La musica di Dio: noi

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La musica di Dio: noi
Periodico dell’Esercito
della Salvezza
Anno LIII
Numero 757
Maggio 2014
editoriale
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 2 - DCB - Roma
La Musica fa parte del
nostro vivere
Anche se oggigiorno una elevata percentuale di
persone desidera
isolarsi, in cerca
di
tranquillità,
quando si tratta
di concentrarsi,
molte persone –
per quanto possa sembrare sorprendente – hanno bisogno della musica
per studiare e lavorare. Altri non possono immaginare neppure per un
istante di muoversi senza musica.
Così, a piedi o in macchina, sui mezzi
di trasporto o nelle sale d’attesa,
anche in alcune aree di servizio
autostradali e nei centri commerciali, la musica è onnipresente. Non si è
anche detto che le sale operatorie di
certi ospedali son dotati di sistemi
audio che diffondono la musica, per
fornire un po’ di conforto ai pazienti?
E tutti i tipi di musica riempiono i
nostri spazi grandi o piccoli che
siano. Ce n’è per tutti i gusti, perché
bisogna che ognuno ne tragga beneficio. Siano esse musiche classiche o
quelle di stile contemporaneo, noi
siamo tutti più o meno inclini a prestare attenzione a quei brani che le
nostre orecchie captano in modo
ripetitivo, a memorizzarli e perfino a
canticchiarli e alla fine si impongono
alle nostre menti. La musica è ripetutamente indicata nella Bibbia,
Giobbe, famoso personaggio a cui le
prove della vita non sono state
risparmiate, ci rivela che Dio è sensibile all’uomo che si mostra integro e
giusto a tal punto che Egli riempie la
sua bocca di grida di gioia e le sue
labbra di canti d’allegrezza (Giobbe
8:21-22). Che possiamo realizzare,
con l’aiuto di Dio, questo obiettivo e
questo ideale.
Daniel Naud, tenente colonnello
Capo del Comando
La musica di Dio: noi
Nel 2008 è entrata nel Guinness dei
Primati come il luogo più silenzioso
del mondo. Così silenzioso che nel
giro di un’ora può portare allo squilibrio mentale chi si trova al suo interno: è la stanza del silenzio, o camera anecoica, degli Orfield Labs di
Minneapolis, costruita in modo da
annullare completamente sia i
rumori provenienti dall’esterno sia
la riflessione sulle pareti interne dei
suoni prodotti da dentro. È formata
da due camere, costruite una dentro
l’altra: quella più interna, cuore
dell’intera struttura, è isolata dal
resto del mondo da uno strato di
fibra di vetro spesso 1 metro e le
sue pareti sono rivestite da una
curiosa tappezzeria tridimensionale
in schiuma sintetica capace di spezzare e assorbire il 99% delle onde
sonore.
Entrando in questo locale si diventa
insomma l’unica fonte di rumore. E
una volta che il nostro udito si è abituato al silenzio assoluto, inizia a
percepire tutti i suoni prodotti dal
nostro corpo: il battito cardiaco, lo
scorrere del sangue nelle vene,
l’aria che entra e esce dai nostri polmoni. “Nel principio DIO creò i cieli e
la terra. La terra era informe e vuota
e le tenebre coprivano la faccia
dell’abisso; e lo Spirito di DIO aleggiava sulla superficie delle acque.
Poi DIO disse ...” credo che i suoni
siano iniziati proprio da quel
“disse”: come in un concerto ben
organizzato e preparato, il sipario si
è aperto, ma l’orchestra resta ancora immersa nel buio e in un silenzio
quasi irreale che all’improvviso
viene interrotto da un leggero picchiettare dell’asta del direttore sugli
spartiti, il tempo di un respiro e la
musica riempie tutto inesorabilmente ... così immagino la creazione del
mondo e quella dell’uomo: una
camera anecoica che all’improvviso
esplode, sconvolta da un arcobaleno infinito di suoni. Dio, non solo
direttore, ma prima di ogni altra
cosa, creatore della musica e quella musica siamo noi e il mondo che
Lui ha creato, ideato, plasmato per
renderci felici. Eppure nella nostra
arroganza quotidiana ci arroghiamo
il diritto di essere creatori e direttori della nostra musica, ci illudiamo
di possedere il controllo non solo
sul mondo circostante ma specialmente su noi stessi, non capendo
che è proprio l’illusione di dominare
ogni cosa che ci rende schiavi e
non liberi e che ci impedisce di
ascoltare le note più intense e profonde del nostro spartito personale.
Quante volte abbiamo desiderato di
entrare in una camera del silenzio e
appartarci dal mondo e sopratutto
dai nostri pensieri, dalle nostre preoccupazioni, dalle ansie del domani? Se per una volta invece di riempire noi lo spazio con parole e idee
fossimo disposti a restare in silenzio e metterci in ascolto, allora sentiremmo la musica che Dio ha creato per noi e ci renderemmo conto di
essere noi stessi la Sua musica. Poi
DIO disse ... e la musica ha avuto
inzio.
Francesca Longo, tenente
(Image courtesy of Photokanok / FreeDigitalPhotos.net)
MAGGIO 2014
Testimonianza
La musica: una lode a Dio!
Ho sempre amato la musica ma nella mia
vita non ho mai avuto la possibilità di prendere lezioni. Ho imparato a suonare la chitarra da autodidatta e a leggere la musica grazie a persone della chiesa che, con pazienza, mi hanno insegnato il valore delle note.
Nel mio cuore, ho sempre inteso la musica
principalmente come lode a Dio; mi sembra
l’uso migliore che si possa fare di questo
eccezionale mezzo di espressione e comunicazione. La mia fede è stata sempre molto
semplice: l’amore per l’arte, la musica e le
cose belle mi hanno sempre aiutata a vedere la mano di Dio, la sua benedizione e la
sua cura.
Come ho cominciato a comporre, però, non
saprei dire.
So che un giorno mi viene in mente una
melodia, non importa cosa stia facendo: a
volte mentre guido, altre mentre faccio le
pulizie, altre quando sono in vacanza. A volte
Canti nella notte
“Dio nella notte concede canti di gioia”
(Giobbe 35:10).
Bisogno ho di Te sempre - “I need Thee every
hour.
Spesso il Signore ci prepara per una prova
che deve ancora venire. Ciò era vero per
Annie S. Hawks (1835-1919), quando da
giovane madre e casalinga indaffarata fu
guidata a scrivere le parole del cantico
“Bisogno ho di Te sempre”. Ella ricordava la
sua esperienza con queste parole: “Un giorno, giovane madre e moglie di 37 anni, ero
impegnata nei compiti casalinghi quotidiani.
Immediatamente, fui pervasa da una sensazione di vicinanza al Maestro, ed iniziai a
chiedermi come qualcuno potesse mai vivere senza di lui, sia nella gioia che nel dolore.
Così le parole arrivarono alla mia mente e
quei pensieri si impossessarono di me.”
Non fu che sedici anni dopo, con la morte
del marito, che il pieno impatto delle sue
parole incoraggiarono il suo cuore. Così
scrisse: “In un primo momento non compresi perché questo inno aveva toccato il grande palpitante cuore dell’umanità. Fu soltanto qualche tempo dopo, quando sulla mia
strada si abbatté l’oscurità di una grande
perdita, che compresi qualcosa della potenMAGGIO 2014
la melodia mi viene in mente già strutturata,
la immagino nella sua interezza, compresi
gli abbellimenti per la fisarmonica che sarà
suonata da mio marito Franco. Molto spesso, la musica porta con sé le parole, o almeno il concetto che dovrà esprimere e allora
chiedo aiuto a mio marito, che è molto più
poetico di me.
L’episodio che non dimenticherò mai, però,
è la composizione di “Lodalo”, un canto per
voci femminili basato sul Salmo 103, che ho
scritto nel 2006.
Ero in vacanza in campagna, seduta nel
patio della nostra casetta. Desideravo scrivere per dare lode a Dio e anche per avere
qualcosa di nuovo per la corale della comunità. Mentre guardavo la natura che mi circondava, mi è venuto in mente l’inizio
“Lodalo! Loda il Signore”, poi il coro “Sono
meravigliose le opere tue, oh Signore.” e, in
pochissimo tempo ho scritto la linea melodica. Ho fatto così in fretta che, per qualche
momento, mi sono chiesta se la musica
fosse mia o l’avessi sentita da qualche
parte! In pochissimo tempo, ho scritto anche
le parole, prendendo i versetti dal salmo
103 e adattandoli alla musica. “Lodalo” è
uno dei canti che amo di più proprio perché
lo sento più come un regalo da parte di Dio
za confortevole nelle parole che io avevo
permesso di dare ad altri durante il mio
dolce momento di pace e serenità”.
Essere salvati e ripieni dello Spirito non ci
porta ad una vita affascinante, liberi da tribolazioni e prove. Essere provati e tribolati
sicuramente accadrà ogni giorno, come ce
lo ricorda John Bunyan: “Raramente un cristiano ha una lunga vita facile, quando se
ne va una tribolazione, un’altra lo aspetta al
varco. Quando siamo fedeli oggi, Dio preparerà per noi le nostre tribolazioni di domani”.
Annie Hawks e la sua storia ci rammentano
l’importanza della conoscenza della vicinanza del nostro Signore nei momenti di piena
pace, in modo da essere trionfanti quando
le tempeste e le prove della vita ci verranno
addosso. Facciamo nostra la preghiera di
questo grande inno, nella certezza che la
presenza del Signore e la potenza ci sosteranno nel momento del bisogno.
“Bisogno ho di Te sempre, benigno Salvator;
soltanto la tua voce, da pace e calma al
cuore.
Ho sempre in tutte l’ore, bisogno, o Dio di Te.
Ascoltami, Signore, io vengo innanzi a Te”.
(dal “Grido di Guerra”, 1995)
che come una mia composizione.
Un altro canto che per me è stata una promessa e un’ispirazione e per il quale mi
sono sentita più un veicolo di ciò che Dio
voleva comunicare che una compositrice è
“Non esiste situazione”. La parole del coro
vogliono essere per voi che leggete una
testimonianza e un incoraggiamento.
Abbiate fiducia in Dio, Lui è meraviglioso!
“Non esiste situazione che Lui non possa
capire;
né dolore così grande che lui non possa
curare.
Non c'è cuore così triste che non possa consolare;
ogni lacrima versata lui raccoglierà.
Non c'è luogo così oscuro che non possa
illuminare;
non c'è male così grave che lui non possa
guarire.
Nulla è così nascosto che lui non possa scoprire.
Se finanche il tuo pensiero lui conosce già.
Perché Lui conosce ciò che è nel tuo cuore,
Lui conosce ed ama te“
Ilaria Castaldo Paone
tenente ausiliaria
Nuove Nomine
I capitani Angel e Marlene Sandoval,
attualmente Ufficiali del Corpo di
Ariano Irpino sono nominati Ufficiali
Comandanti del Corpo di Torre
Pellice.
La tenente Manuela Castaldo, attualmente Ufficiale del Corpo di
Brienza/Braide, è nominata Ufficiale
Comandante del Corpo di Ariano
Irpino.
Effettivi dal 1 settembre 2014.
Preghiamo per gli Ufficiali di cui
sopra, chiedendo a Dio la sua ricca
benedizione per ognuno di loro.
Per donare il 5 per mille
all’Esercito della Salvezza
07933851003
Per riflettere
(Image courtesy of samuiblue,
FreeDigitalPhotos.net)
“Nel buio stava
accadendo qualcosa. Qualcuno aveva
cominciato a cantare...
E mentre il leone
camminava e cantava, l’erba rendeva
verde la vallata”
(da “Le cronache di
Narnia - Il nipote del
mago” di C.S.
Lewis.)
Mi piace questa descrizione della creazione di Narnia, un paese fantastico, dall’autore cristiano C.S. Lewis. Lewis ritraduce
in un linguaggio poetico l’antico testo
della Genesi; nel suo racconto la musica
caccia via il buio creando la vita, proprio
come leggiamo in Genesi 1:2-3 “La terra
era informe e vuota, le tenebre coprivano
la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio
aleggiava sulla superficie delle acque. Dio
disse: ‘Sia luce!’ E luce fu.” Nella mia
immaginazione la sua voce suona come
una musica ed è per me un pensiero
accattivante di come la musica possa trasformare il buio.
Sembra che semplicemente strimpellando un accordo, Pitagora era in grado di
Avvenimenti salutisti
Riunione di addio dei
Tenenti Colonelli Naud
trasformare un comportamento violento
in un comportamento pacifico!
Nell’Antico Testamento, Davide prendeva
l’arpa e si metteva a suonare e “Saul si
calmava, stava meglio” (1 Sam 16:23)
Sembra che la musica abbia un effetto
positivo sulle persone! Recentemente
mia madre, lavorando con un gruppo di
persone che soffrono di Alzheimer, ci ha
raccontato quanto la musica li aiuti a
riconnettersi con le loro famiglie e amici.
Nella Bibbia c’è un testo che racconta
della sofferenza e anche dell’esistenza
della musica nel momento della creazione: Giobbe capitolo 38 vv. 4,7 “Dov’eri tu
quando io fondavo la terra...quando le
stelle del mattino cantavano tutte assieme e tutti i figli di Dio alzavano grida di
gioia?” Giobbe, che era privo di gioia,
senza musica, nel buio totale della sofferenza, aveva dimenticato la grandezza di
Dio e la su capacità di creare e rinnovare.
Forse qui c’è un aiuto per noi: in quei
momenti - quando la grandezza di Dio
non è percepibile - voltiamo il pensiero
alla musica. Ascoltiamo la musica e pensiamo al fatto che Dio, il potente creatore,
ha portato la luce dove c’era buio usando
la sua voce melodica.
Elaine Cavanagh, maggiore
Benvenuto dei
Tenenti Colonnelli Tursi
Domenica 14 settembre riunione
speciale di benvenuto e installazione dei nuovi Capi del Comando
Italia & Grecia, Tenente Colonello
Massimo Tursi e Tenente
Colonnella Anne-Florence Tursi,
Presidente dei Ministeri Femminili.
L’incontro sarà tenuto alle ore
15:30 nella Sala del Corpo di
Roma e presieduto dalla
Commissaria Marie Willemark,
Capo Territoriale per la Svezia.
Vi è mai capitato di chiedervi chi abbia
scritto un inno popolare o da dove ha
è venuta la sua ispirazione? Ci sono
tante storie e tanti cantici. Però uno
che adoro cantare a squarciagola è
“Grande è la tua fedeltà”. Scritto da
Thomas Obadiah Chisolm (18661960) è stato pubblicato nel 1923.
Quest’inno è stato tratto da una poesia che Thomas scrisse al suo amico
William Runyan mentre era in missione e leggendo la Bibbia si ricordò delle
parole di Lamentazioni 3:22-23. Il suo
amico Runyan scrisse la musica ed
oggi è ancora un inno popolare in tutto
il mondo.
Ogni tanto guardo a quest’inno e ringrazio il Signore per tutti i momenti che
Egli è stato fedele con me, anche
quando certe volte è stato difficile
vederlo. Magari prendete un attimo
per leggere di nuovo l’inno e magari
anche cantarlo ad alta voce, ringraziando il Signore per la Sua fedeltà
verso di voi.
Estelle Blake, maggiore
Campo Fanfara - Bobbio Pellice Campo Biblico - Forio d’Ischia
Siete tutti cordialmente invitati:
15 agosto a Bobbio Pellice,
31 agosto a Napoli.
Grande è la tua Fedeltà!
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Per informazioni contattare:
Sig. Giuseppe Maggi - 335 782 74 03
[email protected]
Per informazioni contattare:
Tenenti Longo - 0924 89 250
[email protected]
MAGGIO 2014
Recensione
Le radici della perseveranza
L’indomabile costanza nella
vita di John Newton, Charles
Simeon e William Wilberforce
sboccato da avere una cattiva reputazione persino fra i marinai con cui aveva lavorato, che di
per se non erano esattamente modelli di correttezza!
È questo che rende la grazia di cui parla
Newton “amazing”, ovvero incredibile. Il fatto è
che il dolce suono della grazia di Dio potesse e
possa tutt’ora raggiungere e cambiare anche
un uomo così.
Un altro uomo perso ed è stato ritrovato è sicuramente anche William Wilberforce, che chiese consiglio proprio a Newton riguardo la sua
battaglia contro il commercio degli schiavi. I
due alla fine divennero esponenti di punta del
movimento che porto all’abolizione della schiavitù nel Regno Unito nel 1807 dopo venti anni
di lavoro e proteste.
In quegli stessi anni un giovane uomo, Charles
Simeon, si chiedeva come cambiare le cose
intorno a lui. La risposta era nel servizio a
tempo pieno nella Chiesa Anglicana.
Ridicolizzato in gioventù, col tempo la sua
La Musica esprime
quello che non può
essere detto, ma su cui
è impossibile restare in
silenzio.
Victor Hugo
L’inno “Amazing Grace”
è forse il canto cristiano
più riconoscibile e
Edizioni Alfa e Omega
famoso. È apparso in
innumerevoli film e serie televisive inclusi i
Simpson e Star Treck. Quello che forse si ignora
è la storia dell’autore, John Newton. Newton non
era un uomo per bene, anzi tutt’altro. Non solo
era un trafficante di schiavi, aveva passato i primi
trent’anni della sua vita sulle navi negriere dirette
in Sierra Leone. Inoltre era talmente volgare e
“Tu sei ancora il mio uomo”
Fra la musica che trovo più “celestiale” c’è quella di
Johann Sebastian Bach. Ricordo una volta ad un concerto di organo in una chiesa di Firenze mentre ascoltavamo la Toccata e Fuga in Re minore, mi sono accorto che
una signora seduta non lontana da me stava tremando
dall’emozione provocata dalla musica. Poi ho scoperto
che la stessa cosa stava succedendo anche a me! E sui
suoi manoscritti Bach scriveva “Soli Deo Gloria”....
C’è però anche altra musica. Ad alcuni piacciono le
bande rock con loro kilowatt di potenza. Io preferisco il
suono della potenza vera: quella di un caccia Eurofighter
Typhoon o simile che decolla con i post-bruciatori a tutto
gas. Per un musicista non sarà musica...ma quel suono
di pura potenza mi parla di Dio.
Probabilmente non sarei mai riuscito ad assistere ad un
concerto di Whitney Houston, e con la sua morte tragica
ormai è certo che non ci andrò. Ma grazie a Dio (è il caso
di dirlo!) abbiamo delle registrazioni. Una delle sue canzoni meno conosciute è “You’re still my man – Tu sei
ancora il mio uomo!” Si, è una canzone d’amore, ma
quando sento quelle parole cantate con tale passione e
potenza da quella voce meravigliosa, è la musica di Dio
per me. Se riuscite a trovarla, ascoltatela...può darsi che
sarà il messaggio di Dio anche per te!
IL GRIDO DI GUERRA
Organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza
Dir. Responsabile: ten. col. Daniel Naud
Team editoriale: magg. V. Pavoni Longo,
ten. F. Longo, Paolo Consentino
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Via Collatina, 41 - 00177 Roma
MAGGIO 2014
DICHIARAZIONE DI INTENTI
Il Grido di Guerra - contro il
male e l’ingiustizia - è l’organo ufficiale dell’Esercito
della Salvezza. Esso è
l’espressione del pensiero
del nostro movimento.
Pertanto, esso ha tre obiettivi principali: evangelizzazione, informazione sulle
attività e l’Opera in Italia,
informazione a livello internazionale.
Questi obiettivi saranno conseguiti mediante la pubblicazione di brevi articoli attuali
e rispondenti alla nostra cultura.
influenza si estese fino all’India.
Al centro di queste tre vite la grazia di Dio ha
permesso loro di perseverare e di ostinarsi nei
loro sogni apparentemente impossibili. Nelle
circa 160 pagine de “Le Radici della
Perseveranza” John Piper racconta queste tre
vite ed il modo in cui Dio le ha usate per cambiare il mondo.
Come cristiani cantiamo, perché alle volte la
musica è il modo migliore di comunicare pienamente quello che Dio ha fatto e può fare; la
musica ci permette di sognare grandi e nuovi
sogni per questo mondo che ha ancora bisogno di uomini e donne in grado di farsi guidare
dalla grazia immensa e magnifica di Dio: grazia inaspettata.
Il libro è consigliato a chi affronta momenti difficili, a chi è a un passo dal perdere la speranza, a chi non riesce ancora a vedere una strada aprirsi nel deserto.
Manuela Castaldo, tenente
“You’re still my man!”
Some of the music which I find most “heavenly” was
written by Johann Sebastian Bach. I remember listening to Toccata and Fugue in D minor during an organ
recital in a church in Florence. I became aware of a
lady sitting not far from me who was trembling from
the emotion of the music. Then I realised that I was,
too! And on his manuscripts Bach wrote “Soli Deo
Gloria…..”
There is other music, though. Some people enjoy rock
bands with their kilowatts of power. I prefer the sound
of real power: a Eurofighter Typhoon or similar aircraft taking off with full afterburner. Not music to a
musician…but such a powerful sound speaks to me of
God.
I probably would never have got to a concert of
Whitney Houston – her tragic death means that now I
certainly never will. But thank God (it’s appropriate to
say it) we have recordings! One of her lesser-known
songs is “You’re still my man!” Yes, it’s a love song,
but when I hear those words sung with such passion
and power by that wonderful voice, it’s God’s music
for me. If you can, listen to it…it may be God’s message for you too!
Russell Pipe, maggiore
ESERCITO DELLA SALVEZZA
QUARTIERE GENERALE NAZIONALE
Via degli Apuli, 39 - 00185 Roma
Tel. 06.44740630
Fax 06.44740640
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QUARTIERE GENERALE
INTERNAZIONALE
101 Queen Victoria Street,
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Fondatore: William Booth
Generale: André Cox
Capo del Comando, Italia e Grecia
ten. colonnello Daniel Naud
INDIRIZZI LOCALI
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