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IMPRESSUM La Nuova Linea Periodico di formazione e informazione per gli italiani residenti in Germania www.lanuovalinea.com facebook.com/lanuovalinea Editore Herausgeber: LA NUOVA LINEA, n°29, OTTOBRE 2016 Foto in copertina: DepositoPhotos - Elaborazione grafica di Francesco Simeone Comitato di Coordinamento delle Associazioni Genitori del Baden-Württemberg e.V. Landeskomitee der Italienischen Elternvereine in Baden-Württemberg e.V. Esslinger Str. 14, 70182 Stuttgart Tel. +49 711 232509, Fax. +49 711 2360718 Presidente e Amministratore Vorsitzender u. Verwalter: Tommaso Conte SOMMARIO Editoriale - Disuguaglianze e zonizzazione pag. 03 Wie ihr Kind gut durch die Schule kommt pag. 04 “Ho sonno, non voglio andare a scuola” pag. 06 L’Angolo del Medico: “Perché i batteri diventano resistenti?” pag. 07 Il terremoto del 24 agosto: le scosse... i racconti... pag. 09 Addio a Carlo Azeglio Ciampi pag. 10 Il taccuino di Tony Màzzaro pag. 12 Il Referendum Costituzionale: gli italiani al voto pag. 14 Canone RAI: notizie e link utili sul canone RAI pag. 15 Intervista a Paolo Vetrano pag. 16 Associazione Genitori di Göppingen pag. 18 Crescere i bambini con il bilinguismo pag. 19 Davide Nicolosi: vicecampione del nuoto stile libero pag. 20 Chi è in carica - Chi ci ha lasciato pag. 21 Le castagnepag. 22 La ricetta di Gelsominopag. 23 Redazione Redaktion: Esslinger Str. 14 70182 Stuttgart Tel.: +49 711 23 25 09 Coordinamento redazionale Redaktionelle Koordination: Brisa Scarpati [email protected] Comitato di redazione Redaktions ausschuss: Rocco Di Filippo Nicola Graziano Tony Màzzaro Emanuela Salvadori Collaboratori Mitarbeiter : Nicola Albarino, Vincenzo Basile, Rosanna D’Ambrosio, Annalisa De Cristoforo, Anna De Palo, Mario Fustilla, Natalia De Pascale-Speck, Fabio Domante, Ettore Jannelli, Daniela Infantone, Giacomo Gelsomino, Assunta Greco, Sabine Herbach, Maria Chiara Levorato, Maria Rosa Lione, Teresa Loguercio, Roberto Meloni, Massimo Mongero, Maria Pia Panunzio, Gabriella Pezza, Giosuè Piscopo, Vito Priolo, Elisabetta Ranzato, Giovanna Santaniello, Francesco Simula, Emanuela Tierno, Silvia Tonini, Giuseppe Zavaglia. Dalla Svizzera: Sen. Claudio Micheloni, On.le Gianni Farina, Michele Schiavone (Segr. Gen. CGIE) Grafica, Impaginazione, sviluppo Web Grafik, Layout, Web entwicklung: Francesco Simeone facebook.com/simeonemediengestaltung www.simeonemediengestaltung.com Stampa Druckerei: Litotipografia Alcione, Trento DISUGUAGLIANZE E ZONIZZAZIONE Cari genitori, anche quest’anno pur con le solite e numerose difficoltà i “Corsi di lingua e cultura” italiana sono partiti. Ancora una volta abbiamo tollerato e subito, un notevole cambio di insegnanti, ben 9 insegnanti di ruolo sono rientrati definitivamente in Italia, mentre 10 ne sono arrivati. Di questi, solo 1 insegnante è arrivata per l’inizio dell’anno scolastico, 5 con più di una settimana di ritardo, 3 con quasi due settimane e l’ultima/o non so quando e se è arrivata/o. Questo notevole arrivo ha comportato di nuovo un cambio di insegnanti con la conseguente interruzione della continuità didattica. Considerato che gli insegnanti di ruolo sono impegnati esclusivamente a Stoccarda e dintorni, in quelle zone cioè più vicine all’Ufficio scuola del Consolato, dove c’è la nostra massima concentrazione, dove ci sono meno difficoltà a organizzare i corsi, dove non si è costretti a viaggiare molto, potete immaginare dove sono avvenuti i cambiamenti. Chi vi scrive, dopo anni di richieste è riuscito a fare accettare dall’Ufficio scuola del Consolato, la cosiddetta “zonizzazione”, che significa semplicemente che la nostra circoscrizione consolare è stata divisa in zone, ogni zona è stata assegnata definitivamente all’Ufficio scuola o all’ente gestore IAL-CISL Germania, che sussidiariamente interviene dove l’Ufficio scuola non riesce a organizzare i corsi. Questa soluzione consente una continuità didattica, assicura poi agli insegnanti dell’ente, che già alla fine di luglio vengono licenziati e riassunti a ottobre, che guadagnano molto meno rispetto a quelli di ruolo, almeno una minima sicurezza di lavoro e di stipendio. Ma cosa per me importante è che questi insegnanti, che possono rimanere per anni nella zona loro assegnata, diventino il punto di riferimento della collettività in loco, visto il vertiginoso aumento dei nuovi arrivati, in contrapposizione alla diminuzione del numero degli impiegati consolari, dei missionari, delle sedi dei patronati ecc. Purtroppo però, vi sono ancora troppe zone miste, cioè zone dove sono impegnati contemporaneamente insegnanti di ruolo e dell’ente gestore. Mi riferisco, per esempio, a Böblingen, Mannheim, Reutlingen ed altre zone, dove brave insegnanti dell’Ente, molto apprezzate dai genitori e che sono riuscite a organizzare ottimi corsi, a discapito della continuità didattica, sono state costrette a lasciare quei corsi all’Ufficio scuola, perché è l’Ufficio scuola che ha il compito e la responsabilità di organizzare i “Corsi”, mentre l’ente gestore ha solo una funzione sussidiaria. L’impegno nostro, delle Associazioni Genitori e del Comites, deve essere quello di chiedere la eliminazione delle zone miste, in modo da superare le difficoltà sopra accennate. Tommaso Conte 3 Come vostro figlio puó affrontare con successo la scuola primaria di Nicola Graziano • L’orario scolastico delle lezioni deve essere ben considerato dai genitori, allo stesso modo tutti i cambiamenti che intervengono durante l’anno scolastico. • La scuola distribuisce un calendario delle vacanze per dar modo alle famiglie di programmare meglio le proprie ferie. • Non siate premurosi nel prendere o condurre il bambino a scuola. Il saluto deve avvenire sul portone della scuola e non in classe o addirittura al banco del bambino, in tal modo si contribuisce a renderlo piú autonomo. • La scuola offre la possibilità di un’assicurazione aggiuntiva. Con quest’assicurazione il bambino ha una copertura assicurativa anche al di fuori dell’orario scolastico , durante il tragitto casa-scuola e viceversa, per la frequenza ai corsi dell’offerta formativa (AG). Inoltre, l’assicurazione per il guardaroba copre per un valore assicurativo di ca.150,00 per indumenti smarriti. Ambedue le assicurazioni costano pochi Euro. • Le giustificazioni scritte delle assenze per malattia devono pervenire alla scuola entro il terzo giorno. • Ai genitori si raccomanda la presenza alle riunioni dei genitori ed utilizzare gli orari di ricevimento degli insegnanti di classe per specifiche informazioni. • Fate attenzione che vostro figlio abbia nella cartella l’occorrente scolastico che ha bisogno durante il giorno e che non ci siano oggetti superflui. • Possibilmente gli occorrenti scolastici dovranno riportare il nome o almeno le iniziali del bambino. In cartoleria è possibile acquistare una penna che permette di scrivere in modo permanente il nome su oggetti e indumenti. • E´ auspicabile che i bambini leggano ogni giorno. Questo esercizio puó essere svolto anche quando l’insegnante di classe non l’ha assegnato esplicitamente come compito a casa. • La scuola ha istituito delle classi pomeridiane a sostegno dei bambini che hanno bisogno d’aiuto per lo svolgimento dei compiti per casa (Hausaufgabenbetreuung). La partecipazione a questa attività è assolutamente gratuita. 4 • Comunque, accertatevi che i compiti siano stati svolti regolarmente e ordinatamente. • Il bambino ha bisogno di un posto tranquillo dove poter svolgere i compiti . • Dimostrate interesse al lavoro del vostro bambino. • Durante il tempo libero giocate con loro e cercate di dissuaderlo da non rimanere per ore davanti alla TV , al computer, ai video-giochi. • Fate attenzione e vigilate che il vostro bambino dorma a sufficienza. Curate che vada a letto presto per poter seguire concetrato le lezioni del giorno dopo. • Il bambino ha bisogno di una buona colazione e di una buona merenda. Wie ihr Kind gut durch die Schule kommt von Nicola Graziano • Den Stundenplan sollten Sie genau beachten, ebenso alle Änderungen, die sich im Lauf des Schuljahres ergeben. • Jede Schule gibt einen Ferienplan heraus, damit die Familien langfristig planen können. • Bei kleinen Kindern sind die Eltern sehr zuverlässig beim bringen und beim abholen zur und von der Schule. Die Verabschiedung sollte aber an der Schultür erfolgen und nicht im Klassenzimmer oder gar am Schülertisch, um die Selbständigkeit der Kinder zu fördern. • Jede Schule bietet eine Schülerzusatzversicherung an, die auch den Weg zur Hausaufgabenbetreuung und anderen schulischen Veranstaltungen außerhalb der Unterrichtszeit einschließt. Wie die Garderobenversicherung, die Verluste von Kleidung abdeckt Beide Versicherungen kosten nur wenige Euro. • Schriftliche Entschuldigungen wegen Krankheit müssen bis zum dritten Tag in der Schule sein. • Nutzen Sie die Informationsmöglichkeit und Mitsprache beim Elternabend (Klassenpflegschaftssitzung) und die Sprechstunden der Lehrer. • Achten Sie darauf, dass Ihr Kind nur die Dinge im Schulranzen hat, die es an diesem Tag braucht und dass sie vollständig sind. • Alle Schulsachen sollten mit dem Namen oder Monogramm Ihres Kindes beschriftet sein (der Fachhandel hat waschbeständige Filsstifte), damit verlorene Dinge zurückgegeben werden können. • Die Kinder wenn es nicht sollen täglich lesen, auch ausdrücklich Hausaufgabe ist. splatz für die Hausaufgaben. • Zeigen Sie Interesse an der Arbeit Ihres Kindes. Kontrollieren Sie die Hausaufgaben. • In der Freizeit ist Spielen im Freien oder zusammen mit Eltern und Geschwistern besser als Fernsehen. • Achten Sie darauf, dass Ihr Kind genug Schlaf bekommt und vor Schultagen rechtzeitig ins Bett geht. • Ihr Kind braucht ein gutes Frühstück und ein gutes Vesper. • Die Schule hat für den Nachmittag eine Hausaufgabenbetreuung eingerichtet. Dort wird Ihrem Kind kostenlos bei den Hausaufgaben geholfen. • Die Hausaufgaben sollten regelmässig überprüft werden. • Zu Hause braucht Ihr Kind einen ruhigen Arbeit5 “Ho sonno, non voglio andare a scuola!” di Francesco Simeone Cari genitori, care famiglie, bentornati dalle vacanze! Sicuramente siete d’accordo con me su quanto sia triste per il vostri figli essere ritornati alla routine quotidiana. Le loro libertà saranno limitate ed il loro entusiasmo si affievolirà, dopo le intere giornate di divertimento trascorse in vacanza fino a tarda notte. Orsù, non vi disperate! Riacquistare il giusto equilibrio è davvero semplice, ed è proprio per questo che intendo offrirvi un paio di suggerimenti legati soprattutto all´uso delle tecnologie (PC, videogiochi, ...) tanto amate dai vostri figli per far si che siano pronti per la scuola! Tutto parte dal giusto concetto del sonno: perché è così importante per i ragazzi? Beh, avere un riposo sano e regolare è di fondamentale importanza per tutti; ma è in età scolastica che cominciano a sorgere i primi problemi di insonnia che potrebbero anche proseguire per il resto della vita! Molti ragazzi in età scolare non dormono abbastanza, con gravi conseguenze sul rendimento nelle attività quotidiane, compreso lo studio. Senza contare che tra sport ed attività extra-scolastiche i ragazzi di oggi hanno bisogno di molte energie in più. Come se non bastasse WhatsApp, Facebook, Instagram, Twitter sono all’ordine del giorno nelle loro teste, ovunque e comunque. A causa dei cambiamenti ormonali, poi, un adolescente ha difficoltà ad addormentarsi presto la sera oltre naturalmente al fatto che alcune abitudini sbagliate contribuiscono ad uno stato di disagio come: utilizzare smartphone e tablet fino a tardi, cenare in modo eccessivo la sera (la digestione non aiuta certo il riposo), guardare i programmi in TV che cominciano troppo tardi! 4 Cosa fare quindi per non farli sbadigliare sui banchi? Proviamo a seguire semplici regole: • Se possibile, spostate l’orario della cena alle 20:00 al massimo e prediligete un pasto leggero, così da favorire il riposo notturno. • Va bene utilizzare smartphone, tablet, PC, ma prima di mettersi a letto si deve far spegnere tutto. Almeno un´ora prima ! • È importante che i vostri figli dormano almeno 8-9 ore a notte, il tempo necessario per ricaricarsi di energia ed affrontare così le ore di studio, lo sport e tutte le altre attività extra scolastiche. • Nel caso avessero difficoltà ad addormentarsi le prime sere, meglio aiutarli con una camomilla o una tisana, oppure permettetegli di leggere qualche pagina di un libro, ma niente schermi. • Al mattino non dimenticate di preparare una colazione super! Soprattutto a questa età è di vitale importanza fornire il giusto incentivo energetico appena si svegliano: servirà da carburante per tutta la giornata e magari avranno più interesse a muoversi che stare incollati al televisore. • Scegliete sempre un sistema letto adeguato. Già le ore davanti al computer non sono il massimo per la schiena ed anche per studiare ci vorrebbe un luogo adatto ma l´importante è assicurarsi sempre che il materasso sia adatto alle caratteristiche fisiche dei vostri figli in modo da non compromettere un sano riposo. Come in tutte le cose quindi anche per la scuola e per le tecnologie tutto è concesso... ma a piccole dosi! L’Angolo del Medico “Perchè i batteri diventano resistenti?” Dott. Tommaso Conte Quando usiamo male gli antibiotici e senza una reale necessità, questi favoriscono la diffusione di ceppi insensibili. Alcuni recenti studi hanno dimostrato che usiamo troppi antibiotici e spesso li usiamo male. Questo fa si che le resistenze a questi farmaci siano in aumento ed infatti, anche in Germania, stiamo assistendo ad un aumento di microorganismi resistenti. A lanciare questo allarme è anche l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), che sottolinea l’urgente bisogno di strategie globali per evitarne l’abuso e migliorare l’adeguatezza prescrittiva. Ma che cos’è l’antibiotico-resistenza? È quel fenomeno per il quale un batterio è insensibile all’attività di un antibiotico. Può essere intrinseca o acquisita. Nel primo caso il microrganismo ha un´insensibilità costituzionale verso un determinato antimicrobico, una caratteristica immutabile nel tempo, che si manifesta in tutti i ceppi di una stessa specie batterica. Essa dipende dalle caratteristiche dell’antibiotico e delle strutture cellulari del microorganismo. La resistenza acquisita si instaura invece quando questi batteri in precedenza sensibili a un determinato antibiotico diventano poi ad esso resistenti. Tale resistenza acquisita si instaura perché il Dna batterico può subire mutazioni spontanee che rendono il microorganismo insensibile all’azione di un determinato antibiotico. Non è però solo questo l´effetto, i batteri infatti, attraverso particolari meccanismi, sono anche in grado di scambiare geni tra loro e trasferire cosi la resistenza da un ceppo a un altro e persino da una specie a un’altra. I modi con cui i batteri si difendono da un antibiotico sono tra l´altro diversi. Il microorganismo può anche alterare la struttura del “bersaglio” su cui agisce il medicinale, nonché favorirne la rapida eliminazione, in modo che non possa interferire con la propria sopravvivenza. Che cosa si può fare per contrastarla? Accanto a strategie globali, è fondamentale che ognuno di noi faccia la sua parte. Questo significa innanzitutto non ricorrere ad antibiotici a sproposito, tenendo conto che questi farmaci contrastano le infezioni batteriche ma non quelle virali. È dunque inutile usarli per un raffreddore o l’influenza. Altro errore da evitare è il “fai da te”, prendendo, per esempio, di propria iniziativa un antibiotico avanzato o ricevuto da un vicino. Le infezioni non sono tutte uguali, deve essere il medico a prescrivere il farmaco, indicando quello più adatto a seconda dei casi e specificando i tempi di somministrazione. Gli antibiotici, poi, vanno presi seguendo scrupolosamente gli orari e gli intervalli presta- Foto: batteri visibili dal microscopio biliti, altrimenti si rischia la diminuzione dell’efficacia e la potenziale selezione di ceppi resistenti. La durata della terapia è variabile: in genere le infezioni batteriche più comuni (tonsilliti, otiti, bronchiti ecc. .) guariscono con 6-7 giorni di antibiotico. In ogni caso non bisogna mai sospendere la cura subito dopo il miglioramento dei sintomi. E se dopo una settimana i disturbi persistono significa che qualcosa non va e che e quindi è opportuno rivedere la terapia con il medico. 7 “Vacanze dai nonni in Italia”: il terremoto del 24 agosto 2016 a cura di Natalia De Pascale “Quest’anno le vacanze saranno più belle del solito”, dice Maria ai ragazzi mentre prepara la valigia, “ritorneremo a casa dei nonni in montagna!”. Maria si era trasferita in Germania da ca. 15 anni. Suo marito Lars, lo aveva conosciuto in Italia e poi avevano deciso di vivere in una piccola città tedesca. I loro figli, oramai ragazzi, avevano sempre vissuto tra le due culture ed in agosto, durante le vacanze scolastiche, trascorrevano metà delle ferie in Italia, al paese natale della mamma, e metà in giro alla scoperta di spiagge meravigliose, borghi antichi e paesaggi mozzafiato. Quest’estate avevano programmato di trascorrere una delle settimane nella casa della nonna materna, in montagna, in Abruzzo e lì avrebbero festeggiato l’ inaugurazione della casa della zia Franchina, che aveva vissuto per ben 7 anni in modo “provvisorio” in una tenda prima e in una casetta in legno poi. Maria, Lars ed i ragazzi arrivano al paesello in montagna dopo un viaggio in auto di ca. 11 ore. Il profilo del monte più alto che arriva a ca. 3000 metri con il suo “Corno 8 Grande” li ha accompagnati durante gli ultimi km. Il paesaggio è spettacolare. Maria, Lars ed i ragazzi salutano tutti i parenti già riuniti in giardino ad aspettare “i tedeschi” e subito si pensa ad organizzare un cenone. La zia Anna preparerà il suo mitico sugo per la pasta, la zia Settimia penserà ai contorni preparati con le verdure dell’orto del compare Antonio, la nonna penserà alle torte salate ed i cugini, che arriveranno dai dintorni, porteranno i famosi arrosticini. Ovviamente non mancheranno i dolci alle mandorle ed i panzerotti tipici del paese. La serata arriva presto: chiacchere, ricordi, aggiornamenti, risate, ma anche tristezza e sospiri di sollievo nel pensare ai momenti difficili trascorsi. Dopo cena tutti a letto, nelle proprie stanze non lontane l´una dall´altra. All’improvviso nel cuore della notte Lars viene svegliato da uno scuotimento forte del letto e dal rumore provocato della scala di ferro che porta alla cameretta dei ragazzi. Anche Maria, la nonna ed i ragazzi si svegliano e tutti, senza dire una parola, capiscono cosa sta succedendo. Lars esorta con tono calmo Giorgio e Davide a scendere dalla loro stanza per uscire in giardino. Loro sanno già cosa fare grazie ai racconti della zia Franchina ascoltati durante la cena. Intanto tutto traballa sotto i piedi, i lampadari oscillano forte ed anche le pareti si muovono. Maria, mentre i ragazzi stanno avvicinandosi all´uscita, afferra al volo giacche, maglioni e cellulari. La nonna intanto ha già spalancato la porta, che per fortuna non si è bloccata, e finalmente sono tutti fuori. Anche gli zii ed i cugini sono al sicuro. Fa freddo e si sentono i cani dei vicini abbaiare, l´allarme di una macchina in lontananza, ma sembra che adesso sia tutto fermo. La lunga scossa è passata. Rimane il ricordo dell´Aprile 2009 che si fa più forte e vivo che mai. Anche allora tutti (o purtroppo quasi tutti) svegliati nella notte intorno alle 3:30, anche allora così forte, tante case, tante vite distrutte. “Ora seguiranno altre scosse, non abbiate paura, all´aperto non corriamo pericoli”, rassicura tutti la nonna. Ed infatti dopo un po’ ecco di nuovo muoversi tutto. “È meglio mettersi in macchina nel grande giardino ed aspettare l’alba”, aggiunge allora Maria mentre la terra trema ancora. Le prime notizie arrivano lentamente ed in modo confuso. Poi piano piano, con il passare delle ore e l´arrivo del giorno, la situazione si fa più chiara: scossa di terremoto del 6° grado con epicentro ad Amatrice seguita da altre scosse dai 4 ai 5,4 gradi. “Amatrice, pittoresco paese sulle montagne nel Lazio, ma solo qualche decina di km lontano da qui, ” pensa Maria e la sua mente continua ad immaginare, a ricordare, a realizzare. Ma non ci sentiamo un po’ tutti vicini ad Amatrice, ai suoi abitanti, ai suoi turisti, noi che in estate, in occasione delle feste del paese o delle sagre partiamo dalle nostre città di residenza abituale ed andiamo a rivivere i piccoli borghi più belli d’Italia? Pace a tutti quelli che non ci sono più e tanta forza a tutti coloro che sono sopravvissuti. L’augurio e la speranza è che non debbano aspettare 7 anni per ritornare in una casa propria. 9 “Grazie di tutto, Presidente Ciampi!” di Michele Schiavone Addio a Carlo Azeglio Ciampi (N. 9/12/20 - M. 16/09/16) Il banchiere che diventò iI Presidente di tutti gli italiani il 13 maggio 1999 restò in carica fino al 2006. Per 14 anni ricoprì il ruolo di governatore della Banca d’Italia e quello di Presidente del Consiglio nel 1993. Aveva 95 anni, si è spento il 16 settembre a Roma. Le comunità italiane nel mondo ricordano con commozione quel presidente che ricoprì le pubbliche funzioni con dignità, con signorile descrizione ed un forte senso dello stato. L’Italia piange cosi la perdita di una figura di straordinaria levatura morale impegnata da giovane anche nella Resistenza antifascista. Il Presidente Ciampi è stato un uomo delle istituzioni, alle quali ha cercato di dare nuovamente prestigio e credibilità rilanciando l’identità e l’orgoglio nazionale in un periodo in cui ogni dubbio civile spingeva a mettere in discussione tutto. Riuscì a mobilitare le energie più profonde del Paese per obiettivi condivisi, come l’ingresso nella moneta unica. Il Presidente Ciampi era un europeo convinto alla cui 10 causa ha sacrificato il suo impegno di cittadino al servizio delle istituzioni. Nato in Italia, quindi ma cittadino europeo, ha speso se stesso, la sua integrità, le proprie competenze, al servizio del nostro paese. La sua fama internazionale ha dato lustro all’Italia, e non possiamo dimenticare le parole preziose che con affetto ha lasciato ai giovani e meno giovani. Il suo invito a svegliarsi presto per contemplare l’alba, lanciato nel discorso di fine anno del 2003, rimane nei nostri cuori. Nel suo settennato alla Presidenza della Repubblica ha continuamente avuto presente il ruolo e l´importanza dei cittadini italiani fuori dai confini nazionali verso cui ha avuto un’alta considerazione. Il Consiglio Generale ricorda con profonda commozione il suo messaggio inviato alla prima conferenza mondiale dei giovani italiani tenutasi a Roma in occasione della quale si pronunciò così: “Avete due missioni: trasmettere entusiasmo e fiducia ai vostri coetanei che vivono in Italia, e contagiare i cittadini dei Paesi nei quali vivete con il sentimento di italianità”. Altrettanto importante la bellissima esortazione alle nostre istituzioni nazionali in occasione della festa del Tricolore di Reggio Emilia nel 2004. In cui ebbe occasione di affermare le seguenti parole: “Il tricolore è il simbolo moderno di un popolo antico, ricco di cultura, di tradizioni, di arte e di nobiltà d’animo, ma anche sofferente per secoli per la mancanza di un´ insegna che lo unisse, che rappresentasse la volontà di un destino comune. Esponiamo il tricolore nelle nostre case. Custodiamolo con cura. Regaliamolo ai nostri figli.” L’Italia vive, infatti, nelle istituzioni che tengono insieme la comunità italiana nel mondo, forte di 120 milioni di persone, ma che non sarebbe comunità senza le tante associazioni nazionali e regionali, senza il lavoro di scuole italiane come quelle di Rosario in Argentina, di Buenos Aires, di Montevideo, di San Paolo nel Brasile, di Pola e Fiume, che ho avuto la fortuna di visitare. A loro vá il mio saluto. Molto possono fare i Comuni, le Province, le Regioni d’Italia per rafforzare questi legami che sono determinanti per il nostro futuro, per lo sviluppo della nostra economia, per la dignità della Nazione. Proponiamoci quindi di fare di più per la costruzione della Comunità degli italiani nel mondo, di impegnarci di più nella diffusione della lingua e della cultura italiana, di riannodare con pazienza i fili dell’affetto e della simpatia con le se- conde e le terze generazioni. La perdita di un Presidente come Ciampi ci rattrista in tal senso ancora di più ma nello stesso tempo possiamo considerarci orgogliosi di averlo potuto ammirare all’opera durante un settennato in cui i valori nazionali sono tornati in auge per proseguire all´insegna della libertà, della giustizia e della democrazia. Grazie di tutto, Presidente Ciampi! 11 Il taccuino di Tony Màzzaro Attualità, economia, cultura, sociale, sport Attualità 500,00 euro a chi rottama il motorino Per ridurre il tasso di inquinamento e l´assordante rumore di motorini, il sindaco (verde) Boris Palmer della prestigiosa città universitaria di Tubinga ha pensato a 25 Euro per la rottamazione . L’iniziativa è decollata lo scorso 19 settembre . Chi rottama il motorino ed acquista una bicicletta elettrica ottiene dal comune 500 Euro . Singolare iniziativa della Porsche La Porsche paga l´abbonamento del tram ai suoi dipendenti pubblici per contribuire a ridurre l´emissione delle polveri sottili a Stoccarda. L´accordo è stato siglato il 28 settembre sorso dal Presidente della Porsche Oliver Blume, dal Presidente della Commissione interna della prestigiosa casa automobilistica e dal sindaco Fritz Kuhn. Ci si augura che anche altre aziende seguano Assicurazione sanitaria Le Casse mutue private tedesche (PKV) rincareranno sensibilmente le aliquote. Dal provvedimento saranno interessati i due terzi dei circa 9 milioni di assicurati. Le comunicazioni perverranno a casa all’inizio di novembre. Air Berlin in caduta libera L’indebitamento di Air Berlin accelera lo smantellamento della compagnia low cost. Gli aeroplani andranno in parte all’Eurowings, in parte all’Austrian Air ed in parte ad una nuova compagnia low cost che potrà esser partorita dal Gruppo Ethad Airways. Con questa operazione saranno sacrificati 1.200 posti di lavoro. 12 L’aumento dei biglietti si attesterà nel 2017 fra il 15 e 20%. Successo per gli automobilisti a Leonberg No a 85 euro di multa agli automobilisti di Leonberg. Il Consiglio comunale ha bocciato la richiesta dell’amministrazione di punire con 85 euro di multa gli automobilisti che sforano l’orario di sosta negli autosili del centro storico. Per chi non ritira il biglietto e supera la mezz’ora gratis paga 30 euro. Gli oli stranieri vengono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri. In Italia in 3 ristoranti su 4 (76%) non si rispetta l’obbligo del tappo anti rabbocco e le oliere non riportano etichette. Cultura Museo dell’Emigrazione lucana Due ex-suore francescane sudamericane suggellano la loro unione davanti al sindaco di Pinerolo (Torino). Per sfuggire alla corsa dei giornalisti curiosi, la cerimonia è stata anticipata di un giorno. Su iniziativa della Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo, il governatore della Basilicata, Marcello Pittella ha inaugurato l’estate scorsa il Museo dell’Emigrazione Lucana. Storie, ritratti, racconti di successi e volti noti e meno noti ripercorrono la storia di alcuni dei 740.000 lucani emigrati fra il 1870 e il 2005. Il Museo è ubicato nel Castello federiciano di Lagopesole (Potenza). Economia Sociale Unioni civili Stabile il mercato del lavoro in Germania Anche in settembre il numero dei disoccupati in Germania è diminuito di 100.436 unità = allo 0,3%. Il tasso medio federale è quindi del 5,9% pari a 2.607.607. Stabile la situazione nel Baden-Württemberg, motore con la Baviera dell’economia tedesca. Qui il tasso medio di disoccupazione è del 3,8% pari a 226.097 persone senza lavoro. Attenti all’olio d’oliva Più olio spagnolo che italiano nelle bottiglie tricolori. La denuncia è della Coldiretti italiana che invita la clientela, nazionale e internazionale, ad essere vigile e attenta nell’acquisto dell’olio. Il taccuino di Tony Màzzaro Solidarietà ai terremotati Anche la collettività italiana in Germania ha espresso concreta solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia. Le Missioni Cattoliche, la Caritas, la Conferenza episcopale tedesca, Comites e singole associazioni hanno raccolto fondi da devolvere attraverso la Caritas o la Protezione Civile a favore delle famiglie più bisognose e/o per progetti specifici di ricostruzione. Tra le altre iniziative anche quelle dell´ Associazione culturale Ettore Scola e della ditta Francesco Castellana di Stoccarda. Cambio di guardia alla guida delle Missioni Cattoliche di Calw, Heidenheim/Göppingen e Reutlingen. Con decreto del 29 luglio 2016, il Vescovo di Rottenburg/Stoccarda Gebhard Fürst ha nominato: - per Calw il missionario don Chikwe Uzochukwu; - per Göppingen/Heidenheim il missionario don Denis Mpanga; - per Reutlingen il missionario don Richard (per maggiori informazioni telefonare a don Gregorio Milone). (Germania). La coppia italo-danese ha tenuto col fiato sospeso anche i numerosissimi esperti, presenti alla Liederhalle di Stoccarda. A Wuppertal ha primeggiato la coppia italo-tedesca Simone Segatori/Annette Sudol (Germania). Al 4° posto la coppia italo-danese Pasquale Farina/Sofie Koberg. Sport Italia in testa per fumatori adolescenti italiano più in vista in Bundesliga. È nato il 7 aprile 1993 a Pforzheim da mamma pugliese (Gallipoli) e padre siciliano (Naro). Cresciuto nelle giovanili del Pforzheim e dell’Hoffenheim si è fatto le ossa andando in prestito prima al FSV Francoforte e poi al Dresda. Da luglio 2015 è nella rosa del Friburgo. Dopo uno splendido campionato in Seconda Bundesliga che ha ricondotto la compagine del singolare tecnico Christian Streich in Prima Bundesliga, il trequartista Grifa ha fatto in questo scorcio di stagione 4 importanti assist e il suo primo gol nel massimo campionato tedesco contro l’Eintracht Francoforte. Di cuore e passaporto italiano Vincenzo tifa Inter e sogna di esser convocato in azzurro da Giampiero Ventura. La stoffa c´è. Auguroni. Hannes Wolf neo allenatore A Carlo Ancelotti dello Stoccarda lo scettro della Bundesliga. Col 37% l’Italia è il Paese europeo dove l’età degli adolescenti che fumano e consumano alcol e droghe è scesa a 12 anni. Seguono la Bulgaria e la Croazia col 33%; mentre le percentuali più basse si registrano in Islanda col 6% e Norvegia col 10%. L’indagine condotta in 35 paesi dall’Espad Centro europeo per il monitoraggio della dipendenza riguarda le sigarette. Anche il Baden-Württemberg comunque non si distingue per un consumo esiguo di droghe. Più informazioni su: www. stuttgarter-nachrichten.de Nei balli latino-americani e standard primeggiano gli italiani Sono sempre di più gli italiani che dominano la scena europea dei balli standard e latino-americani: valzer, valzer lento, cha cha cha, rumba, samba, jive, tango figurato, passo double. Al Svarovski WDSF (World Dance Sport Federation) medaglia d’oro alla coppia Martino Zanibellato/Michelle Lautdrupp (Danimarca) .Al 4° posto Saverio Loria/Zendi Zanetti (Italia) ed al 6° Sergiù Luca/Maria Pia Arces Hannes Wolf è il 16 ° allenatore dello Stoccarda negli ultimi 15 anni .E´ una società che on riesce a trovare stabillitá . I continui cambiamenti alla guida della panchina hanno causato infatti buchi finanziari ed instabilita´ di gestione. E´ da dopo Trapattoni che i biancorossi cerchiati non trovano pace . Si sono avvicendati infatti Direttori sportivi, Presidenti, membri del Consiglio di Presidenza lasciando un cantiere con scavatrici in movimento ma senza un capocantiere od ancor più un architetto in grado di progettare un futuro serio e duraturo nel tempo. Bundesliga Dopo Daniel Caligiuri attaccante in forza al Wolfsburg ma ancora infortunato, è ora Vincenzo Grifo il calciatore Il taccuino di Tony Màzzaro Con la vittoria della Super Coppa contro il Borussia Dortmund Carletto ha ingranato la marcia giusta di questa sua prima stagione alla guida della prestigiosa panchina del Bayern Monaco, la Signora del calcio tedesco. La vittoria all’88’ ad Amburgo nella 5a giornata è costata la panchina a Bruno Labbadia, ex centravanti della prestigiosa compagine monacense negli anni 1991–1994. Bene in Verbandsliga è partita anche la compagine italiana Calcio Echterdingen che a metà del girone di andata si trova al secondo posto di classifica con l’ambizione di salire subito in Oberliga. 13 IN PRIMO PIANO: IL REFERENDUM COSTITUZIONALE Le ragioni del ‘si’ e del ‘no’, gli italiani al voto di Brisa Scarpati Come tutte le più importanti decisioni che caratterizzano la vita quotidiana anche quella che ci vedrà il 4 Dicembre prossimo protagonisti del Referendum costituzionale non è da poco! Decidere, dal latino de-cidere, tagliar via implica una presa di posizione, una scelta rispetto a più possibilità e quindi anche nel caso del Referendum l´elettore si troverà davanti al dilemma del si e del no. Per gli italiani si tratterrà della terza consultazione popolare di questo tipo nella storia della Repubblica italiana, dopo quelle del 2001 e del 2006. Quale miglior contributo allora se non quello di un Vademecum sul funzionamento del voto senza inficiare naturalmente la “sacra” libertà di scelta? Il testo della Riforma Boschi-Renzi introduce diverse novità tra cui l´abolizione del bicameralismo paritario e del CNEL, la diminuzione del numero dei senatori , la modifica del quorum per l´elezione del Presidente della Repubblica e l´aumento del numero delle firme necessarie per proporre una legge di iniziativa popolare . Su ognuno di questi punti ci sarebbe molto da dire ma è anche vero che già molto è stato scritto ed anche numerosi costituzionalisti e personaggi illustri hanno preso posizione quindi ci si limiterà ad una breve panoramica sulle ragioni del Si e del No. 5 volte ‘SI’ perché… 1) SI perché il superamento del bicameralismo paritario condurrebbe ad un processo legislativo più rapido. La Camera dei deputati diventa l´unica ad esercitare pienamente la funzione legislativa, di indirizzo politico e di controllo sul Governo, diventando quindi l´unica titolare del rapporto di fiducia con il governo. Tranne che per alcune materie limitate, di norma la Camera approverà le leggi ed il Senato avrà al massimo 40 giorni per discutere e proporre anche ai delegati regionali modifiche su cui poi la Camera esprimerà la decisione finale. 2) SI perché si riducono i numeri ed i costi della politi14 ca: i senatori passerebbero da 315 a 95 (più 5 di nomina del Presidente della Repubblica) e non percepiranno indennità . Il Cnel (65 membri) verrà abolito e le province saranno eliminate dalla Costituzione. I gruppi regionali non avranno più finanziamenti pubblici. 3) SI perché con la riforma del Titolo V si auspica all´ eliminazione delle cosiddette competenze concorrenti tra Stato e Regioni che avrebbero comportato numerosi conflitti di attribuzione. 4) SI perché anche per l´elezione del Presidente della Repubblica si procederà diversamente, abbassando la maggioranza necessaria (quorum) per l´elezione ed affidandone l´eleggibilità al Parlamento in seduta comune e non più ai delegati regionali. Per quanto riguarda invece la nomina dei giudici della Corte Costituzionale i cinque su quindici di nomina parlamentare saranno eletti separatamente da Camera e Senato e non più in seduta comune. 5) SI perché l´aumento della popolazione rispetto al 1948 (all´epoca dei costituenti 45 milioni , oggi 60 milioni circa) rende necessario un numero di firme maggiori per il referendum propositivo e soprattutto per non abusare del suddetto istituto finora non previsto dalla Costituzione, visto che la Camera dovrà deliberare obbligatoriamente su tutte le proposte. 5 volte ‘NO’ perché... 1) NO perché la fine del bicameralismo paritario non condurrebbe poi alla creazione di una seconda camera funzionale (come potrebbe essere se il Senato fosse espressione reale delle istituzioni regionali) ma solo ad un forte rafforzamento dei poteri dell´esecutivo e quindi del premier. La fiducia infatti verrebbe concessa solo dalla Camera. 2) NO perché a tali numeri e costi ridotti non corrisponde più efficienza. Il ruolo del Senato risulterebbe indebolito e l´iter legislativo non sarebbe più breve perché esisterebbero comunque diversi tipi di interventi legislativi (su alcune leggi potrà decidere solo la Camera , su altre anche il Senato, su alcune il Senato potrà proporre emendamenti, su alcuni emendamenti si potrà pronunciare con maggioranza semplice, su altri con maggioranza assoluta) e quindi non molte semplificazioni. La razionalizzazione dei costi riguarderà poi solo il 20 % dei costi della politica e sarà invece indirizzata verso un indebolimento delle rappresentanze elettive. 3) NO perché il Presidente della Camera diventa una seconda carica dello Stato, esercitando le funzioni del Presidente della Repubblica in ogni caso che egli non possa adempierle. 4) NO perché con l´aumento delle firme (da 50.000 a 150.000) per la presentazione di disegni di legge di iniziativa popolare si abbassa il livello di rappresentatività dei cittadini, senza contare che anche la scomparsa di un organo consultivo come il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro potrebbe ledere degli equilibri rappresentativi. 5) NO perché lo spazio di competenza legislativa delle regioni verrebbe annullato quasi totalmente (solo in organizzazione sanitaria e turismo) e si ridurrebbero ad organismi privi di reale autonomia (quasi un ribaltamento della riforma federalista del 2001!). Al di là delle ragioni del SI o del NO, il percorso della riforma costituzionale comunque non si può separare dal discorso relativo alla nuova legge elettorale “Italicum” approvata in via definitiva il 4 Maggio 2015 ma la cui applicabilità è stata differita al 1°Luglio 2016. Il sistema elettorale sarà proporzionale (ovvero il numero di seggi verrà assegnato in proporzione al numero dei voti ricevuti) ed il calcolo sarà fatto su base nazionale e non provinciale (come quello spagnolo). Occorre perciò tenere conto della storia e dei passaggi del percorso di riforma che si possono approfondire sui diversi Link istituzionali e non (per maggiori info: www.camera.it). La legge costituzionale sottoposta a Referendum verrà promulgata se i voti favorevoli sono la maggioranza dei voti validi; non è necessario il raggiungimento di alcun quorum sul numero dei votanti. La potenziale entrata in vigore è prevista per il giorno successivo alla ripubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale successiva all´eventuale promulgazione. Le varie novità introdotte dalla legge costituzionale si applicherebbero a partire dalla legislazione successiva al prossimo scioglimento delle camere, eccetto alcune disposizioni di immediata applicazione. Non rimane altro quindi che prepararsi all´evento elettorale approfondendo i contenuti della riforma stessa e rimanendo informati sugli argomenti di attualità non dimenticando però che il compito più importante è quello della partecipazione al referendum dato che è stata richiesta espressamente una consultazione politica dei cittadini. Ed appunto... non è poco! Notizie e link utili sul canone RAI di Rocco Di Filippo ll residente all’estero con immobile in Italia Il residente in un Paese estero che possiede un immobile in Italia con il contratto di fornitura elettrica intestato a suo nome non è esonerato dal versamento del canone. Solo nel caso in cui nella casa non sia presente la tv, il contribuente non sarebbe obbligato al pagamento: dovrebbe quindi compilare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione dell’apparecchio televisivo e inviarla all’agenzia delle Entrate entro il 16 maggio 2016 in via telematica o per posta, dal 15 settembre, può essere fatta direttamente sul sito web dell´Agenzia delle Entrate. Gli anziani esenti Un anziano che ha la tv ed è intestatario di un´utenza elettrica è, con la nuova procedura del 2016, esente dal pagamento del canone se ha un’età pari o superiore a 75 anni e rientra nella soglia reddituale (propria e del coniuge) di 6.713,98 euro. Coloro che hanno già pagato il canone per gli anni dal 2008 al 2016, possono chiedere il rimborso tramite i modelli disponibili sul sito dell´Agenzia. Prima attivazione: per la prima volta un abbonamento tv? Chi attiva per la prima volta un abbonamento al servizio radiotelevisivo, deve inviare la richiesta di esenzione entro 60 giorni dalla data in cui sorge l’obbligo di pagare il canone. Che cosa fare quando due diverse persone del nucleo familiare hanno pagato il canone Bisogna chiedere il rimborso e indicare il codice fiscale del familiare cui è stato addebitato il secondo canone e il periodo in cui sussistono i presupposti della richiesta con modulo disponibile sul sito dell´Agenzia delle Entrate. Link e collegamenti ipertestuali per scaricare i moduli www.canone.rai.it oppure dal nostro sito www.lanuovalinea.com - Modello esonero.pdf - Modello rimborso.pdf - Modello esonero ultra75.pdf 15 Paolo Vetrano, nuovo responsabile dell’italiano nei Gymnasien della regione di Stoccarda Intervista di Tony Màzzaro Con l’anno scolastico 2016/17 il coordinamento dell’insegnamento dell’italiano in 73 Gymnasien del Regierungspräsidium Stuttgart è stato affidato a Paolo Vetrano. Nato 41 anni fa ad Offenburg, nei pressi di Baden-Baden, fin da tenera età coltivava il sogno di diventare insegnante nella scuola tedesca. E bisogna dire che i suoi genitori, emigrati dalla Sicilia negli anni ’60, hanno sostenuto negli studi sia lui che suo fratello Toni, oggi Oberbürgermeister della Città di Kehl confinante con la francese Strasburgo. Paolo è appassionato di lingue e delle culture di altri popoli. Non a caso, dopo la laurea in lingue e letterature straniere (inglese, francese, italiano) prima del Secondo Staatsexamen für das Höhere Lehramt an Gymnasien ha voluto fare il tirocinio a Roma, Leeds (Inghilterra), Australia e Nuova Zelanda. Come insegnante di inglese, francese e italiano ha debuttato nel 2006 al Johannes-Kepler-Gymnasium di Leonberg. 16 Da settembre 2011 ad agosto scorso è stato Fachberater für das Fach Italienisch e ‘formatore’ per gli insegnanti di Italiano nei licei della Circoscrizione di Stoccarda (Regierungspräsidium). Da questo nuovo anno scolastico a Paolo Vetrano è stato conferito il duplice incarico di Referente per l’italiano nei licei statali e di Referente scolastico per le scuole parificate. Dopo la nomina di Vittorio Lazaridis al vertice delle 1.300 scuole del Regierungspräsidium di Karlsruhe, Paolo Vetrano è il secondo italiano di origine ad assurgere a livello dirigenziale nel panorama dell’Amministrazione della scuola nel Baden-Württemberg. D: Un sintomo di cambiamento anche nella mentalità svevo-badense? R: Nel 2016 non mi sembra una cosa particolare/speciale di svolgere un incarico importante nell’Amministrazione scolastica. Ci sono altri esempi di figli di emigrati che vediamo in politica o in altri settori amministrativi. La domanda che mi pongo piuttosto è: Perché non ce ne sono di più visto che siamo già alla terza (o magari quarta) generazione? D: Di cosa si occupa in concreto? R: Mi occupo di tutto ciò che riguarda il coordinamento dell’insegnamento dell’italiano come 3^ lingua straniera nei licei del Regierungsbezirk Stuttgart. Questo significa che devo programmare e realizzare corsi di aggiornamento specifici che vengono tenuti dai miei collaboratori Fachberater. Inoltre sono responsabile del coordinamento degli esami di maturità (Abitur). D: Quali misure vengono messe in campo per facilitare l’inserimento di questi neo piccoli connazionali emigrati in età scolare? R: Ci sono le cosiddette Vorbereitungsklassen (classi propedeutiche) dove i nuovi arrivati imparano la lingua tedesca per poi poter essere integrati nella scuola regolare. D: Quali sono le novità di questo anno scolastico 2016/17 nel Baden-Württemberg? R: La novità in assoluto è il nuovo Bildungsplan (Piano di studi) che con quest’anno scolastico ha preso piede nelle scuole del Baden-Württemberg. Dopo 12 anni il vecchio programma è stato sostituito. Le competenze descritte nel Bildungsplan del 2004 sono state verificate, approfondite e specificate. D: Che importanza assume l’insegnamento dell’Italiano nelle scuole più qualificanti del Baden-Württemberg (Gymnasien, Realschulen)? R: In tutti i 73 licei del Baden-Württemberg che offrono l’italiano come terza lingua straniera, la materia gode di grande riconoscimento. Dal 1994 è possibile scegliere l’italiano come materia per l’esame scritto della maturitá (Abitur). L’insegnamento dell’italiano non è previsto nelle Realschulen. D: Quanta richiesta vi è per l’apprendimento dell’Italiano quest’anno? R: In questi 73 licei ogni anno nell’ottava classe si è in grado di costituire una o due classi di italiano. Come noto, all’inizio dell’ottava classe gli alunni devono scegliere tra una terza lingua straniera e NWT (Naturwissenschaft und Technik). Per cui ci troviamo sempre in concorrenza con quest’altra materia. E devo ammettere che non è sempre facile per i professori d’italiano convincere i loro alunni a scegliere l’italiano. D: Quanto determinante è il ruolo dei genitori nella scelta dell’Italiano anche nelle classi superiori? R: Secondo la mia esperienza sono i ragazzi stessi a decidere quali materie scegliere nelle classi superiori. Sono sicuramente degli alunni impegnati e studiosi che scelgono di portare l’italiano all’Abitur. D: Che ruolo assegnate ai corsi di lingua d’origine, nel nostro caso di lingua e cultura italiana che con l’esten- sione dell’offerta della scuola a tempo pieno (Ganztagesschule) rischiano di essere marginalizzati o addirittura di scomparire? R: I corsi di lingua e cultura italiana costituiscono una parte essenziale del paesaggio dell’istruzione (Bildungslandschaft) nel Baden-Wurttemberg. La scuola tedesca non ha alcun interesse a marginalizzare o far scomparire i corsi di lingua d’origine. Sicuramente ci sono dei casi di sovrapposizione (Überschneidungen) negli orari, visto che c’è una forte richiesta della scuola a tempo pieno. Francamente devo però dire che non vedo tante sovrapposizioni nei licei. Devo però aggiungere che i ragazzi di origine italiana sono ancora sottorappresentati nei licei del Baden-Wurttemberg. Non posso parlare ovviamente per gli altri tipi di scuola del Baden-Württemberg perché non sono di mia competenza. Tuttavia questa è tutta un’altra que- stione, più politica su cui ho un mio personale parere molto chiaro. Spesso, purtroppo, si afferma che nei licei i ragazzi di origine italiana sono poco rappresentati perché il sistema scolastico è selettivo. Anch’io sono stato alunno e posso assicurare che questo non l’ho mai vissuto. La scuola non mi ha mai discriminato perché sono figlio di emigrati siciliani. I problemi sono allocati altrove. Mi auguro che le istituzioni italiane in Germania continuino a impegnarsi per facilitare il processo d’integrazione scolastica dei ragazzi italiani. L’obiettivo deve essere di far crescere dei ragazzi che si sentono dei veri italo-tedeschi, dove entrambe le culture hanno lo stesso valore /la stessa posizione (Stellenwert), sia a livello culturale che linguistico. Link utile per la consultazione dei nuovi programmi miinisteriali (Bildungspläne) del BadenWürttemberg: www.bildungspläne-bw.de 17 Chi è in carica... Il governo del Baden-Württemberg in carica dal 10 maggio 2016 Ministropresidente Winfried Kretschmann (68 anni)/Verdi Finanze Edith Sitzmann (53 anni)/Verdi Vicepresidente e ministro degli interni Thomas Strobl (56 anni)/CDU Affari Sociali Manfred Lucha (55 anni)/Verdi Ministro infrastrutture (Verkehrsminister) Winfried Hermann (63 anni)/Verdi Giustizia Guido Wolf (54 anni)/CDU Economia Nicole Hoffmeister-Krant (43 anni)/CDU Pubblica Istruzione Susanne Eisenmann (51 anni)/CDU Università Theresia Bauer (51 anni)/Verdi Agricoltura e Foreste Peter Hauk (53 anni)/CDU Ecologia Franz Untersteller (59 anni)/Verdi ...e chi ci ha lasciato Carlo Azeglio Ciampi, 10° Presidente della Repubblica Italiana dal 18.05.1999 al 15.05.2006 (vedi a p. 10) Walter Scheel, 4° Presidente della RFT (1974–79). Il 97enne liberale Scheel nativo di Höhscheid, oggi un quartiere di Solingen, è stato ministro federale per la cooperazione economica dal 1961 al 1969, sia negli ultimi due governi di Konrad Adenauer e sia in quello di Ludwig Erhard. Dal 1969 al 1974 ha ricoperto poi la carica di Vice-Cancelliere e ministro degli Esteri del governo guidato da Willy Brandt. Si è spento a Bad Krozingen il 24 agosto scorso, data del terribile terremoto che ha duramente colpito il Centro Italia. Per Shiman Peres alias Perski anche bandiera a mezz’asta. Il grande statista Nato a Visneva (Polonia) il 2 agosto 1923, emigrato con la famiglia nel 1934 in Israele nel 1948 contribuisce in modo determinante alla nascita dello Stato di Israele. Peres è stato a lungo esponente di primo piano del partito laburista israeliano; è stato primo ministro, ministro degli esteri, della difesa, dei trasporti e Presidente d’Israele dal 2007 al 2014. Premio Nobel per la pace nel 1994 insieme a Yitzhak Rabin e Yasser Araf per gli sforzi nel processo di pace nel Vicino Oriente, culminanti con gli Accordi di Oslo. Per l’ultimo anno di mandato 2013/14 è stato il capo di Stato più anziano del mondo. Lutto anche per la comunità italiana di Mannheim. Mario Perrone, Presidente Comites, all’età di 76 anni dopo aver dedicato tutta la sua vita alla causa sociale degli 8 mila italiani di Mannheim sia come sindacalista nelle ferrovie federali e sia come fondatore e coordinatore di numerose squadre di calcio , ha chiuso per sempre gli occhi. Originario di Fagnano Castello in provincia di Cosenza, Perrone ha organizzato eventi sportivi e culturali, battendosi disperatamente per l’apertura e poi il mantenimento dell´ agenzia consolare a Mannheim sperando di evitare così disagi ai concittadini. Una battaglia, quest’ultima, purtroppo persa. Alla sua memoria: grazie! 19 Testimonianze da Berlino: “Crescere il bambino con il bilinguismo” Fonte: pubblicato il 22.04.2011 su www.berlinonline.de È da settimane che provo a scrivere un articolo con la descrizione di tutti gli asili italo tedeschi che ci stanno ma per mancanza di tempo, di informazioni e di pazienza ci ho praticamente quasi rinunciato. Ma metterò prima o poi una bella lista con i link le informazioni più importanti, promesso! Mentre sto in treno direzione mare del Nord per le ferie, ho pensato che invece mi piacerebbe raccontarvi la mia esperienza con i miei figli che sono completamente bilingui, perché tante sono ormai le coppie miste come pure le coppie di italiani che decidono di trasferirsi con bambini in Germania. Conosco molte, troppe famiglie, dove per mancanza di informazione, bambini che sarebbero potuti crescere perfettamente bilingui, se non trilingui, ne hanno imparata solo una. Questo perché i genitori hanno fatto lo sbaglio, di non parlare la propria lingua madre col bambino o di accettare che il bambino gli parlasse il tedesco, credendo di fargli un favore. Ci sta un principio pedagogico chiamato “una persona una lingua”, che indica che un bambino, a partire dalle prima settimane di vita, impara ad associare una lingua ad una persona (o ad una serie di persone) e che se quella persona rimane costante nella lingua usata, il bambino si abitua molto velocemente, mentre viene confuso da una persona che salta da una lingua all’altra, comportando degli sbagli nello sviluppo linguistico. Questo principio é quello su cui si basano per esempio tutti gli asili bilingui a Berlino, che hanno personale madrelingua italiano e tedesco. Gli educatori parlano col bambino solo la propria lingua madre e il bambino impara a relazionarsi con loro in quella lingua. È chiaro che un bambino arrivato dall’Italia con conoscenza nulla del tedesco avrà più bisogno di 20 un’educatrice italiana durante i primi mesi di asilo, ma vi garantisco che in un batter d’occhio comincerà ad avere una parlantina tedesca veloce e sicura da farvi rimanere di stucco. L’ho visto succedere con tutti i bambini italiani arrivati all’asilo dove ho portato tutti e tre i miei figli (www.asiloitaliano.de) e dove la direzione é sempre stata attenta a mettere educatori di tutte e due le lingue presenti in tutte le ore del giorno. Quale é l’errore che fanno tanti, tantissimi genitori italiani, che hanno fatto un figlio con un partner tedesco, e che avrebbero la chance di far crescere i bambini completamente bilingui? Sento tanti di loro lamentarsi perché i bambini parlano soltanto il tedesco, l’italiano lo capiscono (soprattutto se messi alle strette durante le vacanze estive in Italia), ma si rifiutano in generale di parlarlo, portando ad una frustrazione altissima nonni e parenti italiani. L’errore nasce dal fatto che quando il bambino, che magari non va ad un asilo bilingue ma ad uno tedesco, comincia a parlare (verso i due anni) le prime parole e frasi saranno con una probabilità altissima in tedesco. Il genitore italiano a quel punto, dovrebbe “impuntarsi” con l’italiano. Dovrebbe continuare a parlare in italiano col bambino e nello stesso tempo “rifiutare” qualsiasi parola in tedesco, dicendogli che non capisce, facendo finta di non capire, in modo giocoso e divertente, ma FERREO. Il bambino deve capire da subito che con quel genitore non ci sta alcuna possibilità di comunicare se non con l’italiano,e quindi lo si deve dolcemente costringere a ripetere la parola in italiano, o a dire la mezza frasetta in italiano, se non lo fa, la vostra reazione deve essere inesistente. Se no non funziona. Questa piccola “lotta” può durare da due giorni a due settimane, non di più, e se sarete irremovibili farete a vostro figlio il regalo più grande che gli potete fare, facendolo crescere perfettamente bilingue. Infatti il bambino capisce molto in fretta con chi deve parlare in tedesco e con chi in italiano, partendo dal presupposto però che si rimanga costanti in una lingua per tutto il periodo dove il bambino la apprende e la sviluppa. Cominciare a parlare al bambino in tedesco “così si fa più veloce, o così papà/mamma capisce” non va bene!!! In questo modo lo confondete soltanto e gli impedite di imparare in maniera giocosa una seconda lingua. È inoltre risaputo che bambini che crescono bilingui e che imparano una seconda e una terza lingua fino al 6.anno di vita hanno nella vita molta più facilità a impararne una terza o una quarta.Non mi scorderò mai la frase di una bella ragazza russa in vacanza con me a Gallipoli, aveva avuto una bambina da un italiano e parlava in italiano alla piccola. Alla mia domanda “perché?” lei, che mi sembrava una ra- gazza intelligente, mi disse “ma é una lingua così difficile, non posso parlarle in russo!!! aaarrrggghhh certo questo é un caso limite e sono sicura che tutte le mamme e i papà che mi stanno leggendo ora non fanno questo sbaglio per questo motivo, ma più che altro per motivi di comodità o di rispetto nei confronti del partner, o molto semplicemente perché nessuno gli ha mai detto che con un piccolo sforzo, i bambini cambiano, e accettano ben velocemente di parlare un’altra lingua. Con i miei primi due figli maschi ho dovuto combattere perché parlassero l’italiano, sono state due settimane in cui mi fingevo sorda, muta, apatica, e poi appena la parolina italiana risuonava, magicamente mi trasformavo e reagivo. Ma ne é valsa la pena. Loro parlano fluentemente tutte e due le lingue, anzi tre, perché ci tengo ovviamente che imparino, e bene, il romanaccio. Mio figlio che all’età di 5 anni, mentre mi aspetta davanti al portone mentre fuori ci sta la tempesta di neve e ci si sente non a Berlino ma al polo Nord, mi dice “ A mà, sto a fá la schiuma”, é impagabile. Con mia figlia, la piú piccola, é stato invece completamente l’opposto. Lei si é identificata completamente con me (e ancora lo fa) e ha praticamente rifiutato di parlare tedesco fino all’età di tre anni. Oppure diciamo lo parlava se messa alle strette (con le educatrici, con il papà che come da programma si fingeva muto sordo o le diceva “ich verstehe dich nicht!!!”) , qualche parola qua e lá per farsi capire. I nostri sforzi sono stati ricompensati anche qua da una bambina che non solo parla due lingue, ma le parla bene! Tra i 3 e i 4 anni Alice ha deciso che anche il tedesco era una lingua in cui valeva la pena parlare, e da un giorno all’altro, come se niente fosse, ha cominciato a comunicare in maniera fluida e corretta con educatrici , amichetti e parenti. Ci tengo particolarmente ad insistere sul fatto che anche se il bambino ha già 3 o 4 anni e si é fatto lo “sbaglio” di accettare che parlasse il tedesco, e il bambino capisce l’Italiano ma si rifiuta di parlarlo (o viceversa!), non tutto é perduto. Magari si tratta di più di due settimane di “lotta”, ma alla fine, se ci si impegna e si “costringe” il bambino a parlare la lingua per avere una comunicazione, funzionerà! Non ci sta punizione peggiore per i bambini che quella di non poter comunicare con un genitore. Quanto tempo penserete che accetterà una situazione in cui il genitore non gli parla finché lui non usa la lingua madre del genitore? Perché il bambino, non scordiamocelo, quella lingua nel cervello la padroneggia completamente, ma per un motivo di comodità e perché l’ambiente in cui cresce é tedesco, ha imparato ad usare l’altra. Conosco una coppia di amici anche loro a Berlino, dove il padre, inglese, ha cominciato ad usare questa tecnica quando la figlia era già abbastanza grandicella (circa 4-5 anni) e parlava solo il tedesco. Nel giro di pochi giorni di “lotta” linguistica, la bambina ha cominciato a parlare in inglese come se niente fosse!!! E ora lei e i suoi fratelli sono ovviamente bilingui (coi fratelli il padre non ha fatto lo stesso sbaglio e ha adottato il metodo “duro” da subito). Con questo articolo voglio quindi incoraggiare tutti i genitori che si trovano in questo tipo di situazione a cambiare atteggiamento nei confronti dei loro figli. Il bilinguismo é un regalo che gli é dovuto, nel futuro avranno molte più possibilità, ma soprattutto é la possibilità di avere un legame più stretto con la propria terra e cultura: solo attraverso una lingua (e un dialetto) perfettamente parlato si possono capire tante sfumature di un popolo. Berlino offre inoltre anche la possibilità di iscrivere i bambini ad una scuola europea, dove il progetto bilinguismo può essere proseáguito con l’alfabetizzazione e l’insegnamento delle materie di entrambi i Paesi. Ma di questo parlerò separatamente. Buone ferie a tutti! Berlino ci sta regalando un tempo stupendo, godetevelo, é cominciato il periodo più bello dell’anno! Davide Nicolosi: vicecampione del nuoto stile libero di Valeria Ruello La rinomata società di nuoto TG Geislingen puð vantare tra i suoi iscritti la giovane promessa Davide Nicolosi, classe 2002. Gli allenatori Alexander ed Elvira Lorenz lo hanno selezionato per il campionato di nuoto stile libero del Baden-Württemberg, svoltosi l’11 e il 12 giugno 2016 presso il lago di Heddersheim. Davide, alla sua prima gara nei 5000 metri, ha conquistato il titolo di vicecampione regionale. Il giorno seguente nei 2500 metri si è piazzato (per la sua classe di età) ottavo con un tempo di 44:16:54. Il 18.06.2016 Davide ha gareggiato anche nel campionato internazionale di stile libero della Germania del Sud, ottenendo la medaglia d’argento nei 5000 metri (tempi 21:04:22 – 22:34:02 – 22:41:45 e 22:55:44). La partecipazione a queste due manifestazioni potrà, l’anno prossimo, aprirgli le porte per i campionati nazionali, ed in seguito, eventualmente, anche a quelli europei. L’allenatore Alexander Lorenz dice di lui: «Sono molto orgoglioso delle sue prestazioni, a livello tecnico e tattico ha dimostrato una buona preparazione» 21 La ricetta antica delle CASTAGNE ‘ALLESSE’ di Tommaso Conte Una castagna sbucciata e lessa, dicesi in napoletano: Allessa. Balogia (ballotta), così ci ricorda il D’Ambra nel suo vocabolario. Anche la Serao, quando descrive il mangiare popolare a Napoli nel suo tempo afferma: “Per un soldo una vecchia dà nove castagne allesse, denudate della prima buccia e nuotanti in un succo rossastro”. Trecento anni prima Giacomo Castelvetro nel suo “Brieve racconto” di tutte le radici e le erbe e di tutti i frutti che crudi o cotti in Italia si mangiano, scriveva: “Di castagne se ne cuociono poi in acqua sola, e queste chiamasi lesse, le quali vengono più dai fanciulli e dalla bassa plebe, che dagli uomini civili e maturi, mangiate”. Cuoppo ‘e allesse può essere la quantità che se ne mangiava ma anche uno sberleffo. Come scampolo ‘e allesse... chiàrio, pacchiano, scampolo d’allesse, anchione, scauzacane. Così declama nelle Fonnachere il Basile Gioambattista per dire di un uomo: babbeo, cafone, minchione, scalzacane, insomma sem22 brerebbe che non sia un cibo saporito. Per me non è cosi. Ed eccovi, infatti, la ricetta Antica. Ingredienti per 4 persone: - castagne grossette di qualità gr. 600; - foglie di lauro 4 o 5; - acqua a sufficienza; - un pizzico di sale. Procedimento: - levare la buccia esterna alle castagne; - lasciarle in acqua una notte per scaricare il rosso; - porle in una pentola con acqua fresca, un pizzico di sale ed il lauro; - portare a ebollizione e lasciare cuocere, circa 1 ora, lentamente; - lasciare riposare; - ancora calde pelarle e gustarle. Quelle che avanzano si lascino con la pellicina rossa nel loro liquido e si riscaldino di volta in volta. Dall’inimitabile pasticceria dei Gelsomino “la ricetta del “Cheesecake al Pandorrone” di Giacomo Gelsomino www.gelsomino.de - [email protected] - facebook.com/pasticceriagelsomino Ingredienti (1) Per la base: - Classico Pandoro essiccato ed sbriciolato gr. 200 - Burro fuso gr. 100 - Torrone nero frantumato grossolanamente gr. 100 (2) Sottoporre dentro un cerchio e lasciare solidare al-di-sotto (3) Per la base farcitura: - Phliadelphia gr. 300 - zucchero semolato gr. 50 - zucchero a velo gr. 50 - colla di pesce gr. 10 - panna fresca gr. 500 - torrone bianco/nero gr. 100 - cassata/macedonia candita gr. 50 - aromi: vaniglia, cannella e arancio grattugiato Procedimento (1) Versare in una ciotola la Philadelphia e amalgamare con 100 ml. di panna dalla stessa ricetta. (2) Unire con la panna i 50 gm di zucchero a velo in un recipiente versare 100 ml. di acqua fredda ed introdurre la colla di pesce per 5 minuti, dopodiché strizzare e scaldare dolcemente insieme ad 100ml. di panna. Unire ed frustare molto bene il tutto. (3) Montare il resto della Panna che sia abbastanza schiumosa, versare nel resto dell`ingredienti con molta delicatezza. (4) Far riposare in frigo per un minimo di 4 ore. (5) Togliere il cerchio ed mettere attorno al dolce del pistacchio brustolino tipo bronte. (6) Decorare con della frutta candita mantenendo lo stile Natalizio. (7) Tagliare ed servire con della cioccolata calda (tipo amaro Modicano). Si consiglia di gustare il dolce con un ottimo vino passito . 23