novembre/dicembre - Centro Culturale Candiani
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novembre/dicembre - Centro Culturale Candiani
0515 Anno X, numero 05 novembre/dicembre 2015 Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 17 R.S. del 26/05/2006 direttore responsabile: Roberto Ellero Mensile edito dal Comune di Venezia | Centro Culturale Candiani redazione e amministrazione: Centro Culturale Candiani, P.le Candiani, 7 30174 Venezia Mestre | T. 041 2386111 | F. 041 2386112 http://www.centroculturalecandiani.it | [email protected] direttore: Roberto Ellero redazione: Elisabetta Da Lio, Silvia Favaro, Stefania Zennaro hanno collaborato: Fabio Bevilacqua, Paola Bruna, Riccardo Caldura, Luca Corbellini, Claudio Donà, Francesca Duro, Guido Furlan, Paolo Gallina, Maria Giacometti, Pietro Lotto, Vittorio Pajusco, Leopoldo Pietragnoli, Elena Ragusa, Enrico Ricciardi, Dario Toffanello S NEW progetto grafico: StudioLanza | Stampa: Grafic he Veneziane novembre/dicembre CANDIANI COME ERAVAMO, IN BIANCO E NERO Sette lustri di vita veneziana, dal dopoguerra ai primi anni Ottanta, si raccontano nella “verità” della fotografia, in una vasta panoramica, che pur è soltanto una minima parte dello sconfinato archivio di Cameraphoto: allora concorrente nel fotogiornalismo con l’agenzia Afi del Gazzettino e con i fotografi dell’Ansa, oggi miniera forse unica per la memoria e la ricerca. Preziosa per rinverdire il ricordo di chi c’era (e molto ha dimenticato) e per far conoscere a chi non c’era un “come eravamo” che fonda ancora il nostro oggi, l’antologia proposta al Candiani, spazia con tocco leggero e profondo insieme dalle miserabili condizioni dei pianiterra abitati ai fasti del “ballo del secolo” di Carlos de Beistegui a palazzo Labia, dal delitto di Ca’ Dario all’incendio della petroliera Luisa nel canale della Giudecca, dagli scioperi a Porto Marghera alla realizzazione dell’aeroporto di Tessera, dai lavori sul cavalcaferrovia all’arrivo dei profughi vietnamiti, dal recupero del sommergibile Medusa all’ambulanza in barca a remi, dal nascente Villaggio San Marco alle classi elementari rigorosamente monosex, in un caleidoscopico transitare dalla cronaca nera a quella rosa, dai grandi personaggi alla gente comune, dalla città d’acqua a quella di terraferma, dagli anni postbellici a quelli del boom, cui gli scarni accenni delle righe precedenti vogliono essere soltanto un modesto trailer, tanto per restare in tema di immagini... Altri e altrove diranno dei fotografi che hanno operato nella lunga e complessa storia di quella che Dino Jarach fondò come Interfoto all’indomani della guerra, divenuta poi Cameraphoto e infine traghettata da Celio Scapin verso la riproduzione artistica, ma sempre attenta al fotogiornalismo. Nell’archivio curato da Vittorio Pavan, trecentomila negativi della gloriosa Rolleiflex attendono di raccontare di nuovo la storia di una città, della quale oggi offrono una affascinante carrellata. L’ARTE DELLA CRONACA 1946 – 1982 Leopoldo Pietragnoli Immagini dell’agenzia fotogiornalistica Cameraphoto Archivio Cameraphoto Epoche Venezia dal 20 novembre 2015 al 31 gennaio 2016 a cura di Elisabetta Da Lio e Vittorio Pavan orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00 - sala espositiva secondo piano - ingresso libero giovedì 19 novembre, ore 18.00 - Inaugurazione mostra 1 Mestre Film Fest / Mostre: LÕ arte della cronaca 2 Mostre: Evolutio visio / LÕ arte della cronaca 3 Spettacoli: Candiani Groove / Not Only For Kids 4 Ricordando Pasolini: incontri / spettacoli / proiezioni 5 Incontri: Filosofia / Incontri – Confronti sulla Sostenibilità / Scuola Lacaniana di Psicanalisi / Incontri con il geologo 6/7 Videoteca: Mestre Film Fest / Filmontagna / Second Life – Ricordando Pasolini – Racconti di Natale 8 Agenda MOSTRE >> L’IMMAGINE DELLA CITTÀ E LA SUA IMMAGINE IN NOI Vedere l’architettura e la città attraverso la sua immagine Il nostro essere attori partecipi, all’interno della città, è costantemente pizzicato da una serie continua di immagini che trasferiscono al nostro cervello stimoli, sensazioni e percezioni diverse che manifestano il benessere o il malessere di una situazione urbana generalmente difficilmente decriptabile. Esiste un processo mentale gerarchico che definisce la memoria dei luoghi. Quasi mai la scala dimensionale è quella che ne determina la scala gerarchica. Spesso ciò che resta impresso nella mente di una piazza o di uno spazio libero è la posizione dell’edicola, di un chiosco, di uno stendardo e non quella degli edifici che fanno da contorno o occupano la stessa piazza. L’equilibrio compositivo e la riconoscibilità degli spazi vuoti, la loro pulizia formale sono condizione fondamentale per la percezione di una “bella” città equilibrata e ordinata. Questa mostra fotografica, e il suo elevato livello analitico nella lettura del contesto urbano, sono occasione per discutere su come questo processo critico possa essere elemento fondamentale per dare un senso al vivere bene (in strada, nella città). dal 15 novembre al 13 dicembre MOSTRA EVOLUTIO VISIO Fotografie di Giovanni Cecchinato in collaborazione con Università IUAV di Venezia Con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia e AFIP Photographer. Forward Together a cura di Riccardo Caldura orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00 sala espositiva Paolo Costantini terzo piano ingresso libero sabato 14 novembre, ore 17.30 Inaugurazione mostra dal 15 al 30 gennaio 2016 Università di Architettura Venezia dal 6 febbraio al 6 marzo 2016 Galleria d’Arte Biffi Piacenza Un modo per riflettere su come questo tessuto arterioso indifferenziato degli spazi vuoti (le strade, i marciapiedi, i giardini, i canali e le loro rive ecc.), elementi comuni alla città, debba e possa essere la cornice di una città “visibilmente” bella. È quindi meglio (anzi è indispensabile) un vaso di fiori o un addobbo che segua le stagioni, un angolo del marciapiede pulito e privo di cartacce, per ricordare e vivere positivamente un luogo architettonicamente bello. In questo senso, la Città deve dare indicazioni prescrittive chiare perché questo avvenga affinché “le regole” siano non solo quantitative ma producano anche una visibile percezione della loro bontà e opportunità per una migliore qualità della vita. A tal riguardo nella Città Giardino di Marghera il progetto e la sua effettiva realizzazione originale hanno portato, in parte nel tempo, alla riduzione della sua caratterizzazione qualitativa funzionale a favore di una deformazione quantitativa funzionale. Del tutto differente invece la sorte della Terraferma Mestrina la cui pianificazione e le cui norme hanno avuto una impostazione esclusivamente quantitativa. La differenza tra le parti del territorio è visibile e va recuperata nella sua qualità funzionale enfatizzando e ponendo sotto gli occhi di tutti gli elementi di riconoscibilità dell’architettura e dell’urbanistica. Dario Toffanello, Fabio Bevilacqua, Pietro Lotto COME SI EVOLVE UNA VISIONE Costituisce una sfida che si ripropone nel tempo, il tentare di cogliere quale sia il carattere della città di terraferma, la componente moderna del comune di Venezia. Una sfida che ha visto cimentarsi fotografi noti e relativamente meno noti, fino a coinvolgere gli stessi cittadini in campagne promosse dai media e da istituzioni locali. Vi è un evidente bisogno di trovare una chiave di lettura e di interpretazione che aiuti a comprendere Mestre. Non Venezia, l’iperfotografata perla della Laguna, e nemmeno Marghera, che pur è stata campo di ripetute indagini fotografiche. Se questi due luoghi costituiscono una sorta di diade esemplare in mezzo si colloca la città relativamente anonima, la città qualunque, o meglio la città che è ovunque, nel senso che possiamo riconoscere Mestre in ogni città contemporanea. A questa città, scattered e local, si è dedicato, fra altri grandi fotografi, Gabriele Basilico, in particolare in tre appuntamenti, nel 1996, nel 1997 e soprattuto nel 2001. Ne è sortita una mappatura della città di terraferma che è stata anche un’indagine sul senso della città media, quella cioè che è più difficile da cogliere. Il lavoro di Giovanni Cecchinato costituisce un caso anch’esso esemplare. Medesima la problematica di fondo: comprendere il senso della città media, ripercorrendo, in una sorta di ideale reenactment, questo il nucleo della proposta, i luoghi ripresi da Basilico. Certo per cogliere le trasformazioni avvenute nel frattempo, ma più sottilmente per ritrovare il senso di uno spazio urbano fra memoria e realtà odierna. L’architettura, così come nelle immagini di Basilico, anche per Cecchinato è il soggetto privilegiato dell’indagine, l’architettura nel suo essere al tempo stesso stratigrafia (considerando il succedersi delle varie fasi edificatorie) e prefigurazione di una possibile città a venire. Riccardo Caldura L’AGENZIA CAMERAPHOTO, UN PO’ DI STORIA…. venerdì 4 dicembre, ore 17.30 TAVOLA ROTONDA VENEZIA IN PRIMA. CRONACHE DI IERI, CRONACHE DI OGGI. Coordina Roberto Ellero Partecipano Maurizio Dianese, Claudia Fornasier, Vittorio Pajusco, Leopoldo Pietragnoli, Duilio Stigher, Vittorio Pavan, Alberto Vitucci sala conferenze quarto piano ingresso libero La fondazione dell’agenzia di fotogiornalismo Interfoto (Cameraphoto dal 1958) si deve a Dino Jarach (1914-2000), fotografo veneziano che fin da giovane riesce a dare visibilità alla propria attività artistica – nell’agosto del 1934 è sua l’immagine di copertina della rivista culturale del GUF di Venezia, Il Ventuno. Alla fine degli anni Trenta, in conseguenza delle leggi razziali, il suo nome scompare dai giornali, mentre a partire dal 1944 iniziano a circolare sue fotografie recanti la firma Interfoto. Poco tempo dopo, il nome – inizialmente usato come pseudonimo – viene scelto da Jarach per la sua agenzia di fotogiornalismo, che viene legalmente riconosciuta dalla Camera di Commercio di Venezia nel 1946. In questo primo dopoguerra l’agenzia si specializza nei reportage d’attualità e di cronaca, soprattutto per la Mostra del Cinema e la Biennale d’Arte; tra i fotografi dell’Interfoto di questi anni ci sono Lorenzo (Renzo) Morucchio, che poi passerà all’agenzia AFI (Agenzia Fotografica Industriale) de Il Gazzettino, e il giovane Claudio Gallo. Nel 1956 Jarach si trasferisce a Milano, portando con sé il marchio Interfoto, mentre l’agenzia da lui fondata passa nelle mani di Giselda Paulon, figlia di Flavia Paulon, storica funzionaria della Mostra del Cinema e moglie del pittore Albino Lucatello, che ne cambia la denominazione in Camerafoto. Nel 1958 viene assunto come assistente Duilio Stigher, che rimarrà nell’agenzia fino al 1976, quando si trasferirà alla RAI come giornalista e cineoperatore. Nello stesso 1958 Giselda Paulon vende l’agenzia a Mirko Busatto che ne cambia definitivamente l’intestazione in Cameraphoto (all’inglese). Quest’ultimo è un appassionato di fotografia ma non un fotografo, quindi chiede a Walter Stefani (de Il Gazzettino) e a Celio Scapin di diventare suoi soci: a loro, che assieme a Claudio Gallo e Duilio Stigher faranno la fortuna della ditta, lascia l’agenzia nel 1963. Grazie all’attività di questi fotografi già affermati l’agenzia ha la possibilità di associarsi come corrispondente della Associated Press, vantando collaborazioni con riviste e quotidiani di alta tiratura, come il Corriere della Sera e Life. A partire dal 1978 Cameraphoto cambia decisamente rotta, passando dal fotogiornalismo d’assalto alla riproduzione d’arte e alla documentazione di restauri artistici, con Celio Scapin come titolare unico e i fotografi Vittorio Pavan (entrato come apprendista all’età di 14 anni) e Piero Codato. Nel 1987 si chiude la storia dell’Agenzia e inizia quella dell’Archivio curato da Vittorio Pavan, oggi in mostra al Centro Culturale Candiani. Vittorio Pajusco SPETTACOLI >> JOY’ N’ STRINGS Si preannuncia come una serata davvero speciale quella preparata dal maestro Andrea D’Alpaos per il pubblico del Candiani. I Joy Singers presenteranno nell’occasione un nuovo progetto che li vede affiancati, oltre che dalla consueta sezione ritmica, da un quartetto d’archi. Non è la prima volta – gli archi sono stati utilizzati sia in alcuni brani dell’ultimo disco che nel “viaggio” del 2014 “dal Barocco al Gospel” – ma mai prima è stato fatto in maniera così estesa. Fondato nel 1998 e ancor oggi diretto dal veneziano D’Alpaos, è composto da un coro di venti voci accompagnato dagli strumenti della Soul Shakers Band (due tastiere, basso e batteria). Hanno suonato con Joy Singers, fra gli altri, i pianisti Claudio Zaggia e Marco Ponchiroli, il batterista Davide Ragazzoni, la bassista Rosa Brunello. Numerose le collaborazioni con artisti del calibro di Andrea Bocelli, Massimo Ranieri e la partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive, oltre che alla colonna sonora del film Amarsi può darsi di Alberto Taraglio. Nel 2014 i Joy Singers hanno prodotto e portato in tournée, esibendosi anche in festival di musica classica, il nuovo progetto Consonanze – un viaggio dal Barocco al Gospel, ed hanno tenuto due concerti a Londra, nella chiesa di St. Paul a Thortorn Heath ed alla Trueman Brewery, per il Christmas Foodies Festival. CANDIANI GROOVE In collaborazione con associazione culturale Caligola domenica 1 novembre, ore 18.00 EVENTO AVENIDA BRASIL Roberto Taufic e Gabriele Mirabassi Um Brasil Diferente Gabriele Mirabassi, clarinetto Roberto Taufic, chitarra Al Candiani sperimenteranno, sfruttando la pregevole acustica dell’auditorium, diverse possibilità di diffusione del suono. Ai brani più noti ed amati del gruppo – che vanno dalla tradizione gospel ai più celebri musical di Broadway – si aggiungeranno alcuni successi pop, da Sting a Elton John, ma verrà anche reso omaggio a Michael Jackson e al suo gruppo degli esordi, i leggendari Jackson Five. Il tutto è stato riarrangiato per l’occasione , per esaltare al meglio le molteplici suggestioni sonore offerte dal suono degli archi. Ingresso: intero 5 euro – ridotto* 3 euro domenica 29 novembre, ore 18.00 JOY SINGERS con Soul Shakers Band & Strings Quartet Joy’ n’ Strings direttore Andrea D’Alpaos ingresso: intero 8 euro - ridotto* 5 euro domenica 6 dicembre, ore 18.00 KEPTORCHESTRA Omaggio a Marco Tamburini direttore Marcello Tonolo ingresso: intero 8 euro - ridotto* 5 euro auditorium quarto piano Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it (diritto prevendita 1 euro) *Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card, Associazione Caligola, studenti NOT ONLY FOR KIDS Dal 6 all’8 novembre il Centro Culturale Candiani partecipa a “SGULP! La Città del Gioco” Evento dedicato alla creatività, al gioco e al divertimento. Fiera di padova (padiglione 14 e 15) Maggiori informazioni nel sito www.centroculturalecandiani.it domenica 22 novembre, ore 17.00 IL CIRCO DELLE NUVOLE di Gek Tessaro per tutte le età domenica 13 dicembre, ore 17.00 FAVOLE AL (VIDEO)TELEFONO La Piccionaia – Teatro Stabile di Innovazione età consigliata: dai 5 anni auditorium quarto piano ingresso: posto unico 5 euro, gratuito under 3 KEPTORCHESTRA Omaggio a Marco Tamburini A quasi un ventennio dal suo scioglimento, in esclusiva per il Candiani, si riunisce la Keptorchestra, big–band fra le più importanti del jazz italiano contemporaneo, per rendere omaggio all’amico Marco Tamburini, prematuramente scomparso lo scorso 29 maggio, che fu uno dei suoi fondatori, oltre che fra i suoi più autorevoli e apprezzati esponenti. Vent’anni dopo, e con tante cose ancora da raccontare, perché gran parte di quelli che erano allora i suoi giovani solisti sono diventati oggi protagonisti di primo piano del nostro movimento jazzistico. Un forte nucleo veneto (che, oltre a Marini, De Vincenzo e i fratelli Tonolo, comprendeva anche il sassofonista Maurizio Caldura, morto nel 1998), tre musicisti emiliani (Rossi, Odorici e Tamburini), tre lombardi (Negri, Sandro Gibellini e Marco Vaggi, poi sostituito dall’americano Marc Abrams) e una coppia di jazzisti genovesi (Kramer e Casati), hanno dato vita nella seconda metà degli anni Ottanta a quella che sarebbe diventata in pochi anni un punto di riferimento del jazz orchestrale nel nostro paese. La big–band si è presentata per un decennio come una sorta di laboratorio aperto, che ha consentito a molti dei suoi membri di fare le prime importanti esperienze nel campo dell’arrangiamento e della composizione. Va detto, in generale, che le cosiddette big–band – al centro dello sviluppo e del successo del jazz negli anni ’30 e ’40 negli Stati Uniti – erano formazioni dove ci si divertiva molto, forti di una ricchezza di suono e di una carica ritmica difficile da trovare nei piccoli gruppi: l’incastro tra le sezioni degli ottoni e delle ance, sapeva produrre risultati coinvolgenti e suggestivi. Come ha meglio precisato Pietro Tonolo in una recente intervista: «…nella Keptorchestra vi era, di fatto, una generosità spontanea con quell’effetto di “opulenza sonora” che diventava puro divertimento, oggi sempre più difficile da trovare, vista la crisi economica. Oggi i gruppi tendono a ridursi. La nostra è stata una formazione che ha dato grandi soddisfazioni a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di suonarvi, con una significativa collaborazione da parte di Steve Lacy, risultata alla fine molto proficua. L’unico rammarico è forse rappresentato dal fatto che la Keptorchestra non sia stata documentata discograficamente come forse avrebbe meritato. E lo meritava, visto che si trattava di un collettivo affiatato che dava il meglio di sé dal vivo, grazie alla presenza di una serie di elementi anche spettacolari, di musicisti dalla personalità molto forte, che sapevano regalare momenti irripetibili e situazioni al limite dell’happening. C’era molta creatività, molto divertimento, perseguito con serietà ed alto livello, senza troppe velleità o pretese intellettualistiche». Vale la pena di ricordare che Keptorchestra ha lavorato con altre due leggende viventi del sassofono, entrambi ancora attivi, Lee Konitz e Joe Lovano. Ma mentre della collaborazione con Konitz non esiste alcuna documentazione discografica, a testimoniare quelle con Joe Lovano e Steve Lacy rimangono due preziosi e ormai introvabili album della veneziana Caligola Records, Sweet sixteen (1994, in studio con Lacy) e Miss Etna (1996, dal vivo con Joe Lovano). Questi due eccellenti lavori erano stati preceduti da un disco altrettanto importante, che porta semplicemente il titolo di Keptorchestra, pubblicato dalla Nord Sound nel 1991, che pur senza avvalersi del contributo di ospiti prestigiosi, ha avuto il merito di far conoscere la giovane bigband a moltissimi appassionati italiani. Claudio Donà IL CIRCO DELLE NUVOLE Autore poliedrico, Gek Tessaro si muove tra letteratura per l’infanzia (ma non solo), illustrazione e teatro. Dal suo interesse per “il disegnare parlato, il disegno che racconta” nasce “il teatro disegnato”. Sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa, con una tecnica originalissima, dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi. La sua capacità di osservazione e di sintesi si riversa in performance teatrali coinvolgenti ed efficaci come il suo Circo delle nuvole: “Il signor Giuliano non è cattivo e nemmeno farabutto / ma per essere felice deve comperare tutto”. Quando tutto è già suo, altro non gli rimane che comperarsi il cielo. E in cielo, sopra le nuvole, ci sta un circo, un circo molto speciale fatto di personaggi bizzarri e poetici, scherzi della natura e creature improbabili. Adesso Giuliano è diventato il padrone del circo ed è anche l’unico ad assistere dello spettacolo che sta per cominciare sulla pista. Ma governa qualcosa che è fatto di nuvole, di niente, della materia dei sogni e alla fine si dovrà rassegnare: non tutto si può comperare. FAVOLE AL (VIDEO)TELEFONO Liberamente tratto da Favole al telefono di Gianni Rodari Due genitori girano l’Europa per lavoro, e mandano ai figli ogni sera una piccola favola usando la webcam del computer. Sono favole brevi, per non spendere troppo in connessione, in cui i narratori si aiutano con piccoli oggetti, cartoline, biscotti e fiori, souvenir dei diversi luoghi che stanno visitando. Attraverso queste piccole favole si snoda un rapporto delicato e fragile, in cui la distanza amplifica la necessità di scambiarsi esperienza e affetto. Il progetto si ispira alla celebre raccolta dello scrittore italiano per ragazzi Gianni Rodari, costruendo un delicato mosaico disegnato secondo la grammatica della fantasia. Ma si tratta anche di una occasione per fare esperienza di come le nuove tecnologie possono sottrarsi al “culto” degli iniziati, per funzionare semplicemente da strumenti per mettere in comune emozioni. La musica, le immagini costruite sotto gli occhi degli spettatori trasformando semplici oggetti di uso quotidiano in mondi fantastici, il gioco comico degli attori, le gag involontarie degli adulti che cercano di parlare con i ragazzi, la scoperta di territori comuni da abitare insieme, sono le tematiche di questo percorso scritto insieme con i ragazzi di terza di una scuola vicentina. RICORDANDO PASOLINI >> LA REALTA’ NON E’ MANICHEA (da Petrolio - Appunto n. 84) Un progetto editoriale fra letteratura, video, fotografia, in memoria di Pasolini e di Gordimer affiancati attraverso un racconto di quest’ultima sulla fine del mondo, sul ritorno di Cristo in Terra. La figura di un Cristo anomalo, nella sua forza simbolica oscillante fra il testimone, il giudice, la vedetta, l’avamposto, collega due grandi autori non credenti ed altri due, autori di questo progetto, Gianguido Palumbo e Corrado Bertoni. Non è noto se Gordimer e Pasolini si fossero mai letti e apprezzati reciprocamente o addirittura conosciuti o entrati in contatto, il racconto di Gordimer La seconda venuta, scritto nei suoi ultimi anni di vita, ha però fatto scattare la scintilla ideativa per arrivare lentamente a questo progetto. Il progetto tenta di esprimere contemporaneamente un doppio omaggio a due grandi personaggi della letteratura internazionale, a rappresentare l’angoscia montante dei nostri tempi per l’avanzare di una crisi mondiale ( ambiente, economia, politica, società, cultura, etica ) difficile da vivere, ed un bisogno, una speranza, anche piccola e nascosta, di un futuro possibile e necessario. RICORDANDO PASOLINI INCONTRI CON GLI AUTORI mercoledì 4 novembre, ore 18.00 Presentazione del progetto PASOLINIGORDIMER2015 a cura di Gianguido Palumbo in memoria di Pier Paolo Pasolini e Nadine Gordimer Proiezione di Cerco qualcuno che guardi assieme a me, regia di Corrado Bertoni, produzione ADHOC con MONDITA associazione interetnica italiana-ROMA mercoledì 11 novembre, ore 18.00 Presentazione del libro Il diaframma di stoffa un significato degli abiti nella narrativa di Pier Paolo Pasolini (Europa edizioni, 2015) di Cinzia Nalin Letture a cura di Voci di Carta sala seminariale primo piano ingresso libero SPETTACOLI martedì 3 novembre, ore 18.00 In memoriam PIER PAOLO PASOLINI L’avventura esistenziale e artistica del poeta ‘corsaro’ a cura dell’Associazione culturale STUDIO INSIEME Compagnia teatrale con Cristina Simioni, Maurizio Cascino, Betty Viscardi, Bruna Mestrini, Andrea Biscardi, Lidia Fiorenzano, Paola Bruna, Savino Dimonte, Raffaella Terrin IdeAzione e regia di Paola Bruna ingresso libero fino a esaurimento dei posti venerdì 20 novembre, ore 18.00 PIER PAOLO PASOLINI a quarant’anni dalla scomparsa Documenti, citazioni, immagini, poesie e testimonianze Ricordo scenico ideato da Enrico Ricciardi per le voci di Barbara Poli e Roberto Milani Ingresso: intero 8 euro – ridotto* 6 euro Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it (diritto prevendita 1 euro) *Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card, studenti giovedì 26 novembre, ore 18.00 FERMATA PPP: Provocatoria Poetica Pasoliniana Letture a cura di Voci di Carta Nino Carollo, riprese video Anna Freschi, violoncello Simonetta Nardi, ideazione e regia IL DIAFRAMMA DI STOFFA Gli abiti hanno distinto nel tempo i mestieri e le classi sociali degli uomini, diventando segni semantici di posizioni religiose, imperiali o regali; [...] Nell’opera di Pier Paolo Pasolini però, [...] ci si imbatte in citazioni di abiti che sembrano contenere anche altre valenze, che sforano la letteratura per entrare in ambito psicologico feticistico e voyeuristico, coinvolgendo anche l’ambito antropologico. Il vestito appare come un feticcio, qualcosa che sostituisce e testimonia una presenza in un’assenza, elemento che fa emergere la dolorosa impossibilità dello scrittore e regista di condividere e possedere la realtà dei giovani proletari. L’AVVENTURA ESISTENZIALE E ARTISTICA DEL POETA “CORSARO” ... con vero sangue e vero dolore evocherò la realtà con la realtà Attraverso il racconto del suo travagliato percorso esistenziale, lo spettacolo intende evidenziare la complessa e controversa personalità di Pasolini che lo rese il protagonista di un trentennio di vita letteraria italiana. Verrà illustrata l’attualità del messaggio sociale di Pasolini, un critico ‘corsaro’ armato di parole, a troppi invise, con le quali denunciava la decadenza morale del Paese. Parole luminose e illuminanti che possiamo (e dobbiamo) riscoprire nell’immenso patrimonio culturale che Pasolini - il poeta, il saggista, il regista di cinema, il giornalista, l’autore teatrale - ha lasciato a tutti a noi. I performers di Studio Insieme si faranno interpreti della ‘disperata vitalità’, della straordinaria libertà creativa e del tormento dell’intellettuale vissuto tra prestigio e scandalo. Del suo assassinio, di cui tuttora non si conoscono i colpevoli, e del perdurare dei pregiudizi nei confronti della sua omosessualità si narrerà quanto in quarant’anni riportato dalla cronaca, sottolineando l’estremo coraggio di Pasolini nell’esporre le proprie idee che si rivelano un valido strumento per riflettere sulla complessa realtà nella quale siamo oggi immersi. Paola Bruna PIER PAOLO PASOLINI All’alba del 2 novembre 1975 il corpo di Pier Paolo Pasolini veniva trovato straziato e martoriato su uno spiazzo desolato dell’Idroscalo romano di Ostia. Da quella tragica data sono passati ormai quarant’anni ma il tempo trascorso non ne ha, tuttavia, minimamente affievolito il ricordo, grazie innanzitutto a un’opera letteraria ampia e feconda e alla riproposta costante delle sue realizzazioni cinematografiche, pietre miliari della storia del cinema. [...] Il ricordo che viene presentato, prende l’avvio dal tragico rinvenimento del suo cadavere, dall’identificazione immediata del suo assassino, dai dubbi che emergono dalle indagini e dal dibattimento processuale, dal susseguirsi delle testimonianze di quanti lo conoscevano intimamente, dalle controversie puntuali all’apparire delle sue opere, sia letterarie che cinematografiche, dalle sue invettive politiche, dalle sue metafore sull’attualità del momento, sempre efficaci, quanto fuorvianti. È un excursus dal taglio giornalistico con citazioni audio-visive, a cui fa da contrappunto la bellezza di alcuni brani e citazioni della sua opera letteraria che assumono assai spesso un alto valore simbolico e profetico di fronte agli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita tormentata del Poeta. Risalta così fondamentalmente la forza suggestiva ed evocativa della parola di Pier Paolo Pasolini, grazie all’opportunità di utilizzare, allo scopo, le splendide Voci di Barbara Poli e Roberto Milani. Enrico Ricciardi auditorium quarto piano ingresso libero fino a esaurimento dei posti PROIEZIONI martedì 3 novembre, ore 16.00 e 21.00 Mamma Roma (Italia, 1962, 105’) di Pier Paolo Pasolini mercoledì 4 novembre, ore 16,00 giovedì 5 novembre, ore 21.00 Accattone (Italia, 1961, 116’) di Pier Paolo Pasolini martedì 10 novembre, ore 21.00 mercoledì 11 novembre, ore 16.00 Uccellacci e uccellini (Italia, 1966, 88’) di Pier Paolo Pasolini martedì 17 novembre, ore 16.00 e 21.00 Teorema (Italia, 1968, 99’) di Pier Paolo Pasolini giovedì 19 novembre, ore 16.00 martedì 24 novembre, ore 21.00 Le mura di Sana’a (Italia, 1971, 14’) Sopralluoghi in Palestina (Italia, 1964, 54’) Appunti per un’Orestiade Africana (Italia, 1969, 70’) di Pier Paolo Pasolini giovedì 26 novembre, ore 16.00 Edipo Re (Italia, 1967, 104’) di Pier Paolo Pasolini schede dei films a pag. 7 ingresso riservato ai soci Candiani Card (validità annuale a partire dalla sottoscrizione – 15 euro) e CinemaPiù 2015 / 2016 (valida sino al 30 giugno 2016 - tessera ordinaria 35 euro, studenti 25 euro) in vendita alla biglietteria del Centro. sala conferenze quarto piano FERMATA PPP: PROVOCATORIA POETICA PASOLINIANA […] Nel 1993 Asor Rosa scriveva su L’Unità “poiché le parole di verità sono rare, anzi rarissime, dopo la morte di Pasolini siamo entrati in una dimensione sempre crescente di afasia, di assenza di discorso”. E in altra parte dello stesso articolo scriveva: “Il Pasolini delle prime raccolte poetiche e delle prime prose (Poesie a Casarsa, Atti impuri e Amado mio, testi di straordinaria bellezza) lo si può definire il poeta più genuinamente décadent di tutta la tradizione poetica italiana novecentesca. Per décadent intendo il poeta che vive il suo rapporto con la vita, e quindi con il linguaggio, e quindi con la poesia, come un assoluto, in cui vita e poesia tendono a confondersi e la vita medesima viene concepita come una drammatica, anzi tragica discesa all’inferno.” In questa con-fusione tra poesia e vita il discorso pasoliniano resta stilisticamente in perenne tensione tra norma e libertà, ordine e disordine, mimesi e invenzione. In Poesie a Casarsa il giovane sperimentalista Pasolini adotta il friulano come linguaggio speciale per la poesia. Intende così elevarlo a dignità di lingua, farne linguaggio assoluto, favorendo così il regresso a una condizione pre-logica, dove le parole risuonano, evocando sensazioni primitive. Pasolini verrà risvegliato dall’ordigno esplosivo del friulano, proprio mentre era intento a innescarlo. Così scriveva: “Come linguaggio speciale per la poesia io adottai il friulano, ed era l’esatto contrario di ogni tendenza al realismo. Era il massimo dell’irrealismo, il massimo dell’oscurità. Una volta stabilito, tuttavia, il contatto con il dialetto mi resi conto d’essere approdato a qualcosa di vivo, di reale.” Queste parole di verità, vive e reali, fanno irruzione, attraverso le provocatorie incursioni di lettori, alla fermata dell’autobus, in coda alla biglietteria, in luoghi di attesa, in luoghi pubblici. Pasolini tra la gente, nel tentativo di violare l’assordante afasia e la desolante assenza di discorso che paventava Asor Rosa. Fermata ppp vuol testimoniare l’urticante attualità della poesia pasoliniana, tesa tra il suono evocativo delle poesie friulane fino all’impegno civile dei poemi contenuti nella raccolta Le ceneri di Gramsci. Paolo Gallina INCONTRI >> POTERE Il potere come capacità di condizionare uomini da parte di altri uomini, il potere per antonomasia, è il potere politico ed è un concetto fondamentale della scienza politica. La riflessione sul potere e sui molti concetti affini – autorità, governo, forza, violenza – comincia nel mondo antico, nelle forme di quella che oggi si chiama filosofia politica. Proprio da questa millenaria riflessione filosofica prende le mosse la serie delle conferenze di quest’anno. Nella Politica, Aristotele distingue tre tipi di potere: quello paterno, esercitato dai padri sui figli; quello padronale, esercitato dai padroni sullo schiavi; quello politico, esercitato dai governanti sui governati. Potere paterno e padronale possono essere ricondotti al genere comune del potere domestico, esercitato dal capofamiglia sulla casa e sulla sfera dei rapporti privati economici, basati sullo schiavismo. Il potere politico riguarda la distinzione tra le forme dei poteri pubblici: monarchia, aristocrazia, democrazia. (Stefano Maso, 10 novembre) Nel mondo romano si affermano due ulteriori distinzioni: la superiore influenza o auctoritas attribuita ai pontefici, e il potere in senso stretto o potestas, attribuita al re. IL POTERE NELLA STORIA DELLA FILOSOFIA a cura di SFI Sezione di Venezia martedì 10 novembre, ore 18.00 Stefano Maso. Potere ed etica nel mondo antico. martedì 24 novembre, ore 18.00 Davide Spanio. Dante: Le ragioni del potere temporale martedì 1 dicembre, ore 18.00 Alberto Madricardo. De La Boétie: Il mistero dell’obbedienza. martedì 15 dicembre, ore 18.00 Giuseppe Goisis. Bacone: scientia est potentia. sala conferenze quarto piano ingresso libero Il CORPO DELL’AMORE Psicoanalisi ed arte in collaborazione con la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, Segreteria di Venezia mercoledì 2 dicembre, ore 17.30 Le vie dell’amore a cura di Francesca Duro Un amore nuovo a cura di Emanuela Scattolin, psicoanalista La lettera d’amore a cura di Adriana Monselesan, psicoanalista Piccolo concerto Arie d’amore Antonella Ferroni, soprano Alessia Beraldo, mezzo soprano Matteo Roma, tenore Samuele Marcato, baritono Vittoria De Leonardis, pianoforte mercoledì 20 gennaio 2016, ore 17.30 L’angoscia dell’abbandono a cura di Francesca Duro Un inedito terzetto a cura di Michela Zanella, psicoterapeuta Maskings Il mondo sfolgorante di E.Burden Chiara Mangiarotti, psicoanalista Reading L’eterna danza dell’acqua Stefania Baldissin, scrittrice Anna Scomparin, attrice Francesco Semenzato, chitarra elettrica auditorium quarto piano ingresso libero IN VIAGGIO CON MARCO POLO Incontro con il geologo venerdì 13 novembre, ore 18.00 Prima parte: Da Venezia al Medio Oriente venerdì 27 novembre, ore 18,00 Seconda parte: Da Samarcanda a Venezia Presentazione di Giuliano Semenzato sala conferenze quarto piano ingresso libero Nel mondo cristiano – medievale tutte le distinzioni, quella antica aristotelica e quella romana, tendono a perdersi a seguito della indistinzione tipicamente feudale tra pubblico e privato e a seguito delle pretese – dell’impero da un lato e del papato dall’altro – di monopolizzare sia il potere spirituale che il potere temporale. (Davide Spanio, 24 novembre) Il conflitto fra tradizione e modernità, fra dogma e indagine scientifica, fra controllo religioso e laicità si manifesta nel processo a Galileo. (Ruggero Zanin, 12 gennaio) Nel mondo moderno nasce la concezione artificialistica del potere: il potere politico viene concepito come frutto non della socialità umana, inscritta nell’ordine naturale-divino del mondo, bensì di un consenso artificiale, fornito nella forma di un contratto, per mezzo del quale si formerebbero società e stato, ormai concettualmente distinti. (Ruggero Zanin: lezione su Hobbes e Locke il 26 gennaio) A partire dalla Rivoluzione francese e con la formazione degli stati moderni il potere è inteso come monopolio della forza legittima, o addirittura della violenza legittima. (Lezioni di Giacometti su Hegel il 9 febbraio e su Schmitt il 22 marzo) Ma il potere non è solo politico. Nella lezione di Giuseppe Goisis (15 dicembre) viene affrontata la stretta relazione, elaborata da Bacone, tra sapere e potere, inteso quest’ultimo in senso tecnologico, come possibilità di manipolare la natura piegandola ai progetti di felicità dell’uomo. Alberto Madricardo affronta il tema della “servitù volontaria”, della convinzione, cioè, che l’abitudine, il costume e, non da ultimo, l’ignavia dei sudditi portino all’acquiescenza di fronte alla tirannia. (Lezione del 1 dicembre). Nella penultima lezione (8 marzo) Madricardo riprende lo stesso tema, ma attraverso lo sguardo della hegeliana figura fenomenologica della “Signoria e servitù” letta come paradigma esistenziale da Kojève. Infine Ornella Doria (23 febbraio) parlerà della satyagraha, teoria etico-politica elaborata dal Mahatma Gandhi. Tradotta di solito come “resistenza passiva”, il significato letterale di satyagraha è “insistenza per la verità”. Tale teoria era alla base della prassi della disobbedienza civile e veniva integrata dall’altro principio, di origine indiana e buddista, dell’ahimsa o non-violenza. Maria Giacometti IL CORPO DELL’AMORE Psicoanalisi e arte Una riflessione sull’amore e le empasse dell’amore: un viaggio dentro e fuori di noi tra psicoanalisi e arte, in un interrogativo profondo su cosa significhi amare. È un proporre lo sguardo sul desiderio di amore ma anche sulla paura di amare, sui drammi e le distorsioni dell’amore che sempre attraversano il corpo. Nell’essere parlante il desiderio punta infatti alla ricerca di quell’oggetto che è ciò che ci manca per crederci uno. Ma la domanda fallisce sempre in quanto l’oggetto del soddisfacimento mitico è da sempre perduto. È una mancanza che viene riempita, coperta da una serie di oggetti che episodicamente noi incontriamo nella nostra vita. È ciò che costituisce la meta della pulsione nell’amore, nel desiderio. Se consideriamo ad esempio lo sguardo e la voce, da soli essi bastano per iniziare a far desiderare e infuocare gli animi. Il grande problema del tempo moderno è che non si desidera più a partire dallo sguardo e dalla voce ma da quegli oggetti che il consumismo ci presenta in continuazione come fossero assolutamente necessari, nell’illusione che ciò possa pacificarci. La psicoanalisi e la sofferenza che essa è chiamata a trattare, sono inseparabili dalle condizioni culturali che influiscono sulle possibilità soggettive, così tra amore e mancanza di amore si gioca, non di rado in maniera sintomatica, la partita della vita. Nel primo appuntamento seguirà agli interventi di psicoanalisi un piccolo concerto di Arie d’Amore, il cui canto sarà affidato a soprano, tenore, baritono accompagnati da un pianoforte. Nel secondo appuntamento seguirà il reading L’eterna danza dell’acqua. Si propone una scena con fondamento nella domanda di verità e di senso della parola, del silenzio e del gesto liberati da convenzioni e luoghi comuni. Ma si ripercorre anche il ritmo. Il ritmo, la musica e il canto sono il territorio più adatto dove sperimentare, insieme alla psicoanalisi, la difficile arte di guardare autenticamente dentro se stessi, nella non facile trasformazione e possibilità di far emergere il soggetto. Francesca Duro IN VIAGGIO CON MARCO POLO. DA VENEZIA AL MEDIO ORIENTE Parte da Venezia, l’affascinante viaggio intrapreso dal più illustre esploratore veneziano diretto alla corte del Kublai Kan in Medio Oriente. La prima parte di questa avventura verrà presentata nel primo incontro: una guida speciale nella Venezia del 1300 ai tempi della quarta crociata, all’inizio della grande espansione economica e commerciale della città, tutto visto attraverso gli occhi di un ricercatore del XXI secolo. Spettacolari immagini mostreranno aspetti storici e scientifici dei luoghi incontrati durante il suggestivo percorso. Nel secondo appuntamento il viaggio con Marco Polo riprende da Samarcanda alla corte del Gran Kan a Xanadu, passando per Khanbaliq (Pechino). Verrà ripercorsa la sua lunga permanenza nell’impero mongolo e a seguire il suo viaggio di ritorno durato quasi tre anni, che lo riporterà nuovamente a Venezia carico di favolose ricchezze. INCONTRI-CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITÀ Un progetto degli Archivi della Sostenibilità, Università Ca’ Foscari Venezia in collaborazione con MEDICI SENZA FRONTIERE onlus Italia, IIC Istituto Italiano di Cultura, Ambasciata d’Italia a Berlino mercoledì 18 novembre, ore 17.30 PRO PROFUGHI EMERGENZA-ACCOGLIENZA-INTEGRAZIONE: COME? Il ruolo di Medici Senza Frontiere Onlus Italia. Il caso della Germania. Presentazione e discussione dei video: Campagna Medici Senza Frontiere: #Milionidipassi Il sogno di Abdoow, scappato dallo Yemen Parteciperanno al dibattito: Loris De Filippi, Presidente M S F: Medici Senza Frontiere Onlus Italia Edith Pichler, Istituto di Economia e Sociologia, Università di Potsdam Pietro Basso, Master: Immigrazione. Fenomeni migratori e trasformazioni sociali, Università Ca’ Foscari Venezia Coordinamento scientifico: Giorgio Conti sala conferenze quarto piano - ingresso libero videoteca MESTRE FILM FEST 2015 Festival internazionale del cortometraggio - diciottesima edizione in collaborazione con Circuito Cinema, Unicef, Cinit Cineforum Italiano, Amici delle Arti di Mestre, Lions Club Mestre Castelvecchio, Fondazione Creativamente, Radio Ca’ Foscari venerdì 6 novembre, dalle ore 16.30 Di pane, cavoli e altre storie Speciale Schermo d’autore Città del Cavolo - Orti comunitari a Milano e Berlino (Milano, 2014, 68’) di Paola Longo e Salvatore Laforgia, produzione MiBe progetto con Inge Pett e Guido Larcher A qualcuno piacerà - storia e storie di Elio Pandolfi (Italia, 2015, 70’) di Caterina Taricano (presidente di giuria Shortstories) e Claudio De Pasqualis La Serenissima arte di fare il pane (Italia, 2015, 34’) di Michele Albonico saranno presenti i registi sala conferenze quarto piano ingresso libero fino a esaurimento dei posti sabato 7 novembre, dalle ore 16.00 Proiezione degli Short Stories selezionati sala conferenze quarto piano ingresso libero Proiezione dei Video for Kids selezionati auditorium quarto piano ingresso libero a seguire cerimonia di premiazione sala conferenze quarto piano ingresso libero fino a esaurimento posti DICIOTTESIMO MESTRE FILM FEST Il Festival Internazionale del Cortometraggio mestrino organizzato dal Centro Culturale Candiani con la collaborazione di numerose istituzioni giunto alla maggiore età si propone nel panorama nazionale come uno dei più longevi. Sempre più decisa resta, nonostante gli anni, la spinta verso il mondo giovanile con la partecipazione quest’anno di Radio Ca’ Foscari ai lavori di selezione e animazione delle giornate con le conduttrici (studentesse ed ex-studentesse) del programma le FEMS du cinéma. I cortometraggi nelle due sezioni del concorso sono il frutto di una selezione degli oltre 300 corti giunti da ogni angolo del mondo; molteplici e complesse le tematiche affrontate, incentrate principalmente sui rapporti interpersonali e di coppia, sulla famiglia e l’amicizia, la guerra, ma toccando temi attuali come la vecchiaia, l’ambiente, la malattia, il lavoro e la crisi lavorativa. Le due giornate del Festival vedranno venerdì uno speciale schermo d’autore dal titolo intrigante Di pane, cavoli e altre storie con la proiezione di tre documentari mentre sabato sarà interamente dedicato alla proiezione delle sue sezioni dei corti selezionati: Video for Kids e Short Stories. DI PANE, CAVOLI ALTRE STORIE CITTÀ DEL CAVOLO Per il loro documentario i due registi milanesi Paola Longo e Salvatore Laforgia, insieme a Guido Larcher e alla giornalista berlinese Inge Pett, con telecamera alla mano, sono andati alla scoperta degli orti comunitari di Milano e di Berlino. Il team ha incontrato attivisti e politici delle due città per un confronto sul tema del verde nel boom edilizio cittadino con le sue conseguenze. Esistono persone desiderose di rianimare il grigiore della città e di riconquistare gli spazi vuoti urbani con orti e giardini. Dove prosperano gli skyline c’è spazio anche per cavoli, pomodori e ravanelli e qui il senso di comunità cresce ancor meglio. Gli orti comunitari sono dei veri “laboratori sociali” basati sul semplice e convincente principio del “do it yourself”. A QUALCUNO PIACERÀ Storia e storie di Elio Pandolfi Raro documento sulla ricostruzione storica, ma anche sulla vita straordinaria di un uomo che è vissuto per lo spettacolo. Lo ha praticato ai livelli più alti senza però mai trascurare l’aspetto umano, la passione personale, la volontà di vivere e di convivere con le persone che hanno condiviso con lui lo stesso ardore ed amore. Poliedrico e multiforme, attore e doppiatore, ballerino e cantante, l’inossidabile Elio Pandolfi ha solcato ogni tipo di scena, dalla rivista di avanspettacolo al varietà televisivo, dalla commedia musicale e all’operetta, punteggiando con la sua voce trasmissioni radiofoniche e la versione italiana di grandi fillm. Una vitalità travolgente che, all’alba dei 90 anni, colora il racconto di una vita che è anche un pezzo di storia LA SERENISSIMA ARTE DI FARE IL PANE Uno strano ibrido tra documentario storico e inchiesta giornalistica scaturito dall’esigenza di capire e ricostruire il ruolo del pane ai tempi della Serenissima e di porlo in relazione con quello attuale, in una città che nel corso del tempo, soprattutto negli ultimi 50 anni, si è profondamente trasformata. La popolazione veneziana ormai conta non più di 55000 abitanti, per lo più di età avanzata dal momento che i giovani non possono permettersi l’alto costo delle case. Questo fattore va ad incidere sul consumo del pane e sul drastico ridimensionamento dello spettacolo italiano. Una sorta di “dietro le quinte” che ci racconta con leggerezza e con grande conoscenza dei fatti cosa avveniva quando il cinema italiano era conosciuto in tutto il mondo, quando la televisione muoveva i suoi primi importanti passi, quando il teatro (soprattutto quello leggero) era una fucina inesauribile di talenti pronti a spiccare il volo verso il successo. La sua voce e i materiali di repertorio e i filmati inediti da lui messi a disposizione, consentono un vero e proprio viaggio all’interno di un mondo che non è stato mai affrontato con questa attenzione e soprattutto con uno sguardo vero dal suo interno. Luca Corbellini del numero dei panifici in città: è interessante notare come una costante nel lavoro del fornaio, attraverso i secoli, sia la fatica che deriva dal disagio per lavoro notturno e per lo sforzo fisico della lavorazione. Oggi la fatica è alleviata sensibilmente dall’inserimento nel ciclo produttivo di moderne attrezzature, ma nelle piccole realtà, dove buona parte del pane viene fatto a mano la fatica è un fattore alto e spiega l’esiguo numero di giovani lavoratori italiani disposti ancora a farlo. FILMONTAGNA 2015 FILMONTAGNA La cultura delle terre alte sugli schermi cinematografici In collaborazione con CAI – Sezione di Mestre giovedì 19 novembre, ore 21.00 Alberi che camminano (Italia, 2014, 59’) di Mattia Colombo giovedì 26 novembre, ore 21.00 Bring the Sun Home – Porta a casa il sole (Italia, 2013, 67’) di chiara Andrich e Giovanni Pellegrini giovedì 3 dicembre, ore 21.00 Contadini di montagna (Italia, 2015, 74’) di Michele Trentini giovedì 10 dicembre, ore 21.00 Sui miei passi (Italia, 2015, 57’) di Michele Trentini sala conferenze quarto piano ingresso libero fino a esaurimento posti Raccontare la montagna, raccontarne la storia, le tradizioni ma anche il futuro di questo territorio così delicato è lo scopo di queste quattro serate dedicate al film di montagna che la Sezione di Mestre del Cub Alpino Italiano organizza scegliendo alcuni dei film tra quelli presentati nel corso dell’ultimo anno nei film festival dedicati alle terre alte. Il Trento Film Festival, il Film Festival della Lessinia e il Cuneo Montagna Festival, tra i più conosciuti, hanno il pregio di sottoporre a un pubblico sempre molto attento, film che parlano non solo di un territorio sempre più abbandonato da genti sempre più in difficoltà ma anche della necessità di comprendere che questi fenomeni sono testimoni di cambiamenti che, pur apparendo lontani da noi, sono intimamente legati al futuro di tutto il pianeta. Alberi che camminano è un documentario prodotto da Oh!pen con la regia di Mattia Colombo a partire da un’idea di Erri De Luca che – voce narrante e guida del film – riprende l’esclamazione del cieco di Betsaida a cui Cristo ridona la vista: “vedo gli uomini come alberi che camminano”. Inizia così un affascinante viaggio attraverso l’Italia alla ricerca di quegli uomini che degli alberi e del loro prodotto, il legno, ne hanno fatto mestiere e arte. Il secondo film inserito nel programma di filMontagna 2015, oramai all’ottavo anno, è Bring the sun home nel quale i due registi veneti Chiara Andrich e Giovanni Pellegrini seguono lo sviluppo del progetto di una ONG indiana, il Barefoot College, che mira alla preparazione tecnica di 40 donne di tutto il mondo incaricate, una volta tornate nei loro luoghi d’origine, di installare piccoli kit solari. Ecco così che nelle capanne di El Salvador e del Perù, illuminate a partire da una lampadina, si accende anche una nuova speranza. Michele Trentini, già regista tra gli altri di Cheyenne, trent’anni e Piccola terra, ci propone il film Contadini di montagna in cui l’autore racconta le contraddizioni dell’agricoltura di montagna tra tradizione, monocolture, paesaggio e innovazione, in una valle trentina, la Valle di Cembra, sottolineando anche, attraverso rare immagini di repertorio, la discontinuità rispetto ad un lavoro contadino comunque sempre legato alle cadenze delle stagioni. Un viaggio tra i Kirghisi che sembra senza tempo quello di Eloise Barbieri autrice del film Sui miei passi, viaggio nell’altro Afghanistan, scandito dall’incedere lento del lavoro dei pastori, dai lavori domestici delle donne, dai semplici giochi dei bambini catturati con semplicità dall’obbiettivo discreto della regista. Un mondo lontano dalla frenesia del mondo moderno, dai problemi delle città, che fa delle terre del Wakhan una delle ultime isole territoriali concesse alle genti nomadi. Guido Furlan videoteca SECOND LIFE – RICORDANDO PASOLINI MAMMA ROMA (Italia, 1962, 105’) di Pier Paolo Pasolini Con Anna Magnani, Franco Citti, Ettore Garofalo, Lamberto Maggiorani, Silvana Corsini. Mamma Roma, una prostituta non più giovane, in seguito al matrimonio del suo protettore Carmine con una contadina, decide di abbandonare il mestiere. Desiderosa di cominciare una nuova vita insieme a suo figlio Ettore, cresciuto in campagna, compra una casa alla periferia di Roma e si aggiudica un banco al mercato rionale. Per Ettore, però, lei non è altro che un’estranea e a nulla valgono i suoi sforzi per garantirgli un lavoro e un avvenire sicuro. Mentre Carmine la spinge di nuovo sul marciapiede, minacciandola di raccontare la verità a Ettore, questi, che è venuto a sapere da tempo del passato di sua madre, lascia il lavoro per dedicarsi a piccoli furti con conseguenze che si riveleranno fatali per tutta la famiglia. (cinematografo.it) ACCATTONE (Italia, 1961, 116’) di Pier Paolo Pasolini Con Franco Citti, Franca Pasut, Adriana Asti, Silvana Corsini, Paola Guidi ‘Accattone’ è il soprannome di un ragazzo nullafacente che vive in una borgata romana sfruttando una prostituta, Maddalena. Quando la ragazza finisce in carcere, Accattone si trova senza soldi e cerca di tornare dalla moglie che vive insieme al figlioletto in casa del padre e del fratello, ma viene respinto e malmenato. Tenta allora di sostituire Maddalena con una ragazza nuova, Stella, ma lei è incredibilmente ingenua e non è fatta per stare sul marciapiede. Accattone se ne innamora e decide di trovarsi un lavoro per mantenere se stesso e la ragazza, ma un solo giorno di fatiche lo stronca, così decide di rubare della merce da un autocarro, insieme a dei complici. Il colpo va male poiché Maddalena, gelosa, lo ha denunciato per sfruttamento e la polizia lo tiene d’occhio. Mentre i poliziotti cercano di arrestarlo, Accattone si divincola, sale su una motocicletta e fugge ma la sua corsa sarà breve. (cinematografo.it) UCCELLACCI E UCCELLINI (Italia, 1966, 88’) di Pier Paolo Pasolini Con Femi Benussi, Totò, Ninetto Davoli, Umberto Bevilacqua, Alfredo Leggi Marcello (Totò) e suo figlio Ninetto si mettono in cammino per raggiungere un casolare nei dintorni di Roma e minacciare di sfratto della povera gente che non paga l’affitto e si ciba di nidi di rondine. Durante il cammino, i due discorrono di vita e di morte con un corvo parlante, un petulante e saccente ospite autoinvitato, sedicente intellettuale marxista vecchia maniera. Il racconto del corvo spinge padre e figlio a indossare un saio francescano, divenendo rispettivamente Frate Ciccillo e Frate Ninetto, per ripetere agli uccelli la predica di San Francesco. Con una certa fatica e una lunghissima preparazione spirituale, Fra’ Ciccillo riesce a farsi ascoltare dai falchi e dai passerotti, facendo loro accettare il messaggio di Dio, senza però far desistere i rapaci dalle loro abitudini sanguinose. Ripreso il cammino in abiti borghesi, i due s’imbattono nei funerali di Togliatti, in manifestazioni popolari e in una prostituta. Continuano a camminare e a parlare finché, presi dai morsi della fame, uccidono il corvo per il loro pasto. (cinematografo.it) TEOREMA (Italia, 1968, 99’) di Pier Paolo Pasolini Con Massimo Girotti, Terence Stamp, Laura Betti, Ninetto Davoli EDIPO RE (Italia, 1967, 104’) di Pier Paolo Pasolini Con Franco Citti, Alida Valli, Carmelo Bene, Julian Beck, Silvana Mangano. È la storia di una famiglia milanese composta dai genitori, Lucia e Paolo, due figli studenti, Pietro e Odetta, e dalla serva Emilia. Queste persone conducono l’esistenza di una qualunque famiglia borghese fino a quando non vengono messe in crisi da un evento apparentemente innocuo eppure sconvolgente: l’arrivo di un ospite, un personaggio dai dati anagrafici quanto mai vaghi e allusivi. lmprovvisamente i cinque membri della famiglia sono conquistati dall’ospite misterioso; e questi non rifiuta di avere rapporti sessuali con ciascuno di essi. Allorquando egli se ne va, la vita non riprende il suo corso normale: Odetta finisce in una casa di cura; Pietro si dà alla pittura, ma poiché non ha una sincera vocazione si perde in un astrattismo assurdo; Lucia, la madre, si avvilisce in uno sfrenato erotismo, mentre Emilia ritorna alla casa paterna dove, ammutolita, viene ritenuta dai paesani come l’espressione di una religiosa santità. Infine il padre, Paolo, regala la sua fabbrica agli operai, poi alla stazione centrale si denuda completamente, e lo si vede in ultimo vagare nel deserto. (cinematografo.it) Laio e Giocasta, regnanti in Tebe, apprendono da un oracolo che il loro figliolo Edipo ucciderà il padre e sposerà la madre. Incaricano pertanto un servo di uccidere il neonato sul monte Citerone. Ma questi, mosso da pietà, abbandona il piccolo che viene raccolto da un pastore di Corinto e consegnato al re che lo educa come un figlio. Recatosi tuttavia dall’oracolo di Apollo Edipo apprende l’orrendo vaticinio e, per sfuggire al tragico destino, si allontana da Corinto. Durante il suo peregrinare incontra Laio accompagnato da alcune guardie. Tra i due nasce una lite ed Edipo, senza conoscerne l’identità, uccide il vecchio re e la sua scorta. Giunto a Tebe, libera la città dalla Sfinge, un mostro orrendo, ed ottiene in tal modo la mano di Giocasta. Per porre fine ad una pestilenza poi Edipo interroga l’indovino Tiresia il quale, insieme ad un servo testimone del massacro, dimostrerà l’ineluttabile e tragica realtà. Trovata Giocasta impiccata nella reggia, Edipo si trafiggerà gli occhi. (cinematografo.it) LE MURA DI SANA’A (Italia, 1971, 14’) di Pier Paolo Pasolini Documentario in forma di appello all’Unesco, girato da Pasolini come grido d’allarme per l’antica e straordinaria città capitale dello Yemen del Nord, minacciata di essere modificata o abbattuta. (infoteca.it) SOPRALLUOGHI IN PALESTINA (Italia, 1964, 54’) di Pier Paolo Pasolini Tra giugno e luglio del 1963 Pier Paolo Pasolini compie un viaggio in Palestina alla ricerca dei luoghi per l’ambientazione de Il Vangelo secondo Matteo, in compagnia di Don Carraro. Pur toccandolo profondamente, i luoghi della Passione deludono l’artista. Mentre cerca l’antico e il sacro, in un paesaggio dove tutto sembra “bruciato nella materia e nello spirito”, Pasolini trova modernità, folclore o intollerabile miseria. Affiora in lui a poco a poco la convinzione che il Vangelo è ovunque. Girerà il suo film in Italia. (mymovies.it) APPUNTI PER UN’ORESTIADE AFRICANA (Italia, 1969, 70’) di Pier Paolo Pasolini Pier Paolo Pasolini, desiderando incarnare la tragedia di Eschilo - L’Orestiade - nei drammi sociali e politici del Terzo Mondo degli ultimi decenni, percorre tre stati africani (Kenya, Tanganika, Uganda) alla ricerca di volti e fenomeni che rappresentino con immagini reali e non artificiali Clitemnestra, Egisto, Agamennone, Elettra, Oreste e Pilade; che raffigurino la trasformazione delle Furie in Eumenidi; che ricordino il tempio di Apollo dove Oreste venne giudicato non più da un tribunale divino bensì da un tribunale umano. Il materiale raccolto viene poi presentato a studenti africani di Roma per verificare l’idea di fondo e per risolvere meglio il problema della datazione della moderna Orestiade, se negli anni ‘60 o in quelli successivi. (cinematografo.it) SECOND LIFE RACCONTI DI NATALE OGNI MALEDETTO NATALE (Italia, 2014, 95’) di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo con Alessandro Cattelan, Marco Giallini, Corrado Guzzanti, Alessandra Mastronardi, Valerio Mastandrea. Massimo Marinelli Lops e Giulia Colardo s’innamorano alla vigilia di Natale. Una festa che inorridisce lui e lascia indifferente lei, ma tanto forte è il colpo di fulmine da indurre il giovane a seguire la ragazza dalla sua famiglia in Tuscia. Prima sorpresa: i Colardo sono mezzi selvaggi, ancestrali nei rituali e primordiali nelle relazioni. Ma lo accolgono tra una caccia al cinghiale e una mano a “spurchia & filetto”. Ma i giovani litigano, lui scappa dai suoi a Roma e lei – la mattina dopo pentita – lo raggiunge. Seconda sorpresa: i Marinelli Lops sono imprenditori extramiliardari, nevrotici e fuori dal tempo. Ma anche loro capiscono che Giulia “va bene”. E l’amore trionfa, nonostante il Natale. (Anna Maria Pasetti – ilfattoquotidiano.it) UN AMICO MOLTO SPECIALE (Le père Noël, Francia, 2014, 81’) di Alexandre Coffre con Tahar Rahim, Victor Cabal, Annelise Hesme, Michael Abiteboul, Philippe Rebbot È la vigilia di Natale e Antoine, sei anni, ha una sola idea in mente: incontrare Babbo Natale e fare un giro in slitta con lui tra le stelle. Così, quando Babbo Natale gli cade come per magia sul balcone, Antoine è troppo stupito per capire che sotto il classico costume rosso e bianco si nasconde in realtà un ladro intento a svaligiare gli appartamenti dei quartieri alti. Nonostante tutti gli sforzi dell’improvvisato Babbo Natale per sbarazzarsi del determinato Antoine, i due finiranno per formare un’improbabile coppia in giro per i tetti di Parigi, ognuno intento a realizzare il proprio sogno in una notte magica dove tutto può accadere… (trovacinema.repubblica.it) A CHRISTMAS CAROL (USA, 2009, 90’) di Robert Zemeckis Con Jim Carrey, Robin Wright Penn, Gary Oldman, Colin Firth, Cary Elwes Il vecchio e avaro strozzino Ebenezer Scrooge non ha alcuna intenzione di condividere le gioie del Natale. Né con il nipote Fred né con il suo dipendente Bob, che riceve uno stipendio da fame e ha una famiglia numerosa, né tantomeno con chi gli chiede sottoscrizioni in favore dei più diseredati. Per lui il Natale è solo un giorno in cui deve pagare Bob che resterà però a casa. La notte della vigilia compare però, terrorizzandolo, il fantasma del suo socio in affari Marley, morto sette anni prima. Marley gli annuncia l’arrivo di tre Spiriti. Uno gli mostrerà i suoi Natali passati, uno quello presente e l’ultimo quello futuro in cui lui sarà morto e nessuno avrà un buon ricordo della sua esistenza. La lezione gli servirà. (Giancarlo Zappoli – mymovies.it) RACCONTO DI NATALE (Un conte de Noël, Francia, 2008, 150’) di Arnaud Desplechin con Catherine Deneuve, Jean-Paul Roussillon, Mathieu Amalric, Emile Berling, Françoise Bertin Joseph e Elizabeth, sono i figli di Abel e Junon. Joseph, il figlio più grande é gravemente malato, rischia di morire a causa di una rara malattia genetica se non si sottopone ad un trapianto di midollo osseo. Purtroppo né la sorella né i genitori sono compatibili, e così, Abel e Junon decidono di mettere al mondo un altro figlio, Henri, nella speranza che almeno lui possa aiutare il fratello. La sfortuna vuole che anche questa opzione sia inutile, e Joseph muore all’età di sette anni. Il dolore per la famiglia è tremendo, e neanche la nascita di un quarto figlio, Ivan, riesce a cancellare del tutto le sofferenze, che man mano che passano gli anni, si trasformano in rancori, rovinando il rapporto tra alcuni dei componenti della famiglia. Solo qualche anno più avanti, quando Junon, la madre, scopre di avere la stessa malattia di Joseph e l’unico che può aiutarla è Henri, la famiglia si riunisce al completo nella loro città di origine. (filmup.leonardo.it) JOYEUX NOEL – UNA VERITÀ DIMENTICATA DALLA STORIA (Joyeux Noël, Francia, Belgio, Germania, Gran Bretagna, 2005, 115’) di Christian Carion con Diane Kruger, Benno Fürmann, Guillaume Canet, Gary Lewis, Dany Boon Ispirato ad una vicenda realmente accaduta nelle trincee della prima guerra mondiale, la vigilia di Natale del 1914. Lo scoppio della guerra, nella tranquilla estate di quell’anno, sconvolge l’esistenza di milioni di uomini. Arriva il Natale, con tanta neve e tanti doni da parte delle famiglie e dell’esercito. Ma la vera sorpresa non saranno i pacchi generosamente distribuiti nelle trincee francesi, scozzesi e tedesche ma un importante evento che cambierà il destino di quattro personaggi: un prete anglicano, un tenente francese, uno straordinario tenore tedesco e la donna da lui amata, una soprano. (trovacinema.repubblica.it) NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS (The Tim Burton’s Nightmare Before Christmas, USA, 1993, 86’) di Henry Selick, Tim Burton con Danny Elfman, Chris Sarandon, Catherine O’Hara, William Hickey, Glenn Shadix Jack Skeletron è il capo di Halloween, villaggio abitato da mostri. Piuttosto insoddisfatto ed annoiato della sua vita e di dover continuamente spaventare bambini, scopre per caso nel tronco di un albero l’entrata al regno di Babbo Natale. Decide subito di mettere in atto un piano semplicissimo: rapire Babbo Natale e sostituirlo per la consegna dei regali! Per fortuna a fianco di Jack ci sarà Sally, la bambola di pezza innamorata di lui da tempo, che lo aiuterà a risolvere tutti i guai che combina... (comingsoon.it) BIANCO NATALE (White Christmas, USA, 1954, 120’) di Michael Curtiz con Dean Jagger, Bing Crosby, Rosemary Clooney, Danny Kaye, Vera-Ellen Dopo il congedo, due ex-commilitoni hanno messo in piedi una compagnia di varietà. Vengono scritturati per la festa di Natale al ‘Paradiso della Neve’, nota località sciistica che però è deserta a causa della mancanza di neve. L’albergo in cui lavoreranno è di proprietà di un loro vecchio amico, generale, che ormai è sull’orlo del fallimento. In nome dell’antica amicizia i due si mettono d’impegno per far risultare la festa un vero trionfo. Per giunta arriva anche la neve e... l’amore. (movieplayer.it) MIRACOLO NELLA 34 A STRADA (Miracle on the 34th Street, USA, 1947, 96’) di George Seaton con Maureen O’Hara, John Payne, Natalie Wood, Edmund Gwenn Le feste sono ormai alle porte quando un maturo signore dai modi eleganti, con gli occhi che brillano, un bel pancione e la barba bianca viene ingaggiato dai grandi magazzini Macy per impersonare Babbo Natale. Lui sostiene di chiamarsi Kris Kringle ma il suo stile sembra rivelare qualcos’altro: chiunque gli si avvicini e’ immediatamente contagiato da un gran senso di gioia. L’unica persona che si ostina a mostrarsi diffidente nei suoi riguardi e’ il suo capo, Doris Walker, che spinge la sua bambina a non credere in Babbo Natale. Ma quando Kris viene accusato di essere un pazzo e viene processato, grandi e piccoli dovranno decidere se Babbo Natale esiste davvero. (lafeltrinelli.it) LA VITA È MERAVIGLIOSA (It’s a Wonderful Life, USA, 1946, 129’) di Frank Capra con Gloria Grahame, Thomas Mitchell, Lionel Barrymore, James Stewart, Henry Travers Nel Natale del 1945 George Bailey (James Stewart) perde una lunga somma di denaro e va in bancarotta. Disperato, gli piacerebbe non essere mai nato, ma sua moglie e i bambini hanno pregato per lui e un angelo bisognoso di fare una buona azione per guadagnarsi le ali è stato inviato del cielo per aiutarlo. Così, quando si trova su un ponte pensando al suicidio vede nel fiume un uomo affogandosi e si butta per salvarlo. È l’angelo, Clarence (Henry Travers), il quale, una volta in salvo, per convincerlo del valore della sua vita, gli fará vedere come sarebbe stato il mondo se lui non fosse mai nato. (familycinematv.it) SECOND LIFE-DOPO LA PRIMA RICORDANDO PASOLINI vedi box pag. 4 SECOND LIFE-DOPO LA PRIMA RACCONTI DI NATALE martedì 1 dicembre, ore 21.00 Ogni maledetto Natale (Italia, 2014, 95’) di Giacomo Ciarrapico , Mattia Torre, Luca Vendruscolo giovedì 3 dicembre, ore 16.30 Un amico molto speciale (Le père Noël, Francia, 2014, 81’) di Alexandre Coffre mercoledì 9 dicembre, ore 21.00 giovedì 10 dicembre, ore 16.30 A Christmas Carol (USA, 2009, 90’) di Robert Zemeckis. venerdì 11 dicembre, ore 21.00 Racconto di Natale (Un conte de Noël, Francia, 2008, 150’) di Arnaud Desplechin martedì 15 dicembre, ore 21.00 Joyeux Noel – Una verità dimenticata dalla storia (Joyeux Noël, Francia, Belgio, Germania, Gran Bretagna, 2005, 115’) di Christian Carion giovedì 17 dicembre, ore 16.30 e 21.00 Nightmare Before Christmas (The Tim Burton’s Nightmare Before Christmas, USA, 1993, 86’) di Henry Selick, Tim Burton martedì 22 dicembre, ore 16.30 e 21.00 Bianco Natale (White Christmas, USA, 1954, 120’) di Michael Curtiz martedì 29 dicembre, ore 16.30 Miracolo nella 34a strada (Miracle on the 34th Street, USA, 1947, 96’) di George Seaton mercoledì 30 dicembre, ore 16.30 La vita è meravigliosa (It’s a Wonderful Life, USA, 1946, 129’) di Frank Capra ingresso riservato ai soci Candiani Card (validità annuale a partire dalla sottoscrizione – 15 euro) e CinemaPiù 2015 / 2016 (valida sino al 30 giugno 2016 - tessera ordinaria 35 euro, studenti 25 euro) in vendita alla biglietteria del Centro. sala conferenze quarto piano agenda Candiani INFORMAZIONI CENTRO CULTURALE CANDIANI Piazzale Candiani 7 – 30174 Mestre Venezia Telefono 041-2386126 Fax 041-2386112 http://www.centroculturalecandiani.it Biglietteria martedì e giovedì 10.00 – 12.00 e 16.00 – 18.00 mercoledì e venerdì 10.00 – 12.00 In occasione degli spettacoli apertura dalle 16.00 alle 21.00 Telefono 041-2386126 *Vendita dei biglietti degli spettacoli alla biglietteria del Centro e on line sui siti www.centroculturalecandiani.it e www. biglietto.it (diritto di prevendita 1 euro) Videoteca di Mestre (Aderente all’AVI – Associazione Videoteche-Mediateche italiane) L’archivio della Videoteca è consultabile su appuntamento telefono 041-2386111 e-mail: [email protected] CANDIANI CARD costo 15 euro validità di un anno a partire dalla sottoscrizione CINEMAPIÙ costo: Tessera ordinaria 35 euro Studenti 25 euro validità un anno (sino al 30 giugno 2016) In vendita alla biglietteria del Centro Culturale Candiani Segreteria Not Only For Kids e Laboratori Didattici per le Scuole da martedì a venerdì: 10.00 – 12.00 martedì e giovedì: 15.00 – 17.00 telefono 041 2386119 - 2386117 [email protected] Si ricorda che non è consentito l’ingresso in sala a spettacolo iniziato. domenica 1 novembre auditorium IV piano, ore 18.00 AVENIDA BRASIL CANDIANI GROOVE Roberto Taufic e Gabriele Mirabassi Um Brasil Diferente ingresso: intero 5 euro – ridotto 3 euro Biglietti già in vendita* martedì 3 novembre sala conferenze IV piano, ore 16.00 e 21.00 SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI Mamma Roma (Italia, 1962, 105’) di Pier Paolo Pasolini Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più auditorium IV piano, ore 18.00 RICORDANDO PASOLINI In memoriam PIER PAOLO PASOLINI L’avventura esistenziale e artistica del poeta ‘corsaro’ a cura dell’Associazione culturale Studio Insieme IdeAzione e regia di Paola Bruna ingresso libero fino a esurimento dei posti mercoledì 4 novembre sala conferenze IV piano, ore 16.00 SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI Accattone (Italia, 1961, 116’) di Pier Paolo Pasolini Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più sala seminariale I piano, ore 18.00 RICORDANDO PASOLINI Presentazione del progetto libro e video Pasolinigordimer2015 a cura di Gianguido Palumbo ingresso libero giovedì 5 novembre sala seminariale I piano, ore 17.30 L’animale che non c’è: escursione nella biologia evoluzionistica dello sviluppo In collaborazione con SVSN (Società Veneziana di Scienze Naturali) ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI Accattone (Italia, 1961, 116’) di Pier Paolo Pasolini Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più venerdì 6 novembre sala conferenze IV piano, ore 16.30 MESTRE FILM FEST Festival internazionale del cortometraggio diciottesima edizione DI PANE, CAVOLI E ALTRE STORIE Speciale Schermo d’autore Città del Cavolo - Orti comunitari a Milano e Berlino (Milano, 2014, 68’) di Paola Longo e Salvatore Laforgia, produzione MiBe progetto con Inge Pett e Guido Larcher A qualcuno piacerà- storia e storie di Elio Pandolfi (Italia, 2015, 70’) di Caterina Taricano e Claudio De Pasqualis La Serenissima arte di fare il pane (Italia, 2015, 34’) di Michele Albonico ingresso libero fino ad esaurimento posti sabato 7 novembre sala conferenze IV piano, ore 16.00 MESTRE FILM FEST Festival internazionale del cortometraggio diciottesima edizione Proiezione dei corti in concorso a seguire Cerimonia di premiazione ingresso libero fino ad esaurimento posti martedì 10 novembre sala seminariale I piano, ore 17.30 SCAFFALE APERTO Incontro con gli autori Suggestioni. Racconti (Youcanprint, 2015) di Sonia Faggian in collaborazione con il Centro Donna presenta Davide Busato Letture di Elvira Naccari ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 18.00 I FILOSOFI E IL POTERE Stefano Maso. Potere ed etica nel mondo antico a cura di SFI sezione di Venezia ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI Uccellacci (Italia, 1966, 88’) di Pier Paolo Pasolini Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più mercoledì 11 novembre sala conferenze IV piano, ore 16.00 SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI Uccellacci e uccellini (Italia, 1966, 88’) di Pier Paolo Pasolini Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più sala seminariale I piano, ore 18.00 RICORDANDO PASOLINI Presentazione del libro Il diaframma di stoffa un significato degli abiti nella narrativa di Pier Paolo Pasolini (Europa Edizioni, 2015) di Cinzia Nalin ingresso libero venerdì 13 novembre sala conferenze IV piano, ore 18.00 INCONTRO CON IL GEOLOGO In viaggio con Marco Polo Da Venezia al Medio Oriente prima parte Presentazione di Giuliano Semenzato ingresso libero sabato 14 novembre sala conferenze IV piano, ore 17.00 La violenza sulle donne è cosa da uomini? proiezione dei cortometraggi di Francesca Archibugi È stata lei, A gamba tesa e Perdere in collaborazione con il Centro Donna dal progetto FiveMEN Fight violence against women Cose da Uomini promosso dal Dipartimento per le Pari Opportuinità in collaborazione con DIRE. Letture dal libro Ferite a morte di Serena Dandini a cura di Paola Cavallin sala espositiva Paolo Costantini III piano, ore 17.30 Inaugurazione mostra EVOLUTIO VISIO Fotografie di Giovanni Cecchinato ingresso libero martedì 17 novembre sala conferenze IV piano, ore 16.00 e 21.00 SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI Teorema (Italia, 1968, 99’) di Pier Paolo Pasolini Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più mercoledì 18 novembre sala seminariale I piano, ore 17.30 GREAT PEOPLE, GREAT CAUSES Earl of Shaftesbury 1801-1885 in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 17.30 INCONTRI-CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITA’ PRO PROFUGHI EMERGENZA-ACCOGLIENZA-INTEGRAZIONE: COME? Il ruolo di Medici Senza Frontiere Onlus Italia. Il caso della Germania. ingresso libero giovedì 19 novembre sala conferenze IV piano, ore 16.00 SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI Le mura di Sana’a (Italia, 1971, 14’) Sopralluoghi in Palestina (Italia, 1964, 54’) Appunti per un’Orestiade Africana (Italia, 1969, 70’) di Pier Paolo Pasolini Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più sala espositiva II piano, ore 18.00 Inaugurazione mostra L’ARTE DELLA CRONACA 1946 – 1982 Immagini dell’agenzia fotogiornalistica Cameraphoto Archivio Cameraphoto Epoche Venezia ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 FILMONTAGNA La cultura delle terre alte sugli schermi cinematografici In collaborazione con CAI – Sezione di Mestre Alberi che camminano (Italia, 2014, 59’) di Mattia Colombo ingresso libero venerdì 20 novembre sala seminariale I piano, ore 17.30 LE STRADE DELLA RAGIONE L’educazione sessuale e dell’affettività nei programmi scolastici In collaborazione con UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalistici – Circolo di Venezia a cura di Sandra Salmasi dell’AIED, Associazione Italiana Educazione Demografica di Mestre Consultorio Familiare, e delle insegnanti Rita Fazzello e Rita Morini. ingresso libero auditorium IV piano, ore 18.00 RICORDANDO PASOLINI PIER PAOLO PASOLINI a quarant’anni dalla scomparsa Documenti, citazioni, immagini, poesie e testimonianze Ricordo scenico ideato da Enrico Ricciardi per le voci di Barbara Poli e Roberto Milani Ingresso:intero 8 euro – ridotto* 6 euro Biglietti già in vendita* domenica 22 novembre auditorium IV piano, ore 17.00 NOT ONLY FOR KIDS Il circo delle nuvole di Gek Tessaro Ingresso: posto unico 5 euro – gratuito under 3 - per tutte le età Biglietti già in vendita alla biglietteria del centro martedì 24 novembre sala seminariale I piano, ore 18.00 GENTI IN MOVIMENTO in collaborazione con la cooperativa El Fontego modera Don Nandino Capovilla ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 18.00 I FILOSOFI E IL POTERE Davide Spanio. Dante: Le ragioni del potere temporale a cura di SFI sezione di Venezia. ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI Le mura di Sana’a (Italia, 1971, 14’) Sopralluoghi in Palestina (Italia, 1964, 54’) Appunti per un’Orestiade Africana (Italia, 1969, 70’) di Pier Paolo Pasolini Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più mercoledì 25 novembre sala conferenze IV piano, ore 17.30 CITTÀ D’ARTE - ARTE IN CITTÀ Mostre o monumenti? interviene Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Venezia coordina Tiziano Graziottin in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre ingresso libero giovedì 26 novembre sala conferenze IV piano, ore 16.00 SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI Edipo Re (Italia, 1967, 104’) di Pier Paolo Pasolini Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più auditorium IV piano, ore 18.00 RICORDANDO PASOLINI FERMATA PPP: Provocatoria Poetica Pasoliniana Letture a cura dell’associazione Voci di Carta. ingresso libero fino a esaurimento dei posti sala conferenze IV piano, ore 21.00 FILMONTAGNA La cultura delle terre alte sugli schermi cinematografici In collaborazione con CAI – Sezione di Mestre Bring the Sun Home – Porta a casa il sole (Italia, 2013, 67’) di Chiara Andrich e Giovanni Pellegrini ingresso libero venerdì 27 novembre sala seminariale I piano, ore 17.30 FESTIVAL MESTRE DOMANI Conferenza: Mestre tra utopie e realtà in collaborazione con Centro Studi Storici a cura di Gianfranco Vecchiato ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 18.00 INCONTRO CON IL GEOLOGO In viaggio con Marco Polo Da Samarcanda a Venezia seconda parte Presentazione di Giuliano Semenzato ingresso libero sabato 28 novembre sala conferenze IV piano, ore 17.00 NUOVA MUSICA. OPPORTUNITÀ, CONCERTI E SCUOLE DEL VENEZIANO in collaborazione con Centro Studi Storici ingresso libero domenica 29 novembre auditorium IV piano, ore 18.00 CANDIANI GROOVE JOY SINGERS con Soul Shakers Band & Strings Quartet Joy’ n’ Strings ingresso: intero 8 euro – ridotto 5 euro Biglietti già in vendita* martedì 1 dicembre sala seminariale I piano, ore 17.00 Le memorie di Marco Antifascismo e Resistenza a Venezia nei racconti di Giuseppe Turcato a cura della sezione ANPI Erminio Ferretto di Mestre Presiede Sofia Gobbo – presidente Anpi Mestre Illustra Giulio Bobbo curatore del volume Intervengono Marco Borghi – Direttore IVESER Fabrizio Ferrari – Giornalista ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 18.00 I FILOSOFI E IL POTERE Alberto Madricardo. De La Boétie: Il mistero dell’obbedienza a cura di SFI sezione di Venezia. ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE Ogni maledetto Natale (Italia, 2014, 95’) di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più mercoledì 2 dicembre sala conferenze IV piano, ore 17.30 Presentazione del volume Il Canal di Mestre nel Settecento a cura di Giorgio Zoccoletto in collaborazione con Centro Studi Storici ingresso libero auditorium IV piano, ore 17.30 IL CORPO DELL’AMORE. PSICOANALISI E ARTE in collaborazione con la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, Segreteria di Venezia ingresso libero giovedì 3 dicembre sala conferenze IV piano, ore 16.30 SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE Un amico molto speciale (Le père Noël, Francia, 2014, 81’) di Alexandre Coffre Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più sala seminariale I piano, ore 18.00 SCAFFALE APERTO Incontri con gli autori Che ci fa una gallina fuori dal pollaio? di Sandra Moldi Presenta Gigliola Scelsi In collaborazione con associazione Voci di carta ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 FILMONTAGNA La cultura delle terre alte sugli schermi cinematografici In collaborazione con CAI – Sezione di Mestre Contadini di montagna (Italia, 2015, 74’) di Michele Trentini ingresso libero venerdì 4 dicembre sala conferenze IV piano, ore 17.30 L’ARTE DELLA CRONACA 1946-1982 Tavola rotonda Venezia in prima. Cronache di ieri, cronache di oggi. Coordina Roberto Ellero Partecipano Maurizio Dianese, Claudia Fornasier, Vittorio Pajusco, Leopoldo Pietragnoli, Duilio Stigher, Vittorio Pavan, Alberto Vitucci ingresso libero sabato 5 dicembre sala seminariale I piano, ore 17.00 GENTI IN MOVIMENTO in collaborazione con la cooperativa El Fontego e l’associazione Libera Intervento del Coro Le Cicale ingresso libero domenica 6 dicembre auditorium IV piano, ore 18.00 CANDIANI GROOVE KEPTORCHESTRA Omaggio a Marco Tamburini ingresso: intero 8 euro – ridotto 5 euro Biglietti già in vendita* mercoledì 9 dicembre sala conferenze IV piano, ore 16.00 I BUCINTORO DELLA SERENISSIMA - NAVI, USI, COSTUMI E TRADIZIONI VENEZIANE in collaborazione con l’Università del Tempo Libero di Mestre ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE A Christmas Carol (USA, 2009, 90’) di Robert Zemeckis Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più giovedì 10 dicembre sala conferenze IV piano, ore 16.30 SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE A Christmas Carol (USA, 2009, 90’) di Robert Zemeckis Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più sala conferenze IV piano, ore 21.00 FILMONTAGNA La cultura delle terre alte sugli schermi cinematografici In collaborazione con CAI – Sezione di Mestre Sui miei passi (Italia, 2015, 57’) di Michele Trentini ingresso libero venerdì 11 dicembre sala conferenze IV piano, ore 17.30 FESTIVAL MESTRE DOMANI Incontro-Dibattito con il Sindaco Brugnaro: L’azione di governo del Comune della nuova amministrazione in collaborazione con Centro Studi Storici ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE Racconto di Natale (Un conte de Noël, Francia, 2008, 150’) di Arnaud Desplechin Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più domenica 13 dicembre auditorium IV piano, ore 17.00 NOT ONLY FOR KIDS Favole Al (Video)Telefono La Piccionaia – Teatro Stabile di Innovazione Ingresso: posto unico 5 euro – gratuito under 3 età consigliata: da 5 anni Biglietti già in vendita* martedì 15 dicembre sala conferenze IV piano, ore 18.00 I FILOSOFI E IL POTERE Giuseppe Goisis. Bacone: scientia est potentia a cura di SFI sezione di Venezia ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE Joyeux Noel - Una verità dimenticata dalla storia (Joyeux Noël, Francia, Belgio, Germania, Gran Bretagna, 2005, 115’) di Christian Carion Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più mercoledì 16 dicembre sala seminariale I piano, ore 17.30 GREAT PEOPLE, GREAT CAUSES William Gladstone 1809-1898 in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre ingresso libero giovedì 17 dicembre sala conferenze IV piano, ore 16.30 e 21.00 SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE Nightmare Before Christmas (The Tim Burton’s Nightmare Before Christmas, Usa, 1993, 86’) di Henry Selick, Tim Burton Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più venerdì 18 dicembre sala seminariale I piano, ore 17.30 LE STRADE DELLA RAGIONE In collaborazione con UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalistici – Circolo di Venezia Letture e recitazioni dal libro Ca’ Foscari dei dolori a cura dell’autore Paolo Puppa introduce Franco Ferrari ingresso libero martedì 22 dicembre sala conferenze IV piano, ore 16.30 e 21.00 SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE Bianco Natale (White Christmas, USA, 1954, 120’) di Michael Curtiz Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più martedì 29 dicembre sala conferenze IV piano, ore 16.30 SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE Miracolo nella 34a strada (Miracle on the 34th Street, USA, 1947, 96’) di George Seaton Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più mercoledì 30 dicembre sala conferenze IV piano, ore 16.30 SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE La vita è meravigliosa (It’s a Wonderful Life, USA, 1946, 129’) di Frank Capra Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più MOSTRE dal 15 novembre al 13 dicembre EVOLUTIO VISIO Fotografie di Giovanni Cecchinato sala espositiva Paolo Costantini III piano orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00 ingresso libero dal 20 novembre 2015 al 31 gennaio 2016 L’ARTE DELLA CRONACA 1946-1982 Immagini dell’agenzia fotogiornalistica Cameraphoto Archivio Cameraphoto Epoche Venezia sala espositiva II piano orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00 ingresso libero