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La Nuova Linea
Periodico di formazione e informazione
per gli italiani residenti in Germania
www.lanuovalinea.com
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Herausgeber:
LA NUOVA LINEA, n°29, OTTOBRE 2016
Foto in copertina: DepositoPhotos - Elaborazione grafica di Francesco Simeone
Comitato di Coordinamento delle
Associazioni Genitori del
Baden-Württemberg e.V.
Landeskomitee der Italienischen
Elternvereine in Baden-Württemberg e.V.
Esslinger Str. 14, 70182 Stuttgart
Tel. +49 711 232509,
Fax. +49 711 2360718
Presidente e Amministratore
Vorsitzender u. Verwalter:
Tommaso Conte
SOMMARIO
Editoriale - Disuguaglianze e zonizzazione
pag. 03
Wie ihr Kind gut durch die Schule kommt
pag. 04
“Ho sonno, non voglio andare a scuola”
pag. 06
L’Angolo del Medico: “Perché i batteri diventano resistenti?”
pag. 07
Il terremoto del 24 agosto: le scosse... i racconti...
pag. 09
Addio a Carlo Azeglio Ciampi pag. 10
Il taccuino di Tony Màzzaro
pag. 12
Il Referendum Costituzionale: gli italiani al voto
pag. 14
Canone RAI: notizie e link utili sul canone RAI
pag. 15
Intervista a Paolo Vetrano
pag. 16
Associazione Genitori di Göppingen
pag. 18
Crescere i bambini con il bilinguismo
pag. 19
Davide Nicolosi: vicecampione del nuoto stile libero
pag. 20
Chi è in carica - Chi ci ha lasciato
pag. 21
Le castagnepag. 22
La ricetta di Gelsominopag. 23
Redazione
Redaktion:
Esslinger Str. 14
70182 Stuttgart
Tel.: +49 711 23 25 09
Coordinamento redazionale
Redaktionelle Koordination:
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Redaktions ausschuss:
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Nicola Graziano
Tony Màzzaro
Emanuela Salvadori
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Rosanna D’Ambrosio, Annalisa De Cristoforo,
Anna De Palo, Mario Fustilla,
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Ettore Jannelli, Daniela Infantone,
Giacomo Gelsomino, Assunta Greco,
Sabine Herbach, Maria Chiara Levorato,
Maria Rosa Lione, Teresa Loguercio,
Roberto Meloni, Massimo Mongero,
Maria Pia Panunzio, Gabriella Pezza,
Giosuè Piscopo, Vito Priolo,
Elisabetta Ranzato, Giovanna Santaniello,
Francesco Simula, Emanuela Tierno,
Silvia Tonini, Giuseppe Zavaglia.
Dalla Svizzera:
Sen. Claudio Micheloni, On.le Gianni Farina,
Michele Schiavone (Segr. Gen. CGIE)
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Francesco Simeone
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DISUGUAGLIANZE E ZONIZZAZIONE
Cari genitori,
anche quest’anno pur con le solite e numerose difficoltà i “Corsi di lingua e
cultura” italiana sono partiti. Ancora una volta abbiamo tollerato e subito, un notevole cambio di insegnanti, ben 9 insegnanti di ruolo sono rientrati definitivamente in Italia, mentre 10 ne sono arrivati. Di questi, solo 1 insegnante è arrivata per
l’inizio dell’anno scolastico, 5 con più di una settimana di ritardo, 3 con quasi due
settimane e l’ultima/o non so quando e se è arrivata/o.
Questo notevole arrivo ha comportato di nuovo un cambio di insegnanti con la conseguente interruzione della continuità didattica. Considerato che gli insegnanti di
ruolo sono impegnati esclusivamente a Stoccarda e dintorni, in quelle zone cioè più
vicine all’Ufficio scuola del Consolato, dove c’è la nostra massima concentrazione,
dove ci sono meno difficoltà a organizzare i corsi, dove non si è costretti a viaggiare
molto, potete immaginare dove sono avvenuti i cambiamenti.
Chi vi scrive, dopo anni di richieste è riuscito a fare accettare dall’Ufficio scuola del
Consolato, la cosiddetta “zonizzazione”, che significa semplicemente che la nostra
circoscrizione consolare è stata divisa in zone, ogni zona è stata assegnata definitivamente all’Ufficio scuola o all’ente gestore IAL-CISL Germania, che sussidiariamente
interviene dove l’Ufficio scuola non riesce a organizzare i corsi. Questa soluzione
consente una continuità didattica, assicura poi agli insegnanti dell’ente, che già alla
fine di luglio vengono licenziati e riassunti a ottobre, che guadagnano molto meno
rispetto a quelli di ruolo, almeno una minima sicurezza di lavoro e di stipendio.
Ma cosa per me importante è che questi insegnanti, che possono rimanere per anni
nella zona loro assegnata, diventino il punto di riferimento della collettività in loco,
visto il vertiginoso aumento dei nuovi arrivati, in contrapposizione alla diminuzione del numero degli impiegati consolari, dei missionari, delle sedi dei patronati ecc.
Purtroppo però, vi sono ancora troppe zone miste, cioè zone dove sono impegnati contemporaneamente insegnanti di ruolo e dell’ente gestore. Mi riferisco, per
esempio, a Böblingen, Mannheim, Reutlingen ed altre zone, dove brave insegnanti dell’Ente, molto apprezzate dai genitori e che sono riuscite a organizzare ottimi
corsi, a discapito della continuità didattica, sono state costrette a lasciare quei corsi
all’Ufficio scuola, perché è l’Ufficio scuola che ha il compito e la responsabilità di
organizzare i “Corsi”, mentre l’ente gestore ha solo una funzione sussidiaria.
L’impegno nostro, delle Associazioni Genitori e del Comites, deve essere quello di
chiedere la eliminazione delle zone miste, in modo da superare le difficoltà sopra
accennate.
Tommaso Conte
3
Come vostro figlio puó affrontare
con successo la scuola primaria
di Nicola Graziano
• L’orario scolastico delle lezioni deve essere ben
considerato dai genitori, allo stesso modo tutti i cambiamenti che intervengono durante l’anno scolastico.
• La scuola distribuisce un calendario delle vacanze per dar
modo alle famiglie di programmare meglio le proprie ferie.
• Non siate premurosi nel prendere o condurre il bambino a scuola. Il saluto deve avvenire sul portone della
scuola e non in classe o addirittura al banco del bambino, in tal modo si contribuisce a renderlo piú autonomo.
• La scuola offre la possibilità di un’assicurazione aggiuntiva. Con quest’assicurazione il bambino ha una
copertura assicurativa anche al di fuori dell’orario
scolastico , durante il tragitto casa-scuola e viceversa,
per la frequenza ai corsi dell’offerta formativa (AG).
Inoltre, l’assicurazione per il guardaroba copre per un
valore assicurativo di ca.150,00 per indumenti smarriti. Ambedue le assicurazioni costano pochi Euro.
• Le giustificazioni scritte delle assenze per malattia devono pervenire alla scuola entro il terzo giorno.
• Ai genitori si raccomanda la presenza alle riunioni
dei genitori ed utilizzare gli orari di ricevimento degli insegnanti di classe per specifiche informazioni.
• Fate attenzione che vostro figlio abbia nella cartella l’occorrente scolastico che ha bisogno durante il giorno e che non ci siano oggetti superflui.
• Possibilmente gli occorrenti scolastici dovranno riportare il nome o almeno le iniziali del bambino. In cartoleria è possibile acquistare una penna che permette di scrivere in modo permanente il nome su oggetti e indumenti.
• E´ auspicabile che i bambini leggano ogni giorno. Questo esercizio puó essere svolto anche quando l’insegnante di
classe non l’ha assegnato esplicitamente come compito a casa.
• La scuola ha istituito delle classi pomeridiane a sostegno dei bambini che hanno bisogno d’aiuto per lo svolgimento dei compiti per casa (Hausaufgabenbetreuung). La
partecipazione a questa attività è assolutamente gratuita.
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• Comunque,
accertatevi
che
i
compiti siano stati svolti regolarmente e ordinatamente.
• Il bambino ha bisogno
di un
posto tranquillo dove poter svolgere i compiti .
• Dimostrate interesse al lavoro del vostro bambino.
• Durante il tempo libero giocate con loro e cercate di dissuaderlo da non rimanere per ore davanti alla TV , al computer, ai
video-giochi.
• Fate attenzione e vigilate che il vostro bambino
dorma a sufficienza. Curate che vada a letto presto per
poter seguire concetrato le lezioni del giorno dopo.
• Il bambino ha bisogno di una buona colazione e di
una buona merenda.
Wie ihr Kind gut durch
die Schule kommt
von Nicola Graziano
• Den Stundenplan sollten Sie genau beachten, ebenso
alle Änderungen, die sich im Lauf des Schuljahres ergeben.
• Jede Schule gibt einen Ferienplan heraus, damit die Familien langfristig planen können.
• Bei kleinen Kindern sind die Eltern sehr zuverlässig
beim bringen und beim abholen zur und von der Schule. Die Verabschiedung sollte aber an der Schultür erfolgen und nicht im Klassenzimmer oder gar am Schülertisch, um die Selbständigkeit der Kinder zu fördern.
• Jede Schule bietet eine Schülerzusatzversicherung an, die auch den Weg zur Hausaufgabenbetreuung und anderen schulischen Veranstaltungen
außerhalb der Unterrichtszeit einschließt. Wie die Garderobenversicherung, die Verluste von Kleidung abdeckt Beide Versicherungen kosten nur wenige Euro.
• Schriftliche Entschuldigungen wegen Krankheit müssen bis zum dritten Tag in der Schule sein.
• Nutzen Sie die Informationsmöglichkeit und
Mitsprache
beim
Elternabend
(Klassenpflegschaftssitzung) und die Sprechstunden der Lehrer.
• Achten Sie darauf, dass Ihr Kind nur
die Dinge im Schulranzen hat, die es an diesem Tag braucht und dass sie vollständig sind.
• Alle Schulsachen sollten mit dem Namen oder
Monogramm Ihres Kindes beschriftet sein (der Fachhandel hat waschbeständige Filsstifte), damit
verlorene Dinge zurückgegeben werden können.
• Die
Kinder
wenn es nicht
sollen
täglich
lesen,
auch
ausdrücklich Hausaufgabe ist.
splatz für die Hausaufgaben.
• Zeigen Sie Interesse an der Arbeit Ihres Kindes.
Kontrollieren
Sie
die
Hausaufgaben.
• In der Freizeit ist Spielen im Freien oder zusammen mit Eltern und Geschwistern besser als Fernsehen.
• Achten Sie darauf, dass Ihr Kind genug Schlaf
bekommt und vor Schultagen rechtzeitig ins Bett geht.
• Ihr Kind braucht ein gutes Frühstück und ein gutes
Vesper.
• Die Schule hat für den Nachmittag eine Hausaufgabenbetreuung eingerichtet. Dort wird Ihrem
Kind kostenlos bei den Hausaufgaben geholfen.
• Die Hausaufgaben sollten regelmässig überprüft
werden.
• Zu Hause braucht Ihr Kind einen ruhigen Arbeit5
“Ho sonno,
non voglio andare a scuola!”
di Francesco Simeone
Cari genitori, care famiglie, bentornati dalle vacanze!
Sicuramente siete d’accordo con me su quanto sia triste
per il vostri figli essere ritornati alla routine quotidiana.
Le loro libertà saranno limitate ed il loro entusiasmo si affievolirà, dopo le intere giornate di divertimento trascorse in vacanza fino a tarda notte. Orsù, non vi disperate!
Riacquistare il giusto equilibrio è davvero semplice, ed è
proprio per questo che intendo offrirvi un paio di suggerimenti legati soprattutto all´uso delle tecnologie (PC,
videogiochi, ...) tanto amate dai vostri figli per far si che
siano pronti per la scuola!
Tutto parte dal giusto concetto del sonno: perché è così
importante per i ragazzi? Beh, avere un riposo sano e
regolare è di fondamentale importanza per tutti; ma è
in età scolastica che cominciano a sorgere i primi problemi di insonnia che potrebbero anche proseguire per
il resto della vita! Molti ragazzi in età scolare non dormono abbastanza, con gravi conseguenze sul rendimento nelle attività quotidiane, compreso lo studio.
Senza contare che tra sport ed attività extra-scolastiche
i ragazzi di oggi hanno bisogno di molte energie in più.
Come se non bastasse WhatsApp, Facebook, Instagram,
Twitter sono all’ordine del giorno nelle loro teste, ovunque e comunque.
A causa dei cambiamenti ormonali, poi, un adolescente
ha difficoltà ad addormentarsi presto la sera oltre naturalmente al fatto che alcune abitudini sbagliate contribuiscono ad uno stato di disagio come: utilizzare smartphone e tablet fino a tardi, cenare in modo eccessivo la
sera (la digestione non aiuta certo il riposo), guardare i
programmi in TV che cominciano troppo tardi!
4
Cosa fare quindi per non farli sbadigliare sui banchi? Proviamo a seguire semplici regole:
• Se possibile, spostate l’orario della cena alle 20:00 al
massimo e prediligete un pasto leggero, così da favorire il
riposo notturno.
• Va bene utilizzare smartphone, tablet, PC, ma prima di mettersi a letto si deve far spegnere tutto. Almeno
un´ora prima !
• È importante che i vostri figli dormano almeno 8-9
ore a notte, il tempo necessario per ricaricarsi di energia
ed affrontare così le ore di studio, lo sport e tutte le altre
attività extra scolastiche.
• Nel caso avessero difficoltà ad addormentarsi le prime sere, meglio aiutarli con una camomilla o una tisana,
oppure permettetegli di leggere qualche pagina di un libro, ma niente schermi.
• Al mattino non dimenticate di preparare una colazione super! Soprattutto a questa età è di vitale importanza
fornire il giusto incentivo energetico appena si svegliano:
servirà da carburante per tutta la giornata e magari avranno più interesse a muoversi che stare incollati al televisore.
• Scegliete sempre un sistema letto adeguato. Già le ore
davanti al computer non sono il massimo per la schiena ed anche per studiare ci vorrebbe un luogo adatto ma
l´importante è assicurarsi sempre che il materasso sia
adatto alle caratteristiche fisiche dei vostri figli in modo
da non compromettere un sano riposo.
Come in tutte le cose quindi anche per la scuola e per le
tecnologie tutto è concesso... ma a piccole dosi!
L’Angolo del Medico
“Perchè i batteri diventano resistenti?”
Dott. Tommaso Conte
Quando usiamo male gli antibiotici e senza una reale necessità, questi favoriscono la diffusione di ceppi insensibili. Alcuni recenti studi hanno dimostrato che usiamo
troppi antibiotici e spesso li usiamo male. Questo fa si che
le resistenze a questi farmaci siano in aumento ed infatti, anche in Germania, stiamo assistendo ad un aumento
di microorganismi resistenti. A lanciare questo allarme è
anche l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), che
sottolinea l’urgente bisogno di strategie globali per evitarne l’abuso e migliorare l’adeguatezza prescrittiva.
Ma che cos’è l’antibiotico-resistenza? È quel fenomeno
per il quale un batterio è insensibile all’attività di un antibiotico. Può essere intrinseca o acquisita.
Nel primo caso il microrganismo ha un´insensibilità
costituzionale verso un determinato antimicrobico, una
caratteristica immutabile nel tempo, che si manifesta in
tutti i ceppi di una stessa specie batterica. Essa dipende
dalle caratteristiche dell’antibiotico e delle strutture cellulari del microorganismo.
La resistenza acquisita si instaura invece quando questi
batteri in precedenza sensibili a un determinato antibiotico diventano poi ad esso resistenti. Tale resistenza
acquisita si instaura perché il Dna batterico può subire
mutazioni spontanee che rendono il microorganismo insensibile all’azione di un determinato antibiotico. Non è
però solo questo l´effetto, i batteri infatti, attraverso particolari meccanismi, sono anche in grado di scambiare geni
tra loro e trasferire cosi la resistenza da un ceppo a un
altro e persino da una specie a un’altra. I modi con cui
i batteri si difendono da un antibiotico sono tra l´altro
diversi. Il microorganismo può anche alterare la struttura
del “bersaglio” su cui agisce il medicinale, nonché favorirne la rapida eliminazione, in modo che non possa interferire con la propria sopravvivenza.
Che cosa si può fare per contrastarla? Accanto a strategie
globali, è fondamentale che ognuno di noi faccia la sua
parte. Questo significa innanzitutto non ricorrere ad antibiotici a sproposito, tenendo conto che questi farmaci
contrastano le infezioni batteriche ma non quelle virali.
È dunque inutile usarli per un raffreddore o l’influenza. Altro errore da evitare è il “fai da te”, prendendo, per
esempio, di propria iniziativa un antibiotico avanzato o
ricevuto da un vicino. Le infezioni non sono tutte uguali,
deve essere il medico a prescrivere il farmaco, indicando
quello più adatto a seconda dei casi e specificando i tempi di somministrazione. Gli antibiotici, poi, vanno presi
seguendo scrupolosamente gli orari e gli intervalli presta-
Foto: batteri visibili dal microscopio
biliti, altrimenti si rischia la diminuzione dell’efficacia e la
potenziale selezione di ceppi resistenti.
La durata della terapia è variabile: in genere le infezioni
batteriche più comuni (tonsilliti, otiti, bronchiti ecc. .)
guariscono con 6-7 giorni di antibiotico. In ogni caso non
bisogna mai sospendere la cura subito dopo il miglioramento dei sintomi. E se dopo una settimana i disturbi
persistono significa che qualcosa non va e che e quindi è
opportuno rivedere la terapia con il medico.
7
“Vacanze dai nonni in Italia”:
il terremoto del 24 agosto 2016
a cura di Natalia De Pascale
“Quest’anno le vacanze saranno più
belle del solito”, dice Maria ai ragazzi
mentre prepara la valigia, “ritorneremo a casa dei nonni in montagna!”.
Maria si era trasferita in Germania
da ca. 15 anni. Suo marito Lars, lo
aveva conosciuto in Italia e poi avevano deciso di vivere in una piccola
città tedesca. I loro figli, oramai ragazzi, avevano sempre vissuto tra
le due culture ed in agosto, durante
le vacanze scolastiche, trascorrevano metà delle ferie in Italia, al paese
natale della mamma, e metà in giro
alla scoperta di spiagge meravigliose,
borghi antichi e paesaggi mozzafiato.
Quest’estate avevano programmato di
trascorrere una delle settimane nella
casa della nonna materna, in montagna, in Abruzzo e lì avrebbero festeggiato l’ inaugurazione della casa della
zia Franchina, che aveva vissuto per
ben 7 anni in modo “provvisorio” in
una tenda prima e in una casetta in
legno poi. Maria, Lars ed i ragazzi arrivano al paesello in montagna dopo
un viaggio in auto di ca. 11 ore. Il
profilo del monte più alto che arriva
a ca. 3000 metri con il suo “Corno
8
Grande” li ha accompagnati durante
gli ultimi km. Il paesaggio è spettacolare.
Maria, Lars ed i ragazzi salutano tutti i parenti già riuniti in giardino ad
aspettare “i tedeschi” e subito si pensa ad organizzare un cenone. La zia
Anna preparerà il suo mitico sugo
per la pasta, la zia Settimia penserà
ai contorni preparati con le verdure dell’orto del compare Antonio, la
nonna penserà alle torte salate ed i
cugini, che arriveranno dai dintorni,
porteranno i famosi arrosticini. Ovviamente non mancheranno i dolci
alle mandorle ed i panzerotti tipici del paese. La serata arriva presto:
chiacchere, ricordi, aggiornamenti,
risate, ma anche tristezza e sospiri di
sollievo nel pensare ai momenti difficili trascorsi. Dopo cena tutti a letto, nelle proprie stanze non lontane
l´una dall´altra.
All’improvviso nel cuore della notte Lars viene svegliato da uno scuotimento forte del letto e dal rumore
provocato della scala di ferro che porta alla cameretta dei ragazzi. Anche
Maria, la nonna ed i ragazzi si svegliano e tutti, senza dire una parola,
capiscono cosa sta succedendo.
Lars esorta con tono calmo Giorgio
e Davide a scendere dalla loro stanza
per uscire in giardino. Loro sanno già
cosa fare grazie ai racconti della zia
Franchina ascoltati durante la cena.
Intanto tutto traballa sotto i piedi, i
lampadari oscillano forte ed anche le
pareti si muovono.
Maria, mentre i ragazzi stanno avvicinandosi all´uscita, afferra al volo
giacche, maglioni e cellulari. La nonna intanto ha già spalancato la porta, che per fortuna non si è bloccata,
e finalmente sono tutti fuori. Anche
gli zii ed i cugini sono al sicuro. Fa
freddo e si sentono i cani dei vicini
abbaiare, l´allarme di una macchina
in lontananza, ma sembra che adesso
sia tutto fermo.
La lunga scossa è passata.
Rimane il ricordo dell´Aprile 2009
che si fa più forte e vivo che mai.
Anche allora tutti (o purtroppo quasi tutti) svegliati nella notte intorno
alle 3:30, anche allora così forte, tante
case, tante vite distrutte. “Ora seguiranno altre scosse, non abbiate paura, all´aperto non corriamo pericoli”,
rassicura tutti la nonna. Ed infatti
dopo un po’ ecco di nuovo muoversi
tutto. “È meglio mettersi in macchina
nel grande giardino ed aspettare l’alba”,
aggiunge allora Maria mentre la terra
trema ancora.
Le prime notizie arrivano lentamente
ed in modo confuso. Poi piano piano,
con il passare delle ore e l´arrivo del
giorno, la situazione si fa più chiara:
scossa di terremoto del 6° grado con
epicentro ad Amatrice seguita da altre
scosse dai 4 ai 5,4 gradi.
“Amatrice, pittoresco paese sulle montagne nel Lazio, ma solo qualche decina di km lontano da qui, ” pensa Maria
e la sua mente continua ad immaginare, a ricordare, a realizzare.
Ma non ci sentiamo un po’ tutti vicini
ad Amatrice, ai suoi abitanti, ai suoi turisti, noi che in estate, in occasione delle feste del paese o delle sagre partiamo
dalle nostre città di residenza abituale
ed andiamo a rivivere i piccoli borghi
più belli d’Italia?
Pace a tutti quelli che non ci sono più
e tanta forza a tutti coloro che sono sopravvissuti. L’augurio e la speranza è
che non debbano aspettare 7 anni per
ritornare in una casa propria.
9
“Grazie di tutto,
Presidente Ciampi!”
di Michele Schiavone
Addio a Carlo Azeglio Ciampi
(N. 9/12/20 - M. 16/09/16)
Il banchiere che diventò iI Presidente di tutti gli italiani il
13 maggio 1999 restò in carica fino al 2006. Per 14 anni
ricoprì il ruolo di governatore della Banca d’Italia e quello
di Presidente del Consiglio nel 1993. Aveva 95 anni, si è
spento il 16 settembre a Roma.
Le comunità italiane nel mondo ricordano con commozione quel presidente che ricoprì le pubbliche funzioni
con dignità, con signorile descrizione ed un forte senso
dello stato. L’Italia piange cosi la perdita di una figura di
straordinaria levatura morale impegnata da giovane anche nella Resistenza antifascista. Il Presidente Ciampi è
stato un uomo delle istituzioni, alle quali ha cercato di
dare nuovamente prestigio e credibilità rilanciando l’identità e l’orgoglio nazionale in un periodo in cui ogni
dubbio civile spingeva a mettere in discussione tutto. Riuscì a mobilitare le energie più profonde del Paese per
obiettivi condivisi, come l’ingresso nella moneta unica.
Il Presidente Ciampi era un europeo convinto alla cui
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causa ha sacrificato il suo impegno di cittadino al servizio
delle istituzioni. Nato in Italia, quindi ma cittadino europeo, ha speso se stesso, la sua integrità, le proprie competenze, al servizio del nostro paese. La sua fama internazionale ha dato lustro all’Italia, e non possiamo dimenticare
le parole preziose che con affetto ha lasciato ai giovani e
meno giovani.
Il suo invito a svegliarsi presto per contemplare l’alba, lanciato nel discorso di fine anno del 2003, rimane nei nostri
cuori. Nel suo settennato alla Presidenza della Repubblica
ha continuamente avuto presente il ruolo e l´importanza
dei cittadini italiani fuori dai confini nazionali verso cui
ha avuto un’alta considerazione.
Il Consiglio Generale ricorda con profonda commozione
il suo messaggio inviato alla prima conferenza mondiale dei giovani italiani tenutasi a Roma in occasione della
quale si pronunciò così: “Avete due missioni: trasmettere
entusiasmo e fiducia ai vostri coetanei che vivono in Italia, e contagiare i cittadini dei Paesi nei quali vivete con il
sentimento di italianità”. Altrettanto importante la bellissima esortazione alle nostre istituzioni nazionali in occasione della festa del Tricolore di Reggio Emilia nel 2004.
In cui ebbe occasione di affermare le seguenti parole: “Il
tricolore è il simbolo moderno di un popolo antico, ricco di cultura, di tradizioni, di arte e di nobiltà d’animo,
ma anche sofferente per secoli per la mancanza di un´ insegna che lo unisse, che rappresentasse la volontà di un
destino comune. Esponiamo il tricolore nelle nostre case.
Custodiamolo con cura. Regaliamolo ai nostri figli.”
L’Italia vive, infatti, nelle istituzioni che tengono insieme
la comunità italiana nel mondo, forte di 120 milioni di
persone, ma che non sarebbe comunità senza le tante associazioni nazionali e regionali, senza il lavoro di scuole
italiane come quelle di Rosario in Argentina, di Buenos
Aires, di Montevideo, di San Paolo nel Brasile, di Pola e
Fiume, che ho avuto la fortuna di visitare. A loro vá il mio
saluto. Molto possono fare i Comuni, le Province, le Regioni d’Italia per rafforzare questi legami che sono determinanti per il nostro futuro, per lo sviluppo della nostra
economia, per la dignità della Nazione. Proponiamoci
quindi di fare di più per la costruzione della Comunità
degli italiani nel mondo, di impegnarci di più nella diffusione della lingua e della cultura italiana, di riannodare
con pazienza i fili dell’affetto e della simpatia con le se-
conde e le terze generazioni. La perdita di un Presidente
come Ciampi ci rattrista in tal senso ancora di più ma nello stesso tempo possiamo considerarci orgogliosi di averlo potuto ammirare all’opera durante un settennato in cui
i valori nazionali sono tornati in auge per proseguire all´insegna della libertà, della giustizia e della democrazia.
Grazie di tutto, Presidente Ciampi!
11
Il taccuino di Tony Màzzaro
Attualità, economia, cultura, sociale, sport
Attualità
500,00 euro a chi
rottama il motorino
Per ridurre il tasso di inquinamento e
l´assordante rumore di motorini,
il sindaco (verde) Boris Palmer della
prestigiosa città universitaria di Tubinga ha pensato a 25 Euro per la rottamazione . L’iniziativa è decollata lo scorso
19 settembre . Chi rottama il motorino
ed acquista una bicicletta elettrica ottiene dal comune 500 Euro .
Singolare iniziativa
della Porsche
La Porsche paga l´abbonamento del
tram ai suoi dipendenti pubblici per
contribuire a ridurre l´emissione delle
polveri sottili a Stoccarda. L´accordo è
stato siglato il 28 settembre sorso dal
Presidente della Porsche Oliver Blume,
dal Presidente della Commissione interna della prestigiosa casa automobilistica e dal sindaco Fritz Kuhn. Ci si
augura che anche altre aziende seguano
Assicurazione sanitaria
Le Casse mutue private tedesche
(PKV) rincareranno sensibilmente le
aliquote. Dal provvedimento saranno
interessati i due terzi dei circa 9 milioni di assicurati. Le comunicazioni perverranno a casa all’inizio di novembre.
Air Berlin in caduta libera
L’indebitamento di Air Berlin accelera
lo smantellamento della compagnia
low cost. Gli aeroplani andranno in
parte all’Eurowings, in parte all’Austrian Air ed in parte ad una nuova
compagnia low cost che potrà esser
partorita dal Gruppo Ethad Airways.
Con questa operazione saranno sacrificati 1.200 posti di lavoro.
12
L’aumento dei biglietti si attesterà nel
2017 fra il 15 e 20%.
Successo per gli
automobilisti a Leonberg
No a 85 euro di multa agli automobilisti di Leonberg. Il Consiglio comunale ha bocciato la richiesta dell’amministrazione di punire con 85 euro
di multa gli automobilisti che sforano
l’orario di sosta negli autosili del centro
storico.
Per chi non ritira il biglietto e supera la
mezz’ora gratis paga 30 euro.
Gli oli stranieri vengono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri.
In Italia in 3 ristoranti su 4 (76%) non
si rispetta l’obbligo del tappo anti rabbocco e le oliere non riportano etichette.
Cultura
Museo dell’Emigrazione
lucana
Due ex-suore francescane sudamericane suggellano la loro unione davanti al sindaco di Pinerolo (Torino). Per
sfuggire alla corsa dei giornalisti curiosi, la cerimonia è stata anticipata di
un giorno.
Su iniziativa della Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo, il governatore della Basilicata, Marcello
Pittella ha inaugurato l’estate scorsa il
Museo dell’Emigrazione Lucana.
Storie, ritratti, racconti di successi e
volti noti e meno noti ripercorrono la
storia di alcuni dei 740.000 lucani emigrati fra il 1870 e il 2005.
Il Museo è ubicato nel Castello federiciano di Lagopesole (Potenza).
Economia
Sociale
Unioni civili
Stabile il mercato del lavoro
in Germania
Anche in settembre il numero dei disoccupati in Germania è diminuito di
100.436 unità = allo 0,3%.
Il tasso medio federale è quindi del
5,9% pari a 2.607.607.
Stabile la situazione nel Baden-Württemberg, motore con la Baviera dell’economia tedesca. Qui il tasso medio
di disoccupazione è del 3,8% pari a
226.097 persone senza lavoro.
Attenti all’olio d’oliva
Più olio spagnolo che italiano nelle
bottiglie tricolori. La denuncia è della
Coldiretti italiana che invita la clientela, nazionale e internazionale, ad essere vigile e attenta nell’acquisto dell’olio.
Il taccuino di Tony Màzzaro
Solidarietà ai terremotati
Anche la collettività italiana in Germania ha espresso concreta solidarietà alle
popolazioni colpite dal terremoto in
Centro Italia. Le Missioni Cattoliche,
la Caritas, la Conferenza episcopale
tedesca, Comites e singole associazioni hanno raccolto fondi da devolvere
attraverso la Caritas o la Protezione
Civile a favore delle famiglie più bisognose e/o per progetti specifici di ricostruzione. Tra le altre iniziative anche
quelle dell´ Associazione culturale Ettore Scola e della ditta Francesco Castellana di Stoccarda.
Cambio di guardia alla guida
delle Missioni Cattoliche di
Calw, Heidenheim/Göppingen
e Reutlingen.
Con decreto del 29 luglio 2016, il
Vescovo di Rottenburg/Stoccarda
Gebhard Fürst ha nominato:
- per Calw il missionario don Chikwe
Uzochukwu;
- per Göppingen/Heidenheim il missionario don Denis Mpanga;
- per Reutlingen il missionario don
Richard (per maggiori informazioni
telefonare a don Gregorio Milone).
(Germania).
La coppia italo-danese ha tenuto col
fiato sospeso anche i numerosissimi
esperti, presenti alla Liederhalle di
Stoccarda.
A Wuppertal ha primeggiato la coppia
italo-tedesca Simone Segatori/Annette
Sudol (Germania). Al 4° posto la coppia italo-danese Pasquale Farina/Sofie
Koberg.
Sport
Italia in testa per
fumatori adolescenti
italiano più in vista in Bundesliga.
È nato il 7 aprile 1993 a Pforzheim da
mamma pugliese (Gallipoli) e padre
siciliano (Naro).
Cresciuto nelle giovanili del Pforzheim
e dell’Hoffenheim si è fatto le ossa andando in prestito prima al FSV Francoforte e poi al Dresda. Da luglio 2015
è nella rosa del Friburgo.
Dopo uno splendido campionato in
Seconda Bundesliga che ha ricondotto la compagine del singolare tecnico
Christian Streich in Prima Bundesliga,
il trequartista Grifa ha fatto in questo scorcio di stagione 4 importanti
assist e il suo primo gol nel massimo
campionato tedesco contro l’Eintracht
Francoforte.
Di cuore e passaporto italiano Vincenzo tifa Inter e sogna di esser convocato
in azzurro da Giampiero Ventura.
La stoffa c´è. Auguroni.
Hannes Wolf neo allenatore
A Carlo Ancelotti
dello Stoccarda
lo scettro della Bundesliga.
Col 37% l’Italia è il Paese europeo dove
l’età degli adolescenti che fumano e
consumano alcol e droghe è scesa a 12
anni. Seguono la Bulgaria e la Croazia col 33%; mentre le percentuali più
basse si registrano in Islanda col 6%
e Norvegia col 10%. L’indagine condotta in 35 paesi dall’Espad Centro
europeo per il monitoraggio della dipendenza riguarda le sigarette. Anche
il Baden-Württemberg comunque non
si distingue per un consumo esiguo
di droghe. Più informazioni su: www.
stuttgarter-nachrichten.de
Nei balli latino-americani
e standard
primeggiano gli italiani
Sono sempre di più gli italiani che
dominano la scena europea dei balli standard e latino-americani: valzer,
valzer lento, cha cha cha, rumba, samba, jive, tango figurato, passo double.
Al Svarovski WDSF (World Dance
Sport Federation) medaglia d’oro alla
coppia Martino Zanibellato/Michelle
Lautdrupp (Danimarca) .Al 4° posto
Saverio Loria/Zendi Zanetti (Italia)
ed al 6° Sergiù Luca/Maria Pia Arces
Hannes Wolf è il 16 ° allenatore dello
Stoccarda negli ultimi 15 anni .E´ una
società che on riesce a trovare stabillitá . I continui cambiamenti alla guida
della panchina hanno causato infatti
buchi finanziari ed instabilita´ di gestione. E´ da dopo Trapattoni che i
biancorossi cerchiati non trovano pace
. Si sono avvicendati infatti Direttori
sportivi, Presidenti, membri del Consiglio di Presidenza lasciando un cantiere con scavatrici in movimento ma
senza un capocantiere od ancor più
un architetto in grado di progettare
un futuro serio e duraturo nel tempo.
Bundesliga
Dopo Daniel Caligiuri attaccante in
forza al Wolfsburg ma ancora infortunato, è ora Vincenzo Grifo il calciatore
Il taccuino di Tony Màzzaro
Con la vittoria della Super Coppa contro il Borussia Dortmund Carletto ha
ingranato la marcia giusta di questa sua
prima stagione alla guida della prestigiosa panchina del Bayern Monaco, la
Signora del calcio tedesco. La vittoria
all’88’ ad Amburgo nella 5a giornata è
costata la panchina a Bruno Labbadia,
ex centravanti della prestigiosa compagine monacense negli anni 1991–1994.
Bene in Verbandsliga è partita anche la
compagine italiana Calcio Echterdingen che a metà del girone di andata si
trova al secondo posto di classifica con
l’ambizione di salire subito in Oberliga.
13
IN PRIMO PIANO: IL REFERENDUM COSTITUZIONALE
Le ragioni del ‘si’ e del ‘no’, gli italiani al voto
di Brisa Scarpati
Come tutte le più importanti decisioni che caratterizzano
la vita quotidiana anche quella che ci vedrà il 4 Dicembre
prossimo protagonisti del Referendum costituzionale non
è da poco!
Decidere, dal latino de-cidere, tagliar via implica una
presa di posizione, una scelta rispetto a più possibilità e
quindi anche nel caso del Referendum l´elettore si troverà davanti al dilemma del si e del no. Per gli italiani si
tratterrà della terza consultazione popolare di questo tipo
nella storia della Repubblica italiana, dopo quelle del 2001
e del 2006. Quale miglior contributo allora se non quello di un Vademecum sul funzionamento del voto senza
inficiare naturalmente la “sacra” libertà di scelta? Il testo
della Riforma Boschi-Renzi introduce diverse novità tra
cui l´abolizione del bicameralismo paritario e del CNEL,
la diminuzione del numero dei senatori , la modifica del
quorum per l´elezione del Presidente della Repubblica e
l´aumento del numero delle firme necessarie per proporre una legge di iniziativa popolare . Su ognuno di questi
punti ci sarebbe molto da dire ma è anche vero che già
molto è stato scritto ed anche numerosi costituzionalisti
e personaggi illustri hanno preso posizione quindi ci si
limiterà ad una breve panoramica sulle ragioni del Si e
del No.
5 volte ‘SI’ perché…
1) SI perché il superamento del bicameralismo paritario
condurrebbe ad un processo legislativo più rapido. La
Camera dei deputati diventa l´unica ad esercitare pienamente la funzione legislativa, di indirizzo politico e di
controllo sul Governo, diventando quindi l´unica titolare
del rapporto di fiducia con il governo. Tranne che per alcune materie limitate, di norma la Camera approverà le
leggi ed il Senato avrà al massimo 40 giorni per discutere
e proporre anche ai delegati regionali modifiche su cui poi
la Camera esprimerà la decisione finale.
2) SI perché si riducono i numeri ed i costi della politi14
ca: i senatori passerebbero da 315 a 95 (più 5 di nomina
del Presidente della Repubblica) e non percepiranno indennità . Il Cnel (65 membri) verrà abolito e le province
saranno eliminate dalla Costituzione. I gruppi regionali
non avranno più finanziamenti pubblici.
3) SI perché con la riforma del Titolo V si auspica all´
eliminazione delle cosiddette competenze concorrenti
tra Stato e Regioni che avrebbero comportato numerosi
conflitti di attribuzione.
4) SI perché anche per l´elezione del Presidente della Repubblica si procederà diversamente, abbassando la maggioranza necessaria (quorum) per l´elezione ed affidandone l´eleggibilità al Parlamento in seduta comune e non
più ai delegati regionali. Per quanto riguarda invece la
nomina dei giudici della Corte Costituzionale i cinque su
quindici di nomina parlamentare saranno eletti separatamente da Camera e Senato e non più in seduta comune.
5) SI perché l´aumento della popolazione rispetto al 1948
(all´epoca dei costituenti 45 milioni , oggi 60 milioni circa) rende necessario un numero di firme maggiori per il
referendum propositivo e soprattutto per non abusare del
suddetto istituto finora non previsto dalla Costituzione,
visto che la Camera dovrà deliberare obbligatoriamente
su tutte le proposte.
5 volte ‘NO’ perché...
1) NO perché la fine del bicameralismo paritario non
condurrebbe poi alla creazione di una seconda camera funzionale (come potrebbe essere se il Senato fosse
espressione reale delle istituzioni regionali) ma solo ad
un forte rafforzamento dei poteri dell´esecutivo e quindi del premier. La fiducia infatti verrebbe concessa solo
dalla Camera.
2) NO perché a tali numeri e costi ridotti non corrisponde più efficienza. Il ruolo del Senato risulterebbe indebolito e l´iter legislativo non sarebbe più breve perché esisterebbero comunque diversi tipi di interventi legislativi
(su alcune leggi potrà decidere solo la Camera , su altre
anche il Senato, su alcune il Senato potrà proporre emendamenti, su alcuni emendamenti si potrà pronunciare
con maggioranza semplice, su altri con maggioranza assoluta) e quindi non molte semplificazioni. La razionalizzazione dei costi riguarderà poi solo il 20 % dei costi della
politica e sarà invece indirizzata verso un indebolimento
delle rappresentanze elettive.
3) NO perché il Presidente della Camera diventa una seconda carica dello Stato, esercitando le funzioni del Presidente della Repubblica in ogni caso che egli non possa
adempierle.
4) NO perché con l´aumento delle firme (da 50.000 a
150.000) per la presentazione di disegni di legge di iniziativa popolare si
abbassa il livello di rappresentatività
dei cittadini, senza contare che anche
la scomparsa di un organo consultivo
come il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro potrebbe ledere degli equilibri rappresentativi.
5) NO perché lo spazio di competenza legislativa delle regioni verrebbe
annullato quasi totalmente (solo in
organizzazione sanitaria e turismo) e
si ridurrebbero ad organismi privi di
reale autonomia (quasi un ribaltamento della riforma federalista del 2001!).
Al di là delle ragioni del SI o del NO,
il percorso della riforma costituzionale comunque non si può separare
dal discorso relativo alla nuova legge
elettorale “Italicum” approvata in via
definitiva il 4 Maggio 2015 ma la cui
applicabilità è stata differita al 1°Luglio 2016. Il sistema elettorale sarà
proporzionale (ovvero il numero di
seggi verrà assegnato in proporzione al
numero dei voti ricevuti) ed il calcolo
sarà fatto su base nazionale e non provinciale (come quello spagnolo). Occorre perciò tenere conto della storia
e dei passaggi del percorso di riforma
che si possono approfondire sui diversi
Link istituzionali e non (per maggiori
info: www.camera.it). La legge costituzionale sottoposta a Referendum verrà
promulgata se i voti favorevoli sono
la maggioranza dei voti validi; non è
necessario il raggiungimento di alcun
quorum sul numero dei votanti. La potenziale entrata in vigore è prevista per
il giorno successivo alla ripubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale successiva
all´eventuale promulgazione. Le varie
novità introdotte dalla legge costituzionale si applicherebbero a partire
dalla legislazione successiva al prossimo scioglimento delle camere, eccetto
alcune disposizioni di immediata applicazione. Non rimane altro quindi
che prepararsi all´evento elettorale approfondendo i contenuti della riforma
stessa e rimanendo informati sugli argomenti di attualità non dimenticando
però che il compito più importante è
quello della partecipazione al referendum dato che è stata richiesta espressamente una consultazione politica dei
cittadini. Ed appunto... non è poco!
Notizie e link utili
sul canone RAI
di Rocco Di Filippo
ll residente all’estero con immobile in Italia
Il residente in un Paese estero che possiede un immobile in Italia con il contratto di fornitura elettrica intestato a suo nome non è esonerato dal versamento del canone. Solo nel caso in cui nella casa non sia presente la tv, il
contribuente non sarebbe obbligato al pagamento: dovrebbe quindi compilare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione dell’apparecchio televisivo
e inviarla all’agenzia delle Entrate entro il 16 maggio 2016 in via telematica
o per posta, dal 15 settembre, può essere fatta direttamente sul sito web dell´Agenzia delle Entrate.
Gli anziani esenti
Un anziano che ha la tv ed è intestatario di un´utenza elettrica è, con la nuova procedura del 2016, esente dal pagamento del canone se ha un’età pari o
superiore a 75 anni e rientra nella soglia reddituale (propria e del coniuge) di
6.713,98 euro. Coloro che hanno già pagato il canone per gli anni dal 2008
al 2016, possono chiedere il rimborso tramite i modelli disponibili sul sito
dell´Agenzia.
Prima attivazione:
per la prima volta un abbonamento tv?
Chi attiva per la prima volta un abbonamento al servizio radiotelevisivo, deve
inviare la richiesta di esenzione entro 60 giorni dalla data in cui sorge l’obbligo di pagare il canone.
Che cosa fare quando due diverse persone
del nucleo familiare hanno pagato il canone
Bisogna chiedere il rimborso e indicare il codice fiscale del familiare cui è
stato addebitato il secondo canone e il periodo in cui sussistono i presupposti
della richiesta con modulo disponibile sul sito dell´Agenzia delle Entrate.
Link e collegamenti ipertestuali per scaricare i moduli
www.canone.rai.it oppure dal nostro sito www.lanuovalinea.com
- Modello esonero.pdf
- Modello rimborso.pdf
- Modello esonero ultra75.pdf
15
Paolo Vetrano, nuovo responsabile dell’italiano
nei Gymnasien della regione di Stoccarda
Intervista di Tony Màzzaro
Con l’anno scolastico 2016/17 il coordinamento dell’insegnamento dell’italiano in 73 Gymnasien del Regierungspräsidium Stuttgart è stato affidato a
Paolo Vetrano.
Nato 41 anni fa ad Offenburg, nei
pressi di Baden-Baden, fin da tenera
età coltivava il sogno di diventare insegnante nella scuola tedesca.
E bisogna dire che i suoi genitori, emigrati dalla Sicilia negli anni ’60, hanno
sostenuto negli studi sia lui che suo
fratello Toni, oggi Oberbürgermeister
della Città di Kehl confinante con la
francese Strasburgo.
Paolo è appassionato di lingue e delle culture di altri popoli. Non a caso,
dopo la laurea in lingue e letterature
straniere (inglese, francese, italiano)
prima del Secondo Staatsexamen für
das Höhere Lehramt an Gymnasien ha
voluto fare il tirocinio a Roma, Leeds
(Inghilterra), Australia e Nuova Zelanda. Come insegnante di inglese, francese e italiano ha debuttato nel 2006 al
Johannes-Kepler-Gymnasium di Leonberg.
16
Da settembre 2011 ad agosto scorso è
stato Fachberater für das Fach Italienisch e ‘formatore’ per gli insegnanti di
Italiano nei licei della Circoscrizione
di Stoccarda (Regierungspräsidium).
Da questo nuovo anno scolastico a Paolo Vetrano è stato conferito il duplice
incarico di Referente per l’italiano nei
licei statali e di Referente scolastico per
le scuole parificate.
Dopo la nomina di Vittorio Lazaridis
al vertice delle 1.300 scuole del Regierungspräsidium di Karlsruhe, Paolo
Vetrano è il secondo italiano di origine
ad assurgere a livello dirigenziale nel
panorama dell’Amministrazione della
scuola nel Baden-Württemberg.
D: Un sintomo di cambiamento anche
nella mentalità svevo-badense?
R: Nel 2016 non mi sembra una cosa
particolare/speciale di svolgere un incarico importante nell’Amministrazione scolastica. Ci sono altri esempi
di figli di emigrati che vediamo in politica o in altri settori amministrativi.
La domanda che mi pongo piuttosto è:
Perché non ce ne sono di più visto che
siamo già alla terza (o magari quarta)
generazione?
D: Di cosa si occupa in concreto?
R: Mi occupo di tutto ciò che riguarda il coordinamento dell’insegnamento dell’italiano come 3^ lingua straniera nei licei del Regierungsbezirk
Stuttgart. Questo significa che devo programmare e realizzare corsi di aggiornamento specifici che vengono tenuti dai miei collaboratori Fachberater. Inoltre sono responsabile del
coordinamento degli esami di maturità (Abitur).
D: Quali misure vengono messe in
campo per facilitare l’inserimento di
questi neo piccoli connazionali emigrati in età scolare?
R: Ci sono le cosiddette Vorbereitungsklassen (classi propedeutiche) dove i
nuovi arrivati imparano la lingua tedesca per poi poter essere integrati nella
scuola regolare.
D: Quali sono le novità di questo anno
scolastico 2016/17 nel Baden-Württemberg?
R: La novità in assoluto è il nuovo Bildungsplan (Piano di studi) che con
quest’anno scolastico ha preso piede
nelle scuole del Baden-Württemberg.
Dopo 12 anni il vecchio programma è
stato sostituito.
Le competenze descritte nel Bildungsplan del 2004 sono state verificate, approfondite e specificate.
D: Che importanza assume l’insegnamento dell’Italiano nelle scuole più
qualificanti del Baden-Württemberg
(Gymnasien, Realschulen)?
R: In tutti i 73 licei del Baden-Württemberg che offrono l’italiano come
terza lingua straniera, la materia gode
di grande riconoscimento. Dal 1994 è
possibile scegliere l’italiano come materia per l’esame scritto della maturitá
(Abitur). L’insegnamento dell’italiano
non è previsto nelle Realschulen.
D: Quanta richiesta vi è per l’apprendimento dell’Italiano quest’anno?
R: In questi 73 licei ogni anno nell’ottava classe si è in grado di costituire una
o due classi di italiano.
Come noto, all’inizio dell’ottava classe
gli alunni devono scegliere tra una terza lingua straniera e NWT (Naturwissenschaft und Technik).
Per cui ci troviamo sempre in concorrenza con quest’altra materia. E devo
ammettere che non è sempre facile per
i professori d’italiano convincere i loro
alunni a scegliere l’italiano.
D: Quanto determinante è il ruolo
dei genitori nella scelta dell’Italiano
anche nelle classi superiori?
R: Secondo la mia esperienza sono i
ragazzi stessi a decidere quali materie
scegliere nelle classi superiori.
Sono sicuramente degli alunni impegnati e studiosi che scelgono di portare
l’italiano all’Abitur.
D: Che ruolo assegnate ai corsi di lingua d’origine, nel nostro caso di lingua e cultura italiana che con l’esten-
sione dell’offerta della scuola a tempo
pieno (Ganztagesschule) rischiano di
essere marginalizzati o addirittura di
scomparire?
R: I corsi di lingua e cultura italiana
costituiscono una parte essenziale del
paesaggio dell’istruzione (Bildungslandschaft) nel Baden-Wurttemberg.
La scuola tedesca non ha alcun interesse a marginalizzare o far scomparire
i corsi di lingua d’origine. Sicuramente ci sono dei casi di sovrapposizione
(Überschneidungen) negli orari, visto
che c’è una forte richiesta della scuola a
tempo pieno. Francamente devo però
dire che non vedo tante sovrapposizioni nei licei. Devo però aggiungere che
i ragazzi di origine italiana sono ancora sottorappresentati nei licei del Baden-Wurttemberg. Non posso parlare
ovviamente per gli altri tipi di scuola
del Baden-Württemberg perché non
sono di mia competenza.
Tuttavia questa è tutta un’altra que-
stione, più politica su cui ho un mio
personale parere molto chiaro. Spesso,
purtroppo, si afferma che nei licei i ragazzi di origine italiana sono poco rappresentati perché il sistema scolastico
è selettivo. Anch’io sono stato alunno e posso assicurare che questo non
l’ho mai vissuto. La scuola non mi ha
mai discriminato perché sono figlio di
emigrati siciliani. I problemi sono allocati altrove. Mi auguro che le istituzioni italiane in Germania continuino
a impegnarsi per facilitare il processo
d’integrazione scolastica dei ragazzi
italiani. L’obiettivo deve essere di far
crescere dei ragazzi che si sentono dei
veri italo-tedeschi, dove entrambe le
culture hanno lo stesso valore /la stessa posizione (Stellenwert), sia a livello
culturale che linguistico.
Link utile per la consultazione dei
nuovi programmi miinisteriali (Bildungspläne) del BadenWürttemberg:
www.bildungspläne-bw.de
17
Chi è in carica...
Il governo del Baden-Württemberg in carica dal 10 maggio 2016
Ministropresidente
Winfried Kretschmann (68 anni)/Verdi
Finanze
Edith Sitzmann (53 anni)/Verdi
Vicepresidente e ministro degli interni
Thomas Strobl (56 anni)/CDU
Affari Sociali
Manfred Lucha (55 anni)/Verdi
Ministro infrastrutture (Verkehrsminister)
Winfried Hermann (63 anni)/Verdi
Giustizia
Guido Wolf (54 anni)/CDU
Economia
Nicole Hoffmeister-Krant (43 anni)/CDU
Pubblica Istruzione
Susanne Eisenmann (51 anni)/CDU
Università Theresia Bauer (51 anni)/Verdi
Agricoltura e Foreste
Peter Hauk (53 anni)/CDU
Ecologia
Franz Untersteller (59 anni)/Verdi
...e chi ci ha lasciato
Carlo Azeglio Ciampi, 10°
Presidente della Repubblica Italiana dal 18.05.1999 al
15.05.2006 (vedi a p. 10)
Walter Scheel, 4° Presidente della RFT (1974–79). Il
97enne liberale Scheel nativo
di Höhscheid, oggi un quartiere di Solingen, è stato ministro federale per la cooperazione economica dal 1961
al 1969, sia negli ultimi due
governi di Konrad Adenauer e sia in quello di Ludwig
Erhard. Dal 1969 al 1974 ha
ricoperto poi la carica di Vice-Cancelliere e ministro degli Esteri del governo guidato
da Willy Brandt. Si è spento
a Bad Krozingen il 24 agosto scorso, data del terribile
terremoto che ha duramente
colpito il Centro Italia.
Per Shiman Peres alias Perski anche bandiera a mezz’asta. Il grande statista Nato a
Visneva (Polonia) il 2 agosto
1923, emigrato con la famiglia nel 1934 in Israele nel
1948 contribuisce in modo
determinante alla nascita
dello Stato di Israele. Peres
è stato a lungo esponente di
primo piano del partito laburista israeliano; è stato primo
ministro, ministro degli esteri, della difesa, dei trasporti e
Presidente d’Israele dal 2007
al 2014. Premio Nobel per la
pace nel 1994 insieme a Yitzhak Rabin e Yasser Araf per
gli sforzi nel processo di pace
nel Vicino Oriente, culminanti con gli Accordi di Oslo.
Per l’ultimo anno di mandato
2013/14 è stato il capo di Stato più anziano del mondo.
Lutto anche per la comunità
italiana di Mannheim.
Mario Perrone, Presidente
Comites, all’età di 76 anni
dopo aver dedicato tutta la
sua vita alla causa sociale
degli 8 mila italiani di Mannheim sia come sindacalista
nelle ferrovie federali e sia
come fondatore e coordinatore di numerose squadre di
calcio , ha chiuso per sempre gli occhi. Originario di
Fagnano Castello in provincia di Cosenza, Perrone ha
organizzato eventi sportivi e
culturali, battendosi disperatamente per l’apertura e poi il
mantenimento dell´ agenzia
consolare a Mannheim sperando di evitare così disagi ai
concittadini. Una battaglia,
quest’ultima, purtroppo persa. Alla sua memoria: grazie!
19
Testimonianze da Berlino:
“Crescere il bambino con il bilinguismo”
Fonte: pubblicato il 22.04.2011 su www.berlinonline.de
È da settimane che provo a scrivere un articolo con la descrizione di tutti gli asili italo tedeschi che ci stanno ma
per mancanza di tempo, di informazioni e di pazienza ci
ho praticamente quasi rinunciato. Ma metterò prima o
poi una bella lista con i link le informazioni più importanti, promesso!
Mentre sto in treno direzione mare del Nord per le ferie,
ho pensato che invece mi piacerebbe raccontarvi la mia
esperienza con i miei figli che sono completamente bilingui, perché tante sono ormai le coppie miste come pure le
coppie di italiani che decidono di trasferirsi con bambini
in Germania.
Conosco molte, troppe famiglie, dove per mancanza di
informazione, bambini che sarebbero potuti crescere perfettamente bilingui, se non trilingui, ne hanno imparata
solo una. Questo perché i genitori hanno fatto lo sbaglio,
di non parlare la propria lingua madre col bambino o di
accettare che il bambino gli parlasse il tedesco, credendo
di fargli un favore.
Ci sta un principio pedagogico chiamato “una persona
una lingua”, che indica che un bambino, a partire dalle
prima settimane di vita, impara ad associare una lingua
ad una persona (o ad una serie di persone) e che se quella
persona rimane costante nella lingua usata, il bambino si
abitua molto velocemente, mentre viene confuso da una
persona che salta da una lingua all’altra, comportando
degli sbagli nello sviluppo linguistico. Questo principio é
quello su cui si basano per esempio tutti gli asili bilingui
a Berlino, che hanno personale madrelingua italiano e tedesco. Gli educatori parlano col bambino solo la propria
lingua madre e il bambino impara a relazionarsi con loro
in quella lingua. È chiaro che un bambino arrivato dall’Italia con conoscenza nulla del tedesco avrà più bisogno di
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un’educatrice italiana durante i primi mesi di asilo, ma vi
garantisco che in un batter d’occhio comincerà ad avere
una parlantina tedesca veloce e sicura da farvi rimanere
di stucco. L’ho visto succedere con tutti i bambini italiani arrivati all’asilo dove ho portato tutti e tre i miei figli
(www.asiloitaliano.de) e dove la direzione é sempre stata
attenta a mettere educatori di tutte e due le lingue presenti in tutte le ore del giorno.
Quale é l’errore che fanno tanti, tantissimi genitori italiani, che hanno fatto un figlio con un partner tedesco, e
che avrebbero la chance di far crescere i bambini completamente bilingui? Sento tanti di loro lamentarsi perché
i bambini parlano soltanto il tedesco, l’italiano lo capiscono (soprattutto se messi alle strette durante le vacanze estive in Italia), ma si rifiutano in generale di parlarlo,
portando ad una frustrazione altissima nonni e parenti
italiani. L’errore nasce dal fatto che quando il bambino,
che magari non va ad un asilo bilingue ma ad uno tedesco, comincia a parlare (verso i due anni) le prime parole
e frasi saranno con una probabilità altissima in tedesco. Il
genitore italiano a quel punto, dovrebbe “impuntarsi” con
l’italiano. Dovrebbe continuare a parlare in italiano col
bambino e nello stesso tempo “rifiutare” qualsiasi parola
in tedesco, dicendogli che non capisce, facendo finta di
non capire, in modo giocoso e divertente, ma FERREO. Il
bambino deve capire da subito che con quel genitore non
ci sta alcuna possibilità di comunicare se non con l’italiano,e quindi lo si deve dolcemente costringere a ripetere la
parola in italiano, o a dire la mezza frasetta in italiano, se
non lo fa, la vostra reazione deve essere inesistente. Se no
non funziona. Questa piccola “lotta” può durare da due
giorni a due settimane, non di più, e se sarete irremovibili
farete a vostro figlio il regalo più grande che gli potete
fare, facendolo crescere perfettamente bilingue. Infatti il
bambino capisce molto in fretta con chi deve parlare in
tedesco e con chi in italiano, partendo dal presupposto
però che si rimanga costanti in una lingua per tutto il periodo dove il bambino la apprende e la sviluppa. Cominciare a parlare al bambino in tedesco “così si fa più veloce,
o così papà/mamma capisce” non va bene!!! In questo
modo lo confondete soltanto e gli impedite di imparare
in maniera giocosa una seconda lingua. È inoltre risaputo
che bambini che crescono bilingui e che imparano una
seconda e una terza lingua fino al 6.anno di vita hanno
nella vita molta più facilità a impararne una terza o una
quarta.Non mi scorderò mai la frase di una bella ragazza russa in vacanza con me a Gallipoli, aveva avuto una
bambina da un italiano e parlava in italiano alla piccola.
Alla mia domanda “perché?” lei, che mi sembrava una ra-
gazza intelligente, mi disse “ma é una lingua così difficile,
non posso parlarle in russo!!! aaarrrggghhh certo questo
é un caso limite e sono sicura che tutte le mamme e i papà
che mi stanno leggendo ora non fanno questo sbaglio per
questo motivo, ma più che altro per motivi di comodità
o di rispetto nei confronti del partner, o molto semplicemente perché nessuno gli ha mai detto che con un piccolo
sforzo, i bambini cambiano, e accettano ben velocemente
di parlare un’altra lingua.
Con i miei primi due figli maschi ho dovuto combattere
perché parlassero l’italiano, sono state due settimane in
cui mi fingevo sorda, muta, apatica, e poi appena la parolina italiana risuonava, magicamente mi trasformavo e
reagivo. Ma ne é valsa la pena. Loro parlano fluentemente
tutte e due le lingue, anzi tre, perché ci tengo ovviamente
che imparino, e bene, il romanaccio. Mio figlio che all’età
di 5 anni, mentre mi aspetta davanti al portone mentre
fuori ci sta la tempesta di neve e ci si sente non a Berlino
ma al polo Nord, mi dice “ A mà, sto a fá la schiuma”, é
impagabile.
Con mia figlia, la piú piccola, é stato invece completamente l’opposto. Lei si é identificata completamente con
me (e ancora lo fa) e ha praticamente rifiutato di parlare
tedesco fino all’età di tre anni. Oppure diciamo lo parlava
se messa alle strette (con le educatrici, con il papà che
come da programma si fingeva muto sordo o le diceva
“ich verstehe dich nicht!!!”) , qualche parola qua e lá per
farsi capire. I nostri sforzi sono stati ricompensati anche
qua da una bambina che non solo parla due lingue, ma le
parla bene! Tra i 3 e i 4 anni Alice ha deciso che anche il
tedesco era una lingua in cui valeva la pena parlare, e da
un giorno all’altro, come se niente fosse, ha cominciato a
comunicare in maniera fluida e corretta con educatrici ,
amichetti e parenti.
Ci tengo particolarmente ad insistere sul fatto che anche
se il bambino ha già 3 o 4 anni e si é fatto lo “sbaglio” di
accettare che parlasse il tedesco, e il bambino capisce l’Italiano ma si rifiuta di parlarlo (o viceversa!), non tutto é
perduto. Magari si tratta di più di due settimane di “lotta”,
ma alla fine, se ci si impegna e si “costringe” il bambino
a parlare la lingua per avere una comunicazione, funzionerà!
Non ci sta punizione peggiore per i bambini che quella
di non poter comunicare con un genitore. Quanto tempo
penserete che accetterà una situazione in cui il genitore
non gli parla finché lui non usa la lingua madre del genitore? Perché il bambino, non scordiamocelo, quella lingua nel cervello la padroneggia completamente, ma per
un motivo di comodità e perché l’ambiente in cui cresce é
tedesco, ha imparato ad usare l’altra. Conosco una coppia
di amici anche loro a Berlino, dove il padre, inglese, ha
cominciato ad usare questa tecnica quando la figlia era
già abbastanza grandicella (circa 4-5 anni) e parlava solo
il tedesco. Nel giro di pochi giorni di “lotta” linguistica,
la bambina ha cominciato a parlare in inglese come se
niente fosse!!! E ora lei e i suoi fratelli sono ovviamente
bilingui (coi fratelli il padre non ha fatto lo stesso sbaglio
e ha adottato il metodo “duro” da subito).
Con questo articolo voglio quindi incoraggiare tutti i genitori che si trovano in questo tipo di situazione a cambiare atteggiamento nei confronti dei loro figli.
Il bilinguismo é un regalo che gli é dovuto, nel futuro
avranno molte più possibilità, ma soprattutto é la possibilità di avere un legame più stretto con la propria terra e
cultura: solo attraverso una lingua (e un dialetto) perfettamente parlato si possono capire tante sfumature di un
popolo.
Berlino offre inoltre anche la possibilità di iscrivere i
bambini ad una scuola europea, dove il progetto bilinguismo può essere proseáguito con l’alfabetizzazione e l’insegnamento delle materie di entrambi i Paesi. Ma di questo
parlerò separatamente.
Buone ferie a tutti! Berlino ci sta regalando un tempo
stupendo, godetevelo, é cominciato il periodo più bello
dell’anno!
Davide Nicolosi:
vicecampione
del nuoto stile libero
di Valeria Ruello
La rinomata società di nuoto TG Geislingen puð vantare tra i suoi iscritti la giovane promessa Davide Nicolosi,
classe 2002.
Gli allenatori Alexander ed Elvira Lorenz lo hanno selezionato per il campionato di nuoto stile libero del Baden-Württemberg, svoltosi l’11 e il 12 giugno 2016 presso
il lago di Heddersheim.
Davide, alla sua prima gara nei 5000 metri, ha conquistato il titolo di vicecampione regionale.
Il giorno seguente nei 2500 metri si è piazzato (per la sua
classe di età) ottavo con un tempo di 44:16:54.
Il 18.06.2016 Davide ha gareggiato anche nel campionato internazionale di stile libero della Germania del Sud,
ottenendo la medaglia d’argento nei 5000 metri (tempi
21:04:22 – 22:34:02 – 22:41:45 e 22:55:44).
La partecipazione a queste due manifestazioni potrà, l’anno prossimo, aprirgli le porte per i campionati nazionali,
ed in seguito, eventualmente, anche a quelli europei.
L’allenatore Alexander Lorenz dice di lui: «Sono molto
orgoglioso delle sue prestazioni, a livello tecnico e tattico
ha dimostrato una buona preparazione»
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La ricetta antica delle
CASTAGNE ‘ALLESSE’
di Tommaso Conte
Una castagna sbucciata e lessa, dicesi in napoletano: Allessa. Balogia (ballotta), così ci ricorda il D’Ambra nel suo
vocabolario. Anche la Serao, quando descrive il mangiare
popolare a Napoli nel suo tempo afferma:
“Per un soldo una vecchia dà nove castagne allesse, denudate della prima buccia e nuotanti in un succo rossastro”.
Trecento anni prima Giacomo Castelvetro nel suo “Brieve
racconto” di tutte le radici e le erbe e di tutti i frutti che
crudi o cotti in Italia si mangiano, scriveva:
“Di castagne se ne cuociono poi in acqua sola, e queste chiamasi lesse, le quali vengono più dai fanciulli e dalla bassa
plebe, che dagli uomini civili e maturi, mangiate”.
Cuoppo ‘e allesse può essere la quantità che se ne
mangiava ma anche uno sberleffo. Come scampolo ‘e allesse... chiàrio, pacchiano, scampolo d’allesse, anchione, scauzacane. Così declama nelle Fonnachere il Basile Gioambattista per dire di un uomo:
babbeo, cafone, minchione, scalzacane, insomma sem22
brerebbe che non sia un cibo saporito. Per me non è cosi.
Ed eccovi, infatti, la ricetta Antica.
Ingredienti per 4 persone:
- castagne grossette di qualità gr. 600;
- foglie di lauro 4 o 5;
- acqua a sufficienza;
- un pizzico di sale.
Procedimento:
- levare la buccia esterna alle castagne;
- lasciarle in acqua una notte per scaricare il rosso;
- porle in una pentola con acqua fresca, un pizzico di sale
ed il lauro;
- portare a ebollizione e lasciare cuocere, circa 1 ora, lentamente;
- lasciare riposare;
- ancora calde pelarle e gustarle.
Quelle che avanzano si lascino con la pellicina rossa nel
loro liquido e si riscaldino di volta in volta.
Dall’inimitabile pasticceria dei Gelsomino
“la ricetta del “Cheesecake al Pandorrone”
di Giacomo Gelsomino
www.gelsomino.de - [email protected] - facebook.com/pasticceriagelsomino
Ingredienti
(1) Per la base:
- Classico Pandoro essiccato ed sbriciolato gr. 200
- Burro fuso gr. 100
- Torrone nero frantumato grossolanamente gr. 100
(2) Sottoporre dentro un cerchio e lasciare solidare al-di-sotto
(3) Per la base farcitura:
- Phliadelphia gr. 300
- zucchero semolato gr. 50
- zucchero a velo gr. 50
- colla di pesce gr. 10
- panna fresca gr. 500
- torrone bianco/nero gr. 100
- cassata/macedonia candita gr. 50
- aromi: vaniglia, cannella e arancio grattugiato
Procedimento
(1) Versare in una ciotola la Philadelphia e amalgamare con 100 ml. di panna dalla stessa ricetta. (2) Unire con la panna i 50 gm di zucchero a velo in un recipiente versare 100 ml. di acqua fredda ed introdurre la colla di pesce per 5 minuti,
dopodiché strizzare e scaldare dolcemente insieme ad 100ml. di panna. Unire ed
frustare molto bene il tutto. (3) Montare il resto della Panna che sia abbastanza
schiumosa, versare nel resto dell`ingredienti con molta delicatezza. (4) Far riposare in frigo per un minimo di 4 ore. (5) Togliere il cerchio ed mettere attorno al
dolce del pistacchio brustolino tipo bronte. (6) Decorare con della frutta candita
mantenendo lo stile Natalizio. (7) Tagliare ed servire con della cioccolata calda
(tipo amaro Modicano).
Si consiglia di gustare il dolce con un ottimo vino passito .
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