivisione di
intenti”. Con questa dichiarazione la presidente incoming Alida Biondini
Cipriani ha aperto la cerimonia del passaggio delle consegne tenuta al
Ristorante La Castellaia. “L’Inner Wheel Club di Fabriano” sono ancora
parole della Biondini Cipriani “facendo propria la vocazione al service,
obiettivo fondamentale dell’appartenenza al Club, ha realizzato nel corso
della sua esistenza importanti progetti tesi a sostenere soggetti deboli e
vulnerabili, ma non ci siamo limitate soltanto ad iniziative di solidarietà
sociale, in quanto da sempre ci siamo anche poste al fianco delle istituzioni,
con azioni di tipo educativo, preventivo e culturale. Per questo mi sento in
dovere di ringraziare la presidente uscente, Maria Elisa Alessi Cristalli, e
tutte le altre che l’hanno preceduta per il prezioso lavoro svolto”. Da qui
l’annuncio: “Tante le nuove idee per il programma dell’anno 2015/2016, tra
quelle a breve scadenza ci saranno il ballo di beneficenza, i lavori natalizi e
altri concreti progetti saranno illustrati non appena avremo messo a punto il
resto delle iniziative, sempre improntate a promuovere i valori dell’amicizia,
del servizio individuale e della comprensione internazionale”. Nella caratteristica cornice de La Castellaia, la presidente uscente Maria Elisa Alessi
Cristalli ha dunque passato il testimone a quella entrante Alida Biondini
Cipriani, mamma di Francesca psicoterapeuta e nonna di due bellissimi
bimbi Ginevra e Ettore; così come alla segretaria Cinzia Biondi Manna è
subentrata Deborah Bartolini Conti. Salutato da tanti applausi l’insediamento della neo-presidente che si adopererà con la sua solida esperienza e
l’aiuto di tutte le socie chiamate a raccolta per un impegno corale in grado
di far sentire la propria voce in città e nel territorio, cercando anche di
coinvolgere costantemente il Rotary Club Fabriano.
Daniele Gattucci
Finale di campionato con il botto
per gli arcieri fabrianesi. Domenica
13 settembre tra le mura medioevali
di Collescipoli, paesino sulle colline
ternane, si è avuto, con la partecipazione di più di 250 arcieri, l’epilogo
del Campionato Italiano Fitast di
tiro con l'arco per l'anno 2015. Collescipoli ha portato bene ai colori
fabrianesi: nelle varie discipline, il
medagliere dei dragoni fabrianesi
si è arricchito di un argento ed un
bronzo nella categoria Pueri, con
Anna Ciarlantini e Simone Ballerini, di un argento nella categoria
Madonna foggia storica con Paola
Barboni, di un oro con Franco Campioni nella categoria arco storico.
Ma le note più liete sono arrivate
dalle prove a squadra, dove i ragazzi
dell’arco tradizionale hanno strappato un inaspettato terzo posto con
la squadra dell'arco storico, dove
la medaglia aveva il sapore giallo
dell'oro.
Con la gara di Collescipoli si è
anche consolidata la classifica finale 2015 del Campionato Fitast.
La storia 2015 consacra nei suoi
annali le gesta della gente sulla riva
del Giano. Note liete sono arrivate
nella categoria Pueri con il secondo
posto di Anna Ciarlantini, a lungo
in testa al campionato e che ha
pagato dazio con una flessione di
rendimento delle ultime gare, e con
il terzo posto di Simone Ballerini,
più che una promessa dell'arco
fabrianese. La categoria Juvenis
ha visto salire sul podio più basso
Andrea Ballerini, che forse con un
pizzico di fortuna in più avrebbe
sicuramente meritato di cingere al
collo medaglie di ben altro metallo.
Sfortunatissimo Claudio Catucci,
che per soli due punti ha visto svanire al fotofinish il bronzo finale
nell'arco storico. Sorprendente Luana Rinaldi che con l'argento finale
nella categoria Madonna foggia
storica, si è prepotentemente posta
alla ribalta nazionale nel suo primo
anno di gare. I successi continuano
nella prove a squadra. I ragazzi del
presidente Romagnoli hanno con-
fermato, con la squadra dell'arco
tradizionale, il terzo, meritatissimo
posto dello scorso anno, mentre la
squadra dell'arco storico si è dovuta
accontentare di un argento. In attesa
del galà finale del Campionato Fitast
nel mese di ottobre, tutti gli arcieri
fabrianesi si ritroveranno nel pomeriggio di domenica 20 settembre a
Serradica per partecipare al primo
trofeo “Contesa dell'Anello”. Al di là
dello scopo benefico dell'iniziativa,
volta a trovare i fondi per la locale
scuola, questo torneo sarà una vera e
propria passerella per celebrare e festeggiare le gesta della Compagnia
Arcieri del Dragone di Fabriano.
Il Comune augura buon anno ai "remigini"
L’assessore alla Pubblica Istruzione Barbara Pallucca è andata in tutte le scuole del Comune per augurare un buon
inizio di anno scolastico ai bambini della prima elementare ed alle loro maestre.
“Che l’impegno per imparare sia la parte più divertente delle vostre giornate”, questo l’augurio rivolto dall’assessore ai piccoli “remigini” che hanno iniziato il loro percorso lunedì 14 settembre.
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L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
>CRONACA
L'ex plesso scolastico di viale
Zonghi, già sede del Tribunale
E' la casa della Giustizia
L'edificio ospiterà le caserme della Polizia e della Guardia di Finanza
di PAOLA ROTOLO
E’
ormai solo una questione di tempo il trasferimento della sede
di Polizia di Stato
e Guardia di Finanza in un unico
complesso che già viene chiamato
da molti cittadella della giustizia.
Per saperne di più in merito abbiamo intervistato il sindaco Giancarlo
Sagramola: “Tutto è nato da un’idea
della nostra amministrazione civica,
la quale ormai da tempo si è prefissata l’obiettivo di raggruppare poliziotti e finanzieri in un’unica sede,
identificata nel grande complesso di
viale Zonghi, ex sede della scuola
Fermi, dell’Ipsia Miliani e del tribunale”, esordisce. Su richiesta del
Commissariato e della Guardia di
Finanza il primo cittadino si è personalmente recato al ministero degli
Interni dove ha avuto un colloquio
con la segretaria generale e con il
dirigente generale del Patrimonio,
i quali hanno manifestato interesse
per questa proposta. Si è dovuta
attendere una fase vagliata dagli
uffici di competenza che hanno
mandato anche i loro tecnici a fare
dei sopralluoghi. Ad oggi sono state
ottenute le lettere di conferma della
Questura di Ancona e della Guardia
di Finanza. Il mese scorso Sagramola ha presenziato all’incontro
con il Questore di Ancona Oreste
Capocasa, con il comandante provinciale della Guardia di Finanza
Fabrizio Crisostomi, con il vice
Questore di Fabriano Mario Russo
e con il comandante della tenenza
della Guardia di Finanza Pietro
D’Angelo, che hanno ufficializzato
la loro disponibilità a trasferirsi
nei locali predisposti e pagare gli
affitti previsti per tale sede. Ora si
passerà alla fase di definizione dei
lavori da realizzare a seconda delle
necessità, ed il sindaco si propone
di realizzarli, a seguito di un preventivo e di una valutazione: “Il
prossimo passo sarà di concordare
i lavori di ristrutturazione. Abbiamo
una bellissima struttura, più di 1.500
metri quadri a disposizione, da poter
riadattare nel modo più consono
rivedendo le strutture, apportando
i doverosi cambiamenti agli uffici
e ai locali interni, provvedendo
anche a munire la sede di cucine
per andare incontro alle esigenze
dei dipendenti che affronteranno
turni prolungati e notturni". Illustra
il sindaco: “Vorremmo riuscire a
realizzare una sala d’attesa ampia
e funzionale, cercando di ottenere
un ambiente più consono per la
pubblica utilità e che permetta una
più ordinata fruibilità dei servizi,
ad esempio, di rilascio del passaporto e dei permessi di soggiorno.
Mantenendo i precedenti affitti
abbiamo calcolato che otterremo
circa 40.000 euro all’anno, grazie ai
quali stiamo pensando di accendere
un mutuo per sistemare l’edificio
riadeguando tutti i locali interni alle
esigenze lavorative e gestionali delle
forze dell’ordine che poi dovranno
usufruirne. Con la ristrutturazione si
punta ad un duplice obiettivo, ovvero migliorare le condizioni di coloro
che ci lavoreranno dall’interno, ma
anche quelle di chi vi accederanno,
ricercando soluzioni più consone,
spazi più dignitosi ed idonei rispetto
a quelli di cui si dispone attualmente
per poter ottimizzare il lavoro delle
nostre forze dell’ordine, sempre più
impegnate nel territorio”. Questa
iniziativa è importante per la cittadinanza che avrà l’opportunità di
vedere le forze dell’ordine accentrate in un unico loco, cosa che creerà
numerosi vantaggi anche a livello di
visibilità delle stesse. Sarà interessante anche vedere come riescono
a convivere due enti importanti e
tanto simili quanto differenti, l’uno,
il Commissariato, dipendente dal
Ministero degli Interni, l’altro, la
Guardia di Finanza, da quello delle
Finanze.
Teatro: Papaveri e Papere in scena a Roma!
Il gruppo teatrale fabrianese “Papaveri e Papere” sbarca a Roma. Dopo il
debutto dello scorso dicembre al Teatro Gentile di Fabriano - e le repliche
nei teatri di Marche e Umbria – gli attori guidati da Fabio Bernacconi porteranno in scena al Teatro 7 dal 18 al 20 settembre la commedia “Uomini
sull’orlo di una crisi di nervi” di Rosario Galli e Alessandro Capone. Sul
palcoscenico romano del direttore artistico Michele La Ginestra, saranno
protagonisti i quattro quarantenni alle prese con la “monotonia” della vita da
sposati, dalla quale cercano di fuggire - almeno a parole - tutti i lunedì
attorno al tavolo della partita a poker. Sarà una grande soddisfazione,
quella di calcare il palco capitolino,
per gli attori locali Lucio Cavalieri
(che interpreterà il personaggio
di Pino), Oreste Aniello (Nicola),
Matteo Cossu (Gianni) e Massimo
Arteconi (Ciccio), mentre Maurizia
Pastuglia sostituisce, nella parte di
Ivonne, Laura Pallotta alla quale va
il ringraziamento della compagnia
per aver contribuito fattivamente al
successo di questa produzione che a
dicembre approderà anche a Casale
Monferrato dopo aver fatto tappa,
tra ottobre e novembre, ad Offida
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e Civitanova Marche. Chi ha visto lo spettacolo ricorderà la simpatia di
questa commedia, con un tavolo che diventa ogni settimana il testimone
delle sonore sconfitte di Ciccio, sfigato al gioco come nella vita, delle
litigate di Nicola (incallito donnaiolo) con la moglie, delle finte smancerie
di Gianni sposo novello ma forse pentito, e di Pino, l’unico separato, che
maschera la rabbia dietro l’apparenza di quello che ce l’ha fatta a “tornare
libero”. Tutti i lunedì la storia si ripete, ma questa volta i quattro protagonisti
trovano il modo per uscirne inventandosi una serata diversa con “una
di quelle”, una escort che arriverà
a scombinare un finale altrimenti
destinato allo scontato ritorno di
ognuno a casa propria. Scritta nel
1993, questa commedia è diventata
un classico del teatro italiano (oltre
che un film di successo nel 1995) e,
dopo oltre venti anni, mantiene del
tutto intatta la freschezza del tema:
la fragilità del maschio italico alle
prese con le donne, mogli o amanti
non fa molta differenza.
f.c.
Il cast fabrianese di "Uomini
sull'orlo di una crisi di nervi"
taccuino
FABRIANO
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>FABRIANO<
L'Azione 19 settembre 2015
Come sfruttare il nuovo oro
Paolo Panfili rilancia il progetto di città di artigiani ed arti popolari
I
di ROBERTA STAZI
mpegnato, battagliero, competente. Paolo Panfili è una
figura attiva e di riferimento
della cultura artistica e storica
di Fabriano. Si deve anche alla sua
intuizione e dedizione la nascita
del Palio di San Giovanni Battista,
ad esempio, e si deve a lui l’allestimento della mostra “La maiolica
rinascimentale a Fabriano”, con cui
ha riportato quasi in vita la tradizione storica del Trecento fabrianese.
Con quella mostra, grazie ad una
collaborazione con il Museo Hermitage di San Pietroburgo, ritornarono
a Fabriano due maioliche di mastri
fabrianesi, dove c’è impresso sul
retro “fabriano 1527” e “fabriano
1530”. Allestì poi, in un’altra occasione, la “Bottega di Bassicto
vasaio” sulla produzione dell’arte
ceramica medievale e rinascimentale. Paolo Panfili crede fortemente
in Fabriano, e crede fortemente
in un turismo culturale orientato,
vissuto con una visione strategica
06 fabriano.indd 2
Paolo
Panfili
e chiara del futuro. Porta avanti le
sue idee con risolutezza e tenacia,
attraverso l’Associazione per la
Tutela e Valorizzazione del Centro
Storico di Fabriano, di cui ne è stato
il presidente.
Paolo, che visione hai di questa
nostra città?
“Proviamo ad inquadrare Fabriano
come un mosaico da ricomporre.
Quali sono i tasselli di questo mosaico? Il primo, l’area produttiva.
C’è bisogno di valorizzare quelle
aziende che non mollano e che sono
qui, e che crescono. Mi riferisco soprattutto al settore dell’aspirazione,
ma anche a Whirlpool, che rappresenta in ogni caso un’opportunità.
Cosa fare e cosa serve? Soprattutto
alta formazione, che è la chiave per
risolvere molti dei problemi produttivi esistenti. E’ vero, per tanti anni,
troppi, non abbiamo creato nuove
professionalità, mentre avremmo
potuto creare operai specializzati,
per superare piano piano il problema della cassa integrazione. L’alta
formazione, la riqualificazione di
un operaio generico in una figura
specializzata che manca nel mercato, possono ancora permettere di
fare di Fabriano un’area altamente
specializzata in settori ben precisi.
Se un operaio generico può essere
replicabile ed avere un costo inferiore in quasi tutti i Paesi che ben
conosciamo, la specializzazione no.
Alta formazione, anche all’Univer-
La riqualificazione del Giano è tra i principali interessi di Paolo Panfili
sità: creiamo dei corsi appetibili,
creiamo sensibilità nei giovani
verso figure professionali che
possano trovare non solo sviluppo
personale ma anche sviluppo per la
città. Abbiamo il settore dell’aspirazione ed abbiamo la carta: due beni
produttivi di alto valore, che danno
prestigio alla nostra città”.
Credi sia davvero possibile?
“Sono sempre propositivo, e credo
di sì. Per fare questo però dobbiamo
andare verso una direzione chiara e
avere una visione strategica e globale del futuro. Facciamo danni nel
presente, secondo me, perché manca, appunto, una visione. Faccio un
esempio: la Cittadella degli Studi.
Personalmente, ero contrario al progetto, ma adesso c’è e quindi va resa
più funzionale e più efficiente possibile. Già, invece, ci perdiamo nei
meandri della viabilità, scarsa e non
accessibile. I problemi vanno risolti
guardando avanti: ipotizziamo, ad
esempio, delle navette dirette di
collegamento dai Comuni limitrofi,
non coincidenze e cambi. Ipotizziamo la gratuità per gli studenti per
raggiungere un luogo dove vengono
formati. E facciamo diventare quel
luogo vivo e sensibile alla cultura”.
Formazione e sensibilità da far
nascere… due tasselli importanti.
“Già, e quello della sensibilità si
lega con un altro tassello importante
collegato all’aver cura della nostra
città: curando la città, curando le
attività artigianali, avremo riverberi
sul turismo. Artigianato e turismo:
sono due mondi che si danno forza
l’uno con l’altro e che dipendono
l’uno dall’altro per rendere ospitale
e artistica una città. Ad esempio, il
ponte dell’Aera ed il fiume Giano
devono diventare elementi vivi della
nostra città, valorizzati per renderli
accessibili e artistici, per far vivere
una passeggiata culturale e storica
a noi fabrianesi e ai turisti. Anche
qui, ci mettiamo da soli il limitatore,
creando cavilli burocratici, creando
sponde pericolose, inutili, creando
disservizi, non concludendo nessun
lavoro con capacità costruttiva ma
solo tamponando situazioni su
situazioni”.
Che intendi esattamente con
questo Paolo?
“Da qualche mese, si è interrotto
ogni tipo di dialogo con l’amministrazione comunale: non ci coinvolgono più, mi riferisco ai lavori sul
fiume Giano. Ma solo attraverso il
dialogo possiamo capire, conoscere, migliorare. Perché non è stato
realizzato o perché non realizzare
adesso un plastico 3D che mostri
ai cittadini tutto quello che si farà,
si vuole fare? Così il cittadino
potrà capire, conoscere, dialogare
con l’amministrazione attraverso
la voce dei comitati e delle associazioni e dire la sua per contribuire in
maniera attiva alla sua città. Chi può
valorizzare la propria città meglio
di un suo cittadino? Anziché attuare
scelte incomprensibili, creiamo degli interessi collettivi informando e
coinvolgendo”.
Il progetto di un fiume e di un
ponte storico si inquadrano in
una visione di una città creativa
nel verso senso della parola, che
sappia fare della creatività un’opportunità di rinascita e nuova
vita. Ma come farlo in modo
concreto?
“Fare di Fabriano una città della
cultura, una città creativa, non è
un’operazione improvvisata. Ma è
un investimento nel tempo insieme
a tante azioni. Come fare? Con le
“best practice”: dare l’esempio
e creare dei modelli da seguire,
rispettare e far rispettare a tutti le
regole, avere un comportamento
univoco, creare un’urbanistica che
sia d’esempio per le altre città.
Pensare alle eccellenze che ci sono
nel mondo, importarle e adattarle
alle nostre esigenze, migliorandole.
Non costa di più che fare le cose
male e giorno per giorno… anzi,
almeno così avremmo il senso reale
dell’investimento”.
Cosa riscontri invece?
“Si va avanti giorno dopo giorno,
senza una visione, mentre serve
una visione nuova che veda delle
opportunità straordinarie in ciò che
ci circonda. Invece noi abbattiamo
la nostra storia, vedi la storia del
centro commerciale nella sede storica dei Merloni, senza pensare di
unire le logiche di investimento ad
una valorizzazione architettonica e
artistica, cosa possibile e fattibile.
Parafrasando le parole di un ospite
illustre in visita nella nostra città,
Fabriano è un giacimento culturale.
Abbiamo il nostro 'oro', vi sediamo
sopra, e non lo sfruttiamo”.
Come potremmo sfruttare questo
giacimento culturale?
“Unendo le forze. Abbiamo grandi
gruppi industriali, abbiamo Fondazioni importanti e sensibili alla
carta, alla cultura, all’arte. Abbiamo
il riconoscimento Unesco. Insomma, abbiamo tutti gli elementi per
dare nuova luce alla nostra cultura
e farne un 'oro nuovo'. Fabriano
ha tanto, tantissimo, e dobbiamo
far sì, pubblico e privato insieme
ai cittadini, che la nostra città sia
una città degna per artigiani e arti
popolari. La città siamo noi, ed è da
ognuno di noi che parte la rinascita
di una Fabriano 'illuminata' dei
suoi tesori, in ambito produttivo,
artistico e culturale”.
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L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
7
>FABRIANO<
Quei cavalieri dimenticati
"Il ciclo di affreschi del Palazzo del Podestà andrebbe valorizzato"
di FERRUCCIO COCCO
Q
uante volte, facendo le
classiche “vasche” per
il Corso, siamo passati
sotto l’arco del Palazzo
del Podestà? Forse migliaia. Forse di più. Ma quanti di
noi hanno alzato gli occhi e si sono
soffermati ad osservare gli affreschi
(o ciò che resta) che decorano la
volta? Ci siamo mai domandati che
cosa rappresentano? Che significato potevano avere? La routine,
spesso, rende ciechi di fronte alle
cose che abitualmente ci circondano. E certi particolari sfuggono.
Ne abbiamo parlato con l’architetto Giampaolo Ballelli, uno degli
esponenti di “Fabriano dal Basso”,
il gruppo impegnato a diffondere
tra i fabrianesi la conoscenza della
propria città, soprattutto i lati meno
noti di essa.
UN PALAZZO
PER STUPIRE
“Prima di parlare degli affreschi,
dobbiamo dire qualcosa sul Palazzo del Podestà, costruito intorno
alla metà del XIII secolo, e sulla
Fabriano di quel tempo – esordisce
Ballelli – In quel periodo, la città
sentiva il bisogno di esprimere
anche in architettura la sua forza
militare ed economica. Le famiglie nobili e le sempre più potenti
corporazioni artigiane volevano
dimostrare il loro prestigio. E lo
fecero attraverso la costruzione di
questo imponente palazzo, un’opera formidabile, probabilmente il
più fulgido esempio di gotico civile
nelle Marche. Pensante, inoltre,
che dimostrazione di cultura e ricchezza fosse, aver portato l’acqua
attraverso un articolato acquedotto
nella splendida Fontana di Sturinalto, producendo uno spruzzo
altissimo. Fabriano all’epoca era
una città bianca, di pietra, brillava
al sole come un gioiello grazie ai
suoi palazzi fatti di calcare estratto a Vallemontagnana, lavorato a
dovere da esperti scalpellini. Fabriano doveva stupire i mercanti, i
nobili e i visitatori che arrivavano
L'imponente arco affrescato
del Palazzo del Podestà
Scontro finale tra cavalieri: una delle scene
meglio visibili tra gli affreschi che si trovano
sul voltone dell'arco del Palazzo del Podestà.
Risalgono alla fine del XIII secolo.
in città: tutti dovevano rimanere
a bocca aperta di fronte alla sua
potenza”. Di questo contesto fa
parte anche l’immenso arco. Con
la sua imponenza, aveva un effetto
stupefacente. Lo ha ancora oggi,
figurarsi nel XIII secolo… “Inizialmente aveva il compito di unire i
due antichi Castelli, perché sotto di
esso scorreva il rivo che poi si gettava nel Giano all’altezza del Ponte
dell’Aèra – prosegue Ballelli – In
seguito, le acque del rivo vennero
canalizzate ed il vallato trasformato
in strada. Si iniziò così a transitare
sotto l’arco”.
AFFRESCHI MOLTO
PARTICOLARI
Anche il voltone dell’arco doveva essere abbellito. Così, tra la
fine del 1200 e l’inizio del 1300,
fu incaricato l’artista Ventura di
Francesco. Questi, vi dipinse un
ciclo di affreschi raffigurante dei
cavalieri e addirittura una Ruota
della Fortuna. “Una cosa eccezionale – spiega Ballelli – poiché
Ballelli:
"I soggetti ritratti,
non religiosi,
sono una rarità
per il XIII secolo"
il tema non è di carattere sacro,
non sono immagini religiose. Di
raffigurazioni civili del XIII secolo
come queste del Palazzo del Podestà ne rimangono pochissime, per
questo hanno un notevole pregio.
Furono visibili, però, per non più
di 150 anni: quando la città perse la
sua laica autonomia ed entrò nella
sfera pontificia, l’opera di Ventura
di Francesco venne coperta da un
nuovo strato di intonaco, sul quale
furono raffigurati soggetti di carattere religioso. Di cui, oggi, rimangono alcune aureole e poco altro”.
BATTAGLIA
O SINGOLAR TENZONE?
Al tirar delle somme, il secondo
intonaco ha retto meno di quello
originale. E’, dunque, il ciclo cavalleresco – per quanto frammentato e
bistrattato dal tempo e dall’incuria
dell’uomo – quello ancora maggiormente visibile. “Rappresenta
scene di cavalieri armati, ma non
ritengo che si tratti di una battaglia – avanza un’interpretazione
Ballelli – Quanto, piuttosto, uno
scontro cavalleresco: una giostra o
forse una ‘singolar tenzone’, frutto
dell’influenza che veniva dalla
Francia relativa all’amor cortese
e alle virtù nobili dei cavalieri”.
Restiamo, comunque, nel regno
delle ipotesi, perché gli affreschi
sono a brandelli. Sul lato sinistro
del voltone, le raffigurazioni sono
ormai completamente perdute. Sul
lato destro (per intenderci sopra i
portoni dell’ex cartolibreria Lotti,
ora Casa Rossi) le immagini sono
un pochino meglio conservate.
“Ogni scena rappresenterebbe una
fase dello scontro: da quello a
cavallo fino alle armi corte, in cui
uno dei due cavalieri sembra soccombere e a mani giunte annuncia
la resa. Sugli scudi si intravedono
i simboli araldici dei cavalieri, che
forse rappresentano nobili famiglie
dell’epoca”.
E INFINE LA RUOTA
DELLA FORTUNA…
L’ultima immagine sulla destra, al
termine degli scontri tra cavalieri,
è certamente la più enigmatica.
Rappresenta la Ruota della Fortuna.
“Un simbolo antichissimo, presente
in diverse culture, non solo quella
occidentale – ne parla Ballelli –
Nella nostra accezione ha origini
pagane”. Composta da otto raggi,
è girata da un personaggio femminile, in senso orario. “Intorno alla
ruota ci sono quattro personaggi:
quello in alto ha la fortuna in quel
momento della vita; quello a destra
precipita, è stato fortunato ma ora
è nelle avversità; quello in basso
(purtroppo completamente perduLa Ruota della Fortuna,
ultima immagine
del ciclo di affreschi originario
07 fabriano.indd 2
to, ndr) rappresenta colui che non
ha niente, quindi peggio non gli
può andare; quello a sinistra ha
le fortune in crescita, sta salendo
la scala sociale e presto sarà al
massimo. Nella vita, tutti prima
o poi occupano le varie posizioni,
avranno fortune e disgrazie. E’
sciocco l’uomo che crede di essere
sempre fortunato, perché stare in
equilibrio al vertice della ruota è
la cosa più difficile e da lì si può
cadere. Il concetto è stato accettato
anche dal cattolicesimo, secondo il
quale le fortune terrestri non sono
nulla a confronto del Regno dei
Cieli”. Non a caso la Ruota è stata
dipinta in fondo agli scontri tra i
cavalieri. "Infatti, il monito della
Ruota è in relazione stretta con la
fortuna e la gloria effimera delle
giostre medievali dei cavalieri".
Purtroppo anche questo affresco e
fortemente deteriorato, la parte bassa della Ruota è ormai scomparsa.
Nel corso delle varie ristrutturazioni del palazzo vi è stato conficcato
sopra anche un tirante di ferro,
senza troppi scrupoli. “Un vero
peccato – sostiene Ballelli – perché
di rappresentazioni così antiche in
Italia ce ne sono pochissime, si
contano sulle dita di una mano. Ma
a Fabriano non vengono tutelate,
consentendo il passaggio costante
del traffico, anche pesante, che
genera inquinamento e di certo non
fa bene ad affreschi di ottocento
anni fa”.
SALVARE
IL SALVABILE
“Io credo sia un miracolo che,
nonostante tutto quello che hanno
passato e stanno passando, alcuni
frammenti di questi affreschi siano
ancora lì attaccati al voltone del palazzo e visibili, non so per quanto –
conclude Ballelli – E’ sconcertante
constatare come si riesca a trovare
con una certa facilità migliaia di
euro per dei convegni come la Città
Creativa, e viceversa non trovare il
modo di salvare dalla distruzione
opere così significative per la nostra
comunità. Anzi ne viene agevolato
il deterioramento con il traffico
automobilistico costante, che invece in centro storico
dovrebbe essere
completamente bandito, come
avviene in
tante altre
città italiane”.
Frammento di testa con aureola,
che testimonia un secondo affresco,
posto sopra all'originale
ciclo cavalleresco
16/09/15 10.33
8
>FABRIANO<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Con l'Alzheimer
un Caffè...mondiale
Attivo un servizio per i malati
I
di ELISABETTA MONTI
l 21 settembre ricorre la
ventiduesima giornata mondiale dell’Alzheimer. Istituita
dall’OMS (Organizzazione
Mondiale della Sanità) nel 1994
e dall’ADI (Alzheimer’s Disease
International) tale giornata rappresenta la testimonianza di un
movimento internazionale che mira
a diffondere una coscienza pubblica
sulle difficoltà e i problemi legati a
questa malattia. Ricordati di me è
il tema del 2015.
Il "Corriere della Sera" ha da poco
pubblicato i dati dell’ultimo Rapporto mondiale Alzheimer redatto
dall’ADI e diffusi nel nostro Paese
dalla Federazione Alzheimer Italia: Ogni 3,2 secondi una persona
nel mondo si ammala di demenza
senile. Oggi i pazienti sono 46,8 milioni, di cui circa il 50-60% soffre di
Alzheimer. Gli italiani con demenza
sono 1.241.000 e i nuovi casi nel
2015 sono stati finora 269.000. Ma
non solo. Il rapporto prevede che
il numero di malati nel pianeta sia
destinato quasi a raddoppiare ogni
20 anni, fino a raggiungere 74,7
milioni nel 2030 e 131,5 milioni nel
2050. Sono infatti oltre 9,9 milioni i
nuovi casi di demenza ogni anno. In
Italia la stima è di 1.609.000 malati
nel 2030 e 2.272.000 nel 2050. Il
morbo di Alzheimer è la forma più
comune di demenza senile, caratterizzata da un progressivo declino
della memoria e di altre funzioni
cognitive, uno stato provocato da
una alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per
il paziente nel condurre le normali
attività quotidiane. Per questo è
fondamentale che famiglie, medici,
ricercatori, associazioni Alzheimer,
istituzioni sanitarie, aziende pubbliche di servizi alla persona agiscano
in sinergia.
Nella nostra città è attivo da circa
un anno un servizio importante, de-
dicato alle famiglie e ai caregivers
dei malati. Stiamo parlando della
realtà del Caffè Alzheimer. Un progetto fortemente voluto e realizzato
dall’associazione Attivamente di
Fabriano e dalla sua presidente Cinzia Cimarra, con il sostegno della
Fondazione Cassa di Risparmio di
Fabriano e Cupramontana. Attualmente la sede del Caffè si trova
nel locale al piano terreno della
Struttura dell’ Asp (Azienda Servizi
alla Persona), “Vittorio Emanuele
II” e nasce proprio dall’esigenza
di dare risposte e sostegno a tutti
coloro che, in modo differente,
si trovano a convivere con questa
malattia. Il Caffè è prima di tutto
un luogo di “socializzazione” dove
poter condividere e affrontare le
problematiche legate a tale patologia, alla sua corretta gestione,
alla sua comprensione. Un vero e
proprio punto di riferimento per i
familiari, i quali possono usufruire
di un servizio importante offerto da
Riparte la Scuola di Teologia
Finite le vacanze estive è nuovamente tempo di scuola anche per la nostra diocesi. Lunedì 5 ottobre sarà inaugurato
il nuovo anno accademico 2015/2016 della nostra scuola teologica diocesana e fin da ora ci stiamo organizzando
per accogliere i nuovi iscritti. Siamo al quattordicesimo anno di attività della nostra scuola che ha formato ad
oggi oltre cento persone ad una fede cristiana più consapevole e a cristiani pronti ad impegnarsi maggiormente
nella Chiesa diocesana. Gli anni trascorsi hanno arricchito di prestigio culturale la nostra scuola che, benché
espressione di una piccola diocesi, richiama ancora tanti studenti di ogni età e condizione sociale, dall’operaio al
professionista, dalla madre di famiglia alle insegnanti, giovani e adulti. La scuola è un polo di cultura religiosa che
attira ogni anno sia nuovi studenti che ex allievi interessati ad approfondire ancora quanto hanno appreso, la quasi
totalità si impegna ad una frequenza regolare due volte la settimana, il lunedì e il venerdì dalle ore 18.15 alle ore
19.45, mentre altri frequentano singoli corsi come uditori. La scuola teologica diocesana è una scuola nel senso
pieno del termine in quanto prevede l’insegnamento di gran parte delle discipline della teologia cattolica, ognuna
con un numero di ore definito e con un docente qualificato. Il corso è triennale e al termine viene consegnato un
diploma di certificazione di frequenza. La nostra scuola si prefigge un approfondimento organico e sistematico
del messaggio cristiano – biblico, teologico e pastorale – in dialogo con la cultura del nostro tempo e attento alle
problematiche delle persone. E’ una forma concreta, seria e sistematica di evangelizzazione a servizio della nostra
diocesi che, come dice il nostro vescovo, è “un fiore all’occhiello” della nostra Chiesa locale. La scuola teologica
diocesana non è un corso universitario, ma offre un insegnamento didatticamente serio con l’obiettivo di aiutare
i nostri studenti a raggiungere una maturazione critica e consapevole della ragionevolezza della fede. L’offerta
culturale è teologica, cioè, attraverso le discipline teologiche che attengono alla rivelazione cristiana, alle fonti
bibliche, alle implicazioni morali e pastorali, al cammino storico del popolo di Dio si propone di aiutare lo studente a comprendere la realtà alla luce della fede cristiana. Infine una finalità che fin dal principio è stata pensata
per la nostra scuola è la formazione teologica dei futuri candidati al diaconato permanente. Questo obiettivo e la
serietà dell’insegnamento ha attratto negli scorsi anni anche candidati al diaconato di diocesi limitrofe. E’ possibile
iscriversi da subito alla nostra scuola teologica rivolgendosi alla nostra segretaria Stella Bugliosi, presso la curia
diocesana o nel giorno stesso dell’inaugurazione, presso la nostra sede alla Serraloggia.
Enrico Pierosara, direttore della Scuola Teologica
Passione dolci, ecco La Torteria
Natasha Axana sta per aprire una
pasticceria. L’inaugurazione è prevista per sabato 19 settembre nella
zona del Borgo, esattamente in via
Brodolini 91/c. Un’attività realizzata dopo la messa in cassa integrazione e la perdita del lavoro. “Una
decisione presa di comune accordo
con mio marito che mi affiancherà
nel lavoro”, riferisce Natasha. Il
nuovo esercizio si chiamerà “La
torteria” e nasce da un’autentica
passione. “Sin da bambina amavo
i dolci. Dopo la nascita delle mie
figlie mi sono convinta che potevo
realizzare il sogno di fare le torte
con le mie mani”. Natasha ha
frequentato un’apposita scuola di
specializzazione per pasticceria e
decorazioni. La peculiarità sarà il
cake design: l’arte culinaria di decorare, utilizzando pasta di zucchero,
glassa e altri elementi decorativi
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commestibili, torte o
piccoli dolci al fine di
renderli visivamente
più interessanti. In
alternativa, le torte
stesse possono essere
modellate e scolpite per assomigliare
tridimensionalmente
a persone, animali,
luoghi e cose.
Vengono decorate
per celebrare una festa speciale (come
ad esempio un compleanno o un matrimonio), tuttavia, le
torte possono essere
decorate per qualsiasi occasione sociale (anniversari,
inaugurazioni, banchetti, imprese
commerciali). Afferma Natasha
Axana: “Voglio ringraziare perso-
Da sinistra Cinzia Cimarra, presidente di Attivamente,
durante un evento del Caffè Alzheimer di Fabriano
validi professionisti: un supporto di
informazione e di formazione allo
scopo di favorire il mantenimento
dei contatti sociali.
Un supporto che mira inoltre a
“ri–abilitare” il malato ed i familiari
ad avere una capacità relazionale
più “sana”, migliorando la qualità
dell’assistenza, creando reti di solidarietà fra le famiglie partecipanti.
Tutto questo anche tramite momenti di sollievo e di svago come
la presentazione di libri specifici
sull’argomento, come quello con
l’autrice Maria Grazia Maiorino,
eventi musicali, come il concerto
all’interno della chiesa di Santa
Caterina con il Coro di San Venanzio, appuntamenti culturali e di
approfondimento come il “Cinema
sotto le Stelle”.
Gli incontri con i professionisti, rivolti ai familiari dei malati, si svolgono regolarmente ogni secondo e
quarto lunedì del mese dalle 17 alle
19 all’interno della sede dell’Asp.
Pronta una... cattedra
anche per la politica
Dopo le numerose difficoltà sempre più evidenti nel complesso campo
socio-politico-economico del nostro territorio italiano e marchigiano versa,
e dopo le innumerevoli richieste di aiuto e sostegno pervenute al nostro
vescovo per ridare vita e slancio al tessuto sociale, mons. Vecerrica ha
deciso di rispondere investendo, tramite la Scuola di Teologia Diocesana,
su una Cattedra di Dottrina Sociale della Chiesa e Scuola di formazione
Politica la cui organizzazione è affidata all'Ufficio Cultura della Diocesi. Il
coordinamento della Cattedra è affidata alla collaborazione e professionalità
Culturale e Teologica di tre sacerdoti quali don Andrea Simone, don Ruben
Bisognin, e don Marco Strona e la docente Universitaria Sonia Ruggeri,
i quali hanno già stilato un elenco di lezioni tutte affidate a personaggi
illustri della Teologia, della Dottrina Sociale della Chiesa e della Politica
nazionale ed internazionale, con due sessioni distinte, la prima nei mesi di
Ottobre-Novembre e la seconda in Febbraio-Marzo. La Cattedra prevede
un'iscrizione ed il rilascio di un'attestato di partecipazione. Nei prossimi
giorni saranno disponibili locandine e pieghevoli che illustreranno le lezioni e i relatori che si alterneranno per questo nuovo percorso culturale.
“La ‘nuova evangelizzazione’, di cui il mondo ha urgente necessità e su
cui ho più volte insistito, deve annoverare tra le sue componenti essenziali
l’annuncio della dottrina sociale della Chiesa” (Centesimus Annus 5).
“La testimonianza della carità di Cristo attraverso opere di giustizia, pace
e sviluppo fa parte della evangelizzazione perché a Gesù Cristo, che ci
ama, sta a cuore tutto l’uomo. Su questi importanti insegnamenti si fonda
l’aspetto missionario della dottrina sociale della Chiesa come elemento
essenziale di evangelizzazione. La dottrina sociale della Chiesa è annuncio
e testimonianza di fede. E’ strumento e luogo imprescindibile di educazione
ad essa” (Caritas in Veritate 15). “A tale compito di animazione evangelica
delle realtà umane sono chiamati, unitamente a tutti gli uomini di buona
volontà, i cristiani e in special modo i laici” (Centesimus Annus 25).
don Andrea Simone, direttore Ufficio Cultura
nalmente Urbano Urbani, il quale,
quando è venuto a sapere dell’apertura della pasticceria, mi ha donato
un piano cottura a induzione”.
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>FABRIANO<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
"Gentile", ecco i premiati
I riconoscimenti a Biondi, Cattaneo, Paolucci, Tombesi e Trotti
di DANIELE GATTUCCI
F
abio Biondi, fabrianese, direttore del
Gruppo “Diatech”,
azienda leader nel
campo della ricerca farmacogenetica, nella Sezione
“Officina marchigiana”;
Elena Cattaneo, senatore
a vita dall’agosto 2013,
scienziata e docente nell’Università di Milano, nella
Sezione “Scienza, ricerca
e innovazione”; Antonio
Paolucci, critico d’arte,
Direttore dei Musei Vaticani, nella Sezione “Carlo
Bo per l’arte e la cultura”;
Francesco Tombesi, astrofisico Nasa, nella Sezione
“Giovani”; Sandro Trotti,
artista affermatosi come uno
dei grandi artisti occidentali
nella Repubblica Popolare
Cinese, nella Sezione “Vite
di italiani”. Questi i nomi dei
premiati della XIX edizione
2015 del Premio nazionale
Gentile da Fabriano, che
riceveranno il riconoscimento sabato
10 ottobre alle ore
10.30 nel corso della
cerimonia in programma all’Oratorio
della Carità, durante
la quale è previsto
anche un intermezzo letterario, sempre
molto apprezzato, affidato
all’attore e doppiatore Luca
Violini, fondatore di “Radioteatro”. Come da consolidata
tradizione, inoltre, il Premio
sarà arricchito dell’Omaggio che per il 2015 andrà a
Tullio Pericoli con pubblicazione delle “Cartelle del
Gentile / 05”. Collana edita
dall’ omaggio ad uno dei
protagonisti delle passate
edizioni del Premio. Dopo
Carlo Bo, Giovanni Raboni,
Mario Giacomelli ed Ennio
Morricone, l’omaggio 2015
va a Tullio Pericoli, vincitore
del Premio nella settima edizione 2003. La Cartella 05,
“Omaggio a Tullio Pericoli”,
contiene scritti di Fabrizio
D’Amico (L’arte del paesaggio sulla tela infinita di
Tullio Pericoli), Goffredo
Fofi (Quanto pensiero nella
Antonio Paolucci, direttore
dei Musei Vaticani,
premiato nella sezione "Carlo
Bo per l'arte e la cultura"
mano), Giuseppe Montesano
(Paesaggi reali e sognati), un
testo (Il tavolo del re), un’opera grafica e un autoritratto
dello stesso Pericoli. Infine,
come ogni anno, al Premio è
collegato un evento artistico.
Con inaugurazione sabato 3
ottobre alle ore 17.30, negli
spazi espositivi delle Mostre temporanee del
Museo della Carta
e della filigrana, in
tale prestigioso luogo, si terrà la mostra
di Eros De Finis,
Alkeros, curata da
I t a l o B e rg a n t i n i
(Romberg “Photo”
- Latina), con la collaborazione di Giorgio Pellegrini, direttore del Museo
della Carta e della filigrana.
La mostra proporrà circa
ottanta opere fotografiche
di De Finis e rimarrà aperta
fino all’8 novembre 2015. Il
catalogo, che sarà presentato
all’inaugurazione, contiene
scritti di Galliano Crinella e
Katia Migliori, insieme con
tre poesie di Umberto Piersanti, tratte dai suoi volumi
Nel folto dei sentieri (Marcos Y Marcos, Milano, 2015)
e nel Tempo che precede
(Einaudi, Torino, 2002).
L’evento è stato presentato
nel corso di una conferenza
stampa tenuta nella bella
sala della Biblioteca multimediale " Sassi" da Giancarlo Sagramola sindaco di
Fabriano; Barbara Pallucca,
assessore alla Cultura; Gal-
liano Crinella, presidente
dell’Associazione “Premio
Gentile”; Gian Mario Bilei,
membro della Giuria; Marco
Ottaviani, presidente Fondazione Carifac, Maurizio Benvenuto, consigliere del Cda
di Veneto Banca oltre alcuni
Membri dell’Associazione
“Premio Gentile”. In questo
contesto è stato ricordato
che il Premio, fondato nel
1997 dal Sen. Carlo Bo e
promosso dall’Associazione
“Gentile Premio”, è patrocinato, oltre che dal Comune
di Fabriano, dalla Presidenza
del Consiglio dei Ministri,
dal Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del
Turismo e dalla Regione
Marche, ed è sostenuto dai
seguenti enti: Fondazione
Carifac, Fondazione Veneto
Banca, Fedrigoni Spa, Ueber Srl e Regione Marche.
Fanno parte della Giuria,
presieduta da Vilberto Stocchi, i seguenti membri: Enrico
Agabiti Rosei, Gian
Mario Bilei, Carlo
Cammoranesi, Maria
Grazia Capulli (giornalista tra le new entry in giuria) Galliano
Crinella (direttore
del Premio), Giorgio
Cutini, Eugenio De
Signoribus, Antonio
Pieretti, Maria Teresa Veneziani e, in
rappresentanza degli
enti sostenitori: Marco Ottaviani, Maurizio Benvenuto, Gabriele
Alfonsi ed Eros De Finis.
Come è facile comprendere
si portano a Fabriano nomi
di marchigiani (quest’anno
tre sono della nostra regione)
e non che hanno raggiunto
traguardi di livello nazionale
ed internazionale che accrescono la portata e la valenza
di questo momento che porta
il nome di Fabriano nei più
alte sfere della società civile,
artistica, culturale, scientifica ed imprenditoriale. Da
qui il tema su cui s’è mossa
la Giuria per fare le scelte:
“Italiani nel mondo”. In
chiusura, come auspicato da
Sagramola, poi da Ottaviani,
La presentazione della XIX edizione del Premio Gentile da parte degli organizzatori
Benvenuto e Crinella, in attesa del Ventennale del Premio
(2016) per l’occasione si sta
pensando ad una edizione
ancora più ambiziosa con
la quale far coincidere altre
situazioni di prestigio che
accrescano la forza e la potenza del Premio, la cui eco
ha raggiunto l’Expo di Mila-
no, grazie anche alla grande
manifestazione inserita nel
quadro Unesco, di Fabriano
Creativa.
"Appetiti d'arte"
in Pinacoteca
Elena Cattaneo, scienziata
e docente universitaria, verrà
premiata nella sezione "Scienza, ricerca e innovazione"
“L’arte è alimento, alimenta l’arte”,
questo il titolo scelto dal Mibact per
le Giornate Europee del Patrimonio
2015, iniziativa alla quale aderirà
anche la Pinacoteca civica “Bruno
Molajoli” di Fabriano nella giornata
di domenica 20 settembre. Un
tema non casuale voluto dal
Ministero dei beni, delle attività
culturali e del turismo in coincidenza con l’Expo di Milano, che
rappresenta in questa circostanza
l’occasione per indagare le radici
culturali delle nostre tradizioni
alimentari e viceversa comprendere l’identità culturale di un
popolo e di una civiltà attraverso
il suo rapporto con il cibo, anche
nelle rappresentazioni artistiche.
Proprio su questi temi verterà
l’evento organizzato in Pinacoteca alle ore 17 dal titolo “Appetiti
d’arte” che si svolgerà attraverso
un percorso tra sacro e profano
alla scoperta della simbologia del
cibo tra '300 e '400 e della sua
funzione sociale nel Medioevo. La
visita guidata tematica prenderà
in considerazione le opere della
collezione della Pinacoteca le cui
iconografie presentano elementi
legati al cibo nella sua accezione
più ampia, e alla sua valenza
simbolica e religiosa. Iconografie
sacre, in cui sono soprattutto i
frutti ad essere gli elementi simbolo
che prefigurano la dimensione
soprannaturale di eventi e condizioni rappresentativi delle figure
della Vergine e del Bambino. La
visita tematica sarà seguita da una
degustazione di prodotti realizzati
seguendo ricette medievali che
permetteranno di scoprire curiosità sulla storia dell'alimentazione e
il consumo dei cibi nel Medioevo:
ci si calerà dunque dagli aspetti
più propriamente rituali e religiosi
alla dimensione terrena e concreta
dell’alimentazione, analizzando il
consumo dei prodotti nelle diverse
classi sociali, l’uso delle materie
prime in cucina, le usanze relative
ai banchetti. L’evento è organizzato
dalla Pinacoteca civica “Bruno
Molajoli” in collaborazione con
Archeomega soc. coop. e Fabrica
del Gusto.
I migranti impegnati in lavori socialmente utili
Il sindaco Giancarlo Sagramola ha firmato in questi giorni un protocollo
d’intesa con la Prefettura di Ancona in base al quale i cittadini stranieri
extracomunitari richiedenti protezione internazionale, arrivati a Fabriano
nei mesi scorsi, possono essere impiegati per svolgere lavori socialmente
utili per la città.
I migranti che hanno dato immediata disponibilità a lavorare gratuitamente
e senza alcun rimborso, sono stati impegnati fin da subito nell’attività di
pulizia dei Giardini Regina Margherita.
Anche questa settimana, coordinati dal Gruppo Umana Solidarietà – GUS,
hanno continuato nell’attività di svuotamento dei cestini all’interno dei
parchi e con la pulizia degli stessi dalle foglie.
I cittadini stranieri di varie nazionalità arrivati a Fabriano sono in totale
diciotto, risiedono in strutture private ed il loro sostentamento è a carico
del Ministero dell’Interno che ha gestito la loro collocazione attraverso
le Prefetture.
Due extracomunitari impegnati nella pulizia dei Giardini pubblici
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>FABRIANO<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Quel gigante non c'è più
E' caduto ad Albacina l'albero monumentale dedicato ad Aristide Merloni
di VÉRONIQUE ANGELETTI
A
lbacina piange uno dei
suoi alberi. Monumentale, era uno dei giganti
buoni che vigilavano,
da lustri sul giardino dedicato ad
Aristide Merloni. Se era carpino o
betulla, alla gente del posto poco
importava, il gigante era nato con il
giardino dedicato per il paese dalla
famiglia al suo capostipite. D’estate,
la sua immensa chioma dava ombra
ed il suo tronco, con il suo gemello,
è stato la porta per almeno tre generazioni di bomber provetti. Poi,
il 28 agosto, di mattina, senza che
ci fosse vento o pioggia, verso le
dieci, è caduto. Uno schianto con un
gran boato che, per fortuna, nessuno
ha sentito perché a quell’ora non
c’erano bambini od adolescenti sui
suoi giochi e muretti. “Colpa delle
sue radici – hanno detto gli esperti
– erano ammuffite”. Eppure lui, il
gigante, era un pezzo che cercava
di manifestare il suo disagio. Le
sue potenti radici erano perfino
affiorate in superficie scombussolando pavimenti, scale e muretti.
Adesso giace lì, lungo tutti i suoi
25 metri, a fianco all’area giochi, in
parte appoggiato su "suo fratello",
ed impressiona ancora per la sua
maestosità. Pertanto Albacina lo
piange perché il gigante è come il
suo cuore storico che, a pezzi, sta
collassando con la complicità e l’incuria di privati distratti e, forse, di
un amministrazione, che, tale quale
a “chi sta di passaggio”, pensa che
Albacina si fermi a Borgo Tufico.
Eppure Albacina è una frazione tutta
da scoprire. Vanta un prestigioso
passato da leggere nelle sue pietre.
Quando era un importante municipio romano testimoniato dalle lapidi
murate a fianco alla chiesa. Quando
era uno strategico borgo medievale
alla confluenza tra Giano ed Esino
che palesa nell’imponente – seppur
parziale – cinta muraria e nella sua
porta d’ingresso bastionata. Quando
si presenta come sito di
archeologia industriale
perché sede del primo
opificio di Aristide Merloni e scrigno delle radici
di un gruppo che, per
primo, ha esportato in
un modo sano, efficace
ed efficiente il saper fare
marchigiano nel mondo.
Perché Albacina ha tesori
d’arte nel seno della sua
chiesa dove si trova un
prezioso trittico e pure un
raro organo di Gaetano
BREVI DA FABRIANO
~ SCONTRO, PAURA E DANNI
Bivio Valleremita, 11 settembre, mattino. L’auto Polo
proveniente dalla frazione collide con una Mercedes
proveniente da Perugia. Risulta che oltre alla paura
di marito e moglie occupanti della Polo, non ci siano
danni fisici ad alcuno. La Polo aveva lo stop. I danni
ai due veicoli sono notevoli.
~ DUE SI PRENDONO A PUGNI
Viale Martiri della Libertà, 8 settembre ore 19. Lite
tra due uomini di famiglie straniere ed intervento della
Polizia di Stato e della Polizia Municipale, per farla
cessare. E’ accorso anche il personale medico del
118 perché una persona si era sentita male.
~ 3 DONNE FERITE, PER SCONTRO E TAMPONAMENTO
Sassoferrato, S. P. 16; zona Berbentina, 8 settembre
ore 15. La Punto con madre 55enne e figlia, viene
tamponata da un Suv guidata da un’altra donna e
quest’auto si ferma 100 metri dopo. Sono intervenuti
i Carabinieri, i VdF, la Polizia Municipale, il 118 e
due eliambulanze, una delle quali ha trasportato la
55enne all’ospedale di Torrette in gravi condizioni; le
altre due donne che avevano riportate fratture varie
sono state trasportate all’ospedale di Fabriano tramite
ambulanza. Sembra che la Punto prima di essere
tamponata, avesse urtato un muretto sito a sinistra
della strada. Le auto risultano distrutte.
~ PROCESSO IN CASA
Nebbiano, 9 settembre. Una 89enne non può recarsi
in Ancona ove si dovrebbe svolgere un processo
che la vede parte lesa ed il personale giudiziario
del Tribunale si reca e giudica a casa della donna.
Lei accusa i figli - un uomo ed una donna sui 50
anni - perché l’avrebbero rapinata, prendendogli
varia argenteria.
~ UN CANE FINITO NEL TUBO
Via A. Merloni, bivio per Nebbiano, 6 settembre ore 13.
Per un cagnolino razza Lagotto finito in una tubatura
sotterranea, diametro 20 centimetri, i VdF hanno
dovuto scavare e rompere la tubatura per liberarlo.
~ A SERRA INFORTUNATO, A FABRIANO RICOVERATO
Serra San Quirico, 13 settembre ore 12. Sui monti
della zona, un cercatore di funghi originario di Jesi
cade e non riesce a rimettersi in piedi quindi tramite
telefonino chiama soccorso. Intervengono il personale medico del 118 e l’eliambulanza e l’uomo, un
46enne viene trasportato all’ospedale di Fabriano
e ricoverato in osservazione per fratture agli arti
e altre ferite.
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Callido che il paese ha restaurato
con l'intervento della Fondazione
Cassa di Risparmio di Fabriano e
Cupramontana. E’ anche natura con
la sua rete di sentieri che portano
fino al Monte della Bocchetta e a
quella balza che protegge il luogo
dove le cicogne vanno a prendere
i bambini. E’ fede con quelli che
s’inerpicano sul Monte Maltempo
che ospita il Santuario della Madonna dell’Acquerella. Ecco perché
Albacina piange il suo albero. Lo
piange perché si rende conto che
nessuno finora ha pensato a lei come
ad un borgo da recuperare e valorizzare, ma lo si guarda solo nelle
sue vesti di stabilimento che oggi
è stato dichiarato fuori dell’asset
L'albero caduto
ad Albacina
industriale dai capitani americani della
Whirlpool. Un fuori
scena che non piace
a nessuno, soprattutto a chi vede Albacina come il simbolo
di un'industria che
ha dato benessere ad
un comprensorio che
abbraccia tre province e due regioni.
Un fuori scena che
non accetta chi ama
e vive ad Albacina.
Ragione per cui i ragazzi del paese
da alcuni mesi si sono organizzati
per ridare vita al borgo e si sono
uniti in un’associazione che si chiama "Nuova Era". La sua operatività
si è vista già questi mesi e proprio
nel giardino pubblico dove il gigante
si è arreso. Hanno pulito le piante,
strappato l’erba e perfino verniciato
la ringhiera che lo circonda. Oggi
vogliono lavorare sulle vie e sui suoi
tesori. Segnalare obbrobri e mettersi
a servizio dell’amministrazione. Si
chiama buona volontà e sarebbe un
gran peccato perdersela.
Quante meraviglie in quella Valigia!
“Si spengono le luci, si chiude il
sipario e la mente ripercorre tutti
i momenti, gli incontri, le prove
come in un cortometraggio finito
con questa incredibile giornata
ricca di emozioni e di continue
sorprese”. E’ la risposta del presidente de La Valigia delle Meraviglie, Marco Censi, alla nostra
domanda sull’esito della festa di
fine estate che si è svolta il 12
settembre ai Giardini Margherita,
organizzata e sostenuta dalla “La
Valigia delle Meraviglie”, associazione culturale e sportiva dilettantistica di Fabriano.
“L’evento - continua Censi - aveva lo scopo
non solo di promuovere e far conoscere tutte
le attività che La Valigia da anni è in grado di
fare ma soprattutto quello di regalare attimi
di gioia e divertimento con grandi e bambini. Un successo al di là di ogni aspettativa
visto come ha risposto la cittadinanza a tale
manifestazione. Quando sono arrivato ai giardini – replica - e ho visto gente lavorare, per
preparare l’evento, con il sorriso sul viso mi
sono emozionato. La più forte emozione della
giornata è stata vedere tanta gente che grazie
alla Valigia prima si è conosciuta, attraverso
la curiosità di sperimentare nuove forme di
esperienze che siano esse rivolte al sociale,
all’animazione o alle attività sportive, poi
sono diventate amici. L’emozione più grande
è vedere tutti impegnarsi per promuovere
quello che per tutti noi è un cambio epocale
della società attraverso la collaborazione e
il rispetto delle persone. Credo che nessuno
potesse immaginare un tale successo sia di
partecipanti, sia di soddisfazione personale”.
Proviamo a ricostruire l’intera manifestazione
con il presidente … “E’ iniziata
alle 16.30 con l’accoglienza e
registrazione dei bambini per partecipare ai vari laboratori - Circo
in Valigia, Clownerie, Clown
in Corsia e Yoga della Risata.
E’ proseguita con il bellissimo
spettacolo delle 18 realizzato
dalle allieve di acrobatica aerea
del corso Circo in Valigia per
poi continuare con lo spettacolo
di Clownerie dal titolo 'Questo
spettacolo non sa da fare' per poi
concludersi alle 19.30 con lo spettacolo di
magia comica, Il tutto reso ancora più magico grazie alle postazioni del trucca bimbi e
delle Bolle Giganti”. Nel dettaglio di cosa
si è trattato? “Il laboratorio della Clown in
Corsia con simpatici e colorati Clown Dottori
che hanno fatto visite un po’ bizzarre a grandi
e bambini, giochi e strumenti che si usano
durante le ore di volontariato nei giorni di
giovedì e domenica nel reparto pediatrico di
Fabriano o alle giornate presso le case di cura
per anziani. Il Laboratorio Yoga della risata
con esercizi mirati a far ridere e a rendere
contagiosa la risata visto gli effetti benefici
riscontrati a livello scientifico internazionale
Laboratori di Circo in Valigia con esercizi
di acrobatica aerea, circo per bambini e
giocoleria per avvicinare adulti e bambini
a discipline alternative rispetto a quelle più
convenzionali e diffuse, discipline che si
svolgono attraverso corsi mirati che hanno
ripreso il 15 settembre presso la palestra via
Aldo Moro di Fabriano”. Quale messaggio
credete di aver lanciato? “Grazie all'amore,
legame imprescindibile che unisce ognuno
di noi all'altro….ieri abbiamo dato un grandioso esempio di come il sorriso sia capace
di generare altro sorriso ...e di come le cose
semplici fatte con il cuore costruiscono la
mappa della vita. Grazie davvero a tutta la
cittadinanza che ha partecipato numerosa a
questa iniziativa che ci auguriamo si possa
ripetere ancora anche in collaborazione con
enti e privati.
Daniele Gattucci
16/09/15 10.46
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
>FABRIANO<
11
Biblioteca senza giornali
Gli utenti si lamentano, ma il servizio sarà riattivato con una gara d'appalto
di ALESSANDRO MOSCÈ
L
a biblioteca multimediale di Fabriano, realtà di
conservazione e di pubblica lettura al servizio
dei cittadini, è stata progettata
ed organizzata per offrire ai suoi
utenti, reali e potenziali, l’accesso
più ampio possibile all’informazione e alla conoscenza, fulcro
della vita culturale cittadina: uno
spazio per accogliere, condividere
e promuovere idee e progetti avvalendosi della collaborazione di
singoli e associazioni per ampliare
ed innovare l’offerta culturale complessiva (spazio anche per incontri
con l’autore, letture, premi). Oggi
la biblioteca ha una funzione di
orientamento al digitale e alle moderne tecnologie per la diffusione
dell’informazione e della conoscenza. L’obiettivo è di diventare
un riferimento per il cittadino così
da garantire l’accesso ad ogni tipo
di informazione e contenuto. Viene
portata avanti l’attività di studio e
ricerca e la necessità di informa-
11 fabriano.indd 2
zione e aggiornamento legate alle
esigenze della vita quotidiana,
sia per il reperimento di prodotti
culturali, che per l’intrattenimento
e l’impiego del tempo libero. Abbiamo appreso da un intervento del
Consigliere comunale Sergio Solari
che l’emeroteca è stata sospesa a
tempo indeterminato tra le proteste
degli utenti. Dalla riapertura delle
vacanze natalizie avvenuta ad inizio anno, infatti, si è deciso di dire
stop all’acquisizione e alla libera
consultazione dei giornali, due con
edizione locale e altrettanti a carattere nazionale di cui uno sportivo.
“Agli utenti che si sono presentati
sul posto”, dice il capogruppo consiliare del Polo 3.0 Sergio Solari,
“è stato riferito dagli operatori della
biblioteca che il fermo è avvenuto
per questioni economiche e che la
sospensione potrebbe anche essere
a carattere definitivo”. Insomma, il
malumore non manca nella struttura del loggiato San Francesco, per
la quale sono stati spesi milioni
di euro dalla Regione Marche per
consentire alla città di avere un
servizio decisamente
all’avanguardia. “Aver
investito così tanto”,
incalza Solari, “e non
avere cento euro al
mese per mettere a disposizione degli utenti
quattro quotidiani, non
ha senso e fa cadere la
città nel ridicolo. Invito
pertanto il sindaco e
l’assessore alla Cultura
a trovare nel bilancio
i soldi necessari per
far sì che la biblioteca
possa continuare ad
erogare un servizio
essenziale e assai apprezzato”. La direttrice
Melissa Riccardi assicura: “Con il budget a
disposizione riteniamo
di poter riattivare il
servizio, così come di
acquisire libri (anche
per bambini, ndr) riviste, dvd ecc.”. Un
budget di 5.000 euro
che sembra esiguo,
però, per una struttura sicuramente di rilievo. Sarà
probabilmente istituita
una gara di appalto per
l’assegnazione dell’incarico. A proposito di
libri, non mancano delle
novità, come la nascita
di Mondadori Point in
Corso della Repubblica
(Edicolè) dove, vale la
pena sottolineare, si può
ordinare ogni volume in
commercio (con sconti
anche al 25%), compresi i
testi scolastici e in lingua
che arrivano entro 24/48
ore. Quasi il 60% degli
italiani non legge neanche un libro all’anno, che
significa che davanti a noi
abbiamo una platea sterminata di persone da convincere che leggere non è
una cosa faticosa come i
più ritengono. Immagino
che a Fabriano avvenga la
stessa. Dunque aiutiamo
la lettura.
16/09/15 10.40
12
S
>EVENTI<
C'è un workshop
per il "web app"
abato 26 settembre, proseguono gli eventi creativi nel
MakerSpace della Biblioteca Multimediale di Fabriano “R. Sassi”. Questa volta abbiamo
invitato Daniele Scasciafratte della
comunità Mozilla Italia per guidare
i partecipanti alla realizzazione di
web app per il sistema libero Firefox OS in un workshop collaborativo e gratuito! Il makerspace della
biblioteca rappresenta un luogo di
condivisione delle informazioni,
delle tecnologie e delle idee dove
poter esprimere creatività e sviluppare consapevolezza, in particolare,
sull’uso delle tecnologie digitali.
Ad inizio agosto ci eravamo lasciati
dopo quattro settimane di Makercamp. Ogni giorno abbiamo partecipato, come sito affiliato Make,
ad una serie di fantastici laboratori
tematici di making, tinkering e
hacking per bambini e ragazzi, e
che si sono svolti in contemporanea
in varie parti del mondo. Durante
quelle giornate abbiamo realizzato
insieme giardini Zen, mongolfiere
di carta, labirinti fisici e computerizzati, circuiti di carta e perfino
ologrammi. Le attività del camp
sono state sempre condivise nella
comunità Google+ del makercamp
stabilendo, così, relazioni e contatti con le molte organizzazioni
internazionali. La Biblioteca di Fabriano è stata l’unica realtà italiana
a partecipare e l’unica biblioteca
tra le pochissime organizzazioni
in Europa. Al Fabriano Creative
City abbiamo partecipato con uno
stand nell’area Time Out Hall incontrando i nuovi artigiani digitali
della nostra provincia. Durante la
manifestazione abbiamo proposto
attività di creative computing in
biblioteca e allo stand. Tutti sono
invitati a proporre attività ed a
partecipare alle iniziative proposte.
L’associazione di software libero
PDP è orgogliosa di proporre un
workshop condotto dalla comunità
Mozilla, unico in Italia, sabato 26
settembre alle ore 15, nel MakerSpace della biblioteca di Fabriano.
Daniele Scasciafratte, programmatore, relatore e traduttore della
comunità italiana del progetto
Mozilla, ci presenterà il quadro
generale di Firefox OS e del linguaggio Javascript e ci aiuterà a far
interagire la scheda Arduino, parte
della dotazione del MakerSpace,
con smartphone dotati del sistema
Firefox OS. Forse non tutti conoscono il progetto Mozilla e quanto
esso sia importante per mantenere
il web quanto più possibile libero,
perciò riportiamo un estratto dalla
loro missione: “La nostra missione
è promuovere apertura, innovazione e opportunità per tutti sul
web. Siamo Mozilla, una comunità
internazionale di appassionati di
tecnologia, di pensatori e di creatori
che collaborano per mantenere il
web vivo e accessibile, in modo che
tutte le persone nel mondo possano
contribuire in modo informato e
diventare creatori del web. Crediamo che questo sforzo di collaborazione personale attraverso una
piattaforma aperta sia essenziale
per la crescita di ciascuno di noi
e per il futuro della collettività”.
Per partecipare alla realizzazione
del progetto è consigliato venire
con il proprio pc e possibilmente
con la propria scheda Arduino con
supporto per connessione Internet
(ad esempio: Arduino Yun). Il MakerSpace metterà a disposizione
il proprio materiale, ma non sarà
sufficiente per tutti i partecipanti.
Nel sito www.bibliotecafabriano.it
potete trovare una pagina dedicata
all’evento con il link per la registrazione gratuita e gradita, anche
se non obbligatoria, che vi garantirà
un gadget Mozilla in omaggio. Per
informazioni e prenotazioni: Matteo 334-1239671 o via mail a cd@
pdp.linux.it.
MakerSpace di Fabriano
"Scatto d'argento": concorso
fotografico dedicato ai nonni
Il Comune di Fabriano, in collaborazione con il Centro Sociale “Città Gentile” e con la
Diocesi di Fabriano-Matelica, organizza il concorso fotografico “Scatto d’argento” in
occasione della “Festa dei nonni” che si terrà venerdì 2 ottobre alle ore 18 presso il
Ridotto del teatro Gentile, durante la quale si provvederà a premiare i vincitori dello stesso.
La richiesta di partecipazione e la foto scelta devono essere inviate via mail a eventi@
comune.fabriano.an.it entro e non oltre martedì 29 settembre.
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
"Sergio Luciani":
in arrivo un convegno
per il ventennale
Vent’anni sono trascorsi
dalla costituzione dell’Associazione Sergio Luciani,
vent’anni dal 1995 anno
in cui è scomparso l’amico
Sergio Luciani, strappato
alla vita a soli 27 anni dalla
leucemia. Durante il suo
lungo ricovero presso l’ospedale di Perugia, progettò
un’associazione rivolta ai
malati ematologici e alla
ricerca scientifica. ”Una
luce nel buio dell’indifferenza” è il claim che ha
accompagnato i vent’anni dell’instancabile opera
dell’associazione da parte di amici
e parenti di Sergio che in questo
modo, nel suo ricordo, hanno cercato un senso più grande al rimpianto
per la sua perdita, portando avanti
un progetto comune che rappresenta
la continuazione della loro grande
amicizia. L’associazione ha donato
alla ricerca ed al sostegno dei malati
e delle loro famiglie 400.000 euro
dal 1995, attraverso tante iniziative
che hanno sostanziato con i fatti
l’impegno dedicato a questa onorevole attività sociale. Per celebrare
il ventennale della fondazione,
l’Associazione Sergio Luciani organizza sabato 26 settembre, alle ore
16, presso l’Oratorio della Carità di
Fabriano, il convegno: ”20 anni di
solidarietà, 20 anni di ricerca, 20
anni di conquiste”. Tra i relatori il
prof. Brunangelo Falini, direttore
della struttura complessa di Ematologia e trapianto di Midollo Osseo
Ospedale S.Maria della Misericordia di Perugia, il prof.Piero Leoni
direttore della Clinica Ematologica
Ospedali Riuniti Ancona, la prof.
ssa Cristina Mecucci, responsabile
del Laboratorio di Citogenetica e
Genetica Molecolare Ematologia
Università di Perugia. Interverranno
anche la dott.ssa Rosa Rita Silva,
direttore U.O.Oncologia Medica
Area Vasta 2 Fabriano Asur Mar-
Gli incontri di lettura
su Buzzati e Morselli
Sabato 19 settembre alle ore 18
nella meravigliosa cornice dell’Oratorio del Gonfalone il secondo appuntamento di “Volta pagina” con il
prof. Renato Ciavola che ricorda lo
scrittore Dino Buzzati (foto).
Questo primo ciclo di leggere
insieme terminerà sabato 26 settembre
con la partecipazione
di Fabrizio Romagnoli
che ricorderà Guido
Morselli (1912-1973),
giornalista e scrittore.
Il curatore di questi
interessanti momenti
culturali è il giovanissimo Paolo Gionchetti.
Tra tutti gli autori più
importanti del Novecento, Morselli ha avuto la sfortuna
di non vedere pubblicate le sue
opere, quando era in vita.
Oggi ogni suo scritto è stato rivalutato dalle case editrici in particolare
l’Adelphi, che aveva respinto tutti
i romanzi inviati in precedenza.
Laureato in Giurisprudenza all’U-
12 eventi.indd 2
niversità di Milano, intraprese un
lungo viaggio visitando la Germania, Francia, Inghilterra e la
Scandinavia, allo scopo di perfezionare la sua già ottima conoscenza
delle lingue. Morselli ebbe modo
di mettere la sua penna al servizio
del giornalismo, non
per le grandi testate,
ad eccezione de "Il
Tempo", ma per un
giornale locale della
sua Varese. Gli articoli
di Guido testimoniano
un’attenzione critica
verso la contemporaneità e la sua vocazione antimoderna, un
insieme di contributi
che gettano luce su
un aspetto poco conosciuto dello
scrittore varesino.
Questi incontri di lettura sono inseriti in un contesto scenografico con
la pregevole mostra con opere in
ceramica, pietra e terracotta eseguite da scultori del nostro territorio.
che e Roberta Luciani, presidente
dell’Associazione Sergio Luciani.
Tra i sostenitori dell’iniziativa per
l’organizzazione del convegno si
ringraziano per il patrocinio il Comune di Fabriano, Banca Marche,
Fondazione Carifac, BCC Pergola,
Fideuram, Allianz, Elica, Ala Stampi, CSV Marche, Cavallo Pazzo,
Vetreria Faber, Photo Studio Cico
ed il media partner Radio Gold Fabriano. Nell’augurare buon lavoro
all’Associazione Sergio Luciani
ricordiamo il sito www.associoazionesergioluciani.it per ottenere
maggiori info e per eventuali donazioni per la ricerca e la cura delle
leucemie, linfomi e mieloma.
Gigliola Marinelli
Settembre
Organistico:
Giovanna
Tricarico
ad Albacina
Giovedì 10 settembre ha avuto inizio in
Cattedrale con il concerto inaugurale,
tenuto dall'organista francese: Daniel
Pandolfo, la XXVIII° edizione del “Settembre Organistico Fabrianese”. La serata
è stata scandita da più momenti: uno
ispirato al mondo fantastico del “Signore
degli Anelli”, un altro più spirituale con
un' Ave Maria di Caccini/Vavilov, ma
sicuramente il momento più importante
è stato quello della presentazione di un'
opera in prima mondiale, composta da
un giovane musicista, Luigi Mengoni ed
ispirata agli affreschi di Allegretto Nuzi
sulla vita di San Lorenzo, conservati
proprio in una cappella della Cattedrale.
Grazie alla proiezione delle immagini
raffiguranti gli affreschi, il pubblico ha
potuto godere a pieno della musica,
espressione dei vari momenti proposti:
dalla gioia e serenità dell'incontro del
Santo con i poveri e del battesimo di
Lucillo al pathos della flagellazione e
della morte in graticola. Ancora una volta
si è cercato di creare oltre a un evento
musicale, anche un connubio artistico
tra pittura e musica, che il pubblico ha
gradito, perchè la cultura, come sottolineato dal Direttore Artistico Paolo
Devito, non è un qualcosa di astratto, ma
concreto e Fabriano è ricca di spunti e
potenzialità artistiche che debbono essere solo portate alla luce e valorizzate con
l'aiuto di tutta la collettività. Il prossimo
appuntamento con la manifestazione
sarà giovedì 24 settembre presso la
chiesa di San Venanzio di Albacina,
dove si esibirà una giovane musicista
pugliese: Giovanna Tricarico.
s.a.
Sandro Tiberi
16/09/15 10.44
>SPAZIO LAVORO<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Whirlpool e Jonathan,
un premio sociale
U
n riconoscimento dedicato ai temi della legalità
e dell'impegno civile e
volto a valorizzare le
migliori attività di responsabilità
sociale quale modello e strumento
di cittadinanza attiva. Questo il
Premio sulla Responsabilità Sociale
“Amato Lamberti”, intitolato alla
memoria del sociologo che fu tra
i principali studiosi dei fenomeni
della camorra. Il premio, alla sua
seconda edizione, è organizzato
dall’Associazione Jonathan onlus
e dal gruppo di imprese sociali
Gesco con il sostegno di Whirlpool/
Indesit.
A Sorrento, presso il chiostro di San
Francesco, si è svolta la cerimonia
di consegna dei premi. Whirlpool
ha ricevuto dal Comune di Sorrento
il premio “per l’impegno nel promuovere la responsabilità sociale
come modello di partecipazione
e sviluppo”. “Questo tipo di collaborazione tra pubblico, privato
e terzo settore è un modo importante per contribuire a una cultura
del cambiamento” – ha dichiarato
il sindaco di Sorrento Giuseppe
Cuomo – “L’esempio di attenzione e sensibilità che una grande
realtà industriale quale Whirlpool
mostra verso il nostro territorio
va in questa direzione. Le attività
promosse favoriscono una politica
tesa a sviluppare nei nostri ragazzi
una nuova considerazione di sé, a
pensarsi come cittadini attivi, come
qualcosa d’altro rispetto a un territorio che purtroppo ogni giorno, e
mi riferisco anche ai recentissimi
episodi di cronaca nera, ci abitua
a scene di delinquenza. Abbiamo
il dovere, morale ancora prima che
istituzionale, di offrire ai nostri ragazzi un’alternativa e ringraziamo
di cuore tutti coloro che ci aiutano
a farlo.”
A ritirare il premio Alessandro
Magnoni, direttore Comunicazione
Esterna e Relazioni Istituzionali
Whirlpool Emea “Da oltre 100 anni
la storia di Whirlpool è guidata da
principi di responsabilità sociale
volti a far sentire, in tutti i territori
dove operiamo, un supporto da
parte dell’azienda che vada anche
ben al di là dell’impatto economico
e produttivo. La cooperazione con
l’Associazione Jonathan, che si
articola anche in altri paesi, è uno
dei molti esempi concreti della
vicinanza dell’azienda al territorio.
E’ una partecipazione di cui siamo
orgogliosi. Crediamo fermamente
che questo scambio continuo di
idee, storie e progetti debba sempre
contraddistinguere con continutià
l’operato di Whirlpool in tutto il
mondo, come facciamo qui oggi in
Campania insieme all’Associazione
Jonathan”.
Whirlpool, da sempre impegnata
per promuovere un modello di
impegno sociale e sviluppo soste-
della Repubblica con una targa di
riconoscimento e ha consentito nel
corso degli anni a circa 100 ragazzi
un pieno reintegro nella collettività
e il recupero di un’identità e di
un ruolo sociale basato su valori
condivisi. Nel 2009, inoltre, dalla
collaborazione tra l’azienda e
l’Associazione, è nato il Progetto
Jonathan–Vela. Protagonisti dell’iniziativa alcuni ragazzi minorenni
sottoposti a misura cautelare e
Alessandro Magnoni
direttore Com e Relazioni Esterne WHR Emea ed i ragazzi Jonathan
Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento e Alessandro Magnoni,
direttore Com e Relazioni Esterne WHR Emea
nibile, ha deciso di dare continuità
alla partnership con l’Associazione
Jonathan, iniziata da Indesit nel
1998, al fine di reintegrare nella
collettività ragazzi con problemi
sociali e penali attraverso la ricerca
di strumenti educativi e innovativi
e di sensibilizzarli sull’importanza
del rispetto delle regole prendendo
spunto dalle norme comportamentali sul lavoro. Il progetto, realizzato
con il patrocinio del Ministero della
Giustizia, nel 2008 ha ricevuto
l’apprezzamento dalla Presidenza
collocati presso le comunità Jonathan e Oliver, con alle spalle storie
di disagio, degrado, abbandono e
violenza, sia subita che perpetrata.
L’obiettivo è il reinserimento nella
società attraverso la rieducazione.
Il progetto Vela è un ambizioso
progetto educativo, con fini di
prevenzione e di recupero, che attraverso lo sport offre ai ragazzi la
possibilità di costruirsi un’identità
adulta intorno a tre parole chiave:
disciplina, rispetto delle regole e
rispetto dell’altro.
Jp: Vertice a Roma per un accordo
Presto la sentenza della Cassazione sulla nullità o meno della vendita
La trattativa è tutta incentrata sugli stabilimenti
– uno o forse due – da cedere gratuitamente alle
banche creditrici per bloccare l’iter giudiziario e
dunque evitare il rischio di chiusura della Jp (ex
Ardo), l’azienda fabrianese di elettrodomestici
che conta 700 lavoratori. Il vertice a Roma al
Ministero dello Sviluppo economico ha di fatto
segnato l’avvio della vera e propria contrattazione tra le parti, alla presenza degli avvocati
dell’imprenditore Giovanni Porcarelli, i legali
degli istituti di credito e anche
del governatore regionale Luca
Ceriscioli che nella capitale
ha voluto esserci in prima
persona. Un incontro di fatto
preliminare con l’aggiornamento al prossimo summit in
quanto la clessidra scorre e c’è
sempre meno tempo per raggiungere un eventuale accordo
bonario, visto che a dicembre
dovrebbe arrivare la sentenza
della Cassazione sulla nullità
o meno della vendita dell’impresa effettuata a fine 2012 dal
Ministero a Porcarelli. Dopo i
13 spazio lavoro.indd 2
due verdetti speculari di primo e secondo grado
di illegittimità della cessione, forte è il timore che
dalla Cassazione arrivi un’ulteriore e in quel caso
definitiva conferma tale da far perdere il lavoro a
tutti i 700 dipendenti dell’impresa già da tempo
in chiaro affanno per gli inevitabili riflessi della
vicenda giudiziaria su una produzione sempre più
a singhiozzo ed ormai ridotta ai minimi termini.
Ecco, allora, che la contrattazione sta per entrare
nel vivo sulla base appunto della cessione di
almeno uno, ma eventualmente anche due siti
produttivi alla banche come compensazione per
i notevolissimi crediti accumulati nei confronti
della precedente gestione che faceva riferimento
all’ex sindaco Antonio Merloni e ai suoi più stretti collaboratori. In particolare sul piatto ci sarebbe
in primis la fabbrica umbra di Gaifana, ma se le
banche non si accontenteranno di un unico stabilimento potrebbe essere inserita anche una delle
due fabbriche fabrianesi, più probabilmente il
sito del Maragone, mentre la
sede principale dell’azienda
di S. Maria (dove convivono
uffici e area produttivi) difficilmente verrà coinvolta
nella trattativa. Resta da capire se gli istituti di credito
accetteranno il risarcimento
in beni immobili di valore
stimato come indubbiamente inferiore rispetto alla
cifra complessiva superiore
ai cento milioni di euro, per
cui complessivamente si
erano esposti in passato verso la gestione precedente.
13
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani
della C.M. Esino-Frasassi
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SEMINARI GRATUITI SUL FARE
IMPRESA A FABRIANO
Ci sono ancora alcuni posti disponibili agli incontri informativi per disoccupati/inoccupati di mercoledì 23 e
venerdì 25 settembre, organizzati dal
Centro Informagiovani e dal Centro
per l’Impiego l’Orientamento e la
Formazione, in collaborazione con
Confindustria Ancona. Gli incontri
tratteranno le seguenti tematiche:
- mercoledì 23 settembre - Le varie
forme giuridiche di impresa;
- venerdì 25 settembre - Il punto di
vista dell’imprenditore: testimonianza di chi è riuscito a dar forma alla
propria idea di impresa.
Ogni incontro avrà una durata di
circa due ore, dalle ore 10:00 alle ore
12:00, e si terrà a Fabriano presso la
nuova sede del Centro per l’Impiego
l’Orientamento e la Formazione - Via
Rinalda Pavoni (Cittadella degli Studi). La partecipazione è gratuita. Per
iscriversi occorre inviare l’apposito
modulo di adesione (scaricabile
all’indirizzo www.cadnet.marche.
it/cig) ai seguenti indirizzi mail: cig.
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mercoledì, venerdì, 9:30/12:30;
martedì e giovedì, 14:30/18:00.
Desi Mobili
ancora
incertezza
Ultimo mese di cassa integrazione
straordinaria alla Desi Mobili, fallita lo scorso marzo dopo che aveva
prodotto, per trent’anni, cucine con
marchio proprio e conto terzi.
Lo spettro del licenziamento rischia
dunque di materializzarsi anche
per i circa 45 dipendenti che non
hanno subito accettato la procedura
di mobilità avviata a suo tempo per
80 persone ma è tuttora viva pure
un’altra ipotesi: la creazione da
parte di un gruppo di dipendenti
di una cooperativa che tuteli l’occupazione, il sito produttivo e il
territorio.
Sul tema, è in atto un confronto tra
lavoratori e curatori fallimentari.
16/09/15 12.01
14
>MATELICA<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Un cuore sportivo...
grosso così
L
a festa... beneaugurante
d’inizio anno “Matelica
Cuore sportivo”, si è conclusa in maniera quanto
mai spettacolare. Nata in Piazza
Enrico Mattei, quest’anno è stata
spostata nel campo sportivo di
località Boschetto. Se l'evento si
fosse spostato al centro cittadino
si sarebbe consentita molta più
agevolezza coreografica. E così è
stato, con una chiusura con i fuochi
d’artificio, e non in senso figurato,
ma proprio con uno spettacolo pirotecnico che ha chiuso degnamente
la serata. Ma capacità organizzative
e spettacolarità a parte, serviva, per
un’eccellente riuscita, la…materia
prima. Cioè tanti, tanti e ancora
tanti praticanti delle più svariate
discipline. E quelli a Matelica non
mancano. E così la manifestazione,
che è stata aperta dal saluto del
sindaco Delpriori e dalle note della
banda e della corale Antonelli, che
ha curato l’inno nazionale, ha avuto
il suo fulcro nella sfilata degli atleti
di oltre trenta associazioni sportive
matelicesi. La S.S. Matelica calcio,
ha la forza dei numeri, così come
altre realtà sportive: la Vigor basket, la Thunder basket Matelica,
con il loro blasone e la loro grande
tradizione, la Salus Nuoto, con
risultati sempre sorprendenti, le associazioni di ruzzola e bocce, giochi
sempre capaci di attrarre giovani, il
circolo tennis, che sta conoscendo
un’ormai lunghissima primavera, le
associazioni ciclistiche, in grande
ascesa con un vero e proprio boom
di praticanti in città. Ma anche la
danza, le arti marziali, la pallavolo,
gli arcieri e lo sport motoristico,
con la motocross dell’Off Road di
Marasca e l’associazione GoKart.
E poi i cacciatori. E poi il calcio,
che non si esaurisce con la squadra
principale, ma anche con la Fabiani
e il Real. E per il basket citiamo il
gruppo dei Gladiatores…
In totale…più di 1000 praticanti che
hanno sfilato davanti ad un pubblico
numerosissimo, quello delle grandi
occasioni, fatto di genitori, amici,
curiosi e appassionati. Pubblico che
poi è entrato nel campo andando a
formare quel cuore sportivo che è
stato immortalato come gran finale,
con fuochi d'artificio. Ma c’è stato
il tempo per la benedizione di tutti
questi ragazzi (all’anagrafe o di spirito!) da parte del parroco di Regina
"Face Off", gli scatti
per chiudere questa estate
Pacis, don Alberto Rossolini.
E visto che lo sport, si dice sempre,
affratella (o almeno dovrebbe farlo),
ci è piaciuto vedere una manifestazione organizzata dalle diverse associazioni, ma in cui una parte non
certo secondaria l’ha sicuramente
giocata il presidente del Matelica
ed ex assessore Mauro Canil, avere
il saluto e il patrocinio della giunta
e del sindaco Delpriori. Buona
educazione istituzionale e rispetto
dei rispettivi ruoli da ambo le parti.
E se invece volessimo intravederci
anche la voglia, sempre da ambo le
parti, di aprire una fase nuova nel
clima in città? Staremo a vedere.
Intanto… forza biancorossi, qualunque sia la disciplina e il campo scelti
per divertirsi e competere.
Degustazioni fino a tarda notte al foyer del Teatro
Ormai è un format di garanzia, l’evento voluto dalla Pro Loco matelicese per chiudere l’estate. Spinti anche da un
clima tornato a temperature prettamente estive, la serie di eventi che hanno ravvivato fin dal pomeriggio la città,
tra flash mob, musica, degustazioni e tanta vitalità hanno davvero catalizzato tantissima gente. Di questa serata
abbiamo “fermato” alcune immagini! (foto servizio Sara Noè)
I performer itineranti in un'esibizione "flash
mob" al Centro Commerciale La Sfera
Tanti eventi
tra flash mob
e degustazioni
Rock'n Roll in piazza Garibaldi
Teresa De Sio
al Piermarini
I matelicesi non hanno perso l’occasione di ascoltare
l’arte e la personalità di una figura come Teresa De Sio,
giovedì 10 settembre. Platea del "Piermarini" piena,
pieni anche i primi ordini dei palchi. E’ stata una serata
dove la cantante partenopea, invitata nell’ambito dell’evento “Non a voce sola”, non si è limitata a cantare,
ma ha anche presentato il suo libro “L’Attentissima”.
Ma è innegabile che è con la sua esibizione finale, con
quattro pezzi del suo repertorio folk, che ha esaltato ed
acceso l’uditorio presente lì a teatro per ascoltarla. E
non ne è rimasto certo deluso, con la De Sio a fare da
mattatrice con la sua voce e la sua chitarra!
Successo per il Bar In Piazza con DjSet
14 matelica.indd 2
Teresa De Sio al Piermarini, al centro
con l’assessore alla Cultura Pennesi
16/09/15 11.33
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
15
>MATELICA<
Piatto e cocktail
per l'arte di Rubens
Originale iniziativa
eno-gastronomica
legata all'opera
del pittore
I
l 31 agosto si sono concluse le coinvolgenti iniziative
“Un Piatto per Rubens“ e “Un Cocktail per Rubens”
che hanno visto impegnati numerosi locali di Matelica
che, in occasione dell’esposizione del quadro del famoso pittore fiammingo “La Carità del Duca Rodolfo”, hanno
ideato e proposto alla propria clientela un cocktail e un piatto
ispirati a Rubens e alla sua arte.
I partecipanti, 16 in tutto tra bar e ristoranti, hanno sperimentato e abbinato favolosi ingredienti ad una accurata ricerca
storica e artistica per lasciarsi ispirare nella loro creazione,
dando così vita a dei veri e propri capolavori di gusto!
I vincitori sono stati scelti per il sapore, attraverso sms o
messaggi whatsapp, e per la presentazione, con like sulla
pagina Facebook ufficiale di Rubens ospite a Matelica.
Ma scopriamo chi sono: il più votato per “Un Piatto per
Rubens” è risultato il ristorante "La Giandrina" di Tiziano
Saracino. Lo chef Gianni ha sapientemente mescolato le
origini fiamminghe del pittore alle tradizioni marchigiane
preparando una particolare vellutata tiepida di zucchine e
patate accompagnata da crostini ed ottimi gamberoni dell’Adriatico e tartufo nero estivo.
Gianni e il suo staff vi aspettano tutte le sere, tranne mercoledì, e la domenica a pranzo solo su prenotazione, per
presentarvi tutti i loro squisiti piatti che si basano sulla cucina
marchigiana rivisitata con creatività internazionale.
Tutti i prodotti utilizzati sono quelli freschi del loro orto e le
bevande, vino e birre, sono artigianali e locali.
“Un Cocktail per Rubens” è stato vinto dalla Pizzeria "Bar
Sorriso" di Sabrina, Michela e Stefano che hanno proposto
un cocktail dolce ed energetico a base di caffè, leggermente
alcolico. Il cocktail riprende i colori e le sfumature calde del
quadro, mentre una fiamma domina il bicchiere rappresentando la luce della fede protagonista nella tela.
Il "Bar Sorriso" racchiude già nel nome l’accoglienza e la
cordialità che si respira entrando in questo simpatico locale
adatto ad ogni occasione… dalla colazione del mattino, un
aperitivo tra amici, un pranzo veloce fino all’ora di cena
dove poter gustare dell’ottima pizza da asporto. Aperto tutti
i giorni, tranne il sabato.
Lo staff de “La Giandrina”
Lo staff del “Bar Sorriso”
"Fieri della nostra estate folk"
Settembre, con l’autunno che porta, è il mese
nel quale si tirano le somme dell’estate
appena trascorsa e ogni manifestazione o
evento viene analizzato affinchè il prossimo
sia migliore.
E così anche “Etnie a confronto”, il festival internazionale
del folklore che si è svolto a Matelica dal 29 luglio al 3
agosto non è sfuggito a questo stato.
Quest’anno nuova sistemazione: si è lasciato piazzale Gerani per andare in piazza, la nostra bellissima piazza Enrico
Mattei, che lo ha accolto come si accoglie un vecchio amico
arrivato da lontano. All’inizio con incertezza, un po’ di titubanza, forse scetticismo per non saperlo riconoscere, poi
pian piano con più affetto, con più amore, fino ad arrivare
all’ultima sera, quando lo ha accolto con il suo abbraccio
fraterno e il sorriso carico di speranza. Così si sono dissipati
tutti i dubbi, le incertezze, le ansie che avevano caratterizzato
i giorni (e le notti) dei suoi ideatori, dando quella speranza
e quell’ incosciente ottimismo tipico... degli organizzatori
di manifestazioni. I numeri sono stati dalla nostra parte: 8
gruppi partecipanti, oltre 250 artisti provenienti da 4 continenti, con musicisti tanto diversi tra loro quanto simili uniti
dall’amore per la musica che li ha fatti suonare insieme
nella serata della festa dell’amicizia, con ballerini che solo
con lo sguardo riuscivano ad integrarsi tra loro, pur venendo
da Paesi con lingue e tradizioni diverse, ma con un'unica
passione, la musica.
Artisti che si sono esibiti su un grande palco, così grande
da occupare parte del parcheggio e nascere nell’arco di una
notte grazie alla volontà e al sacrificio di tanti giovani che
si sono messi a disposizione dell’organizzazione. Vicino a
loro tanti “veterani” in odor di passaggio di testimone che li
hanno saputi coinvolgere nell’esperienza e che da loro hanno
preso l’entusiasmo tipico dei giovani. Così come il palco,
altre attrezzature sono spuntate: sia per il parco sedie che per
lo stand gastronomico, anche in questo caso, tutto in breve
tempo e tutto nuovo. Certe sinergie non nascono per caso, ma
solo grazie alla collaborazione di persone che si mettono in
gioco e a disposizione del prossimo. Ed è così che sono nate
le collaborazioni con gli esercizi commerciali, con le altre
associazioni, con i comitati di quartiere, ma soprattutto con
la nostra amministrazione comunale e le istituzioni.
Voglio ringraziare tutti coloro che per passione, per gioco,
per simpatia si sono adoperati affinchè quest’ultima edizione
sia stata un’ennesima sfida vinta, a tutti quelli che di nuovo
hanno creduto in noi, ma soprattutto a quelli che hanno
assistito ai nostri spettacoli, ci hanno gratificato con la loro
presenza e i loro applausi, si sono congratulati con noi o ci
hanno criticato di quella critica costruttiva utile al proseguo
della manifestazione.
A tutti gli amici che ci hanno aiutato, economicamente e non
solo, nei modi più svariati, ognuno per quello che ha potuto
apportare, a quanti ci chiedono: “Quando iniziate a programmare un festival?” rispondo: “Siamo pronti, si ricomincia!”.
Un ringraziamento particolare va a tutti i gestori dei bar e
ristoranti che hanno partecipato con entusiasmo all’iniziativa
rendendola un’occasione speciale per valorizzare ancora di
più le eccellenze della città di Matelica.
Per tutti quelli che ancora non avessero avuto modo di
visitare l’esposizione dell’opera di Rubens, vi ricordiamo
che sarà possibile ammirarla ancora per pochissimi giorni;
infatti il 17 settembre la famosa tela sarà per l’ultimo giorno
in mostra nella chiesa di Sant’Agostino a Matelica per poi
far ritorno nella casa fiorentina della famiglia Frascione,
attuale proprietaria.
In lizza Ilenia
per Miss Italia
Superando una selezione dopo l’altra, la ventenne
matelicese Ilenia Bravetti (nella foto) è stata scelta tra
le finaliste che approderanno alla finale nazionale di
Miss Italia e saranno in diretta domenica 20 settembre
su La7. Spetterà a
lei, dunque, tenere alta la bandiera delle Marche
insieme a Valeria
Valentini, 18enne
di Piane di Montegiorgio. Con i
suoi occhi azzurri
e lunghi capelli biondi in uno
splendido viso
da bambolina,
la matelicese ha
convinto la giuria di Miss Italia
che l’ha scelta
tra le 33 finaliste
del concorso di
bellezza più famoso del Paese.
Alta 1 metro e
68, studentessa
dell’università di
Macerata, la bella
Ilenia ha superato una fase dopo
l’altra.
Sandra Stopponi, presidente Gruppo Folk Matelica
BREVI DA MATELICA
~ ILLUMINAZIONE RIFATTA A MANOZZINI.
LA GIUNTA PENSA DI RIVEDERE TUTTI GLI IMPIANTI COMUNALI
Nello scorso inverno un palo della pubblica illuminazione a servizio di via Benedetto Croce, nel
quartiere Manozzini, cadeva sotto la spinta del vento e, fortunatamente senza causare danni a
persone o a cose.
A seguito del sopralluogo era emerso il grado di usura di tutto l’impianto.
Per tale motivo si è determinato di procedere alla sostituzione di tutti i pali presenti in via B. Croce
a partire dell'incrocio con viale A. Merloni (SP256 Muccese) per una percorrenza di circa ml.170,
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utilizzando, per la prima volta in città, un'armatura stradale del tipo a “led” che avrebbe garantito,
oltre ad una migliore resa luminosa, anche un notevole risparmio energetico.
Il progetto dell'intervento, per una spesa complessiva pari a euro 12.000, è stato redatto dall'Utc
ed è stato appaltato alla ditta Elettroimpianti di Matelica che li ha appena ultimati.
Il risultato finale, dal punto di vista sia illuminotecnico che di consumi, risulta molto buono, “quasi
oltre le aspettative” secondo l’amministrazione comunale. amministrazione che ha ricordato che
nel bilancio approvato nello scorso mese di agosto sono stati stanziati 83.000 euro per interventi
diretti sulla pubblica illuminazione. Obiettivo? La gestione più economica possibile dei circa 2.100
punti luce che costituiscono gli impianti di pubblica illuminazione nel territorio comunale.
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>MATELICA<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
I "leoni" per le panchine
Inaugurazione ufficiale dopo il restauro
D
di NANDO CINGOLANI*
omenica scorsa 13 settembre ai giardini pubblici,
di fronte ad un folto pubblico ed alla presenza
delle autorità cittadine che ringraziamo per la
partecipazione (sindaco Alessandro Delpriori, assessore ai Lavori Pubblici Massimo Montesi, assessore alla
Cultura Cinzia Pennesi), è stato inaugurato il restauro delle
due panchine con leoni. Il restauro è stato promosso da Bruno
Poduti che per primo lo ha proposto a cittadini ed associazioni. Dopo un primo interessamento del Lions Club, cui va
il nostro ringraziamento, il testimone è passato alla sezione
di Matelica dell'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi
di Guerra (Anmig), nella persona del vice presidente Nando
Cingolani. che ha curato l'iter burocratico con il Comune e
con la Soprintendenza ed ha predisposto la fase organizzativa. I fondi necessari al restauro sono stati raccolti
presso cittadini, commercianti ed associazioni che
ringraziamo vivamente, così come ringraziamo le
gentili signore che domenica hanno organizzato il
rinfresco. Il restauro delle panchine è stato affidato
ad Angela Allegrini che con la consueta maestría,
sempre dimostrata nei tanti altri restauri che ha
eseguito, ha riportato, per così dire "alla luce" le
due splendide panchine che erano state "nascoste"
dalle incrostazioni dovute al trascorrere del tempo
e dal danneggiamento causato dai soliti vandali.
Particolarmente impegnativa è stata la ricostruzione ed il fissaggio della testa mancante del leone di
una panchina. Per quanto riguarda la storia delle
panchine, non abbiamo trovato notizie certe. Dalle
testimonianze orali raccolte sembra che siano state
realizzate negli anni '30 dal cementista Enrico Calcaterra o secondo altri da Raffaele Carloni anch'egli
cementista. Altre testimonianze dicono che siano
state realizzate dalla Regia Scuola Arti e Mestieri
(l'odierno Ipia) che aveva una sezione cementisti.
Di certo, si ravvisa la necessità di uno studio approfondito sui giardini pubblici che è stato avviato
dall'architetto Barbara Cruciani, ma che merita di essere completato. I leoni delle panchine hanno sempre
esercitato, soprattutto negli anni '50 e '60, un'attrattiva
irresistibile per i bambini e le bambine del tempo che
amavano salirvi a cavalcioni, a volte anche litigando
quando si era in troppi (a quel tempo non c'erano ai
giardini né altalene, né altri giochi per bambini). E
il salire sopra i leoni diventava anche la posizione
per fare una foto con le rare macchine fotografiche
di allora. Ebbene il restauro delle panchine ha dato
anche l'occasione per tirar fuori dai cassetti le foto
in bianco e nero dei bambini sopra i leoni e perché
no anche di fidanzati seduti su di esse e perfino foto
di sposi con l'abito di nozze. Con queste foto è stato
riempito un bel pannello di ricordi. Chi avesse foto
sui leoni può portarle al negozio "La Buona Tavola"
di Giuseppina Gubinelli (delle foto si farà una copia
e gli originali saranno restituiti).
Domenica mattina, dopo che alcuni bambini e
bambine hanno inaugurato il restauro togliendo
dalle panchine la bandiera italiana sormontata da
palloncini tricolori, svelandone la ritrovata bellezza, c'è stato un incessante susseguirsi di foto dei
bambini a cavalcioni dei leoni, come un tempo. Il
sostanziale cambiamento da allora era rappresentato
dalle macchine fotografiche digitali o dai telefonini
che hanno sostituito le "Comet Bencini" con rullini
da "ben" 8 foto in bianco e nero utilizzate a quei
tempi. Con una dizione cara a internet si può dire
che si è dato inizio alle "panchine 2.0". Ciò che è
rimasto uguale rispetto ad allora (alle "panchine
1.0") è il candido e innocente sorriso dei bambini
a cavalcioni dei leoni...
*Comitato restauro panchine
Matelica Cycling
I
genitori
tinteggiano
alla conquista di Siena
In una bella mattinata di luglio un piccolo gruppo di amici del Matelica Cycling
club in sella alle proprie biciclette è partito da Matelica per raggiungere la
bellissima Piazza del Campo a Siena.
Il gruppo capitanato dal presidente Santiangeli è partito della chiesa di Regina Pacis puntando passo Cornello, da lì una rapida picchiata verso Foligno,
passando per Assisi, siamo arrivati a Perugia per la sosta caffè.
Dopo le solite due chiacchiere impressioni e sfottò siamo ripartiti e grazie ad
un ciclista del posto siamo riusciti ad uscire da Perugia senza perdere tempo.
Da lì a breve con andatura regolare ci siamo ritrovati a fiancheggiare il lago
Trasimeno, con le sue isole lancia panorami bellissimi e colori stupendi.
Lasciato il lago Trasimeno alle spalle puntiamo dritti verso il borgo di Cortona, qui per il gruppo incominciano le prime difficoltà, oltre alla distanza
già percorsa, la strada è un continuo salire e scendere in gergo ciclistico
mangia e bevi.
Macinando chilometri su chilometri e attraversando in rapida successione i
bellissimi borghi della toscana Foiano della Chiana, Sinalunga, Trequanda
dove il gruppo è stato sorpreso da un piccolo temporale, ci siamo ritrovati
sulle mitiche creste senesi che portano da Asciano a Siena.
Giusto il tempo di brindare con le borracce i primi duecento km tutti di un
fiato di Umberto che siamo in picchiata per Siena, ultimo strappo ed eccoci
nella bella piazza del campo dopo 237 km e 2.600 m di dislivello.
Foto di rito e complimenti per il gruppo formato da Santiangeli Angelita
Bartocci G., Lori U., Pasqualini C., Porcarelli A..
E infine un grazie enorme a Domenico e Paola validissimi punti di appoggio
con il pulmino ammiraglia.
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le pareti della scuola
Una dimostrazione di partecipazione
attiva alla cosa pubblica, un esempio
concreto di civismo. Oltre 50 i matelicesi che hanno voluto spendere le
loro giornate d’agosto a tinteggiare
le pareti, e compiere piccoli lavori
di manutenzione, presso la scuola
elementare di via Spontini.
Un’iniziativa promossa e voluta dalla
sezione locale del Lions Club International che ha subito incontrato il
favore e il sostegno dell’Istituto Comprensivo Enrico Mattei, del gruppo
scout Matelica 1 e dell’amministrazione comunale, che ha fornito ai
tanti volontari il materiale necessario
ai lavori e la copertura assicurativa.
Grande è stato l’impegno profuso
dai (più di 30) genitori, dai ragazzi
del gruppo Scout e dai membri del Lions, tanto
che le piccole opere di conservazione sono state
portate a termine con un largo anticipo rispetto
al planning iniziale dei lavori (17-29 agosto).
Sono state così re-imbiancate tutte le aule del
primo piano, alcune del secondo, i corridoi, gli
atri, gli ingressi e le rampe di scale della struttura
scolastica.
«Siamo piacevolmente colpiti da questa iniziativa
e decisamente soddisfatti per la partecipazione
di tante persone» - dice l’assessore ai Lavori
Pubblici Massimo Montesi - «Molti matelicesi,
durante le ferie, hanno scelto di dedicare il loro
tempo ad un’opera di utilità pubblica. E’ la prova
che l’unione fa la forza, e che anche in tempi di
ristrettezze economiche per le casse comunali,
la sinergia tra istituzioni, associazioni e singoli
cittadini può portare a notevoli risultati, con
ricadute positive per tutta la comunità».
L’amministrazione comunale, sin dal suo insediamento, ha cercato di promuovere simili pro-
Encomiabile
iniziativa
al Comprensivo
"Mattei"
La presidente del Lions Club Matelica
Cinzia Stella con genitori e volontari al lavoro
getti di recupero e valorizzazione del patrimonio
pubblico. Dalla scorsa estate è stato a tal fine
lanciato il programma “Adotta la tua città”, che
consente a chiunque ne abbia la volontà di realizzare piccoli lavori di recupero e mantenimento,
sempre godendo della copertura assicurativa e
della fornitura degli attrezzi da parte del Comune.
«L’opera appena conclusa alla scuola elementare
è un bellissimo esempio del progetto “Adotta la
tua città» – continua Montesi - «A nome di tutta
l’amministrazione comunale desidero ringraziare
il Lions Club Matelica e la presidente Cinzia
Stella, l’Istituto Comprensivo Enrico Mattei e il
presidente Guido Carradori, i ragazzi del gruppo
Scout Matelica 1 e i tanti genitori che hanno
accolto con partecipazione ed affetto questa iniziativa. Speriamo che questo sia il primo passo
di una lunga strada da percorrere insieme, per il
bene di Matelica».
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>MATELICA<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Le mense ancora... calde
Pd: “Il nuovo bando è un atto di trasparenza” Procaccini: “L'amministrazione
la possibilità di imporre parametri dovrebbe chiedere scusa per le proTiene banco in città,
ancora più stringenti e dettagliati: prie responsabilità politiche, che ha elogiato l'attuale servizio”
in questi giorni, la
questione dell’assegnazione del
servizio mense
scolastiche.
In data 30 luglio, la Giunta comunale ha provveduto a prolungare
il contratto con l’azienda che attualmente fornisce il servizio fino
al 31 dicembre, senza escludere
la possibilità, comunque, per il
tempo necessario, per procedere
con nuova gara.
Due sono le strade che un’amministrazione pubblica può intraprendere allo scadere di un contratto
assegnato con gara: decidere di
rinnovare il contratto all’azienda
vincitrice dell’ultimo bando, qualora questo fosse previsto, oppure
redigere un nuovo bando di gara
e quindi procedere con una nuova
assegnazione del servizio.
L’amministrazione comunale di
Matelica, dopo un’attenta analisi,
pur confermando la qualità del servizio reso dall’attuale gestore, non
ha ritenuto di rinnovare l’attuale
servizio, ma di andare a stilare un
nuovo bando di gara. La scelta si
motiva in modo molto semplice e
diretto: non si tratta di una valutazione del servizio offerto fino ad
ora dall’azienda che si è aggiudicata la gara nel 2012, quanto piuttosto
di un modus operandi che tende necessariamente a cercare di migliorare continuamente il servizio. Redigere un nuovo bando di gara per
l’assegnazione del servizio mense
scolastiche, infatti, significa avere
la certificazione della provenienza
degli alimenti, la tracciabilità e la
sicurezza, l’attenzione rivolta alla
preparazione e al servizio dei pasti;
e poi la distanza tra la cucina e la
scuola dove i pasti saranno consumati e la salvaguardia del personale
di Matelica.
Scrivere un nuovo bando e procedere con una nuova gara è la strada
maestra per un’amministrazione e
per rispondere ai criteri di imparzialità, correttezza e trasparenza.
Significa dare la possibilità ai
bambini e ai ragazzi delle scuole
matelicesi di ricevere un servizio
sempre migliore e mettere tutti gli
operatori in condizione di partecipare.
Nella penultima assegnazione del
servizio (assessore Procaccini e
sindaco Sparvoli) è stata annullata
dal Tar, nel 2012, l’intera procedura
di gara, compreso il provvedimento
di aggiudicazione definitivo; il contratto non è stato annullato dal Tar
solo perchè si è espresso a maggio
2012 e questo aveva scadenza
luglio 2012 (sentenza confermata
dal Consiglio di Stato a luglio del
2015, per irregolarità formali).
Chi oggi grida allo scandalo per la
decisione dell’amministrazione e si
fa paladina della difesa del lavoro,
dovrebbe avere solo il buon gusto
di tacere, piuttosto che agitare
l’opinione pubblica e mistificare i
fatti, tirando in ballo personalmente
e in maniera sguaiata e squallida
gli attuali amministratori; anzi,
potrebbero mettere il Comune nella
condizione di dover subire una
richiesta di risarcimento del danno
subito da parte del ricorrente.
Con la scelta di effettuare una
nuova gara, qualsiasi sarà l’azienda vincitrice del bando, i cittadini
avranno la certezza di un servizio
ancora superiore. Un servizio, dal
valore molto elevato (circa 260.000
euro all’anno), che sarebbe amministrativamente non corretto non
sottoporre ogni volta a un attento
controllo e a una ricerca della
massima qualità e della massima
sicurezza e che non può essere
assegnato se non mettendo tutti gli
operatori nella condizione di poter
partecipare. Cercare di migliorare
deve essere sempre l’obiettivo primario di un’amministrazione seria
e responsabile. E i fatti dimostrano
che a Matelica la strada intrapresa
è proprio questa.
Partito Democratico, Circolo di Matelica
Unicam in Perù per studiare
l’evoluzione delle balene
E’ infatti appena pubblicato sulla prestigiosa rivista
inglese “Proceedings of the Royal Society B” un lavoro
di ricerca in ambito geologico-paleontologico di cui è
autore, tra gli altri, il prof. Claudio Di Celma, docente
della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e
Tecnologie di Unicam. Il prof. Claudio Di Celma, in
collaborazione con i ricercatori delle Università di Pisa
e Milano-Bicocca e dei musei di Rotterdam, Bruxelles,
Parigi e Lima, sta seguendo un importante progetto
multidisciplinare in ambito
geologico-paleontologico nel
Perù meridionale, progetto
sostenuto dal Miur (PRIN) e
dal prestigioso Committee for
Research and Exploration del
National Geographic.
Lo scopo della ricerca è quello
di studiare l’evoluzione dei principali gruppi di vertebrati marini
dell’era cenozoica in una zona
remota del deserto costiero del
Perù, il Deserto di Ica conosciuto come “Deserto delle Balene”
per l'eccezionale numero di fossili di balene, e non solo, di età
miocenica (9-7 milioni di anni
fa) che vi si rinvengono.
L’articolo pubblicato è relativo
allo studio su uno scheletro
fossile di uno Ziphiidae, una
famiglia di cetacei odontoceti,
cioè forniti di denti. I ricercatori
hanno rinvenuto nella gola del
fossile l’ultimo pasto del cetaceo
e ne hanno potuto così ipotizzare
stile di vita e causa della morte.
I rappresentanti attuali di questa
famiglia si alimentano a diverse
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centinaia di metri di profondità, pescando selettivamente calamari, pesce, e altre prede. “L'individuo
fossile che abbiamo studiato noi – sottolinea il prof.
Di Celma – mostra invece che almeno una specie ancestrale (Messapicetus gregarius) in questo gruppo di
balene dentate incrociava acque vicino alla superficie
per la sua alimentazione. L'individuo fossile studiato
in Perù, infatti, è stato rinvenuto in associazione con
fossili di sardine della lunghezza di circa 35-40 cm,
anch'esse fossilizzate, nella cavità
toracica, in quella
orale e appena fuori di essa. Le sardine in questione non
presentano indizi di
digestione, lasciando supporre che
siano state inghiottite pochi minuti
prima della morte
dello Ziphiidae e in
parte rigurgitate nei
suoi ultimi istanti
di vita”.
La terza campagna
di ricerca in meno
di un anno si è da
poco conclusa ma
il team è già in
partenza in questi
giorni per il Perù
per scoprire e ricostruire gli eventi
della storia geologica del Pacifico
orientale tra i 9 e i
7 milioni di anni fa.
Come consigliere comunale di Nuovo Progetto Matelica
devo tornare a disquisire sulle mense scolastiche, a seguito del comunicato stampa emanato dall'amministrazione comunale. Nel comunicato si legge testualmente
"assoluta trasparenza degli atti e assoluta inattaccabilità
delle scelte" quasi a voler insinuare il dubbio che la precedente amministrazione avesse compiuto chissà quali strategie o illeciti. Se questo è
quello che si vuol far intendere, ci si domanda perché l'allora opposizione,
oggi maggioranza (Montesi - Casoni) non ha segnalato le irregolarità agli
organi competenti in materia. Tornando al comunicato dell'amministrazione comunale, che avrebbe dovuto fornirci le motivazioni riguardo la
scelta di rinnovare l'incarico alla “Gma” soltanto fino al dicembre 2015,
l'amministrazione informa che il primo aspetto che hanno valutato è “la
qualità del servizio e la funzione pedagogica”. Ma questo vuol dire che
questi aspetti non sono garantiti dall'azienda che attualmente ha l'incarico
secondo loro? La risposta è no, perché anche gli stessi amministratori
sono stati costretti ad ammettere che il servizio svolto dalla ditta titolare
dell'appalto è ottimo e questo è anche documentato nei verbali della
commissione mensa, che non ha mai contestato “non conformità”, ma
ha espresso giudizi positivi. Veniamo ai criteri che vogliono mettere nel
nuovo bando: questi sono già tutti presenti nel bando ancora in vigore
(distanza cucina, biologico, kilometro 0, carni italiane certificate Ccbi
ecc., prodotti Dop e Igp ecc..), poi si parla di “assoluta certificazione della
provenienza degli alimenti, la loro sicurezza, la tracciabilità, la cura nella
preparazione e il controllo dei pasti serviti". In poche
parole la Uni En Iso 22000:2005, certificazione che
noi abbiamo introdotto e che garantisce la massima
sicurezza alimentare e tracciabilità degli alimenti,
è uno standard mondiale valido dagli Stati Uniti al
Giappone! Questa certificazione è posseduta da tutte
le maggiori aziende di ristorazione collettiva come
Camst, Elior, Gemeaz, Concerta, Cir, ecc... Ovviamente è uno standard difficile da ottenere e sicuramente
avremo deluso le aspettative di qualche impresa locale,
ma purtroppo la priorità per noi era, ed è, la qualità
e la sicurezza alimentare. Nel bando che è appena
scaduto inoltre si richiedeva la fornitura di due cuocipasta da collocare nei due plessi per cuocere la pasta
in loco. Per quello che riguarda il costo del servizio
oggi a Matelica è di euro 4,25 a pasto, a Castelraimondo euro 4,77, a Fiuminata euro 4, a Serravalle del
Chienti euro 4,82, a Visso euro 5,10, come è evidente a tutti mi sembra
che abbiamo un prezzo sotto la media. Per quanto concerne la parte del
comunicato che riguarda i ricorsi questa è scritta in maniera volutamente
non chiara: il bando annullato dal Tar non è questo di cui si discute, bensì
il precedente del 2009, completamente diverso, e l'annullamento riguarda
un vizio di forma riferito alla tempistica di nomina della commissione
giudicatrice, nulla a che vedere con la trasparenza degli atti, e tuttavia
la sentenza ha comunque mantenuto validi gli esiti del bando perché il
servizio riscontrato non aveva né favorito, né creato pregiudizio a nessuno dei concorrenti, oltre al fatto che il servizio era in avanzato stato
di fornitura. Presumibilmente non ci sarà nessuna azione risarcitoria in
quanto il ricorrente dovrebbe dimostrare che quel vizio gli ha impedito
di vincere la gara, ma non è questo il caso perché il ricorrente (Camst)
è arrivato terzo. Al massimo verranno riconosciute le spese processuali
(presumibilmente attorno ai 1000 euro) che sono cosa diversa e ben più
modesta di un'azione risarcitoria. Dimostrato che il bando non cambierà,
che le sentenze citate riguardano altri bandi, che la legge permette questo
rinnovo senza nessuno sforzo “giuridico”, che il servizio è ancora idoneo
e conveniente, chiedo ancora perché? Si accenna inoltre alla presenza
di una clausola di riassunzione dei dipendenti, attualmente in forza,
tuttavia questo tipo di clausola ha
l'unico effetto di un blando diritto
di prelazione, in seguito a sentenze
sull'argomento da parte dell'Ue. Mi
permetto di far notare che è notizia
di questi giorni la perdita di 55 posti
alla Best, la crisi non è finita! Quindi
cosa spinge questa amministrazione
FARMACIE
Sabato 19 e domenica 20 settembre
a rischiare la scomparsa di altri posti
CENTRALE FERRACUTI
di lavoro deprimendo ancora più la
Orari: 8.30-13 15.30-19
situazione del nostro territorio? Gli
Corso V. Emanuele tel 0737 85440
interrogativi rimangono tutti sul
EDICOLE
tappeto. Mi rivolgo personalmente
Domenica 20 settembre
alla dottoressa Ruggeri, che so esIL GHIRIGORO
sere stata contattata da tanti genitori
Cartoleria Edicola di Stroppa Artemisia
che chiedono spiegazioni in merito;
Viale dei Martiri, 66 tel. 0737 787958
faccia un atto di coraggio, spinga la
APERTURA REDAZIONE MATELICA
giunta e tutta la maggioranza a riIl lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30
tornare sui propri passi, sarebbe una
Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc)
dimostrazione della sua buona fede e
Tel. e Fax 0737 787551
del suo impegno incondizionato per
e-mail: [email protected]
la tutela dei matelicesi a partire dai
CINEMA MULTISALA GIOMETTI
più piccoli che spesso subiscono i
Via Grifoni tel. 0737 787663
giochi della politica.
taccuino
CINEMA NUOVO
Via B. Mattia - tel. 0737 84457
Rosanna Procaccini,
Nuovo Progetto Matelica
16/09/15 12.04
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>SASSOFERRATO<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Alla scoperta del territorio
Gli interventi del Gaaum con Sentinum come fulcro
I
di FRANCESCO IACOBINI
l Gruppo Archeologico dell’Appennino Umbro-Marchigiano è una realtà importante a Sassoferrato e nella
zona montana, attivo ormai da diverso tempo grazie alla
dedizione e alla generosità di non pochi appassionati.
L’Azione ne ha incontrato il direttore, Vincenzo Moroni, che
da oltre 30 anni svolge attività di volontariato come operatore
promozionale per i Beni Culturali, con vari ruoli e incarichi
(anche in Archeoclub, nei Gruppi Archeologici d’Italia, nell’International Centre for Archeological Studies, ecc.). Con lui ha
fatto il punto su attività e iniziative.
Come nasce il vostro gruppo, e con quali finalità?
Noi nasciamo 19 anni fa a Sassoferrato, come sede locale dei
Gruppi Archeologici d’Italia, un’Associazione importante,
giunta ormai al suo cinquantesimo anno. Abbiamo sempre
operato a cavallo tra Marche e Umbria, in una zona che è
molto interessante dal punto di vista archeologico, storico
e paesaggistico. Il nostro obiettivo era ed è promuoverne la
conoscenza, tutelare i beni culturali e ambientali, unire aspetti
più turistici con momenti di studio e approfondimento storico.
C’è una buona partecipazione di soci?
Sì, nel corso degli anni si sono succeduti oltre 200 soci e
partecipano mediamente alle iniziative più importanti una
trentina di iscritti. La sede logistica si trova a Sassoferrato e
quella operativa a Torricella di Genga.
Le vostre attività principali?
Da una parte, ci dedichiamo da sempre a iniziative sul campo:
ricognizioni, escursioni e passeggiate nei luoghi più caratteristici del panorama artistico e naturalistico degli Appennini.
Dall’altra, organizziamo mostre e convegni, anche di livello
accademico, e incontri con illustri storici e archeologi. L’obiettivo è portare all’attenzione della cittadinanza il valore del
passato. La città romana di Sentinum è il fulcro delle nostre
iniziative, ma non c'è solo quella. Longobardi, Umbri e Bizantini hanno giocato un ruolo fondamentale in quest'area e
le loro tracce sono ancora visibili e tangibili.
Qualche esempio di queste iniziative che avete promosso?
Beh, vorrei ricordare qui solo i diversi convegni tenuti negli
anni, (a Nocera Umbra, ma nel quadro di un percorso itinerante
che ha toccato diversi centri) su "Le presenze longobarde nelle
regioni d'Italia". Poi, gli incontri su "La montagna unisce",
organizzati presso l’Abbazia di Sant’Emiliano e Bartolomeo in
Congiuntoli e presso il Palazzo del Podestà di Gubbio. Oppure
quelli sulla storia templare tra le valli appenniniche e sulle feste
Rassegna "Salvi":
sabato si inaugura
Al via la nuova edizione, la 65a consecutiva, della Rassegna
Internazionale d’Arte/Premio “G.B. Salvi”. La cerimonia
inaugurale del prestigioso evento dedicato alle arti visive, che
ospita annualmente opere di grandi maestri, di autori di provata
esperienza e di giovani talenti, si terrà sabato 19 settembre
alle ore 17.30 in piazza Gramsci, ovvero nel cuore del centro
storico del Borgo. “Artificio: tra figurazione e astrazione”,
questo il titolo dell’evento, che “esporrà in vetrina”, nelle tre
sedi di Palazzo degli Scalzi, Palazzo della Pretura e chiesa
di San Giuseppe, ben 241 opere firmate da 66 artisti. Sono
quattro i momenti espositivi che caratterizzano la Salvi 2015:
“Omaggio a Nino Ricci”, “La natura morta del Novecento
nelle collezioni marchigiane”, “Tendenze del contemporaneo”
e “Artisti in concorso”. Quest’ultima sezione è riservata al
Premio (acquisto) per il quale concorrono diciotto artisti. La
Salvi sarà aperta al pubblico fino al 1° novembre nei giorni di
giovedì e venerdì dalle ore 17 alle 19, il sabato, la domenica
ed i festivi dalle ore 16 alle 19.
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medievali, svoltisi al Castello di Pascelupo, che hanno attirato
parecchi turisti e visitatori. E anche la manifestazione "Archeologia, Storia e Paesaggio", che quest’anno si terrà presso
il Teatro comunale di Scheggia il 17 e 18 ottobre prossimi,
con lo scopo di favorire nuove conoscenze attraverso esperti
e giovani neolaureati, che hanno la possibilità di mettersi in
gioco e proporre tesi innovative. Fra l’altro, la prima edizione
di questo evento, svoltasi a Ferentillo, in Val Nerina nel 2013,
ha visto la pubblicazione di un corposo volume degli Atti che
ha riscosso un ottimo successo mediatico presso i maggiori
network e soprattutto su sito Libreria Universitaria.
Vi siete spinti anche sul fronte multimedia, vero?
Esatto, lo scorso anno il nostro Gruppo ha realizzato un fotodocumentario sul pellegrinaggio francescano nelle valli del Sentino, tra Sassoferrato e Gubbio e fino ad Assisi. Questo lavoro
è poi arrivato secondo al Festival nazionale del documentario
storico-archeologico di Perugia del 2014 e verrà ufficialmente
presentato presso il Teatro comunale di Scheggia sabato 17
e domenica 18 ottobre prossimo, a supporto del Cammino
Spirituale di San Rocco. Quest’ultimo è un progetto a cui
stiamo lavorando da anni e che, promuovendo il “camminare
lento” ed i suoi benefici, metterà in collegamento, attraverso
un percorso studiato sulla diffusione dell’iconografia di questo santo, l’incredibile rete di abbazie appenniniche che sono
intorno a noi, con la possibilità di due percorsi, uno riferito
alla spiritualità francescana e l’altro a quella camaldolese.
Ma avete la capacità di coinvolgere anche le nuove generazioni?
Assolutamente sì, accanto all'esperienza dei veterani c'è spazio anche per i giovani. Pensiamo al progetto di "Storia sotto
le stelle", nato nel 2010 a Sassoferrato e che mette al centro
proprio i giovani, che ogni estate presentano i propri lavori
(nella maggior parte dei casi tesi di laurea) e li propongono al
pubblico nella cornice della Terrazza dell'ex monastero di San
Bartolomeo. Ma c'è un coinvolgimento anche delle scuole. Gli
stage che il Gaaum ha organizzato con il Centro Servizi del
Volontariato di Ancona per le scuole superiori sassoferratesi
hanno riscontrato davvero un buon successo.
Avete svolto interventi anche per la tutela di qualche sito
archeologico?
Sì, un esempio che vorrei citare qui è quello dell’intervento
preventivo sulla chiesa di San Pietro di Agiglione, vicino
Catobagli. Nel nostro piccolo, abbiamo cercato di impedirne
il crollo definitivo, favorendone così il successivo restauro,
effettuato per decisione della Soprintendenza ai Beni Archi-
tettonici di Ancona. Oggi questa chiesa è completamente
ripristinata, ed è un vero gioiello.
Poi?
Poi proprio in questo periodo siamo impegnati, con la supervisione della Dott.ssa Ilaria Venanzoni, Ispettrice della
Soprintendenza Archeologica di Ancona, e con il supporto del
Comune di Sassoferrato, a ripulire un tratto di strada romana, il
“ Cardo B”, a Sentinum. E’ un vero e proprio campo di ricerca,
le cui conclusioni avranno valore per gli studi sull’area e che
soprattutto ha visto la presenza di molti giovani, che si sono
appassionati ai luoghi e alla loro storia. Teniamo presente che
per diversi di loro questa esperienza sarà valida anche come
credito formativo. Venerdì 25 settembre, alle ore 18.00, presso
l’area archeologica di Sentinum, presenteremo questi lavori,
alla presenza del Soprintendente Archeologico delle Marche,
dott. Mario Pagano.
Per quanto riguarda invece gli aspetti naturalistici, e le
vostre uscite ed escursioni?
Ambiente e natura sono parte integrante del nostro impegno.
Del resto, ci troviamo in un’area molto importante anche da
questi punti di vista. Tra le tante passeggiate organizzate, cito
qui quelle alla chiesa di San Pietro di Scorzano, interessante
perché costruita con pietra sentinate. Oppure quelle a Civitalba,
unendo sempre esperienza all’aria aperta con motivi e spunti
culturali e storici. Le nostre escursioni sono programmate
periodicamente, come quelle ai Mulini di Brecce di Venatura,
ai Piani della Croce a Monte Santa Croce e presso la “ Valle
dei Misteri“ a Monte Rotondo.
Chi vuole avvicinarsi al Gaaum come deve fare?
E’ possibile seguirci sulla nostra pagina facebook “Sentinum
Civitalba volontari Gaaum”, visitare il sito www.sentinum.it,
contattarci inviando una mail a [email protected] o anche
telefonare per informazioni al 333.2683261. Siamo sempre
felici di accogliere nuovi appassionati, li aspettiamo!
Il "no"
è sempre
più netto
Il “no” è chiaro, netto e pure deciso.
E’ un “no” che ha la forza di un’intera
comunità che si proclama “indignata”
perché non riesce a vedere un segno di
progresso nella pala eolica della società
agricola La Santoreggia a Pian Cerreto
sul Foria, il monte che svetta di fronte al
paese. Un “no” che ha il suo peso quello
della Comunanza Agraria di Montelago
e manifesta il sentimento d’abbandono
d’intere famiglie che non si fidano più dell’amministrazione e del sindaco Ugo Pesciarelli. Ragione per cui,
nel dubbio, prima che scadesse l’iter autorizzativo, il 5
settembre scorso, hanno inviato al Municipio delle diffide
a non autorizzare l’impianto e chiesto alle associazioni a
difesa dell’ambiente come Italia Nostra, Wwf e Lupus in
Fabula di fare altrettanto. “Non è vero che siamo quelli
del “no” a tutto.– ironizza Paola Bettini, la portavoce della
comunità, “abbiamo semplicemente un’idea di sviluppo
legata all’agricoltura, all’allevamento e al turismo. E’ in
questi settori che chi investe ci troverà al suo fianco“. Sono
arrabbiati “i montanari” di Montelago. Tutto colpa della
Pas, della procedura autorizzativa semplificata introdotta
dal decreto Sblocca-Italia e anche colpa del comune perchè
esisterebbero una serie di “precauzioni” amministrative
che non avrebbe voluto utilizzare seppur suggeriti in una
riunione specifica. Innanzitutto perché il Comune, per la
comunità di Montelago sembra non tener conto del parere
della Soprintendenza regionale coinvolta dalla gente stessa
di Montelago. Un “no” condizionato che non esclude di
rivalutare il progetto se modifica il posizionamento della
Consorzio
di bonifica
quale futuro?
pala, ma non può non considerare che la pala
a Pian Cerreto è visibile in un raggio di due
chilometri e mezzo. Poi, molti interrogativi
sul perché il Comune non ha avvertito
“l’obbligo amministrativo” di rivolgersi
direttamente in Regione per ottenere un parere di valutazione d’impatto ambientale più
completo. Se il silenzio-assenso si basa su
un’omissione, è semplice, l’autorizzazione
non vale – afferma Adriano Mei, l’uomo dei
comitati in rete. E’ stato chiamato dalla Comunanza Agraria
per aiutarla a districarsi nei meandri delle procedure. Per lui,
il Comune non ammettendo il parere della Sovrintendenza
delle Marche, avvertita su segnalazione dalla Comunanza
Agraria, ma che ha emesso parere dopo aver ricevuto il dossier del progetto direttamente dall’ufficio tecnico comunale,
ha omesso la questione del paesaggio. Insomma, il Comune
non avrebbe tenuto conto di un valore unico, immateriale e
protetto dalla Costituzione. “L’amministrazione – conclude
Mei – non può autorizzare l’inizio lavori per delle ragioni
morali, politiche e giuridiche”. Poi avverte: “Per le famiglie
della Comunanza di Montelago non è una dichiarazione
di guerra. Siamo tutti ancora in una fase propositiva e tutti
siamo a disposizione dell’amministrazione. E’ importante
capire che nessuno si sente avvilito perché abbiamo le armi
giuste per reagire. Ma il peggio è che, in caso di conflitto, il
danno per la gente di Sassoferrato sarà ben più grave che per
quella del paese di Montelago”. Danni che si misurano in
soldi, perché la borsa è di tutti i sassoferratesi e andrebbero
a carico del bilancio comunale.
Veronique Angeletti
Mercoledì 23 settembre alle 17.30, nella sala consiliare, il Comune di Genga organizza un
incontro pubblico con il Consorzio di Bonifica Marche. Quest'incontro é volto a rispondere
a tutti gli interrogativi sorti alla cittadinanza in merito all'istituzione di questo "nuovo" ente,
al perché si sono visti recapitare una quota associativa di due anni (lo scorso ed il corrente)
e alle necessita/doveri che l'ente é tenuto a rispondere ed adempiere. Il tema dell'incontro
sarà quindi: "Perché serve il Consorzio di Bonifica?". All'incontro saranno presenti, oltre
al sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni, l'avvocato Claudio Netti, attuale presidente del
Consorzio di Bonifica e Michele Tromboni il supervisore tecnico.
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L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
19
>CERRETO D'ESI<
Best, evitare il licenziamento
Un presidio dei lavoratori in Ancona durante il summit in Regione
P
residio dei lavoratori della
Best sotto la sede della
Regione Marche lunedì 14
settembre, in occasione del
primo incontro istituzionale con la
multinazionale americana. L’iniziativa è stata organizzata da Fim,
Fiom e Uilm di Ancona, insieme
alle Rsu di stabilimento. I lavoratori
sono scesi in sciopero dalle 13
per poi recarsi sotto il palazzo
della regione con dei pullman
per sostenere la trattativa e
dare forza alle rivendicazioni
sindacali.
Non si ferma la mobilitazione
dei lavoratori, dopo una serie
di scioperi nello stabilimento
di Cerreto d’Esi contro i 55
esuberi annunciati dall’azienda di cappe aspiranti nonostante le rassicurazioni date
dall’amministratore delegato
Roberto Leo. “La Best rimarrà
a Cerreto d’Esi e l’azienda è
disponibile a investire sull’impianto, a ragionare su un percorso di ammortizzatori sociali
e a lavorare insieme alle organizzazioni sindacali per quanto
concerne il miglioramento della
produttività e la riorganizzazione
aziendale”. E’ quanto si legge in
una nota diffusa dopo l’incontro
fra l’assessore regionale al Lavoro
Loretta Bravi e l’amministratore
della Best, convocato per trovare
una soluzione utile per scongiurare
i 55 licenziamenti preannunciati
dall’azienda di cappe aspiranti. La
governance si è impegnata a portare
una prima bozza di piano industriale già da lunedì 14 settembre.
Bravi ha ribadito che occorre individuare un percorso per evitare
ulteriori perdite di posti di lavoro
e ha chiesto di incontrare, il prima
possibile, i vertici statunitensi della
multinazionale al fine di valutare
il piano industriale e l’entità degli
investimenti sul sito fabrianese. Lavoratori e sindacati temono però un
replay dell’esperienza vissuta dallo
stabilimento Best di Montefano in
Provincia di Macerata: nel 2011 fu
smantellato e trasferito in una notte.
I dipendenti Best sono già scesi da
850 agli attuali 203. E’ facile im-
Ripartire dalla terra Tra asilo nido, buche
e marciapiedi
come opportunità
L'agricoltura, con le sue varie connotazioni culturali ed economiche, sarà
il tema centrale del convegno che si terrà a Cerreto d'Esi domenica 20
settembre alle ore 10 presso il Teatro Casanova. Questo appuntamento,
riproposto dopo alcuni anni di interruzione, si inserisce nell'ambito della
tradizionale Festa dell'Uva di Cerreto d'Esi, organizzata dalla Pro Loco
con la collaborazione dell'amministrazione comunale. In questo particolare
momento caratterizzato da una parte dalla crisi dell'industria e dall'altra
dall'attenzione alla produzione alimentare di qualità, è necessario focalizzarsi sull'agricoltura per trovare e sfruttare "nuove" opportunità di
sviluppo economico locale favorendo un corretto utilizzo delle risorse
naturali. L’agricoltura è il modo più concreto che abbiamo a disposizione
per conservare, riprodurre e trasmettere la cultura di un popolo e della sua
terra. All'incontro si parlerà di cultura enogastronomica, di antiche varietà
di frutta, di filiere agro-zootecniche Ogm Free ma anche di opportunità e
problematiche delle attività agricole nelle aree protette oltre alle opportunità per un’agricoltura sostenibile che genera economia locale. Oltre ad
esperti di questi argomenti verrà dato spazio ad alcuni produttori locali che
stanno investendo nel territorio dell'Alta Vallesina e racconteranno la loro
storia imprenditoriale. Un incontro aperto a tutti per parlare di agricoltura
a tutto tondo perchè la produzione del cibo è strettamente legata al suolo,
alla sua geografia, alle condizioni climatiche, allo sviluppo sociale e alle
regole comuni e religiose predominanti di una comunità.
Interverranno: Roberto Gatto - Servizio Ambiente e Agricoltura della
Regione Marche, Elisabetta Stella - enogastronomo, Stefano Tavoletti genetista dell’Università Politecnica delle Marche, Riccardo Pellegrini studioso di biodiversità agraria, Massimiliano Scotti - direttore del Parco
Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.
Claudia Pierosara, presidente Pro Loco
Il gruppo consiliare di minoranza CambiaMenti
prosegue la sua
attività politica perseguendo
le sue linee guida volte alla trasparenza e alla partecipazione del
cittadino alla vita politica cerretese.
A tal fine, lo ricordiamo, è nato il
sito www.cambiamenti-informa.it
che sta registrando un elevatissimo
numero di visite, impensabile al
momento del varo, segno che, se
messo nelle giuste condizioni, il cittadino segue maggiormente le sorti
del bene comune. A fronte di tutto
ciò purtroppo i consiglieri delegati
hanno dovuto constatare difficoltà
nello svolgere il loro compito ed in
particolare l’oggettiva impossibilità
nel reperire alcune documentazioni inerenti delibere come pure
verbali di Consiglio comunale
senza tralasciare mancate risposte
a quesiti inerenti diverse questioni.
Lo stato delle cose ha costretto i
consiglieri a presentare mozioni
ed interpellanze, una delle poche
azioni consentite alla minoranza,
al fine di recepire risposte il più
esaustive possibili. Interpellanze
sono state presentate in merito al
servizio di trasporto ed asilo nido
al fine di conoscere quali siano state
le azioni individuate per ottenere
cifre notevolmente inferiori rispetto
agli anni passati; inoltre in merito
alla custodia e mantenimento dei
cani randagi per sapere il numero
di cani ospiti della struttura oggetto
di indagini e relativi costi; infine in
merito a quale sarà la procedura per
la futura gestione della pulizia ed il
mantenimento del palazzetto dello
sport (custode). Mozioni sono state
presentate per i seguenti punti: gestione campi da tennis con richiesta
di impegno da parte della Giunta
alla riscossione dei crediti pregressi
ed a rivalutare la convenzione per
evitare il ripetersi della situazione;
la richiesta di installare un contatore
di energia elettrica in zona stadio
al fine di dividere il consumo di
energia all’interno del campo sportivo dal consumo derivante dalla
a
Sobrietà e tradizione per la 77 festa dell'Uva
La Pro Loco di Cerreto d’Esi organizza dal 16 al 20 settembre la
tradizionale Festa dell’Uva che si svolge da 77 anni nel centro storico
comunale.
Come ogni anno, ed in particolare per questa edizione, l’obiettivo è
quello di organizzare la festa con iniziative e programmi innovativi
legati alle tradizioni che l’hanno resa famosa in tutto il centro Marche.
Le giornate più ricche di eventi e dibattiti saranno quelle del venerdì,
sabato e domenica come giornata conclusiva della festa. Nel programma
è previsto un incontro-dibattito sull’ ”AgriCultura” per la mattinata di
domenica presso il teatro Casanova (vedi articolo sopra).
L’obiettivo della Pro Loco è quello di riuscire ad affiancare ai vari
eventi ludici e ai vari spettacoli musicali per i giovani, temi legati alla
cultura del vino, all’arte locale, all’educazione ambientale e alimentare,
far conoscere attraverso laboratori per bambini e non, le varie tecniche
tradizionali di produzione ma soprattutto, il piacere di degustare il vino
e saperlo accostare ai nostri prodotti tipici locali.
La Festa deve ritornare ad essere un luogo di incontro e divertimento
per tutte le categorie della società: dai giovani ai bambini con le loro
famiglie, agli anziani che vedranno nella nostra festa la loro festa di
un tempo.
Questi sono gli obiettivi del direttivo della Pro Loco per la 77° edizione della Festa dell’Uva di Cerreto d’Esi: innovazione e tradizione nel
rispetto del concetto di “sobrietà” come continuità di un passato da non
dimenticare in quanto lezione di vita e di “Sobri-Età” come atteggiamento corretto nel segno della cultura e dell’educazione.
Gian Marco Lodovici
maginare che le rimostranze e gli
scioperi continueranno. Il vertice
istituzionale dovrà facilitare un
percorso condiviso: le premesse
sembrano esserci. Si attendono
ulteriori sviluppi legati all’applicazione degli ammortizzatori sociali
che potrebbero essere una soluzione
in grado di far tirare una boccata
d’ossigeno ai lavoratori.
CambiaMenti:
le richieste toccano
anche la sorte
della Best
pubblica illuminazione circostante;
la messa a norma ed il ripristino dei
giochi presso i giardini pubblici
oltre ad installazione di telecamere
ed alla chiusura in orari notturni
al fine di fermare o quantomeno
diminuire drasticamente i continui
atti di vandalismo segnalati a più
riprese da numerosi cittadini.
Attenzione è stata poi posta, al
momento attraverso un articolo
con reportage fotografico sul sito,
dal capogruppo David Grillini sullo
stato fatiscente in cui versano molti
marciapiedi in zone nevralgiche
della cittadina: buche e ricrescita
della vegetazione che rendono
pericolosa anche una semplice
camminata: un problema posto
già alcuni anni fa da esponenti
dell’allora minoranza che ora
siedono in maggioranza a riprova
della gravità della situazione perdurante nel tempo. In ultimo le due
minoranze, CambiaMenti e Partito
Comunista dei Lavoratori, si sono
unite al fianco dei lavoratori dello
stabilimento Best di Cerreto d’Esi
per avviare tutte le azioni attuabili
a termine di legge per scongiurare il
paventato licenziamento di 55 lavoratori (su 200, oltre un quarto delle
maestranze) che, dopo la riduzione
di 110 unità avvenuto meno di due
anni fa, lascerebbe supporre uno
smantellamento costante mirato
alla chiusura del sito almeno nella
parte produttiva. Azioni saranno
portate avanti congiuntamente dalle
due minoranze al fine di richiamare
l’attenzione su questa drammatica
fase, essendo venuto meno, anche
a detta delle rappresentanze Rsu
intervenute all’incontro, qualunque
tipo di sostegno o presa di posizione da parte dei rappresentanti del
Comune, tra le cui fila figura anche
un dipendente dello stabilimento in
questione.
Gruppo Consiliare CambiaMenti
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L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Don Aldo Buonaiuto
>CHIESA
Intervista
a don Aldo Buonaiuto
che ha ricevuto
il mandato di esorcista
dal Vescovo Vecerrica
Una prova contro Satana
di CARLO CAMMORANESI
H
a ricevuto il mandato di
esorcista dal nostro Vescovo mons. Vecerrica.
Un incarico delicato e
complesso, che si aggiunge a quello
in prima fila nella Comunità Papa
Giovanni XXIII fondata da don
Oreste Benzi.
Una vita spesa al fianco degli
ultimi, degli emarginati, dei più
deboli. E forse in questo incarico
c’è proprio l’essenza stessa della
vicinanza a chi non ha forze sufficienti per affrontare una prova
terribile come il confronto con
satana. Stiamo parlando di don
Aldo Buonaiuto, al quale abbiamo
voluto fare alcune domande.
Don Aldo, un nuovo esorcista per
questa diocesi. Ci può spiegare
il motivo per cui il Vescovo l’ha
nominata?
“In realtà la ‘novità’ è relativa,
perché comunque da molti anni attraverso il mio impegno nell’associazione Giovanni XXIII, occupandomi di persone vittime delle sette
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
e del problema dell’occultismo, mi
sono imbattuto anche con persone
profondamente turbate dal mondo
delle vessazioni, possessioni, ecc.
Sono due realtà che si incontrano,
quella dell’occultismo e quella
delle interferenze del maligno.
Quindi, con il mandato del Vescovo
ad actum (volta per volta) erano
già diversi anni che mi occupavo
di accompagnare alcuni casi particolari. L’incarico diocesano però
mi fornisce la possibilità di svolgere questo servizio partendo dai
bisogni della diocesi e ringrazio il
Vescovo per la sua sensibilità umana e pastorale. Le richieste infatti
sono in aumento, così come è stato
evidenziato nell’ultimo convegno
nazionale degli esorcisti appena
concluso a Sacrofano (Roma), dove
tra l’altro sono stato invitato a dare
una lezione sul tema.
Chi è e che cosa fa un esorcista?
Innanzitutto può essere soltanto
un sacerdote, che ha il mandato
ufficiale del proprio Vescovo, e che
segue con scrupolosità il rituale
della Chiesa cattolica, senza inven-
tarsi nulla. L’esorcista quindi non
può essere un laico, e neanche un
sacerdote che non abbia il preciso
mandato.
Per praticare deve attenersi rigorosamente alle norme descritte dalla
Chiesa e seguire il rito degli esorcismi. Questi non si improvvisano e
non rappresentano un atto magico,
bensì un atto celebrativo che si
vive nella fede. Coloro che nella
disperazione corrono ovunque,
chiedendo l’esorcismo a chiunque,
sbagliano e rischiano…”
Qual è il motivo per cui si fanno
gli esorcismi?
“Si fanno quando ci sono fenomeni
che vanno oltre la spiegazione razionale, oltre il disturbo di natura
medica, quando la persona non riesce a trovare una risposta razionale
alla sofferenza che sta vivendo. In
questi casi, chi ha ricevuto il dono
della fede allora può rivolgersi
all’esorcista”.
Quando può farlo?
“Quando in un determinato luogo o
in alcune cose si sente un disturbo
interiore profondo dovuto a una
Domenica 20 settembre
al Vangelo secondo Marco (Mc 9, 30-37)
Una Parola per tutti
Nel predire il tradimento di Giuda, la condanna a morte e la risurrezione, Gesù non viene compreso dai discepoli che si aspettano
un Messia glorioso e trionfante nella lotta di liberazione dal dominio romano. Gli apostoli tacciono perché hanno paura di chiedere,
capire e accettare una verità così scottante, una fine ignominiosa come la crocifissione. L’uomo è sempre lo stesso: dinanzi al
pericolo di perdere qualcosa di importante si premunisce, si difende e al contempo cerca di sopravvivere e sperare.
La via del calvario, del sacrificio e della rinuncia fa sempre paura. Il Figlio di Dio ha scelto liberamente la condizione degli ultimi,
dei prigionieri, dei più deboli, per raggiungere il cuore dell’uomo di qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo. Dopo le tenebre c’è la
luce; dopo il dolore la gioia; dopo la crisi la pace. Gesù ammaestra i suoi Dodici attraverso l’immagine di un bambino che indica
umiltà, semplicità, debolezza, accoglienza. Chi si farà servo di tutti sarà il primo, il più grande, cioè il più autorevole e saggio e
quindi il più credibile.
Come la possiamo vivere
- In Cristo siamo chiamati a seguire il percorso dell’espiazione, facendo ricadere su di noi la cattiveria umana. Inoltre abbiamo la
possibilità di donare amore a quanti ci odiano, perdono a coloro che ci offendono, tenerezza a quelli che ci trattano male.
- I cristiani, sebbene restino spaventati e ammutoliti come i discepoli dinanzi alla realtà della croce, hanno la grazia di trasmettere
la speranza che proclama la vittoria del Salvatore sul peccato e la morte.
- Quando siamo troppo lamentosi e pessimisti tradiamo la nostra vocazione. Quando non siamo umili e semplici ci incamminiamo
sulle false strade del demonio. Quando viviamo di egoismo non siamo capaci di riconoscere negli altri il volto di Dio.
- Essere nella verità e servire la giustizia significa liberarsi dall’orgoglio e modificarsi, nella consapevolezza che il mondo si trasforma
nella misura in cui cambia ognuno di noi.
- Confessiamoci più spesso, almeno una volta al mese, provando la gioia dell’abbraccio di Dio che mai smette di scommettere
su ogni uomo.
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presenza, e questo si chiama infestazione; oppure se il disturbo va e
viene sulla persona, allora si parla
di vessazione diabolica; quando
invece il tormento è continuo e incontrollato, sentendo una presenza
viva allora si tratta di ossessione
o possessione; infine quando una
persona cerca l’intervento del
diavolo, si vota al demonio - per
il raggiungimento di un obiettivo
- anche con quello che viene definito patto di sangue, si definisce
soggezione diabolica”.
Come si fa a contattare un esorcista?
Attraverso la Curia vescovile, che
dà a chi lo richiede il nome del
sacerdote da chiamare. Nella nostra
diocesi di Fabriano siamo in tre: io,
don Lorenzo Paglioni e don Gino
Pierosara.
Quali sono gli effetti della presenza degli spiriti maligni?
“Esistono diversi modi per fare del
male, basta guardare a tutto ciò che
accade nel mondo, alle continue
divisioni che innescano conflitti,
disperazione e morte. Più nello
Don Alberto
entra...
a S.Pietro
specifico, attraverso la possessione
diabolica, satana o un altro spirito
immondo entra in una persona e la
trasforma, facendola parlare e operare a suo piacimento. La vittima
pur rimanendo con se stessa, sente
nell’intimo un altro essere. Che alla
presenza dell’esorcista si svela”.
Perché il fenomeno dell’occultismo continua a crescere,
conquistando ampi settori della
cinematografia e persino del
mondo dei cartoni animati, tanto
caro ai bambini?
“Diminuendo la fede si riduce la
pratica religiosa, quindi la convinzione profonda, e si ricorre ai
palliativi. Gli operatori dell’occulto
aumentano sempre di più perché
in un vuoto assoluto di valori,
crescono le richieste di persone
che vogliono fare il male o che
desiderano essere liberate dalle
avversità. Senza considerare che il
demonio predilige i giovani perché
sono meno strutturati, non hanno
timore, prendono tutto come un
gioco. Che tale invece non è, e ne
vengono soggiogati”.
Grande festa a Sassoferrato nella parrocchia di S. Pietro sabato 19 settembre
alle ore 16 con l’ingresso del nuovo
parroco don Alberto Castellani che
prende il posto di don Pietro Fedeli,
figura storica del nostro clero.
di preghiera di S.
Per Padre Pio Gruppo
Padre Pio presso il Santua-
rio della Madonna del Buon
Gesù mercoledì 23 settembre alle ore 8.30 S. Rosario,
seguito alle ore 9 dalla S. Messa in onore di S. Padre Pio.
Tutti sono invitati a partecipare al sacro rito.
Commissione Diocesana di Pastorale
Familiare: a Roma per il Sinodo
Il Papa ci invita per il 3 ottobre in piazza San Pietro per pregare in vista
del Sinodo sulla famiglia (che inizierà il 4 ottobre). Dalla nostra diocesi
sabato 3 partirà un pullman con i seguenti orari: da Matelica alle ore
10.30, da Fabriano alle ore 11. Lungo il viaggio di andata ci sarà una
sosta per il pranzo e si arriverà a Roma alle 16. La preghiera in piazza S.
Pietro sarà dalle 18 alle 19.30. Rientro previsto per le 23 circa. Costo del
biglietto 10 euro a persona. Info: don Alberto Castellani: 339 5942414.
16/09/15 10.27
21
>CHIESA<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
In marcia verso Firenze
Incontro a Loreto con i delegati al Convegno di novembre
di SAURO BRANDONI
G
li 87 rappresentanti delle
13 diocesi delle Marche
delegati a partecipare al
5° Convegno nazionale
ecclesiale di Firenze 2015 (9-13
novembre) torneranno a riunirsi a
Loreto presso la sede del Centro
per la Pastorale giovanile “Giovanni
Paolo II” dopo il primo incontro
tenutosi a Colle Ameno di Ancona
il 20 giugno scorso. All’assemblea
parteciperanno anche i membri del
Servizio per l’attuazione del 2°
Convegno ecclesiale Marchigiano
(SeRAC), della Commissione regionale per il laicato, della Consulta
regionale di Associazioni e movimenti e dell’Ufficio Regionale per
la Famiglia.
Come ha spiegato il Vescovo di
Camerino-San Severino mons.
Francesco Giovanni Brugnaro, incaricato dalla Conferenza Episcopale
Marchigiana di coordinare il percorso partecipativo verso Firenze,
si tratta, in questo secondo appuntamento, di preparare la presenza e il
contributo dei cattolici marchigiani
all’impegnativo tema al centro del
grande evento: “In Gesù Cristo il
nuovo umanesimo”. Da molti luoghi
delle 13 diocesi della regione sono
già stati inviati, come richiesto dal
comitato preparatorio, materiali
che descrivono concrete esperienze
di azioni e iniziative di umanesimo
cristiano intraprese dalle Chiese
locali nelle proprie comunità per
curare le ferite prodotte da una
società immersa in una globalizzazione sempre più indifferente ai
bisogni degli uomini e delle donne
del nostro tempo. Gesù – ha inoltre
sottolineato il Vescovo - è venuto
per lottare in favore dell’uomo, per
umanizzarlo restituendogli autentica libertà.
Il confronto è articolato in gruppi
di lavoro secondo le cinque vie
di umanizzazione identificate in
cinque verbi: uscire, annunciare,
abitare, educare, trasfigurare. La
scelta di premettere ad ogni verbo
uno specifico brano biblico aiuterà
lo sforzo di comprensione per un
nuovo umanesimo. Dobbiamo esaminare Gesù Cristo come Salvatore
che ha qualcosa da dire a tutti. Per
questo è importante avvicinare e
coinvolgere i mondi esterni alla
Chiesa nella speranza che ritornino
a fare riferimento a Cristo.
Sia i Consigli Pastorali che gli stessi
delegati che hanno affrontato i temi
Festa per il 25esimo
con le suore Clarisse
Giovedì 10 settembre nella chiesa di Santa Caterina a Fabriano si è celebriamo il 25° di Consacrazione religiosa di sr Sophy e di sr Nancy delle
suore Francescane Clarisse, presenti qui nel ricovero di anziani “Vittorio
Emanuele II”, adiacente alla chiesa. Erano presenti le consorelle delle altre
comunità di Cerreto e Matelica. È significativo che questa celebrazione del
25 di professione religiosa abbia preceduto l’ordinazione presbiterale di don
Marco Strona. L’evento mostra prima di tutto la ricchezza spirituale della
Diocesi di Fabriano - Matelica, e ci appare, questa ricorrenza di giubilei
di giovani consacrate, come un augurio e una garanzia di preghiera per un
serio cammino spirituale della diocesi, di un sicuro e gioioso impegno di
fedeltà al servizio del Signore nella sua Chiesa. Di buon auspicio anche per
il giovane presbitero don Marco. Le sorelle hanno concluso la celebrazione
del loro 25° di professione con un ringraziamento prima di tutto al Signore
per il dono della vocazione, per averle fatte partecipi del suo speciale amore
e averle unite a Lui in una totale consacrazione. Suo è anche il dono di
aver perseverato nel suo amore. Hanno ringraziato le sorelle della Congregazione e tutti coloro che le hanno aiutate nel loro cammino di sequela
Christi nello spirito di San Francesco e di Santa Chiara. In ultimo hanno
ringraziato tutti i convenuti alla Celebrazione: il Vescovo che ha presieduto
l’Eucaristia, i concelebranti, le sorelle, il coro Santa Cecilia, tutti colori
che hanno organizzato questa festa e l’hanno reso bella e gioiosa con la
loro presenza. Grazie!
Sr Piera Moretti pd, delegata Usmi diocesana
Firenze, città che ospita il Convegno Nazionale 2015 della Cei
in vista di Firenze hanno potuto
giovarsi, oltre che della Traccia
predisposta dal comitato preparatorio nazionale anche dell’esperienza
biennale vissuta con il 2° Convegno
ecclesiale marchigiano di Loreto
(novembre 2013) e il successivo
post convegno che ha approfondito
i risultati scaturiti dal primo evento
alla luce dell’Evangelii Gaudium. I
13 Vescovi delle Marche hanno poi
inviato a tutti i cristiani della regione
un primo messaggio nell’occasione
del Natale 2014 e successivamente
(giugno 2015) una lettera pastorale
ai Consigli diocesani e parrocchiali
sulla Famiglia “cuore” della evangelizzazione.
Nella prima riunione dei delegati
a Colle Ameno di Ancona si è
sviluppato un impegnativo e approfondito confronto nei cinque gruppi
di lavoro sintetizzato in altrettanti
documenti che costituiranno la base
di discussione del 26 settembre a
Loreto.
Riflessioni e suggerimenti su come
interpretare le cinque vie di Firenze
sono giunti dal segretario generale
della Cei mons. Nunzio Galantino,
intervistato da Avvenire per fare
il punto sulla preparazione del
Convegno di Firenze. Sono cinque
percorsi – ha affermato il presule –
attraverso i quali la Chiesa italiana
può prendere tutto ciò che viene
dall’EG e farlo diventare vita. Una
Chiesa che esce inizia a pensare che
non esiste solo il proprio pulpito, ma
anche quello della strada.
A Santa Caterina
per non dimenticare
Giubileo di professione religiosa per scongiurare la definizione: Fabriano una città che dimentica. Un ringraziamento a Venanzio Governatori,
personaggio di spicco e qualità, oggi impegnato con tanta passione e
altrettanto successo nella conduzione della realtà di Santa Caterina,
che ci ha permesso di ricostruire questa pagina di cronaca, storia e
spiritualità degnamente celebrata giovedì 10 settembre alle ore 12 con
la Messa solenne presieduta dal Vescovo Giancarlo Vecerrica presso
la chiesa di Santa Caterina, presente il baritono Ferruccio Finetti ed
il Coro di Santa Cecilia. “Le Suore della Carità di Santa Giovanna
Antida Thouret” sono parole di Governatori “nonostante il mutare
dei tempi, l’ostilità di governi anticlericali, l’avvicendarsi di molte
persone al comando della politica locale oltre ai molteplici fenomeni
di emigrazione, povertà, guerre e miserie, tanto hanno dato alla nostra comunità per il loro impegno nell’insegnamento, nella sanità e
nell’assistenza agli anziani. Hanno insegnato per oltre un secolo nelle
scuole d’Infanzia, Elementare, Media e Magistrale presso l’Istituto
Sant’Antonio, contribuendo alla formazione umana, sociale, culturale
e religiosa di intere generazioni di studenti fabrianesi e non solo, ma
sono state anche infermiere ed assistenti di sala nonché econome
e cuoche presso il locale ospedale “Profili”. Nel giugno del 2012
– sottolinea - con il rientro alla Casa madre di suor Alodia e suor
Zeffirina, dopo quasi 105 anni di permanenza in città, le suore della
Carità hanno ultimato il prezioso impegno di assistenza nella struttura
per anziani di Santa Caterina”. All’interessante ed importante notazione su un passaggio religioso e sociale al tempo stesso di Fabriano,
Governatori unisce un appuntamento pensato “per non dimenticare,
Suor Sophia Alphonsa missionaria appartenente alla Congregazione
delle francescane clarisse festeggia 25 anni di consacrazione religiosa
(1990-2015) e Suor Nancy". Per santificare il Giubileo si è ispirata
ad una frase tratta dal testamento di Santa Chiara: “…voglio restare
fedele a quel che il Signore ci ha detto di compiere, a quello che Lui
stesso ha fatto e continua a fare nelle testimonianze di quanti seguono
il Vangelo…”.
Daniele Gattucci
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ INCONTRO DELLA ZONA PASTORALE DI COLLAMATO-ARGIGNANO: venerdì 18
settembre alle ore 11 in Episcopio.
~ INIZIO DEL CAMMINO DIOCESANO DI FORMAZIONE AL DIACONATO PERMANENTE:
sabato 19 settembre alle ore 16 presso i locali di Santa Maria in Matelica.
~ DON ALBERTO CASTELLANI FA IL SUO INGRESSO NELLA PARROCCHIA DI SAN
PIETRO: sabato 19 settembre alle ore 16, con la concelebrazione eucaristica presieduta
dal Vescovo.
21 chiesa.indd 2
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio
- S. Giuseppe Lavoratore
- Sacra Famiglia
- M.della Misericordia
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
- Oratorio S. Giovanni Bosco
FESTIVE DEL SABATO
ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio
- S. Giuseppe Lavoratore
- Collegiglioni
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- S. Nicolò Centro Com.
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 19.00: - Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 18.15:
ore 18.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- S. Maria in Campo
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- Moscano
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- Ss. Biagio e Romualdo
- S. Giuseppe Lavoratore
- M.della Misericordia
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
- Regina Pacis
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa - Regina Pacis
16/09/15 10.25
22
>DEFUNTI<
RICORDO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
RICORDO
ANNUNCIO
Domenica 13 settembre, a 33 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
SIMONE CAVALIERI
Lo comunicano i genitori Roberta
Pellicciari e Marcello, Gianna, le zie
Maria, Maddalena, Laura, lo zio Renato, i cugini, i parenti tutti.
Marchigiano
OTTAVARIO
FERMO 3/11/1990
EDENE BERNABUCCI
ved. FIORANELLI
FABRIANO 17/07/2015
Cara zia Edene, questo incontro e
questa festa dedicati a te vogliono
testimoniare tutta la gratitudine
che proviamo nei tuoi riguardi e
tutto il bene che sentiamo di volerti incondizionatamente, per tutto
quello che hai donato alla nostra
vita.
Eri una ragazzina, quando sei arrivata a Montelparo, da noi; le tue
coetanee sicuramente giocavano
ancora e a te, invece, si chiedeva di
aiutare dei bambini a crescere, di
prenderti cura di noi, di farci, in un
certo senso, da madre.
Eri la più giovane delle zie e i figli di
tuo fratello maggiore erano una nidiata che avrebbe intimorito la più
esperta delle “tate” ma tu possedevi una innata capacità, un istinto sicuro sviluppato nella tua famiglia, a
contatto con tanti fratelli e sorelle,
un naturale equilibrio, una grande
disponibilità e, senza dubbio, una
forte carica d'amore.
Strano destino il tuo, così giovane
e già, in qualche modo, assolvevi il
compito di una madre, con coscienza e senso di responsabilità.
Il tuo destino è stato quello di crescere figli, prima quelli di tuo fratello, poi i tuoi Sandro e Annarella, poi
Paoletto, il figlio di tua figlia; quando avresti dovuto essere solo nonna, eri chiamata ancora una volta a
vivere una dolorosa maternità, e a
fare di nuovo da “madre”.
La vita ti ha assegnato un compito
arduo e tu lo hai vissuto fino in fondo, con la fermezza e la determinazione che ti si richiedevano, con
dolore e infinito amore.
Oggi siamo qui, tutti insieme, per
dirti grazie, dal profondo del cuore,
perché abbiamo avuto, grazie a te,
due madri, e come non reputarsi
bambini fortunati, quando si ha il
privilegio di attingere a due fonti
così diverse, ma altrettanto ricche
di amore materno?
E non si tratta per noi di semplice gratitudine, ma di qualcosa di
più profondo, del legame che ha
sempre strettamente unito le nostre famiglie, del concatenarsi delle
nostre alle vostre vite, i dolori e le
gioie, i momenti sereni e quelli angosciosi, la morte e la vita.
Ti vogliamo bene.
Renata, Adriano, Anna Maria,
Graziella, Lauretta, Alfredo
e Vincenzo e Ginevra
ANNUNCIO
Venerdì 11 settembre, a 82 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
SERGIO BOLZONETTI
Lo comunicano il figlio Riccardo, i
nipoti, i cognati, le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Domenica 13 settembre, a 74 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ANACLETO NINNO
Lo comunicano la sorella Maria, i
nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
RINGRAZIAMENTO
RINGRAZIAMENTO
Desideriamo porgere i nostri più
sentiti ringraziamenti a tutto il personale medico ed infermieristico
del reparto di oncologia dell’A.D.O.
del nostro Ospedale, per le cure e
l’assistenza professionale e soprattutto umana, dimostrata nel corso
della malattia della nostra amatissima mamma
DANILA
Con stima i figli
Lanfranco Pedica
e Sergio Pedica
CHIESA di S. NICOLO'
Centro Comunitario
Martedì 15 settembre
è ricorso il 1° anniversario
della scomparsa dell'amata
ADA DONNA
DEL FRATE
S.Messa sabato 19 settembre alle
ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
"Per un'amica indimenticabile"
CHIESA di S. MARIA MADDALENA
Domenica 27 settembre
ricorre il 9° anniversario
della scomparsa dell'amato
MARIO ZANNELLI
I familiari lo ricordano con affetto.
Nella S.Messa di venerdì 25 settembre alle ore 18.30 saranno ricordati anche la figlia BRUNELLA e
il genero SERGIO. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
In occasione
del tuo 41° compleanno,
il babbo, la mamma, Barbara, la
nonna e tutti coloro che ti hanno
sempre nel cuore vogliono ricordarti nella S.Messa che verrà celebrata lunedì 21 settembre alle ore
18.30 nella chiesa di Marischio. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
Lunedì 7 settembre,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ANGELO STOPPONI
Lo comunicano la moglie Iris, i figli
Roberto, Cinzia e Stefano ed i familliari tutti.
Santarelli
Venerdì 18 settembre
ricorre il 10° anniversario
dalla scomparsa dell'amato
ANGELO BERIONNI
I suoi cari lo ricordano con affetto.
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S. NICOLO'
Mercoledì 23 settembre
alle ore 18.30 si ricorderà
ELISABETTA PRADARELLI
Si ringraziano quanti si uniranno
alle preghiere.
TRIGESIMO
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
CHIESA della SACRA FAMIGLIA
Sabato 19 settembre
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
ELISIO ROMAGNOLI
Tutti i suoi cari lo ricorderanno nella
S.Messa che sarà celebrata alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
Nella ricorrenza
del 6° anniversario
dalla scomparsa dell'amato
SESTILIO CAPORALI
La moglie, la figlia, Franco, l'amata nipote Maggie lo ricordano con
affetto.
"Ciao babbo, il tuo ricordo di uomo
semplice ed onesto rimanga vivo
nel rimpianto della famiglia e di
quanti ti conobbero. Forse il destino ti ha tolto troppo presto da noi,
ma non ti toglierà mai dalla nostra
memoria e dal nostro cuore".
Tua figlia Luciana
ANNUNCIO
La mamma Iva
Iva,
il marito Ludovico,
la figlia Claudia unitamente
a tutti i parenti ringraziano
per la grande dimostrazione
di affetto tributata
per la scomparsa della cara
ENZA POETA in MARCELLI
Martedì 15 settembre, a 90 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
DUILIO SASSI
Lo comunicano la moglie Elisa
Mattioni, il figlio Alberto, la sorella Margherita, il cognato, i nipoti, i
parenti tutti.
Marchigiano
RINGRAZIAMENTO
RINGRAZIAMENTO
RINGRAZIAMENTO
La famiglia Lenci
ringrazia
quanti si sono uniti al lutto
per la scomparsa del caro
Lanfranco e Sergio Pedica
con tutti i famigliari ringraziano
di cuore quanti hanno dimostrato
l’affetto per la scomparsa
della loro cara
DANILA CARLUCCI
MARIO
Lunedì 21 settembre alle ore 18.30
presso la chiesa del Sacro Cuore
verrà celebrata una S. Messa in occasione dell'ottavario della scomparsa del caro
SIMONE CAVALIERI
I genitori Marcello e Roberta, gli zii,
i cugini e gli amici lo ricordano con
affetto. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
Domenica 20 settembre
ricorre il trigesimo
dalla scomparsa dell'amato
SANDRO QUARESIMA
La famiglia lo ricorda con profondo
amore, celebrando una S. Messa in
suffragio, giovedì 24 settembre alle
ore 17.30 nella chiesa "Madonna
delle Grazie" ad Attiggio. Si ringrazia quanti vorranno partecipare.
Santarelli
RINGRAZIAMENTO
La famiglia Giordani
commossa per la grande
partecipazione di affetto
ricevuta per la perdita del caro
MARINO
ringrazia quanti, in vari modi,
si sono uniti al dolore
Marchigiano
22 defunti.indd 2
Semplice, essenziale, vera. Sei
entrata nella nostra vita che eravamo dei bambini e hai continuato
a rimanerci accanto, anche quando
siamo cresciuti e la tua vita ti ha
portato lontano. Ci siamo alimentati delle tue storie, che ci regalavano
una parte dell'infanzia e dell'adolescenza dei nostri genitori, che
ci facevano conoscere l'anima di
un paese legato alla natura e alle
stagioni, povero di cose ma ricco
di sentimenti. Tu mostravi curiosità verso tutto ciò che ti circondava, avevi il gusto delle scoperte e
ci proponevi un mondo sereno e
vero, coltivando in noi lo stupore
verso la vita. Eri la nostra memoria storica. Chi ci donerà adesso
l'incanto di un tempo che non c'è
più e che tu riuscivi a ricreare con
infinito amore? Hai sempre avuto
forte il senso della famiglia e degli affetti ed eri capace di guidare
una casa, riempiendola di calore, di
allegria, di profumi. Sapevi fare di
tutto, come la maggior parte delle
donne della tua generazione, e dalle tue mani, sempre in movimento,
nascevano miracoli di semplicità e
di bellezza, che ci lasciavano pieni
di meraviglia. In cucina prendevi
qualche pomodorino, due foglie di
basilico, uno spicchio d'aglio e la
stanza si riempiva di un profumo
magico, ineguagliabile. E che dire
del sapore della frittata verde di Pasqua? Non è pura magia usare erbe
che la natura regala e trasformarle
in poesia? La tua lunga vita è stata
per noi un esempio costante per il
coraggio, la tenacia, la capacità di
reagire alla situazioni più difficili,
un'esortazione continua all'attenzione verso gli altri, ad essere generosi, ad agire con il cuore. Fedele
ai tuoi principi e ai tuoi valori, ci
hai insegnato ad amare le piccole cose, sapendo che sono quelle
vere, dove si annida l'essenza della vita. I tuoi giudizi erano talvolta
taglienti e duri, ma sempre giusti,
più spesso acuti e ironici, con il
disincanto e la consapevolezza di
chi conosce la natura umana e ha
comprensione per le sue debolezze
e i suoi limiti. A momenti un velo
di malinconia si stendeva sul tuo
viso e le prove che la vita non ti ha
risparmiato toglievano luce ai tuoi
occhi. Ma avevi fatto tua la saggezza degli antichi e accoglievi il dolore dentro di te come ineliminabile
condizione umana, trasformandolo
in sentimento e valore, in profonda
umanità. Per tutto questo ti abbiamo voluto bene e ti vogliamo bene.
Per sempre.
Renata, Anna Maria e Graziella
SANDRO CARNEVALI
La famiglia Lasconi
ringrazia sentitamente quanti
si sono uniti al lutto
per la scomparsa della cara
DINA PRIORETTI
Marchigiano
CHIESA di S. GIUSTINO
Collamato
Giovedì 17 settembre
ricorre il 16° anniversario
dalla scomparsa dell'amata
ESTER PROCACCINI
in CAPPELLETTI
I figli ed i parenti la ricordano con
affetto. S.Messa giovedì 17 settembre alle ore 18. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
Pino Puglisi
22 anni dopo
Ventidue anni
dopo la sua
uccisione per
mano della mafia, don Pino
Puglisi, martire
e oggi - per la
Chiesa - beato, parla ancora ai
giovani. Ai suoi giovani, quelli di
una Palermo ostaggio della malavita, e a tutti coloro che vogliono
riscattarsi dal malaffare e costruire un futuro diverso. Proprio alla
vigilia dell’anniversario del martirio di don Puglisi, il 14 settembre
il quartiere palermitano della Zisa
è stato teatro di una maxi operazione antidroga dei carabinieri
per sgominare un’organizzazione
dedita alla produzione e al traffico degli stupefacenti: arrestati lo
scorso anno gli uomini, sarebbero
state le mogli a prendere le redini
dello spaccio. Ma ciò che colpisce,
vedendo le immagini girate dai carabinieri nel corso della lunga indagine, è quell’umanità disperata alla
ricerca della “dose”, come pure gli
spacciatori, criminali e venditori di
morte, ma cresciuti in un tessuto
sociale dove è facile, troppo facile
finire dalla parte sbagliata.
CHIESA di S. VENANZIO
Domenica 20 settembre
ricorre il trigesimo
dalla scomparsa dell'amata
NOVILIA BRUFFA
ved. BIZZARRI
Le figlie, il genero, le nipoti ed i
parenti la ricordano con affetto.
S.Messa domenica 20 settembre
alle ore 16.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
"Mamma, ci manchi tanto"
ANNIVERSARIO
Lunedì 21 settembre
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa della cara
MILENA FAGGIONI
ved. SATOLLI
La famiglia la ricorda con profondo
affetto. Una S.Messa in suffragio
sarà celebrata lunedì 21 settembre
alle ore 18.30 presso la Chiesa di S.
Giuseppe Lavoratore. Si ringrazia
quanti si uniranno nella preghiera.
ANNUNCIO
Martedì 15 settembre, a 82 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ILDE PELATI ved. CECCONI
Lo comunicano la figlia Sandra con
Bruno, le amatissime nipoti Michela
con Vittorio, Martina con Simone,
Camilla, Susanna, il fratello Nazzareno, la cognata Elisa, i nipoti Ermenegildo e Gianna, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Giovedì 10 settembre,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ROSSANA VARINI
ved. GIOACCHINI
Lo comunicano le figlie, i nipoti, la
collaboratrice Gabriella ed i parenti
tutti.
Belardinelli
16/09/15 11.34
23
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Franco Cerri
al Marchese del Grillo
>CULTURA
Cerri, il maestro al Relais
Il famoso jazzista ospite al Marchese del Grillo per un concerto da favola
di SAVERIO SPADAVECCHIA
A
quasi 90 anni Franco
Cerri ha dato il via ad
una nuova avventura
discografica: lo scorso
venerdì al Relais Marchese del
Grillo è stato infatti presentato
il freschissimo album “1..2..3..
Quartet!”. Un lavoro tutto “made in
Marche” dagli studi di registrazione ai musicisti coinvolti in questo
ambizioso progetto. Dopo 70 anni
di carriera Franco Cerri non si ferma e rilancia la sua passione nata
nel 1942 ad appena 16 anni.
Maestro, tutto inizia con una
chitarra da 78 lire a 16 anni, cosa
ricorda e cosa ci può raccontare
di quel periodo?
“Ho sempre avuto la passione per
la musica, la sentivo dentro, pur
non avendo mai posseduto strumenti o radio. Ero affascinato dal
suono della chitarra e dopo varie
insistenze mio padre me ne regalò
una, spronandomi nell’utilizzarla al
meglio delle mie possibilità. C’era
ancora la guerra a quei tempo e non
avevamo soldi, ed ho studiato da
solo fino all’incontro con Giampiero Boneschi - che in seguito
diventerà un celebrato pianista
- che mi aiutò a comprendere le
potenzialità dello strumento. Tutto cambiò quando
incontrai Gorni Kramer, che apprezzò
il mio stile e dopo
qualche tempo mi
fece entrare nella
sua band. Del primo
incontro ricordo che
dove stavo suonando girava voce che
prima o poi sarebbe
arrivato Kramer ad
ascoltare i musicisti.
Ovviamente non potevo credere ad una
voce del genere e
non me ne curai più
23 cultura.indd 2
di tanto, ma quando arrivò rimasi
di stucco. Quando poi iniziai a
suonare con lui in quell’occasione
ricordo che suonammo per ore,
e a fine concerto mi fece i complimenti. Ricordo che raccontai
a mio padre del primo incontro
con Kramer nel cuore della notte,
non mi credette e mi consigliò di
andare a letto! Dopo poco tempo
lo ritrovai, e mi propose di entrare
nella sua orchestra: un’occasione
unica, che mi lasciò di stucco ma
che non mi lasciai sfuggire! Con
Gorni siamo stati per molti anni
insieme, e questo mi ha indubbiamente aiutato nel formare il mio
essere musicista. Mi ha cambiato
la vita, ed era diventato per me una
seconda famiglia. Lui insieme a
Natalino Otto ed il quartetto Cetra.
Vivere con loro è stato un regalo ed
anche un modo per crescere come
artista e come persona”.
E dell’esperienza avuta con artisti del calibro di Chet Baker
e Django Reinhardt? Cosa le
hanno lasciato musicisti di quel
calibro a livello professionale ma
soprattutto a livello umano?
“Ho avuto la fortuna di suonare e
conoscere molti grandissimi artisti.
Ho suonato il basso nella band di
Chet Baker per tre anni. Conservo molti stupendi ricordi di quei
periodi e mi ritengo fortunato per
le occasioni che mi sono capitate.
Sono riuscito a farmi apprezzare
per la mia musica ed al tempo
stesso sono riuscito a vivere di
musica. Ho avuto il piacere di aver
incontrato musicisti di primissimo
livello, i più grandi, con i quali ho
avuto la fortuna di aver condiviso
una parte di vita e palcoscenici.
Mi ritengo un uomo baciato dalla
fortuna, perché nella mia carriera
ho avuto il privilegio di suonare
con artisti splendidi incontrando le
persone giuste al momento giusto.
Quando mi sveglio nel cuore della
notte e non riesco più a dormire
a volte mi fermo a pensare: è in
quel momento che mi rendo conto
di aver suonato con artisti enormi
con molti dei quali son diventato
amico. Non sarò stato il musicista
migliore d’Italia, ma forse quello
più fortunato sì”.
Dopo 70 anni di carriera un
nuovo disco: che tipo di
emozione c’è quando
si entra in sala
di registrazione
con musicisti
giovani e preparati?
“E’ stata una
bellissima
esperienza lavorare con Stefano Coppari,
Mauro Cimarra e
Lorenzo Scipioni.
Con loro ho avuto la
fortuna di registrare il nuovo disco
ai Pink House studio di Monsano,
dove siamo stati seguiti e prodotti
da Francesco Sardella. Persone
preparate e dal grandissimo talento. Suonare
questa sera al Relais Marchese del
Grillo con questa formazione
non può che
riempiermi di
orgoglio, così
come mi riempie di orgoglio presentare
questo nuovo
disco. Mi sento
sostenuto dal loro
grande talento”.
Presentato il suo nuovo album
È stato un autentico trionfo il concerto fabrianese di Franco Cerri che, accolto all’interno del Relais Marchese del Grillo, ha presentato lo scorso venerdì il nuovo album “1..2..3..Quartet!”. Un disco “made in
Marche”: pensato, suonato, registrato interamente nella regione. Un concerto – evento, che ha abbinato
gastronomia e musica, affascinando i presenti arrivati da ogni parte della regione. Cerri (alla soglia dei
90 anni) ha incantato gli spettatori con la sua tecnica, facendo scivolare le dita sulla chitarra con agilità e
passione. Il jazzista italiano è stato accompagnato da tre talentuosi ed apprezzati musicisti marchigiani,
che lo hanno seguito anche durante le registrazioni del disco. Stefano Coppari, Mauro Cimarra e Lorenzo
Scipioni hanno supportato il Maestro dall’ideazione del progetto fino al debutto di venerdì sera. Un nuovo
inizio per Franco Cerri, che rilancia con questa nuova avventura musicale una carriera che ha sfondato i
70 anni. Un musicista gentiluomo, capace di emozionarsi per ogni applauso tributato
da un pubblico attento e competente. “Sono una persona fortunata prima che un bravo
musicista – ha dichiarato Cerri a fine concerto – ed è forse per questo che mi emoziono
ogni volta che mi esibisco”. Un autentico monumento della cultura italiana, come ha
osservato Mario D’Alesio del Relais Marchese del Grillo che ha ospitato la leggenda
jazz italiana: “Sono diversi anni che facciamo parte del mondo del jazz con una nostra
rassegna di concerti da accompagnare con la nostra ospitalità, i vini di nostra produzione e la passione culinaria di cui siamo capaci – afferma D’Alesio – E’ un sogno
aver avuto tra noi un big della musica come Franco Cerri. Grazie alle registrazioni del
nuovo disco con dei musicisti marchigiani e alla sua grande disponibilità siamo stati
testimoni venerdì scorso di un evento unico per la nostra città e per la nostra regione.
Un autentico onore per noi”. Cordiale anche il saluto del sindaco di Fabriano Giancarlo
Sagramola, che ha salutato il jazzista con affetto. Affetto tributato da tutto il pubblico
anche a fine concerto: tra autografi, foto e strette di mano ricambiate da Franco Cerri
sempre con un sorriso ed un ringraziamento sincero.
s.s.
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24
>CULTURA<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
La mia musica in 40 anni
Importante traguardo professionale per Andrea Poeta: il suo racconto
A
di ELISA PALLOTTA
ndrea Poeta, (nella foto) musicista e cantante locale,
ci parla della sua attività che raggiunge quest'anno
l'impegno di 40 anni. “Era il febbraio del 1975 e mi
sono imbattuto in un provino canoro. A settembre
cadde il momento in cui mi tuffai in un nuovo mondo, quello
della musica professionistica. Le lezioni di canto erano curate
da padre Giovanni Maria Catena e il solfeggio da padre Raffaele Preti. Per due volte a settimana eseguivamo prove generali
con Domenico Bartolucci, maestro del Coro della cappella
pontificia Sistina e accademico del coro di Santa Cecilia. Dal
coro nacque una straordinaria frequentazione che mi portò
a conoscere anche personalmente i tre papi. In questo lungo
periodo, dal 1975 al 1981, ho cantato come soprano primo
e solista e ho avuto l’onore di cantare per tanti personaggi
illustri di quel periodo, con l’immenso piacere di salutarli
di persona. Madre Teresa di Calcutta, Herbert Von Karajan,
Jimmy Carter, Giscard d'’Estaing, Aldo Moro, Sandro Pertini, Luciano Pavarotti, Riccardo Muti. Nel 1981, da Roma,
ormai invivibile, la mia famiglia ed io ci siamo trasferiti a
Fabriano perché mio padre era originario di Serradica”. Per
Poeta il passaggio da Roma a Fabriano non fu indolore, per
cui decise di approfondire lo studio della chitarra e del basso
elettrico. A settembre del 1981 iniziò a suonare l’organo nella
chiesa di San Nicolò e con Gianluca Bellucci Poeta fondò
il coro di San Nicolò. Poi iniziò a suonare con Sergio Giuli
alle chitarre e Marco Capalti alla batteria. Nacquero i Kings,
che con l’ingresso di Gabriele Brencio (chitarra) e a Renato
Baroni (batteria) diventarono gli Europa. Con Mario Salari
(chitarra) e Vittorio Carletti (batteria), iniziò la prima line-
up degli Skyline. Dopo aver dato vita agli Skyline, Andrea
Poeta ha suonato in tutto il centro Italia, vincendo moltissimi
concorsi musicali, esibendosi ben tre volte al Barfly, il tempio
della musica delle Marche, al palasport di Fabriano, al Teatro
Gentile, in piazza del Comune di Fabriano. “Con gli Skyline
dal 1983 al 2009 ho condiviso ben ventisei anni di attività
musicale conoscendo grandi professionisti, i quali ringrazio
davvero di cuore. Sarebbe bello chiamare tutti questi artisti
e fare un unico concerto a Fabriano. Ci sarebbe da suonare
almeno venti ore di fila, una Woodstok di stelle della musica.
Mi sono esibito in molti music-club di Roma interpretando
alcuni pezzi di Alex Baroni. Ho vinto, come cantante soli-
sta, un concorso a Perugia indetto da Radio Max. Durante
molti concerti tenuti in Umbria, Toscana, Lazio e Marche,
e intense prove registrate in Umbria, ho conosciuto la nota
cantante classica folignate Annalisa Grauso, con la quale
mi sono esibito tenendo anche un concerto per corali nella
cattedrale di Foligno, riscuotendo un enorme successo. Ho
cantato pezzi di Andrea Bocelli e sempre con lei ho inciso
moltissimi demo-cd”. Continua Andrea Poeta: “Dopo la morte
di mio padre, avvenuta nel 2011, molti pezzi e molte canzoni
non riescono più ad uscire né dalle mie corde vocali, né dalle
mie mani perché mi recano profonda sofferenza, quindi cerco
sempre di evitarne l’esecuzione. Nel 2011 sono stato nominato
dal Presidente Giorgio Napolitano cavaliere al merito della
Repubblica. Come passione binaria alla musica, ho avuto
sempre un altro dono ereditato da mia madre, quello di saper
disegnare. Mi piace molto fare volti, primi piani delle persone,
rigorosamente in bianco e nero a carboncino o a china o con
tecnica mista. I miei disegni li hanno in molti, anche persone famose”. Ciò che sta riscuotendo un grande successo di
letture è il blog del Borghigiano, che racchiude tutte le news
di cronaca delle Marche. Il blog nato a Fabriano, ora serve a
pieno regime l’intera regione Marche e sta arrivando quasi a
2.000.000 di visitatori. Tutti i blog che Poeta cura si aggiornano in real-time, in modo totalmente automatico, tramite gli
aggiornamenti sui feed che fanno leggere agli internauti le
news aggiornate. Molti blogger italiani hanno considerato il
Borghigiano il Bloogle (Google locale) delle Marche. Progetti per il futuro? “Tanti, il più importante sarebbe creare
a un Fabriano Voice Festival coinvolgendo giovani da tutta
l’Italia per creare nuove leve musicali da proiettare nel futuro
culturale italiano”.
Albanese: "Il creativo è sempre
Le conversazioni
La presenza
itineranti al museo
ottimista ed altruista" dell'attore
al Forum
Il 18 ottobre 2013 l’Unesco riconosce Fabriano come “Città
Creativa”, insieme ad altre poche città del mondo.
Questo titolo è un vero onore per la città di Fabriano che,
orgogliosa, festeggia ormai da due anni il
prestigioso riconoscimento con la grande
partecipazione della cittadinanza.
La storia della città è fatta di innovazione, ingegno, arte, cultura. In passato, il
festival “Poiesis” ha dimostrato la grande
potenzialità di Fabriano ad accogliere
turisti, artisti e personaggi famosi di
tutto il mondo.
Non c’è bisogno dunque di evidenziare
quanto la piccola cittadina circondata da
splendide colline meriti questo riconoscimento, in quanto culla di tante tradizioni
dal Medioevo fino ai giorni nostri.
Quelli di “Fabriano Creative City” sono
stati tre giorni intensi di manifestazione
all’insegna della creatività, la vera anima della città. Il Forum della Creatività
di Fabriano ha visto la presenza delle
delegazioni di alcune delle altre città
creative del mondo. Hanno partecipato
ai tre giorni di manifestazione inoltre 78
aziende, si sono organizzati ben 53 eventi e laboratori e sono
intervenuti 25 partner pubblici e privati.
Un programma ricchissimo che ha coinvolto l’intera cittadinanza sia nella organizzazione che nella collaborazione.
Uno dei protagonisti del Forum sulla creatività è stato l’attore
Antonio Albanese, un artista di grande fama, stimato e seguito
dagli amanti del teatro e del cinema.
“Creativo sarai tu!” è stato il titolo della serata di sabato 5
settembre con Antonio Albanese. L’attore si è “esibito” sul
palco del Teatro Gentile non con uno spettacolo, ma per un’intervista speciale, tutta improntata sul tema della creatività.
Il valore della serata è stato notevole anche per il fatto che
la partecipazione era gratuita e accessibile a tutti tramite
prenotazione. Il teatro, pieno fino al loggione, ha applaudito
calorosamente l’attore che parlando di se stesso, della propria vita ha ripercorso i personaggi da lui interpretati nella
sua lunga carriera di artista, spiegando che sono stati ideati
osservando la realtà.
“Il creativo è sempre ottimista e altruista”, dice Albanese
che aggiunge: “Essere creativi significa raccogliere le forze,
l’ottimismo, l’energia e trasmettere tutto agli altri”.
24 cultura.indd 2
Antonio
Albanese
al Teatro
Gentile
delle Città Creative
Tanti discorsi hanno attirato l’attenzione dell’intero teatro;
tanta la passione negli occhi dell’artista che, al suono della
parola creatività, non smetteva di raccontare e raccontare
ancora il suo mondo ad un pubblico assetato di rivelazioni.
Antonio Albanese ha confidato il suo amore per le Marche,
una terra ricca di teatri e di compagnie teatrali, semplicemente
creativa.
L’attore ha espresso inoltre il suo affetto per il meraviglioso
Teatro Gentile dove, anni fa, debuttò con il suo famoso spettacolo “Psicoparty”. “In questo teatro ho ricevuto una spinta
di incoraggiamento che mai dimenticherò”, dice l’attore.
Tutto il pubblico era attento ai suoi racconti pieni di ricordi,
confessioni e passioni; tra queste Albanese riferisce la sua
attrazione per i colori, i sapori e per i suoni delle piccole realtà
che ricordano le sue origini meridionali. Rivela inoltre, con il
suo fare da attore comico di alto livello, le tante circostanze
che hanno ispirato i suoi personaggi, le sue storie. E’ stato
dunque molto più che un discorso sulla creatività, una chiacchierata di vita, interessi da parte di un uomo che non ama
definirsi creativo, ma che invece ha vissuto e vive di creatività.
Francesca Agostinelli
Proseguono anche a settembre le conversazioni itineranti
nelle strutture museali fabrianesi per la rassegna “Ti
racconto il Museo”: i primi due appuntamenti di agosto
incentrati sui saperi artigianali e su mestieri ormai in
via di estinzione, hanno avuto un ottimo riscontro di
pubblico e hanno preso in particolare considerazione il
mondo della stampa e della tipografia. La prima serata
soprattutto è stata l’occasione per parlare di libri, o meglio di libro come oggetto di culto da riscoprire nella sua
valenza artigianale insieme ad alcuni nomi eccellenti del
settore: il prof. Franco Mariani, ex docente di storia del
libro all’Università di Urbino, il mastro cartaio fabrianese Sandro Tiberi e l’ex tipografo Norberto Censi. Il
secondo incontro, condotto dal prof. Terenzio Baldoni,
che da sempre scrive e si interessa degli artigiani fabrianesi, è stata una rassegna di mestieri dimenticati come
quelli che si possono ancora riscoprire nel Museo dei
Mestieri in Bicicletta, che sono stati raccontati in prima
persona dal tenace collezionista Luciano Pellegrini e
da Olimpio Rossi, presidente dell’associazione che ha
promosso la creazione del museo stesso. In conclusione
un excursus di storia della stampa e della tipografia a
Fabriano, di ben due secoli, insieme agli ex tipografi
Erminio Piermartini e Valdimiro Petrucci. Due nuovi
percorsi museali sono previsti il 18 e il 25 settembre.
Nel primo incontro un abbinamento museale inedito tra
archeologia e arte contemporanea vedrà protagonisti
la mostra permanente “Piceni e Celti lungo le rive del
Giano” e la Collezione Ruggeri Mannucci: il fil rouge
scelto per la serata, quello delle arti metallurgiche che
dall’antichità ai giorni nostri rimanda a conoscenze e
saperi tecnici di grande fascino e suggestione. La seconda serata, venerdì 25 settembre, chiuderà la rassegna
anche se in realtà ne rappresenta il punto di partenza:
il percorso intitolato “Il flauto magico” collega infatti
già da tempo il Museo della Stampa e il Museo del
Pianoforte storico e del Suono, grazie alla volontà del
direttore del Museo della Carta, Giorgio Pellegrini, ed
Accademia dei Musici. Un percorso che lega idealmente
la stampa chimica con la fisica del suono dei pianoforti,
attraverso lo spartito mozartiano de “Il flauto magico”,
primo documento ad essere stato stampato in litografia.
La rassegna, patrocinata dal Comune di Fabriano e
sostenuta dalla Fondazione Carifac, è organizzata da
Archeomega soc. coop. in collaborazione con i musei
coinvolti: la partecipazione è gratuita. Info: 377 2816804
o via mail a [email protected].
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L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Le "farfalle" azzurre che hanno partecipato ai Mondiali
di Stoccarda; Martina Centofanti è la seconda da destra
>SPORT
GINNASTICA
Ritmica
Centofanti va alle Olimpiadi
E anche Letizia Cicconcelli spera di qualificarsi per Rio 2016
G
rande risultato alla Porsche
Arena di Stoccarda, che ha
ospitato il Campionato del
Mondo di Ritmica. Infatti
con l’esercizio di squadra, la ginnasta Martina Centofanti, tesserata con
la Fondazione Carifac Ginnastica
Fabriano, guadagna il pass per la
partecipazione alle Olimpiadi di Rio
2016. L’Italia, nel concorso generale
qualificante per le Olimpiadi, si piazza al quarto posto, sufficiente per la
preziosa qualificazione per il Brasile.
Ma non basta, in quanto nella successiva gara di specialità, le azzurre
con Martina Centofanti si prendono il
titolo di Campionesse del Mondo con
l’esercizio di due cerchi e sei clavette
e di vice-campionesse nell’esercizio
con cinque nastri, gareggiando alla pari
con le russe, sempre super favorite, ma
stavolta anche perdenti tra le individualiste con l’esercizio al Nastro. Martina
raggiunge questo prestigioso traguardo
alla giovanissima età di 17 anni, per cui
all’orizzonte si vede una carriera ancora
lunga e piena di soddisfazioni, che
compenserà i sacrifici che questo sport
comporta. Letizia Cicconcelli, anche
lei fabrianese, presente al Campionato
del Mondo, ha esordito tra le individualiste con l’esercizio al Nastro, riuscendo
a fare un'ottima figura. Purtroppo una
imperfezione all’ultimo secondo di
gara l’ha penalizzata nel punteggio.
Ma Letizia, esordiente in una gara di
questo livello, avrà ancora le sue chance
nel 2016 per cercare di avere un posto
alle Olimpiadi. Nella ribalta mondiale
della ritmica, Fabriano è stata presente
e ha dato il suo importante contributo
al successo della spedizione azzurra.
Giovani tennisti ed allenatori
alle finali del Junior Slam
svoltesi a Fabriano
Tennis protagonista allo Janus Club
con le finali del Master del Junior Slam
Si sono svolte domenica scorsa le finali del
Master del Junior Slam presso gli impianti
dello Janus Tennis Club Fabriano. Si è
trattato di un evento di carattere nazionale
che ha visto coinvolti i migliori otto ragazzi
e ragazze di ogni categoria, dagli under 8
Il maestro Alessio
con due premiati
25 sport.indd 2
agli under 13. La classifica finale è stata il
frutto dei piazzamenti dei ragazzi nelle dieci
tappe previste dal circuito. Ottimo il livello
tecnico espresso dagli incontri. E tantissima
affluenza di pubblico, visto
l’intervento anche del canale
Supertennis della Federazione
che ha fatto riprese e interviste. È stata un'occasione per
presentare il nuovo staff dello
Janus Tennis Academy, che
da quest’anno - oltre ai maestri
Alessio e Valerio - vanta la presenza del preparatore atletico
Rodrigo Zalinas (professionista
di livello internazionale che ha
allenato atleti del calibro di
Travaglia, Quinzi e Ramazzotti)
e del “mental coach” Agam
Bernardini, autore del libro “Lo
Zen e l’arte di giocare a tennis”,
che lavora con i suoi atleti sugli
aspetti mentali implicati da
questo sport. Da settembre,
inoltre, sono aperte le iscrizioni
allo Janus Tennis Academy per
giocare a tennis con sempre più
passione ed energia. Nel corso dell’anno
molti saranno poi gli eventi in programma
per una stagione che si preannuncia ricca
ed entusiasmante.
Riprese ed interviste
del canale Supertennis
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>SPORT<
CALCIO
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Serie D
Giulianova graffia due volte
e Matelica va al tappeto
T
di SARA SANTACCHI
rasferta amara per il Matelica
che torna a casa da Giulianova
con una sconfitta per 2-1 nella
quale succede tutto nella ripresa. Dopo
un buon primo tempo i biancorossi faticano nel secondo e, sotto di un gol, non
riescono a riacciuffare una gara nervosa.
Nella prima frazione di gioco, dicevamo, è stato protagonista il Matelica. Al
5' Bondi atterrato in area recrimina per
un rigore, ma l'arbitro lo ammonisce per
simulazione. Poi Jachetta dà l’illusione
del gol all’8' con una conclusione in
diagonale che finisce sull’esterno della
rete. Bella parata di Rossetti al 10' sulla
conclusione di Boria che risponde di
testa al calcio d’angolo di Bondi. Al 22'
Jachetta prova la conclusione dal limite
dell’area ma finisce fuori, quindi al 26'
su calcio di punizione dal limite Bondi
colpisce clamorosamente la traversa.
Bella occasione al 35' di Vallorani di
testa davanti al portiere, ma Rossetti
trattiene sulla linea. È ancora Matelica
al 41': sulla ribattuta di Jachetta, Moretti a porta vuota al centro dell’area
calcia clamorosamente alto sciupando
l’occasione del vantaggio. Per vedere il
Giulianova bisogna attendere il finale di
primo tempo: prima Giampaolo al 44'
colpisce la traversa poi Marzocco ci
prova dal limite dell’area, ma Nobile ci
arriva e sventa il pericolo. È l’anticipo
della ripresa perché nel secondo tempo
dopo appena 4' Giampaolo in contropie-
CALCIO Seconda Cat. gir. D
GIULIANOVA
MATELICA
2
1
GIULIANOVA - Rossetti, Marini, Marzucco, Gasparotto, Ferrante, Cicchetti,
De Iorio, Silvestri, Di Stefano (10' st
Kean), Gianpaolo, Vita. All. Giorgini
MATELICA - Nobile, Boria (11' st
Frinconi), Vallorani, Borghetti (37’st
Pesaresi), Borgese, Gilardi, Girolamini,
Moretti, Picci, Bondi, Jachetta (11' st
Giovannini). All. Clementi
settembre, poi, match in trasferta contro
la Folgore Falerone.
MERCATO:
ECCO ESPOSITO!
Alla vigilia della gara di domenica
scorsa contro il Giulianova, il Matelica
aveva ufficializzato l’arrivo dell'attaccante Vittorio Esposito, classe '88.
Il giocatore ha deciso di rescindere
il contratto con la società di serie B
del Pescara, che lo avrebbe girato in
prestito ad altre compagini, preferendo
il Matelica, che già lo aveva cercato
lo scorso anno. Una lunga carriera,
quella di Esposito, fatta di tanta serie
D, dove ha giocato col Campobasso nel
2007/08, ma anche Giulianova e Agnonese. La scorsa stagione ha vestito la
maglia del Chieti, con cui ha realizzato
17 reti. Soddisfatto il presidente Mauro
Canil: "Siamo contenti che finalmente
possiamo contare anche su di lui. Sa che
dovrà inserirsi in un gruppo e si è messo
già a disposizione. Con lui completiamo
definitivamente il pacchetto attaccanti".
RETI - 49' Giampaolo, 83' Kean, 94' Picci
de infila alle spalle di Nobile l’1-0. Il
Matelica accusa il colpo e pur facendo
un buon possesso palla non riesce a rendersi pericoloso in avanti. È ancora in
contropiede che al 37' Giampaolo mette
in difficoltà gli ospiti andando poi a servire Kean in area che raddoppia. Sotto
di due gol il Matelica comunque non
demorde ma il gol di Picci arriva troppo
tardi, al 49'. Mercoledì 16 settembre si
è giocato un turno infrasettimanale, con
il Matelica impegnato in casa contro
l'Amiternina (la tempistica di stampa
del giornale non ci consente di fornire
il risultato ai lettori). Domenica 20
classifica
SERIE D girone F
Fano e Monticelli 6; Sambenedettese, Campobasso e Chieti 4; Matelica,
Recanatese, Giulianova
e Isernia 3; Fermana, Jesina e San
Nicolò 2; Amiternina, Folgore Falerone,
Avezzano, Castelfidardo e Vis Pesaro 1;
Agnonese 0.
ECCELLENZA
Colbordolo, Montegiorgio, Civitanovese, Grottammare e Porto d'Ascoli
3; Fabriano Cerreto, Helvia Recina,
Loreto, Urbania, Trodica e Tolentino 1;
Biagio Nazzaro, Forsempronese, Pergolese, Corridonia e Vigor Senigallia 0.
PRIMA CATEGORIA girone A
Lunano, S. Orso, Montecalvo, Gabicce
Gradara e Pisaurum 3; Vadese, Urbino
Pieve, Cantiano, Mondolfo, Mercatellese e Villa San Martino 1; Cuccurano,
Fermignanese, Montelabbate, Sassoferrato Genga e Cagliese 0.
PRIMA CATEGORIA girone B
Monsano, Moie Vallesina, Castelfrettese, Avis Arcevia, San Biagio, Filottranese
e Filottrano 3; Montemarciano e Ostra
Vetere 1; Colle, Fortitudo Fabriano, Borghetto, Miciulli Senigallia, Falconara,Le
Torri e Olimpia Falconara 0.
SECONDA CATEGORIA girone D
Cupramontana, Staffolo, Palombina
Vecchia, Leonessa Montoro, Sampaolese e Castelbellino 3; Apiro, Agugliano
Polverigi, Borgo Minonna e Argignano
1; Casebruciate, Chiaravalle, Labor,
Morro d'Alba, Victoria Srtrada e Falconarese 0.
SECONDA CATEGORIA girone F
Sarnano, Esanatoglia, Aries Trodica, Fabiani Matelica e Serralta 3; Camerino,
Robur, Caldarola, Elfa Tolentino, Montecassiano e Folgore Castelraimondo
1; Urbis Salvia, Rione Pace, Sefrense,
Treiese e San Ginesio 1.
Il nuovo acquisto,
l'attaccante Vittorio Esposito,
accolto a Matelica
dalla dirigenza biancorossa
CALCIO
Prima Categoria girone A
Argignano Il Sassoferrato Genga è forte ed ambizioso
ad occhiali La squadra di mister Carucci bene in Coppa, ma inciampa alla prima di campionato
Inizia con un pareggio il campionato
dell’Argignano. In trasferta contro
l’Apiro la squadra di Cinti non va oltre
il risultato di 0-0. Primi venti minuti
tutti di marca ospite con Mariani che
confeziona la prima palla gol del match
ma è bravo il portiere Tantucci a negare
la soddisfazione della rete all’attaccante. L’Apiro tenta la reazione e nel corso
della partita riesce a trovare anche il
gol del vantaggio, ma l’arbitro, Sgroi
di Jesi, annulla la rete per un presunto
fallo di mano. Sul finire di gara ancora
proteste da parte della squadra di casa
nei confronti del direttore di gara reo
di non aver fischiato un calcio di rigore
per atterramento di Rossini in area.
La formazione dell’Argignano: Pecci,
Zamponi, Conti, Mancini, Saloini,
Peccarisi (86’ Lattanzi), Ragni (50’
Cartoni), Lucernoni, Mariani, Nubola,
Mazzoli; all Cinti.
Luca Antonio Somma
Dopo la salvezza raggiunta all’ultimo
respiro nella giornata finale della stagione scorsa, i ragazzi del Sassoferrato
Genga affrontano anche quest’anno il
campionato di Prima Categoria. Una
salvezza sul filo del rasoio che ha dato
la carica ai tanti tifosi venuti a dare
supporto ai giocatori quando, sabato 5
settembre, la squadra è stata presentata
presso l’Osteria “Sotto Sopra”, uno dei
principali sponsor della società. Anche
se, in realtà, la nuova stagione era già
iniziata il 3 agosto con la preparazione
della prima squadra, protagonista di due
vittorie conquistate nella Coppa Italia
di Prima Categoria (2-0 in casa con la
Fortitudo Fabriano e 1-0 sul campo
della squadra di Arcevia). Purtroppo la
prima gara di campionato non è stata
altrettanto fortunata, con una sconfitta
all'esordio sul campo del Lunano per
3-1 (vedi box). Tornando alla presentazione della squadra, al "vernissage"
CALCIO Seconda Cat. gir. F
Arbitro
da Prima!
Fabiani
che bel tris
La Fabiani Matelica ha superato per
3-2 l’Urbis Salvia con doppietta di
Mamudi e gol di Di Paolo. Sabato
19 settembre la Fabiani si recherà in
trasferta a Serralta.
Questa la formazione della Fabiani:
Passeri, Sannipoli, Truppo, Resuzi,
Mattioli, Vanità (Canil), Ilari (Grasselli), Vitali, Mamudi (Lamnari), Di Paolo,
Vrioni. All. Rustichelli.
Luca Pietrella
26 sport.indd 2
Bella soddisfazione per il giovane
arbitro di calcio
Riccardo Cammoranesi (foto)
che, a soli 18
anni, è stato promosso in Prima Categoria. Il direttore
di gara fabrianese, che fa parte della
sezione Aia di Macerata, ha esordito
domenica scorsa nel match LunanoSassoferrato Genga (3-1).
LUNANO
SASSOFERRATO GENGA
3
1
LUNANO - Corradi, Bisigotti, Luca,
Ceccaroli, Solfi, Brugnettini, Tranquilli,
Righi, Cercaroli, Uguccioni (74’ Omar),
Gorgolini. All. Dal Monte
SASSOFERRATO GENGA - Pettinelli,
Altarocca, Corazzi, Lazzoni, Galuppa,
Pizzi, Zucca (71’ Ciccacci), Arcangeli
(76’ Monno), Piermattei, Ferretti, Biocco. All. Carucci
RETI - 32’ Gorgolini, 66’ Uguccioni, 68’
Piermattei, 91’ Omar
c'erano tifosi, dirigenti, giocatori della
prima squadra e della Juniores. Proprio
dai più giovani è partita la presentazione
che ha illustrato come la società conti
duecento tesserati totali di cui ventotto
sono i componenti della Juniores, ragazzi tra i quindici ai vent’anni. Rosa formata da: Agostinelli Giacomo, Amzai
Elvir, Allegrezza Renato, Bardella
Andrea, Bartolini Giacomo, Battistini
Mirko, Biagioli Jacopo, Brega Matteo,
Bruci Eldi, Bruci Loris, Bruffa Gabriele, Burzichelli Mirco, Caggiati Andrea,
Danieli Riccardo, De Pietri Stefano, Di
Martino Nicolò, Frondella Mirco, Gjuci
Haxhi, Guardascione Ermenegildo,
Kurti Enri, Legari Raffaele, Ludovici
Luca, Marcellini Nicola, Mattioni Federico, Monteleone Francesco, Priori
Giovanni, Rosa Lorenzo e Viti Jacopo.
La squadra sarà assistita dal dirigente
responsabile Giacomo Silvestrini, dal
collaboratore tecnico Roberto Cicetti e
dal mister Danilo Sampaoli, il quale ha
dichiarato: “Ringrazio molto la società
per l’incarico che mi hanno affidato. Io
vengo da Fabriano ma ho sentito subito
il grande entusiasmo intorno a questa
squadra. Ho grande voglia di allenare e
di far lavorare i ragazzi nella speranza
che qualcuno di loro possa debuttare
con la prima squadra”.
Ma è la campagna acquisti per rinforzare il team maggiore che ha sollevato
vere e proprie onde d’entusiasmo.
Un sogno per i tifosi e per il nuovo
allenatore Fabio Carucci. Quest’anno
scenderanno in campo Ciccacci (rientrato dopo l’esperienza a Nocera
Umbra di tre anni), Biocco, Corazzi,
Galluppa e Ferretti, quest’ultimo è
riuscito a coronare il sogno della nazionale giocando qualche partita con
l’Under 17 e segnando anche un gol. La
rosa completa è formata da: Altarocca
Gabriele, Arcangeli Matteo, Bartolini
Giacomo, Battistini Mirko, Biocco Giacomo, Bruci Eldi, Ciccacci Ludovico,
Corazzi Giovanni, Ferretti Alessandro,
Ferretti Riccardo, Fioranelli Nicolò,
Galuppa Gabriele, Giacchini Andrea,
Lazzoni Massimiliano, Mattioni Federico, Monno Michele, Pettinelli Nicolò,
Piermattei Emanuele (capitano della
squadra), Pizzi Riccardo, Tinti Lorenzo
e Zucca Mattia. Il direttore sportivo è
Luigino Azzeri. Sono stati presentati
inoltre i dirigenti Maurizio Costantini
e Andrea Marzioni, i responsabili della
squadra Cristian Appolloni e Francesco
Caggiati, il presidente Antonio Tiberi e
il vice presidente Giancarlo Marzioni ed
è stata infine annunciata la campagna
abbonamenti per la stagione 2015/16
alla quale ha fatto riferimento mister
Carucci nel suo breve intervento con un
sonoro: “Abbonatevi! Ci divertiremo”.
Passione, organizzazione, tenacia sono
i presupposti per una grande stagione
del Sassoferrato Genga.
Riccardo Ciocci
Il Sassoferrato Genga che affronta
il campionato di Prima Categoria
16/09/15 09.41
27
>SPORT<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
CALCIO
Eccellenza
Il Fabriano Cerreto strappa
il primo punto a Tolentino
di LUCA CIAPPELLONI
U
n pareggio ‘di rigore’ (1-1)
inaugura il campionato di Eccellenza del Fabriano Cerreto.
La formazione di Spuri Forotti torna
quindi a casa con un punto prezioso dal
difficile campo di Tolentino, una delle
squadre più accreditate alla vigilia.
I padroni di casa disputano una
prestazione importante e tengono in
mano il pallino del gioco fin dai primi
minuti, costringendo i biancorossi sulla
difensiva.
Al 14’ Spitoni si oppone a Mongiello
dopo una pregevole azione corale della
formazione crèmisi. Il Fabriano Cerreto
replica con Bartoli al 25’ e Piergallini
al 32’ ma in entrambi i casi Palmieri
non si fa sorprendere. Nella ripresa
arrivano i gol: dopo una manciata di
secondi l’arbitro Zippilli punisce un
BASKET
contatto piuttosto veniale fra Boinega
e Ruggeri decretando il calcio di rigore
per i padroni di casa, trasformato impeccabilmente da Bellucci.
La squadra di Spuri Forotti accusa il
colpo e rischia di subire il secondo gol
prima da Mercuri e poi da Mongiello
ma in entrambi i casi la mira dei locali
non è centrata.
Nel momento di maggiore difficoltà
arriva invece la rete del pareggio sugli
sviluppi di un altro calcio di rigore,
anche questo piuttosto generoso, fischiato per un contatto fra Focante e
Piergallini. Sul dischetto va Francioni
che non sbaglia. I biancorossi hanno
poi anche la palla del vantaggio con un
diagonale velenoso di Bartoli che sibila
il palo. Le ultime occasioni sono invece
per il Tolentino, ancora con Ruggeri,
ma dall’altra parte c’è sempre uno Spitoni in ottima giornata che conserva il
Serie C
TOLENTINO
FABRIANO CERRETO
1
1
SAN BIAGIO - Girotti, Romani, Pierdica,
Mandolini, Paolinelli, Santarelli, Busilacchi (31' st Baldetta), Ballarini (43'
st Spegni), Palmarani, Pizzichini, Domenichetti (23' st Luciani). All. Marinelli
RETI - 46’ Bellucci (r), 57’ Francioni (r)
RETI - 27' pt Domenichetti, 42' st
Ballarini, 37' st Pallotta
Il bomber Emanuele Francioni,
29 anni, subito a segno su rigore
Serie D
La Janus Fabriano ingaggia
anche il veterano Usberti
Coach Cerini e tanti innesti
per il rinnovato Cerreto
La Janus Fabriano piazza la ciliegina sulla
torta. Il mercato, dato da tutti per concluso,
regala invece un ultimo e quantomai prezioso
tassello: Luca Usberti. Il veterano classe ’73
dopo tre anni alla Halley Matelica, torna a Fabriano dove è stato protagonista con la maglia
della Spider dal 2009 al 2012. ‘Usba’ andrà a
completare un pacchetto lunghi di indiscusso
valore insieme a Paoletti, Franklin e Nizi. Nel
frattempo la squadra di Bolzonetti continua
il rodaggio in vista dell’imminente esordio
in campionato di domenica 27 settembre con
Recanati e ha sostenuto altre due amichevoli
con Taurus Jesi prima e Valdiceppo poi. Resta
aperta la campagna abbonamenti: le tessere
possono essere sottoscritte presso Edicola Della Pisana (P.le Matteotti), Edicola La Rovere
(Via Ramelli), Parrucchieria Hair Team (Via Dante, 71), BCC di Pergola filiale
di Fabriano (via Dante, 33). Il costo è di 35 euro; prezzo ridotto per i soci della
BCC (28 euro); ingresso gratuito per i ragazzi under 16.
l.c.
La Pallacanestro Cerreto si appresta ad
iniziare la seconda stagione consecutiva
in serie D dopo l’eliminazione al primo
turno playoff dello scorso campionato. I
biancoblù si presentano ai nastri di partenza
radicalmente rinnovati rispetto al 2014/15: in
panchina Massimo Cerini ha preso il posto
di Leonardo Sonaglia, mentre ad arricchire il
roster sono arrivati giocatori di livello come
Paolo Silvi, protagonista con la Janus in C
Regionale fino a pochi mesi fa, Juri Montanari da Matelica e il poker ex Brown Sugar
Fabriano: Nicola Narcisi, Andrea Pallotta,
Gabriele Fabrianesi e Diego Cimarra. A loro
si aggiungono i riconfermati Giacomo Mazzoni, Simone Moscatelli, Lorenzo Pecchia
e Giorgio Rossini. L’esordio in campionato è previsto per venerdì 25 settembre
alle ore 21.15 al PalaCarifac di Cerreto d’Esi contro Montecchio. Nel girone ci
sono anche Aesis Jesi, Or.Sal. Ancona, Aquarius Pesaro, Montemarciano, Basket
Ducale Urbino, Virtus Jesi, Basket Fano e Taurus Jesi.
l.c.
RUGBY
Serie C
Finalmente il nuovo campo:
"vernissage" il 4 ottobre
Scatta per il Fabriano Rugby la nuova
campagna promozionale e di tesseramento. Da qualche giorno infatti sui
social media e in giro per la città sono
comparsi i manifesti per presentare a
tutta la cittadinanza la nuova stagione
sportiva condita dall’hastag #giocalaprima. Forte del nuovo campo del
Borgo, la società presieduta da Pascal
Antoine ha dato il via da alcune settimane alle preparazione atletica della
prima squadra che domenica affronterà
in amichevole il Rugby Jesi. C’è ancora
tempo per partecipare alle attività delle
squadre giovanili (quota annuale 150
euro) e senior (130 euro): è possibile
ricevere tutte le informazioni del caso
chiamando il numero
3282231970. Ma la
società non si ferma
all’attività sportiva
perché dal prossimo
martedì sarà lanciato
un contest sui social
network. Un contest
Il nuovo campo
da rugby
al Borgo
27 sport.indd 2
1
2
FORTITUDO FABRIANO - Antonelli,
Moretti (26' st Lezzerini M.), Filipponi,
Guidarelli, Ruggeri C., Bernardi, Carmenati (38' st Lezzerini G.), Porcarelli,
Pallotta, Angeletti (6' st Fiori), Vincioni.
All. Ruggeri F.
FABRIANO CERRETO - Spitoni, Savelli,
Berrettoni, Scotini, Boinega, Lapi, Aquila, Bartoli, Francioni (80’ Martellucci),
Iacoponi (83’ Severini), Piergallini. All.
Spuri Forotti
BASKET
Fortitudo
distratta
in difesa
FORTITUDO FABRIANO
SAN BIAGIO
TOLENTINO - Palmieri, Gobbi, Ruggeri, Focante, Strano, Nicolosi (76’
Palazzetti), Mongiello, Mercuri, Ripa
(80’ Senigagliesi), Gasparini, Bellucci.
All. Possanzini
pareggio per i cartai. Prossimo incontro
in casa contro la Biagio Nazzaro (Comunale di Cerreto d'Esi, domenica 20
settembre alle ore 15.30).
CALCIO Prima Cat. girone B
molto semplice: scattare una foto con il
pallone da rugby nei locali di Fabriano
e postarlo sui social network. Terzo
e ultimo momento della campagna
promozionale l’inaugurazione ufficiale
della nuova casa del rugby cittadino:
dalle 16 di sabato 4 ottobre la squadra
senior si confronterà con una selezione
delle “vecchie glorie” che hanno fatto
crescere il Fabriano Rugby. Una giornata per conoscere da vicino il rugby
e per assaporare l’aria che la squadra
fabrianese inizierà a vivere sul nuovo
campo. Come da tradizione, poi, non
mancherà il "terzo tempo", condiviso
tra spettatori e giocatori.
Saverio Spadavecchia
Inizia sotto una cattiva stella il campionato della Fortitudo Fabriano
che perde immeritatamente di fronte
al pubblico amico contro il coriaceo
San Biagio, che ringrazia di vero cuore
per i due regali concessi dal reparto
difensivo soprattutto nella prima parte
della gara. In effetti in entrambi gli
episodi il portiere e la difesa hanno
dormito un po'.
Nonostante queste defaillance, i ragazzi di Ruggeri hanno giocato una
grande gara dominando a scena aperta
il primo parziale. Poi, nella ripresa,
hanno ingranato la quarta e con un
pressing asfissiante hanno messo alle
corde gli avversari che si sono difesi
come meglio hanno potuto. In questo
frangente la Fortitudo ha sfiorato in più
di un'occasione la rete, ma alla fine è
uscita con un nulla di fatto. Correva il
27' quando Domenichetti con un tiro da
lontano soprende Antonelli. A questo
punto la reazione dei padroni di casa
non si fa attendere, ma la difesa ospite
corre pochissimi pericoli. Nel finale
del primo parziale il raddoppio ospite:
dormita generale della difesa, ne approfitta Ballarini che dopo aver superato il
portiere deposita la palla in rete (2-0).
Nella ripresa pressing asfissiante dei
locali e le occasioni si sono sprecate:
prima un gol annullato a Pallotta, poi
un rigore sacrosanto non concesso
dal direttore di gara ed infine la porta
avversaria che sembrava stregata. Al
37' azione superlativa di Guidarelli, il
portiere respinge e Pallotta buca la rete
(1-2). A questo punto tutti avanti, ma
niente di concreto fino al 93' quando
Vincioni entra in area e mette la palla
al centro, Lezzerini per non un soffio
non giunge in tempo per la deviazione
finale. Tutto sommato una buona gara,
peccato non aver preso nemmeno un
punto. Prossimo match, in trasferta
contro il Colle 2006.
Angelo Campioni
CALCIO a 5
Serie C2
Comincia
il Campionato:
Real e Cerreto
al via in casa
Nel fine settimana inizia il campionato
di serie C2. Le tre squadre del nostro
territorio - Real Fabriano, Cerreto
ed Apd Cerreto - sono state inserite
nel girone B.
Venerdì 18 settembre il Real esordisce
in casa contro l'Acli Villa Musone
(palestra Fermi, ore 21) ed il Cerreto
ospita il Potenza Picena (PalaCarifac,
ore 21.30), mentre l'Apd Cerreto sarà
di scena a San Severino.
16/09/15 09.43
28
>SPORT<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
CALCIO
L'inaugurazione
Nuovo look al "Tito Villò":
ospiterà La Valle del Giano
Lavori per
70 mila euro
nello storico
impianto
di DANIELE GATTUCCI
“I
giovani hanno bisogno di essere accompagnati nella loro crescita umana
e spirituale: lo sport rappresenta una
esperienza di vita che racchiude bene
entrambe queste esigenze, completandole con il
momento di coesione sociale”. Tema, quest’ultimo, su cui dopo le parole pronunciate dal vescovo
Giancarlo Vecerrica, in occasione dell’inaugurazione del rinnovato impianto sportivo “Tito Villò”,
hanno replicato il sindaco Sagramola, gli assessori
Balducci e Meloni. “Oggi confermiamo un patto
con una nuova società, La Valle del Giano, che
ci consente di aggregare le frazioni di Belvedere,
Cacciano, Serradica, Campodonico, Cancelli
e Valleremita su un impianto
omologato e ammodernato nel
campo di gioco, spogliatoi,
cancelli e muri. Abbiamo investito 70.000 euro – sono ancora
parole del Sindaco – per dare
una risposta alle esigenze di una
comunità che ha saputo consociarsi, superando logiche di
piccolo campanile che ai nostri
giorni paralizzano ogni genere di
azione ed intervento perché parzializzano i fondi a disposizione.
“La Valle del Giano e l'impianto
rinnovato - hanno commentato
Balducci, Meloni e il consigliere
Castriconi, presente anche il
consigliere Urbano Urbani - rappresentano il punto
di partenza, un esempio da seguire per arrivare a
risultati importanti, raggiungibili soltanto se si
riesce a riunire, come in questo caso, una intera
valle su valori della sana competizione, impegno
personale, disciplina, correttezza, vivendo la parte
migliore dello sport con l’aggiunta del coinvolgimento sociale di un'ampia parte del territorio comunale, dimostrazione concreta di come l’unione
fa davvero la forza”. Sabato 12 settembre alle ore
16.30, quindi, come ha detto il consigliere de La
Valle del Giano, Sandro Barocci, “si è realizzata
un’aspirazione di nomi del calcio fabrianese che da
tempo stavano lavorando alla costituzione della neA sinistra, la benedizione del Vescovo al rinnovato impianto "Tito Villò"; sopra, il campo da
gioco e la nuova squadra "La Valle del Giano"
che disputerà il campionato di Terza Categoria
Calcio: i Giovanissimi del Matelica
si sono aggiudicati il memorial "Lupetti"
La decima edizione del Memorial Lupetti 2015, categoria Giovanissimi, disputatasi ad Albacina, è stata vinta
dal Matelica allenato da Roberto Bartoccetti, che ha sconfitto 2-0 gli umbri del Gualdocasacastalda 2001 nella
finale di lunedì 14 settembre. La finalina per il terzo posto è stata vinta Tolentino che ha prevalso 2-1 contro Le
Torri Castelplanio. Il giocatore del Matelica Matteo Ciciani è stato premiato come capocannoniere del torneo con
7 reti. Giunti a conclusione della manifestazione, la società Albacina, organizzatrice dell’evento in collaborazione
con il Cerreto Calcio e Fortitudo Fabriano, coglie l’occasione per ringraziare le due società collaboratrici e per fare
i dovuti ringraziamenti a tutti i partecipanti, in particolare ringraziando i dirigenti accompagnatori, gli allenatori e i
genitori che hanno dato l'opportunità ai ragazzi di partecipare. Si ringrazia poi il personale operante in cucina, al
bar, alle pulizie degli spalti e degli spogliatoi e tutti coloro che hanno quotidianamente lavorato per la preparazione
del terreno di gioco. Si ringraziano poi i volontari della Croce Rossa, la sezione Aia di Jesi per la disponibilità
degli arbitri. Per i trofei si ringrazia la famiglia Emilio Lupetti, il ristorante Sotto i Portici, gli Alimentari Mariani, Il
Circolo Fenalc di Albacina, Agostinelli Alessio e la Banca delle Marche.Ringraziamento particolare alla Fondazione
Carifac per il contributo economico e la ditta Burattini Sabrina che ha sponsorizzato l’allestimento degli stand.
Il Sindaco taglia il nastro
PODISMO
onata società, che è
riuscita a creare una
squadra, venticinque
giocatori allenati da
Eugenio Colonnelli,
già impegnata nella preparazione del
campionato Figc di
Terza Categoria”.
“Un grosso segnale, una magnifica
indicazione per la
città ma anche per il
territorio”, ha commentato Sagramola,
che ha raccolto altri
suggerimenti dei dirigenti de La Valle del Giano,
per completare al meglio questo stadio. Il presidente de La Valle del Giano, Luigi Carbone, ed
Eugenio Colonnelli, anche dirigente del gruppo,
dopo la benedizione del presule e il taglio del nastro da parte del primo cittadino, nel loro intervento
hanno ricordato come il lavoro di ristrutturazione
dell’impianto è iniziato con la Giunta precedente
ed è continuato con l’esecutivo attuale, citando poi
tutti coloro che si sono interessati al raggiungimento del buon esito della vicenda: la famiglia Villò,
Vincenzo Castriconi, don Marco, Fabio Sprega,
Siro Tordi, Urbano Urbani, la Fondazione Carifac,
l’Ufficio Tecnico e le maestranze del Comune. In
chiusura va detto che il presidente Luigi Carbone
è affiancato dai vice presidenti Francesco Sprega,
Pino Isidori, Anacleto Trombetti e Maurizio Rizzi.
Come da migliore tradizione, al termine della partecipata cerimonia, una lauta e gustosa tavola ha
consentito di brindare alle migliori fortune per La
Valle del Giano, la sua squadra e il campo sportivo.
CorriGubbio
Giorgio Tiberi, una vittoria emozionante
Giorgio Tiberi mentre taglia il traguardo a Gubbio
28 sport.indd 2
Ha parlato fabrianese la CorriGubbio 2015, svoltasi domenica 13
settembre: a vincere la gara (di 14,8
chilometri) è stato Giorgio Tiberi
(foto) della Podistica Avis Fabriano,
che si è imposto con il tempo di 53’
21”. Particolarmente significativa la
foto del suo arrivo, a braccia alzate, davanti alle bellezze medievali
della splendida città di Gubbio con
l’imponente Palazzo dei Consoli.
In totale sono stati 291 gli atleti che
hanno preso parte alla gara, di cui 22
portacolori della Podistica Avis Fabriano, tra i quali – oltre
a Tiberi – si è messo in luce Diego Ferretti, 7° assoluto (e
1° nella sua categoria 40-44 anni) con il tempo di 55’ 18”.
Particolarmente ispirati anche Claudio Berettoni (59’ 16”)
e Massimo Gambella (1h 01’ 56”), entrambi eugibini di
origine. Questi, nell’ordine, i tempi degli altri avisini che
hanno partecipato: Ferruccio Cocco 1h 04’ 34”, Gianluca
Balducci 1h 04’ 35”, Vincenzo Petrucci 1h 04’ 42”, Mauro
Moschini 1h 05’ 01”, Gabriele Salvatori 1h 05’ 43”, Sauro
Tittarelli 1h 06’ 28”, Amedeo Bucchi 1h 07’ 29”, Daniele
Renzi 1h 07’ 30”, Luciano Angelini 1h 09’ 00”, Romualdo
Burattini 1h 09’ 04”, Leonardo Sonaglia 1h 10’ 55”, Darcisio
Esposto 1h 12’ 07”, Roberta Rotili 1h 13’ 17” (prima nella
categoria femminile 50-54 anni), Mario Gubbiotti 1h 14’
35”, Crescenzo Papale 1h 14’ 43”, Saverio Berionni 1h 18’
34”, Paolo Lippera 1h 19’ 14”, Arrigo Berionni 1h 30’ 03”.
Domenica prossima, 20 settembre, nuovo appuntamento di
gruppo a Senigallia, dov’è in programma una mezza maratona
e una 10 chilometri.
16/09/15 09.46
29
>FUORI PORTA<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Centro carcerati all'Expo
Un progetto che valorizza i detenuti per un prossimo reintegro sociale
di SILVIA RAGNI
S
ono in circa cento:
una squadra multiculturale che ogni
giorno si adopera
per accogliere, con piglio
cordiale e con il massimo zelo, i numerosissimi
visitatori di Expo Milano
2015. Provengono da diversi
Istituti di Pena lombardi e
sono accomunati dal forte
desiderio di mettercela tutta,
di cogliere al meglio l’opportunità che dà loro modo
di iniziare un nuovo percorso
di vita: Articolo 27, sorto da
un accordo tra Expo 2015 e
il Ministero della Giustizia,
è il nome del progetto che
concretizza questa importante chance. L’iniziativa offre
ai detenuti la possibilità di
un’esperienza lavorativa
all’interno dell’Esposizione
Universale: un primo passo
verso il reintegro sociale
all’insegna dell’impegno
nella collettività. Ne parliamo con Luigi Palmiero, funzionario del Ministero della
Giustizia e coordinatore del
progetto.
Perché la scelta del nome
Articolo 27?
L’idea nasce dal fatto di
rimarcare, ricordare apertamente quanto sia importante
l’art. 27 della Costituzione
Italiana: la pena non può
essere contraria al senso
di umanità e deve essere
rivolta alla rieducazione del
condannato. Tramite queste
parole la Costituente ha
inteso evidenziare il valore
dell’inclusione sociale. E’
opportuno, dunque, che il
detenuto possa rientrare nel
“consorzio collettivo”: è proprio in base all’articolo 27
che abbiamo attivato questo
progetto.
Da quali istituti di pena
provengono i detenuti selezionati e in base a quali
criteri sono stati
reclutati?
Innanzitutto, in
base al criterio
della posizione
giuridica: chi non
può essere ammesso a progetti
che prevedono
l’uscita dall’Istituto non è stato
incluso. Il secondo criterio è
stato quello di
rispecchiare le
proporzioni della popolazione
detenuta: una
percentuale del
35% circa include gli stranieri,
l'8% persone di sesso femminile, per il resto si tratta
di italiani. Esistono anche
criteri collegati alla logistica.
Abbiamo optato per Istituti
come quello di Bollate, la
Casa di Reclusione di Opera, le Case Circondariali di
San Vittore, Monza e Busto
Arsizio, affinché i detenuti
possano raggiungere facilmente e in modo sostenibile
il sito espositivo. Il loro è un
inserimento lavorativo vero
e proprio: con assunzione
diretta come prevista dalla
normativa 354 del 1975,
con cui l’amministrazione
penitenziaria diventa datore
di lavoro.
Che tipo di risposta state
ottenendo dall’ iniziativa?
I selezionati, prima dell’ingresso al lavoro, sono stati
formati con un progetto
orientato su tre moduli: il
primo, relativo alla sicurezza
ai sensi del Decreto Legislativo n. 81, era incentrato
soprattutto sulla salute e su
nozioni di primo soccorso
ai visitatori. Il secondo,
inerente all’interculturalità,
era finalizzato a restituire
un’immagine ospitale del
nostro Paese tenendo conto
dei differenti tratti culturali
del pubblico di Expo. In sede
di selezione abbiamo privilegiato competenze linguistiche “esotiche”: lingue come
il russo, l’arabo, il portoghese, lo spagnolo, il cinese. Il
terzo modulo ha approfondito sia la topografia del sito e
le tipologie dei servizi all’interno di Expo che le funzioni
configurate per i detenuti,
prevalentemente relative
all’accoglienza ai tornelli di
accesso e all’indirizzamento. A queste si affiancano
attività di supporto all’Infopoint, come l’erogazione
delle informazioni e
la distribuzione delle
cartine. Nel Padiglione
Zero, che introduce a
Expo, un gruppo svolge a turno mansioni di
accoglienza, assistenza e sicurezza. Dopo
una certa diffidenza
iniziale, i soggetti in
inserimento lavorativo
sono ora richiestissimi
dagli operatori: entusiasti e disponibili,
vivono l’esperienza
come una grande opportunità. C’è un unanime consenso nel dire
che il loro impegno è
massimo.
Quale futuro auspica
per il vostro progetto?
Articolo 27 è anche il nome
dell’ agenzia di promozione
del lavoro penitenziario da
me coordinata. La nostra
mission è far sì che si possa
rispondere positivamente a
chi chiede una seconda opportunità. Spero fortemente
due cose: la prima è che i
detenuti inseriti, alla fine del
progetto, possano continuare
a fare esperienze lavorative.
La seconda è che la grande
cassa di risonanza di Expo
possa sensibilizzare il territorio nazionale coinvolgendo
il privato, il sociale, le istituzioni e le imprese affinché
valutino l’inserimento di
questa tipologia di persone
comprendendone gli effetti
positivi. Chi le assume può
contare su soggetti motivati,
che lavorano tanto e bene, e
genera un vantaggio per la
collettività: l’inclusione socio-lavorativa, diminuendo il
tasso di recidiva, determina
un risparmio sulle spese derivate sia dalla detenzione,
che dai danni dei reati. È
un discorso di amalgama
sociale necessario alla composizione di una squadra, di
una collettività che lavora
insieme: per favorirlo in
maniera concreta occorrono
alternative palpabili e reali.
Tv2000 alla mostra di Venezia: Auguri a studenti,
obiettivo puntato sulla realtà genitori e insegnanti
In occasione della 72ª Mostra
internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia è stata presentata la nuova
programmazione di documentari
che andranno in onda su Tv2000
(canale 28 del digitale terrestre,
18 di TvSat, 140 di Sky, streaming su www.tv2000.it). Prodotti
dall’emittente televisiva della
Conferenza episcopale italiana,
i documentari si inseriscono nel
filone del racconto cinematografico della realtà che ha assunto
una sempre maggiore rilevanza
cinematografica anche a seguito
del Leone d’oro a “Sacro Gra”
di Gianfranco Rosi a Venezia
nel 2013.
“Appunti sulla felicità” è un
grande racconto sul senso della
felicità ai tempi d’oggi. Per
l’autore, Giuseppe Carrieri, la
felicità significa davvero “essere
al mondo”, non s’insegna né si
vede, ma si dichiara attraverso
otto chiavi di lettura. Il
“destino”, che prende le
mosse da un antico e remoto villaggio del Tajikistan;
il “sogno”, con la testimonianza di Laila e altre
donne che in Afghanistan
svelano le proprie ambizioni di libere imprenditrici;
il “risveglio”, storia di
un’imprenditrice pakistana
di 55 anni che offre lavoro
alle donne vittime di attacchi con l’acido; l’“attesa”,
narrata attraverso gli occhi
29 fuori porta.indd 2
di una bambina Tuareg che non
può sentire nel campo di rifugiati
di Mbera, al confine col Mali; il
“futuro”, quando la malattia diventa uno schermo creativo dove
sfuggire al trauma e costruire un
domani; l’“imperfezione”, che
racconta un’esperienza unica di
vedove a Vanuatu, disoccupate e
gravemente afflitte da problemi
di salute; la “grazia”, storia di
donne giovani e anziane che si
occupano della pulizia dalle mine
del proprio territorio di casa in
Sri Lanka; infine la “bellezza” di
una scuola liceale di Napoli, nel
quartiere di Scampia, che mette
alla prova giovanissimi studenti
con l’esercizio del cinema.
Altro documentario, che verrà
trasmesso il 22 settembre alle
ore 22.30, è “Cattolici dell’altro
mondo” di Andrea Salvadore.
Settanta milioni di cittadini
degli Stati Uniti sono cattolici.
Quando nel 1961 fu eletto il pri-
mo (e finora unico) presidente
cattolico, John F. Kennedy,
erano una minoranza circoscritta
(italiani, irlandesi e polacchi)
che la vittoria di Kennedy tutelò da calunnie e diffamazioni.
Molta strada è stata fatta dalla
Chiesa cattolica negli Usa, e
non è stata sempre in discesa.
La svolta demografica (i cittadini provenienti dall’America
Latina) sta cambiando il volto
della religiosità ma anche delle
politiche nel Paese. Quindi è la
volta de “Il respiro di Dio” di
Cristiana Caricato, una serie di
10 documentari che raccontano
le esistenze di uomini e donne
che hanno deciso di consegnarsi
ai bisogni e alle necessità del
prossimo attraverso la scelta
della vita consacrata. Nelle loro
storie, molte delle quali incastonate nelle periferie del mondo
amate da Papa Francesco, si incontra un’umanità ferita, spesso
in condizione di grande
povertà, consolata dalla
prossimità di eroi per
caso, profeti e testimoni
della Misericordia di Dio.
Infine i quattro documentari sul tema del perdono
che Tv2000 proporrà
con il programma “Beati
Voi”. Il titolo è ispirato
alla citazione evangelica
“Settanta volte sette” e
raccoglie diverse testimonianze di perdono.
Riccardo Benotti
Forse è vero che, come dicono i nostri figli, non siamo normali, ma ci sono due
momenti dell’anno a cui non rinunceremmo mai a partecipare, sia pure ormai
in veste di nostalgici figuranti: il primo giorno di scuola e quello dell’esame di
maturità. C’è sempre qualcosa di misteriosamente elettrizzante nel primo suono
della campanella e un che di vertiginosamente trepidante, quando ti siedi nei
banchi “da uno” per iniziare a svolgere il tema di italiano, oggi “saggio breve” per
la maggioranza degli studenti alle prese con il capolinea della scuola dell’obbligo.
Dopo averne sperimentato gli effetti e le varianti sulla nostra pelle, in quegli
anni di formazione che poi quasi senza accorgertene ti segnano per la vita, non
ce ne perdiamo una, di prima campanella: dalla scuola materna, quando ci era
concesso ancora di avvicinarci mano per la mano ai gradini di ingresso nelle aule,
fino al liceo, quando il nostro ruolo era (eventualmente) derubricato ad autista.
Le riforme della scuola passano, il suono della campanella resta: lo sanno bene
gli insegnanti italiani, che all’inizio di ogni anno scolastico, nonostante aule
spesso fatiscenti e sovraffollate e nuove incombenze trovano il coraggio di
aprire la porta della classe e di ricominciare il viaggio, durante il quale capita
anche d’incrociare genitori latitanti o interessati a difendere il figlio a tutti i
costi, a spese del malcapitato docente di turno. Certo, la scuola come la vita
è un microcosmo, e anche tra i prof non mancano quelli svogliati, frustrati e
demotivati, così come altrettanto variegata, in positivo e in negativo, è la platea
degli allievi e dei loro genitori.
C’erano anche loro, i professori con la valigia, in piazza san Pietro per l’Angelus di domenica. Erano venuti a chiedere un sostegno alla loro protesta per il
fatto di dover lasciare la loro isola per poter fare il mestiere che hanno scelto. Il
Papa li ha salutati, gli insegnanti precari venuti dalla Sardegna, auspicando che
“i problemi del mondo del lavoro siano affrontati tenendo concretamente conto
della famiglia e delle sue esigenze”. Anche per loro, oggi, suona la campanella:
il 97% dei loro colleghi ha accettato la cattedra trasferendosi altrove - grazie al
decreto della “buona scuola” - pur di lasciarsi alle spalle anni e anni di precariato.
Non si può e non si deve generalizzare, dietro ogni insegnante c’è una storia e
una famiglia diversa. La sfida più elettrizzante, però, a ogni suono di campanella,
è quella di riuscire a dare corpo, anima e gambe all’energia di quel ragazzino
di nove anni che ha confidato stamattina a una radio nazionale, con un candore
disarmante, ciò che molti suoi coetanei non si sognerebbero neppure di pensare.
“Sono contento di tornare a scuola, non solo perché vedo gli amici, ma perché
mi piace studiare”. Come suona trasgressiva, questa confessione: auguri, allora,
a Pier Luca, e a tutti quegli studenti - tanti - che credono di odiare la scuola
ma non sanno ancora che la rimpiangeranno. Come i loro genitori e i loro
insegnanti, del resto. Non conosciamo la loro fatica di adulti alle prese con i
piccoli e i giovanissimi. Genitori e insegnanti. Ai loro, e ai nostri figli, il nostro
“in bocca al lupo”.
16/09/15 09.48
30
>DIALOGO<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
Scuola? Sembra un carcere
La Cittadella è un progetto completamente avulso dal contesto urbano
di JOSELITO ARCIONI*
“C
ultura, scienza e arte
per la certezza di un
futuro”. Erano più
di un auspicio le
parole scelte dall’allora presidente
della Provincia di Ancona Patrizia
Casagrande per la cerimonia della
posa della prima pietra dove sarebbe
sorta la nuova Cittadella degli Studi
di Fabriano. Quest’opera servita,
come sempre accade, per ingrassare
le tasche della solita cooperativa
emiliana-romagnola, è un progetto
completamente avulso dal contesto
urbano della nostra città, una sorta
di carcere di Monte Acuto irraggiungibile a piedi dai nostri ragazzi. La
nostra amministrazione ha curato un
efficientissimo servizio pubblico per
raggiungere la cittadella, peccato
che ad oggi continua il pellegrinaggio dei genitori all’ufficio informazioni della Contram e che i dirigenti
scolastici non hanno ancora ben
chiaro nulla. Pensate poi all’utilizzo
del terminal, quello per capirci sotto
al cimitero, dove dovrebbe confluire
tutto il traffico dei bus extraurbani,
un posto tecnicamente pericoloso
per il deflusso dei mezzi, e quindi
anche per i nostri studenti. Tornando
al plesso scolastico ricordo come un
po’ di tempo fa è stata organizzata
una visita al cantiere e considerando
che l’opera è stata presentata anche
dalla Casagrande come efficientissima dal punto di vista energetico
tanto da essere da lei stessa presen-
tata in Classe Energetica A, abbiamo posto alcuni quesiti che fanno
riferimento al decreto ministeriale
del 1975 sulle norme tecniche per
l’edilizia scolastica da osservarsi
nell’esecuzione delle opere. Scorrendo le prescrizioni del Decreto
si parla di localizzazione della
scuola ed in merito alle condizioni
ambientali per la sua ubicazione si
legge: “1.1.4. Per quanto riguarda
le condizioni ambientali, la scuola
dovrà essere ubicata: 1) in località aperta, possibilmente alberata
e ricca di verde, che consenta il
massimo soleggiamento o che sia
comunque, una delle migliori in
rapporto al luogo; 2) lontana da
depositi e da scoli di materie di
rifiuto, da acque stagnanti, da strade
di grande traffico, da strade ferrate
e da aeroporti con intenso traffico,
da industrie rumorose e dalle quali
provengono esalazioni moleste e
nocive, da cimiteri e da tutte quelle
attrezzature urbane che possono
comunque arrecare danno o disagio
alle attività della scuola stessa; 3) in
località non esposta a venti fastidiosi
e non situata sottovento a zone da
cui possono provenire esalazioni o
fumi nocivi o sgradevoli”. Sbaglio o
la scuola è vista cimitero ed ha una
centrale Enel a pochi passi? Vi fidate
voi genitori di mandare i vostri figli
in una scuola non a norma? Chi
ha autorizzato la costruzione della
scuola senza osservare le prescrizioni di legge? Perché, dopo diverse
bocciature in commissione edilizia,
il progetto è stato approvato? Chi
sono coloro che hanno approvato
il progetto senza il rispetto delle
prescrizioni dettate dalla norma?
Inoltre vogliamo far notare che il
plesso non è raggiungibile a piedi
in sicurezza da studenti, personale
scolastico e cittadini mancando i
nuovi costruendi marciapiedi (in
prossimità della struttura) che sono
privi di scivoli di ingresso ed uscita
per i disabili, e la forte pendenza
(spesso su ambedue i lati di piano)
rende pericoloso il transito (special
modo nei periodi invernali), per non
parlare degli ostacoli al centro dei
marciapiedi stessi. (vedi foto allegate). Ora, dopo 67 anni di vita della
nostra Costituzione e 37 anni dalla
prima legge organica sull'abbattimento delle barriere architettoniche
e fruibilità di tutti i spazi pubblici
(con successive norme e decreti di
attuazione), credo che “progettista”
e “direttore dei lavori” dovrebbero
essere radiati dagli albi professionali, mentre i politici che hanno approvati tali atti tecnico/amministrativi
dovrebbero essere mandati a casa.
Un’ultima riflessione sul fatto che
l’apertura del polo scolastico pone
l’ultima e definitiva pietra tombale
all’attrattività e frequentazione del
centro e zone limitrofe della nostra
città, sì perché dopo la chiusura
dei cinema e lo spostamento della
sede del Comune, la chiusura delle
scuole distruggerà completamente
sia il senso di comunità che gli
ultimi coraggiosi capisaldi del
commercio di vicinato del centro
e di Piazzale Matteotti. Abbiamo
una nuova biblioteca avulsa ormai
dalle attività scolastiche e non più
fruibile dagli studenti relegati, come
una sorta di richiedenti asilo, in un
che prevede la legge,
la quale oltretutto,
stabilisce i criteri
puntuali attraverso i
quali distribuire gli
oneri sostenuti dal consorzio per
svolgere tutte le attività di bonifica
idraulica, suddividendo quindi, tra
i consorziati, gli oneri delle attività
sulla base del beneficio conseguito
o conseguibile. In mancanza di
questi requisiti il Piano di Classifica
appare inefficace, in quanto non
vengono ben evidenziati i meri
vantaggi dei consorziati, facendo
mancare quindi l’effettiva prova
del vantaggio oggettivo di cui godrebbero gli immobili a cui viene
chiesto il pagamento; non solo, ci
sono anche, a nostro avviso, “vizi”
riguardanti la forma in cui è stata
inviata la richiesta di pagamento.
Sulla scorta di tale lettera inviata
ai cittadini, provvederemo a ri-
Contributo di bonifica, che tassa!
Nell’ultima legislatura regionale,
la vecchia maggioranza targata Pd
approvò la costituzione di un nuovo
unico consorzio regionale di bonifica, lasciandogli in dote i debiti dei
vecchi consorzi. Anziché far pagare
tali debiti agli effettivi responsabili
gestionali (politici e non), alla fine,
come di regola avviene in Italia,
quelli che pagheranno saranno i
soliti cittadini attraverso una vera
e propria tassa denominata “Contributo di Bonifica”. Contributo
che andrà probabilmente anche a
coprire le spese, apparentemente
sproporzionate poste nei bilanci
preventivi del Consorzio del 2014
e del 2015, che riguardano i costi
dell’attività istituzionale (510.000
euro), degli organi istituzionali
(150.000 euro), delle spese postali
(50.000 euro), delle spese legali
(70.000 euro), degli oneri finanziari
(200.000 euro), etc. Un contributo,
quello del consorzio di bonifica,
che presenta molteplici criticità, tali
da poterlo, probabilmente, anche
rendere illegittimo. Il Consorzio, da
A Serradica e Cacciano
il cimitero in degrado
L'ennesima segnalazione viene
dagli abitanti delle frazioni di
Serradica e di Cacciano. Stiamo
parlando del degrado in cui si trova
il cimitero dove riposano i nostri
cari in una struttura dove il pericolo
è considerato incombente sia per i
morti, sia per i vivi che quotidianamente si recano nella struttura per
pregare e portare fiori. La parte del
cimitero più pericolosa è la parte
che dà sulla sommità montuosa,
dove una parete in più punti presenta squarci così profondi che da
dentro si riesce a vedere il bosco
che è situato all'esterno. Sempre
nel lato a monte, il tetto presenta
delle crepe e infiltrazioni che da
troppo tempo bagnano e inumidiscono completamente il muro dei
30 dialogo.indd 2
vari fornetti che sono nella zona.
Infine oltre ad esserci dei gradini
non in perfette condizioni, il pavimento sempre sul lato monte ha
delle evidenti e profonde spaccature
che di certo non lasciano presagire
nulla di buono. Speriamo che questa
segnalazione possa sollecitare chi
di dovere. Gli abitanti di Serradica
e Cacciano si augurano che un
intervento di sistemazione venga
effettuato urgentemente in quanto la
situazione è davvero al limite, viste
le continue intemperie specialmente
ora, che volgiamo verso una stagione più fredda, dove pioggia e neve
sicuramente lasceranno il segno.
Andrea Poeta
Due immagini dello stato
di abbandono del cimitero
quel che ci risulta, ha approvato un
“Piano di Classifica“ con un relativo
“Perimetro di Contribuenza“ molto
vago e generalizzato, perchè in questo piano non vengono chiaramente
dimostrati gli “Indici di Beneficio“
di cui ogni consorziato ha beneficiato (o beneficerà); questo sia sul
Piano di Classifica Irriguo che sul
Piano di Classifica per la Bonifica.
Difatti, sul piano di classifica pubblicato nel sito del consorzio, non
sembra che si evincano il lavori
svolti, o da svolgere, in base a ciò
centro accoglienza stile Cara di Mineo impossibile da raggiungere in
tempi decenti a piedi, considerando
anche le pendenze e la mancanza
di sicurezza, e obbligati quindi ad
essere accompagnati o ad utilizzare
il mezzo pubblico con ulteriori costi
per le famiglie. Per l’edizione 2015
della European Mobility Week, la
settimana Europea della Mobilità
sostenibile, che come al solito si terrà dal 16 al 22 settembre prossimi,
lo slogan è “Choose. Change. Combine”. L'idea di fondo è quella di incoraggiare i cittadini europei a un ripensamento della gamma di opzioni
di trasporto disponibili, scegliendo il
modo giusto per spostarsi. Possono
aderire alla settimana gli enti locali
che, attraverso le proprie attività e
iniziative, stimolino la cittadinanza
a ripensare le proprie abitudini
quotidiane negli spostamenti. Con
questo spirito il Comune di Fabriano, insieme a Contram e Provincia,
potrebbe partecipare all’evento, con
la felice concomitanza dell’apertura
dell’anno scolastico, offrendo il
primo mese l’abbonamento gratuito
a tutti coloro che saranno costretti
ad utilizzare il trasporto pubblico
urbano per raggiungere il polo
scolastico. D’altronde la scelta di
costruire quell’ecomostro fuori da
qualsiasi contesto urbano non è
stata di tutta la nostra comunità, ma
di un comitato di faccendieri, come
spesso accade.
* Consigliere comunale
Movimento 5 Stelle Fabriano
chiedere al consorzio l’elenco dei
lavori eseguiti negli ultimi tre anni,
e ciò sia per verificare l’effettiva
azione di prevenzione al dissesto
idrogeologico fatta ad oggi, sia per
verificare e monitorare l’effettivo
rispetto del Codice dei Contratti
(D.lgs. 163/2006) nell’affidamento
dei lavori, dei servizi e delle forniture alle ditte esterne. Convinti delle
nostre idee andremo avanti per la
nostra strada e, se non si riuscirà a
trovare una soluzione, agiremo in
tutte le sedi, anche giudiziarie, per
chiarire una volta per tutte questa
ormai decennale storia del contributo di bonifica e chi ha sbagliato
dovrà pagare per il disagio arrecato
ai cittadini.
Peppino Giorgini, Gianni Maggi,
Romina Pergolesi,
Sandro Bisonni, Piergiorgio Fabbri,
Gruppo Regionale Marche
MoVimento 5 Stelle
Un sorriso incoraggiante
Ricordando don Giacomo (nella
foto), monaco di San Silvestro.
Era solito arrivare ogni venerdì
mattina al Santuario della Madonna del Buon Gesù, con una borsa
colorata in mano, per dedicarsi alle
confessioni. Una persona umile,
discreta, riservata, con un sorriso
incoraggiante e comunicativo.
Aveva il dono di far assaporare
pienamente, nella confessione, la
Misericordia di Dio. “Grazie Don
Giacomo: ricordati di noi ora che
sei nella pace e nella luce”.
Clara,
affezionata al Santuario
della Madonna del Buon Gesù
16/09/15 09.50
>DIALOGO<
L'Azione 19 SETTEMBRE 2015
31
Sciogliere il nodo Emo Sparisci,
dieci anni fa
dello svincolo
di ENZO GIANCARLI*
S
bloccare la realizzazione
dello svincolo per Serra
San Quirico della Strada
Statale 76, scongiurando
disagi per la circolazione e per il
territorio di pertinenza. Con un’interrogazione al Presidente della
Regione, torno a porre l’accento sui
lavori del Maxi Lotto 2 del Progetto
Quadrilatero Marche, in relazione
alla tratta che va da Albacina al
Comune serrano, chiedendo delucidazioni sulla prevista costituzione
di un tavolo tecnico-istituzionale tra
i vari soggetti coinvolti nell’opera.
Già sei mesi fa avevo posto la questione all’attenzione
del precedente esecutivo regionale sempre
a mezzo interrogazione
(n. 1943 del 5 marzo
2015). L’assessore allora competente aveva dato rassicurazioni
circa la convocazione
di un tavolo tra Quadrilatero, RFI (Rete
Ferroviaria Italiana) e
Anas, responsabili, per
parti diverse, dei lavori
in corso.
Ora vogliamo capire
se qualcosa si è mosso,
perché lo stallo che
sembra essersi creato
va rimosso. Un nodo
che va sciolto in nome della piena
funzionalità dell’intera opera infrastrutturale e a scanso di inefficienze
per la circolazione ed il territorio
relativi allo svincolo di Serra San
Quirico. Il progetto in corso di attuazione sulla SS76, infatti, prevede
la creazione di un’uscita all’altezza
di Serra San Quirico che consenta
immissione e deflusso in entrambe
le direzioni. La messa in opera
delle varie parti previste dal piano
dei lavori, però, è di competenza di
soggetti diversi e, soprattutto, è calendarizzata con tempi di realizzazione differenti. Nello specifico, se
l’esecuzione dello svincolo e della
rotatoria sottostante, che connette a
due bretelle di raccordo per la zona
industriale e per Serra San Quirico,
così come il viadotto sono a carico
di Quadrilatero, il secondo tratto
viario dal viadotto alla stazione
ferroviaria di Serra San Quirico,
in direzione del centro abitato, è
a carico di RFI, che ha assunto
l’impegno in relazione al raddoppio
ferroviario Falconara-Orte. La realizzazione di quest’ultimo progetto,
però, non è affatto imminente. E,
senza tale collegamento con la vecchia strada, il rischio è che venga
compromessa la piena funzionalità
dell’infrastruttura, andando a penalizzare il territorio di Serra San
Quirico, con disagi alla circolazione
e un artificioso
allungamento
del percorso
per raggiungere la stazione
ed il centro. Di
qui, la necessità
di verificare lo
stato di avviamento del tavolo istituzionale
e gli esiti degli
eventuali lavori dallo stesso
svolti, per giungere quanto
prima ad una
soluzione.
31 dialogo.indd 2
Aldo Crialesi
*Consigliere
regionale
Due tragedie necessarie
per far redimere il nostro Paese
Caporetto ed 8 settembre due avvenimenti su cui sono corsi fiumi
d’inchiostro: lungi da me l’idea di
affrontare questi temi in maniera
sistematica; reputo comunque
utile fare alcune precisazioni
inerenti alle considerazioni che
Terenzio Baldoni esprime dalle
colonne di questo giornale. Terenzio parte da questa idea di
fondo: Caporetto e l’8 settembre
sono state sì due tragedie, ma
erano necessarie per far redimere
l’Italia rispettivamente dal potere
di Cadorna e dal fascismo nei
quali vede un filo rosso di responsabilità materiale e morale.
Innanzi tutto prima di compiere
una valutazione sui protagonisti
citati direttamente da Terenzio è
bene ricordare che, in entrambi
i casi, chi fece entrare i tedeschi
a casa nostra fu Pietro Badoglio.
A Caporetto passarono sul tratto
di fronte a lui assegnato e da lui
presidiato. Badoglio non aveva
tenuto conto delle disposizioni
di Cadorna. Badoglio in battaglia perse subito il contatto con
le sue truppe rendendosi di fatto
irreperibile. Badoglio riuscì in
forza dei suoi potenti amici di
Governo a far in modo che venissero stracciate le 13 pagine
della Commissione d’inchiesta
su Caporetto riguardanti le sue
responsabilità. Per questi motivi
ottenne la medaglia d’argento e la
promozione a Sotto Capo dell’e-
Dieci anni fa, il 26 settembre 2005,
decedeva a Roma Emo Sparisci (nella
foto), nostro illustre concittadino. Era
nato a Fabriano nel 1921. E’ stato alto
funzionario della Camera dei Deputati
e segretario particolare di Giovanni
Gronchi presidente di questa assemblea legislativa e poi della Repubblica
Italiana. Era sempre rimasto molto
legato alla città natale dove aveva
ricevuto, ad opera soprattutto di Don
Giuseppe Riganelli, la sua formazione
culturale e religiosa; stando a Roma e
influente presso i centri di potere è stato
un sicuro punto di riferimento per le
istanze che provenivano dal Comune di
Fabriano, tanto che l’amministrazione
comunale in segno di riconoscenza lo aveva onorato con una medaglia
d’oro. Negli anni ’70 aveva assunto un impegno diretto nella nostra città
come presidente dell'allora Ente Ospedaliero. Il suo amore per Fabriano
ha trovato espressione con la fondazione da lui voluta e realizzata nel
1986, del Centro Studi Don Giuseppe Riganelli, che ha portato subito
ad un alto livello culturale e che ora ricorda il suo fondatore con una S.
Messa che verrà celebrata in sua memoria e suffragio nella cattedrale di
San Venanzio sabato 26 settembre, alle ore 18.30, cui seguirà un discorso
commemorativo. Ma a Emo Sparisci si deve soprattutto l’inizio di un filone storiografico, quello del movimento dei cattolici a Fabriano e nel suo
territorio, cui ha dato contributi notevoli con varie pubblicazioni, alcune
delle quali verranno messe a disposizione di quanti parteciperanno al rito
di suffragio in San Venanzio.
sercito. L’8 settembre Badoglio
lasciò ugualmente i soldati senza
ordini specifici agevolando così
l’invasione tedesca. In entrambi i
casi rimase alla guida dell’Italia
carico di prebende, titoli nobiliari
e citazioni lusinghiere sui libri di
storia.
Veniamo a Diaz ed all’effettiva
valenza dei suoi rapporti di fiducia
con i fanti-contadini. Inasprì (e di
molto) le pene per la diserzione e
fu Ministro della guerra nel primo
governo Mussolini dopo la marcia
su Roma. Quanto alla magnifica
offensiva in direzione di Vittorio
Veneto, lui non l’avrebbe mai
sferrata semplicemente perché non
reputava l’esercito italiano in grado
di farla. Mai avrebbe ordinato l’attacco se non fosse stato minacciato
dal Governo di essere sostituito.
Mentre negli altri fronti si stavano
decidendo le sorti del conflitto al
nostro esercito era stato affidato il
ruolo di “Armata di Onan”. Riportiamo a riguardo una testimonianza
di Ferruccio Parri ufficiale addetto
allo Stato Maggiore:
Settembre era il mese in cui sarebbe
stato opportuno operare. Una decisione di massima dovette essere
presa allora, forse quando Diaz
temette di essere sostituito da Giardino. Che si fosse scelto Vittorio
Veneto come obiettivo unifi catore
della offensiva lo arguii da un’irruzione che un giorno Diaz attorniato
da altri capi fece nella mia stanza
dove stava attaccata al muro una
grande carta del fronte “Addò
sta stu c... de Vittorio Veneto”
esclamò.
Con questa nobile frase il futuro
Duca della Vittoria guidò i suoi
alla pugna.
Cadorna invece, a differenza dei
primi due, odiava i politici con
tutto il suo cuore e fu mandato da
questi in pensione con poco più
di 500 lire al mese. Il suo nome
però non fu mai compromesso
col fascismo e rimase nel cuore
di molti semplici cittadini come
un simbolo dell’Italia al punto
che quando si dovette scegliere
un Comandante Supremo per
la Resistenza il nome cadde sul
figlio Raffaele Cadorna. Un’ultima considerazione: senza gli
americani che ci fornirono i soldi
per comprare armi e munizioni
da lanciare al di là del Piave,
mai ci sarebbe stato Vittorio
Veneto. Così pure la “rinascita”
dell’Italia dopo l’8 settembre fu
possibile in forza dell’esercito e
del dollaro americano. Tutto ciò
ebbe però un prezzo ben preciso:
non eravamo più padroni a casa
nostra. Qualcosa di molto simile
a ciò che è successo a Fabriano in
tempi recenti con la crisi dell’Indesit: arrivano gli americani in
nostro aiuto; e adesso, da noi,
comandano loro. Ma addò sta stu
c... de rinascita! Scusate lo sfogo.
Don Leopoldo Paloni
Il grazie al dottor Luzi
per la sua pubblicazione
Grazie dott. Luzi, la tua riflessione sul dolore che ha travagliato la tua vita,
riportato sulla pubblicazione “Come soffrire e morire per amore di Cristo
Crocifisso”, presentata al pubblico della nostra Diocesi il 6 settembre in
Cattedrale e messe a disposizione con offerta spontanea a beneficio della
Caritas e dell’Unitalsi di Fabriano, ha dimostrato quanta sensibilità esiste
ancora negli animi dei cittadini fabrianesi, che, oltre a te, vogliamo ringraziare. Il ricavato sarà devoluto ad aiuti concreti ed alla copertura dei
costi della nuova unità di trasporto per i diversamente abili della Diocesi.
Edmondo Ercolani, direttore della Caritas
e Emanuela Fraboni, presidente Unitalsi
Quella famosa frase
sul documentario Rai
In relazione all’articolo di due settimane fa sulla demolizione della villa
Merloni in via Dante, dove sarà costruito un discount, alcuni lettori, probabilmente più avveduti e informati di me, hanno segnalato che la pittoresca
frase detta all’ingegner Mattei, “se ci porti via il lavoro e gli uomini le
nostre donne saranno costrette a fare le puttane”, sarebbe stata riferita da
un datore di lavoro matelicese dei più importanti (soprannominato “lu
marfattu”), e non personalmente da Aristide Merloni. E’ probabile che
sia proprio così, ma questa affermazione fu ripetuta centinaia di volte
e mi risulta che lo stesso Aristide l’avesse presa a prestito perché era la
cartina di tornasole di un territorio impoverito e che registrava carenza di
manodopera. Insomma, si tratta di una “colorita trovata” citata anche da
Francesco Merloni e Mario Bartocci nel documentario “La storia siamo
noi” andato in onda su RaiTre, diventata perfino un modo di dire negli
anni Cinquanta. Diciamo che portò bene: Aristide Merloni fu spronato
a fare del suo meglio e la gente del posto, finalmente, non emigrò più.
Alessandro Moscè
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