Corso di Canto corale - Filarmonica di Morbegno
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Corso di Canto corale - Filarmonica di Morbegno
CORSO DI CANTO CORALE per gli allievi del 2°CFB e dei primi 2 anni dei CORSI DI STRUMENTO MOTIVAZIONI PERCHE’ IL CORSO? suonare uno strumento significa “cantare” con lo strumento musicale. Il suono prodotto non è solo il frutto di un’acquisizione di tecniche esecutive ma di una consapevolezza musicale interiore. Col canto il bambino sperimenta su di sé le sua capacità di produzione e ascolto dei suoni, tutti, compresi quelli musicali, impara a manipolarli ad usarli in modo consapevole e riconoscerli. La voce è il primo “strumento” musicale in dotazione del bambino che gli consente di produrre sequenze sonore e/o melodie. La particolarità della voce sta nel fatto che è uno strumento musicale “interiore” che mette nelle condizioni il bambino di interiorizzare i suoni per raggiungere quella consapevolezza necessaria a riprodurre le note con un tramite, cioè uno strumento musicale. Col canto il bambino sperimenta tutti gli elementi del linguaggio musicale, quindi non solo la melodia ma anche il ritmo, la dinamica, l’armonia e il fraseggio necessari e fondamentali per lo studio strumentale. Il fraseggio è importante per imparare le strutture del linguaggio musicale: successione di frasi, periodi, temi, parti, movimenti. Questo contribuisce anche lo sviluppo della capacità di sintesi, fondamentale per la comprensione del linguaggio musicale. Non secondario è l’aspetto corale dall’attività di canto. Far musica insieme presuppone la condivisione e l’ascolto. La condivisione non sta solo nel fatto cantare insieme ma anche nel lavorare per realizzare un obbiettivo comune: preparare un repertorio ad esempio comporta la condivisione del lavoro. L’ascolto è fondamentale per la produzione sonora d’insieme. Il suono della propria voce (quando si canta) o del proprio strumento (quando si suona) deve integrarsi con quello degli altri componenti del coro o del complesso. Il Bambino impara ad osservare con l’orecchio quello che gli succede intorno e ad uscire da quella fase egocentrica che caratterizza spesso l’età dell’infanzia. Cantare seguendo il gesto del direttore è un altro elemento importante sell’attività corale come propedeutica di quella strumentale. Infatti la musica acquista una valenza visiva dove musica e gestualità diventano un linguaggio misto con significati comunicativi comuni. Il gesto acquisisce una valenza espressiva ed emozionale che si traduce in suoni strutturati. Con l’attività di canto corale, quindi, si dà agli allievi una formazione di base fondamentale per poter svolgere il percorso dello studio strumentale in modo più consapevole e gratificante. ATTIVITA’ E PERCORSI COSA FACCIAMO? • Giochi di percezione sulla respirazione • Sviluppo delle abilità di ascolto, percettive, ritmiche e melodiche attraverso giochi cantati e circles • Ampliamento dell’estensione vocale attraverso “giochi” di riscaldamento • Cori parlati • Esecuzione in gruppo di canti all’unisono per imitazione e per lettura, con accompagnamento e a cappella • Esecuzione di semplici canoni e canti a due voci