Radiocomunicazioni di emergenze - Corso radio

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Radiocomunicazioni di emergenze - Corso radio
Centro Unificato delle Associazioni di Volontariato per la Protezione Civile - Parma
INDICE
¾
Centri Operativi e di Coordinamento
¾
Struttura della rete radio
¾
Rete radio – Nazionale – Regionale – Provinciale
¾
Tipologia delle Radio ricetrasmittenti VHF e UHF
¾
Canali radio VHF e UHF
¾
Uso del Ripetitore
¾
Caratteristiche delle frequenze VHF e UHF
¾
Elementi essenziali nelle comunicazioni radio
¾
Possibilità dei collegamenti radio in VHF e UHF
¾
Regole comportamentali nelle comunicazioni radio di emergenza
¾
Assegnazione codici radio agli automezzi ed al personale
¾
Procedura di chiamata e di risposta
¾
Modulistica per messaggi radio ufficiali e non ufficiali
¾
Codici colore di allertamento
Relatori: Gallina Luigi - Restori Fabrizio – Rossi Ercole
CENTRI OPERATIVI E DI COORDINAMENTO
¾
DI.COMA.C.
(Direzione Comando e Controllo - Dipartimento P.C. ) – Roma
E’ l’organo di coordinamento delle strutture di P.C. a livello nazionale in loco a
seguito della dichiarazione dello Stato di Emergenza.
¾
C.O.R. (Centro Operativo Regionale)
E’ il massimo organo di coordinamento delle attività di P.C. a livello regionale.
Coordina e gestisce gli interventi della Colonna mobile regionale.
¾
C.C.S. (Centro Coordinamento Soccorsi) – Prefettura
E’ l’organo di coordinamento delle attività di P.C. a livello provinciale.
E’ composto dai responsabili di tutte le strutture operative presenti sul territorio
provinciale. (VV.F – Forze Armate, Forze dell’Ordine, Volontariato, Bonifica, C.F.S.,
Telecomunicazioni, Tecnica e Pianificazione, ecc.)
¾
C.U.P. (Centro Unificato Provinciale)
E’ una struttura organizzativa che riunisce gli uffici della Provincia, del Comune
capoluogo, del Volontariato ed è centro di raccordo per la Colonna Mobile prov.le.
¾
C.O.M. (Centro Operativo Misto)
E’ una struttura operativa che raduna in un’unica sede le strutture operative di un
gruppo di Comuni appartenenti ad un ambito territoriale omogeneo. Posizione
baricentrica rispetto ai Comuni e superficie minima complessiva di 500 mq.
¾
C.O.C. (Centro Operativo Comunale)
E’ il centro operativo a supporto del Sindaco, per la gestione ordinaria e nella
emergenza per la direzione dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione.
STRUTTURA DELLA RETE RADIO
TIPOLOGIA EMERGENZA
LIVELLO NAZIONALE
Emergenza
Interregionale
(tipo C)
Gestione Colonna
Mobile regionale
Emergenza su
ordine del
Dipartimento P.C.
per eventi
calamitosi nazionali
ed internazionali:
terremoti, alluvioni,
ecc.
(L. 225/92 – Metodo “Augustus”)
LIVELLO REGIONALE – PROVINCIALE COMUNALE
Emergenza
Localizzata
(tipo A)
Emergenza
Generalizzata
(tipo B)
Esondazioni
Alluvioni
Ricerca persone
Incidenti autostradali
Incendio boschivo
Evento atmosferico
d’ampia entità
Evento atmosferico di
lieve entità
Altri eventi calamitosi
interessanti tutta la
nostra provincia o
regione
Comitato Provinciale di Parma delle Associazioni di Volontariato per la Protezione Civile
RETE RADIO PER EMERGENZE DI LIVELLO NAZIONALE (tipo C)
LEGENDA
Dipartimento
Protezione
Civile – Roma
RETE HF
RETE VHF – UHF
DI.COMA.C.
RETE UHF - CB
C.C.S.
C.O.R.
(Prefettura)
(Regione E.R.)
C.U.P. (PPR)
(Via del Taglio –PR)
C.O.M.
Squadre
Operative
C.O.C.
C.O.C.
Squadre
Operative
Squadre
Operative
Intervento
Intervento
Intervento
Intervento
RETE RADIO PER EMERGENZE DI LIVELLO REGIONALE (tipo B)
LEGENDA
C.O.R.
RETE HF
(Regione E.R.)
RETE VHF – UHF
RETE UHF - CB
C.C.S.
C.U.P. (PPR)
(Prefettura)
(Via del Taglio –PR)
C.O.M.
Squadre
Operative
C.O.C.
C.O.C.
Squadre
Operative
Squadre
Operative
Intervento
Intervento
Intervento
Intervento
RETE RADIO ESERCITAZIONE “SISMA 2007” (tipo B) By .N.I.P.
LEGENDA
C.O.R.
RETE
RETE HF
HF
Bologna
RETE
RETE VHF
VHF
(Regione E.R.)
RETE
RETE Diretta
Diretta VHF
VHF
C.C.S
Parma
(Prefettura)
7,0437,043- 3,643
3,643 MHz
MHz
CH
CH 22
C.U.P. (PPR)
CH
CH 88
(Via del Taglio
145,275
145,275 MHz
MHz
Parma)
CH
CH 88 +
+ CH
CH 14
14 (M.te
(M.te Caio)
Caio)
C.O.M.
C.O.M.
Palanzano
Palanzano
CH
CH 88 +
+ CH
CH 14
14 (M.te
(M.te Caio)
Caio)
Campo Base
Palanzano
CH
CH 88 +
+ CH
CH 14
14 (M.te
(M.te Caio)
Caio)
CH
CH 88 +
+ CH
CH 14(
14( M.te
M.te Caio)
Caio) +
+ 7,0437,043- 3,643
3,643 MHz
MHz
Squadre
Squadre
Operative
Operative
CH
CH 88 +
+ CH
CH 14
14 (M.te
(M.te Caio)
Caio) +
+ 145,275
145,275 MHz
MHz
C.O.C.
C.O.C.
Monchio
Monchio C.
C.
C.O.C.
C.O.C.
Corniglio
Corniglio
C.O.C.
C.O.C.
Tizzano
Tizzano
CH
CH 14
14 (( M.te
M.te Caio)
Caio)
Squadre
Squadre
Operative
Operative
CH
CH 14
14 (( M.te
M.te Caio)
Caio)
Squadre
Squadre
Operative
Operative
CH
CH 14
14 (( M.te
M.te Caio)
Caio)
Intervento
Squadre
Squadre
Operative
Operative
Dir.
Dir. CH1
CH1 // CH3
CH3 // 145,275
145,275 MHz
MHz
Intervento
Dir.
Dir. CH1
CH1 // CH3
CH3 // 145,275
145,275 MHz
MHz
Dir.
Dir. CH1
CH1 // CH3
CH3 // 145,275
145,275 MHz
MHz
Intervento
Intervento
Intervento
Intervento
RETE RADIO PER EMERGENZE DI LIVELLO PROVINCIALE (tipo A)
LEGENDA
C.C.S.
RETE VHF – UHF
(Prefettura)
RETE UHF - CB
C.U.P. (PPR)
(Via del Taglio –PR)
C.O.M.
Squadre
Operative
C.O.C.
C.O.C.
Squadre
Operative
Squadre
Operative
Intervento
Intervento
Intervento
Intervento
RETE RADIO LIVELLO REGIONALE PER EMERGENZA LOCALIZZATA –
SERVIZIO A.I.B. (Antincendio Boschivo- Provincia di Parma)
PIANIFICAZIONE SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI BOSCHIVI
SALA
SALA RADIO
RADIO COMITATO
COMITATO
PARMA
PARMA –– VIA
VIA DEL
DEL TAGLIO
TAGLIO
P.P.R.
P.P.R. (Papa-Papa-Romeo)
(Papa-Papa-Romeo)
C.O.R.
C.O.R. -- Bologna
Bologna
1
2
Sistema di rete con ripetitori di tipo analogico
RADIO RICETRASMITTENTI DEL CENTRO UNIFICATO DI P.C. DI PARMA
PALMARI VHF
VEICOLARI VHF
PALMARI UHF
MOTOROLA GM 360
MOTOROLA GP 360
ALAN HP 106
LPD – IC 4008E
MOTOROLA GM 380
MOTOROLA MC 2100
MOTOROLA GP 380
ICOM ICIC-F34 GS
NOVEL NE802VN
PMR 446
RADIO RICETRASMITTENTI - SISTEMA DIGITALE TETRA - UHF
PALMARI TETRA
VEICOLARI TETRA
Motorola – MTM 700
Motorola MTH 800
Motorola MTP 850
STAZIONE BASE TETRA
Motorola – MTM 800
Distribuzione terminali Tetra alla Protezione Civile a tutto il 2009
GP 360
GP 380
Nel GP 360 manca
la tastiera
Indicatore del canale in uso
MOTOROLA GM 360
[VOL]
[LED]
[LCD]
[N.A.]
[SU/GIU]
CANALE
[N.A.]
[PTT]
[PRESA
MICRO]
[N.A.]
[N.A.]
[N.A.]
[N.A.]
[N.A.]
[PTT]
Indicatore del canale in uso
MOTOROLA GM 380
[VOL]
[LED]
[LCD]
[N.A.]
[SU/GIU]
CANALE
[N.A.]
[PTT]
[TASTIERA]
[PTT]
[PRESA
MICRO]
[N.A.]
[N.A.]
[N.A.]
[N.A.]
[N.A.]
[N.A.]
MOTOROLA
GP 380 – GM 380
CANALI PROGRAMMATI
Indica il N° di canale
Indica il N° di canale
( RPT e DIR)
Canale che utilizza il ripetitore
della provincia di Parma
Canale che NON utilizza il ripetitore
MOTOROLA MC 2100
Indicatore del canale in uso
Accensione – Volume
Tastiera per la
composizione del
Numero canale di
ricetrasmissione
SU ‘ / GIU’ CANALE
MOTOROLA
MC 2100
CANALI PROGRAMMATI
Indica il N° di canale
Indica il N° di canale
( R e D)
Canale che utilizza il ripetitore
della provincia di Parma
Canale che NON utilizza il ripetitore
Indicatore del canale
Tastiera per la
composizione del
Numero canale di
ricetrasmissione
Accensione – Volume –
Squelch (silenziatore)
NOVEL
NE802VN
LPD – IC 4008E
CANALI PROGRAMMATI PER GLI LPD
In Italia i
canali
ammessi al
libero uso per
gli LPD sono
solo quelli dal
n. 1 al n. 21.
I canali dal n.
1 al n. 37
sono utilizzati
dai
radioamatori
con uso
secondario
rispetto al
Ministero
della Difesa.
Tutti i 69
canali sono
riservati al
Ministero
della Difesa
con uso
primario.
CANALI PROGRAMMATI PER PMR 446
-------------------------------------Frequenze PMR in MHz
Professional Mobile Radio
-------------------------------------
PMR 446
CH1
446,00625
CH 2
446,01875
CH 3
446,03125
CH 4
446,04375
CH 5
446,05625
CH 6
446,06875
CH 7
446,08125
CH 8
446,09375
-----------------------------------
USO DELLE RADIO RICETRASMITTENTI PALMARI e VEICOLARI VHF
UTILIZZO
Via Ripetitore
Quando ?
•Distanza ottica dal
corrispondente superiore a 5 /
10 Km.
Via Diretta
Quando ?
•Distanza ottica dal
corrispondente inferiore a 5 /
10 Km.
•Ci si trova nella zona di
copertura del ripetitore.
Come ?
Sintonizzare la radio sul canale
“RPT” del ripetitore che copre la
zona di intervento.
Come ?
Sintonizzare la radio
ricetrasmittente sul canale “DIR”
concordato con la Sala radio.
USO DEL RIPETITORE NELLE TRASMISSIONI
VHF e UHF
RIPETITORE
RX: 168,900 MHz
TX: 173,500 MHz
PR 13
168,900 MHZ
173,500 MHz
PR 10
168,900 MHZ
173,500 MHz
CARATTERISTICHE DELLE FREQUENZE RADIO
VHF e UHF
1. Sono onde radio che, in generale, si propagano in linea
ottica anche se non mancano fenomeni di riflessione e
rifrazione dei segnali in particolari condizioni atmosferiche
2. Subiscono quindi una forte attenuazione e quindi l’arresto
quando tra le due stazioni radio vi sono ostacoli
(montagne, foreste, agglomerati cittadini, ecc.)
3. L’attenuazione del segnale radio e’ maggiore in banda UHF
che in banda VHF.
4. Vengono quindi utilizzati ponti ripetitori ubicati in zone
strategiche per la necessità di coprire ampie zone del
territorio.
ELEMENTI ESSENZIALI NELLE COMUNICAZIONI
RADIO VHF e UHF
1. La portata ottica del collegamento radio. (Portarsi quindi
sempre in spazi aperti, nei luoghi più alti e non schermati
da ostacoli naturali o artificiali).
2. L’utilizzo di una buona antenna (anche con base
magnetica) collocata sul tetto del mezzo mobile
d’intervento. Ricordarsi che l’antenna rappresenta il 90 %
dell’efficienza nelle radiocomunicazioni.
3. L’uso di apparati radio portatili con potenza minima di
trasmissione pari a 5 Watt. Per il mezzo mobile, l’uso di
radio veicolari con potenza minima di 10 Watt.
4. L’utilizzo dei ponti ripetitori per comunicare ad ampio
raggio e a distanze normalmente superiori a 10 Km.
POSSIBILITA’ DEI COLLEGAMENTI RADIO VHF e UHF
Caso 1° : Portata ottica tra le due stazioni radio. (Collegamento in diretta)
POSSIBILITA’ DEI COLLEGAMENTI RADIO VHF e UHF
Caso 2° : Portata NON ottica tra le due stazioni radio. (Collegamento via Ripetitore)
Necessario
l’utilizzo del
ponte
ripetitore
RIPETITORE
168,900 MHZ
173,500 MHz
168,900 MHZ
173,500 MHz
Regole di Comportamento nelle trasmissioni radio di emergenza
1.
IDENTIFICAZIONE DELLE STAZIONI SUL CANALE RADIO IN USO.
•
Nominativo della Centrale Radio Operativa del C.U.P. Di Via del Taglio 6 -PR
(PPR – papa, papa, romeo)
•
Nominativi di altre sedi o centri operativi d’emergenza:
DI.COMA.C. (Direzione Comando e Controllo - Dipartimento P.C. ) - Roma
C.O.R. (Centro Operativo Regionale) – Bologna
C.C.S. (Centro Coordinamento Soccorsi) – Prefettura Parma
C.O.M. (Centro Operativo Misto) – Fidenza – Borgotaro ecc.
C.O.C. (Centro Operativo Comunale) – Colorno, Sissa, Mezzani, ecc.
•
Nominativi assegnati ai mezzi mobili del C.U.P.C.
(PR1 – PR3 – PR7 – PR10 ecc.)
•
Nominativi assegnati al personale impiegato nell’emergenza:
Esempio : Alfa 1 = Gallina Luigi
Alfa 10 = Rossi Ercole
ecc. ecc.
ASSEGNAZIONE CODICI RADIO AGLI AUTOMEZZI
SALA RADIO P.C. PARMA
CODICE
AUTOMEZZO
TARGA
- CODICE : PPR CODICE
AUTOMEZZO
TARGA
PARMA1
PULLMAN RADIO
PR 346249
PARMA 21
PARMA2
MERCEDES GRU
CG 724 GX
PARMA 22
PARMA3
VOLKSWAGEN GOLF
PR 520103
PARMA 23
PARMA4
Pulmino RENAULT TRAFIC 4x4
AW 870 EW
PARMA 24
PARMA5
Pulmino MERCEDES Sprinter
BZ 945 ZC
PARMA 25
PARMA6
Fuoristr. LAND ROVER Defender 130
ZA 368 LK
PARMA 26
PARMA7
Fuoristr. NISSAN
AW 940 EZ
PARMA 27
PARMA8
Pullman SANITARIO
PR 650058
PARMA 28
PARMA9
MOTOROOM CITROEN
CY 278 ML
PARMA 29
PARMA10
Fuoristr. LAND ROVER Defender 110
ZA 897 PL
PARMA 30
LANCIA DEDRA
PR 585744
PARMA11
Cargo MERCEDES Sprinter
CR 768 KC
PARMA 31
SUBARU
RE 693180
PARMA12
Autocarro IVECO EUROSTAR
NA 5896 BC
PARMA 32
Fuoristr. LADA NIVA
PR 596214
PARMA13
Fuoristr. LAND ROVER Defender 90
ZA 979 LJ
PARMA 33
Furgone FORD TRANSIT
PR 476847
PARMA14
Autocarro cassonato BEDFORD
MN 335867
PARMA 34
PARMA15
PARMA 35
Fuoristr. LADA NIVA
PR 386491
PARMA16
PARMA 36
Furgone Trasporto Disabili NISSAN
CG 089 LE
PARMA17
Fuoristr. SUZUKI Santana SJ410
PR 526877
PARMA 37
Ambulanza FIAT DUCATO
AH 606 DZ
PARMA18
Pick-Up MITSUBISHI L 200
CV 068 YV
PARMA 38
Fuoristr. LAND ROVER Discovery
ZA 978 BB
PARMA19
Pick-Up MITSUBISHI L 200
CV 070 YV
PARMA 39
PARMA20
PARMA 40
ASSEGNAZIONE CODICI (ALFA) RADIO AL PERSONALE (quando si usa il proprio automezzo)
SALA RADIO P.C. PARMA
- CODICE : PPR -
CODICE
ASSEGNATO A:
CODICE
ASSEGNATO A:
CODICE
ASSEGNATO A:
CODICE
ALFA 1
GALLINA LUIGI
ALFA 21
TAGLIAVINI FULVIO
ALFA 41
RESTORI UCEDIO
ALFA 61
ALFA 2
LE PIANE FRANCO
ALFA 22
MAGRI FRANCESCO
ALFA 42
BUIA MAURO
ALFA 62
ALFA 3
AVANZINI RENATO
ALFA 23
BELLENGI MARIO
ALFA 43
BUIA MICHELE
ALFA 63
ALFA 4
GANDOLFI ANGELO
ALFA 24
FERRAMOLA GIUSEPPE
ALFA 44
GROSSI GIANFRANCO
ALFA 64
ALFA 5
MAESTRI ALDO (Duccio)
ALFA 25
FAZZARI GIUSEPPE
ALFA 45
CAPALBO PIERO
ALFA 65
BOSI FABRIZIO
ALFA 6
MORINI GIOVANNI
ALFA 26
TOSI ENRICO
ALFA 46
ALFA 66
MIANO MAURIZIO
ALFA 7
GUIDOTTI ROBERTO
ALFA 27
MENDOGNI ROBERTA
ALFA 47
ALFA 67
ALFA 8
FERRARI ANGELA
ALFA 28
CAGNINA GIUSEPPE
ALFA 48
ALFA 68
ALFA 9
TAMANI RICCARDO
ALFA 29
ALFA 10
ROSSI ERCOLE
ALFA 30
ALFA 11
POTENZA ALBERTO
ALFA 31
ALFA 12
BOSI ANGELO
ALFA 32
ORI ISA
ALFA 52
ALFA 13
CORSI PAOLO
ALFA 33
NADALINI MARCO
ALFA 53
ALFA 73
ALFA 14
BUIA LUCIANO
ALFA 34
ALFA 54
ALFA 74
ALFA 15
PAVARANI MAURO
ALFA 35
BORSI ROBERTO
ALFA 55
ALFA 16
GABELLI MEDARDO (Dado)
ALFA 36
FRATTINI LUCA
ALFA 56
ALFA 76
ALFA 17
BRAGADINI MAURIZIO
ALFA 37
DI CIANO TOMMASO
ALFA 57
ALFA 77
ALFA 18
COZZI ENORE
ALFA 38
ALFA 58
ALFA 78
ALFA 19
AIMI ALESSANDRO
ALFA 39
ALFA 59
ALFA 79
LE PIANE DOMENICO
ALFA 20
CAMPANA G.FRANCO (Falco)
ALFA 40
ALFA 80
ZUCCHI GIAMPAOLO
ZONI PAOLO
ALFA 49
BATTISTINI FRANCO
ALFA 69
ALFA 50
VALLARA ODOARDO
ALFA 70
ALFA 51
BEVINI EZIO
ALFA 60
ASSEGNATO A:
GELMETTI ANTONIO
ALFA 71
ADORNI MAURO
ROSSI GIULIANO
VITALI DANIELE
ALFA 72
ALFA 75
Regole di Comportamento nelle trasmissioni radio di emergenza
2.
PROCEDURA DI CHIAMATA E DI RISPOSTA
•
VERIFICA DI CANALE LIBERO:
La stazione che intende fare chiamata deve accertarsi che il canale di frequenza sia
libero, cioè non sia già occupato da altra stazione con traffico con la Centrale
Operativa. In caso di urgenza fare chiamata e attendere il permesso della Centrale
Operativa.
•
CHIAMATA:
Esempio: la stazione PR10 chiama la Centrale Operativa
(Nominativo destinatario chiamata) DA (Nominativo del chiamante)
(PPR- papa, papa, romeo) DA (PARMA 10)
•
RISPOSTA:
Esempio: La Centrale Operativa risponderà:
(“Avanti” - Nominativo del chiamante)
(”Avanti” - Parma 10)
e si metterà in ascolto del messaggio.
Regole di Comportamento nelle trasmissioni radio di emergenza
3.
CARATTERISTICHE DEI MESSAGGI
•
BREVI:
Lo scambio dei messaggi deve essere possibilmente breve per dar modo ad altre
stazioni di poter intervenire in caso di urgenza.
•
CONCISI:
I messaggi debbono contenere le informazioni essenziali, descrizione dei fatti reali
ed oggettivi senza fronzoli o considerazioni personali.
4.
PROCEDURA DEI MESSAGGI
a)
Se una stazione necessita di comunicare con un’altra stazione deve chiedere il
permesso alla Centrale Operativa. (PPR)
Esempio: PR 10 ha bisogno di parlare con PR 13
Chiamata di PR 10 per la Centrale Operativa:
“PPR da Parma 10”
Risposta della Centrale Operativa:
“Avanti Parma 10”
Messaggio di PR 10:
“Chiedo permesso di comunicare con PR 13”
Risposta di PPR:
“PR 10 comunicate con PR 13”
oppure se vi sono messaggi più urgenti: “PR 10 attendere”
Regole di Comportamento nelle trasmissioni radio di emergenza
Smaltito il traffico più urgente la Centrale Operativa richiamerà la stazione PR 10
per consentirle il traffico radio con PR 13.
b)
Confermare o chiedere sempre conferma della ricezione del messaggio o della
chiusura della trasmissione per evitare di lasciare nel dubbio il corrispondente.
Esempio: Comunicazione tra PPR e PR 10
Chiamata di PR 10 per la Centrale Operativa:
“PPR da Parma 10”
Risposta della Centrale Operativa:
“Avanti Parma 10”
Messaggio di PR 10:
“Arrivato a destinazione, procedo nel servizio.”
Risposta della Centrale Operativa:
c)
“Ricevuto Parma 10”
Dopo la prima chiamata alla quale non si è avuta risposta NON insistere con
chiamate successive a brevi intervalli ma attendere almeno 10 secondi a meno che
non sia una chiamata che abbia carattere di urgenza. Gli operatori se non
rispondono subito sono impegnati su altre frequenze e risponderanno appena liberi.
Regole di Comportamento nelle trasmissioni radio di emergenza
d)
Durante la trasmissione dei messaggi, specie se lunghi, le parole devono essere
pronunciate chiaramente e distintamente, interrompendo frequentemente per
consentire eventuali inserimenti di stazioni con precedenza.
e)
I numeri vanno trasmessi cifra per cifra separatamente (Es. 124: uno, due,quattro)
f)
La velocità di trasmissione non deve superare le 100 parole al minuto, ma se il
messaggio deve essere trascritto dal corrispondente, la velocità va ridotta a non più
di 40 parole al minuto.
g)
Mantenere il tono e l’intensità della voce costante.
h)
Per facilitare al corrispondente la comprensione di parole o semplici lettere, può
essere necessaria una sillabazione ottenuta assegnando ad ogni lettera dell’alfabeto
una determinata parola (Spell).
Di seguito è riportato l’alfabeto fonetico standard NATO - ICAO:
A=ALFA
B=BRAVO
C=CHARLEY
D=DELTA
E=ECHO
F=FOX-TROT
G=GOLF
H=HOTEL
I=INDIA
J=JULLIETT
K=KILO
L=LIMA
M=MIKE
N=NOVEMBER
O=OSCAR
P=PAPA
Q=QUEBEC
R=ROMEO
S=SIERRA
T=TANGO
U=UNIFORM
V=VICTOR
W=WHISKY
X=X-RAY
Y=YANKEE
Z=ZULU
MODULO PER
MESSAGGI
UFFICIALI
Nome dell’ emergenza
Nominativo e luogo di
compilazione del messaggio
Nominativo del mittente
del messaggio
Nominativo del
destinatario del messaggio
x
x
6/11/2007
10,13
X
10,18
Numero progressivo del
messaggio
Ora di ricezione o di
trasmissione del messaggio
CT - Centro Unificato Protezione Civile Parma
Qualifiche di precedenza e di
segretezza del messaggio
Data e ora in cui si genera
il messaggio
5
TORRENTE PARMA
Sistema di
trasmissione del
messaggio
C.O.R. - BOLOGNA
COMITATO PROVINCIALE PROTEZIONE CIVILE - PARMA
ASSESSORE PROVINCIALE PROTEZIONE CIVILE - PARMA
Nominativo al quale il
messaggio è trasmesso
per conoscenza
Numero di protocollo
del mittente del
messaggio
115 / C.O.R. / BO
Pregasi comunicare at questo Centro Operativo Regionale situazione
mezzi et personale impiegati da codesto Comitato Provinciale in
operazioni relative at sorveglianza argini fiume Po et torrente Parma.
Comunicateci eventuale necessità squadre volontari per interventi in
loco. STOP
Firma di chi autorizza il
messaggio
Il Responsabile C.O.R. - Bologna
Firma di chi ha generato il
testo del messaggio
Auro Cati
Firma, data e ora della persona a
cui il messaggio viene
consegnato come destinatario
Banda, frequenza o canale di
ricezione o trasmissione e
identificativo dell’operatore
VHF- CH 2
Rossi E.
Note riservate all’operatore radio
MODULO PER MESSAGGI NON UFFICIALI
15/08/2004
Giordani Giorgio
Mobile 10
12,00
Borgotaro – Zona A1 – Iniziato servizio A.I.B.
Mobile 30
12,20
Passo Monte Vacà – Zona B – Intervento per contadino che brucia sterpaglie. Verificata la non
pericolosità del focolaio. Invitato il contadino a tenere sotto controllo la situazione.
Mobile 70
17,30
Monte Cassio – Zona F – Nulla da segnalare – Procediamo nel servizio.
Mobile 50
18,00
Costa di Bazzano – Zona E – Verificato focolaio di sterpaglie in prossimità del bosco. Invitiamo
il contadino a spegnerlo.
Mobile 50
18,20
Costa di Bazzano – Zona E – Il contadino ha spento il focolaio. Tutto a posto.
Mobile 20
19,00
Borgotaro – Zona A2 – Comunichiamo fine servizio.
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ATTIVAZIONE e GESTIONE DEI CENTRI TLC REGIONALI
CODICI COLORE DI ALLERTAMENTO
CODICE VERDE - (Preallarme - Auto attivazione delle strutture)
Nel caso di possibili situazioni di emergenza, piccole scosse telluriche, violenti piogge prolungate o black-out
continuo ecc., normalmente il servizio radioamatoriale effettua immediatamente comunicazioni relative alla situazione.
Gli operatori del sistema regionale potranno attivare le sale TLC informando le proprie strutture associative di
riferimento. Dalle notizie raccolte e perdurando i fenomeni e le condizioni di incertezza dovranno essere interessati i
funzionari di protezione civile istituzionali designati dai piani di Comune, Provincia, Regione.
CODICE GIALLO – (Preallarme – Attivazione per procedura delle strutture)
L’attivazione delle sale radio viene gestita dai funzionari degli enti locali di riferimento e del Servizio di Protezione
Civile Regionale. In questa fase si dovrà procedere con la definizione dell’impianto TLC richiesto, secondo le
competenze e i modelli stabiliti.
CODICE ROSSO – (Allarme - Attivazione per procedura delle strutture)
Questa fase è seguente a quella di preallarme (giallo) e deve consentire la massima efficienza ed efficacia della
struttura comunicativa predisposta.
CODICE NERO – (Allarme - Auto attivazione delle strutture)
Nel caso di emergenza conclamata improvvisa, gli operatori delle sale TLC di protezione civile, in grado di prestare
servizio, attiveranno ove possibile gli impianti procedendo alla attuazione degli schemi comunicativi stabiliti.
ATTIVAZIONE SEGRETERIA D’EMERGENZA
COORDINATORI – DELEGATI o RESPONSABILI OPERATIVI
CODICI COLORE DI ALLERTAMENTO
CODICE BIANCO
Semplice informativa a tutti i responsabili dell’evento in corso, con la segnalazione di eventuali
possibilità di evoluzione dell’evento.
CODICE VERDE
Informazioni più dettagliate sull’evolversi della situazione, potrebbe essere richiesta la
disponibilità di mezzi e persone.
CODICE GIALLO
La segreteria operativa invia ai responsabili la richiesta di disponibilità di mezzi e persone,
informando dettagliatamente sull’evento, e sulle indicazioni operative in caso di partenza.
I volontari disponibili devono attendere l’eventuale partenza in sede.
CODICE ROSSO
La segreteria operativa informerà dettagliatamente sull’impegno dei volontari, i quali dovranno
portarsi nei punti di ritrovo indicati dalla stessa segreteria, nel più breve tempo possibile per
essere impegnati.
By Ercole Rossi