Il “peccato originale”e la rivoluzione sessuale del 900 “Il cilindro
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Il “peccato originale”e la rivoluzione sessuale del 900 “Il cilindro
Il “peccato originale”e la rivoluzione sessuale del 900 “Il cilindro della tentazione” narra di una leggenda sumera del -2300 dove i protagonisti, la Dea Nintu o Ninlil, madre di tutti gli esseri viventi, e il Dio Enlil siedono di fronte ad un albero simbolo di vita e rigoglioso di frutti. Il serpente sacro dell'antica religione mesopotamica si muove sinuoso tra loro danzando intorno alle divinità. La più antica leggenda sumera, la potete trovare in tutta la sua rappresentazione al British Museum di Londra e tra molte altre cose racconta che la Dea in questione non era pronta alla coniugazione con il suo amato. “Fu quando l'ibrido istinto animale e l'impaziente aspettare...” con l'inganno Enlil abusa di lei. Gli Dei supremi indignati di tale comportamento cacciano Enlil dalla sua dimora e per nascondersi dalla vergogna egli si rifugia negli inferi, al centro della terra. Insomma avete capito. Due millenni prima della stesura della bibbia, la favola di Adamo ed Eva esisteva già nella narrazione di una leggenda popolare che faceva parte di una delle più grandi civiltà mesopotamiche. La leggenda sumera che altro non poteva esprimere se non la morale di una buona educazione sessuale tra gli uomini, nel corso dei secoli venne assimilata nella cultura di popoli di quella parte del mondo antico. Estrapolata, si cambiarono i nomi, si modificarono i contenuti, si stravolsero alcuni concetti e l'atto sessuale, in tutte le sue manifestazioni senza il consenso Divino venne sottoposto ad una vera e propria censura e condanna morale, alla quale tutta l'umanità dovette sottostare. Il messaggio completamente reimpostato e stravolto del “peccato originale” trionferà con l'arrivo del monoteismo, pronunciandosi severamente nella religione ebraica e poi cristiana, diffondendosi in tutta Europa e non solo. Dopo la caduta dell'impero romano d'occidente, (come abbiamo visto nel precedente articolo 4) la prostituzione, il sesso trasgressivo ma anche un semplice nudo di uomo o donna che fosse, scandalizzano la morale di Dio e dobbiamo aspettare 1400 anni perché qualche cosa incominci a cambiare con la così detta “rivoluzione sessuale”. Negli anni 20 e 30 negli USA, formose modelle e attrici del cinema americano iniziano ad indossare indumenti sempre più succinti, evidenziando nude ma semplici cosce anatomiche, che fanno arrossire una società culturale ancora troppo tradizionalista, che segue alla lettera le negazioni imposte dal proprio credo senza concepirne il motivo. La società però sta maturando, si sta liberando da catene secolari che tra mille altre cose hanno segregato una coscienza del sesso dettata esclusivamente dall'irrazionalità e da un'inspiegabile vergogna del naturale nudo corpo umano. In Europa, alla fine degli anni 60 e 70, movimenti culturali più o meno discutibili se vogliamo, ma certamente promotori di un radicale cambiamento sociale, invaderanno le piazze delle più importanti città Europee in nome della libera e irrinunciabile trasgressione sessuale. Dopo la rivoluzione francese, nel concetto di libertà, la rivoluzione sessuale sarà la nuova frontiera di un radicale cambiamento e di apertura sociale. Questa rivoluzione porterà tra molte altre cose alla diffusione su larga scala della contraccezione orale, al libero amore hippy, alla nascita nelle città di locali spogliarelli e alla “cultura” del cinema porno. Ma la vera rivoluzione o il vero cambiamento non sta tanto in alcuni punti che vedremo ora, ma in quanto si aprono nuovi spiragli di libertà, di modi di vivere e di pensare all'interno e fuori di una società troppo “coperta” secolarmente dall'ipocrisia di un divieto, prima di tutto per questioni di morale religiosa. Per comprendere meglio se questi punti che abbiamo sottolineato abbiano portato a un giovamento all'intera società, vediamoli uno ad uno. Contraccezione orale: danno o utilità? La donna che ingerisce tali sostanze deve essere consapevole che possono avere effetti collaterali e portare a problemi di salute anche seri. Ogni farmaco se ingerito in modo non appropriato può portare disturbi di salute ma, analizzando obiettivamente il punto, dobbiamo però chiederci: La contraccezione orale quante sofferenze ha evitato a bambini che una volta nati magari non avrebbero avuto una vita dignitosa o peggio genitori irresponsabili o poco raccomandabili? Il così detto “libero amore hippy” propone alla società anticonformista il piacere sessuale senza troppi tabù, rispecchiando una primitiva naturalezza di comportamenti umani che vennero segregati per un migliaio di anni nei sotterranei delle città stato medioevali o rinchiusi in bordelli del peccato. Il fenomeno vide l'approvazione di una società più sveglia e più disinibita all'amore. Nel regno unito gli alloggi studenteschi, per esempio, socializzarono una convivenza naturale tra donne e uomini che vivevano assieme senza nessun tipo di bigottismo puritano. In generale gli anni settanta portano ad un radicale cambiamento nei rapporti sessuali dei giovani che vedono il rapporto intimo più libero, senza troppi legami dettati da un inquadramento ecclesiale o da compromessi matrimoniali. Locali di spogliarelli. Oggi l'unico problema di questi locali, senza farne di tutta un'erba un fascio naturalmente, è che sono sotto il controllo di bande criminali organizzate che gestiscono il traffico della prostituzione. Ma il problema, come abbiamo detto nell'articolo 4, non è il locale in se stesso o l'ipocrisia della falsa morale, ma controlli o leggi poco severe che intervengono sull'illecito. In ogni caso vorremmo sapere quanti di noi uomini, o quanti moralisti, almeno una volta nella vita non sono mai stati in uno di questi “luoghi del peccato”. A partire dagli anni novanta molti di questi locali notturni vengono rimpiazzati dai Club privé, una sorta di discoteche private dove l'amore può divenire piacere anche nel movimentato “triangolo”. Oggi nessuno ci fa più caso all'esistenza di questi luoghi di trasgressione. Gli esempi che vi abbiamo riportato, ogni volta fomentavano scandalo e dibattito acceso nella società di quegli anni. Nell'ottocento, una simile trasformazione culturale sarebbe stata impensabile da tollerare dalla cittadinanza e dalle istituzioni. Nell'odierna società è come se si fosse sviluppata una coscienza collettiva di normalità del fenomeno del quale nessuno è più interessato. Detto francamente, non ci sembra che i suddetti cambiamenti abbiano portato danno alla società, compreso la rivoluzione del cinema porno. Cinema porno Il boom dei film e conseguente diffusione per registrazione su pellicole nastro-cassetta è un fenomeno che esplode negli anni 70. Porterà milioni di posti di lavoro in tutta Italia e in Europa e la felicità di molti “solitari” o coppie eccentriche e volubili, insaziabili di nuove sensazioni. Nella società ogni cambiamento di vita o di abitudini, in generale, porta immancabilmente i suoi pro e i suoi contro. Il contro è che questo fenomeno ha incentivato lo sfruttamento di minori e l'illecito mercato del sesso. Per i duri di cervice ripetiamo però che laddove si annida il male, è la legge che deve occuparsi del caso ed intervenire. Allo stesso tempo il cittadino cosciente deve esprimere il suo piacere di svago nel modo che ritiene opportuno e naturalmente sempre nel rispetto della legge e degli individui. In altre parole l'uomo moderno non deve confondere la libertà sessuale vista come una vera e propria disinibizione soggettiva dell'essere, con l'illecita gravità del giustamente illegale e proibito. Una società moderna non può esprimersi semplicemente nella dicitura superficiale di comodo: “levato il dente tolto il dolore”. Inoltre, segregare e condannare la libertà sessuale di ogni individuo all'interno di un concetto filosofico religioso e oggi, ancor peggio, dentro un folle concetto ideologico e politico d'altri tempi, porta all'eterno scontro incivile di una società mediocre e confusa delle sue reali radici culturali. La rivoluzione sessuale o libertà sessuale che dir si voglia, non può avere nessuna connessione logica con l'aumento di violenza sessuale ed abusi di ogni genere. Anzi, semmai potrebbe essere il contrario. E' il contrario. Più libertà di espressione si vuole all'interno di una democrazia più si prende coscienza delle proprie azioni e si limitano i danni. Oggi assistiamo a una indecente crescita di violenza sessuale sulle donne ma le cause non sono certo da ricercarsi negli esempi che abbiamo riportato sopra. E' ipocrisia solamente supporlo. L'abuso sessuale di qualunque natura o gravità possa essere, è frutto di un disturbo psicopatico mentale individuale, che deve essere curato e giudicato esclusivamente dal lato penale di leggi vigenti o magari più severe, punendo la persona che invade con orrore la dignità e la libertà del malcapitato. Quando parliamo di libertà sessuale non è corretto fare inutili congetture e mettere in mezzo la solita politica di turno pro e contro, costantemente a caccia di voti e vuota di una realtà morale e sociale che chiude le porte e il dialogo ad un uomo più razionale e libero da preconcetti. La rivoluzione sessuale non deve essere utilizzata come strumento di lotta politica. “L'uomo nuovo”, non è più l'uomo del 900 e lo pseudonimo di “uomo libero” non basta più a rendere l'idea di “nuovo” perché è superato! Oggi deve vivere una nuova filosofia che evolve in un concetto di “Uomo libero e Dio”, che sia capace di infrangere barriere universali di altre epoche e stagnanti convinzioni di presunta libertà. “L'uomo libero e Dio” non deve definirsi tale se non ha ben chiara la sua effettiva radice culturale e insegna pagine di storia distorta privandosi di ogni obiettività. “L'Uomo libero e Dio” non apprende assuefatto da mitologie di provenienza secondaria e non blatera un trasformismo di comodo che continua a ribaltare la visione della realtà circostante. “L'Uomo Libero e Dio” è sereno, nega con razionalità complesse strategie di pochi presunti individui che impartiscono ordini dall'alto e che diffondono catastrofismo di massa legato ad ogni serio o fastidioso problema di società. La libertà sessuale dell'individuo non ha nessuna relazione con un fantomatico disegno globale di pochi “eletti” che decidono la sessualità di una persona e del mondo intero. La libertà sessuale non è e non è stata mai nemica di identità e di nessuno. La libertà sessuale, come vedremo meglio nel prossimo articolo, è stata imbavagliata da una serie di motivazioni storiche e da una cultura popolare che non ha mai avuto una radice Europeista. Ed infine, la sessualità di ciascun individuo non può essere modificata o manipolata da una legge, o da preconcetti di natura ideologica anche se è sempre stata sfruttata almeno negli ultimi 50 anni dalla politica per nascondere problemi gravi o gravissimi di ogni governo in questione. Quindi mai più a calderoni di confusione identitaria mischiando libertà sessuale con illegale sfruttamento della prostituzione, abusi sessuali o peggio pedofilia, con matrimoni o adozioni omosessuali. La società moderna deve ripartire da un'analisi profonda del fenomeno e fare il suo percorso naturale di rinnovamento civile. Crediamo, soprattutto per gli ultimi argomenti appena citati, ovvero omosessualità e adozioni, spettino al giudicare di una comunità prima di tutto più matura, più chiara dell'identità umana, e consapevole di tutti gli eventuali pro e contro di una simile apertura. Solamente allora, rinnovata nello spirito e nella ragione, quando finalmente politica e religione avranno compreso che non è loro competenza trattare simili questioni, allora la parola e il da farsi potrà essere serenamente presa in considerazione nella piena libertà di un popolo che decide democraticamente, magari attraverso un referendum, i successivi passi da intraprendere per determinare con responsabilità il proprio futuro. Alla prossima.