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N. 26 · Dicembre 2010
CIRCOLARE
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Fondata nel 1997 e pubblicata semestralmente dalla Commissione Internazionale per gli
Studi Salesiani (ICSS) degli Oblati di S. Francesco di Sales
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400° anniversario della fondazione dell’Ordine della
Visitazione Santa Maria
La mattina della domenica della Santissima Trinità, 6 giugno 1610,
Madame de Chantal, Jacqueline Favre e Jeanne-Charlotte de Bréchard ascoltarono la messa nella cappella dell’episcopio e ricevettero la comunione dalle mani di Monsignore. Trascorsero la giornata a visitare le chiese e i poveri. Verso sera si recarono a casa del vescovo che le aveva invitate a
cena con i suoi fratelli. Terminato il pasto, Francesco consegnò a Giovanna una raccolta di “piccole pie costituzioni” che
aveva redatto [Figura 1.1], dicendole: «Seguite questo cammino, figlia mia, e fatelo seguire da tutte coloro che il cielo
ha destinato a seguire le vostre orme». Poi le benedisse …
Poi dall’episcopio si mossero verso la piccola casa della Galleria … Il corteo impiegò molto tempo a percorrere il breve
tragitto che separava le due dimore, tanta era la folla accorsa.
Alla porta della Galleria aspettava una donna: era Anne-Jacqueline Coste … che Francesco aveva provvidenzialmente
incontrato a Ginevra quando lei era al servizio degli albergatori calvinisti. La sua coraggiosa attività, la sua fede rustica e
la sua carità avrebbero rallegrato e alleviato i primi tempi
della Visitazione …
Quando tutti se ne furono andati, le due giovani
donne [Jacqueline Favre e Jeanne-Charlotte de Bréchard] e la serva [Anne-Jacqueline Coste] promisero perfetta obbedienza a Giovanna de Chantal e,
dopo la preghiera in comune, si ritirarono nelle loro
camere1.
Figura 1.1 Paolo Emilio Morgari (1851-82), La presentazione della Regola dell’Ordine della Visitazione, olio su tela. Monastero della Visitazione di Moncalieri (Torino). Foto: Franz Sales Verlag, Eichstätt.
La presentazione della Regola dell’Ordine della Visitazione da parte di S. Francesco di Sales a Madre di Chantal e alle prime visitandine è
un soggetto popolare nella iconografia salesiana, e soprattutto visitandina. Morgari esprime questo tema rappresentando Francesco che consegna la Regola e contemporaneamente attira l’attenzione alla sua chiave interpretativa, il mistero della Visitazione, nel quale “egli trovava
… mille significati spirituali da cui attinse luce speciale sullo spirito che desiderava stabilire nel suo istituto”.
1
André Ravier, sj, Francis de Sales: Sage & Saint, trad. J. Boiler, OSFS (San Francisco: Ignatius Press, 1988), 189-90. (A. Ravier,
Francesco di Sales. Un dotto e un santo, Milano, Jaca Book, 1986).
Questo fu il giorno della fondazione di quello che sarebbe divenuto l’Ordine della Visitazione S. Maria.
Al momento di questa fondazione però la nuova congregazione non aveva ancora un nome. Il primo nome che
Francesco aveva in mente era Filles de Sainte-Marthe (Figlie di Santa Marta), ma non pareva adatto e a Madre di
Chantal non piaceva, anche se questo lo teneva per sé. Allora Francesco suggerì “Oblate della S. Vergine”, ma poiché
la parola ‘oblata’ non era conosciuta o capita in Francia, fu accantonata. Infine il nome giusto fu trovato dopo la fondazione, suggerito forse dalla festa della Visitazione (celebrata a quel tempo il 2 luglio) anche se Francesco stava probabilmente meditando da un po’ di tempo su questo mistero. Madre di Chantal aderì subito: Visitation Sainte-Marie (Visitazione Santa Maria) suonava adatto2.
Francesco scelse “Visitazione Santa Maria” come nome dell’Ordine “non solamente in riferimento alle visite e al
caritatevole servizio ai malati poveri che le suore facevano, ma perché trovava in questo mistero mille significati spirituali che gettavano una luce speciale sullo spirito che desiderava stabilire nel suo istituto3”. Secondo il Dottore del divino amore, la Vergine “aveva concepito Colui che essendo tutto amore, l’aveva trasformata nell’amore stesso” 4. Maria,
perciò, “compì atti continui di amore, non solo verso Dio, con il quale era unita attraverso l’amore più perfetto, puro e
tenero possibile, ma possedeva anche l’amore del prossimo nel grado più perfetto, che le faceva desiderare ardentemente la salvezza del mondo intero e la santificazione delle anime, e sapendo che poteva cooperare a quella di S. Giovanni, ancora nel grembo di S. Elisabetta, vi andò in tutta fretta”5. Lo spirito del mistero della Visitazione, e perciò dell’Ordine che ne porta il nome, è attenzione e ricettività verso il mistero del divino amore, spontaneità e prontezza nella
carità fattiva, trasformazione e santificazione, culto e adorazione.
Quattrocento anni dal giorno della fondazione della Visitazione: il 6 giugno 2010 questo anniversario storico è stato celebrato nella basilica della Visitazione di Annecy, la Sainte-Source dell’Ordine, così come nei vari monasteri della
Visitazione sparsi nel mondo. Ad Annecy la Messa Solenne trasmessa in televisione, celebrata alla basilica da S. E.
Mons. Ives Boivineau, vescovo di Annecy, è stata il culmine di una lunga settimana di celebrazioni. Questa “settimana
di festa” è stata inaugurata con una Messa Solenne celebrata nella basilica dal card. André Ving-Trois, arcivescovo di
Parigi, il 31 maggio 2010, solennità della Visitazione della Beata Vergine Maria. Questa “settimana” comprendeva anche un colloquio per studiosi, conferenze, una veglia di preghiera e la rappresentazione di pezzi teatrali incentrati sulla
Visitazione, uno di p. Thierry Mollard, OSFS, e del gruppo Teotimo e un altro di p. Michel Tournade, OSFS, provinciale degli Oblati di Francia, e di studenti del liceo Saint-Michel di Annecy.
La basilica per la messa del 400° anniversario era gremita (vd. fig. 1.2, 1.3). Fra i concelebranti di questa messa
c’erano p. Aldino Kiesel, OSFS, Superiore Generale degli Oblati, e p. Jean-Paul Fournier, MSFS, Provinciale della
Provincia franco-svizzera dei Fransaliani. L’altare era abbellito da uno squisito paliotto di fine XVII secolo (fig. 1.4),
con al centro la scena della Visitazione della Vergine Maria a Elisabetta, ai lati S. Francesco di Sales (a destra) e S.
Agostino (a sinistra). L’accostamento di questi due santi è onnipresente nell’iconografia visitandina, avendo Francesco
adottato la regola di S. Agostino per l’Ordine della Visitazione.
La celebrazione del 400° anniversario non si è limitata a un giorno e neppure a una settimana, ma è stato un evento
durato tutto l’anno, iniziato con la solennità di S. Francesco di Sales (24 gennaio) e concluso con l’anniversario della
morte di S. Giovanna Francesca di Chantal (13 dicembre). Un elenco completo delle varie celebrazioni liturgiche,
esposizioni, conferenze, rappresentazioni teatrali e musicali, ecc., svoltesi nella diocesi di Annecy durante quest’anno
giubilare si può trovare su: http://www.diocese-annecy,fr/rubriques/haut/diocese/4eme-centenaire-de-la-visitation.
Moulins ha un posto privilegiato nella storia dell’Ordine della Visitazione. Come ha pubblicamente spiegato di recente S.E. Mons. Pascal Roland, vescovo di Moulins, Moulins è stato il terzo monastero della Visitazione ad essere
fondato (da Jeanne-Charlotte de Bréchard nel 1616; il primo è naturalmente Annecy nel 1610 e il secondo Lione, nel
1615); S. Francesco di Sales predicò a Moulins nel 1619; Madre di Chantal vi morì nel 1641; e se Annecy è la SainteSource, Moulins, con il Musée de la Visitation che ha in deposito più di 8.000 oggetti di 150 monasteri dell’Ordine della Visitazione, è diventato “la capitale internazionale della Visitazione”.
2
Elisabeth Stopp, Madame de Chantal: Portrait of a Saint (Westminster, MD: Newman Press, 1963), 125 [E. Stopp, Madame de
Chantal. Ritratto di una santa, Brescia, Morcelliana, 2010, trad. a cura del monastero della Visitazione di Salò, Brescia, Italia], cf
Ravier, 191.
3
Année sainte des religieuses de la Visitation Sainte-Marie, 12 voll. (Annecy : C. Burdet/Lyn : P.-N. Josserand, 1867-71), VII, 3.
4
Sermone per la festa della Visitazione di Maria Vergine, 2 luglio 1618, Oeuvres de saint François de Sales, Éditon complète, 27
voll. (Annecy : J. Niérat e c., 1892-1964), 9-161.
5
Ibid., 159.
Per le figure 1.2-1.5 vd. pagg. 12-13.
2
Per commemorare il 400° anniversario della fondazione della Visitazione, il Musée de la Visitation ha allestito
un’altra magnifica esposizione speciale, “Au coeur de la Visitation: Trésors de la vie monastique en Europe” [Al cuore
della Visitazione: tesori della vita monastica in Europa] (fig. 1.5). L’esposizione si è aperta il 7 maggio 2010 alla presenza di numerose personalità della comunità civile ed ecclesiale, compresi il vescovo Roland e mons. José Manuel del
Río Carrasco, Sottosegretario della Commissione Pontificia dei Beni Culturali della Chiesa, in rappresentanza del card.
Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano. Come le precedenti esposizioni speciali del Musée de la Visitation, anche questa, che si protrarrà fino al 24 dicembre 2010, è accompagnata da un catalogo abbondantemente illustrato (288 pp.), edito da Somogy éditions d’art di Parigi.
Dal 22 al 24 ottobre 2010 il museo ha anche ospitato un colloquio internazionale relativo a questa esposizione:
“Art et l’histoire chez les visitandines: Quatre siècles de rayonnement, 1610-2010” [Arte e storia alla Visitazione: quattro secoli di irradiamento: 1610-2010]. Il colloquio era diviso in quattro sezioni tematiche: “Histoires multiples” [Storie
multiple]; “Rayonnement de la Visitation” [Irradiamento della Visitazione]; “Permanence de l’Art” [Permanenza dell’arte] e “Représentations salésiennes” [Rappresentazioni salesiane]. Hanno fatto il loro intervento circa venticinque
studiosi; più di 300 i partecipanti provenienti da Francia, Svizzera, Belgio, Austria, Italia, Inghilterra e Polonia. Il programma comprendeva anche la Messa Solenne celebrata dal vescovo Roland nella cattedrale di Moulins e un concerto
per coro di musica rinascimentale e barocca. Gli atti del convegno saranno pubblicati da Somogy éditions d’art nel
2011.
L’ICSS si unisce alla famiglia salesiana nell’estendere le migliori congratulazioni alle sorelle dell’Ordine della Visitazione S.Maria del mondo intero nel loro 400° anniversario. Ringraziamo Dio onnipotente per il dono singolare e vivificante che l’Ordine della Visitazione è stato e continua a essere per la Chiesa e per il mondo. Preghiamo che la celebrazione di questo anno giubilare possa portare ad un aumento di vocazioni visitandine. Ad multos annos!
Rimanendo presso la mangiatoia durante l’Ottava di Natale:
la Spiritualità del Presepio di S. Francesco di Sales
Considerate, vi prego, il Neonato nella mangiatoia di Betlemme,
ascoltate quello che vi dice, guardate l’esempio che vi offre… O
Dio, chi rimarrà presso quella mangiatoia tutto il tempo di questa
Ottava [di Natale], si scioglierà d’amore…6.
Questo passo è tratto da un sermone per la Vigilia di Natale del
1620 di S. Francesco di Sales (1567-1622), il savoiardo vescovo di
Ginevra di inizio 17° secolo che parlava francese ed era in esilio ad
Annecy; il sermone era rivolto alle suore dell’Ordine della Visitazione Santa Maria, fondato da lui e da santa Giovanna di Chantal
(1572-1641) nel 1610. Il luogo era la chiesa di san Giuseppe (oggi
chiesa di S. Francesco di Sales), adiacente al primo monastero della
Visitazione di Annecy7. Francesco aveva benedetto la prima pietra
della chiesa nel 1614, e quattro anni dopo l’aveva solennemente
consacrata ponendola sotto il patrocinio di san Giuseppe (fig.2.1).
Il presepio tridimensionale
A quel tempo, non era inusuale che in chiese e cappelle fosse
allestito un presepio tridimensionale. San Francesco di Assisi (c.
1181-1226) è spesso ritenuto “l’inventore” del presepio. Ma ciò
che fece san Francesco di Assisi, cioè mettere in scena un pre-
Figura 2.1 Chiesa di S. Francesco di Sales, Annecy (in passato,
chiesa del primo monastero della Visitazione, 1612-1793). Fotografia: Herbert Winklehner, OSFS. S. Francesco di Sales benedì
la prima pietra della chiesa nel 1614, e quattro anni più tardi la
consacrò solennemente, ponendola sotto il patrocinio di san
Giuseppe. Nel 1923, in occasione del 300° anniversario della
morte di Francesco, il vescovo di Annecy cambiò il patrono titolare da san Giuseppe a S. Francesco di Sales.
6
Œuvres de saint François de Sales, Édition complète, 27 voll. (Annecy : J. Niérat, 1892-1964), IX, 460 (da qui in poi Œuvres
complètes).
7
Sui vari monasteri della Visitazione ad Annecy (la “Galerie” [1610-12], il primo monastero [1612-1793], il secondo monastero
[1634-1793, ora casa madre delle suore di S. Giuseppe], e l’attuale monastero) vd. La Visitation d’Annecy et l’Ordre de la Visitation Sainte-Marie: 400 ans de vie et d’histoire [La Visitazione d’Annecy e l’Ordine della Visitazione S. Maria: 400 anni di vita e di
storia] (Annecy: Monastère de la Visitation, 2010).
3
sepio vivente in un umile ambiente all’aperto vicino a Greccio nel 1223 era più in sintonia con le rappresentazioni liturgiche del tempo che con le posteriori scene immobili del presepio.
San Francesco desiderava conferire alla Messa di Natale un carattere specifico che richiamasse alla memoria la grotta di Betlemme, perciò trasferì la Messa in un ambiente simile a quello della grotta della Natività. Introdusse un bue e un asino e pose l’altare portatile sulla mangiatoia riempita di fieno. Le condizioni esterne erano ricostruite il più fedelmente possibile, ma i veri e propri eventi della Natività erano celebrati attraverso la transustanziazione e il sermone di san Francesco. Nessuno dei personaggi santi era
rappresentato8.
Nonostante ciò, il santo di Assisi aveva toccato un punto centrale:
il bisogno di visualizzare in forma tangibile le circostanze riguardanti la nascita di Cristo. Conosceva il bisogno che la gente ha di vedere, e non solo di sentir raccontare, gli avvenimenti santi della sua salvezza.
Ciò che senza dubbio Francesco fece fu di riaccendere la devozione per il mistero della Natività e suscitare
una speciale devozione al Bambino Gesù9.
Il primo presepio di Natale fu allestito non in una chiesa francescana ma dei Gesuiti a Praga nel 1562. Si trattava di
una realistica ricostruzione tridimensionale della Natività e fu realizzata esclusivamente per il tempo di Natale: due caratteristiche peculiari del presepio moderno10. Inoltre, la prima descrizione del presepio si trova in un libro pubblicato
nel 1619 dal gesuita Philippe de Berlaymount:
è noto che i gesuiti mantengono la consuetudine dei loro predecessori nell’Ordine di predisporre dei presepi natalizi per raffigurare la stalla di Betlemme. La mangiatoia con il Bambino è collocata tra la Vergine e
Giuseppe in una costruzione con un tetto di paglia a cui viene appesa una stella. Vi sono pastori e angeli, il
tutto composto così ingegnosamente che la devozione di chi osserva ne viene potentemente stimolata. Essi
sentono di essere partecipi di questo avvenimento così miracoloso, di ascoltare con le loro orecchie il pianto del Bambino e la musica celeste, di toccare con le loro mani le fasce e di sperimentare un sacro timore11.
Ma S. Francesco di Sales aveva in mente il presepio tridimensionale nel suo sermone, quando affermava “chi rimarrà presso quella mangiatoia tutto il tempo di questa Ottava [di Natale], si scioglierà d’amore”? Forse pensava a
qualcosa d’altro: alla prassi di fare un pellegrinaggio spirituale al presepio, che deriva dalla tradizione patristica, monastica e mendicante.
Un pellegrinaggio spirituale alla mangiatoia
Sebbene l’uso di costruire ed esporre il presepio non esistesse nell’antico cristianesimo, l’interpretazione che i Padri della Chiesa diedero alle parole dell’angelo ai pastori: “Andate a Betlemme” (Lc 2,12), e alle parole dei pastori:
“Andiamo a Betlemme” (Lc 2,15), diede inizio a un importante esercizio spirituale. Queste parole erano intese come un
“invito a tutti i credenti”, di modo che “quando i fedeli partecipavano alla Messa di Natale, dovevano sentire che stavano compiendo un pellegrinaggio spirituale con quegli stessi pastori verso Betlemme” 12.
Nel Medioevo questo esercizio spirituale si estese al di fuori della Messa di Natale. Il monaco benedettino e arcivescovo sant’Anselmo di Canterbury (ca. 1033-1109), raccomandava di riflettere sul mistero del Natale “richiamando all’immaginazione gli avvenimenti della grotta della Natività”13. Nel secolo successivo, l’abate cistercense beato Guerrico di
Igny (ca. 1070/80-1157), metteva in relazione la contemplazione del Bambino Divino nella mangiatoia e sull’altare durante l’Eucaristia con l’imitazione della virtù dell’umiltà, specifica dell’Incarnazione:
8
Rudolf Berliner, “The Origins of the Crèche” [Le origini del presepio], Gazette des beaux-arts 30, 6a serie (Dic. 1946), 249-78,
qui 251.
9
Matthew Powell, OP, The Christmas Crèche: Treasure of Faith, Art & Theater [Il presepio di Natale: tesoro di fede, arte e teatro]
(Boston: Pauline Books & Media, 1997), 70.
10
Berliner, 251.
11
Ibid., 250.
12
Ibid., 251-52.
13
Ibid., 252.
4
facciamo e rifacciamo la strada verso Betlemme e fissiamo questo Verbo fatto carne dal Dio Onnipotente
che è diventato un Piccolo. In questa Parola visibile… possiamo apprendere la sapienza di Dio che è diventata umiltà. Essa comprende tutte le virtù14.
La più celebre esortazione del tardo medioevo a fare un pellegrinaggio al presepio si trova nelle Meditazioni sulla
Vita di Cristo del XIV secolo, che Francesco deve aver conosciuto come opera attribuita a san Bonaventura (1221-74),
anche se oggi si ritiene che l’autore sia fra’ Giovanni di Caulibus. Ecco ciò che Francesco avrebbe letto nelle Meditazioni, che ebbero un influsso di vasta portata sulla spiritualità, sulle rappresentazioni religiose e sull’arte sacra:
Rimanete anche voi con nostra Signora mentre veglia presso la mangiatoia e deliziatevi spesso del Bambino Gesù, poiché la grazia esce da Lui (Lc 6,19). Ogni anima fedele e in modo speciale una persona consacrata, dal giorno di Natale fino a quello della Purificazione almeno una volta al giorno dovrebbe visitare
nostra Signora alla summenzionata mangiatoia per adorare il Bambino Gesù e per meditare amorevolmente sulla povertà, umiltà e mitezza della Madre e del Figlio15.
Meditazione immaginativo-visiva e partecipativa
Questo breve passo apre una finestra sul metodo francescano di meditazione in atto dentro le Meditazioni: la meditazione visiva di scene tratte dal Vangelo, che colui che legge/medita ricostruisce con l’immaginazione e a cui partecipa come un attore che assume un ruolo in un dramma. Lo scopo di questo procedimento è di conformare la propria vita
a quella esemplare di Cristo. Questo metodo si basa sulla spiegazione medievale della mente umana, ritenuta dotata di
tre potenze interiori: l’immaginazione, l’intelletto e la memoria. L’immaginazione crea le immagini mentali indispensabili al pensiero e queste immagini, a loro volta, si imprimono nella memoria, deposito delle idee. La meditazione è
un processo di creazione di immagini e di ricordo visivo, poiché l’occhio della mente o immaginazione ricorda le immagini impresse nella memoria per meditare sulla vita di Cristo e per condividere gli avvenimenti della sua vita16.
All’inizio dell’epoca moderna questo metodo di preghiera meditativa giunge al suo apice negli Esercizi Spirituali
di sant’Ignazio di Loyola (1491-1556), che si fondava su una solida tradizione medievale di preghiera immaginativovisiva, che sembra essere stata trasmessa dai cistercensi ai francescani e ai certosini17. Nella meditazione ignaziana, “il
movimento dell’immaginazione è intellettualmente guidato verso una immedesimazione con le grandi scene della Bibbia che porta la singola anima a essere riplasmata” 18. Quand’era studente al Collegio dei gesuiti di Clermont a Parigi
(1578-88), Francesco fu istruito sul mondo immaginativo degli Esercizi, che lo influenzò per tutta la vita. Nella Introduzione alla Vita Devota (1609), Francesco mette a disposizione la sua sintesi della tradizione relativa alla meditazione
immaginativo-visiva e partecipativa, che al suo tempo era onnipresente nei libri sulla preghiera, come nei sermoni e
nelle arti visive.
“La composizione di luogo”…non è altro che presentare alla tua immaginazione tutto il mistero su cui
vuoi meditare, come se fosse realmente accaduto in tua presenza. Per es., se vuoi meditare su Nostro Signore in croce, immagina di trovarti sul monte Calvario e di rivedere tutto ciò che avvenne e di sentire tutto ciò che è stato detto nel giorno della Passione; o se preferisci, ed è la stessa cosa, immaginati che la
crocifissione di Nostro Signore avvenga nel modo descritto dagli Evangelisti proprio nel luogo in cui ti trovi19.
14
The Christmas Sermons of Bl. Guerric of Igny [I sermoni natalizi di Guerrico d’Igny], trad. da sr Rosa da Lima, con un saggio di
Thomas Merton (Abbazia di Getsemani, 1959), 59.
15
John of Caulibus, Meditations on the Life of Christ [Meditazioni sulla vita di Cristo], trad. e curato da F.X. Taney, sr A. Miller,
OSF e C. Mary Stallings-Taney (Asheville, NC: Pegasus Press, 2000), 38.
16
Vd. Denise Despres, Ghostly Sights: Visual Meditation in Late-Medieval Literature [Visioni spirituali: la meditazione visiva nella letteratura del tardo Medio Evo] (Norman, OD: Pilgrim Books, 1989), 19-54 e “Memory and Image: The Dissemination of a
Franciscan Meditative Text” [Memoria e immagine: la diffusione di un testo meditativo francescano], Mystics Quarterly 16/3 (Sett.
1990), 133-42.
17
Philip Sheldrake, “Imagination and Prayer” [Immaginazione e preghiera], The Way 24/2 (1984), 92-10, spec. 97.
18
Frank Paul Bowman, “Devotional writing” [Opere di devozione], in The New Oxford Companion to Literature in French, ed. Peter France (New York: Oxford University Press, 1995), 237-239, qui 238.
19
Introduction [Introduzione], Parte II, cap. 4. S. Francesco di Sales, Œuvres, a cura di André Ravier e Roger Devos, Bibliothèque
de la Pléaide (Paris, Gallimard, 1969), 85-86 (da qui in poi Œuvres).
5
Tra gli autori che Francesco consiglia a Filotea per aiutarla a meditare sulla vita, passione e morte di Gesù c’è Bonaventura; con questa indicazione senza dubbio allude alle Meditazioni sulla Vita di Cristo e questo ci porti al punto di
partenza.
S. Francesco di Sales alla mangiatoia
Alla luce di questa tradizione di compiere un pellegrinaggio spirituale al presepio, sostenuta dalla pratica della meditazione immaginativo-visiva e partecipativa, sembra probabile che quando Francesco parla di rimanere presso la
mangiatoia lungo l’Ottava di Natale, intenda una visita mentale, dato che questo metodo richiama allo sguardo interiore
un’immagine mentale della scena della Natività mediante l’immaginazione, per poter meditare sentendosi parte della
scena (fig. 2.2). Tuttavia questo approccio non esclude necessariamente una visita al presepio tridimensionale, che anzi
può servire da valido aiuto nel meditare sulla Natività, in quanto le immagini viste con gli occhi del corpo aiutano l’immaginazione a formare immagini visibili allo sguardo interiore20.
Nella tradizione dell’arte sacra, c’è un genere di immagini in cui i santi sono raffigurati in adorazione del Bambino
Gesù nella mangiatoia. Questo soggetto presenta la nozione di viaggio spirituale o mentale al presepio, ritraendo santi
medievali o dell’epoca moderna dentro la stalla nel primo Natale. C’è, ad esempio, la Adorazione dei pastori con i santi Francesco di Assisi e Carlo Borromeo, ca. 1628-30, dell’artista italiano Tanzio da Varallo (Lombardia, ca. 1575/801635) (Los Angeles County Museum of Art)21, e Santa Teresa d’Avila e santa Caterina da Siena in adorazione del
Bambino Gesù nella mangiatoia alla presenza di Maria e Giuseppe, del XVII secolo, Scuola Francese (Paris, Collection carmélitane) 22.
Si trova un esempio di questo soggetto anche nell’iconografia salesiana: S. Francesco di Sales in adorazione del
Bambino Gesù nella mangiatoia, del XIX secolo, pala d’altare (cappella des Combes, Valmeinier, Savoia) (fig. 2.3). Il
dipinto è composto da tre scene consecutive. La prima di esse – che illustra Lc 2,8-17 – è a sua volta suddivisa in una
sequenza di tre scene: l’annuncio angelico della nascita del Salvatore ai pastori, i quali poi vanno in fretta a Betlemme;
i pastori che entrano nella stalla; l’adorazione del “bambino che giace in una mangiatoia” (Lc 2,16). Al centro della
composizione, la Vergine e san Giuseppe presentano il Bambino Gesù che giace nella mangiatoia e che è il Salvatore
nato per tutti (cf. Lc 2,10-11). Giuseppe e il Bambino guardano direttamente coloro che osservano – una tecnica intesa
a far sì che chi guarda si senta parte di ciò che vede, così da essere coinvolto nel mistero che si svolge sotto i suoi oc chi. Infine, a sinistra di questa scena centrale, si erge per intero la figura di Francesco. Vestito con un piviale bianco ricamato in oro, Francesco con il pastorale nel braccio sinistro, pone la mano sinistra sul cuore, mentre, tenendo gli occhi
abbassati, contempla “quel divino Bambino che è il Salvatore di coloro che amano e l’amore di coloro che sono
salvati” 23. Francesco stende il braccio destro in un gesto di protezione, avvolgendo il pastore inginocchiato di fronte a
lui 24.
L’amore quale chiave di comprensione del significato del presepio
Ciò che Francesco considera di maggiore importanza nel rimanere presso il Bambino Gesù nella mangiatoia è lo
scopo: la preghiera meditativa deve in definitiva portare a imitare Cristo più da vicino (imitatio Christi). Nel suo sermone per la Vigilia di Natale del 1620, Francesco chiarisce qual è secondo lui la lezione del presepio.
Il Salvatore… si è incarnato per insegnarci la sobrietà spirituale, che consiste nel distaccarsi e nel privarsi
volontariamente di tutte le cose gradite e piacevoli che avrebbe potuto avere e ricevere in questa vita…
20
Powell, 95.
Philip Conisbee, Mary L. Levkoff e Richard Rand, The Ahmanson Gifts: European Masterpieces in the Collection of the Los Angeles County Museum of Art (Le donazioni Ahmanson: capolavori europei nella Collezione del County Museum of Art di Los Angeles], (Los Angeles: Los Angeles County Museum of Art, 1991), 79-92.
22
L’Art du XVIIe siècle dans les Carmels de France [L’arte del XVII secolo nei Carmeli di Francia], a cura di Yves Rocher,
catalogo dell’esposizione (Paris: Musée du Petit Palais, 1982), 61.
23
Trattato, Prefazione: Œuvres, 348.
24
Sono profondamente grato alla dr.a Josette Malbert-Curtil per aver portato alla mia attenzione questo dipinto, così come per aver
condiviso il suo acuto commento su di esso, commento che è parte della sua recente tesi di dottorato, Mémoire et patrimonie: Les
représentations de saint François de Sales dans les églises et chapelles des Pays de Savoie (1594-1965) [Memoria e patrimonio: le
raffigurazioni di S. Francesco di Sales nelle chiese e cappelle dei paesi della Savoia (1594-1965)], Université Pierre Mendès, Grenoble, 2010).
21
6
Egli ha voluto patire mille sofferenze e fatiche, pagando secondo la più rigorosa giustizia per le nostre
mancanze e le nostre iniquità, insegnandoci col suo esempio la sobrietà spirituale, il distacco da tutte le
consolazioni, per vivere secondo la ragione e non secondo i nostri appetiti e i nostri affetti…
Considerate, vi prego, questo Neonato nella mangiatoia di Betlemme, ascoltate quello che vi dice, guardate
l’esempio che vi offre. Ha scelto le cose più aspre e povere che si possano immaginare per la sua nascita.
O Dio, chi rimarrà presso quella mangiatoia tutto il tempo di questa Ottava, si scioglierà d’amore… Con
quanto rispetto la gloriosa Vergine vostra Madre considerava quel cuore che palpitava d’amore nel suo
santo petto, mentre lei asciugava le tenere lacrime che scendevano dolcemente dagli occhi di quel Bambino
benedetto! 25
L’accentuazione dell’annientamento, della povertà e dell’umiltà del Cristo Bambino nella mangiatoia è un luogo
comune della spiritualità del XVII secolo nel mondo francofono. Non c’è nulla di sentimentale o di tenero attorno a
questa immagine del Bambino Gesù. Ad esempio, il Cardinale Pierre de Bérulle (1575-1629), una delle grandi figure
spirituali del Cattolicesimo francese degli inizi dell’epoca moderna che ebbero molta influenza, riteneva che l’umiliazione di Gesù nel farsi bambino superasse quella del suo assumere la natura umana, perché l’infanzia compendia la debolezza e l’impotenza umane. Questo punto è sottolineato dal lessico usato costantemente dal Bérulle parlando dell’infanzia di Gesù: indigenza (indigence), impotenza (impuissance), spogliamento (dénuement), bassezza (bassesse), incapacità (incapacité), dipendenza (sujétion), privazione (privation), debolezza (infirmité), ecc.. Secondo il Bérulle, l’annientamento del Verbo Incarnato, particolarmente il suo stato di infanzia, doveva essere imitato attraverso una radicale
abnegazione di sé e un annientamento che rendono possibile vivere totalmente per Dio in Cristo Gesù26.
Diversamente da Bérulle, Madre di Chantal non sviluppa una completa teologia dell’Incarnazione e dell’Infanzia.
Piuttosto, cerca di ricavare per le sue suore visitandine le conseguenze pratiche dell’annientamento (anéantissement)
del Verbo Incarnato.
Il Figlio di Dio, per esserci di esempio, è venuto per umiliare Se stesso della massima umiliazione che non
solo ci possa essere, ma perfino che si possa pensare; infatti vedete che questo Dio di ogni maestà,come dimenticando e annientando questa suprema e adorabile grandezza, è venuto per farsi piccolo bambino nel
grembo di una delle Sue creature.
Mie sorelle, come vorrei che incidessimo nei nostri cuori questo amore per l’umiliazione di noi stesse fino
al nulla in ogni cosa in cui Nostro Signore si è umiliato. Ho detto ‘incidessimo nei nostri cuori’, perché una
cosa incisa non si cancella più. Noi dobbiamo perciò imprimere e incidere nei nostri cuori questo desiderio
di umiliare noi stesse in tutte le cose, ma principalmente nell’onore, nella stima, e nel desiderio di essere
ritenute virtuose, di essere amate, preferite, considerate come capaci di qualcosa. Dobbiamo distruggere
tutte queste cose in noi a imitazione del Figlio di Dio, perché vedete quanto ha abbassato Se stesso27.
Dentro il contesto più ampio della spiritualità visitandina, Madre di Chantal fa qui risuonare uno dei temi peculiari
di questa tradizione, il martirio d’amore – un “orientarsi senza compromessi a una vita vissuta cuore a cuore con il crocifisso Dio d’amore” 28.
Da un lato, la riflessione sul significato dell’Incarnazione e della divina Infanzia proposta da Bérulle, da Madre di
Chantal e da Francesco si sofferma sulla kenosis (svuotamento) di Gesù, che trova la sua classica espressione in Filippesi 2,5-7: “Cristo Gesù…, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso, assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini”. Dall’altro lato, Francesco, il dottore
dell’amore divino, mette in relazione la kenosis di Gesù con l’amore, conformemente a Gv 3,16: “Dio infatti ha tanto
amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna” (cf.
1 Gv 4,9-10). Per Francesco, l’amore è la chiave che dischiude il senso più profondo della kenosis di Gesù per il fatto
che ne è il motivo e il contenuto. Questo approccio si ispira chiaramente alla visione confortante che Francesco ha della
25
Œuvres complètes, IX, 457, 459-60.
Jacques Le Brun, “La dévotion à l’Enfant Jésus au XVII e siècle”, [La devozione a Gesù Bambino nel XVII secolo], in Histoire
de l’enfance en Occident. 1. De l’Antiquité au XVIIe siècle, a cura di D’Egle Becchi e Dominique Julia (Paris : Éditions du Seuil,
1998), 402-431, spec. 408-10 ; Charles J. Healey, sj, Christian Spirituality : An Introduction to the Heritage [Spiritualità cristiana:
una introduzione alla tradizione] (New York: Alba House, 1999), 290.
27
Esortazione III per il terzo sabato di Avvento: “Sugli annientamenti del Verbo eterno nella sua venuta sulla terra”; S. GiovannaFrancesca Frémyot di Chantal, Sa vie et ses œuvres, 8 vol. (Paris: Plon, 1874-79), II, 167-68.
28
Wendy M. Wright, Heart Speaks to Heart: The Salesian Tradition, [Il cuore parla al cuore: la tradizione salesiana], Traditions of
Christian Spirituality Series (Maryknoll: Orbis Books, 2004), 65.
26
7
storia della salvezza: Dio, che “è il Dio del cuore umano” 29, ”desidera ardentemente che noi Lo amiamo” 30. Non bastandogli di dichiararci il suo amore, “questo divino amante… sta a bussare” 31 alla porta del cuore umano per conquistarlo e attirarlo a sé.
Nel passaggio del sermone di Francesco per la Vigilia di Natale del 1620 citato sopra, i temi dell’autoumiliazione
di Gesù e del suo immenso amore per l’umanità sono tenuti in equilibrio. In una lettera dell’anno precedente a una suora, Francesco svolge ancora lo stesso argomento. In linea con il nostro scopo questo testo riunisce anche diversi temi
già trattati sopra: rimanere presso la mangiatoia per imparare dal Bambino Gesù, che ama l’umanità appassionatamente
e soffre per questo amore, che non vuole altro che attirare i nostri cuori al Suo, e che desidera ardentemente il nostro
progresso nella virtù.
È bene per lei rimanere vicino a questa santa mangiatoia, dove il Salvatore della nostra anima ci insegna
molte virtù con il Suo silenzio. Quanto ci dice tacendo! I nostri cuori dovrebbero infiammarsi presso il Suo
piccolo cuore palpitante d’amore per noi. Guardi quanto amorosamente ha scritto il suo nome nelle profondità del Suo Cuore divino mentre giace sulla paglia per il suo bene, desideroso del suo progresso... Una
calamita attira il ferro, l’ambra attira la paglia e il fieno: ora, sia che noi abbiamo il cuore duro come il
ferro sia che lo abbiamo debole e impotente come la paglia, dobbiamo seguire le attrattive di questo eccellente Bambino, vera calamita dei cuori32.
Pensieri conclusivi
Il sacerdote lazzarista Adrien Gambart (1600-68) fu confessore del monastero della Visitazione del sobborgo
Saint-Jacques a Parigi per oltre trent’anni. In preparazione alla canonizzazione di Francesco (1665), Gambart pubblicò
nel 1664 il suo libro degli emblemi, La vie symbolique du bienheureux François de Sales [La vita di S. Francesco di
Sales in simboli]. Questo libro rivela Gambart quale commentatore percettivo e interprete creativo della spiritualità salesiana. Il metodo di Gambart di presentare la biografia e le virtù di Francesco mediante immagini e simboli è molto in
sintonia con il pensiero simbolico e l’espressione metaforica del santo, un punto evidenziato dall’utilizzo delle immagini stesse di Francesco per molti degli emblemi del libro. Come Gambart rileva nella lettera di dedica del libro alle visitandine del monastero del sobborgo Saint-Jacques, questo metodo mette anche in luce la consonanza tra l’uso copioso
di similitudini da parte di Francesco e il metodo usato da Cristo di insegnare con immagini e parabole33.
Nel libro di Gambart troviamo un’immagine che è l’equivalente visivo di un’immagine verbale di Francesco sul
Bambino Gesù quale calamita dei cuori. L’emblema XXXII raffigura una grande calamita a forma di cuore, tenuta da
una mano tra le nuvole, che attira una catena di piccoli cuori (fig. 2.4). Il motto dice: Magnes amoris amor, “La calamita dell’amore è l’amore”; e la strofa/verso: L’amour sert luy-mesme d’Aymant,/Pour tirer le cœur de l’Amant, “L’amore stesso fa da calamita / per attirare il cuore di chi ama”, giocando sulla parola francese usata per “calamita”, aymant, che significa “qualcosa che ama” 34. Nel testo in prosa che accompagna l’emblema, Gambart riconosce la fonte
originaria di questa immagine in Francesco, e allo stesso tempo la riferisce al santo stesso, dal momento che il titolo
dell’emblema chiarisce: “Son amour cordial et plein d’attraits, Il suo amore cordiale ed estremamente attraente”.
Questa calamita a forma di cuore, che conquista e attira dietro di sé tutti gli altri, è il simbolo dell’amore
cordiale del nostro santo, che fu in questa vita terrena ed è ancora una vera calamita, come egli stesso dice
del nostro Salvatore nella Sua Natività35.
I contemporanei di Francesco sottolinearono l’importanza di imparare la lezione del presepio. Ma, se mai qualcuno
ci è riuscito, pochissimi hanno eguagliato Francesco a questo riguardo, come egli incarnò e divenne una immagine vivente del divino amore per ogni persona, amore che è rivelato e reso visibile dal Bambino Gesù nella mangiatoia. Per29
Trattato, Libro I, cap. 15: Œuvres, 395.
Trattato, Libro II, cap. 8: Œuvres, 431.
31
Trattato, Libro II, cap. 8: Œuvres, 433.
32
Lettera MCDXCVIII, a una religiosa, ca 6 gennaio 1619. Œuvres complètes, XVIII, 334-35.
33
Adrien Gambart’s Emblem Book: The Life of St. Francis de Sales in Symbols, [Il libro degli emblemi di Adrien Gambart: la vita
di Francesco di Sales in simboli], edizione facsimile con uno studio introduttivo di Elisabeth Stopp, a cura di Terence O’Reilly, con
un saggio di Agnès Guiderdoni-Bruslé (Philadelphia: Saint Joseph’s University Press, 2005), 45-48; facsmile, pagine non numerate. Per la biografia di Gambart, vd. ibid, 17-19.
34
Ibid., 112-13; facsimile, 124.
35
Ibid., facsimile, 125.
30
8
mettendo a questo Gesù di vivere in lui, Francesco divenne una calamita che ha attirato e continua ad attirare i cuori a
Dio attraverso le attrattive del suo amore cordiale che si può percepire nella sua eredità spirituale: i suoi scritti e l’Ordine della Visitazione, insieme alle congregazioni religiose e agli istituti dediti al servizio della Chiesa nel mondo moderno vivendo e diffondendo la spiritualità salesiana.
Joseph F. Chorpenning, OSFS
Figura 2.2 Hieronymus Wierix (1553-1619) a partire da
un’opera di Bernardino Passeri, All’alba della nascita del
Signore: i pastori, incisione in Jerome Nadal, Annotazioni
e Meditazioni sui Vangeli della Liturgia (Antwerp, 1607).
Fotografia: Saint Joseph’s University Press.
Nella fase iniziale dell’epoca moderna, la meditazione immaginativo visiva e partecipativa era spesso sostenuta e facilitata con aiuti visivi come questa incisione che compare
in due libri del gesuita spagnolo Jerome Nadal (1507-80):
Immagini di storia evangelica (1593) e Annotazioni e Meditazioni sui Vangeli (1595). L’idea di questi libri proviene
dallo stesso sant’Ignazio di Loyola (1491-1556), che suggerì a Nadal di comporre un libro illustrato per aiutare i seminaristi gesuiti a meditare i Vangeli. L’introduzione alle
Annotazioni dice al lettore/osservatore di sostare per un
giorno o più su ogni stampa. Questa è la seconda di due incisioni che illustrano il Vangelo di Natale; la prima illustra
il Vangelo della Messa di Mezzanotte (Lc 2,1-14) e la seconda il Vangelo della Messa dell’Aurora (Lc 2,15-20). A
ogni elemento che costituisce la scena è assegnata una lettera come chiave per le didascalie che spiegano i luoghi, i
personaggi e le azioni rappresentate. Sono le seguenti: (a)
La Torre Heder, dove i pastori si sono fermati a parlare;
(b) essi trovano Gesù che giace in una mangiatoia; (c) essi
comprendono ciò che è stato detto loro del Bambino; e (d)
ritornano e raccontano tutto ciò che hanno visto e udito.
9
Figura 2.3 Francesco di Sales in adorazione del Bambino Gesù nella mangiatoia, XIX secolo, olio su tela, pala d’altare (cappella des Combes,
Valmeinier, Savoia). Fotografia: per gentile concessione della Dott.sa Josette Malbert-Curtil.
Le immagini che rappresentano santi medievali e dell’età moderna in adorazione del Bambino Gesù nella mangiatoia presentano la nozione di
un viaggio spirituale o mentale al presepio. S. Francesco di Sales in adorazione del Bambino Gesù nella mangiatoia è composto da tre scene
consecutive. La prima, che illustra Lc 2,8-17, si suddivide a sua volta in una sequenza di tre scene: gli angeli che annunciano la nascita del Sal vatore ai pastori, i quali poi si recano in fretta a Betlemme; i pastori che entrano nella stalla; e l’adorazione del bambino posto in una mangiatoia (Lc 2,16). Quindi, al centro della composizione, la Vergine e san Giuseppe presentano il bambino Gesù che giace nella mangiatoia, che è il
Salvatore di tutto il popolo (Lc 2,10-11). Giuseppe e il Bambino guardano direttamente coloro che osservano, una tecnica intesa a far sì che gli
spettatori si sentano essi stessi parte di ciò che vedono, così da essere coinvolti nel mistero che si svolge davanti a loro. Infine, a sinistra di que sta scena centrale, si trova la raffigurazione per intero di Francesco. Vestito con un piviale bianco ricamato in oro, Francesco tiene il pastorale
sul suo braccio sinistro, mentre pone la mano sinistra sul suo cuore e, gli occhi abbassati, contempla “quel divino Bambino che è il Salvatore di
coloro che amano e l’amore di coloro che sono salvati” (Prefazione, Trattato dell’Amor di Dio). Francesco stende il suo braccio destro in un gesto di protezione che avvolge il pastore che è inginocchiato di fronte a lui.
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Figura 2.4 Albert Flamen, Emblema XXXII, in Adrien Gambart, La vie symbolique du bienheureux François de Sales,
evesque et prince de Genève comprise sous le voile de 52 emblèmes... (Paris, 1664). Fotografia: Saint Joseph’s University
Press.
Qui Gambart fornisce un’immagine grafica che è l’equivalente visivo dell’immagine verbale di Francesco sul Bambino Gesù
nella mangiatoia quale calamita dei cuori. La pictura dell’emblema mostra una grande calamita a forma di cuore, tenuta da
una mano tra le nuvole, che attira una catena di piccoli cuori (figura 2.4). Il motto dice: Magnes amoris amor, “La calamita
dell’amore è l’amore”; e il verso: L’amour sert luy-mesme d’Aymant,/Pour tirer le cœur de l’Amant, “L’amore stesso fa da
calamita/per attirare il cuore di chi ama”, giocando sulla parola francese usata per “calamita”, aymant, che significa “qualcosa che ama”. Il metodo di Gambart di presentare la vita e le virtù di Francesco attraverso le immagini e i simboli è molto
in sintonia con il pensiero simbolico e l’espressione metaforica del santo, un punto evidenziato mediante l’utilizzo delle immagini stesse di Francesco per parecchi degli emblemi del libro. Nel testo in prosa che accompagna l’emblema, Gambart riconosce la fonte originaria di questa immagine in Francesco, e allo stesso tempo la riferisce al santo stesso, dal momento che
il titolo dell’emblema spiega: Son amour cordial et plein d’attraits, Il suo amore cordiale ed estremamente attraente”.
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Figura 1.2 Messa solenne nella basilica della di Annecy, 6 giugno 2010, per il 400° anniversario della fondazione dell’Ordine
della Visitazione. Foto di Herbert Winklehner, OSFS.
Da destra: P. Jean-Paul Fournier, MSFS, Provinciale della Provincia Franco-Svizzera dei Fransaliani; P. Aldino Kiesel,
OSFS, Superiore Generale degli Oblati di S. Francesco di Sales; S.E. Mons. Yves Boivineau, vescovo di Annecy; un diacono della diocesi di Annecy; S.E. Mons. Jean-Christophe Lagleize, vescovo di Valence e un altro sacerdote
Figura 1.3 Sr Marie-François Dajenais, VSM, dell’Ontario, Canada, legge una delle letture della liturgia
della Parola alla Messa solenne nella basilica della Visitazione di Annecy, il 6 giugno 2010, per il 400° anniversario della fondazione dell’Ordine della Visitazione.
Foto di Herbert Winklehner, OSFS.
Figura 1.4 Paliotto ricamato, con la Visitazione della Vergine Maria a S. Elisabetta (centro) e S. Francesco di Sales (destra) e S.
Agostino (sinistra), tardo XVII secolo. Foto di Herbert Winklehner, OSFS.
Questo paliotto ornava l’altare per la Solenne messa nella basilica della Visitazione di Annecy, 6 giugno 2010, per il 400° anniversario della fondazione dell’Ordine della Visitazione.
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Figura 1.5 Guillaume Ernest Grève (d. 1639; conosciuto come Guilherme), La Visitazione con Santi, olio su tela, commissionato nel 1626
e completato nel 1631 per l’altare maggiore della cappella del monastero della Visitazione, Valence (Francia). Musée de la Visitation,
Moulins (Francia). Foto: concessa cortesemente dal museo.
L’immagine simbolo della esposizione speciale 2010 del Muséè de la Visitation, “Au coeur de la Visitation: Trésors de la vie monastique
en Europe” [Al cuore della Visitazione: Tesori della vita monastica in Europa], La Visitazione con Santi, illustra il primato del mistero della Visitazione nella spiritualità salesiana. La Visitazione avviene per ispirazione dello Spirito Santo; qui è rappresentata come una “duplice
visitazione”: Maria e Elisabetta al centro e a sinistra Giuseppe e Zaccaria. Sulla destra, Francesco e S. Agostino (354-430), la cui regola
Francesco ha adottato per l’Ordine della Visitazione, contemplano questo mistero. Il bambino con cucchiaio a fianco di Agostino allude
alla visione avuta dal santo di un bambino che cerca con un cucchiaio di mettere l’acqua del mare in una buca nella sabbia, cosa che, il
bambino sostenne, è impossibile almeno quanto lo sforzo di Agostino di spiegare il mistero della Trinità. In primo piano, stanno inginocchiati i Santi Pietro (sinistra) e Paolo (destra). Pietro indica la scena della Visitazione mentre volge direttamente lo sguardo a quelli che osservano il quadro per far loro percepire che non stanno semplicemente guardando un quadro, ma che sono parte di ciò che vedono.
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STUDI SALESIANI NEL MONDO
Assegnati le sovvenzioni della ICSS per l’anno 2010-2011
Nel loro incontro annuale a Fockenfeld (Germania) a fine luglio 2010 i Superiori Maggiori degli Oblati di SFS hanno
approvato l’assegnazione di tre sovvenzioni, sollecitandone unanimemente il finanziamento da parte della ICSS. Due
sono stati assegnati a p. John Graden, OSFS, del De Sales Resources Center, Stella Niagara, NY, per sostenere due
pubblicazioni: la ristampa della traduzione di Elisabeth Stopp delle Selected Letters di S. Francesco di Sales, che sono
costantemente richieste, e la pubblicazione del libro St. Francis de Sales: Life and Spirit [S. Francesco di Sales: la vita
e lo spirito] di p. Joseph Bonzi, SDB. Un contributo è stato assegnato a p. Sebastian Leitner, OSFS, per sostenere la
produzione del musical “La Baronessa” sulla vita di S. Giovanna di Chantal, composto da Andreas Kehr, docente di
musica all’Università Cattolica di Eichstätt in Baviera, con testo di p. Herbert Winklehner, OSFS. La prima è in programma per il 7 maggio 2011 all’Università Cattolica di Eichstätt. Mentre i due libri si collocano proprio al cuore della
ricerca di base degli studi salesiani, ma saranno utili non solo agli studiosi salesiani, ma anche a quanti diffondono i risultati di questa ricerca a livello pastorale e divulgativo (Statuto della ICSS, I), il musical “La Baronessa” fa conoscere
la spiritualità salesiana a questi livelli.
Ampliata la raccolta di immagini salesiane sul sito della ICSS
P. Herbert Winklehner, OSFS, membro e webmaster della ICSS, ha aggiornato e ampliato notevolmente la raccolta di
immagini sul sito della ICSS: www.franz-von-sales.de, poi cliccare su “Pictures”. Per il solo S. Francesco di Sales ci
sono più di 1500 immagini diverse. Ce ne sono anche di S. Giovanna di Chantal, S. Margherita Maria Alacoque, S.
Léonie Aviat, p. Louis Brisson e Madre Maria di Sales Chappuis. Una festa per gli occhi, merita proprio una visita!
La beatificazione del Cardinale Newman e S. Francesco di Sales
Ci sono molti legami interessanti tra S. Francesco di Sales e il Cardinale John Henry Newman (1801-1890), che Papa
Benedetto XVI ha beatificato l’ultimo giorno della sua recente visita di stato nel Regno Unito (16-19 settembre 2010).
Il Papa ha scelto come tema per questa visita “Cuore a cuore”, ispirato al motto dello stemma del Cardinale Newman
“Cor ad cor loquitur”[Il cuore parla al cuore]. Come è noto, Newman prese questo motto dalla lettera sulla predicazione che Francesco di Sales scrisse all’Arcivescovo André Frémyot (1573-1641), fratello di S. Giovanna di Chantal. In
vita Newman fu noto come predicatore eloquente perché le sue omelie toccavano profondamente il cuore degli ascoltatori.
Un altro legame con la tradizione salesiana è costituito dalle lettere di Newman a una visitandina morente, Sr. Domenica Bowden, figlia del suo più intimo amico di quando era a Oxford. Newman l’aveva battezzata bambina quando era
prete anglicano. Lei divenne cattolica due anni dopo Newman ed entrò alla Visitazione di Westbury all’età di 21 anni.
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Newman predicò alla sua professione perpetua e fu sconvolto quando più tardi seppe che lei stava morendo di tubercolosi. Le lettere mostrano quanto gli erano cari gli amici e quanto era vicino a questa visitandina.
Per ulteriori informazioni su Francesco e Newman vedere il saggio di Elisabeth Stopp “Cor ad cor loquitur: Newman e
S. Francesco di Sales”, nel suo A Man to Heal Differences: Essays and Talks on St. Francis de Sales (Philadelphia:
Saint Joseph’s University Press, 1997), 183-192.
Commissione dell’Educazione Salesiana della Gioventù
Sotto gli auspici della Commissione dell’Educazione Salesiana per la Gioventù, nel maggio 2010 si è tenuto ad Annecy
un incontro per gli amministratori delle scuole gestite dagli Obalti di SFS. Sono state invitate a partecipare due persone
dell’amministrazione di ogni scuola insieme ad un Oblato e a un laico. Nell’incontro si è discusso sui modi per far penetrare meglio i principi dell’educazione salesiana nelle nostre scuole e per elaborare un programma di formazione per
gli insegnanti laici. Altri temi discussi: come organizzare in futuro programmi di scambi tra le nostre scuole che coinvolgano sia insegnanti che studenti; come promuovere la comunicazione tra i partecipanti via internet.
Africa
BENIN
“Dovete avere cura del vostro corpo in modo che l’anima possa trovare piacere nel dimorare in esso” (S. Francesco di
Sales). Per il terzo anno consecutivo, il 13 febbraio 2010 dagli Oblati di SFS del Bénin è stata organizzata una maratona. Lo scopo della maratona è duplice: incoraggiare la riflessione sull’importanza del corpo nel mantenere l’equilibrio
dell’essere umano, e, in un paese con molte religioni, promuovere l’incontro di persone di fedi e condizioni sociali diverse. Una maratona in questo paese è considerata molto più che una semplice corsa; è un atteggiamento verso la vita,
una scuola di ascolto e di dialogo ecumenico e interreligioso; è una disciplina che coinvolge tutti gli aspetti del corpo
umano che permette a una persona di trovare in sé le risorse di resistenza, perseveranza, determinazione, umiltà, fede e
fiducia in sé e negli altri. Aperta dal Ministro per la Gioventù e lo Sport del Bénin, la maratona ha radunato 935 partecipanti e ha avuto un motto salesiano: “L’essere umano, una realtà fragile, ma d’oro”. Per ulteriori informazioni accedere la sito: http://www.apatam.net/Association_nkua/nkua_gen.htm.
Dal 30 agosto al 3 settembre una trentina di membri della famiglia salesiana del Bénin si sono incontrati a Dassa (Bénin centrale) per riflettere sul tema “L’ottimismo salesiano”. L’argomento è stato discusso secondo tre prospettive: Les
fondements de l’optimisme salesien” [I fondamenti dell’ottimismo salesiano] di p. Charles Whannou, PSFS; L’optimisme dans la pédagogie salésienne” [L’ottimismo nella pedagogia salesiana] di p. Bernard Baussand, OSFS, e “L’optimisme au quotidien” [L’ottimismo nel quotidiano] di Sr. Wivine Kipangu, SDV (Salesiana della Visitazione). La Messa di chiusura è stata celebrata ai piedi della statua di Nostra Signora di Arigbo, meta del pellegrinaggio nazionale del
Bénin. Durante la Messa due laiche hanno fatto il loro atto di consacrazione nell’Associazione di S. Francesco di Sales.
Le conferenze saranno pubblicate negli Annales salésiennes del 2011.
Asia
MISSIONE DELL’INDIA
Per celebrare l’ottantesimo compleanno di p. Anthony Mookenthottam, MSFS, i Fransaliani hanno invitato diversi
scrittori e studiosi salesiani a presentare articoli per una pubblicazione in suo onore. P. Mookenthottam ha dedicato
molti anni alla diffusione della spiritualità salesiana in India ed è stato uno dei principali promotori della Casa Editrice
S.F.S e del Journal of Indian Spirituality, che sono stati strumenti preziosi per far conoscere la spiritualità salesiana in
tutta l’India e altrove. Attendiamo con ansia questa pubblicazione in onore di p. Mookenthottam.
Dopo aver esaminato e discusso l’attuale programma formativo, la Missione dell’India degli Oblati di SFS, con l’approvazione del Consiglio Generale, ha deciso di cambiare il programma di formazione. Ora saranno ammessi al Novi-
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ziato i candidati che hanno terminato gli studi superiori e in seguito procederanno con gli studi di filosofia. Il 31 maggio 2010 sono stati ammessi al Noviziato otto candidati, il maestro dei novizi è p. Alfred Smuda, OSFS.
Il primo incarico apostolico per gli Oblati di SFS in India è stato l’assunzione di una parrocchia nella diocesi di Gunter,
nell’Andhra Pradesh. È stato subito evidente che per servire i bisogni spirituali della parrocchia era assolutamente necessaria una residenza vicina per i sacerdoti. Così il 26 settembre 2010, alla presenza del clero delle parrocchie vicine e
delle personalità rappresentative del posto, p. Baiju Puthusherry, OSFS, Superiore Delegato della Missione dell’India,
ha posto la prima pietra per la costruzione della nuova residenza.
Sul fronte vocazionale, ci sono diciotto nuovi candidati, attirati dalla spiritualità di S. Francesco di Sales, che aspirano
a divenire sacerdoti. Sono stati accettati nel seminario minore di Salespuram.
Europa
PROVINCIA FRANCESE
P. Jean-Luc Leroux, OSFS, è Presidente dell’Associazione RES (Recherches et Études salésiennes), che pubblica gli
Annales salésiennes, e ha coordinato le celebrazioni per il 400° anniversario di fondazione dell’Ordine della Visitazione S. Maria per la diocesi di Annecy. Un’intervista di tre pagine a p. Leroux appare sul numero dell’inverno 2009 del
Cahier de Saint François. Nell’intervista risponde a domande quali: che cosa lo ha attirato della spiritualità salesiana e
che cosa spera di ottenere con le iniziative in programma e le varie celebrazioni di questo anniversario.
P. Leroux è stato anche di valido aiuto nel preparare l’esposizione per il 400° anniversario dell’Ordine allestita nella
cripta della Visitazione di Annecy. Inoltre ha collaborato alla creazione di un sito molto accattivante e ricco di informazioni che presenta vari aspetti di questa celebrazione storica. Si può accedere al sito all’indirizzo: http://www.dioceseannecy.fr/rubriques/haut/diocese/4eme-centenaire-de-la-visitation.
È stato riconosciuto il lavoro notevolissimo svolto nel corso degli anni dalla Dott. Hélène Bordes in qualità di Presidente dell’Associazione RES con la sua nomina a presidente onoraria permanente. La ICSS estende le sue più calorose
congratulazioni alla Dott. Bordes per questo onore ben meritato.
Les Annales salésiennes, nuova serie, n. 1 (2010), che ora includono La Lettre de RES, riportano le presentazioni delle
Journées Salésiennes del 2009 sul tema “Lo Spirito Santo negli scritti di S. Francesco di Sales”: Sr. Geneviève Agnes
Poinsot, OSFS, “L’Esprit Saint dans la Bible” [Lo Spirito Santo nella Bibbia]; p. Alain Viret, PSFS, “Paix et joie dans
l’Esprit Saint” [Pace e gioia nello Spirito Santo]; p. Edgard Vigan, “Témoignage la spiritualité salésienne: Dieu est
Dieu du coeur humain” [Testimoniare la spiritualità salesiana: Dio è il Dio del cuore umano]; p. Benoît Goubau, PSFS,
“L’Esprit dans les lettres de saint François de Sales” [Lo Spirito nelle lettere di S. Francesco di Sales]; e Marc Stenger
(vescovo di Troyes), “Vivre de l’Esprit Saint” (Vivere nello Spirito Santo). Questo numero riferisce anche della Messa
solenne e dei festeggiamenti ad Annecy il 24 gennaio 2010, solennità di S. Francesco di Sales, che hanno inaugurato il
400° anniversario della fondazione dell’Ordine della Visitazione S. Maria. Riporta inoltre il calendario di celebrazioni
liturgiche, esposizioni, conferenze, eventi culturali, ecc., nella diocesi di Annecy. Per ulteriori informazioni sulla Associazione RES e sugli abbonamenti agli Annales salésiennes, contattare p. Leroux, via e-mail: [email protected].
Le Journées Salésiennes del 2010 si sono svolte dal 16 al 20 agosto 2010 ad Annecy, alternando visite ai vari siti salesiani e conferenze. Il tema di quest’anno era “La Visitazione oggi”. Questi i relatori e gli argomenti: p. Michel Tournade, OSFS, “François de Sales, Annecy et la fondation de la Visitation” [Francesco di Sales, Annecy e la fondazione
della Visitazione]; la Dott. Josette Curtil, “L’iconographie de saint François de Sales à travers les églises de Savoie”
[L’iconografia di S. Francesco di Sales attraverso le chiese della Savoia]; la Dott. Hélène Bordes, “Visite et Visitation”
[Visita e Visitazione], e la Dott. Blandine Delahaye, “La charité apostolique de saint François de Sales lors de sa mission en Chablais” [La carità apostolica di S. Francesco di Sales nella sua missione nello Chablais].
Insieme agli Oblati di SFS del Brasile e del Bénin, diversi gruppi di giovani studenti l’estate scorsa si sono recati in
questi paesi. Alcuni studenti del Lycéè Saint-Michel, con i pp. Bruno Lecoin, OSFS, e Thierry Marcoz, OSFS, sono
andati a Porto Allegre in Brasile. Un gruppo di giovani dei centri per la pastorale delle scuole pubbliche della Savoia,
accompagnati da p. Thierry Mollard, OSFS, hanno vissuto al Camp Hors Frontières con gli Oblati di Parakou. Su ini-
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ziativa dell’ufficio di pastorale giovanile un piccolo gruppo di studenti dell’arcidiocesi di Lione si è unito a p. Antoine
Moismont, OSFS, e a p. Jean-Luc Leroux per partecipare a un progetto umanitario a Parakou nel Bénin.
PROVINCIA OLANDESE
Il 15 febbraio 2010 è stato tenuto un workshop per progettare il futuro della casa di Schijndel, Salesianum. Hanno partecipato una ventina di persone, tutte membri del gruppo di studio salesiano, del consiglio o dell’amministrazione.
Nel maggio 2010 al Salesianum è stata presentata una nuova pubblicazione dalla curatrice della stessa, la Dott. Judith
de Raat. Contiene tre saggi di diversi autori su differenti aspetti della spiritualità salesiana, oltre a una scelta di brani
dal Direttorio Spirituale degli Oblati di SFS. Quest’opera è finalizzata a introdurre alla spiritualità salesiana i membri
dei circoli salesiani e quanti vi siano interessati.
Tornando dall’incontro dei Superiori Maggiori a Fockenfeld, p. Kees Jongeneelen, OSFS, Provinciale della Provincia
Olandese, e la Dott. Judith de Raat, Coordinatrice salesiana della Provincia, hanno fatto visita alle sorelle della Visitazione di Zangberg. Hanno ricevuto una calorosa accoglienza in questo bel monastero, dove hanno discusso con le sorelle delle intenzioni originarie di S. Francesco di Sales e di S. Giovanna di Chantal per l’Ordine della Visitazione, del
modo migliore per invitare e accogliere ospiti e laici e dei corsi e delle attività che potrebbero essere organizzati per loro.
L’articolo della Dott. de Raat, pubblicato inizialmente sulla rivista trimestrale Salesiaans Contact, su un ritratto di S.
Francesco di Sales del famoso pittore olandese Marc Mulders, è stato in seguito ripubblicato da altre riviste. Perciò la
Dott. de Raat è stata invitata a tenere una conferenza sull’argomento.
Per commemorare il 400° anniversario di fondazione dell’Ordine della Visitazione S. Maria il sito della Provincia
Olandese (www.oblaten.osfs.nl) ha aggiunto due nuove pagine. Una è dedicata alla storia dell’Ordine della Visitazione
in Olanda, dove l’Istituto è presente da 100 anni, la seconda presenta la Visitazione nel mondo.
Nel settembre 2010 un gruppo di trenta pellegrini dell’Olanda, guidati da p. Dirk Koster, OSFS, membro della ICSS, e
dalla Dott. de Raat, ha visitato i noti siti salesiani ad Annecy e nei dintorni. Sono in programma un libro di viaggio in
ricordo dell’evento, un film e una riunione. I pellegrini hanno apprezzato notevolmente l’esposizione allestita nella
cripta di Annecy e nel Castello di Sales a Thorens per celebrare l’anniversario della fondazione.
Continua, pur lentamente, il lavoro per una nuova traduzione in olandese della Introduzione alla vita devota.
PROVINCIA DI LINGUA TEDESCA (GERMANIA-AUSTRIA-SVIZZERA)
Nella nuova caffetteria della scuola degli Oblati di SFS a Haus Overbach, Nordrhein-Westfalen, c’è un murale dell’ex
alunno Robin Coenen (diplomato nel 2008) che rappresenta il detto di S. Francesco di Sales: “Fiorisci dove sei piantato”. Se ne può vedere una fotografia all’indirizzo: http://www.osfs.eu/aktuell/graffiti_overbach.html.
Christian Deppisch di Neumarkt/Oberpfalz, Baviera, ha digitalizzato la traduzione tedesca di tutti i ritiri di p. Louis
Brisson, OSFS, fondatore delle Oblate e degli Oblati di SFS. Vi si può accedere sul sito: www.louisbrisson.org. Attualmente il signor Deppisch sta lavorando alle istruzioni di p. Brisson a entrambe le congregazioni. Quelle degli anni
1877-1890 sono già a disposizione sullo stesso sito.
P. Herbert Winklehner nel 2010 ha tenuto ritiri e giornate di meditazione ai Salesiani di don Bosco della Germania, all’Associazione di S. Francesco di Sales e all’Istituto Secolare di S. Francesco di Sales. Questi i temi ispirati all’Introduzione alla vita devota: “Perché l’anima possa andare nuovamente a tempo” e “Accordare le corde dell’anima in una
nuova armonia”.
L’Assemblea degli Oblati di SFS della Provincia di lingua tedesca, tenuta a Fockenfeld dal 19 al 21 agosto, è stata incentrata sul tema “Il voto di povertà e il nostro stile di vita”. Circa cinquanta Oblati di Germania, Austria e Svizzera
hanno partecipato a questa iniziativa biennale.
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Dominik Hien Nguyen, OSFS, p. Hubert Czinczoll, OSFS, e Florian Mayrhofer hanno accompagnato il pellegrinaggio
annuale “Sulle orme di S. Francesco di Sales” da Thonon ad Annecy nell’agosto 2010. Tra i partecipanti quest’anno
c’erano anche due Oblate.
Nell’ottobre 2010 gli Oblati hanno guidato due pellegrinaggi vocazionali in Baviera e in Austria. Per porre all’attenzione il 400° anniversario di fondazione della Visitazione, il pellegrinaggio austriaco ha avuto per meta Gleink vicino a
Steyr nell’Austria Superiore, che era sede di un monastero della Visitazione.
Il prossimo incontro annuale dell’Arbeitsgemeinschaft für Salesianische Studien (Gruppo di lavoro per gli studi salesiani) è in programma per il 14-15 gennaio 2011 al Salesianum Rosental ad Eichstätt in Baviera. L’incontro sarà incentrato su S. Giovanna di Chantal.
Dal 18 al 20 febbraio 2011 gli Oblati di SFS invitano i giovani uomini al Salesianum Haus Overbach, Nordrhein-Westfalen, per saperne di più sulla vita consacrata e il loro Istituto. Per ulteriori informazioni contattare: Tobias Menke,
OSFS, via e-mail all’indirizzo: [email protected].
La prima mondiale del musical “La Baronessa” sulla vita di S. Giovanna di Chantal, composto da Andreas Kehr, docente di musica presso l’Università Cattolica di Eichstätt, Baviera, e con versi di p. Herbert Winklehner, OSFS, è in
programma per il 7 maggio 2011. Tutte le repliche si svolgeranno presso l’università Cattolica di Eichstätt. Questo musical, a cui partecipano circa cinquanta musicisti, attori, tecnici, ecc., è stato sostenuto da un finanziamento della ICSS.
Altre informazioni disponibili all’indirizzo: www.musical-diebaronin.de.
Dal 10 al 17 luglio 2011 alla Visitazione di Zangberg si svolgeranno gli Esercizi Salesiani con accompagnamento personale. Un’equipe di laici, religiosi e sacerdoti della famiglia salesiana fornirà le guide spirituali. Per ulteriori informazioni contattare p. Konrad Esser, OSFS a Haus Overbach, D-52428 Jülich, o, via e-mail, all’indirizzo: [email protected].
La catena austriaca di supermercati “Spar” (risparmia) dall’estate 2010 vende un vino rosso austriaco denominato
“Herztröpferl” [piccole gocce per il cuore]. L’etichetta comprende un detto di S. Francesco di Sales “Tra le virtù la carità è come il sole tra le stelle: su tutte diffonde splendore e bellezza” (Trattato dell’amor di Dio, XI, 9).
La stazione radio tedesca “Bayern 2” [Baviera 2] il 1° novembre 2010 ha trasmesso un programma di trenta minuti con
brani dell’Introduzione alla vita devota sul tema “Parlare in modo scortese: il punto di vista di S. Francesco di Sales”.
ORDINE DELLA VISITAZIONE S. MARIA
Per il 400° anniversario dell’Ordine della Visitazione, la Federazione di lingua tedesca ha creato un sito www.heimsuchungsschwester.de, e ha pubblicato un raccoglitore con materiale stampato e un CD. Questo materiale ha costituito
una fonte preziosa per i giornalisti che vi hanno attinto abbondantemente per articoli dettagliati sull’Ordine della Visitazione che sono stati pubblicati su giornali e riviste sia ecclesiali che laici, in Germania, Austria e Svizzera. Alle celebrazioni ufficiali dell’anniversario svoltesi ad Annecy nella settimana dal 31 maggio all’8 giugno 2010, la Federazione
di lingua tedesca era rappresentata dalla Madre Federale, Sr. Lioba Zezulka, VSM, da Sr. Benedicta Döring, VSM, e da
p. Herbert Winklehner, OSFS, Assistente aggiunto della Federazione. La Liturgia Eucaristica del 6 giugno 2010 alla
Basilica della Visitazione è stata trasmessa in diretta dalla televisione francese. Fotografie di questo evento si possono
trovare on line sul sito: www.heimsughungsschwestern.de.
Un momento speciale di questo anniversario è stato il pellegrinaggio ad Annecy dal 17 al 22 giugno 2010 da parte di
ventinove visitandine di Germania, Austria, Repubblica Ceca e Croazia. Accompagnati da p. Konrad Esser, OSFS, e da
p. Winklehner, i pellegrini hanno visitato i principali siti salesiani della Savoia. Senza dubbio uno dei momenti più toccanti del pellegrinaggio è stata la visita alla Visitazione di Annecy dove le visitandine della Federazione di lingua tedesca hanno potuto mettere la loro firma sul libro sulle cui prime pagine 400 anni fa S. Francesco di Sales ha scritto la
sua dedica e S. Giovanna di Chantal e le prime visitandine hanno scritto i loro voti. Si possono vedere fotografie di
questo pellegrinaggio sul sito: www.heimsuchungsschwestern.de.
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L’anno 2010 è stato motivo di grande gioia, celebrazioni e gratitudine per il monastero della Visitazione di Vienna
(Austria). Il 6 giugno 2010 il 400° anniversario è stato celebrato con l’arcivescovo di Vienna, il Cardinale Cristoph
Schönborn, O.P. Il 14 agosto 2010, ha fatto i suoi voti perpetui Sr. Maria Maddalena Meinhart; ha presieduto la S.
Messa p. Francesco di Sales Göckele della “Comunità delle Beatitudini”.
Le visitandine di Oberroning in Baviera hanno celebrato il 400° anniversario con un evento molto speciale. All’inizio
del maggio 2010 gli studenti della loro scuola hanno gonfiato 400 palloncini rossi; su ognuno c’era una cartolina con la
spiegazione dell’anniversario che doveva essere restituita al monastero da chi l’avesse trovata. Per ora la maggior parte
di cartoline ritornate al monastero provengono dalla Polonia.
Il 12 agosto 2010, festa di S. Giovanna Francesca di Chantal, il vescovo ausiliare di Salisburgo, Austria, S.E. Andreas
Laun, OSFS, ha celebrato il 400° anniversario con la comunità della Visitazione di Budakeszi, vicino a Budapest in
Ungheria. Il vescovo era accompagnato da p. Eugen Szabo, OSFS, nativo dell’Ungheria.
Le visitandine di Solothurn in Svizzera hanno celebrato l’anniversario creando un loro sito che fornisce informazioni
sul loro monastero: www.klostervisitation.ch.
Nell’agosto 2010 ha chiuso il monastero della Visitazione di Pielenhofen, vicino a Ratisbona. Le rimanenti cinque sorelle di questo monastero si sono unite a quelle di Zangberg, a est di Monaco di Baviera. Questa chiusura ha posto fine
a una storia lunga e feconda il cui inizio risale al 1838.
All’insegna del tema “Riunirsi per conversare (spiritualmente)”, le sorelle “più giovani” dei monasteri della Visitazione della Federazione di lingua tedesca si sono riunite nel monastero di Zangberg dal 24 al 26 settembre 2010. Tra le
cose prese in considerazione ci sono stati i Trattenimenti spirituali di S. Francesco di Sales.
ASSOCIAZIONE DI S. FRANCESCO DI SALES
Nel 2010 i gruppi svizzero e tedesco dell’Associazione sono stati entrambi visitati dal nuovo Direttore Spirituale Generale, il sacerdote belga p. Benoît Goubou, che è stato presentato al ritiro annuale dell’Associazione a cui ha offerto una
conferenza sulle idee fondamentali dell’Introduzione alla vita devota.
Nel settembre 2010 dieci membri del gruppo tedesco dell’Associazione hanno fatto un pellegrinaggio nei siti salesiani
di Parigi dove S. Francesco di Sales ha studiato e in seguito soggiornato e predicato durante i suoi due viaggi diplomatici. Hanno anche visitato il monastero della Visitazione di rue de Vaugirard. Hanno poi incontrato la loro Superiora
Generale Annie Trabichet al Centre Salésien in rue Léon Frot, sede dell’Associazione.
ISTITUTO SECOLARE DI S. FRANCESCO DI SALES
Dal 26 al 30 luglio 2010 si è svolta ad Augsburg in Baviera l’annuale Settimana della Comunità dell’Istituto. L’ha diretta spiritualmente p. Konrad Esser, OSFS, di Haus Overbach nel Nordrhein-Westfalen. Tra le altre cose ha tenuto una
conferenza su “Ecumenismo: che cosa ci separa, che cosa ci unisce” secondo il documento Unitatis Redintegratio del
Concilio Vaticano II. Per celebrare il 400° anniversario dell’Ordine della Visitazione p. Herbert Winklehner ha offerto
una presentazione sulle origini, la storia, la spiritualità della Visitazione.
OBLATE DI S. FRANCESCO DI SALES
Dalla metà del 2010 le Oblate di S. Francesco di Sales in Francia hanno un nuovo sito ufficiale: http://www.sosfs.com/.
Alla fine di agosto a Soyhière in Svizzera, luogo di nascita della Madre Maria di Sales Chappuis, è stato scoperto un
monumento dedicato a S. Léonie Aviat, alla Buona Madre e a Padre Blanchard, ex parroco di Soyhières. L’evento è
stato un’iniziativa dell’Associazione degli amici del Padre Blanchard e della Madre Chappuis. Questo monumento posto di fronte alla chiesa parrocchiale di Soyhières consiste in una colonna triangolare alta 2,5 metri; su ogni lato ognuno
dei tre personaggi è rappresentato dal ritratto, da una biografia e da un motto. Dopo la Messa e la benedizione del monumento c’è stato un momento di festa nel giardino delle Oblate di S. Francesco di Sales. Nel pomeriggio i bambini del
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paese hanno partecipato a dei giochi per saperne di più su Soyhières, Léonie Aviat, Marie de Sales Chappuis e Padre
Blanchard.
ITALIA
P. Aldino Kiesel, OSFS, Superiore Generale degli OSFS, ha annunciato che il Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto
della Congregazione delle Cause dei Santi, ha approvato Sr. Madeleine-Thérèse Dechambre, OSFS, come Postulatrice
per la Causa di Beatificazione di Madre Marie de Sales Chappuis. P. Kiesel con l’approvazione di Madre FrançoiseBernadette Beuzellin, Superiora Generale delle Oblate, ha presentato il suo nome alla Congregazione delle Cause dei
Santi a motivo della dedizione e del lavoro notevole da lei compiuto come Postulatrice per la Causa del Venerabile p.
Louis Brisson. La ICSS fa le sue congratulazioni a Sr. Dechambre per la sua nomina e offre il suo sostegno orante per
l’avanzamento della causa della Buona Madre.
P. Morand Wirth, SDB, e p. Manlio Sodi, SDB, hanno pubblicato un’edizione facsimile, preceduta da un’introduzione,
del Rituale sacramentorum Iussu Francisci de Sales Episcopi Gebennensis Editum Anno 1612 [Rituale dei sacramenti
edito nell’anno 1612 per ordine di Francesco di Sales Vescovo di Ginevra] (Città del Vaticano: Libreria Editrice Vaticana, 2010), che hanno presentato al vescovo e ai sacerdoti della diocesi di Annecy nell’aprile 2010. L’opera apparirà
ufficialmente nell’ottobre 2010.
Provincia dell’America del Sud
HAITI
In un breve articolo intitolato “Trovare Dio e la speranza ad Haiti”, nel numero della Primavera 2010 di Bondings (vol.
23, n. 2), p. Thomas Moore, OSFS, ha citato numerose ragioni che gli danno speranza nonostante tutto l’orrore e la devastazione di cui è stato personalmente testimone: “Ho visto giovani, i nostri associati, rischiare la loro vita durante e
dopo il terremoto per liberare altri dalle rovine della loro casa. E ho visto tre di loro pochi giorni dopo rischiare la vita
per trovare i corpi di due confratelli seppelliti sotto le macerie. Quando dissi loro che era molto pericoloso e che mettevano perfino a rischio la vita, mi hanno risposto: ‘Ma sono nostri fratelli’: bene, questo è il motivo per cui si può sperare! Quando guardai il mio confratello P. Tom Hagan, OSFS, che in un baleno ha visto in rovina tutto il lavoro di quasi
vent’anni di Hands Together, egli si diede immediatamente da fare per trovare cibo per i più poveri tra i poveri dell’enorme slum di Cité Soleil. Quando vidi il nostro parroco, un padre montfortano, radunare la sua gente per la Messe e i
sacramenti, per la Via Crucis e il rosario, in mezzo alle macerie della sua bella chiesa antica di 125 anni completamente
distrutta… ebbene, se loro possono fare questo e migliaia di altri come loro si risollevano e ricominciano, allora ci sono
tutti i motivi per sperare, sperare che Haiti sopravvivrà e che Dio non ci lascerà mai”.
Stati Uniti
PROVINCIA DI TOLEDO-DETROIT
La 28° Conferenza Salesiana Annuale, intitolata a Joseph F. Power, OSFS e sponsorizzata dal De Sales Resources & Ministries, Inc., è stato un altro grande successo. Il tema della conferenza era “La visita: icona salesiana per l’oggi”, per commemorare il 400° anniversario della fondazione dell’Ordine della Visitazione. Questi i tre relatori e i loro
argomenti: p. Joseph Chorpenning, OSFS, (presidente della ICSS), “La Visitazione come mistero biblico”; la Dott.
Wendy Wright, “La Visitazione come comunità”; p. Joseph Boenzi, SDB, “La Visitazione come compito”. Gli interventi, tenuti alla Salesianum School di Wilmington, DE, sono trasmessi in diretta in altre sei sedi di cinque stati (Ohio,
Carolina del Nord, New York, Minnesota e Missouri) e nel Distretto di Columbia (Washington).
Il Salesian Scholars Seminar è stato tenuto al De Sales Resource Center, Stella Niagara, NY, dal 21 al 24 ottobre 2010.
Il tema di quest’anno era “L’Ordine della Visitazione: storia e patrimonio spirituale”. Il primo giorno è stato dedicato a
un piccolo seminario guidato dalla Dott. Jill Fehleison (professore associato di storia alla Quinnipiac University) sulle
scoperte del suo nuovo libro Boundaries of Faith: Catholics and Protestants in the Diocese of Geneva [I confini della
fede: cattolici e protestanti nella diocesi di Ginevra] (Kirksville, MO: Truman State University Press, 2010) e sulle sue
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attuali ricerche sui pamphlet prodotti tra il 1589 e il 1665 da cattolici e protestanti a Ginevra e in Savoia. I due giorni
rimanenti si sono incentrati sulla discussione di otto saggi preparati da membri del seminario e distribuiti in precedenza: p. Joseph Boenzi, SDB, “La Visitazione: mistero di presenza, comunità di donne per donne”; p. Joseph Chorpenning, OSFS, “Come Francesco di Sales riproduce a parole il mistero biblico della Visitazione”; il sig. Thomas Donlan
(dottorando in filosofia, Università dell’Arizona) “I molti significati di douceur nei Trattenimenti spirituali di S. Francesco di Sales”; Dott. Patricia Finley, “La fenice dei boschi: il monastero della Visitazione di Scy-Chazelles”; Dott.
Christian Krokus, “Francesco di Sales e Louis Massignon sul mistero della Visitazione: un confronto”; p. Eunan McDonnel, SDB, “La santa indifferenza: liberare il cuore per il puro amore”; p. Alexander Pocetto, OSFS, “Vivere il mistero della Visitazione: le prime visitandine come educatrici”; Dott. Wendy Wright, “Le riflessioni iniziali sul mistero
della Visitazione e l’Ordine della Visitazione dei primi tempi”. Altri membri del seminario che hanno partecipato sono
stati la Dott. Roberta Brown e fratel Daniel P. Wisniewski, OSFS. Erano presenti come uditori Sr. Mary Grace McCormick, VSM, e p. Michael Murray, OSFS.
Durante il Seminario come sempre si è tenuto l’incontro in cui i membri del Seminario hanno riferito dei loro attuali
progetti di ricerca; è stata poi esaminata e approvata la proposta per un volume su “La Pentecoste Salesiana del XIX secolo” nella collana “Classici della spiritualità occidentale” delle Edizioni Paoline. Sono stati anche scelti le date e l’argomento del prossimo incontro. Il Salesian Scholars Seminar del 2012 è fissato per il 26-30 settembre 2012 presso il
De Sales Resource Center, Stella Niagara, NY; l’argomento è “Lo Spirito Santo nella tradizione salesiana”.
Nel luglio 2010, Camp De Sales ha ospitato quindici alunni della Nativity Preparatory School di Wilmington, DE.
Questi studenti del centro città provenienti da famiglie a basso reddito hanno acquisito una vera passione per la vita all’aperto come mai avevano potuto sperimentare: sono stati addestrati nella sopravvivenza in mezzo alla natura e nella
percezione sensoriale come nello studio di uccelli da preda, rettili e anfibi. Ovviamente la vita all’aperto ha fornito opportunità particolari per lezioni di fede e di amore di Dio in prospettiva salesiana.
PROVINCIA DI WILMINGTON-PHILADELPHIA
Iniziando il suo 17° anno a servizio della Provincia di Wilmington-Philadelphia il De Sales Spirituality Center (Centro
di spiritualità salesiana) ha cominciato a fare il bilancio della propria attività per verificare come sostiene gli Oblati nel
loro ministero di diffusione della spiritualità salesiana e per vedere come potrebbe essere di maggior aiuto. Con il contributo di Michael Castrilli, OSFS, è stato elaborato un formulario di intervista on line per valutare l’efficacia del De
Sales Spirituality Center attraverso il feedback di Oblati che operano e vivono in svariate forme di apostolato. Alla prima fase del processo di valutazione hanno partecipato circa 85 membri della Provincia. Ciò che è emerso dall’intervista
è stato oggetto di attento esame e di discussione il 25 settembre 2010 durante l’incontro del Consiglio del DSC con il
Direttore, p. Michael Murray, OSFS.
I risultati contengono alcune affermazioni concrete e molto specifiche di ciò che il DSC fa bene; offrono anche alcuni
chiari suggerimenti su come il DSC può venir meglio incontro ai bisogni della Provincia nel diffondere la spiritualità
salesiana. A questo riguardo questi i suggerimenti più frequenti: cambiamenti/miglioramenti sostanziali nella presentazione e nell’organizzazione del materiale sul sito; produrre/mettere a disposizione materiale digitale di facile utilizzo
(p.es.: presentazioni PowerPoint, video) sulla spiritualità salesiana (vita di Francesco di Sales e di Giovanna di Chantal,
introduzione agli scritti salesiani); costituire un ufficio/equipe di relatori/moderatori; produrre risorse per destinatari
specifici (p.es., adulti, adolescenti, bambini delle elementari) da utilizzare nelle scuole, nelle parrocchie e in altri ambiti
di apostolato; programmi di orientamento per il nuovo personale, per gli insegnanti, ecc.; fornire più materiale per ritiri, formazione permanente, missioni e altre iniziative; maggior collaborazione tra il DSC, il De Sales Resources and
Ministries, Inc. (Provincia di Toledo-Detroit) e il Salesian Center for Faith and Culture presso la De Sales University.
All’incontro del Consiglio del DSC si è anche suggerito tra l’altro di verificare se altre Province degli Oblati nel mondo hanno prodotto e hanno già a disposizione risorse video o audio per promuovere la spiritualità salesiana che possano
essere tradotte in altre lingue. Chi avesse suggerimenti a questo riguardo, contatti per favore p. Murray all’indirizzo:
[email protected].
P. William Walsh, OSFS, parroco della Holy Redeemer Church [Chiesa del Divin Redentore] di Kitty Hawk, N.C., efficacemente aiutato da p. Edward Fitzpatrick, OSFS, è attivissimo nel promuovere il carisma salesiano-oblato. Tra le
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attività e le iniziative più degne di nota ci sono le missioni di Avvento e di Quaresima offerte dagli Oblati con l’accentuazione della spiritualità salesiana, conferenze e seminari parrocchiali su tematiche salesiane e la raccolta di ca.
70.000 $ per sostenere la diffusione del carisma salesiano.
La Provincia sta assumendo un ruolo guida nello studio di fattibilità relativo alla possibilità di insediare una scuola secondaria “Cristo Rey” a Filadelfia. Le scuole “Cristo Rey” hanno al livello secondario molti degli obiettivi e delle strategie che hanno le scuole “Nativity” al livello elementare per studenti provenienti da famiglie a basso reddito.
Un nuovo corso on line, “Il sacerdozio salesiano: edizione speciale per concludere l’Anno Sacerdotale”, è stato tenuto
da p. Thomas Dailey, OSFS, Direttore del Salesian Center for Faith and Culture presso la De Sales University. Questo
corso ha permesso di gettare uno sguardo nella ricca spiritualità sacerdotale elaborata da S. Francesco di Sales, vescovo
e dottore della Chiesa. Collocando la vocazione di Francesco nel suo contesto storico, i partecipanti hanno potuto conoscere il profondo apprezzamento di Francesco per il sacerdozio insieme ai suoi consigli pratici e al suo ministero sacerdotale in termini di predicazione e di celebrazione dei sacramenti. Il tutto nella speranza di fornire un modo per protrarre la benedizione dell’Anno Sacerdotale.
P. Alexander Pocetto, OSFS, ha predicato un ritiro a diciotto membri della Provincia sul tema “Creare una civiltà dell’amore e una dottrina sociale cattolica in prospettiva salesiana”. Le diverse conferenze si sono soffermate su come la
spiritualità salesiana può creare la disposizione adatta per appropriarsi della dottrina sociale della Chiesa e insegnarla.
Diversi sacerdoti della Provincia si sono segnalati per la loro opera. A P. Thomas Hagan, OSFS, ex cappellano cattolico del Lafayette College di Easton, PA, e fondatore dell’organizzazione umanitaria Hands Together [Mani insieme], è
stata conferita una laurea honoris causa in servizio pubblico da parte del College durante le cerimonie di inizio del suo
175° anno. Il Governatore Jack Markell ha dichiarato martedì 18 maggio “Giorno di P. Richard R. DeLillio, OSFS”
nello Stato del Delaware. Il Governatore ha fatto una visita a sorpresa all’incontro del Consiglio della Nativity Preparatory School per comunicare questa onorificenza a P. DeLillio in riconoscimento dei sei anni di servizio come Direttore
Esecutivo e Preside della Scuola. All’incontro annuale del Fellowship of Catholic Scholars [Associazione degli studiosi cattolici] tenuto a Baltimora nel settembre 2010 è stato conferito a P. John Harvey, OSFS, il Founder’s Award [Premio del Fondatore] in riconoscimento del suo notevolissimo lavoro come fondatore di Courage. La ICSS si congratula
con questi Oblati per aver impregnato la loro opera del carisma salesiano-oblato.
Pubblicazioni
LIBRI
Inglese
Jill R. Fehleison, Boundaries of Faith: Catholics and Protestants in the Diocese of Geneva [I confini della fede: cattolici e protestanti nella Diocesi di Ginevra], Early Modern Studies Series (Kirksville, MO : Truman State University
Press, 2010). Uno studio pionieristico degli episcopati e delle visite pastorali di S. Francesco di Sales, del suo predecessore (Claude de Granier) e del suo successore (Jean-François de Sales).
Francese
L’Âme de Saint François de Sales révélée par Sainte Jeanne-Françoise de Chantal dans une de ses lettres et dans sa
déposition au procès de béatification du serviteur de Dieu [L’anima di S. Francesco di Sales rivelata da S. Giovanna
Francesca di Chantal in una delle sue lettere e nella sua Deposizione al processo di beatificazione del Servo di Dio]
(Annecy: Monastère de la Visitation, 2010).
François de Sales & Jeanne de Chantal : L’Ordre de la Visitation fête ses 400 ans [Francesco di Sales e Giovanna di
Chantal : l’Ordine della Visitazione celebra i 400 anni], prefazione di Mons. Yves Boivineau, vescovo di Annecy
(Paris: Cerf, 2010).
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Saint François de Sales et Sainte Jeanne de Chantal. Une extraordinaire amitité. Correspondance (S. Francesco di Sales e S. Giovanna di Chantal. Un’amicizia straordinaria. Corrispondenza), curato e adattato all’ortografia moderna dalle
sorelle della Visitazione di Annecy (Annecy : Monastère de la Visitation, 2010).
Saint François de Sales : Portraits Croisés. Conférences de Thorens pour le 4e centenaire de l’ordination de saint
François de Sales [S. Francesco di Sales: ritratti incrociati. Conferenze tenute a Thorens per il 4° centenario di
ordinazione episcopale di S. Francesco di Sales], Mémoires et documents publiés par l’Académie salésienne (Annecy:
Académie salésienne, 2010). Questa pubblicazione che si attendeva da molto tempo raccoglie dodici interventi su
un’ampia gamma di argomenti, tra cui la spiritualità dell’amore di Francesco, l’antropologia salesiana, l’ultimo sermone di Francesco alla Messa di Mezzanotte del Natale 1622, Francesco e l’Eucaristia, Francesco e la Vergine Maria, i
primi biografi di Francesco e l’Ordine della Visitazione, Francesco e la devozione a S. Giuseppe. Comprende anche
una lettera e un’omelia di Papa Giovanni Paolo II.
La Visitation d’Annecy et l’Ordre de la Visitation Sainte-Marie : 400 ans de vie et d’histoire [La Visitazione di Annecy e l’Ordine della Visitazione Santa Maria : 400 anni di vita e di storia] (Annecy: Monastère de la Visitation, 2010).
Una cronistoria dei 400 anni di storia dell’Ordine della Visitazione ad Annecy illustrata con buon gusto.
Gérard Picaud e Jean Foisselon, Au cœur de la Visitation : Trésors de la vie monastique en Europe, 400e anniversaire
de l’ordre [Al cuore della Visitazione : tesori della vita monastica in Europa, 400° anniversario dell’Ordine], catalogo
dell’esposizione (Paris: Somogy éditions d’art/Moulins: Musée de la Visitation , 2010). Come i tre precedenti, è un altro splendido catalogo abbondantemente illustrato, che in questo caso offre un ricordo pubblico permanente dell’esposizione allestita al Musée de la Visitation per celebrare il 400° anniversario della fondazione dell’Ordine.
Marie-Claire Bussat-Enevoldsen, Le voile et la plume. Jeanne de Chantal et François de Sales, l’étonnant récit de leur
rencontre [Il velo e la penna: Giovanna di Chantal e Francesco di Sales, il sorprendente racconto del loro incontro],
Collection Culture et religion (Montrouge [Hauts-de-Seine] : Éditions Bayard, 2010).
Marie-Chantal Geoffroy e Claire-Elisabeth Coque, Prier 15 jours avec Sainte Jeanne de Chantal [Pregare 15 giorni
con S. Giovanna di Chantal] (Paris : Éditions Nouvelle Cité, 2010).
Daniel Moulinet, Au coeur du monde : Henri Chaumont, un prêtre dans l’Esprit de Jésus [Nel cuore del mondo : Henri
Chaumont, un sacerdote secondo lo Spirito di Gesù] (Mayenne : Éditions Beaurepaire, 2010). È una biografia del fondatore dell’Associazione di S. Francesco di Sales scritta da un sacerdote della diocesi di Moulins e professore di storia
della Chiesa alla Facoltà Teologica dell’Università Cattolica di Lione. Alla luce della spiritualità salesiana Chaumont
aiutò i fedeli a superare l’ipotetica contraddizione tra vita in mezzo al mondo e vita di fede.
Tedesco
Franz von Sales, Auf heiligen Bergen: Worte der Seelenführung aus den geistlichen Briefen [Sui monti santi: parole di
direzione spirituale dalle lettere] (Eichstätt: Franz Sales Verlag, 2010). È la nuova edizione di una classica raccolta di
consigli spigolati dalle lettere di S. Francesco di Sales su come essere cristiano nel mondo.
Christoph Benke, Gott ist nicht kleinlich: Über das christliche Maß [Dio non è piccino: sulla temperanza cristiana]
(Würzburg: Echter Verlag, 2010). Il libro pone l’attenzione sulla virtù della temperanza e comprende anche osservazioni di S. Francesco di Sales, descritto come “maestro di equilibrio soprannaturale” e di moderazione.
Odilo Lechner, e Michael Langer, Mystik für Christen: Ein Jahreslesebuch [Mistica per cristiani: letture per un anno]
(Gütersloh: Gütersloher Verlagshaus, 2010). Il libro offre per ogni giorno dell’anno testi tratti dalla Bibbia e da grandi
teologi e mistici, compresi cinque testi dagli scritti di S. Francesco di Sales.
Lehrer des Glaubens? Luther einmal anders [Maestro di fede? Lutero con una differenza], a cura di Reinhard Dörner,
III ed. riveduta e ampliata (Stadtlohn: Verlag des Kardinal-von-Galen-Kreis e.V., 2010). Questo volume include il testo
integrale di S. Francesco di Sales del Codex Fabrianus.
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Michael Plattig, Kanon der spirituellen Bücher [Canone dei libri spirituali] (Münsterschwarzach: Vier Türme Verlag,
2010). Questo libro presenta cinquanta “classici” della letteratura spirituale cristiana, compresa l’Introduzione alla vita
devota di S. Francesco di Sales (202-208).
Franz Wehrl, OSFS, Allen Alles: Die Leidenschaft des Reformbischofs Franz von Sales für den anderen [Tutto a tutti:
la passione per l’altro del vescovo riformatore Francesco di Sales] (Eichstätt: Salesianisches Institut, 2010). Il libro
mette al centro Francesco di Sales e la sua opera di vescovo riformatore. L’autore inoltre fa luce sul rapporto tra Francesco di Sales e S. Carlo Borromeo, che da molti punti di vista fu un modello per il santo vescovo di Ginevra, sebbene
Francesco, diversamente dal Borromeo, ponga l’accento sulla dolcezza piuttosto che sulla severità.
Italiano
Carlo Di Marchi, L’affabilitas nei rapporti sociali: Studio comparativo sulla socievolezza e il buonumore in Tommaso
d’Aquino, Thomas More e Francesco di Sales (Roma: EDUSC, 2010). Si tratta della tesi di dottorato di P. Di Marchi,
un sacerdote della Prelatura dell’Opus Dei.
ARTICOLI
Michael Castrilli, OSFS, “Salesian Spirituality for Corporate America [La spiritualità salesiana per l’America del lavoro]” (Part 1), Ministry and Liturgy, vol. 37 (Giugno/Luglio 2010); e “Finding Balance in the Workplace [Trovare l’equilibrio sul posto di lavoro]” (Part 2), Ministry and Liturgy, vol. 37 (Agosto 20101). Vedere il sito della rivista:
http://www.rpinet.com/ml/.
Robert Greving, “It’s a Wonderful Life: How the Philosophy of St. Francis de Sales Can Give You a Wonderful Life
[La vita è una cosa meravigliosa: come la filosofia di S. Francesco di Sales può rendere meravigliosa la tua vita]”, Envoy, 9/2. L’articolo è una riflessione sul film di Frank Capra “La vita è una cosa meravigliosa” e la spiritualità salesiana.
Herbert Winklehner, OSFS, “Kleine gute Werke” [Le piccole opere buone], in Aufbruch zum Leben. Spirituelles Lesebuch für die Fasten- und Osterzeit 2010 [Risveglio alla vita. Letture spirituali per la Quaresima e il Tempo di Pasqua
2010] (Leipzig: St. Benno Verlag, 2010), 50-52. Le piccole cose della vita quotidiana non ci assorbono, ma ci aiutano a
realizzare la nostra vita cristiana.
-------------, “Heimsuchung heißt Begegnung. Vor vierhundert Jahren wurde die Ordensgemeinschaft der Heimsuchung
Mariens gegründet“ [Visitazione significa incontro. 400 anni fa è stato fondato l’Ordine della Visitazione] in Magnificat. Das Stundenbuch [Magnificat. La Liturgia delle Ore] (Kevelaer: Butzon & Bercker, Agosto 2010), 363-367.
On line
Roger
J.
Landry,
“Preventing
Spiritual
Suicide”
[Prevenire
il
suicidio
spirituale]
su
http://www.catholicpreaching.com/index.php?content=articles&articles=20100806duc. In questa omelia Landry fa riferimento ai recenti scandali nella Chiesa Cattolica e al riguardo riporta dei confronti interessanti e pertinenti con Francesco di Sales e gli scandali che egli dovette affrontare.
CD-ROM
Jahrbuch für Salesianische Studien [Rivista annuale di studi salesiani], volume 40, curato dall’Arbeitsgemeinschaft für
Salesianische Studien [Gruppo di lavoro per gli studi salesiani], CD-ROM (Eichstätt: Franz Sales Verlag, 2010). Il vol.
40 tratta ampliamente della Filotea-Introduzione alla vita devota e comprende i seguenti articoli: Joseph F. Chorpenning, OSFS, “The Story Behind the Story of the Introduction of the Devout Life” [La storia dietro la storia dell’Introduzione alla vita devota]; Margit Eckholt, “Friendship and Community: A Dogmatic and Theological ‘Reading Aid’ to
the Philothea of St. Francis de Sales” [Amicizia e comunità: una guida dogmatico-teologica per leggere la Filotea di S.
Francesco di Sales]; Melanine Sprenger, “Friendship with God-Grace in the Philothea” [L’amicizia con Dio/ la grazia
nella Filotea]; Martina Fuchs, “Lay Spirituality and Responsibility for the World” [La spiritualità laicale e la responsabilità nei confronti del mondo]; Josef Weismayer, “Life in Abundance: Additions to Salesian Spirituality” [Vita in ab-
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bondanza: aggiunte alla spiritualità salesiana]; Vier Hien (Dominik) Nguyen, OSFS, “The Importance of the Salesian
Ethics of Love for Today” [L’importanza dell’etica salesiana dell’amore per l’oggi]; “Conversion of St. Paul (Year of
St. Paul) and St. Francis de Sales, Homily of His Eminence Friedrich Cardinal Wetter at the Monastery of Indersdorf
on 25 January 2009” [La conversione di S. Paolo (Anno paolino) e S. Francesco di Sales, Omelia di S.E. il Cardinale
Friedrich Setter al monastero di Indersdorf il 25 gennaio 2009]; Ludwig Mödl, “New Movements in Church and Society Today” [Nuove correnti nella Chiesa e nella società di oggi]. Il CD-ROM contiene non solo il vol. 40, ma anche i
voll. 30-39 in formato PDF e l’indice dei voll. 1-30. Davvero una preziosa collezione di risorse salesiane.
DVD
Les vitreaux de la basilique de la Visitation d’Annecy [Le vetrate della basilica della Visitazione di Annecy].
Dans les pas de François de Sales à travers les lieux salésiens de Haut-Savoie [Sui passi di Francesco di Sales
attraverso i luoghi salesiani dell’Alta Savoia].
VARIE
Licht und Leben. Franz von Sales und Johanna Franziska von Chantal. Illumination ihres Lebens in der Glasmalerei
der Basilika der Heimsuchung/Annecy [Luce e vita. Francesco di Sales e Giovanna Francesca di Chantal: la loro vita illustrata dalle vetrate della basilica della Visitazione di Annecy], a cura della Visitazione di Annecy, 2010, con testo di
Stefan Hauptmann. Il costo di questo pieghevole è di 5 euro più le spese di spedizione e si può ordinare direttamente a
Stefan Hauptmann: [email protected].
Dossier de 30 Fiches, thématiques salésiennes rédigé sous la direction du Père Jean-Luc Leroux, OSFS, édité par le
diocèse d’Annecy, novembre 2009 [Raccolta di 30 schede su tematiche salesiane compilate sotto la direzione di p.
Jean-Luc Leroux, OSFS, e pubblicata dalla diocesi di Annecy].
CORREZIONE
Nella Circolare ICSS, n. 25 (Aprile 2010), la descrizione della croce di professione delle Visitandine va corretta nel
modo seguente: Le lettere M e A non significano Maria, ma Mons Amoris, il monte dell’amore, che è il Calvario. Su
questo Mons Amoris è stato aperto dalla lancia il Cuore di Gesù e il Suo amore è stato riversato sul mondo, perciò il
Cuore è fiancheggiato dalle lettere M e A (Vd. S. Francesco di Sales, Trattato dell’amor di Dio, libro 12, capitolo 13).
La redazione ringrazia p. Herbert Winklehner, OSFS, per questa informazione.
CALENDARIO SALESIANO 2011 DEGLI OBLATI DI S. FRANCESCO DI SALES
Lunedì 10 gennaio: Festa di S. Léonie-Françoise de Sales Aviat, cofondatrice delle Oblate di S. Francesco di S.
Lunedì 24 gennaio: Solennità di S. Francesco di Sales, Patrono principale della Congregazione
Mercoledì 2 febbraio: Anniversario della morte di p. Brisson (1908)
Martedì 31 maggio: Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria
Venerdì 1 luglio: Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù
Venerdì 12 agosto: Festa di S. Giovanna F. di Chantal, Patrona secondaria della Congregazione
Mercoledì 12 ottobre: Giorno dei Fondatori degli Oblati di SFS
Lunedì 21 novembre: Festa della Presentazione della Beata Vergine Maria
N.B. Poiché il 16 ottobre cade di domenica, l’Ordo degli Oblati di SFS indica che la festa di S. Margherita
Maria Alacoque “quest’anno non si osserva”.
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La Circolare della ICSS è stata fondata nel 1997 ed è pubblicata semestralmente dalla Commissione Internazionale
per gli Studi Salesiani (ICSS) degli Oblati di S. Francesco di Sales (Joseph F. Chorpenning, OSFS, Presidente; Herbert Winklehner, OSFS; Dirk Koster, OSFS). Il suo obiettivo principale è diffondere su scala mondiale le informazioni relative agli Studi Salesiani (S. Francesco di Sales; S. Giovanna di Chantal; P. Louis Brisson, fondatore degli
Oblati di S. Francesco di Sales; gli Oblati di S. Francesco di Sales; le Oblate di S. Francesco di Sales; la Visitazione
di S. Maria; Istituti Laicali e Religiosi, membri della famiglia salesiana).
Direttore: Joseph F. Chorpenning, OSFS (Saint Joseph’s University Press, 5600 City Avenue, Philadelphia, PA
19131-1395, USA; e-mail: [email protected])
Capocronista: Alexander T. Pocetto, OSFS. Le notizie per i numeri futuri devono essere spedite a P. Pocetto via email ([email protected]), fax (610/282-2059), o per posta (De Sales University, 2755 Station Avenue,
Center Valley, PA 18034-9568, USA).
Grafica, composizione e stampa a cura di Creative and Print Services della Saint Joseph’s University Press, 5600
City Avenue, Philadelphia, PA 19131-1395, USA.
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