un apriliano su tre è evasore

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un apriliano su tre è evasore
QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
DALLA REGIONE
di BRUNO JORILLO a pag.43
ANZIO-NETTUNO
a pag.47
POMEZIA
Pomeziopoli, il Comune
presenta un conto da
400mila Euro
di FOSCA COLLI a pag.46
CISTERNA
a pag.48
ARDEA
Riparte il cantiere per
portare a termine gli 80
loculi del cimitero di via
N. Strampelli
di LUIGI CENTORE a pag. 44-45
Anno XXXII N.1 14 - 28 GENNAIO 2016
UN APRILIANO SU
TRE È EVASORE
Il Veterano dello Sbarco
di Anzio, Harry Shindler,
tra i cinquanta Britannici
più importanti dell’anno
Il Sindaco saluta il
Comandante Sorrentino,
cambio di comando nella
Brigata della Finanza a
Cisterna
COPIA
OMAGGIO
Foto G. Compagno
APRILIA
CAOS SCARICHI: I CONSORZI
NON SI COSTITUISCONO E I
CITTADINI VANNO IN TILT
IL GIORNALE DEL LAZIO
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14 - 28 GENNAIO 2016
Si è spento venerdì 8 gennaio alle ore 19.30 presso la clinica PIO XI di Roma. Il funerale in San Michele lunedì 11 gennaio
È MORTO L’AVVOCATO GIOVANNI COZZO
Era il titolare di uno dei studi legali più importanti di Aprilia
di Gianfranco Compagno
È morto l’avvocato Giovanni
Cozzo, Giovanni Battista all’anagrafe, venerdì 8 gennaio alle
ore 19.30 presso la clinica PIO
XI di Roma. Aveva compiuto 82
anni da pochi giorni. Era nato
nell’isola di Pantelleria il 22
dicembre 1933. Aprilia, da oltre
50 anni, era diventata la sua città
di adozione, senza, però, mai
recidere i forti legami con la sua
isola di nascita. L’avvocato
Cozzo è stato un personaggio
illustre della nostra città. È stato
titolare di un dei studi legali più
importanti di Aprilia, con vista
in piazza Roma. Studio che condivideva con la figlia avvocato
Rossana Cozzo, che ne prenderà
il testimone, e con il “giovane”
avvocato Federico Savo, nato e
cresciuto
professionalmente
nello Studio Cozzo. Dal suo studio sono passati innumerevoli
praticanti, oggi affermati professionisti. L’avvocato Giovanni
Cozzo, patrocinante in Cassa-
si trasferì a Milano. Nel 1959 era
a Roma: “L’amore verso mia
moglie mi ha spinto ad avvicinarmi e raggiunsi Roma trovando lavoro alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri”. Entrambi (Anna e Giovanni) dopo la
siliature è stato eletto in consiglio comunale (1964-1969 e
1970- 1975). Dal 1965 al 1967 è
stato assessore ai lavori pubblici
della Giunta Savian. Giovanni
Cozzo si laurea per la seconda
volta (giurisprudenza). Sfumata
Avvocato Giovanni Cozzo nel suo studio (15.10.2005)
l’attività diplomatica, decise di
aprire uno studio legale, si occupava sia di civile che di penale,
che con gli anni è diventato uno
dei più affermati in città. “Un
avvocato che si rispetti non ha
intenso si coagula l’amore verso
questa città. Una città che ha
chiesto e ha voluto, ho dato e
ottenuto in un esaltante confronto di impegno umano e professionale dico che possiamo ritenerci fortunati grazie ad una
esperienza che può essere difficile trovare in altre comunità.
Auguro di potersi completare
come città perché se lo merita,
con una presenza più importante
delle istituzioni. Aprilia ha chiesto e preteso tanto, ma ha dato
anche tanto. Questo può essere
considerato il risultato finale di
una esperienza umana che può
far pronunciare il resoconto
finale nell’espressione: sono
stato felice unitamente a mia
moglie e alla mia famiglia di
vivere ad Aprilia”. È stato anche
componente dell’Accademia Italiana della Cucina, delegazione
di Latina. Il rito religioso si è
svolto lunedì 11 gennaio alle ore
15.00 nella chiesa di San Michele Arcangelo, ha celebrato il parroco don Franco Marando. La
salma dell’avvocato Giovanni
Cozzo era a terra poggiata su un
tappeto ai piedi dell’altare. Sulla
bara in noce era poggiato un
cuscino di rose rosse. La chiesa
era gremita, come ha sottolinea-
Avv. Giovanni Cozzo e Anna Brignone (17.1.2009)
zione, è stato uno degli avvocati
di Aprilia più anziani sia per età
che per iscrizione all’Albo degli
Avvocati di Latina, ancora in
attività, nonostante i molteplici
problemi di salute che lo avevano colpito negli ultimi anni.
Uomo colto, gentile, raffinato,
personalmente mi legavano rapporti di stima e amicizia. Rapporti familiari che risalgono
addirittura agli Anni ’60, quando
le nostre famiglia condividevano
lo stesso pianerottolo di casa.
Abbiamo condiviso momenti
piacevoli, ma anche quelli più
dolorosi, per anni ci siamo sottoposti alla stessa terapia, in un
centro specializzato di Aprilia.
Ricordo quando lo intervistai
(17.1.2009), insieme al collega
Luca Bertacchini, lo incontrai
nella sua casa, era presente la
moglie signora Anna Brignone,
compagna di vita, anch’essa nata
a Pantelleria, per parlare della
comunità pantesca ad Aprilia.
Quella fu l’occasione percorrere
i passaggi più importanti del suo
percorso umano e professionale.
Pantelleria, meravigliosa isola al
centro del Mediterraneo, per un
giovane con legittime ambizioni
professionali non poteva offrire
molto. Giovanni Cozzo, dopo gli
studi medi, per continuare nel
suo percorso scolastico, dovette
scegliere il convitto di San
Miniato. Il sogno di Giovanni
Cozzo era la carriera diplomatica. Si iscrive alla facoltà di
scienze politiche. Dopo un’esperienza di vita a Londra e Parigi
licenza media, avevano dovuto
lasciare l’isola per motivi di studio. La famiglia della moglie
alla fine degli Anni ’50 si trasferì al Aprilia, dove da anni si era
insediata una importante comunità pantesca - tunisina, pioniera
nella coltivazione della vigna a
tendone, dove aveva realizzato
la cantina sociale “Enotria”.
L’avvocato Cozzo credeva
molto nella crescita e nello sviluppo di Aprilia. Fu una scelta
azzeccata: “Dissi a mia moglie
Enea Hotel avv. Rossana Cozzo avv. Giovanni Cozzo
e avv. Federico Savo (16.9.2008)
orari - diceva l’avvocato Cozzo nessuna esigenza personale e
deve essere sempre reperibile.
Lavora 24 ore continuative.” In
occasione dell’intervista del
1969, erano passati 50 anni di
vita ad Aprilia, ha tenuto, anche
to don Franco Marando, il segno
della stima che godeva l’avvocato Cozzo. Prima della celebra-
avvocato Giovanni Cozzo
(10.1.2010)
zione la figlia e collega Rossana
ha poggiato sulla bara la sua
toga, fregiata dalla cordoniera
oro/nero, che contraddistingue
gli avvocati cassazionisti. Al termine del rito funebre è intervenuto l’avvocato Giovanni Lauretti, presidente dell’Ordine
degli Avvocati di Latina. Poche
parole, ma sentite: “Rivolgo
innanzitutto un abbraccio a tutti
i familiari nome di tutta l’avvocatura pontina, voglio ricordarlo
per il suo garbo, per la eleganza
e per sua serietà, doti umane,
che tutti gli hanno riconosciuto.
Lo consideravo come un avvocato di altri tempi. Era fiero di
essere avvocato. Amava prima
di tutto la sua famiglia. Quando
hai la toga sulle spalle – diceva non devi avere paura di nulla,
devi difendere i diritti dei più
deboli. Siamo stati fortunati di
aver fatto un bel percorso di professione e di vita rimarrà sempre
nel nostro cuore. Grazie Giovanni”. Il funerale è stato a cura dell’Organizzazione Funebre Fantini Zanettini Aprilia. La Famiglia
ha ringraziato anticipatamente
quanti hanno partecipato.
Foto archivio:
di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL
LAZIO
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DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo
Avv. Giovanni Cozzo e Anna Brignone Teatro Europa
serata pantesca ( 21.4.2012)
che se cresce Aprilia cresciamo
anche noi”. Ad Aprilia Giovanni
Cozzo ha creato la sua famiglia
e sviluppato il suo percorso professionale. Ha svolto anche l’attività di insegnante. Per due con-
a nome della moglie Anna a ringraziare la sua città di adozione:
“Volgiamo esprimere tutta la
nostra gratitudine ad Aprilia. Più
sono state aspre le difficoltà che
abbiamo dovuto superare più
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Uscite il 4 gennaio le motivazioni della sentenza di Palazzo Spada sulle bollette idriche
IL CONSIGLIO DI STATO NON ENTRA NEL MERITO DEL REFERENDUM ACQUA
Rimane valida la sentenza del Tar Lombardia: vanno recuperati i costi del servizio
di Riccardo Toffoli
Il Consiglio di Stato non entra
nel merito della legittimità
delle bollette dell’acqua.
Palazzo Spada non mette un
punto definitivo sulla questione del referendum, e di fatto
lascia piena validità alle motivazioni del Tar Lombardia.
Sono uscite le motivazioni
della sentenza del Consiglio di
Stato con la quale il più alto
collegio di giudici amministrativi ha dichiarato in parte
inammissibile e in parte lo ha
respinto l’appello proposto dal
Comune alla sentenza del Tar
Lombardia che, in sostanza,
aveva dichiarato legittime le
bollette dell’acqua. La storia è
lunga e complessa. Il Comune
di Aprilia nel 2013 aveva proposto ricorso al Tar di Lombardia per annullare la delibera
dell’autorità per l’energia e il
gas n.585 del 2012, con la
quale veniva approvato il
metodo tariffario del servizio
idrico per gli anni 2012 e 2013.
Partendo dal referendum sull’acqua, il Comune aveva
impugnato la remunerazione
prevista in tariffa del capitale
investito nonché altre voci
inserite. Infatti il referendum
del 2011 aveva espunto dal
codice dell’ambiente che si
occupava della tariffa del servizio idrico l’adeguata remunerazione del capitale investito. Non certo, fa notare il Tar
Lombardia, il recupero dei
costi del servizio. Già il Tar
della Lombardia infatti con
sentenza del 24 aprile 2014
aveva bocciato il ricorso del
Comune di Aprilia proprio per
questo motivo. Ma contro tale
decisione il Comune ha deciso
di ricorrere al Consiglio di
Stato. Il collegio dei magistrati
presieduto da Luciano Barra
Caracciolo ha dichiarato l’appello in parte inammissibile e
in parte lo ha respinto. Il 4 gennaio sono uscite le motivazioni
della sentenza che, però, non
fa luce su questo punto perché
si limita ai motivi di pregiudiziale. Il collegio comunque,
riprende le motivazioni del Tar
della Lombardia affermando
che: “Il Tar rilevava che, anche
dopo il referendum abrogativo,
il sistema idrico integrato
doveva essere qualificato come
servizio di interesse economico (secondo la definizione di
cui alla sent. Corte Cost. n.
325/2000),
caratterizzato,
quanto ai profili tariffari, dalla
necessità della copertura intergale dei costi (c.d. full cost
recovery) – ivi compresi gli
oneri finanziari o costi di capitale proprio investito –, essenziale all’economicità della
gestione, affermando la legittimità della correlativa voce
tariffaria quale determinata
con la formula di cui all’art. 18
dell’allegato ‘A’ alla delibera
impugnata, ancorata a parametri non fissi, ma variabili in
relazione all’andamento di una
pluralità di fattori economici
ed al costo standardizzato sopportato dal gestore (ciò, a differenza dalla disciplina previgente, la quale aveva previsto
una remunerazione fissa e
incondizionata del 7%)”.
Respinto il motivo di “omessa
pronuncia” lamentato in appello dal Comune di Aprilia. “Il
vizio di omessa pronuncia
–scrivono i magistrati- peraltro, secondo il consolidato
orientamento di questo Consiglio di Stato costituente ipotetico motivo di revocazione ex
artt. 106 cod. proc. amm. e
395, n. 4), cod. proc. amm. – è
stato dedotto in modo chiaro
ed univoco nel ricorso in
appello (seppure nella parte
del ricorso intitolata «Fatto»),
si osserva che la censura è
infondata, in quanto il Tar ha
affrontato tutti i motivi di
ricorso di primo grado, respingendoli con motivazione da
ritenersi onnicomprensiva dei
rispettivi singoli profili di cen-
Sede Acqualatina
sura”. Segue quindi, l’inammissibilità degli altri punti dell’appello. “I motivi di impugnazione, -continuano i magistrati- compresa la censura di
omessa pronuncia, comunque
infondata nel merito – ossia, le
«censure contro i capi della
sentenza gravata» (art. 101,
comma 1, cod. proc. amm) –,
sono tutti inseriti nella parte
del ricorso in appello intitolata
«Fatto», per di più in modo
generico e poco chiaro, mentre
la parte intitolata «Diritto»
NOMINATO IL NUOVO PRESIDENTE DI ACQUALATINA.
UNA RICONFERMA PER ADDESSI
Il Consiglio di Amministrazione di Acqualatina ha eletto il 4 gennaio l’avv. Giuseppe Addessi
alla carica di Presidente, Rocco Failla come vicepresidente e l’ing. Raimondo Luigi Besson
alla carica di amministratore delegato. Il CdA ha poi dato mandato al presidente di convocare
l’assemblea ordinaria dei soci per la nomina dei nuovi membri di parte pubblica del collegio
sindacale, a seguito della mancata accettazione da parte dei membri eletti nell’assemblea dello
scorso 14 dicembre. L’assemblea avrà luogo il 25 e 26 gennaio 2016, rispettivamente in prima
e in seconda seduta.
contiene esclusivamente la
riproposizione dei motivi già
dedotti in primo grado. Le
considerazioni che precedono
sono autonomamente sufficienti a dichiarare l’inammissibilità in parte qua dell’interposto appello, per violazione del
combinato disposto degli artt.
38 e 40 cod. proc. amm. A ciò
si aggiunge la genericità dei
dedotti motivi d’appello (ad
eccezione della censura di
omessa pronuncia, per sua
natura tendenzialmente autoesplicativa), nel senso che gli
stessi non sviluppano una critica sufficientemente articolata
alle argomentazioni poste a
base delle singole statuizioni
reiettive e si risolvono, in definitiva, nella mera riproposizione dei motivi di primo grado”.
Il Consiglio di Stato si ferma
qui e non entra nel merito,
lasciando quindi valida la sentenza del Tar Lombardia.
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CAOS SCARICHI: I CONSORZI NON SI COSTITUISCONO E I CITTADINI VANNO IN TILT
2 MILA DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE AGLI SCARICHI PRESENTATE IN COMUNE…….MA SONO IN “BIANCO”!
Il 22 dicembre era l’ultimo giorno utile per adeguarsi alla normativa. Le domande sono prive di progetto e
documentazione. Per alcuni si tratta di un’autodenuncia
di Riccardo Toffoli
Circa 2 mila domande sono state presentate in Comune per l’autorizzazione
allo scarico, quasi tutte senza allegata
la documentazione e il progetto. Il 22
dicembre è arrivato, i consorzi non si
sono costituiti e tutto sembra rimanere
invariato nelle periferie della città.
Eppure in Comune sono arrivate ben 2
mila domande alla fine di dicembre che
richiedevano l’autorizzazione allo scarico, in base al nuovo regolamento
comunale. Soltanto che le domande
sono in “bianco”, ossia senza documentazione allegata e senza un progetto.
Per certi versi, un’autodenuncia. La
situazione sul regolamento agli scarichi
è drammatica. Nonostante il termine
perentorio del 22 dicembre, Aprilia si è
mossa poco, colpa anche della situazione di caos e di incertezza che c’è sul
tema. L’assessore ai lavori pubblici
Mauro Fioratti Spallacci ha comunque
chiara la questione: “la legge c’è e va
rispettata. Aspettiamo che intervenga la
Regione con una possibile proroga,
anche se finora non c’è stato nessun
intervento ufficiale. E’ chiaro che la
responsabilità è dei proprietari. Capisco
tutte le situazioni, ma di fatto i consorzi non ci sono e ci vorrà tempo per
costituirli, nel frattempo il termine è
scaduto, chi non è in regola, è passibile
di sanzione indipendentemente dal percorso di costituzione dei consorzi”.
Insomma molti cittadini stanno aspettando che si costituiscano i Consorzi
per arrivare ad impianti di depurazione
unici e risparmiare qualche soldo. Però
per il momento solo 3 hanno presentato
le pratiche in Comune per la costituzione del Consorzio, il restante ancora
deve costituirsi. E i tempi saranno
molto lunghi oltre che sarà da capire la
gestione dei nuovi impianti di depurazione. Nonostante questo, però, il termine c’è ed è scaduto il 22 dicembre
scorso. E consorzi o non consorzi, i
proprietari si devono adeguare alle nor-
mozione che garantiva una proroga alla
data del 22 dicembre mettendo di fatto
i cittadini senza possibilità né di adeguarsi alla normativa né di salvaguardarsi da possibili sanzioni. Ecco, questo è il punto. Non ci saranno controlli?
mative. Per questo sono arrivate in
assessorato ben 2 mila domande nelle
quali si chiede l’autorizzazione allo
scarico. Una formalità però perché non
c’è alcuna documentazione allegata né
lo straccio di un progetto. Una formalità inutile che non esonera dalle possibili sanzioni, ma anche dannosa perché
quella domanda costituisce di fatto
un’autodenuncia. “Com’è stata gestita
la vicenda degli scarichi da parte dell’amministrazione Terra è veramente da
considerare esempio da non seguire
–tuona il segretario del Pd di Aprilia
Alessandro Mammucari- attualmente
non c’è un piano programma e non si
capisce il motivo. Ci è stata bocciata la
Ma questo non può giustificare un mancato programma per risanare il territorio e migliorare la vita dei cittadini”. Il
nuovo Regolamento di autorizzazione
agli scarichi di acque reflue domestiche
ed assimilate in aree non servite da
pubblica fognatura, approvato dal Consiglio Comunale di Aprilia con deliberazione n. 83 dell’11 dicembre 2014,
non è altro che un adeguamento alla
normativa vigente in materia di tutela
dell’ambiente e delle acque (Legge
152/2006 Norme in materia ambientale). In verità l’obbligo di adeguamento
alle disposizioni Regionali è conseguenza del DGR n. 219 del 13 maggio
2011 e successive modificazioni con il
quale la Regione obbligava i comuni ad
adeguarsi entro 4 anni alle normative.
Obbligo che impone, quindi, all’amministrazione comunale di regolamentare
entro la fine del 2015 la complessa
materia di autorizzazione agli scarichi.
Il regolamento è stato votato dal Consiglio comunale l’11 dicembre 2014. Fu
approvato all’unanimità dei presenti
(compresa l’opposizione) con la sola
astensione del consigliere di maggioranza Salvatore Tumeo. In base al
nuovo regolamento, tutti gli scarichi
che non recapitano in pubblica fognatura, devono essere autorizzati dopo una
specifica istanza presentata all’urbanistica. Il parere è propedeutico a qualsiasi atto di titolo abitativo. Lo stesso
obbligo vale per tutte quelle abitazioni
che sono già state costruite. Per queste,
bisogna adeguarsi alla normativa e al
regolamento, presentando un progetto
di autorizzazione per lo scarico. L’amministrazione nel tempo ha fatto sapere
di gradire la costituzione di consorzi
che avrebbero permesso la realizzazione di un impianto unico di depurazione
per gli utenti interessati. Il depuratore
sarebbe stato dato in gestione ad
Acqualatina. Ciò avrebbe evitato che
ogni singolo utente provvedesse autonomamente alla depurazione con un
costo medio di 5 mila euro. Ma questo
ha di fatto bloccato l’adeguamento alla
normativa. Attualmente i consorzi che
hanno avviato le pratiche di costituzione sono solo tre mentre molti privati, in
attesa della costituzione dei consorzi,
non hanno provveduto ad adeguarsi
tanto che 2 mila persone hanno indirizzato la domanda di autorizzazione al
Comune proprio a ridosso della scadenza, pensando di allungare un po’ più i
tempi.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Lo chiede Silvano De Paolis,vicepresidente Coordinamento dei Consorzi
APRILIA - LA PROROGA AL REGOLAMENTO SUGLI SCARICHI VA DATA!
“Il Sindaco si faccia promotore di una forte iniziativa sulla Regione, ignorando il super realismo del suo Vice”
I cittadini vogliono mettersi in regola, ma hanno bisogno di tempo
di Silvano De Paolis*
La proroga al regolamento
sugli scarichi va data! Forti
sono le motivazioni che il
Coordinamento dei Consorzi,
in rappresentanza dei cittadini
delle borgate ha portato a
sostegno della richiesta avanzata al Sindaco nel corso di più
riunioni e per ultimo con una
lettera inviata prima della scadenza del 22 Dicembre, perché si faccia promotore di
una forte iniziativa sulla
Regione, ignorando il super
realismo del suo Vice e
riaprendo anche la discussione
all’interno del Consiglio
Comunale. In primo luogo,
occorre porre rimedio al clima
di preoccupazione e sbandamento che si registra fra i cittadini, sul quale si sta da mesi
sviluppando una operazione
speculativa, che va dalla verifica e certificazione dei sistemi di scarico, dietro pagamento, a forti sollecitazioni per
l’acquisto di nuovi e costosi
impianti che garantirebbero il
pieno rispetto del regolamento, quando lo stesso regolamento, come diremo più avanti, è ancora oggetto di possibili
modificazioni. Ci sono poi gli
stessi contenuti della delibera
regionale
n. 440 del
04/08/2015 che, modificando
le disposizioni provenienti
dall’Europa, già prevedono la
proroga della scadenza dei termini per i nuclei abitativi con
oltre 2000 abitanti. Per i nuclei
sotto i 2000 abitanti, si afferma
che la delibera dovrà essere
aggiornata in quanto, “si
rende necessario rimodulare
che la delibera emanata dall’assessore all’urbanistica, in
applicazione di quella regionale, è carente o sbagliata su
diversi punti, dovrà provvede-
Silvano De Paolis
Via delle Orchidee S.De Paolis, G. D’Arpino e G. Colucci
i tempi di attuazione di alcune misure e innalzare la
potenzialità dei depuratori ai
quali dovranno essere adattate dette norme” e in relazione a ciò i comuni, tempo 18
mesi, dovranno fare la mappa
degli agglomerati urbani, dopo
di che….. “si emanerà un
nuovo regolamento degli scarichi”.
Quindi il Comune dovrà
ottemperare a questa disposizione e, dal momento che
nella discussione fatta sull’argomento in Consiglio Comunale, gli interventi di alcuni
consiglieri hanno dimostrato
re a emanarne una nuova. Ci
domandiamo però come farà,
dal momento che come riportato sopra, la delibera regionale dovrà essere quasi sicuramente aggiornata fra 18 mesi e
quindi quella comunale non
potrà che essere conseguente.
Soprattutto però ci domandiamo e domandiamo al Sindaco
e all’Assessore all’Urbanistica: è accettabile che i cittadini
delle borgate, debbano ora correre il rischio di spendere
qualche migliaio di Euro per
attuare una disposizione che
sia a livello regionale che a
quello comunale, sarà sicura-
mente modificata ? Ai cittadini
è dovuta una risposta. Il Sindaco, l’Assessore all’Urbanistica, la quasi totalità dei consiglieri comunali si sono assunti
delle gravi responsabilità di
fronte ai cittadini delle borgate. Il Sindaco e il suo Vice, che
hanno fatto passare 4 anni
prima di informare i cittadini
delle nuove disposizioni in
materia di scarico dei reflui
domestici e che all’esplosione
del problema non hanno fatto
gli interventi richiesti dai Consorzi e dalla generalità dei cittadini delle periferie per ottenere dalla Regione un atto di
proroga, anzi. Il Vice Sindaco
si è invece speso per avere
sostegno dai funzionari regionali a conferma della sua
posizione contraria alla richiesta della proroga perché non
accoglibile. La stragrande
maggioranza del Consiglio
Comunale, che ha prima
approvato all’unanimità la proposta presentata dai consiglieri
del PD, di promuovere ogni
iniziativa utile a ottenere la
proroga della scadenza del
regolamento e poi a Dicembre, con un incredibile voltafaccia, ha votato quasi all’unanimità, contro la stessa proposta. Sarà bene ora che tutti,
come richiesto dal Coordinamento dei Consorzi, si impegnino per aprire una vera discussione con la Regione, perché risponda positivamente
alla richiesta dei cittadini di
avere il tempo di mettersi in
regola con norme per la salvaguardia ambientale definite
con certezza, di cui per primi
sentono la necessità.
*vicepresidente Coordinamento
dei Consorzi,
Foto di Gianfranco Compagno
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La conferenza stampa di fine anno del sindaco mette in luce la situazione drammatica dei tributi
UN APRILIANO SU TRE È EVASORE
L’amministrazione Terra al giro di boa. Il sindaco: “due anni e mezzo di governo ci permettono
di fare un’analisi approfondita di quanto abbiamo fatto”
di RiccardoToffoli
Finanze, ambiente, sanità,
sociale, scuola e urbanistica
sono gli argomenti toccati dal
sindaco Antonio Terra nella
conferenza stampa di fine
anno. Il Sindaco ha fatto il
punto su quanto fatto in questi
due anni e mezzo di amministrazione. Metà mandato.
“Siamo al giro di boa. –ha
detto- Due anni e mezzo di
amministrazione ci permettono
oggi di fare un’analisi più
approfondita di quello che
abbiamo fatto. Anche se siamo
al governo ormai da cinque
anni, un tempo ragionevolmente lungo. Siamo soddisfatti per
quello che abbiamo fatto in
questi anni. Abbiamo dato stabilità al governo della città, e
questo forse, è la cosa più
importante. Abbiamo cercato
di rilanciare la città anche a
livello economico. L’azione
amministrativa è stata significativa. Ricordo che nel 2012 la
spesa corrente del Comune di
Aprilia ammontava a 51, 2
milioni di euro. Nel 2014 è
scesa a 46 milioni. Abbiamo
razionalizzato la spesa, intervenendo con dei tagli equi che
non hanno intaccato i servizi
offerti ai cittadini. Dal punto di
vista amministrativo, siamo
stati colpiti dal blocco del turnover dei dipendenti che ci ha
messo in seria difficoltà. I
dipendenti che vanno in pensione, non possono essere
sostituiti e ci troviamo diversi
settori in sofferenza. La possibilità di avere dipendenti della
provincia, è remota perché
quasi tutti i dipendenti provinciali vengono dal sud pontino e
non scelgono Aprilia per venire a lavorare. Abbiamo cercato
in questi anni di fare politica.
Mentre il governo centrale ci
legava sempre più le mani, con
i Comuni limitrofi abbiamo
messo in piedi percorsi per
gestire autonomamente e con
efficienza i nostri servizi: parlo
ad esempio dell’Ato per la
gestione dei rifiuti o l’Ato sul
trasporto pubblico”. Il sindaco
è entrato quindi nel dettaglio,
passando a parlare delle criticità e delle positività di ogni settore.
IL SOCIALE: “siamo rimasti soli”
Il problema principale per
l’amministrazione, rimane il
sociale, in particolare i tagli
imposti dal governo e dalla
Regione. “La rivoluzione
amministrativa apportata dai
governi che si sono succeduti, ha spiegato Terra- ha concesso
ai Comuni minori risorse economiche e oggi, siamo rimasti
soli a gestire molte delicate
problematiche che riguardano
appunto il sociale. Abbiamo 47
minori che assistiamo, la spesa
per le Rsa, le residenze sanitarie per gli anziani, è passata da
544 mila euro nel 2012 a un
milione e 400 mila nel 2015.
Abbiamo provveduto con i
nostri fondi e con molto sacrificio delle casse comunali, a
mantenere il servizio sociale a
buoni livelli per l’assistenza,
nonostante Regione e Governo
hanno continuato a tagliare. Va
aggiunta l’assistenza comunale
per l’emergenza freddo che
anche quest’anno quest’amministrazione si è fatta carico, per
garantire un luogo coperto e
sicuro ai senzatetto nel periodo
di maggiore freddo”.
AMBIENTE: “la sfida della
differenziata e l’indagine epidemiologica”
Sull’ambiente, il sindaco ha
parlato con orgoglio della differenziata che a gennaio inizierà a Toscanini e dell’indagine
epidemiologica. “Posso annun-
ciare –ha illustrato- che a gennaio si partirà con la raccolta
differenziata in zona Toscanini. A breve, tutto il territorio
comunale sarà coperto dal servizio. La sfida di Toscanini è
una sfida importante perché
dobbiamo cambiare in questo
territorio sistema. Non si tratta
più dei singoli nuclei abitati
delle periferie, ma di condomini con nuove problematiche
che non abbiamo finora mai
affrontato. E’ una vittoria
importante per Aprilia che fino
a pochi anni fa, aveva una delle
più basse percentuali di raccolta differenziata del territorio.
L’avvio dell’indagine epidemiologica ci permetterà di
focalizzare alcuni aspetti legati
alla salute dei cittadini. I primi
dati sono stati appena snocciolati, ma alla fine dell’anno
saremo in grado di avere un
quadro approfondito sulla qualità della vita ad Aprilia. Inoltre
grazie ai piani attuativi della
variante di recupero, potremo
riqualificare le nostre periferie.
Serve comunque un intervento
straordinario da parte del
governo e della Regione per
provvedere al completo risanamento delle borgate. Da soli
non ce la possiamo fare”.
SANITÀ: “situazione preoc-
cupante”
“La sanità non va bene ad
Aprilia. La situazione corrente
ci preoccupa. Sembra che la
Regione si concentri solo sugli
aspetti romani. Ci sono problemi continui alla Asl di Aprilia,
dalle vaccinazioni e ora anche
per i prelievi del sangue. Inoltre un problema fondamentale
riguarda il personale. Abbiamo
sottoscritto degli accordi per il
piano aziendale, ma al momento non si vede nulla, mi riferisco ad esempio al cardiologo e
alle nuove attrezzature”.
SCUOLA: “emergenza rientrata. Siamo veloci negli
interventi”
“Ci riteniamo soddisfatti che
l’emergenza scolastica sia
rientrata. Abbiamo fatto in
questi anni interventi sostanziosi sulle principali strutture
scolastiche che stavano cadendo a pezzi. Ora la situazione è
rientrata. Anche negli interventi più piccoli, siamo veloci grazie ad una fattiva collaborazione con le istituzioni scolastiche”.
URBANISTICA: “no ad un
nuovo piano regolatore”
“Qualcuno parla di un piano
regolatore nuovo per la città di
Aprilia. Ora la variante di recupero dei nuclei spontanei ha
PD: “NEL 2015 4 MILIONI E MEZZO DI EURO IN FUMO”
Per il Pd i “buchi” nelle entrate sono da attribuire ad una dubbiosa gestione dell’amministrazione Terra. “Per quanto riguarda
la Tari –dice il segretario Pd Mammucari- i dati dicono che a fronte di un incasso complessivo nel 2014 pari ad euro 12 milioni di euro, nel 2015 sono stati incassati solo 9 milioni di euro con una riduzione di ben 3 milioni di euro. Se sul lato delle entrate si assiste ad una riduzione degli incassi sul lato delle uscite le spese complessive si confermano ad euro 11 milioni di euro
con un consistente squilibrio del Piano Economico Finanziario. Non meno rosei gli andamenti sul versante dell’Imu, portata al
massimo con la manovra 2015 che ha visto anche la tassazione dei terreni agricoli diversamente da quanto accaduto in passato. Se nel corso del 2014 gli incassi sono stati pari ad euro 10milioni e 300 mila nel 2015 ci si ferma ad euro 8 milioni e 900
mila con una differenza in termini di minori entrate di euro 1 milioni e 400 mila. Questi dati se confermati con l’imminente
Consuntivo 2015 pongo seri dubbi sulla gestione delle entrate comunali dal parte dell’amministrazione Terra che poco ha fatto
per avviare una gestione efficiente ed efficace delle stesse con i conseguenti problemi in temi di stabilità delle finanze apriliane che vedono andare in fumo ben 4 milioni e mezzo di entrate nonostante gli aumenti decisi dalla Giunta Terra e scaricati sulle
nella foto il segretario del PD A.Mammucari
fasce più deboli e sulle già tartassate attività produttive”.
autorizzato nuove cubature e
ancora sono molte le cubature
del vigente piano regolatore. A
cosa serve redigere un nuovo
piano regolatore? Non c’è da
costruire attualmente ad Aprilia. Per dare servizi, non serve
un piano regolatore nuovo. La
nuova urbanistica propone
interventi a step nelle varie
situazioni”.
FINANZE: “il livello dell’evasione è del 30%”
Il nodo dolente riguarda l’evasione. “Abbiamo inviato accertamenti per l’anno 2010 che
arrivano a 7 milioni di euro.
–ha detto il sindaco- Da calcoli che abbiamo fatto con gli
uffici, uno su tre non ha pagato. Abbiamo avviato tutte le
procedure per permettere il
recupero delle somme di chi è
inserito nella banca dati, ma
non ha ancora pagato. Faccio
un esempio su 12 milioni di
Tari quest’anno ne abbiamo
incassi solo 8 milioni. L’evasione secondo noi, tocca il
30%. Un dato che è molto
preoccupante e per questo
aspettiamo fiduciosi che venga
sbloccata dal Consiglio di
Stato il 19 gennaio prossimo,
la gara per l’affidamento della
riscossione coattiva dei tributi”.
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Alla conferenza stampa era presente il gruppo consiliare e il segretario comunale
APRILIA - IL PD BOCCIA L’AMMINISTRAZIONE TERRA
OPPOSIZIONE DURA SULL’UGUAGLIANZA SOCIALE
Bocciatura senza appello per il settore cultura e ambiente. Maglia nera in provincia per la raccolta differenziata
di Nicola Gilardi
Conferenza riepilogativa del
2015 quella che si è tenuta martedì 29 dicembre dal Partito
Democratico di Aprilia nella
saletta angusta dei gruppi consiliari di Piazza Roma. I consiglieri comunali Monica Tomassetti,
Vincenzo Giovannini e il segretario cittadino, Alessandro
Mammucari, hanno fatto il
bilancio dell’anno politico appena trascorso con alcuni propositi
per il 2016. La sede della conferenza non è stata scelta a caso,
ma animata dalla volontà di
mandare un messaggio chiaro:
«il PD ha la vocazione di governare, per questo abbiamo scelto
una sede istituzionale» ha puntualizzato Monica Tomassetti,
che ha illustrato come l’azione
politica del partito abbia avuto
una proiezione ambivalente:
«Da un lato abbiamo cercato di
costruire un’azione amministrativa volta al raggiungimento di
obbiettivi utili per la città. Dall’altro lato abbiamo impostato
l’attività al recupero del rapporto con i cittadini, cercando di far
tornare il PD tra i cittadini,
ascoltando esigenze e bisogni.
Nel 2015 abbiamo creato con la
città un rapporto di reciproca
fiducia». Il 2016 sarà un anno
importante, come ammette il
consigliere Tomassetti, perché
sarà il primo passo verso la campagna elettorale del 2018 che
vedrà elezioni a tutti i livelli:
amministrative, regionali e
nazionali. «Per il PD sarà una
scelta di governo, non di potere -
ha detto Monica Tomassetti -. Le
dichiarazioni del sindaco Terra,
quando ha dichiarato che andrà a
fare il deputato, sono emblema
di scelta di potere». Il consigliere Vincenzo Giovannini ha sottolineato l’importanza dell’op-
sario. Questo progetto è stato
portato alla regione che ha dato
il suo parere positivo. C’è un
gap troppo ampio tra centro cittadino e periferie». Ha destato
molta preoccupazione sulla
popolazione delle periferie la
Tomassetti, Mammucari, Giovannini
posizione propositiva portata
avanti dal PD in questo anno:
«Abbiamo cercato di colmare le
lacune di questa amministrazione. Alcune nostre proposte sono
state accolte». Una delle tematiche più dibattute è sicuramente
stata quella del risanamento
delle periferie, che lamentano la
carenza dei servizi essenziali:
«Riteniamo che le periferie
vadano recuperate con atti concreti - ha detto Giovannini -.
Abbiamo creato un progetto
decennale con l’impegno di
somme e creando tavoli di lavoro con consorzi e comitati per
portare a casa un risultato neces-
delibera sulla messa in sicurezza
degli scarichi delle acqua reflue.
Sul tema il consigliere Giovannini è stato molto positivo: «Il
rinvio ci sarà. In consiglio provinciale verrà Zingaretti. Noi
vogliamo portare all’attenzione
la questione delle periferie di
Aprilia. Viviamo situazioni da
terzo mondo. Non vogliamo fare
polemiche, ma risolvere il problema». Non è stato lasciato da
parte il tema della cultura:
«Spesso si parla di cose tecniche
- ha detto Monica Tomassetti -,
ma vogliamo parlare anche della
rinascita culturale di questa città.
All’interno della maggioranza
assistiamo ad una lotta interna
tra l’assessore Barbaliscia, l’assessore Marchitti e il consigliere
De Maio che vogliono gestire le
iniziative socio-culturale. Purtroppo nella gestione del settore
culturale manca un progetto unitario. Per il 2016 vogliamo restituire un minimo di dignità alle
iniziative volte alla diffusione
della conoscenza, come l’integrazione sul territorio. Vogliamo
promuovere la storia di Aprilia
perché oggi non c’e n’è traccia.
Assistiamo ad eventi legati soltanto all’aspetto commerciale».
A prendere la parola è stato poi il
segretario cittadino che ha tratto
una panoramica di ampio respiro
sull’azione politica del PD di
Aprilia: «Nel 2014 abbiamo gettato le basi per una riorganizzazione del partito. Si sono create
delle commissioni di lavoro speculari agli assessorati. L’obiettivo era quello di includere professionisti che dessero una propria opinione. Nel 2015 abbiamo
avuto i frutti di queste commissioni. Il confronto con l’assessore Fioratti Spallacci è stato
molto positivo, quella è stata la
prima occasione nel quale maggioranza e opposizione hanno
avuto modo di confrontarsi in
pubblico. L’assessore Spallacci
è un politico genuino, che ci
mette la faccia e gliene va dato
atto». Il segretario Mammucari
ha ribadito la verve propositiva
dell’azione di opposizione del
PD, ma su alcuni temi c’è stata
una maggiore durezza, come su
alcuni temi sociali: «Non ci interessa il pollaio politico. Su alcu-
ni temi saremo duri, come quando in bilancio non si tiene conto
dell’uguaglianza sociale, come
quando ai pensionati si alzano le
imposte locali. Rimarchiamo gli
sprechi. Trovo insensato che si
spendano 50mila euro al mese
per avvocati quando non si
hanno soldi per pulire i parchi.
Opposizione ferrea anche sulla
riscossione privata dei tributi».
Critiche anche per la situazione
ambientale del comune, con la
bocciatura perentoria per l’assessore Lombardi: «Aprilia è
una delle peggiori nella provincia. Siamo al 21% di raccolta
differenziata, il sistema non funziona. L’amministrazione da dati
relativa alle zone, non dati reali.
Resto basito sulla disinformazione. Non ho sentito mai una
dichiarazione
sull’impatto
ambientale sul tema del risanamento delle periferie. L’assessore Spallacci si trova schiacciato
tra il vice sindaco e l’assessore
Lombardi. Non sa bene che
fare».
Sulla proroga relativa alla delibera degli scarichi delle acque
reflue il segretario è stato categorico: «Non esiste nessuna
norma che vieta la proroga. Ad
agosto 2015 la Regione Lazio ha
già fatto una proroga la normativa sull’adeguamento degli scarichi per i consorzi superiori ai
2mila abitanti. Il vero problema
di Aprilia è che non c’è una
mappatura del territorio e calcoli scientifici. Serve uno sforzo
politico importante».
Foto di Gianfranco Compagno
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La Multiservizi sarà trasformata in spa, la Progetto Ambiente confluirà nel distretto regionale
RIVOLUZIONE NELLE MUNICIPALIZZATE
A colloquio col segretario Pd Alessandro Mammucari che ci spiega quali saranno le novità per Aprilia apportate dalla Riforma Madia
di Riccardo Toffoli
Il nuovo anno porterà molte
novità nelle amministrazioni
comunali. La nuova riforma
Madia ridisegnerà il quadro
delle partecipate, quelle aziende
come la Multiservizi o la Progetto Ambiente che sono a totale gestione pubblica. E ridisegnerà la gestione dei servizi,
con la creazione di ambiti regionali che sostituiranno le vecchie
Ato. Abbiamo così parlato con il
segretario del Pd di Aprilia
Alessandro Mammucari per
capire come cambieranno le
cose ad Aprilia.
Partiamo dalla riforma. Quali
saranno le novità?
“Allora iniziamo col dire che il
18 gennaio prossimo entrerà in
vigore la riforma, ma le Regioni
hanno 180 giorni di tempo per
attuarla. Quindi ora tocca alle
Regioni recepire la normativa e
definire un quadro. Le novità
più importanti riguardano l’eliminazione dei finanziamenti a
pioggia alle municipalizzate, il
fallimento delle società che per
tre anni consecutivi hanno avuto
un pareggio di bilancio nella
logica dell’utile. L’obiettivo
della legge è quello di ridurre
drasticamente le aziende pubbliche portandole dalle attuali 80
mila circa, a 7 mila circa. Il
Comune di Firenze ha già attuato di fatto la riforma portandole
da 80 a 7”.
Quali saranno le conseguenze
ad Aprilia? Partiamo dalla
Multiservizi.
“La Multiservizi sarà obbligata
a trasformarsi in spa. È un cambiamento epocale per un’azienda che il commissario alla spending review Carlo Cottarelli
aveva inserito nel rapporto di
agosto 2014 tra le municipalizzate più in rosso d’Italia con un
disavanzo di 10 milioni di euro
nel 2012. La Multiservizi
risponderà quindi, ai principi
del diritto societario. Dipenderà
dall’amministrazione comunale
capire come vorrà cambiare la
Multiservizi. Le quote potranno
rimanere sempre in mano al
Comune di Aprilia e quindi la
Multiservizi rimarrebbe al
100% pubblica come potrebbe
inserirsi un privato. Ma si cambia logica. Dalle logiche del
pubblico, si passa alle logiche
del privato. I contributi non
saranno a pioggia ma dovranno
seguire un piano. Ci sarà una
stretta sulle assunzioni. Il costo
del personale non dovrà supera-
re il 60% della spesa corrente. Inoltre la novità più
significativa riguarda l’obbligo di scioglimento nel
caso in cui anche il 2016
dovesse chiudere in pareggio. Il personale passerebbe
alle dipendenze dirette del
Comune. E’ quindi necessario che l’amministrazione
comunale avvii un piano di
risanamento dell’azienda
prima di tutto per renderla
efficiente e scongiurare le
imposizioni della normativa. Altra novità che reputiamo molto significativa,
riguarda la responsabilità
della dirigenza. Con la trasformazione in spa, i dirigenti della Multiservizi risponderanno direttamente anche dal
punto di vista civilistico, delle
operazioni e dei conti dell’azienda”.
Un’altra novità della riforma
riguarda gli Ato. L’amministrazione Terra ha puntato
moltissimo sugli Ato. Ha
SEDE PROGETTO AMBIENTE
avviato l’Ato per il trasporto
scolastico e a dicembre il Consiglio comunale ha votato l’ato
per i rifiuti. Cosa cambierà
con
la
riforma?
“La novità sostanziale è che gli
Ato andranno a morire e subentreranno i distretti per la gestione dei servizi pubblici, come ad
esempio i rifiuti, il trasporto
TERRA: “LA MULTISERVIZI RIMARRÀ PUBBLICA”
In merito alle nuove norme imposte dalla riforma Madia, il sindaco Antonio Terra tiene a precisare che l’amministrazione non ha alcuna intenzione di cambiare assetto alla Multiservizi e
alla Progetto Ambiente. “In merito alla riforma Madia –spiega il sindaco- ci incontreremo con
tutti i soggetti interessati nel più breve tempo possibile per capire le azioni da intraprendere.
Credo che il Pd si stia fasciando la testa con la Multiservizi. Assicuro tutti gli operatori che
l’amministrazione non ha alcuna intenzione di cambiare il percorso finora fatto. La Multiservizi rimarrà pubblica fino a che non ci si imporrà il contrario, ma non mi sembra affatto questo il caso. Per quanto riguarda il debito, l’amministrazione sta facendo tutti gli sforzi per
ripianarlo”.
pubblico e il servizio idrico. Ora
spetterà comunque, alla Regione Lazio entro 180 giorni emanare i provvedimenti attuativi.
Quindi bisognerà capire la
Regione quali intenzioni ha. E’
chiaro però che la riforma lascia
intendere la preferenza per
distretti regionali, quindi, con
molta probabilità gli Ato locali
andranno a sparire o comunque
avranno una dimensione almeno
provinciale. Il distretto regionale sui rifiuti deciderà il tipo di
servizio che sarà calato nel
sistema locale attraverso un
gestore che potrebbe anche non
essere unico. Sicuramente
saranno salvaguardate le forze
lavoro locali della Progetto
Ambiente. Ma le linee guida del
servizio saranno centralizzate
nel distretto regionale”.
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Intervista al consigliere di Forza Italia Carmelo Terzo primo firmatario della mozione sul presepe
“UN TAVOLO CON LE CULTURE RELIGIOSE DI APRILIA”
Terzo: “la politica ha perso il senso dell’aprilianità. Parla un’altra lingua rispetto ad un passato
che ci ha portato progresso, lavoro e benessere”
di Riccardo Toffoli
“Per me è stata una vera vittoria,
il voto all’unanimità del Consiglio comunale. La città di Aprilia è una comunità che è nata
multietnica. Il nostro valore
principale è la tolleranza. Chi
non è tollerante, non può far
parte di questa comunità”. Così
si esprime il consigliere di Forza
Italia Carmelo Terzo, primo firmatario della mozione approvata
all’unanimità in Consiglio
comunale che rimette il presepe
al centro della nostra cultura e
della nostra tradizione. Dopo
l’approvazione della mozione, è
stato allestito un presepe nell’atrio del Comune di Aprilia, realizzato dall’Associazione Italiana Amici del Presepio e raffigurante un casale tipico dell’Agro
Pontino. “Questo presepe –ci ha
detto Terzo- dimostra che la
nostra mozione è stata parzialmente attuata”. Carmelo Terzo è
stato il primo firmatario della
mozione che chiedeva il rispetto
della tradizione del presepe e
l’allestimento di un presepe in
uno spazio pubblico. La mozione è stata votata all’unanimità.
Si
ritiene
soddisfatto?
“Assolutamente. La vera vittoria
è aver trovato l’unità del Consiglio comunale su questa mozione. Si tratta di una campagna che
ha portato avanti Forza Italia a
livello nazionale e in particolare
il presidente Silvio Berlusconi.
E’ una difesa dei nostri valori
che tutti i gruppi consiliari
hanno valutato condivisibile”.
Non so se ha avuto modo di
approfondire. Quante scuole
hanno realizzato il presepe? Ci
sono state scuole ad Aprilia
che non l’hanno fatto?
“Dopo l’approvazione della
mozione, ho contattato subito
l’assessore alla cultura Francesca Barbaliscia chiedendo di
mettere in mora tutte le scuole
che non avessero allestito il presepe. I tempi non ci sono stati
per presenziare in ogni istituto.
L’assessore, comunque, mi ha
garantito che non ci sono state
prese di posizione da parte delle
scuole diverse dall’anno scorso.
Quindi le recenti polemiche non
hanno intaccato i tradizionali
simboli del Natale. Le scuole
che hanno fatto il presepe l’anno
scorso, hanno continuato a farlo
quest’anno”.
Aprilia è una città multietnica.
Le realtà del Nord Italia sicuramente sono ancora molto
più diverse. Alcune classi possono essere formate anche da
maggioranze di alunni non cristiani. Ad Aprilia non si verifica questo, anche se negli ultimi
anni, l’immigrazione ha portato in città molte culture diverse dalle nostre e ha posto il
quesito alle scuole se sia giusto
o meno mantenere a scuola i
simboli cristiani. Il Miur, come
abbiamo scritto lo scorso
numero, è stato chiaro. Lei
cosa
pensa?
“Guardi, la mia famiglia non si
sconvolge se vede qualcuno
leggere il Corano, pregare o
digiunare. Ci sono imprenditori che rispettano il mese
del Ramadan alleggerendo il
lavoro di operai che per
fede, digiunano. Credo che
la maggioranza dei musulmani che vive in Italia, non
prenda la loro fede come
unica verità da imporre a
tutti. Credo anche che gli
intransigenti, ossia chi non
la pensa in questo modo,
debba allontanarsi dalla
nostra comunità. Aprilia
nasce come città multietnica.
Adesso abbiamo le differenze di religione, ma quando è
nata Aprilia, le differenze
erano tra culture regionali e
si sentivano molto. Aprilia è nata
dalle culture di regioni lontane e
diverse, come il Veneto, le Marche, la Campania, la Sicilia. Ciò
non ha impedito a tutti di vivere
la città serenamente e di progredire. Chi ha problemi di intransigenza, e quindi, fa fatica ad integrarsi, non può rimanere in questa comunità”.
Cosa crede che manchi oggi ad
Aprilia per l’integrazione?
“Non credo assolutamente che
l’assessore sia in grado di fare
questo, però lo ritengo necessario: avviare un tavolo già dal
prossimo mese, con tutti i rappresentanti delle culture religiose presenti ad Aprilia. Il Natale è
già dietro l’angolo, ma soprattutto la Pasqua quest’anno viene
molto presto. Serve rinforzare il
concetto di tolleranza religiosa,
di crescita di una comunità nel
rispetto di tutte le culture e tradizioni”.
Lei dice che la vittoria più grande è il voto unanime del Consiglio comunale. In effetti anche la
sinistra ha votato la mozione.
Perché
secondo
lei?
“Perché questa mozione non è
un fatto politicistico. Questa
mozione parla ai cuori dei cittadini apriliani e ha parlato al
cuore del Consiglio comunale.
Oggi la politica apriliana parla
un linguaggio diverso dalla politica del passato. Eppure quella
della passato ha costruito una
storia della città che dobbiamo
tramandare come esempio. Ha
costruito progresso e benessere,
ha dato sviluppo al territorio e
lavoro. Abbiamo perso il senso
di appartenenza alla comunità
apriliana e la politica ne è un
esempio. L’amministrazione
Terra giustifica i suoi errori scaricando la responsabilità alla
provincia, alla regione e al
governo. Ecco la politica deve
ritrovarsi nell’aprilianità per tornare a crescere”.
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NEANCHE UN’OFFERTA PER I 97 IMMOBILI MESSI IN VENDITA DAL
COMUNE:POSSIBILE “BUCO” DI 3 MILIONI DI EURO
L’amministrazione Terra corre ai ripari. L’assessore Fioratti Spallacci: “predisporremo un nuovo bando. Pensavamo di vendere almeno quelli più appetibili”
di Riccardo Toffoli
Nessuno ha presentato domanda, tutto rimane invenduto e il
Comune deve iniziare a fare i
conti con un “buco” di 3 milioni di euro. Entro il 30 novembre dovevano essere presentate
le domande per acquistare 97
immobili che il Comune, dopo
un lungo piano di dismissioni,
aveva deciso di mettere in vendita. Una manovra che al
Comune avrebbe permesso
un’entrata di tutto rispetto:
oltre tre milioni di euro. Soltanto che alla data del 30
novembre nessuno ha presentato domanda, neanche per
quegli immobili che l’amministrazione riteneva più appetibili. Il problema è però, che quei
3 milioni di euro in qualche
modo erano già stati impegnati. Una parte consistente avreb-
be dovuto risanare il debito
della Multiservizi. “Poco
prima delle festività natalizie
–ci spiega l’assessore ai lavori
pubblici Mauro Fioratti Spallacci- avevamo iniziato a
ragionare sul da farsi. Il problema c’è. Noi pensavamo che
almeno le cose più appetibili,
potessero essere vendute. Così
non è stato. Gli immobili di via
Inghilterra non sono appetibili
perché chi li occupa non ha
alcuna intenzione di comprarli
visto che già li utilizza. Gli
esterni non hanno intenzione
di comprarli proprio perché
sono occupati e non vogliono
avere problemi. L’ipotesi in
piedi è comunque, quella di
indire un nuovo bando pubblico. Sicuramente dovrà essere
pubblicizzato meglio e speriamo in un esito migliore”. I più
redditizi sono l’ex scuola
Tufello attualmente occupata
abusivamente per un valore di
base d’asta stimato in 230 mila
euro, il terreno edificabile per
un valore di 525 mila 600 euro
e diversi immobili di via
Inghilterra uno dei quali del
valore di 229 mila 500 euro.
Certo il periodo non è proprio
roseo per vendere immobili,
case e terreni edificabili. Il
mercato immobiliare è fermo e
i prezzi sono comunque calati.
Neanche un’offerta su 97
immobili, rende bene l’idea di
un paese comunque, fermo nel
mercato edile e che non ha
capacità di investimento. Neppure per un terreno edificabile,
quindi, senza alcun inciampo
burocratico. In tutto si tratta di
97 immobili tra terreni edificabili pubblici, le ex scuole rura-
li, immobili su via Inghilterra
nell’ex Flavia tra uffici, abitazioni e negozi, nonché 50 tra
box e cantine per un valore stimato di oltre 3 milioni di euro.
Il Consiglio ha dato il via libera alla vendita l’11 giugno
2015 e l’amministrazione non
ha perso proprio tempo. L’elenco c’era già nel 2011 e nel
2012, la vendita di immobili
sarebbe servita al ripiano dei
debiti, ma finora tutto era
rimasto sulla carta. Nell’elenco è inserito tutto: ex scuole,
ex casali dell’Opera Nazionale
Combattenti. Quindi una parte
della storia della città di Aprilia. La battaglia in Consiglio
comunale fu proprio questa:
salvare il patrimonio storico
della città, almeno le scuole
delle periferie, piene di ricordi
in una città che già in passato
ha dimostrato di cancellare
parte della sua storia architettonica. Nulla da fare. Il Comune è andato avanti e le scuole
in vendita ci sono tutte: il rudere Onc di Casalazzara per un
valore di 60 mila euro, l’ex
scuola di via Tufello per 230
mila euro, un altro rudere ex
Onc per altri 50 mila euro, l’ex
scuola di via Mediana per 130
mila euro. Non era passata
neppure la proposta del consigliere Vincenzo La Pegna che
chiedeva il diritto di prelazione
per chi occupava già i locali.
Potrebbe essere anche l’occasione per ripensare ai locali e
“salvare” almeno le scuole,
dando a questi spazi un utilizzo pubblico per la comunità a
ricordo della sua storia.
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21 GENNAIO AL TEATRO EUROPA DI APRILIA
Spettacolo di Solidarietà “… E chiudo gli Occhi… per vedere”, presenta Fabrizio Frizzi e tanti Vip dello spettacolo
La Pro Loco “Città di Anzio”, con il
Patrocinio del Comune di Anzio, dell’UNPLI e con la collaborazione delle
testate giornalistiche “Il Giornale del
Lazio”, “Il Granchio” e “Il Litorale”,
organizza Giovedì 21 Gennaio 2016 alle
ore 21,00 al Teatro Europa di Aprilia lo
Spettacolo di Solidarietà “… E chiudo
gli Occhi… per vedere”, il cui incasso
sarà interamente devoluto al Centro
ARGOS.
La manifestazione, presentata da Fabrizio Frizzi, vedrà la partecipazione gratuita di amici del mondo dello Spettacolo:
Orchestra “I Mescaleros”; Fabio Frizzi;
Giuseppe Galantino; Massimiliano Drapello; Fabrizio Gaetani; Mattia Califano;
Emilio Stella; Hip Hop Energy – One di
Dalida Jorillo; Alessandro Canini; Filippo
La Fontana Couture; Carmen Russo e
Enzo Paolo Turchi; Massimo Rossi Monsieur Max; Sara Santostasi; Dani Bra;
Giancarlo Caporilli; Gruppo Tersicoreo
Superiore; Francesca Maiozzi; I Carta
Bianca; Elisa’s Fever … Denise; Giancarlo Sensidoni; Marco Todisco; Compagnia
di Danza Acrobatica “Shape Company”
diretta da Marco Stramacci e Masha e
Orso Official Live Show con il corpo di
ballo in anteprima dello spettacolo del 21
Febbraio ad Aprilia.
Costo del biglietto: euro 10,00.
Vendita c/o Pro Loco “Città di Anzio” ,
Via Mimma Pollastrini 5, Anzio, Tel. 06
9831586 – Centro ARGOS, Via Santa
Maria Goretti, Nettuno – Teatro Europa, Aprilia.
Sul territorio di Anzio e Nettuno, esiste
una struttura denominata ARGOS: si tratta di un Centro all’avanguardia fondato
nel 2006 dalla Fondazione Puliatti e realizzato dall’Avv. Placido Puliatti, il quale
all’età di dodici anni, per un incidente,
diventò cieco. Questa struttura si occupa
della riabilitazione di bambini e ragazzi affetti da disabilità sensoriali, neuromotorie e cognitive, con particolare attenzione alla disabilità visiva, che fino a
poco tempo fa offriva i propri servizi gratuitamente a
coloro che ne avevano
necessità.
In questo momento, presso
la struttura, sono in terapia
circa 120 bambini e ragazzi
di età compresa tra i 0 e i 18
anni, provenienti non solo
da Anzio e Nettuno, ma
anche dai Comuni limitrofi, Castelli
Romani ed altre Regioni Italiane.
Pur avendo raggiunto negli ultimi dieci
anni obiettivi importanti, il Centro è
attualmente a rischio di chiusura, in quan-
to, nonostante sia stato richiesto alla
Regione Lazio sin dal 2006, non ha ancora ricevuto l’accreditamento sanitario:
questo strumento è necessario per continuare a garantire i servizi essenziali ai
bambini e alle loro famiglie.
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Questa la dura critica della consigliera comunale di opposizione Carmen Porcelli nella conferenza di fine anno
AMMINISTRAZIONE TERRA? “DAL RINASCIMENTO AL BAROCCO”
“Dall’ enfatizzazione del carattere di novità rispetto al passato, alla bizzarria e stravaganza”
di Carmen Porcelli*
La pace tributaria: dopo aver
propagandato la liberazione dall’Aser e programmato la gestione diretta dei tributi, attraverso
l’ufficio istituito nel 2010, contando sul personale della Multiservizi, Terra ci ha ripensato e
bandito una gara per la gestione
della riscossione coattiva dei tributi. Propagandata come diversa
da Aser perché i pagamenti si
effettueranno sui conti correnti
del Comune; ma è l’unica diversità perché non per tutti i tributi
in appalto c’è la sola riscossione
coattiva, per molti altri c’è anche
l’accertamento proprio come
l’Aser. Gara bloccata sine die
persa miseramente dai legali
incaricati dal comune nei due
gradi di giudizio intentati dalla
società che ne ha contestato l’esito. Con evidenti ripercussioni
per le casse comunali: l’ufficio
tributi è deserto, il Comune non
incassa. Non solo. L’amministrazione è evidentemente ritenuta così inaffidabile da non
avere ancora trovato un istituto
di credito disposto a gestire la
tesoreria comunale, anche qui da
mesi il bando è fermo: nessuna
banca ha presentata una offerta,
il servizio è in proroga a costi
rilevanti per la comunità. Ciò
che il sindaco dimentica di dire è
che incassando meno l’Ente ha
minori disponibilità per le anticipazioni di cassa. Non solo:
rinegoziando i mutui con la Cdp
Terra ha ipotecato il futuro di
Aprilia fino al 2032: in cambio
di una valanga di debiti. Tra le
tante proroghe ricordiamo: trasporti, tesoreria comunale etc.
La crisi economica: e come
pensa il sindaco di Terra di
affrontare la crisi economica?
Mentre tre anni fa se la prendeva
con le filiere di governo e le
segreterie dei partiti che calavano dall’alto decisioni contrastanti tra di esse, oggi attribuisce la
colpa di tutto alla spendig
review: il Comune avrebbe
risparmiato! Che bravi! Peccato
che non dicono come! Oltre ad
aver alzato le tasse e colpito le
fasce più deboli (ricordiamo
anche l’addizionale Irpef) il
Comune incassa di meno! Il
primo piano di protezione civile:
senza la variante per le aree a
rischio ad incidente rilevante, lo
strumento unico in grado di fornire indirizzi e strumenti operativi a supporto dell’attività di
pianificazione delle amministrazioni comunale affinché selezioni le aree idonee all’ insediamento di attività produttive Il bilancio partecipato: utilizzato per la
gestione dei parchi, rivelatasi un
grande fallimento, quest’anno
l’amministrazione comunale ha
deciso di destinare la quota
annuale di Bilancio partecipato
(40mila euro) per incentivare le
attività del cosiddetto commercio di vicinato, al fine di sostenere le piccole e medie realtà
economiche e attraverso la loro
riqualificazione, rendere maggiormente fruibile il centro urbano. Già ma come? Non si vedono i risultati. I mercatini di quartiere erano già attivi. Speriamo
non siano stati utilizzati per
acquistare quelle orribili fioriere… A proposito del volontariato quale valore aggiunto: al
posto delle consulte (presenti
invece nell’atto di indirizzo del
sindaco pronunciato sempre il
25 giugno 2013) assistiamo a
continui incontri con i Comitati
di Quartiere all’interno di
assemblee pubbliche pilotate,
nelle quali non viene detto mai
tutto e chiaramente (vedi le
assemblee sugli scarichi) creando false aspettative e vendendo
fumo. In realtà queste assemblee
sono servite per controllare il
sottobosco dei CdQ ed impartire
ordini e raccomandazioni. L’acqua: ieri una questione prioritaria, oggi invece finita nel dimenticatoio, un tema da utilizzare
per barattare questioni politiche.
L’uso che è stato fatto del Comitato, utile a qualcuno per costruire carriere politiche evidentemente inespresse e a travasare
voti in campagna elettorale, è
emerso con la questione dei rimborsi idrici: il sindaco se n’è
lavato le mani e non ha informato i cittadini che potevano riavere indietro i loro soldi indebitamente incassati ed utilizzati dal
Comune. Le determinazioni di
liquidazione ci sono, ma i mandati di pagamento? Controllerò
anche questo. Turbogas: archiviata la protesta (oramai la Turbogas c’è e la colpa è di altri) la
nuova cultura energetica propagandata da Terra nel suo programma è diventata l’incentivazione delle biogas. La mancata
applicazione del principio di
precauzione (lo stesso adottato
su mia proposta) avrebbe evitato
la realizzazione della centrale.
Eppure se il sindaco andasse a
rivedere il parere del 2008 a
firma del professor Guercio
sulla compatibilità territoriale
apprezzerebbe maggiormente il
valore di quel principio votato
all’unanimità ma di cui, credo,
non abbiano compreso la portata. Il risanamento (riqualificazione igienico sanitaria delle
periferie, piano di riordino e
riqualificazione della città: come
un boomerang in queste ultime
settimane l’amministrazione
Terra incassa il primo ceffone
dai primi sostenitori della sua
vittoria: i consorzi. Sbiadito il
ricordo della realizzazione degli
impianti, miseramente caduta la
possibilità di una proroga per
l’adeguamento degli scarichi il
sindaco è costretto ad ammettere
che non ci sono risorse e strumenti. C’è di più: sia il Ministero dell’Ambiente, sia la Regione
Lazio auspicano come prima
misura per gli insediamenti non
allacciati alla fogna, quella di
utilizzare la tecnica di fitodepurazione fino a 2000 abitanti
equivalenti: perché, allora, si
sponsorizza un progetto “Il
nuovo Borgo” che pone quale
obiettivo di allacciare alle fogne
tutte le case sparse? E con costi
enormi in carico alla collettività? Quanti sono gli insediamenti
con meno di 2000 abitanti?
“Avvicinare le periferie al centro
sarà possibile con i piani attuativi della variante”, queste le
parole pronunciate dal sindaco il
25 giugno 2013: già ma come se
le opere non si possono fare?
Costruiamo un ponte? Sparisce
il piano regolatore dal programma e anche in consiglio comunale è costretto ad ammettere che il
capitolo cementificazione è
sempre aperto ed emendabile,
ma al rialzo. Anche qui la continuità c’è, ma col passato più
buio. In tutto questo c’è la que-
stione di far riemergere il nucleo
di Fondazione: sì ma come?
Anche qui tanta, troppa confusione: attraverso il progetto di
Colarossi? O per mezzo del concorso di idee? Con Renzo
Piano? Oppure con Aprilia
Smart Cities? Nel mentre di
costruire la Casa del Fascio, il
Comune di decide di depennarla
dal Catasto… Piano di edilizia
scolastica: se non siamo neanche
in grado di seguire i cantieri per
i quali otteniamo finanziamenti?
Se le scuole sono insicure, senza
uscite di sicurezza, senza abbattimento di barriere architettoniche di che cosa parliamo?
Riqualificazione del Parco di via
dei Mille: se con l’istituzione del
“Bau park” è stata finora intesa
la riqualificazione del Parco,
allora non oso immaginare che
tipo di riqualificazione urbanistica immaginano per Aprilia:
realizzare forse una discarica?
Plus: hanno inanellato una serie
di fallimenti. Soldi spesi male
per opere inutili e discutibili. Il
brand: Aprilia in Latium: voglio
sapere quanto abbiamo speso
per realizzare il sito internet,
stampare manifesti, materiale
pubblicitario e gadget, organizzare iniziative, partecipare ad
Così definisce il sindaco Antonio Terra le dichiarazioni del consigliere Porcelli
“AZIONE POLITICA DA ULTIMA SPIAGGIA”
Il primo cittadino: “saranno i cittadini a giudicare”
“Il consigliere Carmela Porcelli è all’ultima spiaggia politica. Quando si paragona un’amministrazione a questo o a
quello significa che ormai, non sa più cosa dire”. Questa la
replica del sindaco Antonio Terra alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Porcelli nella conferenza di fine
anno. “Ho letto che il consigliere Porcelli ci ha paragonato
all’amministrazione Santangelo –spiega il primo cittadinoun’amministrazione che abbiamo combattuto e che abbiamo contributo in maniera determinante a farla finire.
Abbiamo combattuto l’amministrazione Santangelo non
solo quando questa governava la città, ma soprattutto dopo
non appena ci siamo insediati con il sindaco Domenico
D’Alessio, con gli atti che tutti conoscono sui temi più
scottanti come i tributi. Abbiamo denunciato in tutte le
occasioni quanto fatto dalla giunta Santangelo e abbiamo
lavorato moltissimo per riportare la città verso un percorso
di crescita”. Il sindaco poi passa all’attacco. “Il consigliere Porcelli –continua Terra- dimostra che non conosce affatto il nostro programma elettorale. Tutte le
azioni portate avanti da quest’amministrazione sono in linea con il programma elettorale che i cittadini hanno premiato a larghissima maggioranza. E questo avviene in tutti i settori della pubblica amministrazione. Saranno poi i cittadini a giudicare il lavoro che abbiamo fatto. E i cittadini toccano con
mano il lavoro fatto da quest’amministrazione ogni giorno ma ho dei dubbi che il consigliere Porcelli
parli con loro. Purtroppo al consigliere Porcelli non sono rimaste altre argomentazioni e queste dichiarazioni dimostrano un’azione politica da ultima spiaggia. Saranno i cittadini a giudicare”.
R.T.
eventi e fiere, vista l’esigua adesione di aziende del territorio.
Voglio vedere insomma costi e
benefici di questa operazione di
immagine, o meglio di facciata.
Come si incentiva il turismo?
Con il ridicolo evento cucito
intorno a Roger Waters? Con l’inadeguata organizzazione del
Comitato Grandi eventi? Manca
la programmazione e la professionalità: perché il comune di
Aprilia non ha partecipato al
bando del ministero delle attività culturali (Franceschini) che ha
messo in palio un milione di
euro per finanziare i carnevali
storici italiani? Perché Aprilia
non si è candidata?
La politica culturale del Comune
di Aprilia versa anche essa in
uno stato fortemente confusionale: da un lato si sponsorizza
una anatra simbolo della diversità per promuovere l’inserimento
dei disabili nella società, dall’altro si patrocinano e si partecipa
nelle giurie di concorsi di bellezza facendo passare il messaggio
che se non si è belli si è perdenti. Un caso di schizofrenia estetica.
Giovani nel mercato del lavoro:
il Cilo? Ma se non è in grado
neanche di rispondere ai
bandi…
Progetto Ambiente: l’estensione
del porta a porta rinviato, un
aumento della Tasi spropositato
(in alcuni casi del 25%) con il
risultato che Aprilia è più sporca! Invece nelle intenzioni originarie di questa amministrazione
c’era quella di scovare, attraverso la Tasi, gli evasori!!! Multiservizi: nonostante l’impegno ad
azzerare il debito e a ripartire
con un nuovo contratto di servizio per uscire dal girone degli
sprechi del passato, l’azienda
registra una nuova perdita figlia
proprio della gestione Terra. I
conti della municipalizzata sono
fuori controllo e finora i cittadini di Aprilia hanno pagato 15
milioni di euro per la mala
gestione di questa società. La
macchina
amministrativa:
rispetto a quanto detto tre anni
fa, Terra dimostra di aver fatto
macchina indietro o peggio
sostituito il motore alla macchina. Ovviamente in panne.
*Consigliere comunale di
opposizione di centrosinistra
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 16
14 - 28 GENNAIO 2016
I fatti accaduti nell’anno appena passato mese per mese
E’ SUCCESSO NEL 2015, raccontato attraverso le colonne de Il Giornale del Lazio
di Riccardo Toffoli
Anno che va, anno che viene.
Per i lettori abbiamo ripercorso
gli eventi più significativi del
2015 attraverso le colonne del
Giornale del Lazio. Un modo
per ricordare ciò che è stato e per
augurare un buon anno alla città.
GENNAIO 2015
- Sentenza salatissima per gli
affitti di via Inghilterra. Il
Comune deve pagare alla Sardaleasing circa un milione e mezzo
di lire per i locali del palazzo e
della ex scuola.
. Vanno in pensione lo storico
pasticcere della “Mimosa” Antonino Randisi e il “cuore” della
cultura apriliana Anna Gambuzza.
- Il coordinamento delle borgate
e dei consorzi si mobilita per il
risanamento: “servono investimenti e la legge regionale è
insufficiente. Così il risanamento sarà completo tra 40 anni”.
- Il 5 gennaio si insedia il nuovo
prefetto di Latina Pierluigi Faloni
-Il 24 gennaio compie 100 anni
l’apriliana Antonia Faioni
- Nasce il comitato cittadino in
difesa del contribuente con l’ex
sindaco Rosario Raco e diversi
consiglieri di opposizione. Prese
di mira le politiche di bilancio
dell’amministrazione Terra
- Il 31 gennaio si spegne il pioniere apriliano e storico meccanico Michele Riccardi
FEBBRAIO 2015
- Il 3 febbraio viene allacciata la
corrente nel polo artigianale,
dopo 15 anni di attesa.
- L’11 febbraio iniziano i lavori
di abbattimento delle alberature
di via Inghilterra.
- L’11 febbraio viene presentato
l’anno “innocenziano” in ricordo dei 400 anni dalla nascita di
papa Innocenzo XII che sostò a
Carroceto il 22 aprile 1697.
- Il 25 febbraio torna in edicola
Latina Oggi.
MARZO 2015
- Il 3 marzo la giunta Terra dà
parere contrario di intitolare il I
istituto comprensivo a Toscanini. Nasce una querelle con la
scuola. La giunta Terra vorrebbe
intitolarla al sindaco Domenico
D’Alessio.
- Il 5 marzo riapre i battenti il
teatro Europa dopo un anno di
chiusura per inagibilità. Il nuovo
gestore è Bruno Jorillo.
- Il 19 marzo viene presentato il
rapporto “le mafie nel Lazio”
dell’osservatorio sulla sicurezza
e legalità della Regione Lazio
nel quale Aprilia viene inserita
per la presenza di organizzazioni
criminali legati ai casalesi.
- Si avviano le procedure per la
costituzione dell’Ato del trasporto pubblico e quello dei
rifiuti.
- Monta il caso della chiusura
della stazione dei Carabinieri di
Campoverde.
- Dal 25 marzo si può scrivere
sulla carta d’identità la possibilità di donare organi e tessuti in
caso di morte.
APRILE 2015
- La Ica si aggiudica la gara dei
tributi. Inizia un lungo contenzioso amministrativo che forse si
concluderà il 22 marzo 2016
quando è stata fissata l’udienza
di merito al Consiglio di Stato
- Il 13 aprile viene presentata al
Senato la relazione conclusiva
della commissione parlamentare
d’inchiesta sul fenomeno delle
intimidazioni. 3 pagine riguardano Aprilia.
- Il 22 aprile Unindustria inaugura la nuova sede ad Aprilia.
MAGGIO 2015
- Viene rinnovato il Consiglio di
Amministrazione del Consorzio
per lo Sviluppo Industriale
Roma-Latina. Al suo interno c’è
l’apriliana Alessandra Scaraggi.
- Si costituisce il comitato apriliano dei docenti contro la
“buona scuola” di Renzi. Si
avviano dibattiti e incontri in
tutta Aprilia. Il primo è con l’on.
Stefano Fassina il 12 maggio
nell’aula magna della Menotti
Garibaldi.
- Il 29 e il 30 maggio si tengono
le elezioni per il rinnovo del
Consiglio dei Giovani. Riesce
vincitrice la lista Giovanidee con
il 62% delle preferenze.
GIUGNO 2015
- Il 6 giugno muore Calogero
Carbone direttore sanitario della
clinica Città di Aprilia dal 1988.
- Il 7 giugno viene a mancare
l’architetto Cosimo Paolo
“Mimmo” Margherita, ex presidente dell’Assinarch.
- L’ufficio urbanistica invia oltre
100 lettere per abbattere le “case
fantasma”.
- Il capogruppo Pd Vincenzo
Giovannini diventa consigliere
provinciale.
- Il 18 giugno si tiene il primo
Consiglio dei Giovani. Viene
eletto presidente Stefano Ruggiero.
- È operativo il registro delle
unioni civili.
LUGLIO 2015
- Il consiglio comunale approva
il bilancio: aumentano le tasse
per i contribuenti. Ritoccate le
aliquote Irpef e la Tasi.
AGOSTO 2015
- Cambio di guardia alla guida
del reparto territoriale dei Cara-
binieri di Aprilia. Il tenente
colonnello Andrea Mommo
lascia l’incarico. Gli subentra
Vincenzo Ingrosso.
SETTEMBRE 2015
- Il 9 settembre l’on. Giuseppe
Civati presenta ad Aprilia gli
otto referendum di Possibile su
scuola, Italicum e trivelle.
- Il 10 settembre il Consiglio
comunale vota l’istituzione dell’osservatorio cittadino sulla
sicurezza e legalità.
- È operativo l’impianto di
videosorveglianza del territorio
comunale. La centrale è presso il
comando della
Polizia Municipale. 90 le telecamere funzionanti.
- Il 25 settembre si inaugura
“Democrazia Solidale”, nuova
realtà politica associativa dell’ex
assessore Giustino Izzo. Presente il deputato pontino Federico
Fauttilli.
- I Moseek approdano ad X-Factor. Inizia la scalata del successo
per il gruppo musicale apriliano.
OTTOBRE 2015
- Vengono assolti perché il fatto
non sussiste i 12 cittadini apriliani che il 22 maggio 2007 avevano protestato in Consiglio
comunale contro l’aumento del
30% della Tarsu.
- La Corte dei Conti apre un
nuovo procedimento sul caso
“Tributi Italia”.
- Il giovane apriliano Gabriele
Caiazzo si classifica al terzo
posto al Global Youth Startup
Awards 2015, contest dell’Expo
per l’invenzione della mano
robotica.
- Jessica Olzai si classifica al
primo posto come best barista
2015 di Expo
NOVEMBRE 2015
- Il 5 novembre si spegne Maria
Stefania Ravizza Garibaldi pronipote di Menotti Garibaldi ed
erede della tenuta di Carano.
- Il 13 novembre viene a mancare il pioniere apriliano Bepi
Marangoni.
- Terminano i lavori dell’asilo
nido comunale, uno dei più
avanzati d’Italia. Si pubblica il
bando per la gestione.
- Viene nominato il nuovo Comitato Grandi Eventi del Comune
di Aprilia. Il presidente è Adriano Lemma.
- Viene nuovamente promossa la
stagione teatrale 2016 (primo
spettacolo il 10 gennaio 2016)
dopo lo stop imposto dalla chiusura del teatro Europa.
DICEMBRE 2015
- Il consigliere provinciale e
capogruppo apriliano del Pd
Vincenzo Giovannini ottiene la
delega provinciale per il bilancio, la cultura e la scuola.
- L’assessore all’ambiente Alessandra Lombardi presenta il
regolamento per dotare di un
“bollino verde” le caldaie degli
apriliani.
- Il 10 dicembre si tiene la con-
ferenza dei servizi per la riqualificazione dell’ex Canebi dopo
anni di abbandono.
- Protestano gli alunni del Mattei
per le cattive condizioni della
struttura scolastica.
- Il 10 dicembre in aula consiliare vengono presentati i primi
dati dell’indagine epidemiologica. Aprilia sopra la media per i
tumori al polmone e alla tiroide.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Il presidente del comitato Grandi Eventi Adriano Lemma esprime
soddisfazione per il primo loro appuntamento
“APRILIA HA VISSUTO IL NATALE”
Già si lavora per Carnevale. 7 i carri che usciranno per le vie del centro
“Per il comitato è stata una grande
soddisfazione vedere la piazza
invasa dai cittadini. Il Natale Apriliano, con tutti i tempi ristretti per
l’organizzazione, ha centrato l’obiettivo che avevamo fissato: far
vivere la città ai cittadini. Speriamo di continuare sempre meglio
questo lavoro”. Così si esprime il
presidente del Comitato Grandi
Eventi Adriano Lemma che tratteggia un bilancio “positivo” del
Natale Apriliano 2015, il primo
evento gestito dal nuovo comitato.
La soddisfazione per il risultato
raggiunto è arrivata anche dall’assessore alla cultura Francesca Barbaliscia che si è complimentata
con il comitato e che ha gestito
tutta la parte relativa agli eventi
delle associazioni. “Il risultato è
sicuramente stato positivo –spiega
Adriano Lemma- lo scopo di portare gente in piazza è riuscito.
Anche perché è veramente triste
vedere piazza Roma, la piazza
centrale di una città di 70 mila abitanti, vuota soprattutto nei giorni
di festa. Volevamo far vivere la
piazza ai cittadini e ci siamo
riusciti. Il comitato è un gruppo
nuovo che si è trovato subito di
fronte questa sfida importante e ha
lavorato sul modello dell’anno
scorso che è stato fondamentale.
Inoltre abbiamo avuto la fortuna di
avere il concerto dei Moseek, la
band apriliana che si è distinta con
successo nel programma di X-Factor, il 6 gennaio, il giorno dell’Epifania. E’ stata una doppia fortuna. La prima per averli sul palco a
chiudere le manifestazioni del
Natale Apriliano e facendo vivere
la piazza a tutti i cittadini, la
seconda perché il tempo è stato
clemente e ci ha permesso di far
godere la piazza”. Si era partiti
sicuramente in ritardo, ritardo
dovuto alle nuove nomine che il
sindaco ha firmato a ridosso dell’organizzazione della festività ma
poi l’organizzazione è andata in
divenire. Mercatini ed eventi
hanno animato la piazza e le vie
del centro tutti i giorni di festa,
inoltre quest’anno le luminarie
sono state particolarmente gradite
e hanno illuminato il centro urbano come non si vedeva da tempo.
C’è stato qualche cosa che non
avevate
preventivato?
“Penso alle casette in legno. Queste un po’ ci hanno deluso. Nel
senso che alcuni che le avevano
opzionate, alla fine si sono tirati
indietro. Anche per questo versante, toccherà lavorare per tempo il
prossimo anno. Altro punto critico
riguarda la partecipazione dei
commercianti che non è stata proprio attiva. Abbiamo fatto più
incontri, andando negozio per
negozio, per chiedere il contributo
per le luminarie. Alla fine alcuni
commercianti hanno pagato anche
per chi non ha dato un centesimo.
Il prossimo anno ci organizzeremo
per avere dei referenti su ogni
area, di modo da far condividere a
tutti la spesa. Per il resto è andata
bene, gli eventi culturali grazie
alle associazioni, sono sempre
stati pieni di pubblico. La città
ecco, ha vissuto il Natale”.
Le luminarie. Sono state montate
in tutta fretta perché la ditta che
era stata incaricata alla fine non
si è presentata all’inizio dei lavori, nonostante avesse preso un
anticipo. Com’è andata a finire?
“La nuova ditta che ringraziamo,
ha lavorato incessantemente per
montare in tempo le luminarie. E
sono piaciute a tutti. Per la precedente, il Comune ha messo in
mano il fascicolo all’avvocato”.
Cosa vi ha fatto piacere?
“Beh ci tengo a dirlo, ci ha fatto
piacere ricevere una lettera di ringraziamento dai presepisti. Quest’anno grazie all’impegno nostro
e dell’assessore Barbaliscia, la
mostra dei presepi in biblioteca ha
avuto un enorme successo. Fino
all’anno scorso venivano le scolaresche da Pomezia ma nessuna da
Aprilia. Quest’anno le scuole
hanno aderito e molti sono andati
a vedere la mostra. La lettera di
ringraziamento mi ha fatto particolarmente piacere”.
Lei ha parlato delle associazioni.
Alla fine sono loro il cuore pulsante degli eventi?
“Le associazioni ci mettono del
loro, tutta la loro volontà. Il Natale Apriliano diventa per le associazioni anche una vetrina per
mostrare ciò che fanno. Se un’associazione funziona bene ma non
ha la possibilità di dimostrare
quello che fa, rimane in garage.
Noi dobbiamo coinvolgere il più
possibile le associazioni negli
eventi per dare loro la giusta visibilità”.
Lei ha pubblicato il bilancio preventivo per la prima volta, ora ci si
aspetta
il
consuntivo.
“Appena sarà approvato pubblicheremo il bilancio consuntivo del
Natale Apriliano. Posso però, anticipare che il bilancio chiuderà in
pareggio. Nonostante qualche
incasso mancato dalle casette in
legno, il comitato ha risparmiato
in altre voci di spesa e il risultato
L’anministrazione premia i Moseek
late al pubblico in questa lunga
finestra natalizia. Le scuole con i
loro spettacoli di fine anno, sempre ricchi di sentimento e calore
umano; le associazioni culturali
del territorio che con i loro concerti ed iniziative scandiscono
eventi diventati tradizione radicata, ma anche le nuove proposte
che arricchiscono di spessore culturale la Città; i comitati che
hanno adornato i quartieri con
LE DICHIARAZIONE
allestimenti presepiali a grandezDELL’ASSESSORE
za d’uomo e organizzato iniziatiFRANCESCA BARBALISCIA
ve ludiche. Il calore delle luci
natalizie, i mercati e le bancarelle
Si sono svolte e concluse con suc- che hanno allietato la passeggiata
cesso tutte le iniziative comprese di quanti hanno voluto vivere
nel programma del Natale Apri- momenti spensierati, tutto contriliano, un programma stilato per buisce a costruire e rafforzare una
animare la nostra Città, far vivere tradizione sempre più apprezzata:
di magia tutti luoghi deputati alla il Natale Apriliano. Grazie quindi
condivisione di momenti cultura- agli operatori del commercio, alla
li, sociali, solidali ed artistici e polizia locale, alle associazioni di
rendere l’atmosfera natalizia il protezione civile, al personale
più possibile “magica”. Anche degli uffici cultura e tempo libero,
quest’anno è stata una bellissima alla Multiservizi ed al Comitato
emozione vivere il Natale Aprilia- Grandi Eventi del Comune di
no. Sono tantissime le realtà da Aprilia che ha saputo tradurre in
ringraziare per le emozioni rega- realtà il sentimento di chi ha attiquindi sarà in pareggio”.
Ora è imminente il Carnevale. Ci
sono novità?
“Abbiamo già incontrato i carristi
più volte e posso assicurare che
stanno lavorando sodo. Quest’anno il Carnevale verrà presto, il 5 e
il 6 febbraio con chiusura il 9 febbraio. Sarà un Carnevale degno di
Aprilia, con l’allestimento di 7
carri”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Domenica 17 gennaio alle ore 18,30 nella chiesa dello Spirito Santo in via inghilterra
NUOVO APPUNTAMENTO MUSICALE DELL’IC MATTEOTTI
Interverrà come coro ospite il quartetto di voci bianche della Terra diretto dal Maestro Alessia Calcagni
Nuovo appuntamento musicale
per l’Ic Matteotti. Dopo il successo del concerto di Natale
tenutosi nella chiesa di San
Michele Arcangelo lo scorso
20 dicembre, la sezione ad
indirizzo musicale sarà impegnata domenica 17 gennaio in
un nuovo appuntamento musicale chiesa dello Spirito
Santo in via inghilterra alle
ore 18,30. La novità principale
riguarda la presenza del quartetto della Terra, il coro di voci
bianche di Roma diretto dal
Maestro Alessia Calcagni. Il
Quartetto di voci bianche della
Terra è stato fondato dal maestro Alessia Calcagni nel 2009
dal progetto corale della scuola germanica di Roma. Con il
tempo il quartetto si è perfezionato ed è oggi una bellissima e apprezzatissima realtà
corale romana. Il quartetto è
composto da Marta Scipioni
(soprano), Sofia Severi (mezzosoprano), Leoni Montefoschi e Ginevra D’Andrea
(Contralto). Il quartetto ha partecipato alle quattro edizioni di
rassegne per compositori contemporanei di voci bianche:
Tullio Visioli, Guido Coppotelli, Piero Caraba e Andrea
Basevi cantando loro brani.
Rassegne ideate e promosse
dal direttore Alessia Calcagni.
Ha inoltre, cantato in prima
assoluta il brano “articolo 7” di
Caraba, che sarà replicato
anche per l’occasione, su testo
di Piumini che spiega ai bambini con recitativi e canto a tre
voci, il concordato tra Stato e
Chiesa. Con loro si complimentò lo stesso autore. Sarà
l’occasione per presentare il
progetto del Maestro Calcagni
che ha voluto il coro dei più
piccoli “Matteotti Junior”
nella prossima rassegna nazio-
a tutti i bambini delle classi III,
IV e V della primaria Deledda
e Campoverde. Il coro canterà
due brani, già eseguiti nel concerto di Natale: anno nuovo di
Rodari-Visioli e Sifuni Leo,
canto tradizionale africano.
Seguiranno le classi prime
della sezione E ad indirizzo
musicale che dimostreranno
nale di compositori contemporanei per voci bianche che si
terrà a Roma per Giovanni
Guaccero insieme a prestigiosi
cori di voci bianche come il
coro del teatro dell’Opera di
Roma. Verrà registrato anche
un cd. Il coro “Matteotti
Junior”, nato per dare continuità musicale dalla scuola primaria alla scuola secondaria di
primo grado, ha iniziato le
lezioni ad ottobre. Si è esibito
già in occasione della rassegna
“messaggi di pace” ed è aperto
quanto hanno imparato in questi mesi di lezione e, in ultimo,
l’orchestra della seconda E in
collaborazione con l’associazione Kammermusik che suoneranno l’Inno della Matteotti
(composizione del maestro Pio
Spiriti e inno ufficiale della
scuola) nonché Sister Act. Il
tutto coordinato dalla professoressa di educazione musicale
Gabriella Vescovi. Nell’indirizzo musicale della Matteotti
si può imparare a suonare uno
strumento tra quattro proposti:
chitarra, violino, clarinetto e
pianoforte. Le lezioni sono
curriculari, cioè fanno parte
del percorso scolastico dell’alunno, e avvengono in orario
pomeridiano. Gli insegnanti
sono quattro: Pio Spiriti (violino), Riccardo Toffoli (pianoforte), Giuseppe Balassone
(chitarra) e Rocco Palazzo
(clarinetto). Il concerto sarà in
collaborazione con l’associa-
zione Kammermusik che da
anni collabora con l’Ic Matteotti. Molti ragazzi dell’associazione supporteranno i
ragazzi della sezione ad indirizzo musicale nei brani orchestrali. Inoltre sosteranno il
concerto i maestri Claudio Di
Lelio (violino), Simone Salvatori (chitarra) e Alessandra
Salciccia (flauto traverso).
IL GIORNALE DEL LAZIO
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14 - 28 GENNAIO 2016
Oltre 250 abbonamenti venduti, la rassegna è una realtà ormai consolidata
APRILIA - PARTE LA STAGIONE TEATRALE 2016
Successo per la commedia “il più bel secolo della mia vita” andata in scena il 10 gennaio
di Riccardo Toffoli
Apre con ottimi auspici la stagione teatrale 2016, organizzata dalla Compagnia Teatro
Finestra (per conto del Comune di Aprilia) che quest’anno
compie 40 anni. Oltre 250
abbonamenti venduti, la stagione da venti anni programma
ad Aprilia gli spettacoli teatrali più gettonati, inseriti nel circuito Atcl (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio).
Un ottimo risultato di pubblico
dopo lo stop imposto l’anno
scorso dalla chiusura del teatro
Europa per inagibilità. In
segno di vicinanza, l’amministrazione comunale di Aprilia
che ha sponsorizzato una parte
consistente della stagione, ha
voluto
presenziare
alla
“prima” andata in scena domenica 10 gennaio alle ore 18. “Il
più bel secolo della mia vita” è
una commedia scritta e diretta
da Alessandro Bardani e Luigi
Di Capua. Prende spunto dalla
normativa, ancora in vigore in
Italia, che vieta ai figli non
riconosciuti di venire a conoscenza della loro storia preadottiva, almeno fino al compimento del centesimo anno di
età. Legge che è stata bocciata
dalla stessa Corte Europea perché calpesta due diritti fondamentali dell’uomo: il diritto
alla conoscenza della propria
identità personale e il diritto
alla salute. Infatti non permette ai figli adottivi di sapere
nardo della Compagnia Teatro
Finestra: la scelta degli spettacoli, al di là del carattere comico, avrebbe lasciato nello spettatore degli interrogativi sulla
società. E il primo ha colto nel
segno. Il prossimo spettacolo
ci sarà il 24 gennaio con “Notturno di donna con ospiti”, con
la bravissima Giuliana De Sio.
Donare il sorriso ai bambini in ospedale
è il più bel regalo che si possa fare
eventuali malattie ereditarie
dei genitori. E così Gustavo
(Giorgio Colangeli) sta per
compiere i suoi cento anni ed è
pronto per conoscere la sua
madre naturale. Il racconto che
usa toni ironici ma al contempo amari, si dipana nella storia
di due figli non riconosciuti. Il
primo, Giovanni (Francesco
Montanari) ha 30 anni, è fondatore di un comitato che mira
al cambiamento della legge,
vuole conoscere il suo passato.
Carattere metodico ed abitudinario si è scontrato con Gustavo che invece, ha lo spirito del
ragazzino: usa lo smartphone,
facebook, chatta e pubblica
foto su Instangram. Ma si
ritrova solo, in una casa di
riposo per anziani. Tra i due,
nonostante le differenze, nasce
una complicità resa più intricata dalla crisi del rapporto tra
Giovanni e la sua fidanzata
(Maria Gorini). La comicità si
accompagna ad una trama
ricca di emozioni resa interessante dalle indubbie abilità di
Giorgio Colangeli e Francesco
Montari, quest’ultimo popolare al grande pubblico nel personaggio de “il Libanese” di
Romanzo Criminale. Lo aveva
annunciato nella conferenza
stampa di presentazione della
stagione teatrale, Gianni Ber-
Il personale ospedaliero lo fa tutto l’anno, così come la Strangevent
che per la seconda volta con la collaborazione e la generosità del
Sig. Filippo Rincella, Fashion Pet, GFM Ricambi, Fioreria Flò, La
Casa Agency e Glamour hanno donato con immenso piacere un
natale magico per i bambini ricoverati. Nella mattinata del giorno di
Natale, vestiti da personaggi Disney e folletti natalizi, si sono recati nel reparto di Pediatria del Presidio Ospedaliero di Anzio
(RM), per regalare doni, musica e sorrisi, condividere simpatia e
allegria con i bambini ricoverati nel giorno più atteso dell’anno.
Inoltre hanno portato anche alle neo-mamme un omaggio per i neonascituri!
Ma la parte più commovente e più toccante è stata quando hanno
varcato la porta della casa di cura Villa Albani ad Anzio dove 30
pazienti disabili hanno sorriso davanti ai regali ricevuti sulle note di
All I Want For Christmas di Mariah Carey. La Strangevent ringrazia
tutti i sostenitori. Un saluto e un arrivederci a Pasqua.
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Acqua calda gratis
Boggian: “Solare termico per risparmiare ad alte prestazioni”
D
a oggi l’acqua calda è gratis grazie al solare termico. Un sistema innovativo e rivoluzionario grazie al quale i costi di produ-
zione di acqua calda sanitaria vengono abbattuti notevolmente. Da Energy System Project, di Danilo Boggian ad Aprilia, potete trovare il nuovo impianto ideale per case monofamiliari, ville, centri vacanze, case per il fine settimana etc. Si può scegliere
tra il sistema a circolazione naturale. Nel sistema Solcrafte è stato eliminato il bombolone, al suo posto semplici tubi che portano acqua calda e fredda. Per questo motivo anche le dimensioni e il peso dell’impianto sono dimezzati, mentre aumenta il
risparmio dei costi energetici dell’80%. Grazie al bollitore integrato direttamente nel collettore, la trasmissione dell’energia dal
sole all’acqua sanitaria avviene direttamente, rapidamente e l’acqua rimane igienicamente pulita. Anche dal punto di vista del
design, Solfcrafte Style è migliorato proprio perché non c’è più
l’antiestetico bombolone. All’estetica si aggiunge la semplicità del
sistema e il fatto che non è assolutamente ingombrante, è di facile
installazione e abbinabile alla caldaia. Può essere installato sul tetto,
in giardino o sulla terrazza. Anche il montaggio è più semplice, grazie al sistema di fissaggio estremamente veloce: la manuntenzione è
ridotta e, a partire dall’acquisto, si hanno a disposizione 5 anni di
garanzia. Ci sono due tipologie di incentivazione: una è il conto
energia termico, decreto interministeriale 2012 e l’altro è lo sgravio
fiscale del 65% per riqualificazione energetica. Solfcrate Style è disponibile in tre modelli
che si differenziano per
la capacità del loro accomulatore – 100 – 150 e
200 litri – e conseguentemente, per dimensioni. Se si necessita di una
capacità maggiore, basta
semplicemente collegare più sistemi Solfcrate
in serie. Da Energy
System Project potete
scegliere grazie alla
grande professionalità
che troverete. Il sistema
più adatto alle vostre
esigenze.
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Il primo sopralluogo dei vigili del fuoco risale al 29 maggio 2015
APRILIA, DAL “FUNGO” DI VIA GALILEI CADONO PEZZI DI CEMENTO
Ad oggi nessun intervento, nonostante le diverse segnalazioni e denuncie
Urgente mettere in sicurezza il manufatto
Cadono pezzi di cemento dal
“Fungo” di via Galilei, pericoloso passare nell’area adiacente.
Nonostante la segnalazione dei
residenti e i vari sopralluoghi dei
vigili del fuoco e constatazione
della Polizia locale nessuno è
intervenuto per mettere in sicurezza il manufatto di cemento.
Siamo in via dei Larici ad Aprilia, a ridosso del serbatoio dell’acquedotto di Acqualatina,
Nello specifico, sono diversi
mesi che dal fungo dell’acquedotto vengono giù pezzi di
cemento alcuni dei quali abbastanza grossi che oltre a poter
procurare danni possono diventare pericolosissimi per chi vi si
trova a passarci. È la stessa
signora Cianconi che ci mostra il
suo terrazzo, che affaccia sull’area dell’acquedotto, dove sono
mesi che denuncia la presenza e
la caduta di pezzi proprio sulla
sua abitazione. Tantissime le
dove lo scorso 6 dicembre abbiamo raggiunto l’abitazione di Silvia Cianconi che ci ha segnalato
una situazione di pericolosità
proprio in merito dell’acquedotto
che nonostante abbia diverse
volte portato all’attenzione delle
autorità competenti nessuno ad
oggi ha preso provvedimenti.
segnalazioni, alle quali hanno
fatto seguito due sopralluoghi
della polizia locale e i vigili del
fuoco sia a maggio che a luglio.
Nel verbale redatto e notificato
tra l’altro anche ad Acqualatina e
all’ufficio Tecnologico del
Comune di Aprilia è stata sottolineata la necessità di un inter-
di Luigi Cirillo
vento che metta a punto lo stato
di pericolosità dei calcinacci del
fungo, laddove addirittura alcuni
pezzi hanno raggiunto il marciapiede che corre lungo la strada
dove oltre ai comuni passanti
transitano anche bambini per la
presenza di un parco giochi li in
zona, mentre nel recinto interno
del fungo possiamo vedere che
sono diversi i pezzi caduti. Ad
oggi, a seguito dei verbali redatti
e notificati a chi di competenza,
la situazione è rimasta invariata
se non peggiorata. Nessun intervento è stato intrapreso mentre la
visita che abbiamo fatto alla
zona dell’acquedotto è stata
anche modo di poter raccogliere
altre lamentele di alcuni residenti che denunciano il forte rumore
provocato dalle pompe che sono
in funzione di notte. In estate,
con le finestre aperte, è praticamente impossibile dormire ci
dicono. Anche questa situazione
è stata fatta presente e nonostante ci siano stati interventi all’impianto, ancora oggi i rumori
restano forti. Insomma, è il caso
che chi di dovere prenda provvedimenti e questa volta in via
definitiva. Ci auguriamo che non
si aspetti che succeda l’incidente
per farsi carico di una situazione
di pericolosità che va avanti da
troppo tempo. È sicuramente un
diritto essenziale quello di sentirsi al sicuro in specialmodo nella
propria abitazione... oppure
mentre si va al parco.
Foto di Gianfranco Compagno
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Una storia cominciata nel 1910 Vico Equense dal capostipite Giuseppe
IL CASEIFICIO CUOMO CELEBRA 105 ANNI DI ATTIVITÀ
È proseguita nel 1947 nel comune di Sermoneta, dal 2004 ad Aprilia, che ha una lunga tradizione casearia
di Veronica Alessandrini
L’industria Latticini G. Cuomo Srl ha concluso il 2015
celebrando 105 anni di attività, 70 dei quali trascorsi in
provincia di Latina. È dal 1947, infatti, che l’azienda
produttrice di mozzarelle, ricotta, formaggi e burro è
presente sul nostro territorio, dapprima con lo stabilimento di Sermoneta e, dal 2004, con il nuovo stabilimento di Aprilia sito in via delle Scienze 6. Proprio qui
il 17 dicembre è stata celebrata la ricorrenza, che è servita non solo per coronare più di un secolo di attività,
ma anche per tracciare le linee guida per il futuro. L’azienda a gestione prevalentemente femminile è guidata
dalla famiglia Cuomo e, più precisamente, dalle sorelle
Giovanna e Laura Cuomo,rispettivamente responsabile
marketing/ comunicazione e responsabile controllo qualità, coadiuvate dalle zie Stefania e Cristina Cuomo e da
Andrea Pacilli (figlio di Stefania). Tutti insieme formano un team che mira a far sì che la Cuomo possa posizionarsi sul mercato dei latticini distinguendosi dai
competitor per qualità e sicurezza dei prodotti, con un
occhio di riguardo per la tradizione. «Il nostro obiettivo
è quello di migliorare costantemente il nostro processo produttivo, mantenendo inalterati quella che è la caratteristica degli antichi sapori, tant’è che ci sono fasi della lavorazione del prodotto che vengono ancora realizzate manualmente» ha spiegato Giovanna Cuomo, in veste di “portavoce” dell’azienda di famiglia. Molti sono
i progetti che la Cuomo ha in cantiere. In primis spicca sicuramente l’ampliamento dello stabilimento produttivo per la lavorazione della mozzarella di bufala. L’azienda ha intenzione di
puntare molto sull’innovazione, effettuando investimenti volti a migliorare il ciclo produttivo, rendendolo sempre più tecnologico e, nel contempo, mantenendo alcune fasi manuali. La
Cuomo, poi, guarda con interesse al settore pharmafood, come ha illustrato la dottoressa Giovanna: «Proprio quest’anno abbiamo dato vita il primo prodotto per soggetti intolleranti al lattosio. C’è in programma l’ampliamento della gamma. In
fase ancora del tutto sperimentale è, invece, la ricerca su
prodotti caseari con ridotto contenuto di grassi proprio per
venire incontro a quelle che sono le diverse esigenze dei
consumatori». L’ultima progettualità, invece, riguarda la
tutela dell’ambiente: «Sono anni, ormai, che stiamo cercando di diffondere all’interno della nostra azienda una cultura
della sostenibilità partendo dagli imballaggi fino ad arrivare
al recupero dei residui di produzione». È quindi intervenuta
l’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione
Lazio Sonia Ricci: «Io credo che il nostro territorio abbia
bisogno di aziende come la Cuomo. In questo settore il valore dell’uomo fa la differenza. E persone come voi rendono il
territorio migliore. Bisogna premiare le eccellenze, perché
grazie a loro la Regione può crescere e aiutare anche le realtà più deboli. In passato la politica ha pensato che lo sviluppo fosse altrove, invece è qui che si conservano le potenzialità. Imprenditoria e politica devono percorrere la stessa strada. Dunque non solo vi faccio un grande in bocca al lupo per
il futuro, ma vi chiedo anche di aiutarci a far crescere questa
Regione». Per celebrare i 105 anni dell’attività della Cuomo
è intervenuta anche l’amministrazione di Sermoneta, località che dal 1947 al 2004 ha ospitato la Cuomo, nelle figure
del vicesindaco Giuseppina Giovannoli e dell’assessore alle
Attività Produttive Antonio Di Lenola che ha consegnato
una targa a Cristina Cuomo. Non poteva ovviamente mancare il supporto dell’amministrazione apriliana, con l’assessore alle Attività Produttive Vittorio che ha consegnato un
acquaforte. L’evento si è concluso con una visita guidata allo
stabilimento produttivo.
Foto di Gianfranco Compagno
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Iniziativa promossa dalla Prefettura di Latina,è stata presentata alla stampa sabato 19 dicembre
“GOCCE DI LEGALITÀ”
In collaborazione con la Diocesi, Unindustria di Latina e il frantoio Del Ferraro di Rocca Massima
L’olio prodotto dall’olivo della prefettura ha contribuito a servire i pasti dei meno fortunati nel giorno di Natale, del 31 dicembre e dell’Epifania.
di Noemi Reali
“Gocce di legalità”. Il nome
incuriosisce sin da subito e
porta a domandarsi cosa
possa significare. Alle 9:15
di sabato 19 dicembre 2015,
arriva la risposta. In questo
giorno è, infatti, convocata in
Prefettura la conferenza
stampa di presentazione dell’iniziativa “Gocce di legalità”, promossa da questa stessa prefettura e realizzata con
la collaborazione della Diocesi di Latina-TerracinaSezze-Priverno, di Unindustria di Latina e del Frantoio
Del Ferraro di Rocca Massima. “È nata spontaneamente ,
passeggiando nel giardino
della prefettura. Camminando ci siamo accorti che l’ulivo presente in giardino aveva
fruttato qualche oliva, così le
abbiamo raccolte e portate al
frantoio.”spiega il prefetto
Pierluigi Faloni. Arriviamo
così al significato di “gocce
di legalità”: “Gocce” perché
nel limite della produzione di
soli pochi litri di olio, messe
in delle boccette, ognuna di
esse ha contribuito ad offrire
un pasto per le persone bisognose della città di Latina, il
giorno di Natale, del 31
dicembre e dell’Epifania.
“Legalità”, perché esse
nascono in Prefettura, luogo
nel quale ogni giorno le
diverse espressioni della
Pubblica amministrazione si
confrontano con i gravi problemi della società civile
nella volontà comune di tro-
vare soluzioni condivise, di
cui la legalità rappresenta l’elemento fondante. Il significato, dunque, va oltre; indica
il rispetto e la dignità per gli
altri. Alla conferenza hanno
preso parte oltre al prefetto
dottor Pierluigi
Faloni,
monsignore Mariano Crociata Vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, il dottor Pierpaolo Pontecorvo,
vicepresidente Unindustria
Latina, il sindaco di Rocca
Massima Angelo Tomei,
l’imprenditore Tommaso
Del Ferraro titolare del frantoio oleario Del Ferraro &
Colasanti e il dottor Gennaro Cirino direttore Unindu-
stria Latina. Erano inoltre
presenti il dottor Pierluigi
Scipioni viceprefetto vicario,
la dottoressa Monica Perna,
capo di gabinetto Prefetto, il
dottor Nunzio Luciano economo ed infine la dottoressa
Nedda Piccaro, ufficio di
gabinetto prefetto. Molti dei
presenti sono intervenuti per
affermare il loro apprezzamento per l’iniziativa del
prefetto di Latina. “C’è tanta
gente che fa del bene nel
silenzio - interviene il vescovo Mariano Crociata - ci
sono, ad esempio, gruppi di
parrocchie in cui ogni settimana, quindici - venti persone portano il pasto a chi ne ha
bisogno. C’è una moltitudine
di persone che aiuta. “Gocce
di legalità” è un gesto simbolico molto significativo a cui
sono stato lieto di partecipare.” L’iniziativa “Gocce di
legalità” è l’affermazione di
un cultura che rende credibile, affidabile e sicura l’azione
dei cittadini corretti ed onesti. “Gocce di legalità” è una
sinergia con cui la Prefettura
opera quotidianamente insieme alle altre articolazioni
della Pubblica amministrazione, delle forze della polizia, dell’impresa, del sociale
del volontariato, del privato e
delle realtà religiose in un’azione coordinata, volta a dare
a questo territorio e alla sua
collettività una percezione di
legalità più forte e determinata. La realizzazione si deve
alla preziosa collaborazione
della Diocesi e di Unindustria di Latina, del Comune e
del Frantoio “Del Ferraro” di
Rocca Massima.
Foto di Gianfranco Compagno
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È stato un incontro cordiale e informale presso il Comando provinciale di Latina
IL COLONNELLO COMANDANTE DEI CARABINIERI
EDUARDO CALVI INCONTRA LA STAMPA PER GLI AUGURI
Dopo aver ringraziato i rappresentanti dei media per la fattiva collaborazione, ha fatto appello
ai cittadini di segnalare al 112 ogni minimo sospetto di reato
“La nostra presenza sul territorio deve essere una rassicurazione sociale, una sicurezza
effettiva.” Sono queste le parole con cui il colonnello Eduardo Calvi comandante provinciale dei carabinieri di Latina, ,
si rivolge ai giornalisti presen-
listi e alle emittenti televisive
locali. “Ho apprezzato la collaborazione di questi mesi, la
vostra competenza e serietà.
Mi fa piacere condividere questo con le vostre famiglie.
Lavoriamo insieme sul territorio e per questo vi considero
della famiglia.” Continua così
il suo discorso del colonnello
ti. Era sabato 19 dicembre
2015 e presso la sala riunioni
del Comando Provinciale dei
Carabinieri di Latina Largo
Caduti di Nassiriya (Piazza
della Libertà), alle ore 11.00, il
comandante Eduardo Calvi,
presenti i suoi più stretti collaboratori, ha formulato i propri
auguri per le festività natalizie
alla propria squadra,ai giorna-
Calvi, che si è insediato al
comando legione dei carabinieri di Latina il 1° settembre
del 2015.
Prosegue citando il successo
riportato la sera prima grazie
alla loro attività di controllo. “
Ieri 18 dicembre intorno alle
ore 22:00, a Sperlonga presso
la strada regionale Flacca Km
15+800, i carabinieri della
di Noemi Reali
locale stazione, hanno tratto in
arresto, nella flagranza di reato
di furto di abitazione, quattro
persone: tre albanesi e un italiano.” La refurtiva ammontava a ventimila-tremila euro
con oggetti d’oro, comprendeva anche oggetti affettivi. Il
tutto è stato restituito ai proprietari. “Questo è il senso
delle nostre attività che stiamo
cercando di intensificare sul
territorio. Ci sono i carabinieri,
c’è la polizia, c’è tutta la buona
volontà e l’entusiasmo di fare
bene. Io rinnovo gli auguri più
affettuosi, lieto di questa collaborazione iniziata da quattro
mesi. Spero possa essere un
anno per tutti quanti ricco di
tante soddisfazioni sul lavoro e
in famiglia.” Conclude il
colonnello Calvi. Durante il
suo intervento è emerso un
concetto che può tornare utile
a tutti: al minimo sospetto noi
cittadini dobbiamo segnalare
eventuali reati. Anche per il
furto della propria autovettura
bisogna segnalare immediatamente la targa e formalizzare
la denuncia il giorno dopo.
“Quando vedete una macchina
o una persona che si aggira,
presenze che di solito non si
notano, fate una chiamata al
112. Ogni cittadino, comunicando, potrebbe essere un
buon carabiniere.”
Foto di Gianfranco Compagno
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In occasione del quarto anniversario della morte, avvenuta il 19 gennaio 2012 a Nettuno
IL RICORDO DI UN AMICO DI DON LUIGI FOSSATI
Ancora viva la memoria ad Aprilia. È stato parroco della chiesa di San Michele dal 1983 al 1996
di Costantino Salton*
Ho avuto la fortuna e il privilegio
di aver conosciuto fin dalla giovinezza don Luigi Fossati (ho solo 4
anni in meno) e di averne goduto
l’ amicizia per tutta la vita. E tuttavia non è facile fare una sintesi
completa della sua personalità,
che era ricca, variegata, complessa
anche se contrassegnata da una
grande semplicità, quella semplicità che ti metteva subito a tuo
agio anche se percepivi la profondità e lo spessore. Mi limiterò
quindi a tratteggiare solo alcuni
aspetti tra quelli più caratteristici.
Partendo dalla “fisicità”, chi lo ha
conosciuto nel suo ultimo periodo,
appesantito dagli anni, fa fatica a
immaginare che da giovane d.
Luigi, oltre ad essere una bella
e poi con profondi studi teologici e
sempre, per tutta la vita, con continue letture di ogni genere (profane e religiose). Ci teneva ad essere al corrente di tutto e soprattutto
ad approfondire ( e se possibile nel
confronto con altri) i vari fatti, a
comprenderne le cause, le correlazioni e le conseguenze. Aveva
anche una profonda sensibilità,
emotiva, musicale, artistica. Da
giovane aveva coltivato la poesia e
la musica e poi ha sempre conservato la passione per la letteratura e
per l’ arte, rivelando un notevole
gusto estetico. E, tuttavia, tutta
questa vasta ricchezza intellettuale, questo profondo patrimonio
culturale quasi lo teneva nascosto
con pudore, anche se affiorava
naturalmente nelle sue conversazioni, nel suo linguaggio e anche
Don Luigi Fossati, ordinato sacerdote dal vescovo
Albino Luciani, futuro Papa Giovanni
persona, era un tipo atletico e
sportivo: amava le lunghe e audaci escursioni in montagna ed era
un provetto giocatore di pallavolo
e di tennis. Sapeva apprezzare un
buon bicchiere di vino e amava la
buona cucina da condividere con
ospiti e amici, come mezzo per
coltivare la convivialità, il piacere
di stare insieme, di dialogare e di
comunicare. D. Luigi aveva ricevuto in dote da madre natura un
temperamento cordiale, schietto,
aperto, fiducioso. Era generalmente sereno, non invasivo, tollerante,
rispettoso: pareva fosse immune
dalla collera, dal risentimento,
dalla discriminazione. Su una
natura già ben predisposta d. Luigi
aveva poi lavorato negli anni della
formazione per dotarsi – con disciplina e sforzo – di un carattere ben
disposto verso gli altri, aperto al
prossimo, attento e sensibile verso
tutti. La sua era una intelligenza
brillante, intuitiva, ricca di curiosità e pronta a tutti gli stimoli di
novità e di scoperta; pur fortemente legato alla storia e al valore
vero della tradizione, era attento e
aperto a tutte le prospettive della
modernità. Questa sua intelligenza
l’ ha coltivata negli anni, prima
con una solida cultura umanistica
nelle sue omelie.
Quel che è certo è che il suo sapere non lo ostentava e, ancor meno,
lo faceva pesare. Era una ricchezza. Da condividere e da donare,
con naturalezza e spontaneità,
senza esibizione e arie di superiorità. Era naturalmente predisposto
ad entrare in simpatia (o meglio, in
empatia) con gli altri: era socievole, scherzoso, anche ironico,
amante del dialogo e del confronto: di questo ne ha fatto anche una
scelta di fede sviluppando la capacità di farsi prossimo, di farsi carico delle gioie e delle sofferenze
degli altri, di farsi partecipe e solidale, di accogliere tutti come fratelli. In questo, non aveva preclusioni di sorta: era, infatti, fondamentalmente contrario a ogni
forma di discriminazione e di
intolleranza, di razzismo e di
esclusione. Su queste basi si fondava con solidità la scelta evangelica radicale, la scelta di schierarsi
con chiarezza dalla parte dei poveri e degli umili, anzi, di confondersi con i poveri e gli umili, con i
rischi di dimenticarsi di sé, del suo
personale benessere e anche della
sua salute; col rischio di apparire
trasandato; col rischio, infine, di
essere con superficialità etichetta-
to come “prete comunista, socialista, di sinistra”. Certo è che per
questa sua radicale scelta di vita e
di fede ha dovuto – con piena consapevolezza – affrontare la disistima di tanti onorati benpensanti, gli
odierni farisei; ha dovuto pure
incassare – e questo, con interiore
sofferenza – l’ isolamento da parte
di vari confratelli, e anche qualche
incomprensione con le gerarchie.
Eppure, tutto questo ha accettato
come una conseguenza quasi ineluttabile, senza polemiche e recriminazioni, nella consapevole
coerenza con le sue più intime
convinzioni. La Chiesa in cui lui
credeva e che si dava da fare per
edificare era la Chiesa dei poveri,
non del potere e dei privilegi; la
comunità dei credenti, non la struttura piramidale; la casa dell’ accoglienza, della condivisione e della
fraternità, ben prima che il tempio
dei dogmi e delle cerimonie.
Come ultima annotazione (ma
quasi a coronamento) è essenziale
dare rilievo alla qualità più preziosa e caratteristica di don Luigi: la
sua capacità di creare amicizia.
Veramente per lui l’ amicizia era
Don Luigi Fossati giovane
prete 1964
Cimitero di Francenigo
(28.2.2015)
un tesoro, un’ autentica ricchezza.
In tutti i luoghi in cui ha vissuto, in
tutti gli incarichi che ha svolto ha
sempre saputo creare rapporti di
vera amicizia e soprattutto ha sempre lavorato per conservarli nel
tempo. Chi ha avuto la fortuna di
questo incontro, per tutta la vita
conserverà questo dono come un
bene prezioso.
*amico e conterraneo di don
Luigi Fossati
Foto per gentile concessione. Pagina a cura di Gianfranco Compagno
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Una Bici Per la Vita il 31 Gennaio 2016 TEATRO EUROPA ore 18,00
spettacolo teatrale per la raccolta fondi, da destinare al progetto
“CRI in Bici” per il soccorso sanitario con defibrillatore
Il Comitato Locale di Croce Rossa di
Aprilia, con il patrocinio del Comune e la
partecipazione di Amici della Croce Rossa,
mette in scena al Teatro Europa di Aprilia
“Una Bici per la Vita” spettacolo per la
raccolta fondi a sostegno del progetto
“CRI In BICI – Aprilia-”
Progetto di assistenza sanitaria e salvaguardia della salute rivolto ai cittadini del territorio di Aprilia.
Premesso che:
“Nato dall’intento di portare soccorso senza
discriminazioni ai feriti sui campi di battaglia, il Movimento della Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa, in campo internazionale
e nazionale, si adopera per prevenire e lenire in ogni circostanza le sofferenze degli
uomini, per far rispettare la persona umana
e proteggerne la vita e la salute; favorisce la
comprensione reciproca, l’amicizia, la
cooperazione e la pace duratura fra tutti i
popoli.”
Umanità, uno dei sette principi fondamentali a garanzia e guida delle azioni dei
volontari di Croce rossa e Mezzaluna
Rossa”
L’ obiettivo di questo progetto sarà quello di
fornire un’assistenza sanitaria innovativa ed
eco sostenibile durante la quale la squadra
presterà primo soccorso ai cittadini colti da
malore e/o in stato necessità. Lo scopo
degli operatori sarà quello di stabilire un
contatto diretto qualificato con l’infortunato e, dove serve, allertare gli altri organi
competenti per la buona riuscita del soccorso, così da avere un triage più accurato e di
conseguenza garantire il rispetto della catena della sopravvivenza.
Obiettivi specifici del progetto sono:
- Migliorare lo stato di salute delle persone
e delle comunità
- Proteggere la vita e fornire supporto
socio-sanitario alle comunità
- Costruire comunità più sicure attraverso la
promozione della salute
- Rendere il soccorso più tempestivo;
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO
Il servizio “CRI in Bici” sarà garantito
durante le seguenti occasioni:
• Assistenza Sanitaria a gare podistiche;
• Assistenza Sanitaria al Cammin@aprilia
nel percorso della Giornata del Camminare;
• Assistenza Sanitaria in occasione della
festività patronale di San Michele;
• Assistenza Sanitaria durante il mercato
settimanale;
• Aree urbane pedonali in occasione di
eventi ad alta densità commerciale e/o elevata concentrazione di persone (es. giovedì d’estate).
• Rievocazioni storiche, feste patronali e
sagre.
In queste particolari condizioni l’intervento
di un mezzo di soccorso come l’ambulanza,
non è agevole e quindi non può essere sem-
pre tempestivo. La bicicletta grazie alle sue
ridotte dimensioni e alla sua maneggevolezza riesce ad arrivare molto più velocemente
dove ve ne sia bisogno. Una richiesta di
soccorso non sempre si traduce in reale
necessità di trasporto dell’infortunato verso
un ospedale. Talvolta invece la gravità delle
condizioni del paziente è tale da richiedere
il tempestivo intervento di personale qualificato.Inoltre Cri In Bici non è solo un servizio di assistenza sanitaria sul territorio
apriliano ma anche e soprattutto una presenza di rappresentanza e informazione per
i cittadini. La squadra di primo soccorso
sarà composta da due Volontari CRI uno dei
quali in possesso del brevetto di operatore
BLS-D (Basic Life Support – Defibrillation), abilitato all’utilizzo del defibrillatore
semiautomatico (DAE) che si trova a bordo
delle biciclette corredato di kit rianimazione. Le 2 mountain bike saranno equipaggiate con borse posteriori per il trasporto del
materiale sanitario necessario per la diagnostica (Saturimetria - Pressione arteriosa)
e per prestare i primi soccorsi come kit per
la medicazione di ferite o ustioni e per l’esecuzione di un bendaggio, oltre a coperte
di soccorso per garantire un’adeguata protezione termica dell’infortunato.
Lo spettacolo “Una Bici per la Vita”,
sarà una susseguirsi di performance che,
Amici di Croce Rossa, eseguiranno gratuitamente a sostegno del progetto.
“Coro Polifonico Liberi Cantores “ Mo. Rita Nuti - “ Gruppo Hip Hop”
Energy One Dalila Jorillo “Danza del ventre” - Centro Millennium
Be Life Guldnar Bdancers - “Shaolin
kung fu”- shaolin Quan Fa Mo. Shi Yan
Ahui
“Hip Hop” Andrea Argento Millennium
Be Life - “Tango Argentino” Giulia
Galante e Pino Bongiorno
Ospiti amichevoli del Comitato di Croce
Rossa di Aprilia: Antonio Covatta Attore-Entertainer - Dani Bra attore Salvo Bruno - Attore Cantante - Alessandro Marziali boxeur delle Fiamme
Oro, Testimonial del progetto “una Bici
per la Vita” - Aldo Montano - schermidore lettura messaggio per asta su
Vip4charity del suo giubbotto autografato a favore di “una Bici per la Vita” “Operatori del Sorriso “ gruppo di clowneria del Comitato CRI di Aprilia, allieterà la serata con incursioni varie.
Condurranno la serata i Volontari Alessandra Nardini e Francesco Paoletti:Il
ricavato della serata sarà utilizzato per l’acquisto delle biciclette attrezzate per il primo
soccorso, defibrillatore, caschi e divise. Per
partecipare all’evento rivolgersi ai numeri
3206656082 – 3312939794 - 3312939816
IL GIORNALE DEL LAZIO
14 - 28 GENNAIO 2016
pagina 29
IL LICEO MEUCCI APRE LE PORTE PER I FUTURI GIORNALISTI. VIA AL PROGETTO DI GIORNALISMO DIGITALE. IL
PROGRAMMA PREVEDE INCONTRI CON GIORNALISTI NAZIONALI E VISITE ALLE REDAZIONI CENTRALI DEI QUOTIDIANI
di Antonello D’Alessandro
Si sa, la tecnologia e il digitale
ha modificato, oltre alle relazioni sociali e all’approccio
alla vita quotidiana, le modalità e la fruizione dei contenuti
informativi. Le nuove tecnologie assorbono soprattutto i lettori più dinamici e le nuove
generazioni, i cosiddetti “nativi digitali”. Al liceo Meucci
sta per partire Giornalisti 2.0,
un corso che nasce per fare il
punto su tutto questo e capire il
mestiere del giornalista, nonché le prospettive future del
fare informazione. Il promotore del progetto è il prof. Pietro
Bernardo Del Buono. Sono
previsti incontri con giornalisti
ed esperti; gli studenti conosceranno tecniche, metodo,
strumenti e panorama culturale
di chi ha scelto per professione
di raccontare i tempi. Si
approfondiranno molti temi
quali il giornalismo on-line,
l’editoria, la storia della comunicazione, l’uso strumentale
della comunicazione(la pubblicità etc.), le tecniche, i
segreti ed i suggerimenti per
un giornale digitale.Gli incontri si svolgeranno on-line, dalla
redazione centrale de Il Giornale (a Milano), con il giornalista Massimo Veronese. Nel
corso degli incontri Veronese
inviterà anche altri giornalisti
ad approfondire tutte le tematiche
del
modulo
giornaliero.Durante il corso
sarà possibile persino visitare
le redazioni diLa Repubblica,
Il Tempo, Il Giornale, Il Fatto
Quotidiano. Gli studenti
incontreranno anche un giornalista che ha curato (o collaborato) ai volumi Storie di calcio da cortile o Parla una
donna di Matilde Serao.Il progetto si svolge in collaborazione con la casa editrice Psiche
ed Aurora. Queste svolgono
tirocini formativi per gli studenti dell’Università di Cassino ed è possibile prevedere la
stessa modalità per gli allievi
delle superiori che vogliono
interagire online con la casa,
creando o ricercando articoli
da pubblicare sul web nelle
sezioni School at Work. Un
progetto ambizioso ed ottimista dunque, che mira ad aprire
le porte di un mondo che sembra essere sempre più chiuso
nelle aristocrazie. Abbiamo
intervistato una ragazza che,
come molti giovani, ha scelto
questo mestiere per vivere e ci
siamo resi conto di quanto le
aspettative siano basse: “Prima
era una generazione diversa
–ci ha detto- una generazione
in cui il giornalista iniziava sì
da precario, ma dopo qualche
anno di “gavetta” aveva quasi
la certezza di un posto in redazione. Oggi, invece, nulla è
così scontato e per trovare spazio bisogna avere un grande
spessore, una cultura in profondità; non basta solo il raccontare un fatto ma serve
anche la capacità di contestualizzarlo e spiegarlo.È un “problema” presente in modo massiccio nel mondo dell’informazione, in cui in partenza ci si
muove fra scuole di giornali-
smo, stage sottopagati o addirittura vero e proprio “volontariato”. Io sono laureata in
media e giornalismo e non ho
un tesserino per far valere il
mio lavoro. Stage gratis e
1.030 euro in 2 anni sono le
uniche proposte di lavoro che
arrivano dalle redazioni: un
insulto per qualsiasi persona
ma soprattutto per chi ha studiato anni a spese dei genitori
e ha bisogno/desiderio di rendersi economicamente autonoma con quel pezzo di carta su
cui ha investito per anni. Qual
è il rimedio? In verità non c’è
una soluzione ma molte soluzioni:il giornalista dei nostri
giorni non deve solo saper scrivere, ma anche saper realizzare un video, pubblicare un articolo sul web etc. La parola
chiave, insomma, è multitasking. Il nuovo giornalista
deve fare proposte, non aspettare che sia il giornale a farle a
lui. Oggi lo stage non ha più il
sapore di un tempo. Non è un
momento di passaggio per
capire meglio le proprie inclinazioni. È l’occasione. Bisogna arrivarci già convinti e preparati. Il giornalista deve
sapersi distinguere durante la
prova, portare le proprie idee.
Oggi il giornalismo è un lavoro forse meno affascinante, di
scrivania, ma che può essere
altrettanto appagante” Insomma cultura, competenza, determinazione: questa la formula
magica.Determinante l’apporto delle nuove tecnologie sia
per gli aspiranti giornalisti, che
hanno modo di mettersi alla
prova, di offrire un profilo di
sé, sia per i professionisti. I
ragazzi aspiranti al mestiere
devono avere la forza di mettersi in gioco, provare, sperimentare, come in molti altri
lavori di oggi. E questo progetto si propone come uno strumento che fornisca i giusti
mezzi, le giuste metodiche e le
soluzioni migliori per creare il
nuovo giornalista di domani.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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“ ENNIO BORGIA 697991 : UN SOPRAVVISSUTO A DACHAU”
IL VIDEO REALIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” PER LE SCUOLE DEL TERRITORIO
Una testimonianza autentica delle contraddizioni e delle sofferenze della guerra
ha ottenuto la concessione del logo ufficiale del 70° Anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione
di Elisa Bonacini
unricordoperlapace.blogspot.it
[email protected]
Anche ad Aprilia nella vicinanza della
giornata della Memoria del 27 gennaio
grazie ad alcuni sopravvissuti alla prigionia ancora viventi abbiamo la possibilità
di comprendere cosa realmente fu la
deportazione nei campi nazisti durante la
seconda guerra mondiale.
Da quando con l’intervento degli alleati si
aprirono i cancelli dei campi di concentramento e di sterminio, tra cui quello di
Auschwitz il 27 gennaio 1945, e fu possibile constatare quanto venisse barbaramente effettuato al loro interno, poco si è
parlato delle centinaia e centinaia di lager
sparsi in tutta Europa dove oltre agli ebrei
vennero imprigionati milioni di persone
per tutt’altre motivazioni che quelle razziali.
Questi prigionieri non morivano gassati
come la maggior parte degli ebrei, ma per
le stesse dure condizioni cui erano sottoposti, le privazioni alimentari, le carenze
igieniche, il duro lavoro, le torture, le
malattie. Su una stima complessiva di
circa 13 milioni di vittime furono circa 6
milioni i morti non ebrei in quei campi,
ed è giusto ricordarlo sempre.
L’Associazione “Un ricordo per la pace”
negli ultimi anni, particolarmente nell’ambito del progetto “MEMORIA AGLI
IMI “, ha svolto un’ ampia ricerca nel territorio pontino ed ha raccolto la testimonianza di molti ex militari, deportati ed
internati nei campi di concentramento;
grazie all’interessamento dell’Associazione a molti di questi è stata conferita la
“Medaglia d’Onore” l’onorificenza che
dal 2007 viene concessa dal Governo Italiano a tutti i cittadini italiani – civili e
militari- e ove deceduti ai loro familiari
che, dopo l’armistizio dell’8 settembre
1943, furono catturati e detenuti dai tedeschi nei lager nazisti, non accettando l’adesione alla R.S.I. o alle formazioni delle
SS.
Per tutti gli altri che non ci sono più la
memoria della loro prigionia è mantenuta
solamente attraverso i ricordi dei familiari.Tra le varie testimonianze sulla deportazione raccolte dalla Associazione “Un
ricordo per la pace” spicca quella di
Ennio Borgia che nel 1944 a soli 16 anni
venne deportato “per motivi politici” nel
lager di Dachau in Germania.
Borgia è uno dei pochi sopravvissuti non
ebrei di Dachau ancora vivente; nato a
Roma nel 1927 risiede dagli anni ‘70 ad
Aprilia. Nel settembre 2011 la scrivente
Elisa Bonacini, presidente dell’Associazione apriliana “Un ricordo per la pace”
scoprì la sua storia, realizzando una
video- intervista che è stata organizzata
nel video
“ENNIO BORGIA 697991 : UN
SOPRAVVISSUTO A DACHAU” .
Il video nel 2015 ha ottenuto la concessione del logo ufficiale delle celebrazioni
del 70° Anniversario della Resistenza e
della Guerra di Liberazione rientrando
nel Programma di iniziative curato dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione per gli Anniversari
di interesse nazionale.
Per una più facile fruibilità dei contenuti,
il filmato è articolato in capitoli tematici;
il racconto parte dagli antefatti della cattura nel 1944 fino a descrivere il rientro
in Italia dopo la liberazione del campo,
che avvenne per l’intervento degli americani il 29 aprile 1945.
Non sono state incluse immagini sul crudele trattamento inflitto ai prigionieri nel
lager e pertanto è adatto ad un pubblico di
qualsiasi età, a partire dalle Scuole Pri-
marie.
Gli Istituti di Istruzione interessati possono fare richiesta del
dvd all’ Associazione “Un ricordo per la pace” all’ indirizzo email [email protected] e
concordare
eventualmente,
come è avvenuto negli anni
scorsi, un incontro degli studenti con Ennio Borgia.
LA STORIA
Ennio Borgia nasce a Roma nel
1927 e cresce nella Roma del
regime fascista. A 6 anni rimane
orfano di madre e vede mutare
presto la sua condizione familiare con il nuovo matrimonio
del padre e la nascita di altri fratelli. Nel 1944 dopo le conseguenze dell’armistizio e lo sbarco degli alleati ad Anzio, poco
più che sedicenne, vuole ricongiungersi al fratello Edelberto
in Piemonte, aviere nella
Repubblica Sociale. A Venaria
Reale nei pressi dell’aeroporto
militare è coinvolto in una sparatoria tra repubblichini ed un
gruppo di partigiani monarchici. Nella
disperata ricerca di una via di scampo
fugge per caso nella direzione dei partigiani che lo incorporano nella loro formazione ancora in via di organizzazione.
Il giovanissimo Borgia trascorre circa due
mesi con questo gruppo, condividendone
le peripezie dalle valli del torinese sino
alla provincia di Gorizia. A Sagrado il
probabile tradimento di un componente
del gruppo porta i nazisti alla cattura dei
patrioti. Dopo un periodo di prigionia alla
Risiera di San Sabba a Trieste viene
deportato quale prigioniero politico nel
campo di concentramento di Dachau in
Germania, Qui inizia la lotta per la
sopravvivenza tra le sevizie delle SS e la
protezione dei compagni italiani della
baracca 25.
Dopo la liberazione viene accolto e curato amorevolmente da una famiglia di
Dachau, che però gli nasconde un segreto
terribile: il capofamiglia era una delle SS
del campo.
Racconta nel video il signor Ennio che
finita la guerra avrebbe voluto dimenticare quel triste periodo della sua vita, non
voleva raccontare quello che aveva vissuto nel lager, tanto più che nei rari casi in
cui lo aveva fatto si era reso conto di non
essere creduto. “Non era credibile che si
potesse sopravvivere con una fettina di
pane e poco più al giorno, e che le SS fossero così cattive” sostenendo pure con
amarezza che poco nel corso degli anni si
è parlato di campi di concentramento
come quello di Dachau, nei quali decine
di migliaia di prigionieri di diverse nazionalità (non ebrei)morirono a causa di
maltrattamenti, soprusi e sevizie da parte
dei nazisti. A Dachau, oltre ad un esiguo
numero di ebrei c’erano i prigionieri politici come Borgia (con il triangolo identificativo rosso), detenuti comuni, sacerdoti, omosessuali, zingari e testimoni di
Geova. I prigionieri erano sottoposti per
futili motivi a gravi punizioni corporali
sino alla morte che avveniva per impiccagione o per fustigazione ed erano utilizzati come cavie per crudeli esperimenti
medici, tra cui il congelamento e le prove
di resistenza ad alta quota. Lo stesso Borgia fu sottoposto a una cura sperimentale
su un neo al volto.
Molti prigionieri con handicap fisici e
mentali, quindi inabili al lavoro, vennero
“gassati” su furgoni predisposti. Migliaia
di cadaveri vennero cremati nei forni crematori del campo. “E’ bene che i giovani
ascoltino oggi anche questa testimonianza” si augura Ennio “perché questi tragici avvenimenti non accadano mai più, in
una società dove ognuno deve avere la
possibilità di esprimere in un pacifico
confronto la propria opinione,senza per
questo essere considerato un nemico e
sterminato come tale.”
Una testimonianza autentica quella di
Borgia che esprime le contraddizioni e le
sofferenze insite nella guerra che nelle
sue follie trascina spesso le persone più
umili ed innocenti. Presto la storia di Borgia sarà proposta anche un libro, a cura di
Elisa Bonacini.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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RICHIESTA DI RETTIFICA
Alla “nota a margine del convegno”
Facciamo il punto sullʼacqua pubblica, organizzata
da SEL del numero 17-12-2015
Alberto De Monico, nella qualità di membro del comitato cittadino acqua pubblica Aprilia, ci ha inviato una nota: “Richiesta rettifica al Giornale del Lazio
ed. 17 DICEMBRE 2015 - 10 GENNAIO 2016”, che puntualmente pubblichiamo. La nota nei fatti rispecchia fedelmente ciò che abbiamo scritto nella:
“Nota a margine”, non capiamo quale sia la rettifica che dovremmo fare. Forse
era più corretto chiedere una replica, avvalendosi appunto del “diritto di replica”, per giustificare meglio la sua andata via mentre un correlatore stava svolgendo la sua relazione. Ribadisco che come mia abitudine mi sono presentato
al convegno di sabato 28 novembre puntuale alle ore 17.00 come mia abitudine, per svolgere il mio lavoro di giornalista (tra l’altro unico giornalista presente). Dei relatori era presente il solo Tonino Mancino, mi sono scusato con
gli organizzatori, dicendo che sarei ritornato, a causa di altri impegni concomitanti. Al mio ritorno (intorno alle 18.50), ho atteso che terminassero gli
interventi dei relatori (De Monaco era già intervenuto), per porre almeno una
domanda su cosa stesse facendo il comitato acqua pubblica sui rimborsi idrici
dovuti dal comune di Aprilia. Argomento di grande attualità (vedi servizio a
pag.25 GDL 22/2015), visto che molti cittadini sono stati costretti a pagare due
volte il consumo dell’acqua, la prima volontariamente al Comune di Aprilia,
anche a seguito della campagna mediataica fatta dal comitato acqua pubblica,
una seconda volta ad Acqualatina a seguito di decreti ingiuntivi, con aggravio
di spese giudiziarie. Ho risentito attentamente la registrazione, relativamente
allo spiacevole episodio accaduto, di cui mi scuso con gli organizzatori del
convegno (a cui abbiamo dato ampio spazio, siamo stati gli unici) e i presenti. Erano le 19.37, quando De Monaco si alza per andar, chiedo testualmente
con tono pacato: “Io volevo fare una domanda scusami Tonino”, rivolto a
Tonino Mancino per averlo interrotto. Al rifiuto di De Monaco i toni si sono
alzati, come detto c’è stato qualche momento di tensione, è volata qualche
parola fuori luogo, ma De Monaco irritato se ne è andato, invitando gli organizzatori a cacciarmi dalla sala ( non la platea), non prima di essersi avvicinato con toni minacciosi e parole fuori luogo, tanto che si è interposto Maurizio
Marinozzi, l’organizzatore del convegno. Tutto questo è durato pochi minuti,
che De Monaco avrebbe potuto utilizzare meglio il tempo a rispondere alla
mia domanda, nell’interesse di quei cittadini che sono stati indotti a versare
importi impropriamente nelle casse del comune e non ad Acqualatina, unico
legittimato a riscuotere. Un giornalista pone le domande quando lo ritiene
opportuno, cortesia richiederebbe risposte
Gianfranco Compagno - giornalista
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IL GIORNALE DEL LAZIO
Natale Insieme al Teatro Europa
MOMENTI DI VITA CON INVERSIONE A U
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CENA TERZA E DOPO 35 ANNI MENOTTI
GARIBALDI 78/80 CLASSE DEL 67
Una simpatica rimpatriata con cena per la terza
E della scuola Menotti Garibaldi 78/80 classe del
67 dopo 35 anni. L’organizzazione e ricerca di
Giraldi Rosa e Mulinari Sabrina .
Sabrina , Rosa , Adriano, Tonino, Tonina, Lucia,
Carla S. Carla M. Cristina Rosalia Paola Fabio
Alessandro Fabrizio, Massimo, Max, Aurelio
L’Associazione Culturale Inversione a U
ha presentato, domenica 20 dicembre
2015, l’ottava edizione di Natale Insieme, spettacolo musicale a scopo benefico
presso il Teatro Europa di Aprilia. Nella
rappresentazione dei momenti di vita
avvenuta scartando virtualmente dei pacchi regalo proiettati sul maxi schermo
sono andate in scena le attività delle
seguenti associazioni: L’Arabesque, ASD
Europa, Hip Hop Energy One, Renacer
Flamenco, Colori nel Mondo, Arte Mediterranea. In più c’è stata la partecipazione del coro S.Gabriele di Bellavista, di
una rappresentanza della Giovolley, della poetessa Veruska Vertuani e della cantante Giada Izzo.
Tra i partecipanti c’è stata la stessa associazione beneficiaria della manifestazione e cioè l’associazione socio-culturale Il Girasole integrata nella coreografia di “Esseri Umani”, tra i momenti
più suggestivi dello spettacolo. La somma raccolta e devoluta ammonta ad euro 800,00 e sarà utilizzata a rendere operativo un veicolo da adibire al trasporto di persone diversamente abili.
L’Associazione Culturale Inversione a U vuole ringraziare i musicisti Leonardo Zingaretti, Marco
Trovini, Dario Rossi, Massimo Izzo, Christian Sana per la disponibilità e competenza; Fabrizio
Finocchi per l’impeccabile conduzione e partecipazione; Alessio Piccardo per il lavoro grafico;
Salvatore Di Malta e Andrea De Cesaris per le riprese video. Un ringraziamento speciale al Dott.
Giuseppe Grech, a Bruno e Dalila Iorillo e a tutto lo staff del Teatro Europa.
Francesco Savo, Giuseppina Zappa, ideatori della manifestazione, e tutta l’Associazione Culturale Inversione a U augurando un felice e sereno anno 2016 vi danno appuntamento alla prossima
edizione. www.inversioneau.it
IL GIORNALE DEL LAZIO
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L’AVVOCATO RISPONDE
MANUTENZIONE ED USO DI UN LASTRICO SOLARE
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato,
sono proprietario di un piccolo
attico all’interno di un condominio composto di dieci appartamenti.
Il mio attico è dotato di una
terrazza confinante col lastrico solare dell’edificio al quale,
essendo il mio appartamento
l’unico di quel piano, posso
accedere soltanto io.
Per molti anni, proprio in virtù
di questa situazione, ho utilizzato detto lastrico ove ho
installato dei fili per stendere i
panni ed un piccolo serbatoio
per l’acqua che utilizzo per
innaffiare le piante presenti
sulla mia terrazza, di poco sottostante.
Mi sono sempre occupato
anche dell’ordinaria manutenzione di detto lastrico fino a
quando, poco tempo fa, il proprietario dell’appartamento
sottostante al mio, parzialmente coperto dal lastrico, ha iniziato a lamentare delle infiltrazioni di acqua e, gli altri
condomini, mi hanno detto
che visto che il lastrico è utilizzato ed accessibile solo da me,
sono io che devo pagare per
intero le spese di manutenzione straordinaria.
A me non sembra affatto giusto, ed anzi, ritengo di aver già
fatto più di quanto mi spettasse però se dovessi pagare io
tutte le spese potrei chiedere
l’usucapione del lastrico solare ?
Grazie. Massimo.
Il lastrico solare può essere
definito come quella superficie
piana che è posta alla parte
superiore del condominio e
svolge essenzialmente la funzione di copertura. Nel caso in
cui sia circondata da ringhiere
per consentire l’affaccio, questo prende il nome di terrazzo.
Il lastrico solare può essere di
proprietà comune ad uso esclusivo, di proprietà esclusiva
oppure di proprietà ed uso
comune. La Corte di Cassazione ha ormai ribadito più volte
che il lastrico solare rientra fra
le parti comuni di un edificio
condominiale, dato che la presunzione prevista dall’art. 1117
c.c., che appunto fa rientrare il
lastrico solare tra le parti comuni di un condominio, può essere vinta solo dall’esistenza di
un titolo che dimostri il contrario o dal regolamento condominio che disponga diversamente.
Quindi se in applicazione di
detto criterio il lastrico solare si
considera di proprietà ed uso
condominiale, la manutenzione
e più in generale tutte le spese
gravano su tutti i condomini ai
sensi del primo comma dell’art.
1123
c.c.
Se invece il lastrico solare o
una parte di esso non è di uso
comune a tutti i condomini,
quelli che ne hanno l’uso esclusivo sono tenuti a contribuire
per un terzo nella spesa delle
riparazioni o ricostruzioni del
lastrico; gli altri due terzi sono
a carico di tutti i condomini
dell’edificio o della parte
di questo a cui il lastrico solare
serve, in proporzione del valore
del piano o della porzione di
piano di ciascuno.
Sull’art. 1126 c.c. la giurisprudenza ha affermato che “ il
lastrico solare - anche se attribuito in uso esclusivo, o di proprietà esclusiva di uno dei condomini - svolge funzione di
copertura del fabbricato e, perciò, l’obbligo di provvedere
alla sua riparazione o ricostruzione, sempre che non derivi da
fatto imputabile soltanto a
detto condomino, grava su tutti,
con ripartizione delle spese
secondo i criteri di cui all’art.
1126 cod. civ. Ne consegue che
il condominio, quale custode ex
art. 2051 cod. civ. - in persona
dell’amministratore, rappresentante di tutti i condomini
tenuti ad effettuare la manutenzione, ivi compreso il proprietario del lastrico o colui che ne
ha l’uso esclusivo - risponde
dei danni che siano derivati al
singolo condomino o a terzi per
difetto di manutenzione del
lastrico solare. A tal fine i criteri di ripartizione delle spese
necessarie non incidono sulla
legittimazione del condominio
nella sua interezza e del suo
Dottor Luigi
Gabellone
specialista
in dermatologia
e venereologia
riceve per appuntamento
Aprilia - Tel 3391513020.
Si eseguono controllo nei
asportazione verruche e
mesoterapia della cellulite
amministratore,
comunque
tenuto a provvedere alla conservazione dei diritti inerenti
alle parti comuni dell’edificio
ai sensi dell’art. 1130 cod.
civ.”)” (Cass. 17 marzo 2003, n.
642).
Per quanto riguarda invece la
possibilità di usucapire un
lastrico solare le segnalo una
sentenza del Tribunale di Milano il quale esclude che si possa
usucapire la proprietà di un
lastrico solare (Tribunale di
Milano
Sentenza
n.
13879/2012).
Il giudice milanese ha infatti
ritenuto che tale modalità di
acquisto della proprietà a titolo
originario non sia attuabile in
questo caso perché la funzione
primaria del lastrico solare e
quella di fungere da copertura
dell’immobile sottostante e,
conseguentemente, le eventuali
pretese che il terzo può vantare,
sono ascrivibili ad un diritto di
godimento e non al diritto di
proprietà.
Quello che potrebbe essere
rivendicato, quindi, è il godimento del diritto di superficie,
non potendo venire meno la
primaria funzione ed il servizio
cui è preposto il lastrico solare
e cioè quello di coprire la struttura sottostante.
In poche parole non si potrà
acquisire la proprietà del lastrico solare ma solo un diritto su
di esso a mantenere la proprietà
della costruzione eventualmente edificata al di sopra o di edificare su detta area senza che
operi il principio dell’accessione.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Aprilia - Il Rosselli guarda con ottimismo all’Europa
Il 18 dicembre al Rosselli , alla
presenza dell’Assessore F. Barbaliscia e del Dirigente Scolastico V. Bombonati, ha avuto
luogo un ”meeting” che ha
visto partecipi e attivi studenti,
docenti del Rosselli ed alcuni
docenti dalla Spagna e dalla
Bulgaria in videoconferenza nel
Fin dall’inizio, la promotrice
dell’evento, la prof. ssa A.
Seguino, ha condotto i partecipanti a rivivere con la tecnica
del racconto ciò che hanno sperimentato e vissuto durante i
meeting internazionali.
“Ho
sentito il bisogno con il mio
team di riflettere sugli esiti del
di continuare a lavorare su progetti condivisi con colleghi
europei, con il fine di favorire
attività e spazi di condivisione e
confronto. E’ inoltre importante
rafforzare nei giovani che l’idea
di un’Europa unita deve continuare ad essere difesa e sostenuta, nonostante le difficoltà e i
“racconto“
dell’esperienza
multiculturale conclusa del progetto di Partenariato Multilaterale Comenius dal titolo “Traditional Jobs and Acquiring Skills
fo New Jobs” e l’introduzione
di un secondo progetto del
nuovo programma Erasmus +
Chiave 2 Vet dal titolo “Approaching Europe and its Job Opportunities”.
progetto appena concluso, ridare
spessore all’idea dell’ unione
Europea, dopo gli ultimi tragici
eventi, per introdurre la nuova
direzione della progettazione
europea del Rosselli. Infatti alla
luce di quanto accaduto, si stanno diffondendo
sempre più
scetticismo e scarsa fiducia nell’idea di un’Europa unita.
A
noi educatori spetta il compito
muri di diffidenza, che ultimamente sono stati innalzati, considerando gli ultimi accadimenti
in Francia e alle frontiere dei
paesi facenti parte della Unione
dell’est Europa, che mal si
conciliano con i principi degli
accordi di Schengen”.
Sono intervenuti inoltre in video
conferenza di Marian Ucar ,
docente di un Istituto professio-
nale , CIPA , Tafalla, in Spagna e del
dirigente scolastico
di un scuola secondaria a Kochan,
Bulgaria i quali
hanno sottolineato
l’importanza di continuare a progettare
e a gettare le basi
per favorire spazi di
cooperazione e condivisione tra gli operatori scolastici, studenti con il fine di
riuscire a rafforzare
i
principi
che
sostengono una cultura democratica in
un’ Europa unita. Il
messaggio dell’intero evento è stato
La promotrice dell’evento, la prof. ssa Ada Seguino
parlare dell’Europa con ottimi- hanno percepito di essere realsmo e con una visione prospet- mente “uniti nella diversità” e
tica positiva, partendo dalla sto- che è possibile esserlo anche
ria degli studenti che hanno condividendo una storia comuavuto la possibilità di sperimen- ne, diritti comuni ed il bisogno
tare, vivere esperienze in cui di sentirsi parte di una “casa
comune”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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14 - 28 GENNAIO 2016
SOS CRESCITA
EDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA
Bullismo e Cyber Bullismo: che fare?
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Gentile dottoressa,
Desideravo ringraziarla per la
sua rubrica. È molto interessante e ricca di stimoli per me
che sono mamma di tre figli. È
così faticoso fare il genitore e
lei è diventata un po’ la mia
bussola. E ora più che mai ho
bisogno di un suo consiglio.
Da qualche giorno sono molto
preoccupata. Mio figlio Daniele a settembre ha iniziato a frequentare la prima media. Avendo cambiato scuola e città all’inizio ero un po’ impensierita.
Temevo che non riuscisse ad
inserirsi e a fare nuove amicizie. Invece, a dispetto di tutte le
mie paure, Daniele si è trovato
subito bene con i nuovi compagni e con gli insegnanti. Da
qualche tempo però qualcosa
del suo comportamento mi
lascia perplessa. Non vuole
andare a scuola, mi chiede
spesso dei soldi e, il più delle
volte, torna con del materiale
smarrito e rovinato. Si arrabbia per niente e ha iniziato a
prendere qualche brutto voti a
scuola. Ho provato a parlarne
con lui ma si è ancora di più
chiuso in se stesso. Il suo amichetto di banco, però mi ha
fatto intendere che c’è qualche
“bulletto” fuori scuola che lo
ha preso di mira. Possibile che
Daniele sia vittima di bullismo?
Chiara F.
Carissima Chiara,
La ringrazio per le belle parole
che ha speso per me e mi scuso
se ho “tagliato” un pochino la
sua lunga lettera la quale mi dà
l’occasione per parlare di un
problema che affligge tante
famiglie e tanti ragazzi. Intanto bisogna fare una premessa:
non tutto è bullismo! Di bullismo se ne parla tanto e spesso i
media usano questo termine
per descrivere tutte le manifestazioni di disagio, di violenza
e di aggressività creando un
forte disorientamento nelle
persone. Il rischio è quello di
sottovalutare il fenomeno del
Bullismo quando si presenta o
di stigmatizzare ed etichettare
qualsiasi forma di violenza
come bullismo. Il fenomeno
del bullismo si manifesta, il
più delle volte, in modo sommesso e silenzioso con piccoli
soprusi e prevaricazioni difficilmente visibili che, pertanto, impediscono un intervento
tempestivo. Inoltre, i bambini
di oggi tendono ad usare e purtroppo, a non saper ben gestire,
le tecnologie senza un’adeguata
informazione sui rischi della
rete, diventandone così vittime
privilegiate. Nel 1962 l’etologo
k. Lorenz nel contesto della
nascente etologia, descriveva,
quello che poi chiameremo bullismo come: “l’attacco collettivo di una moltitudine di animali più deboli nei confronti di un
animale più forte, il predatore”. Quello che salta agli occhi
è che il bullismo si presenta
come un fenomeno relazionale. Il bullo, infatti, non agisce
isolato, ma può contare sulla
cooperazione diretta dei compagni. Il bullismo, deriva dal-
l’inglese “Bulling” e descrive
la condizione di sofferenza,
svalutazione ed emarginazione
di un bambino o di un adolescente ad opera di un suo compagno e del gruppo a cui
appartiene. Solitamente nel
bullo c’è una forte volontà di
nuocere, di reiterare gli atti violenti ed uno squilibrio di potere
tra chi è più forte e chi il più
debole. Il bullo può colpire in
diversi modi: fisicamente con
calci e pugni oppure appropriandosi degli effetti personali
o danneggiarli; verbalmente
con offese e insulti ma può colpire anche indirettamente dif-
fondendo pettegolezzi o false
dicerie sul conto di qualcuno
escludendo volontariamente un
compagno da un gruppo di
aggregazione. Nel cyber bullismo le forme di prevaricazione
possono avvenire in rete e, grazie all’anonimato del bullo,
diventare ancora più pericolose
perché foto, immagini e insulti
“viaggiano”
velocemente
diventando visibili a molti
utenti nello stesso momento.
Come si riconosce il bullismo?
Ci sono alcuni segnali che possono farci sospettare se nostro
figlio è vittima di bullismo o
meno. Prima di tutto il primo
consiglio è quello di osservare
ed ascoltare i nostri bambini e
ragazzi. Se vivono un disagio o
sono stati presi di mira solitamente ci “inviano dei segnali
di richiamo” che il genitore
attento coglierà: se prima i
nostri figli erano allegri e socievoli, possono diventare cupi e
solitari. Se prima amavano
andare a scuola, ora iniziano ad
inventarsi diverse scuse per
assentarsi. Possono avere un
calo del rendimento scolastico,
apparire depressi e tristi. Manifestare disturbi fisici o dell’umore. Chiedono spesso soldi e
tornano a casa con oggetti rovinati senza motivi apparentemente validi.
Che fare?
- Non colpevolizzare il bambino e il ragazzo! Le vittime di
bullismo e cyber bullismo provano vergogna e sensi di colpa
atroci e, spesso hanno paura
delle ritorsioni del bullo e delle
reazioni dei compagni.
- Se gli atti violenti sono accaduti a scuola informare immediatamente il Dirigente Scolastico e accertarsi che prenderà
provvedimenti seri con la famiglia del “bullo”.
- Non lasciarsi scoraggiare da
chi etichetta questo tipo di violenza come “ragazzate” e ci
invita a “passarci sopra”.
- Qualora si trattasse di bullismo in rete avvertire immediatamente la Polizia Postale e
richiedere un intervento. Gli
effetti del cyber bullismo possono essere ancora più gravi!
- Educare i figli all’uso corretto di internet, dei telefoni… E
ricordarsi che l’utilizzo del cellulare collegato a internet è
sconsigliato ai i bambini. In
caso contrario, usare le precauzioni e le protezioni disponibili.
Cara Chiara mi piacerebbe parlarti anche del ruolo che ha la
famiglia e la scuola nel bullismo ma vista la portata dell’argomento lo faremo un’altra
volta. Quello che però mi
preme dirti è di non sottovalutare l’episodio, così come hai
già fatto, e di provare a riparlarne con Daniele. Richiedi un
appuntamento con i docenti e,
se la situazione si aggravasse,
rivolgiti ad un professionista.
Ricordati Che Il Bullismo È
Una Forma Di Violenza, una
ferita profonda dura a guarire.
Ma anche chiudere gli occhi lo
è. Il bullo non sarebbe nessuno
se non avesse l’aiutante, il
sostenitore e … gli outsider …
gli indifferenti, coloro che
guardano, osservano e … Si
chiamano fuori.
“Per crescere un bambino ci
vuole un intero villaggio” diceva un antico proverbio … e, io
aggiungo, anche per difenderlo.
Mi riscriva a [email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
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“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
COMINCIAMO IL NUOVO ANNO
ALL’INSEGNA DEL DIALOGO INTERCULTURALE
La diversità culturale non è solo un tesoro da preservare, ma una risorsa da promuovere, anche in
settori distanti dal campo della cultura in senso stretto. La diversità culturale rappresenta una
sorgente di strategie rinnovate a favore dello sviluppo e della pace
a cura di Sihem Zrelli
Care lettrici e lettori,
nell’augurarvi un buon inizio
d’anno che sia ricco di sogni e di
speranza, ho deciso di inaugurare la mia rubrica con un messaggio di fratellanza e solidarietà
per una società più giusta e
soprattutto più solidale. È un
tempo nuovo in cui sentiremo
sempre più spesso parlare di
diversità interculturale. Tuttavia,
la varietà dei dibattiti che vengono riferiti più o meno confusamente alla diversità culturale è
tale da fare assumere a questa
espressione un significato al
contempo vario e mutevole. Per
alcuni, la diversità culturale è
positiva in sé poiché evoca la
condivisione delle ricchezze
custodite in ogni cultura del
mondo, e quindi i legami che ci
uniscono nello scambio e nel
dialogo. Per altri, le differenze
culturali ci farebbero smarrire il
senso della nostra comune umanità e sarebbero pertanto fonte di
numerosi conflitti. La sfida
principale di questo nuovo
corso consiste quindi nel proporre una visione coerente della
diversità culturale e nell’individuare le condizioni grazie alle
quali la diversità culturale, lungi
dall’essere una minaccia, può
divenire vantaggiosa per tutti.
Ma che cosa è la diversità culturale? La diversità culturale è
innanzitutto un fatto. Esiste una
grande varietà di culture che si
differenziano senza difficoltà
all’osservazione etnografica,
sebbene i contorni che delimitano una data cultura siano più
ardui da definire di quanto si
possa credere. La cognizione
della diversità si è per così dire
banalizzata, poiché la conoscenza degli Altri è stata facilitata
dalla
globalizzazione degli
scambi e da una maggiore apertura delle società le une verso le
altre. Sebbene non induca neces-
sariamente un aumento della
diversità tra le culture, la migliore conoscenza della diversità
culturale ha contribuito se non
altro a conferirle maggiore visibilità. Peraltro, la crescente
diversità dei codici sociali in
seno alle società e tra società
differenti ha contribuito rapidamente a rendere la diversità culturale una vera e propria “questione sociale”. A fronte di tale
diversità di norme e di concezioni del mondo, gli Stati si trovano talora sprovveduti, sia che
si tratti di rispondervi, spesso
con urgenza come nel caso di
questi ultimi esodi di massa, sia
che si tratti di provare a trarne
profitto per il bene comune. Per
superare le difficoltà che si
incontrano davanti alla questione della diversità culturale vi
sono una serie di strategie operative, che ognuno di noi potrà
facilmente mettere in campo.
Una prima soluzione consisterà,
nel nostro caso, nell’adottare
una definizione estensiva della
cultura, che ingloba, «oltre alle
arti e alle lettere, i modi di vita,
i diritti fondamentali dell’essere
umano, i sistemi di valori, le tradizioni e le credenze»), che ha il
merito di non promuovere una
definizione troppo restrittiva e di
non privilegiare un tratto particolare di una cultura (ad esempio la religione) a scapito di tutti
gli altri per definire ciò che la
caratterizza. Le culture non
sono entità autonome o statiche.
La nostra tendenza a considerarle fisse – come se esistessero
vere e proprie fratture o linee di
demarcazione che le separano –
costituisce uno dei principali
ostacoli al dialogo interculturale. Gli stereotipi culturali, pur
servendo a distinguere un gruppo da un «altro», comportano il
rischio che il dialogo fallisca
davanti alla differenza e che
questa generi l’intolleranza. Le
culture appartenenti a tradizioni
diverse hanno una tendenza
spiccata ad alimentare, reciprocamente, gli stereotipi. Le tensioni interculturali sono spesso
legate a conflitti di memoria, a
interpretazioni opposte di eventi
del passato e a conflitti di valori - in particolare di valori religiosi. L’equazione culturale che
ogni sociétà multiculturale è
chiamata a risolvere consiste
nel riconciliare il riconoscimento e il rispetto delle peculiarità
culturali con l’affermazione e la
promozione di valori universalmente condivisi, originati dall’interazione delle specificità
culturali. In tal modo, la tensione tra identità diverse può divenire la forza motrice di un rinnovamento dell’unità nazionale
che poggia su una comprensione nuova della coesione sociale
capace di includere la diversità
delle sue componenti culturali. Il
dialogo interculturale dipende in
gran parte da competenze interculturali, cioè dell’insieme complesso di capacità che sono
necessarie per interagire opportunamente con persone diverse
da sé. Per natura, tali capacità
sono essenzialmente comunicative, ma esse suppongono anche
che si sia capaci di riconfigurare
i punti di vista sul mondo e l’idea che se ne ha, poiché non
sono tanto le culture quanto le
persone – gli individui e i gruppi, in tutta la loro complessità e
con le loro appartenenze molteplici – ad essere coinvolti nel
processo di dialogo. Più che la
conoscenza che abbiamo degli
altri, è la nostra capacità di
ascolto, di flessibilità cognitiva, di empatia, di umiltà e di
ospitalità che determina il successo del dialogo interculturale. In questo ordine di idee, si
sono sviluppate numerose ini-
ziative volte ad incoraggiare il
dialogo e l’empatia tra giovani
di culture differenti: attività scolastiche, programmi educativi,
scambi che implicano attività
partecipative culturali, artistiche
o sportive. Le arti e la creatività testimoniano, infatti, la profondità delle relazioni interculturali e l’arricchimento reciproco che esse favoriscono. Esse ci
aiutano altresì a lottare contro la
tendenza a trincerarci in identità chiuse, e contribuiscono così a
promuovere il pluralismo culturale. Allo stesso modo, le pratiche e gli eventi multiculturali,
come la messa in rete delle
«città globali», i carnevali e i
festival culturali possono aiutare
a trascendere le barriere grazie a
momenti di comunione e di
divertimento urbani. Nelle
società multiculturali, uno dei
grandi problemi da risolvere in
vista dell’educazione per tutta la
vita riguarda la capacità di
imparare a vivere insieme. L’educazione multiculturale deve
quindi essere completata dall’educazione interculturale. L’insegnamento delle arti e delle
scienze umane, le attività multimediali, i musei e i viaggi aiutano a sviluppare lo spirito critico
indispensabile a combattere i
pregiudizi al fine di adattarsi ad
un ambiente culturale socialmente vario e di accettare le
sfide del dialogo interculturale.
Sensibilizzare alla diversità culturale è una questione di approc-
cio, di metodo e di atteggiamento. La tolleranza è un atteggiamento che si acquisisce con la
pratica che contribuisce a rimediare all’etnocentrismo, ai giudizi culturali aprioristici, agli
stereotipi, ai pregiudizi, alla discriminazione ed al razzismo. È
urgente investire nella diversità
culturale e nel dialogo non solo
a scuola ma anche nella comunità. In effetti, la presa in carico
della diversità culturale in politiche pubbliche può contribuire
a realizzare i due obiettivi-chiave dell’umanità che sono lo sviluppo e la ricerca della pace e la
prevenzione dei conflitti. In
materia di pace e di prevenzione
dei conflitti, la diversità culturale è un invito a mettere l’accento
su «l’unità nella diversità», cioè
sull’umanità che emerge dalle
nostre differenze. La diversità
culturale, lungi dall’introdurre
una restrizione ai diritti dell’uomo universalmente proclamati,
costituisce invece il garante più
sicuro di un esercizio effettivo di
questi diritti, poiché essa rafforza la coesione sociale e offre
una fonte d’ispirazione per il
rinnovamento delle forme di
governance democratica. Ciò
suppone tuttavia che si possa
affinare la nostra comprensione
della diversità culturale e del
dialogo, grazie ad interventi
pubblici mirati. Solo in questo
modo potremo liberarci dagli
stereotipi culturali.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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I nostri giovani leoni
di Salvatore Lonoce
Cari amici lettori, con un parallelismo, forse audace e irriverente,
posso affermare che c’è la necessità di risanare il volto della politica apriliana.
Credo che questo obiettivo sia il
compito primario degli attuali
politici di riferimento; e penso
(voglio essere franco) soprattutto
all’impegno del movimento delle
giovani leve politiche che sempre
più si stanno addentrando nelle
questioni della cosa pubblica.
Dubito invece che un contributo
efficace possa derivare dai politici dell’attuale o delle passate
amministrazioni; essendo i loro
leader completamente impegnati
e condizionati dalle solite questioni, sia di ordine generale, che
più specificatamente amministrative: spero, però, di poter essere
smentito.
Cari amici, ciò detto, credo che
l’impegno di questi nostri giovani politici debba essere tutto finalizzato a fare la propria parte in
questo difficile e delicato percorso di politica cittadina; abbandonando una volta per sempre la
singolare abitudine a voler sempre giudicare i comportamenti
degli altri, dimenticandosi di
guardare ai propri limiti, alle proprie incongruenze, alle proprie
inadeguatezze nel rapporto sociale-amministrativo.
Questo nuovo percorso può essere proficuo se questi nuovi, giovani, potenziali amministratori,
sapranno mettere al centro del
loro lavoro i valori, le idealità, di
cui sono pregni, con contenuti
programmatici per la città, ed
ultimo ma non ultimo, il modello
del loro movimento politico.
Cari amici io ho individuato,
almeno così mi sembra, nella
politica apriliana, Liberal-Democratica, il nuovo passaggio politico-organizzativo per rendere
compiutamente operativa ed incisiva la proposta con cui questi
nostri giovani leoni vogliono
porsi all’attenzione dell’elettorato apriliano, perchè hanno anche
messo in atto uno sforzo tecnico,
culturale ed ideale, per dar vita ad
un progetto di governo cittadino
efficace ed utile; cioè in grado di
rispondere alle esigenze di rinnovamento della città, e per dare
risposte serie, credibili alla questione del cambiamento, dell’innovazione, del rilancio amministrativo, del rinnovamento delle
istituzioni municipali.
Cari amici, questi giovani leoni
hanno fatto, posso dirlo con franchezza, un lavoro di un certo interesse: ma nonostante questo stanno vivendo un periodo di gravi
difficoltà, di enorme disagio politico, di forte complessità nel collegamento organico con la pubblica opinione apriliana.
Tutto ciò ha reso sostanzialmente
sterile il lavoro sin qui svolto; ed
infatti quanti di voi si ricordano i
loro interventi ultimi, questi giovani leoni si trovano ai margini
della dialettica politica cittadina,
del dibattito e del confronto sulle
questioni centrali e fondamentali
del presente e del futuro di Aprilia.
Eppure, come ho detto prima, in
quest’ultimi due anni hanno sviluppato un lavoro politico-programmatico di un certo spessore
ideale, culturale e denso di contenuti. Ma ciò non è bastato, se
oggi viviamo la situazione di crisi
politica e di disagio nel perseguire un coinvolgimento politico.
Cari amici a mio parere, l’aspetto
più preoccupante di tutto ciò è la
difficoltà che viviamo oggi nel
cercare di analizzare, comprendere e progettare un rinnovato ed
adeguato percorso di azione politica, e cercare così di recuperare
il ruolo, la “missione” politica
degli apriliani nella nuova realtà
culturale, sociale ed economica
della città.
Certamente c’è un gap di linguaggio, di metodologia, di strumenti operativi, rispetto ai quali
vanno individuate le risposte adeguate: e questo è certamente un
impegno complesso, di non facile
individuazione e di non semplice
attuazione.
Non si tratta di spezzare catene,
quanto meno non nel senso di
ritenere che l’assalto al “Palazzo
di Piazza Roma”
possa essere il toccasana dei mali
della politica apriliana. L’analisi è
molto più com-
ASSOCIAZIONE NUOVO CENACOLO DELLA POE-
L’associazione Nuovo Cenacolo della Poesia, ha tenuto una magnifica manifestazione il 3
Gennaio 2016 ore 16, presso la Biblioteca Comunale Sala Ragazzi con mostra di moda,
pittura, poesia e musica dedicata a: Pace, Amore, Poesia, con artisti locali ed ospiti.
Hanno collaborato le ASSOCIAZIONI: ARTE MEDITERRANEA, Presidente maestro
ANTONIO DE WAURE , TURISTICA PROLOCO città di APRILIA, L’ACCADEMIA
INTERNAZIONALE ARTE, CULTURA, LETTERE E SCIENZE Presidente maestro
MICHELANGELO ANGRISANI, accompagnato dallo scultore ANGELO SPATUZZI.
L’ASSESSORE ALLA CULTURA FRANCESCA BARBALISCIA.
Ospiti d’onore: l’artista internazionale MILENA PETRARCA, Presidente dell’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE MAGNA GRECIA LATINA-NEW YORK,
FRANCO BORRETTI, Presidente dell’ASSOCIAZIONE NUOVA IMMAGINE DI
LATINA accompagnato dall’artista ADRIANA VERONESE,
CARLO ALBERONI, Presidente dell’ASSOCIAZIONE IL CONFRONTO DI FONDI e
promotore del Premio LIBERO DE LIBERO
La mostra è stata allestita con opere del maestro MICHELANGELO ANGRISANI, dall’artista MILENA PETRARCA, dallo scultore ANGELO SPATUZZI, dall’artista GIANNA FORMATO.
Le poesie sono state declamate da: Adriana Veronese, Gianna Formato, Vincenzo Caccamo, Giovanni Rotunno, Milena Petrarca, Adalgisa Santucci, Vincenzo Amato, Aurelio
Mazzaroppi, Franco Conti, Luigi Cizzi, Nadia Pertinelli, Antonio Pelagalli.
Angela Maria Tiberi ha declamato la poesia di Angelo Paniccia e del grande artista internazionale MARIO FRATTI.
Ospite d’onore: il Barone e Dirigente degli enti locali Regione Lazio ANTONIO TERENZIO
La serata è stata allietata dal gruppo musicale ANDREA FRANCESCHINI
plessa, e la terapia appare ancora
tutta da definire e richiede certamente disponibilità al sacrificio
degli interessi personali, per
lasciare posto all’obiettivo più
grande, più ambizioso, più entusiasmante; La realizzazione di
una nuova era politica rinascimentale, Liberal-Democratica, la
vera forza di questo rinnovamento politico apriliano, tanto auspicato.
Cari giovani politici è necessario
quindi vincere l’attuale stato di
abulia, di sconforto, di diffidenza
e forse di disaffezione in atto,
abbandonando nel contempo ogni
visione manichea nel confronto.
Solo così potrete dar vigore al
rinnovamento che tutti noi
vogliamo: aperto, ospitale, che
rispetta, oserei dire che sollecita
il dissenso cittadino; con regole
che, sempre salvaguardando il
pluralismo cittadino, sappiano
trovare, senza mai emarginare la
nostra dialettica ed l’eventuale
dissenso, la sintesi di una nuova
linea politica con la quale prospettarsi all’opinione pubblica
apriliana.
Cari amici lettori, cari giovani
politici, deve essere questo il
vostro lavoro in vista del cambiamento, deve essere questo il
vostro obiettivo per una nuova
politica.
Ma la riflessione che mi viene
spontanea in questo momento è:
c’è all’interno di questi nostri
giovani leoni questa volontà,
questa sensibilità?!
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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LATINA A COLORI : PROTAGONISTI GLI
STUDENTI DEL LICEO ARTISTICO
Si è conclusa, con grande successo, l’esposizione delle
opere realizzate dagli studenti
del Liceo Artistico Statale di
Latina, sotto il porticato dell’edificio comunale e nel giardino
interno del Comune. Nell’ambito delle iniziative promosse
dal Comune di Latina, in occasione delle festività natalizie e
dell’anniversario della fondazione della città, il Liceo Artistico e’ stato invitato a contribuire all’ animazione di tali
celebrazioni. Molteplici le
attenzioni dei passanti; un
numeroso pubblico incantato
ad ammirare, nel cuore della
città di Latina, i lavori dei giovani artisti, i quali hanno manifestato le loro passioni e attenzioni anche durante le lezioni
svolte all’aperto, con i loro
docenti, nel periodo pre-natalizio, lezioni di attività specifiche ed opere esposte, alcune
già realizzate, come le sculture
eseguite dagli studenti del
corso di modellato ( discipline
plastiche ), a cura del prof.
Alberto Bianchi, nell’ambito
degli indirizzi presenti nella
scuola del Liceo Artistico di
Latina : discipline plastiche e
pittoriche, architettura e
design, scenografia e grafica.
Le attività didattiche sono
state condotte all’insegna dell’
articolo 9 della Costituzione,
per favorire la diffusione di
una cultura del paesaggio
urbano e dei valori estetici tra i
cittadini e in particolare tra i
giovani. Gli studenti, coordinati dai rispettivi docenti,
hanno attivato una serie di
laboratori, in piazza del popolo, aperti alla partecipazione
dei cittadini. Alcune opere
sono rimaste esposte per l’intera durata delle festività natalizie, sia all’interno del giardino,
sia lungo il Corso e nelle vie
adiacenti, dove sono stati collocati i pannelli dipinti per l’isola di natale, con il contributo
delle associazioni dei commercianti. I pannelli esposti contenevono idee e proposte elaborate dagli studenti per il
recupero e l’abbellimento di
edifici cittadini, tra cui gli edifici delle Poste di Latina e di
Aprilia. Gli studenti hanno
realizzato altresì la grafica per
i manifesti e le locandine utilizzate dal Comune e hanno
curato l’elaborazione di cartoline ideate dalle detenute del
carcere circondariale di Via
Aspromonte, “la scuola in carcere”, in collaborazione con
Poste Italiane. Le detenute,
hanno realizzato un disegno
raffigurante la loro idea di
libertà, uno stormo di gabbiani
multicolore su un cielo azzurro
che Poste Italiane ha riprodotto su una speciale cartolina
filatelica, realizzata in 500
esemplari distribuiti tra i partecipanti. È stato possibile
acquistare, in una delle giornate legate all’iniziativa promossa dal Comune di Latina, le
cartoline realizzate dagli studenti per conto del Comune,
con l’annullo postale realizzato tramite Poste Italiane.Oltre
al Prof. Bianchi, hanno collaborato i docenti Alessandroni,
Lisi e Feudi per le discipline
pittoriche; Giacobbi per le
discipline grafiche. Presente
anche il Prof. A. Polzonetti,
vice preside dell’ istituto e il
Prof. P. Cardoni, che ha coordinato e seguito lo straordinario evento. Il Liceo Artistico di
Latina, dunque, si presenta
come una vera e propria novità
nel panorama delle scuole
superiori : una scuola d’arte,
con insegnanti anch’essi artisti
che hanno ampia padronanza
nella loro disciplina, di cui
conoscono non solo i contenuti, ma anche i modi attraverso
i quali si creano nuove conoscenze, comprese le forme di
indagine creativa che caratterizzano il lavoro degli artisti.
È un liceo che ha la finalità di
sviluppare le capacità sia teoriche sia pratiche, con l’ obiettivo per la scuola di formare
degli operatori nel campo delle
arti visive che, oltre a possedere conoscenze e competenze
tali da consentire loro la prosecuzione degli studi in campo
universitario o accademico,
siano opportunamente orientati nei campi connessi con il
“fare artistico” (comunicazione, pubblicità, pittura e decorazione, architettura, design...).
In occasione delle prossime
iscrizioni, per l’ anno scolastico 2016/2017, in scadenza il
22 febbraio’16, si fa presente
che in base al progetto di
orientamento del Liceo Artistico Statale di Latina la scuola
rimarrà aperta, per i genitori e
gli alunni interessati a conoscerla, anche il sabato e la
domenica. Le prossime date
dell’ open days : sabato 16 e 30
gennaio ( dalle 15.00 alle
17.000 ) - domenica 24 gennaio ( dalle 10.00 alle 12.00 ).
Di Pasquale Alessandra
IL GIORNALE DEL LAZIO
14 - 28 GENNAIO 2016
LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
COSA SPINGE UN
ESSERE UMANO ALL’ODIO
E ALL’AGGRESSIVITA’?
Avrei voluto avere, tanto, una
famiglia tutta mia. Da quando
mi sono sposata, per me, la
vita è stata un inferno. Lui è un
uomo cattivo, aggressivo, violento. Prima del matrimonio
aveva alcuni atteggiamenti un
po’ sospetti, ma mai avrei
immaginato che arrivasse ad
alzarmi le mani. Alcuni anni fa
sono rimasta incinta, ma è
stato un momento bruttissimo,
perché, lui, non ha fatto altro
che alzarmi le mani, perché
non voleva il bambino, e dopo
qualche mese, a causa sua, ho
avuto un aborto spontaneo.
Povero bimbo mio, a causa
sua, non ha mai potuto conoscere la sua mamma! Odio
quell’uomo, ma allo stesso
tempo mi fa pena, ma quella
pena che si può avere per quelle persone malate di mente;
perché, penso che lui abbia,
proprio, dei grossi problemi
mentali. Io, gli ho sempre detto
che se continuava così l’avrei
lasciato, ma ho fatto anche di
più, l’ho denunciato alla polizia quando ha tentato per l’ennesima volta di umiliarmi e di
maltrattarmi con aggressioni
sulla mia persona. Da quel
giorno ha capito che non
scherzavo e che faceva bene a
starsene fermo con le mani, e
che le problematiche con sua
madre le avrebbe dovute scaricare addosso a qualcun’altra,
o forse proprio su di lei come
già alcune volte aveva fatto.
Sì, ho assistito una volta ad
loro furioso litigio in cui lui le
diede un calcio sul sedere con
molta violenza. Al solo pensiero rabbrividisco. Ora, per me,
rimane, comunque, l’assassino
di mio figlio, quel figlio che
tanto avevo desiderato, e che
purtroppo ha pagato con la
vita l’egoismo infantile del
padre. Ora, che non vivo più
con lui, mi sento serena, ma
quei momenti rimangono scolpiti nella mia mente, e quando
a volte ci ripenso mi consolo
pensando a quel bambino mai
nato che da lassù proteggerà
sempre la sua mamma da quell’essere infelice che purtroppo
era suo padre. Vorrei avere
una spiegazione, se è possibile, cosa può spingere un essere
umano a tanto odio e aggressività?
VALERIA
Le persone violente, spesso, si
nascondo dietro un’immagine
di perbenismo. E’ un meccanismo di difesa quello di apparire per ciò che non si è. Queste
persone sono coscienti del loro
comportamento negativo, ma
non possono farne a meno.
Nascondono, anche, una sorta
di invidia verso coloro che
appaiono sereni e appagati
nonostante le difficoltà della
vita. Sono dei perdenti, e scaricano la loro rabbia verso chi
credono più deboli e indifesi.
Quell’uomo, che purtroppo ha
sposato, le ha fatto certamente
del male, ma, mi creda, il male
lo ha fatto soprattutto a se stesso, perché quell’atteggiamento
di rabbia e di frustrazione se lo
porta dentro lui, che certamen-
te non gli darà pace. Sono persone che farebbero bene a starsene da soli, senza appiccicare
addosso agli altri i loro problemi. I problemi che avrà avuto,
e che ancor oggi ha con la
madre, lo spingono ad aggredire e a svalorizzare chi lo circonda, perché questo atteggiamento lo ha con tutti, fingendo
in alcune occasioni la parte
della vittima. Spesso sono
capaci di coinvolgere persone,
per sostenere il loro atteggiamento di vittimismo, sono
abili manipolatori, così come
possono fare i bambini, e questo è sinonimo di immaturità.
L’aver sperato di creare una
famiglia, con quell’uomo, le
ha provocato una grande delusione, ma non perda mai la
speranza di creare quello che
ha tentato di fare con lui, perché di uomini buoni e generosi
ce ne sono davvero tanti. La
pena che prova verso di lui la
lasci da parte, ma cerchi di far
valere i suoi diritti. A volte le
persone aggressive, sono
molte egoiste perché si portano
dentro una grande insoddisfazione di fondo che gli deriva,
in questo caso, dal forte conflitto con l’immagine materna,
castrante e schiacciante allo
stesso tempo, si sentono incapaci e svalorizzati, ed è per
questo, poi, che vogliono sminuire l’immagine della donna,
quasi come una sorta di rivincita. Purtroppo, i genitori possono creare grossi problemi
psicologici nei figli, ma con
questo non dico che debbano
essere condannati, perché
significa che anche loro sono
carichi di problemi non risolti
che riversano, poi, su di loro.
Ora, non pensi più a quell’uomo, e così come ha detto, ha il
suo piccolo angelo custode che
la conforta, e che l’aiuterà a
realizzare il sogno di avere una
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famiglia tutta sua.
IL GRUPPO RINFORZA
LA NOSTRA
INDIVIDUALITA’
Ho passato gli ultimi due anni
della mia vita in solitudine,
pensando che il rapporto con
gli altri mi facesse solo del
male. Ho avuto delle brutte
esperienze che mi hanno convinto che se non avessi frequentato nessuna persona ero
al sicuro. Adesso, però, mi sto
rendendo conto di essermi
perso molto in questi due anni.
L’isolamento a cui mi sono
costretto, per difendermi dalle
delusioni, anziché risolvere i
miei problemi me ne ha creati
degli altri. Non riesco più a
vivere da solo ma, non so cosa
fare per inserirmi nella vita di
società. Poi, mille dubbi mi
assalgono e paralizzano qualunque mia iniziativa. Una
parte di me è convinta che faccio bene a continuare in questa direzione, un’altra parte,
invece, vuole godersi la vita.
Sono un ragazzo di 32 anni
che vuole viversi spontaneamente e con fiducia verso gli
altri ma, non ci riesce più.
Cosa posso fare? Può darmi
un consiglio?
EGIDIO
I rapporti interpersonali sono
le fondamenta nella vita di un
uomo, essi contribuiscono a
costruire il punto di riferimento che ogni essere umano ha
nella vita. Lei, Egidio, ne è un
esempio: cercando di difendersi dagli altri sta soffrendo di
solitudine, e ha capito, finalmente, che non è così che
potrà risolvere il suo problema. Parta sempre dal presupposto che ogni situazione che
viviamo, nei confronti degli
altri, è sempre a se stante. Non
esistono due persone uguali,
ma esistono alcuni nostri atteggiamenti che riproducono
comportamenti sempre uguali
nell’affrontare situazioni simili, che purtroppo ci spingono a
pensare che siano gli altri a
gestire la nostra vita ma, non è
così. Il problema lo può risolvere soltanto affrontandolo e la
soluzione migliore è quella di
partecipare a degli incontri di
gruppo che, come una palestra
in cui la mente si va ad allenare, la porteranno a capire quali
siano i suoi atteggiamenti tipo,
nei confronti degli altri, e
come interagire con loro.
Negli incontri di gruppo, che
io stessa conduco, ho visto
molte persone aprirsi dopo
poco tempo e entrare a fare
parte della grande “famiglia”
interagendo con gli altri con la
propria personalità, senza tentare di camuffarsi per sentirsi
accettato. Quello che s’impara
nei gruppi è soprattutto l’espressione di se stessi, così
come si è, senza mettere in atto
comportamenti “diabolici” e
autodistruttivi. E’ solo una perdita di tempo! Se siamo noi i
primi ad accettarci, senza
doverci dimostrare nulla,
anche gli altri lo faranno. E’
come il boomerang, se ci scrivi sopra: “sei una persona valida”, questo ti ritornerà indietro.
scrivi a- Dott.ssa Anna De
Santis ad Aprilia in via
Mozart 1 (di fronte Conforama)
tel. 393.6465283 o
inviare una
e-mail al
seguente indirizzo di posta
elettronica: a1 desantis
@libero.it
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
347.6465458
393.6465283
www.codip.org
e mail:[email protected]
La scomparsa di Enio Gabrielli
La scomparsa di una persona generalmente ti disorienta e ti turba, ma
soprattutto ti lascia il tempo per
riflettere su quanto spesso la vita
possa sorprenderti nel peggiore dei
modi.
Quando poi, a lasciarti sono persone a te care o persone che inevitabilmente hanno segnato il tuo cammino, allora diventa tutto più complicato.
Enio Gabrielli, per tutti “Nonno
Enio”, era una persona dalle qualità difficili a trovarsi, un uomo che ha
vissuto in modo talmente umile e
dignitoso da essere riuscito a circondarsi di amici veri e di persone
che nutrivano per lui grande stima e
rispetto. Il suo caloroso ed inconsueto modo di fare, la sua palese disponibilità, le sue incessanti premure,
la sua continua presenza, sono stati
da sempre i pilastri che hanno caratterizzato la sua figura e la sua esistenza. Enio era e resterà per sempre nei cuori di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo, perchè gli animi nobili e gentili come i suoi, te
li porti dentro, perchè restano fortemente impressi, provocando in tutti la consapevolezza di dover lasciare andare grandi uomini, uomini piuttosto singolari che oggi si fa fatica ad incontrare.
La famiglia Gabrielli ci teneva fortemente a ringraziare quanti hanno partecipato alla donazione a favore del centro ancologico della città di
Aprilia, struttura che svolge la funzione di accoglienza per l’accesso ai servizi di diagnosi e cura in ambito ospedaliero, con la significativa finalità di garantire al cittadino uno specifico percorso assistenziale, considerando la persona malata, e non la malattia il vero soggetto della cura.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 42
14 - 28 GENNAIO 2016
Il TEST GENETICO PARODONTALE
Dott Giuseppe Grech
perfezionato in chirurgia
orale, endodonzia, protesi
paradontologia, implantologia
Master 2 livello chirurgia
orale università la Sapienza.
Master 2 livello in Paradontologia UNiverità La Sapienza
Per porre le domande al
dott Grech Giuseppe scrivi a:
[email protected]
Info 06.9276800-333.3949769
Caro Dott. Giuseppe Grech ,
mi chiamo Maria Teresa, ho
letto tutti i suoi articoli, come
sempre molto interessanti, ma
quello che più mi ha colpita è
stato l’articolo sulla MALATTIA PARODONTALE. Lei ha
affermato che c’è una certa
predisposizione familiare, ovvero se in famiglia ne soffrono si
ha un rischio maggiore di svilupparla. Ho analizzato l’albero genealogico della mia famiglia e ho potuto costatare con
certezza che vi sia una predisposizione. Io ho 25 anni, per
ora non ho nessun sintomo ma
ho paura che essendoci una
predisposizione questa possa
da un momento all’altro manifestarsi. La mia domanda è la
seguente: vi è la possibilità,
attraverso analisi specifiche, di
sapere se sono un soggetto a
rischio? La prego di rispondermi nel suo prossimo articoli. Grazie .
L’ESPERTO RISPONDE:
Cara Maria Teresa grazie per
esserti rivolta a me. Sono felice
di risponderti che si è possibile,
tramite un TEST GENETICO
PARODONTALE .
Il test genetico è utilizzato per
la ricerca preventiva nei soggetti giovani predisposti alla
malattia e per la valutazione
del rischio di perimplantite in
soggetti che si sottopongono a
terapia implantare.
Invece, coloro che hanno già
avuto una diagnosi di malattia parodontale, potranno sottoporsi al TEST MICROBIOLOGICO. Il test microbiologico serve ad identificare la
presenza dei batteri responsabili della parodontite. E’
anche uno strumento importante nel controllo dell’efficacia dell’intervento terapeutico
e del protocollo di mantenimento.
Rivediamo insieme cos’è la
MALATTIA PARODONTALE,
per poi spiegare in cosa consiste
il TEST GENETICO PARODONTALE ED IL TEST
MICROBIOLOGICO.
“La malattia parodontale,
conosciuta comunemente con il
termine obsoleto di “piorrea” è
una malattia provocata dai
microrganismi della placca bat-
terica. È indicata con questo
termine perché colpisce il parodonto, cioè l’insieme di strutture che circondano il dente e lo
tengono attaccato all’osso”
A che cosa va incontro il
paziente affetto da malattia
parodontale?
“Se non curata l’infezione procede in profondità. La gengiva
si allontana dal dente, creando
delle vere e proprie tasche dove
i batteri si accumulano. Così il
tessuto osseo viene distrutto, i
denti perdono supporto e diventano mobili. Il paziente va così
incontro alla perdita di uno o
più elementi dentali”.
Quali sono i sintomi che devono far pensare di esserne
affetti?
“Purtroppo questa malattia
provoca sintomi molto scarsi e
quindi può progredire e aggravarsi senza quasi accorgersene.
Per questo motivo è necessario
sottoporsi regolarmente a visite di controllo in modo tale che
il dentista possa intervenire
tempestivamente. Non bisogna
aspettare che compaiano i sintomi tipici della malattia avanzata, come la mobilità degli elementi dentali, per farsi visitare.
Ad ogni modo, i segnali che
possono far sospettare la presenza della malattia sono gengive che sanguinano spazzolando i denti o mangiando cibi duri
oppure, ancora più grave, gengive arrossate, gonfie o retratte”.
Come si cura la malattia parodontale?
“I trattamenti parodontali possono essere di tipo chirurgico o
non chirurgico, in base allo
specifico quadro clinico del singolo paziente. La fase non chirurgica è rappresentata dalla
levigatura radicolare, cioè la
rimozione della placca e del
tartaro dai denti sopra e sotto il
livello della gengiva. Molto
importante, ovviamente,
è
anche l’igiene orale domiciliare
del paziente, fondamento irrinunciabile di ogni terapia parodontale.” Quando invece si
esegue un trattamento chirurgico?
“Dopo un attento monitoraggio
delle condizioni parodontali del
paziente, attraverso la raccolta
di specifici parametri clinici, si
decide per un intervento chirurgico nel caso in cui il trattamento non chirurgico non ha
portato a risultati soddisfacenti, come il guadagno di attacco
clinico osseo”.
Qualora non si intervenisse
chirurgicamente?
Le tasche tenderebbero ad
approfondirsi, l’osso alveolare
a riassorbirsi e qualora questa
perdita fosse notevole, l’estrazione potrebbe essere l’unica
terapia possibile.
E in cosa consiste l’intervento?
L’approccio chirurgico consiste nel rimuovere il tessuto
malato (la tasca) e nel ricontornare i tessuti molli (gengive) e
duri (osso alveolare) al fine di
ottenere un’anatomia che permetta l’eliminazione permanente delle tasche, dei difetti ossei
(crateri), e di favorire le manovre di igiene domiciliare. La
tecnica chirurgia, nota come
“Chirurgia ossea resettiva”,
ha subito dei cambiamenti notevoli negli ultimi anni al fine di
poter eliminare la patologia
parodontale pur conservando
un aspetto gengivale il più estetico ed atraumatico possibile.
Si passa poi (sempre nella stessa seduta) ad una chirurgia
rigenerativa, ossia si utilizza
un innesto che viene poi ricoperto dai tessuti gengivali o da
membrane protettive. L’innesto
utilizzato in genere è osso autologo, cioè appartenente allo
stesso paziente, o innesti sintetici prodotti in laboratorio che
vengono poi ad essere sostituiti
da tessuto osseo in pochi mesi.
Quali sono i benefici della
“chirurgia rigenerativa”?
Il principale vantaggio è la
ricostruzione del tessuto che è
andato perso a causa della
malattia parodontale o di altri
processi patologici. Conseguenza della rigenerazione è la riduzione della profondità di tasca e
una diminuzione o risoluzione
completa delle recessioni gengivali.
I trattamenti chirurgico e non
chirurgico sono trattamenti
risolutivi?
“Il paziente parodontale deve
sottoporsi ripetutamente a visite di controllo ogni sei mesi,
effettuare regolarmente l’igiene
orale professionale dal suo dentista e cosa più importante,
avere una buona igiene orale
domiciliare. Il rischio è la ricaduta. Infine è molto importante sapere che la malattia parodontale può essere trasmessa
al proprio partner!!! ”.
TEST GENETICO PARODONTALE E TEST MICROBIOLOGICO
IL
TEST
GENETICO
NELLA MALATTIA PARODONTALE È IMPORTANTE
PER:
1. lo screening nei soggetti giovani della predisposizione alla
malattia parodontale, con sviluppo di migliori protocolli di
prevenzione;
2. l’ottimizzazione del piano
terapeutico in pazienti che
hanno già sviluppato la malattia, grazie all’integrazione delle
informazioni cliniche con i dati
oggettivi forniti dal test;
3. la valutazione del rischio di
sviluppo di parodontite in soggetti che si sottopongono a
riabilitazione impianto-protesica;
4. Informare adeguatamente il
paziente riguardo al suo personale profilo di rischio, cosicché
aderirà in maniera più consapevole ad un piano di prevenzione;
5. l’ acquisizione di dati oggettivi per lo sviluppo di un piano
di mantenimento parodontale
ed implanto-protesico.
A chi è consigliato il test genetico?
A tutti i giovani SANI (senza
segni di malattia gengivale)questi potrebbero essere soggetti
suscettibili alla manifestazione
di tale malattia in età matura, in
modo particolare se in famiglia
ci sono persone che soffrono di
patologie gengivali.
Altre persone a cui è consigliato il test:
- Soggetti giovani con malocclusioni dentali
- Soggetti giovani che devono
affrontare terapie implantologiche.
- Donne che debbono intraprendere cure ormonali o che debbono affrontare una gravidanza.
- Individui giovani che debbono
essere sottoposti a trapianti
d’organo.
- Individui giovani con problemi cardiaci, diabete e altre
malattie metaboliche.
QUALI SONO I PAZIENTI
PER I QUALI E’ INDICATO
IL “TEST MICROBIOLOGICO” ?
Il test su DNA batterico è consigliabile per tutti i pazienti
con patologia parodontale in
atto, specialmente in presenza
di TASCHE PARODONTALI. Dal materiale biologico presente nelle tasche gengivali è
possibile determinare la presenza dei seguenti GERMI:
-Actinobacillus actinomycetemcomitans - Non è normalmente presente in bocche sane e
possiede molteplici fattori di
virulenza (leucotossine) ed è
spesso associato alla parodontite giovanile localizzata. Può
essere trasmesso dai genitori ai
figli.
-Porphyromonas gingivalis
(PG) - Non presente in bocche
sane, possiede molteplici fattori
di virulenza ed è generalmente
associato alla parodontite cronica. Può essere trasmesso dai
genitori ai figli, ed in minor
misura fra partner.
-Prevotella intermedia (PI) Occasionalmente causa di alitosi, è associato anche con la gengivite ulcero-necrotica.
-Tannerella forcythensis (già
detto Bacteroides forsythus)
(TF) - Strettamente anaerobio, è
considerato uno dei principali
patogeni parodontali per la sua
attività proteolitica. E’ generalmente associato con la parodontite refrattaria.
-Treponema denticola (TD) Dubbia la sua sensibilità in vivo
agli antibiotici. Fortemente proteolitico, è invasivo delle cellule epiteliali ove può costituire
una fonte endogena di re-infezione. Una sua prevalenza può
rappresentare un problema nella
gestione terapeutica della patologia.
COME SI EFFETTUA IL
PRELIEVO
Sia il test parodontale batterico
che genetico vengono eseguiti
prelevando il fluido crevicolare
(gengivale) colonizzato dai batteri e
contenente cellule epiteliali dell’individuo in esame. Si inserisce un cono di carta sterile nella
tasca parodontale o periimplantare per almeno 30
secondi e si ripone in una provetta.
La raccolta dei campioni è
rapida per l’operatore e assolutamente indolore per il
paziente.
IL GIORNALE DEL LAZIO
14 - 28 GENNAIO 2016
pagina 43
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
APPROVATO BILANCIO 2016-2018: PIU’ SVILUPPO, PIU’ LAVORO,
PIU’ SERVIZI ED EQUITA’ FISCALE
Il Consiglio regionale ha approvato il Bilancio previsionale 2016-2018 e la Legge di
stabilità 2016.La manovra di bilancio 2016, al netto del settore sanitario, delle altre
risorse vincolate e delle partite tecniche, ammonta complessivamente a 3,55 miliardi di
euro di cui 2,95 miliardi sono destinati alla spesa corrente e 598 milioni alla spesa in
conto capitale, con un incremento di 260 mln rispetto al 2015 sugli investimenti.
1) QUALITA’ DELLA SPESA E NUOVI RISPARMI
L’efficientamento della spesa resta uno degli obiettivi principali che la Giunta regionale vuole portare avanti anche nel 2016.
- Enti e società
Continua a scendere la spesa per il funzionamento degli enti regionali e le società, sia
attraverso la riduzione dei fitti passivi sia attraverso l’attuazione del Piano di razionalizzazione delle società. Nel 2014 la spesa per enti e società era di 192 mln, nel 2015
di 176 mln, nel 2016 sarà di 170 mln fino ad arrivare a 154 mln nel 2018. Si prevede,
nell’immediato, la conclusione del percorso di fusione in un unico soggetto delle due
società che si occupano di sistemi informativi e funzioni amministrative, Lazioservice
e Lait e la conclusione dell’iter di fusione di Bic in Lazio Innova.
- Personale
Cala anche la spesa per il personale, da 282 mln nel 2015 a 281,86 mln nel 2016 nonostante il costo aggiuntivo di 6,7 mln per l’assorbimento del personale delle Province.
CONTINUITA’ CONTRATTUALE A 1.300 EX DIPENDENTI DELLE PROVINCE. A tal proposito, l’art.6 della Legge di stabilità dispone la riallocazione delle funzioni non fondamentali già svolte dalla Città metropolitana di Roma capitale e delle
province nonché le modalità di individuazione delle risorse strumentali e finanziarie
connesse al loro esercizio. L’attuazione di questa norma, in attesa dell’approvazione
della Plr 269 in discussione in Commissione Bilancio, consente di garantire continuità
contrattuale ad oltre 1300 persone, ex dipendenti delle Province. Con emendamenti
della minoranza, si è stabilito il termine del 28 febbraio 2016 entro il quale deve essere adottata la disciplina del conferimento di ulteriori funzioni e compiti a Roma Capitale e ai comuni.
- Organi istituzionali
La spesa per gli organi istituzionali passa da 78,8 mln a 76,70 mln. Confermati i trasferimenti per 60 mln al Consiglio regionali e minori spese per 1,6 mln da parte della
Giunta.
2) POLITICHE DI SVILUPPO: RAFFORZIAMO LA CRESCITA
Nel Bilancio predisposto dalla Giunta sono indicati i principali strumenti per assecondare la crescita e lo sviluppo del territorio:
- Il valore delle Leggi approvate dal Consiglio regionale. La copertura finanziaria per
le leggi approvate nella X Legislatura viene garantita con 114,56 milioni di euro complessivi tra parte corrente e parte capitale. Nel 2015 la copertura finanziaria ammontava a 83,94 mln di euro.
- Programmazione europea 2014/2020. Sono già state avviate 35 delle 45 Azioni cardine. Il Bilancio 2016, in linea con la programmazione unitaria dei fondi europei, prevede nel 2016 l’attivazione di Bandi sui tre programmi operativi, Fesr (125 mln), Fse
(145 mln) e Psr (169mln), per un totale di oltre 440 milioni di euro.
- Infrastrutture stradali e scuole. Nel triennio 2016-2018 sono previsti finanziamenti
per 530 mln di euro anche con il supporto del Fondo di Sviluppo e Coesione e 73,2 mln
di mutui BEI. Abbiamo già dato copertura agli interventi di conclusione dei cantieri per
realizzare la strada statale Monti Lepini, la Rieti-Torano, la tangenziale dei Castelli, il
viadotto Biondi a Frosinone, la via Lungoliri a Pontecorvo e garantiamo anche l’avvio
del cantiere della Orte-Civitavecchia.
Sul bilancio 2016-2018 si prevede la copertura dei lavori relativi alla superstrada OrteCivitavecchia (105,3 mln), alla Ferrovia ex concessa Roma-Viterbo (150 mln), alla
Linea C metropolitana di Roma (138,7 mln), all’ampliamento della via Tiburtina (16
mln), all’ impianto di risalita del Terminillo (13,9 mln) e alla funicolare di Rocca di
Papa (5,3 mln) e il Programma straordinario di Edilizia scolastica (81,6 mln), opere che
potranno trovare attuazione appena il Governo indicherà i criteri di riparto del Fondo
Sviluppo e Coesione.
Sul Fondo Sviluppo e Coesione, continua il confronto con il governo. Le altre possibili opere finanziabili con il FSC sono: la ferrovia Roma Lido, il prolungamento linea
B1metropolitana di Roma, il collegamento Canepina-Vallerano con la superstrada
Orte-Civitavecchia, il secondo e ultimo lotto del collegamento stradale Rieti-Torano,
l’adeguamento innesto della SS2 (Appia) a Comune di Ariccia e nuovo Ospedale dei
Castelli.
- Formazione e lavoro. Nel 2016 sono previsti 128,9 mln di risorse di bilancio e 121
mln di fondi strutturali FSE per garantire: il diritto allo studio, la formazione professionale, il coworking, i servizi per l’impiego, le scuole di alta formazione, gli LSU, i
progetti per le scuole, i green jobs, il contratto di ricollocazione.
La Regione fa uno sforzo in più. Con la soppressione della Province, la Regione si fa
carico del 50% di quanto veniva garantito in passato dalle Province per l’assistenza agli
alunni disabili – che passa alla formazione - con 8,5 mln di euro. Si lavorerà per integrare queste risorse con il Fondo sociale europeo.
Per quanto riguarda il lavoro, sempre più evidente l’inversione di tendenza nella nostra
Regione verso le politiche attive rispetto alle politiche passive con 9 mln di risorse
regionali e 30,4 mln di fondi europei. 5,5 mln di fondi regionali serviranno a finanziare anche per l’anno 2016 i circa 700 Lavoratori Socialmente Utili impiegati nei comuni del Lazio; 1,5 mln nel settore aeroportuale, uno dei settori centrali per lo sviluppo
della nostra Regione, rifinanziando la legge sull’indotto Alitalia per favorire i lavoratori del settore; 1,5 mln di euro per il bonus assunzionale.
- Ricerca e innovazione tecnologica. Oltre a 25 mln di euro di fondi strutturali FESR,
sono previsti 25,5 mln di euro di investimenti per innovazione e trasferimento tecnologico e per riposizionamento competitivo. Inoltre, da bilancio, 16 mln sono destinati alla
ricerca di base e ai distretti tecnologici. Le politiche per il riposizionamento competi-
tivo sono rivolte alle aree di crisi di Piedimonte San Germano, con il rifinanziamento
della legge 46/2002 per l’indotto Fiat, e a sostegno della Valle dell’Aniene .
- Cultura. 37 mln di euro di risorse di bilancio per sostenere lo spettacolo dal vivo, la
valorizzazione del patrimonio culturale, il fondo per il Cinema e l’audiovisivo, il completamento dei teatri pubblici comunali, il sostegno agli enti culturali (Teatro dell’Opera, Teatro di Roma, Santa Cecilia, ATCL, Romaeuropa, Maxxi, Fondazione Cinema,
Quadriennale) oltre a 5 mln del Fesr per produzioni audiovisive. Il 2016 sarà l’anno
cruciale per la valorizzazione del patrimonio regionale: la Regione Lazio investirà
infatti nel triennio 16-18 fino a 10,2 milioni di euro di interventi, di cui 3,2 milioni nel
2016.
- Interventi per la tutela dell’ambiente e del territorio. Potabilizzazione dell’acqua dall’arsenico a Viterbo, investimenti per approvvigionamento idrico Isole Pontine, assetto
idrogeologico, Valle del Sacco, interventi per la costa e le spiagge e per la valorizzazione del fiume Tevere per un totale di 164 milioni di risorse a cui si aggiungono 16
mln in più del Fesr nel 2016 per l’assetto idrogeologico e 3 mln per le aree produttive
ecologicamente attrezzate (APEA).
- Agricoltura, caccia e pesca. Nel 2016 sono previsti 24,58 mln di euro per il sostegno
al settore zootecnico, per la copertura della legge sulla fauna selvatica, ad Arsial a supporto di tutte le attività affidate dalla legge a questa agenzia, alle attività di promozione del settore agroalimentare, per la tutela della fauna e flora, per il progetto Sapere i
Sapori, educazione alimentare nelle scuole e per promozione del latte laziale. L’agricoltura potrà inoltre godere di 169 milioni di euro di fondi del PSR 2014-2020, previsti per l’anno 2016, parte del totale complessivo di 780 milioni di euro per i sette anni
di programmazione.
3)SERVIZI ESSENZIALI, AL CENTRO I BISOGNI DELLE PERSONE
Il Bilancio regionale 2016 contiene importanti novità per quanto riguarda i trasferimenti sul trasporto pubblico locale, con un incremento di 42 mln rispetto al 2015, e 41
mln in più per le politiche sociali.
- Trasporto pubblico locale. La quota regionale passa da 292,40 mln di euro a 334,80
mln oltre ai 574 mln del Fondo nazionale trasporti per un totale di 908 mln. L’amministrazione regionale compie uno sforzo in più per supportare il tpl di Roma Capitale
nell’anno del Giubileo e per ammodernare il parco bus con mezzi meno inquinanti.
- Politiche sociali. Si passa da 140 mln di risorse libere di parte corrente per il sociale,
nel 2015, a 182 mln, complessivamente tra risorse libere e trasferimenti statali, nel
2016 oltre ai 25 mln previsti con fondi FSE. Sono tante le azioni previste per il settore
sociale, tra le principali: interventi per i minori, l’infanzia e gli asili nido; le RSA; gli
interventi per la disabilità, per gli anziani, per i soggetti a rischio di esclusione sociale
– tra cui il contrasto al gioco d’azzardo; interventi a sostegno della famiglia e di contrasto alla povertà ed esclusione sociale e per la programmazione sociosanitaria (piani
di zona e distretti sociosanitari).
- Edilizia sanitaria. Nel bilancio 2016 sono previsti 32,6 mln per l’edilizia sanitaria
oltre a 113,2 mln di trasferimenti statali nel 2016. In particolare, continua l’impegno
della Regione per la realizzazione delle Case della Salute con uno stanziamento previsto di 15,5 mln di euro nel triennio 2016/2018.
- Rifiuti. Si conferma il piano di raccolta differenziata con 42,5 mln di euro.
- Sicurezza. Nel 2016 sono previsti 6,2 mln di euro per rispondere alla crescente
domanda di sicurezza dei cittadini. Sarà possibile realizzare importanti interventi per
la sicurezza urbana, il contrasto all’usura, il riutilizzo dei beni confiscati, il contrasto
alla violenza di genere e a sostegno dell’osservatorio sicurezza e legalità.
4) IRPEF PIU’ EQUA ED ALTRE ESENZIONI
La Legge di Stabilità conferma l’esenzione dell’1,6% dell’Irpef per 2,3 milioni di cittadini.
In particolare, i soggetti interessati dall’esenzione sono:
- i contribuenti con reddito fino 35.000 euro;
- i nuclei familiari con reddito fino a 50 mila euro e con almeno tre figli a carico o almeno un figlio disabile a carico.
Nell’insieme, l’81,7% dei contribuenti del Lazio (2.350.000 su 2.834.000) è esentato
dall’aumento grazie al fondo “taglia tasse” pari a 216 mln di euro.
Sono inoltre previste altre esenzioni che riguardano:
- La tassa per le auto ibride (esenzione per 3 anni dall’immatricolazione);
- la tassa auto storiche (dal 2016 -10% rispetto alle tariffe ordinarie);- la tassa di concessione regionale apparecchiature radiografiche;- l’Irap per le startup (per 24 mesi
dall’inizio dell’attività).
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
ARDEA
Dopo anni di stallo a causa di
un sequestro del cantiere da
parte della polizia municipale
della squadra antiabusivismo
edilizio del Cap. Aldo Secci, e
successivamente per problemi
burocratici, riparte il cantiere
per portare a termine gli 80
loculi del cimitero di via N.
Strampelli
Superato il contenzioso tra il
Comune e la ditta per l’impegno profuso dall’assessore
Roberto Matricardi e il facente
funzioni da dirigente Ing. Emilio Murano, che hanno caparbiamente portato a termine
l’impegno preso per evitare
che le salme continuino a
restare nei depositi come pacchi postali. La sensibilità del
dott. Matricardi e dell’ingener
14 - 28 GENNAIO 2016
Riparte il cantiere per portare a termine gli 80
loculi del cimitero di via N. Strampelli
Murano hanno fatto si che la
ditta si convincesse dopo
numerosi solleciti ed intimazioni a riprendere i lavori, previa revoca del contratto sia
della ditta che della direzione
dei lavori, atto che avrebbero
portato a termine. Che il 28
dicembre 2015 si è allestito il
cantiere nel cimitero comunale
di via Strampelli per l’ultimazione del primo blocco degli
80 loculi, sboccando un lavoro
fermo dal 2009 e concluso grazie a un tavolo di confronto
con la ditta partito durante l’estate proprio per la caparbietà
dell’assessore all’Ambiente
Roberto Matricardi, con il
sostegno tecnico dell’ingegner
Emilio Murano. Il contenzioso
tra la ditta e il Comune si pro-
traeva da qualche anno, ora il
problema
è
stato superato.
Nel cantiere
sono ripresi i
lavori con la
fine delle feste
natalizie.
E
pensare che
forse quando
uscirà questo
articolo l’assessore
per
avvicendamento politico
per accordi pre
elettorali presi
dai referenti
consiglieri del
Matricardi,
quest’ultimo
potrebbe non essere più asses-
sore, magari sostituito da qualche incapace o parente di qualche assessore o consigliere in
essere come spesso è avvenuto
in passato.
Luigi Centore
Piantumati lungo viale di Tor San Le tante iniziziative natalizie
Riapre la scuola dopo le
Lorenzo 27 alberi di leccio
vacanze. Tra le tante iniziatiPiantumati lungo viale di Tor San
Lorenzo 27 alberi di leccio. A
darne notizia la presidente del
comitato organizzatore della
festa in onore del Santo Patrono
San Lorenzo Martire, festa che si
è svolta come tutti gli anni nel
mese di agosto. La presidente
Alessia Di Mario, ci tiene a precisare che gli alberi piantumati
nelle apposite buche lasciate sul
costruendo marciapiede sono
stati acquistati con quanto è
rimasto nella cassa del comitato
festeggiamenti. La decisione
della specie piantumata è scaturita da una relazione di un agronomo, che ha ritenuto per la zona
che tra le tante specie adatte a
Tor San Lorenzo quella più adeguata per resistenza, poca manutenzione e per la forma delle
radici che non creeranno danni
allo stesso marciapiede, è quella
del leccio. La presidente del
comitato dei festeggiamenti di
cui fanno parte diverse associazioni del luogo ci tiene a precisare che questi alberi sono stati
pagati da quanto è rimasto dai
soldi riscossi dai privati per organizzare la festa e che nulla in
soldi ed altro, ha stanziato il
comune. Quest’ultimo ha con-
cesso soltanto l’autorizzazione
alla piantumazione e l’egida del
comune senza alcun denaro pubblico. La presidente ringrazia
quanti hanno contributo alla realizzazione dei festeggiamenti in
onore di San Lorenzo Martire
Patrono della frazione di Ardea
oltre all’allora reverendo parroco
della chiesa di San Lorenzo Martire.
ve per il Natale la cerimonia
religiosa voluta da Carlo
Eufemi dirigente scolastico
della scuola media Virgilio
sita in Largo delle città
Gemellate a ridosso della
via Laurentina. Una organizzazione perfetta come è
nello stile del dirigente scolastico, noto per riuscire a
socializzare con tutti senza
toccare la suscettività di
alcuno. Una funzione religiosa per scambiarsi gli
auguri di
Natale con il
corpo insegnati, gli assistenti scolastici collaboratori
vari. Alla Santa Messa officiata dal parroco di Ardea
Monsignor Aldo Anfuso
dove hanno partecipato
come invitati i rappresentanti di classe con il loro presidente Sabrina Nicolai riconfermata per la seconda volta
presidente dei rappresentanti
di classe. Nicolai, alle votazioni tenutesi qualche settimana prima è risultata di
gran lunga la più votata dei
candidati, un premio per
essersi distinta nel migliorare il servizio scolastico in collaborazione con i rappresentanti dei bambini, con le mamme
ma soprattutto con il dirigente scolastico sempre sensibile e disponibile alle necessità dei
bambini ed alle proposte del direttivo del comitato della scuola. Presenti diversi cittadini
che in passato hanno collaborato con il prof. Eufemi sia come dirigente che come sindaco di Ardea. A dare risalto alla funzione religiosa l’ex segretaria dell’allora sindaco Eufemi, Monica Morrò che come un usignolo ha intonato canti natalizi e l’Ave Maria,
accompagnata dal suono del violino del maestro Giampiero Caponi, al pianoforte il Prof.
Fabio De Angelis docenti presso l’istituto. Nell’Omelia il Monsignor Anfuso ha ricordato ai docenti l’importanza del loro ruolo, oltre che, ha detto ai presenti che la partecipazione in massa dei docenti ad una funzione religiosa come la Santa Messa nell’aula
magna denota l’attaccamento alle tradizioni ed ai valori italiani e cristiani nel rispetto del
Credo di tutti. Il Monsignore, ha ringraziato il dirigente scolastico per il presepe posto
proprio all’ingresso della scuola per dimostrare come è possibile far convivere ragazzi di
Credo diverso nel rispetto l’uno degli altri. Va detto che la scuola Virgilio, va presa a
modello per quanto riguarda i problemi dell’integrazine. Del resto l’istituto guidato dal
prof. Eufemi è un fiore all’occhiello degli istituti del litorale. A fine funzione ha preso la
parola la presidente Sabrina Nicolai che ha ringraziato i docenti per l’impegno e la professionalità profusa nel loro lavoro per il bene dei ragazzi nel formare la nuova società
italiana ed europea, un saluto suoi collaboratori, dove ha assicurato sempre più impegno
e passione per il bene dei ragazzi, un grazie particolare lo ha elargito al dirigente scolastico Carlo Eufemi che come sempre ha mantenuto alta la tradizione nel far celebrare
nella scuola una Santa Messa senza toccare la suscettibilità di nessuno come pretestuosamente accade in certi istituti d’Italia. Per l’accorato saluto e i buoni propositi, il Presidente
Sabrina Nicolai, ha riscosso applausi a scena aperta. Ha terminato con gli auguri di buon
Natale e felice anno nuovo il dirigente scolastico Carlo Eufemi, che ha ringraziato quanti con lui hanno collaborato come preside e come sindaco citando l’ex comandante la
tenenza dei carabinieri di Ardea al quale ha detto: “Lei ancora oggi che è in pensione, da
sempre sicurezza ai cittadini ed ai giovani”. Su invito di Eufemi hanno partecipato due
suoi predecessori quali i Professori Campaniolo e Ranieri, Eufemi, ha ringraziato quanti
hanno risposto al suo invito come il dott. Gori giunto da Latina, ma soprattutto un caloroso ringraziamento al celebrante Monsignor Anfuso, ancor più disponibile a portare nella
scuola la parola dell’Altissimo che è di aiuto e conforto. Il pomeriggio è proseguito con
il mini concerto dei tre maestri di musica e canto che hanno riscosso fino al tardo pomeriggio applaudi a scena aperta, a finire un sobrio rinfresco.
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
14 - 28 GENNAIO 2016
ARDEA
pagina 45
“Finalmente arrivano i fondi per il recupero del Castrum Inui”
Di Fiori: “Dal piano triennale per il patrimonio culturale stanziati quasi due milioni di euro per l’area archeologica”
“Era la notizia che aspettavamo da diverso tempo visto che
al momento dell’uscita del
bando siamo stati tra i pochi a
presentare un progetto definitivo. Accolgo con piacere la
notizia della concessione di
quasi due milioni di euro per il
recupero dell’area archeologica di Castrum Inui. E’ il fiore
all’occhiello della città ed è
stato grazie alle campagne di
scavo degli anni precedenti,
promossi dalla Soprintendenza
e da Francesco Di Mario, che è
stato possibile riscoprire la
zona portuale dell’antica città
dei Rutuli”. Lo dichiara il sindaco di Ardea Luca Di Fiori
commentando la notizia della
concessione di circa 1.900.000
euro inseriti nel piano triennale degli interventi della tutela
del patrimonio culturale. In
totale, a livello nazionale, sono
241 gli interventi per un investimento complessivo statale
di circa 300 milioni di euro.
“Ringrazio tutti gli uffici
comunali che si sono impegnati per la presentazione del progetto in tempo utile. Questo
finanziamento gioca un ruolo
importantissimo in tutto il
sistema del percorso archeologico comunale – ha aggiunto il
sindaco – Nelle prossime settimane incontreremo la Soprintendente Alfonsina Russo per
la firma della convenzione del
museo civico e insieme con
l’Oratorio Cristiano Ipogeo, le
Chiese di Santa Marina e San
Pietro, con le aree archeologiche, potremo finalmente avere
un itinerario tra i più importanti del Lazio. E’ un sogno che si
avvera, anche grazie ai cittadini che si stanno impegnando
da tempo per il recupero delle
aree più di pregio del territorio”. Gli scavi iniziarono all’inizio del nuovo millennio sotto
l’amministrazione di Martino
Farneti che riuscì ad ottenere i
primi 500.000 milioni di lire di
finanziamento. La scoperta del
sito da parte dell’archeologo
Prof. Francesco Di Mario che
ha anche diretto i lavori è stata
riconosciuta la scoperta del
secolo per importanza del sito
e di quanto rinvenuto. Succes-
sivamente furono stanziati
altre 500.000,00 mila euro per
portare alla luce un’altra ampia
area archeologica invidiata nel
mondo e che certo non è
seconda a nessuno specialmen-
te se si pensa che Ardea è nata
prima di Roma. Non a caso qui
in questo porto sbarcò il profugo e condottiero Enea. Ma le
scoperte del Prof. Di Mario
non si sono fermate al Castrum
Inui ma con altri finanziamenti si son estese nella scoperta di
altri siti come quello di Casarinaccio, o dell’Ipogeo, siti che
se ben organizzati insieme alla
presenza del Museo Manzù
possono essere la ricchezza di
un paese aprendo sbocchi
anche all’occupazione giovanile. Purtroppo fin d’ora anco-
ra l’archeologia rutula non è
riuscita a decollare, i siti ed i
reperti più belli al mondo
riportati alla luce sono chiusi
nei sottoscala dei ministeri
romani o nei depositi dei
musei archeologici di Nemi,
pur avendo ad Ardea una struttura museale costruita ed arredata con decine di migliaia di
euro che è divenuta il deposito
di oggetti “ricordi” di un cantante se pur famoso ma non
tanto quanto la storia archeologica rutula. Molti specialmente
dopo questo ennesimo finanziamento si chiedono del perché ancora non è stato aperto il
museo voluto fortemente dal
Prof Carlo Eufemi quando era
sindaco di Ardea? Chi blocca
questa apertura? A chi giova
tenere vuoto questo museo utilizzato soltanto per feste e
mostre di associazioni, pittori
e scultori non certo del calibrò
del Maestro Giacomo Manzù.
Va detto che attualmente una
“scheggia” di museo è stato
impiantato con numerosi
reperti sequestrati ai tombaroli
dall’allora comandante la
tenenza Antonio Landi che ha
allestito una mostra permanente proprio nella tenenza, una
mostra ben visibile, basta
andare in caserma a tutte le
ore del giorno e della notte per
ammirare i migliori reperti
rimasti ad Ardea e non finiti
negli scantinati romani o
castellani.
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
POMEZIA
È stata una delle pagine oscure
di Pomezia, con una ondata di
arresti che puntò i riflettori sull’allegra gestione dell’amministrazione comunale. Qualcuno
riuscì ad evitare un annoso
processo optando per il patteggiamento, altri hanno avuto un
insperato aiuto dalla caduta in
prescrizione. Ma quella che fu
etichettata come la Pomeziopoli è ancora qualcosa vivo nei
ricordi di chi a Pomezia vive e
lavora, così come nella vicina
Ardea, città alla quale è legata
a doppio filo da sempre. Dopo
un certo oblio, l’attenzione si è
riaccesa dopo che la Giunta
guidata dal Sindaco Fucci ha
diffuso un comunicato stampa
per far sapere che si è attivata
per il recupero di una ingente
somma. Poiché i fatti sono noti
a tutti, qui ci si astiene dal fare
commenti e ci si limita a pubblicare interamente il comunicato stampa inviato dall’ufficio stampa del Comune e dal
titolo “Danno erariale”.
Il testo integrale del Comunicato stampa del Comune
<<Oltre 400 mila euro da
recuperare per il Comune di
Pomezia da alcuni ex ammini-
14 - 28 GENNAIO 2016
In un comunicato stampa vengono indicati i dettagli
Pomeziopoli, il Comune presenta un conto da 400mila Euro
stratori dell’Ente. Si tratta
delle somme per cui la Corte
dei Conti, con sentenza n.
489/2013/2007/A, ha condannato per danno erariale l’ex
Sindaco Aureli e gli ex Consiglieri comunali D’Alessandri,
Mauro, Valentini e Cervoni,
coinvolti nella tangentopoli
pometina del 2001.
“Nonostante gli atti di sollecito e di intimazione al pagamento – spiega il Sindaco di
Pomezia Fabio Fucci – gli ex
Amministratori condannati
non hanno mai provveduto al
risarcimento delle somme
dovute. Proprio per questo
abbiamo attivato alcune azioni
esecutive ai danni degli interessati dal provvedimento,
affinché venga restituito al
Comune ciò che gli è stato
tolto”.
“Queste – prosegue – sono nel
dettaglio le azioni messe in
campo:
a) pignoramento immobiliare
nei confronti di un bene del
Sig. Cervoni (abitazione in
altro Comune);
b) pignoramento della partecipazione sociale del Sig. D’Alessandri nella società D’Ales-
sandri Fiorenzo & C S.r.l.;
c) pignoramento della partecipazione sociale della quota del
Sig. D’Alessandri nella società
in accomandita semplice D’Alessandri Fiorenzo Holding;
d) pignoramento presso terzi
nei confronti della società in
accomandita semplice D’Alessandri Fiorenzo in Holding (di
cui D’Alessandri è socio accomandatario) che controlla
altre società di capitali riconducibili allo stesso”.
Anche sul fronte ex Consorzio
per l’Università di Pomezia
l’attività dell’Amministrazione
prosegue.
“Abbiamo richiesto al Tribunale di Velletri – continua il
Primo Cittadino - la risoluzione, per grave inadempimento,
dei contratti di gestione nei
confronti delle società morose
degli impianti sportivi di Selva
dei Pini. E’ oltre un anno infatti che la società che gestisce i
campi da tennis, Associazione
Tennis Club; la società che
gestisce il campo da calcio
grande, Promozioni Sportive
S.r.l. e l’associazione Culturale Selva dei Pini che gestisce il
Club House con area ristoran-
Le preoccupazioni del Coordinatore
Provinciale Gregis
Siulp, poco si fa per migliorare lo status
della polizia locale
“L’esclusione discriminatoria degli operatori della Polizia Locale può avere forti
ripercussioni sulla partecipazione volontaria alle attività volte ad ampliare i servizi di
controllo del territorio” a parlare è Michele Gregis, Coordinatore Provinciale del
SIULP Aggiunto di Roma alle Amministrazioni Comunali di Ardea e di Pomezia.
Preoccupazioni che il sindacato ha messo nero su bianco in una missiva inviata non solo
al Premier Renzi, ma anche al Ministro dell’Interno, ai prefetti, ai sindaci, ai comandanti del corpo, ai responsabili settore economico e finanziario di tutta Italia.
Nella missiva diffusa da Gregis si sottolinea come la Legge di Stabilità appena approvata nulla ha previsto per migliorare lo status degli appartenenti dei Corpi e Servizi di
Polizia Locale. Ma non è tutto. Infatti evidenzia come a “fronte delle mancate previsioni legislative, che avrebbero quantomeno potuto ripristinare i benefici derivanti
dalle mutilazioni, malattie e/o infortuni dovuti o a causa del servizio svolto ovvero I’equo indennizzo e di conseguenza un percorso per pensione privilegiata, il Governo, per
il tramite degli organismi territoriali provinciali e locali, di fatto impiega i Corpi e Servizi dl Polizia Locale Italiani, al pari degli altri Corpi di Polizia Statuale, dei Vigili Del
Fuoco, delle Capitanerie di Porto e del personale delle forze armate, in attività di controllo del territorio per il contrasto al terrorismo e di tutti i fenomeni devianti, anche
travalicando il criterio specifico di territorialità”.
Quindi il SIULP aggiunge: “Da interpretàtio letterale dell‘art.1 comma 972 della legge
de qua il quale recita testualmente? Nelle more dell’attuazione della delega sulla revisione dei ruoli delle Forze di Polizia, del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e delle
Forze Armate e per il riconoscimento dell’impegno profuso al fine di fronteggiare le
eccezionali esigenze di sicurezza nazionale, per l’anno 2016 al personale appartenente al Corpi di Polizia, al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e alle Forze Armate non
destinatario di un trattamento retributivo dirigenziale è riconosciuto un contributo
straordinario pari a 960 euro su base annua, da corrispondere in quote di pari importo a partire dalla prima retribuzione utile e in relazione al periodo di servizio prestato
nel corso dell’anno 2016”, si evince, in maniera inequivocabile, che, il personale
appartenente ai Corpi ex lege 65/86 art.7, sia destinatario, poiché impegnato a fronteggiare le esigenze di sicurezza nazionale (tanto risulta dalle varie disposizioni scaturite ed in esecuzione di quanto previsto nei comitati di sicurezza e ordine pubblico) ed
appartenenti a Corpi di Polizia, in possesso quindi di entrambi i requisiti previsti ex
art.1 comma 972 della Legge di Stabilità, del contributo di C 960”.
Nella lettera diramata da Gregis si sottolinea che “Lo stesso comma 972 della Legge di
Stabilità prevede che: “Il contributo non ha natura retributiva, non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e
dell’imposta regionale sulle attività produttive e non è assoggettato a contribuzione
previdenziale e assistenziaie’. Sempre da Intemretàtio letterale appare chiaro che ain
appartenenti del Corpi di Polizia Locale, aventi diritto, per imponibile fiscale e se
impiegati nelle attività di controllo de quibus, i 960€ dovranno essere versati dagli
Uffici Economici e Finanziari, in busta paga ed a partire dal mese di gennaio 2016, dei
vari Enti Locali di appartenenza e sedi di Corpo di Polizia Locale”.
Una missiva piena di contenuti e da cui traspare la forte preoccupazione per gli operatori del Corpo. L’auspicio del del Coordinatore Provinciale del SIULP, Gregis, è che chi
di dovere tenga presente tutte queste dettagliate osservazioni ed emani idonee direttive.
Fosca Colli
[email protected]
te, non corrispondono il canone di gestione al Comune”.
“La nostra Amministrazione
lavora da sempre per il benessere collettivo della cittadinanza – conclude Fucci – Chi
ha sbagliato deve pagare: è un
obbligo per chi ha subito condanne e un diritto della Città a
vedersi restituito quanto in
passato gli è stato tolto. Nel
prossimo mese di maggio si
terrà presso il Tribunale di
Roma, Sezione delle Imprese,
la prima udienza del giudizio
di responsabilità nei confronti
dell’ex Presidente Crosti e di
numerosi ex amministratori
del Consorzio per l’Università
di Pomezia. Nei loro confronti
chiediamo la condanna al
risarcimento di danni quantificati in oltre 3 milioni di euro
per le gravi irregolarità
riscontrate nella gestione del
Consorzio”>>.
Fosca Colli
[email protected]
CRONACHE POMETINE
(a cura di Fosca Colli)
I ladri… tornano a scuola
La ripresa dell’anno scolastico ha avuto un imprevisto rinvio per oltre 70 bambini dell’asilo Gianni Rodari di via Alcide De Gasperi. Nessuno si era accorto
che durante le festività natalizie degli sconosciuti si erano introdotti nella struttura, forzando una finestra e hanno rubato due computer, un televisore e tutto il
materiale didattico della scuola, dalla cancelleria ai giochi. Su fatto stanno indagando i carabinieri e i la polizia locale. Diversamente da altre volte, fortunatamente stavolta i ladri si sono “limitati” a rubare e non anche a sporcare con escrementi muri, pavimenti e suppellettili. Si spera che un aiuto nell’identificazione
dei responsabili possa giungere dalle immagini immortalate dall’impianto di
videosorveglianza dell’adiacente parco Giovanni Falcone.
Al Querceto il Premio per il Miglior Albero di Natale
La Befana tutte le feste si porta via, ma porta anche bei doni. Nel caso specifico
al Querceto il quale si è aggiudicato il premio per l’albero di Natale più bello. I
pometini, con 456 voti, lo hanno scelto come simbolo delle festività natalizie
appena concluse.
Torvaianica, via le barriere architettoniche sui marciapiedi
A breve, dopo l’affidamento dei lavori, si provvederà all’adeguamento dimensionale e all’abbattimento delle barriere architettoniche dei marciapiedi di Torvaianica. I progetti riguardano: il rifacimento dei marciapiedi e della viabilità
pedonale di via Carlo Alberto Dalla Chiesa nel tratto compreso tra via Danimarca e l’edificio dell’Ufficio postale, con abbattimento degli alberi attualmente
posti sui marciapiedi e messa a dimora di nuove piante in sicurezza in aiuole protette (stanziati dal Comune 26.436 euro) ; il rifacimento dei marciapiedi e della
viabilità pedonale in via Gran Bretagna nel tratto compreso tra via Lisbona e via
Marsiglia (28.459 euro); il rifacimento dei marciapiedi e della viabilità pedonale in viale Italia nel tratto compreso tra via La Spezia e via Sebastopoli (48.873
euro).
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IL GIORNALE DEL LAZIO
14 - 28 GENNAIO 2016
ANZIO - NETTUNO
Il Veterano dello Sbarco di Anzio, Harry Shindler, tra i cinquanta Britannici più
importanti dell’anno. Il telegramma del Sindaco Bruschini: “ Onore a Te caro
Harry, sempre riconoscenti per il tuo enorme contributo per la nostra libertà!
“Carissimo Harry la Città
di Anzio, che sarà sempre la
tua seconda casa, saluta
con orgoglio l’ennesimo
importante riconoscimento
che ti vede tra i cinquanta
britannici dell’anno che si
sono distinti nel panorama
internazionale. Onore a Te
caro Harry, sempre riconoscenti per il tuo enorme contributo per la nostra libert
à
!
”
.
E’ il testo del telegramma
che il Sindaco di Anzio,
Luciano Bruschini, ha inviato al Reduce britannico
dello Sbarco di Anzio,
Harry Shindler, Rappresentante in Italia della “Italy
Star Association 19431945”, che è entrato a far
parte della classifica, stilata
dal noto quotidiano “The
Daily Telegraph”, dei cinquanta britannici più importanti dell’anno.
La classifica, che vede
Shindler
collocato
al
32esimo posto, è stata pubblicata a titolo di riconoscenza verso i britannici che
si sono distinti nel panorama
internazionale.
Harry Shindler, oggi attivo
novantaquattrenne che vive
in provincia di Ascoli Piceno, è un Veterano della
seconda guerra mondiale
che ha partecipato attiva-
mente allo Sbarco di Anzio ed alla Liberazione di Roma. In occasione delle Celebrazioni per il 70° Anniversario dello
Sbarco era presente a Villa Corsini Sarsina, insieme al Cittadino Onorario di
Anzio, Roger Waters, per illustrare al
mondo gli ultimi giorni di vita dell’Ufficiale Eric Fletcher Waters, padre del celebre musicista e poeta, disperso al Fosso
della Moletta durante gli aspri combattimenti della Battaglia di Anzio. L’Ufficiale
Britannico perse la vita il 18 febbraio 1944
ed Harry Shindler, insieme al Sindaci di
Anzio ed Aprilia, accompagnò Roger
Waters al Fosso della Moletta, sul punto
esatto dove morì il padre che non fece mai
Il Gruppo LAVINIO NO-BIOGAS sollecita il Comune
ad esprimersi sulla centrale di Padiglioni.
DOV’E’ LA MOZIONE CONGIUNTA?
Ho seguito con molta attenzione la
seduta del Consiglio Comunale del
28 dicembre con la speranza di assistere all’approvazione di un’opposizione condivisa contro la realizzazione della centrale biogas di Padiglione. Una mozione bi-partisan
annunciata con qualche enfasi da
parte del Consigliere Bernardone e
della Consigliera Salsedo, durante
la recente seduta della Commissione
Ambiente che si è espressa all’unanimità contro la costruzione della
centrale. Le mia aspettative sono
rimaste deluse perché nessuna
mozione è stata presentata e quindi
dibattuta. Dopo oltre tre mesi dalla
consegna del progetto al Comune di
Anzio nessun parere formale è stato
ancora fatto pervenire all’autorità
regionale e provinciale a cui la legge
vigente delega di fatto la facoltà di
decidere. E’ come dire che qualcuno
invade il tuo salotto per costruirvi
una fabbrica di miasmi e di degrado
e tu, dopo tre mesi, non hai ancora
deciso che posizione devi assumere
nei confronti dell’invasore. La banalizzazione serve a rendere l’idea ma
il modo con cui la politica locale,
tutta la politica locale, sta reagendo
nei confronti di un’ eventualità così
drammatica è decisamente deludente
e denota, nel migliore dei casi, una
connivenza con la logica del menefrego. Questi progetti, erroneamente definiti del tipo “a fonti rinnovabili” sono solo lo strumento di una
speculazione che, improvvisati
imprenditori con un capitale sociale
ridicolo, riescono a concretizzare
spesso in spregio alle logiche ed alle
tradizioni di un territorio. Nati per
riciclare e valorizzare rifiuti organici
e di processo di aziende agricole, le
centrali biogas stanno diventando
una vera e propria malattia del Bel
Paese producendo vantaggi esclusivamente per gli speculatori che percepiscono contributi dallo Stato per
un periodo di 15 anni; contributi che
i cittadini, anche quelli danneggiati
pagina 47
dalla presenza delle centrali, pagano
attraverso il 7% che grava sulla loro
bolletta elettrica, dove si parla di
contributi per le energie da fonti rinnovabili anche se le uniche fonti rinnovabili sono il sole, il vento e le
maree. Tanto per dare un senso al
termine speculazione, si stima che
un impianto da meno di un Megawatt (che può produrre energia per
circa 800-900 famiglie) costa circa 4
milioni di Euro e che i contributi che
vengono erogati dallo Stato per tale
impianto ammontano a circa 1
milione ogni anno: vale a dire
ammortizzare i costi di realizzazione
in 4 anni e poi ricevere 11 milioni di
Euro nel corso dei successivi 11
anni. L’amplia letteratura statistica
racconta che, senza il contributo statale quel tipo di impianto, che rappresenta la tipologia più diffusa in
quanto soggetta ad un iter procedurale facilitato, non sarebbe più
remunerativo. Si desume che allo
scadere del 15 anno un mucchio di
ferraglie arrugginite verrà lasciato
ad imperitura memoria della stupidità di amministratori incoscienti. Lo
stabilimento, previsto a Lavinio, è
molto più complesso e prevede
anche la realizzazione di un impianto per la separazione di frazioni da
indifferenziata ed il suo prezzo
dovrebbe ammontare intorno ai 28
milioni di Euro (in attesa di visionare il progetto questo importo mi
viene fornito verbalmente dall’Assessore all’Ambiente in occasione di
un incontro sull’argomento; n.d.r.).
Quindi si tratta di soldi, tanti soldi e,
considerando che la Società che
dovrebbe realizzarlo si è costituita
l’altro ieri, che è una srl e che ha un
capitale sociale di 2000 Euro, nasce
spontanea la domanda: chi finanzia
la sua realizzazione? Che grado di
affidabilità ha tale impresa? Che
esperienza? La gestione di questo
tipo di impianti produce, oltre ai gravissimi danni di immagine per il territorio, tanto da far crollare i prezzi
degli immobili a distanza di chilometri, anche documentati danni
all’ambiente ed alle persone e tali
danni sono anche legati alla qualità
delle strutture e delle lavorazioni.
Sono dunque molto giustificati i
dubbi di coloro che dovrebbero
pagare il prezzo di un facile arricchimento di altri. Davanti a rischi di
questo genere, davanti ad un ipotesi
di grave danno per il territorio e per
la gente che abita nelle zone limitrofe, il Comune di Anzio non ha ancora trovato il tempo per esprimere una
posizione drastica contro il proposto
“puzzificio” di Padiglioni. Il Gruppo
Lavinio NO-BIOGAS ha offerto
collaborazione all’istituzione comunale e mantiene contatti, che si spera
siano costruttivi, con l’Assessorato
all’Ambiente; ma sarà solo in base
ai fatti e solo ai fatti che definirà la
propria strategia. E’ in ballo la salute della gente e sono in ballo i suoi
interessi per cui verranno stimolati
contatti con tutti gli attori politici di
Anzio al fine di mettere ognuno di
essi di fronte alle proprie responsabilità. Se coloro che hanno annunciato un Ordine del Giorno bi-partisan ritengono di non procedere in tal
senso, verranno certamente trovati
rappresentanti dei cittadini di Anzio
“informati dei fatti” che vorranno
proporre in Consiglio Comunale un
quesito aggregante. Noi ci limiteremo a registrare i nomi di coloro che
voteranno contro tale mozione per
raccomandare ai cittadini di evitare
di votare in futuro coloro che sono
d’accordo ad inquinare un territorio
e la gente che vi vive. Poi analizzeremo il progetto con molta attenzione, verificheremo le fonti di finanziamento e la compatibilità di color
che vorrebbero realizzarlo. Sarà battaglia dura e vorremmo che alla
nostra testa vi fossero coloro che
abbiamo eletto a rappresentarci.
Ufficio Stampa Lavinio NO-BIOGAS
ritorno a casa.
“E’ doveroso da parte mia - affermò il Sindaco Bruschini in occasione delle celebrazioni per io 70° dello Sbarco di Anzio salutare calorosamente il Veterano Britannico dello Sbarco di Anzio, Harry Shindler
che, con la sua tenacia e con la sua nota
determinazione, è riuscito a riportare alla
luce la drammatica vicenda dell’Ufficiale
Britannico, Eric Fletcher Waters, papà di
Roger, ma anche di tanti altri dispersi dell’Operazione Shingle. Harry…… Anzio
sarà sempre la tua seconda casa, siamo
tutti colmi di gioia per averti insieme a noi
in questa giornata, che Tu hai reso possibile”.
Memorial Com.te Ajmone Cat
Il 18 Dicembre presso la chiesa di San Filippo Neri in loc la Selciatella
(edificata dalla famiglia Ajmone Cat), con il patrocinio del comune di
Anzio si è svolto il Memorial dedicato al navigatore Antartico e concittadino Com.te Giovanni Ajmone Cat. La messa eseguita dal Parroco
Don Andrea Martinez si è conclusa con la lettura dei ringraziamenti
della Signora Rita Ajmone-Cat (sorella del Comandante) e del Presidente dell’Ass. Pungolo Club Andrea Cafà.
Per il secondo anno l’Associazione Culturale Pungolo Club continua
pertinacemente a perseguire anche attraverso una esposizione video
fotografica le imprese dell’epico Comandante che ne 1969-1971 e 19731974 porto il tricolore in Antartide partendo dal porto di Anzio e Torre
del Greco a bordo di una feluca armata a vele latine “il San Giuseppe
Due” costruito nei cantieri di Torre del Greco dai mastri Giuseppe e
Gerolamo Palomba. Presenti: Per la Marina Militare la sezione Velica di
Anzio il Mar. Carlo Camisa di cui ringraziamo il Cv Roberto Recchia
per la disponibilità, Il Comandante del porto di Anzio TV (CP) Alessandro Cingolani, L’Associazione Nazionale Marinai D’Italia IL Presidente Gervasi Agapito. A rappresentare il Comune di Anzio l’Assessore alle
Politiche Sociali Roberta Cafà e il Direttore Del Museo Storico dello
Sbarco Patrizio Colantuono, L’ Amm Francesco Loriga e il Generale
Euro Rossi che contribuirono a rispettare le volontà del Comandante
Ajmone Cat dopo la sua scomparsa. L’equipaggio del secondo Viaggio
Tito Mancini e Giovanni Federici.
Dopo la messa a seguire nel porto di Anzio si è svolta una breve cerimonia per la posa in mare della corona la quale ringraziamo il Presidente
del circolo Velico Roma Mario De Grenet, l’Ing. Riccardo Paschina
armatore dell’imbarcazione a vela “Villamar” e l’equipaggio per aver
messo a disposizione l’unità, Il Presidente della Capo d’Anzio Luigi
Darpino per la disponibilità dell’approdo sul molo e la presenza alla
cerimonia.
Un Ringraziamento all’Ass. Gruppo Guardie Ambientali che seguono e
supportano le nostre iniziative e un particolare ringraziamento a tutti gi
intervenuti.
Associazione Culturale Turistica “Pungolo Club”
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 48
14 - 28 GENNAIO 2016
Il Sindaco saluta il Comandante Sorrentino,
CISTERNA cambio di comando nella Brigata della Finanza a Cisterna
Presso l’Aula Consiliare del
Comune di Cisterna di Latina, si è tenuta una sobria
cerimonia di saluto dedicata
al Comandante Pasquale
Sorrentino che lascerà la
guida della Brigata di Cisterna, il prossimo 28 dicembre,
per andare in pensione.
A salutare il Comandante
c’erano il Sindaco Eleonora
Della Penna, gli Assessori, i
consiglieri comunali, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e di diverse associazioni locali combattentistiche e di volontariato.
Una piccola cerimonia nella
quale il Sindaco, a nome di
tutta la cittadinanza, ha consegnato a Sorrentino una
targa di ringraziamento per il
suo impegno speso in questi
due decenni a servizio della
comunità cisternese. Un
momento forte commozione,
molto sentito fra i numerosi
presenti, culminato con un
fragoroso applauso. A sostituire il Comandante Sorrentino, operativamente dal
prossimo lunedì, sarà il
Comandante Giuseppe Santillo. Originario della Provincia di Caserta al confine col
Lazio, precisamente del
Comune di Cellole, Santillo
è stato Vicecomandante della
Sezione Operativa Volante
A Cisterna la “Biblioteca della legalità”
L’inaugurazione a Palazzo Caetani della biblioteca giuridico
filosofica di Giulio e Anna Scalfati
3800 volumi antichi, messi a disposizione
del pubblico. Un vero e proprio tesoro quello della biblioteca di proprietà della famiglia
Scalfati, di natura perlopiù giuridica e storica, accumulato da quattro generazioni e ora,
grazie alla collaborazione tra il Comune di
Cisterna di Latina e la famiglia Scalfati, e
attraverso l’impegno dell’Associazione “Il
Ponte” (onlus che vanta decennali meriti nel
campo del sociale e del mondo giovanile e
dei minori in particolare), è stato possibile
salvare ciò che altrimenti sarebbe andato
perduto per sempre.
Il Comune di Cisterna di Latina ha sensibilmente accolto il progetto della famiglia
Scalfati in collaborazione con l’Associazione guidata da Nadia Biscossi - associazione
aderente a “Libera” di Don Ciotti –, grazie
alla quale è stata possibile la conservazione
di volumi rari della storia patria e della storia locale.
La “BIBLIOTECA DELLA LEGALITÀ”,
questo il nome scelto per l’iniziativa, nata
grazie al fondo di Giulio e Teresa Scalfati,
sarà collocata nella prestigiosa Sala della
Loggia, situata nell’antico Palazzo Caetani
di Cisterna in Piazza XIX Marzo.
“La legalità – spiegano Anna Scalfati e
Nadia Biscossi - è espressione del rispetto
delle norme custodite nella Costituzione e
nei codici. Vogliamo con questa iniziativa
fare nascere un polo culturale in un territorio”.
“Abbiamo, con grande piacere, accolto il
progetto, mettendoci a disposizione della
famiglia Scalfati e dell’Associazione Il
Ponte per dare la possibilità alla cittadinanza di usufruire di un patrimonio inestimabile e permetterne la conservazione e divulgazione anche ai più giovani” commenta il
Sindaco di Cisterna di Latina Eleonora
Della Penna.
A tagliare il nastro, sabato 19 dicembre alle
ore 18:30, èstato la Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo,
on. Silvia Costa. Un nastro che si tinge di
Rosa poiché le promotrici, Anna Scalfati e
Nadia Biscossi, hanno voluto e ottenuto che
le relatrici fossero tutte donne: oltre a Silvia
Costa, Lidia Ravera assessore alla Regione
Lazio, Gabriella Stramaccioni di Libera,
Maria Luigia Spinelli magistrato di spicco
della Procura di Latina, mentre la padrona di
casa per il Comune e la Provincia sarà Eleonora Della Penna.
Ospiti d’onore il presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, on.
Francesco Saverio Garofani, e l’on. Ernesto
Preziosi, presidente dell’Associazione
ARGOMENTI 2000, un intellettuale cattolico di grande spessore.
Hanno dato la conferma della presenza
quasi tutte le Autorità e i rappresentanti
delle Istituzioni del territorio. La benedizione verrà impartita da Giulio Albanese, missionario comboniano appena rientrato dal
viaggio papale, giornalista esperto di Africa
e di immigrazione attualmente impegnato in
importanti incarichi nella Chiesa di Francesco.
del Primo Nucleo Operativo
di Formia . “Salutiamo il
Comandante Sorrentino che
in questi anni si è impegnato
per difendere la legalità sul
nostro territorio e diamo il
benvenuto al suo successore,
il Comandante Giuseppe
Santillo, offrendogli la
nostra piena collaborazione”
ha dichiarato il Sindaco
Della Penna.
Borgo Flora, riaperto nella nuova sede
l’ufficio postale
Poste Italiane comunica che l’ufficio postale di Borgo Flora ha riaperto al pubblico nella nuova sede di piazzale dei Bonificatori.
La nuova sede, realizzata adottando le più moderne tecnologie finalizzate a coniugare qualità del servizio e design, è caratterizzata da
spazi più ampi, maggiore luminosità, arredi nuovi e più funzionali e
impianti di sicurezza all’avanguardia.
Nel nuovo ufficio postale, che si trova a poche decine di metri dalla
vecchia sede di via Filippo Corridoni 70, sono operativi due sportelli,
uno dedicato ai prodotti finanziari e uno a quelli postali.
L’ufficio postale di Borgo Flora in piazzale dei Bonificatori osserva il
seguente orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore
8.20 alle ore 13.35 e il sabato dalle ore 8.20 alle ore 12.35.
“Poste Italiane ha rispettato gli impegni presi con la nostra amministrazione comunale e con i cittadini di Borgo Flora – commenta il sindaco di Cisterna di Latina, Eleonora Della Penna - rendendo operativo il nuovo ufficio postale in tempi relativamente brevi, riducendo
così al minimo i disagi per gli utenti. Per questo ringraziamo la società sicuri che la collaborazione vista in questa occasione sarà la base
sulla quale fondare nuove iniziative comuni”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
14 - 28 GENNAIO 2016
SPORT
Primo sigillo esterno stagionale per l’Aprilia
Primo sigillo esterno stagionale per l’Aprilia che supera per
0-1 l’Az Picerno (Potenza). Il
successo dei ragazzi di mister
Mauro Venturi, che alla sua
seconda gara sulla panchina
pontina conquista la prima vittoria, assume un peso specifico
rilevante in quanto per l’Az
Picerno questa contro i biancocelesti era considerata l’ultima
possibilità per rientrare tra le
squadre in corsa per la salvezza. Per il team apriliano questi
tre punti apportano autostima e
che con una difficile respinta
manda in angolo un calcio di
punizione. L’Aprilia manovra
ma non riesce a rendersi pericolosa. Nella seconda frazione
di gioco l’Az Picerno colpisce
un palo con Catalano che dalla
lunga distanza sferra un tiro
che Caruso devia sul legno. Il
minuto decisivo della sfida
cade al 26’ quando Roversi
dopo aver addomesticato un
buon pallone confeziona un
passaggio filtrante per Pagliaroli, che d’interno destro supera in uscita il portiere dell’Az
Picerno Ciurli. Centoventi
ri- la ripresa ha rispecchiato in
grande linee il primo tempo.
Dopo il gol abbiamo avuto
l’occasione per raddoppiare.
La prestazione effettuata è
decisamente positiva così
come è ottimo il risultato.
Questo è un piccolo passo nel
nostro cammino che resta
lungo e difficile>>.
Az Picerno: Ciurli, Pisani,
Miglionico (20’st Del Gaudio),
Li Muli, Pascuccio, Conti,
Tarascio, Acampora (35’ st
Gerardi), Varriale (6’ st Perna),
Catalano, Esposito E. A disp.
Iome, Colarusso, Chierchia,
rinnovata speranza. La partita
nella sua prima fase si è svolta
nella zona centrale del campo
con le due contendenti che non
lasciavano spazio di manovra
alle giocate avversarie. Visto la
posta in palio le conclusioni
dirette verso le rispettive porte
non sono state frequenti e
numerose. La prima emozione
si registra al 19’ quando Emanuele Esposito, partito sul filo
del fuorigioco, si invola solo
davanti a Caruso. L’attaccante
dell’Az Picerno, sull’uscita
tempestiva dell’estremo difensore pontino, calcia fuori. E’
sempre Emanuele Esposito a
chiamare all’intervento Caruso
secondi più tardi Roversi ha
l’opportunità di raddoppiare
ma l’occasione non viene
sfruttata nel migliore dei modi.
Nei minuti finali l’Aprilia controlla gli attacchi rivali e al
fischio finale conquista la
prima vittoria esterna stagionale.<<Nel primo tempo abbiamo fatto un’ottima partita ma
abbiamo concesso l’occasione
più pulita agli avversari. Occasione giunta in contropiede a
dimostrazione che eravamo
noi quelli presenti in campo. Il
loro atteggiamento attendista è
stato fortemente criticato dai
tifosi locali- commenta il tecnico dell’Aprilia Mauro Ventu-
Errico, De Santis, Minicone
All. La Cava
Aprilia: Caruso, Montella,
Toto, Cannariato (19’ st Di
Emma) Chiarucci, Esposito
G., Cioè, Maola, Roversi,
Pagliaroli (44’ st Sossai), Zeccolella (24’ st Marchetti) A
disp. Bortolameotti, Tomei,
Pirazzi, Crepaldi, Bosi, Schiumarini All. Venturi
Arbitro: Vimercati di Cosenza
Rete: 26’ st Pagliaroli (A)
Note. Ammoniti. Pisani,
Miglionico, Pascuccio, Tarascio, Zeccolella, Cannariato,
Pagliaroli. Calci d’angolo 6-3
per l’Az Picerno.
di Dario Battisti
pagina 49
IL GIORNALE DEL LAZIO
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