Al Congresso degli Svizzeri all`estero Calmy
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Al Congresso degli Svizzeri all`estero Calmy
Anno 38 / N. 8/9 agosto/settembre 2007 Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it «In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di CMP Roserio - Milano per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto» Pagina 2 Pagina 4 Pagina 9 Pagina 11 Perché pubblichiamo la Gazzetta in italiano Elenco dei sostenitori «Primo piano» sul Festival di Locarno La Festa Nazionale celebrata in vari Circoli Pagina 3 Pagina 5 -7 Pagina 10 Pagina 12 Rubrica legale Elezioni Federali 45 anni di insegnamento Giovane talento a Brescia Bilancio di quattro anni di lavori delle Camere federali Una legislatura di stampo borghese frenata dai partiti della sinistra Dopo l’elezione di Christoph Blocher in Consiglio federale, la sinistra ha messo in guardia contro un’avanzata della destra in Svizzera. Nella realtà i partiti borghesi hanno lasciato un’importante impronta nella legislatura che si sta per concludere. Ma il Partito socialista e i Verdi hanno potuto frenare alcuni dei loro progetti grazie ai referendum. Due temi appaiono come un filo conduttore in questi quattro anni di legislatura che termineranno con la sessione d’autunno delle Camere federali: il rapporto con l’Unione europea e il risanamento delle finanze federali. Anche se varie coalizioni si sono formate in ogni occasione, una linea borghese si è per finire imposta in questi due settori principali. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno fatto diminuire le spese dello Stato di un totale di 5 miliardi di franchi rispetto alla pianificazione finanziaria dello Stato originale, per mezzo di due programmi di risparmio. Grazie alla congiuntura favorevole, questo ha permesso alla Confederazione di uscire dalle cifre rosse e perfino di poter ridurre il debito pubblico di 130 miliardi di franchi l’anno scorso. Questi programmi di risparmio sono stati adottati dai tre partiti borghesi del Consiglio federale – il Partito democratico cristiano, il Partito radicale democratico e l’Unione democratica di centro – contro la resistenza opposta dai socialisti e dai verdi. Per contro il campo verde di sinistra faceva parte dei vincitori nell’ambito della politica europea, almeno in un primo tempo. Ha infatti sostenuto il secondo pacchetto di negoziati bilaterali tra Berna e Bruxelles, l’estensione della libera circolazione delle persone ai nuovi Stati membri dell’UE e i miliardi con i quali la Svizzera offre un aiuto a questi Stati. L’atteggiamento era dettato non tanto da una convinzione per il bilateralismo, quanto piuttosto dal tentativo di non compromettere l’avvicinamento progressivo con l’UE. In fin dei conti la sinistra deve costatare che il suo obiettivo, e cioè l’adesione della Svizzera all’UE, è più lontano che mai. Il fatto che il nostro paese abbia definitivamente imboccato la via bilaterale è certamente dovuto all’UDC e al suo nuovo consigliere federale Christoph Blocher. Ma a livello di politica europea l’UDC è tuttavia da annoverare fra i perdenti di questa legislatura, poiché non hanno saputo convincere gli elettori di frenare l’elaborazione del trattato con l’UE. Nell’insieme il PDC e il PRD sono i partiti che possono contare sulla migliore riuscita. Sapevano non soltanto che il popolo li avrebbe appoggiati nelle due questioni-cardine citate, ma sono pure riusciti a convincere in modo assoluto la maggior parte dei votanti. E’ vero che i due partiti hanno costantemente perso parte dei loro elettori, da un punto di vista politico, ma per il momento non lasciano perdere nessuna opportunità. Vincono una volta con la sinistra (Europa, congedo maternità), una volta con la destra (risanamento delle finanze, politica in materia d’asilo e di stranieri). Sulle 26 votazioni della legislatura, il PDC e il PRD non si sono pronunciati in modo giusto soltanto in due occasioni: l’aumento dell’IVA per l’AVS/AI, migliori assegni per figli. Il loro bilancio è tuttavia guastato da alcuni severi smacchi subiti nelle votazioni dell’inizio della legislatura. Si ricorderà soprattutto la data spettacolare del 16 maggio 2004, quando il popolo respinse violentemente tanto un pacchetto di riduzione delle imposte, quanto l’11.ma revisione dell’AVS. Tre mesi prima aveva già rifiutato la revisione del diritto di locazione,nonché un programma di costruzione stradale che prevedeva una seconda galleria stradale al Gottardo. Per tutti questi progetti di legge, il PDC e il PRD hanno momentaneamente abbandonato la strada della virtù borghese moderata e concordato con l’UDC pac- chetti che non sono stati in grado di riunire una maggioranza sufficiente. Miglior punto di partenza per la sinistra Grazie a queste vittorie nelle votazioni, la sinistra ha avuto il vento in poppa. Essa si è data come obiettivo quello di impedire un avanzamento della destra sulla scena politica svizzera, come si era temuto dopo la vittoria elettorale dell’UDC e l’elezione di Christoph Blocher e Hans-Rudolf Merz in Consiglio federale. Tuttavia, dopo questi inizi promettenti, la sinistra ha pure dovuto incassare alcune sconfitte amare. In particolare i suoi progetti non hanno avuto nessuna possibilità di fronte al popolo quando sono stati presentati senza l’appoggio borghese. Tanto la cassa malati unica quanto la proposta di versare gli utili della Banca nazionale all’AVS hanno subito una chiara sconfitta. Durante la seconda metà della legislatura, i referendum verdi della sinistra non hanno ottenuto nulla. Contro le raccomandazioni del PS e dei Verdi, il popolo ha appoggiato l’apertura dei negozi la domenica nelle grandi stazioni, nonché le leggi sull’asilo e sugli stranieri. Ultimamente, il 17 giugno di quest’anno, ha pure accettato la 5° revisione dell’assicurazione invalidità. In fin dei conti si potrebbe quindi parlare di una legislatura borghese frenata dalla sinistra. Sul piano retorico, in ogni caso, i poli PS/Verdi e UDC, rinforzati dalle elezioni, hanno dominato. Attraverso loro iniziative individuali, questi gruppi non sono tuttavia riusciti a far approvare praticamente nessuno dei loro progetti da parte del popolo, tutt’al più sono riusciti a bloccare riforme attraverso il referendum. Durante questi ultimi quattro anni, le proposte in grado di ottenere una maggioranza sono state pure marcate dal “centro-borghese” formato dal PDC e dal PRD. René Lenzin Jacques-Simon Eggly nuovo presidente dell’OSE SPECIALE ELEZIONI FEDERALI 2007 Il prossimo 21 ottobre le cittadine e i cittadini svizzeri saranno chiamati alle urne per eleggere i 200 deputati del Consiglio Nazionale (la Camera del popolo). Alcuni cantoni procedono anche alla elezione dei deputati al Consiglio degli Stati (Camera dei cantoni), sulla base delle rispettive leggi cantonali. Ai nostri concittadini in Italia presentiamo, in collaborazione con «Revue Suisse», una documentazione completa su questa scadenza elettorale nelle pagine centrali di questo numero. Inserto da staccare e conservare fino alle elezioni. Ricordiamo a tutti l’importanza, anche per gli Svizzeri all’estero, di prendere parte a questo importante appuntamento politico e di approfittare della possibilità di sostenere i candidati che si impegnano per gli Svizzeri all’estero. Rappresenterà la Svizzera in Argentina Al Congresso degli Svizzeri all’estero Carla Del Ponte Calmy-Rey promette il voto elettronico nominata ambasciatrice Intervenendo al Congresso degli Svizzeri all’estero, a Ginevra, la responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri ha riconosciuto le difficoltà a cui i compatrioti residenti fuori dai confini nazionali debbono far fronte per entrare in Consiglio nazionale o agli Stati. I candidati dell’emigrazione devono infatti presentarsi su liste cantonali e affrontare la concorrenza di persone ben radicate nella realtà locale. Per ovviare a questa situazione potrebbero rivelarsi utili atti parlamentari pendenti, che chiedono di riservare alla “diaspora” un determinato numero di seggi. La Calmy-Rey ha però ricordato che per raggiungere questo obiettivo sarà necessario modificare la Costituzione, “un percorso lungo e difficile”. Anche il consigliere nazionale liberale Jacques-Simon Eggly (GE), eletto venerdì presidente dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE), ritiene legittima la richie- La Presidente della Confederazione. sta di una miglior rappresentazione della “Quinta Svizzera” nel legislativo. Eggly succede a Georg Stucky, che è rimasto nove anni alla testa dell’Organizzazione degli Svizzeri all’Estero. In un’intervista pubblicata da “SwissInfo/ Radio Svizzera Internazionale” si pone comunque domande sui metodi per concretizzare queste aspirazioni. Bisognerebbe ad esempio considerare che un emigrato in parlamento, vista la mole di lavoro richiesta, non sarebbe più uno Svizzero all’estero. Una miglior eleggibilità può essere raggiunta con l’introduzione dello “e-voting”, un compito a cui il DFAE si dedicherà con impegno. I tempi di concretizzazione dipendono dai cantoni. La consigliera federale ha inoltre ricordato ai rappresentanti dei 645'000 emigrati svizzeri il loro contributo all’immagine della Confederazione nel mondo. Ad esempio coloro che risiedono in Paesi poveri possono testimoniare l’importanza dell’aiuto umanitario svizzero. Carla Del Ponte, attualmente procuratrice capo al Tribunale penale internazionale dell’Aja (TPI), istituito dall’ONU per giudicare i crimini di guerra nell’exJugoslavia, è stata nominata dal Consiglio federale ambasciatrice di Svizzera in Argentina. A sessant’anni, la Del Ponte inizierà la sua nuova attività all’inizio del nuovo anno, al termine del mandato internazionale che è stato prolungato di tre mesi. Proprio questo prolungamento aveva suscitato voci secondo cui la signora Del Ponte avrebbe assunto un incarico diplomatico. Sostituirà l’attuale ambasciatore a Buenos Aires Daniel von Muralt, chiamato a nuovi compiti. Carla Del Ponte, dopo gli studi di diritto a Berna e Ginevra, conseguito il brevetto di avvocato e notaio, è entrata in Pretura a Lugano, per divenire poi giudice istruttore e in seguito procuratore generale presso il ministero pubblico del Canton Ticino. Nel 1993, il Consiglio federale l’ha nominata procuratrice generale della Confederazione, mentre nel 1999 l’ONU l’ha designata al Tribunale dell’Aja. Sotto la sua guida il TPI ha fatto arrestare diversi criminali di guerra, tra cui l’ex-presidente jugoslavo Slobodan Milosevic, morto in carcere nel 2006, prima della sentenza. Non è invece riuscita ad assicurare alla giustizia altri ricercati, fra cui il generale Radtko Mladic e il leader serbo di Bosnia Radovan Karadzic, accusati di crimini commessi in Bosnia e Croazia. N. 8/9 agosto/settembre 2007 Die AHV-Rente wird in der Schweiz nicht besteuert /AI AVS zioni cura i s s A ali soci rt be di Ro r le Enge Besteuerung der AHV-Rente in Italien: der Abzug von 5% geschieht automatisch Sehr geehrter Herr Engeler Vor der Abreise nach Italien informierte mich die AHV-Ausgleichskasse meines Kantons, dass von der ausbezahlten AHV eine Quellensteuer abgezogen wird, und dass die restlichen 95% der AHV-Rente steuerfrei seien. Ich eröffnete ein Konto bei einer Bank hier in Italien. Bei der ersten AHV-Zahlung stellte ich fest, dass der AHV-Betrag vollumfänglich, ohne Abzug von 5% erfolgt war. Ich wandte mich für Auskunft an die Eidgenössische Steuerverwaltung und an die Botschaft in Rom; beide antworteten mir mit Angaben über das Doppelbesteuerungsabkommen. Nach einer nochmaligen Nachfrage in Bern teilte man mir mit, dass ich ein Gesuch an die zuständige italienische Steuerbehörde stellen müsse. Meine Fragen an Sie: Welche Amtsstelle ist zuständig für die Besteuerung? Können Sie mir deren Adresse geben? Ist der beiliegende Text einer Anfrage richtig? Mit freundlichen Grüssen M. A. Risposta Lieber Leser Besten Dank für Ihren ausführlichen Brief vom 14. April, mit welchem Sie mir Ihre Sorgen betreffend Besteuerung der AHV-Rente in Italien mitteilen. Meines Erachtens haben Sie sich viel Sorgen um nichts gemacht. Gleich zum Voraus: Sie brauchen keine Anfrage zu stellen; der Abzug geschieht automatisch. 1. Wie konnten Sie feststellen, dass Sie Ihre AHV-Rente ohne Abzug der 5% erhielten? Die Banca Popolare di Sondrio, welche die Auszahlung der Renten in Italien für die Schweiz. Ausgleichskasse in Genf besorgt, schickt zwar mit jeder Überweisung eine detaillierte Abrechnung mit Betrag in CHF, Kurs, Umrechnungstag und 5% Abzug. In 99% der Fälle behält die empfangende Bank diese Informationen für sich, und man muss sie dort verlangen. Gehören Sie zur seltenen Ausnahme, welche diese Abrechnung direkt erhält? 2. Steuerprinzip: Wenn Sie in Italien Wohnsitz haben, sind sie für alle Einkünfte, egal ob in Italien oder im Ausland erhalten, in Italien steuerpflichtig. Die AHV-Rente wird also in der Schweiz nicht besteuert. Es gibt nur wenige Ausnahmen, z.B. Renten (2. Säule) aus Arbeitsverhältnissen öffentlicher Institutionen, die in der Schweiz quellenbesteuert werden, und Immobilien, die Sie sowohl in der Schweiz wie in Italien versteuern müssen, wobei Sie in Italien die in der Schweiz bezahlten Steuern anrechnen können. 3. Die Banca Popolare di Sondrio, die alle Renten in Italien auszahlt, zieht automatisch 5% Quellensteuer ab. Damit sind die Einkommenssteuern in Italien abgegolten, und Sie müssen diese Rente in keine Steuererklärung mehr aufnehmen. Ich habe noch nie einen Fall erlebt, bei welchem die Banca Popolare di Sondrio di Steuer nicht abzog. Seien Sie für Erste mal beruhigt, verlangen Sie von Ihrer Bank die detaillierte Abrechnung, die ihr mit der Überweisung geschickt wurde, und kontrollieren Sie. Ist die Quellensteuer nicht abgezogen, ist die Banca Popolare di Sondrio, 23100 Sondrio, verantwortlich und nicht Sie. Gegebenenfalls wenden Sie sich dorthin. 4. In Perugia, in Ihrer Nähe, gibt es einen sehr aktiven Schweizerverein. Dort erhalten Sie diese und viele andere Ratschläge und Informationen und Adressen, wohin Sie sich gegebenenfalls wenden können. Ich rate Ihnen sehr an, aktives Mitglied dieses Vereins zu werden; Sie werden sich viel Ärger ersparen und gute Kontakte knüpfen können. Die Präsidentin: Greta LatiniNussbaumer, Via delle Cove 5, 06126 Perugia, tel. 075 572 23 67. Mit freundlichen Grüssen. Robert Engeler Mensile degli svizzeri in Italia, Fondata nel 1968 Parzialmente su Internet, www.gazzettasvizzera.it wwvv.collegamentosvizzero.it e www.revuesuisse.ch Editore Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia Redazione Dott. Ignazio Bonoli, CP 146, CH-6932 Breganzona, Tel. +41 91 966 44 14, Fax +41 91 950 98 45, E-mail: [email protected] Pubblicità CCSI, Camera di Commercio Svizzera in Italia Via Palestro 2, 20121 Milano, Tel. 02 76 32 03 31 - Fax 02 78 10 84 Testi e foto inviare per e-mail a: [email protected] Composizione e impaginazione TBS, La Buona Stampa sa, Via Fola, 6963 Pregassona, Tel. +41 91 973 31 71, Fax +41 91 973 31 72, E-mail: [email protected] Stampa Regiopress SA, via Ghiringhelli 9, 6500 Bellinzona Progetto grafico Daniele Garbarino, SGD, Strada Regina 22, 6928 Manno Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari. Introiti Contributi volontari, la cui entità viene lasciata alla discrezione dei lettori. Dall’ltalia: versamento sul conto corrente postale italiano no. 325.60.203 intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia». Oppure con bonifico alla Banca Popolare di Milano, agenzia 344, 20148 Milano, sul conto corrente intestato a Collegamento Svizzero in Italia «Rubrica Gazzetta». IBAN IT78 N 05584 01652 000000002375 (ABI 5584 CAB 1652, conto corrente 2375). Dalla Svizzera: versamento sul conto corrente postale svizzero 69-7894-4. Intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera 6963 Cureggia. Cambiamento indirizzi Per gli Svizzeri immatricolati in Italia comunicare il cambiamento dell’indirizzo esclusivamente al Consolato. Gazzetta svizzera viene pubblicata 11 volte all’anno. Tiratura media mensile 28.200 copie. N. 8/9 agosto/settembre 2007 Strascico involontario di un argomento trattato nel numero di maggio 2007 Uno scambio di lettere a chiarimento per risolvere un problema nato da un malinteso Cari Lettori, nel marzo 2007 io ho ricevuto da una cittadina svizzera sessantenne residente in Italia, che chiamerò per comodità Signora X, un grosso plico contenente una lettera scritta a macchina di due pagine a me indirizzata. Alla lettera erano allegati una cronistoria della famiglia della Signora X. A corredo di questa cronistoria vi erano degli atti/documenti che io ho riordinato per data come segue: – una lettera del 1961 dell'Ufficio Assistenza dei Minorenni di una città svizzera, inviata alla mamma della Signora X; – una lettera del 1967 indirizzata dall'Ambasciata svizzera alla signora X; – copia di un compromesso di vendita fra dei venditori e la Signora X datato Aprile 1977 con allegate n. 4 fotocopie di cambiali emesse dalla mia interlocutrice a favore dei detti venditori; – una lettera scritta nel marzo 1988 in lingua tedesca da una banca svizzera alla mamma della Signora X (corredata con un foglietto giallo con commenti a mano della Signora X); – una lettera del maggio 2001 del legale della Signora X indirizzata ai propri fratelli (corredata con un foglietto giallo con commenti a mano della Signora X); – copia di una visura catastale del giugno 2005 (corredata con un foglietto giallo con commenti a mano della Signora X); – una lettera scritta in lingua tedesca nel maggio 2006 dalla mamma della Signora X a una banca svizzera (corredata con un foglietto giallo con commenti a mano della Signora X); – una raccomandata r.r. del maggio 2006 dell'INPS indirizzata alla mamma della Signora X (corredata con un foglietto giallo con commenti a mano della mia Signora X); – fotocopia di un atto di donazione del novembre 2006 della mamma della Signora X ai due fratelli; – certificato di stato di famiglia della Signora X rilasciato dal Comune di residenza; – fotocopia di un atto di denuncia-querela del Gennaio 2007 (documento non firmato) della Signora X a carico dei suoi familiari; – copia di comparsa di costituzione del Gennaio 2007 del legale della mamma della Signora X; – copia di una memoria del Gennaio 2007 redatta dal legale dei fratelli della Signora X; – copia di una relazione psichiatrica sulla mamma redatta a richiesta della mia Signora X. In tale relazione lo psichiatra interpellato ha dichiarato che la mamma della Signora X "si trova in stato di malattia mentale abituale (e cioè persistente ed estesa nel tempo) idonea a gravemente limitare la capacità di provvedere ai propri affari ordinari e straordinari"; – una sentenza pronunciata nel Marzo 2007 nella causa di interdizione e inabilitazione promossa dalla Signora X contro la mamma. Sentenza con la quale, nonostante il parere opposto del Pubblico Ministero, il Tribunale ha respinto la domanda di interdizione e inabilitazione proposta dalla Signora X. Nota Bene: La Signora X non mi ha fatto pervenire copia del ricorso al Tribunale con il quale ha chiesto la declaratoria di interdizione e inabilitazione della mamma. La situazione della Signora X mi ha un po' impressionato, soprattutto perchè la sua domanda di interdizione e inabilitazione della mamma era stata condivisa dal Procuratore della Repubblica e perchè il Tribunale aveva motivato la sua decisione di respingere le richieste fondandosi soltanto su "impressioni proprie". Letto tutto quanto sopra io ho avuto la sensazione che, effettivamente, la Signora X avesse valide ragioni per dolersi. Ciò anche perchè con l'atto di donazione del Novembre 2006 essa era stata completamente obliterata. Dirò subito che, in considerazione dell'indubbia delicatezza della cosa, ho posto una particolare cura ad esporre la vicenda della mia lettrice in modo che essa non potesse essere riconosciuta dai lettori. Tutt'al più qualcuno dei suoi parenti avrebbe potuto, conoscendo già tutto, trovare una similitudine fra il caso da me esposto e il suo caso personale. Voi avete trovato questa lettera e la mia risposta sulla Gazzetta Svizzera n. 5 del Maggio 2007. ° ° ° Ebbene, non molto tempo dopo la pubblicazione della lettera, ho ricevuto un fax da una signora (che ha regolarmente firmato) che, dichiarando di avere riconosciuto se stessa nella cognata della mia interlocutrice, ha pesantemente criticato il mio operato. Io, dopo avere ovviamente difeso il mio operato reso ancor più cauto proprio dal fatto che io sono avvocato, ho trovato una specie di transazione con la gentile signora che mi ha mandato la lettera di vibrata protesta. Abbiamo così concordato che, fermo restando il mantenimento della più totale anonimia, io avrei pubblicato una sua lettera con la quale la Signora avrebbe potuto togliersi, come si suol dire, un grosso sasso dalla scarpa. Per tutte le sovraesposte ragioni voi troverete, quindi, su questa Gazzetta Svizzera la lettera che mi è stata inviata dalla cognata della Signora X. Lettera, però, sempre senza firma. Come che stiano le cose, miei cari Lettori, voi avete avuto una buona occasione per capire come si può vivere pericolosamente perfino quando si pubblicano sulla Gazzetta Svizzera lettere prive di firma e di località. In queste occasioni non si sottrae soltanto tempo al proprio lavoro quotidiano ed alla propria famiglia, ma si rischia qualcosa di più o di peggio. Per fortuna che al mondo esistono persone equilibrate, come la cognata della mia interlocutrice, che capiscono e che si rendono conto che tutto è stato fatto solo a fine di bene e che si può trovare una decorosa conclusione senza battaglie legali, ma con un semplice scambio di lettere a chiarimento. Ed ora eccovi la lettera della "cognata della Signora X" con la quale esprime il suo pensiero: "Egregio Signor Avvocato," ho letto con somma sorpresa sulla Gazzetta Svizzera n. 5/07 la lunghissima lettera a Lei scritta da un'anonima cittadina svizzera che vive in Italia. Ebbene, io sono la cognata di questa Signora. "Le preciso anzitutto che mia cognata ha trascinato in causa la madre "perchè, a suo avviso, era incapace di intendere e di volere ed il Giudice del "Tribunale le ha dato torto. Circa poi il fatto che la nostra casa rica Rub le lega . vv dell’A idi Gu Ugo fosse "frequentata da "Cardinali, Vescovi e Sacerdoti: gente di chiesa, insomma", ciò "avvenne dal 1969 al 1979, anno in cui mio marito lasciò il suo lavoro e le "personalità ecclesiastiche" citate erano suoi amici e non di mia cognata. "Nella sua risposta mi ferisce che Lei definisca mia cognata "'sfortunata lettrice". Prassi vuole che di solito ci si documenti prima di rendere di pubblico dominio una lettera / atto specie se chi risponde lavora per conto o "presso un Ente Pubblico". Mia cognata si è scordata di scriverle che i soldi li ha effettivamente "presi dal conto della madre". Vi è anche una denuncia della madre presso l’Arma dei Carabinieri. Nel 1988 vivevamo in Svizzera. Mio marito non poteva "tentare di estorcere i soldi a mia suocera". Mi sembra anche strano che questa "perla" di figlia non si ricordi la data della morte del padre. Egregio Signor Avvocato, mi spiace per Lei ma la Gazzetta Svizzera e Lei siete stati presi in giro nel modo più assurdo e greve che possa esistere. Non le allego nessun atto, tanto Lei può richiederli al Tribunale. Distinti saluti. "Nome e Località omessi" Altro dirvi non vo’. A tutti i miei Lettori un caro saluto. Avvocato UGO GUIDI ERRATA CORRIGE Nei due testi in tedesco pubblicati su espresso desiderio del sig. Roberto Stalder, nella Gazzetta Svizzera del mese di luglio 2007, siamo incorsi in banali errori. Il peggiore è stato quello di confondere il termine «Organe» con «Orange», nel testamento con il quale il sig. Stalder metteva a disposizione i suoi «organi» dopo il decesso. Ci scusiamo vivamente con l’interessato e con i lettori per gli involontari errori di trascrizione. Nella nostra democrazia diretta interessano paradossalmente meno che in altri paesi Il Nazionale è eletto per Cantoni secondo la popolazione Le elezioni federali costituiscono ogni quattro anni un momento forte della vita politica della Confederazione. Nel confronto con altri paesi la partecipazione alle elezioni resta comunque debole. “L’Assemblea federale è l’autorità suprema della Confederazione, riservati i diritti del popolo e dei Cantoni”. Ecco quanto dice l’art. 148 della Costituzione della Confederazione svizzera. L’Assemblea federale è costituita da 200 deputati del Consiglio nazionale e da 46 rappresentanti dei Cantoni nel Consiglio degli Stati. Il prossimo 21 ottobre il popolo svizzero eleggerà nel paese e all’estero i membri del Consiglio nazionale, cioè la Camera del popolo. Questo grande momento della vita politica della Confederazione si verifica ogni quattro anni. I partiti politici sono pronti a partire in crociata attraverso il paese. E’ impressionante notare sino a che punto abbonda il sentimento di appartenenza al paese nelle loro campagne, attraverso immagini e slogan: il Cervino appare sul logo dei socialisti, l’Unione democratica di centro fa campagna con lo slogan “La mia casa – la nostra Svizzera”, i radicali propongono su internet una croce svizzera in tre dimensioni e la “svizzeritudine” dei democristiani si esprime per mezzo di una croce bianca sul nuovo logo del partito. Ma è proprio l’UDC che offre il maggior spettacolo con il suo ariete “Zottel”, sempre presente nelle manifestazioni elettorali. Anche se la campagna elettorale si risveglierà soltanto in autunno, la tela di fondo rimane sempre un fatto eccezionale: nella democrazia diretta della Svizzera le elezioni interessano meno che nelle democrazie rappresentative (parlamentari), come è recentemente successo in Francia. Parecchi motivi spiegano la debole partecipazione alle elezioni nella Confederazione rispetto ad altri paesi: per coloro che Un sistema a due camere secondo il modello americano e un governo nel quale i principali partiti sono rappresentati equamente. Sono queste le principali caratteristiche del sistema politico della Svizzera. Certamente, il popolo non elegge direttamente i membri del governo, ma decide in merito alla composizione del Consiglio federale attraverso i partiti politici. Contrariamente ai cantoni, i membri del governo nazionale non sono eletti dal popolo, bensì dal Parlamento. Siccome il rinnovo integrale del Consiglio federale avviene durante la prima sessione che segue le elezioni del Consiglio nazionale, queste ultime sono pure un plebiscito indiretto sulla composizione del governo. Con la polarizzazione crescente e la personalizzazione della politica, questa funzione delle elezioni legislative è perfino aumentata. Le elezioni del Parlamento sono pure quelle del Consiglio federale, si potrebbe affermare esagerando un poco. La formula per la composizione del governo non è fissata da nessun decreto. In fondo, l’Assemblea federale sarebbe libera di eleggere anche i rappresentanti di altri partiti o senza partito. Soltanto alcune condizioni-quadro sono fissate: così, la Co- Elezioni federali: un momento forte È il Parlamento che elegge della vita politica della Confederazione il Consiglio Federale possono avere regolarmente qualcosa da dire sui temi specifici, grazie alle votazioni popolari, le elezioni non sono più di importanza capitale. Al contrario, nei paesi come la Francia, la scheda di voto è praticamente la sola possibilità di influire sulla politica. Aggiungiamo a questo il fatto che, nel sistema svizzero di concordanza, le elezioni non comportano un cambiamento completo del governo. Infatti, anche i rapporti di forza tra la sinistra e la destra e fra i partiti si spostano generalmente molto poco. Codecidere nelle urne Esistono tuttavia buone e perfino ragioni molto buone di partecipare attivamente alle elezioni. In primo luogo: chi non fa lo sforzo di recarsi di persona alle urne lascia ad altri (compresi gli avversari politici) decidere dell’organizzazione del futuro. In secondo luogo: per la grande maggioranza dei temi specifici in Parlamento, le decisioni sono prese sotto la cupola del Palazzo federale e non sono presentate al popolo. Sono infatti membri eletti del Parlamento che decidono sulla maggior parte delle questioni specifiche e si pronunciano pure sul contenuto dei progetti di legge sottoposti ai votanti (e spesso anche sul modo in cui devono essere presentati). Terzo argomento: le donne e gli uomini del Parlamento federale scelti dal popolo designano ogni quattro anni i membri del Consiglio federale. E’ il Parlamento eletto dal popolo che decide se dobbiamo avere, come oggi, un Parlamento nazionale con una maggioranza borghese-conservatrice, oppure se il Consiglio nazionale della prossima legislatura sarà occupato in modo più equilibrato, più sociale, più rispettoso dell’ambiente, più aperto al mondo. Quattro anni fa l’Ufficio federale di statisti- ca aveva identificato chi ha una maggiore tendenza e chi una minore tendenza a recarsi alle urne: “gli uomini, le persone anziane e le persone con una formazione superiore e un reddito maggiore si recano più spesso a votare che le donne, i cittadini più giovani e le persone con un livello di formazione meno elevato e un reddito più basso”. La diversa partecipazione dei gruppi sociali è sinonimo di “distorsione sistematica” della volontà del popolo e non è certo auspicabile sul piano della politica nazionale. A seguito delle elezioni federali del 2003, i partecipanti allo scrutinio sono stati intervistati sui motivi che li hanno indotti a votare: “per influenzare la politica” è stata citata come la ragione principale dal 39%. Al secondo posto, con il 18%, si trova il motivo “per tradizione, abitudine, dovere di cittadino”, ma questo ultimo argomento è in perdita di velocità. Il “sostegno a un certo partito, una certa candidatura” era meno importante (13%). E la ragione “per interesse politico” è stata citata in misura ancora minore (11%). Interessante: questi motivi si differenziano fortemente secondo le regioni linguistiche. Nella Svizzera tedesca la ragione “per influenzare la politica” è stata chiaramente citata come ragione principale, mentre gli elettori della Svizzera romanda e del Ticino hanno citato la “coscienza tradizionale e il dovere dei cittadini”, come motivo principale. “Die Staatsgewalt beruht auf dem Volk”, proclama in modo breve e conciso la Costituzione cantonale di Zurigo. Ed è effettivamente così: “il popolo siamo noi”, grazie alle urne, determiniamo l’avvenire del nostro paese. Rolf Ribi stituzione dice che “le diverse regioni e le comunità linguistiche devono essere equamente rappresentate in Consiglio federale”. Per il momento, cinque Svizzero tedeschi e due romandi siedono in governo, ma nessun rappresentante della Svizzera Italiana. Con Christoph Blocher e Moritz Leuenberger, due consiglieri federali provengono per la prima volta dallo stesso cantone (Zurigo), dopo che la corrispondente clausola di divieto è stata abrogata in occasione della revisione della Costituzione. La legge regola la maniera con cui si svolgono le elezioni del Consiglio federale: “I seggi sono previsti uno all’anno, per ordine d’anzianità dei titolari precedenti. I seggi ai quali sono candidati i membri che escono dal Consiglio federale sono previsti per primi”. Le elezioni del Consiglio nazionale hanno luogo lo stesso giorno in tutta la Svizzera, con i 26 cantoni come circoscrizioni elettorali. I seggi sono ripartiti tra i cantoni secondo la loro popolazione. Le elezioni del Consiglio degli Stati sono dal canto loro regolate secondo le disposizioni cantonali. Nella maggior parte dei cantoni, esse hanno luogo lo stesso giorno delle elezioni del Consiglio nazionale. N. 8/9 agosto/settembre 2007 L’elenco dei sostenitori 1° semestre 2007 Grazie a chi ci ha fatto avere un contributo! Un grande grazie a tutte le persone che ci hanno sostenuto con un contributo – hanno tutti sostenuti la nostra opera comune – l’unica pubblicazione nazionale degli svizzeri all’estero nel mondo. Qui di seguito pubblichiamo l’elenco di tutti i contributi dei sostenitori che ci sono pervenuti nel 1° semestre 2007, da € 50 in su, ai quali va il nostro riconoscimento particolare. Per chi ha pagato negli ultimi giorni di giugno il contributo potrebbe non trovarsi su questo elenco, perché i bollettini ci arrivano spesso con ritardo. In questo caso il versamento sarà pubblicato nella prossima lista. GOETZ EDO MILANO 500 GINELLA CLAUDIO VENEZIA 300 GROSSMAN DORIS E FUMAGALLI GUIDO 300 OETIKER HEINRICH ROMA 300 AMBASCIATA SVIZZERA DI ROMA 250 KUENZLI ROLF MILANO 224 CANIATO GIAMPAOLO BOLZANO 200 CISERI NICCOLO' MILANO 200 FELDER HANS MANSUE' 200 SALVADE' ALFREDO GENOVA 200 ADDIANI MARIO MERLINO 193 BARSINI GRANATI ANNACLARA ROMA 150 BRYNER DANIEL MILANO 150 DEFINTI GIAN FRANCO MILANO 150 DENICOLAI BARBARA/ALAZRAKI JON E BARBARA 150 GEBENDINGER NICOLA FIRENZE 150 MARCOLI GIAN ROMA 150 STEINHAUSLIN JEAN LEON FIRENZE 150 WEBER GIOVANNI FIRENZE 150 FAMIGLIA GIRARDIER LASAGNI 140 MARTIN KARL VARESE 124 NEGRETTO LUIGI VERONELLA 124 REINA ANNEMARIE TRIESTE 124 STEINHAUSLIN CARLO FIRENZE 124 BOLLIGER MARAVITA ELSIE ROMA 114 ALESSI DANIELA CIVIGLIO 100 ASSOCIAZIONE UNIONE ELVETICAGENOVA 100 AZARETTI BOLLA EMILIA VARESE 100 BIANCHI LUCIANA S. MACARIO 100 BICKEL JACQUELINE FIRENZE 100 BINAGHI ANGELO CERNOBBIO 100 BLUMENTHAL ORESTE MONCALIERI 100 BULLONI SERRA CARLO PARMA 100 CUORAD ADOLFO PIACENZA 100 DE BELLIS THERESE MIRANO 100 DECIO JACQUELINE BERGAMO 100 GEISER MARIA ANCONA 100 GESSNER ANDREA MILANO 100 GIANNELLI RENATE ROMA 100 GILARDO ITALO E MARIA 100 GUIDONI ROBERTO QUERCIANELLA SONNINO 100 GERMIGNAGA 100 GUT PAUL HUG NICOLAS 100 JAVET CHRISTIAN REGALBUTO 100 JOB ARTURO TORINO 100 JONOD ERSILIA VIGNONE 100 LI VORSI MARIE LOUISE PALERMO 100 MATERA STEFANIA VARESE 100 MAURER CAVARI ROLANDO 100 PAPETTI HELENA MILANO 100 PIANI ARIANE LIVORNO 100 REISER COSTANZO AMENO 100 SALATI VALERIA MILANO 100 SANTICOLI MARIA BERGAMO 100 SCGNEIDER NADINE ROMA 100 SCHERRER FRANCO SESTO S. GIOVANNI 100 TENORE ROSMARIE OTRANTO 100 VENCO MARIA LUISA VARESE 100 VESCO CARLO SANREMO 100 VOEGELE LILIANE TRIESTE 100 VON GUNTEN RUTH TRAPANI 100 WUSSLER ANDREA MILANO 100 MANCINI HOFER GERTRUD MEGGEN 90 PAGANETTI LUCIANO CARCIANO 90 IORIO CRAUSAZ ALDA LESSOLO 89 DEFILLA LUCIANO FIRENZE 80 PALAGIANELLO80 DESCLOUX MIRIAM PELLEGRINI GIORGIO CUSAGO 80 PINO TORINESE80 SCHELLENBAUM FRANCO BURGISSER LEANDRO IMPRUNETA 78 ANGELETTI GIULIANA S. D. DI PIAVE 75 GRAF KURT COMO 75 LUFI HEINZ LUGAGNANO VAL D'ARDA 75 BAMONTE PIETRO BERGAMO 74 BERTOLDO PRISKA GENOVA 74 BEUCHAT ANDRE' ROMA 74 BUSCAGLIA DAISY GRAVELLONA TOCE74 CANDIOTI LILIANE FIRENZE 74 CAVASOLA SILVIA PETER ROMA 74 FENINI GIANCARLO GENOVA 74 GUERZONI MARIA CRISTINA CANNERO RIV.74 GUGLIELMETTI SCALETT MANOLA ROMA 74 LANG GUGLIELMO GENOVA 74 LAQUIDARA ANNA MARIA CATANIA 74 LEGLER GIAN CARLO BERGAMO 74 MATHYS ELIA MIANE 74 MIGLIAVACCA DANIELLE BERGAMO 74 PARISSENTI ANNA VOLTAGO AGORDINO74 PERUCCHI ELIO ROMA 74 SIMIONI RITA MAROSTICA 74 TURINI PAULETTE FIRENZE 74 ZAFFINO SIDONIA SPEZZANO PICCOLO 74 BOERI LEONARDO SANREMO 70 COLOMBO ANACLETA LIMONE PIEMONTE70 CASALSERUGO70 FRAZZETTO VALENTINA NAPPI EDITH LIVERI 70 CAMPODENNO 64 PAOLI MARIANNE WEITNAUER ROBERTO MILANO 64 ANONIMO 60 BARDY YVONNE FIRENZE 60 BETTIOLO SIMONE VENEZIA 60 BOLLI ELISABETH BASILEA 60 BRENNA MATTIA PARABIAGO 60 DE LAMORTE WANDA FIRENZE 60 FILIPPIN THERESIA E RENATA LAVIS 60 FOSSATI ACHILLE MILANO 60 INGLIN MARTIN ROMA 60 KIPPELE ROBERT MILANO 60 MOLTENI ERMANNO 60 QUARIN BRUNO S.VITO AL TAGLIAMENT 60 SARTEA ROBERTO S.GIOVANNI LUPATOTO 60 SILVESTRI DESTEFANI ROSEMARIE 60 Comunicazioni ufficiali VON ARX MASSIMO NAPOLI 60 WEISS BEBER JUDITH GARDOLO 60 WENGER FRITZ MILANO 60 WILDBERGER VERONIKA CAST. DELLA PESCAIA 60 ZANARELLI HAUSER ROSMARIE MILANO 60 PEDOTE CHANTAL MILANO 59 WEBER ALFONSO FIRENZE 55 BORIOLI ANNELIES SEGRATE 54 NOVELLA GIOVANNI MONDOLFO 54 TRONCI ADELHEID MILANO 52 SCHERRER JURG BELGIOIOSO 51 AERGERTER NAYA MONTUOLO 50 AGOSTINI MAJA PRATO 50 ALLEGRANTI RAFFAELLA RAPALLO 50 ALLENSPACH EDMOND MISINTO 50 ANKER JEAN PAUL VENARIA 50 ANSERMET JEAN MILANO 50 ANTOGNINI PATRIZIA MILANO 50 ARNALDI BERTA LA SPEZIA 50 BAGGI GUALTIERO CUNEO 50 BAGGI PIERFELICE E CRISTINA 50 BARONTINI EVA BRUNICO 50 BARUZZO ISABELLE BRISSAGO VALTRAVAGIA50 BECHSTEIN CRISTIAN CUSAGO 50 BECHSTEIN ERNESTO MILANO 50 BERTOSSA GIORDANA MILANO 50 BETTE' GEMMA FIRENZE 50 BIANCHETTI MARIO E MARIA 50 BIONDA HEDWING PENANGO 50 CENATE SOPRA 50 BIROLINI RUTH BLASER CORVI GABRIELLA MILANO 50 BOANNOMI MARZIO MILANO 50 BOFFA GISELE CAMPIONE D'ITALIA 50 BOLL FRANCO VALLE SAN NICOLAO 50 BONELLI EUGENIA MILANO 50 BONZANIGO ENRICO MENAGGIO 50 BORELLA GIOVANNI COLLE DI VAL D'ELSA 50 BORGHINI ALBERTO BAVENO 50 BRAGA MARISA LEGNANO 50 BRANDLE LUCIANO VAILATE 50 BRAZZOLA FLORIANO MILANO 50 BRAZZOLA PIERCAMILLO ROMA 50 BRENNER BRUNO VERNOLE 50 BRUTSCH PASCALE ANTRONAPIANA50 BUCCONI SERRA S. LUISA PARMA 50 BUCHER MARIALUISA BELLAGIO 50 BUOGO ADRIANA TORINO 50 BURGISSER GIUSEPPE MONTAIONE 50 BUSATO MARGERITA AREZZO 50 BUSCEMI RUTH PALERMO 50 CAMPOSTORI SUSANNE BRENNA 50 CAPARCO FLORINDO TEANO 50 CARCANO GIANCARLO MASLIANICO 50 CARPIGNANO LUDOVICO GINOSA 50 CARRA CARLO TORINO 50 CASAMENTO CLELIA LIPARI 50 CASANOVA ZAGHI ELVIRA CASSINA RIZZARDI50 CASTRI VITO MATINO 50 CAVADINI LUIGI VEDANO AL LAMBRO 50 CAVARGNA BONTOSI FEDERICO BUSSOLENO 50 CENTOLA MARIE FORMIA 50 CESARI MARIA BERGAMO 50 CHIONETTI MARIA LUISA LESA 50 CICCARELLI DORETTE FIRENZE 50 CODARIN CHARLOTTE RAPALLO 50 COMETTA GIANCARLO MILANO 50 CORSELLI GENEVIEVE PALERMO 50 COSSALTER DORIS POZZI S.M.TAGLIAMENT50 COSTANTINI ANNA GERMIGNAGA 50 CREPAZ ANTONELLI BRUNA FIERA DI PRIMIERO50 CRISTIAN AMORINO PORPETTO 50 CRISTINELLI GIULIANO ADRARA S. ROCCO50 CROCE TIZIANO 50 CURCHOD DOMINIQUE S. VINCENZO 50 DALL'O BEATRICE AREZZO 50 S. S. GIOVANNI50 DE FILIPPIS PIER LUIGI DE MOLO ALIPRINDI JACQUELINE M. CAT. TERME 50 DELLA CASA EMILIO MILANO 50 DETTORI CARMEN GENOVA 50 DI LEVA MARGARETA FORIO 50 DI SCALA RUTH BARANO D'ISCHIA 50 DUCRET GERTRUDE MALNATE 50 EGLOFF ANGELALBERTO PADOVA 50 EICHHOLZER DAVIDE SALUZZO 50 ELSASSER FRITZ CASTAGNETO CARDUCCI50 FABBRI EDITH FIRENZE 50 FADINI GIOELE MAGNANO 50 FAIT AGATHE ROVERETO 50 FANTIN LUCIANA S.S. DI POLCENIGO50 FASOLA GIUSEPPE COMO 50 FEDERICI MAURIZIO PESARO 50 FONTANA MARZIA NOVATE MILANESE50 FOSSATI ANTONIO MILANO 50 FRANCHINI FABIO MILANO 50 FRESARD ALFREDO MILANO 50 GANDER JACQUES TORINO 50 FONTANELLATO 50 GANDINI FRANCA TORRE PELLICE50 GARDIOL ADELE GESSNER ERMINIO 50 GHISOTTI ELISABETTA MILANO 50 GIANINAZZI SILVIO DIJON 50 GILARDI LORENZO 50 GIRODAT LORENZO MILANO 50 GONZALES COUTO EDUARDO 50 GORZIGLIA ADRIANA PIEVE LIGURE 50 GRIMALDI ARIANE ESTHER LUGANO 50 GRISOSTOMI EMIDIO FERMO 50 GROSSI GIULIANA TORINO 50 GSELL ANGELA LIDO DI OSTIA 50 HAEDENER DINA MILANO 50 HIRSCH MARTINE S. M. CODIFIUME 50 HOEPLI BIANCA MILANO 50 HUDRITSCH PETER BORDIGHERA 50 HURNI GUILLAUME LECCE 50 HUERZELER ZANIN ELIANA ARZIGNANO 50 KUHN RAGAZZAINI ANNE FIRENZE 50 KUMMER SILVIA RADDA IN CHIANTI50 GRAMMICHELE 50 KUENG DISTEFANO IRENE LANG ROSMARIE CERNUSCO S. NAVIGLIO 50 LAUX STEFANO NAPOLI 50 LEGLER CARLO BREMBATE DI SOPRA50 LEONI ROBERTI MAGGIORE BRUNO MANCA 50 LIBISZEWSKI JEAN SERGE AGAZZANO 50 LUDRINI TIZIANA SERIATE 50 MALAVENDA MARIANNE CAMPO CALABRO 50 MANDRA' AGATINO ROMA 50 MANENTI LUIGI & C 50 MANERA SUSANNA POSSAGNO 50 MARCOLIN HILDA PORDENONE 50 MARRONE ANDREA FIRENZE 50 MARTIN MARCEL ARONA 50 MAZZOLENI ANDREINA MILANO 50 MEIERHOFER ENRICO VERBANIA 50 MELUCCI SIMONA ROCCAMONFINA50 MERSON MIRELLA POZZO D'ADDA50 MINOLI LUCA MILANO 50 MOIA MARIA LUISA BRIGA NOVARESE50 MONNEY DAISY CASTELVECCHIO CALVIS50 MONTI LUCIA 50 MOSCA RETO FIRENZE 50 MUSI BRIGITTE FOLLONICA 50 NARDONE BRIGITTE CHIANCHE 50 REGGIO EMILIA 50 NASI WILDER OBERMEYER MARIE ANTOINETT VENEZIA 50 OSVALDO SCHMID SILVIA PADER. DUGNANO50 PACETTI MARIA LUISA BOLOGNA 50 PAGANI ROMANO BORGOMANERO 50 PALERMO MARGARETHA GIAVERA DEL MONT.50 PAOLETTI ELISABETH FIRENZE 50 PAPANDREA ROSINA CARATE URIO 50 PASSUELLO GINA SACILE 50 PELLEGRINI GIAN CARLO MILANO 50 PENNA SONJA ROMA 50 PEREZ MARCO OLEGGIO 50 PERUCCA GERTRUD MILANO 50 PFYFFER ANA MARIA SENIGALLIA 50 PIANA CARMEN OMEGNA 50 PIODA SPADOLINI ELENA PERUGIA 50 POPP OTHMAR MILANO 50 PRINZ FRANCO CARRARA 50 RADICIONI ANNA GENOVA 50 RAIS JEAN GENOVA 50 REGGIANI IRMA BISUSCHIO 50 RICCIARDI CARLO NOVI LIGURE 50 RIZZOLI PIER MARIA 50 ROCH LOCATELLI CAROLA ZOGNO 50 ROSENFELDER EDGAR CORTEMILIA 50 RUTTGERS LILIANA ANGELA ROMA 50 SAUTEBIN LIDIA NAPOLI 50 SCHMID CESARE GENOVA 50 SCHNEIDER VERENA PERG. VALSUGANA 50 SCHWEIZER SABINE CALCI 50 STAMMBACH PATRICK CAPOLIVERI 50 STEFFEN CARLO MILANO 50 STUBER PIERA ROMA 50 TGETGEL HELLA AMBRA 50 THOMA ROMAN CHIOGGIA 50 TOCCHIO PRISCA BRESSO 50 TREICHELER TRUFFI GIULIANA REGGIO EMILIA50 TREICHLER ENRICO SEGRATE 50 TREVISAN DI SAINT LEON 50 TURELLI GISELLA LOVERE 50 TURRINI NENOUD NERINA SOMMACAMPAGNA50 VACCHIANI NADINE AVILLA 50 VANONI MARIO CUASSO AL PIANO50 VICINI YVONNE MILANO 50 VOGEL MARGARITA PODERI DI MONTEMERAN50 WAGER AUGUST SCANSANO 50 WALTHER PETER MEL 50 WHITE MARIALUISA OSNAGO 50 WICKY MARIE LOUISE PIEDIMONTE MATESE50 WIGET HANS MILANO 50 WILDBERGER ROLF CAMPAGNATICO50 ZANINI ORNELLA VERONA 50 ZANONI VITTORINA CANTU' 50 ZIMMERMANN JURG MOZZO 50 ZUERCHER PAOLA PANTELLERIA 50 Informazioni OSE Fondazione per i ragazzi svizzeri all’estero Iniziativa popolare Per paesaggio e ambiente Campi invernali 2007-2008 Nel giugno 2006, il comitato d’iniziativa “Helvetia Nostra” ha lanciato l’iniziativa federale “contro la costruzione esagerata di impianti che gravano sull’ambiente e sul paesaggio” (vedi Gazzetta Svizzera 5/06), il cui obiettivo tende a conferire competenze maggiori alla Confederazione nelle questioni importanti concernenti la pianificazione del territorio. L’articolo 75 della Costituzione federale (CF) dovrebbe essere completato con un nuovo paragrafo 4 che precisi che gli impianti che rovinano il paesaggio e l’ambiente, come i complessi industriali, gli aerodromi, le Iniziative popolari Dall’ultima edizione sono state lanciate le seguenti iniziative popolari: • «per un clima sano», fino al 29 novembre 2008 • «contro l’edificazione di minareti», fino al 1° novembre 2008 Potete scaricare i documenti per la firma delle iniziative in corso sotto www. admin.ch/ch/i//pore/vi/vis_1_3_1_ 1.html grandi superfici di vendita, gli stadi, i centri di divertimento o i parcheggi possono essere realizzati soltanto se rispondono a un bisogno fondamentale e se i principi dello sviluppo durevole sono seguiti. Piani con forza obbligatoria dovrebbero d’altro canto determinare gli insediamenti possibili e la dimensione di questi impianti. Parallelamente a questa modifica costituzionale, le disposizioni transitorie della Costituzione federale dovrebbero pure essere adattate. La nuova cifra 8 dell’articolo 197 delle disposizioni transitorie della CF prevede che il Consiglio federale emani per via di ordinanza le disposizioni esecutive necessarie e i piani se la legislazione corrispondente non è entrata in vigore due anni dopo l’accettazio Ai nostri corrispondenti A causa dello spazio dedicato alle elezioni federali, siamo costretti a rinviare al prossimo numero alcuni articoli e cronache di circoli e associazioni. Ce ne scusiamo e contiamo sulla vostra comprensione. Sci o snowboard, sia che si tratti di principianti o di avanzati, nei nostri campi invernali i ragazzi svizzeri all’estero in età fra gli 8 e i 14 anni possono passare momenti di allegria! Campo invernali Lantsch/Lenz (GR) Data: dal giovedì 27 dicembre 2007 al sabato 5 gennaio 2008. Numero dei partecipanti: 48. Prezzo: CHF 900.– (senza noleggio degli sci o dello snowboard). Termine d’iscrizione: 15 ottobre 2007. Campo invernale Flumserberg (SG) Data: dal sabato 2 al sabato 9 febbraio 2008. Numero dei partecipanti: 24. Prezzo: CHF 700.– (senza noleggio degli sci o dello snowboard). Termine d’iscrizione: 15 dicembre 2007. Per lo Juskila dal 2 al 9 gennaio 2008 alla Lenk, 20 posti saranno estratti a sorte per ragazzi svizzeri all’estero. I formulari d’iscrizione per la partecipazione al sorteggio sono disponibili a partire da settem- bre su www.aso.ch. Iscrizioni Riduzioni di prezzo sono concesse in casi autorizzati. Troverete le indicazioni precise a proposito dei campi invernali, nonché il formulario d’iscrizione a partire da settembre 2007, sul sito www.aso.ch (rubrica Offerte / Offerte per i ragazzi e i giovani / Scopri la Svizzera / Campi di vacanza e viaggi). SPECIALE ELEZIONI FEDERALI 2007 Per corrispondenza, oppure recandosi al seggio elettorale, nel proprio cantone e nel comune di voto scelto Come possono votare i nostri compatrioti residenti all’estero? Il 21 ottobre 2007, le Svizzere e gli Svizzeri all’estero maggiorenni potranno anch’essi esprimersi sulla composizione del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati per i prossimi quattro anni. Ma come possono votare? Ecco il modo d’uso elettorale. In rappresentanza del popolo svizzero, il Consiglio nazionale – la Camera bassa – conta 200 seggi ripartiti fra i cantoni, in funzione della loro popolazione, in ragione di un seggio per circa 36'000 abitanti. Ogni cantone costituisce una circoscrizione elettorale, il che porta il numero di 26 circoscrizioni su scala nazionale. Ogni circoscrizione ha diritto almeno a un seggio in Parlamento. Il cantone con la popolazione più numerosa, Zurigo, può contare così su 34 consiglieri nazionali a Berna, mentre Uri, Glarona, Obwaldo e Nidwaldo, nonché i due Appenzello, dispongono di un solo rappresentante del popolo. Dal 1919 i consiglieri nazionali sono eletti per quattro anni a scrutinio proporzionale. I seggi sono quindi ripartiti fra i partiti, in funzione dei suffragi ottenuti. Le minoranze possono quindi pure vedersi attribuire seggi, contrariamente allo scrutinio maggioritario, nel quale escono spesso a mani vuote. Quest’ultimo scrutinio è applicato nei cantoni che dispongono di un solo seggio in Consiglio nazionale. In questo caso la maggioranza relativa degli elettori si rivela decisiva. Viene quindi eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In rappresentanza politica dei cantoni, il Consiglio degli Stati, detto anche Camera alta, conta 46 seggi, ripartiti in ragione di 2 seggi per la maggior parte dei Cantoni e di 1 seggio per ognuno dei semi-cantoni (Obwaldo, Nidwaldo, Basilea Città, Basilea Campagna, Appenzello Esterno e Appenzello Interno), e ciò in ragione della separazione storica dei cantoni. I consiglieri prendono le loro decisioni in maniera autonoma e non secondo le istruzioni dei loro cantoni. L’elezione dei consiglieri agli Stati è retta dalle disposizioni cantonali. Essa non avviene quindi ovunque in Svizzera nel medesimo periodo delle elezioni del Consiglio nazionale. Nei cantoni di Zugo, Appenzello Interno e Grigioni, i consiglieri agli Stati sono così eletti prima degli altri. A parte il Giura, tutti i cantoni eleggono i loro consiglieri agli Stati a scrutinio maggioritario. Nella maggior parte dei casi è richiesta la maggioranza assoluta (cioè il candidato deve ottenere oltre il 50% dei voti), il che implica la realizzazione di un secondo turno. Dal momento che le elezioni al Consiglio degli Stati dipendono dal diritto cantonale, possono parteciparvi soltanto gli Svizzeri all’estero ai quali il cantone concede il diritto di voto sul piano cantonale. Si tratta attualmente dei cantoni di Berna, Basilea Campagna, Friborgo, Ginevra, Giura, Neuchâtel, Soletta, Svitto, Ticino e Zurigo. Diritto di voto attivo e passivo Può essere elettore (attivo) ed eleggibile (passivo) colui che possiede la nazionalità svizzera, ha compiuto i 18 anni e non è colpito da incapacità per malattia mentale o debolezza di spirito. E’ pure eleggibile chi non è domiciliato in Svizzera. Le Svizzere e gli Svizzeri all’estero sono elettori attivi nel cantone e nella circoscrizione in cui si trova il loro comune di voto. Sono per contro eleggibili in qualsiasi cantone, a condizione di essere stati scelti come candidati. Una persona non può tuttavia proporre la propria candidatura in più di un cantone. Prima delle elezioni Ogni partito inoltra le proprie proposte presso l’autorità cantonale competente, che le verifica entro un lasso di tempo, in modo da eliminare eventuali lacune. Le proposte corrette si chiamano d’ora in poi schede. Ogni scheda può contenere tanti numeri di candidati quanto la circoscrizione elettorale conta di consiglieri nazionali e nessun nome può figurarvi più di due volte. Nessuno può, in tutta la Svizzera, porre la propria candidatura su più di una proposta, poiché ciò impedirebbe il buon funzionamento del sistema di elezione proporzionale per mezzo di liste. Chiamato “divieto di candidature multiple”, questo principio tende a evitare che persone proposte possano figurare simultaneamente su liste diverse di una stessa circoscrizione o in più circoscrizioni. Ogni proposta di candidatura deve essere sostenuta da firme manoscritte di un numero minimo di elettori domiciliati nella stessa circoscrizione e recare in testa una denominazione che la differenzi chiaramente dalle altre. Un elettore non può firmare più di una scheda di candidati. Suffragi supplementari Se la lista di un partito conta un numero di nomi di candidati valevoli inferiore a quello a cui la circoscrizione avrebbe diritto, gli spazi vuoti contano come suffragi supplementari a favore del partito il cui nome figura in testa alla scheda. I suffragi raccolti da un partito si compongono quindi dei suffragi nominativi dei suoi candidati e dei suffragi supplementari. Congiunzione di schede Vari partiti possono congiungere le loro schede nella stessa circoscrizione, in modo da utilizzare i loro suffragi in comune. In occasione della ripartizione dei mandati, le schede congiunte (due o più) sono considerate come formanti una sola scheda. Sul piano interno i mandati sono ripartiti fra i partiti congiunti secondo le regole della proporzionalità. Questo modo di fare migliora le opportunità dei piccoli partiti di ottenere almeno un seggio. Le sottocongiunzioni sono autorizzate soltanto in seno a schede congiunte. Sono quindi valide soltanto fra schede con la stessa denominazione, che si distinguono con un’aggiunta che stabilisce una distinzione di sesso, di tendenza politica, di regione o di età. Materiale elettorale I documenti di voto comprendono schede di partiti prestampate e schede di voto vuote. Gli elettori dei cantoni, nei quali un solo consigliere nazionale viene eletto (Uri, Obwaldo, Nidwaldo, Glarona, Appenzello Interno e Appenzello Esterno) ricevono unicamente schede di voto vuote e non prestampate. Modo di procedere elettorale succinto Ecco come utilizzare il materiale di voto Le Svizzere e gli Svizzeri all’estero possono dare il loro voto alla scheda di un partito che porta nomi di candidati. La scheda non può contare più nomi del numero di righe che vi sono stampate. Un nome non può figurare più di due volte sulla scheda. 1. Nel modo più semplice 1.1. Utilizzare la scheda prestampata del partito (o del movimento) scelto, senza variazioni, nè aggiunta di note o firme Scheda 1 Partito A 01.01 Bernasconi Mario 01.02 Bizzozero Sergio 01.03 Crivelli Aldo 01.04 Fasola Gianni 01.05 Laghi Remo 01.06 Müller Patrick 01.07 Pont Roger 01.08 Quadri Guido Se questa scheda di partito è inoltrata tale e quale, ogni candidato riceve un suffragio. Il partito riceve un numero di suffragi pari a quanti seggi ha diritto la circoscrizione. I suffragi raccolti da un partito si compongono quindi dei suffragi nominativi dei suoi candidati e dei suffragi supplementari. 1.2. Cancellare uno o più candidati del partito scelto Scheda 2 Partito B 02.01 Bazzurri Celeste 02.02 Bennato Livio 02.03 Cadra Luigi 02.04 Maranta Silvia 02.05 Meier Rolf 02.06 Ménétrez Jules 02.07 Regazzi Fulvio 02.08 Vosti Angelo Su questa scheda prestampata è stato cancellato un nominativo. La scheda deve contenere in generale almeno una persona eleggibile. Il candidato cancellato non riceve suffragi. Il voto che porta il nome cancellato (riga vuota) va tuttavia al partito B in quanto suffragio raccolto dal partito (suffragio supplementare). 1.3. Dare la preferenza a uno o più candidati del partito scelto (per esempio a un candidato da voi conosciuto o che difende gli inteeressi degli Svizzeri all’estero). Scheda 3 Partito C 03.01 Ardia Carlo 03.02 Denti Franco 03.03 Erni Rolf 03.04 Fischer Hans 03.05 Soldati Mario 03.06 Soldati Mario Potete cancellare un nome della vostra scheda e ripetere quello di un altro candidato della scheda, che riceverà quindi due voti (cumulo). La scheda non può contare più nomi del numero di righe che contiene. Favorirete i candidati cumulati a scapito dei candidati cancellati e di coloro che sono menzionati una sola volta. Questa procedura non ha tuttavia influssi sul numero di suffragi che vanno al partito, che è solo decisivo per la ripartizione dei seggi fra i partiti. I cumuli tripli e multipli non sono autorizzati. Sono pure vietate le virgolette o le abbreviazioni (“dito”, “idem”) e altre espressioni di questo genere. 1.4. Aggiugere uno o più candidati di altre liste (per esempio un candidato da voi conosciuto o che difende gli inteeressi degli Svizzeri all’estero). Scheda 4 Partito D 04.01 Barella Fredy 04.02 Crameri Curzio 04.03 Pietri Paolo 01.01 Bernasconi Mario In una scheda prestampata (qui la scheda 4) potete riprendere nomi che figurano su un’altra lista (qui lista 1). E’ il cosiddetto “panachage”. E’ tuttavia possibile riportare soltanto nomi di candidati che figurano su una delle schede che avete ricevuto a casa. Il partito D perde un suffragio. La persona cancellata è pure sfavorita. Avete invece dato un vantaggio al candidato ripreso da un’altra scheda e al suo partito (la scheda A riceve un suffragio). La scheda così modificata non può contare un numero di candidati maggiore di quello dei seggi disponibili. 2. In modo più complicato Utilizzare una scheda non prestampata. Scheda bianca / senza intestazione Scheda No. .......... Partito .......... 01.07 Pont Roger 02.05 Meier Rolf 03.01 Ardia Carlo Se non volete mettere nell’urna nessuna scheda di partito, potete compilare voi stessi la scheda con i nomi dei vostri candidati. Sulle schede bianche possono figurare soltanto nomi di candidati che appaiono sulle schede di partito, ma non devono necessariamente appartenere tutti allo stesso partito. Se indicate nell’intestazione della scheda bianca la denominazione di un partito trasformate questa scheda in scheda di partito, a favore del quale le righe vuote saranno calcolate come altrettanti suffragi supplementari. Le schede senza intestazione di partito sono chiamate “schede bianche”. I suffragi vanno allora ai partiti dei candidati che avete voluto eleggere e i cui nomi figurano sulla vostra scheda di voto. Le linee vuote non sono invece attribuite a nessun partito e vanno perse. Cumulo e panachage sono pure possibili. Non iscrivete tuttavia più nomi del nume- ro di seggi a disposizione del vostro cantone per il Consiglio nazionale. *I nomi delle schede sono fittizi. 3. Importante 1. Soltanto le schede di voto ufficiali sono accettate. 2. Le schede di voto devono essere riempite o modificate a mano. Le modifiche devono essere chiare e senza equivoci. I nomi devono essere scritti in tutte lettere. Identificate i candidati in modo che nessun dubbio sia possibile (è meglio aggiungere la denominazione del partito). Aggiungete anche il numero del candidato. 3. Le schede di voto non devono essere firmate né portare alcuna indicazione. 4. Le schede di voto che portano dichiarazioni insultanti sono nulle. 5. Le schede di voto non possono comportare un numero di candidati superiore al numero di seggi di cui il cantone dispone in Consiglio nazionale. 6. Le schede di voto devono comportare almeno un nome di candidato eleggibile. Sono eleggibili soltanto le persone i cui nomi figurano su una delle liste prestampate. 7. Il voto per corrispondenza cambia da un cantone all’altro. Consigliamo alle Svizzere e agli Svizzeri all’estero che desiderano votare di leggere attentamente le istruzioni ricevute nella busta del loro comune di voto. 8. Le Svizzere e gli Svizzeri all’estero che desiderano deporre personalmente la loro scheda nel loro comune di voto sono pregati di annunciarsi per iscritto o di presentarsi personalmente nel citato comune. Se la loro notifica giunge al comune di voto almeno sei settimane prima della votazione, il comune non invierà il materiale al cittadino svizzero all’estero, ma lo conserverà in cancelleria. Questo materiale dovrà essere ritirato personalmente all’ufficio elettorale del comune di voto durante le ore di apertura. 9. Non consegnate più di una scheda di voto per il Consiglio nazionale. 4. Esercizio del diritto di voto Prima della votazione riceverete dal vostro comune di voto i documenti corrispondenti, nella lingua di vostra scelta. Essi comportano: • Le schede di voto, • le istruzioni della Cancelleria federale sulla procedura, • secondo la prescrizione cantonale, una o due buste del comune di voto, in modo che possiate beneficiare del voto segreto e • una carta di voto separata (nel caso in cui la busta di rinvio non serva anche da carta di voto). Le modalità di elezione e di voto sono di competenza del diritto cantonale, per cui esistono 26 regolamenti diversi. Vi raccomandiamo perciò di leggere attentamente le istruzioni del vostro comune di voto. Vi garantirete così la validità del vostro voto. Se avete domande sulla procedura rivolgetevi direttamente al vostro comune politico. Se cambiate indirizzo, segnalatelo alla rappresentanza svizzera (ambasciata o consolato)presso la quale siete iscritti. 5. Link concernenti il tema «Elezioni» www.parlament.ch/i/homepage/elezioni-2007.htm www.ch.ch, rubrica “Autorità” www.bk.admin.ch/aktuell/votazione/ nrw/index.html?lang=it www.tellvetia.ch SPECIALE ELEZIONI FEDERALI 2007 Mai come questa volta un mumero così elevato di candidati dall’estero Per chi possono votare i nostri compatrioti residenti all’estero? Presentiamo qui di seguito un elenco di candidati, suddiviso per cantoni (circoscrizioni elettorali). È chiaro che ognuno può scegliere il partito o movimento che preferisce (oppure usare la scheda senza intestazione) e può dare il proprio voto ai candidati che vorrebbe eleggere. Noi ci permettiamo soltanto in questa sede di raccomandare quei candidati, di qualsiasi partito, che si impegnano in particolare per difendere gli interessi degli Svizzeri all’estero. Ricordiamo anche che un candidato può essere favorito con un voto doppio e può anche essere riportato in una scheda di un partito diverso da quello per cui si candida (panachage). Parimenti l’elettore può anche cancellare uno o più candidati che non gli fossero graditi. Attenti però a due cose: si può votare al massimo per un numero Elezioni possibili in 11 Cantoni Candidature con legami con la Quinta Svizzera Cantoni Svizzeri all’estero Membri di organi OSE Impegno per Svizzeri all’estero AG Intergruppo parlamentare AR Marianne Kleiner (PRD) BE Felix W. Niederhauser, Rotterdam (PDC) Vollmer (PS) Evi Allemann (PS) Ursula Haller (UDC) Norbert Hochreutener (PDC) Rudolf Joder (UDC) Margret Kiener Nellen (PS) Christa Markwalder (PRD) Johann N. Schneider-Ammann (PRD) Vollmer (PS) Christian Waber (UDF) Ursula Wyss (PS) ChristineEgerszegi (PRD) Hans-Ulrich Mathys (UDC) Geri Müller (Verts) Pfisterer (PRD) Maximilian Reimann (UDC) Luzi Stamm (UDC) BL Susanne Leutenegger Oberholzer (PS) Maya Graf (Verts) Susanne Leutenegger Oberholzer (PS) Christian Miesch (UDC) Gysin (PS) Gysin (PS) BS Gysin (PS) Randegger (PRD) FR Raphaël Thiémard, Neufchâteau/B Thérèse Meyer-Kaelin (PDC) Thérèse Meyer-Kaelin (PDC) (Verts) Alain Berset (PS) Dominique De Buman (PDC) Jutzet (PS) Thérèse Meyer-Kaelin (PDC) GE Lista UDC Svizzeri estero Eggly (Lib) Eggly (Lib) Ron Favarger, Toronto (UDC) Dominique Miglio, Bangkok (UDC) André Reymond (UDC) Liliane Maury Pasqier (PS) Pierre Goldschmid, Brunoy/F (UDC) Carlo Sommaruga (PS) André Reymond (UDC) Andrée-Danielle Chevrier, Sciez, Carlo Sommaruga (PS) France (UDC) Jacques Schalk, Thonon-les-Bains, France (UDC) Philippe Chollet, Abuja, Nigeria (UDC) Martine Brunschwig Graf (Lib) John Dupraz (PRD) Eggly (Lib) Ueli Leuenberger (Verts) Liliane Maury Pasquier (PS) André Reymond (UDC) Maria Roth-Bernasconi (PS) Carlo Sommaruga (PS) Josef Zisyadis (POP) GL Fritz Schiesser (PRD) GR Sep Cathomas (PDC) Brigitta M. Gadient (UDC) JU Gentil (PS) LU Felix Müri (UDC) Georges Theiler (PRD) NE Didier Berberat (PS) Gisèle Ory (PS) OW Bernhard Hess (PRD) SG Hildegard Fässler (PS) Hollenstein (Verts) Walter Müller (PRD) Lista UDC Svizzeri estero Rolf Schudel, Johannesburg (UDC) Peter Briner (PRD) Edgar Studer, Berks/GB (UDC) Hans-Rudolf Gyr, USA Sina Kaben, München (PRD) SH Peter Briner (PRD) SO Boris Banga (PS) SZ Peter Föhn (UDC) Reto Wehrli (PDC) TI Filippo Lombardi (PDC) Filippo Lombardi (PDC) Filippo Lombardi (PDC) Dick Marty (PRD) Fabio Pedrina (PS) Chiara Simoneschi-Cortesi (PDC) VD Yves Guisan (PRD) Yves Guisan (PRD) Josef Zisyadis (POP) (nero = diritto di voto a livello cantonale / corsivo = Consiglio degli Stati / tondo = Consiglio Nazionale / cancellato = candidatura ritirata o non rinnovata) Serge Beck (Lib) Beguelin (PS) Christen (PRD) Dormond Beguelin (PS) Fattebert (UDC) Charles Favre (PRD) Yves Guisan (PRD) Isabelle Moret (PRD) Roger Nordmann (PS) Claude Ruey (Lib) Josef Zisyadis (POP) * di candidati (compresi eventuali raddoppi) pari a quello cui ha diritto il cantone; ricordarsi che si può votare solo per candidati delle liste del cantone nel quale si vota, pena l’annullamento della scheda. Per gli Stati: regole proprie Gli Svizzeri all’estero non hanno i medesimi diritti politici in tutta la Confederazione. Tutti possono partecipare alle elezioni per il Consiglio nazionale ed anche presentarsi come candidati, a condizione di essere iscritti in un catalogo elettorale svizzero. Diversa la situazione per le elezioni al Consiglio degli Stati, che sono regolate da leggi cantonali. In 15 cantoni gli Svizzeri all’estero non possono riempire la scheda per l’elezione dei senatori. I cantoni che garantiscono agli Svizzeri all’estero il diritto di partecipare alle elezioni (e di essere eletti) nelle due Camere, come pure di prendere parte alle votazioni a livello federale e cantonale, sono 10, ha indicato Hans-Urs Wili, responsabile della sezione Diritti politici della Cancelleria federale. Si tratta di Basilea campagna, Berna, Friburgo, Ginevra, Grigioni, Giura, Neuchâtel,, Svitto, Soletta e Ticino. A questi si aggiunge il canton Zurigo, che esclude gli Svizzeri che risiedono all’estero unicamente dalle votazioni su oggetti cantonali. A Basilea campagna e Neuchâtel gli Svizzeri espatriati hanno invece anche la possibilità di partecipare alle votazioni comunali. In tutti gli altri 15 cantoni gli Svizzeri all’estero hanno accesso solo agli scrutini federali e possono quindi partecipare solo all’elezione del Consiglio nazionale e alle votazioni su oggetti federali. Con legami con la 5ª Svizzera Candidati al Consiglio degli Stati AG Maximilian Reimann (UDC) GL Fritz Schiesser (PRD) NE Gisèle Ory (PS) OW Bernhard Hess (PRD) TI Filippo Lombardi (PDC) Dick Marty (PRD) Piattaforma Swissinfo per le elezioni federali Swissinfo mette in linea un’importante documentazione speciale sulle elezioni, arricchita a partire dal mese di luglio con il sito di aiuto Smartvote e la piattaforma elettorale della SSR. Swissinfo invita gli Svizzeri all’estero a discutere in linea sui temi elettorali e sui candidati. Un blog elettorale in tre lingue è stato creato in collaborazione con l’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE). I lettori possono reagire ad articoli redatti dalla redazione su vari temi. Una sola regola prevale: i commenti devono essere decenti, obiettivi e non infrangere le regole del diritto della personalità. In un secondo tempo i candidati alle elezioni federali avranno la possibilità di rispondere agli Svizzeri all’estero. Questo gioco di domande-risposte si trova pure sul blog elettorale. Links Dossier elezioni (www.swissinfo.org/ita/elezioni/index. html?siteSect=1535) Blog elezioni (http://elezioni.swissinfo.org/) Homepage Politica (www.swissinfo.org/fre/politica/index.html.html?siteSect=1500) Organizzazione degli Svizzeri all’estero (www.aso.ch/) SPECIALE ELEZIONI FEDERALI 2007 I temi principali trattati Candidature con legami con la Quinta Svizzera Cantoni Svizzeri all’estero Membri di organi OSE Impegno per Svizzeri all’estero VS Intergruppo parlamentare ZG Gerhard Pfister (PDC) Lista UDC Svizzeri estero Peter Simon Kaul, Radebeul/D (UDC) Jasmin Hutter (PRD) Hans-Jürg Fehr (PS) Inge Schütz, Stockholm (UDC) Hans Kaufmann (UDC) Jasmin Hutter (PRD) Mario Valli, Edenvale/ZA (UDC) Hans Kaufmann (UDC) Hans Peter Bieri, Kairo (UDC) Walter Müller, Capetown (UDC) Ueli Maurer jn, Borgen/N (UDC) Karl Bachmann, Tranva/CR (UDC) Yvonne Ochsner, Whitehorse/CND (UDC) Hubert Brumann, East London/ZA (UDC) Markus Stöckli, Quito (UDC) Dr. Nicolas Szita, London (UDC) Heinz Moll, Prag (UDC) Norbert Ehrbar, Ho Chi Minh-City (UDC) Urs C. Grassi, Ho Chi Minh City (UDC) Martina Solmes, Battle Creek, USA (UDC) Thomas Frank Daetwyler, Colombo, Sri Lanka (UDC) Jürg Neuhaus, Jeddah, Saudi Arabi (UDC) Thomas Aeschi, Belmont USA (UDC) Rinaldo Bucher, Weston, USA (UDC) Bruno Kaspar, Vilnius, Lituanie (UDC) Heinz Keller, Huonville, Australie (UDC) Hans-Rudolf Abächerli, Bolans, Antigua (UDC) Claude Abächerli, Boxborouhg, USA (UDC) Herbert J. Abächerli, Caracas, Venezuela (UDC) Charlotte Abächerli Larenas, Sangolqui, Ecuador (UDC) Werner Furrer, Triesenberg, Liechtenstein (UDC) Lista PRD internazionale Helen Freiermuth, Gainesville/USA (PRD) Gil Schneider Singapur (PRD) Hansueli Meili, Yogjakarta (PRD) Urs Wäfler, Indien (PRD) Urs Egger, Zürich/Ausland (PRD) *(vedi nota a fianco) ZH Jean-Noel Rey (PS) Ruedi Aeschbacher (PEV) Toni Bortoluzzi (UDC) Hans-Jürg Fehr (PS) Ruth Genner (Verts) Christine Goll (PS) Andi Gross (PS) Haering Binder (PS) Heberlein (PRD) Vreni Hubmann (PS) Jasmin Hutter (PRD) Hans Kaufmann (UDC) Filippo Leutenegger (PRD) Ueli Maurer (UDC) Kathy Riklin (ZH) Ulrich Schlüer (UDC) Zapfl (PDC) Bruno Zuppiger (UDC) Il manifesto elettorale adottato dal Consiglio degli Svizzeri all’estero Accordo tra la Svizzera e la Germania sulla doppia nazionalità Sulla base delle discussioni condotte dalla direzione dell’OSE e in occasione dell’ultimo Congresso degli Svizzeri all’estero a Basilea, Remo Gysin, consigliere nazionale (PS/Basilea-Città) ha chiesto al Parlamento quando il governo svizzero pensa di ratificare il trattato firmato parecchi anni fa con la Repubblica federale tedesca sul servizio militare obbligatorio dei cittadini che beneficiano della doppia nazionalità. Questa interpellanza non ha mancato di far reagire il Consiglio federale, che ha risposto che il trattato sarebbe sottoposto al Parlamento per ratifica quanto prima. Le Camere federali studieranno quindi il documento durante la prossima sessione d’autunno o d’inverno. L’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) rappresenta in Svizzera gli interessi dei nostri concittadini che vivono all’estero. Così, in vista delle elezioni del 2007, l’OSE sottopone ai partiti politici, nonché ai loro membri, un catalogo di richieste e aspirazioni per la prossima legislatura. Il Consiglio degli Svizzeri all’estero ha adottato questo manifesto in occasione della sua seduta nell’aprile del 2006. Mobilità • Mantenimento, sviluppo e applicazione effettiva dell’accordo sulla libera circolazione delle persone con i paesi dell’UE ed estensione della libera circolazione delle persone ai nuovi Stati membri dell’UE. • Garantire agli Svizzeri all’estero un inquadramento appropriato attraverso le rappresentanze svizzere grazie al mantenimento e all’estensione adeguata della rete consolare, nonché alla continuità nell’offerta di un servizio di qualità. • Incoraggiamento e valorizzazione della La comunità svizzera all’estero equivale al terzo cantone svizzero per grandezza, dopo Zurigo e Berna. Il numero di iscritti nei cataloghi elettorali ha raggiunto la cifra di 111'000 compatrioti. Un bel progresso se si pensa che, quindici anni fa, quando è stato introdotto il diritto di voto per corrispondenza, si prevedeva un aumento da 20 a 25'000 potenziali votanti dall’estero. La creazione del gruppo parlamentare “Svizzeri all’estero” due anni fa è l’espressione di una “presa di coscienza” politica. Esso riunisce oltre 80 membri dei Consigli nazionale e degli Stati e rappresenta quindi un terzo del Parlamento. Durante questi ultimi anni questa “presa di coscienza” si è tradotta in una serie di interventi parlamentari: Le scuole svizzere all’estero André Reymond, consigliere nazionale UDC per Ginevra e membro del Consiglio degli Svizzeri all’estero, con non meno di 45 cofirmatari, ha inoltrato un’interpellanza nella quale chiede al Consiglio federale quale sia l’importanza delle scuole svizzere all’estero per l’immagine della Svizzera, nonché il sostegno che la Confederazione potrebbe apportare ai paesi che prevedono di aprire nuove scuole, come la Cina, l’India e la Russia. Nella sua risposta il Consiglio federale spiega che le scuole svizzere all’estero godono di un’eccellente reputazione e di una grande notorietà e costituiscono per la Svizzera una rete educativa internazionale di vasta portata e durevole. Esso indica pure che la Confederazione è pronta a incoraggiare e accompagnare la fondazione di nuove scuole, ma a una condizione: l’iniziativa deve partire dagli Svizzeri dell’estero stessi. Contiene un catalogo di richieste e aspirazioni per la prossima legislatura Politica • Maggiore partecipazione degli Svizzeri all’estero nel dibattito politico, in particolare nella fase di formazione dell’opinione, segnatamente attraverso le sezioni internazionali dei partiti e Internet. • Incoraggiamento di candidature di Svizzeri all’estero in occasione delle elezioni alle Camere federali. • Integrazione più marcata degli strumenti di rappresentanza degli Svizzeri all’estero nel procedimento legislativo. • Introduzione del voto elettronico il più rapidamente possibile: partecipazione degli Svizzeri all’estero a esperimentipilota ulteriori. • Agevolazione dell’esercizio dei diritti politici dall’estero, in particolare creando dei registri centralizzati degli elettori dell’estero a livello cantonale e sopprimendo l’obbligo di rinnovare ogni 4 anni l’iscrizione per l’esercizio dei diritti politici. • Garantire agli Svizzeri all’estero un’informazione appropriata grazie al mantenimento e allo sviluppo di media quali swissinfo/SRI e Gazzetta Svizzera (aumento del volume e della frequenza). Attività gruppo parlamentare Assicurazione malattia per i cittadini all’estero Yves Guisan, consigliere nazionale (PRD/ Vaud) e membro del Consiglio degli Svizzeri all’estero, ha inoltrato con 47 cofirmatari una mozione nella quale esige che sia riveduto il modo di calcolo dei premi dell’assicurazione malattia per gli Svizzeri che risiedono nello spazio europeo, nonché il diritto di scegliere il luogo di cura. mobilità professionale, in particolare mediante programmi di scambio: riconoscimento dei benefici per il nostro paese della mobilità sui piani economico, politico, culturale e sociale. • Agevolazione della mobilità tramite la conclusione di convenzioni internazionali, in particolare di convenzioni di sicurezza sociale (ad esempio in Australia o in Nuova Zelanda), di doppia imposizione e di riconoscimento dei diplomi. • Applicazione effettiva di accordi che regolano lo statuto dei frontalieri (ad esempio la risoluzione dei problemi concernenti l’assicurazione disoccupazione tra la Svizzera e l’Italia). Formazione • Mantenimento e sviluppo della rete attuale delle scuole svizzere all’estero, alfine di permettere ai giovani Svizzeri all’estero di beneficiare di un’educazione secondo gli standard svizzeri che permettono loro di proseguire facilmente la loro formazione in Svizzera. • Incentivazione della collaborazione con le istituzioni, oltre alle scuole svizzere all’estero, che si dedicano all’istruzione dei giovani Svizzeri all’estero e sostegno di queste ultime. • Garantire la concessione di borse ai giovani Svizzeri all’estero che vengono a seguire una formazione in Svizzera. • Sviluppo del riconoscimento di diplomi stranieri in Svizzera e viceversa. Presenza internazionale della Svizzera • Sviluppo della presenza internazionale e gestione dell’immagine della Svizzera all’estero grazie in particolare allo sviluppo delle reti create dalle rappresentanze diplomatiche e consolari. • Collaborazione sistematica con gli Svizzeri all’estero e le loro istituzioni che svolgono un ruolo di antenna e di moltiplicatori nell’ambito della presenza internazionale della Svizzera. • Cooperazione e coordinamento più spinti tra i differenti attori della promozione della Svizzera all’estero. • Presa in considerazione più sistematica delle conseguenze internazionali di decisioni nazionali, nonché degli effetti delle prese di posizione sul percepimento e l’immagine del nostro paese. • Sensibilizzazione del popolo svizzero alla competizione a livello mondiale e sviluppo dello spirito di competitività in Svizzera. • Utilizzazione delle infrastrutture e delle reti create dalle scuole svizzere all’estero in quanto piattaforma della presenza della Svizzera nel mondo; creazione di nuove scuole svizzere in paesi come la Cina, l’India e la Russia. Mantenimento del contatto con la patria • Incoraggiamento e sostegno ai programmi tendenti a permettere un dialogo tra gli Svizzeri all’estero e la patria, nonché con gli Svizzeri residenti nel paese (ad esempio campi di vacanze per giovani Svizzeri all’estero). • Miglioramento dello statuto giuridico delle istituzioni degli Svizzeri all’estero riconosciute dalla Confederazione in applicazione dell’articolo 40 della Costituzione federale, in particolare sostituzione dell’ordinanza sul sostegno finanziario alle istituzioni degli Svizzeri all’estero (scadenza al 31 dicembre 2007) con una legge federale. Lavoratori frontalieri e assicurazione disoccupazione Filippo Lombardi, consigliere agli Stati e membro del CSE, ha inoltrato un’interpellanza sul problema della discriminazion dei lavoratori frontalieri svizzeri in Italia in materia di assicurazione contro la disoccupazione. Nel suo testo invita il governo a intervenire presso il governo italiano o le autorità competenti dell’Unione europea, affinché i lavoratori frontalieri svizzeri senza lavoro possano beneficiare della medesima protezione dei disoccupati italiani, come esige l’Accordo sulla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’UE. Voto elettronico A seguito di una riunione del gruppo parlamentare, Susanne Leutenegger Oberholzer, consigliera nazionale (PS/Basilea Campagna), ha inoltrato una mozione nella quale esige l’instaurazione del voto elettronico nei tempi più brevi possibili e l’organizzazione di nuovi esperimenti-pilota con gli Svizzeri all’estero. Parallelamente l’OSE interviene anche presso i cantoni per accelerare l’introduzione di questo processo di voto. SPECIALE ELEZIONI FEDERALI 2007 Programmi e progetti dei maggiori partiti politici svizzeri per la prossima legislatura I temi principali della politica nell’opinione dei vari partiti Quali sono gli obiettivi del vostro partito per i prossimi quattro anni in Parlamento? Perché le Svizzere e gli Svizzeri all’estero dovrebbero giustamente votare per il vostro partito? Sono le domande che sono state poste ai rappresentanti delle principali formazioni politiche del Parlamento Svizzero, dopo aver dato loro la possibilità di presentare brevemente i maggiori temi politici di cui il partito si occupa. “La mia casa – la nostra Svizzera”, è con questo motto che l’UDC propone la propria campagna elettorale del 2007. L’UDC si impegna per un’economia fiorente che crei posti di lavoro sicuri, per imposte più basse e meno burocrazia nonché per una Svizzera democratica, autonoma e aperta al mondo che non ricalchi unicamente l’Unione europea. La criminalità deve essere combattuta in modo coerente; la sicurezza della popolazione deve essere garantita ovunque. L’UDC lotta in primo luogo contro l’abuso del diritto d’asilo, ma anche contro l’abuso del sistema sociale. Il PS svizzero si impegna per una Svizzera sociale, aperta ed ecologica. La giustizia sociale e le pari opportunità per tutti sono le nostre principali preoccupazioni. Per raggiungere questi obiettivi, è necessaria una miglior conciliazione della professione e della famiglia. Il PS si pronuncia a favore di una politica estera attiva e solidale e appoggia i negoziati d’adesione all’UE. La politica sul clima deve favorire le energie rinnovabili e l’efficacia energetica. Abbiamo già imposto la tassa d’incitamento sui combustibili, aspiriamo ora ad imporre quella sui carburanti. Il PRD vuole far muovere la Svizzera. Per poterlo fare, esso ha elaborato quattro progetti di capitale importanza per il futuro della Svizzera: L’UDC vuole riportare la Svizzera sulla via del successo. La diminuzione delle imposte e le spese dello Stato, il risanamento del sistema sociale, la lotta contro l’abuso del diritto d’asilo e del sistema sociale, nonché condizioni-quadro ottimali per la piazza economica sono al centro delle nostre preoccupazioni. La Svizzera deve ricordarsi dei suoi principi liberali: zelo e responsabilità personale invece di dipendenza dallo Stato. L’UDC si impegna risolutamente per il mantenimento dei diritti di partecipazione democratici della popolazione. Una Svizzera sociale: gestione delle strutture d’accoglienza, offensiva sui posti d’apprendistato, mantenimento del sistema sociale, pensionamento flessibile accessibile a tutti e premi di cassa-malati sopportabili. Una Svizzera aperta: ruolo attivo in seno all’ONU, aumento dei contributi pubblici per la cooperazione allo sviluppo, avvio dei negoziati d’adesione con l’UE. Una Svizzera ecologica: retribuzione dell’elettricità iniettata nelle energie rinnovabili, misure per promuovere l’efficacia energetica, tassa d’incitamento sul CO2, nessuna nuova centrale nucleare. Il sapere modella il nostro avvenire e crea il benessere (ad esempio grazie all’incoraggiamento della libertà della ricerca). Concorrenza fiscale – Imposizione moderata – per un sistema fiscale più semplice. Diminuzione dei prezzi al consumo grazie alla concorrenza. Per una politica energetica rispettosa dell’ambiente e del clima. Conciliare attività professionale e desiderio dei figli – assistenza dei figli a complemento della famiglia. Utilizzare meglio le risorse degli anziani: incitarli a partecipare a lungo alla vita attiva. Meno oneri fiscali per le famiglie, conciliazione tra famiglia e professione: scuole diurne e assistenza extrafamiliare dei figli. Domande agli imprenditori: posti di telelavoro, lavoro a tempo parziale per i quadri, congedo maternità e paternità. La Svizzera ha bisogno di mercati aperti alle esportazioni, di un diritto del lavoro flessibile, di una forza d’innovazione, di un clima fiscale attrattivo sul piano internazionale, di infrastrutture di primo piano e di un livello di formazione molto elevato. Deve adattare il sistema sociale alle modifiche della società e proteggere il clima don l’efficacia energetica e le nuove tecnologie. In particolare misure contro il cambiamento del clima: strumenti efficaci per la promozione dell’efficacia energetica e delle energie rinnovabili, nonché l’introduzione di una tassa d’incitamento globale. In materia di politica sociale, rivendichiamo misure che permettano di vincere la disoccupazione (presso i giovani) e un rafforzamento dell’AVS mediante un’età di pensionamento flessibile a partire dai 62 anni. Infine, il Parlamento deve definire una politica estera che si preoccupi dei diritti dell’Uomo e regole di gioco sociali ed economiche per quanto concerne la globalizzazione. L’UDC si pronuncia a favore delle domande degli Svizzeri all’estero, i quali devono poter essere rappresentati in Consiglio nazionale. Grazie a diverse liste proprie, l’UDC Internazionale propone una piattaforma e qualsiasi sostegno necessario durante la campagna elettorale della Quinta Svizzera. Il mantenimento dei valori svizzeri e l’impegno per una Svizzera libera e indipendente sono al centro della nostra azione. Apertura al mondo, responsabilità personale e concorrenza – ecco ciò che sprona l’UDC. Coloro che rispondono della Svizzera e vogliono far progredire il nostro paese hanno una sola scelta per riuscirvi il 21 ottobre: UDC! Il PS è il partito che si pronuncia a favore di una politica estera attiva e solidale. Il PS ha così apportato un contributo determinante agli accordi di politica d’apertura dell’ultima legislatura (Schengen/Dublino, libera circolazione delle persone, collaborazione locale). La nostra ministra degli affari esteri, Micheline Calmy-Rey, difende risolutamente queste esigenze in Consiglio federale. Attraverso interventi parlamentari, il PS esige una miglior rappresentanza delle Svizzere e degli Svizzeri all’estero, ad esempio grazie a una rappresentanza garantita nel Parlamento federale. Il PRD si impegna attivamente a favore degli interessi delle Svizzere e degli Svizzeri all’estero. Grazie al PRD essi approfittano ad esempio della libera circolazione delle persone nello spazio dell’UE. Inoltre, sosteniamo l’introduzione rapida del voto elettronico. Il PRD Svizzero Internazionale, la sezione degli Svizzeri all’estero del PRD, attribuisce ogni anno il premio dello Svizzero all’estero ad una personalità che si è impegnata in modo eccezionale per le esigenze delle Svizzere e degli Svizzeri all’estero. Con il suo presidente di partito, Christophe Darbellay, e la sua consigliera federale, Doris Leuthard, il PDC incarna il rinnovamento socio-liberale in Svizzera. Chi desidera una Svizzera favorevole alle famiglie, una Svizzera del pieno impiego, una Svizzera socialmente sicura e una Svizzera ecologicamente durevole vota per il PDC. Il PDC prende sul serio le richieste della Quinta Svizzera ed esige in contropartita una partecipazione attiva. I candidati alle elezioni del Consiglio nazionale provenienti dalla Quinta Svizzera sono i benvenuti da noi: www.pdc.ch. Il verde è il colore del XXI. Secolo. I Verdi si impegnano a favore della protezione del nostro pianeta e dei diritti dell’Uomo. Chi desidera garantire un futuro ai ghiacciai e ai magnifici paesaggi della Svizzera vota verde. Qui vorrebbe che la Svizzera disponga, anche domani, di una rete di trasporti pubblici di qualità, nonché di buoni sistemi della salute e della formazione aderisce pure ai Verdi. In breve, chi vuole contribuire ad una Svizzera ecologica, sociale e aperta al mondo sceglie i Verdi. La Svizzera dell’intelligenza – Investire nel talento, l’innovazione e le idee La Svizzera della crescita – Economica, umana, creativa La Svizzera dell’equilibrio – Migliori opportunità per tutti La Svizzera dell’apertura – Per una strategia dell’integrazione Per una Svizzera favorevole alle famiglie Per una Svizzera del pieno impiego Per una Svizzera socialmente sicura Per una Svizzera ecologicamente durevole 1) Politica climatica: intendiamo abbandonare il petrolio e il nucleare ed, entro il 2050, passare completamente alle energie rinnovabili. 2) Politica economica: sproniamo la trasformazione ecologica dell’economia e maggiori investimenti nelle tecnologie rispettose dell’ambiente. 3) Pari opportunità: uomini e donne devono avere stessi diritti, scuola e formazione. 4) Politica della pace: ci impegniamo a favore del divieto di esportazione del materiale bellico e per una maggiore cooperazione allo sviluppo. Per una rappresentanza diretta alle Camere Federali Il PEV vuole mantenere una Svizzera dove si vive bene grazie a famiglie rinforzate. Il PEV vuole ridurre l’onere finanziario delle famiglie e, se necessario, sostenerle. Per riuscirvi, esso auspica una rendita per figlio che sostituisca tutte le altre allocazioni e deduzioni e che sia finanziata attraverso le imposte. Nel contempo, esso vuole sopprimere la discriminazione delle coppie sposate introducendo uno splitting fiscale e rendite AVS individuali. Un’economia responsabilizzata. Vogliamo una gestione corretta del denaro: riduzione del debito, perequazione tra i redditi elevati e deboli, sistema fiscale semplice senza lacune e giusta economia di mercato. Un ambiente rispettato. Il PEV desidera ridurre rapidamente la dipendenza dalle energie non rinnovabili. Per questo, esso vuole una riforma fiscale ecologica e una tassa d’incitamento sul CO2 anche per i carburanti. Gli spazi di vita intatti costituiscono un investimento nelle generazioni future. Sono necessarie misure contro l’eccessivo sfruttamento e l’urbanizzazione del paesaggio. I Liberali vertono sulla materia grigia, la capacità d’innovazione e la creatività. Essi si impegnano dunque in particolare per la qualità della formazione e l’eccellenza della ricerca. Essi preconizzano la concorrenza fiscale, che assicura la buona gestione dei fondi pubblici e protegge contro le imposte confiscatorie. I Liberali chiedono inoltre che a breve l’imposta federale diretta sia soppressa. Il PEV è un partito di valoriche vuole una politica effettivamente basata sul Vangelo e orientata sull’umanità. Il PEV è indipendente da blocchi politici e da gruppi d’interesse. Ciò gli permette di mantenere costantemente un occhio sul benessere di tutti, anche di coloro che non sono sostenuti da nessun gruppo di pressione o le Svizzere e gli Svizzeri all’estero che sono spesso trascurati. Così, esso si impegna ad esempio in modo risoluto contro la persecuzione dei Cristiani e la povertà nel mondo o si batte affinché i valori cristiani di base della Costituzione federale svizzera costituiscano anche in futuro i punti forti della politica svizzera. Gli Svizzeri all’estero costituiscono per il nostro partito una forza elettorale importante, poiché ci rendiamo conto che numerosi di loro sono sensibili ai valori liberali della libertà e della responsabilità. Siamo inoltre coscienti di offrire agli Svizzeri all’estero le migliori possibilità di esercitare la loro responsabilità civica. Spetta ai parlamentari tener conto degli interessi degli Svizzeri all’estero. I liberali sono inoltre favorevoli all’introduzione del voto su internet per gli Svizzeri all’estero. Secondo i Liberali, il sistema della salute svizzero rimane uno dei migliori al mondo. Per lottare contro l’aumento dei costi, i Liberali sono favorevoli alla reintroduzione della concorrenza, affinché gli assicurati e i pazienti possano avere la libera scelta: ospedale, medico, cassa-malati, ecc. In materia di politica d’asilo e di stranieri, il partito liberale ha sempre ritenuto che la problematica dell’asilo debba essere coordinata con i partner dell’Unione europea. Nel contempo, la Svizzera deve vegliare ad evitare che si abusi della sua ospitalità. Mobilitazione politica a favore della Quinta Svizzera Tre interventi politici a favore degli Svizzeri all’estero provenienti dal gruppo parlamentare socialista sono attualmente allo studio in Parlamento. Mario Fehr, consigliere nazionale socialista, ha inoltrato presso il Consiglio federale una mozione che chiede che siano prese disposizioni costituzionali e legali, affinché le Svizzere e gli Svizzeri all’estero siano direttamente rappresentati alle Camere federali. Per motivare la sua domanda, egli invoca le cifre seguenti: alla fine del 2006, 111'249 compatrioti che vivono all’estero si erano iscritti per esercitare i loro diritti civici in Svizzera. Questi ultimi costituiscono un importante peso politico e dovrebbero maggiormente essere tenuti in considerazione nel dibattito politico svizzero. In altri paesi i cittadini e le cittadine che vivono all’estero dispongono della loro rappresentanza in Parlamento. Così, i Portoghesi all’estero hanno la possibilità di votare per corrispondenza per quattro deputati. In Italia, sei rappresentanti eletti dai cittadini all’estero siedono nel Senato e dodici nella Camera dei deputati. Secondo Mario Fehr, due seggi in Consiglio degli Stati e una delegazione di 6 rappresentanti supplementari in Consiglio nazionale permetterebbero ad esempio di meglio tener conto delle opinioni e degli interessi degli espatriati svizzeri nel processo politico, e di rappresentarli in maniera più diretta. Mario Fehr chiede inoltre al Consiglio federale d’intervenire affinché le Svizzere e gli Svizzeri all’estero possano partecipare alle elezioni del Consiglio degli Stati in tutti i cantoni. Queste ultime si svolgono infatti a livello cantonale e fino ad oggi le Svizzere e gli Svizzeri all’estero ne sono esclusi nella maggior parte dei cantoni. Il ginevrino Carlo Sommaruga propone che si modifichi la Costituzione e tutti gli altri testi legislativi, in modo tale che le Svizzere e gli Svizzeri all’estero possano essere rappresentati, secondo le modalità più idonee alle nostre istituzioni, dapprima in Consiglio degli Stati, poi in Consiglio nazionale. Diverse possibilità sono previste: o delle elezioni di tipo cantonale (27° can- tone), oppure elezioni dei rappresentanti svizzeri all’estero mediante un collegio elettorale. Remo Gysin, consigliere federale uscente e membro del Comitato dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero, si augura che il Consiglio federale si mobiliti affinché il comportamento elettorale delle Svizzere e degli Svizzeri all’estero sia preso in debito conto e appaia nelle statistiche. Attualmente, soltanto cinque cantoni – Appenzello Interno, Basilea Città, Ginevra, Lucerna e Vaud – tengono conto dei voti delle Svizzere e degli Svizzeri all’estero. La posizione dell’OSE Le Svizzere e gli Svizzeri all’estero beneficiano di importanti possibilità di partecipazione politica, rispetto a quanto si può osservare in altri paesi del mondo. Tuttavia, il peso della diaspora svizzera sulla vita politica interna svizzera è sempre percepito come insufficiente. Per questo un rafforzamento del dispositivo tendente a difendere la presenza e le richieste specifiche della Quinta Svizzera s’impone. Finora l’OSE è intervenuta affinché le Svizzere e gli Svizzeri all’estero beneficino di uno statuto il più equivalente possibile a quello dei loro compatrioti non espatriati. In tutti i settori pertinenti si è mobilitata per l’uguaglianza dei diritti e del trattamento, oppure contro la discriminazione, l’esclusione e la marginalizzazione degli Svizzeri all’estero. A questo proposito bisogna considerare con prudenza le proposte tendenti a relativizzare la partecipazione politica individuale a vantaggio di una istituzionalizzazione dello statuto collettivo speciale. Non bisogna neppure perdere di vista la questione della conformità del sistema rispetto al regolamento costituzionale svizzero. Infine, la saggezza politica dice che conviene valutare con precauzione la disposizione reale della popolazione locale nel concedere il diritto di partecipazione e di codeterminazione agli espatriati. N. 8/9 agosto/settembre 2007 Per il periodo settembre-dicembre 2007 Programma generale manifestazioni della Società Svizzera di Milano Elaborato dal nostro Comitato Manifestazioni in collaborazione con i Presidenti di Sezione. Tutte le manifestazioni indicate nel proData GI 13.09.07 GI 20.09.07 GI 27.09.07 MA 02.10.07 GI 04.10.07 GI 11.10.07 SA 13.10.07 GI 18.10.07 GI 25.10.07 GI 08.11.07 GI 15.11.07 GI 22.11.07 MA 27.11.07 GI 29.11.07 GI 13.12.07 SA 15.12.07 GI 20.12.07 Data SEZIONE BIRILLI Lunedì 17 settembre Mercoledì 3 ottobre Dall’8 ottobre al 22 nov. Lunedì 26 novembre orario 18:30 20:00 18:00 18:30 18:30 18:30 9:00 18:30 18:30 17:30 18:30 20:00 18:30 21:00 18:30 15:00 20:00 gramma ed eventuali ulteriori manifestazioni o variazioni che all’atto della stampa del programma stesso non avevano ancora potuto essere definite, verranno comunque ricordate man mano, mediante apposita circolare. Il Presidente Gottfried Goetz manifestazione Conferenza - proiezione di C. Periti: L'artista e la modella incontri e scontri Serata di Fine Estate - Cena sociale Tavola rotonda: Longevità e salute oggi: quali prospettive? Incontro di cucina a cura di E. Rizzi: Sapori e profumi di Liguria Presentazione dei libri: Neutrale contro tutti - J. J. Langendorf La Svizzera alla berlina? - Gruppo di Lavoro Storia Vissuta Proiezione documentario TSI di Bruno Bergomi Castagnata a Caspano Serata Loisirs Turismo Culturale Presentazione del libro Progetto Castelgrande - Il divenire di un restauro Conferimento Premio "Myrta Gabardi" per la musica e giornalismo Serata Loisirs Turismo Culturale Schützenabend - Serata dei Tiratori Incontro di cucina a cura di E. Rizzi: Il Menu di Natale 2007 Concerto di Sandro Schneebeli Serata Loisirs Turismo Culturale Natale dei Bambini Festa degli Auguri - Cena di Natale Società Svizzera di Milano Mercatino d’Ottobre per la Beneficenza La Sezione Signore della Società Svizzera di Milano riapre quest’anno le porte del suo mercatino di beneficenza. Destinatari della raccolta fondi a sostegno delle loro finalità saranno la Società Svizzera di Beneficenza ed Abbà. Della Società Svizzera di Beneficenza tutti noi ne conosciamo gli scopi mentre Abbà è ai più sconosciuta. Cos’è esattamente? Una Onlus nata nel 1993 con un preciso progetto educativo: l’emancipazione da gravissime situazioni di miseria e d’ignoranza, lo sviluppo di una coscienza civile, improntata ai valori cristiani della unicità della persona umana, della solidarietà verso i più deboli e della responsabilità individuale nella costruzione del benessere sociale. Giovanni Paolo 2° disse “Troppi uomini e bambini non riescono a realizzare il potenziale che Dio ha destinato loro. La povertà e la disuguaglianza sono diffuse in tutto il mondo nonostante gli enormi progressi scientifici e tecnologici… la persona umana è la risorsa più preziosa di qualsiasi nazione e di qualsiasi economia… insieme possiamo fare molto”. E per fare anche noi almeno un poco Vi attendiamo nel mese d’Ottobre nei gg. 24 – 25 – 26 – 27 dalle ore 10.00 alle ore 19.00, con orario continuato, presso le sale della Società Svizzera di Milano in Via Palestro, 2 (3° piano). Troverete un’offerta di alimentari ed articoli vari che Vi saranno utili anche per le festività Natalizie. A presto amici e non dimenticateci! Emma Fossati Giovedì 20 settembre Serata di Fine Estate Manifestazioni delle Sezioni Inizio dell’attività dei vari gruppi Assemblea generale e gara rodaggio Gare individuali per la gara S. Ambrogio Gara Fortuna, cena e premiazioni gare S. Ambrogio e Fortuna SEZIONE BRIDGE Tornei Open Bridge Guidato Tornei Sociali Tutti i mercoledì dalle 15,30 alle 18,30 nelle salette A+B+C+D (dal 12.09.07) Tutti i lunedì dalle 15,00 alle 18,30 nelle salette C+D (dal 24.09.07) Venerdì 21 settembre, 19 ottobre, 16 novembre, 14 dicembre dalle 15,30 alle 18,30 nelle salette C + D SEZIONE SIGNORE 24-25-26-27 ottobre Mercatino di beneficenza nelle salette A + B «Primo piano» A cura di Annamaria Lorefice L’autunno bussa alle porte e noi vogliamo salutare l’inizio di questa nuova stagione invitandoVi alla nostra Serata di Fine Estate, giovedì 20 settembre 2007, con inizio alle ore 20.00, tempo e temperatura permettendo, sulla terrazza del Ristorante al quarto piano di Via Palestro 2 (altrimenti in Sala Meili, al terzo piano). Sarà un’occasione per trascorrere una lieta serata fra amici e per raccontarci le esperienze vissute durante le vacanze. La serata sarà allietata dalle musiche del complesso dei Coriandoli. Il prezzo per i Soci è 25 Euro, per i Soci fino a 33 anni è 20 Euro, per i giovani Soci fino a 25 anni 15 Euro, e per i non Soci 40 Euro. Vogliate cortesemente confermare la Vostra partecipazione entro martedì 18 settembre 2007 presso la nostra Segreteria dal lunedì al sabato, dalle 14.00 alle 19.00. Tel. 02 76 00 00 93; fax 02 76 39 75 52; e-mail: societa. [email protected]. Ci auguriamo che vorrete partecipare numerosi a questo tradizionale appuntamento e Vi inviamo i nostri migliori saluti. Il Comitato manifestazioni e-mail: [email protected] La Svizzera e il cinema: un connubio vincente. Locarno festeggia i 60anni della Rassegna, un successo tale che rischia di "esplodere" per il troppo pubblico Le star amano questo Festival perché è unico al mondo Locarno (Piazza Grande, postazione RSI, 11/08) – Ha festeggiato i suoi sessant’anni con una riprova: il Festival internazionale del film di Locarno si è concluso nell’eco gioiosa di interminabili applausi, confermandosi la manifestazione di spicco nel panorama degli eventi di promozione del cinema nel mondo. Il fascino del paesaggio e la suggestione delle mega-proizioni nella ormai mitica Piazza Grande, suscitano lo stupore di migliaia di spettatori. Il particolare prestigio acquisito porta ogni anno un numero impressionante di persone. Circa mille giornalisti accreditati provenienti da tutto il mondo hanno scritto e parlato dei (quanti film?) proiettati. Un veterano del Festival, Gino Buscaglia, si è intrattenuto con la Gazzetta Svizzera nella pausa tra i suoi commenti in diretta per la RSI. Giornate intense dall’1 all’11 agosto… «Si corre sempre. Vado a guardare i film e poi torno subito alla postazione RSI per il commento in diretta con i vari ospiti. Nel frattempo coordino un gruppo di giornalisti per le trasmissioni speciali dal Festival sulle tre reti della radio svizzera. Cominciamo la giornata alle otto e trenta del mattino e finiamo alle due di notte circa, e via così per undici giorni senza pause». Qual è stato il livello del Festival di quest’anno? «Abbastanza buono. Cose bruttissime ne ho viste relativamente poche. Ho goduto di qualche bellissima proiezione, e per il resto pellicole medie ma sempre dignitose. La programmazione della Piazza è stata molto ben costruita» Cioè? «Risponde al criterio del grande pubblico e quindi offre film dove magari lo spettacolo conta, ma allo stesso tempo provvisti di qualità cinematografiche. E questo è apprezzato da tutti». Il risultato è che il pubblico c’è. «E ce n’è tanto. Ogni anno aumenta e comincia ad essere un gran problema». Perché? «Crisi di crescenza, a un certo punto si arriverà anche all’esplosione, ma per adesso lo di quelli che “fanno élite”, e di solito sono proprio quelli poco interessati al cinema. Per chi ama davvero il cinema, prima di tutto c’è "il film"». Da un vero esperto e patito di cinema ci si deve aspettare una critica di questo tipo. Ancora auguri al Festival di Locarno, un magnifico evento culturale che fa onore al Ticino e alla Svizzera. Annamaria Lorefice [email protected] Solo a Locarno esiste il premio del pubblico, la maggiore giuria del mondo composta dagli spettatori che attribuisce un premio cinematografico. Istituito 26 anni fa dall’UBS, il “Prix du Pubblic UBS 2007” del valore di 20’000 franchi è stato vinto da Frank Oz con "Death at a Funeral". Gino Buscaglia critico cinematografico e capo redattore della Radio svizzera di lingua italiana. Coordina il gruppo di giornalisti per le trasmissioni speciali dal Festival sulle tre reti della radio. Durante il Festival la giornata dell’équipe-radio inizia alle otto e trenta e finisce intorno alle due del mattino del giorno dopo. Il Pardo d'oro è stato vinto da Masahiro Kobayashi con il film "The Rebirth". Il Festival di Locarno e quello di Cannes quest’anno festeggiano la sessantesima edizione, essendo nati entrambi nel 1946, dopo Venezia che esordì nel 1932, mentre il Festival di Berlino è del 1950. gli organizzatori ce la fanno». Locarno cos’ha di più o in meno rispetto altri festival internazionali? «Locarno è unico. Rientra nella categoria dei grandi festival cioè è sullo stesso piano di Cannes, Berlino e Venezia. Però rispetto a questi, è l’unico che ha il pubblico, quello “vero”. Il pubblico a Locarno rappresenta l’80 per cento dei fruitori dei film presentati, il restante 20 per cento sono gli adetti ai lavori. A Cannes il 90 per cento sono addetti ai lavori il resto è pubblico che entra in sala quando ci riesce». Per questo c'è un pubblico così affezionato? «Sì, e questo è un elemento straordinariamente importante. Il pubblico fruisce appieno di tutta l’offerta cinematografica e degli eventi connessi. L’affluenza è enorme e, come dicevamo, si rischia di scoppiare». Gli artisti stimano altrettanto questo appuntamento? «In piazza si sentono i commenti di tanti registi, come Frank Oz che è venuto dagli Stati Uniti a portare il suo film “Death at a funeral” e ha detto: “Meno male che esiste Locarno”. Robert Rodriguez, sempre dagli Usa, che ha presentato “Planet terror”, ha detto: «Mi sono reso conto di cos’è Locarno e sono tornato». E’ l’unico festival che dia loro un contatto diretto con la gente, in modo da captarne immediatamente le reazioni. E’ importante che Locarno non perda questa connotazione». C’è questo rischio? «Se continuano a dare spazio a quelli che di cinema non si interessano e ormai vengono per fare “passerella”...». Spiegati meglio. «Parlo degli invitati degli sposnor: sono troppi e portano via spazio alla gente che ha il diritto di entrare in Piazza Grande» Sei molto severo. «Sono cattivissimo di fronte a queste cose, vedo molte persone che interpretano il ruo- 6OB3FHJPOFEBTDPQSJSF FEBHVTUBSF www.mendrisiottotourism.ch 10 N. 8/9 agosto/settembre 2007 Attività del Circolo Svizzero di Bologna Escursione alla Delizia Estense di Belriguardo e al Castello di Ferrara Domenica 24 giugno, con la partecipazione di una trentina di soci e simpatizzanti, il Circolo Svizzero di Bologna, accogliendo una proposta della dott.ssa M.L. Boriani, ha effettuato una escursione in pulmann nel ferrarese, escursione incentrata sulle visite alla Delizia Estense del Belriguardo, alla zona archeologica di Voghenza e al Castello di Ferrara. L’Assessore alla Cultura del Comune di Voghiera dott. Ottorino Bacilieri ha accolto il gruppo a Belriguardo e ha anche fatto da competente guida prima ai reperti archeolo- gici e alle raccolte rinascimentali esposte nel Museo Civico, successivamente alla “Sala della Vigna” principale testimonianza dell’antico splendore della Reggia estiva degli Estensi. Dopo aver consumato in allegria un lauto pranzo all’agriturismo “Ai Due Laghi del Verginese” la comitiva si è trasferita a Ferrara. Ad attenderci la guida italo-svizzera dott.ssa E.C. Gulino che, con grande professionalità, ci ha accompagnato negli ambienti del Castello, dalle prigioni del sotterraneo ai saloni affrescati, recentemente restaurati, dei piani nobili. Per i Partecipanti è stata una domenica veramente impegnativa, caratterizzata da un’abbuffata di archeologia, architettura, urbanistica, giardini, corsi d’acqua e da un ripasso di importanti vicende storiche. Doveroso esprimere particolari ringraziamenti al presidente Tomaso Andina e al segretario Gino Sermenghi per l’impegno profuso nell’organizzare l’escursione e alle dott.sse Boriani e Gulino per la stesura degli articoli pubblicati a parte. Emanuele Zanghi Il potere degli Estensi a Ferrara Castello Estense, Palazzo Ducale, via Coperta, e giardini delle Duchesse Ferrara, dal 1264 al 1598 centro del potere degli Estensi, dal 1995 città patrimonio dell’Unesco, oggi conta 132.000 abitanti. Il suo centro storico è circondato da un’imponente cinta muraria rinascimentale lunga all’origine oltre quattordici chilometri, di cui nove ancora esistenti. Definita dallo storico svizzero Jakob Bruckhart prima città moderna d’Europa per il rivoluzionario piano regolatore progettato dall’architetto urbanista Biagio Rossetti e dal suo committente il duca-architetto Ercole I, sviluppata nell’aspetto odierno proprio a partire dal 1492, con il baluardo racchiude il Castello Estense, proprietà della Provincia di Ferrara dal 1874, ma sin dal suo sorgere nel lontano 1385 di fatto sede del potere locale. Il maniero fu voluto dal marchese Niccolò II in seguito alla rivolta dei sudditi - esasperati per l’ennesima tassazione alla quale non riuscivano più a far fronte - e concepito come fortezza militare con l’aggiunta alla già esistente torre di avvistamento dei Leoni di altre tre torri e di corpi intermedi di collegamento. Il progetto dell’ingegnere militare Bartolino da Novara si presentava inizialmente come una struttura quadrilatera merlata dotata di rivellini e di ponti levatoi di accesso e di un canale di confine deviato per realizzarne il relativo fossato. A partire dalla metà del XV sec. Borso iniziava a fare uso residenziale di una parte del maniero e nel volgere di poco più di un secolo - quando nel 1598 gli Estensi per mancanza di legittimi eredi non riuscirono a sottrarsi alla devoluzione del territorio allo Stato Pontificio e lasciarono Ferrara a favore di Modena - il Castello si presentava ormai ingentilito per la sostituzione della merlatura con una balaustra in pietra calcare bianca, le pareti ed i soffitti del piano nobile arricchiti di dipinti e grottesche, il cortile completamente affrescato con ritratti dei principi del nobile casato. Dalla nuova loggia al piano terra uno scalone a chiocciola portava ai piani superiori ed ai sottostanti imbarcaderi. Gli interni, impreziositi soprattutto all’epoca dei duchi Alfonso I, Ercole II e Alfonso II di raffinatissimi dipinti, realizzati dai più validi maestri contemporanei, come Tiziano, Battista e Dosso Dossi, Giovanni Bellini, ed in seguito affrescati anche da Sebastiano Filippi ed aiuti, oggi si presentano vuoti. Tale era allora il valore e il pregio dei loro arredi da essere già all’indomani della Devoluzione immediati oggetti di sottrazioni più o meno lecite. Ciò nonostante, grazie allo straordinario progetto di recupero e valorizzazione Il castello per la città, dal 2000 si registrano costanti lavori di restauro dello stesso: adesso tutto il piano nobile è parte del percorso museale arricchito da pannelli esplicativi che – in mancaza delle opere originali – permettono al visitatore di ricostruire il grande patrimonio culturale ed artistico realizzato per la corte estense ed oggi vanto di prestigiose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Un archivio virtuale permette di rintracciare i capolavori commissionati all’Officina ferrarese ed ai grandi artigiani-artisti dell’epoca. Fiore all’occhiello è il recentemente formalizzato progetto di punta della collaborazione culturale tra Italia e Russia, Ermitage Italia, la cui sede italiana via via promuoverà ed allestirà all’interno del Castello grandi mostre, a partire da quella su uno dei massimi rappresentanti dell’Officina, il cinquecentesco Garofalo. Al piano nobile l’importanza delle feste private a corte sono tutt’oggi chiaramente leggibili per le decorazioni e le dimensioni riservate ai vari saloni, come quelli dei Giochi e degli Stemmi, della Pazienza e dell’Aurora. Vi si trovano anche gli ambienti privati di Alfonso I recentemente ricostruiti e caratterizzati dai bassorilievi in marmo, oggi conservati per lo più all’Hermitage. Non mancano una cappella attualmente oggetto di in- Il castello Estense di Ferrara. dagine e di restauro, una loggia che ancora adesso durante l’inverno serve al ricovero degli aranci, ed un giardino pensile riservato alle dame della corte Le logge erano funzionali a rappresentazioni teatrali, di musica e di danza, luogo di meditazione e protagoniste di fastosi banchetti allestiti dagli scalchi di corte, dove non mancarono gli interventi letterari di Matteo Maria Boiardo, Ludovico Ariosto e Torquato Tasso. L’attuale piazza Municipio corrisponde alla corte principale voluta nel 1479 da Eleonora d’Aragona. Uno scalone monumentale realizzato due anni dopo ancora oggi rappresenta l’accesso principale al Palazzo, che posteriormente nasconde i Giardini delle duchesse. Le facciate della Corte vecchia e della Corte nuova frutto di successivi rifacimenti non riflettono più l’originario stile del Palazzo. La facciata prospiciente corso dei Martiri al piano terra è caratterizzata da caffè ed altre attività commerciali. Nell’Ottocento gli svizzeri Bazzi, i “Grisun”, acquistarono una porzione dell’originaria corte e vi aprirono l’omonima e validissima drogheria, della quale ora non restano più che le insegne esterne, essendo i locali stati acquistati dal Comune e già oggetto di importanti saggi e ritrovamenti di passate decorazioni. Un ultimo sguardo ai giardini delle Duchesse aperti per pochi giorni proprio nel periodo della visita, per trovare conferma del potere esercitato sì dal Castello ma vissuto anche nelle numerose logge di cui vi sono evidenti tracce proprio qui. Elisabetta Concetta Gulino I 45 anni di insegnamento della signora Heidi Cresto Un anniversario da record alla Scuola Svizzera di Milano Correva l’anno 1962. Mentre in Inghilterra usciva il primo singolo a 45 giri di quattro ragazzi sconosciuti che si facevano chiamare The Beatles, alla Scuola Svizzera di Milano iniziava ad intraprendere la carriera di insegnante un’altrettanto sconosciuta signorina Weibel. Oggi, quarantacinque anni dopo, tutti sanno chi sono i Beatles così come, alla Scuola Svizzera di Milano, tutti sanno chi è la signorina Weibel, conosciuta ormai da tutti come la signora Cresto. E, mentre i Fab Four, complici mille peripezie, non suonano più insieme, la signora Cresto, nonostante mille peripezie, è sempre al suo posto, dietro ad una cattedra di Via Appiani 21. Un anniversario importante: 45 anni di insegnamento sono un piccolo record di cui andare fieri. Un anniversario speciale: per la scuola, innanzitutto, e per le centinaia di studenti che, anche grazie alle lezioni di italiano e di storia della signora Cresto, hanno passato, nessuno escluso, quell’esame di licenza La signora Heidi Cresto. elementare che altro non è che il primo e fondamentale ostacolo di una lunga corsa verso il diventare grandi. Ma non è solo per questo che non è facile dimenticarsi della signora Cresto: con lei i primi passi nel mondo della poesia, con lei le settimane a Venezia, con lei le torte al bazar, con lei le visite al Museo Egizio di Torino. Solo alcuni “cavalli di battaglia”, sia chiaro, ma sufficienti già in sé a fare della signora Cresto una piccola istituzione all’interno di un microcosmo complicato come quello di una scuola. Vuoi anche per quel suo agire severo ma umano che, come un buon vino, viene apprezzato appieno alla distanza. Chiedetelo ai genitori, chiedetelo ai suoi colleghi, chiedetelo al consiglio scolastico: nessuno di loro non sarà felice di festeggiare con lei un traguardo tanto bello. E allora si entusiasmi con noi, signora Cresto. Noi tutti, in attesa di celebrarla, la ringraziamo per il suo incessante faticare per il bene della nostra scuola. (IR/VZ) Voghiera e Belriguardo Dai Romani agli Estensi a residenza abbandonata Il territorio dell’attuale cittadina di Voghiera in età romana era caratterizzato da grandi corsi d’acqua. La vicina città di Voghenza, fondata nel II secolo dopo Cristo, in epoca romana imperiale, sorse su quello che allora era il corso principale del Po che, molti secoli dopo, con la rotta di Ficarolo (1151), spostò l’alveo principale molto più a nord. Voghenza nasce prima di Ferrara ed è per lungo tempo la città più ricca del nord Italia. Nel suo territorio si trovava abbondante argilla e questo incentivò l’industria fittile: vasi e tegole, mentre la navigabilità del fiume favoriva il commercio. Inoltre agricoltura, itticoltura e allevamento del bestiame rendevano Le affascinanti cariatidi della Sala della Vigna della estremamente ricco questo Delizia di Belriguardo. possedimento e centro amministrativo imperiale. Con l’Editto di Costantino del vero e proprio sistema di edifici. Belriguardo 313 d.C. i territori, da imperiali, furono lasciati fu la più celebre delle delizie estensi e rimase al controllo della Chiesa. sempre la più sontuosa delle residenze della Oggi a Voghenza si trova un’area archeologiCasa d’Este, la “Reggia estiva”, tale da essere ca di epoca romana, soltanto in minima parte soprannominata “la Versailles degli Estensi”, scavata, e un interessante museo nella località per la ricchezza degli edifici, ma soprattutto di Belriguardo. per lo splendido parco. Questa denominazione I vetri, il vasellame e le steli, molte delle quali in fu coniata molti anni più tardi; infatti Belriguardo marmo, sono documenti dell’importanza della precede di circa duecento anni la costruzione città che fu distrutta da alluvioni del fiume, indella reggia di Versailles. torno al VII secolo. Il limo depositato in strato Belriguardo sorse con finalità politiche, non di circa due metri, ha preservato i monumenti come semplice luogo di riposo in campagna funerari che sono stati trovati pressochè ino di caccia, al pari delle altre “delizie”, ma tatti. L’importante sito è stato scoperto per luogo destinato a celebrare la potenza e la caso, durante lavori agricoli di aratura intorno cultura della Casata e ad ospitare personaggi agli anni 1970. importanti con il loro seguito. Furono ospiti a Molti secoli dopo la fine dell’Impero romano Belriguardo, tra gli altri, Torquato Tasso, Ludd’occidente, nel 1435, in una zona vicina alovico il Moro, Papa Clemente VII, l’imperatore l’antico centro fluviale di Voghenza, Niccolò III Federico III. d’Este fece costruire la Delizia di Belriguardo. Ad ovest del castello si apriva un vasto e raffiI duchi d’Este, principi dei Ducati di Ferrara, natissimo parco, caratterizzato da un reticolo Modena e Reggio furono signori raffinati e moldi canali e isolette, parco di cui è stata trovata to sensibili alle arti. A Ferrara la corte estense una planimetria all’Archivio di Stato di Modena. si distinse nell’ambito delle signorie italiane, al Recenti foto aeree hanno rivelato ancora, nel pari dei Medici a Firenze e dei Gonzaga a Manterreno, il disegno del giardino esattamente tova. Forti erano i legami con le corti europee, corrispondente alla planimetria ritrovata, dimospecialmente la Francia; infatti Ercole II d’Este strazione di come non si trattasse di un mito, ebbe in moglie Renata di Francia. ma di una realtà. Gli Este governarono il territorio di Ferrara, Dopo la devoluzione Belriguardo rimase proappartenente alla Chiesa, per effetto di una prietà privata degli Este, ma non più abitata e bolla papale che prevedeva che, qualora non mantenuta, e di conseguenza decadde rapidavi fossero più stati eredi diretti, il territorio samente. Il complesso divenne un’azienda agrirebbe tornato per devoluzione allo Stato della cola, i giardini furono trasformati in campi agriChiesa. Nel 1598 il Papa non riconobbe come coli e i saloni, tutti magnificamente affrescati erede legittimo il figlio di Alfonso I d’Este e della da famosi pittori, quali tra gli altri Girolamo da popolana Laura Dianti, pretese la devoluzione Carpi e Dosso Dossi, divennero magazzini. e gli Estensi lasciarono Ferrara stabilendo la L’unico salone dipinto rimasto e recentemente loro residenza a Modena. restaurato è la “Sala delle Vigne” con un soffitGli Estensi prestarono molta attenzione al territoto raffigurante tralci di vite (di cui rimangono rio, all’urbanistica e ai giardini. soltanto le lunette sui muri) e le pareti deIl territorio ferrarese fu così disseminato di numecorate a cariatidi che inquadrano paesaggi rosissime “Delizie”, case di campagna e casini di immaginari. caccia con funzione di villa, che costituirono un Maria Luisa Boriani Scuola Svizzera di Milano Fine anno scolastico con dodici «maturati» Il 25 giugno, dopo una breve cerimonia nella chiesa protestante di Milano, dodici allievi della Scuola Svizzera hanno ricevuto la ben meritata pagella di maturità. Dopo quattro anni di intenso studio, la classe è ben preparata per una nuova sfida. C’è chi rimane a Milano e inizia gli studi alle diverse università della città, c’è chi torna in Svizzera per intraprendere una formazione professionale o cominciare uno studio universitario e c’è chi va in un altro Paese dell’Europa per continuare gli studi. Il 28 giugno l’anno scolastico è finito anche per gli altri allievi con una grande festa. Ogni classe ha preparato un saggio orientandosi sul tema “Europa”. Grandi e piccoli si sono impegnati al massimo ed hanno ricevuto grandi applausi da parte dei genitori. Dopo un piacevole rinfresco, la pagella in tasca, allievi e insegnanti si sono salutati contenti. Si rivedranno il prossimo 3 settembre, quando le porte si apriranno per l’anno scolastico 2007/08. 11 N. 8/9 agosto/settembre 2007 Una giornata nelle Madonie Nei dintorni di Padova Come di consueto il nostro Circolo si è riunito per festeggiare insieme il 716° compleanno della Confederazione Elvetica con qualche giorno di anticipo sulla data storica. Anche quest’anno siamo stati ospiti a casa dei nostri soci Anne-Marie e Bruno Manna-Gutknecht, che questa volta ci hanno preparato un delizioso pranzo. Tutto il Circolo e i soci presenti li ringrazia per la calorosa accoglienza. Ovviamente si è parlato molto del 69° Congresso del Collegamento Svizzero che si era tenuto nel mese di maggio a Trapani. Come per i partecipanti venuti da fuori anche ai nostri soci rimarrà impresso con tanti bei ricordi. Ma si guarda già alle prossime iniziative dell’autunno e inverno prossimi. Ai soci arriveranno come sempre gli inviti dettagliati. Possiamo già anticipare un cenno alla gita di 3 giorni, che dal 16 al 18 novembre Una torrida domenica in piena estate ha fatto da sfondo alla celebrazione della nostra festa Nazionale da parte degli Svizzeri nel Veneto. Molti hanno dato forfait: su 120 inviti spediti, una persona su 10 o poco più ha seguito l’appello della patria! La presidente del Circolo Marina Rossetto, sempre instancabile, ha commentato sorridendo: “sono arrivati i migliori dei migliori”- lusingandoci non poco. All’ombra di una pergola un po’ fuori Padova, ci siamo ritrovati intorno a un tavolo imbandito di bianco e rosso. C’erano gli “Abzeichen” gentilmente inviatici dal console onorario Dott. F. Macula; ma quello che purtroppo e per la prima volta mancava, era il discorso della Presidente della Confederazione che non era disponibile nella solita, comoda cassetta per l’ascolto, ma che doveva essere scaricato su DVD con procedure che noi semplicemente ignoravamo. Siamo Festa Nazionale al Circolo di Palermo e Sicilia occidentale L’allegro gruppo presente alla Festa Nazionale. ci porterà sulle Nebrodi, nell’entroterra taorminese e a Reggio Calabria. Per poter organizzare al meglio l’escursione, è importante avere presto un quadro delle iscrizioni. Quindi per chi è interessato a partecipare, si può rivolgere sin da adesso alla presidente del Circolo Ruth von Gunten (Tel. 338 2280 994 o via e-mail: [email protected] ). rvgg All’Hotel Park Palace, ospite il Console Marinella Menghetti Coutinho Festa Nazionale a Torino con film sul Loetschberg Come di consueto, il Circolo Svizzero di Firenze ha festeggiato la ricorrenza del primo agosto nella bellissima cornice dell'Hotel Park Palace a Firenze. Dopo l'inno nazionale gli intervenuti hanno ascoltato il messaggio inviato agli Svizzeri all'estero dal presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey. Ospite gradita della serata è stata la signora Marinella Menghetti Coutinho, console di Svizzera a Roma. Nell'occasione della festa nazionale sono stati posti in vendita anche Festa Nazionale celebrata quest’anno, 1l 17 luglio sul versante orientale della città, L'impossibilità di anti-cipare per quella data la disponibilità del saluto augurale del Presidente della Confederazione, ha suggerito così di utilizzare un filmato sulla recentissima cerimonia di inaugurazione della galleria di base del Loetschberg (tema particolarmente caro a noi svizzeri del Piemonte in questi tempi di TAVno/si/chissà). Nessun problema per l'Inno Nazionale, scelto fra le 5 versioni proposte dal CD di Radio Svizzera Internazionale. La siccità che affligge la campagna circostante ha poi anche suggerito di contenere al minimo i fuochi artificiali, che peraltro hanno trovato un valido sostituto negli scoppi delle mine contenuti nel filmato (vedi sopra). La proiezione ha incontrato un notevole gradimento con richieste, avanzate da qualcuno, di potere rivedere in tutta tranquillità a casa propria i DVD. Di qui la tentazione a fare rivivere in versione moderna quella che, un tempo, era una delle attivitaà più gradite del Circolo, quella della circolazione fra i soci di libri e giornali svizzeri: speriamo di potere maggiormente definire l'ambizioso progetto in una prossima circolare. (fra.sche) Primo Agosto a Firenze Circolo Svizzero Umbria Nuovo Presidente Il 17 marzo 2007, durante l’assemblea annuale, è stato eletto il nuovo comitato del Circolo Svizzero Umbria. Dopo dieci anni di lavoro instancabile Greta Latini Nussbaumer si è dimessa dalla carica del Presidente, con grande rammarico da parte del Circolo ma con la piena comprensione di tutti noi… Rimarrà ancora come supervisor con noi e continuerà nel suo ruolo quale membro del Collegamento Svizzero in Italia. È stata eletta come nuova Presidente Jutta Broccatelli Koch, da anni già membro del comitato e quindi con esperienza in materia. La serata si è conclusa in un simpaticissimo incontro conviviale a casa dei coniugi Broccatelli-Koch. Beatrice Pfrunder a Firenze i caratteristici distintivi della ricorrenza, il cui ricavato sarà devoluto, insieme alla sopratassa sui nuovi francobolli speciali Pro Patria, al recupero e alla conservazione di monumenti e paesaggi culturali nati lungo le vie di comunicazione storiche della Svizzera. Con una campagna nazionale, Pro Patria ha voluto contribuire a diffondere su ampia scala le conoscenze acquisite con l’inventario federale sulle vie di comunicazione della Svizzera. Dodici vie di comunicazione di rilievo nazionale – tra cui le famose strade del Gottardo e Via Cook – costituiscono la parte fondamentale del progetto chiamato “Itinerari culturali della Svizzera”. La serata si è conclusa – com'è ormai piacevole tradizione – con una breve esibizione di fuochi d'artificio. Mostra di pittura Il comitato del Circolo Svizzero di Firenze ha deciso di ospitare il giorno 24 agosto nei propri locali sociali una mostra personale del pittore russo Vladimir Chervyakov. L'artista, che si trova di passaggio a Firenze, è conosciuto per i propri acquerelli paesaggistici, in particolare raffiguranti Firenze e la Toscana. Dato che la mostra è stata programmata qualche giorno dopo la chiusura di questo numero della Gazzetta Svizzera, se ne darà maggiore informazione nel resoconto di ottobre. David Tarallo Copertura assicurativa mondiale per gli svizzeri all’estero. Con l’International Health Plan della CSS Assicurazione usufruite in tutto il mondo di una copertura completa nell’ambito privato e professionale in caso di malattia, infortunio e maternità. 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MLBC Pagina 2 Il Victoria Albergo Romano di primissima classe • costruito nel 1899 • Ristrutturato rispettando stile e opere d’arte • Situazione calma nel centro storico, di fronte al Parco di Villa Borghese a due passi dalle vie più famose per lo «shopping» • Rinomato per il suo ristorante italiano classico, il BELISARIO • Il VIC’S-BAR come punto d’incontro • Roof-garden romantico per cocktails e cene estive • Sale conferenze funzionali • Garage 24 ore • Servizio tempestivo, cortese e multilingue • Famiglia Wirth – Direttore B. Cambi Via Campania 41 | oo187 Roma Tel. oo39 o6 42 37 o1 Fax oo39 o6 48 71 89o E-mail: [email protected] Internet: www.hotelvictoriaroma.com 12 N. 8/9 agosto/settembre 2007 Ospite il Console Generale di Milano, David Vogelsanger nel castello di Rametz Una doppia maturità per Pietro Aradori Schloss Rametz, Merano. È questa la me- per il resto del pomeriggio – dall’espeta scelta quest’anno dal Circolo Svizzero rienza e dalla gentilezza del proprietario del Trentino Alto Adige per la festa nazio- dell’azienda vitivinicola di Castello Ranale svizzera del 1° agosto. metz, Stanislau Schmid. La festa, che ha visto la partecipazione di In un’accogliente stube tirolese è inter62 persone fra soci e amici del Circolo, si venuto il presidente del Circolo svizzero è svolta il pomeriggio di martedì 31 luglio. del Trentino Alto Adige, Rodolfo Menna, Ospite d’eccezione il Console generale di che ha dato il benvenuto a tutti i presenti Svizzera a Milano, David Vogelsanger. e ringraziato il Console generale VogelLa festa ha avuto inizio alle 15.30 con sanger per la sua, molto gradita, partel’aperitivo servito, con l’accompagnamen- cipazione. to dei corni alpini suonati dai soci Arman- “È la prima volta – ha commentato il Predo Paolazzi e Pietro Germano, nel cortile sidente – che un’autorità consolare pardel Castello, addobbato per l’occasione tecipa alla nostra festa nazionale del 1° con le bandiere svizzere. agosto; la sua presenza ci onora e sottoliÈ seguita la visita al Museo del vino, una nea il significato di questa ricorrenza”. interessante selezione di attrezzi, raccolti Il Console generale ha preso la parola sue restaurati nel corso di decenni, utilizzati bito dopo per il suo saluto ufficiale. per la viticoltura. David Vogelsanger ha colto l’occasione Dopo la visita, gli ospiti hanno potuto per ribadire l’importanza delle relazioni, e degustare e apprezzare alcuni vini della in particolare degli scambi commerciali, SOS81_Anz_Raiffeisen_CH-Revue_I 16:19 Uhr Seite gli 1 ottiCantina, guidati e accompagnati – come 26.3.2007 fra Italia e Svizzera e ricordare L’Associazione Svizzera di Brescia ci segnala i successi del giovane Pietro Aradori, fulcro della nazionale italiana di basket (under 20 e maggiore) e futura colonna dell’Olimpia Milano. Ancora studente ha conseguito la maturità scolastica. Riportiamo qui di seguito un’estratto dell’articolo che Uriele Paitoni gli ha dedicato sul Giornale di Brescia 1° agosto a Merano per il Circolo Svizzero del Trentino Alto Adige mi rapporti con le Province autonome di Trento e di Bolzano di cui ha incontrato, a fine 2006, i rispettivi Presidenti. L’inno nazionale, cantato da tutti i presenti, ha chiuso il momento ufficiale della festa, cui è seguita una ricca merenda tirolese. Gli ospiti si sono poi intrattenuti ai tavoli, in una conviviale atmosfera sottolineata dalla piacevole musica dal vivo. Un momento ideale per il Console generale per passare di tavolo in tavolo a salutare, in clima informale, i soci e gli amici del Circolo del Trentino Alto Adige. Molto soddisfatto si è dichiarato, a incontro concluso, il Presidente del Circolo Menna: “È stata una bella esperienza e sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere la grande adesione all’iniziativa. Durante la settimana e in pieno periodo estivo – ha detto - non avrei certo potuto aspettarmi di più.” Sicurezza svizzera all’estero Giovane svizzero di Brescia nazionale italiano di basket «Un giocatore bresciano tornerà presto a calcare i parquet della serie A e dell’Eurolega; si tratta di Pietro Aradori (guardia, 194, classe 1988) che nei giorni scorsi ha sottoscritto un contratto triennale con l’Olimpia Milano, dopo che all’esordio da professionista nella Zarotti Imola (Lega due) in 28’ medi di utilizzo a partita ha chiusa l’annata con 12,8 punti (62% da due punti, 32% da tre punti e 85% ai liberi), 3,12 rimbalzi 2,2 recuperi. L’annuncio dell’accordo con la diciottenne guardia logratese impostasi nell’ultimo campionato di Legadue come miglior talento giovane della categoria è stato dato dall’Armani Jeans, che ha battuto sul tempo Roma e Napoli. Per Aradori quella appena conclusa è stata comunque una settima particolarmente densa di emozioni non solo sotto il profilo sportivo: “Venerdi scorso ho sostenuto gli esami orali per la maturità scientifica al liceo bolognese che, giocando ad Imola, ho frequentato in quest’ultimo anno – racconta – e poi sono tornato di corsa ad Osimo per mettermi a disposizione di coach Sacripanti e della Nazionale Under 20”. “Alla fine la mia scelta è caduta su Milano perché si tratta di una grande squadra, nella quale avrò la possibilità di ritagliarmi un po’ alla volta un mio spazio. È inoltre uno stimolo avere un allenatore come Zare Markovski, che ha già dichiarato come per lui fra un giocatore di 35 anni o di 18 anni non c’è differenza perché farà giocare quello più in forma. Nel mio piccolo mi metterò al servizio della squadra e mi impegnerò al massimo per continuare nella mia crescita di giocatore”. Anche il rapporto fra Aradori e la Nazionale sembra destinato ad intensificarsi con il passare del tempo. Oltre ad avere già fatto tutta la trafila nelle categorie giovanili, il mese scorso la guardia logratese è stata convocata da Carlo Recalcati al raduno della Nazionale maggiore svoltosi a Bari, con tanto di esordio poi a Porto San Giorgio contro la Slovacchia: “Le mie impressioni sono state assolutamente positive, ma si è trattato di un primo approccio con la squadra A, giusto per conoscere l’ambiente ed assaporare l’atmosfera che si respira a quei livelli. Ora mi concentrerò sugli impegni della Under 20: qualora coach Recalcati mi dovesse chiamare nuovamente mi farò trovare pronto”. Al giovane cestista bresciano il basket dovrebbe riservare un futuro roseo, ma lui non dimentica i primi tiri nel campetto allestito nel giardino di casa da papà Giuliano, le prime partitelle con la maglia del team “75 Lograto” fino al successivo passaggio a Lumezzane, dove come allenatore ha conosciuto Giuseppe Barbàra, che in seguito lo ha voluto con sé a Casalpusterlengo. “Sono stati anni fondamentali dei quali conservo un ricordo molto bello, perché il mio paese e la mia città sono sempre nel cuore”.» Associazione Svizzera Brescia Festa Nazionale al lago di Garda Volete essere finanziariamente indipendenti all’estero? Noi vi diamo una mano a diventarlo: in collaborazione con la Banca Raiffeisen di Aarau, ora offriamo ai nostri soci un conto previdenziale e di risparmio Soliswiss a un tasso d’interesse preferenziale dell’1,75% all’anno, senza termine di preavviso fino a CHF 20 000. Noi vi offriamo sicurezza e affidabilità anche oltre confine. Per saperne di più, contattateci! Quest'anno, per la ricorrenza della Festa Nazionale, concordemente con un folto numero di soci, si è deciso di passare una giornata sul lago di Garda presso un agriturismo-maneggio situato a Soiano del Lago. La giornata stupenda ha contribuito al successo dell'evento culminato nel tradizionale pranzo a base di specialità tirolesi. Purtroppo all'appello mancavano alcuni iscritti alla nostra Associazione a causa del periodo di ferie. Il nostro pensiero è corso anche a loro, che per loro fortuna, hanno potuto festeggiare in Madre Patria. Nel coso della riunione conviviale abbiamo fatto il punto della situazione del nostro Sodalizio, e siamo orgogliosi di annunciare l'ingresso di due nuovi soci, il Prof. Giubbini ed il sig. Schwab,purtroppo assenti per motivi di lavoro e/o altri impegni. A conclusione della giornata ci siamo aggiornati per un nuovo appuntamento, questa volta culturale che si svolgerà a Brescia a partire dal mese di ottobre presso il museo di Santa Giulia e riguarderà una mostra sui pittori americani dal 1700 ai giorni nostri intitolata "AMERICA" Chi volesse partecipare all'evento è pregato di mettersi in contatto con la nostra Associazione. Tel 030 2411161 e-mail: [email protected] Circolo Svizzero di Varese Desidero una consulenza individuale: Vi prego di contattarmi lun. mart. dalle ore merc. giov. ven. alle ore Cognome Nome Telefono casa Telefono uff. Soliswiss AG Gutenbergstrasse 6 Postfach CH-3001 Bern T +41 31 380 70 30 F +41 381 60 28 [email protected] www.soliswiss.ch Festa Nazionale del 1º agosto Con la partecipazione di sedici aderenti, il Circolo Svizzero di Varese ha sottolineato la ricorrenza del 1° Agosto a Poiana, sul lago di Lugano tra Riva San Vitale e Brusino, presso il Ristorante Terminus, che dispone della più grande terrazza sul lago del Canton Ticino. Gli iscritti sono arrivati sul posto attorno alle 19.30 ed hanno potuto gustare un’ottima e succulenta cena, che prevedeva due possibilità: una a base di carne ed un’altra a base di pesce. Il ristorante coronò il tutto con una magnifica torta di fragole, preparata appositamente per il CSV. Grazie alla gente ed a tutto il personale per l’accoglienza impeccabile. Dopo la cena, molto apprezzata, i commensali poterono godere degli spettacoli pirotecinici piccoli e grandi offerti dai diversi Comuni attorno al lago, cominciando da Melide, con un programma veramente bello, per finire con Lugano, con la sua sequenza lunga e maestosa. Verso la mezzanotte, i partecipanti si son separati, dopo i convenevoli d’uso, soddisfatti della serata ben riuscita e ripromettendosi di ritrovarsi per le prossime manifestazioni. C.S.