Acqua, sorgente di vita!
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Acqua, sorgente di vita!
Acqua, sorgente di vita! Rwanda, distretto di Gicumbi, anno 2012 Fondazione AVSI – www.avsi.org 20158 Milano – Via Legnone 4 Tel. +39.02.67.49.881 - [email protected] 47521 Cesena (FC) - Via Padre Vicinio da Sarsina 216 Tel. +39.0547.36.08.11 - [email protected] Acqua , sorgente di vita! Rwanda, distretto di Gicumbi, anno 2012 “Riconoscere il valore trascendente di ogni uomo e di ogni donna resta il primo passo per favorire quella conversione del cuore che può sorreggere l’impegno per sradicare la miseria, la fame e la povertà in tutte le loro forme”. Benedetto XVI, FAO, vertice mondiale sull’alimentazione,16.11.2009 2 Acqua , sorgente di vita! Rwanda, distretto di Gicumbi, anno 2012 contesto Il Rwanda è uno dei paesi più poveri del mondo con un PIL pro capite di 866 $1. Il 90,3% della popolazione ha meno di 2 dollari al giorno, il 76,6% della popolazione vive sotto la soglia di povertà ed una grave malnutrizione colpisce il 45% dei bambini da 0-5 anni a livello nazionale2. Anche nel settore idrico e igienico-sanitario la situazione è grave. Il 66% della popolazione non ha accesso all'acqua potabile, questo tasso è molto basso se si considera che si tratta di un paese con una superficie ridotta e una grande quantità di fonti. Si stima che il 30% dei sistemi idrici attuali necessiti di risanamento e questo è dovuto alle deboli capacità di gestione del settore da parte della comunità nonché alla mancanza di pezzi di ricambio. Solo l'8% della popolazione ha accesso ad una latrina che rispetti le condizioni igieniche di base3, nonostante l’80% della popolazione ne possegga una. Questo ha un grande impatto sulla salute: le malattie più comuni sono le malattie infettive legate alla scarsa igiene e alla carenza dei servizi igienico-sanitari. Su 10 consultazioni nei centri di sanità, 9 sono dovute a malattie come malaria, infezioni respiratorie, diarrea, parassiti intestinali, malattie della pelle, l'HIV/AIDS, STI, tubercolosi, tifo, colera e meningite. Il Distretto di Gicumbi: La rete idrica esistente nel Distretto di Gicumbi, prima degli interventi del consorzio AVSI / MLFM, ammontava a 286,8 km di cui solo 39,6 km in buone condizioni e 247,2 km da riabilitare4. Nel Distretto solo il 37,3% della popolazione aveva accesso all'acqua potabile, e questo determina un’elevata incidenza di malattie trasmesse dall'acqua. Questi dati pongono Gicumbi tra i distretti con un maggior bisogno di interventi nel settore dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari. Accade infatti che le donne ed i bambini trascorrano 2-6 ore al giorno 1 Rapport mondial sur le développement humain 2009 UNDP, 2009. Programme National d’Alimentation en Eau Potable et Assainissement, p.20 – Rapport 3, 2008 RoR. 2004. Republic of Rwanda Sectorial Policy on Water and Sanitation, Rwanda. 4 Piano di sviluppo del Distretto (2008-2012)- Luglio 2007 – Distretto di Gicumbi 2 3 3 Acqua , sorgente di vita! Rwanda, distretto di Gicumbi, anno 2012 per raccogliere l'acqua. Molte famiglie, specialmente le più povere continuano a prendere acqua da fonti non protette. Le condizioni ambientali nelle comunità povere facilitano l'esposizione a malattie diarroiche e alle recidive di epidemie come il colera, dissenteria bacillare ed epidemia di tifo. Le prime vittime di questa situazione sono donne e bambini perché sono loro che hanno la responsabilità di andare a prendere l'acqua. Le donne residenti nelle aree di intervento hanno bisogno di punti di raccolta per l'acqua potabile più vicini alle loro case e strutture igienico-sanitarie migliori per rispondere alle difficoltà collegate ad una raccolta dell’acqua faticosa (lunghi percorsi tra le abitazioni e le fontane) e di pessima qualità. Merita una menzione a parte il gruppo di persone che vive con l'HIV/AIDS perché ha bisogno di una quantità d'acqua tre volte superiore rispetto alle persone sane. La loro igiene è fondamentale per la prevenzione di ulteriori infezioni. Questi gruppi beneficeranno anche del miglioramento del sistema sanitario attraverso il monitoraggio dell’epidemiologia legata alle malattie dell’acqua e che permetterà l'attuazione di interventi mirati nelle aree urbane colpite con maggiore frequenza. Il partenariato AVSI/MLFM nasce nel 2002 in risposta ai bisogni di acqua e servizi igienicosanitari della popolazione ruandese. Il consorzio ha realizzato 4 progetti per circa 80 chilometri di rete idrica e la costruzione di 85 latrine. Attualmente le due organizzazioni non governative stanno concludendo altri due progetti per un totale di 80 km di rete idrica. I principali finanziatori dei progetti in essere sono l’Unione Europea ed il Ministero Affari Esteri italiano. La presente proposta mira a integrare e ampliare i progetti precedenti, con l'obiettivo di servire altri quattro settori adiacenti. La sovrapposizione con altri interventi è esclusa dalla politica del settore idrico e dei servizi igienico-sanitari in Rwanda che attribuisce ai vari partner aree ben definite di intervento. In conformità a tali disposizioni, AVSI e MLFM vogliono presentare quest’intervento nel Distretto di Gicumbi in cui sono riconosciuti dalle autorità come interlocutori e partner per raggiungere l'obiettivo di sviluppo del Piano di Distretto (DP). zona di intervento del progetto L'azione si svolgerà nella provincia settentrionale del Rwanda, più precisamente nei settori di Rutare, Rwamiko, Muko, Giti del Distretto di Gicumbi. Questa è una zona rurale non favorevole per l’approvvigionamento di acqua potabile e dove la popolazione non è ancora a conoscenza delle migliori pratiche in materia di igiene. Tutto l'intervento è stato progettato per soddisfare le esigenze di acqua potabile e servizi igienico-sanitari della popolazione della zona di interesse (circa 67.481 abitanti), sopratutto per le categorie piú vulnerabili quali donne, bambini e persone sieropositive. Infatti la grande esperienza del consorzio AVSI/MLFM nei settori dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari in Rwanda lo porta a progettare un intervento costituito da quattro diversi campi d'azione sapendo che solo un'azione integrata può raggiungere meglio gli obiettivi. 4 Acqua , sorgente di vita! Rwanda, distretto di Gicumbi, anno 2012 Per fronteggiare questa situazione, il governo di Rio, entrato in carica nel gennaio 2007, ha chiesto aiuto al governo federale, che ha inviato milizie per il controllo delle favelas, senza elaborare però un piano organico per combattere questo fenomeno. settori di intervento 1. Realizzazione di infrastrutture di base per la fornitura di acqua e servizi igienico-sanitari A questo proposito l’intervento é volto alla riabilitazione di un acquedotto di 37,2 km nei settori di Rutare, Giti, Rwamiko e Muko per la fornitura di acqua a 13.674 abitanti. 2. Promozione dell’igiene rivolta ai residenti più vulnerabili e bisognosi delle zone rurali Si vogliono costruire 53 latrine in 4 scuole con un numero di studenti beneficiari pari a 4.093. Inoltre saranno realizzati degli interventi per la protezione delle infrastrutture. Per quanto riguarda la sostenibilità e la futura gestione delle opere realizzate la responsabilità é lasciata al Distretto che, secondo disposizioni nazionali, dovrebbe costituire partnership con soggetti privati. 3. Miglioramenti concernenti il settore della sanità La componente di promozione dell'igiene è necessaria per completare le infrastrutture in modo efficace. L'accesso all'acqua può realmente migliorare le condizioni di vita solo se la popolazione capisce l’importanza di un cambiamento nei comportamenti. L’obiettivo é di acquisire abitudini che sono più efficaci nella lotta contro le malattie trasmesse dall'acqua. Per fare questo saranno organizzate sessioni di sensibilizzazione per la popolazione con particolare attenzione alle donne e ai bambini, al fine di trasmettere le pratiche più efficaci per un livello accettabile di igiene nelle case e nelle scuole. Una terza componente mira a migliorare i sistemi sanitari nel territorio, soprattutto per la lotta alle malattie legate all'acqua e ai servizi igienico-sanitari. Una baseline sull'epidemiologia della zona sarà stabilita prima che il progetto cominci per avere una panoramica della situazione prima dell'inizio del progetto. I centri di sanità saranno, successivamente, dotati di un software e di un computer per facilitare la raccolta dei dati. 4. Potenziamento delle capacità degli attori chiave del progetto. I tecnici che lavorano sugli acquedotti saranno formati in modo che possano fare manutenzione alle infrastrutture idriche ed essere in grado di raccogliere dati topografici utili alla gestione specifica dei sistemi di alimentazione della zona. Ci saranno inoltre sessioni formative per gli operatori sociali e sanitari in materia di igiene domestica e per la lotta contro le malattie trasmesse dall'acqua. Il rafforzamento delle capacità degli attori locali è una parte molto importante delle strategie per garantire la sostenibilità delle azioni. Il 30% delle infrastrutture idriche in Rwanda non funziona a causa della mancanza di personale addestrato a mantenere e utilizzare le tecnologie utilizzate quotidianamente. 5 Acqua , sorgente di vita! Rwanda, distretto di Gicumbi, anno 2012 attività e beneficiari 1. RIABILITAZIONE DELL’ACQUEDOTTO DI RUTARE Attualmente, l'acquedotto non funziona correttamente e la resa è molto bassa a causa di problemi con lo stato del sistema di pompaggio. La pompa installata al momento, è di tipo volumetrico e non può essere riparata, ma solo sostituita. Il tipo utilizzato è assolutamente troppo fragile per l'uso e le condizioni necessarie per operare in un ambiente rurale. C'è anche un problema "strutturale" legato alla disponibilità di energia per il funzionamento del sistema: l'energia viene recuperata dall’utilizzo di una cascata di circa 56 m di altezza proveniente da un corso d’acqua di portata di 40 l/s nella stagione secca. L'energia disponibile non è sufficiente per utilizzare appieno le risorse idriche disponibili alla fonte (3,5 litri/sec). Attraverso il progetto sarà realizzata una nuova diga di macerie e cemento. La forma della valle dove scorre il fiume ha caratteristiche morfologiche che offrono la possibilità di costruire una nuova diga per creare un accumulo di acqua a un livello superiore rispetto al livello corrente. L'aumento di energia disponibile permetterà l’utilizzo di un sistema diverso e più efficiente di pompaggio. La struttura costruita per la diga includerà anche un sistema per la rimozione di particelle solide trasportate dall’acqua (dissabbiatore) che possono danneggiare le parti meccaniche dell'impianto. Tale sistema è già stato testato ed utilizzato in altri interventi già realizzati, ha il vantaggio di essere molto semplice e viene utilizzato semplicemente aprendo una serratura e senza fermare il sistema. La nuova sede della diga costringerà la costruzione di un nuovo pozzo piezometrico per consentire il collegamento con la vecchia condotta forzata per alimentare la turbina. Il percorso della condotta dovrà essere modificato e ampliato per accogliere il nuovo sistema. La stazione di pompaggio sarà completamente rifatta per permettere l'installazione di una nuova turbina/pompa, al fine di massimizzare le prestazioni delle nuove condizioni idrauliche che verranno create con i cambiamenti alla cascata al pozzo piezometrico. La distribuzione sarà oggetto di una parziale riabilitazione, dove alcuni tratti saranno sostituiti (13 km in totale). Tutte le 31 fontane pubbliche saranno riabilitate, sia da un punto di vista tecnico, in sostituzione di tutte le parti idrauliche, sia per migliorare e per agevolare la raccolta delle acque. Per facilitare la manutenzione e la conservazione dei lavori dopo la fine del progetto sono previsti un piano di manutenzione e un magazzino di pezzi di ricambio da donare al Distretto. L’acquedotto di Rutare sarà riabilitato con un sistema di turbo pompaggio sfruttando fonti energetiche rinnovabili (cascata). La tecnologia utilizzata per la costruzione dell’acquedotto sarà la più semplice possibile per facilitare la gestione e la manutenzione e il più economico 6 Acqua , sorgente di vita! Rwanda, distretto di Gicumbi, anno 2012 possibile per mantenere il prezzo di vendita accessibile a tutti. I materiali per la manutenzione delle infrastrutture saranno disponibili localmente. La quantità di acqua prodotta sarà 241.250m3 all'anno, un importo che supera i bisogni dei gruppi target. Le fontane pubbliche saranno posizionate in luoghi strategici per facilitare un migliore accesso per i residenti. La qualità delle fontane sarà mantenuta anche attraverso il lavoro dei fontanieri che manterranno le costruzioni pulite ed efficienti. Una forte sensibilizzazione pubblica sarà fatta per convincere la gente ad usare contenitori puliti per prendere l’acqua. 2. SERVIZI D’IGIENE NELLE SCUOLE E ATTIVITA’ DI SENSIBILIZZAZIONE Per il miglioramento delle condizioni igieniche di 4 scuole saranno costruite 53 latrine ecologiche. Si stima inoltre che una popolazione di almeno 45.935 persone sarà sensibilizzata attraverso: • sessioni di sensibilizzazione nei luoghi di raccolta delle acque sui temi della lotta contro le malattie trasmesse dall'acqua che colpiscono sia le persone che il bestiame domestico. • sessioni di sensibilizzazione all’uso corretto dell’acqua nelle scuole primarie e scuole secondarie. • visite a domicilio, soprattutto nelle famiglie più colpite dalle malattie trasmesse dall'acqua, i più poveri e più in particolare, quelli con un bambino o una donna come capo famiglia, già precedentemente individuate, e quelle con uno o più pazienti affetti da AIDS, al fine di attuare azioni a sostegno e/o supporto. 3. PROTEZIONE DELL’AMBIENTE Saranno attuate attività volte a proteggere l'ambiente, le fonti d'acqua e le acque sotterranee, nonché misure per mitigare gli impatti negativi delle opere di progetto e di controllo contro l'erosione: • Protezione delle sorgenti: La riabilitazione sarà effettuata tramite la piantumazione di specie vegetali appropriate per ogni sito interessato. • Opere di stabilizzazione del suolo: - Riforestazione lungo le strade di accesso e intorno alle aree di intervento come compensazione alberi caduti su tali siti; 7 Acqua , sorgente di vita! Rwanda, distretto di Gicumbi, anno 2012 - La piantumazione di 20.000 alberi nei siti individuati dalla comunità in tutti e 4 i settori. Queste attività saranno attuate in una prospettiva di illustrazione, di sensibilizzazione e di formazione e saranno in gran parte attuate dalla comunità sotto forma di servizio alla comunità (umuganda). L’umuganda è una pratica tradizionale in cui la comunità ruandese aiuta gli altri membri della comunitá a realizzare alcuni compiti come la costruzione di una casa. Questa pratica esiste ancora nel contesto privato e, secondo la legislazione nazionale, queste opere si tengono ogni ultimo Sabato di ogni mese e ogni qualvolta necessario per le opere di interesse comunitario. 4. MONITORAGGIO DELL’EPIDEMIOLOGIA LEGATA ALL’ACQUA Per garantire il monitoraggio delle epidemie legate all'uso improprio dell'acqua abbiamo deciso, grazie alle esperienze positive già realizzate, di stabilire una baseline sul problema nella zona di intervento (primo trimestre). E 'strategico conoscere i dati della baseline prima dell’inizio del progetto. I due centri sanitari che operano nella zona di intervento offrono i loro servizi ad una popolazione di oltre 50.000 abitanti. Essi saranno dotati di un computer completo di stampante e software in grado di gestire la baseline sui casi di diagnosi di malattie trasmesse dall'acqua. 5. RAFFORZAMENTO DELLE CAPACITA’ DELLE PARTI INTERESSATE Tra i tecnici e la manodopera prevista per la costruzione dell’acquedotto, abbiamo scelto 20 operai specializzati che saranno oggetto di una formazione specifica basata sugli aspetti pratici al fine di incrementare le competenze necessarie per la corretta manutenzione delle infrastrutture realizzate. Il metodo di formazione sarà "on the job", nel senso che i tecnici lavoreranno sull’acquedotto per tutto il tempo del progetto e ciò garantirà l’acquisizione delle conoscenze necessarie per la riabilitazione delle infrastrutture e darà il vantaggio di conoscere tutti i componenti delle realizzazioni fin dalla loro nascita. La formazione di 60 animatori che saranno in grado di tenere incontri di sensibilizzazione nei punti di raccolta delle acque i cui temi saranno articolati attorno alla lotta contro le malattie causate da acqua sporca. I 60 operatori sanitari formati avranno la responsabilità di monitorare da vicino l'evoluzione della mentalità pubblica sull’acqua, igiene e tutela ambientale. 8 Acqua , sorgente di vita! Rwanda, distretto di Gicumbi, anno 2012 budget ATTIVITA’ Riabilitazione dell’acquedotto di Rutare COSTI 310.000 € Costruzione di 53 latrine ecologiche 70.000 € Protezione dell’ambiente 19.000 € 8.000 € Attività di sensibilizzazione alla popolazione 18.500 € Costruzione del database e sessioni formative TOTALE ATTIVITA’ 425.500 € Il progetto è iniziato a giugno 2011. Questo totale è relativo a18 mesi di attività. Complessivamente la durata del progetto saaà triennale. contattaci! paola ferrari, responsabile donatori privati 02.67.49.88.360 _ [email protected] 9 Fondazione AVSI le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo Un anno di AVSI nel mondo La Fondazione AVSI è una organizzazione non governativa, ONLUS, nata nel 1972 e impegnata con oltre 100 progetti di cooperazione allo sviluppo in 38 paesi del mondo di Africa, America Latina e Caraibi, Est Europa, Medio Oriente, Asia. presenza: 38 Paesi AVSI opera nei settori socio-educativo, sviluppo urbano, sanità, lavoro, agricoltura, sicurezza alimentare e acqua, energia e ambiente, emergenza umanitaria e migrazioni. progetti in corso: 118 La sua missione è promuovere la dignità della persona attraverso attività di cooperazione allo risorse umane: 1.481 sviluppo con particolare attenzione all’educazione, nel solco dell’insegnamento della Dottrina all’estero: 1.396 persone in Italia: 57 collaboratori Sociale Cattolica. stabili + 2 consulenti, Fondazione AVSI lavora con 700 partner locali (Istituzioni governative, educative, sanitarie, 14 volontari, 12 stagisti organizzazioni non governative e organizzazioni religiose); con donatori privati e pubblici, come beneficiari diretti: comuni, province, regioni, stato Italiano, Unione Europea, Cooperazioni bilaterali, organismi 4.000.000 persone internazionali, Banche di sviluppo ) e con oltre 60 organizzazioni unite nel “network AVSI”, ovvero una beneficiari indiretti: rete informale di soggetti del privato sociale che in modo sistematico collaborano per la realizzazione 17.500.000 di progetti, per la riflessione comune sulle problematiche dello sviluppo, per condividere metodi ed esperienze. Il network comprende soci fondatori e soci partecipanti di AVSI, ma anche partner. Una strutture educative costruite o ristrutturate: rete legata dall’amicizia operativa. 157 Il bilancio di AVSI è certificato da una delle maggiori società di revisione ed è pubblicato sul sito. sostegno a distanza: AVSI è riconosciuta dal 1973 dal Ministero degli Esteri italiano come organizzazione non 33.338 bambini governativa di cooperazione internazionale (ONG); è registrata come Organizzazione Internazionale presso l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (Usaid); è assistenza sanitaria: 1.888.600 persone accreditata dal 1996 al Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite di New York (Ecosoc); è accreditata presso il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia di New York (Unicef); è inserita assistiti con programma di prevenzione nella Special List delle organizzazioni non governative dell’Organizzazione Internazionale trasmissione materno dell’Onu per il Lavoro di Ginevra (Ilo); è iscritta nella lista dell’Agenzia delle Entrate come fetale Hiv-Aids: organizzazione non lucrativa per il 5 per mille; è associata a LINK 2007, un network che 35.863 giovani madri raggruppa le principali ONG italiane. vaccinazioni eseguite: E’ associata alla CDO Opere Sociali, che con le sue oltre 1.000 realtà non profit in tutta Italia, 65.196 persone offre ad AVSI una grande possibilità di attingere know how per i progetti e i partner nei paesi in pozzi d’acqua: cui opera. Dal 2006 la Fondazione per la Sussidiarietà è partner culturale e scientifico per la 36 realizzati, 265 riabilitati valorizzazione delle risorse, l’approfondimento di tematiche antropologiche e la comprensione beneficiari formazione: dei fenomeni socio-economici secondo una visione basata sulla centralità della persona e il 14.197 operatori valore del bene comune. borse di studio erogate: AVSI è anche un Ente autorizzato dal Governo italiano per le adozioni internazionali. 979 giovani sostegno per attività generatrici di reddito o microcredito: 14.230 persone partner locali coinvolti: 700 donazioni 5xmille direttamente dal sito www.avsi.org Credito Artigiano, Sede Milano Stelline, C.so Magenta 59 IBAN IT 68 Z0351201614000000005000 firmando nel riquadro delle Organizzazioni non lucrative... e indicando il codice fiscale 81017180407 sostegno a distanza [email protected] tel. 0547.360.811 www.avsi.org AVSI trattiene in Italia fino al 10% delle donazioni private per i costi di gestione Agevolazioni fiscali A norma della Legge nr. 80 del 14 maggio 2005, (la "più dai meno versi") tutte le somme donate ad AVSI, in quanto ONG (Organizzazione Non Governativa) e ONLUS sono deducibili nel limite del dieci per cento (10%) del reddito complessivo dichiarato, e comunque nella misura massima di 70.000 euro annui. Le donazioni effettuate in contanti non ottengono alcun beneficio fiscale, così come indicato dalla risoluzione 96/2008 dell’Agenzia delle Entrate. Per poter usufruire delle agevolazioni fiscali è necessario conservare i documenti di versamento: la ricevuta del bollettino ccp o MAV, la contabile bancaria per versamento con bonifico, l’estratto conto per i versamenti con RID, con bonifico on-line, carta di credito e paypal. 1 Per conoscere meglio AVSI strumenti ed iniziative ANNUAL REPORT E BILANCIO L’Annual Report 2010, certificato da una delle maggiori società di Revisione, è scaricabile e consultabile dal sito. Il Bilancio Sociale di AVSI, pubblicato per la prima volta nel 2003, l’anno successivo vince l’Oscar di Bilancio per la categoria Non profit alla Borsa di Milano “per la sua trasparenza, chiarezza e immediato impatto dei progetti sui beneficiari”. CERTIFICAZIONE QUALITA’ Per una maggiore responsabilità AVSI è si è dotata di un Sistema della Gestione della Qualità secondo le norme ISO 9001:2000, relativamente alla fase progettuale. Il certificato è sul sito. SITO - www.avsi.org Da 40.000 a 80.000 visitatori al mese con una sezione dedicata alla Responsabilità Sociale delle Imprese; accesso a sezioni sicure per donazioni on-line; sottoscrizione del sostegno a distanza; archivio documenti; offerte di lavoro; visione filmati dalla sezione “AVSI Tube”. NEWSLETTER Settimanale, inviata on-line a circa 28.915 abbonati (sostenitori, privati, giornalisti, istituzioni e organismi internazionali e nazionali). BUONE NOTIZIE Direttore: Roberto Fontolan Periodico inviato per abbonamento postale gratuito a 110.000 persone (donatori privati, aziende, sostenitori a distanza, insegnanti, organismi internazionali, ministeri, giornalisti …). Tiratura: 500mila copie il numero di dicembre (legato alla Campagna Tende); 120mila negli altri mesi. FILMATI Reportage dal mondo di AVSI, progetti e testimonianze, realizzati anche con la collaborazione di professionisti, come la giornalista del Tg1 Rai Monica Maggioni; il Segretariato Sociale della Rai; Pubblicità Progresso, McCann Erikson… Per vederli: sezione AVSI Tube dal sito. I TASCABILI Una collana di libri tematici editi da AVSI sulle varie esperienze e progetti realizzati nel mondo, ricchi di testimonianze (archivio online, consultabile dalla sezione “stampa e pubblicazioni”). LA CAMPAGNA DELLE TENDE Un importante gesto di carità nato nel 1990 per sostenere i primi volontari di AVSI raccogliendo fondi e facendo conoscere il loro lavoro nel mondo a favore delle popolazioni più fragili. La “prima Tenda” era un semplice banchetto allestito fuori da un supermercato in Lombardia, ricalcando la fine degli Anni ’50 quando i giovani studenti guidati da don Giussani andavano nella “Bassa”, la periferia povera di Milano, a portare gratuitamente attenzione e compagnia alle famiglie indigenti, senza il pretesto di trovare risposte, né realizzare azioni filantropiche, bensì imparare la carità attraverso un gesto esemplare che la legge ultima dell’esistenza è la gratuità. Da allora nel periodo natalizio le Tende di AVSI sono diventate una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi realizzata grazie al coinvolgimento di una rete di oltre 12mila sostenitori volontari, AVSI Point, in Italia e all’estero. Ogni anno viene presentato un tema specifico, con uno slogan che vuole far riflettere sulla condizione dell’essere umano nel mondo, e che detta anche la scelta di progetti che hanno particolare necessità di essere sostenuti. AVSI POINT Sono i volontari di AVSI, il cardine della Campagna delle Tende: creativi e dinamici nelle attività, sono in grado di interagire in maniera efficace con tutti gli attori della società civile. Nell’anno 2010 sono state 1.2868 le persone che, a vario titolo, hanno sostenuto in maniera diretta le attività di Fondazione AVSI. Le attività di sensibilizzazione e raccolta fondi che AVSI annualmente svolge in Italia, si sviluppano attraverso azioni coordinate dagli AVSI Point. In particolare, sono due gli eventi principali: le Tende e la campagna di sensibilizzazione per il 5 per 1000 per maggiori informazioni www.avsi.org 2