Dubai, la Metropoli del Futuro - Provincia Regionale di Catania
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Dubai, la Metropoli del Futuro - Provincia Regionale di Catania
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Un mare delimitato da sabbia bianca e pozzi petroliferi che sfamano quasi l’intera economia occidentale. Il suo simbolo, come la torre Eiffel a Parigi o il Colosseo a Roma, è il mastodontico albergo “Burj al arab”, che sorge su un’isola artificiale che lo sceicco locale ha fatto costruire assieme a tanti altri isolotti e altrettanti hotel a cinque stelle. Da queste parti il mondo arabo convive con il più sfrenato consumismo filoamericano. Immensi centri commerciali, più grandi dei vari Harrod’s o Galeries Lafajette, lasciano il comune turista senza fiato, che rimane meravigliato dinanzi ad una grandissima pista da sci all’interno del Mall of emirates, con tanto di impianti di risalita e E’ una moderna Babilonia, dove si parlano svariate lingue, dall’inglese all’arabo, dal pakistano all’indiano, dallo spagnolo al cinese; e nello stesso tempo una fantasmagorica “Disneyland” Una veduta del centro di Dubai attranersato dal fiume Creek ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ piste da sci e bob. Questi alcuni dei motivi che hanno spinto il presidente della Kenobi, Filiberto Manno, a proseguire l’esperienza anche dopo l’estate, con voli di linea Alitalia, che da Roma e Milano raggiungono la città araba, con pacchetti di sette giorni che costano all’incirca 1200 euro. Dubai è una moderna Babilonia, dove si parlano svariate lingue, dall’inglese all’arabo, dal pakistano all’indiano, dallo spagnolo al cinese; e nello stesso tempo una fantasmagorica “Disneyland”. I turisti, se prediligono la vacanza lussuosa, hanno l’imbarazzo della scelta, dai pregevoli ristoranti che propongono tutte le cucine del mondo, ad eleganti piano bar e discoteche con sale per fumatori di narghilè. Ma si scoprono altre cose quando un attento visitatore volge lo sguardo verso l’alto, tra gli anfratti dei grattacieli in costruzione. Là la vita non si ferma mai, come nella Dubai del divertimento. Centinaia di lavoratori pakistani, per 250 euro al mese, si alternano in due turni senza sosta di 12 ore, e dunque lavorano anche di notte, senza la refrigerante aria condizionata che accompagna tutto, automobili, case, alberghi e centri commerciali. E questi nuovi schiavi, che non costruiscono piramidi, ma colonne di cemento che sfiorano il cielo, si coprono anche il volto per non essere sfigurati dal caldo crudele e umido che fa sudare da matti, anche stando fermi, figurati se fatichi con pale e picconi. Ma nella città dell’emirato più ricco al mondo la vita scorre regolarmente, ostentando il solito e normale lusso degli arabi locali. Donne, alcune anche molto belle, coperte rigorosamente dal tradizionale abito nero, che esibiscono borse e orologi costosissimi, telefonini di ultima generazione e unghie laccate , non si fermano mai in questa corsa agli acquisti nei più importanti negozi di alta moda internazionali, da Armani a Versace, da Cavalli a Christian Dior. Qui, la corsa contro il tempo è iniziata, e un giorno i pozzi petroliferi saranno solo un ricordo. Per questo gli emiri, che sono lungimiranti, stanno concentrando le loro energie nel mercato immobiliare e turistico, che renderà questa città una metropoli futuristica. Ma è interessante anche la bellezza naturalistica di questa zona, il mare caldo del golfo persico, l’immenso deserto rosso che travalica i confini ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 38 Catania PROVINCIA Euromediterranea ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Turismo con l’Oman, e più là, nell’emirato più vicino, la città antica di Sharjah che nel 1998 è stata riconosciuta dall’Unesco “capitale culturale del mondo arabo”. E ancora, il fascino incomparabile del Wadi Hatta, con il suo canyon tra i monti Hajar, e le acque cristalline del fiume che solcano la catena rocciosa. Ma le contraddizioni di Dubai emergono, soprattutto quando navighi il Creek, il canale di mare che divide in due la città, e che puoi attraversare solo con gli abra, barche taxi guidate dai soliti pakistani, che per un dihram (circa venti centesimi) ti trasportano sull’altra sponda. Da una parte la turistica Bur Dubai con i suk dell’oro e delle spezie, e dall’altra la proletaria Deira, con i negozi di elettronica e telefonia a basso costo. E sono ancora pakistani, che assieme ad indiani, cinesi e filippini costituiscono l’80% della popolazione, i taxisti che sfrecciano nelle immense e calde strade a sei corsie, che per 18 ore, senza sosta, possono ac○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ L’incredibile pista da sci a pochi metri dal deserto compagnarti da un centro commerciale all’altro, percorrendo distanze significative per cifre irrisorie. Questa è Dubai. Domenico Trischitta ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ nio e delle loro collezioni. L’obiettivo è di utilizzare queste strutture, sparse nei vari comuni della provincia, per farne un sistema omogeneo e coordinato. E’ un tentativo di superare le inadeguatezze riscontrate nell’offerta del patrimonio storico, artistico, archeologico, attualmente presentato al visitatore in modo disorganico e frazionato, tracciando un percorso che consenta di integrare e regolare le proposte culturali, nel territorio catanese, sulle attese di una domanda turistica medio-alta, colta, interessata alla conoscenza delle ricchezze e della storia di questo territorio. Il concetto di museo diffuso vuole contribuire al rafforzamento dell’identità culturale locale e concorrere ad un miglior posizionamento delle strutture museali geograficamente distribuite al di fuori degli usuali circuiti ed itinerari turistici. L’idea di sistema museale, da un lato, garantisce il mantenimento delle identità scientifiche e culturali delle collezioni e dei relativi musei collegandole, dall’altro lato, a strutture della stessa tipologia e stimolando, infine, la ricerca e la visita di esposizioni, siti, gallerie, pinacoteche e mostre esistenti nei luoghi che si stanno visitando. Tutto è finalizzato ad assicurare la migliore ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 39 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Cultura Navigare tra i Musei Il progetto “Sistema museale virtuale, museo diffuso, della provincia di Catania” presentato nell’ambito del POR SICILIA 2000/ 2006 e ammesso al finanziamento, dalla Regione Siciliana, per una cifra pari ad euro 685.940,00, si sta avviando alla sua conclusione. In ognuno dei quasi 60 musei aderenti, fino adesso, al Sistema Museale Virtuale saranno installati uno o più punti di informazione multimediale interattivi i cui contenuti sono stati realizzati e studiati in collaborazione con i responsabili scientifici dei vari musei. Ogni punto informativo sarà collegato in rete virtuale con tutti gli altri, rendendo fruibile l’intero patrimonio museale da ogni singola postazione e favorendo così, nelle intenzioni, anche le strutture che non rientrano nei grandi flussi e nei circuiti turistici. Le informazioni e i contenuti saranno in 5 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo), sopperendo a mancanze e carenze informative non più giustificabili nelle moderne strutture museali. Il progetto, in sintesi, prevede, quindi, interventi per la predisposizione di sistemi informativi nelle sedi museali esistenti nel territorio etneo contribuendo alla diffusione della conoscenza del loro patrimo- ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Il progetto “S.M.V.”prevede interventi per la predisposizione di sistemi informativi nelle sedi museali esistenti nel territorio etneo contribuendo alla diffusione della conoscenza del loro patrimonio e delle loro collezioni ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Catania PROVINCIA Euromediterranea ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○