HONDURAS - MESSICO LUOGHI SACRI TRA FORESTE E FIUMI

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HONDURAS - MESSICO LUOGHI SACRI TRA FORESTE E FIUMI
GUATEMALA - HONDURAS - MESSICO
LUOGHI SACRI TRA FORESTE E FIUMI
Viaggio di 16 giorni / 14 notti
(Ideato e redatto da Mario Romualdi)
“Quando arrivarono gli spagnoli, loro avevano la Bibbia e noi le terre. Dopo
un po’ noi avevamo la Bibbia e loro le terre”. Così pensa l’indio che vive la
calata degli spagnoli. Se, oltre agli oggetti trasportabili sui galeoni, i
conquistadores avessero potuto razziare pure le poderose pietre che
materializzano il sacro e l’arte maya e azteca, noi non avremmo
l’imbarazzo di dover selezionare i luoghi da visitare tra i tantissimi
esistenti. Ma ci siamo ulteriormente complicati un compito già difficile
cercando anche modalità di viaggio non consuete. Nasce così una proposta
originale tra foreste alture e fiumi che incontra una Storia fatta
d’archeologia e folclore fuori degli itinerari usuali. Impreziosiamo tutto
includendo 10 siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO (tutti quelli esistenti in
Guatemala, poi Copàn e i più significativi del Messico). Bus privato, barche
e un solo volo interno permettono più autonomia e contatto con persone e
luoghi altrimenti non visitabili in Guatemala (Quiriguà, Parco del Rio Dulce,
Livingston), Messico (Yaxchilàn), e Honduras (Copàn).
Servizi e hotel (di cui indichiamo i nomi) sono di alta qualità, clima
gradevole, ritmi non stressanti per attraversare luoghi noti ma pure
pochissimo frequentati. 7 giorni in Guatemala e 6 in Messico, 1
nell’interessantissima Copàn.
Itinerario schematico: Città del Guatemala, Panajachel, barca nei paesini
del Lago Atitlan, Chichicastenango, Antigua, Carretera Panamericana,
Copàn (Honduras), Chiriguà, Puerto Barrios, barca nella Baia di Amatique
per Livingston, barca sul Rio Dulce, Foresta del Peten, Tikal 2 notti nel
parco archeologico accanto alle piramidi, Bethel, barca sull’Usumacinta per
Yaxchilan, Palenque, Campeche, Merida, Uxmal, pernottamento nel Parco
Archeologico di Chichèn Itzà, Tulum, Cancun volo per Mexico City.
Specificità del viaggio: Quiriguà, con steli Maya alte più di 10 metri. Copàn
in Honduras, per importanza storica paragonata a Tikal, che conserva forse
il più bel manufatto maya delle Americhe. Livingston, vi si può andare solo
in barca navigando nella Baia di Amatique, caratterizzata da un ambiente
caraibico con neri guatemaltechi che parlano il “garifuna”. Rio Dulce,
riserva naturale tra fiume giungla e paludi che percorriamo in barca.
Yaxchilàn (“Gioia Perduta nella Foresta”), vi giungiamo in barca
sull’Usumacinta, in un’ansa del fiume tra le foreste. Pernottamento nel
Parco Archeologico di Chichèn Itzà. Andiamo via terra a Tikal attraverso la
mitica pista, ormai asfaltata, che taglia la foresta del Petèn. Due notti nel
Parco Archeologico di Tikal per recarsi dove è impossibile se non si
pernotta nel sito, e avere il privilegio della particolare atmosfera del primo
mattino e tardo pomeriggio quando vanno via i turisti che non vi risiedono.
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E, all’alba, dopo essersi svegliati al suono “dell’uccello sega”, attendere su
una piramide che il sole sconfigga la “nieblita” che nasconde i templi tra
gli alberi. Crediamo siano questi alcuni aspetti che rendono il viaggio
effettivamente un po’ diverso da altri.
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“luoghi sacri tra foreste e fiumi”
Guatemala, Messico, Copàn (Honduras)
(7 notti in Guatemala, 6 in Messico, 1 in Honduras)
“Luoghi sacri tra foreste e fiumi”, in Guatemala, Messico, Copàn
(Honduras) prevede una permanenza in Guatemala superiore agli itinerari
più diffusi (7 giorni), include anche i luoghi certo più importanti del
Messico (6 giorni), oltre al poco frequentato e imperdibile sito di Copàn in
Honduras (1 giorno). Lo abbiamo ideato introducendovi modalità di
trasferimento ed escursioni insolite in località ignote a un turismo meno
attento.
Della proposta sottolineiamo particolarmente un modo di viaggiare “non
normale”, ma scrupoloso, soddisfacente e l’originalità dell’itinerario,
nonostante si svolga in una regione che da molti decenni attrae visitatori
da ogni parte del mondo. L’abbiamo costruito essenzialmente per
realizzare un percorso omogeneo dal punto di vista storico e culturale.
Attraversiamo i luoghi più classici (Città del Guatemala, Panajachel,
Chichicastenango, Lago di Atitlan e i paesini sulle colline, Antigua, Tikal,
Palenque, Campeche, Merida, Uxmal, Chichèn Itzà, Tulum, Città del
Messico), siti sconosciuti al turismo di massa (Chiriguà, Copàn, Yaxchilàn,
Livingston), escursioni in barca sull’Usumacinta, nel Parco Nazionale Rio
Dulce, nel Lago di Atitlan, nella Baia di Amatique per raggiungere
l’inaspettata Livingston, l’attraversamento della Foresta del Petèn, 2
pernottamenti dentro il Parco Archeologico di Tikal per gustare al meglio il
sito quando si spopola dei visitatori che non vi risiedono. Ci fa piacere
mettere in evidenza, oltre ad una particolare completezza ed originalità
dell’itinerario, quote di partecipazione molto molto interessanti nel
rapporto qualità/prezzo. Il clima dei periodi prescelti è tra i migliori
dell’anno per temperature, umidità e precipitazioni.
Abbiamo scelto alberghi di prima categoria, selezionati di volta in volta
sulla base della loro gradevolezza, atmosfera, posizione, capacità d'essere
accoglienti e comunque mai banali.
L’elaborazione di un programma di viaggio in una regione così ricca
d'archeologia, natura, folclore e colore, ha richiesto grande attenzione nel
selezionare accortamente i luoghi da visitare e, soprattutto, i tempi e
modalità di spostamento e di permanenza.
Non ci siamo lasciati tentare dagli itinerari più gettonati né dal voler
includere più tappe possibili, con un uso eccessivo di trasferimenti in
aereo, a scapito della maggiore autonomia e contatto con luoghi e persone
consentite da mezzi quali l’autobus o la barca.
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Per questo abbiamo pensato ad un percorso effettuabile in modo
equilibrato fruendo dell’aereo per il trasferimento più rilevante (da Cancùn
a Mexico City), del bus privato per quelli più interessanti, e della barca in 4
occasioni per assorbire pienamente il contatto con luoghi particolari lungo
vie d’acqua.
E’ questo uno di quei viaggi in cui attraversare, e non sorvolare, regioni
tanto lontane e diverse non deve essere inteso come il prezzo da pagare
per raggiungere le varie destinazioni. E’, invece, opportunità di un
rapporto più ravvicinato con la realtà locale pur attraverso un finestrino,
(che in ogni modo è migliore dell’inutile oblò dell’aereo). Anche l’uso di
barche con cui percorrere fiumi, laghi e baie, è sempre gradito ai nostri
compagni di viaggio. Ma l’aspetto più piacevole e significativo di questa
nostra scelta sta nel fatto che solo il bus privato e le barche consentono di
recarsi in luoghi che l’aereo non consentirebbe. Inoltre, a differenza
dell’aereo, non si è legati ad orari precisi e si può rendere flessibili
partenze soste visite e tempi di percorrenza. Non ultimo, si evitano
eventuali problemi di ritardo o annullamento dei voli interni, specie quelli
effettuabili con piccoli aerei.
Siamo così in grado di utilizzare al meglio i giorni disponibili e di includere
località altrimenti non visitabili in Messico (Yaxchilàn), in Guatemala
(Quiriguà, Parco Nazionale del Rio Dulce, Livingston), e Honduras (Copàn).
Il nostro non è un “viaggio avventura”. La sua caratteristica principale sta
nel modo non standardizzato con cui proponiamo i luoghi più noti, ma
anche quelli meno frequentati. Li abbiamo individuati essenzialmente per
proporre un itinerario storicamente e culturalmente omogeneo.
Nella proposta di 16 giorni/14 notti dedichiamo complessivamente 8 giorni
al Guatemala e Copàn, riattraversiamo via fiume la frontiera per il Messico
dove restiamo altri 7 giorni inclusi i 2 che trascorriamo a Teotihuacàn e
nella capitale messicana che raggiungiamo in aereo.
SPECIFICITA’ DELLA NOSTRA PROPOSTA:
Quiriguà, con le possenti steli Maya del sec. VIII alte più di 10 m.
Copàn in Honduras, (che per importanza storica alcuni studiosi
paragonano a Tikal), dove si trova forse il più bel manufatto della cultura
maya.
Livingston, raggiungibile solo in barca, in un ambiente caraibico abitato da
guatemaltechi neri che parlano il “garifuna”.
Parco Nazionale del Rio Dulce, una riserva naturale nella giungla tropicale
tra area fluviale e paludi. Vi penetriamo con la barca.
Yaxchilàn (“Gioia Perduta nella Foresta”), dove giungiamo via fiume, le cui
rovine sono poste in un’ansa dell’Usumacinta protette dalla foresta
circostante.
(Immagini di tali luoghi spesso non appaiono nelle guide, dove in genere
sono riportate solo quelle delle località più pubblicizzate, ma si possono
reperire su Internet).
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Abbiano inoltre previsto escursioni in barca nel Lago di Atitlan e lungo il
fiume Usumacinta.
Arriviamo via terra a Tikal percorrendo la mitizzata pista, oramai asfaltata,
che attraversa la foresta del Petèn.
La permanenza di due notti a Città del Messico è congrua per le visite più
significative nella capitale e a Teotihuacan, dove saliamo sulle piramidi più
poderose del Centro America.
Ci piace però rimarcare particolarmente il pernottamento nel Parco
Archeologico di Chichèn Itzà, e le due notti all’interno del Parco
Archeologico di Tikal, per essere in grado di recarsi anche in luoghi e
monumenti non raggiungibili con la normale permanenza dalla mattina al
pomeriggio, come in genere avviene se non si pernotta nel parco. Le
sistemazioni sono non lussuose ma certamente comode e soddisfacenti, e
si potrà sorbire il privilegio di quella particolare atmosfera presente
nell’area archeologica specie nelle prime ore del mattino e nel tardo
pomeriggio, quando vanno via i turisti che soggiornano fuori del sito, che
sono la stragrande maggioranza dei visitatori .
Nella Penisola dello Yucatan ci rechiamo in tutti i più importanti siti
archeologici da Uxmal a Chichèn Itzà, a Tulum, e sostiamo tra le
architetture e gli ambienti coloniali di Campeche e Merida.
Durante il viaggio, apprezzeremo inoltre l’eleganza delle costruzioni di
Palenque, passeggeremo tra le particolarità urbanistiche di Antigua e gli
spazi verdi intorno alle alte steli di Quiriguà. Noteremo la perfezione delle
sagome coniche capovolte riflesse nel Lago Atitlan e, a Chichicastenango,
finiremo per comprare più di quanto avremmo supposto, coinvolti dal
fascino di quello che, forse, è ancora il più famoso mercato al mondo. Non
dimenticheremo gli stridii notturni che impediscono d’addormentarsi
facilmente nel parco di Tikal, e investiremo la perdita di due ore di sonno
mattutine nell’attendere sulla cima di una piramide che il sole sconfigga la
“nieblita” che nasconde i templi nella foresta. Ci faremo stupire
dall’inaspettata bellezza, raffinata ed imponente, di Uxmal…
Relativamente agli hotel, al di là del nostro giudizio e delle classificazioni
ufficiali, indichiamo i nomi di quelli che siamo soliti frequentare in modo
che se ne possano riscontrare direttamente le qualità su Internet e
pubblicazioni recenti. Adottiamo questo criterio perchè, pur essendo
sempre possibile che qualche pernottamento possa avvenire in strutture
diverse da quelle ora rese note, preferiamo non limitarci ad indicare
generiche categorie di qualità o numeri di stelle stabiliti da criteri locali.
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Più in
generale, nel programma dettagliato che segue elenchiamo
una serie di notizie particolareggiate che normalmente non vengono
fornite tanto tempo prima della partenza. Scegliamo di correre il rischio di
vedere successivamente modificato qualche aspetto ora previsto, pur di
offrire a chi sia interessato al nostro itinerario il maggior numero di
elementi conoscitivi, per costruirsi un’idea la più vicina possibile allo
svolgimento reale del viaggio. Solo in questo modo crediamo si possa
mettere in grado di verificare se la nostra proposta risponde alle proprie
aspettative.
Il viaggio è una delle “merci” che si acquista senza poterla visionare
prima. La sua riuscita sta proprio nel poter effettivamente fruire di ciò che
si è comprato a scatola chiusa. La presentazione di un programma molto
articolato come quello che presentiamo può fornire quel pizzico di
garanzia in più per far coincidere le attese col suo svolgimento reale. (Che
è il vero metro di misura della sua capacità di soddisfarci).
L’ideatore del programma, Mario Romualdi, è a vostra disposizione per
ulteriori informazioni e curiosità.
1° giorno - Milano Linate - Madrid - Città del Guatemala
(1500 metri slm)
Partenza con volo di linea Iberia da Milano Linate per la capitale del Guatemala
via Madrid. Appuntamento con l’accompagnatore presso il banco accettazione due
ore prima della partenza del volo Milano/Madrid 07,10/09,30. Arrivo a Madrid,
cambio di aeromobile e proseguimento con il volo Madrid/Città del Guatemala
11,40/16,25 ora locale dello stesso giorno. (In Guatemala ci sono 7 ore in meno
rispetto all’Italia).
Accoglienza all’aeroporto, trasferimento in hotel, sistemazione e tempo libero sino
all’ora di cena.
Il nostro hotel a Guatemala City, “Radisson Hotel e Suite”
(www.radisson.com)
L’albergo della capitale, dove pernottiamo per motivi logistici legati all’impossibilità
di giungere ad un’ora opportuna a Panajachel, è situato proprio accanto all’Avenida
de la Reforma nella Zona 10 nota per essere il quartiere scelto da ambasciate e
hotel di qualità. E’ dotato di ogni confort, e si trova in ottima posizione anche
rispetto all’aeroporto Aurora Internacional che dista pochi minuti. L’area è
denominata “Zona Viva” ed è ritenuta la più esclusiva. E’ dotata di centri
commerciali e, per chi volesse, di una vivace vita notturna.
2° giorno - Guatemala City - Chichicastenango - Panajachel (Lago di
Atitlan)
(1500 slm - 140 km circa 3 ore)
Partenza di buon mattino in bus privato verso Chichicastenango per visitare
anche le due chiese poste alle estremità della piazza che ospita uno dei mercati più
famosi al mondo. Tantissimi commercianti arrivano dai villaggi circostanti per
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montare i banchetti che occupano la vasta piazza delimitata dalle due chiese, tra
cui quella famosa in stile coloniale di Santo Tomàs del XVI secolo. In quest’ultima si
avrà modo di osservare gesti e ritualità che, come avviene anche in altri luoghi di
culto del Chiapas quali Chamula e Zinacantàn, risultano dalla commistione tra il
cristianesimo forzatamente imposto dall’Europa e tradizioni locali. In alcuni
particolari giorni del mese e durante le festività sacre, le “cofradias”, confraternite
di fedeli molto importanti nella vita sociale e religiosa locale, sfilano in processione
per il centro giungendo sino alla chiesa.
Il mercato si tiene la domenica e il giovedì e, come tutti i luoghi frequentati da
tanti turisti non mantiene inalterato il fascino di 40 anni fa, ma rimane pur sempre
imperdibile. Le bancarelle dedicate ai turisti vengono sistemate soprattutto nella
parte perimetrale della piazza. Al suo centro si svolgono le attività più rivolte ai
locali. Banchi con mercanzie d'uso quotidiano popolare e piccoli ristoranti occupano
l’area sino al tardo pomeriggio.
Nel pomeriggio andiamo via da Chichi per giungere (40 km 1 ora) a Panajachel la
località nota per essere il centro più importante del Lago di Atitlan. Questa
cittadina, inizialmente meta di turismo quasi solo giovanile già dalla metà degli anni
’60, è da alcuni paragonata per l’atmosfera ancora esistente a quella del
“giramondismo saccopelista” presente a Pokhara, Goa o Luang Prabang. Oggi,
contrariamente a quanto avveniva “nei mitici anni ’60”, è meta di un turismo molto
differenziato che qui trova risposta ad ogni richiesta e qualità dei servizi. Dopo la
cena, tempo libero per passeggiare sul lungolago e recarsi nel centro della cittadina
tra le numerose bancarelle e negozi che vendono prodotti artigianali presenti un po’
ovunque, ma soprattutto lungo la Calle Santander.
Il
nostro
hotel
a
Panajachel,
“Posada
de
don
Rodrigo”
(www.posadadedonrodrigo.com)
Frequentiamo questo hotel da alcuni anni perché secondo noi è il migliore di
Panajachel. Si trova proprio sul bordo del lago, accanto alle vie centrali che, specie
la sera, si riempiono di bancarelle. Basta uscire dal nostro albergo per trovarsi nel
cuore della cittadina. Giardino ampio e curato, edera che ricopre molte pareti delle
piccole costruzioni che ospitano le nostre stanze, il ristorante ed una terrazza con
piacevole vista sul lago, stile tradizionale, arredi semplici ma gradevoli, passaggi
ombrosi, uso copioso del legno, verde a profusione, rendono apprezzabile il nostro
soggiorno nella Posada de don Rodrigo. Unica nota stonata uno scivolo che deturpa
la piscina.
3° giorno - Lago di Atitlan, barca per Santiago de Atitlan - Antigua
(1500 slm, 45 km, 1 ora circa)
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Al mattino, dopo la colazione, nelle vicinanze dell’hotel ci aspetta una barca per
l’escursione sul Lago Atitlan. Rilassante. Santiago Atitlan si trova esattamente
dalla parte opposta di Panajachel. Mantiene alcune delle sue caratteristiche
tradizionali nonostante la presenza non marginale del turismo. Vi si giunge dopo
circa un’ora e mezza di navigazione, e per visitarlo occorre salire sino alla cima
dell’altura che domina il lago. La passeggiata non è impegnativa anche perchè si è
accompagnati da immancabili bancarelle e negozi che invitano alla sosta. Si arriva
sino alla sommità dove si trovano la piazza principale e la grande chiesa con statue
lignee ed una storia anche recente legata a fatti avvenuti nel 1981. In
quell’occasione un prete amato dai locali ed odiato dagli “squadroni della morte” fu
ucciso per questioni politiche.
Nella chiesa si nota la rappresentazione del granturco, elemento sacrale di tutta la
tradizione maya perché legata alla credenza secondo cui l’intera umanità sarebbe
stata originata proprio da questa pianta indispensabile per la sopravvivenza. Altro
elemento che ci fa percepire lo stretto rapporto con una religiosità da sempre
intimamente legata alla quotidianità, che la sovrapposizione forzata del
cristianesimo non è riuscita ad incrinare, è l’attenzione della gente verso le statue
sacre. Tra l’altro le donne del posto badano a tenerle in ordine, pulirle ed abbigliarle
con vestiti a volte sgargianti rinnovandoli periodicamente.
Rientro a Panajachel, pranzo e trasferimento in bus privato ad Antigua.
Sistemazione in hotel ed eventuale tempo libero da utilizzarsi discrezionalmente.
Il
nostro
hotel
Ad
Antigua,
“Camino
Real
Antigua”
(www.caminorealantigua.com.gt)
Ha iniziato la sua attività da circa due anni. Realizzato con i criteri propri
dell’architettura coloniale, si trova nel centro storico di Antigua Guatemala.
Attrezzato per offrire opportune comodità è dotato della giusta atmosfera in
sintonia con quella della storica città. Pietra a vista, legni, fiori, accoglienza
gradevole…un buon modo per soggiornare ad Antigua.
4° giorno - Antigua
Antigua, la vecchia capitale del Guatemala è considerata dall’UNESCO tra le
località degne di appartenere all’elenco mondiale Patrimonio dell’Umanità. E’
una lista a volte contestata da estimatori di luoghi non inseriti, ma anche da chi
ritiene troppo elastici i criteri di inclusione nella lista stessa. Presenta circa 850
nomi di siti, (il numero è variabile), selezionati per motivi culturali o naturali.
L’Italia con le sue 43 località compare al primo posto. Seguono Spagna e Cina.
Oggi, “tra muri di storia e strade di pietra, vivremo la Città delle Rose Perpetue del
secolo XVI”. Conventi, chiese e palazzi ci mostreranno il variegato accumularsi
d'arte coloniale con evidenti contaminazioni locali. Davvero piacevole. Soste al
Convento delle Suore Cappuccine, alla Chiesa della Mercede, alla Casa della
Musica...
Strade acciottolate, calessi, residenze d’epoca, angoli elegantemente smussati,
finestre decorate protette da inferriate frutto del lavoro accurato di bravi artigiani, il
bianco delle pareti, i vulcani che sembrano minacciosamente proteggerla, bar su
graziose terrazze in cui concedersi un aperitivo, una passeggiata serale…
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Tutto ad Antigua richiama sensazioni di vera piacevolezza. E’ stata capitale per
oltre duecento anni, sino al 1773 quando lo scettro è passato a Città del
Guatemala. Ma, al contrario di quest’ultima, ti fa rimpiangere il momento in cui sei
costretto a lasciarla.
Nel secondo pomeriggio possibilità di tempo libero per deambulare anche senza
una particolare meta a piedi o su calessi, e per curiosare tra i suoi tanti negozi che
propongono oggettistica interessante, raramente di antiquariato.
In ogni caso, è obbligatorio ricavarsi un poco di tempo per passeggiare da soli,
prima o dopo cena.
5° giorno - Antigua - Copa'n (Honduras)
(280 km circa 5 ore)
La scelta di evitare il più possibile l’uso di aerei per i trasferimenti interni, l’abbiamo
compiuta per poterci recare in posti altrimenti non visitabili, come Copàn e Quiriguà
dislocati in prossimità della “Carretera Atlantica”.
Da Antigua partiremo presto e, attraversata, necessariamente, non senza problemi
di traffico la capitale del Guatemala, proseguiremo sulla famosa Carretera sino alla
deviazione per El Florido. Nelle sue vicinanze si trova il confine per entrare in
Honduras. Gli attraversamenti di frontiera, che prevedono formalità burocratiche
in genere "snellibili" ma non sempre standard, possono influenzare l’andamento
della giornata di oggi e di quella successiva. Di là del confine, dopo una decina di
chilometri giungiamo a Copàn, “l’ateneo del Mondo Maya”.
Questo sito è abitato da prima del X sec. a.C. e vede il massimo splendore dal VII
al IX secolo d.C. C’è chi afferma che la sua scoperta abbia rappresentato per
l’archeologia un passaggio non meno fondamentale di quello dell’assai più famosa
Tikal. Per noi, che pure abbiamo deciso di introdurre Copàn nel programma, Tikal è
irripetibile dal punto di vista della godibilità estetica delle strutture antiche e del
contesto ambientale che la valorizza ulteriormente. In ogni caso, Copàn permette
certamente di completare la conoscenza del meglio che continua ad esprimere
visivamente la cultura Maya in tutta l’America Centrale. In particolare riteniamo che
la Scalinata dei Geroglifici, oltre ad avere importanza rilevantissima storica e
culturale, sia in assoluto tra le opere maya con più fascino. Il tutto è circondato da
un’ombrosa foresta che aggiunge interesse alle rovine sperse in una vasta area.
Le iscrizioni sulla gradinata, “i glifi”, hanno consentito sostanziosi passi avanti nella
comprensione di aspetti storici e della stessa particolare scrittura maya. La sua
significatività e apprezzabilità è certificata anche dell’essere stata inserita
dall’UNESCO nella lista del Patrimonio dell’Umanità. Lavori sono in corso per
ampliare la conoscenza di questo immenso luogo archeologico. Visiteremo la Gran
Plaza, le steli dei Signori di Copàn, il Campo de la Pelota, il Tempio delle Iscrizioni.
L’era di maggior sviluppo di Copàn si ha alla fine dell’VIII secolo, e il suo declino
assume forme evidenti nel XIII secolo. Pare appurato che sia legato alle insufficienti
risorse alimentari per una popolazione cresciuta eccessivamente date le
caratteristiche della regione. L’abbandono che ne segue determina l’impossessarsi
da parte della giungla delle strutture architettoniche. Migliaia sono i resti, ma solo
la minor parte è stata riportata alla luce e restaurata. La maggior parte è ancora
sommersa sotto vari strati terreni.
Normalmente, il locale ministero del turismo prevede che la funzione di guida,
spesso solo in lingua spagnola, venga svolta da personale del posto che non
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sempre sa fornire opportune sostanziose informazioni. (Gli occhi godranno di ciò
che l’orecchio potrebbe non apprezzare pienamente). Consigliato l’uso di repellenti
per la presenza, a volte, di fastidiosi insetti.
Il nostro hotel a Copàn, “Marina Copàn”. (www.hotelmarinacopan.com)
Lo frequentiamo da molti anni e continuiamo a sceglierlo perché lo riteniamo
complessivamente il migliore di Copàn. Non è lussuoso, ma comodo e situato nel
centro della piccola cittadina, poco distante dalla zona archeological. E’ lo storico
hotel di Copàn che ha accolto i primi turisti con servizi adeguati alle aspettative
degli occidentali. Posto vicinissimo al Parque Central, prende il nome dalla sua
prima proprietaria e costruttrice, la signora Marina Villamil. Archi, scale, mobili
caldi, palme, piscina, stanze semplici e senza particolari pretese ma realizzate con
un’architettura tradizionale in cui dominano il bianco delle pareti, il marrone dei
legni, il verde delle piante.
6° giorno - Copa'n - Quirigua - Puerto Barrios - Livingston
(180 km circa 3 ore, più barca)
Partenza per Quiriguà, dopo aver lasciato l’Honduras e riattraversato il confine con
il Guatemala. Si percorre la Carretera Atlantica tra piantagioni di banane con
lunghi “viali degli impiccati”, che inevitabilmente richiamano la discussa “United
Fruit Company”. Quiriguà si ritiene sia stato un centro in grado di mantenere
rapporti molto serrati con Copàn. Commerciava attraverso il fiume Motagua pure
con altre popolazioni del Centro America. Le steli, gran parte delle quali sono state
scolpite nel secolo VIII d.C. sono le più alte che si conoscano nella cultura Maya. Gli
enormi monoliti in arenaria alti anche oltre 10 metri, assai interessanti, sono resi
ancora più apprezzabili dal contesto forestale.
(In generale veniva usata questo tipo di pietra anche perché estrazione e taglio non
erano eccessivamente impegnativi. Inoltre, tale materiale risultava di facile
lavorazione e, in più, tendeva ad indurirsi ed offrire maggiore resistenza agli
elementi naturali man mano che permaneva esposto all’ossidazione). La visita del
sito risulta sempre piacevole perché l’imponenza e anche la grazia dei manufatti
sono distribuiti in un’area verde ben curata attorniata e protetta da grandi alberi.
Le poderose opere incutono rispetto, e le sette steli molto ben scolpite con
raffigurazioni umane, testi glifici, animali, particolari come barbe e bastoni di
comando, sono distribuite nella Gran Plaza quasi come figure di un enorme gioco.
Anche Quiriguà è tra i luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. E’
significativo che sia il terzo che compare nella lista in un’area così ristretta. (Sono
quattro, se si considera pure Tikal). Ciò dimostra la particolare importanza di
questa regione maya dal punto di vista storico, per quello che gli uomini antichi
hanno saputo realizzare e quelli moderni riportare ad alti livelli di godibile fruibilità.
Proseguimento verso la Baia de Amatique fino a Puerto Barrios per prendere le
barche che permettono di giungere sino all’ingresso del nostro hotel a Livingston.
All’arrivo, dopo la sistemazione nelle camere, possibilità di tempo libero per una
passeggiata nel centro abitato.
Livingston, raggiungibile solo per vie d’acqua, è un luogo in cui vive una
popolazione nera con ascendenze tra gli schiavi trascinati in America provenienti
dall’Africa. Parlano idiomi che risultano da un insieme di spagnolo, “garìfuna”,
(lingua tradizionale usata anche nel vicinissimo Belize), ed inglese. A tratti pare
d’essere sbarcati in un paese caraibico con lo stesso sottofondo musicale, i forti
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colori delle case, i tetti in lamiera, gli alberi da cocco, l’andamento dinoccolato di
alcuni giovani non solo locali che deambulano per le strade… Niente di
particolarmente stravolgente, ma il luogo mostra una faccia sorprendente del
Guatemala e certi aspetti della vista locale, legata alla pesca e turismo, offrono
squarci di una nicchia di mondo che giustifica una breve sosta come la nostra. In
ogni modo Livingston continua a richiamare un certo turismo giovanile,
“saccopelista”, che in molte altre parti del mondo è scomparso o assai
ridimensionato.
Il nostro hotel a Livingston, “Villa Caribe”(www.villasdeguatemala.com)
Nella sosta a Livingston lungo l’itinerario verso Tikal, pernottiamo in questo albergo
realizzato proprio alla confluenza tra il Rio Dulce, che percorreremo la mattina dopo
in barca, e la Baia de Amatique da cui si accede al Golfo de Honduras. Veramente
immerso in un verde quasi invadente, stimolerà ad utilizzare la sua piscina e
ricavarsi il tempo per un aperitivo sulla sua terrazza bar. La vista che si offre è
davvero non banale. Sarà un piacere trascorrervi la notte e, il mattino dopo,
riprendere proprio dal porticciolo dell’hotel le piccole barche per l’escursione nel
Parco Nazionale del Rio Dulce.
7° giorno - Livingston - Parco Rio Dulce - Foresta Del Peten - Tikal
(barca circa 2,5 ore e 260 km per Tikal circa 4 ore)
Le imbarcazioni ci attendono subito dopo la colazione. Percorriamo parte del Parco
Nacional Rio Dulce verso ovest, in direzione del Lago di Izabal. Lo scenario che fa
da contorno è quello tipico della giungla tropicale. Si entra prima nella Gola de la
Vaca, oltre la quale il fiume diviene più ampio in corrispondenza di El Golfete. Qui si
è vicini al Biotopo Chocòn Machacas, una riserva naturale di circa 8000 ettari
che include paludi e area fluviale. Oltre ad animali come il giaguaro, nella riserva
vive pure il lamantino, una sorta di tricheco grande tanto da pesare anche una
tonnellata, ma non facilmente avvistabile per la sua abilità di nascondersi in acqua.
In prossimità del villaggio di Rio Dulce, dopo aver superato il Castillo de San Felipe
(da osservare stando in barca), s'incontra la Pista del Petèn giusto all’inizio del
Lago di Izamal. Qui troviamo il nostro bus che, sfiorando il Belize, ci porta
attraverso Modesto Mendez, Poptun, Flores, oltre la mitica “Foresta del Peten”.
Oggi la vecchia pista che era l’ostacolo da superare per conquistare via terra le
gioie offerte da Tikal è asfaltata, e consente un facile anche se lungo percorso. La
foresta ci accompagna per un lungo tratto.
Arrivo nel tardo pomeriggio.
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Scegliamo senz’altro di pernottare all’interno del Parco Archeologico di
Tikal, perchè solo così si può utilizzare appieno il tempo della permanenza per le
visite. Inoltre si potranno sfruttare anche quelle ore in cui il parco si spopola della
gran parte dei visitatori che soggiornano fuori. Durante le prime ore del mattino e
le ultime del pomeriggio, solo chi risieda all’interno può fruire di quella particolare
situazione di privilegio, per apprezzare sensazioni senza la presenza di un turismo
che rischia d'essere invadente. (Non fosse altro per il numero di gambe che
percorrono i sentieri del sito e le quantità di voci non sempre rispettose dei luoghi
frequentati). Per pernottare all’interno del parco è necessario prenotare più di un
anno prima perché le sistemazioni sono assai limitate in relazione al numero
enorme di visitatori che ogni giorno varcano i cancelli di ingresso. Per questo siamo
particolarmente lieti di poter offrire ai nostri compagni viaggio sistemazioni non
deluxe ma certo “esclusive”.
Il nostro hotel nel Parco di Tikal, “Jungle Lodge” (www.junglelodgetikal.com)
Siamo ospitati nell’accogliente Jungle Lodge ben inserito nel grande parco
archeologico. I bungalow sono davvero gradevoli, considerando che questa
struttura ricettiva si trova nel bel mezzo della fitta giungla. E’ proprio accanto al
sentiero che conduce nel cuore del sito che conserva i manufatti maya noti in tutto
il pianeta.
La piscina e il ristorante con una discreta cantina, rendono il soggiorno
ulteriormente piacevole. I suoni della foresta, specie quelli indimenticabili
“dell’uccello sega”, costituiranno il fastidio da sopportare per due notti.
8° giorno - Tikal
Un sondaggio su Internet condotto pochissimi anni fa tra gli utenti del globo
terracqueo ha incluso Chichèn Itzà tra le Nuove Sette Meraviglie del Mondo.
Senza voler togliere nulla alla Piramide di Kukulcàn (El Castillo) e agli spettacoli
policromatici di suoni e luci notturne, che tanto interesse riscontrano specie tra le
folle che provengono dalle spiagge di Cancùn, forse la scelta è stata compiuta
soprattutto da chi, non essendosi mai recato a Tikal, abbia avuto solo l’opportunità
di compiere un’escursione proprio a Chichèn Itzà, lasciando per qualche ora gli
ombrelloni della rinomata località balneare.
Scegliamo di non elencare né tanto meno descrivere quanto si trova nel parco
archeologico, lasciando direttamente alla nostra capacità di recepire sensazioni la
scoperta di Tikal. Siamo certi, comunque, che le foto scattate non saranno in grado
di ricostruire pienamente le atmosfere del posto. Solo la nostra emotività potrà
succhiare e conservare adeguatamente gli aspetti più intimi del luogo maya.
Immaginiamo che, se Terzani avesse avuto l’occasione di recarvisi, avrebbe
dedicato a Tikal le stesse parole usate a proposito di Bagan: “Fa sentire orgogliosi
di appartenere al genere umano”.
Le visite iniziano subito dopo la colazione, e i monumenti maya si mostreranno
ancora più interessanti dal punto di vista storico e coinvolgenti da quello
emozionale perchè sparsi nella giungla. Dopo aver notato “l’albero tarantola” e
superato la biglietteria, si cammina tra la Gran Piazza e l’Acropoli, ammirando
dall’alto del Tempio IV i templi del Gran Giaguaro e delle Maschere. Conosceremo
anche l’area del “Mundo Perdido” e quanto altro sia possibile utilizzando al meglio la
permanenza, inclusi luoghi meno frequentati perché trascurati dai turisti che non vi
trascorrono due notti.
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Non sempre è possibile, (occorre “corrompere” le guardie), ed è necessario
rinunciare ad alcune ore di sonno, ma chi volesse alzarsi prima dell’alba, con l’aiuto
di una torcia potrebbe salire sulle sommità delle piramidi dove è ancora consentito
farlo. Qui potrebbe assistere alla lotta tra il sole e la “nieblita” che cerca di
nascondere allo sguardo alcune delle immagini più significative di quanto l’opera
dell’uomo, unita a quella della natura, abbiano saputo architettare. Suggeriamo
anche di recarsi in un punto panoramico per osservare le creste che bucano il tetto
verde della foresta, possibilmente a fine giornata, per gustare un tramonto che qui
appare diverso. E, forse, lo è. Come nella piana di Bagan o tra le dune del Wadi
Rum.
Purtroppo, per evitare cadute che in passato hanno determinato la morte di più
persone e contemporaneamente cercare di salvaguardare lo stato di conservazione
dei manufatti, da alcun anni è assolutamente vietato salire l’ambita scalinata che
portava sino alla sommità del Tempio Uno nella Gran Plaza. E’ però permesso l’uso
della scala in legno realizzata a lato del Tempio Due, posto proprio di fronte a
quello denominato Uno, dalla quale la vista è comunque di grande suggestione. Il
divieto di ascendere è stato esteso anche a molte altre strutture di Tikal e degli altri
siti archeologici in Guatemala e Messico.
(Ciò è più che giusto e comprensibile, anche se in questo modo è venuta meno
pure l’ultima delle mitizzate “3 ascensioni” in luoghi particolarmente significativi ne facevano parte anche il “monastero” di Petra e lo spigolo nord della piramide di
Cheope - che hanno attratto tanti giovani nei decenni scorsi).
La locale sovrintendenza archeologica potrebbe assegnare una guida locale per la
visita del sito. Se non fosse in lingua italiana la guida che ci accompagna nel resto
del viaggio in Guatemala fungerebbe anche da interprete.
Tra le altre informazioni potremo apprendere anche quanto è stato rivelato da non
molti anni da David Stuart dell’università statunitense di Austin. (Evidenziamo
questi studi perché confermerebbero un aspetto storico essenziale di Tikal).
Il ricercatore texano ha infatti “ricostruito”, dopo essere riuscito nel 2000 a
decifrare le iscrizioni su una stele nota con un semplice numero, la “31”, un
passaggio che lui ritiene fondamentale per la conoscenza storica delle vicende
maya. Secondo queste ricerche il 16 gennaio del 378 un personaggio, pare
proveniente da Teotihuacàn noto come “Il Fuoco è Nato”, avrebbe conquistato
Tikal. Da quel momento, grazie all’impulso ricevuto dal “dominatore proveniente
dall’Occidente” Tikal non sarà più la stessa, iniziando ad assumere un
atteggiamento espansionistico che la porterà a dominare l’intera regione.
9° giorno - Tikal - Bethel - Corozal - Yaxchilan - Palenque
(360 km circa 7 ore tra parte guatemalteca e messicana, più 2/3 ore di barca)
Aver privilegiato percorrenze via terra e barca invece dei voli interni, consente
anche la visita di un altro sito straordinario, nel senso reale di fuori del consueto.
Non usuali sono anche le modalità con cui si arriva in questo luogo archeologico e
l’ambientazione scenica.
La giornata è tra le più intense dell’intero viaggio, per i trasferimenti via terra ed in
barca, le visite e le formalità di frontiera. In ogni caso non si presenta tra le meno
coinvolgenti.
Di primo mattino ci allontaniamo, malvolentieri, da Tikal dirigendoci col nostro
autobus verso sud ovest in direzione del confine messicano.
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A Bethel, ultima località guatemalteca a 190 km dalla partenza che raggiungiamo
in circa 3,5 ore dopo le prime formalità di frontiera, ci aspettano delle barche. In
poco più di un’ora d'escursione sul
fiume Usumacinta arriviamo al sito
archeologico di Yaxchilan. (La necessità di utilizzare guide di Yaxchilàn per la
visita del sito, a volte inadeguatamente preparate, non sempre consente di avere
congrue informazioni storiche).
Il luogo si presta a varie definizioni. Forse non è inutile ricordare che è noto anche
come “Gioia Perduta nella Foresta”. Sicuramente è posto in un ambiente speciale.
E’ inserito in un’ansa dell’Usumacinta, in mezzo al verde. La sua collocazione,
gratificante per i suoi scarsi visitatori odierni, nel passato è servita a Yaxchilan per
accrescere il proprio prestigio visto che consentiva un più facile controllo delle vie
commerciali fluviali. Le rovine comprendono edifici con corone terminali a cresta,
steli, una Gran Plaza, scalinate, facciate decorate ed un tempo colorate, incisioni
cerimoniali e di battaglie che ornano architravi e gradini. Il suo momento di
particolare rilievo va dal VII al IX secolo e le informazioni circa la più prestigiosa
stirpe reale, quella del Giaguaro, ci pervengono dalle tante iscrizioni rinvenute in
loco. Nel sito troviamo numerose steli, “Il Labirinto” ed una gradinata lunga e ripida
che porta “all’Edificio 33”. Il tutto è in uno stato di affascinante decadenza e rovina.
Solo il “33” mantiene in piedi la struttura e una buona parte della cresta.
Lasciamo foresta e Yaxchilàn per andare via fiume a Corozal dove troviamo il bus
messicano e la nuova guida locale, che ci consente di giungere in serata a
Palenque, dopo aver contato alcune centinaia di passaggi su “carabineros”
dormienti. (160 km circa 3,5 ore). Cena e pernottamento.
Il nostro hotel a Palenque, “Chan Kah Resort” (www.chan-kah.com.mx)
Scegliamo questa sistemazione perché riteniamo sia la migliore di Palenque. E’
localizzato fuori della città in direzione delle rovine di Palenque. Gli spaziosissimi
bungalow in pietra e legno, veranda e grandi bagni, sono inglobati nel verde. Il
buon ristorante e l’enorme piscina (quest’ultima non poco kitsch) saranno certo di
nostro gradimento.
10° giorno - Palenque - Campeche
(365 km circa 5 ore)
La visita della città sacra maya di Palenque la prevediamo all’apertura del sito
(normalmente alle 8 del mattino), per utilizzare al meglio la giornata a
disposizione. Ebbe il periodo aureo tra il VII e il IX secolo. Dal successivo inizia una
crisi irreversibile. Ne consegue lo spopolamento della zona, l’avanzare della
vegetazione e l’inglobamento nell’intricato verde della giungla. Si riparlerà di
Palenque solo alla fine del XVIII secolo per opera degli spagnoli. Il suo nome
sembra derivare da un termine spagnolo che indica recinto o palizzata. Si espanse
notevolmente sino ad esportare il proprio dominio sino al fiume Usumacinta.
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Se Tikal in Guatemala ha il primato della monumentalità, Palenque ha quello della
raffinatezza. Ambedue i siti hanno però il pregio di essere circondati e gratificati
dalla vegetazione, che rende tutto ancora più speciale. Gli edifici e i templi sono
assai interessanti anche perchè una particolare cura fu dedicata, con sofisticati
accorgimenti tecnici, agli spazi interni delle costruzioni. Qualche restauro
eccessivamente ricostruttivo nulla toglie alla qualità superba del posto. Centinaia
sono gli edifici distribuiti in una vasta area tra il verde della Selva Lacandona, una
propaggine della Selva Maya, l’enorme foresta pluviale che si estende tra Chiapas
Guatemala Belize Yucatàn, che si sta visibilmente riducendo per l’intervento umano.
Visita al Palazzo delle Iscrizioni, al Tempio del Sole e a quello della Croce Fogliata.
La famosa pietra "dell'Astronauta" non è più osservabile, nel tentativo di
salvaguardarne l’integrità. E’ una gran lastra di pietra con un elaborato bassorilievo
di cui troveremo una fedele ricostruzione nel Museo di Antropologia di Città del
Messico. Certe raffigurazioni presenti sulla lastra stessa, di ardua interpretazione,
hanno consentito alla fantasia di alcuni “studiosi” di individuarne elementi che
rimandano alle solite influenze extraterrestri. (A volte si è tentati di chiedersi come
mai ci sia sempre qualcuno che, di fronte alla difficoltà nel fornire risposte
esaurienti ad aspetti problematici che per lo meno in un certo momento storico
appaiono irrisolvibili, ricorra alle non-spiegazioni chiamando in ballo entità aliene
quando non addirittura divine. Chissà cosa pensano gli dei quando si sentono
utilizzati come tappabuchi dell’ignoranza umana).
Partenza per Campeche, via Escarcega e Champotòn, con arrivo nel tardo
pomeriggio/sera, dopo circa 5 ore. Se il tempo lo permette, prevediamo una
passeggiata serale nel centro storico.
Il
nostro
hotel
a
Campeche,
“Hotel
Plaza
Campeche”.(www.hotelplazacampeche.com)
A ridosso del centro storico, nel Parque del IV Centenario, il nostro albergo è tra i
migliori della città ed è dotato di ogni servizio in grado di rendere accogliente il
nostro troppo breve soggiorno a Campeche. (Anche se proprio la posizione centrale
non lo isola dai rumori e traffico circostante).
11° giorno - Campeche - Uxmal - Merida
(220 km circa 2,5 + 1 ore)
Altra giornata intensa e varia, ricca di trasferimenti e visite.
Di Campeche, posta sul mare, va gustata, anche se fugacemente, l’atmosfera
coloniale che l’impegno dei locali ha contribuito a mantenere e migliorare, specie
dopo il 1999 anno in cui l’UNESCO l’ha inserita nella lista dei luoghi Patrimonio
dell’Umanità. Il centro storico ha visto impegnativi interventi per la conservazione
di un patrimonio di edifici, cinte murarie, bastioni, chiese… Prima della partenza
verso Uxmal troveremo il tempo, se non saremo riusciti a farlo la sera prima, per
una passeggiata in una zona con architetture risalenti ai secoli XVI e XVII.
Subito dopo partiamo verso il nord diretti a Uxmal che dista un centinaio di
chilometri percorribili in un’ora e mezza. Questo sito, meno pubblicizzato ma non
per questo meno frequentato di altri più noti, è degno di grande attenzione, e a noi
attrae in particolar modo perché si presenta allo stesso tempo poderoso e intriso di
grazia. La Piramide Arrotondata, la Casa del Adivino, l’Edificio delle Monache, la
Casa delle Tartarughe e altre architetture sorprenderanno proprio perché non si
trovano in uno dei luoghi più famosi. Non è più possibile accedere alla cima delle
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piramidi da nessun lato, nonostante indicazioni ambigue di alcune guide tra cui la
“Lonely Planet”. Ne confermiamo il divieto rigido, anche perché il sito, nonostante si
siano già visitate altre località gradevolissime, ha ancora tante altre sensazioni da
regalare. Inutile andarsene a cercare ulteriori a rischio della sicurezza. Uxmal, che
visse un periodo florido specialmente tra il VII e X secolo, fu abbandonata per
motivi ancora non del tutto chiariti. Sommersa dalla vegetazione è riemersa dal
dimenticatoio solamente nel XIX secolo.
Arrivo a Merida dopo circa 80 chilometri percorribili con un breve trasferimento di
poco più di un’ora. Merida, già grosso agglomerato di cultura maya al tempo della
conquista ispanica, è oggi banalmente definita “città bianca” o “città delle amache”.
E’ un contraddittorio centro colonial-moderno che alterna ad una parte storica
ancora capace d'incuriosire il visitatore, zone urbane e traffico non dissimili da altre
inquinate città occidentali. Ci recheremo nella Piazza Grande per osservare gli
edifici presenti nella zona e avere così un’idea delle architetture più interessanti
della città.
Il
nostro
hotel
a
Merida,
“La
Mision
de
Fray
Diego”.
(www.lamisiondefraydiego.com)
E’ un grazioso piccolo hotel, realizzato in una casa coloniale del XVII secolo, molto
curata. A due soli isolati dalla piazza centrale. Un minuscolo patio con giardino,
fontana, ingresso quasi di una normale casa ne fanno un luogo non banale che
rispecchia le atmosfere coloniali della parte antica di Merida.
12° giorno - Merida - Chichen Itzà
(km 120 circa 1,5 ore)
Lasciamo l’hotel per recarci tra le rovine più famose di tutto il paese e forse
dell’intero Centro America. Una fama destinata, se possibile, ad essere accresciuta
dal recente “sondaggio planetario” effettuato tra viaggiatori, e soprattutto
vacanzieri, di tutto il mondo che si sono espressi circa i luoghi turistici da inserire in
un elenco denominato arbitrariamente “Sette Meraviglie del Mondo Moderno”.
(Tra queste, assieme alla Grande Muraglia, Colosseo, Petra, il Cristo di Rio, Taj
Mahal, Machu Picchu, è entrata in classifica anche Chichèn Itzà. L’iniziativa,
organizzata a scopo di lucro da una società privata che non ha nulla a che fare con
l’UNESCO, ha formalizzato il 7/7/2007 il risultato di un “sondaggio” realizzato
attraverso telefonate e Internet.
Ricordiamo che le Sette Meraviglie del Mondo Antico erano i Giardini di
Babilonia, il Colosso di Rodi, Mausoleo di Alicarnasso, Tempio di Artemide, Faro di
Alessandria, Stauta di Zeus ad Olimpia, Piramide di Cheope. Sin troppo facile
rilevare che le Sette Antiche Meraviglie si concentravano in un’area assai limitata a
differenza di quelle moderne).
Il sito di Chichen Itzà è davvero grande e ne percorreremo i sentieri che conducono
al “Castillo”, “Juego de Pelota”, “El Caracol”, “Tempio dei Guerrieri”…
Si giunge sino al “Cenote Sagrato”, secondo noi l’angolo tra i più significativi del
posto per l’importanza religiosa e rituale, la storia e le storie che lo circondano, e
l’indispensabilità del liquido contenuto, in grado di garantire preziose riserve
d’acqua agli antichi abitanti della zona. Lo stesso nome del luogo, (Chichèn Itzà
significa infatti “bocca del pozzo degli Itzà”), è connesso alla presenza della grande
apertura circolare nel terreno di circa 40 metri di profondità e un diametro di oltre
60.
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Il tutto è permeato dalle vicende che vedono la città esprimere una specifica
cultura maya sino al IX secolo, cui fa seguito un’invasione tolteca in quello
successivo. Una presenza che accentua aspetti brutali della precedente cultura
introducendo il culto di Quetzalcoatl, quale versione tolteca del serpente piumato
maya Kukulkàn. Ancora oggi è un elemento che sopravvive nell’immaginazione dei
visitatori. Difatti, grazie al fenomeno di luci ed ombre che si crea in occasione degli
equinozi di primavera e autunno, sembra che un serpente si muova per l’effetto
ottico che si produce a lato della scalinata del “Castillo”.
Le formicolanti frotte di turisti che a tutte le ore mai lasciano sole le strutture del
sito e riempiono la maggior parte degli spazi nelle fotografie, è l’elemento più
fastidioso con cui si deve fare i conti a Chichen Itzà. Ma è inevitabile. Il fenomeno è
dovuto alle escursioni compiute da tutti i villeggianti che soggiornano a Cancun,
Isla Mujeres, Isla Cozumel, Playa del Carmen, Tulum…
A Chichen Itzà si riproduce quel fenomeno di attrazione di masse turistiche che si
allontanano dagli hotel del Mar Rosso, salgono su un aereo che li porta ad Abu
Simbel, riprendono lo stesso aereo due ore dopo, credendo di aver visitato l’Egitto.
Allo stesso modo i bagnanti delle coste messicane partono al mattino per rientrare
nel pomeriggio con la soddisfazione di “aver visitato il Messico”. E’ però chiaro che
la grandiosità e numero di architetture presenti compensano il pullulare umano.
(Confessiamo che più volte siamo stati tentati di evitare Chichen Itzà proprio per
questo aspetto. Ma, alla fine prevale la considerazione che l’eccesso di presenze
bipedi a Petra, San Pietro o Grande Muraglia, non sempre è eliminabile scegliendo
orari particolari di visita. Non per questo si cancellano dagli itinerari turistici.
L’importante, non solo per tale risvolto del viaggiare, è essere adeguatamente
informati).
Il nostro hotel a Chichen Itzà, “Mayaland”. (www.mayaland.com)
Pernottiamo al Mayaland, un hotel molto bello e comodo all’interno del parco
archeologico. Si trova a pochi metri da uno degli ingressi del sito ed è stato
costruito negli anni ’20 dello scorso secolo. E’ una struttura dotata di buoni servizi
ed assai gradevole circondata dalla vegetazione. Nelle sere in cui nell’area
archeologica si programmano spettacoli di “suoni e luci”, chi lo desideri, può
comodamente uscire a piedi dall’hotel per assistervi.
13° giorno - Chichen Itzà - Tulum - Cancun - volo per Città del Messico
(km 320 circa 4 ore, più volo)
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Sveglia di buon mattino compatibilmente con il volo aereo, e trasferimento verso le
rovine di Tulum. Non vi sono spettacolari edifici né costruzioni particolarmente
significative dal punto di vista storico. La posizione in cui si trovano le rovine è però
speciale e ciò da solo merita la visita. La visione complessiva del luogo, il mare
spumoso, le palme, la striscia bianca della rena, l’acqua verde, il vento, le rovine
proprio prospicienti la scogliera, non lasciano indifferenti. Un lungo muro di cinta
spesso anche oltre 5 metri (“Tulum”, denominazione attribuita al luogo dagli
occidentali nel XX secolo, in lingua maya significa appunto muro), delimita un’area
archeologica che si affaccia direttamente sul mare, con contorno di palme. Le
rovine risalgono al periodo post-classico quando la civiltà maya era già in declino, e
denotano una decisa influenza tolteca. La posizione ne fece anche un centro
marinaro per gli scambi commerciali col Belize, oltre che fortezza in cui viveva la
classe dirigente del periodo. Ma vi poteva avere acceso per motivi di sicurezza
anche il resto della popolazione che usualmente viveva fuori delle mura.
Noteremo la presenza di numerosissime iguana e di innumerevoli bipedi provenienti
dalla vicina Cancun. (La ridotta distanza consente agli estimatori della playa di
arrivare in giornata sia a Chichen Itzà che Tulum). Una sosta non è però
disdicevole.
A pochi chilometri c’è un “Gran Cenote” che alcuni decenni fa, quasi ignoto,
inserivamo come meta di piacevolissime escursioni ed immersioni. Oggi, assai
famoso, è semplicemente da evitare accuratamente.
Trasferimento all’aeroporto di Cancun che si trova a circa 130 chilometri
percorribili in meno di 2 ore. Nella tarda mattinata-primo pomeriggio volo verso
Città del Messico (orario da confermare). In funzione dell’orario del volo si
valuterà l’opportuno adeguamento del programma della giornata, inclusa la
possibilità del pranzo che potrebbe anche consistere in un leggero lunch-box o uno
snack a bordo dell’aereo.
Arrivo nella capitale e visita dello Zocalo, la Plaza de la Constitucion, adiacente il
nostro hotel. In particolare oltre ad apprezzare la piazza nel suo complesso,
compatibilmente con gli orari di apertura, si potranno visitare la Catedral e il
Palacio National. La denominazione “Zocalo” deriva dall’azteco e significa “base di
pietra”. Si riferisce a quella che costituiva appunto la base di un monumento
all’indipendenza che doveva essere realizzato nel 1843. Dell’opera si costruì solo il
basamento. Da quel momento la piazza centrale della capitale, come di molte altre
città messicane, si chiama Zocalo in memoria di quella piattaforma in pietra,
peraltro oramai inesistente. Camminando nei dintorni della piazza ci renderemo
conto del visibile sprofondamento in corso di tutto il centro storico per le condizioni
del sottosuolo. La Cattedrale ha avuto una gestazione lunghissima. Iniziata nel
XVI secolo nello stesso luogo dove gli aztechi custodivano i teschi delle vittime
sacrificali, è stata terminata all’inizio dell’Ottocento. Nonostante i successivi
interventi, che fanno dell’edificio un insieme di stili che racchiudono buona parte di
tutti quelli sperimentati nel periodo coloniale, il tutto mostra un’immagine di grande
effetto, anche se non di vivacità.
Anche il Palacio National vanta origini nello stesso periodo della cattedrale e
contiene essenzialmente i murales di Rivera, una parte dei quali potrebbe non
essere visibile per frequenti lavori di manutenzione e risistemazione del palazzo
stesso. Nell’eventuale tempo libero o dopo la cena, è possibile un approccio
individuale ad uno degli altri aspetti che caratterizzano la capitale. In questo infinito
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riproporsi di vie, tra le mete degne d’attenzione ne suggeriamo alcune a puro titolo
esemplificativo perché raggiungibili a piedi dal nostro hotel. La Casa de Azulejos, un
bellissimo edificio del XVI secolo dove è possibile trattenersi anche solo per un
drink, e la Torre Latinoamericana per uno sguardo su tutta la città.
Cena e pernottamento.
Il
nostro
hotel
a
Città
del
Messico,
“Holiday
Inn
Zocalo”
(www.hotelescortes.com)
Pernottiamo in un albergo che è localizzato proprio nella piazza centrale della
capitale. Dalla terrazza, in cui qualsiasi cosa si sorseggi sembra ottimo, si gode una
vista unica sulla Cattedrale e Palacio Nacional. Le stanze sono di ridotte dimensioni
e la piazza è sempre luogo prescelto per eventi e manifestazioni culturali e politiche
(non sempre ovattate). Scegliamo però volentieri questa soluzione perché non solo
domina la piazza dello Zocalo, ma, soprattutto, consente di evitare i lunghi tragitti
necessari per spostarsi da un punto all’altro di questa incommensurabile città per
raggiungerne il centro storico. Per visitarlo a noi è sufficiente uscire dall’hotel a
piedi.
14° giorno - Città del Messico - Teotihuacan - Città del Messico
(50+50 km, 2 ore circa)
Pur assicurando le visite previste in giornata, è possibile che l’ordine di
effettuazione qui indicato possa essere cambiato in relazione agli orari di apertura
dei luoghi interessati.
Città del Messico è un immenso agglomerato urbano che sembra non avere un
inizio e una fine, tanto è esteso. Grande, eccessivo, impossibile, in questo mostro
metropolitano vi convive, inclusa la ramificata periferia, un numero di persone pari
a circa la metà di tutti gli italiani. Spesso le condizioni sono assai precarie e ciò
genera situazioni di marginalità sociale notevoli con tutti i risvolti immaginabili. In
ogni caso in un viaggio in Messico non possono mancare la visita del famoso
Museo di Antropologia e l’escursione a Teotihuacàn.
Trasferimento di buon mattino verso il sito di Teotihuacàn che dista poco più di 50
chilometri, ma con tempi di percorrenza non proporzionali alla distanza effettiva.
(L’ora della partenza terrà anche conto dell’eventuale possibilità di effettuare in
giornata visite non realizzate il giorno prima nello Zocalo).
Un tempo in questo luogo v’era la città più grande del Messico con oltre
duecentomila abitanti. Dell’immensa area archeologica gusteremo l’imponenza e
l’importanza degli edifici. La Piramide del Sole ha una base quadrata di oltre 220
metri, circa la stessa di quella di Cheope, ed un’altezza attuale di 70. Vedremo
anche quella della Luna, il Viale dei Morti, il Palazzo delle Farfalle e quello dei
Giaguari...
Le prime realizzazioni, come la Piramide del Sole, risalgono al II secolo. Il massimo
splendore dell’antico sito coincide col VI secolo, mentre da quello successivo inizia il
declino. La presenza e l’insistenza dei molti venditori, non toglie molto
all’importanza e alla soddisfazione della visita odierna. Ne apprezzeremo non tanto
raffinatezza ed elaborati particolari, (avremo già avuto modo di trovarci di fronte ad
opere superbe da questo punto di vista durante il nostro itinerario), quanto
l’insieme poderoso in grado di darci un’idea realistica della grandezza di questa
civiltà.
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Rientro a Città del Messico e visita del Museo di Antropologia, uno dei musei in
assoluto più interessanti al mondo, per gli oggetti che contiene, le modalità di
presentazione, la struttura in cui sono custoditi. Fornisce dal punto di vista storico,
ma anche puramente estetico, un’esauriente sintesi di quanto si è avuto modo di
apprezzare durante il viaggio. E non è un caso che lo proponiamo proprio nella
parte terminale del nostro itinerario.
L’edificio, degli anni ’60, si trova dentro il Parco di Chapultepec, ed è opera
dell’architetto Pedro Ramirez Vasquez. Le sale, le ricostruzioni, i modellini, le
didascalie, i reperti, l’ambientazione, le luci, l’accuratezza dei percorsi espositivi,
l’architettura stessa dello straordinario edificio che ospita le opere antiche e la
presentazione che di esse hanno saputo fare i curatori, ne fanno uno dei luoghi più
degni al mondo di custodire quanto l’uomo antico ha saputo ricavare dalla pietra,
dal legno e da metalli più o meno nobili per trasferirli all’attenzione dell’uomo
moderno.
Il Museo di Antropologia è enorme e le capacità di sopportazione dei visitatori,
anche i più interessati, ha un limite. Di questo terremo conto durante la visita.
Dopo la gustosa deambulazione tra le sale dell’imponente raccolta, eventuale
tempo libero per consentire attività individuali.
15° giorno - Città del Messico
Al mattino trasferimento all’aeroporto della capitale per il volo Iberia delle 12,20
diretto a Madrid. Pasti e pernottamento a bordo.
16° giorno - Madrid - Milano Malpensa
Arrivo alle 05,50 a Madrid e coincidenza per Milano Malpensa con volo delle 09,05
dove si giunge alle 11,15.
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Bene a sapersi:
CARATTERISTICHE DEL VIAGGIO
Non è semplice programmare un viaggio in queste regioni, perché il tempo che si
ha a disposizione sembra sempre insufficiente ad includere tutto ciò che si
vorrebbe. E’ infatti necessario selezionare i luoghi da visitare all’interno di una
vastissima offerta ed articolata realtà non solo archeologica. La difficoltà si
accentua in Messico a causa dell’estensione di questo paese grande circa sette
volte l’Italia. Per non proporre un itinerario eccessivamente impegnativo o
frettoloso, presentiamo un programma di 16 giorni e 14 notti in un’area geografica
che si presta ad essere opportunamente percorribile soprattutto via terra nel
periodo e modi indicati.
Complessivamente il viaggio è intenso, specie in alcune giornate relativamente a
trasferimenti e visite, con i necessari adeguamenti circa le sveglie, l’ora di arrivo in
hotel e dei pasti che potrebbero non effettuarsi nelle ore canoniche. Scelte diverse
avrebbero comportato pernottamenti ulteriori in varie località non compatibili con
l’economia complessiva del viaggio. In ogni caso, in generale, il tempo a
disposizione è sufficiente per le visite ed eventuali occasioni di tempo libero da
dedicare agli acquisti o ad un personale approccio alla realtà locale.
I trasferimenti via terra sono consistenti ed a volte impegnativi, ma non vanno
intesi come l’indispensabile fatica da affrontare per spostarsi da un luogo all’altro.
Sono invece occasione per un rapporto più ravvicinato con la realtà locale, e
possibilità di visitare luoghi altrimenti non raggiungibili. Indichiamo chilometraggi e
tempi medi di percorrenza con l’ovvia avvertenza che le specifiche condizioni locali
potrebbero modificarne i tempi previsti con le conseguenti variazioni nello
svolgimento del programma.
Il volo da Cancùn a Città del Messico serve opportunamente ad ottimizzare i tempi.
Normalmente le cene sono consumate in hotel e i pranzi in ristoranti esterni per
non essere costretti a rientrare negli hotel.
Per questioni operative o di forza maggiore, l’itinerario potrebbe subire delle
variazioni. Allo stesso modo i pernottamenti potrebbero essere effettuati in
strutture similari o nelle migliori disponibili.
Non sono previste vaccinazioni obbligatorie ma, come in ogni occasione di
viaggi in paesi molto diversi dal nostro per condizioni geografiche,
ambientali, stagionali, alimentari e sanitarie, si consiglia di consultare il
proprio medico e la ASL.
Condizioni climatiche
Il periodo prescelto per il viaggio è sicuramente tra i migliori perché la stagione
delle piogge è lontana e le giornate sono tendenzialmente soleggiate con
temperature gradevolissime. Nello Yucatàn Chiapas e Guatemala il mese più caldo
è fra aprile e maggio. Giugno coincide con la massima piovosità e gli uragani
esprimono il peggio da agosto a settembre.
Il nostro itinerario si svolge in zone con caratteristiche assai diverse, dalle pianure
più calde dello Yucatan e Peten con massime oltre 28 gradi, agli altipiani con
minime notturne intorno ai 7-10 gradi. La vasta area che si percorre, inclusa tra le
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regioni di Città del Messico, Yucatan, Campeche, Chiapas e Guatemala, è
caratterizzata da climi e condizioni ambientali anche molto differenti, ma con scarse
probabilità medie di giorni piovosi, secondo i valori rilevate negli ultimi anni.
Anche l’altimetria è diversificata: dal livello del mare a Livingston ai circa 2300
metri della capitale messicana, passando per i 1500 di Antigua e Città del
Guatemala, e i 2000 di Chichicastenango. Le escursioni termiche tra il giorno e la
notte possono essere notevoli, ed ognuno risponde alle stesse condizioni
generali in modo anche molto diverso. E’ quindi opportuno che ci si doti
dell’abbigliamento che si ritenga più corrispondente alle proprie
caratteristiche. In ogni caso consigliamo oltre ad un vestiario assai pratico e
scarpe comodissime, un indumento pesante e un impermeabile. Tenuto presente
che, ovviamente, le medie indicano solamente una possibilità, e che gli
stravolgimenti in atto in ogni continente rendono sempre più aleatorie le previsioni,
nel periodo di nostra permanenza si potrebbero riscontrare le seguenti
caratteristiche medie desunte dagli eventi verificatesi negli ultimi 8-10 anni riportati
da siti specializzati.
Località
temp min __ _max
Guatemala City
1.500 slm
Huehuetenango
1.902 slm
(Chichicastenango 2.030 slm)
Copàn
Puerto Barrios
(Livingston)
Flores
(Tikal)
Merida
Campeche
Cancun
Città del Messico 2.308 slm
12
22
10
14
22
22
21
28
18
17
16
18
9
27
28
29
27
22
INFORMAZIONI UTILI
Si consiglia dotarsi di:
Zampironi, Autan o similari. (Esiste anche un “Autan Extreme", per chi volesse il
massimo della protezione). Consigliamo, visto lo scarso ingombro, di averne una
confezione nel bagaglio a mano durante le visite in alcuni siti.
Creme solari, occhiali da sole, cappellino.
Medicinali d'uso personale (tra cui disinfettante intestinale).
Abbigliamento molto pratico, scarpe comodissime, capi pesanti specie per le sere,
un indumento impermeabile. Un costume da bagno, visto lo scarso ingombro,
potrebbe essere utile nel caso si avesse tempo sufficiente per utilizzarlo nelle
piscine degli hotel.
Una pila, una sveglia.
23
Un porta valori pratico e sicuro del tipo “a collo” o cintura con tasca da indossare
sotto i vestiti. Evitare il classico marsupio. (Quando possibile lasciare gli oggetti di
valore nella cassaforte dell’hotel. In generale è meglio non portare in viaggio
beni di particolare “appetibilità” per i borseggiatori, che in questi paesi
raggiungono livelli di professionalità superati, forse, solo dai peruviani.
Prestare molta attenzione specie nei luoghi affollati, ma non solo).
TELEFONIA
Questo è un aspetto che può rapidamente variare. E’ quindi possibile che in loco le
informazioni qui fornite siano già state superate dall’evolversi della situazione.
Cellulari italiani: Verificare possibilità e costi del proprio operatore.
Telefonare dagli hotel è possibile anche se caro. E’ diffuso, e da noi consigliato,
l’uso di schede telefoniche internazionali con costi più contenuti.
CAMBIO
Euro e dollari USA si cambiano tranquillamente negli appositi uffici. In generale, pur
essendo anche questo un aspetto in via di evoluzione, normalmente in Messico
sono accettati comunemente euro e dollari USA, mentre in Guatemala c’è più
consuetudine a commerciare in dollari USA.
Sono accettate le più diffuse carte di credito nei grandi hotel e grossi centri
commerciali.
CORRENTE E PRESE ELETTRICHE
In genere è di 110-115 volt. E’ bene procurarsi un adattatore a contatti lunghi e
piatti di tipo statunitense o di tipo universale.
24
Quota Individuale di partecipazione da MILANO :
Minimo 5 partecipanti
Con guida locale parlante italiano.
Con accompagnatore dall'Italia a partire da 6 partecipanti.
€ 3.800,00
Massimo 16 partecipanti
Supplementi per persona:
Supplemento singola
€ 550,00
Tasse aeroportuali e fuel surcharge
€ 311,00
Quota di gestione pratica: € 80,00
Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il
pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, cosi
come determinato dalla tabella premi seguente:
Costo individuale del viaggio fino a
€ 1.000,00
€ 2.000,00
€ 3.000,00
€ 4.000,00
€ 5.000,00
Oltre € 5.000,00 sull’eccedenza
Premio individuale
€ 26,00
€ 52,00
€ 78,00
€ 104,00
€ 130,00
3%
Le condizioni di polizza sono riportate sul catalogo Kel12 e riguardano sia
l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali
di annullamento.
Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del
viaggio.
Questi prezzi sono ancorati al rapporto di cambio (1 euro = 1,40 USD) e possono
essere soggetti ad adeguamento valutario (valgono le condizioni di vendita da
catalogo).
La percentuale delle quota pagate in valuta estera è del 55% del prezzo del
viaggio.
25
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Per aderire occorre versare un acconto del 25% del totale pratica. Il saldo
va effettuato a un mese dalla partenza.
Le quote che abbiamo previsto per la partecipazione sono davvero interessanti e
garantiscono un rapporto assai positivo qualità/prezzo.
Rammentiamo che il periodo del viaggio coincide con l’alta stagione locale. E’ quindi
indispensabile che un cenno del vostro interesse ci giunga prima possibile.
Primaci pervengono le richieste, prima saremo in grado di
confermarvi lapartecipazione.
Non è necessario alcun visto dall’Italia per recarsi in Messico, Guatemala
eHonduras. Invitiamo a controllare la data di scadenza del passaporto, la
cuivalidità deve protrarsi minimo sei mesi dalla data del viaggio.
ALBERGHI :
Riportiamo di seguito i nomi delle strutture che abitualmente frequentiamo nelle
diverse città:
Città del Guatemala, “Radisson Hotel e Suite”. (www.radisson.com)
Lago
di
Atitlan,
Panajachel: “Posada
de
don
Rodrigo”
(www.posadadedonrodrigo.com)
Antigua: “Camino Real Antigua”. (www.caminorealantigua.com.gt)
Copàn: “Marina Copàn”. (www.hotelmarinacopan.com)
Livingston: “Villa Caribe”. (www.villasdeguatemala.com)
Tikal: “Jungle Lodge”. (www.junglelodgetikal.com)
Palenque: Chan Kah Resort”. (www.chan-kah.com.mx)
Campeche: “Hotel Plaza Campeche”. (www.hotelplazacampeche.com)
Merida: “La Mision de Fray Diego”. (www.lamisiondefraydiego.com)
Chichen Itzà: “Mayaland (www.mayaland.com)
Città del Messico: “Holiday Inn Zocalo”, (www.hotelescortes.com)
LA QUOTA COMPRENDE
- Voli di linea Iberia in classe turistica (franchigia bagaglio 20 kg.), da Milano
Linate per Città del Guatemala via Madrid, e da Città del Messico a Milano Malpensa
via Madrid. Volo di linea da Cancun a Città del Messico.
- Trasferimenti interni in Messico, Guatemala e Honduras in minibus privato con
aria condizionata (cambio di mezzo di trasporto alla frontiera tra Guatemala e
Messico).
- Barca sul Lago Atitlan, da Puerto Barrios a Livingston, escursione nel Parco
Nazionale del Rio Dulce e lungo il fiume Usumacinta.
- Pensione completa dalla cena del 1° giorno alla colazione del 15° giorno, come
da programma dettagliato.
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- Biglietti d’ingresso, visite e quanto altro esplicitamente indicato nel presente
programma.
- Tasse e visti per l’attraversamento delle frontiere in Guatemala, l’Honduras
e Messico.
- Guide locali parlanti italiano selezionate da Mario Romualdi e Kel 12 come
specificato nel programma dettagliato (1 guida per il Guatemala/Honduras e 1
guida per il Messico).
- Sistemazioni in camera doppia in hotel di prima categoria in tutte le
località. Al di là del nostro giudizio e delle classificazioni locali, ne indichiamo i nomi
in modo che se ne possano riscontrare direttamente le caratteristiche su Internet o
guide di recente pubblicazione.
- Accompagnatore dall’Italia al raggiungimento di minimo 6 partecipanti.
- Ai partecipanti distribuiamo materiale d'approfondimento su aspetti specifici
della cultura maya realizzato appositamente per i nostri compagni di viaggio.
LA QUOTA NON COMPRENDE
- Bevande e spese personali.
- Mance (per guide e autisti) e facchinaggi negli aeroporti e negli hotel.
- Tasse aeroportuali locali.
- Tasse aeroportuali internazionali. (Non sono incluse nella quota base ma vengono
inserite come supplemento perché le compagnie aeree possono variarle
discrezionalmente sino all’emissione dei relativi biglietti aerei). Più in generale, enti
ed autorità locali possono decidere di aumentare od introdurre tasse o spese non
segnalate in “la quota non comprende”. Pur non dipendendo dalla nostra volontà, ci
scusiamo sin da ora nel caso ciò dovesse verificarsi.
- Tutto quanto non esplicitamente indicato ne “La quota comprende”.
Partenza
Rientro
Stagionalità
26/11/2011 (sabato)
11/12/2011 (domenica)
18/02/2012 (sabato)
04/03/2012 (domenica)
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Note
Accompagnatore Kel
12: Alessandro
Tranquilli
Accompagnatore Kel
12: Alessandro
Tranquilli
Informazioni pratiche: GUATEMALA
FORMALITÀ
Per l'ingresso in Guatemala è necessario il passaporto con validità di almeno 6
mesi.
DISPOSIZIONI SANITARIE
Per l'ingresso in Guatemala, non è prevista nessuna vaccinazione obbligatoria. Per
le pianure del Petén (Rio Dulce, Flores, Tikal) va segnalata la presenza della
malaria.
In generale di utilità sono le creme solari ad alta protezione,
i repellenti
antizanzare e i medicinali di uso abituale e quelli di prima necessità come
disinfettanti, aspirine, antinevralgici e disinfettanti intestinali.
CLIMA
Il clima, di tipo tropicale, a seconda dell'altitudine delle regioni, si divide in tre
fasce: le tierras calientes, che comprendono la selva e le coste fino a 800 mt di
altitudine, dove le temperature minime sono superiori ai 25ºC e quelle massime ai
35ºC; le tierras templadas, fino ai 1500 mt con 20º costanti durante tutto l'anno;
le tierras frias, le regioni sopra i 1500 mt che registrano una forte escursione
termica. Qui le notti sono fredde in particolare nei mesi invernali, e la temperatura
scende sotto i 10ºC. La piovosità è variabile: la stagione delle piogge va da maggio
a metà ottobre. È da tenere presente che la stagione secca è quasi inesistente sulla
costa caraibica, che è costantemente investita da venti caldi e umidi.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
In linea generale consigliamo capi estivi o primaverili leggeri e un maglione per le
serate più fresche. Per il periodo invernale (novembre - marzo) e nelle località in
quota come tutta la regione Andina in Guatemala, è opportuno avere in valigia abiti
adeguati a climi più freddi (di notte la temperatura può scendere sotto i 12°).
Durante la stagione delle piogge serve un impermeabile poco ingombrante che
consigliamo di portare anche in novembre-dicembre in caso di improvvisi
acquazzoni. Per le escursioni ai siti archeologici sono d'obbligo calzature pratiche e
comode con suola antiscivolo.
FUSO ORARIO
La differenza di orario con l'Italia è di meno 7 ore, meno 8 quando in Italia è in
vigore l'ora legale.
VALUTA
L'unita monetaria del Guatemala è il Quetzal (GTQ). 1 EURO= 10,266 GTQ. 1
USD= 7,6715 GTQ. Ovunque vengono accettate le carte di credito più comuni.
DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO
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Al posto di frontiera dovrà essere presentata la "carta turistica". La valuta estera
deve essere dichiarata all'arrivo sull'apposito modulo citato. E' consentito introdurre
articoli personali, una videocamera ed una macchina fotografica. Per coloro che
hanno superato i 18 anni è permesso introdurre 3 litri di alcool, 400 sigarette e 50
sigari.
LINGUA
La lingua ufficiale è lo spagnolo anche se sono molto diffusi i dialetti amerindi.
L'inglese è abbastanza diffuso e non manca chi parla, o quantomeno capisce,
l'italiano.
RELIGIONE
La Popolazione Guatemalteca è prevalentemente di religione cattolica.
PREFISSI TELEFONICI
Dall'Italia: comporre il prefisso internazionale 00502 seguito dal numero
dell’abbonato.
Dal Guatemala: comporre il prefisso internazionale 0039 seguito dal numero
dell'abbonato.
Telefoni cellulari: non sono in atto accordi di Roaming Internazionale per l’utilizzo di
apparecchi GSM.
CINE/FOTO
È consigliabile portare dall'Italia scorta di materiale foto/cinematografico o quanto
meno procurarsene nei maggiori centri, perchè altrove potrebbero esserci problemi
di reperibilità. In alcuni luoghi turistici l'effettuazione di riprese è subordinata al
pagamento in loco di una tassa.
VOLTAGGIO
La corrente elettrica è ovunque di 110 volts e inoltre le prese sono differenti dalle
nostre. Se quindi si pensa di portare qualche apparecchio elettrico, assicurarsi che
sia del tipo che accetti una tensione elettrica di 110 volts e procurarsi in anticipo
l'adattatore per le prese (a contatti piatti, identiche a quelle usate anche negli Stati
Uniti).
CUCINA
In Guatemala la cucina è simile a quella messicana anche se un po’ meno varia e
speziata. Gli ingredienti principali della cucina guatemalteca sono il mais, i fagioli
ed il peperoncino, serviti con carne, pesce o pollo. Ottima la carne e il rum locale.
ACQUISTI
Caratteristiche sono le stoffe e molti oggetti in tessuto dai colori vivaci come,
borse, sciarpe, tovaglie, coperte, arazzi e camicette ricamate dalle donne indios. E
anche Le maschere di legno, le ceramiche.
ORARI DI APERTURA DI BANCHE E NEGOZI
Le banche sono aperte dalle 09,00 alle 13,30 da lunedì a venerdì; alcuni sportelli
bancari sono operativi anche il sabato pomeriggio.
29
L'orario dei negozi è variabile, generalmente sono aperti dal lunedì al sabato dalle
10,00 alle 19,00, con la pausa pranzo.
30
Informazioni pratiche: HONDURAS
FORMALITA’
Per l'ingresso in Honduras è necessario il passaporto in corso di validità. Non è
necessario il visto per turismo per permanenze fino a 90 giorni.
DISPOSIZIONI SANITARIE
Per entrare in Honduras non è obbligatorio nessun tipo di vaccinazione, mentre è
consigliata la profilassi antimalarica per chi si reca nelle zone interne del paese. In
tutte le grandi città e nelle zone turistiche si trovano comodamente farmacie ben
fornite. E’ sempre bene portare con sé i medicinali più comuni per un pronto
intervento in caso di febbre, influenze, diarree, infezioni intestinali, etc. Si
suggerisce comunque di rivolgersi al proprio medico per i consigli più appropriati
relativi all’organizzazione dei migliori medicinali da portare in viaggio.
Nella costa dell’Honduras e soprattutto a Roatan, così come in altre zone tropicali
del centro America e dei Caraibi, in base alle condizioni climatiche è possibile
verificare la presenza di innocui insetti microscopici simili alle zanzare che prendono
il nome di “sand flies” e possono risultare fastidiosi con invisibili punture che
causano prurito variabile in base alla propria predisposizione allergica. Essendo
vietata qualsiasi azione di disinfestazione a tutela dell’equilibrio dell’ambiente,
consigliamo pertanto di proteggersi con prodotti idonei che sono facilmente
reperibili in costa e a Roatan.
CLIMA
L’Honduras, stato relativamente piccolo, presenta un clima generalmente
subtropicale e un clima temperato sui rilievi, con una stagione più secca che va da
novembre ad aprile ed una più umida che va da maggio a ottobre. Il periodo che va
da settembre sino a metà novembre è a forte rischio per la presenza di uragani,
che in alcune stagioni raggiungono forte intensità, per cui prima di partire in questi
periodi occorre informarsi bene.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Il clima dell’Honduras permette di portare prevalentemente capi estivi o primaverili.
Comunque è sempre bene avere con sé un maglione o una giacca. Un
impermeabile leggero può rivelarsi utile, così come scarpe comode per camminare.
FUSO ORARIO
La differenza di orario con l'Italia è di meno 7 ore.
VALUTA
La moneta locale è il Lempira (HNL) e quasi tutte le attività commerciali usano
esclusivamente questa moneta. Nei grandi centri è tuttavia possibile cambiare
dollari statunitensi con una certa facilità. Cambio a marzo 2011: 1 EURO = 26,45
HNL; 1USD= 18,89 HNL. È consigliabile avere con sé dollari in contanti.
DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO
Nessuna limitazione particolare tranne quelle normalmente vigenti in tutti i paesi.
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LINGUA
La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma anche l'inglese è molto diffuso con un tipico
accento caraibico.
RELIGIONE
La religione prevalente è quella cattolica, con una piccola minoranza di protestanti.
PREFISSI TELEFONICI
Nelle grandi città e nelle zone più sviluppate è facile poter utilizzare il servizio
Internet in appositi locali o direttamente negli alberghi dove si soggiorna. Per
chiamare in Honduras comporre lo 00504 seguito dal numero dell’abbonato. Per
telefonare in Italia dall’Honduras comporre lo 0039 seguito dal prefisso della città
che si intende raggiungere, più il numero dell’abbonato. I telefoni cellulari non
funzionano. È possibile telefonare in Italia dalla reception dell’hotel a costi elevati e
da qualche punto telefonico tra West Bay e West End.
CINE/FOTO
Ricordiamo che nella maggioranza dei paesi è tassativamente proibito fotografare i
seguenti soggetti: aeroporti, installazioni e automezzi militari, edifici governativi,
ponti, militari in divisa. In ogni caso vi consigliamo di chiedere all’accompagnatore,
all'inizio del viaggio, il comportamento da adottare riguardo alla fotografia.
VOLTAGGIO
110 Volts con prese di tipo americano (atte a ricevere spine a lamelle piatte). Si
consiglia di dotarsi di un adattatore.
CUCINA
La cucina dell’Honduras offre piatti a base di pesce. Dalle aragoste ai frutti di mare,
alle zuppe di pesce. Altri piatti tipici sono le baleadas (tortillas di farina bianca
arrotolate con un ripieno di fagioli fritti, salsa e formaggio grattugiato), tortillas con
quesillo (due tortillas di mais fritte, ripiene di formaggio fuso), enchiladas (una
tortilla di mais fritta, ricoperta da uno spezzatino di carne piccante, da insalata e da
formaggio grattugiato). Sulla costa e vicino ai laghi si può mangiare dell’ottimo
pesce fritto. Per quanto riguarda le zuppe, le più famose sono la sopa de caracol
(zuppa di lumache con una salsa al cocco) e la sopa de mondongo (molto piccante,
a base di trippa).
Le bibite più diffuse in Honduras sono i licuados (frullati di latte e frutta fresca) e i
frescos (frullati di frutta fresca, acqua e zucchero). Esistono inoltre diverse birre
nazionali e vini ottenuti dall’arancio, dalle more e dalle patate. Molto diffusa è
anche l'aguardiente, un liquore molto forte che viene poi aromatizzato con frutti e
spezie.
ACQUISTI
Sono davvero moltissimi i prodotti tipici dell'artigianato locale dell’Honduras. I pezzi
più pregiati sono le statuine scolpite nel legno, i cestini di giunco e le ceramiche. Da
comprare i bijoux, tra cui molto particolari sono gli orecchini. Inoltre, nei diversi
mercatini si trovano oggetti in cuoio come cinte e portafogli.
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ORARI DI APERTURA DI BANCHE E NEGOZI
Le banche restano aperte dalle ore 9.00 alle 15.00 mentre i negozi dalle 9.00 alle
19.00 dal lunedì al venerdì.
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Informazioni pratiche: MESSICO
FORMALITA’
Per l'ingresso in Messico è necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi.
DISPOSIZIONI SANITARIE
Non è fatto obbligo di alcuna vaccinazione. La profilassi antimalarica è consigliata
per le zone interne tropicali (e in particolare il Chiapas). Si consiglia di mettere in
valigia i medicinali di uso abituale e quelli di prima necessità come disinfettanti,
cerotti, aspirine, antinevralgici e disinfettanti intestinali.
CLIMA
Il Messico presenta tipicità climatiche da quelle tropicali a quelle desertiche che,
inevitabilmente, varia da regione a regione. Due sono le stagioni principali: da
aprile a ottobre la stagione delle piogge con elevato tasso di precipitazioni, umidità
e temperatura. Per il resto dell’anno il Messico è caratterizzato dalla stagione secca
con scarse precipitazioni e temperature più miti. Il Messico è inoltre suddivisibile in
una serie di zone climatiche strettamente correlate all'altitudine. La fascia più calda
(tierra caliente) si trova lungo le coste, nel bacino del Balsa e nella valle del
Chiapas, dove le temperature medie annue superano i 22°C. Una zona intermedia è
formata dalle pendici orientali delle due Sierra Madre, con temperature medie
annue comprese fra i 18°C e i 22 °C, mentre nella maggior parte dell' altipiano del
Messico il clima è in prevalenza temperato (tierra templada) con media annua
oscillante tra i 12°C e i 18°C. Sopra i 1800 mt di altitudine si ha un clima più freddo
(tierra fria), con temperature medie annue fra i 5°C e i 12°C, mentre sopra i 3600
mt, nella tierra helada, le temperature sono ancora più basse e poco superiori allo
0°C.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Da novembre a marzo vestiti leggeri, di preferenza in fibre naturali, abiti di mezza
stagione, qualche indumento pesante (di lana), giacca o giubbotto per Città del
Messico e le tierras templadas. Un impermeabile leggero può rivelarsi sempre utile,
così come scarpe comode per camminare.
FUSO ORARIO
La zona sud della Baja California e di Sonora (Messico occidentale) sono a -7
rispetto a GMT, mentre il nord della Baja California e le regioni di Chiauahua,
Nayarit e Sinaloa sono a -6. Le restanti zone nel sud, nel centro e nella parte
orientale del paese sono a GMT -5.
VALUTA
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La moneta utilizza in Messico è il Peso messicano (MXN). 1 USD= 10,842MXN; 1
EURO= 14,524 MXN. È consigliabile avere con sé dei travellers' cheque in dollari e
dollari in contanti. Si può cambiare la valuta nelle banche e nelle casas de cambio.
Le carte di credito, comunque, sono accettate dalle linee aeree, dalle agenzie di
autonoleggio e dagli hotel e ristoranti di alta categoria e nelle zone turistiche è
possibile pagare direttamente in dollari. Infine bisogna tenere presente che in
Messico il simbolo del dollaro indica i Pesos, la moneta statunitense viene indicata
con il simbolo US$ o USD.
DISPOSIZIONI DOGANALI IN LOCO
Nessuna limitazione particolare tranne quelle normalmente vigenti in tutti i paesi.
LINGUA
La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma nel paese si parlano una cinquantina di idiomi
indios. L'inglese è abbastanza diffuso e non manca chi parla, o quantomeno
capisce, l'italiano.
RELIGIONE
La religione predominante è la cattolica (89%), seguono varie confessioni
protestanti (6%) e un 5% di altri credenti o atei. Alcuni amerindi, pur dichiarandosi
cattolici, praticano in realtà una religione sincretista, che mescola il cristianesimo e
alcuni elementi degli antichi culti aztechi e maya. I Mormoni si stanno diffondendo
in modo significativo nelle principali città presso il confine nord-orientale.
L'ebraismo è presente da molti secoli in Messico e attualmente vi sono circa
100.000 ebrei nel paese. I musulmani (di origine araba o turca) sono alcune
migliaia.
PREFISSI TELEFONICI
Per chiamare l’Italia dal Messico comporre lo 0039 seguito dal prefisso della propria
città. Per chiamare il Messico dall’Italia comporre il 0052 seguito dal prefisso e dal
numero telefonico.
CINE/FOTO
E' consigliabile portarsi materiale foto/cinematografico in quanto in alcune zone
potrebbero scarseggiare. Nei villaggi situati all’interno del territorio le credenze
maya sono molto radicate: tante sono le cerimonie, in bilico tra il sacro ed il
profano, che potranno attirare la vostra attenzione, ma non sarà possibile scattare
fotografie.
VOLTAGGIO
La corrente è a 125 volt e la frequenza di 60 Hertz. Le prese necessitano di spine
americane piatte, quindi è bene portarsi da casa un adattatore e un trasformatore
(per alcune marche di cellulari). Gli hotel di lusso hanno invece impianti a 220 volt.
In alcune zone del Paese sono frequenti le interruzioni dell'energia elettrica.
CUCINA
La cucina locale si caratterizza soprattutto per l’incontro tra l’arte culinaria
tradizionale indios e quella spagnola. La cucina varia notevolmente in ogni regione.
35
I classici alimenti della dieta messicana sono il mais e i suoi derivati, i fagioli e il
chili. Una volta arrivati in Messico chi di voi ha sempre sentito parlare di cucina
super piccante dovrà un po' ricredersi, anzi di solito i cibi non sono nemmeno
troppo piccanti e dato che la maggior parte del cibo messicano è semplice, in tutti i
ristoranti un modo per arricchirli è costituito dalle varie salse che troverete sul
tavolo. Oltre ai conosciuti tacos o alle tortillas moltissime sono le ricette messicane
da assaggiare come ad esempio i tamales, un pasticcio di mais e carne ripieno fatto
cuocere in foglie di banano o granturco, oppure i fiori di zucca ripieni di pollo e
tortillas, il barbacoa è invece la grigliata mista di carni; la taquiza mixta sono
cinque tipi di tacos con riso; i chiles rellenos, peperoni ripieni con salsa di mango,
ma anche pesce nelle zone di mare, deliziosi i cocktail di gamberetti e polipo. Oltre
ai ristoranti è possibile mangiare nei mercati o nelle bancarelle lungo le strade (da
provare quelle in Plaza Garibaldi a Città del Messico): anche se spesso l'ambiente
non è dei più invitanti sono senz'altro più a buon mercato. I prezzi sono molto
abbordabili: mediamente 40 pesos nelle bancarelle, 70-150 pesos nei ristoranti di
medio livello. In alcuni supermercati della catena Oxxo si possono acquistare piatti
precotti che potete riscaldare nei forni a microonde e consumare nei tavolini messi
a disposizione dei clienti.
ACQUISTI
E’ davvero difficile tornare a casa dalla vacanza messicana senza portare con sè
uno dei tanti souvenir caratteristici; non parliamo solo dei ricordi tipicamente
messicani, come il classico poncho o l’intramontabile sombrero, ma anche dei
pregiati manufatti dell’arte locale. Teatro dello shopping del viaggiatore sono sia i
mercati che le piccole botteghe dei vari centri turistici: il prezioso “bottino” è
costituito soprattutto dai tessuti e dalle ceramiche che sono i prodotti più ricercati
dell’artigianato locale. I colori e le fantasie di huipiles, rebozos, tappeti e coperte
sono assai ricercati insieme a disegni e decori di brocche e piastrelle. Il Messico è il
luogo ideale anche per chi ama i gioielli soprattutto quelli in argento; monili di ogni
genere si trovano non solo lungo la cosiddetta “via dell’argento” ma anche nelle
città più visitate. Per chi vuol portarsi a casa la vera anima messicana sono due gli
acquisti d’obbligo: un’amaca per l’immancabile siesta ed una bottiglia di mezcal,
bevanda alcolica distillata dall’agave. Il turista che visita incuriosito mercati e
negozi messicani non dimentichi il “comandamento” che regola le transazioni di
questo tipo: contrattare!
ORARI DI APERTURA DI BANCHE E NEGOZI
L’orario di apertura delle banche è dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 alle volte
anche il sabato mattina, mentre i negozi la mattina dalle 9 alle14 e il pomeriggio
dalle 16 alle 20.
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Informazioni generali:
NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO
Biglietto aereo
Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità
con le disposizioni IATA (International Air Transport Association: associazione
internazionale che rappresenta 240 compagnie aeree e il 94% del traffico aereo
internazionale di linea), non si potranno più emettere biglietti aerei cartacei. Questi
documenti di viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che
garantiscono il metodo più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo,
migliorando inoltre il servizio per i viaggiatori.
Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in
formato elettronico tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto
cartaceo. L’unico foglio di cui si ha bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4)
che vi verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e che rappresenta la
ricevuta del passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo.
Riporta tutti gli estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di
conferma del vettore aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri
nominativi come da passaporto. Questo documento dovrà essere custodito con cura
e presentato direttamente al banco di accettazione del volo. E’ importantissimo
che al momento della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto
come da passaporto (anche secondo nome o cognome se li avete).
Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano):
· un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza +
profondità) non superi complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM
001/36 del 28 gennaio 1987)
· una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile
· un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD
· un soprabito o impermeabile
· un ombrello o bastone da passeggio
· un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare
· articoli da lettura per il viaggio
· culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio
· articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno
dell’aeroporto e sugli aeromobili
· medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici
strettamente personali e necessari per la durata del viaggio. Per quanto
riguarda i predetti medicinali liquidi è necessaria apposita prescrizione
medica
· liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100
millilitri o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una
busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente
chiusa, di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad
esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano.
Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi,
creme, lozioni e oli, profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia,
contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, deodoranti,
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sostanze in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro
prodotto di analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente
richiudibile deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il
contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema
integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a pressione o comunque una
chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa.
É raccomandabile includere nel bagaglio a mano l'occorrente per la notte e un golf,
utili in caso di ritardata consegna del bagaglio all'arrivo. Attenzione invece a non
includere coltellino multiuso, forbicine, tagliaunghie, ecc.
Bagaglio da spedire a seguito del passeggero
Per la tratta internazionale il bagaglio deve pesare massimo dai 20 ai 23 kg. in
classe economy, a seconda della compagnia, salvo pagamento di un extra peso.
Alcune compagnie aeree stanno cambiando la franchigia bagaglio da stiva: mentre
sono sempre stati concessi 2 colli per un totale di kg 20, ora concedono 1 solo
collo da 23 Kg per la classe Economy, salvo pagamento di un extra peso.
Al momento le compagnie che hanno variato la franchigia bagaglio sono: KLM IBERIA - BRITISH AIRWAYS – DELTA – AIR FRANCE – ALITALIA.
ESSENDO LA FRANCHIGIA BAGAGLIO DIVERSA DA COMPAGNIA A COMPAGNIA, FA
FEDE QUANTO RIPORTATO SUL BIGLIETTO AERO.
Si consiglia l’uso di lucchetto e di mettere un’etichetta con proprio nome e recapito
anche all’interno del bagaglio.
IN CASO DI VOLI REGIONALI/PRIVATI vedere attentamente le informazioni date in
ogni itinerario poiché le disposizioni spesso sono diverse e limitano ulteriormente il
peso per motivi di sicurezza; se si superano i limiti imposti, questo può comportare
un costo elevato.
Articoli vietati nel bagaglio
· E’ vietato il trasporto nella stiva dei seguenti articoli:
· esplosivi, fra cui detonatori, micce, granate, mine ed esplosivi
· gas compressi (infiammabili, non infiammabili, refrigeranti, irritanti e
velenosi) come i gas da campeggio, bombolette spray per difesa personale,
pistole lanciarazzi e pistole per starter
· sostanze infiammabili (liquide e solide) compreso alcool superiore a 70 gradi;
sostanze infettive e velenose
· sostanze corrosive, radioattive, ossidanti o magnetizzanti
· congegni di allarme
· torcia subacquea con batterie inserite
Modalità di reclamo:
In caso di MANCATA RICONSEGNA/DANNEGGIAMENTO del bagaglio registrato
(il bagaglio consegnato al momento dell’accettazione e per il quale viene emesso il
“Talloncino di Identificazione Bagaglio”) all’arrivo a destinazione si deve APRIRE UN
RAPPORTO DI SMARRIMENTO O DI DANNEGGIAMENTO BAGAGLIO facendo
contestare l’evento, prima di lasciare l’area riconsegna bagagli, presso gli Uffici Lost
and Found dell’aeroporto di arrivo, compilando gli appositi moduli, comunemente
denominati P.I.R – Property Irregularity Report.
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SMARRIMENTO DEL BAGAGLIO – Se entro 21 giorni dall’apertura del “Rapporto
di smarrimento bagaglio” non fossero state ricevute notizie sul ritrovamento,
inviare tutta la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela
e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio
della pratica di risarcimento.
RITROVAMENTO DEL BAGAGLIO SMARRITO – In caso di ritrovamento del
bagaglio, entro 21 giorni dalla data di effettiva avvenuta riconsegna, inviare tutta la
documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza
Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di
risarcimento delle spese sostenute.
Documentazione necessaria per entrambi i casi:
· il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure
l’originale della ricevuta in caso di biglietto cartaceo;
· l’originale del P.I.R rilasciato in aeroporto;
· l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio e la prova
dell’eventuale avvenuto pagamento dell’eccedenza del bagaglio;
· un elenco del contenuto del bagaglio nel caso di bagaglio smarrito;
· un elenco dell’eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato;
· gli originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la
tipologia della merce acquistata (in relazione alla durata dell’attesa) in
sostituzione dei propri effetti personali contenuti nel bagaglio;
· indicazione delle coordinate bancarie complete: nome e indirizzo della Banca,
codici IBAN, ABI, CAB, numero di C/C, codice SWIFT nel caso di conto estero
e nome del titolare del conto corrente; se i suddetti dati non si riferiscono
all’intestatario della pratica, specificare anche l’indirizzo di residenza, numero
di telefono, numero di fax (se disponibile), l’indirizzo e-mail (se disponibile).
Importante – “Partenze da altre città”
La normativa aerea è estremamente complessa e articolata. Riteniamo quindi
doveroso darvi alcune indicazioni, confermandovi che, comunque, tutto lo staff
addetto alle prenotazioni resta a disposizione per informazioni, consigli, chiarimenti.
Le partenze da “altre città” diverse da quelle pubblicate in catalogo, sono quasi
sempre possibili ma, soprattutto se non sono operate dallo stesso vettore della
tratta internazionale, seguono disposizioni particolari che è giusto conoscere, anche
perché eventuali ritardi/cancellazioni o altro non comportano responsabilità né dei
vettori né della Kel12. Eseguiremo tutte le pratiche necessarie per farvi partire nel
modo più comodo e dalla città che preferite, ma con le opportune avvertenze e
informandovi che, se non esiste un accordo tra la compagnia che opera il volo
internazionale e quelle che effettuano la prima tratta, devono essere emessi due
biglietti differenti e questo comporta a volte la necessità di un doppio imbarco dei
bagagli. Informandovi inoltre che la perdita del volo internazionale non comporta
riprotezione, rimborsi o assunzione delle eventuali spese di hotel da parte della
compagnia aerea e di Kel 12.
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In base al Contratto di Trasporto, i vettori faranno il possibile per trasportare i
passeggeri e i bagagli con ragionevole speditezza. I vettori possono sostituire senza
preavviso altri vettori e l’aeromobile, e possono modificare e omettere, in caso di
necessità, le località di fermata indicate sul biglietto. Gli orari possono essere
variati e non costituiscono elemento essenziale del contratto. I vettori non
assumono responsabilità per le coincidenze.
INFORMAZIONI RELATIVE AL VIAGGIO
Documenti per l’espatrio
Ricordiamo che, considerata la variabilità della normativa in materia, le
informazioni relative ai documenti di espatrio sono da considerarsi indicative e
riguardano esclusivamente cittadini italiani e maggiorenni. Ogni partecipante è
tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che
normalmente non deve scadere entro sei mesi dalla data di partenza), la presenza
di diverse pagine libere (il numero varia a seconda dell’itinerario scelto e dunque
visti necessari) e la validità della marca da bollo per l'uscita dall'Italia. Si consiglia
di avere sempre con sé una copia conforme all’originale del passaporto e di
eventuali vaccinazioni internazionali, e di tenerle separate dai documenti originali.
L'impossibilità per il cliente di iniziare e/o proseguire il viaggio a causa della
mancanza e/o dell’irregolarità dei prescritti documenti personali (passaporto, carta
d'identità, vaccinazioni, etc.) non comporta responsabilità dell'organizzatore.
Norme valutarie in Italia
Ai sensi del Reg. CE 1889/2005 del 26.10.2005 (aggiornamento del 15.06.2007)
ogni persona fisica in entrata o in uscita dall’Unione Europea ha l’obbligo di
dichiarazione in DOGANA delle somme di denaro contante e strumenti negoziabili al
portatore trasportati d’importo pari o superiore a 10.000 euro.
Assicurazioni
Per quanto riguarda le disposizioni assicurative vi invitiamo a leggere con
attenzione la relativa polizza. In caso di sinistro, malattia o infortunio durante il
viaggio, Vi preghiamo di provvedere immediatamente a informare l’assicurazione
comunicando il numero indicato nella polizza ricevuta con i documenti di viaggio.
Imprevisti
Gli itinerari pubblicati sono stati elaborati in modo da essere realizzati con
puntualità e precisione. Particolari situazioni possono tuttavia determinare
variazioni nello svolgimento dei servizi previsti: voli, orari, itinerari aerei e alberghi
possono essere modificati a discrezione dei vari fornitori e sostituiti con servizi di
pari livello. Il verificarsi di cause di forza maggiore quali scioperi, avverse condizioni
atmosferiche, calamità naturali, disordini civili e militari, sommosse, atti di
terrorismo e banditismo e altri fatti simili non sono imputabili all'organizzazione.
Eventuali spese supplementari sostenute dal partecipante non potranno pertanto
essere rimborsate, e non lo saranno le prestazioni che per tali cause dovessero
venir meno e non fossero recuperabili. Inoltre l'organizzazione non è responsabile
del mancato utilizzo di servizi dovuto a ritardi o cancellazioni dei vettori aerei.
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Disservizi
Come indicato nelle Condizioni di Partecipazione, eventuali contestazioni in merito
a difformità di prestazioni rispetto a quanto contrattualmente previsto, rilevate in
corso di viaggio, dovranno essere riferite quando e se possibile al nostro
rappresentante sul luogo. E’ comunque necessaria la notifica scritta a Kel 12 entro
10 giorni dalla data di rientro in Italia. Le eventuali richieste di rimborso relative a
servizi non usufruiti saranno documentate da una dichiarazione che richiederete al
rappresentate locale, e che attesterà il mancato godimento dei servizi stessi.
Convenzione CITES
Il 1° giugno 1997 è entrato in vigore il Regolamento Comunitario che dà attuazione
alla Convenzione CITES di Washington a proposito d’importazione di animali e parti
di animali protetti perché a rischio di estinzione. Sono previste multe fino a
130.000 euro per chi porta in Italia souvenir realizzati con animali protetti, animali
vivi, anche se acquistati legalmente nel paese di origine.
Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’articolo 17 della Legge n.
38/2006:
“La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati concernenti la
prostituzione e la pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi
all’estero”.
Data ultimo aggiornamento: 27/10/2010
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