Al Congresso degli Svizzeri all`estero Calmy

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Al Congresso degli Svizzeri all`estero Calmy
Anno 38 / N. 8/9 agosto/settembre 2007
Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it
«In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di
CMP Roserio - Milano per la restituzione al mittente
che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto»
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Perché pubblichiamo
la Gazzetta in italiano
Elenco
dei sostenitori
«Primo piano»
sul Festival di Locarno
La Festa Nazionale
celebrata in vari Circoli
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Rubrica legale
Elezioni Federali
45 anni di insegnamento
Giovane talento a Brescia
Bilancio di quattro anni di lavori delle Camere federali
Una legislatura di stampo borghese
frenata dai partiti della sinistra
Dopo l’elezione di Christoph Blocher in
Consiglio federale, la sinistra ha messo in
guardia contro un’avanzata della destra in
Svizzera. Nella realtà i partiti borghesi hanno lasciato un’importante impronta nella
legislatura che si sta per concludere. Ma
il Partito socialista e i Verdi hanno potuto
frenare alcuni dei loro progetti grazie ai
referendum.
Due temi appaiono come un filo conduttore in questi quattro anni di legislatura
che termineranno con la sessione d’autunno delle Camere federali: il rapporto con
l’Unione europea e il risanamento delle finanze federali. Anche se varie coalizioni si
sono formate in ogni occasione, una linea
borghese si è per finire imposta in questi
due settori principali.
Il Consiglio federale e il Parlamento hanno
fatto diminuire le spese dello Stato di un totale di 5 miliardi di franchi rispetto alla pianificazione finanziaria dello Stato originale,
per mezzo di due programmi di risparmio.
Grazie alla congiuntura favorevole, questo
ha permesso alla Confederazione di uscire
dalle cifre rosse e perfino di poter ridurre
il debito pubblico di 130 miliardi di franchi l’anno scorso. Questi programmi di
risparmio sono stati adottati dai tre partiti
borghesi del Consiglio federale – il Partito
democratico cristiano, il Partito radicale
democratico e l’Unione democratica di
centro – contro la resistenza opposta dai
socialisti e dai verdi.
Per contro il campo verde di sinistra faceva parte dei vincitori nell’ambito della politica europea, almeno in un primo tempo.
Ha infatti sostenuto il secondo pacchetto
di negoziati bilaterali tra Berna e Bruxelles,
l’estensione della libera circolazione delle
persone ai nuovi Stati membri dell’UE e
i miliardi con i quali la Svizzera offre un
aiuto a questi Stati. L’atteggiamento era
dettato non tanto da una convinzione per
il bilateralismo, quanto piuttosto dal tentativo di non compromettere l’avvicinamento
progressivo con l’UE. In fin dei conti la sinistra deve costatare che il suo obiettivo, e
cioè l’adesione della Svizzera all’UE, è più
lontano che mai. Il fatto che il nostro paese abbia definitivamente imboccato la via
bilaterale è certamente dovuto all’UDC e al
suo nuovo consigliere federale Christoph
Blocher. Ma a livello di politica europea
l’UDC è tuttavia da annoverare fra i perdenti di questa legislatura, poiché non hanno
saputo convincere gli elettori di frenare
l’elaborazione del trattato con l’UE.
Nell’insieme il PDC e il PRD sono i partiti
che possono contare sulla migliore riuscita. Sapevano non soltanto che il popolo
li avrebbe appoggiati nelle due questioni-cardine citate, ma sono pure riusciti a
convincere in modo assoluto la maggior
parte dei votanti. E’ vero che i due partiti
hanno costantemente perso parte dei loro
elettori, da un punto di vista politico, ma
per il momento non lasciano perdere nessuna opportunità. Vincono una volta con
la sinistra (Europa, congedo maternità),
una volta con la destra (risanamento delle
finanze, politica in materia d’asilo e di stranieri). Sulle 26 votazioni della legislatura,
il PDC e il PRD non si sono pronunciati
in modo giusto soltanto in due occasioni:
l’aumento dell’IVA per l’AVS/AI, migliori assegni per figli.
Il loro bilancio è tuttavia guastato da alcuni severi smacchi subiti nelle votazioni
dell’inizio della legislatura. Si ricorderà soprattutto la data spettacolare del 16 maggio 2004, quando il popolo respinse violentemente tanto un pacchetto di riduzione
delle imposte, quanto l’11.ma revisione
dell’AVS. Tre mesi prima aveva già rifiutato
la revisione del diritto di locazione,nonché
un programma di costruzione stradale che
prevedeva una seconda galleria stradale al
Gottardo. Per tutti questi progetti di legge,
il PDC e il PRD hanno momentaneamente
abbandonato la strada della virtù borghese moderata e concordato con l’UDC pac-
chetti che non sono stati in grado di riunire
una maggioranza sufficiente.
Miglior punto di partenza
per la sinistra
Grazie a queste vittorie nelle votazioni, la
sinistra ha avuto il vento in poppa. Essa si
è data come obiettivo quello di impedire
un avanzamento della destra sulla scena
politica svizzera, come si era temuto dopo
la vittoria elettorale dell’UDC e l’elezione di
Christoph Blocher e Hans-Rudolf Merz in
Consiglio federale. Tuttavia, dopo questi
inizi promettenti, la sinistra ha pure dovuto
incassare alcune sconfitte amare. In particolare i suoi progetti non hanno avuto nessuna possibilità di fronte al popolo quando
sono stati presentati senza l’appoggio borghese. Tanto la cassa malati unica quanto
la proposta di versare gli utili della Banca
nazionale all’AVS hanno subito una chiara
sconfitta. Durante la seconda metà della
legislatura, i referendum verdi della sinistra non hanno ottenuto nulla. Contro le
raccomandazioni del PS e dei Verdi, il popolo ha appoggiato l’apertura dei negozi
la domenica nelle grandi stazioni, nonché
le leggi sull’asilo e sugli stranieri. Ultimamente, il 17 giugno di quest’anno, ha pure
accettato la 5° revisione dell’assicurazione invalidità.
In fin dei conti si potrebbe quindi parlare di
una legislatura borghese frenata dalla sinistra. Sul piano retorico, in ogni caso, i poli
PS/Verdi e UDC, rinforzati dalle elezioni,
hanno dominato. Attraverso loro iniziative
individuali, questi gruppi non sono tuttavia
riusciti a far approvare praticamente nessuno dei loro progetti da parte del popolo,
tutt’al più sono riusciti a bloccare riforme
attraverso il referendum. Durante questi
ultimi quattro anni, le proposte in grado di
ottenere una maggioranza sono state pure marcate dal “centro-borghese” formato
dal PDC e dal PRD.
René Lenzin
Jacques-Simon Eggly nuovo presidente dell’OSE
SPECIALE ELEZIONI FEDERALI 2007
Il prossimo 21 ottobre le cittadine e i cittadini svizzeri saranno chiamati alle urne per
eleggere i 200 deputati del Consiglio Nazionale (la Camera del popolo). Alcuni cantoni
procedono anche alla elezione dei deputati al Consiglio degli Stati (Camera dei cantoni),
sulla base delle rispettive leggi cantonali. Ai nostri concittadini in Italia presentiamo, in
collaborazione con «Revue Suisse», una documentazione completa su questa scadenza
elettorale nelle pagine centrali di questo numero. Inserto da staccare e conservare fino
alle elezioni. Ricordiamo a tutti l’importanza, anche per gli Svizzeri all’estero, di prendere
parte a questo importante appuntamento politico e di approfittare della possibilità di
sostenere i candidati che si impegnano per gli Svizzeri all’estero.
Rappresenterà la Svizzera in Argentina
Al Congresso degli Svizzeri all’estero Carla Del Ponte
Calmy-Rey promette il voto elettronico nominata ambasciatrice
Intervenendo al Congresso degli Svizzeri
all’estero, a Ginevra, la responsabile del
Dipartimento federale degli affari esteri
ha riconosciuto le difficoltà a cui i compatrioti residenti fuori dai confini nazionali
debbono far fronte per entrare in Consiglio
nazionale o agli Stati.
I candidati dell’emigrazione devono infatti
presentarsi su liste cantonali e affrontare
la concorrenza di persone ben radicate
nella realtà locale.
Per ovviare a questa situazione potrebbero rivelarsi utili atti parlamentari pendenti,
che chiedono di riservare alla “diaspora”
un determinato numero di seggi.
La Calmy-Rey ha però ricordato che per
raggiungere questo obiettivo sarà necessario modificare la Costituzione, “un percorso lungo e difficile”.
Anche il consigliere nazionale liberale Jacques-Simon Eggly (GE), eletto venerdì presidente dell’Organizzazione degli Svizzeri
all’estero (OSE), ritiene legittima la richie-
La Presidente della Confederazione.
sta di una miglior rappresentazione della
“Quinta Svizzera” nel legislativo. Eggly
succede a Georg Stucky, che è rimasto
nove anni alla testa dell’Organizzazione
degli Svizzeri all’Estero.
In un’intervista pubblicata da “SwissInfo/
Radio Svizzera Internazionale” si pone comunque domande sui metodi per concretizzare queste aspirazioni. Bisognerebbe
ad esempio considerare che un emigrato in parlamento, vista la mole di lavoro
richiesta, non sarebbe più uno Svizzero
all’estero.
Una miglior eleggibilità può essere raggiunta con l’introduzione dello “e-voting”,
un compito a cui il DFAE si dedicherà con
impegno. I tempi di concretizzazione dipendono dai cantoni.
La consigliera federale ha inoltre ricordato ai rappresentanti dei 645'000 emigrati
svizzeri il loro contributo all’immagine della Confederazione nel mondo. Ad esempio
coloro che risiedono in Paesi poveri possono testimoniare l’importanza dell’aiuto
umanitario svizzero.
Carla Del Ponte, attualmente procuratrice capo
al Tribunale penale internazionale dell’Aja (TPI), istituito dall’ONU per giudicare
i crimini di guerra nell’exJugoslavia, è stata nominata dal Consiglio federale
ambasciatrice di Svizzera
in Argentina. A sessant’anni, la Del Ponte inizierà la
sua nuova attività all’inizio
del nuovo anno, al termine
del mandato internazionale
che è stato prolungato di tre mesi.
Proprio questo prolungamento aveva suscitato voci secondo cui la signora Del
Ponte avrebbe assunto un incarico diplomatico. Sostituirà l’attuale ambasciatore a
Buenos Aires Daniel von Muralt, chiamato
a nuovi compiti.
Carla Del Ponte, dopo gli studi di diritto
a Berna e Ginevra, conseguito il brevetto
di avvocato e notaio, è entrata in Pretura a Lugano,
per divenire poi giudice
istruttore e in seguito procuratore generale presso
il ministero pubblico del
Canton Ticino. Nel 1993,
il Consiglio federale l’ha
nominata procuratrice generale della Confederazione, mentre nel 1999 l’ONU
l’ha designata al Tribunale
dell’Aja.
Sotto la sua guida il TPI ha
fatto arrestare diversi criminali di guerra,
tra cui l’ex-presidente jugoslavo Slobodan
Milosevic, morto in carcere nel 2006, prima della sentenza. Non è invece riuscita
ad assicurare alla giustizia altri ricercati,
fra cui il generale Radtko Mladic e il leader serbo di Bosnia Radovan Karadzic,
accusati di crimini commessi in Bosnia e
Croazia.
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N. 8/9 agosto/settembre 2007
Die AHV-Rente wird in der Schweiz nicht besteuert
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Enge
Besteuerung der AHV-Rente in Italien:
der Abzug von 5% geschieht automatisch
Sehr geehrter Herr Engeler
Vor der Abreise nach Italien informierte
mich die AHV-Ausgleichskasse meines
Kantons, dass von der ausbezahlten AHV
eine Quellensteuer abgezogen wird, und
dass die restlichen 95% der AHV-Rente
steuerfrei seien. Ich eröffnete ein Konto
bei einer Bank hier in Italien. Bei der ersten AHV-Zahlung stellte ich fest, dass der
AHV-Betrag vollumfänglich, ohne Abzug
von 5% erfolgt war. Ich wandte mich für
Auskunft an die Eidgenössische Steuerverwaltung und an die Botschaft in Rom;
beide antworteten mir mit Angaben über
das Doppelbesteuerungsabkommen. Nach einer nochmaligen Nachfrage in Bern
teilte man mir mit, dass ich ein Gesuch an
die zuständige italienische Steuerbehörde
stellen müsse.
Meine Fragen an Sie:
Welche Amtsstelle ist zuständig für die
Besteuerung?
Können Sie mir deren Adresse geben?
Ist der beiliegende Text einer Anfrage richtig?
Mit freundlichen Grüssen
M. A.
Risposta
Lieber Leser
Besten Dank für Ihren ausführlichen Brief
vom 14. April, mit welchem Sie mir Ihre Sorgen betreffend Besteuerung der AHV-Rente
in Italien mitteilen. Meines Erachtens haben
Sie sich viel Sorgen um nichts gemacht.
Gleich zum Voraus: Sie brauchen keine
Anfrage zu stellen; der Abzug geschieht
automatisch.
1. Wie konnten Sie feststellen, dass Sie Ihre
AHV-Rente ohne Abzug der 5% erhielten?
Die Banca Popolare di Sondrio, welche
die Auszahlung der Renten in Italien für
die Schweiz. Ausgleichskasse in Genf
besorgt, schickt zwar mit jeder Überweisung eine detaillierte Abrechnung mit Betrag in CHF, Kurs, Umrechnungstag und
5% Abzug. In 99% der Fälle behält die empfangende Bank diese Informationen für
sich, und man muss sie dort verlangen.
Gehören Sie zur seltenen Ausnahme, welche diese Abrechnung direkt erhält?
2. Steuerprinzip: Wenn Sie in Italien Wohnsitz haben, sind sie für alle Einkünfte, egal
ob in Italien oder im Ausland erhalten, in
Italien steuerpflichtig. Die AHV-Rente wird
also in der Schweiz nicht besteuert. Es
gibt nur wenige Ausnahmen, z.B. Renten
(2. Säule) aus Arbeitsverhältnissen öffentlicher Institutionen, die in der Schweiz
quellenbesteuert werden, und Immobilien, die Sie sowohl in der Schweiz wie
in Italien versteuern müssen, wobei Sie
in Italien die in der Schweiz bezahlten
Steuern anrechnen können.
3. Die Banca Popolare di Sondrio, die alle
Renten in Italien auszahlt, zieht automatisch 5% Quellensteuer ab. Damit sind
die Einkommenssteuern in Italien abgegolten, und Sie müssen diese Rente in
keine Steuererklärung mehr aufnehmen.
Ich habe noch nie einen Fall erlebt, bei
welchem die Banca Popolare di Sondrio
di Steuer nicht abzog. Seien Sie für Erste mal beruhigt, verlangen Sie von Ihrer
Bank die detaillierte Abrechnung, die ihr
mit der Überweisung geschickt wurde,
und kontrollieren Sie. Ist die Quellensteuer nicht abgezogen, ist die Banca
Popolare di Sondrio, 23100 Sondrio,
verantwortlich und nicht Sie. Gegebenenfalls wenden Sie sich dorthin.
4. In Perugia, in Ihrer Nähe, gibt es einen
sehr aktiven Schweizerverein.
Dort erhalten Sie diese und viele andere Ratschläge und Informationen und
Adressen, wohin Sie sich gegebenenfalls wenden können. Ich rate Ihnen
sehr an, aktives Mitglied dieses Vereins
zu werden; Sie werden sich viel Ärger
ersparen und gute Kontakte knüpfen
können. Die Präsidentin: Greta LatiniNussbaumer, Via delle Cove 5, 06126
Perugia, tel. 075 572 23 67.
Mit freundlichen Grüssen.
Robert Engeler
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N. 8/9 agosto/settembre 2007
Strascico involontario di un argomento trattato nel numero di maggio 2007
Uno scambio di lettere a chiarimento
per risolvere un problema nato da un malinteso
Cari Lettori,
nel marzo 2007 io ho ricevuto da una cittadina svizzera sessantenne residente in
Italia, che chiamerò per comodità Signora
X, un grosso plico contenente una lettera
scritta a macchina di due pagine a me
indirizzata. Alla lettera erano allegati una
cronistoria della famiglia della Signora X. A
corredo di questa cronistoria vi erano degli
atti/documenti che io ho riordinato per data
come segue:
– una lettera del 1961 dell'Ufficio Assistenza dei Minorenni di una città svizzera, inviata
alla mamma della Signora X;
– una lettera del 1967 indirizzata dall'Ambasciata svizzera alla signora X;
– copia di un compromesso di vendita fra
dei venditori e la Signora X datato Aprile
1977 con allegate n. 4 fotocopie di cambiali
emesse dalla mia interlocutrice a favore dei
detti venditori;
– una lettera scritta nel marzo 1988 in
lingua tedesca da una banca svizzera alla
mamma della Signora X (corredata con un
foglietto giallo con commenti a mano della
Signora X);
– una lettera del maggio 2001 del legale
della Signora X indirizzata ai propri fratelli
(corredata con un foglietto giallo con commenti a mano della Signora X);
– copia di una visura catastale del giugno
2005 (corredata con un foglietto giallo con
commenti a mano della Signora X);
– una lettera scritta in lingua tedesca nel
maggio 2006 dalla mamma della Signora
X a una banca svizzera (corredata con un
foglietto giallo con commenti a mano della
Signora X);
– una raccomandata r.r. del maggio 2006
dell'INPS indirizzata alla mamma della Signora X (corredata con un foglietto giallo con
commenti a mano della mia Signora X);
– fotocopia di un atto di donazione del novembre 2006 della mamma della Signora
X ai due fratelli;
– certificato di stato di famiglia della Signora
X rilasciato dal Comune di residenza;
– fotocopia di un atto di denuncia-querela
del Gennaio 2007 (documento non firmato)
della Signora X a carico dei suoi familiari;
– copia di comparsa di costituzione del
Gennaio 2007 del legale della mamma della Signora X;
– copia di una memoria del Gennaio 2007
redatta dal legale dei fratelli della Signora
X;
– copia di una relazione psichiatrica sulla
mamma redatta a richiesta della mia Signora X. In tale relazione lo psichiatra interpellato ha dichiarato che la mamma della Signora X "si trova in stato di malattia mentale
abituale (e cioè persistente ed estesa nel
tempo) idonea a gravemente limitare la capacità di provvedere ai propri affari ordinari
e straordinari";
– una sentenza pronunciata nel Marzo 2007
nella causa di interdizione e inabilitazione
promossa dalla Signora X contro la mamma.
Sentenza con la quale, nonostante il parere
opposto del Pubblico Ministero, il Tribunale
ha respinto la domanda di interdizione e inabilitazione proposta dalla Signora X.
Nota Bene: La Signora X non mi ha fatto
pervenire copia del ricorso al Tribunale con
il quale ha chiesto la declaratoria di interdizione e inabilitazione della mamma.
La situazione della Signora X mi ha un po'
impressionato, soprattutto perchè la sua
domanda di interdizione e inabilitazione della
mamma era stata condivisa dal Procuratore
della Repubblica e perchè il Tribunale aveva
motivato la sua decisione di respingere le
richieste fondandosi soltanto su "impressioni proprie".
Letto tutto quanto sopra io ho avuto la sensazione che, effettivamente, la Signora X
avesse valide ragioni per dolersi. Ciò anche
perchè con l'atto di donazione del Novembre 2006 essa era stata completamente
obliterata.
Dirò subito che, in considerazione dell'indubbia delicatezza della cosa, ho posto una
particolare cura ad esporre la vicenda della
mia lettrice in modo che essa non potesse
essere riconosciuta dai lettori. Tutt'al più
qualcuno dei suoi parenti avrebbe potuto,
conoscendo già tutto, trovare una similitudine fra il caso da me esposto e il suo caso
personale.
Voi avete trovato questa lettera e la mia
risposta sulla Gazzetta Svizzera n. 5 del
Maggio 2007.
° ° °
Ebbene, non molto tempo dopo la pubblicazione della lettera, ho ricevuto un fax da una
signora (che ha regolarmente firmato) che,
dichiarando di avere riconosciuto se stessa
nella cognata della mia interlocutrice, ha pesantemente criticato il mio operato.
Io, dopo avere ovviamente difeso il mio operato reso ancor più cauto proprio dal fatto
che io sono avvocato, ho trovato una specie
di transazione con la gentile signora che mi
ha mandato la lettera di vibrata protesta.
Abbiamo così concordato che, fermo restando il mantenimento della più totale
anonimia, io avrei pubblicato una sua lettera con la quale la Signora avrebbe potuto
togliersi, come si suol dire, un grosso sasso
dalla scarpa.
Per tutte le sovraesposte ragioni voi troverete, quindi, su questa Gazzetta Svizzera la
lettera che mi è stata inviata dalla cognata
della Signora X. Lettera, però, sempre senza firma.
Come che stiano le cose, miei cari Lettori,
voi avete avuto una buona occasione per
capire come si può vivere pericolosamente
perfino quando si pubblicano sulla Gazzetta
Svizzera lettere prive di firma e di località.
In queste occasioni non si sottrae soltanto
tempo al proprio lavoro quotidiano ed alla
propria famiglia, ma si rischia qualcosa di
più o di peggio. Per fortuna che al mondo
esistono persone equilibrate, come la cognata della mia interlocutrice, che capiscono e che si rendono conto che tutto è stato
fatto solo a fine di bene e che si può trovare
una decorosa conclusione senza battaglie
legali, ma con un semplice scambio di lettere a chiarimento.
Ed ora eccovi la lettera della "cognata della Signora X" con la quale esprime il suo
pensiero:
"Egregio Signor Avvocato," ho letto con
somma sorpresa sulla Gazzetta Svizzera
n. 5/07 la lunghissima lettera a Lei scritta
da un'anonima cittadina svizzera che vive in
Italia. Ebbene, io sono la cognata di questa
Signora.
"Le preciso anzitutto che mia cognata ha
trascinato in causa la madre "perchè, a suo
avviso, era incapace di intendere e di volere ed il Giudice del "Tribunale le ha dato
torto. Circa poi il fatto che la nostra casa
rica
Rub
le
lega .
vv
dell’A idi
Gu
Ugo
fosse "frequentata da "Cardinali, Vescovi e
Sacerdoti: gente di chiesa, insomma", ciò
"avvenne dal 1969 al 1979, anno in cui mio
marito lasciò il suo lavoro e le "personalità
ecclesiastiche" citate erano suoi amici e non
di mia cognata.
"Nella sua risposta mi ferisce che Lei definisca mia cognata "'sfortunata lettrice". Prassi vuole che di solito ci si documenti prima
di rendere di pubblico dominio una lettera /
atto specie se chi risponde lavora per conto
o "presso un Ente Pubblico". Mia cognata si
è scordata di scriverle che i soldi li ha effettivamente "presi dal conto della madre". Vi
è anche una denuncia della madre presso
l’Arma dei Carabinieri. Nel 1988 vivevamo in
Svizzera. Mio marito non poteva "tentare di
estorcere i soldi a mia suocera". Mi sembra
anche strano che questa "perla" di figlia non
si ricordi la data della morte del padre.
Egregio Signor Avvocato, mi spiace per Lei
ma la Gazzetta Svizzera e Lei siete stati presi in giro nel modo più assurdo e greve che
possa esistere. Non le allego nessun atto,
tanto Lei può richiederli al Tribunale.
Distinti saluti.
"Nome e Località omessi"
Altro dirvi non vo’. A tutti i miei Lettori un
caro saluto.
Avvocato UGO GUIDI
ERRATA CORRIGE
Nei due testi in tedesco pubblicati su espresso desiderio del sig. Roberto
Stalder, nella Gazzetta Svizzera del mese di luglio 2007, siamo incorsi in
banali errori. Il peggiore è stato quello di confondere il termine «Organe»
con «Orange», nel testamento con il quale il sig. Stalder metteva a disposizione i suoi «organi» dopo il decesso.
Ci scusiamo vivamente con l’interessato e con i lettori per gli involontari
errori di trascrizione.
Nella nostra democrazia diretta interessano paradossalmente meno che in altri paesi
Il Nazionale è eletto per Cantoni secondo la popolazione
Le elezioni federali costituiscono ogni
quattro anni un momento forte della vita
politica della Confederazione. Nel confronto con altri paesi la partecipazione
alle elezioni resta comunque debole.
“L’Assemblea federale è l’autorità suprema della Confederazione, riservati i diritti
del popolo e dei Cantoni”.
Ecco quanto dice l’art. 148 della Costituzione della Confederazione svizzera.
L’Assemblea federale è costituita da 200
deputati del Consiglio nazionale e da 46
rappresentanti dei Cantoni nel Consiglio
degli Stati. Il prossimo 21 ottobre il popolo svizzero eleggerà nel paese e all’estero i membri del Consiglio nazionale, cioè
la Camera del popolo.
Questo grande momento della vita politica della Confederazione si verifica ogni
quattro anni.
I partiti politici sono pronti a partire in
crociata attraverso il paese. E’ impressionante notare sino a che punto abbonda il sentimento di appartenenza al paese
nelle loro campagne, attraverso immagini
e slogan: il Cervino appare sul logo dei
socialisti, l’Unione democratica di centro
fa campagna con lo slogan “La mia casa
– la nostra Svizzera”, i radicali propongono su internet una croce svizzera in tre
dimensioni e la “svizzeritudine” dei democristiani si esprime per mezzo di una croce bianca sul nuovo logo del partito. Ma
è proprio l’UDC che offre il maggior spettacolo con il suo ariete “Zottel”, sempre
presente nelle manifestazioni elettorali.
Anche se la campagna elettorale si risveglierà soltanto in autunno, la tela di fondo rimane sempre un fatto eccezionale:
nella democrazia diretta della Svizzera
le elezioni interessano meno che nelle
democrazie rappresentative (parlamentari), come è recentemente successo in
Francia.
Parecchi motivi spiegano la debole partecipazione alle elezioni nella Confederazione rispetto ad altri paesi: per coloro che
Un sistema a due camere secondo il modello
americano e un governo nel quale i principali partiti sono rappresentati equamente.
Sono queste le principali caratteristiche del
sistema politico della Svizzera. Certamente,
il popolo non elegge direttamente i membri
del governo, ma decide in merito alla composizione del Consiglio federale attraverso
i partiti politici. Contrariamente ai cantoni, i
membri del governo nazionale non sono eletti dal popolo, bensì dal Parlamento. Siccome
il rinnovo integrale del Consiglio federale avviene durante la prima sessione che segue
le elezioni del Consiglio nazionale, queste
ultime sono pure un plebiscito indiretto sulla
composizione del governo. Con la polarizzazione crescente e la personalizzazione della
politica, questa funzione delle elezioni legislative è perfino aumentata. Le elezioni del
Parlamento sono pure quelle del Consiglio
federale, si potrebbe affermare esagerando
un poco. La formula per la composizione del
governo non è fissata da nessun decreto.
In fondo, l’Assemblea federale sarebbe libera di eleggere anche i rappresentanti di
altri partiti o senza partito. Soltanto alcune
condizioni-quadro sono fissate: così, la Co-
Elezioni federali: un momento forte
È il Parlamento che elegge
della vita politica della Confederazione il Consiglio Federale
possono avere regolarmente qualcosa
da dire sui temi specifici, grazie alle votazioni popolari, le elezioni non sono più
di importanza capitale.
Al contrario, nei paesi come la Francia,
la scheda di voto è praticamente la sola
possibilità di influire sulla politica.
Aggiungiamo a questo il fatto che, nel
sistema svizzero di concordanza, le elezioni non comportano un cambiamento
completo del governo. Infatti, anche i
rapporti di forza tra la sinistra e la destra
e fra i partiti si spostano generalmente
molto poco.
Codecidere nelle urne
Esistono tuttavia buone e perfino ragioni
molto buone di partecipare attivamente
alle elezioni.
In primo luogo: chi non fa lo sforzo di
recarsi di persona alle urne lascia ad altri
(compresi gli avversari politici) decidere
dell’organizzazione del futuro.
In secondo luogo: per la grande maggioranza dei temi specifici in Parlamento, le
decisioni sono prese sotto la cupola del
Palazzo federale e non sono presentate
al popolo.
Sono infatti membri eletti del Parlamento
che decidono sulla maggior parte delle
questioni specifiche e si pronunciano
pure sul contenuto dei progetti di legge
sottoposti ai votanti (e spesso anche sul
modo in cui devono essere presentati).
Terzo argomento: le donne e gli uomini
del Parlamento federale scelti dal popolo
designano ogni quattro anni i membri del
Consiglio federale.
E’ il Parlamento eletto dal popolo che
decide se dobbiamo avere, come oggi,
un Parlamento nazionale con una maggioranza borghese-conservatrice, oppure
se il Consiglio nazionale della prossima
legislatura sarà occupato in modo più
equilibrato, più sociale, più rispettoso
dell’ambiente, più aperto al mondo.
Quattro anni fa l’Ufficio federale di statisti-
ca aveva identificato chi ha una maggiore tendenza e chi una minore tendenza a
recarsi alle urne: “gli uomini, le persone
anziane e le persone con una formazione
superiore e un reddito maggiore si recano più spesso a votare che le donne, i
cittadini più giovani e le persone con un
livello di formazione meno elevato e un
reddito più basso”.
La diversa partecipazione dei gruppi
sociali è sinonimo di “distorsione sistematica” della volontà del popolo e non è
certo auspicabile sul piano della politica
nazionale.
A seguito delle elezioni federali del 2003,
i partecipanti allo scrutinio sono stati intervistati sui motivi che li hanno indotti
a votare: “per influenzare la politica” è
stata citata come la ragione principale
dal 39%.
Al secondo posto, con il 18%, si trova il
motivo “per tradizione, abitudine, dovere
di cittadino”, ma questo ultimo argomento è in perdita di velocità. Il “sostegno a
un certo partito, una certa candidatura”
era meno importante (13%).
E la ragione “per interesse politico” è stata citata in misura ancora minore (11%).
Interessante: questi motivi si differenziano fortemente secondo le regioni linguistiche.
Nella Svizzera tedesca la ragione “per influenzare la politica” è stata chiaramente
citata come ragione principale, mentre gli
elettori della Svizzera romanda e del Ticino hanno citato la “coscienza tradizionale e il dovere dei cittadini”, come motivo
principale.
“Die Staatsgewalt beruht auf dem Volk”,
proclama in modo breve e conciso la Costituzione cantonale di Zurigo.
Ed è effettivamente così: “il popolo siamo
noi”, grazie alle urne, determiniamo l’avvenire del nostro paese.
Rolf Ribi
stituzione dice che “le diverse regioni e le
comunità linguistiche devono essere equamente rappresentate in Consiglio federale”.
Per il momento, cinque Svizzero tedeschi e
due romandi siedono in governo, ma nessun
rappresentante della Svizzera Italiana. Con
Christoph Blocher e Moritz Leuenberger,
due consiglieri federali provengono per la prima volta dallo stesso cantone (Zurigo), dopo
che la corrispondente clausola di divieto è
stata abrogata in occasione della revisione
della Costituzione. La legge regola la maniera con cui si svolgono le elezioni del Consiglio
federale: “I seggi sono previsti uno all’anno,
per ordine d’anzianità dei titolari precedenti.
I seggi ai quali sono candidati i membri che
escono dal Consiglio federale sono previsti
per primi”. Le elezioni del Consiglio nazionale
hanno luogo lo stesso giorno in tutta la Svizzera, con i 26 cantoni come circoscrizioni
elettorali. I seggi sono ripartiti tra i cantoni
secondo la loro popolazione. Le elezioni del
Consiglio degli Stati sono dal canto loro regolate secondo le disposizioni cantonali. Nella
maggior parte dei cantoni, esse hanno luogo
lo stesso giorno delle elezioni del Consiglio
nazionale.
­
N. 8/9 agosto/settembre 2007
L’elenco dei sostenitori 1° semestre 2007
Grazie a chi ci ha fatto avere un contributo!
Un grande grazie a tutte le persone che
ci hanno sostenuto con un contributo –
hanno tutti sostenuti la nostra opera comune – l’unica pubblicazione nazionale
degli svizzeri all’estero nel mondo.
Qui di seguito pubblichiamo l’elenco di
tutti i contributi dei sostenitori che ci
sono pervenuti nel 1° semestre 2007,
da € 50 in su, ai quali va il nostro riconoscimento particolare.
Per chi ha pagato negli ultimi giorni
di giugno il contributo potrebbe non
trovarsi su questo elenco, perché i
bollettini ci arrivano spesso con ritardo. In questo caso il versamento sarà
pubblicato nella prossima lista.
GOETZ EDO
MILANO
500
GINELLA CLAUDIO
VENEZIA
300
GROSSMAN DORIS E FUMAGALLI GUIDO
300
OETIKER HEINRICH
ROMA
300
AMBASCIATA SVIZZERA DI ROMA
250
KUENZLI ROLF
MILANO
224
CANIATO GIAMPAOLO
BOLZANO 200
CISERI NICCOLO'
MILANO
200
FELDER HANS
MANSUE' 200
SALVADE' ALFREDO
GENOVA
200
ADDIANI MARIO
MERLINO 193
BARSINI GRANATI ANNACLARA ROMA
150
BRYNER DANIEL
MILANO
150
DEFINTI GIAN FRANCO
MILANO
150
DENICOLAI BARBARA/ALAZRAKI JON E BARBARA 150
GEBENDINGER NICOLA
FIRENZE
150
MARCOLI GIAN
ROMA
150
STEINHAUSLIN JEAN LEON
FIRENZE
150
WEBER GIOVANNI
FIRENZE
150
FAMIGLIA GIRARDIER LASAGNI
140
MARTIN KARL
VARESE
124
NEGRETTO LUIGI
VERONELLA 124
REINA ANNEMARIE
TRIESTE
124
STEINHAUSLIN CARLO
FIRENZE
124
BOLLIGER MARAVITA ELSIE
ROMA
114
ALESSI DANIELA
CIVIGLIO
100
ASSOCIAZIONE UNIONE ELVETICAGENOVA
100
AZARETTI BOLLA EMILIA
VARESE
100
BIANCHI LUCIANA
S. MACARIO 100
BICKEL JACQUELINE
FIRENZE
100
BINAGHI ANGELO
CERNOBBIO 100
BLUMENTHAL ORESTE
MONCALIERI 100
BULLONI SERRA CARLO
PARMA
100
CUORAD ADOLFO
PIACENZA 100
DE BELLIS THERESE
MIRANO
100
DECIO JACQUELINE
BERGAMO 100
GEISER MARIA
ANCONA 100
GESSNER ANDREA
MILANO
100
GIANNELLI RENATE
ROMA
100
GILARDO ITALO E MARIA
100
GUIDONI ROBERTO QUERCIANELLA SONNINO 100
GERMIGNAGA 100
GUT PAUL
HUG NICOLAS
100
JAVET CHRISTIAN
REGALBUTO 100
JOB ARTURO
TORINO
100
JONOD ERSILIA
VIGNONE 100
LI VORSI MARIE LOUISE
PALERMO 100
MATERA STEFANIA
VARESE
100
MAURER CAVARI ROLANDO
100
PAPETTI HELENA
MILANO
100
PIANI ARIANE
LIVORNO 100
REISER COSTANZO
AMENO
100
SALATI VALERIA
MILANO
100
SANTICOLI MARIA
BERGAMO 100
SCGNEIDER NADINE
ROMA
100
SCHERRER FRANCO
SESTO S. GIOVANNI 100
TENORE ROSMARIE
OTRANTO 100
VENCO MARIA LUISA
VARESE
100
VESCO CARLO
SANREMO 100
VOEGELE LILIANE
TRIESTE
100
VON GUNTEN RUTH
TRAPANI
100
WUSSLER ANDREA
MILANO
100
MANCINI HOFER GERTRUD
MEGGEN
90
PAGANETTI LUCIANO
CARCIANO 90
IORIO CRAUSAZ ALDA
LESSOLO
89
DEFILLA LUCIANO
FIRENZE
80
PALAGIANELLO80
DESCLOUX MIRIAM
PELLEGRINI GIORGIO
CUSAGO
80
PINO TORINESE80
SCHELLENBAUM FRANCO
BURGISSER LEANDRO
IMPRUNETA 78
ANGELETTI GIULIANA
S. D. DI PIAVE 75
GRAF KURT
COMO
75
LUFI HEINZ
LUGAGNANO VAL D'ARDA 75
BAMONTE PIETRO
BERGAMO 74
BERTOLDO PRISKA
GENOVA
74
BEUCHAT ANDRE'
ROMA
74
BUSCAGLIA DAISY
GRAVELLONA TOCE74
CANDIOTI LILIANE
FIRENZE
74
CAVASOLA SILVIA PETER
ROMA
74
FENINI GIANCARLO
GENOVA
74
GUERZONI MARIA CRISTINA
CANNERO RIV.74
GUGLIELMETTI SCALETT MANOLA ROMA
74
LANG GUGLIELMO
GENOVA
74
LAQUIDARA ANNA MARIA
CATANIA
74
LEGLER GIAN CARLO
BERGAMO 74
MATHYS ELIA
MIANE
74
MIGLIAVACCA DANIELLE
BERGAMO 74
PARISSENTI ANNA
VOLTAGO AGORDINO74
PERUCCHI ELIO
ROMA
74
SIMIONI RITA
MAROSTICA 74
TURINI PAULETTE
FIRENZE
74
ZAFFINO SIDONIA
SPEZZANO PICCOLO 74
BOERI LEONARDO
SANREMO 70
COLOMBO ANACLETA
LIMONE PIEMONTE70
CASALSERUGO70
FRAZZETTO VALENTINA
NAPPI EDITH
LIVERI
70
CAMPODENNO 64
PAOLI MARIANNE
WEITNAUER ROBERTO
MILANO
64
ANONIMO
60
BARDY YVONNE
FIRENZE
60
BETTIOLO SIMONE
VENEZIA
60
BOLLI ELISABETH
BASILEA
60
BRENNA MATTIA
PARABIAGO 60
DE LAMORTE WANDA
FIRENZE
60
FILIPPIN THERESIA E RENATA LAVIS
60
FOSSATI ACHILLE
MILANO
60
INGLIN MARTIN
ROMA
60
KIPPELE ROBERT
MILANO
60
MOLTENI ERMANNO
60
QUARIN BRUNO
S.VITO AL TAGLIAMENT 60
SARTEA ROBERTO
S.GIOVANNI LUPATOTO 60
SILVESTRI DESTEFANI ROSEMARIE
60
Comunicazioni ufficiali
VON ARX MASSIMO
NAPOLI
60
WEISS BEBER JUDITH
GARDOLO
60
WENGER FRITZ
MILANO
60
WILDBERGER VERONIKA CAST. DELLA PESCAIA 60
ZANARELLI HAUSER ROSMARIE MILANO
60
PEDOTE CHANTAL
MILANO
59
WEBER ALFONSO
FIRENZE
55
BORIOLI ANNELIES
SEGRATE
54
NOVELLA GIOVANNI
MONDOLFO 54
TRONCI ADELHEID
MILANO
52
SCHERRER JURG
BELGIOIOSO 51
AERGERTER NAYA
MONTUOLO 50
AGOSTINI MAJA
PRATO
50
ALLEGRANTI RAFFAELLA
RAPALLO
50
ALLENSPACH EDMOND
MISINTO
50
ANKER JEAN PAUL
VENARIA
50
ANSERMET JEAN
MILANO
50
ANTOGNINI PATRIZIA
MILANO
50
ARNALDI BERTA
LA SPEZIA 50
BAGGI GUALTIERO
CUNEO
50
BAGGI PIERFELICE E CRISTINA
50
BARONTINI EVA
BRUNICO
50
BARUZZO ISABELLE
BRISSAGO VALTRAVAGIA50
BECHSTEIN CRISTIAN
CUSAGO
50
BECHSTEIN ERNESTO
MILANO
50
BERTOSSA GIORDANA
MILANO
50
BETTE' GEMMA
FIRENZE
50
BIANCHETTI MARIO E MARIA
50
BIONDA HEDWING
PENANGO 50
CENATE SOPRA 50
BIROLINI RUTH
BLASER CORVI GABRIELLA
MILANO
50
BOANNOMI MARZIO
MILANO
50
BOFFA GISELE
CAMPIONE D'ITALIA 50
BOLL FRANCO
VALLE SAN NICOLAO 50
BONELLI EUGENIA
MILANO
50
BONZANIGO ENRICO
MENAGGIO 50
BORELLA GIOVANNI
COLLE DI VAL D'ELSA 50
BORGHINI ALBERTO
BAVENO
50
BRAGA MARISA
LEGNANO
50
BRANDLE LUCIANO
VAILATE
50
BRAZZOLA FLORIANO
MILANO
50
BRAZZOLA PIERCAMILLO
ROMA
50
BRENNER BRUNO
VERNOLE
50
BRUTSCH PASCALE
ANTRONAPIANA50
BUCCONI SERRA S. LUISA
PARMA
50
BUCHER MARIALUISA
BELLAGIO 50
BUOGO ADRIANA
TORINO
50
BURGISSER GIUSEPPE
MONTAIONE 50
BUSATO MARGERITA
AREZZO
50
BUSCEMI RUTH
PALERMO
50
CAMPOSTORI SUSANNE
BRENNA
50
CAPARCO FLORINDO
TEANO
50
CARCANO GIANCARLO
MASLIANICO 50
CARPIGNANO LUDOVICO
GINOSA
50
CARRA CARLO
TORINO
50
CASAMENTO CLELIA
LIPARI
50
CASANOVA ZAGHI ELVIRA CASSINA RIZZARDI50
CASTRI VITO
MATINO
50
CAVADINI LUIGI
VEDANO AL LAMBRO 50
CAVARGNA BONTOSI FEDERICO BUSSOLENO 50
CENTOLA MARIE
FORMIA
50
CESARI MARIA
BERGAMO 50
CHIONETTI MARIA LUISA
LESA
50
CICCARELLI DORETTE
FIRENZE
50
CODARIN CHARLOTTE
RAPALLO
50
COMETTA GIANCARLO
MILANO
50
CORSELLI GENEVIEVE
PALERMO
50
COSSALTER DORIS
POZZI S.M.TAGLIAMENT50
COSTANTINI ANNA
GERMIGNAGA 50
CREPAZ ANTONELLI BRUNA
FIERA DI PRIMIERO50
CRISTIAN AMORINO
PORPETTO 50
CRISTINELLI GIULIANO
ADRARA S. ROCCO50
CROCE TIZIANO
50
CURCHOD DOMINIQUE
S. VINCENZO 50
DALL'O BEATRICE
AREZZO
50
S. S. GIOVANNI50
DE FILIPPIS PIER LUIGI
DE MOLO ALIPRINDI JACQUELINE M. CAT. TERME 50
DELLA CASA EMILIO
MILANO
50
DETTORI CARMEN
GENOVA
50
DI LEVA MARGARETA
FORIO
50
DI SCALA RUTH
BARANO D'ISCHIA 50
DUCRET GERTRUDE
MALNATE
50
EGLOFF ANGELALBERTO
PADOVA
50
EICHHOLZER DAVIDE
SALUZZO
50
ELSASSER FRITZ
CASTAGNETO CARDUCCI50
FABBRI EDITH
FIRENZE
50
FADINI GIOELE
MAGNANO 50
FAIT AGATHE
ROVERETO 50
FANTIN LUCIANA
S.S. DI POLCENIGO50
FASOLA GIUSEPPE
COMO
50
FEDERICI MAURIZIO
PESARO
50
FONTANA MARZIA
NOVATE MILANESE50
FOSSATI ANTONIO
MILANO
50
FRANCHINI FABIO
MILANO
50
FRESARD ALFREDO
MILANO
50
GANDER JACQUES
TORINO
50
FONTANELLATO 50
GANDINI FRANCA
TORRE PELLICE50
GARDIOL ADELE
GESSNER ERMINIO
50
GHISOTTI ELISABETTA
MILANO
50
GIANINAZZI SILVIO
DIJON
50
GILARDI LORENZO
50
GIRODAT LORENZO
MILANO
50
GONZALES COUTO EDUARDO
50
GORZIGLIA ADRIANA
PIEVE LIGURE 50
GRIMALDI ARIANE ESTHER
LUGANO
50
GRISOSTOMI EMIDIO
FERMO
50
GROSSI GIULIANA
TORINO
50
GSELL ANGELA
LIDO DI OSTIA 50
HAEDENER DINA
MILANO
50
HIRSCH MARTINE
S. M. CODIFIUME 50
HOEPLI BIANCA
MILANO
50
HUDRITSCH PETER
BORDIGHERA 50
HURNI GUILLAUME
LECCE
50
HUERZELER ZANIN ELIANA
ARZIGNANO 50
KUHN RAGAZZAINI ANNE
FIRENZE
50
KUMMER SILVIA
RADDA IN CHIANTI50
GRAMMICHELE 50
KUENG DISTEFANO IRENE
LANG ROSMARIE
CERNUSCO S. NAVIGLIO 50
LAUX STEFANO
NAPOLI
50
LEGLER CARLO
BREMBATE DI SOPRA50
LEONI ROBERTI MAGGIORE BRUNO MANCA
50
LIBISZEWSKI JEAN SERGE
AGAZZANO 50
LUDRINI TIZIANA
SERIATE
50
MALAVENDA MARIANNE
CAMPO CALABRO 50
MANDRA' AGATINO
ROMA
50
MANENTI LUIGI & C
50
MANERA SUSANNA
POSSAGNO 50
MARCOLIN HILDA
PORDENONE 50
MARRONE ANDREA
FIRENZE
50
MARTIN MARCEL
ARONA
50
MAZZOLENI ANDREINA
MILANO
50
MEIERHOFER ENRICO
VERBANIA 50
MELUCCI SIMONA
ROCCAMONFINA50
MERSON MIRELLA
POZZO D'ADDA50
MINOLI LUCA
MILANO
50
MOIA MARIA LUISA
BRIGA NOVARESE50
MONNEY DAISY
CASTELVECCHIO CALVIS50
MONTI LUCIA 50
MOSCA RETO
FIRENZE
50
MUSI BRIGITTE
FOLLONICA 50
NARDONE BRIGITTE
CHIANCHE 50
REGGIO EMILIA 50
NASI WILDER
OBERMEYER MARIE ANTOINETT VENEZIA
50
OSVALDO SCHMID SILVIA PADER. DUGNANO50
PACETTI MARIA LUISA
BOLOGNA 50
PAGANI ROMANO
BORGOMANERO 50
PALERMO MARGARETHA GIAVERA DEL MONT.50
PAOLETTI ELISABETH
FIRENZE
50
PAPANDREA ROSINA
CARATE URIO 50
PASSUELLO GINA
SACILE
50
PELLEGRINI GIAN CARLO
MILANO
50
PENNA SONJA
ROMA
50
PEREZ MARCO
OLEGGIO
50
PERUCCA GERTRUD
MILANO
50
PFYFFER ANA MARIA
SENIGALLIA 50
PIANA CARMEN
OMEGNA
50
PIODA SPADOLINI ELENA
PERUGIA
50
POPP OTHMAR
MILANO
50
PRINZ FRANCO
CARRARA
50
RADICIONI ANNA
GENOVA
50
RAIS JEAN
GENOVA
50
REGGIANI IRMA
BISUSCHIO 50
RICCIARDI CARLO
NOVI LIGURE 50
RIZZOLI PIER MARIA
50
ROCH LOCATELLI CAROLA
ZOGNO
50
ROSENFELDER EDGAR
CORTEMILIA 50
RUTTGERS LILIANA ANGELA
ROMA
50
SAUTEBIN LIDIA
NAPOLI
50
SCHMID CESARE
GENOVA
50
SCHNEIDER VERENA
PERG. VALSUGANA 50
SCHWEIZER SABINE
CALCI
50
STAMMBACH PATRICK
CAPOLIVERI 50
STEFFEN CARLO
MILANO
50
STUBER PIERA
ROMA
50
TGETGEL HELLA
AMBRA
50
THOMA ROMAN
CHIOGGIA
50
TOCCHIO PRISCA
BRESSO
50
TREICHELER TRUFFI GIULIANA REGGIO EMILIA50
TREICHLER ENRICO
SEGRATE
50
TREVISAN DI SAINT LEON
50
TURELLI GISELLA
LOVERE
50
TURRINI NENOUD NERINA SOMMACAMPAGNA50
VACCHIANI NADINE
AVILLA
50
VANONI MARIO
CUASSO AL PIANO50
VICINI YVONNE
MILANO
50
VOGEL MARGARITA
PODERI DI MONTEMERAN50
WAGER AUGUST
SCANSANO 50
WALTHER PETER
MEL
50
WHITE MARIALUISA
OSNAGO
50
WICKY MARIE LOUISE
PIEDIMONTE MATESE50
WIGET HANS
MILANO
50
WILDBERGER ROLF
CAMPAGNATICO50
ZANINI ORNELLA
VERONA
50
ZANONI VITTORINA
CANTU'
50
ZIMMERMANN JURG
MOZZO
50
ZUERCHER PAOLA
PANTELLERIA 50
Informazioni OSE
Fondazione per i ragazzi svizzeri all’estero
Iniziativa popolare
Per paesaggio e ambiente Campi invernali 2007-2008
Nel giugno 2006, il comitato d’iniziativa “Helvetia Nostra” ha lanciato l’iniziativa federale
“contro la costruzione esagerata di impianti
che gravano sull’ambiente e sul paesaggio”
(vedi Gazzetta Svizzera 5/06), il cui obiettivo
tende a conferire competenze maggiori alla
Confederazione nelle questioni importanti
concernenti la pianificazione del territorio.
L’articolo 75 della Costituzione federale (CF)
dovrebbe essere completato con un nuovo
paragrafo 4 che precisi che gli impianti che
rovinano il paesaggio e l’ambiente, come
i complessi industriali, gli aerodromi, le
Iniziative popolari
Dall’ultima edizione sono state lanciate
le seguenti iniziative popolari:
• «per un clima sano», fino al 29 novembre 2008
• «contro l’edificazione di minareti»,
fino al 1° novembre 2008
Potete scaricare i documenti per la firma delle iniziative in corso sotto www.
admin.ch/ch/i//pore/vi/vis_1_3_1_
1.html
grandi superfici di vendita, gli stadi, i centri
di divertimento o i parcheggi possono essere realizzati soltanto se rispondono a un
bisogno fondamentale e se i principi dello
sviluppo durevole sono seguiti. Piani con
forza obbligatoria dovrebbero d’altro canto
determinare gli insediamenti possibili e la
dimensione di questi impianti.
Parallelamente a questa modifica costituzionale, le disposizioni transitorie della Costituzione federale dovrebbero pure essere adattate. La nuova cifra 8 dell’articolo 197 delle
disposizioni transitorie della CF prevede che
il Consiglio federale emani per via di ordinanza le disposizioni esecutive necessarie e i
piani se la legislazione corrispondente non è
entrata in vigore due anni dopo l’accettazio
Ai nostri corrispondenti
A causa dello spazio dedicato alle
elezioni federali, siamo costretti a
rinviare al prossimo numero alcuni
articoli e cronache di circoli e associazioni. Ce ne scusiamo e contiamo sulla vostra comprensione.
Sci o snowboard, sia che si tratti di principianti o di avanzati, nei nostri campi invernali i
ragazzi svizzeri all’estero in età fra gli 8 e i 14
anni possono passare momenti di allegria!
Campo invernali Lantsch/Lenz (GR)
Data: dal giovedì 27 dicembre 2007 al
sabato 5 gennaio 2008.
Numero dei partecipanti: 48.
Prezzo: CHF 900.– (senza noleggio degli
sci o dello snowboard).
Termine d’iscrizione: 15 ottobre 2007.
Campo invernale Flumserberg (SG)
Data: dal sabato 2 al sabato 9 febbraio
2008. Numero dei partecipanti: 24.
Prezzo: CHF 700.– (senza noleggio degli
sci o dello snowboard).
Termine d’iscrizione: 15 dicembre 2007.
Per lo Juskila dal 2 al 9 gennaio 2008
alla Lenk, 20 posti saranno estratti a sorte
per ragazzi svizzeri all’estero. I formulari
d’iscrizione per la partecipazione al sorteggio sono disponibili a partire da settem-
bre su www.aso.ch.
Iscrizioni
Riduzioni di prezzo sono concesse in
casi autorizzati. Troverete le indicazioni
precise a proposito dei campi invernali,
nonché il formulario d’iscrizione a partire
da settembre 2007, sul sito www.aso.ch
(rubrica Offerte / Offerte per i ragazzi e
i giovani / Scopri la Svizzera / Campi di
vacanza e viaggi).
SPECIALE ELEZIONI FEDERALI 2007
Per corrispondenza, oppure recandosi al seggio elettorale, nel proprio cantone e nel comune di voto scelto
Come possono votare i nostri compatrioti residenti all’estero?
Il 21 ottobre 2007, le Svizzere e gli Svizzeri all’estero maggiorenni potranno anch’essi esprimersi sulla composizione del
Consiglio nazionale e del Consiglio degli
Stati per i prossimi quattro anni. Ma come possono votare? Ecco il modo d’uso
elettorale.
In rappresentanza del popolo svizzero,
il Consiglio nazionale – la Camera bassa
– conta 200 seggi ripartiti fra i cantoni, in
funzione della loro popolazione, in ragione
di un seggio per circa 36'000 abitanti.
Ogni cantone costituisce una circoscrizione elettorale, il che porta il numero di 26
circoscrizioni su scala nazionale. Ogni circoscrizione ha diritto almeno a un seggio
in Parlamento. Il cantone con la popolazione più numerosa, Zurigo, può contare così
su 34 consiglieri nazionali a Berna, mentre
Uri, Glarona, Obwaldo e Nidwaldo, nonché
i due Appenzello, dispongono di un solo
rappresentante del popolo.
Dal 1919 i consiglieri nazionali sono eletti
per quattro anni a scrutinio proporzionale.
I seggi sono quindi ripartiti fra i partiti, in
funzione dei suffragi ottenuti. Le minoranze possono quindi pure vedersi attribuire
seggi, contrariamente allo scrutinio maggioritario, nel quale escono spesso a mani
vuote. Quest’ultimo scrutinio è applicato nei
cantoni che dispongono di un solo seggio
in Consiglio nazionale. In questo caso la
maggioranza relativa degli elettori si rivela decisiva. Viene quindi eletto il candidato
che ottiene il maggior numero di voti.
In rappresentanza politica dei cantoni, il
Consiglio degli Stati, detto anche Camera
alta, conta 46 seggi, ripartiti in ragione di
2 seggi per la maggior parte dei Cantoni
e di 1 seggio per ognuno dei semi-cantoni (Obwaldo, Nidwaldo, Basilea Città,
Basilea Campagna, Appenzello Esterno e
Appenzello Interno), e ciò in ragione della
separazione storica dei cantoni. I consiglieri prendono le loro decisioni in maniera
autonoma e non secondo le istruzioni dei
loro cantoni.
L’elezione dei consiglieri agli Stati è retta
dalle disposizioni cantonali. Essa non avviene quindi ovunque in Svizzera nel medesimo periodo delle elezioni del Consiglio
nazionale.
Nei cantoni di Zugo, Appenzello Interno e
Grigioni, i consiglieri agli Stati sono così
eletti prima degli altri. A parte il Giura, tutti i
cantoni eleggono i loro consiglieri agli Stati a scrutinio maggioritario. Nella maggior
parte dei casi è richiesta la maggioranza
assoluta (cioè il candidato deve ottenere
oltre il 50% dei voti), il che implica la realizzazione di un secondo turno.
Dal momento che le elezioni al Consiglio
degli Stati dipendono dal diritto cantonale,
possono parteciparvi soltanto gli Svizzeri
all’estero ai quali il cantone concede il diritto di voto sul piano cantonale. Si tratta
attualmente dei cantoni di Berna, Basilea
Campagna, Friborgo, Ginevra, Giura, Neuchâtel, Soletta, Svitto, Ticino e Zurigo.
Diritto di voto attivo e passivo
Può essere elettore (attivo) ed eleggibile
(passivo) colui che possiede la nazionalità
svizzera, ha compiuto i 18 anni e non è
colpito da incapacità per malattia mentale
o debolezza di spirito. E’ pure eleggibile
chi non è domiciliato in Svizzera.
Le Svizzere e gli Svizzeri all’estero sono
elettori attivi nel cantone e nella circoscrizione in cui si trova il loro comune di voto.
Sono per contro eleggibili in qualsiasi cantone, a condizione di essere stati scelti
come candidati. Una persona non può
tuttavia proporre la propria candidatura in
più di un cantone.
Prima delle elezioni
Ogni partito inoltra le proprie proposte presso l’autorità cantonale competente, che le
verifica entro un lasso di tempo, in modo
da eliminare eventuali lacune. Le proposte
corrette si chiamano d’ora in poi schede.
Ogni scheda può contenere tanti numeri di
candidati quanto la circoscrizione elettorale conta di consiglieri nazionali e nessun nome può figurarvi più di due volte. Nessuno
può, in tutta la Svizzera, porre la propria
candidatura su più di una proposta, poiché
ciò impedirebbe il buon funzionamento del
sistema di elezione proporzionale per mezzo di liste. Chiamato “divieto di candidature
multiple”, questo principio tende a evitare
che persone proposte possano figurare
simultaneamente su liste diverse di una
stessa circoscrizione o in più circoscrizioni.
Ogni proposta di candidatura deve essere
sostenuta da firme manoscritte di un numero minimo di elettori domiciliati nella stessa
circoscrizione e recare in testa una denominazione che la differenzi chiaramente dalle
altre. Un elettore non può firmare più di una
scheda di candidati.
Suffragi supplementari
Se la lista di un partito conta un numero di
nomi di candidati valevoli inferiore a quello
a cui la circoscrizione avrebbe diritto, gli
spazi vuoti contano come suffragi supplementari a favore del partito il cui nome
figura in testa alla scheda. I suffragi raccolti da un partito si compongono quindi
dei suffragi nominativi dei suoi candidati e
dei suffragi supplementari.
Congiunzione di schede
Vari partiti possono congiungere le loro
schede nella stessa circoscrizione, in modo da utilizzare i loro suffragi in comune. In
occasione della ripartizione dei mandati, le
schede congiunte (due o più) sono considerate come formanti una sola scheda. Sul
piano interno i mandati sono ripartiti fra i
partiti congiunti secondo le regole della proporzionalità. Questo modo di fare migliora
le opportunità dei piccoli partiti di ottenere
almeno un seggio.
Le sottocongiunzioni sono autorizzate soltanto in seno a schede congiunte.
Sono quindi valide soltanto fra schede con
la stessa denominazione,
che si distinguono
con
un’aggiunta
che stabilisce
una distinzione di sesso, di
tendenza politica, di regione
o di età.
Materiale
elettorale
I documenti di
voto comprendono schede
di partiti prestampate
e
schede di voto
vuote. Gli elettori dei cantoni, nei quali un
solo consigliere nazionale
viene
eletto
(Uri, Obwaldo,
Nidwaldo, Glarona, Appenzello Interno
e Appenzello
Esterno) ricevono
unicamente schede
di voto vuote e
non prestampate.
Modo di procedere elettorale succinto
Ecco come utilizzare il materiale di voto
Le Svizzere e gli Svizzeri all’estero possono dare il loro voto alla scheda di un
partito che porta nomi di candidati. La
scheda non può contare più nomi del numero di righe che vi sono stampate. Un
nome non può figurare più di due volte
sulla scheda.
1. Nel modo più semplice
1.1. Utilizzare la scheda prestampata del
partito (o del movimento) scelto, senza
variazioni, nè aggiunta di note o firme
Scheda 1
Partito A
01.01 Bernasconi Mario
01.02 Bizzozero Sergio
01.03 Crivelli Aldo
01.04 Fasola Gianni
01.05 Laghi Remo
01.06 Müller Patrick
01.07 Pont Roger
01.08 Quadri Guido
Se questa scheda di partito è inoltrata
tale e quale, ogni candidato riceve un
suffragio. Il partito riceve un numero di
suffragi pari a quanti seggi ha diritto la
circoscrizione. I suffragi raccolti da un
partito si compongono quindi dei suffragi
nominativi dei suoi candidati e dei suffragi
supplementari.
1.2. Cancellare uno o più candidati del
partito scelto
Scheda 2
Partito B
02.01 Bazzurri Celeste
02.02 Bennato Livio
02.03 Cadra Luigi
02.04 Maranta Silvia
02.05 Meier Rolf
02.06 Ménétrez Jules
02.07 Regazzi Fulvio
02.08 Vosti Angelo
Su questa scheda prestampata è stato
cancellato un nominativo. La scheda deve
contenere in generale almeno una persona eleggibile. Il candidato cancellato non
riceve suffragi.
Il voto che porta il nome cancellato (riga
vuota) va tuttavia al partito B in quanto
suffragio raccolto dal partito (suffragio
supplementare).
1.3. Dare la preferenza a uno o più candidati del partito scelto (per esempio a un
candidato da voi conosciuto o che difende
gli inteeressi degli Svizzeri all’estero).
Scheda 3
Partito C
03.01 Ardia Carlo
03.02 Denti Franco
03.03 Erni Rolf
03.04 Fischer Hans
03.05 Soldati Mario
03.06 Soldati Mario
Potete cancellare un nome della vostra
scheda e ripetere quello di un altro candidato della scheda, che riceverà quindi
due voti (cumulo). La scheda non può
contare più nomi del numero di righe che
contiene. Favorirete i candidati cumulati
a scapito dei candidati cancellati e di coloro che sono menzionati una sola volta.
Questa procedura non ha tuttavia influssi
sul numero di suffragi che vanno al partito, che è solo decisivo per la ripartizione
dei seggi fra i partiti.
I cumuli tripli e multipli non sono autorizzati. Sono pure vietate le virgolette o
le abbreviazioni (“dito”, “idem”) e altre
espressioni di questo genere.
1.4. Aggiugere uno o più candidati di altre
liste (per esempio un candidato da voi conosciuto o che difende gli inteeressi degli
Svizzeri all’estero).
Scheda 4
Partito D
04.01 Barella Fredy
04.02 Crameri Curzio
04.03 Pietri Paolo
01.01 Bernasconi Mario
In una scheda prestampata (qui la scheda
4) potete riprendere nomi che figurano su
un’altra lista (qui lista 1). E’ il cosiddetto
“panachage”. E’ tuttavia possibile riportare soltanto nomi di candidati che figurano
su una delle schede che avete ricevuto a
casa. Il partito D perde un suffragio. La
persona cancellata è pure sfavorita. Avete invece dato un vantaggio al candidato
ripreso da un’altra scheda e al suo partito (la scheda A riceve un suffragio). La
scheda così modificata non può contare
un numero di candidati maggiore di quello
dei seggi disponibili.
2. In modo più complicato
Utilizzare una scheda non prestampata.
Scheda bianca / senza intestazione
Scheda No. .......... Partito ..........
01.07 Pont Roger
02.05 Meier Rolf
03.01 Ardia Carlo
Se non volete mettere nell’urna nessuna
scheda di partito, potete compilare voi
stessi la scheda con i nomi dei vostri
candidati. Sulle schede bianche possono
figurare soltanto nomi di candidati che
appaiono sulle schede di partito, ma non
devono necessariamente appartenere
tutti allo stesso partito.
Se indicate nell’intestazione della scheda
bianca la denominazione di un partito
trasformate questa scheda in scheda di
partito, a favore del quale le righe vuote
saranno calcolate come altrettanti suffragi supplementari.
Le schede senza intestazione di partito
sono chiamate “schede bianche”. I suffragi vanno allora ai partiti dei candidati
che avete voluto eleggere e i cui nomi
figurano sulla vostra scheda di voto. Le
linee vuote non sono invece attribuite a
nessun partito e vanno perse.
Cumulo e panachage sono pure possibili.
Non iscrivete tuttavia più nomi del nume-
ro di seggi a disposizione del vostro cantone per il Consiglio nazionale.
*I nomi delle schede sono fittizi.
3. Importante
1. Soltanto le schede di voto ufficiali sono accettate.
2. Le schede di voto devono essere riempite o modificate a mano. Le modifiche devono essere chiare e senza
equivoci. I nomi devono essere scritti
in tutte lettere. Identificate i candidati in
modo che nessun dubbio sia possibile (è
meglio aggiungere la denominazione del
partito). Aggiungete anche il numero del
candidato.
3. Le schede di voto non devono essere
firmate né portare alcuna indicazione.
4. Le schede di voto che portano dichiarazioni insultanti sono nulle.
5. Le schede di voto non possono comportare un numero di candidati superiore al numero di seggi di cui il cantone dispone in Consiglio nazionale.
6. Le schede di voto devono comportare
almeno un nome di candidato eleggibile. Sono eleggibili soltanto le persone
i cui nomi figurano su una delle liste
prestampate.
7. Il voto per corrispondenza cambia da
un cantone all’altro. Consigliamo alle
Svizzere e agli Svizzeri all’estero che
desiderano votare di leggere attentamente le istruzioni ricevute nella busta
del loro comune di voto.
8. Le Svizzere e gli Svizzeri all’estero che
desiderano deporre personalmente la
loro scheda nel loro comune di voto
sono pregati di annunciarsi per iscritto
o di presentarsi personalmente nel citato comune. Se la loro notifica giunge
al comune di voto almeno sei settimane prima della votazione, il comune
non invierà il materiale al cittadino
svizzero all’estero, ma lo conserverà
in cancelleria. Questo materiale dovrà
essere ritirato personalmente all’ufficio elettorale del comune di voto durante le ore di apertura.
9. Non consegnate più di una scheda di
voto per il Consiglio nazionale.
4. Esercizio del diritto di voto
Prima della votazione riceverete dal vostro comune di voto i documenti corrispondenti, nella lingua di vostra scelta.
Essi comportano:
• Le schede di voto,
• le istruzioni della Cancelleria federale
sulla procedura,
• secondo la prescrizione cantonale, una
o due buste del comune di voto, in modo che possiate beneficiare del voto
segreto e
• una carta di voto separata (nel caso in
cui la busta di rinvio non serva anche
da carta di voto).
Le modalità di elezione e di voto sono
di competenza del diritto cantonale, per
cui esistono 26 regolamenti diversi. Vi
raccomandiamo perciò di leggere attentamente le istruzioni del vostro comune
di voto. Vi garantirete così la validità del
vostro voto. Se avete domande sulla procedura rivolgetevi direttamente al vostro
comune politico. Se cambiate indirizzo,
segnalatelo alla rappresentanza svizzera
(ambasciata o consolato)presso la quale
siete iscritti.
5. Link concernenti il tema «Elezioni»
www.parlament.ch/i/homepage/elezioni-2007.htm
www.ch.ch, rubrica “Autorità”
www.bk.admin.ch/aktuell/votazione/
nrw/index.html?lang=it
www.tellvetia.ch
SPECIALE ELEZIONI FEDERALI 2007
Mai come questa volta un mumero così elevato di candidati dall’estero
Per chi possono votare i nostri compatrioti residenti all’estero?
Presentiamo qui di seguito un elenco di
candidati, suddiviso per cantoni (circoscrizioni elettorali).
È chiaro che ognuno può scegliere il partito o movimento che preferisce (oppure
usare la scheda senza intestazione) e
può dare il proprio voto ai candidati che
vorrebbe eleggere. Noi ci permettiamo
soltanto in questa sede di raccomandare
quei candidati, di qualsiasi partito, che si
impegnano in particolare per difendere gli
interessi degli Svizzeri all’estero.
Ricordiamo anche che un candidato può
essere favorito con un voto doppio e può
anche essere riportato in una scheda di un
partito diverso da quello per cui si candida
(panachage). Parimenti l’elettore può anche cancellare uno o più candidati che non
gli fossero graditi. Attenti però a due cose:
si può votare al massimo per un numero
Elezioni possibili in 11 Cantoni
Candidature con legami con la Quinta Svizzera
Cantoni Svizzeri all’estero
Membri di organi OSE Impegno per Svizzeri all’estero
AG
Intergruppo parlamentare
AR
Marianne Kleiner (PRD)
BE Felix W. Niederhauser, Rotterdam (PDC)
Vollmer (PS)
Evi Allemann (PS)
Ursula Haller (UDC)
Norbert Hochreutener (PDC)
Rudolf Joder (UDC)
Margret Kiener Nellen (PS)
Christa Markwalder (PRD)
Johann N. Schneider-Ammann (PRD)
Vollmer (PS)
Christian Waber (UDF)
Ursula Wyss (PS)
ChristineEgerszegi (PRD)
Hans-Ulrich Mathys (UDC)
Geri Müller (Verts)
Pfisterer (PRD)
Maximilian Reimann (UDC)
Luzi Stamm (UDC)
BL Susanne Leutenegger Oberholzer (PS) Maya Graf (Verts)
Susanne Leutenegger Oberholzer (PS)
Christian Miesch (UDC)
Gysin (PS)
Gysin (PS)
BS
Gysin (PS)
Randegger (PRD)
FR
Raphaël Thiémard, Neufchâteau/B
Thérèse Meyer-Kaelin (PDC)
Thérèse Meyer-Kaelin (PDC)
(Verts)
Alain Berset (PS)
Dominique De Buman (PDC)
Jutzet (PS)
Thérèse Meyer-Kaelin (PDC)
GE
Lista UDC Svizzeri estero
Eggly (Lib)
Eggly (Lib) Ron Favarger, Toronto (UDC) Dominique Miglio, Bangkok (UDC) André Reymond (UDC)
Liliane Maury Pasqier (PS)
Pierre Goldschmid, Brunoy/F (UDC) Carlo Sommaruga (PS)
André Reymond (UDC) Andrée-Danielle Chevrier, Sciez, Carlo Sommaruga (PS)
France (UDC) Jacques Schalk, Thonon-les-Bains, France (UDC) Philippe Chollet, Abuja, Nigeria (UDC)
Martine Brunschwig Graf (Lib)
John Dupraz (PRD)
Eggly (Lib)
Ueli Leuenberger (Verts)
Liliane Maury Pasquier (PS)
André Reymond (UDC)
Maria Roth-Bernasconi (PS)
Carlo Sommaruga (PS)
Josef Zisyadis (POP)
GL
Fritz Schiesser (PRD)
GR
Sep Cathomas (PDC)
Brigitta M. Gadient (UDC)
JU
Gentil (PS)
LU
Felix Müri (UDC)
Georges Theiler (PRD)
NE
Didier Berberat (PS)
Gisèle Ory (PS)
OW
Bernhard Hess (PRD)
SG
Hildegard Fässler (PS)
Hollenstein (Verts)
Walter Müller (PRD)
Lista UDC Svizzeri estero
Rolf Schudel, Johannesburg (UDC)
Peter Briner (PRD)
Edgar Studer, Berks/GB (UDC)
Hans-Rudolf Gyr, USA
Sina Kaben, München (PRD)
SH
Peter Briner (PRD)
SO
Boris Banga (PS)
SZ
Peter Föhn (UDC)
Reto Wehrli (PDC)
TI Filippo Lombardi (PDC) Filippo Lombardi (PDC) Filippo Lombardi (PDC)
Dick Marty (PRD)
Fabio Pedrina (PS)
Chiara Simoneschi-Cortesi (PDC)
VD Yves Guisan (PRD) Yves Guisan (PRD)
Josef Zisyadis (POP)
(nero = diritto di voto a livello cantonale / corsivo = Consiglio degli Stati /
tondo = Consiglio Nazionale / cancellato = candidatura ritirata o non rinnovata)
Serge Beck (Lib)
Beguelin (PS)
Christen (PRD)
Dormond Beguelin (PS)
Fattebert (UDC)
Charles Favre (PRD)
Yves Guisan (PRD)
Isabelle Moret (PRD)
Roger Nordmann (PS)
Claude Ruey (Lib)
Josef Zisyadis (POP)
*
di candidati (compresi eventuali raddoppi)
pari a quello cui ha diritto il cantone; ricordarsi che si può votare solo per candidati
delle liste del cantone nel quale si vota,
pena l’annullamento della scheda.
Per gli Stati:
regole proprie
Gli Svizzeri all’estero non hanno i medesimi
diritti politici in tutta la Confederazione. Tutti
possono partecipare alle elezioni per il Consiglio nazionale ed anche presentarsi come
candidati, a condizione di essere iscritti in un
catalogo elettorale svizzero. Diversa la situazione per le elezioni al Consiglio degli Stati,
che sono regolate da leggi cantonali. In 15
cantoni gli Svizzeri all’estero non possono
riempire la scheda per l’elezione dei senatori. I cantoni che garantiscono agli Svizzeri
all’estero il diritto di partecipare alle elezioni
(e di essere eletti) nelle due Camere, come
pure di prendere parte alle votazioni a livello
federale e cantonale, sono 10, ha indicato
Hans-Urs Wili, responsabile della sezione
Diritti politici della Cancelleria federale. Si
tratta di Basilea campagna, Berna, Friburgo,
Ginevra, Grigioni, Giura, Neuchâtel,, Svitto,
Soletta e Ticino. A questi si aggiunge il canton Zurigo, che esclude gli Svizzeri che risiedono all’estero unicamente dalle votazioni
su oggetti cantonali. A Basilea campagna e
Neuchâtel gli Svizzeri espatriati hanno invece anche la possibilità di partecipare alle votazioni comunali. In tutti gli altri 15 cantoni gli
Svizzeri all’estero hanno accesso solo agli
scrutini federali e possono quindi partecipare solo all’elezione del Consiglio nazionale e
alle votazioni su oggetti federali.
Con legami con la 5ª Svizzera
Candidati al
Consiglio degli Stati
AG
Maximilian Reimann (UDC)
GL
Fritz Schiesser (PRD)
NE
Gisèle Ory (PS)
OW
Bernhard Hess (PRD)
TI
Filippo Lombardi (PDC)
Dick Marty (PRD)
Piattaforma Swissinfo
per le elezioni federali
Swissinfo mette in linea un’importante
documentazione speciale sulle elezioni,
arricchita a partire dal mese di luglio con
il sito di aiuto Smartvote e la piattaforma
elettorale della SSR.
Swissinfo invita gli Svizzeri all’estero a
discutere in linea sui temi elettorali e sui
candidati. Un blog elettorale in tre lingue è
stato creato in collaborazione con l’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE).
I lettori possono reagire ad articoli redatti
dalla redazione su vari temi. Una sola regola prevale: i commenti devono essere
decenti, obiettivi e non infrangere le regole
del diritto della personalità.
In un secondo tempo i candidati alle elezioni federali avranno la possibilità di rispondere agli Svizzeri all’estero. Questo gioco
di domande-risposte si trova pure sul blog
elettorale.
Links
Dossier elezioni
(www.swissinfo.org/ita/elezioni/index.
html?siteSect=1535)
Blog elezioni
(http://elezioni.swissinfo.org/)
Homepage Politica
(www.swissinfo.org/fre/politica/index.html.html?siteSect=1500)
Organizzazione degli Svizzeri all’estero
(www.aso.ch/)
SPECIALE ELEZIONI FEDERALI 2007
I temi principali trattati
Candidature con legami con la Quinta Svizzera
Cantoni Svizzeri all’estero
Membri di organi OSE Impegno per Svizzeri all’estero
VS
Intergruppo parlamentare
ZG
Gerhard Pfister (PDC)
Lista UDC Svizzeri estero
Peter Simon Kaul, Radebeul/D (UDC)
Jasmin Hutter (PRD)
Hans-Jürg Fehr (PS)
Inge Schütz, Stockholm (UDC)
Hans Kaufmann (UDC)
Jasmin Hutter (PRD)
Mario Valli, Edenvale/ZA (UDC)
Hans Kaufmann (UDC)
Hans Peter Bieri, Kairo (UDC) Walter Müller, Capetown (UDC) Ueli Maurer jn, Borgen/N (UDC) Karl Bachmann, Tranva/CR (UDC) Yvonne Ochsner, Whitehorse/CND (UDC) Hubert Brumann, East London/ZA (UDC) Markus Stöckli, Quito (UDC) Dr. Nicolas Szita, London (UDC) Heinz Moll, Prag (UDC) Norbert Ehrbar, Ho Chi Minh-City (UDC) Urs C. Grassi, Ho Chi Minh City (UDC) Martina Solmes, Battle Creek, USA (UDC)
Thomas Frank Daetwyler, Colombo, Sri Lanka (UDC) Jürg Neuhaus, Jeddah, Saudi Arabi (UDC)
Thomas Aeschi, Belmont USA (UDC)
Rinaldo Bucher, Weston, USA (UDC)
Bruno Kaspar, Vilnius, Lituanie (UDC)
Heinz Keller, Huonville, Australie (UDC)
Hans-Rudolf Abächerli, Bolans, Antigua (UDC)
Claude Abächerli, Boxborouhg, USA (UDC)
Herbert J. Abächerli, Caracas, Venezuela (UDC)
Charlotte Abächerli Larenas, Sangolqui, Ecuador (UDC)
Werner Furrer, Triesenberg, Liechtenstein (UDC)
Lista PRD internazionale
Helen Freiermuth, Gainesville/USA (PRD)
Gil Schneider Singapur (PRD)
Hansueli Meili, Yogjakarta (PRD)
Urs Wäfler, Indien (PRD)
Urs Egger, Zürich/Ausland (PRD)
*(vedi nota a fianco)
ZH
Jean-Noel Rey (PS)
Ruedi Aeschbacher (PEV)
Toni Bortoluzzi (UDC)
Hans-Jürg Fehr (PS)
Ruth Genner (Verts)
Christine Goll (PS)
Andi Gross (PS)
Haering Binder (PS)
Heberlein (PRD)
Vreni Hubmann (PS)
Jasmin Hutter (PRD)
Hans Kaufmann (UDC)
Filippo Leutenegger (PRD)
Ueli Maurer (UDC)
Kathy Riklin (ZH)
Ulrich Schlüer (UDC)
Zapfl (PDC)
Bruno Zuppiger (UDC)
Il manifesto elettorale adottato
dal Consiglio degli Svizzeri all’estero
Accordo tra la Svizzera e la
Germania sulla doppia nazionalità
Sulla base delle discussioni condotte dalla
direzione dell’OSE e in occasione dell’ultimo Congresso degli Svizzeri all’estero a
Basilea, Remo Gysin, consigliere nazionale (PS/Basilea-Città) ha chiesto al Parlamento quando il governo svizzero pensa
di ratificare il trattato firmato parecchi anni
fa con la Repubblica federale tedesca sul
servizio militare obbligatorio dei cittadini
che beneficiano della doppia nazionalità.
Questa interpellanza non ha mancato di
far reagire il Consiglio federale, che ha risposto che il trattato sarebbe sottoposto
al Parlamento per ratifica quanto prima.
Le Camere federali studieranno quindi il
documento durante la prossima sessione
d’autunno o d’inverno.
L’Organizzazione degli Svizzeri all’estero
(OSE) rappresenta in Svizzera gli interessi
dei nostri concittadini che vivono all’estero. Così, in vista delle elezioni del 2007,
l’OSE sottopone ai partiti politici, nonché
ai loro membri, un catalogo di richieste e
aspirazioni per la prossima legislatura. Il
Consiglio degli Svizzeri all’estero ha adottato questo manifesto in occasione della
sua seduta nell’aprile del 2006.
Mobilità
• Mantenimento, sviluppo e applicazione
effettiva dell’accordo sulla libera circolazione delle persone con i paesi dell’UE ed
estensione della libera circolazione delle
persone ai nuovi Stati membri dell’UE.
• Garantire agli Svizzeri all’estero un inquadramento appropriato attraverso le
rappresentanze svizzere grazie al mantenimento e all’estensione adeguata della rete consolare, nonché alla continuità
nell’offerta di un servizio di qualità.
• Incoraggiamento e valorizzazione della
La comunità svizzera all’estero equivale
al terzo cantone svizzero per grandezza,
dopo Zurigo e Berna. Il numero di iscritti nei cataloghi elettorali ha raggiunto la
cifra di 111'000 compatrioti. Un bel progresso se si pensa che, quindici anni fa,
quando è stato introdotto il diritto di voto
per corrispondenza, si prevedeva un aumento da 20 a 25'000 potenziali votanti
dall’estero.
La creazione del gruppo parlamentare
“Svizzeri all’estero” due anni fa è l’espressione di una “presa di coscienza” politica.
Esso riunisce oltre 80 membri dei Consigli
nazionale e degli Stati e rappresenta quindi un terzo del Parlamento. Durante questi
ultimi anni questa “presa di coscienza” si
è tradotta in una serie di interventi parlamentari:
Le scuole svizzere all’estero
André Reymond, consigliere nazionale
UDC per Ginevra e membro del Consiglio
degli Svizzeri all’estero, con non meno di
45 cofirmatari, ha inoltrato un’interpellanza nella quale chiede al Consiglio federale
quale sia l’importanza delle scuole svizzere all’estero per l’immagine della Svizzera,
nonché il sostegno che la Confederazione
potrebbe apportare ai paesi che prevedono di aprire nuove scuole, come la Cina,
l’India e la Russia. Nella sua risposta il
Consiglio federale spiega che le scuole
svizzere all’estero godono di un’eccellente reputazione e di una grande notorietà
e costituiscono per la Svizzera una rete
educativa internazionale di vasta portata e
durevole. Esso indica pure che la Confederazione è pronta a incoraggiare e accompagnare la fondazione di nuove scuole, ma
a una condizione: l’iniziativa deve partire
dagli Svizzeri dell’estero stessi.
Contiene un catalogo di richieste e aspirazioni per la prossima legislatura
Politica
• Maggiore partecipazione degli Svizzeri
all’estero nel dibattito politico, in particolare nella fase di formazione dell’opinione, segnatamente attraverso le sezioni internazionali dei partiti e Internet.
• Incoraggiamento di candidature di Svizzeri all’estero in occasione delle elezioni
alle Camere federali.
• Integrazione più marcata degli strumenti di rappresentanza degli Svizzeri
all’estero nel procedimento legislativo.
• Introduzione del voto elettronico il più
rapidamente possibile: partecipazione
degli Svizzeri all’estero a esperimentipilota ulteriori.
• Agevolazione dell’esercizio dei diritti politici dall’estero, in particolare creando dei
registri centralizzati degli elettori dell’estero a livello cantonale e sopprimendo l’obbligo di rinnovare ogni 4 anni l’iscrizione
per l’esercizio dei diritti politici.
• Garantire agli Svizzeri all’estero un’informazione appropriata grazie al mantenimento e allo sviluppo di media quali
swissinfo/SRI e Gazzetta Svizzera (aumento del volume e della frequenza).
Attività gruppo
parlamentare
Assicurazione malattia
per i cittadini all’estero
Yves Guisan, consigliere nazionale (PRD/
Vaud) e membro del Consiglio degli Svizzeri all’estero, ha inoltrato con 47 cofirmatari una mozione nella quale esige che
sia riveduto il modo di calcolo dei premi
dell’assicurazione malattia per gli Svizzeri
che risiedono nello spazio europeo, nonché il diritto di scegliere il luogo di cura.
mobilità professionale, in particolare
mediante programmi di scambio: riconoscimento dei benefici per il nostro
paese della mobilità sui piani economico, politico, culturale e sociale.
• Agevolazione della mobilità tramite la
conclusione di convenzioni internazionali, in particolare di convenzioni di sicurezza sociale (ad esempio in Australia
o in Nuova Zelanda), di doppia imposizione e di riconoscimento dei diplomi.
• Applicazione effettiva di accordi che
regolano lo statuto dei frontalieri (ad
esempio la risoluzione dei problemi concernenti l’assicurazione disoccupazione
tra la Svizzera e l’Italia).
Formazione
• Mantenimento e sviluppo della rete attuale delle scuole svizzere all’estero,
alfine di permettere ai giovani Svizzeri
all’estero di beneficiare di un’educazione secondo gli standard svizzeri che
permettono loro di proseguire facilmente la loro formazione in Svizzera.
• Incentivazione della collaborazione con
le istituzioni, oltre alle scuole svizzere
all’estero, che si dedicano all’istruzione
dei giovani Svizzeri all’estero e sostegno di queste ultime.
• Garantire la concessione di borse ai
giovani Svizzeri all’estero che vengono
a seguire una formazione in Svizzera.
• Sviluppo del riconoscimento di diplomi
stranieri in Svizzera e viceversa.
Presenza internazionale della
Svizzera
• Sviluppo della presenza internazionale
e gestione dell’immagine della Svizzera
all’estero grazie in particolare allo sviluppo delle reti create dalle rappresentanze diplomatiche e consolari.
• Collaborazione sistematica con gli
Svizzeri all’estero e le loro istituzioni
che svolgono un ruolo di antenna e di
moltiplicatori nell’ambito della presenza
internazionale della Svizzera.
• Cooperazione e coordinamento più spinti tra i differenti attori della promozione
della Svizzera all’estero.
• Presa in considerazione più sistematica
delle conseguenze internazionali di decisioni nazionali, nonché degli effetti delle
prese di posizione sul percepimento e
l’immagine del nostro paese.
• Sensibilizzazione del popolo svizzero
alla competizione a livello mondiale e
sviluppo dello spirito di competitività in
Svizzera.
• Utilizzazione delle infrastrutture e delle
reti create dalle scuole svizzere all’estero in quanto piattaforma della presenza
della Svizzera nel mondo; creazione di
nuove scuole svizzere in paesi come la
Cina, l’India e la Russia.
Mantenimento del contatto con la
patria
• Incoraggiamento e sostegno ai programmi tendenti a permettere un dialogo tra
gli Svizzeri all’estero e la patria, nonché
con gli Svizzeri residenti nel paese (ad
esempio campi di vacanze per giovani
Svizzeri all’estero).
• Miglioramento dello statuto giuridico
delle istituzioni degli Svizzeri all’estero
riconosciute dalla Confederazione in
applicazione dell’articolo 40 della Costituzione federale, in particolare sostituzione dell’ordinanza sul sostegno
finanziario alle istituzioni degli Svizzeri
all’estero (scadenza al 31 dicembre
2007) con una legge federale.
Lavoratori frontalieri e
assicurazione disoccupazione
Filippo Lombardi, consigliere agli Stati e
membro del CSE, ha inoltrato un’interpellanza sul problema della discriminazion
dei lavoratori frontalieri svizzeri in Italia in
materia di assicurazione contro la disoccupazione.
Nel suo testo invita il governo a intervenire presso il governo italiano o le autorità
competenti dell’Unione europea, affinché i
lavoratori frontalieri svizzeri senza lavoro
possano beneficiare della medesima protezione dei disoccupati italiani, come esige l’Accordo sulla libera circolazione delle
persone tra la Svizzera e l’UE.
Voto elettronico
A seguito di una riunione del gruppo parlamentare, Susanne Leutenegger Oberholzer, consigliera nazionale (PS/Basilea
Campagna), ha inoltrato una mozione nella
quale esige l’instaurazione del voto elettronico nei tempi più brevi possibili e l’organizzazione di nuovi esperimenti-pilota con
gli Svizzeri all’estero.
Parallelamente l’OSE interviene anche
presso i cantoni per accelerare l’introduzione di questo processo di voto.
SPECIALE ELEZIONI FEDERALI 2007
Programmi e progetti dei maggiori partiti politici svizzeri per la prossima legislatura
I temi principali della politica nell’opinione dei vari partiti
Quali sono gli obiettivi del vostro partito per i prossimi quattro anni in Parlamento? Perché le Svizzere e gli Svizzeri all’estero dovrebbero giustamente votare per il vostro
partito? Sono le domande che sono state poste ai rappresentanti delle principali formazioni politiche del Parlamento Svizzero, dopo aver dato loro la possibilità di presentare
brevemente i maggiori temi politici di cui il partito si occupa.
“La mia casa – la nostra Svizzera”, è con
questo motto che l’UDC propone la propria
campagna elettorale del 2007. L’UDC si
impegna per un’economia fiorente che crei
posti di lavoro sicuri, per imposte più basse
e meno burocrazia nonché per una Svizzera
democratica, autonoma e aperta al mondo
che non ricalchi unicamente l’Unione europea. La criminalità deve essere combattuta
in modo coerente; la sicurezza della popolazione deve essere garantita ovunque.
L’UDC lotta in primo luogo contro l’abuso
del diritto d’asilo, ma anche contro l’abuso
del sistema sociale.
Il PS svizzero si impegna per una Svizzera
sociale, aperta ed ecologica. La giustizia
sociale e le pari opportunità per tutti sono
le nostre principali preoccupazioni. Per raggiungere questi obiettivi, è necessaria una
miglior conciliazione della professione e della famiglia. Il PS si pronuncia a favore di una
politica estera attiva e solidale e appoggia
i negoziati d’adesione all’UE. La politica sul
clima deve favorire le energie rinnovabili e
l’efficacia energetica. Abbiamo già imposto
la tassa d’incitamento sui combustibili, aspiriamo ora ad imporre quella sui carburanti.
Il PRD vuole far muovere la Svizzera. Per
poterlo fare, esso ha elaborato quattro progetti di capitale importanza per il futuro della
Svizzera:
L’UDC vuole riportare la Svizzera sulla via
del successo. La diminuzione delle imposte
e le spese dello Stato, il risanamento del
sistema sociale, la lotta contro l’abuso del
diritto d’asilo e del sistema sociale, nonché
condizioni-quadro ottimali per la piazza economica sono al centro delle nostre preoccupazioni.
La Svizzera deve ricordarsi dei suoi principi liberali: zelo e responsabilità personale
invece di dipendenza dallo Stato. L’UDC si
impegna risolutamente per il mantenimento
dei diritti di partecipazione democratici della
popolazione.
Una Svizzera sociale: gestione delle strutture d’accoglienza, offensiva sui posti d’apprendistato, mantenimento del sistema sociale, pensionamento flessibile accessibile
a tutti e premi di cassa-malati sopportabili.
Una Svizzera aperta: ruolo attivo in seno
all’ONU, aumento dei contributi pubblici per
la cooperazione allo sviluppo, avvio dei negoziati d’adesione con l’UE.
Una Svizzera ecologica: retribuzione dell’elettricità iniettata nelle energie rinnovabili,
misure per promuovere l’efficacia energetica, tassa d’incitamento sul CO2, nessuna
nuova centrale nucleare.
Il sapere modella il nostro avvenire e crea
il benessere (ad esempio grazie all’incoraggiamento della libertà della ricerca).
Concorrenza fiscale – Imposizione moderata – per un sistema fiscale più semplice.
Diminuzione dei prezzi al consumo grazie
alla concorrenza.
Per una politica energetica rispettosa dell’ambiente e del clima.
Conciliare attività professionale e desiderio dei figli – assistenza dei figli a complemento della famiglia.
Utilizzare meglio le risorse degli anziani: incitarli a partecipare a lungo alla vita attiva.
Meno oneri fiscali per le famiglie, conciliazione tra famiglia e professione: scuole diurne e
assistenza extrafamiliare dei figli. Domande
agli imprenditori: posti di telelavoro, lavoro
a tempo parziale per i quadri, congedo maternità e paternità. La Svizzera ha bisogno di
mercati aperti alle esportazioni, di un diritto
del lavoro flessibile, di una forza d’innovazione, di un clima fiscale attrattivo sul piano internazionale, di infrastrutture di primo piano
e di un livello di formazione molto elevato.
Deve adattare il sistema sociale alle modifiche della società e proteggere il clima don
l’efficacia energetica e le nuove tecnologie.
In particolare misure contro il cambiamento
del clima: strumenti efficaci per la promozione dell’efficacia energetica e delle energie rinnovabili, nonché l’introduzione di una
tassa d’incitamento globale. In materia di
politica sociale, rivendichiamo misure che
permettano di vincere la disoccupazione
(presso i giovani) e un rafforzamento dell’AVS mediante un’età di pensionamento
flessibile a partire dai 62 anni. Infine, il
Parlamento deve definire una politica estera che si preoccupi dei diritti dell’Uomo e
regole di gioco sociali ed economiche per
quanto concerne la globalizzazione.
L’UDC si pronuncia a favore delle domande
degli Svizzeri all’estero, i quali devono poter
essere rappresentati in Consiglio nazionale.
Grazie a diverse liste proprie, l’UDC Internazionale propone una piattaforma e qualsiasi
sostegno necessario durante la campagna
elettorale della Quinta Svizzera. Il mantenimento dei valori svizzeri e l’impegno per
una Svizzera libera e indipendente sono al
centro della nostra azione. Apertura al mondo, responsabilità personale e concorrenza
– ecco ciò che sprona l’UDC. Coloro che
rispondono della Svizzera e vogliono far
progredire il nostro paese hanno una sola
scelta per riuscirvi il 21 ottobre: UDC!
Il PS è il partito che si pronuncia a favore
di una politica estera attiva e solidale. Il
PS ha così apportato un contributo determinante agli accordi di politica d’apertura
dell’ultima legislatura (Schengen/Dublino,
libera circolazione delle persone, collaborazione locale).
La nostra ministra degli affari esteri, Micheline Calmy-Rey, difende risolutamente
queste esigenze in Consiglio federale. Attraverso interventi parlamentari, il PS esige una miglior rappresentanza delle Svizzere e degli Svizzeri all’estero, ad esempio
grazie a una rappresentanza garantita nel
Parlamento federale.
Il PRD si impegna attivamente a favore degli interessi delle Svizzere e degli Svizzeri
all’estero.
Grazie al PRD essi approfittano ad esempio della libera circolazione delle persone
nello spazio dell’UE.
Inoltre, sosteniamo l’introduzione rapida
del voto elettronico.
Il PRD Svizzero Internazionale, la sezione
degli Svizzeri all’estero del PRD, attribuisce
ogni anno il premio dello Svizzero all’estero ad una personalità che si è impegnata
in modo eccezionale per le esigenze delle
Svizzere e degli Svizzeri all’estero.
Con il suo presidente di partito, Christophe
Darbellay, e la sua consigliera federale,
Doris Leuthard, il PDC incarna il rinnovamento socio-liberale in Svizzera.
Chi desidera una Svizzera favorevole alle
famiglie, una Svizzera del pieno impiego,
una Svizzera socialmente sicura e una
Svizzera ecologicamente durevole vota
per il PDC.
Il PDC prende sul serio le richieste della
Quinta Svizzera ed esige in contropartita
una partecipazione attiva. I candidati alle
elezioni del Consiglio nazionale provenienti dalla Quinta Svizzera sono i benvenuti da
noi: www.pdc.ch.
Il verde è il colore del XXI. Secolo. I Verdi
si impegnano a favore della protezione del
nostro pianeta e dei diritti dell’Uomo.
Chi desidera garantire un futuro ai ghiacciai e ai magnifici paesaggi della Svizzera
vota verde.
Qui vorrebbe che la Svizzera disponga,
anche domani, di una rete di trasporti
pubblici di qualità, nonché di buoni sistemi
della salute e della formazione aderisce
pure ai Verdi.
In breve, chi vuole contribuire ad una Svizzera ecologica, sociale e aperta al mondo
sceglie i Verdi.
La Svizzera dell’intelligenza –
Investire nel talento, l’innovazione e le idee
La Svizzera della crescita –
Economica, umana, creativa
La Svizzera dell’equilibrio –
Migliori opportunità per tutti
La Svizzera dell’apertura –
Per una strategia dell’integrazione
Per una Svizzera favorevole
alle famiglie
Per una Svizzera del pieno
impiego
Per una Svizzera socialmente
sicura
Per una Svizzera ecologicamente
durevole
1) Politica climatica: intendiamo abbandonare il petrolio e il nucleare ed, entro
il 2050, passare completamente alle
energie rinnovabili.
2) Politica economica: sproniamo la trasformazione ecologica dell’economia e
maggiori investimenti nelle tecnologie
rispettose dell’ambiente.
3) Pari opportunità: uomini e donne devono
avere stessi diritti, scuola e formazione.
4) Politica della pace: ci impegniamo a
favore del divieto di esportazione del
materiale bellico e per una maggiore
cooperazione allo sviluppo.
Per una rappresentanza diretta alle Camere Federali
Il PEV vuole mantenere una Svizzera dove
si vive bene grazie a famiglie rinforzate.
Il PEV vuole ridurre l’onere finanziario delle famiglie e, se necessario, sostenerle.
Per riuscirvi, esso auspica una rendita per
figlio che sostituisca tutte le altre allocazioni e deduzioni e che sia finanziata attraverso le imposte. Nel contempo, esso
vuole sopprimere la discriminazione delle
coppie sposate introducendo uno splitting
fiscale e rendite AVS individuali.
Un’economia responsabilizzata. Vogliamo
una gestione corretta del denaro: riduzione
del debito, perequazione tra i redditi elevati
e deboli, sistema fiscale semplice senza lacune e giusta economia di mercato.
Un ambiente rispettato. Il PEV desidera
ridurre rapidamente la dipendenza dalle
energie non rinnovabili. Per questo, esso
vuole una riforma fiscale ecologica e una
tassa d’incitamento sul CO2 anche per i
carburanti. Gli spazi di vita intatti costituiscono un investimento nelle generazioni
future. Sono necessarie misure contro
l’eccessivo sfruttamento e l’urbanizzazione del paesaggio.
I Liberali vertono sulla materia grigia, la
capacità d’innovazione e la creatività. Essi si impegnano dunque in particolare per
la qualità della formazione e l’eccellenza
della ricerca.
Essi preconizzano la concorrenza fiscale,
che assicura la buona gestione dei fondi
pubblici e protegge contro le imposte
confiscatorie. I Liberali chiedono inoltre
che a breve l’imposta federale diretta sia
soppressa.
Il PEV è un partito di valoriche vuole una
politica effettivamente basata sul Vangelo e
orientata sull’umanità. Il PEV è indipendente
da blocchi politici e da gruppi d’interesse.
Ciò gli permette di mantenere costantemente un occhio sul benessere di tutti, anche
di coloro che non sono sostenuti da nessun
gruppo di pressione o le Svizzere e gli Svizzeri all’estero che sono spesso trascurati.
Così, esso si impegna ad esempio in modo
risoluto contro la persecuzione dei Cristiani
e la povertà nel mondo o si batte affinché
i valori cristiani di base della Costituzione
federale svizzera costituiscano anche in futuro i punti forti della politica svizzera.
Gli Svizzeri all’estero costituiscono per il
nostro partito una forza elettorale importante, poiché ci rendiamo conto che numerosi di loro sono sensibili ai valori liberali
della libertà e della responsabilità.
Siamo inoltre coscienti di offrire agli Svizzeri all’estero le migliori possibilità di esercitare la loro responsabilità civica.
Spetta ai parlamentari tener conto degli
interessi degli Svizzeri all’estero.
I liberali sono inoltre favorevoli all’introduzione del voto su internet per gli Svizzeri
all’estero.
Secondo i Liberali, il sistema della salute
svizzero rimane uno dei migliori al mondo.
Per lottare contro l’aumento dei costi, i Liberali sono favorevoli alla reintroduzione
della concorrenza, affinché gli assicurati
e i pazienti possano avere la libera scelta:
ospedale, medico, cassa-malati, ecc. In
materia di politica d’asilo e di stranieri, il
partito liberale ha sempre ritenuto che la
problematica dell’asilo debba essere coordinata con i partner dell’Unione europea.
Nel contempo, la Svizzera deve vegliare
ad evitare che si abusi della sua ospitalità.
Mobilitazione politica a favore
della Quinta Svizzera
Tre interventi politici a favore degli Svizzeri all’estero provenienti dal gruppo parlamentare socialista sono attualmente allo
studio in Parlamento.
Mario Fehr, consigliere nazionale socialista, ha inoltrato presso il Consiglio federale una mozione che chiede che siano
prese disposizioni costituzionali e legali,
affinché le Svizzere e gli Svizzeri all’estero
siano direttamente rappresentati alle Camere federali. Per motivare la sua domanda, egli invoca le cifre seguenti: alla fine
del 2006, 111'249 compatrioti che vivono
all’estero si erano iscritti per esercitare i
loro diritti civici in Svizzera. Questi ultimi
costituiscono un importante peso politico
e dovrebbero maggiormente essere tenuti
in considerazione nel dibattito politico svizzero. In altri paesi i cittadini e le cittadine
che vivono all’estero dispongono della loro rappresentanza in Parlamento. Così, i
Portoghesi all’estero hanno la possibilità
di votare per corrispondenza per quattro
deputati. In Italia, sei rappresentanti eletti
dai cittadini all’estero siedono nel Senato e
dodici nella Camera dei deputati. Secondo
Mario Fehr, due seggi in Consiglio degli
Stati e una delegazione di 6 rappresentanti supplementari in Consiglio nazionale permetterebbero ad esempio di meglio tener
conto delle opinioni e degli interessi degli
espatriati svizzeri nel processo politico, e
di rappresentarli in maniera più diretta.
Mario Fehr chiede inoltre al Consiglio federale d’intervenire affinché le Svizzere e
gli Svizzeri all’estero possano partecipare
alle elezioni del Consiglio degli Stati in tutti
i cantoni. Queste ultime si svolgono infatti
a livello cantonale e fino ad oggi le Svizzere e gli Svizzeri all’estero ne sono esclusi
nella maggior parte dei cantoni.
Il ginevrino Carlo Sommaruga propone
che si modifichi la Costituzione e tutti gli
altri testi legislativi, in modo tale che le
Svizzere e gli Svizzeri all’estero possano
essere rappresentati, secondo le modalità
più idonee alle nostre istituzioni, dapprima
in Consiglio degli Stati, poi in Consiglio nazionale. Diverse possibilità sono previste:
o delle elezioni di tipo cantonale (27° can-
tone), oppure elezioni dei rappresentanti
svizzeri all’estero mediante un collegio
elettorale.
Remo Gysin, consigliere federale uscente
e membro del Comitato dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero, si augura che
il Consiglio federale si mobiliti affinché il
comportamento elettorale delle Svizzere e degli Svizzeri all’estero sia preso in
debito conto e appaia nelle statistiche.
Attualmente, soltanto cinque cantoni – Appenzello Interno, Basilea Città, Ginevra,
Lucerna e Vaud – tengono conto dei voti
delle Svizzere e degli Svizzeri all’estero.
La posizione dell’OSE
Le Svizzere e gli Svizzeri all’estero beneficiano di importanti possibilità di partecipazione politica, rispetto a quanto si può osservare in altri paesi del mondo. Tuttavia,
il peso della diaspora svizzera sulla vita politica interna svizzera è sempre percepito
come insufficiente. Per questo un rafforzamento del dispositivo tendente a difendere
la presenza e le richieste specifiche della Quinta Svizzera s’impone.
Finora l’OSE è intervenuta affinché le Svizzere e gli Svizzeri all’estero beneficino di uno
statuto il più equivalente possibile a quello dei loro compatrioti non espatriati. In tutti i
settori pertinenti si è mobilitata per l’uguaglianza dei diritti e del trattamento, oppure
contro la discriminazione, l’esclusione e la marginalizzazione degli Svizzeri all’estero.
A questo proposito bisogna considerare con prudenza le proposte tendenti a relativizzare la partecipazione politica individuale a vantaggio di una istituzionalizzazione
dello statuto collettivo speciale. Non bisogna neppure perdere di vista la questione
della conformità del sistema rispetto al regolamento costituzionale svizzero. Infine,
la saggezza politica dice che conviene valutare con precauzione la disposizione reale
della popolazione locale nel concedere il diritto di partecipazione e di codeterminazione agli espatriati.
N. 8/9 agosto/settembre 2007
Per il periodo settembre-dicembre 2007
Programma generale manifestazioni
della Società Svizzera di Milano
Elaborato dal nostro Comitato Manifestazioni in collaborazione con i Presidenti di
Sezione.
Tutte le manifestazioni indicate nel proData
GI 13.09.07
GI 20.09.07
GI 27.09.07
MA 02.10.07
GI 04.10.07
GI 11.10.07
SA 13.10.07
GI 18.10.07
GI 25.10.07
GI 08.11.07
GI 15.11.07
GI 22.11.07
MA 27.11.07
GI 29.11.07
GI 13.12.07
SA 15.12.07
GI 20.12.07
Data
SEZIONE BIRILLI
Lunedì 17 settembre
Mercoledì 3 ottobre
Dall’8 ottobre al 22 nov.
Lunedì 26 novembre
orario
18:30
20:00
18:00
18:30
18:30
18:30
9:00
18:30
18:30
17:30
18:30
20:00
18:30
21:00
18:30
15:00
20:00
gramma ed eventuali ulteriori manifestazioni o variazioni che all’atto della stampa del programma stesso non avevano
ancora potuto essere definite, verranno
comunque ricordate man mano, mediante
apposita circolare.
Il Presidente
Gottfried Goetz
manifestazione
Conferenza - proiezione di C. Periti: L'artista e la modella incontri e scontri
Serata di Fine Estate - Cena sociale
Tavola rotonda: Longevità e salute oggi: quali prospettive?
Incontro di cucina a cura di E. Rizzi: Sapori e profumi di Liguria
Presentazione dei libri: Neutrale contro tutti - J. J. Langendorf
La Svizzera alla berlina? - Gruppo di Lavoro Storia Vissuta
Proiezione documentario TSI di Bruno Bergomi
Castagnata a Caspano
Serata Loisirs Turismo Culturale
Presentazione del libro Progetto Castelgrande - Il divenire di un restauro
Conferimento Premio "Myrta Gabardi" per la musica e giornalismo
Serata Loisirs Turismo Culturale
Schützenabend - Serata dei Tiratori
Incontro di cucina a cura di E. Rizzi: Il Menu di Natale 2007
Concerto di Sandro Schneebeli
Serata Loisirs Turismo Culturale
Natale dei Bambini
Festa degli Auguri - Cena di Natale
Società Svizzera di Milano
Mercatino d’Ottobre
per la Beneficenza
La Sezione Signore della Società Svizzera
di Milano riapre quest’anno le porte del
suo mercatino di beneficenza. Destinatari
della raccolta fondi a sostegno delle loro
finalità saranno la Società Svizzera di Beneficenza ed Abbà. Della Società Svizzera
di Beneficenza tutti noi ne conosciamo gli
scopi mentre Abbà è ai più sconosciuta.
Cos’è esattamente? Una Onlus nata nel
1993 con un preciso progetto educativo:
l’emancipazione da gravissime situazioni
di miseria e d’ignoranza, lo sviluppo di
una coscienza civile, improntata ai valori
cristiani della unicità della persona umana, della solidarietà verso i più deboli e
della responsabilità individuale nella costruzione del benessere sociale. Giovanni
Paolo 2° disse “Troppi uomini e bambini
non riescono a realizzare il potenziale che
Dio ha destinato loro. La povertà e la disuguaglianza sono diffuse in tutto il mondo
nonostante gli enormi progressi scientifici
e tecnologici… la persona umana è la risorsa più preziosa di qualsiasi nazione e di
qualsiasi economia… insieme possiamo
fare molto”. E per fare anche noi almeno
un poco Vi attendiamo nel mese d’Ottobre
nei gg. 24 – 25 – 26 – 27 dalle ore 10.00
alle ore 19.00, con orario continuato,
presso le sale della Società Svizzera di
Milano in Via Palestro, 2 (3° piano).
Troverete un’offerta di alimentari ed articoli vari che Vi saranno utili anche per le
festività Natalizie.
A presto amici e non dimenticateci!
Emma Fossati
Giovedì 20 settembre
Serata di Fine Estate
Manifestazioni delle Sezioni
Inizio dell’attività dei vari gruppi
Assemblea generale e gara rodaggio
Gare individuali per la gara S. Ambrogio
Gara Fortuna, cena e premiazioni gare S. Ambrogio e Fortuna
SEZIONE BRIDGE
Tornei Open
Bridge Guidato
Tornei Sociali
Tutti i mercoledì dalle 15,30 alle 18,30 nelle salette A+B+C+D (dal 12.09.07)
Tutti i lunedì dalle 15,00 alle 18,30 nelle salette C+D (dal 24.09.07)
Venerdì 21 settembre, 19 ottobre, 16 novembre, 14 dicembre
dalle 15,30 alle 18,30 nelle salette C + D
SEZIONE SIGNORE
24-25-26-27 ottobre
Mercatino di beneficenza nelle salette A + B
«Primo piano»
A cura di Annamaria Lorefice
L’autunno bussa alle porte e noi vogliamo
salutare l’inizio di questa nuova stagione
invitandoVi alla nostra Serata di Fine Estate, giovedì 20 settembre 2007, con inizio
alle ore 20.00, tempo e temperatura permettendo, sulla terrazza del Ristorante al
quarto piano di Via Palestro 2 (altrimenti
in Sala Meili, al terzo piano). Sarà un’occasione per trascorrere una lieta serata
fra amici e per raccontarci le esperienze
vissute durante le vacanze. La serata sarà
allietata dalle musiche del complesso dei
Coriandoli. Il prezzo per i Soci è 25 Euro,
per i Soci fino a 33 anni è 20 Euro, per i
giovani Soci fino a 25 anni 15 Euro, e per
i non Soci 40 Euro. Vogliate cortesemente
confermare la Vostra partecipazione entro martedì 18 settembre 2007 presso
la nostra Segreteria dal lunedì al sabato,
dalle 14.00 alle 19.00. Tel. 02 76 00 00
93; fax 02 76 39 75 52; e-mail: societa.
[email protected]. Ci auguriamo che vorrete
partecipare numerosi a questo tradizionale appuntamento e Vi inviamo i nostri
migliori saluti.
Il Comitato manifestazioni
e-mail: [email protected]
La Svizzera e il cinema: un connubio vincente. Locarno festeggia i 60anni della Rassegna, un successo tale che rischia di "esplodere" per il troppo pubblico
Le star amano questo Festival perché è unico al mondo
Locarno (Piazza Grande, postazione RSI, 11/08) – Ha festeggiato i suoi
sessant’anni con una riprova: il Festival
internazionale del film di Locarno si è
concluso nell’eco gioiosa di interminabili
applausi, confermandosi la manifestazione di spicco nel panorama degli eventi di
promozione del cinema nel mondo.
Il fascino del paesaggio e la suggestione
delle mega-proizioni nella ormai mitica
Piazza Grande, suscitano lo stupore di
migliaia di spettatori. Il particolare prestigio acquisito porta ogni anno un numero
impressionante di persone. Circa mille
giornalisti accreditati provenienti da tutto
il mondo hanno scritto e parlato dei (quanti
film?) proiettati. Un veterano del Festival,
Gino Buscaglia, si è intrattenuto con la
Gazzetta Svizzera nella pausa tra i suoi
commenti in diretta per la RSI.
Giornate intense dall’1 all’11 agosto…
«Si corre sempre. Vado a guardare i film
e poi torno subito alla postazione RSI per
il commento in diretta con i vari ospiti. Nel
frattempo coordino un gruppo di giornalisti
per le trasmissioni speciali dal Festival sulle tre reti della radio svizzera. Cominciamo
la giornata alle otto e trenta del mattino e
finiamo alle due di notte circa, e via così
per undici giorni senza pause».
Qual è stato il livello del Festival di
quest’anno?
«Abbastanza buono. Cose bruttissime ne
ho viste relativamente poche. Ho goduto
di qualche bellissima proiezione, e per il resto pellicole medie ma sempre dignitose.
La programmazione della Piazza è stata
molto ben costruita»
Cioè?
«Risponde al criterio del grande pubblico e
quindi offre film dove magari lo spettacolo
conta, ma allo stesso tempo provvisti di
qualità cinematografiche. E questo è apprezzato da tutti».
Il risultato è che il pubblico c’è.
«E ce n’è tanto. Ogni anno aumenta e comincia ad essere un gran problema».
Perché?
«Crisi di crescenza, a un certo punto si arriverà anche all’esplosione, ma per adesso
lo di quelli che “fanno élite”, e di solito sono
proprio quelli poco interessati al cinema.
Per chi ama davvero il cinema, prima di tutto c’è "il film"». Da un vero esperto e patito
di cinema ci si deve aspettare una critica
di questo tipo. Ancora auguri al Festival di
Locarno, un magnifico evento culturale che
fa onore al Ticino e alla Svizzera.
Annamaria Lorefice
[email protected]
Solo a Locarno esiste il premio del
pubblico, la maggiore giuria del mondo composta dagli spettatori che attribuisce un premio cinematografico.
Istituito 26 anni fa dall’UBS, il “Prix
du Pubblic UBS 2007” del valore di
20’000 franchi è stato vinto da Frank
Oz con "Death at a Funeral".
Gino Buscaglia critico cinematografico e capo redattore della Radio
svizzera di lingua italiana. Coordina
il gruppo di giornalisti per le trasmissioni speciali dal Festival sulle tre reti
della radio. Durante il Festival la giornata dell’équipe-radio inizia alle otto
e trenta e finisce intorno alle due del
mattino del giorno dopo.
Il Pardo d'oro è stato vinto da Masahiro Kobayashi con il film "The Rebirth". Il
Festival di Locarno e quello di Cannes quest’anno festeggiano la sessantesima
edizione, essendo nati entrambi nel 1946, dopo Venezia che esordì nel 1932,
mentre il Festival di Berlino è del 1950.
gli organizzatori ce la fanno».
Locarno cos’ha di più o in meno rispetto altri festival internazionali?
«Locarno è unico. Rientra nella categoria
dei grandi festival cioè è sullo stesso piano
di Cannes, Berlino e Venezia. Però rispetto
a questi, è l’unico che ha il pubblico, quello
“vero”. Il pubblico a Locarno rappresenta
l’80 per cento dei fruitori dei film presentati, il restante 20 per cento sono gli adetti
ai lavori. A Cannes il 90 per cento sono addetti ai lavori il resto è pubblico che entra
in sala quando ci riesce».
Per questo c'è un pubblico così affezionato?
«Sì, e questo è un elemento straordinariamente importante. Il pubblico fruisce
appieno di tutta l’offerta cinematografica e degli eventi connessi. L’affluenza è
enorme e, come dicevamo, si rischia di
scoppiare».
Gli artisti stimano altrettanto questo
appuntamento?
«In piazza si sentono i commenti di tanti
registi, come Frank Oz che è venuto dagli
Stati Uniti a portare il suo film “Death at a
funeral” e ha detto: “Meno male che esiste
Locarno”. Robert Rodriguez, sempre dagli
Usa, che ha presentato “Planet terror”, ha
detto: «Mi sono reso conto di cos’è Locarno e sono tornato». E’ l’unico festival che
dia loro un contatto diretto con la gente,
in modo da captarne immediatamente le
reazioni. E’ importante che Locarno non
perda questa connotazione».
C’è questo rischio?
«Se continuano a dare spazio a quelli che
di cinema non si interessano e ormai vengono per fare “passerella”...».
Spiegati meglio.
«Parlo degli invitati degli sposnor: sono
troppi e portano via spazio alla gente che
ha il diritto di entrare in Piazza Grande»
Sei molto severo.
«Sono cattivissimo di fronte a queste cose,
vedo molte persone che interpretano il ruo-
6OB3FHJPOFEBTDPQSJSF
FEBHVTUBSF
www.mendrisiottotourism.ch
­10
N. 8/9 agosto/settembre 2007
Attività del Circolo Svizzero di Bologna
Escursione alla Delizia Estense di
Belriguardo e al Castello di Ferrara
Domenica 24 giugno, con la partecipazione di una trentina di soci e simpatizzanti, il
Circolo Svizzero di Bologna, accogliendo
una proposta della dott.ssa M.L. Boriani,
ha effettuato una escursione in pulmann nel
ferrarese, escursione incentrata sulle visite
alla Delizia Estense del Belriguardo, alla zona archeologica di Voghenza e al Castello di
Ferrara. L’Assessore alla Cultura del Comune
di Voghiera dott. Ottorino Bacilieri ha accolto
il gruppo a Belriguardo e ha anche fatto da
competente guida prima ai reperti archeolo-
gici e alle raccolte rinascimentali esposte nel
Museo Civico, successivamente alla “Sala
della Vigna” principale testimonianza dell’antico splendore della Reggia estiva degli Estensi. Dopo aver consumato in allegria un lauto
pranzo all’agriturismo “Ai Due Laghi del Verginese” la comitiva si è trasferita a Ferrara.
Ad attenderci la guida italo-svizzera dott.ssa
E.C. Gulino che, con grande professionalità,
ci ha accompagnato negli ambienti del Castello, dalle prigioni del sotterraneo ai saloni
affrescati, recentemente restaurati, dei piani
nobili. Per i Partecipanti è stata una domenica veramente impegnativa, caratterizzata
da un’abbuffata di archeologia, architettura,
urbanistica, giardini, corsi d’acqua e da un
ripasso di importanti vicende storiche. Doveroso esprimere particolari ringraziamenti
al presidente Tomaso Andina e al segretario
Gino Sermenghi per l’impegno profuso nell’organizzare l’escursione e alle dott.sse Boriani
e Gulino per la stesura degli articoli pubblicati
a parte.
Emanuele Zanghi
Il potere degli Estensi a Ferrara
Castello Estense, Palazzo Ducale,
via Coperta, e giardini delle Duchesse
Ferrara, dal 1264 al 1598 centro del potere degli Estensi, dal 1995 città patrimonio
dell’Unesco, oggi conta 132.000 abitanti.
Il suo centro storico è circondato da un’imponente cinta muraria rinascimentale lunga
all’origine oltre quattordici chilometri, di cui
nove ancora esistenti. Definita dallo storico
svizzero Jakob Bruckhart prima città moderna d’Europa per il rivoluzionario piano regolatore progettato dall’architetto urbanista
Biagio Rossetti e dal suo committente il duca-architetto Ercole I, sviluppata nell’aspetto
odierno proprio a partire dal 1492, con il
baluardo racchiude il Castello Estense, proprietà della Provincia di Ferrara dal 1874,
ma sin dal suo sorgere nel lontano 1385 di
fatto sede del potere locale. Il maniero fu
voluto dal marchese Niccolò II in seguito alla
rivolta dei sudditi - esasperati per l’ennesima
tassazione alla quale non riuscivano più a
far fronte - e concepito come fortezza militare con l’aggiunta alla già esistente torre di
avvistamento dei Leoni di altre tre torri e di
corpi intermedi di collegamento. Il progetto
dell’ingegnere militare Bartolino da Novara
si presentava inizialmente come una struttura quadrilatera merlata dotata di rivellini e
di ponti levatoi di accesso e di un canale
di confine deviato per realizzarne il relativo
fossato. A partire dalla metà del XV sec.
Borso iniziava a fare uso residenziale di una
parte del maniero e nel volgere di poco più di
un secolo - quando nel 1598 gli Estensi per
mancanza di legittimi eredi non riuscirono a
sottrarsi alla devoluzione del territorio allo
Stato Pontificio e lasciarono Ferrara a favore
di Modena - il Castello si presentava ormai
ingentilito per la sostituzione della merlatura
con una balaustra in pietra calcare bianca, le
pareti ed i soffitti del piano nobile arricchiti di
dipinti e grottesche, il cortile completamente
affrescato con ritratti dei principi del nobile
casato. Dalla nuova loggia al piano terra uno
scalone a chiocciola portava ai piani superiori ed ai sottostanti imbarcaderi. Gli interni,
impreziositi soprattutto all’epoca dei duchi
Alfonso I, Ercole II e Alfonso II di raffinatissimi dipinti, realizzati dai più validi maestri
contemporanei, come Tiziano, Battista e
Dosso Dossi, Giovanni Bellini, ed in seguito
affrescati anche da Sebastiano Filippi ed aiuti, oggi si presentano vuoti. Tale era allora
il valore e il pregio dei loro arredi da essere
già all’indomani della Devoluzione immediati
oggetti di sottrazioni più o meno lecite. Ciò
nonostante, grazie allo straordinario progetto di recupero e valorizzazione Il castello
per la città, dal 2000 si registrano costanti
lavori di restauro dello stesso: adesso tutto
il piano nobile è parte del percorso museale
arricchito da pannelli esplicativi che – in mancaza delle opere originali – permettono al
visitatore di ricostruire il grande patrimonio
culturale ed artistico realizzato per la corte
estense ed oggi vanto di prestigiose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Un archivio virtuale permette di rintracciare
i capolavori commissionati all’Officina ferrarese ed ai grandi artigiani-artisti dell’epoca.
Fiore all’occhiello è il recentemente formalizzato progetto di punta della collaborazione
culturale tra Italia e Russia, Ermitage Italia,
la cui sede italiana via via promuoverà ed allestirà all’interno del Castello grandi mostre,
a partire da quella su uno dei massimi rappresentanti dell’Officina, il cinquecentesco
Garofalo. Al piano nobile l’importanza delle
feste private a corte sono tutt’oggi chiaramente leggibili per le decorazioni e le dimensioni riservate ai vari saloni, come quelli
dei Giochi e degli Stemmi, della Pazienza e
dell’Aurora. Vi si trovano anche gli ambienti
privati di Alfonso I recentemente ricostruiti e
caratterizzati dai bassorilievi in marmo, oggi
conservati per lo più all’Hermitage. Non mancano una cappella attualmente oggetto di in-
Il castello Estense di Ferrara.
dagine e di restauro, una loggia che ancora
adesso durante l’inverno serve al ricovero
degli aranci, ed un giardino pensile riservato
alle dame della corte Le logge erano funzionali a rappresentazioni teatrali, di musica e
di danza, luogo di meditazione e protagoniste di fastosi banchetti allestiti dagli scalchi
di corte, dove non mancarono gli interventi
letterari di Matteo Maria Boiardo, Ludovico
Ariosto e Torquato Tasso.
L’attuale piazza Municipio corrisponde alla
corte principale voluta nel 1479 da Eleonora
d’Aragona. Uno scalone monumentale realizzato due anni dopo ancora oggi rappresenta l’accesso principale al Palazzo, che
posteriormente nasconde i Giardini delle
duchesse. Le facciate della Corte vecchia
e della Corte nuova frutto di successivi rifacimenti non riflettono più l’originario stile
del Palazzo. La facciata prospiciente corso
dei Martiri al piano terra è caratterizzata da
caffè ed altre attività commerciali. Nell’Ottocento gli svizzeri Bazzi, i “Grisun”, acquistarono una porzione dell’originaria corte e vi
aprirono l’omonima e validissima drogheria,
della quale ora non restano più che le insegne esterne, essendo i locali stati acquistati dal Comune e già oggetto di importanti
saggi e ritrovamenti di passate decorazioni.
Un ultimo sguardo ai giardini delle Duchesse
aperti per pochi giorni proprio nel periodo
della visita, per trovare conferma del potere
esercitato sì dal Castello ma vissuto anche
nelle numerose logge di cui vi sono evidenti
tracce proprio qui.
Elisabetta Concetta Gulino
I 45 anni di insegnamento della signora Heidi Cresto
Un anniversario da record
alla Scuola Svizzera di Milano
Correva l’anno 1962. Mentre in Inghilterra
usciva il primo singolo a 45 giri di quattro
ragazzi sconosciuti che si facevano chiamare The Beatles, alla Scuola Svizzera di
Milano iniziava ad intraprendere la carriera di insegnante un’altrettanto sconosciuta signorina Weibel. Oggi, quarantacinque
anni dopo, tutti sanno chi sono i Beatles
così come, alla Scuola Svizzera di Milano,
tutti sanno chi è la signorina Weibel, conosciuta ormai da tutti come la signora
Cresto. E, mentre i Fab Four, complici
mille peripezie, non suonano più insieme,
la signora Cresto, nonostante mille peripezie, è sempre al suo posto, dietro ad una
cattedra di Via Appiani 21. Un anniversario
importante: 45 anni di insegnamento sono
un piccolo record di cui andare fieri. Un
anniversario speciale: per la scuola, innanzitutto, e per le centinaia di studenti che,
anche grazie alle lezioni di italiano e di storia della signora Cresto, hanno passato,
nessuno escluso, quell’esame di licenza
La signora Heidi Cresto.
elementare che altro non è che il primo e
fondamentale ostacolo di una lunga corsa
verso il diventare grandi. Ma non è solo
per questo che non è facile dimenticarsi
della signora Cresto: con lei i primi passi
nel mondo della poesia, con lei le settimane a Venezia, con lei le torte al bazar,
con lei le visite al Museo Egizio di Torino.
Solo alcuni “cavalli di battaglia”, sia chiaro,
ma sufficienti già in sé a fare della signora
Cresto una piccola istituzione all’interno di
un microcosmo complicato come quello
di una scuola.
Vuoi anche per quel suo agire severo ma
umano che, come un buon vino, viene apprezzato appieno alla distanza. Chiedetelo
ai genitori, chiedetelo ai suoi colleghi, chiedetelo al consiglio scolastico: nessuno di
loro non sarà felice di festeggiare con lei
un traguardo tanto bello. E allora si entusiasmi con noi, signora Cresto. Noi tutti,
in attesa di celebrarla, la ringraziamo per
il suo incessante faticare per il bene della
nostra scuola.
(IR/VZ)
Voghiera e Belriguardo
Dai Romani agli Estensi
a residenza abbandonata
Il territorio dell’attuale cittadina
di Voghiera in età romana era
caratterizzato da grandi corsi
d’acqua. La vicina città di Voghenza, fondata nel II secolo
dopo Cristo, in epoca romana
imperiale, sorse su quello che
allora era il corso principale del
Po che, molti secoli dopo, con
la rotta di Ficarolo (1151), spostò l’alveo principale molto più a
nord. Voghenza nasce prima di
Ferrara ed è per lungo tempo la
città più ricca del nord Italia. Nel
suo territorio si trovava abbondante argilla e questo incentivò
l’industria fittile: vasi e tegole,
mentre la navigabilità del fiume
favoriva il commercio. Inoltre
agricoltura, itticoltura e allevamento del bestiame rendevano Le affascinanti cariatidi della Sala della Vigna della
estremamente ricco questo Delizia di Belriguardo.
possedimento e centro amministrativo imperiale. Con l’Editto di Costantino del
vero e proprio sistema di edifici. Belriguardo
313 d.C. i territori, da imperiali, furono lasciati
fu la più celebre delle delizie estensi e rimase
al controllo della Chiesa.
sempre la più sontuosa delle residenze della
Oggi a Voghenza si trova un’area archeologiCasa d’Este, la “Reggia estiva”, tale da essere
ca di epoca romana, soltanto in minima parte
soprannominata “la Versailles degli Estensi”,
scavata, e un interessante museo nella località
per la ricchezza degli edifici, ma soprattutto
di Belriguardo.
per lo splendido parco. Questa denominazione
I vetri, il vasellame e le steli, molte delle quali in
fu coniata molti anni più tardi; infatti Belriguardo
marmo, sono documenti dell’importanza della
precede di circa duecento anni la costruzione
città che fu distrutta da alluvioni del fiume, indella reggia di Versailles.
torno al VII secolo. Il limo depositato in strato
Belriguardo sorse con finalità politiche, non
di circa due metri, ha preservato i monumenti
come semplice luogo di riposo in campagna
funerari che sono stati trovati pressochè ino di caccia, al pari delle altre “delizie”, ma
tatti. L’importante sito è stato scoperto per
luogo destinato a celebrare la potenza e la
caso, durante lavori agricoli di aratura intorno
cultura della Casata e ad ospitare personaggi
agli anni 1970.
importanti con il loro seguito. Furono ospiti a
Molti secoli dopo la fine dell’Impero romano
Belriguardo, tra gli altri, Torquato Tasso, Ludd’occidente, nel 1435, in una zona vicina alovico il Moro, Papa Clemente VII, l’imperatore
l’antico centro fluviale di Voghenza, Niccolò III
Federico III.
d’Este fece costruire la Delizia di Belriguardo.
Ad ovest del castello si apriva un vasto e raffiI duchi d’Este, principi dei Ducati di Ferrara,
natissimo parco, caratterizzato da un reticolo
Modena e Reggio furono signori raffinati e moldi canali e isolette, parco di cui è stata trovata
to sensibili alle arti. A Ferrara la corte estense
una planimetria all’Archivio di Stato di Modena.
si distinse nell’ambito delle signorie italiane, al
Recenti foto aeree hanno rivelato ancora, nel
pari dei Medici a Firenze e dei Gonzaga a Manterreno, il disegno del giardino esattamente
tova. Forti erano i legami con le corti europee,
corrispondente alla planimetria ritrovata, dimospecialmente la Francia; infatti Ercole II d’Este
strazione di come non si trattasse di un mito,
ebbe in moglie Renata di Francia.
ma di una realtà.
Gli Este governarono il territorio di Ferrara,
Dopo la devoluzione Belriguardo rimase proappartenente alla Chiesa, per effetto di una
prietà privata degli Este, ma non più abitata e
bolla papale che prevedeva che, qualora non
mantenuta, e di conseguenza decadde rapidavi fossero più stati eredi diretti, il territorio samente. Il complesso divenne un’azienda agrirebbe tornato per devoluzione allo Stato della
cola, i giardini furono trasformati in campi agriChiesa. Nel 1598 il Papa non riconobbe come
coli e i saloni, tutti magnificamente affrescati
erede legittimo il figlio di Alfonso I d’Este e della
da famosi pittori, quali tra gli altri Girolamo da
popolana Laura Dianti, pretese la devoluzione
Carpi e Dosso Dossi, divennero magazzini.
e gli Estensi lasciarono Ferrara stabilendo la
L’unico salone dipinto rimasto e recentemente
loro residenza a Modena.
restaurato è la “Sala delle Vigne” con un soffitGli Estensi prestarono molta attenzione al territoto raffigurante tralci di vite (di cui rimangono
rio, all’urbanistica e ai giardini.
soltanto le lunette sui muri) e le pareti deIl territorio ferrarese fu così disseminato di numecorate a cariatidi che inquadrano paesaggi
rosissime “Delizie”, case di campagna e casini di
immaginari.
caccia con funzione di villa, che costituirono un
Maria Luisa Boriani
Scuola Svizzera di Milano
Fine anno scolastico
con dodici «maturati»
Il 25 giugno, dopo una breve cerimonia
nella chiesa protestante di Milano, dodici
allievi della Scuola Svizzera hanno ricevuto
la ben meritata pagella di maturità. Dopo
quattro anni di intenso studio, la classe
è ben preparata per una nuova sfida. C’è
chi rimane a Milano e inizia gli studi alle diverse università della città, c’è chi torna in
Svizzera per intraprendere una formazione professionale o cominciare uno studio
universitario e c’è chi va in un altro Paese
dell’Europa per continuare gli studi.
Il 28 giugno l’anno scolastico è finito anche per gli altri allievi con una grande festa. Ogni classe ha preparato un saggio
orientandosi sul tema “Europa”. Grandi e
piccoli si sono impegnati al massimo ed
hanno ricevuto grandi applausi da parte
dei genitori. Dopo un piacevole rinfresco,
la pagella in tasca, allievi e insegnanti si
sono salutati contenti. Si rivedranno il
prossimo 3 settembre, quando le porte si
apriranno per l’anno scolastico 2007/08.
11
N. 8/9 agosto/settembre 2007
Una giornata nelle Madonie
Nei dintorni di Padova
Come di consueto il nostro Circolo si è
riunito per festeggiare insieme il 716°
compleanno della Confederazione Elvetica con qualche giorno di anticipo sulla
data storica. Anche quest’anno siamo stati
ospiti a casa dei nostri soci Anne-Marie e
Bruno Manna-Gutknecht, che questa volta
ci hanno preparato un delizioso pranzo.
Tutto il Circolo e i soci presenti li ringrazia
per la calorosa accoglienza.
Ovviamente si è parlato molto del 69°
Congresso del Collegamento Svizzero
che si era tenuto nel mese di maggio a
Trapani. Come per i partecipanti venuti da
fuori anche ai nostri soci rimarrà impresso
con tanti bei ricordi. Ma si guarda già alle
prossime iniziative dell’autunno e inverno
prossimi. Ai soci arriveranno come sempre gli inviti dettagliati.
Possiamo già anticipare un cenno alla gita
di 3 giorni, che dal 16 al 18 novembre
Una torrida domenica in piena estate ha fatto da sfondo alla celebrazione della nostra
festa Nazionale da parte degli Svizzeri nel
Veneto. Molti hanno dato forfait: su 120 inviti
spediti, una persona su 10 o poco più ha
seguito l’appello della patria! La presidente
del Circolo Marina Rossetto, sempre instancabile, ha commentato sorridendo: “sono
arrivati i migliori dei migliori”- lusingandoci
non poco. All’ombra di una pergola un po’
fuori Padova, ci siamo ritrovati intorno a un
tavolo imbandito di bianco e rosso. C’erano
gli “Abzeichen” gentilmente inviatici dal console onorario Dott. F. Macula; ma quello che
purtroppo e per la prima volta mancava, era
il discorso della Presidente della Confederazione che non era disponibile nella solita, comoda cassetta per l’ascolto, ma che doveva essere scaricato su DVD con procedure
che noi semplicemente ignoravamo. Siamo
Festa Nazionale al Circolo
di Palermo e Sicilia occidentale
L’allegro gruppo presente alla Festa Nazionale.
ci porterà sulle Nebrodi, nell’entroterra
taorminese e a Reggio Calabria. Per poter organizzare al meglio l’escursione, è
importante avere presto un quadro delle
iscrizioni. Quindi per chi è interessato a
partecipare, si può rivolgere sin da adesso alla presidente del Circolo Ruth von
Gunten (Tel. 338 2280 994 o via e-mail:
[email protected] ).
rvgg
All’Hotel Park Palace, ospite il Console Marinella Menghetti Coutinho
Festa Nazionale
a Torino con film
sul Loetschberg
Come di consueto, il Circolo Svizzero di Firenze ha festeggiato la ricorrenza del primo
agosto nella bellissima cornice dell'Hotel
Park Palace a Firenze. Dopo l'inno nazionale
gli intervenuti hanno ascoltato il messaggio
inviato agli Svizzeri all'estero dal presidente
della Confederazione Micheline Calmy-Rey.
Ospite gradita della serata è stata la signora Marinella Menghetti Coutinho, console di
Svizzera a Roma. Nell'occasione della festa
nazionale sono stati posti in vendita anche
Festa Nazionale celebrata
quest’anno, 1l
17 luglio sul
versante
orientale della
città, L'impossibilità di anti-cipare per quella data la disponibilità del
saluto augurale del Presidente della Confederazione, ha suggerito così di utilizzare
un filmato sulla recentissima cerimonia di
inaugurazione della galleria di base del Loetschberg (tema particolarmente caro a noi
svizzeri del Piemonte in questi tempi di TAVno/si/chissà). Nessun problema per l'Inno
Nazionale, scelto fra le 5 versioni proposte
dal CD di Radio Svizzera Internazionale. La
siccità che affligge la campagna circostante ha poi anche suggerito di contenere al
minimo i fuochi artificiali, che peraltro hanno
trovato un valido sostituto negli scoppi delle
mine contenuti nel filmato (vedi sopra). La
proiezione ha incontrato un notevole gradimento con richieste, avanzate da qualcuno,
di potere rivedere in tutta tranquillità a casa
propria i DVD. Di qui la tentazione a fare rivivere in versione moderna quella che, un
tempo, era una delle attivitaà più gradite del
Circolo, quella della circolazione fra i soci di
libri e giornali svizzeri: speriamo di potere
maggiormente definire l'ambizioso progetto
in una prossima circolare.
(fra.sche)
Primo Agosto a Firenze
Circolo Svizzero Umbria
Nuovo Presidente
Il 17 marzo 2007, durante l’assemblea annuale, è stato eletto il nuovo comitato del
Circolo Svizzero Umbria. Dopo dieci anni
di lavoro instancabile Greta Latini Nussbaumer si è dimessa dalla carica del Presidente, con grande rammarico da parte del Circolo ma con la piena comprensione di tutti
noi… Rimarrà ancora come supervisor con
noi e continuerà nel suo ruolo quale membro del Collegamento Svizzero in Italia. È
stata eletta come nuova Presidente Jutta
Broccatelli Koch, da anni già membro del
comitato e quindi con esperienza in materia. La serata si è conclusa in un simpaticissimo incontro conviviale a casa dei coniugi
Broccatelli-Koch.
Beatrice Pfrunder
a Firenze i caratteristici distintivi della ricorrenza, il cui ricavato sarà devoluto, insieme
alla sopratassa sui nuovi francobolli speciali
Pro Patria, al recupero e alla conservazione
di monumenti e paesaggi culturali nati lungo le vie di comunicazione storiche della
Svizzera. Con una campagna nazionale,
Pro Patria ha voluto contribuire a diffondere su ampia scala le conoscenze acquisite
con l’inventario federale sulle vie di comunicazione della Svizzera. Dodici vie di comunicazione di rilievo nazionale – tra cui
le famose strade del Gottardo e Via Cook
– costituiscono la parte fondamentale del
progetto chiamato “Itinerari culturali della
Svizzera”. La serata si è conclusa – com'è
ormai piacevole tradizione – con una breve
esibizione di fuochi d'artificio.
Mostra di pittura
Il comitato del Circolo Svizzero di Firenze
ha deciso di ospitare il giorno 24 agosto
nei propri locali sociali una mostra personale del pittore russo Vladimir Chervyakov.
L'artista, che si trova di passaggio a Firenze, è conosciuto per i propri acquerelli
paesaggistici, in particolare raffiguranti
Firenze e la Toscana. Dato che la mostra
è stata programmata qualche giorno dopo
la chiusura di questo numero della Gazzetta Svizzera, se ne darà maggiore informazione nel resoconto di ottobre.
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Svizzeri del Veneto
festeggiano il 1º agosto
VICTORIA
18.1.2007
11:07
sinceri: a queste feste arrivano soprattutto
persone di una certa età che spesso non
hanno famigliarità con queste magie moderne – e così la lacrimuccia tradizionale non
poteva essere versata – peccato! Ottime
portate di pesce e un buon vinello hanno contribuito a rallegrare l’ambiente e i convitati,
e le ore passavano ridendo, raccontando,
ricordando. È stato bello, rilassante anche
rinfrescante grazie ad un aggeggio portato
dalla Presidente della Società di Beneficenza, Verena Sertorio, importato direttamente
da Disneyland: sventola e spruzza ovunque
uno lo desideri. Quello che abbiamo acquistato in freschezza, lo abbiamo perso subito
a mò di piangere dalle risa! Arrivederci l’anno
prossimo, speranzosamente con la nostra
buona vecchia cassetta con il discorso per
gli Svizzeri all’estero!
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­12
N. 8/9 agosto/settembre 2007
Ospite il Console Generale di Milano, David Vogelsanger nel castello di Rametz
Una doppia maturità per Pietro Aradori
Schloss Rametz, Merano. È questa la me- per il resto del pomeriggio – dall’espeta scelta quest’anno dal Circolo Svizzero rienza e dalla gentilezza del proprietario
del Trentino Alto Adige per la festa nazio- dell’azienda vitivinicola di Castello Ranale svizzera del 1° agosto.
metz, Stanislau Schmid.
La festa, che ha visto la partecipazione di In un’accogliente stube tirolese è inter62 persone fra soci e amici del Circolo, si venuto il presidente del Circolo svizzero
è svolta il pomeriggio di martedì 31 luglio. del Trentino Alto Adige, Rodolfo Menna,
Ospite d’eccezione il Console generale di che ha dato il benvenuto a tutti i presenti
Svizzera a Milano, David Vogelsanger.
e ringraziato il Console generale VogelLa festa ha avuto inizio alle 15.30 con sanger per la sua, molto gradita, partel’aperitivo servito, con l’accompagnamen- cipazione.
to dei corni alpini suonati dai soci Arman- “È la prima volta – ha commentato il Predo Paolazzi e Pietro Germano, nel cortile sidente – che un’autorità consolare pardel Castello, addobbato per l’occasione tecipa alla nostra festa nazionale del 1°
con le bandiere svizzere.
agosto; la sua presenza ci onora e sottoliÈ seguita la visita al Museo del vino, una nea il significato di questa ricorrenza”.
interessante selezione di attrezzi, raccolti Il Console generale ha preso la parola sue restaurati nel corso di decenni, utilizzati bito dopo per il suo saluto ufficiale.
per la viticoltura.
David Vogelsanger ha colto l’occasione
Dopo la visita, gli ospiti hanno potuto per ribadire l’importanza delle relazioni, e
degustare e apprezzare alcuni vini della in particolare degli scambi commerciali,
SOS81_Anz_Raiffeisen_CH-Revue_I
16:19 Uhr
Seite gli
1 ottiCantina,
guidati e accompagnati – come 26.3.2007
fra Italia e Svizzera
e ricordare
L’Associazione Svizzera di Brescia ci segnala i successi
del giovane Pietro Aradori, fulcro della nazionale italiana di basket (under 20 e maggiore) e futura colonna
dell’Olimpia Milano. Ancora studente ha conseguito la
maturità scolastica. Riportiamo qui di seguito un’estratto
dell’articolo che Uriele Paitoni gli ha dedicato sul Giornale
di Brescia
1° agosto a Merano per il Circolo
Svizzero del Trentino Alto Adige
mi rapporti con le Province autonome di
Trento e di Bolzano di cui ha incontrato,
a fine 2006, i rispettivi Presidenti.
L’inno nazionale, cantato da tutti i presenti, ha chiuso il momento ufficiale della
festa, cui è seguita una ricca merenda
tirolese.
Gli ospiti si sono poi intrattenuti ai tavoli,
in una conviviale atmosfera sottolineata
dalla piacevole musica dal vivo. Un momento ideale per il Console generale per
passare di tavolo in tavolo a salutare, in
clima informale, i soci e gli amici del Circolo del Trentino Alto Adige.
Molto soddisfatto si è dichiarato, a incontro concluso, il Presidente del Circolo
Menna: “È stata una bella esperienza e
sono rimasto piacevolmente sorpreso nel
vedere la grande adesione all’iniziativa.
Durante la settimana e in pieno periodo
estivo – ha detto - non avrei certo potuto
aspettarmi di più.”
Sicurezza svizzera all’estero
Giovane svizzero di Brescia
nazionale italiano di basket
«Un giocatore bresciano tornerà presto a calcare i parquet della serie A e dell’Eurolega; si tratta di Pietro Aradori (guardia, 194, classe 1988) che nei giorni scorsi ha
sottoscritto un contratto triennale con l’Olimpia Milano, dopo che all’esordio da professionista
nella Zarotti Imola (Lega due) in 28’ medi di utilizzo a partita ha chiusa l’annata con 12,8 punti
(62% da due punti, 32% da tre punti e 85% ai liberi), 3,12 rimbalzi 2,2 recuperi.
L’annuncio dell’accordo con la diciottenne guardia logratese impostasi nell’ultimo campionato di Legadue come miglior talento giovane della categoria è stato dato dall’Armani Jeans,
che ha battuto sul tempo Roma e Napoli. Per Aradori quella appena conclusa è stata comunque una settima particolarmente densa di emozioni non solo sotto il profilo sportivo: “Venerdi
scorso ho sostenuto gli esami orali per la maturità scientifica al liceo bolognese che, giocando ad Imola, ho frequentato in quest’ultimo anno – racconta – e poi sono tornato di corsa ad
Osimo per mettermi a disposizione di coach Sacripanti e della Nazionale Under 20”.
“Alla fine la mia scelta è caduta su Milano perché si tratta di una grande squadra, nella quale
avrò la possibilità di ritagliarmi un po’ alla volta un mio spazio. È inoltre uno stimolo avere un
allenatore come Zare Markovski, che ha già dichiarato come per lui fra un giocatore di 35
anni o di 18 anni non c’è differenza perché farà giocare
quello più in forma. Nel mio piccolo mi metterò al servizio
della squadra e mi impegnerò al massimo per continuare
nella mia crescita di giocatore”.
Anche il rapporto fra Aradori e la Nazionale sembra destinato ad intensificarsi con il passare del tempo. Oltre
ad avere già fatto tutta la trafila nelle categorie giovanili,
il mese scorso la guardia logratese è stata convocata da
Carlo Recalcati al raduno della Nazionale maggiore svoltosi a Bari, con tanto di esordio poi a Porto San Giorgio
contro la Slovacchia: “Le mie impressioni sono state assolutamente positive, ma si è trattato di un primo approccio con la squadra A, giusto per conoscere l’ambiente ed
assaporare l’atmosfera che si respira a quei livelli. Ora mi
concentrerò sugli impegni della Under 20: qualora coach
Recalcati mi dovesse chiamare nuovamente mi farò trovare pronto”.
Al giovane cestista bresciano il basket dovrebbe riservare
un futuro roseo, ma lui non dimentica i primi tiri nel campetto allestito nel giardino di casa da papà Giuliano, le prime
partitelle con la maglia del team “75 Lograto” fino al successivo passaggio a Lumezzane, dove come allenatore ha
conosciuto Giuseppe Barbàra, che in seguito lo ha voluto
con sé a Casalpusterlengo. “Sono stati anni fondamentali
dei quali conservo un ricordo molto bello, perché il mio
paese e la mia città sono sempre nel cuore”.»
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Festa Nazionale
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Quest'anno, per la ricorrenza della Festa Nazionale, concordemente con un folto numero di soci, si è deciso di
passare una giornata sul lago di Garda presso un agriturismo-maneggio situato a Soiano del Lago. La giornata stupenda ha contribuito al successo dell'evento culminato nel
tradizionale pranzo a base di specialità tirolesi. Purtroppo
all'appello mancavano alcuni iscritti alla nostra Associazione a causa del periodo di ferie. Il nostro pensiero è corso
anche a loro, che per loro fortuna, hanno potuto festeggiare in Madre Patria. Nel coso della riunione conviviale
abbiamo fatto il punto della situazione del nostro Sodalizio,
e siamo orgogliosi di annunciare l'ingresso di due nuovi
soci, il Prof. Giubbini ed il sig. Schwab,purtroppo assenti
per motivi di lavoro e/o altri impegni. A conclusione della
giornata ci siamo aggiornati per un nuovo appuntamento,
questa volta culturale che si svolgerà a Brescia a partire dal
mese di ottobre presso il museo di Santa Giulia e riguarderà una mostra sui pittori americani dal 1700 ai giorni nostri
intitolata "AMERICA" Chi volesse partecipare all'evento è
pregato di mettersi in contatto con la nostra Associazione.
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Festa Nazionale
del 1º agosto
Con la partecipazione di sedici aderenti, il Circolo Svizzero
di Varese ha sottolineato la ricorrenza del 1° Agosto a
Poiana, sul lago di Lugano tra Riva San Vitale e Brusino,
presso il Ristorante Terminus, che dispone della più grande
terrazza sul lago del Canton Ticino. Gli iscritti sono arrivati
sul posto attorno alle 19.30 ed hanno potuto gustare un’ottima e succulenta cena, che prevedeva due possibilità: una
a base di carne ed un’altra a base di pesce. Il ristorante
coronò il tutto con una magnifica torta di fragole, preparata appositamente per il CSV. Grazie alla gente ed a tutto
il personale per l’accoglienza impeccabile. Dopo la cena,
molto apprezzata, i commensali poterono godere degli
spettacoli pirotecinici piccoli e grandi offerti dai diversi
Comuni attorno al lago, cominciando da Melide, con un
programma veramente bello, per finire con Lugano, con
la sua sequenza lunga e maestosa. Verso la mezzanotte,
i partecipanti si son separati, dopo i convenevoli d’uso,
soddisfatti della serata ben riuscita e ripromettendosi di
ritrovarsi per le prossime manifestazioni.
C.S.