Allegato n. 1 - Società della Salute di Firenze

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Allegato n. 1 - Società della Salute di Firenze
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SCHEMA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI FIRENZE E ASSOCIAZIONE DI
VOLONTARIATO “SOLIDARIETA’ CARITAS – ONLUS” REGOLANTE L’ATTIVITA’
GESTIONALE DEL PROGETTO PER RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI DENOMINATO
“VILLA PIERAGNOLI” CON SEDE IN FIRENZE – VIA PIERAGNOLI N.21.
L’anno Duemilaotto (2008) in questo giorno __________________ del mese di
________________ in Firenze, _________________________________, per il presente
atto a cui intervengono:
La Dottoressa Carla De Ponti, nata a Palermo il 30/09/1963 e domiciliata, per la carica, in
Firenze, Viale De Amicis n.21 che interviene all’atto non in proprio ma quale Dirigente del
Servizio Marginalità e Inclusione sociale della DIREZIONE SICUREZZA SOCIALE del
Comune di Firenze, C.F. 01307110484, secondo quanto previsto dall’art.58 dello Statuto e
dell’art.22 del Regolamento Generale per l’attività contrattuale del Comune di Firenze, ed
in esecuzione alla deliberazione dell’Esecutivo della Società della Salute n.___________,
esecutiva;
2) – il Sig. Andrea Gori, nato a Firenze il 25.10.48 e domiciliato, per la carica, in Firenze,
Via de’ Pucci n. 2, – che interviene all’atto non in proprio ma quale vice Presidente dell’
Associazione di Volontariato “SOLIDARIETA’ CARITAS – ONLUS”. Con sede sociale in
Via de’ Pucci n. 2, – C.F. 94043850489; nei confronti della suddetta associazione non è
stata acquisita la certificazione antimafia di cui alla Legge 31/05/1965 n.575 e successive
modifiche e integrazioni, in quanto la medesima non ha caratteristiche di attività
d’impresa, né fine di lucro, in conformità alle disposizioni emanate dal Ministero
dell’Interno con Circolare 59/LEG/240.583/V del 10/07/1990 e circolare n.559 del
14/12/1994;
Premesso che:
L’Associazione sopra nominata è regolarmente iscritta al Registro Regionale del
Volontariato ex L.R.T. 28/93 con D.P.G.R. n.70 del 07/02/94 e che non sono in corso
procedure di revoca;
l’Associazione opera da molti anni sul territorio fiorentino con particolare riferimento
all’accoglienza ed all’integrazione sociale dei cittadini extracomunitari con proprie strutture
(case famiglie per donne, minori, nuclei familiari, mense, centri di ascolto e di consulenza).
In questi anni si è anche attivata in collaborazione con gli Enti Locali territoriali, per gestire
particolari emergenze, ( profughi somali, bosniaci, croati, kosovari) anche nell’ambito di
specifici programmi di accoglienza e di integrazione socio-economica.
Dal 2001 gestisce in collaborazione con L’ARCI Comitato regionale toscano (ora
Associazione Accoglienza Toscana) presso il Centro di Villa Pieragnoli, servizi di
Accoglienza e di Tutela e di Integrazione rivolti a cittadini stranieri Richiedenti protezione
internazionale, o che abbiano ottenuto dallo Stato Italiano il riconoscimento dello status di
rifugiato o di protezione sussidiaria. Attività promossa dal Comune di Firenze nell’ambito
del Sistema Nazionale di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati e coprogettata con i
suddetti soggetti del Terzo settore.
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SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
ART. 1 OGGETTO DELLA CONVENZIONE
Oggetto della presente convenzione è la prosecuzione dell’attuazione, nella città di
Firenze, di un sistema di servizi per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione per richiedenti
protezione internazionale, rifugiati e/o titolari di permesso per protezione sussidiaria, da
realizzarsi in collaborazione tra Comune di Firenze, l’Associazione di Volontariato
Solidarietà Caritas onlus ( d’ora in avanti citata come “Caritas”) e l’Associazione di
Promozione sociale Accoglienza Toscana, sulla base del progetto elaborato di concerto
con l’Amministrazione comunale e l’Associazione di promozione sociale Accoglienza
Toscana, allegato parte integrante del presente atto;
Tali attività sono complementari e non sostitutive dei servizi per richiedenti protezione
internazionale, rifugiati e/o titolari di permesso per protezione sussidiaria, che il Comune
di Firenze assicura direttamente.
La presente convenzione regola il proseguimento dei rapporti tra il Comune di Firenze e
l’Associazione di Volontariato “Solidarietà Caritas ONLUS”.” per la gestione presso la
Struttura di Villa Pieragnoli di servizi accoglienza e tutela destinati a cittadini stranieri
richiedenti protezione internazionale, rifugiati e/o titolari di permesso per protezione
sussidiaria.
ART.
2 - STRUTTURA DI ACCOGLIENZA E TIPOLOGIA DEI SERVIZI OFFERTI
La Caritas con la stipula del presente atto si obbliga ad adempiere a tutte le prestazioni di
cui al Progetto sopracitato, ed in particolare all’attuazione delle misure di “Accoglienza” e
di Tutela socio sanitaria ,
Per la parte relativa alle misure di “Integrazione e tutela legale” del progetto, la Caritas
collaborerà con l’Associazione Accoglienza Toscana.
I servizi di accoglienza vengono erogati presso la struttura di “Villa Pieragnoli” complesso
immobiliare, ubicato in Firenze, Via Pieragnoli n. 21 - località Settignano, di proprietà della
Diocesi di Firenze, concesso in affitto all’Associazione Solidarietà Caritas ONLUS
La struttura, dispone, per le attività di progetto, di n° 20 camere a più letti, 1 sala pranzo,
2 stanze soggiorno, 1 sala per le attività didattiche e ludiche utilizzabile anche come sala
riunioni, 1 stanza attrezzata ad uso ambulatorio utilizzata dai medici volontari, 2 stanze
adibite ad ufficio, portineria bagni comuni, lavanderia comune, terrazze, piazzali esterni e
giardino.
L’accoglienza prevede:
l’alloggio, nella struttura sopra descritta con
• posto letto in camere multiple con comodino e armadietto personale
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fornitura di coperte di biancheria da letto e da bagno, lavaggio biancheria da
letto, possibilità di fruire dell’uso della lavatrice per gli indumenti personali;
fornitura di prodotti igienici;
il vitto, erogato attraverso la mensa interna, per n° 3 pasti giornalieri di norma
e per ogni esigenza della popolazione accolta, specialmente minore;
fornitura di medicinali, previa prescrizione medica,
assistenza con personale adeguato nell’arco delle 24 ore;
apertura del Centro 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno;
I Servizi offerti presso la struttura sono: custodia e sorveglianza, servizio di
lavanderia, servizio di pulizia generale dei locali.
Negli interventi di accoglienza sono incluse anche le seguenti prestazioni di tutela socio
sanitaria:
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il sostegno all’inserimento scolastico dei minori, svolto da operatori
dipendenti o volontari;
fornitura del materiale scolastico per i minori
attività extra scolastica e ludica per i minori presenti
segretariato per le pratiche burocratiche ed accompagnamento per l’accesso
ai servizi sanitari ed ai servizi pubblici in genere, svolto da operatori
dipendenti o volontari;
il counselling individuale, svolto da operatori dipendenti o volontari;
l’orientamento ed accompagnamento amministrativo-burocratico, svolto da
operatori dipendenti o volontari, in collaborazione con l’Associazione
Accoglienza Toscana,;
copertura delle spese per i rilascio dei titoli di soggiorno (fotografie, marche
da bollo);
collaborazione con i Servizi Integrati di Assistenza Sociale per i percorsi di
integrazione nel territorio;
la piccola assistenza quotidiana, sotto forma di pocket-money o mediante
fornitura di biglietti/abbonamenti ATAF.
fornitura dei titoli di viaggio in occasione delle convocazioni delle
Commissioni Asilo o per ritiro dei titoli soggiorno presso altre Questure.
La Caritas collaborerà con l’ASSOCIAZIONE ACCOGLIENZA TOSCANA per l’attuazione
complessiva del progetto.
Le attività di cui sopra saranno svolte sia presso il centro di accoglienza di Villa Pieragnoli
.
Per lo svolgimento delle attività di cui alla presente convenzione l'Associazione metterà a
disposizione le necessarie attrezzature, in regola con la normativa vigente in materia di
sicurezza sui luoghi di lavoro e ad esigere dal proprio personale il rispetto di tale normativa
e a sollevare il Comune da ogni responsabilità civile e penale verso terzi.
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Art. 3 UTENZA
L’utenza massima accoglibile è di 55 persone , nella condizione di profughi stranieri:
richiedenti asilo e/o rifugiati, così suddivisa:
nuclei familiari max - 5
singoli (uomini e/o donne) max - 34
I beneficiari del progetto devono essere in possesso di permesso di soggiorno per :
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richiesta asilo (protezione internazionale);
status di rifugiato;
per protezione sussidiaria
•
possono permanere in accoglienza e beneficiare delle attività del progetto anche
gli ospiti, ai quali è stata rigettata la domanda d’asilo, purché abbiano presentato il
ricorso giurisdizionale.
Sono ammessi soggetti singoli uomini e/o donne purché maggiorenni, e nuclei familiari
Art. 4 MODALITA’ DI ACCOGLIENZA, DI PRESA IN CARICO, DI DEFINIZIONE DEI
PERCORSI INDIVIDUALI E DI DIMISSIONE
Criteri di ammissione:
le richieste di inserimento in struttura vengono istruite dall’A.O.C – Accoglienza e Servizio
Immigrati della Direzione Sicurezza Sociale.
Gli inserimenti sono disposti dal Dirigente del Servizio Marginalità e Inclusione sociale,
previa valutazione congiunta tra Comune e Caritas circa la compatibilità degli stessi con il
buon andamento della struttura
In caso di accoglimento della richiesta di contributo sul Fondo Nazionale per le Politiche
ed i servizi dell’Asilo, presentata dal Comune di Firenze per gli anni 2009-2010 e della
conseguente adesione al Sistema Nazionale di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati,
gli inserimenti dei beneficiari, nei limiti della quota di posti che verranno messi a
disposizione della rete nazionale, verranno comunicate a cura dal Servizio Centrale del
Sistema Nazionale Asilo, ai sensi del Decreto Legislativo n.140/2005, al responsabile del
progetto per il Comune di Firenze ed al responsabile del progetto dell’ Associazione
Solidarietà Caritas.
L’inserimento di ogni nuovo ospite nella struttura di Villa Pieragnoli verrà comunicato da
Caritas all’Associazione Accoglienza Toscana;
Il periodo di permanenza presso il Centro è stabilito come segue:
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- Richiedenti protezione internazionale: per tutto il periodo di attesa della
definizione della procedura di richiesta asilo e per i sei mesi successivi alla
notifica della decisione sulla richiesta d’asilo da parte delle Commisioni
Territoriali Asilo;
In caso di ricorso giurisdizionale avverso la decisione di rigetto della domanda
d’asilo, al ricorrente, è consentita la permanenza per il periodo in cui non è
consentito l’accesso al lavoro.
-
Rifugiati e per coloro ai quali è stata concessa la protezione internazionale : per
un periodo massimo di sei mesi dalla data d’ingresso nel centro. In circostanze
eccezionali debitamente motivate, potrà essere concessa una proroga alla
permanenza da parte del Dirigente del Servizio Marginalità e Inclusione sociale.
-
In caso di adesione al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati
(SPRAR) tali proroghe
dovranno essere concesse in accordo e previa
autorizzazione del Servizio centrale.
Al momento dell’ingresso nella struttura, Accoglienza Toscana, Caritas e Referente del
Progetto per il Comune di Firenze provvederanno, coadiuvati se necessario da interpreti
nelle lingue conosciute dai beneficiari, alla presentazione del progetto, del regolamento
interno e del patto contratto, alla redazione della cartella personale del beneficiario,
nonchè alla definizione del percorso d’accesso e di formazione (definizione delle pratiche
burocratiche amministrative, vaccinazioni e screening sanitari obbligatori, accesso al SSN
e scelta del medico, inserimento scolastico dei minori, corsi di alfabetizzazione e di lingua
italiana, valutazione delle competenze, orientamento al lavoro ed occasioni di formazione
professionale).
Il Patto contratto Il cui schema è allegato alla presente convezione quale parte integrante,
è sottoscritto per accettazione da parte del beneficiario e controfirmato dai referenti per le
due associazioni e dal Responsabile del progetto per il Comune di Firenze.
La sottoscrizione da parte dell’utente del Patto Contratto e del Regolamento interno del
centro è condizione indispensabile per l’accoglimento nel progetto.
Per i beneficiari che hanno ottenuto lo status di rifugiato, o che sono in possesso di
permessi per protezione Sussidiaria, o se in attesa di convocazione, di permesso di
soggiorno che permetta l’accesso al lavoro, e che hanno raggiunto un sufficiente livello di
conoscenza della lingua italiana, .Caritas ed Associazione Accoglienza Toscana
procederanno, in accordo con il Comune di Firenze e con gli interessati, alla definizione di
un percorso di integrazione sociale, (accompagnamento e tutoraggio nella la ricerca del
lavoro e di una eventuale sistemazione alloggiativa autonoma) a cura dell’ Associazione
Accoglienza Toscana.
L’adesione e l’effettiva partecipazione ai percorsi di formazione e d’integrazione sociale è
condizione per il mantenimento del posto.
Tali percorsi verranno periodicamente monitorati di concerto fra Comune di Firenze e
soggetti gestori.
La reiterata mancata adesione degli utenti ai percorsi congiuntamente definiti è motivo di
dimissione dal progetto.
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In caso di ricoveri presso ospedali o case di cura, l’ospite ha diritto alla conservazione del
posto per un periodo non superiore ai 30 giorni, salvo circostanze eccezionali debitamente
motivate ed espressamente autorizzate dal Dirigente del Servizio Marginalità e Inclusione
sociale.
In caso di adesione al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) tali
proroghe dovranno essere concesse in accordo e previa autorizzazione del Servizio
centrale
In caso di adesione
al Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e rifugiati,
L’Associazione Solidarietà Caritas garantirà l’inserimento e l’aggiornamento dei dati relativi
al Progetto di Firenze sulla Banca dati Nazionale del Sistema di Protezione per Richiedenti
asilo e rifugiati nominando un proprio responsabile alla cura di tale attività.
Per una efficace gestione e coordinamento dei servizi ivi inclusi l’aggiornamento della
banca dati ed il monitoraggio e verifica dei percorsi individuali dei beneficiari, sono previsti
incontri quindicinali di coordinamento fra gli operatori dei due soggetti gestori a cui
parteciperà il referente per l’Amministrazione comunale.
Gli Enti gestori s’impegnano a comunicare reciprocamente i programmi mensili di attività
esterna previsti per i beneficiari del Progetto
ART. 5 REGOLAMENTO E PATTO CONTRATTO
Gli ospiti dovranno mantenere un comportamento collaborativo ed improntato al rispetto
degli altri utenti e degli operatori. Violazioni di regole basilari e generali di convivenza e
civiltà comporteranno l’allontanamento dalla struttura. Le relative comunicazioni verranno
tempestivamente effettuate tra la Caritas ed il Comune di Firenze.
L’ammissione dell’ospite al progetto è subordinata alla sottoscrizione per accettazione del
Patto Contratto e del Regolamento di Convivenza nel Centro.
Il Patto contratto è il documento che indica i servizi e le attività previste dal progetto per le
quali è richiesta l’attiva partecipazione da parte dell’ospite.
Il Regolamento di Convivenza disciplina le varie fasi della vita comunitaria nella struttura e
diritti e doveri dei beneficiari del progetto ed al quale gli ospiti dovranno attenersi.
L’Amministrazione Comunale concorda con la Caritas il Regolamento di Convivenza nel
Centro che disciplina le varie fasi della vita comunitaria nella struttura ed al quale gli ospiti
dovranno attenersi.
Il Patto contratto è controfirmato dai referenti delle due associazioni e dal Responsabile
del Comune per il progetto.
Patto Contratto e Regolamento di Convivenza sono, di norma, tradotti nella lingua del
paese di provenienza dell’ospite, in caso di lingue per le quali sia difficoltoso reperire sul
territorio traduttori adeguati, essi saranno forniti in una delle lingue maggiormente diffuse a
livello internazionale.
Tali documenti sono inclusi al presente atto come allegati n.2 e 3 e ne formano parte
integrante
ART. 6 REGISTRI
Presso la sede del centro di accoglienza denominato “Villa Pieragnoli” dovrà
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essere tenuto, a cura della Caritas:
-
un registro delle presenze degli ospiti,
nel quale dovrà risultare la distinzione fra:
a) ospiti, in attesa di definizione dell’istanza di asilo ;
b) ospiti, che risultino in possesso dello status di rifugiato, o in possesso di un
permesso per protezione sussidiaria,
-
La Caritas dovrà inoltre a tenere anche un registro cronologico delle entrate e
delle spese da esibire su richiesta al responsabile del progetto per il Comune,
ART. 7 PERSONALE DIPENDENTE E VOLONTARIO
La Caritas si obbliga ad eseguire gli interventi oggetto del presente atto impiegando
personale con adeguata esperienza del settore o con specifica qualifica professionale per
l’espletamento delle funzioni in argomento, aggiornato attraverso opportuni corsi finalizzati
ad ottenere un adeguato livello qualitativo e di professionalità.
Si obbliga altresì ad assumere verso detti operatori e verso terzi, tutte le responsabilità
conseguenti e dipendenti da fatto proprio e dei propri addetti, secondo quanto previsto
dalla normativa vigente.
Il personale impiegato è il seguente:
Operatore n. 1
Operatore n. 2
Operatore n.3
Operatore n. 4
Operatore n. 5
Operatore n. 6
Operatore n. 7
Operatore n.8
Solidarieta’ Caritas Responsabile struttura - Dirigente di Comunita’, counselor
professionista ad indirizzo analitico transazionale per consulenze psico-sociali,
educative e familiari,corsi di formazione e aggiornamento sul settore asilo e
immigrazione, 38 ore settimanali, 12 anni di esperienza nel settore immigrazione
4 anni e 1\2 di esperienza nel settore asilo.
Solidarieta’ Caritas Educatore- Tecnico Servizi Sociali Addetto alle Marginalita’
Sociali, corso di aggiornamento professionale circa gli approcci e la
comunicazione multiculturale per operatori sociali, Corsi di formazione e
aggiornamento su asilo e immigrazione- 38 ore settimanali, 8 anni di esperienza
lavorativa nel settore asilo.
Solidarieta’ Caritas Educatore, corso di aggiornamento professionale circa gli
approcci e la comunicazione multiculturale per operatori sociali, corsi di
formazione e aggiornamento su asilo e immigrazione, 38 ore settimanali, 7 anni
di esperienza lavorativa nel settore asilo.
Solidarieta’ Caritas operatore generico assistenza 38 ore settimanali,2 anni di
esperienza lavorativa.
Solidarieta’ Caritas operatore generico assistenza - 38 ore settimanali,4 anni di
esperienza nel settore immigrazione 8 mesi di esperienza lavorativa nel settore
asilo
Solidarieta’ Caritas operatore generico assistenza - 38 ore settimanali, 6 anni
di esperienza lavorativa nel settore asilo.
Solidarieta’ Caritas operatore generico assistenza Laureato in Psicologia, - 38
ore settimanali, 6 anni di esperienza lavorativa nel settore asilo.
Solidarieta’ Caritas
operatore generico assistenza
Laureato in Scienza
dell’Educazione, 38 ore settimanali, 2 mesi di esperienza lavorativa.
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Operatore n.9
Solidarieta’ Caritas cuoco 38 ore settimanali
Operatore n.10 Solidarieta’ Caritas cuoco p.t 18 ore settimanali
Operatore n. 11 Solidarieta’ Caritas - Addetto Amministrativo - Laurea in Giurisprudenza,
amministrativo 18 ore settimanali,
7 anni esperienza nel settore
immigrazione/asilo (responsabile banca dati)
Il personale sarà impiegato con le modalità ed i tempi sopra individuati.
Volontari che saranno impiegati nel progetto:
VOLONTARI
attività
Ore
N° addetti e
settimanali
Volontari
Sostegno
al
250
10
personale
Volontariato civile
Socializzazione
36
2
Medico pediatra
Visite santarie
2
1
Medico infettivologo
Visite santarie
2
1
I volontari soci dell’organizzazione sono prevalenti, per numero e prestazioni, rispetto ai
dipendenti e professionisti convenzionati.
La Caritas fornirà l’elenco nominativo del personale sopraindicato comunicando alla
Direzione 18 - Sicurezza Sociale. le eventuali variazioni.
La Caritas si impegna a comunicare tempestivamente alla Direzione Sicurezza Sociale
del Comune di Firenze le eventuali variazioni concernenti:
• numero, modalità e tempo di impiego dei dipendenti in forza al Progetto;
• numero, modalità e tempo di impiego di volontari e/o operatori del servizio civile;
Il responsabile delle attività indicate nella presente convenzione è il Sig. Andrea Gori.
La Caritas garantisce che tutto il personale volontario operante nelle attività del progetto in
argomento e nelle altre attività sociali svolte della medesima, è regolarmente assicurato ai
sensi degli art. 4 e 7 comma 3° della Legge 11.08.1991 n.266 e decreti ministeriali
attuativi, inoltre, il rapporto con il personale dipendente e volontario è regolato dai contratti
di lavoro in vigore e dalle normative previdenziali e fiscali in materia
la Caritas si impegna ad assicurare con polizza di responsabilità civile verso terzi, se
stessa e il personale utilizzato, incluso eventuali operatori volontari o del servizio civile, per
qualsiasi evento che possa verificarsi, sollevando espressamente il Comune di Firenze da
qualsiasi responsabilità per danni conseguenti l’attività oggetto del presente accordo.
La Caritas si assume altresì l’onere della copertura assicurativa, con polizza di
responsabilità civile verso terzi, dei rischi derivanti da infortunio relativi agli ospiti delle
strutture.
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la Caritas si impegna a fornire copia delle polizze relative alla presente attività prima
dell’inizio dell’attività oggetto del presente atto.
Per eventuali sostituzioni la Caritas può impiegare personale di società cooperative di
propria fiducia.
La Caritas s’impegna infine, senza eccezione alcuna :
-
-
-
-
ad adottare, anche attraverso l’azione dei propri operatori, comportamenti atti a
garantire il pieno rispetto della dignità e dei diritti degli utenti;
a rispettare la normativa vigente D. Lgs n. 81/2008 (T.U. per la sicurezza sui
luoghi di lavoro) in materia d’igiene e sicurezza diretta alla prevenzione degli
infortuni e delle malattie professionali, esigendo dal proprio personale il rispetto
di tale normativa,
a rispettare in particolare l’art.26 lettere “a” e “b” del citato decreto legislativo,
per quanto concerne la cooperazione con l’A.C. per l’attuazione ed il
coordinamento delle misure e degli interventi di prevenzione e protezione dai
rischi sul lavoro inerenti le attività del progetto, informandosi reciprocamente al
fine di eliminare anche i rischi dovuti alle interferenze.
a provvedere alla informazione, formazione ed addestramento di tutto il
personale sull’utilizzo in sicurezza delle attrezzature e dei mezzi utilizzati nel
servizio;
di essere in regola con gli adempimenti e le norme previste (dalla vigente
normativa sull’igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro) se e quando obbligatorie
La Caritas s’impegna altresì ad adempiere a quanto previsto dal D. Lgs n. 81/2008
(T.U. per la sicurezza sui luoghi di lavoro), in particolare in merito a:
nomina del Medico Competente e dei Rappresentanti dei Lavoratori
per la sicurezza ed alla designazione del responsabile del Servizio
prevenzione e Protezione
effettuazione delle comunicazioni obbligatorie agli Istituti di cui all’art.9
della suddetta normativa.
ART. 8 IMPORTO
Il Comune di Firenze si obbliga a corrispondere alla Caritas per l’attività oggetto del
presente atto per il periodo oggetto di convenzione quanto segue:
Rimborso spese pro capite pro die per ospiti adulti pari ad € 30,11;
Rimborso spese pro capite pro die per minori da 0 a 3 anni pari ad € 23,76
fino alla concorrenza massima di € 299.745,05;
Per le modalità di rendicontazione della spesa suddetta, si farà riferimento alle regole
emanate dal Servizio Centrale del SPRAR.
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ART. 9 MODALITA’ DI PAGAMENTO.
L’importo complessivo presunto di € 299.745,05= (fuori campo IVA ex DPR 633/72, ai
sensi dell’art. 8 comma 2 della L.266/91) verrà corrisposto dal Comune alla Caritas
secondo le seguenti modalità:
-
45% dell’importo totale di cui all’art.8 della presente Convenzione a titolo di
anticipazione contrattuale;
- 45% 45% entro il 15/05/2009 previa presentazione di copia del registro cronologico
delle entrate e delle spese del progetto (previsto dall’ art. 6 ) e di dichiarazione del
Responsabile dell’Associazione relativa al raggiungimento della spesa coperta
dall’anticipazione contrattuale;
- 10% a saldo entro il 28 Febbraio 2010 sulla base della rendicontazione finale di
tutte le attività e i servizi svolti.
I pagamenti saranno effettuati, dietro presentazione di regolare fattura o nota di credito,
entro 60 giorni dalla data di ricevimento delle fatture o delle note di credito.
La liquidazione del saldo, in caso di adesione al Sistema di Protezione per Richiedenti
asilo e rifugiati, avverrà entro 60 giorni dalla comunicazione ufficiale del Servizio centrale
del SPRAR della regolarita e correttezza della rendicontazione presentata;
Le fatture o le note di credito dovranno essere obbligatoriamente accompagnate dal
Documento Unico di regolarità contributiva (D.U.R.C.) ai sensi delle vigenti disposizioni di
legge
ART. 10 DOCUMENTAZIONE SULL’ATTIVITA’ E RENDICONTAZIONE DELLE
SPESE.
Le spese sostenute e rimborsabili di cui al precedente art. 8, andranno rendicontate
utilizzando i modelli che si allegano alla presente convenzione quale parte integrante e
sostanziale (all. 4 e 5) e nel rispetto delle regole di rendicontazione previste dal Decreto
del Ministero dell’Interno del 22/7/2008 per il Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e
rifugiati,
Alla rendicontazione è accompagnata una relazione contenente informazioni circa le
attività espletate ed ogni ulteriore notizia idonea a fornire altre utili specificazioni sul
servizio e sulle attività realizzate.
Il Comune di Firenze provvederà al rimborso delle spese sostenute dalla Caritas, secondo
lo schema di cui sopra.
In caso di adesione al Sistema Nazionale di Protezione per Richiedenti asilo e rifugiati,
s’impegna altresì:
-
ad effettuare l’inserimento e l’aggiornamento dei dati relativi al Progetto di Firenze
sulla Banca dati Nazionale del Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e
rifugiati,
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-
-
-
a comunicare all’Amministrazione comunale il nominativo della persona a cui
l’associazione affiderà tale incarico,
a fornire i dati e la documentazione per la redazione delle schede di monitoraggio
periodico richieste dal Servizio Centrale del Sistema di Protezione per Richiedenti
asilo e rifugiati,
a fornire in collaborazione con l’Associazione Accoglienza Toscana le informazioni
necessarie alla redazione delle schede d’uscita e per le richieste di proroga;
a trasmettere al responsabile del Comune entro il 15 Luglio, la relazione
dell’attività oggetto della presente convenzione da redarre in collaborazione con
l’Associazione Accoglienza Toscana:
a fornire nei tempi indicati dal Responsabile del Comune e comunque non oltre il
15 febbraio 2010 la documentazione contabile necessaria per la predisposizione
della rendicontazione richiesta dal Servizio Centrale del Sistema di Protezione per
Richiedenti asilo e rifugiati;
- il rimborso spese avviene vuoto per pieno; la Caritas invierà il prospetto mensile delle
presenze, che deve corrispondere al registro delle presenze degli ospiti all’interno della
struttura ;
L’Associazione emetterà richieste di rimborso in regime di esenzione IVA, in quanto
ONLUS, per le attività di cui alla presente Convenzione (ex-art.10.27.ter DPR 633/72).
ART. 11 PERSONALE E STRUTTURE MESSE A DISPOSIZIONE DAL COMUNE DI
FIRENZE.
Il Comune di Firenze metterà a disposizione il seguente personale:
n.
1.
qualifica
Dipendente
1
I.D.A
Dipendente A.A.
Attività da svolgere nell’ambito del progetto
n. ore
Responsabile progetto Coordinamento generale delle
24 ore
settimanali attività
Rapporti Istituzionali
Rapporti con Servizio Centrale
Gestione Amministrativo contabile
Rendicontazione contabile
Redazione delle relazioni periodiche e finali
Schede di monitoraggio
Produzione atti amm.vi
Sportello informativo Asilo
Monitoraggio sulle attivita di progetto
Monitoraggio percorsi beneficiari
Sportello informativo Asilo
18 ore
settimanali Gestione Procedure d’ingresso/dimissioni
Gestione Amministrativo contabile
Rapporti con Servizio Centrale
Verifica Banca dati
Gestione banca dati dei R.A.R. Presenti sul territorio
Il Referente del progetto per il Comune di Firenze è il Sig. Bisignano Pippo del Servizio
Marginalit e Inclusione Sociale - U.O. Immigrazione, che svolgerà funzioni di coordinatore
in loco del progetto, assicurerà il raccordo tra il personale Caritas , l’Associazione
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Accoglienza Toscana e la Direzione Sicurezza Sociale, curerà i rapporti istituzionali con
uffici e servizi pubblici (Scuola, Questura, ASL) e con gli enti e le Associazioni di
volontariato che in varie forme operano o collaborano in questo progetto.
Il Comune di Firenze metterà a disposizione i servizi previsti nel Progetto allegato.
Il Comune di Firenze in particolare coordinerà le attività del Progetto con quelle ordinarie
in ambito immigrazione (U.O.Immigrazione) e Rom (UOS Rom), ad integrazione di quelle
direttamente predisposte dalla Caritas.
ART. 12 CONDIZIONI DI ACCESSO RECIPROCO.
L’accesso ai locali del Comune e l’uso della documentazione da parte dei responsabili
della Caritas e/o del personale impegnato nell’attività oggetto della presente convenzione
sono concordati con il responsabile della Direzione Sicurezza Sociale.
Ferma restando l’attività del referente comunale Sig. Bisignano Pippo, l’eventuale accesso
di altro personale del Comune di Firenze ai locali in uso o concessione della Caritas e
l’uso di attrezzature o documentazione ivi presenti sono concordate tra i responsabili della
Caritas ed il referente del Comune di Firenze.
ART. 13 RISPETTO DIRITTI DELL’UTENZA.
La Caritas assicura di emanare disposizioni atte a garantire il rispetto da parte del
personale impegnato della normativa regionale vigente per gli operatori dei servizi pubblici
in materia di tutela dei diritti dell’utenza ed il rispetto di tutte le norme nazionali e regionali
in materia di interesse della presente convenzione.
Il Comune sovraintende allo svolgimento delle attività convenzionate, avendo cura di
verificare che gli operatori rispettino i diritti e la dignità degli utenti, in particolare in merito
al procedimento amministrativo di cui alla Legge 241/90 e che le attività siano svolte con
modalità tecnicamente corrette e nel rispetto delle normative specifiche di settore.
ART. 14
PRIVACY
L’attività verrà svolta nel rispetto della normativa sulla Privacy, in particolare in riferimento
agli obblighi imposti dal Dlg. N.196/03.
L’Associazione Solidarietà Caritas nomina quale Responsabile del Trattamento dei dati
personali, secondo il modello e le clausole predisposte dal Comune di Firenze, il proprio
Legale Rappresentante o chi per esso.
Il trattamento dei dati acquisiti nello svolgimento delle attività progettuali deve avvenire
solo ed esclusivamente per lo svolgimento delle stesse; è vietata la diffusione e/o ogni
qualsiasi uso diverso e/o non strettamente connesso allo svolgimento delle attività stesse.
ART. 15 RAPPORTI E COMUNICAZIONI CARITAS-COMUNE.
12
Presso gli uffici della Direzione Sicurezza Sociale - Viale De Amicis n.21 – Firenze – è
conservata agli atti tutta la documentazione afferente alla presente convenzione.
La Caritas ed il Comune garantiscono il costante collegamento operativo reciproco.
La Caritas s’impegna affinché le attività oggetto della presente convenzione siano rese
con continuità per il periodo concordato e s’impegna inoltre a dare immediata
comunicazione al referente nominato dal Comune delle situazioni ostative che dovessero
intervenire nello svolgimento delle attività, nonché comunicare le eventuali sostituzioni
degli operatori e le interruzioni del servizio.
- La Caritas garantisce inoltre la tempestiva comunicazione all’Ente contraente di eventuali
variazioni concernenti:
numero, modalità e tempi di impiego di volontari o professionisti adibiti all’erogazione delle
prestazioni oggetto della convenzione, nominativi dei responsabili, variazioni dei beni
mobili ed immobili concessi in uso oggetto della convenzione.
Il referente della gestione del progetto per la Caritas Sig. Andrea Gori fornirà
all’Amministrazione Comunale entro il 15 febbraio 2010, la documentazione contabile
relativa alla rendicontazione finale .
Il Comune garantisce la tempestiva comunicazione al referente nominato
dall’Associazione:
- di ogni evento che possa incidere sull’attuazione del progetto,
- di ogni evento che possa incidere sulla validità della presente convenzione
ART.16 OBBLIGHI DELL’ASSOCIAZIONE
La Caritas si impegna a:
a)
b)
c)
d)
Garantire l’adempimento di tutte le clausole riportate nel presente atto
Rispettare le norme contrattuali, regolamentari, previdenziali, assicurative e di
sicurezza sui luoghi di lavoro previste dalla vigente normativa per tutto il
personale impiegato
Mantenere la riservatezza delle informazioni relative ai beneficiari del Progetto, da
qualsiasi fonte provengano, in applicazione della Legge 675/96 e del D.Lgs.
196/03 (T.U. normativa vigente in materia di protezione dei dati personali entrata
in vigore dal 1° gennaio 2004)
Garantire il rispetto delle misure di sicurezza sul posto di lavoro secondo quanto
previsto dal D.Lgs.81/2008 e da tutta la normativa vigente in materia inerente
all’attività gestionale in oggetto.
ART. 17 CONTROLLI
Il responsabile del Progetto del Comune, può svolgere, in qualsiasi momento, attività di
ispezione e controllo circa l’esatto adempimento degli obblighi della presente convenzione
da parte della Caritas.
13
ART. 18 INADEMPIENZE E RISOLUZIONE DEL RAPPORTO CONTRATTUALE.
Qualora il Responsabile del Progetto del Comune rilevi violazioni o irregolarità
nell’osservanza di quanto previsto nella presente convenzione, contesta l’inadempienza
alla Caritas, assegnando alla stessa un termine di tempo utile e sufficiente per fornire le
proprie giustificazioni.
Ricevute le giustificazioni, qualora non le ritenga adeguate, il responsabile del Progetto
richiama verbalmente il responsabile della Caritas al rispetto del presente atto, ovvero nei
casi più gravi, procede ad una formale diffida ad adempiere, assegnando all’associazione
un termine congruo, trascorso inutilmente il quale, può proporre al Comune, la risoluzione
del contratto, che avverrà al quindicesimo giorno dalla data di ricevimento della
comunicazione di risoluzione del contratto, da trasmettere all’Associazione a mezzo di
lettera raccomandata con ricevuta di ritorno..
Per ogni controversia è competente il Foro di Firenze.
ART. 19 COORDINAMENTO GENERALE.
Il Comune garantisce la tempestiva presenza ed intervento per quanto di propria
competenza istituzionale ed avoca a sé la competenza del coordinamento, del controllo e
della verifica.
ART. 20 DURATA
La durata della presente convenzione decorre dal 1.1.2009 fino al 30.06 2009, e potrà
essere rinnovata per i successivi 18 mesi attraverso appositi provvedimenti
amministrativi., anche parzialmente, qualora perdurino le condizioni necessita e di
pubblico interesse che ne hanno determinato il ricorso,
Eventuali modifiche devono essere concordate tra le parti nel rispetto delle norme di legge
in materia.
ART. 21
L’Amministrazione comunale, si riserva comunque, la facoltà di recesso unilaterale in caso
di mancato accesso al contributo sul Fondo Nazionale per le Politiche dell’Asilo richiesto,
per il presente progetto, al Ministero dell’Interno, con domanda presentata il 5 settembre
2008.
ART. 22
REGISTRAZIONE, CONTROVERSIE ED ENTRATA IN VIGORE.
14
La presente convenzione si compone di 23 articoli.
Il presente atto è immediatamente impegnativo per la Caritas e lo sarà per
l’Amministrazione Comunale ad avvenuta esecutività degli idonei atti amministrativi..
L’importo complessivo delle spese inerenti il presente atto è di presunti € 299.745,05, è
esente dall'imposta di bollo e di registro ai sensi dell'art. 8, comma 1 della L.266/91 e della
Circolare n.3 del 25.2.1992 del Ministero delle Finanze.
La presente scrittura sarà registrata solo in caso d’uso con spese a carico del richiedente.
ART. 23 RINVIO
Per quanto non previsto dal presente atto, si rinvia al Progetto allegato al presente
schema di convenzione, ed in caso di adesione al Sistema Nazionale di Protezione per
Richiedenti asilo e rifugiati per l’anno 2008 al Decreto del Ministero dell’Interno del
22/7/2008 ed all’allegato lettera A allo stesso decreto :”Linee Guida per la presentazione
delle domande per il fondo nazionale per le politiche ed i servizi per asilo”; ed alle norme
del C.C. che regolano la materia.
La Caritas è tenuta comunque all’osservanza di tutte le Leggi, Regolamenti, Decreti e in
genere tutte le prescrizioni che vengono emanate da Pubbliche Autorità,
indipendentemente dalle norme prescritte dal presente atto.
Per la Associazione di Volontariato
Solidarietà Caritas onlus
per L’Amministrazione Comunale
Direzione Sicurezza Sociale
Il Direttore
………………………………………
………………………………………
ALLEGATI allo schema di convenzione :
n.1 Progetto
n.2 Patto Contratto
n. 3 Regolamento di Convivenza
n.4 Mod. Rendicontazione per macrovoci
n.5 - Mod. Rendicontazione per microvoci
15
ALLEGATO 1 allo schema di Convenzione
Progetto Villa Pieragnoli Trasmesso al Ministero dell’Interno in data 5/9/2008 per
partecipare alla ripartizione delle risorse iscritte nel Fondo Nazionale per le Politiche ed i
Servizi dell’Asilo nell’ambito del Sistema nazionale per Richiedenti Asilo e Rifugiati
(SPRAR) per gli anni 2009-2010,
MODELLO DI DOMANDA DI CONTRIBUTO RELATIVA ALLA RIPARTIZIONE DELLE
RISORSE ISCRITTE NEL FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE E I SERVIZI DELL’ASILO,
DI CUI ALL’ART. 1 SEXIES E 1 SEPTIES DEL DECRETO LEGGE 30 DICEMBRE 1989, N.416,
CONVERTITO CON MODIFICAZIONI, CON LE LEGGE 28 FEBBRAIO 1990, N. 39,
INTRODOTTO DALL’ART.32 DELLA LEGGE 30 LUGLIO 2002, N. 189, PER L’ANNO/GLI ANNI
2009 e 2010
(Si prega di non compilare a mano)
AL MINISTERO DELL’INTERNO – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione –
Direzione centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo - P.zza del Viminale 1, 00184 Roma
1. ENTE LOCALE/CAPO FILA:
COMUNE DI FIRENZE
a) UNIONE _________________________________________________________________
b) CONSORZIO _____________________________________________________________
c) ASSOCIAZIONE 1 ______________________________________________________
CHIEDE DI ESSERE AMMESSO ALLA RIPARTIZIONE DEL FONDO NAZIONALE PER LE
POLITICHE E I SERVIZI DELL’ASILO. A TAL FINE COMUNICA:
2. DATI DELL’ENTE LOCALE
Indirizzo:
Palazzo Vecchio - Piazza della Signoria - 50122
Codice Fiscale:
01307110484
Firenze
1
Allegare le dichiarazioni con le quali gli altri enti locali partecipanti all’erogazione dei servizi si
impegnano all’esecuzione del progetto.
16
Conto di Tesoreria
(c/o la Sezione
Provinciale della
Banca d’Italia) 2
corrente bancario
infruttifero
Coordinate IBAN 3
Nr. posizione:
Conto di Tesoreria Unico n. 62505
intestato al Comune di Firenze
Conto corrente bancario infruttifero:
BIBAN S0616002832000000000 C00
intestato al Comune di Firenze
c/o La Cassa di Risparmio di Firenze
Popolazione 4
365.802 residenti, di cui 39.675 stranieri*
*dato riferito al 30/06/2008
3.
RAPPRESENTANTE LEGALE 5
Nome
Cognome
Funzione
Telefono
/Fax
E-mail
4.
Andrea
Francalanci
DIRETTORE- Direzione n.18 Sicurezza Sociale
055 276 7426
055 261 6863
[email protected]
RESPONSABILE DEL PROGETTO PRESSO L’ENTE LOCALE
Nome
Cognome
Incarico ricoperto
presso l’ente
locale
Telefono
/Fax
E-mail
Pippo
Bisignano
Responsabile AOC Accoglienza e Servizi Immigrati
055 2769 783
055 2769 602
[email protected]
2
Indicazione obbligatoria.
Ibidem.
4
Per le finalità di cui all’articolo 4, comma 2.
5
Es.: Presidente della Provincia, Sindaco, Dirigente, etc.
3
17
5. RESPONSABILE DEL SERVIZIO AFFIDATO ALL’ENTE ATTUATORE (SOGGETTO
O ORGANIZZAZIONE DIVERSA DALL’ENTE LOCALE) 6
Servizio affidato
ACCOGLIENZA E TUTELA
Denominazio
ne ente o
organizzazion
e
Indirizzo
Responsabile
operativo del
progetto
Telefono
/Fax
E-mail
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO SOLIDARIETA’ CARITAS ONLUS
Nome,
cognome e
numero di
telefono altro
personale di
contatto
Via de’ Pucci n. 2 – 50122 Firenze
Nome:
ANDREA
Cognome: GORI
055 26770237
055 26770249
[email protected]
ELENA GRAZZINI
Tel e Fax 055- 6557443
[email protected]
6. RESPONSABILE PER LA BANCA DATI
Nome
Paolo
Consani
Cognome
Ente di
appartenenza
Telefono
/Fax
E-mail
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO SOLIDARIETA’ CARITAS
ONLUS
055 26770250
055 26770249
[email protected]
Nome, cognome e
numero di telefono
altro personale di
contatto
Paolo Masi – 055 6557443 (?)
Tel e Fax 055- 6557443
[email protected]
Pippo Bisignano_
Telefono: 055-2769783, Fax:055-2769602,
[email protected]
RESPONSABILE DEL SERVIZIO AFFIDATO ALL’ENTE ATTUATORE
Servizio affidato
Denominazio
ne ente o
organizzazion
6
INTEGRAZIONE E TUTELA
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ACCOGLIENZA
TOSCANA
Tabella da compilare per ogni servizio affidato (accoglienza, integrazione e tutela).
18
e
Indirizzo
Responsabile
operativo del
progetto
Telefono
/Fax
E-mail
Nome,
cognome e
numero di
telefono altro
personale di
contatto
Piazza dei Ciompi n. 11 – 50122 Firenze
Nome:
DAGMAR
Cognome: SCHUSSLER
055 26297232
055 26297233
[email protected]
Margherita
Grandi
055 [email protected]
Fax: 055 2629233,
7. SERVIZIO DI CUI SI CHIEDE L’AMMISSIONE AL CONTRIBUTO
7.1 – Indicare la tipologia del servizio 7 .
ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE e TUTELA
7
Specificare se accoglienza, integrazione, tutela.
19
7.2 - Descrivere sinteticamente i servizi per i quali si richiede il contributo (massimo 10
righe).
1. Servizi di Accoglienza :
-
Accoglienza in struttura collettiva per n. 55 richiedenti protezione internazionale, rifugiati
o con permesso per protezione sussidiaria e per motivi umanitari, (categorie ordinarie)
singoli uomini e/o donne e nuclei familiari, comprensiva di vitto, alloggio, pocket
money.
–
–
–
Orientamento, accompagnamento e facilitazione per l’accesso ai
servizi del territorio anche con supporto di interpreti e mediatori
culturali .
Accesso ai servizi scolastici e sanitari.
Definizione di percorsi formativi personalizzati per alfabetizzazione,
l’apprendimento della lingua italiana con realizzazione di corsi sia
all’interno della struttura che in sedi esterne, ampia possibilità di
accesso a corsi di lingua sia per livello d’apprendimento che per fasce
orarie promossi da associazioni presenti nel territorio.
attività di sostegno di socializzazione e ludiche per i minori.
–
–
Informazione sulla normativa di settore anche attraverso guide facilitate
tradotte nelle lingue di provenienza dei beneficiari.
2. Servizi per l’integrazione:
–
–
–
–
–
–
–
Orientamento al mercato del lavoro
Corso di pre-sindacalizzazione
Accesso ai corsi di formazione professionale promossi in ambito territoriale e/o
Regionale
Corso di formazione modulare per operatori macchine a controllo numerico, mirato
sui beneficiari del progetto.
Supporto ed accompagnamento in tutte le fasi di ricerca del lavoro
Concessione di borse lavoro
Sostegno ed accompagnamento in tutte le fasi di ricerca di opportunità alloggiative
autonome concessione di borse alloggio .
3. Servizi di Tutela:
Accesso ai Servizi socio sanitari del territorio con
l’accompagnamento e mediazione linguistico culturale, fornitura dei farmaci prescritti,
attivazione di interventi di prevenzione.
–
Accesso ai consultori e informazione sulle realtà e gli organismi
associativi che si occupano in particolare della tutela delle donne e dei minori.
–
Sostegno psicologico
–
Attività di segretariato e di sostegno per il disbrigo delle pratiche
burocratiche.
– Informazione sulla normativa di settore anche attraverso guide facilitate tradotte nelle
lingue di provenienza dei beneficiari.
– Tutela dei diritti, supporto e tutela legale per tutta la fase del procedimento di
richiesta di protezione internazionale incluso l’attivazione procedura di gratuito
patrocinio per eventuale ricorso giurisdizionale.
–
7.3 – Indicare la data di attivazione prevista. 8
8
Art. 4, comma 1, lett. b). Indicazione obbligatoria anche per gli Enti locali che hanno i servizi già attivi
20
7.4 - Per i servizi già attivi, indicare la data di ingresso nello SPRAR.
Servizi attivi ininterrottamente dal 6 Luglio 2001 (inizialmente P.N.A. e successivamente nello
SPRAR)
7.5 – Indicare se il servizio è riservato esclusivamente a categorie vulnerabili. 9
NO
7.5.1 - Se sì, specificare il numero dei posti in relazione alla tipologia.
Minori non
accompagnati
Disabili
anche
temporanei
Anziani
Donne
singole in
gravidanza
Genitori
singoli
con figli
minori
Vittime
di tortura e/o
di violenza
Soggetti che richiedono
assistenza domiciliare,
sanitaria, specialistica
e/o prolungata
Num.
Posti
7.6 – Indicare i soggetti beneficiari. 10
Categorie ordinarie : singoli/e e nuclei familiari
7.7 – Indicare il numero dei posti per cui si chiede il contributo. 11
Anno 2009 N.ro posti: 55
Anno 2010 N.ro posti: 55
7.8 – Solo per i progetti rivolti a categorie ordinarie, indicare i posti eventualmente
riservati a categorie vulnerabili specificandone il numero per ciascuna tipologia. 12
Anno 2009 N.ro posti/tipologia: 0
Anno 2010 N.ro posti/tipologia: 0
7.9 – Indicare il numero dei posti per richiedenti protezione internazionale. 13
Anno 2009 N.ro posti: 40
Anno 2010 N.ro posti: 40
7.10 – Indicare il costo totale annuale del progetto comprensivo di cofinanziamento. 14
Anno 2009 Costo totale annuo: € 785.891,22
Anno 2010 Costo totale annuo:
€ 785.891,22
7.11 – Indicare il costo giornaliero e a persona (pro-die pro-capite: rapporto fra costo
totale annuale del progetto e numero dei posti per cui si chiede il contributo, diviso
per 365 giorni).
9
Art.7, comma 1. Indicare: sì o no.
Es. singoli/e, nuclei familiari, etc.
11
Nel caso in cui venga stabilita la durata pluriennale degli interventi (art. 2 comma 1), le informazioni richieste ai punti
7.7, 7.8, 7.9, 7.10 e 7.12, devono essere indicate in relazione a ciascuno anno. Si precisa che le informazioni riportate
per la prima annualità, devono essere riprodotte in maniera identica nelle annualità successive.
12
Ibidem
13
Ibidem
14
Ibidem
10
21
ANNO 2009 = € 39,15
ANNO 2010 = € 39,15
7.12 – Indicare il contributo dell’ente locale (da dettagliare secondo le modalità
previste nell’allegato C). 15
Anno 2009 Contributo ente locale: € 235.767,37
Anno 2010 Contributo ente locale: € 235.767,37
Anno …… Contributo ente locale:
pari al 30 per cento del costo totale annuale del progetto comprensivo di cofinanziamento
(indicato alla lettera 7.10).
8. STRUTTURE DI ACCOGLIENZA (compilare la scheda allegato B.1)
8.1 - Esplicitare le modalità con cui viene presentato e spiegato il regolamento e il
contratto di accoglienza (luogo, presenza operatori, in quali lingue sono tradotti,
ottemperanza norme sulla privacy, etc. - massimo 5 righe).
Al momento dell’ingresso nella struttura del nuovo ospite, uno staff di operatori
Responsabile struttura –(Caritas) – Operatore addetto ai servizi sanitari (Caritas) Operatore
Servizi integrazione e tutela (Ass. Acc. Toscana) – Referente del Comune coadiuvati dal
Mediatore- interprete nella lingua conosciuta dal beneficiario, provvedono:
-
alla presentazione del progetto,
alla presentazione del regolamento interno e del patto contratto che viene fornito al
beneficiario tradotto nella propria lingua o in lingua conosciuta (somalo, tigrino
amarico, turco, albanese, romane’, arabo, francese, inglese, spagnolo, russo)
-
il beneficiario è altresì informato riguardo all’immissione dei suoi dati personali nella
Banca Dati del Servizio centrale e gli viene richiesta l’autorizzazione per tale
inserimento e per all’uso degli stessi per fini istituzionali mediante l’apposizione della
firma in calce alla specifica dichiarazione presente nel patto contratto ed nel
regolamento interno.
Il beneficiario per poter essere preso in carico dal progetto, deve sottoscrivere per
accettazione il patto contratto e il regolamento interno
-
9. CONDIZIONI MATERIALI DI ACCOGLIENZA
9.1 - Esplicitare le modalità di erogazione del vitto e dei generi di prima necessità
(massimo 5 righe).
La struttura è dotata di sala mensa per 65 posti, il vitto n° 3 pasti giornalieri più merenda
pomeridiana per i minori, è preparato nella cucina interna, è somministrato ai tavoli della
mensa da 2 operatori (pranzo/cena) e da un operatore (colazione/merenda). E’ garantita la
realizzazione di menù differenziati nei casi di problemi particolari da parte degli ospiti. Nella
predisposizione del menù viene garantito il rispetto delle culture di provenienza degli ospiti.
9.2 - Esplicitare le modalità di fornitura del vestiario, biancheria per la casa, prodotti
per l’igiene personale (massimo 5 righe).
Il progetto garantisce:
15
Ibidem
22
•
•
•
•
•
posto letto in camere multiple con comodino e armadietto personale
fornitura kit d’ingresso: coperte di biancheria da letto e da bagno,
fornitura di prodotti per l’igiene personale (kit mensile per i singles quindicinale
per i nuclei familiari)(spazzolino, dentifricio,shampoo,schiuma bagno,
saponetta, kit barba, carta igienica, detersivi, sacchetti nettezza)
lavaggio biancheria da letto e da bagno- settimanalmente - tramite ditta
esterna;
i beneficiari usufruiscono dell’uso della lavanderia interna attrezzata con n. 1
lavatrice di tipo industriale - per gli indumenti personali – (viene loro fornito il
detersivo per lavatrice.)
La pulizia quotidiana delle camere assegnate è a carico degli ospiti e viene
loro fornita l’attrezzatura ed i prodotti di pulizia necessari.
Gli ospiti collaborano a rotazione alla pulizia quotidiana degli spazi comuni
(corridoi, scale, sala mensa e sale soggiorno).
La pulizia generale dei locali viene effettuata 2 volte alla settimana a cura di ditta esterna
Abbigliamento e calzature vengono di regola reperite attraverso la rete dei centri di
distribuzione della Caritas Fiorentina.
In casi eccezionali, e per i minori, viene fornito dal progetto anche l’abbigliamento e
calzature.
Il progetto garantisce la fornitura di quanto necessario per neonati e lattanti (cibo,
vestiario, pannolini, prodotti per l’igiene, attrezzature ecc.)
9.3 - Esplicitare le modalità di erogazione del pocket money (ammontare giornaliero
previsto, periodicità dell’erogazione, etc. - massimo 5 righe).
Per le piccole spese personali degli ospiti è prevista la somma giornaliera di € 2,00 a titolo di
pocket money, erogata mensilmente (agli ospiti adulti ).
10. EQUIPE MULTIDISCIPLINARE
10.1 - Esplicitare il numero totale degli operatori del progetto: 20
10.2 – Per ciascun operatore esplicitare l’ente di appartenenza, il titolo professionale, la
formazione conseguita, gli anni di esperienza nel settore dell’asilo/immigrazione, le ore
settimanali di lavoro sul progetto (massimo 5 righe per ciascuna voce).
Colonna 1
Operatore n. 1
Colonna 2:
Informazioni
Comune di Firenze Istruttore Direttivo Amm.vo - Responsabile progetto per il
Comune di Firenze, Coordinamento generale delle attività - 18 anni di esperienza
nel settore immigrazione 7 anni esperienza nel settore asilo – 24 ore settimanali
Operatore n. 2
Comune di Firenze Addetto Amministrativo - Gestione banca dati dei R.A.R.
Presenti sul territorio - 10 anni di esperienza nel settore immigrazione 5 anni
esperienza nel settore asilo – 18 ore settimanali
Operatore n. 3
Solidarieta’ Caritas Responsabile struttura - Dirigente di Comunita’, counselor
professionista ad indirizzo analitico transazionale per consulenze psico-sociali,
educative e familiari,corsi di formazione e aggiornamento sul settore asilo e
23
Operatore n. 4
Operatore n.5
Operatore n. 6
Operatore n. 7
Operatore n. 8
Operatore n. 9
Operatore n.10
Operatore n.11
Operatore n.12
Operatore n. 13
Operatore n. 14
Operatore n. 15
Operatore n. 16
Operatore n. 17
Operatore n. 18
Operatore n. 19
immigrazione, 38 ore settimanali, 12 anni di esperienza nel settore immigrazione
4 anni e 1\2 di esperienza nel settore asilo.
Solidarieta’ Caritas Educatore- Tecnico Servizi Sociali Addetto alle Marginalita’
Sociali, corso di aggiornamento professionale circa gli approcci e la
comunicazione multiculturale per operatori sociali, Corsi di formazione e
aggiornamento su asilo e immigrazione- 38 ore settimanali, 8 anni di esperienza
lavorativa nel settore asilo.
Solidarieta’ Caritas Educatore, corso di aggiornamento professionale circa gli
approcci e la comunicazione multiculturale per operatori sociali, corsi di
formazione e aggiornamento su asilo e immigrazione, 38 ore lavorative, 7 anni di
esperienza lavorativa nel settore asilo.
Solidarieta’ Caritas operatore generico assistenza 38 ore settimanali,2 anni di
esperienza lavorativa.
Solidarieta’ Caritas operatore generico assistenza - 38 ore settimanali,4 anni di
esperienza nel settore immigrazione 8 mesi di esperienza lavorativa nel settore
asilo
Solidarieta’ Caritas operatore generico assistenza - 38 ore settimanali, 6 anni di
esperienza lavorativa nel settore asilo.
Solidarieta’ Caritas operatore generico assistenza Laureato in Psicologia, - 38
ore settimanali, 6 anni di esperienza lavorativa nel settore asilo.
Solidarieta’ Caritas
operatore generico assistenza
Laureato in Scienza
dell’Educazione, 38 ore settimanali, 2 mesi di esperienza lavorativa.
Solidarieta’ Caritas cuoco
Solidarieta’ Caritas cuoco p.t
Solidarieta’ Caritas - Addetto Amministrativo - Laurea in Giurisprudenza,
amministrativo 18 ore settimanali, 7 anni esperienza nel settore
immigrazione/asilo(responsabile banca dati)
Accoglienza Toscana, diploma post laurea europeo in Educazione degli adulti,
laurea in pedagogia, 2 corsi di progettazione europea, 14 anni di esperienza nel
settore immigrazione, 4 anni di esperienza nel settore asilo, 5,7 ore
Accoglienza Toscana, operatore al disagio, frequenza corso di laurea pedagogia,
corsi di formazione e aggiornamento su asilo, immigrazione e accoglienza, corso
professionale provinciale sul disagio, 9 anni di esperienza nel settore
immigrazione/asilo, 7,5 ore
Accoglienza Toscana, master in amministrazione d’impresa, laurea in scienze
politiche, corso di alta formazione Politiche territoriali per lo sviluppo sociale, 10
anni di esperienza nel settore immigrazione, 7 anni di esperienza nel settore
asilo, 7,5 ore
Accoglienza Toscana, tecnico qualificato per la gestione dei servizi al lavoro,
laureando in giurisprudenza, corso professionale regionale per tecnico qualificato
per la gestione dei servizi al lavoro, corsi di formazione e aggiornamento su asilo,
immigrazione e accoglienza, 7 anni di esperienza nel settore immigrazione/asilo,
40 ore
Accoglienza Toscana, laurea in Scienze dell’educazione, corso professionale
regionale per tecnico qualificato per la gestione dei servizi al lavoro con qualifica,
corsi di formazione e aggiornamento su asilo, immigrazione e accoglienza, 10
anni di esperienza nel settore immigrazione, 9 anni di esperienza nel settore
asilo, 24 ore
Accoglienza Toscana, operatore socio-culturale, corso di qualifica professionale
regionale, frequenza corso di laurea scienze politiche, corsi di formazione e
aggiornamento su immigrazione e accoglienza, 6 anni di esperienza nel settore
immigrazione, 20 ore
Operatore n. 20 Accoglienza Toscana, laurea in lettere, laureanda in Scienze Politiche, corsi di
formazione e aggiornamento su immigrazione e accoglienza, master europeo di
24
progettazione, 2 corsi internazionali sui diritti umani, 10 anni di esperienza nel
settore immigrazione/asilo; 7,5 ore
Operatore n. 21 Accoglienza Toscana, laurea in Scienze dell’educazione, corsi di formazione di
educazione interculturale (italiano L2), corsi di formazione e aggiornamento su
immigrazione e accoglienza, 11 anni di esperienza nel settore immigrazione, 3
anni di esperienza nel settore asilo; 5,7 ore
10.3 - Esplicitare il ruolo di ciascun operatore.
Colonna 1:
Colonna 2:
Ruoli
Responsabile del Progetto per il Comune di Firenze
Operatore Sportello Asilo Comune Firenze e
Coordinatore (Solidarietà Caritas)
Coordinatore (Accoglienza Toscana)
Educatore (Solidarietà Caritas)
Educatore (Solidarietà Caritas)
Oper. Accoglienza (Solidarietà Caritas)
Oper. Accoglienza (Solidarietà Caritas)
Oper. Accoglienza (Solidarietà Caritas)
Oper. Accoglienza (Solidarietà Caritas)
Oper. Accoglienza (Solidarietà Caritas)
Cuoco (Solidarietà Caritas)
Cuoco (Solidarietà Caritas)
Operatore amministrativo (Solidarietà Caritas)
Responsabile Banca Dati Beneficiari (Solidarietà Caritas)
Operatore amministrativo (Accoglienza Toscana)
Oper. Legale (Accoglienza Toscana)
Oper. Integrazione (Accoglienza Toscana)
Oper. Integrazione (Accoglienza Toscana)
Oper. Integrazione (Accoglienza Toscana)
Altro Responsabile progetto per Accoglienza Toscana
Altro Operatore EDA (Accoglienza Toscana)
Altro Responsabile banca dati
Operatore 16
Operatore n. 1
Operatore n. 2
Operatore n. 3
Operatore n.15
Operatore n. 4
Operatore n. 5
Operatore n. 6
Operatore n. 7
Operatore n. 8
Operatore n. 9
Operatore n. 10
Operatore n. 11
Operatore n. 12
Operatore n. 13
Operatore n. 13
Operatore n. 16
Operatore n. 20
Operatore n. 17
Operatore n. 18
Operatore n. 19
Operatore n. 14
Operatore n. 21
Operatore n. 13
10.4 – Fornire le informazioni 17 relative agli operatori in possesso delle seguenti
competenze professionali. Qualora tali figure professionali 18 non siano garantite
direttamente dall’equipe, indicare anche gli enti o i servizi presso i quali, sul territorio, tali
figure siano disponibili
16
Ad ogni ruolo indicato nella tabella deve corrispondere un operatore indicato nella tabella 10.2, colonna 1.
Nel caso in cui uno stesso operatore ricopra più ruoli, il numero corrispondente all’operatore verrà indicato più volte.
Esempio, nel caso in cui l’operatore che svolge il ruolo di coordinatore, ricopra anche il ruolo di operatore legale la
tabella deve essere compilata nel modo seguente:
Coordinatore
Operatore n. 1
Oper. integrazione
Operatore n. 2
Oper. accoglienza
Operatore n. 3
Oper. legale
Operatore n. 1
17
Indicare: ente di appartenenza, anni di esperienza nel settore dell’asilo/immigrazione, ore settimanali di lavoro sul
progetto. Nel caso in cui si tratti di operatori già indicati nella tabella 10.2, fare riferimento alla stessa. Esempio:
Educ. professionale
vedi Operatore n. 3 della tabella 10.2
25
Colonna 1:
Colonna 2:
Figure professionali Informazioni
Assistente sociale
Il Progetto opera in rete con i servizi sociali territoriali del Consiglio di
Quartiere ove a sede il Centro. La presa in carico sei servizi è prevista nei
casi di evidenza di disagio sia di adulti che di minori e nella fase pre-uscita
dal progetto dei nuclei familiari, per supportare il percorso d’integrazione
anche attraverso forme di sostegno al reddito per sostenere le spese
d’affitto.
Psicologo
Laurea in psicologia – Responsabile di Comunità sett. Tossicodipendenze
–10 anni esperienza nel settore immigrazione ed asilo – 12 ore mensili
Educ. professionale
Vedi Operatore H nella tabella 10.2
Consulente legale
Avvocato, corsi di specializzazione su immigrazione e asilo, 7 anni di
esperienza nel settore immigrazione/asilo, 2 ore
Mediatore linguistico- Vedi Operatore G nella tabella 10.2; lingue: albanese, inglese, francese
interculturale 19
Mediatore linguistico- Qualifica di Mediatore linguistico interculturale, laureanda Lettere - Corso di
interculturale
studi Interculturali – tre anni esperienza nel settore immigrazione ed asilolingue arabo e francese Mediatore linguistico- Qualifica di Mediatore linguistico interculturale, otto anni esperienza nel
interculturale
settore immigrazione ed asilo- lingua somala
Mediatore linguisticointerculturale
Mediatore linguisticointerculturale
Altro 20
Consulente alloggi
Qualifica di Mediatore linguistico interculturale, otto anni esperienza nel
settore immigrazione ed asilo- lingua romane’
Interprete sociale, cinque anni esperienza nel settore asilo, lingua turco /
curdo
Architetto, corsi di specializzazione su immigrazione e asilo, 9 anni di
esperienza nel settore immigrazione/asilo, 5,7 ore
Altro Insegnante corsi Insegnante d'italiano come lingua straniera; corso di specializzazione
sull'insegnamento della lingua italiana; 6 anni di esperienza immigrazione, 4 anni
lingua italiana
di esperienza asilo; 12 ore settimanali x 9 mesi
Altro Insegnante corsi Laurea in materie letterarie, abilitazione all'insegnamento di lettere x scuola media;
corso di formazione europeo sull'educazione preprofessionale di richiedenti asilo e
lingua italiana
rifugiati con un modulo sull'insegnamento dell'italiano L2; 4 anni di esperienza
immigrazione, 2 anni di esperienza asilo; 9 ore settimanali x 2 mesi
Altro 21
Medico Pediatra (volontario)
Altro
Medico specialista malattie infettive (volontaria)
10.5 - Esplicitare le modalità di organizzazione del lavoro e di gestione dell’equipe (attività di
coordinamento, riunioni periodiche di verifica, aggiornamento e formazione interna degli
operatori, etc. - massimo 10 righe).
Solidarietà Caritas - Ogni giorno incontro tra responsabile della struttura e gli operatori in turno la
mattina e quelli che subentrano nel pomeriggio per coordinare l’attività giornaliera. Ogni 15 giorni
incontro tra responsabile e tutta l’équipe per verifica e programmazione. Ogni tre mesi la
responsabile e i due educatori (a turno) partecipano ad incontri formativi organizzato da Caritas
18
Per figure professionali si intendono quelle figure che hanno svolto uno specifico percorso formativo accreditato.
Indicare anche le lingue parlate dal/dai mediatore/i.
20
Indicare eventuali altre figure professionali, aggiungendo una riga per ogni ulteriore figura.
21
Indicare eventuali altre figure professionali, aggiungendo una riga per ogni ulteriore figura.
19
26
italiana. Ogni 15 giorni incontro di tutta l’èquipe con un supervisore.
Accoglienza Toscana -, il lavoro di tutti gli operatori verrà monitorato dal responsabile del progetto
attraverso periodiche riunioni di supervisione. Il lavoro viene pianificato e verificato dal coordinatore
del progetto attraverso periodici incontri sull’andamento del progetto, su risultati e difficoltà. Per
l’aggiornamento degli operatori verranno organizzati periodici incontri di autoformazione su temi
specifici (legale, motivazione dell’utente, comunicazione con l’utente). Inoltre gli operatori vengono
costantemente informati su altre opportunità di formazione e aggiornamento alle quali vengono
incoraggiati a partecipare.
Settimanalmente si svolgono incontri di verifica e programmazione tra la responsabile della
struttura (Caritas), il Referente degli operatori di Accoglienza Toscana e il Responsabile del
progetto per il Comune di Firenze.
Bisettimanalmente viene effettuato l’incontro per il monitoraggio dei percorsi individuali degli ospiti
e della loro situazione legale (tra Responsabile della struttura (Caritas), il Referente degli
operatori di Accoglienza Toscana, l’Operatore legale(Acc. Toscana) e il Responsabile del progetto
per il Comune).
Con cadenza Trimestrale viene effettuato un incontro di valutazione generale dell’andamento del
progetto fra il responsabile del Progetto per il Comune di Firenze ed i Responsabili del Progetto dei
due soggetti gestori (ass. Solidarietà Caritas e ass. Accoglienza Toscana)
10.6 - Esplicitare le modalità attraverso le quali viene svolta l’eventuale attività di
supervisione (massimo 10 righe).
Caritas - Ogni 15 giorni l’ incontro della responsabile e tutta l’équipe con una psicologa per la
supervisione ha due obiettivi:
1) analisi dei casi più difficili per trovare la modalità migliore di approccio con l’ospite.
prevenzione del burn – out attraverso la gestione delle emozioni che certe problematiche possono
suscitare
AccoglienzaToscana - La supervisione viene svolta a due livelli, una supervisione interna da parte
del responsabile del progetto sugli aspetti più inerenti al progetto stesso e una supervisione
esterna da parte di una psicologa sia di tipo educativo che dinamico. La attività di supervisione
interne hanno scadenza mensile, mentre la supervisione esterna si svolge ogni due mesi.
10.7 - Nel caso di coinvolgimento di personale volontario, esplicitarne le modalità di
inserimento nell’equipe e le mansioni svolte (massimo 10 righe).
Caritas - Il personale volontario si occupa principalmente della cucina (preparazione pasti) e delle
attività ludiche e di supporto didattico dei minori. Ogni quindici giorni sono presenti presso la
struttura un pediatra ed un dottoressa – specialista in malattie infettiveAccoglienza Toscana - Il personale volontario verrà utilizzato prevalentemente in supporto delle
attività di integrazione (insegnamento italiano L2, corsi di informatica, ecc.). I volontari ricevono un
periodo preliminare di formazione e orientamento accompagnando successivamente gli operatori
addetti sul campo. Il lavoro del personale volontario non si sostituisce in nessun caso a quello degli
operatori professionisti.
11. SERVIZI BASE GARANTITI
27
11.1 - Esplicitare le modalità di erogazione del servizio di presa in carico del beneficiario dal
punto di vista sanitario (eventuali accordi 22 in vigore con le ASL, descrizione servizi di
base, screening medico iniziale 23 , modalità orientamento sul territorio, etc. - massimo 30
righe).
Viene garantito il pieno accesso al Servizio Sanitario Nazionale, attraverso il supporto
nell’espletamento delle pratiche burocratico amministrative per l’iscrizione al servizio e per scelta
del medico di famiglia e del pediatra e l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie.
Ad ogni ospite è offerto l’accompagnamento e l’eventuale mediazione linguistico culturale
per l’accesso alle strutture sanitarie di secondo livello per l’effettuazione di indagini radiologiche,
visite specialistiche e la prevenzione e cura delle varie patologie:
E’ favorito altresì l’accesso ai consultori per la salute delle donne e dei minori.
E’ prevista la presenza di un operatore per il rapporto con i servizi sanitari territoriali, per
la programmazione degli screening e le vaccinazioni obbligatorie l’accompagnamento, il
tutoraggio ed il monitoraggio di tutte le procedure sanitarie. L’operatore ha altresì il compito di
fornire le informazione sulla dislocazione nel territorio dei servizi sanitari sui servizi ivi erogati e
le modalità per accerdervi e di facilitare e favorire l’accesso autonomo a tali servizi da parte
degli ospiti.
In accordo con il distretto sanitario di zona e l’ufficio di igiene e sanità dell’ASL viene effettuato (e
ripetuto periodicamente) a tutti gli ospiti lo screening antitubercolosi.
Presso la struttura è altresì garantita (ogni 15 gg) la presenza 2 medici volontari:
un Pediatra
un Medico Specialista in malattie infettive
che si raccordano con l’operatore Caritas che segue in modo specifico il settore sanitario e con i
medici di base.
11.2 - Esplicitare le modalità di inserimento al nido/scuola dei minori e di partecipazione alla
vita scolastica (presenza mediatore linguistico interculturale, sostegno allo studio,
supporto ai genitori, partecipazione alle attività scolastiche, etc. - massimo 20 righe).
L’inserimento scolastico dei minori, è seguito da un educatore che mantiene il rapporto con gli
insegnanti. Molta attenzione viene posta per l’assunzione da parte dei genitori dell’impegno del
rapporto con gli insegnanti, in tal senso vengono organizzati all’interno della struttura incontri per
spiegare l’importanza della loro partecipazione attiva alla vita scolastica dei figli. I genitori
partecipano alle riunioni scolastiche con gli altri genitori e ai colloqui individuali con gli insegnanti
supportati dagli operatori e in caso di difficoltà linguistiche anche con la presenza di mediatori
culturali. Sono favorite le partecipazioni alle attività sociali ed alle iniziative extra scolastiche
organizzate dai compagni di classe o da associazioni ed altre realtà territoriali (compleanni, cene,
uscite in città).
Attività extra scolastiche
All’interno della struttura è stato attrezzato uno spazio di Socializzazione per i minori per lo
svolgimento delle attività extrascolastiche e ludiche
Lo spazio è operante 6 giorni su sette con orario:
- dalle 14 alle 19 dal lunedì al venerdì
- dalle 11 alle 18 il sabato
I locali che accolgono lo spazio di socializzazione sono attrezzati con materiali ed attrezzature
didattiche, audiovisuali e ludiche, atti e ad offrire ai bambini attività e giochi idonei per il loro tempo
libero.
Alcune ore sono dedicate al supporto all’integrazione scolastica con attività di doposcuola,
supportate da due operatrici del servizio civile, da tirocinanti della Facoltà di Psicologia e da
volontari.
La supervisione dell’attività extrascolastica è seguita dal Responsabile dell’area minori della
Caritas di Firenze.
22
23
Specificare se l’eventuale accordo è formale o informale.
In particolare specificare se è previsto che vengano effettuati i seguenti esami: TBC, Epatite B, HIV, MST.
28
Il raccordo tra genitori e realtà scolastica è garantito dal responsabile della struttura coadiuvato da
un educatore. L’amministrazione comunale garantisce il trasporto tra la scuola e la struttura per i
bambini inseriti nelle scuole del territorio.
11.3 - Esplicitare le modalità di erogazione del servizio di apprendimento e
approfondimento della lingua italiana (eventuale accordo 24 in vigore con il Centro di
Educazione per Adulti - CPA -, eventuale accordo con altri enti di formazione/associazioni,
corso estivo, etc. – massimo 15 righe).
E’ prevista l’erogazione di corsi d’italiano L2 , a moduli ,corrispondenti al livello di scolarizzazione,
le competenze pregresse e i bisogni comunicativi dei beneficiari. In particolare si tratta di un
modulo di alfabetizzazione residenziale nella struttura d’accoglienza e un modulo di primo livello
che si tiene in un circolo ARCI nelle vicinanze della struttura. A conclusione del corso viene
rilasciato un attestato. Entrambi i moduli sono organizzati da AT e sono condotti da docenti
qualificati con il sostegno di un tutor. Il corso è attivo in orario ridotto anche durante l’estate.
L’Ente gestore ha degli accordi con due scuole di italiano per stranieri private che garantiscono,
ogni mese, l’accesso a corsi intensivi (20 ore settimanali) di vario livello, a due beneficiari.
Per rispondere alle esigenze dei beneficiari che svolgono attività lavorativa, sono stati raggiunti
accordi informali con due associazioni del volontariato presenti sul territorio, che svolgono da anni
attività d’insegnamento della lingua italiana agli stranieri, per l’accesso a corsi trimestrali – per
vari livelli – uno di 8 ore settimanali ed uno di 6 ore settimanali che vengono svolti in orari serali.
Per i beneficiari che frequentano corsi professionali è previsto un sostegno al linguaggio specifico
tramite un tutor. Si prevede l’attivazione di un corso di informatica di italiano L2 tramite un accordo
informale con ARCI.
11.4 – Per ciascun corso di lingua italiana, esplicitare la durata complessiva e il numero di
ore settimanali 25 .
CPA
(Centro Provinciale
per l’Educazione degli
Adulti)
Ente attuatore AT
Altro
Associazione Gli
Anelli mancanti
Altro
ARCI Toscana
Altro
Scuola di lingua
per stranieri
Machiavelli
Altro
ABC school and
language centre
Altro
Centro “La Pira”
Firenze
Altro
Provincia di
12 ore settimanali di lezione per 2 livelli (alfabetizzazione e livello 1); durata:
alfabetizzazione 9 mesi (settembre – giugno); livello 1 : 3 moduli di 3 mesi
Corso estivo: 6 ore settimanali; durata 3 mesi (giugno – settembre)
8 ore settimanali di lezione per 2 livelli (alfabetizzazione e livello 1); durata 4
moduli di 3 mesi
12 ore settimanali italiano L2 + informatica per 2 livelli; 2 moduli di 3 mesi
20 ore settimanali; durata 1 mese (accesso a tutti i livelli)
20 ore settimanali; durata 1 mese (accesso a tutti i livelli)
6 ore settimanali di livello 1,2 3; durata moduli di 3 mesi
Corsi professionali di 150 ore ciascuno con modulo italiano livello 1 (40 ore)
24
Specificare se l’eventuale accordo è formale o informale.
Laddove il corso di lingua italiana sia inserito nell’ambito di un corso multidisciplinare, specificare il numero di ore
specificatamente destinate alla lingua italiana.
25
29
Firenze
11.5 - Esplicitare se sono in vigore accordi 26 per facilitare la fruibilità dei servizi sotto
indicati (contenuto, modalità di attuazione, etc. – massimo 5 righe per ogni voce 27 ).
Trasporto
Farmacia
Ottico
Dentista privato
Centro per
l’Impiego
Agenzia interinale
Associazione di
categoria
Centro sportivo
Associazione di
volontariato
Associazione
culturale
Scuola di Lingua
Italiana per
Stranieri “N.
Machiavelli”
Scuola di Lingua
Italiana per
Stranieri “ABC
School and
language center”
Associazione
culturale
Altro 28
altro
altro
altro
Accordo con ATAF su certificato ISEE abbonamento annuale autobus
urbano a prezzo agevolato
Accordo con Farmacie Comunali sulle modalità di pagamento
(fatturazione mensile della spesa su Ente gestore)
Accordo con il Servizio Odontoiatrico dell’Associazione – medici
volontari – Niccolò Stenone – accesso gratuito alla cura (esclusi
apparecchi ortodontici)
Accordi informali con le agenzie “obiettivo lavoro”, “G-group” e
“Adecco” di Firenze
Accordo informale con Associazione Centro La Pira, per l’accesso a
corsi trimestrali di lingua italiana per stranieri
Accordo informale con Associazione Gli Anelli Mancanti, per l’accesso
a corsi trimestrali di lingua italiana per stranieri
Accordo informale per l’accesso (di n. 1 beneficiario al mese) ai corsi
mensili di lingua italiana per stranieri (20 ore settimanali) (accesso a
tutti i livelli)
Accordo informale per l’accesso (di n. 1 beneficiario al mese) ai corsi
mensili di lingua italiana per stranieri (20 ore settimanali) (accesso a
tutti i livelli)
Accordo informale con circolo ARCI “Andreoni” per la fruizione dei
servizi erogati con tessere ARCI gratuite per i beneficiari del progetto
Accordo informale con l’agenzia immobiliare “Carmignani e Penna” di
Firenze
Accordo informale con CGIL per l’organizzazione del corso sulla
presindacalizzazione
Accordo informale con ARCI Toscana per l’utilizzo di interpreti
volontari in casi di urgenza
Accordo informale con autoscuola “Eurodrive” Firenze per il
conseguimento patente guida
12. MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE
12.1 - Esplicitare le modalità attraverso le quali viene garantito il servizio di mediazione
26
Specificare se l’eventuale accordo è formale o informale.
L’elenco sottoriportato è indicativo e non esaustivo ed è modificabile nelle singole voci sulla base delle esigenze del
progetto.
28
Indicare eventuali altri soggetti, aggiungendo una riga per ognuno.
27
30
linguistica e interculturale/interpretariato (servizio svolto tramite convenzioni/consorzi/a
chiamata, catalogo linguistico coperto, etc. – massimo 10 righe).
Il servizio di mediazione linguistica/interculturale e di interpretariato viene svolto a chiamata, in
quanto la molteplicità delle lingue richieste e il continuo cambiamento dei gruppi linguistici nel
tempo rende difficile altre modalità di gestione. L’ente gestore AT può disporre di un certo numero
di mediatori e interpreti qualificati e fidati ai quali all’occorrenza, in base alla lingua richiesta, al
genere del beneficiario e della sua situazione, vengono dati incarichi per svolgere questo servizio.
12.2 - Accordi formali in vigore con i servizi locali (ASL, scuola,…) per la promozione della
mediazione linguistica e interculturale (massimo 5 righe per ogni voce 29 ).
Scuola
ASL
Altro 30
13. STRUMENTI PER LA FORMAZIONE E L’INSERIMENTO LAVORATIVO
13.1 - Esplicitare le modalità di orientamento e accompagnamento all’istruzione scolastica,
universitaria, al riconoscimento dei titoli di studio e professionali e alla certificazione delle
competenze (massimo 10 righe).
Ogni beneficiario viene invitato a partecipare a un colloquio individuale in cui viene ricostruito il
percorso educativo e formativo pregresso. Allo stesso tempo vengono focalizzati interessi,
ambizioni e abilità del beneficiario. I minori al di sopra dei 16 anni vengono normalmente inseriti
nel Centri Provinciali per l’Educazione degli Adulti per il conseguimento della licenza media o, se ci
sono le condizioni, avviati al lavoro attraverso contratti di apprendistato. Le competenze vengono
certificate informalmente prevalentemente in campo linguistico (madre lingua, altre lingue
conosciute) e per l’italiano L2 con riferimento al Quadro Comune Europeo (possibilità di
certificazione CILS presso enti accreditati). Per il riconoscimento di eventuali titoli si provvede a
facilitare i percorsi presso gli enti preposti (presentazione di istanze per il riconoscimento o
l’equipollenza, ecc.).
13.2 - Esplicitare quale percorso viene seguito per la predisposizione di strumenti per
l’accesso al mercato del lavoro (curriculum vitae, bilancio di competenze, etc. - massimo 10
righe).
Ogni beneficiario in età lavorativa e abilitato al lavoro viene accompagnato al Centro per l’Impiego
per l’iscrizione e eventualmente la redazione del bilancio di competenze. L’operatore
all’integrazione prepara e accompagna questo percorso attraverso una ricognizione preliminare
delle competenze – in periodici colloqui e tramite apposite schede si rilevano percorso educativoformativo pregresso, competenze, interessi, attitudini. Inoltre, un un’ottica educativa e di
orientamento, viene redatto con la partecipazione attiva del beneficario il CV. Ai beneficiari
vengono illustrate le varie tecniche di ricerca attiva lavoro (canali formali e informali, come leggere
un annuncio, come sostenere un colloquio di lavoro).
13.3 - Esplicitare le modalità di orientamento e accompagnamento alla formazione e
riqualificazione professionale (corsi accreditati, tirocini formativi, etc. – massimo 10 righe).
Tramite il Centro per l’Impiego e la collaborazione con alcune agenzie interinali vengono
29
L’elenco sottoriportato è indicativo e non esaustivo ed è modificabile nelle singole voci sulla base delle esigenze del
progetto.
30
Indicare eventuali altri soggetti, aggiungendo una riga per ognuno.
31
monitorate tutte le opportunità formative accessibili. Insieme al singolo beneficiario si individuano
le opportunità idonee, nella maggior parte dei casi si tratta di corsi professionali accreditati o in
misura minore di tirocini formativi con borse lavoro. Nel caso di corsi professionali il beneficiario
viene accompagnato all’iscrizione e sostenuto nella frequenza del corso, la quale viene monitorata
dall’operatore per l’integrazione in collaborazione con l’operatore EDA, attraverso un’attività di
tutoraggio soprattutto linguistico. Nel caso di tirocini formativi il beneficiario viene accompagnato
sul luogo di lavoro e anche in quel caso la frequenza del tirocinio viene monitorata. Un accordo
informale con l’Agenzia formativa dell’Arci Regionale Toscana riserva, ogni anno, ai beneficiari del
progetto alcuni accessi a tirocini formativi sostenuti da borse lavoro.
13.4 - Esplicitare le modalità attraverso le quali è garantita l’informazione sulla normativa
italiana in materia di lavoro, l’orientamento ai servizi per l’impiego presenti sul territorio e
l’accompagnamento all’inserimento lavorativo (contratto di apprendistato, borsa-lavoro,
contratto a tempo determinato, etc. – massimo 10 righe).
I beneficiari vengono inseriti in corsi sulla normativa sul lavoro (norme in materia di sicurezza, diritti
e doveri, diritti sindacali, tipologia dei contratti di lavoro) organizzati dai sindacati o dai patronati. A
sostegno di questo l’operatore d’integrazione in collaborazione con l’operatore EDA illustrano con
un linguaggio semplificato i principali punti in materia. I rapporti con Centro per l’Impiego e
imprese vengono facilitati dall’operatore per l’integrazione che accompagna inizialmente il
beneficiario monitorando successivamente i percorsi.
14. STRUMENTI PER LA RICERCA DI SOLUZIONI ABITATIVE
14.1 - Esplicitare le modalità attraverso le quali è garantita l’informazione sulla normativa
italiana in materia di accesso all’edilizia residenziale pubblica e al mercato privato degli
alloggi (supporto e eventuale mediazione tra beneficiari e locatori/proprietari, azioni di
promozione, etc. – massimo 10 righe).
Ogni beneficiario viene informato circa le modalità di accesso alle varie opportunità pubbliche e
private per l’alloggio. L’operatore all’integrazione orienta il beneficiario nella ricerca casa. Illustra
requisiti e modalità di iscrizione nelle liste per alloggi sociali o popolari, così come per altre
facilitazioni in ambito alloggiativo. Il consulente sull’alloggio svolge attività di mediazione tra il
mercato privato (agenzie immobiliari o privati), così come per le opportunità di seconda
accoglienza (p.e.centri di seconda accoglienza per uomini singoli gestiti dall’ente attuatore, centri
di seconda accoglienza per donne singole o nuclei gestiti dal privato sociale). Allo stesso modo i
beneficiari vengono informati su diritti e doveri nei rapporti di locazione e sostenuti nelle modalità di
stipula dei contratti d’affitto.
15. STRUMENTI PER L’INCLUSIONE SOCIALE
15.1 - Esplicitare le modalità attraverso le quali si promuove la realizzazione delle attività di
sensibilizzazione, di animazione socio-culturale e di produzione di materiale informativo
quali brochure, video, fogli informativi, etc. – massimo 10 righe).
E’ prevista la realizzazione di eventi di informazione e sensibilizzazione sulle problematiche
inerenti i R.P.R. nei circoli arci del territorio (dibattiti, cene sociali, proiezione di filmati). Inoltre si
prevede la produzione e diffusione di schede informative sul tema. Periodicamente si
organizzeranno seminari pubblici di aggiornamento sul progetto.
32
15.2 - Esplicitare le modalità attraverso le quali è garantita l’informazione sulla normativa italiana in
materia di ricongiungimento familiare, il supporto e l’assistenza all’espletamento della procedura –
massimo 10 righe).
Ogni beneficiario viene informato dall’operatore legale sulla normativa italiana in materia di
immigrazione e quindi dei ricongiungimenti familiari con particolare attenzione ai requisiti
necessari. L’espletamento della procedura avviene con il supporto del Servizio l’Infopoint Migranti
presso l’U.O.Immigrazione del Comune di Firenze e della rete di sportelli immigrati arci sul
territorio verso i quali il beneficiario viene orientato. Gli operatori del Progetto supportano il
beneficiario nell’iter della procedura (contatti con Prefettura – Sedi Consolari ecc). In casi
particolarmente difficili è prevista la consulenza dell’avvocato.
15.3 - Esplicitare le modalità attraverso le quali il progetto lavora per costruire e/o
consolidare la rete territoriale di sostegno (massimo 5 righe).
Il progetto si propone di consolidare la rete territoriale stabilizzando gli accordi informali al
momento esistenti e promovendone altri negli ambiti ancora sprovvisti in un’ottica di maggiore
sinergia (in particolare con l’Azienda Sanitaria per l’ampliamento degli screening sanitari e
nell’ambito della formazione professionale con la Provincia di Firenze per l’ampliamento delle
opportunità di accesso ai tirocini formativi).
15.4 - Esplicitare le modalità attraverso le quali si propone l’eventuale realizzazione di
attività di formazione e aggiornamento per operatori esterni (insegnanti, operatori
centri impiego, operatori socio-sanitari etc. – massimo 10 righe).
Destinatari corso
Operatori socio-culturali
volontari
Ente promotore e tipologia di corso
Arcisolidarietà Toscana; corso di formazione sulla
comunicazione interculturale nella relazione di aiuto
15.5 Esplicitare se l’Ente locale concede la residenza ai richiedenti protezione
internazionale, ai titolari di protezione internazionale e ai titolari di protezione umanitaria
(documenti richiesti, criticità, etc. - massimo 10 righe).
Gli ospiti, nel periodo di permanenza nella struttura, possono ottenere l’iscrizione di residenza
anagrafica.
I documenti richiesti sono: permesso di soggiorno – dichiarazione di cessione di fabbricato –
dichiarazione del responsabile del comune attestante che la persona è in carico al progetto
16. TUTELA LEGALE
16.1 - Esplicitare le modalità attraverso le quali è garantito il servizio di tutela legale
(orientamento e accompagnamento sulle procedure di protezione internazionale, sulla
normativa italiana ed europea in materia d’asilo e in materia di procedure burocraticoamministrative, etc. – massimo 10 righe).
Gli operatori delle due associazioni, garantiscono all’utenza, l’informazione generale sulla
normativa e sulle procedure in materia d’Asilo. Nel corso dei sette anni di attività del progetto gli
stessi hanno partecipato a periodi di formazione specifici realizzati dalle due associazioni, dal
Servizio Centrale dello SPRAR, o specificatamente organizzati nell’ambito dello stesso Progetto in
occasione innovazioni intervenute nella normativa di settore e tenuti dal pool dei legali che
collaborano nell’attuazione dei servizi di consulenza legale e con le Associazioni aderenti al
Coordinamento fiorentino dei Servizi di Consulenza Legale promosso dal Comune di Firenze.
Per le informazioni sulla legislazione in materia d’asilo e d’immigrazione e per l’accesso
ai servizi comunali è inoltre attivo il rapporto con l’Infopoint Migranti presso l’U.O.Immigrazione
33
del Comune di Firenze che fornisce informazioni e svolge attività di segretariato su tutte le
tematiche attinenti l'immigrazione e l’asilo;
E’ stato inoltre prodotto, ed è disponibile per i beneficiari, un libretto informativo tradotto in
più lingue sulla normativa e sulle procedure in materia d’asilo redatto su incarico del Comune di
Firenze da alcuni legali che aderiscono al Coordinamento fiorentino dei Servizi di Consulenza
Legale e che hanno già collaborato col Comune di Firenze, la Prefettura ed il Consiglio Territoriale
per l’Immigrazione per la stesura di guide e libretti informativi sulle normative dell’immigrazione.
Per l’anno 2009 è prevista una nuova edizione aggiornata della guida informativa sulla normativa
in materia d’asilo tradotta in più lingue.
Il servizio di tutela legale è garantito da avvocato esperto in materia di asilo coadiuvato
dall’operatore legale e nei casi necessari dal servizio di mediazione linguistico-interculturale..
L’operatore legale fornisce al beneficiario un primo quadro sulla legislazione italiana e europea per
quanto riguardano le procedure di protezione internazionale, le possibilità di esito della domanda e
la possibilità di rimpatri volontari assistiti. Il beneficiario viene anche informato sulle implicazioni
delle varie opzioni. L’operatore legale fornisce oltre all’assistenza personalizzata a ogni singolo
ospite durante tutto l'iter della procedura per il riconoscimento dello status di rifugiato, l’
informazione e l’assistenza per il disbrigo delle seguenti pratiche: redazione della memoria
personale, reperimento e traduzione di tutti i documenti che possano supportare quanto dichiarato,
assistenza per l’ottenimento di referti medici a supporto della domanda d’asilo; rinnovo del
permesso di soggiorno, accesso al gratuito patrocinio in caso di ricorso contro il diniego della
domanda d’asilo; ricongiungimento familiare; reperimento e conversione dei titoli di studio
conseguiti nei paesi d'origine; segnalazione alle Commissioni Territoriali del cambio di residenza
dell’ospite ed ogni altra informazione e orientamento in merito a diritti e doveri connessi allo
status giuridico dei beneficiari
L’Avvocato che collabora col progetto, è ha disposizione dei beneficiari per consulenze su
questioni più specifiche e/o casi problematici (p.e. in caso di rigetto della domanda).
Il progetto prevede l’attività di informazione e di assistenza nel disbrigo delle pratiche
amministrative
In tali attività gli operatori si rapportano con gli Uffici Informativi del Comune e forniscono
informazioni e consulenza per la compilazione e la presentazione delle documentazioni necessarie
per l’ottenimento di documenti o per l’accesso a servizi.
Sono inoltre garanti, nell’ambito delle attività informative, le informazioni sui programmi di
rimpatrio avviati dall'OIM o da altri organismi nazionali o internazionali a carattere umanitario.
17. TUTELA PSICO-SOCIO-SANITARIA
17.1 - Esplicitare le modalità attraverso le quali è garantito il servizio di tutela psico-sociosanitaria - (orientamento e accompagnamento in materia di previdenza, attivazione di
supporto sanitario specialistico, attivazione di interventi psico-socio-sanitari specifici, etc. massimo 10 righe).
Per ogni ospite si provvede all’iscrizione al S.S.N. e offerto l’accompagnamento alle strutture
sanitarie per garantire la prevenzione e la cura di varie patologie. Al momento dell’ingresso in
struttura viene effettuato uno screening per la prevenzione della TBC: mantoux, indagini
radiologiche, visite specialistiche, profilassi.
Un operatore è specificatamente dedicato a seguire tutta la parte sanitaria ed ai rapporti con il
medici di famiglia - strutture sanitarie di primo e secondo livello e con i 2 medici volontari.
Il pediatra e l’infettivologa volontari (8 ore mensili di presenza in struttura), svolgono oltre alle
visite specialistiche periodiche anche attività d’informazione sulla prevenzione.
La psicologa oltre all’attività di supervisione dell’equipe, affiancherà gli operatori nel rapporto con
gli ospiti, con attività di monitoraggio, attraverso incontri di gruppo per individuare le varie
problematiche relazionali fra gli ospiti e di prevenzione per le categorie a rischio, attraverso
colloqui individuali finalizzati alla ricerca di un nuovo equilibrio per favorire l’integrazione nel
34
nuovo contesto culturale.
Il progetto opera in rete con i servizi sociali del territorio e del volontariato per la presa in carico
dei nuclei familiari , per supportarne il percorso d’inserimento nel territorio al termine del periodo di
accoglienza, anche attraverso forme di sostegno al reddito per sostenere le spese d’affitto.
I progetti a favore di categorie vulnerabili dovranno inoltre dimostrare, attraverso apposite
convenzioni con associazioni di mediazione o attraverso curriculum vitae dei mediatori, l’impiego
di interpreti e mediatori adeguatamente formati nell’ambito degli specifici interventi.
Nei progetti destinati all’assistenza di donne dovrà essere assicurata anche la presenza di
personale femminile con compiti di assistenza e mediazione
I progetti per categorie vulnerabili devono inoltre fornire le attestazioni (accordi, protocolli,
convenzioni) comprovanti l’attivazione di collaborazioni con i servizi presenti sul territorio
relativamente agli specifici servizi erogati.
18. SERVIZI PRESSO I CENTRI DI ACCOGLIENZA GOVERNATIVI PER RICHIEDENTI
PROTEZIONE INTERNAZIONALE
(per i soli enti locali nel cui territorio è operativo un Centro di accoglienza governativo per
richiedenti protezione internazionale)
Per ogni servizio, indicare le modalità di erogazione in relazione alla variabilità del numero di
operatori rispetto alle presenze minime e la massime di richiedenti protezione internazionale
all’interno dei centri.
18.1 – Esplicitare le modalità di erogazione dei servizi di insegnamento della lingua italiana,
(indicare il numero degli operatori e i loro profili professionali, indicare se ci si avvale del
supporto di mediatori linguistico interculturali, indicare se sussistono protocolli operativi
con centri provinciali per l’educazione degli adulti, con i provveditorati agli studi provinciali,
con i centri provinciali dell’impiego, etc.)
18.2 – Esplicitare le modalità di erogazione dei servizi di informazione e assistenza
legale (indicare il numero degli operatori e i loro profili professionali, indicare il
numero di ore totale che coprono il servizio, indicare se ci si avvale del supporto di
mediatori linguistico interculturali, indicare la tipologia di collaborazione: se mediatori
a chiamata oppure inseriti nell’ambito dell’equipe degli operatori).
18.3 – Esplicitare le modalità di erogazione dei servizi di sostegno socio-psicologico
(indicare il numero degli operatori e i loro profili professionali, specificando se ci si avvale
del supporto di mediatori linguistico interculturali, se sussistono accordi o protocolli
operativi con Asl, consultori, etc.).
18.4 – Esplicitare le modalità di erogazione dei servizi di informazione sui programmi
di rimpatrio volontario e assistito (indicare il numero degli operatori e i loro profili
professionali, specificando se ci si avvale del supporto di mediatori linguistico
interculturali).
18.5 – Esplicitare le modalità di erogazione del servizio di mediazione linguistico
35
interculturale indicando il numero degli operatori e indicare i loro profili professionali.
18.6 – Esplicitare le modalità di erogazione del servizio di animazione socio-culturale,
(indicare il numero degli operatori e i loro profili professionali, se sono previste
differenziazioni nelle modalità di erogazione del servizio in base al genere e all’età).
Indicare le modalità di supporto per l’accesso ai servizi, l’accompagnamento all’uso e il
trasporto verso detti servizi sul territorio; indicare le modalità di utilizzo dei servizi sul
territorio (se presenti protocolli d’intesa con enti, per facilitarne l’utilizzo da parte del
richiedente \ titolare protezione internazionale); indicare come sono strutturate le ore
dedicate al tempo libero e il genere di animazione strutturalmente offerto dagli operatori.
19. RISERVA DI POSTI A FAVORE DEL SISTEMA DI PROTEZIONE PER RICHIEDENTI ASILO
E RIFUGIATI 31 .
Indicare il numero dei posti in accoglienza riservati a favore del Sistema di protezione per
richiedenti asilo e rifugiati e a diretta gestione del Ministero dell’Interno tramite il Servizio centrale
50
pari ad una percentuale del 90% sul totale complessivo dei posti in accoglienza
20. OBBLIGO DI COOPERAZIONE IN RETE CON IL SISTEMA DI PROTEZIONE PER
RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI.
Si garantisce il rispetto degli standard di accoglienza ai sensi del decreto legislativo 30 maggio
2005, n. 140 e si manifesta la propria disponibilità a cooperare e collaborare con la rete di servizi
costituita dal Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati di cui all’articolo 1-sexies del
decreto legge 30 dicembre 1989, n.416, convertito con modificazioni nella legge 28 febbraio 1990,
n.39, introdotto dalla legge 30 luglio 2002, n.189.
Data 4 Settembre 2008
31
Conformemente all’art 4, comma 1, lettera d), la riserva minima di posti per il Servizio Centrale è del 70%
36
Piano finanziario relativo alle attività a cura dell’Associazione “Solidarietà Caritas ONLUS”
nell’ambito del suddetto progetto – riferito al periodo 1 Gennaio –30 Giugno 2009
PROSPETTO ANALITICO SPESE SUDDIVISE PER CODICE
COMUNE DI FIRENZE ANNO 2009
MACROVOCI
CODICE
DESCRIZIONE SPESA
EURO
€. 125.487,05
P
Costo del personale
L
Oneri relativi all'adeguamento e gestione dei locali e/o
strutture
B
Spese per leasing o ammortamento dei beni durevoli
G
Spese generali per l'assistenza
S
Spese di orientamento ed assistenza sociale
€. 2.587,50
T
Spese per i servizi di tutela
€. 1.575,00
I
Spese per l'integrazione
A
Spese non ricomprese nelle precedenti categorie
€. 58.517,45
€. 2.421,90
€. 95.464,90
€. 8.257,50
TOTALE COSTI DIRETTI
Ci
Costi indiretti (MAX 10% del totale dei costi diretti di cui si
chiede il contributo)
TOTALE COMPLESSIVO (Costi diretti + Costi indiretti)
€. 5.433,75
€. 299.745,05
37
PROSPETTO ANALITICO SPESE SUDDIVISE PER MICROCODICI
ANNO 2009
COD.
DESCRIZIONE SPESA
P
Costo del personale stabilmente impiegato subordinato e
parasubordinato
€. 125.487,05
P1
P2
P3
P4
P5
P6
Operatori sociali
Interpreti e mediatori culturali
Operatore legale
Addetti alle pulizie
P7
L
Altre figure professionali (personale direttivo o amministrativo dell'Ente
Locale etc.)
Oneri relativi all'adeguamento e gestione dei locali e/o strutture
€. 58.517,45
L1
L2
L3
L4
Ristrutturazione locali destinati all'ospitalità dei beneficiari
Opere di manutenzione ordinaria e relativi materiali
Affitto locali, condominio, cauzioni, registrazione contratti riferiti all'anno
Pulizia locali e relativi materiali
€. 10.500,00
€. 16.035,95
€. 10.246,50
L5
Utenze delle strutture di accoglienza (acqua, elettricità, gas e gasolio da
riscaldamento)
B
€. 117.638,45
Assistenti sociali
Psicologi
Acquisto (eventuale ammortamento), leasing o noleggio di
attrezzature
€. 7.848,60
€. 21.735,00
€. 2.421,90
B1
Acquisto, noleggio o leasing di mobili, arredi ed elettrodomestici
B2
Acquisto , noleggio o leasing di hardware, software, strumentazione tecnica
ed autovetture
G
Spese generali per l'assistenza
€. 97.931,25
G1
Vitto, abbigliamento, igiene personale, assistenza infanzia, materiale ludico
€. 72.450,00
G2
€. 3.105,00
G5
G6
Effetti letterecci
Spese per la salute (medicinali, visite specialistiche, protesi non previste
dal SSN,…)
Spese di trasporto urbano ed extra-urbano, spese di trasferimento, viaggio
e soggiorno temporaneo dei beneficiari
Spese per la scolarizzazione
Pocket Money
G7
Alfabetizzazione
G3
G4
S
Spese di orientamento ed assistenza sociale
S1
S2
Costi e consulenze occasionali per orientamento e assistenza sociale
Costi e consulenze occasionali per interpretariato e mediazione culturale
S3
Spese per l'informazione sui programmi di rimpatrio volontario
T
Spese per i servizi di tutela
T1
Costi e consulenze occasionali per orientamento ed informazione legale
T2
Costi e consulenze occasionali per supporto psico-socio-sanitario
Spese per l'integrazione
I
€. 2.421,90
€. 3.105,00
€. 2.070,00
€. 776,25
€. 16.425,00
€. 2.587,50
€. 2.587,50
€. 1.575,00
€. 1.575,00
38
I1
I2
I3
I4
I5
Corsi di formazione professionale
Borse lavoro e tirocini formativi
Contributi alloggio ed interventi per agevolare la sistemazione alloggiativa
Contributi acquisto arredi per alloggi beneficiari
Contributi straordinari per l'uscita
I6
Altre spese per l'integrazione
C
C1
c1a
c1b
c1c
c1d
c1e
C2
C3
A
A1
A2
Spese per i servizi nei Centri governativi (solo per gli enti locali nei cui
territori sono operativi suddetti Centri)
Spese a favore dei beneficiari ospiti (c1a+c1b+c1c+c1d+c1e)
Spese per i servizi di insegnamento della lingua italiana (specificare
parziale)
Spese per i servizi di informazione e assistenza legale (specificare parziale)
Spese per i servizi di supporto psico-socio-sanitario (specificare parziale)
Spese per l'informazione sui programmi di rimpatrio volontario (specificare
parziale)
Spese per altri servizi a favore dei beneficiari ospiti (specificare parziale)
Spese per la formazione degli operatori
Altre spese e costi indiretti
Altre spese non ricomprese nelle precedenti categorie
Spese per incontri nazionali, convegni, corsi di formazione, trasporto
pubblico a favore del personale
Altre spese relative al personale (costi per consulenti fiscali e del lavoro,
etc.)
€. 8.257,50
€. 250,00
€. 5.420,00
A3
Altre spese relative all'assistenza (tessere telefoniche per beneficiari, spese
di assicurazione per infortuni e r.c. dei beneficiari, fototessere, spese per
pratiche burocratiche relative al rilascio o rinnovo permessi di soggiorno)
€. 1.035,00
A4
Altre spese non classificabili nelle precedenti microvoci (spese per
fideiussioni richieste a titolo di garanzia dall'ente locale all'ente gestore,
altro etc.)
€. 1.552,50
TOTALE COSTI DIRETTI
Ci
Ci1
Ci2
Ci3
Ci4
Costi indiretti (MAX 10% del totale dei costi diretti di cui si chiede il
contributo)
Spese telefoniche per utenze fisse e mobili usufruite dal personale
Spese di carburante per automezzi di servizio (anche per automezzi di
proprietà del personale)
Spese di cancelleria
€. 5.433,75
€. 2.587,50
€. 2.070,00
€. 776,25
Spese generali di essenziale allestimento e gestione degli uffici di supporto
alle attività del Progetto (escluse quelle eventualmente comprese nella
voce C3)
TOTALE COMPLESSIVO (Costi diretti + Costi indiretti)
€. 299.745,05
39
“Progetto - Villa Pieragnoli”
Patto contratto e Regole di convivenza
Allegato n.2
PATTO CONTRATTO
Il Comune di Firenze, che aderisce al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati con il
Progetto Villa Pieragnoli, si impegna a fornire, attraverso l’attività dei soggetti gestori del progetto:
Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus e Associazione di Promozione sociale
Accoglienza
Toscana,
i
seguenti
servizi
di
accoglienza
al/la
Sig/Sig.ra………………………………………….
e
agli
altri
componenti
del
nucleo
familiare………………………………,
………………………….,
………………………….,
……………………………………………,………………………………………..
1.
accoglienza diurna e notturna nei locali dell’Immobile denominato Villa Pieragnoli
- struttura di accoglienza del progetto;
2.
vitto;
3.
pocket money per un ammontare pari a 2 euro giornalieri, erogato agli adulti, che
non svolgano attività lavorativa continuativa, In alternativa parte del pocket money potrà
essere impiegato per attivare un abbonamento plurimensile per il trasporto urbano
4.
fornitura di biancheria (lenzuola, federe, asciugamani e tovaglie);
5.
kit per l’igiene personale;
6.
servizi di orientamento e accompagnamento ai servizi presenti sul territorio (sanità,
istruzione, formazione professionale, ecc.),
7.
corsi di alfabetizzazione e di lingua italiana per adulti;
8.
Inserimento dei minori nella scuola materna o scuola dell’obbligo.
9.
orientamento legale, segretariato sociale, mediazione sociale interculturale,
sostegno nella ricerca di lavoro ed alloggio;
l’Ospite si impegna a:
1. rispettare il regolamento della struttura di accoglienza in cui è inserito;
2. frequentare continuativamente il corso di italiano indicato dai responsabili del centro
di accoglienza;
3. rispettare i termini del progetto individualizzato di inserimento concordato con gli
operatori al momento dell’ingresso nel centro;
4. lasciare la struttura di accoglienza entro e non oltre il termine di validità del
contratto, nel rispetto delle linee guida previste dal decreto per la ripartizione del
fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. In caso di mancato
adempimento, l’Ente locale potrà avvalersi dell’ausilio della forza pubblica per
ottenere il rilascio degli alloggi.
Il periodo di accoglienza inizia il ……… ……e terminerà il ……………
L’Ospite prende atto del regolamento di accoglienza del Centro di Villa Pieragnoli allegato
al presente contratto e parte integrante dello stesso dichiarando di accettarne il contenuto.
Dichiara altresì di essere stato informato e di accettare e autorizzare l’immissione e il trattamento
dei suoi dati personali, ai sensi del D.Lgs 196/2003, nella Banca Dati del Servizio centrale per
finalità istituzionali.
40
Letto, approvato e sottoscritto
I referenti per i Soggetti Gestori:
Ass. Solidarietà Caritas……………………………………
Ass.. Il Responsabile del Progetto …………………….. …..
Il
Beneficiario
……………………………
vo Il Responsabile del Progetto
per Il Comune di Firenze
…………………………………
allegato n. 3
Regolamento di Convivenza nel Centro
ART.1 STRUTTURA
Il Centro di Accoglienza “Villa Pieragnoli” con sede in via Pieragnoli n°21- Firenze,
fa parte di un Progetto di accoglienza del Comune di Firenze, nell’ambito del Sistema di
protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ed è gestito dall’Associazione di Volontariato
Solidarietà Caritas-ONLUS .
ART.2 SCOPI E FINALITA’
Il progetto “Villa Pieragnoli”, ha l’obiettivo di garantire servizi per l’accoglienza, la
tutela e l’integrazione sociale di cittadini stranieri richiedenti asilo, o in possesso dello
Status di rifugiato o della concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, che
si trovino in grave stato di emergenza sociale ed abitativa.
Tali attività sono complementari e non sostitutive dei servizi per richiedenti asilo, rifugiati e
per i soggetti ai quali è stata concessa la protezione umanitaria, che il Comune di Firenze
assicura direttamente.
Il Progetto accoglie una utenza massima di di 55 persone, nella condizione di profughi
stranieri: richiedenti asilo e/o rifugiati,
Queste devono essere in possesso di permesso di soggiorno per :
•
•
•
richiesta asilo;
status di rifugiato;
per protezione umanitaria
41
•
possono permanere in accoglienza e beneficiare delle attività del progetto anche gli
ospiti, ai quali è stata rigettata la domanda d’asilo, purché abbiano inoltrato ricorso
giurisdizionale ed ottenuto l’autorizzazione alla permanenza sul territorio
nazionale;
Sono ammessi soggetti singoli uomini e/o donne purchè maggiorenni, e nuclei familiari
Il periodo di permanenza presso il Centro è stabilito come segue:
Richiedenti asilo:
fino alla definizione della procedura di richiesta asilo ed alla
conseguente decisione della Commissione Centrale per l'Asilo.
In caso di rifiuto del riconoscimento dello status di rifugiato è consentita la permanenza
per tutta la durata del ricorso presso gli organi competenti fino alla definizione del
medesimo, purchè continuino a sussistere i diritti alla permanenza sul territorio nazionale.
Rifugiati e per coloro ai quali viene concessa la protezione umanitaria: per un periodo
massimo di sei mesi dalla data d’ingresso nel centro. In circostanze eccezionali
debitamente motivate, potrà essere concessa una proroga alla permanenza da parte del
Dirigente del Servizio Marginalità e Inclusione sociale.
In casi motivati, connessi alla conclusione dei percorsi per l’accesso al lavoro o
all’alloggio, potrà essere concessa una ulteriore proroga di massimo un mese.
In caso di adesione al Sistema Nazionale di Protezione per Richiedenti asilo e rifugiati tali
proroghe dovranno essere concesse in accordo e previa autorizzazione del Servizio
centrale.
ART.3 AMMISSIONE
Le ammissioni degli ospiti presso il centro sono concordate tra il Comune di Firenze –
Direzione Sicurezza Sociale e L’Associazione Solidarietà Caritas ONLUS
ART.4 – PERCORSO FORMATIVO E DI INSERIMENTO SOCIALE
Le attività d’integrazione del progetto “Villa Pieragnoli” sono realizzate a cura
dell’Associazione Accoglienza Toscana.
All’ingresso dell’Ospite in struttura Caritas ed Associazione Accoglienza Toscana
procederanno, in accordo con il Comune di Firenze e l’interessato, alla definizione di un
PERCORSO FORMATIVO E DI INSERIMENTO SOCIALE a cura dell’Associazione
Accoglienza Toscana, che prevede, nella fase che
precede la decisione della
Commissione Centrale sulla richiesta d’asilo, la partecipazione – obbligatoria - dell’ospite
a corsi di lingua italiana e ad occasioni di orientamento e di formazione professionale
(percorso formativo).
In caso di positiva conclusione della procedura di richiesta d’asilo (riconoscimento dello
status di rifugiato o concessione del p.d.s. per motivi umanitari) il percorso prosegue, di
norma per un periodo di 3 mesi (dalla data di rilascio del permesso di soggiorno che
42
permette l’accesso al lavoro), con attività di orientamento ed assistenza per la ricerca del
lavoro e dell’alloggio (Percorso d’inserimento sociale) Per giustificati motivi, connessi alla
conclusione positiva dei percorsi di accesso al lavoro o al reperimento di un soluzione
alloggiativa il periodo di permanenza presso il Centro può essere prorogato per un
ulteriore mese.
Nel caso di ospiti che accedono al progetto, già in possesso dello status di rifugiato o del
permesso di soggiorno per motivi umanitari, senza che abbiano in precedenza fruito di
percorsi formativi, il periodo di permanenza è previsto in massimo sei mesi dalla data
d’ingresso nel centro. Per giustificati motivi, connessi alla conclusione positiva dei percorsi
di accesso al lavoro o al reperimento di un soluzione alloggiativa il periodo di permanenza
presso il Centro può essere prorogato per un ulteriore mese..
In caso di adesione al Sistema Nazionale di Protezione tali proroghe dovranno essere
concesse in accordo e previa autorizzazione del Servizio centrale.
L’Ospite s’impegna, tramite la firma e l’accettazione del Patto Contratto allegato al
presente Regolamento, a collaborare attivamente con gli operatori dell’Associazione
Accoglienza Toscana per il proprio inserimento sociale secondo i punti stabiliti nel patto
stesso.
La reiterata mancata adesione al progetto di inserimento così congiuntamente definito
provoca le dimissioni motivate che vengono disposte formalmente dalla Direzione
Sicurezza Sociale del Comune di Firenze.
ART.5 – OSPITI MINORI
I minori, in età di obbligo scolastico, sono tenuti a frequentare le scuole individuate dalla
Direzione del Centro.
I genitori hanno la responsabilità e l’obbligo di custodia e sorveglianza nei confronti dei
figli minorenni.
Gli operatori struttura non hanno responsabilità di sorveglianza sui minori .
I minori, in età di obbligo scolastico, sono tenuti a frequentare gli istituti individuati dalla
Direzione del C.P.A.
ART.6 – SERVIZI OFFERTI
Il Centro offre i seguenti servizi:
- colazione, pranzo, cena (+ merenda per i minori)
- posto letto in camera a più letti con comodino ed armadio
- servizi igienici
- saletta per attività comuni
- servizio di corredo per la camera.
- servizio di biancheria da letto (2 lenzuola, federe coperte), biancheria da bagno
(1 telo bagno ed 1 asciugamano). Il loro cambio avverrà esclusivamente
settimanalmente in un giorno prestabilito.
- lavatrice, il cui utilizzo ha luogo secondo turni prestabiliti;
- servizio di custodia temporanea dei bagagli (tale servizio è erogato per un
43
massimo di tre mesi dalla dimissione, dopodichè la Direzione non risponderà
degli oggetti lasciati in custodia)
Negli interventi di accoglienza sono incluse anche le seguenti prestazioni:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
il sostegno all’inserimento scolastico dei minori, svolto da operatori
dipendenti o volontari;
fornitura del materiale scolastico
attività extra scolastica e ludica per i minori presenti
segretariato per le pratiche burocratiche, orientamento ed
accompagnamento per favorire l’accesso ai servizi sanitari ed ai servizi
pubblici in genere, svolto da operatori dipendenti o volontari;
il counselling individuale, svolto da operatori dipendenti o volontari;
sostegno psicosociale per gli ospiti con particolari problematiche;
l’orientamento ed accompagnamento amministrativo-legale, svolto da
operatori dipendenti o volontari, in collaborazione con l’Associazione
Accoglienza Toscana,;
copertura delle spese per i rilascio dei titoli di soggiorno (fotografie, marche
da bollo);
collaborazione con i Servizi Integrati di Assistenza Sociale per i percorsi di
integrazione nel territorio;
la piccola assistenza quotidiana, sotto forma di pocket-money o mediante
fornitura di biglietti ATAF.
fornitura dei titoli di viaggio in occasione delle convocazioni delle
Commissioni Asilo
ART.7 VITA COMUNITARIA
L’ospite è tenuto a rispettare i seguenti orari:
ore 7,40 – 8,45
ore 12,15
ore 16,30
ore 19,00
ore 23,00
prima colazione
pranzo
merenda bambini
cena
rientro
La vita interna al Centro è improntata allo stile comunitario, per cui ogni persona
dovrà impegnarsi a contribuire al buon andamento collaborando alle varie attività
funzionali per un miglior mantenimento della struttura. Ogni ospite è tenuto tenere in
ordine i propri effetti personali e la propria camera. Gli ospiti sono anche tenuti ad
occuparsi della pulizia delle parti comuni (ingressi, corridoi, scale bagni, sale), secondo un
preciso turno esposto all’interno della casa. Chi fosse impossibilitato a svolgere il proprio
turno, per giustificati motivi, deve renderlo noto preventivamente alla Direzione del Centro.
L’ospite si impegna altresì a comunicare agli operatori la sua presenza o meno ai pasti
comuni ed ad esser presente agli orari sopraindicati, in caso di validi motivi concordati con
la direzione, i pasti potranno essere distribuiti anche oltre tali orari, ma, comunque entro
e non oltre le ore 14,00 per il pranzo e le ore 22,00 per la cena.
44
L’ospite, dal momento di ingresso nella struttura è tenuto obbligatoriamente a
sottoporsi agli screening sanitari riconosciuti obbligatori dal Servizio Sanitario Nazionale
per le convivenze in comunità.
La stanza ed il posto letto assegnati all’atto dell’inserimento nella struttura possono
essere cambiati dalla Direzione del Centro per ragioni organizzative o di accoglienza.
L’ospite, dal momento di ingresso nella struttura si impegna a:
- rispettare gli orari sopra indicati
- non apportare modifiche ai locali ed agli impianti ed a non arrecare danni agli
arredi ed ai locali o altri oggetti dati in usufrutto. In caso di danni la Direzione
attuerà una sanzione rivalendosi anche sul pocket-money.
- comunicare ai responsabili eventuali assenze superiori alle 24 ore.
- concordare con i compagni di camera i momenti di vita comune rispettandone le
esigenze
- non cambiare stanza o posto letto senza autorizzazione
All’ospite è fatto divieto di:
- è fatto assoluto divieto di consentire la permanenza notturna di persone esterne.
- Utilizzare nelle camere fornelli elettrici e/o a gas e qualsiasi altro tipo di
elettrodomestici
- stendere alle finestre capi di biancheria
- vuotare nel water, bidet o lavabo qualsiasi materia tale da otturare o nuocere al
buono stato delle condutture
- asportare dai locali comuni oggetti costituenti il corredo dei locali stessi
- fumare nelle camere, nella sala da pranzo o nei servizi igienici
- introdurre e consumare alcolici e superalcolici e qualsiasi sostanza stupefacente
- introdurre animali
L’ospite può essere autorizzato, per giustificati motivi da valutarsi a cura della direzione
del Centro, ad assentarsi temporaneamente dal Centro per un massimo 15 giorni
nell’arco dei sei mesi.
In caso di ricoveri presso ospedali o case di cura, l’ospite ha diritto alla conservazione del
posto per un periodo non superiore ai 30 giorni, salvo circostanze eccezionali debitamente
motivate ed espressamente autorizzate dal Dirigente del Servizio Marginalità e Inclusione
sociale.
Eventuali visite di amici /o parenti, devono essere autorizzate dalla Direzione del Centro.
I visitatori autorizzati devono essere identificati dal servizio di portineria del Centro.
I visitatori hanno accesso esclusivamente ai locali destinati a soggiorno o nei piazzali
esterni, è fatto divieto ai visitatori di accedere alle camere dei beneficiari del progetto. In
caso di inottemperanza saranno allontanati dal Centro.
ART.8 – DIMISSIONI
-
L’ospite, può essere dimesso per i seguenti motivi:
per decorrenza dei termini accoglienza stabiliti all’art.2
nel caso tenga una condotta incompatibile con la vita comunitaria
per assenze superiori ai 5 giorni non giustificate o concordate con la Direzione
nel caso commetta gravi infrazioni al presente regolamento
45
-
nel caso di mancato rispetto del Patto Contratto sottoscritto al momento
dell’inserimento.
La revoca dell’ospitalità è disposta e notificata all’ospite a cura della Direzione Sicurezza
Sociale del Comune su segnalazione scritta dell’Ente gestore.
In caso di mancato adempimento a quanto previsto nell’atto notificato si potrà procedere
all’allontanamento coatto dalla struttura anche tramite l’intervento della Polizia Municipale.
In caso di adesione al Sistema Nazionale di Protezione la procedura in caso di dimissioni
saranno in accordo e con le modalità previste dal Servizio centrale del Sistema di
Protezione Asilo ed in base alle norme del D.L. 140/2005.
Il Sottoscritto dichiara di aver preso visione del presente regolamento e di accettarne
tutte le condizioni.
Il Sottoscritto dichiara altresì di essere stato informato e di accettare e autorizzare
l’immissione e il trattamento dei suoi dati personali, ai sensi del D.Lgs 196/2003, nella
Banca Dati del Servizio centrale per finalità istituzionali.
Il/La Signor/a……………………………………………nato/a a ……………………………….
il……………………………di nazionalità…………………………………………………………
Firenze, …………………………..
Firma
…………………………………..
MODELLI PER RENDICONTAZIONE
4 ) MODELLO SINTETICO PER MACROVOCI:
PROSPETTO ANALITICO SPESE SUDDIVISE PER CODICE
COMUNE DI FIRENZE ANNO 2008
MACROVOCI
CODICE
DESCRIZIONE SPESA
P
Costo del personale
L
Oneri relativi all'adeguamento e gestione dei locali e/o
strutture
B
Spese per leasing o ammortamento dei beni durevoli
G
Spese generali per l'assistenza
S
Spese di orientamento ed assistenza sociale
EURO
46
T
Spese per i servizi di tutela
I
Spese per l'integrazione
A
Spese non ricomprese nelle precedenti categorie
TOTALE COSTI DIRETTI
Ci
Costi indiretti (MAX 10% del totale dei costi diretti di cui si
chiede il contributo)
TOTALE COMPLESSIVO (Costi diretti + Costi indiretti)
5 ) MODELLO ANALITICO PER MICROVOCI:
PROSPETTO ANALITICO SPESE SUDDIVISE PER MICROCODICI
ANNO 2009
COD.
DESCRIZIONE SPESA
P
Costo del personale stabilmente impiegato subordinato e
parasubordinato
P1
Operatori sociali
P2
P3
P4
P5
P6
Interpreti e mediatori culturali
Operatore legale
Addetti alle pulizie
P7
L
Altre figure professionali (personale direttivo o amministrativo dell'Ente
Locale etc.)
Oneri relativi all'adeguamento e gestione dei locali e/o strutture
L1
Ristrutturazione locali destinati all'ospitalità dei beneficiari
L2
L3
Opere di manutenzione ordinaria e relativi materiali
Affitto locali, condominio, cauzioni, registrazione contratti riferiti all'anno
Assistenti sociali
Psicologi
47
L4
Pulizia locali e relativi materiali
L5
Utenze delle strutture di accoglienza (acqua, elettricità, gas e gasolio da
riscaldamento)
B
Acquisto (eventuale ammortamento), leasing o noleggio di
attrezzature
B1
Acquisto, noleggio o leasing di mobili, arredi ed elettrodomestici
B2
Acquisto , noleggio o leasing di hardware, software, strumentazione tecnica
ed autovetture
G
Spese generali per l'assistenza
G1
Vitto, abbigliamento, igiene personale, assistenza infanzia, materiale ludico
G2
G5
G6
Effetti letterecci
Spese per la salute (medicinali, visite specialistiche, protesi non previste
dal SSN,…)
Spese di trasporto urbano ed extra-urbano, spese di trasferimento, viaggio
e soggiorno temporaneo dei beneficiari
Spese per la scolarizzazione
Pocket Money
G7
Alfabetizzazione
G3
G4
S
Spese di orientamento ed assistenza sociale
S1
S2
Costi e consulenze occasionali per orientamento e assistenza sociale
Costi e consulenze occasionali per interpretariato e mediazione culturale
S3
Spese per l'informazione sui programmi di rimpatrio volontario
T
Spese per i servizi di tutela
T1
Costi e consulenze occasionali per orientamento ed informazione legale
T2
I
Costi e consulenze occasionali per supporto psico-socio-sanitario
Spese per l'integrazione
I1
Corsi di formazione professionale
I2
I3
I4
I5
Borse lavoro e tirocini formativi
Contributi alloggio ed interventi per agevolare la sistemazione alloggiativa
Contributi acquisto arredi per alloggi beneficiari
Contributi straordinari per l'uscita
I6
Altre spese per l'integrazione
C
C1
c1a
c1b
c1c
c1d
c1e
C2
C3
A
Spese per i servizi nei Centri governativi (solo per gli enti locali nei cui
territori sono operativi suddetti Centri)
Spese a favore dei beneficiari ospiti (c1a+c1b+c1c+c1d+c1e)
Spese per i servizi di insegnamento della lingua italiana (specificare
parziale)
Spese per i servizi di informazione e assistenza legale (specificare parziale)
Spese per i servizi di supporto psico-socio-sanitario (specificare parziale)
Spese per l'informazione sui programmi di rimpatrio volontario (specificare
parziale)
Spese per altri servizi a favore dei beneficiari ospiti (specificare parziale)
Spese per la formazione degli operatori
Altre spese e costi indiretti
Altre spese non ricomprese nelle precedenti categorie
48
A1
A2
Spese per incontri nazionali, convegni, corsi di formazione, trasporto
pubblico a favore del personale
Altre spese relative al personale (costi per consulenti fiscali e del lavoro,
etc.)
A3
Altre spese relative all'assistenza (tessere telefoniche per beneficiari, spese
di assicurazione per infortuni e r.c. dei beneficiari, fototessere, spese per
pratiche burocratiche relative al rilascio o rinnovo permessi di soggiorno)
A4
Altre spese non classificabili nelle precedenti microvoci (spese per
fideiussioni richieste a titolo di garanzia dall'ente locale all'ente gestore,
altro etc.)
TOTALE COSTI DIRETTI
Ci
Ci1
Ci2
Ci3
Ci4
Costi indiretti (MAX 10% del totale dei costi diretti di cui si chiede il
contributo)
Spese telefoniche per utenze fisse e mobili usufruite dal personale
Spese di carburante per automezzi di servizio (anche per automezzi di
proprietà del personale)
Spese di cancelleria
Spese generali di essenziale allestimento e gestione degli uffici di supporto
alle attività del Progetto (escluse quelle eventualmente comprese nella
voce C3)
TOTALE COMPLESSIVO (Costi diretti + Costi indiretti)
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