SOBBIA Srl

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SOBBIA Srl
COMUNE DI FIRENZE
(PROVINCIA DI FIRENZE)
ATAF S.p.A.
DEPOSITO DI PERETOLA
VIA PRATESE
FIRENZE
SPECIFICA TECNICA
IMPIANTO ANTINCENDIO
Firenze, novembre 2007
DOTT. ING. MARIO FASCETTI - DOTT. ING. MATTEO FASCETTI
50129 Firenze - Via della Cernaia, 102 - Tel 055-499043 055-470965 - Fax 055-499043
INDICE
GENERALITA’ ...................................................................................................................... 3
1.1
Oggetto dell’Appalto ....................................................................................................... 3
1.2
Osservanza di leggi, decreti e regolamenti ...................................................................... 4
2. DESCRIZIONE DELLE OPERE DA ESEGUIRE ................................................................ 5
2.1
Generalità ........................................................................................................................ 5
2.2
Centrale idrica ................................................................................................................. 5
2.3
Impianto ad idranti .......................................................................................................... 6
3. SPECIFICHE TECNICHE ...................................................................................................... 7
3.1
Generalità ........................................................................................................................ 7
3.2
Gruppo di pressurizzazione antincendio ......................................................................... 8
3.3
Accessori stoccaggio antincendio ................................................................................. 10
3.4
Aerotermi elettrici ......................................................................................................... 11
3.5
Tubazioni in acciaio nero - acciaio zincato – acciaio inox - rame - multistrato ............ 12
3.6
Tubazioni da interro ...................................................................................................... 19
3.7
Valvolame ..................................................................................................................... 20
3.8
Vasi di espansione chiusi a membrana .......................................................................... 21
3.9
Gruppo di attacco per motopompa ................................................................................ 22
4. ELENCO MARCHE (a scelta della Committente) ............................................................... 23
1.
DOTT. ING. MARIO FASCETTI - DOTT. ING. MATTEO FASCETTI
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2
1.
1.1
GENERALITA’
Oggetto dell’Appalto
Formano oggetto dell’Appalto tutte le forniture di materiali e le prestazioni di mano d’opera
occorrenti per l’esecuzione della centrale di pressurizzazione antincendio a servizio dell’impianto
esistente presso il deposito di Peretola della Società A.T.A.F. S.p.A. in Via Pratese a Firenze.
L’Appaltatrice delle opere è la Società “A.T.A.F. S.p.A.”, da ora in poi chiamata
Committente, la quale si riserva la facoltà di far eseguire tutti o solo in parte gli impianti descritti
nei successivi articoli, ed anche la facoltà di scorporare dall’Appalto, a suo insindacabile
giudizio, opere e forniture, parti di impianto ed anche impianti completi, e di affidarne
l’esecuzione a Ditte diverse.
Tutti gli impianti dovranno essere realizzati in conformità delle descrizioni, prescrizioni e
vincoli precisati nella presente specifica, e risultanti dai disegni esecutivi e dal computo metrico
che si allegano a far parte integrante e sostanziale del presente Capitolato.
Tutte le apparecchiature dovranno essere conformi alla vendor list, dovranno essere di
primaria marca e tali da dare la massima garanzia di lunga durata e di buon funzionamento.
Le apparecchiature potranno essere di produzione nazionale od estera, ma per tutte la Ditta
Installatrice dovrà garantire la facile reperibilità sul mercato interno dei pezzi di ricambio e
l’esistenza in Italia di un efficiente servizio di assistenza e manutenzione.
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3
1.2
Osservanza di leggi, decreti e regolamenti
Tutti gli impianti dovranno essere dati completi in ogni loro parte, con tutte le apparecchiature
e tutti gli accessori prescritti dalle norme vigenti od occorrenti per il perfetto funzionamento,
anche se non espressamente menzionati nei successivi articoli.
Stante la responsabilità della Ditta Installatrice circa il raggiungimento dei valori di progetto
(e la collaudabilità degli impianti), nell’esecuzione degli impianti la Ditta Installatrice osserverà,
per formale impegno, tutte le norme di legge e di regolamento vigenti, ed in particolare:

le norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sottopressione di cui al
Decreto Min. del 1/12/1975

Legge n° 46 del 05/03/90 e relativo regolamento di applicazione D.P.R. n° 447 del
06/12/91

le disposizioni vigenti sulla prevenzione infortuni D.L. 494/96, D.L. 528/99, D.L.
242/96, D.L. 626/94, D.P.R. n° 547 e D.P.R. n° 303

Legge n° 447/95 del 14/11/97 sui limiti massimi di esposizione al rumore e L.R. n. 89
del 01/12/98

le prescrizioni dell’ISPESL

le norme UNI in generale

le norme UNI EN 12845 per il gruppo antincendio

le norme UNI 10779 per gli impianti antincendio ad idranti

le norme C.E.I.

le disposizioni del locale Comando dei Vigili del Fuoco

i regolamenti e le prescrizioni comunali

le prescrizioni della A.S.L.
Si precisa che dovrà essere cura della Ditta Installatrice assumere in loco, sotto la sua
completa ed esclusiva responsabilità, le necessarie informazioni presso le sedi locali ed i
competenti uffici dei sopraelencati Enti e di prendere con essi ogni necessario accordo inerente
alla realizzazione e al collaudo degli impianti.
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4
2.
2.1
DESCRIZIONE DELLE OPERE DA ESEGUIRE
Generalità
L’impianto antincendio ad idranti esistente a servizio del deposito autobus in oggetto è
attualmente alimentato da una centrale antincendio che deve essere adeguata per rispondere alle
norme attualmente in vigore.
Riutilizzando i locali esistenti ed i due serbatoi di accumulo in lamiera di acciaio, verrà quindi
sostituito il gruppo di pressurizzazione e ripristinati tutti i collegamenti idraulici secondo la
nuova disposizione di centrale.
I lavori in appalto comprenderanno anche smontaggio delle apparecchiature esistenti, delle
tubazioni, delle valvole ecc.. non più utilizzate, e nel loro allontanamento a pubblica discarica e/o
in apposito deposito secondo le modalità da concordare con la Committente.
2.2
Centrale idrica
L’alimentazione idrica dell’impianto antincendio dovrà essere del tipo “singola superiore”
(serbatoio di accumulo, elettropompa e motopompa) rientra in una alimentazione di tipo
superiore secondo le UNI EN 12845 al punto 9.6.2 e 10.2.
Tutti gli impianti antincendio esistenti, sia esterni che interni agli edifici, saranno alimentati
da un nuovo gruppo di pressurizzazione di tipo preassemblato in fabbrica e certificato a norme
UNI EN 12845 che sarà composto da una elettropompa, una motopompa e una pompa Jockey.
La motopompa sarà dotata di serbatoio di servizio di gasolio atto ad assicurare una autonomia di
4h.
Il gruppo sarà alloggiato nel locale esistente al primo piano interrato a cui si accede anche
direttamente dall’esterno. Le tubazioni dai serbatoi fino a raggiungere il gruppo di
pressurizzazione correranno installate in vista a soffitto del locale.
All’interno della centrale antincendio saranno installati due aerotermi elettrici comandati da
un termostato ambiente per garantire che la temperatura all’interno del locale non sia inferiore a
10°C come previsto dalle normative (punto 10.3.3 UNI EN 12845).
Sia la motopompa che le elettropompe avranno alimentazione e quadro elettrico separato.
L’alimentazione elettrica dell’elettropompe sarà effettuata tramite linea normale. In caso di
mancanza di corrente si avvierà la motopompa per mezzo della batteria tampone su di essa
installata. Analogamente anche l’aspirazione idraulica dal serbatoio sarà di tipo separato per
ciascuna pompa che aspirerà da un collettore di parallelo posto davanti ai serbatoi.
Lo stato delle pompe, eventuali allarmi di guasto o di intervento, il segnale di minimo e
massimo livello dei serbatoi e quanto previsto dalla UNI EN 12845 al punto 10.8.6, 10.9.11 e
l’appendice I, oltre ad essere riportati sui quadri elettrici installati all’interno della centrale
antincendio dovranno essere duplicati con apposito quadretto remoto all’interno della portineria
del piano terra in qualità di luogo costantemente presidiato. Come apparecchiature accessorie
dovranno essere istallate quelle previste dalle UNI EN 12845.
2.2.1
Riserva idrica
La riserva idrica dell’impianto antincendio sarà costituita dai due serbatoi in acciaio esistenti
installati all’interno della centrale antincendio. Entrambi i serbatoi sono dotati di doppia
alimentazione idrica, di cui una da acquedotto ed una da acqua di pozzo.
Stante quanto previsto dalle Norme UNI 10779 per gli impianti antincendio ad idranti, la
capacità utile netta deve essere di 72mc, in modo da garantire il funzionamento contemporaneo
di n° 4 UNI 70 per 60 minuti.
Nonostante che la capacità totale di accumulo dei due serbatoi esistenti risulti pari a circa
50mc, e quindi inferiore ai 72mc minimi prescritti, in virtù del doppio rincalzo capace di una
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portata di oltre 25mc/h, in base a quanto previsto al punto 9.3.2.1 e 9.3.4. delle UNI EN 12845 la
riserva idrica così realizzata risulta conforme alle normative stesse ricadendo nel caso di
“serbatoi a capacità ridotta con rincalzo”.
Il reintegro della riserva idrica avverrà tramite tubazioni provenienti dal contatore dedicato e
dall’autoclave dell’acqua di pozzo. All’interno di ciascun serbatoio saranno installate due valvole
a galleggiante a livelli differenziati (più in alto per l’alimentazione dal pozzo, più in basso per
l’alimentazione dall’acquedotto) privilegiando il reintegro con acqua di pozzo.
2.3
Impianto ad idranti
La rete di distribuzione dell’impianto idranti all’interno ed all’esterno del deposito è esistente
ed è composta da due anelli. Un anello in acciaio è installato nello scannafosso ed a soffitto del
piano interrato mentre l’altro in polietilene corre interrato all’esterno.
All’interno della centrale antincendio dovranno quindi essere ricollegate le vecchie tubazioni
provenienti dai due suddetti anelli al nuovo collettore di distribuzione, previa interposizione di
valvole d’intercettazione del tipo normalmente bloccata in posizione aperta.
Sebbene l’impianto esistente sia composto da soli idranti UNI45, è possibile che nel prossimo
futuro vengano installati anche degli idranti UNI 70 a protezione del fabbricato dall’esterno. Per
il dimensionamento del nuovo gruppo di pressurizzazione e per l’esecuzione dell’impianto si
dovrà pertanto tenere conto di quanto prescritto nelle norme UNI10779, e precisamente i
seguenti dati di progetto:

Portata singolo UNI45
120 lt/1’

Portata singolo UNI70
300 lt/1’

Contemporaneità UNI 70
n° 4

Portata totale acqua UNI70
1.200 lt/1’

Pressione al bocchello UNI45
3 bar

Riserva idrica per autonomia di min 1h
72 mc netto

Riserva idrica ridotta per autonomia di min 1 h
50 mc lordo

Rincalzo con acquedotto e pozzo
25mc/h
Al fine di completare la rete attuale si dovranno installare i gruppi a servizio dei VVF. In
particolare si dovrà prevedere un attacco DN 100 di aspirazione direttamente sui serbatoi ed un
attacco doppio UNI 70 VVF da porre all’esterno in prossimità dell’ingresso carrabile principale.
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3.
SPECIFICHE TECNICHE
3.1
Generalità
Nel presente capitolo sono descritte tutte le apparecchiature necessarie al buon funzionamento
dell'impianto. Nel caso vi fossero discordanze fra queste, il computo metrico ed i disegni, la
scelta sarà fatta ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori.
Nel caso inoltre non fossero descritte alcune delle apparecchiature raffigurate nelle
planimetrie queste dovranno essere della migliore qualità ed installate secondo la migliore e più
recente tecnologia.
Le caratteristiche tecniche riportate devono essere considerate minime ed irriducibili.
Nel caso non compaiano alcuni dati caratteristici sarà cura dell'offerente la loro compilazione.
Tutte le apparecchiature dovranno essere di primaria marca, che dia la massima garanzia di
lunga durata e di buon funzionamento e comunque di qualità non inferiore alle marche indicate
nell'elenco allegato; potranno essere di produzione nazionale od esterna, ma per tutte la Ditta
Installatrice dovrà garantire la facile reperibilità sul mercato interno dei pezzi di ricambio e
l'esistenza in Italia di un efficiente servizio di assistenza e manutenzione.
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3.2
3.2.1
Gruppo di pressurizzazione antincendio
Generalità
Il gruppo antincendio dovrà essere a norme UNI EN 12845, preassemblato e collaudato in
fabbrica in un’unica soluzione su basamenti e profilati in acciaio verniciato, e dovrà essere così
costruito e composto:

Pompa primaria – Centrifuga monogirante normalizzata ad asse orizzontale del tipo
base-giunto con aspirazione assiale e mandata radiale, secondo EN 733 (ex DIN
24255). Cuscinetti e albero motore lubrificati. Collegamento pompa motore tramite
giunto elastico. Tenuta meccanica non raffreddata.

Motore elettrico – Asincrono trifase di tipo chiuso autoventilato esternamente con
rotore a gabbia IP 55 classe d’isolamento F.

Motore endotermico – Ciclo Diesel 4 tempi raffreddato ad aria. Iniezione diretta sul
pistone e lubrificazione forzata con pompa ad ingranaggi. Supplemento di
combustibile automatico per l’avviamento. Pre-riscaldatore olio per partenza a freddo
alla massima potenza. Avviamento elettrico mediante doppia batteria.

Materiali:
▪ Corpo pompa e girante
▪ Albero
▪ Tenuta meccanica
▪ Camicia albero
ghisa GG25
acciaio inox AISI 430
ceramica/grafite
acciaio inox

Pompa pilota – Centrifuga multistadio ad asse orizzontale o verticale in funzione delle
caratteristiche del gruppo. Motore normalizzato di tipo chiuso ventilato esternamente.
Corpo pompa, albero e girante in AISI 304 e tenuta meccanica in
carburo
di
silicio/carbonio.

Accessori:
▪ Misuratore di portata a flangia tarata
▪ Dispositivo di allarme acustico/visivo
▪ Prova settimanale (escluso motopompa)
▪ Circuito di prova manuale
▪ Pressostati per il funzionamento automatico
▪ Valvole a farfalla di intercettazione sulla mandata ed in aspirazione
▪ Valvole di ritegno ispezionabili in mandata
▪ Collettore di mandata
▪ Coppia di batterie per avviamento motopompa
▪ Manometri e manovuotometri

Quadri elettrici – Realizzati in lamiera verniciata con grado di protezione IP55 ed in
accordo con le normative UNI EN 12845 con interruttori generali blocco porta e
trasformatore per circuito ausiliari a bassa tensione. Saranno inoltre dotati di contatti
puliti di uscita per collegamento al quadretto sinottico con la segnalazione dello stesso
e gli allarmi e saranno così composti:
▪ Quadro elettropompa primaria
In portella:
Amperometro e voltmetro con selettore per controllo fasi
Doppia spia VERDE per pompa in moto
Doppia spia GIALLA per mancato avviamento
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▪
▪
▪
3.2.2
Doppia spia BIANCA per presenza tensione
Pulsante VERDE per marcia manuale
Pulsante ROSSO per arresto manuale
Selettore a chiave MAN-0-AUT con chiave estraibile in AUT
Spia ROSSA per pompa in blocco
All’interno:
Teleavviatore stella-triangolo
Terna di fusibili di protezione ad alta capacità di rottura
Quadro motopompa
In portella:
2 voltmetri batteria A e B
2 amperometri batteria A e B
Centralina di controllo
Selettore a chiave MAN-0-AUT con chiave estraibile in AUT
Cronogirometro
All’interno:
2 carica batterie
Trasformatore
Fusibili di protezione
Quadro elettropompa pilota
In portella:
Selettore AUT-0-MAN
Spia ROSSA per blocco termico
All’interno:
Teleruttore di avviamento diretto e relè termico
Trasformatore e fusibili di protezione.
Quadro remoto posto in portineria
Segnalazioni secondo quanto indicato nelle UNI EN 12845
Allarme basso livello vasca antincendio
Allarme alto livello vasca antincendio
Caratteristiche

Portata pompe principali cad
75 mc/h

Prevalenza totale
72 mt H2O

Potenza elettropompa
30 Kw

Potenza motopompa
33 Kw

Potenza pompa ausiliaria
1,5 Kw

Serbatoio gasolio motopompa
70 lt

Alimentazione
380/3/50
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3.3
Accessori stoccaggio antincendio
La riserva idrica per l’impianto antincendio dovrà essere completata di:

valvole a galleggiante di tipo industriale da 1 ½;

saracinesche di intercettazione;

sonde di minimo e massimo livello;

sonda di flusso per allarme perdita serbatoio da installarsi sul tubo di troppo pieno

filtro e valvola di fondo;
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3.4
Aerotermi elettrici
Gli aerotermi elettrici saranno del tipo a lancio orizzontale completi di:

cassa in lamiera verniciata;

batteria di scambio termico con tubi di acciaio, nei quali sono inserite le resistenze
avvolte a spirale;

ventilatore elicoidale direttamente accoppiato al motore elettrico asincrono trifase;

rete antinfortunistica;

termostato di sicurezza;

sezionatore elettrico;
All’interno del locale centrale antincendio sarà installato una sonda di temperatura che
comanderà l’accensione e lo spegnimento del ventilatore dell’aerotermo nel caso in cui
all’interno del locale si avesse una temperatura minore di 4°C.
Un termostato di sicurezza, collegato al contattore di comando, interrompe l’alimentazione
elettrica in caso di surriscaldamento dell’aerotermo stesso.
Caratteristiche

Potenzialità termica
: Kcal/h
5.600

Portata d’aria
: mc/h
1.000

rpm
: g/1'
900

Potenza elettrica
:W
50

Alimentazione
: F/V/Hz
3/380/50

Livello sonoro a 5mt
: dB(A)
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11
3.5
3.5.1
Tubazioni in acciaio nero - acciaio zincato – acciaio inox - rame - multistrato
Tipologie
Le tubazioni per il convogliamento dei vari fluidi impiegati negli impianti saranno dei
seguenti tipi:
3.5.1.1 Tubo di acciaio nero senza saldatura, tipo gas serie normale, UNI 3824 fino al
diametro nominale di 4" e tipo UNI 7287, per i diametri superiori. Non sarà in nessun caso
ammesso l'impiego di tubi saldati. Il diametro minimo ammesso sarà 1/2".
Le tubazioni sopra indicate saranno impiegate per:

convogliamento di acqua a qualsiasi temperatura in circuiti di tipo chiuso.
3.5.1.2 Tubi di acciaio zincato senza saldatura, tipo gas serie normale UNI 3824 fino al
diametro di 2", e gas serie media UNI 4148 per diametri superiori. Non sarà in nessun caso
ammesso l'impiego di tubi saldati. Il diametro minimo ammesso sarà di 1/2".
Le tubazioni sopra indicate saranno impiegate per:

convogliamento di combustibili gassosi

convogliamento di acqua a qualunque temperatura nei circuiti a cielo aperto

formazione della rete antincendio

convogliamento di acqua per uso igienico sanitario

convogliamento acqua impianto sprinkler
3.5.1.3 Tubi di rame UNI 5649/1 disossidati al fosforo Cu - DHP del tipo senza saldatura in
verghe o allo stato ricotto in rotoli, conformemente alle UNI 6507. I raccordi saranno di tipo a
brasare e misti secondo le UNI 8050.
Tali tubazioni saranno impiegate per:

convogliamento di acqua a qualsiasi temperatura in circuiti chiusi

convogliamento fluidi frigoriferi
3.5.1.4 Tubazioni in acciaio non legato conformi alla UNI 8863 (serie media) se filettati
oppure alla UNI 6363. I raccordi, le giunzioni ed i pezzi speciali saranno in ghisa a grafite
sferoidale secondo ASTM A536 di tipo filettato fino a 2” e a staffa per diametri superiori.
Tali tubazioni saranno impiegate per:

convogliamento acqua impianto sprinkler.
3.5.1.5 Tubo multistrato composto da tubo interno in polietilene reticolato, strato legante,
strato intermedio in alluminio saldato di testa longitudinalmente, strato legante e strato esterno
in polietilene ad alta densità. Il diametro minimo ammesso sarà 1/2".
Le tubazioni sopra indicate saranno impiegate per:

convogliamento di acqua e sostanze acquose fino alla temperatura di 70°C e pressione
di 10bar nei circuiti chiusi di riscaldamento e nei circuiti aperti di adduzione idrica;

convogliamento di aria compressa e azoto fino alla temperatura di 70°C e pressione di
10bar
3.5.1.6 Tubi di acciaio inossidabile austenitico AISI 316 L senza saldatura, tipo UNI EN
10088. Il diametro minimo ammesso sarà di 1/2".
Le tubazioni sopra indicate saranno impiegate per:

convogliamento di acqua a qualunque temperatura nei circuiti a cielo aperto
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3.5.2

convogliamento di acqua per uso igienico sanitario

convogliamento di aria compressa
Generalità
Prima di essere posti in opera tutti i tubi saranno accuratamente puliti ed inoltre in fase di
montaggio le loro estremità libere saranno protette per evitare l'intromissione accidentale di
materiali che potrebbero in seguito provocarne la ostruzione.
Tutte le tubazioni saranno montate in maniera di permetterne la libera dilatazione senza il
pericolo che possano lesionarsi o danneggiare le strutture di ancoraggio prevedendo nel caso,
l'interposizione di idonei giunti di dilatazione atti ad assorbire le sollecitazioni termiche.
I compensatori di dilatazione per i tubi di ferro e per i tubi di rame saranno del tipo assiale con
soffietto metallico in acciaio inox e con le estremità dei raccordi del tipo a manicotto a saldare o
flangiati.
Ogni compensatore sarà compreso fra due punti fissi di ancoraggio della tubazione.
Le tubazioni interrate saranno alloggiate entro apposite canalette con coperchio di chiusura, di
tipo prefabbricato in cemento o laterizio e correranno distanziate dalle loro pareti mediante
appositi supporti.
I cunicoli saranno aerati alle loro estremità.
Le tubazioni correnti all'interno dei locali del magazzino saranno montate in vista salvo che,
per ragioni di ordine estetico, non sia richiesta la loro installazione sotto traccia.
Nell'attraversamento dei pavimenti, muri, soffitti, tramezzi saranno forniti ed installati
spezzoni di tubo in P.V.C. pesante aventi un diametro sufficiente alla messa in opera delle
tubazioni.
Per le tubazioni che debbono attraversare il pavimento, la parte superiore dello spezzone
sporgerà di almeno 5 cm. sopra la quota del pavimento finito.
Le tubazioni multistrato in polietilene devono essere posate e guidate in modo che la modifica
della lunghezza causata dalla dilatazione possa essere compensata. E’ quindi necessario utilizzare
gli appositi braccialetti scorrevoli e di punto fisso da applicare secondo i calcoli per la
dilatazione.
I punti di taglio delle tubazioni multistrato in polietilene esposti ad umidità relativa elevata
devono essere protetti contro la corrosione. La protezione di ciascun punto di pressatura deve
essere realizzata mediante bendaggio con nastro bituminoso autoamalgamante o con appositi
manicotti di protezione.
Tutti i raccordi delle tubazioni multistrato in polietilene posati sottotraccia devono essere
bendati in modo da poterli proteggere dall’aggressione del latte di cemento e salnitro.
La lavorazione delle tubazioni multistrato in polietilene si effettuerà pressando direttamente il
tubo sul raccordo con le apposite attrezzature omologate dal produttore del sistema.
3.5.3
Pendenze - sfiati aria
Tutti i punti alti della rete di distribuzione dell'acqua che non possano sfogare l'aria
direttamente nell'atmosfera, dovranno essere dotati di barilotti a fondi bombati, realizzati con
tronchi di tubo delle medesime caratteristiche di quelli impiegati per la costruzione della
corrispondente rete, muniti in alto di valvola di sfogo aria, intercettabile mediante valvola a sfera,
o rubinetto a maschio riportato ad altezza d'uomo, oppure di valvola automatica di sfiato sempre
con relativa intercettazione. Nei tratti orizzontali le tubazioni dovranno avere un'adeguata
pendenza verso i punti di spurgo aria.
3.5.4
Raccordi antivibranti
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13
Le tubazioni che debbano essere collegate ad apparecchiature che possano trasmettere
vibrazioni di origine meccanica alle parti fisse dell'impianto dovranno essere montate con
l'interposizione di idonei giunti elastici antivibranti, raccordati alle tubazioni a mezzo giunzioni
smontabili (flange o bocchettoni).
Per le tubazioni che convogliano acqua i giunti saranno del tipo sferico in gomma naturale o
sintetica, adatta per resistere alla massima temperatura di funzionamento dell'impiego muniti di
attacchi a flangia.
3.5.5
Giunzioni e saldature
I tubi potranno essere giuntati mediante saldatura ossiacetilenica, elettrica, mediante raccordi
a vite e manicotto o mediante flange.
Nella giunzione tra tubazioni ed apparecchiature (pompe, macchinari in genere) si adotteranno
giunzioni di tipo smontabile (flange, bocchettoni), mentre le giunzioni delle tubazioni tra di loro
saranno ottenute mediante flange o saldatura.
E' facoltà della Committente richiedere che le giunzioni siano tutte flangiate.
I tubi in acciaio nero saranno giuntati mediante saldatura ossiacetilenica, elettrica, mediante
raccordi a vite e manicotto o mediante flange. Le saldature dopo la loro esecuzione saranno
martellate e spazzolate con spazzole di ferro.
Le flange saranno dimensionate per una pressione di esercizio non inferiore ad una volta e
mezza la pressione di esercizio dell'impianto. Non sarà in ogni caso ammesso l'impiego di flange
con pressione di esercizio inferiore a PN10.
I saldatori e le saldature potranno essere soggetti a prove e verifiche secondo quanto indicato
nella specifica relativa a controlli e collaudi.
Le tubazioni verticali avranno raccordi assiali o, nel caso si voglia evitare un troppo
accentuato distacco dei tubi della struttura di sostegno, raccordi eccentrici con allineamento su
una generatrice. I raccordi per le tubazioni orizzontali saranno sempre del tipo eccentrico con
allineamento sulla generatrice superiore per evitare la formazione di sacche di aria.
I tubi in acciaio zincato saranno giuntati mediante raccordi a vite manicotto utilizzando
raccordi in ghisa malleabile zincati oltre 3" mediante flange.
Le giunzioni fra tubi di differente diametro saranno effettuate mediante idonei raccordi conici
non essendo permesso l'innesto diretto di un tubo di diametro inferiore entro quello di diametro
maggiore. Le giunzioni saranno eseguite con raccordi a filettare, a saldare o a flangia.
Per le tubazioni in rame le giunzioni sia del tipo a filettare che del tipo a brasare utilizzeranno
raccordi in rame ottone o bronzo.
Le giunzioni del tipo smontabile saranno del tipo con tenute ad anello conico e ghiera di
serraggio.
Le giunzioni a brasare saranno effettuate utilizzando leghe per brasatura forte all'argento con
l'impiego di adatti disossidanti.
Le giunzioni fra tubi di ferro a tubi di rame saranno realizzate mediante raccordi in ottone o
bronzo evitando il contatto diretto rame-ferro, altrimenti saranno installati appositi giunti
dielettrici. Per i cambiamenti di direzione verranno utilizzate curve prefabbricate, montate
mediante saldatura o raccordi a vite e manicotto mediante flange.
Le giunzioni ed i raccordi delle tubazioni multistrato in polietilene devono essere eseguite con
raccorderai in ottone stampato ed in materia sintetica, con O-Ring in EPDM e rondella in PE-LD
anti-elettrocorrosione.
Le giunzioni delle tubazioni in acciaio inox per i sistemi a deformazione saranno effettuate
mediante appositi raccordi in acciaio inox che dovranno essere pressati sulla tubazione mediante
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apposite attrezzature. I raccordi avranno ad ogni estremità una camera toroidale nella quale dovrà
essere inserito un o-ring in gomma sintetica che, una volta deformato dall’azione di pressatura
della pinza, realizza la tenuta ermetica in accoppiamento con il tubo.
La tenuta meccanica delle tubazioni in acciaio inox per i sistemi a deformazione sarà invece
garantita dalla deformazione congiunta del raccordo e del tubo in esso innestato. L’o-ring di
tenuta sarà realizzato in EPDM, elastomero particolarmente resistente all’invecchiamento,
all’ozono, al calore ed agli agenti chimici con particolare riferimento agli additivi normalmente
impiegati nell’acqua potabile e nei circuiti di raffreddamento.
Le derivazioni verranno eseguite utilizzando raccordi filettati oppure curve a saldare tagliate
a scarpa. Le curve saranno posizionate in maniera che il loro verso sia concordante con la
direzione di convogliamento dei fluidi.
Nelle derivazioni nelle quali i tubi vengono giuntati mediante saldature non sarà comunque
ammesso per nessuna ragione l’infilaggio del tubo di diametro inferiore entro quello di diametro
maggiore.
Nei collettori di distribuzione i tronchetti di raccordo alle tubazioni potranno essere giuntati o
con l'impiego di curve tagliate a scarpa o con innesti dritti. In tal caso tuttavia i fori sul collettore
saranno svasati esternamente ad imbuto ed i tronchetti andranno saldati di testa sull'imbuto di
raccordo. I tronchetti di diametro nominale inferiore ad 1" saranno giuntati con innesti dritti
senza svasatura ma curando ovviamente che il tubo di raccordo non penetri entro il tubo del
collettore.
3.5.6
Targhette e colorazioni distintive
Tutte le tubazioni dovranno essere contraddistinte da apposite targhette che indichino il
circuito di appartenenza, la natura del fluido convogliato e la direzione del flusso. Diverse
tonalità dello stesso colore dovranno indicare diverse temperature di uno stesso fluido.
Il senso di flusso del fluido trasportato sarà indicato mediante una freccia situata in prossimità
del colore distintivo di base.
I colori distintivi saranno quelli indicati nella seguente tabella:
3.5.7

Impianto riscaldamento
Rosso

Impianto raffreddamento
Blu

Acqua fredda sanitaria
Verde

Acqua calda sanitaria
Rosso

Acqua calda ricircolo
Arancione

Gas
Giallo

Aria compressa
Celeste
Dimensionamento delle tubazioni
Le tubazioni a secondo del fluido trasportato saranno dimensionate per i seguenti valori
indicativi delle velocità, in funzione sia delle perdite di carico ammissibili nel circuito che del
livello di rumorosità che si vuole mantenere nell'impianto.
A) Tubazioni di convogliamento acqua
velocità
 rete principale orizzontale di distribuzione
comprese fra 0,8 e 1,5 m/s

rete secondaria di distribuzione

rete sprinkler
compresa fra 0,4 e 0,8 m/s
fino a 4 m/s
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B) Tubazioni di convogliamento gas
Le tubazioni di convogliamento del gas andranno dimensionate tenendo conto che la perdita
di pressione fra il contatore e qualunque apparecchio utilizzatore non può essere maggiore di
0,5 Mbar (50 mm. c.a.)
3.5.8
Continuità elettrica
Tutte le tubazioni saranno collegate a terra e saranno previsti cavallotti di continuità elettrica
sui giunti (manicotti, flangie, etc.,).
3.5.9
Correnti vaganti
In zone in cui sia presumibile la presenza di correnti vaganti, le reti di tubazioni andranno
adeguatamente protette e sarà prevista la predisposizione per un sistema di protezione catodica.
3.5.10
Staffaggio tubazioni
I supporti per le tubazioni saranno eseguiti con selle su mensola di acciaio. I collari di
sostegno delle tubazioni dovranno essere dotati di appositi profili in gomma sagomata con
funzione di isolamento anticondensa.
L’interasse dei sostegni delle tubazioni orizzontali, siano essi singoli o per più tubazioni
contemporaneamente, dovrà essere quello indicato dalla seguente tabella in modo da evitare
qualunque deformazione dei tubi.
L’interasse dei sostegni delle tubazioni orizzontali dovrà comunque essere calcolata sia in
funzione del diametro della tubazione sostenuta che dalla sua pendenza al fine di evitare la
formazione di sacche dovute all'inflessione della tubazione stessa.
I punti di sostegno intermedi fra i punti fissi permetteranno il libero scorrimento del tubo e nel
caso di giunti assiali le guide non permetteranno alla tubazione degli spostamenti disassati che
potrebbero danneggiare i giunti stessi. La distanza fra i supporti sarà calcolata sia in funzione del
diametro della tubazione sostenuta che della sua pendenza al fine di evitare la formazione di
sacche dovute all'inflessione della tubazione stessa.
Le tubazioni nelle vicinanze dei punti di attacco saranno sostenute da supporti rigidi.
Per le tubazioni di convogliamento del gas i supporti saranno posti ad una distanza non
superiore 2,5 m per i diametri fino ad 1" e non superiore a 3,0 m per i diametri maggiori. Per lo
staffaggio delle tubazioni in rame verranno impiegati materiali che impediscono il formarsi di
una coppia voltaica con il rame stesso.
3.5.10.1
Distanza massima dei supporti per tubazioni di ferro
Diametro
1/2"-3/4"
1"-1"1/4
1"1/2-2"
3.5.10.2
Interasse
supporti (cm)
200
250
300
Diametro
2"1/2-3"
4" - 5"
6"
Interasse
supporti (cm)
350
450
500
Diametro
8”
10" e oltre
Interasse
supporti (cm)
600
650
Distanza massima dei supporti per tubazioni multistrato in polietilene
Diametro
(DN)
15-20
65
Interasse
supporti (cm)
100
250
Diametro
(DN)
25
Interasse
supporti (cm)
150
Diametro
(DN)
32-50
Interasse
supporti (cm)
200
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3.5.11
Opere di protezione
3.5.11.1
Verniciatura delle tubazioni
Tutte le tubazioni, in acciaio nero, dovranno essere verniciate con due mani di preparato
antiruggine dopo che sia stata completata la loro installazione; dovranno essere verniciate con
due mani di preparato antiruggine anche le staffe di sostegno delle tubazioni.
Le tubazioni in acciaio nero in vista e non rivestite dovranno essere ulteriormente verniciate
con una mano di smalto.
Le tubazioni in acciaio zincato in vista e non rivestite dovranno essere verniciate con due
mani di smalto.
3.5.11.2
Verniciatura delle strutture di sostegno
Le strutture di sostegno, dovranno essere verniciate con tre mani di preparato antiruggine; le
strutture di sostegno che dovranno rimanere esposte all'atmosfera dovranno essere ulteriormente
protette con vernice bituminosa.
3.5.12
Rivestimento coibente delle tubazioni
3.5.12.1
Tubazioni correnti all'interno degli edifici
Le tubazioni percorse da acqua calda per riscaldamento e percorse da acqua calda/ricircolo
per usi sanitari saranno provviste di rivestimento coibente negli spessori previsti dalla Legge
n°10/91 e successivi decreti.
Le tubazioni percorse da acqua fredda sanitaria saranno provviste di rivestimento coibente
dello spessore di 5 mm.
Il rivestimento coibente sarà realizzato mediante una guaina flessibile a forma tubolare di tipo
elastomerico prodotta per estrusione in continuo e vulcanizzata ad alta temperatura, resistente
agli urti ed agli strappi, autoestinguente avente le seguenti caratteristiche tecniche:

densità
: 0,095 ÷ 0,105 g/mc

coefficiente conducibilità a 50°C
: 0,0334 kcal/hm°C

coefficiente conducibilità a 40°C
: 0,0400 kcal/hm°C

temperatura di impiego
: - 90 ÷ + 110°C

classe reazione al fuoco
:1
Per i fluidi aventi temperatura inferiore e 20°C l'isolante sarà del tipo a cellule chiuse quale
barriera di vapore. Il rivestimento coibente delle tubazioni correnti in vista sarà rifinito
esternamente mediante guscio in lamierino di alluminio s = 6/10 mm. Il rivestimento coibente
delle tubazioni passanti in cunicoli, cavedii o similari sarà rifinito esternamente mediante bende
in P.V.C.
Il rivestimento coibente di tubazioni passanti in luoghi con possibilità di elevata umidità sarà
protetto con materiale bituminoso. Non sono ammessi discontinuità di isolamento in presenza di
curve, diramazioni, staffaggi, etc.
3.5.12.2
Tubazioni correnti all'interno delle centrali o all'esterno
Le tubazioni di adduzione acqua refrigerata, acqua calda per riscaldamento, acqua calda e
ricircolo per usi sanitari, acqua fredda per usi sanitari correnti all'interno delle centrali
tecnologiche o all'esterno, saranno coibentate con materiale isolante di cui al punto precedente ed
in alternativa con lana minerale e/o feltro di vetro aventi le stesse caratteristiche tecniche di cui al
punto precedente.
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Il rivestimento coibente di dette tubazioni sarà rifinito esternamente con guscio in lamierino di
alluminio spessore minimo 6/10 mm per le tubazioni e di 8/10 mm per i collettori e i tratti dei
canali da fumo, fissato mediante viti autofilettanti in acciaio inossidabile.
3.5.12.3
Spessore minimo del materiale isolante
Indicativamente per un materiale coibente avente conducibilità termica di 0,040W/hm°C a
40°C, così come indicato nell’Allegato B del DPR n°412 del 26/08/93, saranno adottati i
seguenti spessori:
Diametro
Spessore isolante mm
Spessore isolante mm
esterno mm
Acqua calda
Acqua fredda
< 20
20
13
da 20 a 39
30
19
da 40 a 59
40
19
da 60 a 79
50
32
da 80 a 99
55
32
> 100
60
32
Gli spessori di rivestimento delle tubazioni percorse da fluido caldo possono essere ridotti in
funzione della loro ubicazione così come previsto dalla legge.
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3.6
Tubazioni da interro
La Ditta Appaltatrice dovrà provvedere alla fornitura e posa in opera delle tubazioni in
polietilene A.D. o in PVC della serie Gas di tipo atossico per acque potabili conformi alla
Circolare n° 125 del 18/07/67 del Ministero della Sanità e secondo le Norme UNI 5443/64 e
5444/64 Tipo 313.
Per entrambi è consentita la fornitura in bobine nei diametri ammessi.
La pressione nominale minima sarà PN 10.
I raccordi, i pezzi speciali saranno del tipo a saldare.
Il tutto, compreso il sistema di montaggio, dovrà essere conforme a quanto specificato dal
Costruttore.
L’interro dovrà avvenire in un letto di sabbia fine o di terra vagliata di un’altezza di circa 15
cm, ad una quota tale da avere, dal piano di calpestio, almeno 60cm di materiale di riporto sopra
la tubazione.
In corrispondenza dei tratti interrati sotto il manto stradale asfaltato, e comunque in ogni qual
punto richiesto dalla Committente, la tubazione dovrà essere posta all’interno di un controtubo di
diametro opportuno per l’infilaggio e lo sfilaggio ed in corrispondenza delle curve, dei punti
d’innesto ed ogni 15-20mt dovranno essere predisposti dei pozzetti di ispezione.
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3.7
3.7.1
Valvolame
Valvole d’intercettazione a farfalla
Le valvole d’intercettazione a farfalla devono essere conformi alla norma UNI- 9489 e
omologate da UL e/o FM o da altri laboratori nazionali e certificate per una pressione d’esercizio
17 bar (250PSI).
Le valvole a farfalla devono essere di tipo wafer, con volantino di manovra e devono avere
l’indicatore di aperto/chiuso ed essere dotate di catenella antimanomissione.
3.7.2
Valvole a saracinesca con vite esterna/interna
Le valvole d’intercettazione a saracinesca dovranno essere conformi alla norma UNI- 9489
deve essere omologata UL e/o FM o da altri laboratori nazionali e certificata per una pressione
d’esercizio di 12 bar (175 PSI) per i diametri da ½” a 2” e di 17 bar (250 PSI) per i diametri da
2½” a 12”.
La valvola per i diametri da ½” a 2” deve avere il corpo in bronzo, il cuneo gommato per
tenuta integrale e attacchi filettati NPT.
La valvola per i diametri da 2½” a 12”deve avere il corpo in ghisa sferoidale, il cuneo
gommato per tenuta integrale e deve essere verniciata internamente ed esternamente con resina
epossidica e sarà provvista di attacchi principali flangia/flangia.
3.7.3
Valvole a sfera con passaggio totale
Le valvole d’intercettazione a sfera dovranno essere conformi alla norma EN-331/98 e dovrà
essere omologata UL e/o FM o da altri laboratori nazionali e certificata per una pressione
d’esercizio di 17 bar (250 PSI).
La valvola dovrà avere il corpo in ottone nichelato e cromato, sfera in ottone diamantata
prima della nichelatura e cromatura, la guarnizione di tenuta sulla sfera in P.T.F.E. doppio anello
O-ring sull’asta in fluoro di carbonio, l’anello antifrizione in P.T.F.E. e la maniglia a leva in
acciaio con impugnatura plastificata.
3.7.4
Valvole di ritegno
Le valvole di ritegno dovranno essere conformi alla norma UNI 9489 e omologate UL e/o FM
o da altri laboratori nazionali e certificata per una pressione d’esercizio di 15 bar (250 PSI).
Le valvole dovranno essere di tipo a clapet con battente a snodo centrale, dovranno avere il
corpo in ghisa sferoidale, il clapet in bronzo (a doppio battente con albero e molla in acciao inox)
sede gommata.
3.7.5
Filtri acqua
I filtri saranno del tipo con l’elemento filtrante estraibile in lamierino forellinato in acciaio
inox e con il corpo in ottone per diametri fino a 2” con attacchi filettati ed in ghisa GG25 per
diametri superiori con attacchi a flangia PN 10/16.
3.7.6
Giunti rigidi di connessione
I giunti di connessione per diametri da 1¼”a 12” dovranno essere del tipo a collare apribile in
ghisa sferoidale, all’interno del quale è alloggiata la guarnizione standard in EPDM. L’efficacia
del giunto meccanico sarà resa possibile dal serraggio dei bulloni che comprimono la guarnizione
all’interno del giunto stesso.
Dovranno essere omologati UL e/o FM o da altri laboratori nazionali e certificati per una
pressione massima d’esercizio di 20 bar e temperature di lavoro da –34°C a +110°C.
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3.7.7
Disconnettore di rete
Il disconnettore di rete si utilizza per evitare che avvenga un ritorno d’acqua in senso contrario
al normale flusso di distribuzione; questo riflusso potrebbe portare alla rete dell’acqua inquinata
e, quindi contaminare l’acqua potabile.
Il disconnettore a zona di pressione ridotta deve avere il corpo in bronzo dai diametri ½” a 2”
e in ghisa dal diametro 2½” a 10”, molle in acciaio inossidabile, guarnizione della sede in nitrile
e imbuto di scarico incorporato. Il disconnettore dovrà inoltre essere completo dei seguenti
accessori: una valvola di arresto manuale ed un filtro a monte, una valvola di arresto a valle.
3.7.8
Indicatore di posizione orizzontale
L’indicatore di posizione orizzontale a muro deve essere conforme alla norma UNI- 9489 e
deve essere omologato UL e/o FM o da altri laboratori nazionali di certificazione.
L’indicatore di posizione orizzontale deve avere un volantino di manovra con la
predisposizione per il montaggio del contatto elettrico del contatto elettrico di sorveglianza, per
l’apertura/chiusura della valvola a saracinesca.
3.7.9
Misuratore di portata
Il misuratore di portata deve essere conforme alla norma UNI-9490 e deve essere omologato
UL e/o FM o da altri laboratori nazionali di certificazione.
Il misuratore deve essere dotato di strumento di lettura diretta della portata di tipo
differenziale e con strozzatore di tipo Venturi.
Il campo di lavoro deve essere compreso tra il 50% ed il 200% della portata del progetto
dell’impianto, deve essere corredato di valvole d’intercettazione, collocate a monte e a valle per
consentire la manutenzione senza dover svuotare l’impianto, la pressione massima d’esercizio è
di 34 bar e sarà provvisto di attacchi filettati NPT.
3.8
Vasi di espansione chiusi a membrana
Il vaso di espansione a membrana sarà costruito in lamiera d'acciaio di forte spessore
opportunamente rinforzato da costolature e conterrà una membrana in materiale sintetico
resistente alle alte temperature.
Il vaso sarà caricato di azoto alla pressione necessaria per il corretto funzionamento
dell'impianto rispetto all'altezza statica di colonna d'acqua ad impianto spento, resisterà ad una
pressione MAX d'esercizio di 5 BAR. Il vaso di espansione sarà omologato ANCC-ISPESL per
una capacità superiore a lt 24 e sarà corredato di apposito certificato.
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21
3.9
Gruppo di attacco per motopompa
L’attacco motopompa dovrà essere costituito da almeno una o più bocche di immissione con
diametro non inferiore a DN70, dotati di attacchi con girello (UNI808) e protetti contro
l’ingresso di corpi estranei nel sistema, da una valvola d’intercettazione, da una valvola di non
ritorno e da una valvola di sicurezza tarata a 12bar. Il tutto è installato su un corpo di ottone fuso.
Tutti gli attacchi saranno flangiati.
Dovrà essere previsto un attacco motopompa per l’impianto idranti e per ciascun circuito
dell’impianto sprinkler, a valle del corrispondente gruppo di controllo ed allarme.
E’ previsto inoltre un pescaggio diretto dalla vasca antincendio con tubazione ed attacco
UNI100.
Tutti gli attacchi motopompa dovranno essere contrassegnati mediante opportuna
cartellonistica in modo da permettere l’immediata individuazione dell’impianto che alimentano
così come indicato nelle UNI9489 e UNI10779.
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4.
ELENCO MARCHE (a scelta della Committente)
APPARECCHIATURE
MARCHE AMMESSE
Gruppi di pressurizzazione antincendio
GRUNDFOS, WILO
Apparecchiature antincendio
BOCCIOLONE, BASSANI ANTINCENDIO
Materiale termoisolante e fonoassorbente KAIMANFLEX, ARMACELL WEISS
Valvolame
KSB, VIKING, TYCO
Staffagli
POLITERMICA, HILTI
Aerotermi
SABIANA, AERMEC
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