Marzo 2005 - Parrocchie.it
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La comunicazione per la comunione INFORMATORE PARROCCHIALE MANE NOBISCUM DOMINE Anno dell’Eucaristia PARROCCHIA dei S.S. NAZARO e CELSO in BAREGGIO Anno XIV - N° 3 Marzo 2005 «Un solo pane, un solo corpo» La Chiesa è il corpo di Cristo: si cammina “con Cristo” nella misura in cui si è in rapporto “con il suo corpo”. A creare e fomentare questa unità Cristo provvede con l’effusione dello Spirito Santo. E lui stesso non cessa di promuoverla attraverso la sua presenza eucaristica. In effetti è proprio l’unico pane eucaristico che ci rende un corpo solo. GIOVANNI PAOLO II Dalla Lettera Apostolica Mane Nobiscum Domine PARROCCHIA SANTI NAZARO E CELSO Decanato di Magenta, Zona Pastorale di Rho, Diocesi di Milano Sede: Piazza Cavour, 37 - Telefono 02.9013317 www.parrocchiabareggio.it E-mail: [email protected] Sacerdoti: don Gerolamo Castiglioni parroco Tel. e Fax 02.9013317 don Giovanni Beltramini coadiutore Tel. 02.90362399 don Giuseppe Morstabilini coadiutore Tel. 02.9013270 - Fax 02.9027287 Sante Messe: Feriali ore 8 - 18 Giovedì ore 8 - 9 - 18 Festive ore 8 - 9.30 - 11 - 18 Prefestiva sabato sera ore 18 2 Editoriale VIVERE LA PASQUA Vivere la Pasqua è partecipare alla vittoria sul male, sul peccato, sulla morte! Mio Dio che mattina, quel giorno di Pasqua, quando la Maddalena incontra, lei per prima, il Signore Risorto, proprio lei che era stata giudicata una delle ultime a “meritare” la vita nuova della grazia, della libertà, della propria umanità redenta. E tutto questo è anche per ciascuno di noi. Ci sono dei momenti della nostra vita nei quali le circostanze ci pesano, ci soffocano, vorremmo scappare via, forse incominciamo a dubitare. Ma anche gli apostoli prima della Pasqua, prima della Risurrezione di Cristo erano come noi. Ma poi…l’imponenza della presenza di Cristo Risorto li ha confortati e confermati come è accaduto a Emmaus: “ci ardeva il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino”. Immaginate Pietro con tutto il suo rimorso addosso o Tommaso pieno di dubbi… Ma come noi possiamo sperimentare che Cristo è risorto oggi? Lo si vede dal fatto che c’è il popolo di Dio. Il segno della vittoria di Cristo è il suo popolo. Attraverso l’appartenenza a questo popolo, che è la Chiesa, io faccio esperienza che la mia vita viene cambiata: risorge! E’ perché Cristo ci fa sperimentare la sua vittoria nella nostra carne, perché noi vediamo gente cambiata che comprendiamo la Risurrezione! La debolezza di noi cristiani è che non siamo uniti nella carità, nella lotta contro il male. Fare davvero Pasqua significa appartenere a questa unità. Avremo più forza per combattere il male e compiere quelle opere buone che danno gloria al Padre nostro che è nei cieli. Don Gerolamo 3 Vita della Parrocchia A che punto siamo del nostro cammino? ORIENTAMENTI PASTORALI A PARTIRE DALLA LETTERA DELL’ARCIVESCOVO SULL’EUCARISTIA La vita di una comunità parrocchiale rischia di confondere la fedeltà alla propria tradizione cristiana con l’abitudine con cui si ripetono certi gesti o si vivono alcune celebrazioni. Dalla fedeltà scaturisce un rinnovato slancio missionario, dall’abitudine deriva la gestione dell’esistente. All’inizio di questo anno pastorale il nostro Arcivescovo ci ha scritto una lettera sull’Eucaristia e il Giorno del Signore, nuova tappa del percorso pastorale triennale “Mi sarete testimoni”. In essa sta l’intero contenuto della programmazione pastorale di quest’anno, volto a riscoprire il dinamismo missionario proprio della MESSA E DELLA DOMENICA. La lettera, dal titolo “L’Eucaristia della domenica accenda in noi il fuoco della missione”, è stata distribuita a tutti i consiglieri pastorali ed è stata presentata alla comunità e ai catechisti nel mese di settembre. E’ stata poi meditata negli incontri di CATECHESI PER ADULTI sinora svolti. Per raggiungere il “traguardo” indicato dall’Arcivescovo di essere sempre più “una comunità eucaristica in stato di missione” vengono indicati a ciascuno di noi e ad ogni parrocchia quattro sentieri sui quali indirizzare un cammino comune. Camminare insieme significa che queste indicazioni non sono facoltative o interessano solo alcuni parrocchiani, ma rappresentano un orientamento autorevole per tutti coloro che vogliono vivere una comunione ecclesiale! 4 Anche i ragazzi dell’Oratorio e le loro famiglie debbono sentirsi coinvolti. Inoltre durante la Quaresima questi quattro sentieri saranno ulteriormente ripresi dai sacerdoti durante l’omelia. Richiamiamo ora i quattro sentieri e sintetizziamo le riflessioni che sino ad ora sono emerse dal Consiglio Pastorale e nel corso della Catechesi per adulti, per cercare di tradurre nella vita concreta della nostra Parrocchia le indicazioni dell’Arcivescovo. • PROMUOVERE E ASSICURARE L’ALTA QUALITA’ CELEBRATIVA DELL’EUCARISTIA Questo punto interessa innanzitutto il sacerdote che celebra ma anche i diversi ministeri (lettore, cantore…) e tutta l’assemblea dei partecipanti. Si è rilevato come, a volte, non ci sia uniformità, da parte dei celebranti, nell’eseguire una certa gestualità liturgica e non ci sia, da parte dei fedeli, una comune modalità di comportamento negli atteggiamenti e movimenti da avere durante i diversi momenti della S. Messa (il segno di croce, la genuflessione, pregare in piedi, inginocchiati…). Inoltre occorre che i fedeli prendano maggior consapevolezza che la celebrazione dell’Eucaristia è un’azione comunitaria, di tutta l’assemblea ecclesiale; la Messa non è “del sacerdote” ma semplicemente la presiede. Vi sono parti della celebrazione in cui tutti devono essere parte attiva; quanti, però, dei partecipanti cantano, rispondono alle invocazioni, pregano comunitariamente? E quanti si siedono sulle prime panche? Vita della Parrocchia A che punto siamo del nostro cammino? • EDUCARE ALLA COSCIENZA DELLA “GRAZIA” E DEL “COMPITO” MISSIONARI DELL’EUCARISTIA Cosa significa partecipare alla S. Messa? Questa domanda, su cui si è riflettuto in uno degli incontri di catechesi per adulti, ha trovato una possibile risposta nella necessità di educarci maggiormente alla coscienza che è una grazia poter partecipare alla S. Messa. La partecipazione alla Messa è il gesto più importante della vita cristiana il cui frutto maturo è la nostra testimonianza di fede negli ambienti in cui viviamo. Siamo chiamati a “far vedere” Gesù con la nostra testimonianza di vita. Troppi ancora, purtroppo, considerano l’Eucaristia un semplice precetto da assolvere che esaurisce il suo valore una volta usciti di chiesa. Eppure Cristo ci invita a partecipare alla sua mensa per continuare la sua missione diventando suoi testimoni. • FARSI CARICO DI CHI E’ ASSENTE DALLA MESSA Questo sia nei confronti di coloro che l’hanno abbandonata sia di coloro che non vi possono partecipare perché ammalati o anziani che non escono di casa. Nel primo caso occorre innanzitutto interrogarsi sui motivi dell’abbandono (noia, disinteresse, mancata educazione cristiana, assenza di incontri importanti che rendono affascinante la proposta cristiana …) cercando poi di renderli partecipi della vita della Chiesa invitandoli a qualche incontro e comunque cercando di essere per loro testimoni di Cristo con il nostro esempio di vita. Detto questo la grazia di Dio ha i suoi tempi che non decidiamo noi. Dio può servirsi di alcuni per convertire altri ma secondo modi e circostanze che solo Lui sa. Nel caso invece di persone anziane e ammalati si pone il problema di farle comunque sentire ancora partecipi della vita della nostra comunità. Un modo potrebbe essere quello di portare la S. Comunione proprio alla domenica magari accompagnata anche dal foglietto della S. Messa. Ma quanti sono disponibili per questo? I ministri straordinari eucaristici sono sufficienti per raggiungere tutti i nostri ammalati e anziani (circa 100)? E quando iniziare a farlo? • RISCOPRIRE E RILANCIARE IL SENSO VERO DELLA DOMENICA Qual è il senso vero della Domenica? La Domenica è il giorno della fede e quindi giorno privilegiato per l’annuncio e l’ascolto della Parola di Dio; è il giorno dell’Eucaristia e quindi giorno della partecipazione alla S. Messa; è giorno della carità nel segno di una comunione fraterna. Questo quarto sentiero è stato esemplificato dalla diocesi mettendo in risalto l’esperienza della Parrocchia di Cassago Brianza. Questa proposta di animazione domenicale chiamata “LE DOMENICHE DI EMMAUS” e rivolta a tutte le famiglie, prevede che ogni mese e mezzo ci si ritrovi in Oratorio e si viva la giornata in comunità partecipando, al mattino, alla S. Messa, quindi al pasto in comune e, nel pomeriggio, ad un incontro di riflessione tenuto dal Sacerdote, alla merenda e a una preghiera conclusiva. Potrebbe essere anche per la nostra Parrocchia uno spunto da cui prendere qualche suggerimento non dimenticando l’esperienza fatta da noi, qualche anno fa, del PERCOSO delle FAMIGLIE. Sempre in vista della seconda tappa del 5 Vita della Parrocchia A che punto siamo del nostro cammino? percorso pastorale triennale, lo scorso 28 novembre nella nostra Diocesi è stata proposta un’indagine conoscitiva sulla frequenza alla S. Messa domenicale da parte dei fedeli. I risultati di tale indagine, relativi alla nostra Parrocchia e pubblicati sull’Informatore di gennaio 2005, indicano una partecipazione inferiore al 20%. Le fasce d’età con minore presenza di fedeli risultano essere quelle dei ragazzi che hanno terminato l’iniziazione cristiana, 13-17 anni e quella dei giovani, 18-25. Questi dati comunque andranno ulteriormente analizzati in Parrocchia, tra le due Parrocchie di Bareggio e nel Decanato di Magenta. La Commissione Liturgica del Consiglio Pastorale è inoltre coinvolta in un’altra indagine sulla qualità celebrativa dell’Eucaristia. Infine, a livello parrocchiale, la tematica eucaristica di quest’anno pastorale, già oggetto di riflessione, lo scorso novembre, durante le Sante Quarantore, sarà ripresa ulteriormente nel corso del Quaresimale. Anche l’Informatore Parrocchiale, uno degli strumenti di comunicazione a disposizione della nostra comunità, a pagina 2 propone, di mese in mese, brevi pensieri sull’Eucaristia tratti dal Magistero della Chiesa. Comune di Bareggio - Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Consulta per la Cultura presentano la mostra L’Avvenimento secondo GIOTTO La Cappella degli Scrovegni dal 13 MARZO al 3 APRILE Chiesuola di S. Maria della Neve, via C. Battisti – Bareggio Sabato 12 marzo ore 21- presentazione multimediale della mostra presso Centro Polifunzionale, via Gallina Relatore prof. Roberto Filippetti Orari apertura: tutti i giorni 9-12.30/16-19 sabato apertura serale 21-22.30 Pasqua e lunedì dell’Angelo 16-19.30 VISITE GUIDATE SU PRENOTAZIONE (tel. 0290258221) 6 Vita dellaParrocchia Testimonianza LA TESTIMONIANZA CRISTIANA DI MASSIMO OLDANI Giovedì 17 febbraio si sono svolti i funerali del nostro parrocchiano Massimo Oldani che ha lasciato la moglie e i cinque figli per fare ritorno alla casa del Padre. Il Parroco durante l’omelia ha indicato in Massimo Oldani la testimonianza di un cattolico, adulto nella fede, teneramente severo perché ogni cosa venisse fatta bene “come Dio comanda”, uno dei parrocchiani più fedeli alla catechesi per gli adulti finchè Presepe eseguito dagli “Amici del presepe” allestito nella nostra Chiesa Parrocchiale, lo scorso dicembre, in occasione del S. Natale. le forze fisiche glielo hanno permesso. Presidente delle Acli negli anni settanta, cultore delle tradizioni cristiane e della storia locale. Ai funerali ha partecipato anche il nipote sacerdote, don Carlo, che alla fine della S. Messa ha ricordato ai nipoti la grande eredità di fede del loro nonno. Presenti al funerale diversi lavoratori dell’Atisa Aero Termica Italiana dove Massimo Oldani aveva lavorato. Ripercorrendo con fede l’itinerario del Redentore dalla povertà del Presepio all’abbandono della Croce, comprendiamo meglio il mistero del suo amore che redime l’umanità. Il Bambino, adagiato da Maria nella mangiatoia, è l’UomoDio che vedremo inchiodato sulla Croce. Lo stesso Redentore è presente nel sacramento dell’Eucaristia. Nella stalla di Betlemme si lasciò adorare, sotto le povere apparenze di un neonato, da Maria, da Giuseppe e dai pastori; nell’Ostia consacrata lo adoriamo sacramentalmente presente in corpo, sangue, anima e divinità e a noi si offre come cibo di vita eterna. La santa Messa diviene allora il vero appuntamento d’amore con Colui che ha dato tutto se stesso per noi. Non esitate a rispondergli quando vi invita “al banchetto di nozze dell’Agnello”. Ascoltatelo, preparatevi in modo adeguato e accostatevi al Sacramento dell’Altare, specialmente in quest’Anno dell’Eucaristia che ho voluto indire per tutta Chiesa. GIOVANNI PAOLO II Vita della Parrocchia Lettera dal Mozambico PADRE ELIO GRESELIN CI SCRIVE… Carissimi sacerdoti Gerolamo, Giovanni e Giuseppe e amici tutti di Bareggio, sono padre Elio che vi ha importunati durante alcune domeniche di ottobre 2004 con i suoi progetti di Centro Giovanile di Alto Molócuè. Ricevo la vostra generosa risposta, frutto della vostra carità e benevolenza durante il tempo di Avvento. Anche i nostri giovani e ragazzi hanno voluto solidarizzare con i giovani e ragazzi che andranno a riempire questa opera. Io la penso in grande, tipo Oratorio Milanese, con svariate attività religiose, ricreative e inventive per creare comunione tra le famiglie e la gente. Nella nostra Assemblea Nazionale di Pastorale ( Maputo 16-23 gennaio 2005) tra le tante cose belle che ci siamo detti a livello di Mozambico é proprio mettere la nostra attenzione su due punti forti che sono oggi le grandi vittime della società civile perduta dietro a valori effimeri: i giovani e la famiglia. Sono i due grossi obiettivi che noi vogliamo sostenere in questa opera. La costruzione é già avviata nei suoi lavori di recinzione e costruzione della casa dei padri e delle riunioni: due costruzioni parallele che vorremmo Via Concordia 15 20010 Bareggio (Milano) Tel. e Fax 02.90.362.185 8 concludere come struttura muraria e tetto, verso luglio o agosto per poi pensare a renderle abitabili e che la comunità dei padri si possa trasferire lì e iniziare il suo programma sia pastorale che di animazione vocazionale e promozionale di prevenzione. Il vostro aiuto si colloca in questo primo obiettivo di costruzione e stiamo approfittando della vostra offerta. Spero potervi mandare quanto prima una foto se riesco a trovare il tempo di andare fino ad Alto Molócuè. Ricordo la gioia di vivere con voi la fede e l'amore alla comunità in Bareggio: la festa dell'oratorio, la promessa dei ragazzi, la visita agli anziani nella loro bella e accogliente casa, la processione del SS.mo Sacramento per le vie del paese, gli incontri con amici e la visita ai nostri defunti nel camposanto. Vi ringrazio di tutto. Grazie per quanto avete fatto e continuerete a volere bene a questa missione che, mediante la mia persona é anche vostra. Vi affido alla Madonna e a san Giuseppe . Con affetto e simpatia p. Elio Greselin Vita della Chiesa La S. Messa per i 50 anni di Comunione e Liberazione “SIATE DONO PER TUTTA LA CHIESA” In diecimila hanno gremito il Duomo, mercoledì 9 febbraio. Diecimila “ciellini” riuniti per la Messa celebrata dall’Arcivescovo Dionigi Tettamanzi nei cinquant’anni di Comunione e Liberazione. Ma è anche la tradizione che vuole annuale l’incontro con il Pastore ambrosiano degli appartenenti al movimento fondato proprio a Milano da monsignor Luigi Giussani. E “il carisma” impresso al movimento da “don Gius” era palpabile tra le navate strapiene della cattedrale. C’erano gli iscritti alla Fraternità di Cl, che l’11 febbraio ha festeggiato il 23esimo anniversario del riconoscimento pontificio, concesso nel 1982, ma c’erano anche giovani e giovanissimi, non iscritti alla Fraternità, ma appartenenti al movimento. A tutti Tettamanzi ha ricordato di possedere “un dono da custodire e da promuovere per il bene di tutta la Chiesa”. Cl ha una sua specificità, ha aggiunto, che è sintetizzata già a partire dal suo stesso nome: “La comunione, frutto della carne di Cristo, passa attraverso la sua Chiesa. Non può non avere il sigillo della “cattolicità”. E “liberazione - ha proseguito il porporato – dice l’impegno dell’uomo a fare della libertà una forza di servizio agli altri”. Sull’altare, accanto al cardinale, don Juliàn Carròn, il teologo spagnolo voluto al proprio fianco da Giussani e indicato come il suo successore alla guida del movimento, don Stefano Alberto, “don Pino” per i suoi, e don Gerolamo Castiglioni, assistente diocesano della Fraternità. Guardando alla folla raccolta nella cattedrale ambrosiana, il vescovo ha rivolto il pensiero “all’intera chiesa milanese, alle molteplici aggregazioni, alle più diverse realtà”. E come già ha fatto una volta l’anno scorso, ha richiamato tutti “al servizio quotidiano nella Chiesa e per la Chiesa”. Il servizio qui svolto dai cristiani, ha spiegato Tettamanzi, “si esprime in modalità diverse, in riferimento alla varietà dei carismi, doni, vocazioni, uffici, responsabilità”. E questa trova la strada per affermarsi ed esaltarsi “solo se si fa complementare all’insieme, al tutto unitario della Chiesa”. La comunione con le comunità parrocchiali, allora, “è una componente necessaria di quella comunione che deve essere vissuta all’interno delle aggregazioni ecclesiali, tra di loro, nella Chiesa locale e universale. La comunione è così fatta che o si dà tutta intera o non si dà affatto”. Annalisa Guglielmino tratto da Avvenire del 10 febbraio Hai bisogno di parlare e di incontrare qualcuno che ti ascolti e cerchi di condividere un tuo problema? Vieni al CENTRO DI ASCOLTO “CARDINAL SCHUSTER” Corso Italia,1 Sabato Mattina ore 10 -11 9 Vita della Chiesa Scuola e religione L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE… "L'insegnamento della religione sia ovunque riconosciuto ed abbia un ruolo adeguato nel progetto educativo degli Istituti scolastici": è l'auspicio espresso da Giovanni Paolo II nel Messaggio ai partecipanti alla Sessione Plenaria della Congregazione per l'Educazione Cattolica l'1 febbraio 2005. Ne parlo perché non ho soltanto l'impressione, ma ho addirittura la certezza che l'insegnamento della religione sia abbondantemente snobbato, oltre che nelle scuole statali, anche nelle scuole cattoliche. Si era soliti dire - in un tempo passato, che non vale la pena di rimpiangere, ma che deve essere comunque riscoperto nelle sue positività, senza preconcetti e senza indebite denigrazioni - che l’insegnamento scolastico della religione era "principio e coronamento di ogni insegnamento". L'espressione aveva un preciso significato e dava le direttrici operative, grazie alle quali la scuola da fatto puramente culturale veniva invitata ad essere anche fatto esistenziale, educativo e formativo. Infatti non è possibile educare la gioventù, formarla moralmente, istruirla senza plagiarla, se non si fa riferimento a princìpi e valori che vadano al di là della pura e semplice visione illuministica e razionalistica della vita. Là dove mancano l'afflato spirituale e l'apporto soprannaturale, non è data possibilità di crescita veramente umana: e la Sicurezza Elettronica Service s.n.c. 10 gioventù istruita (si fa per dire) senza trascendenza non può essere educata alla libertà, intesa non come licenza di fare quello che si vuole, ma come capacità di fare ciò che è giusto e buono. Il non esserci resi conto di questo, da troppo tempo ormai ha portato la nostra gioventù ad essere sempre più lontana dalla vita spirituale vissuta con convinzione e coerenza, con conseguenze terrificanti in campo morale, di cui tutti - pur che si sia attenti alla realtà - non possiamo non esserci accorti. Il correttivo al disastro sta in un insegnamento rigoroso e serio, culturalmente alto e motivante, spiritualmente avvincente e persuasivo della religione, intesa come "religione" nel senso pieno del termine e non mistificata sotto altre definizioni, quali potrebbero essere "storia delle religioni", "cultura religiosa" o quant'altro. Quest'ultima precisazione coinvolge nella responsabilità i dirigenti delle scuole d'ogni ordine e grado, i docenti della disciplina religiosa, i genitori che sono tenuti a incentivare la partecipazione attiva dei loro figli alle lezioni, gli studenti che debbono essere aiutati a rendersi ragione dell'importanza del fatto religioso nella loro vita. Voglia Iddio che tutti si capisca quanto sopra e che l'auspicio del Santo Padre abbia a realizzarsi nella concretezza delle aule scolastiche. Don Carlo Calori Sicurezza Elettronica S e r v i c e s.n.c. Attualità Scienza e fecondazione L'INIZIO DELL’ESISTENZA? E' L'ATTO DELLA FECONDAZIONE Come il professor Boncinelli ed altri ricercatori intervenuti sul Corriere nel dibattito sulla fecondazione in vitro, mi sono sentito interpellato dalla domanda che ricorre con insistenza: che cosa sanno e dicono gli scienziati sull’inizio della nostra vita individuale? Senza chiarire anzitutto un aspetto di metodo scientifico, ogni ricorso alla biologia per sapere quando ha inizio la vita di un individuo umano è privo di valore conoscitivo e, dunque, eventualmente decisivo in ordine alla questione del rispetto e della tutela di questa vita giovanissima. La scienza moderna non si fonda sul sapere di rari cultori di arcane discipline, ma sul complesso delle conoscenze consolidate, validate e condivise dalla comunità internazionale dei ricercatori attraverso gli strumenti della letteratura scientifica (le migliaia di riviste scientifiche sulle quali appaiono i risultati dei lavori degli studiosi, le rassegne ed i manuali di riferimento). Come «una rondine non fa primavera», così non è l'affermazione di questo o di quello scienziato che fa la scienza. Neppure se è un premio Nobel. Negli Stati Uniti, dove la stima per la scienza non fa certo difetto, alcuni vincitori del Nobel si sono visti bocciare i propri progetti di ricerca, o respingere una richiesta di contributi per una valutazione negativa di alcune loro affermazioni da parte di anonimi colleghi senza fama ed onori, ma tra di loro concordi nel riconoscere che la realtà era diversa da come prospettata dall'insigne studioso. Questa procedura viene chiamata "recensione anonima" o "recensione alla pari", perché mette tutti sullo stesso piano (una sorta di democrazia della scienza), e viene ormai applicata in tutto il mondo scientifico. Alla fine ciò che conta è la forza delle evidenze osservazionali e sperimentali e dell'esercizio corretto della ragione, non il nome di chi fa un'affermazione. Non ha dunque nessun senso (tanto meno scientifico) citare a sostegno delle proprie tesi uno, dieci o cinquanta premi Nobel soprattutto se la maggior parte di questi ultimi non è uno studioso che si è occupato specificamente della materia in questione. L'ipse dixit appartiene ad altre forme di sapere e ad altri tempi. Da dove dunque è corretto attingere le informazioni biologiche necessarie per poter affermare o negare che la vita di ciascuno di noi è iniziata nella forma di un embrione umano e che quest'ultimo si è costituito attraverso la fusione di due cellule germinali, l'ovocita maturo e lo spermatozoo? Come ogni altra informazione di tipo scientifico essa deve venire ricercata leggendo con competenza e confrontando con pazienza le migliaia e migliaia di lavori osservazionali e sperimentali e le centinaia di rassegne e di manuali di riferimento scritti da studiosi di tutto il mondo, che sono passati al vaglio della "recensione alla pari" e sono stati ritenuti metodologicamente corretti per la realtà che descrivono. Proviamo, come esercizio esemplificativo, a interrogare il complesso degli studi, dei manuali di riferimento e dei testi di insegnamento a livello universitario diversi per lingua e luogo di edizione per conoscere che cosa la scienza attraverso oltre un secolo di indagini afferma a proposito dell’inizio della vita di un nuovo essere vivente, un individuo appartenente ad una data specie (compresa quella umana) che si 11 Attualità Scienza e fecondazione riproduce sessualmente. La risposta è certa e unanime: la vita di un nuovo organismo vivente (o essere vivente o individuo vivente: la biologia non distingue tra questi tre termini, come invece fanno alcuni filosofi) ha inizio con un processo chiamato fecondazione, che consiste nella fusione tra lo spermatozoo e la cellula-uovo. Non è questo lo spazio idoneo per citare tutte le pagine delle riviste internazionali e dei volumi che si trovano nelle biblioteche scientifiche di università e centri di ricerca, che riportano una amplissima e consistente documentazione di tale affermazione. Ne ricordiamo una per tutti. Per il sito web della più vasta biblioteca biomedica del mondo, la National Library of Medicine di Bethesda (Usa), è stato scelto come manuale che riassume il saper più aggiornato nel campo della embriologia il volume Developmental Biology del professor Scott F. Gilbert, il testo di biologia dello sviluppo maggiormente diffuso nelle università americane e giunto in pochi anni alla sesta edizione. Il capitolo 7, nel quale viene illustrato come inizia la vita individuale di un essere vivente sessuato, ha per titolo: "Fertilization: Beginning a new organism". La fecondazione è l'inizio di un nuovo organismo. Non uno o alcuni giorni dopo la fecondazione, non con l'impianto nell'endometrio dell'utero, non passate due settimane, ma quando i due gameti "fuse togheter" (Gilbert, inizio del capitolo citato), si fondono per dare origine all'embrione unicellulare o zigote. L'espressione "one-cell embryo" (embrione unicellulare) si ritrova in numerosissimi lavori di biologia dello sviluppo animale e umana, a testimonianza della consapevolezza dei ricercatori che l'embrione inizia ad esistere già allo stadio di una singola cellula, derivante dalla fusione dell'ovocita e dello spermatozoo. Il professor Boncinelli ha ragione quando afferma che "dal punto di vista biologico non c’è in sostanza nessuna discontinuità dal concepimento alla nascita e oltre". E' ciò che tutta la scienza sull'embrione da sempre conosce e insegna. E giustamente sottolinea che ogni "spartiacque" successivo alla fecondazione è una "convenzione umana". Non ci si appelli dunque alla scienza - né, tantomeno, a uno, dieci o cinquanta premi Nobel - per forzare le decisioni dei cittadini in merito ad una scelta convenzionale che nulla ha di scientifico, ma si affronti con coraggio e libertà la vera questione che è in gioco: vi sono ragioni adeguate per ritenere che non ogni essere umano sia una persona umana come noi, meritevole di rispetto e di tutela? Roberto Colombo docente di Neurobiologia e Genetica dell'Università Cattolica di Milano Pir o v ano Radio TV riparazione: TVC - VCR - HIFI - DVD ASSISTENZA AUTORIZZATA PER I MARCHI: Grundig • Minerva • Sinudyne • Orion • Normende Nexius• DM Tech DVD • Autovox • Amstrad Howeel• Altex • Salora Istallazione: Antenne Singole, Terrestri e Satellitari Via G. Borsieri, 13 - 20010 Bareggio (MI) Tel. / Fax 02.9013886 12 Cine Teatro S. Luigi Calendario della Programmazione CINEFORUM 2004-2005 TERZO CICLO Sabato 5 e domenica 6 marzo: IL MERCANTE DI VENEZIA di Micheal Radford Quanto mai attuale questa riduzione cinematografica dell'opera di William Shakespeare realizzata da Michael Radford ("Il postino"). In un tempo di aspri e drammatici scontri culturali e religiosi la voce di Shylock l'usuraio ebreo che presta soldi ad un mercante veneziano richiedendo non un interesse ma stabilendo come penale, per il mancato pagamento, una libbra di carne del mercante che spesso lo aveva insultato e sbeffeggiato, è un inno alla tolleranza ed alla reciproca accettazione. Il film ha le caratteristiche della mega produzione. Vi partecipano attori notissimi come Al Pacino, Jeremy Irons, Joseph Fiennes. Curate le ambientazioni (gli esterni girati a Venezia), preziosi i costumi e le scenografie (Daniele Sesti, www.filmup.it). FILM PER RAGAZZI E FAMIGLIE in programmazione nel mese di Marzo IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI ------------- SHARK TALE le date sono in via di definizione SABATO 2 APRILE, ore 21 cine tetro San Luigi la Compagnia Teatrale IL PENTAGONO presenta “STRESS” Testo brillante di DAVIDE DANIELI Regia di Leo Resconi Circolo Culturale La Lucerna Circolo Culturale Bareggio organizzano una visita guidata a TORINO - alla mostra “Gli impressionisti e la neve” con gita in battello sul Po DOMENICA 13 MARZO 2005 Partenza ore 7.55 da p.zza Cavour ore 8 da S. Martino Prenotazione presso Cartoleria “Tre Sorelle” Piante e Fiori Via 4 Novembre 57 - Tel. Fax 029013398 - BAREGGIO Accurate creazioni floreali per ogni ricorrenza Addobbi floreali e allestimenti completi per matrimoni, possibilità noleggio auto d’epoca Vasto assortimento di confezioni con fiori finti e stabilizzati Servizio Faxiflora per spedizioni in tutto il mondo E inoltre... Qualità, cortesia ed esperienza 13 Vita della Parrocchia ALCUNI MOMENTI DELLA FESTA DELLA FAMIGLIA ANAGRAFE PARROCCHIALE DEFUNTI BATTESIMI MARCIANISE ANTONIO PRAVETTONI MARIA GALIMBERTI ONORINA DURANTE ROSALIA BERTIN SCHELMISERENO OLDANI GIUSEPPE EGIDIO AMADASI NAIDE CARETTONI ESTERINA SIMIRAGLIA FELICIA MACCALLI GIACOMINA CATTANEO LUIGIA OLDANI MASSIMO MONTAVOCI WANDA 50 94 93 72 79 82 79 84 89 79 93 75 79 PARAZZINI MARCO CUTTITTA NICOLO’ CARIOTI SOFIA ELENA LOMBARDI SOFIA BASSANI AURORA BONFIGLIO IRENE COZZI NICOLO’ COSANI ALESSANDRO DE LAURO GIORGIO MATRIMONI BONOMO CRISTIAN / BELTRAMI ALESSANDRA CUCCHETTI LUCIANO GRUPPI SERGIO IMBIANCATURE VERNICIATURE LAVORI DI EDILIZIA RISTRUTTURAZIONI FACCIATE APPARTAMENTI Impianti Elettrici Civili ed Industriali C.so Italia, 28/36 – Bareggio Tel. 02.902.76424 Cell. 335.143.36.50 Via Trieste. 19 - 20010 Bareggio (MI) 14 Tel. e Fax 02.9013521 - Cell. 349.0572134 MESE DI MARZO 16 Sante 8 Re Giuseppe 18 Mario e Mariuccia 17 Gio 8 Stringhetti Emilio 9 S. Messa 18 Invernici Guglielma 18 Ven 8 Lodi e Riflessione 15 VIA CRUCIS 21 QUARESIMALE 19 8 Baroni Mario, Restelli Maria 18 Luigi e Roberto Mer 1 Mar 2 Mer 3 Gio 4 Ven 5 Sab 6 Dom 7 Lun 8 Mar 9 Mer 10 Gio 11 Ven 12 Sab 13 Dom 14 Lun 15 Mar 8 Bonfanti Luigia, Restelli Pietro 18 Colombo Rosa 8 Re Silvio, Erminia e figli 18 Pirovano Tiziano, Colombo Dario 8 Pezzoni Luigia 9 S. Messa 18 Lovati Alessandra e Maria 8 Lodi e riflessione 15 VIA CRUCIS 21 QUARESIMALE 8 Beretta Carlo, Folli Teresa 18 Pierino, Cesarina, Amelia e Maddalena Samarati Sab Quaranto 8 Clemente e Alessandrina 9.30 Mercadante Pasquale e Enzo Dom 11 Marnati Enrico e Carsenzuola Maria 18 Bartolomeo Carmela S. BATTESIMO 20 21 Lun 8 Marchetti Bambina e Linda 18 Fiazza Dante 22 8 Lonati Alessandro e fam. 18 Assunta e Raffaele 8 Nella 18 def. Fam. Costa Angelico 23 8 Pedroli Carolina, Pirovano Alberto 18 Cavalli Ettore e Rita 8 Luraghi Maria, Clerici Carlo 18 Carchidi Maria 24 8 De Andreis Giuseppina, Cislaghi Guido 18 Luigi, Maria e suor Cesarina 25 8 Salviti Giuseppe 9 S. Messa 18 Pigliafreddo Franco 26 8 Lodi e Riflessione 15 VIA CRUCIS 21 QUARESIMALE 27 S. PASQUA NELLA RESURREZIONE Dom DEL SIGNORE 18 Baggini Teresa 8 Cozzi Angelo e Giuseppina 18 Baroni Mario, Restelli Maria 28 8 9.30 11 18 8 9.30 11 18 Magistrelli Carlo Bettanin Gino Lonati Fiorentina Piacenza Mimmo e Simone Fam. Dughi Giovanni Tina e Antonio Freri Luigi e Fam. Fossati Giovanni Mar Mer Gio ore 20.45 MESSA IN COENA DOMINI ore 15 MEMORIA DELLA PASSIONE Ven ore 20.45 VIA CRUCIS PER LE VIE DEL PAESE CONFESSIONI Sab ore 20.45 VEGLIA PASQUALE Lun SANT’ANGELO 8 Pigliafreddo Enrico, Isolina, Luigi, Giovanni 10 Beltrami Alfonso 1130 matr. Bonomo Cristian/Beltrami Alessandra 29 8 Ruggiero Francesco 18 Sena Sonia 8 Girotti Delfina e Luigi 18 Tagliabue Fabio e Concetta 30 Mer 8 Mannello Maria 18 Lonati Giuseppe, Maria e Gina 8 Cremaschi Marino 18 Raffaele e Cecilia 31 8 Naide Amadasi 9 S. Messa 18 Azzolini Dino Mar Gio 15