"GSE. Energie per il sociale" realizza due impianti di energia

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"GSE. Energie per il sociale" realizza due impianti di energia
"GSE. Energie per il sociale" realizza due impianti di energia
rinnovabile
Venerdì 13 settembre 2013
Sono stati inaugurati presso l'Associazione Gruppo di Betania, l'Onlus
che si occupa di iniziative di solidarietà a sostegno di singoli e di
famiglie bisognose, due impianti a fonti rinnovabili realizzati da
Kinexia, società del Gruppo Sostenya quotata a Milano che opera nel
comparto delle energie rinnovabili, grazie al progetto "GSE. Energie
per il sociale".
"GSE. Energie per il sociale" è il progetto realizzato dal Gestore dei
Servizi Energetici con l'intento di promuovere e agevolare la
realizzazione di impianti a fonti rinnovabili di alta qualità e di interventi
d'efficienza energetica, di mobilità sostenibile e d'illuminazione
intelligente, presso realtà che operano nel sociale. L'iniziativa è nata
per creare ricadute positive in termini di sostenibilità ambientale,
vantaggio economico e promozione sociale in accordo con la filiera
dell'industria della green economy, impegnata nel progetto per fornire
prò bono prodotti e servizi necessari alla realizzazione degli impianti.
Presenti al taglio del nastro Nando Pasquali, Presidente e
Amministratore Delegato del GSE - Pietro Colucci, Presidente e
Amministratore Delegato di Kinexia - Claudia Maria Terzi -Assessore
all'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione
Lombardia, Guido Podestà - Presidente della Provincia di Milano,
Basilio Rizzo - Presidente del Consiglio Comunale di Milano.
L'intervento di Kinexia presso la sede del Gruppo di Betania consiste
nel rivestimento del tetto della storica sede della Onlus con un
impianto fotovoltaico da 20.000 KWh e un impianto solare termico da
12 m2 che consentiranno all'AGB di sostenersi con la produzione di
energia rinnovabile e di abbattere così i costi legati
all'approvvigionamento energetico della struttura, che dal 1980 ad
oggi ha ospitato 1.614 ragazze.
Kinexia, azienda italiana che opera nello sviluppo e nella
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realizzazione di iniziative nel settore delle energie rinnovabili e
dell'ambiente, nell'ambito delle proprie attività di corporate social
responsability, oltre a donare gli impianti, si è impegnata, insieme al
GSE, a portare avanti un programma di formazione sui temi della
sostenibilità ambientale dedicato alle educatrici dell'Associazione e
alle ospiti. «L'intervento presso il Gruppo di Betania è il primo
realizzato sul territorio milanese nell'ambito di "GSE. Energie per il
sociale", un progetto capace di coniugare innovazione e solidarietà»
ha dichiarato Nando Pasquali, Presidente e Ad del GSE in occasione
del taglio del nastro. «Pietro Colucci e l'azienda che dirige hanno
subito accolto lo spirito dell'iniziativa dall'alta valenza etico/sociale,
sostenendo la Onlus non con donazioni episodiche, ma con un
progetto energetico sostenibile capace di contenere le emissioni di
C02 e costi energetici della struttura». Pietro Colucci, Presidente e
AD di Kinexia, interpretando pienamente lo spirito dell'iniziativa del
GSE, ha affermato: "Siamo onorati di essere stati selezionati dal GSE
per questo importante progetto di solidarietà e di avere realizzato per
la Comunità Betania i due impianti a fonti rinnovabili. Crediamo
fermamente che sia possibile conciliare lo sviluppo economico con la
sostenibilità ambientale e sociale. Il constatare che il nostro impegno
per coniugare gli interessi degli azionisti a quelli degli stakeholder
verso la creazione di valore condiviso venga riconosciuto sia dalle
Istituzioni che dal Mercato, è un'importante conferma del nostro modo
di fare Impresa».
«La Lombardia deve raggiungere se non superare, entro il 2020,
N1,3% di produzione di energia da fonti rinnovabili. Il progetto che ha
messo insieme GSE, Kinexia e l'Associazione Gruppo di Betania non
è solo un importante e prezioso mattoncino che contribuisce
all'obiettivo che tutta la Lombardia avrà di fronte nei prossimi anni.
Esso è anche testimonianza positiva della possibilità di un'alleanza fra
profit e non profit nel cogliere le opportunità offerte dal cambiamento
del modello di utilizzo dell'energia: anche da qui possono nascere
quelle occasioni di sviluppo e di occupazione di cui abbiamo
urgentemente bisogno», ha dichiarato Claudia Maria Terzi, Assessore
all'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione
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Lombardia. «L'odierna inaugurazione assume, a mio avviso, un chiaro
valore simbolico - ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano,
Guido Podestà -. Mi riferisco non solo alla scelta, operata da
un'Associazione da sempre al servizio dei più deboli, di destinare
l'approvvigionamento della sede all'uso delle rinnovabili, ma anche
alla stretta collaborazione attuata tra Istituzioni (il GSE, il cui azionista
è il Tesoro), Imprese (Kinexia) e Terzo settore (Gruppo di Betania
Onlus). Insieme, in un'ottica anticiclica che traguarda la fase della
ripresa economica, i tre attori coinvolti hanno dimostrato come una
società moderna dovrebbe funzionare». «Questo progetto è la
dimostrazione di come le imprese che puntano sull'innovazione e la
sostenibilità possono svolgere un ruolo importante per l'ambiente ma
anche per il sociale. Con importanti ricadute non solo economiche ma
anche di promozione delle organizzazioni del terzo settore che
potranno produrre energia da fonti rinnovabili, diminuendo emissioni e
costi. Ma anche offrire importanti opportunità di sviluppo e crescita
professionale: un esempio di via italiana alla green economy» ha
detto Basilio Rizzo, presidente del Consiglio Comunale.
Madre Teresa Gospar, Presidente dell'Associazione Gruppo di
Betania che da oltre trentanni si occupa di adolescenti, ha
sottolineato la capacità di questo progetto di far lavorare insieme
Istituzione pubblica, profit e Terzo settore: «E' urgente, ha
commentato Madre Teresa Gospar, che queste tre realtà dialoghino
tra loro, imparino ad ascoltarsi, perché abbiamo bisogno, finalmente,
di costruire un nuovo modello di società dove, insieme alla ricerca del
profitto venga ricercato anche il valore aggiunto: il bene comune, la
capacità di generare inclusione sociale, il coinvolgimento reale dei
giovani. I giovani, il nostro futuro, dice madre Teresa, si sentono in un
punto nodale della storia ma non si riconoscono nella società in cui
sono e, perciò, la mettono in crisi. Noi di AGB, operatori laici e
religiose, ci proviamo ogni giorno e ci auguriamo - come è avvenuto
per questo progetto - di poter incontrare chi con noi abbia il coraggio
di rischiare per il nostro futuro».
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