La visita - Campeggio Club Varese

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il notiziario
del Campeggio Club Varese
Anno XXXXI - n. 1
febbraio - marzo - aprile 2016
Registrazione Tribunale di Varese n. 506 del 12/06/87 - Edizione digitale
Direttore responsabile:
Duilio Curradi
e-mail: [email protected]
Sito personale: www.mitidelmare.it
Proprietà:
CAMPEGGIO CLUB VARESE
Cas. Post. 40 - 21100 VARESE
C.F. 80100140120
[email protected]
www.campeggioclubvarese.it
Sede sociale:
Via Matteotti, 4 - 21020 Luvinate VA
Tel/Fax/Segr.Telef. 0332.824200
La sede è aperta al venerdi
dalle 21 alle 24
(Escluso agosto e festivi)
L’edizione cartacea di questo periodico è sospesa per motivi tecnici.
Viene distribuito gratuitamente, per
via telematica, ai Soci del Campeggio
Club Varese, ad Associazioni ed Enti
turistici, a quanti possono essere interessati al turismo itinerante, all’amore
ed al rispetto della natura, alla vita associativa.
Viene anche inviato alle organizzazioni e alle strutture ricettive e commerciali del settore del turismo itinerante.
GARANZIA DI RISERVATEZZA:
I dati personali dei lettori sono archiviati e vengono utilizzati da questo
Notiziario esclusivamente per consentire la spedizione del periodico.
I dati non sono ceduti, comunicati o
diffusi a terzi.
L’edizione cartacea di questo Notiziario è sospesa per
motivi tecnici.
Pubblicato con periodicità trimestrale viene distribuito,
gratuitamente, esclusivamente per via telematica.
Per riceverlo è sufficiente segnalare il proprio indirizzo
e-mail a: [email protected]
Hanno collaborato a questo numero:
Angelo
Anna
Archimede
Bacchus
Gianna
Giusy
Mario DT
Olimpio
Piero
Rodolfo
Sergio
Volpino
Sono ripresi articoli e notizie da:
Sito Federcampeggio Lombardia; Testi editi dalla Provincia di Varese; Edizione on-line Al Volante; I Borghi
più belli d’Italia; Periodico l’Hobby della Scienza e
della Tecnica; Plein Air Market; Siti di vari Comuni e
Pro Loco; altri siti internet.
Foto di copertina:
Santa Maria del Monte
di Roberto Giancristoforo
I Soci sono invitati a collaborare inviando articoli, racconti di viaggio, esperienze, informazioni e suggerimenti alla
redazione. Tutti gli articoli devono essere firmati. La loro
pubblicazione non costituisce allineamento dell’Associazione ai pareri espressi dall’Autore.
Corrispondenza: Campeggio Club Varese - Il Notiziario - Casella Postale 40 - 21100 VARESE
Iscrizioni all’Associazione e contributi a fini ricreativi:
- c/c postale 14866214, oppure assegno c/c bancario, intestato a Campeggio Club Varese - Cas.
Post. 40 - 21100 VARESE VA (per le nuove iscrizioni è indispensabile specificare nome, cognome
e indirizzo del Socio nonché nome e rapporto di parentela di ciascun membro dell’equipaggio).
- Bonifico bancario intestato a Campeggio Club Varese
IBAN: IT 36 I076 0110 8000 0001 4866 214 - Banco Posta
comunicazione a: [email protected]
Anno XXXXI - n. 1
3
In questo numero
Programma 2016
pag 4
L’Assemblea generale dei Soci - Considerazioni del Presidente uscente “ 5
“ 6
Il nuovo Consiglio Direttivo
Serata in sede con demo, venerdi 26 febbraio 2016
“ 7
Spedizione al Polentone di Bubbio, sabato 2 e domenica 3 “ 8
“ 9
Festa di Primavera e del Dolce
“ 10
11° Raduno Regionale dei Club Lombardi
“ 12
Raduno sociale 2016 del Campeggio Club Varese
Così abbiamo congedato il 2015: Pranzo sociale e Festa degli auguri in sede “ 13
La copertina di questo Notiziario: Santa Maria del monte di notte
“ 14
“ 15
Iscrizioni e rinnovi 2016
Attestato ai Soci iscritti a Confedercampeggiatori da oltre 30 anni
“ 16
“ 19
Andalusia ...fai da te
Il Varesotto da scoprire: Le Valli del Luinese
“ 25
I viaggi del Notiziario: la Puglia
“ 31
“ 46
Alla scoperta dell’Italia Comune per Comune: Carunchio e Clauiano
Idee per viaggiare in febbraio
Fiere, Feste, Sagre ed altro ancora
“ 49
Carnevale
“52
Le mostre
“ 56
Chi vende e chi compra
“ 59
Da Plein Air Market
C1 - la patente per veicoli fino a 7500 kg
“ 60
Sovraccarico e rimorchi
“ 63
Da Al Volante
Smog: cause e rimedi
“ 64
Multe con Street Control
“ 67
Telecontrollo per RCA e revisone
“ 67
Gli automobilisti usano sempre meno le frecce
“ 68
Attenti alle truffe
” 69
Porche in Paradiso
“ 70
Uno strumento affascinante: come si legge un orologio solare
” 71
Il vino: i vitigni dell’Italia centrale, seconda parte
” 74
Ci sono dei giorni che...
“ 77
Il perché di Volpino: il caldo, il freddo, il fiume, il mare
“ 83
“84
Ec...citazioni!
“ 85
Trovate da Rodolfo
I suggerimenti di Anna
“ 89
L’angolo delle erbe: Il dente di Leone
“ 91
La pagina del sorriso
“ 93
La pagina del rompicapo
“ 95
Se ancora non lo avete fatto affrettatevi
a rinnovare l’iscrizione al Campeggio Club Varese
Tutte le informazioni le trovate a pagina 15 e sul sito del CCV
Il Notiziario del Campeggio Club Varese
http://www.campeggioclubvarese.it/
Anno XXXXI - n. 1
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Programma 2016
Domenica 31 gennaio - Assemblea generale
Ne parliamo a pagina 5
Venerdi 26 febbraio - Serata in sede con rinfresco e demo
Sabato 2 e domenica 3 aprile - “Spedizione” al Polentone di Bubbio
Domenica 17 aprile - Festa di primavera e del dolce
Mese di maggio 2016 - Raduno regionale dei Club Lombardi
Da venerdi 3 a domenica 5 giugno 2016 - Raduno sociale del Campeggio Club Varese
Con i prossimi Notiziari e con le Newsletter vi informeremo, dettagliatamente,
sulle prossime iniziative:
Mese di ottobre 2016 - Festa d’autunno
Mese di novembre 2016 - Pranzo sociale
Mese di dicembre 2016 - Festa degli auguri in sede
Nel corso dell’anno si aggiungeranno, con molta probabilità, altre iniziative.
Collabora anche te con le tue idee e con i tuoi suggerimenti.
Inoltre
Sono in preparazione altre uscite in gruppo con camper e caravan
Tutte le informazioni sono riportate su questo Notiziario,
che esce in formato PDF:
- il 1° febbraio
- il 1° maggio
- il 10 settembre
- il 10 novembre
e che viene distribuito con ampia diffusione. Le date possono subire
piccole variazioni in base alle notizie da pubblicare
I Soci del Campeggio Club Varese sono informati degli aggiornamenti
e delle nuove iniziative anche attraverso le Newsletter.
I notiziari arretrati possono essere scaricati dal sito
Qui trovate anche informazioni sulle convenzioni e sugli sconti per i soci
nonché tante informazioni utili
Frequentate la sede sociale !
Sono previste anche INIZIATIVE A BREVE TERMINE che possono essere decise negli
incontri del venerdi sera. Il Notiziario, che esce ogni tre mesi, non può informare su queste
attività ma le potrà soltanto raccontare. Solo con l’assidua frequentazione della sede sarà possibile mantenersi informati e poter quindi partecipare a questi eventi.
Essere soci del Campeggio Club Varese
Conviene !
Anno XXXXI - n. 1
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Domenica 31 gennaio 2016 si è tenuta
L’Assemblea generale di Soci del Campeggio Club Varese
L’Assemblea si è svolta in un clima di simpatia e collaborazione.
Il Presidente uscente Mario Di Toma, oltre a quanto indicato su questo Notiziario e sul precedente, ha voluto richiamare l’attenzione sul modo in cui funziona, ormai, il Gruppo “Camper Insieme”. Dopo un primo
periodo di affiatamento, adesso diversi equipaggi si ritrovano, periodicamente, per raggiungere destinazioni
interessanti, soprattutto in occasione di eventi particolari.
Si rinsaldano amicizie e ne nascono di nuove. Il tutto in un clima di divertente allegria.
Richiama i convenuti a sfruttare di più le possibilità offerte dalla Camping Card International che consente
di ottenere sconti e facilitazioni di vario tipo.
Illustra il programma per il 2016 proposto dal Consiglio uscente, che dovrà essere ratificato dal nuovo Consiglio Direttivo.
Invita anche a portare nuove idee e suggerimenti per migliorare sempre di più la vita sociale del nostro Club.
Sollecita anche i Soci a contribuire al Notiziario raccontando le proprie esperienze di viaggio e quant’altro
possa interessare i lettori. Il nostro Notiziario, insieme al nostro sito Web, ottiene un notevole successo e molte
sono le strutture che scelgono di farsi conoscere attraverso in nostri sistemi di diffusione.
Questo Notiziario, primo del 2016, ve ne fornisce una prova esauriente. Ovviamente, per accogliere tutto questo materiale, è necessario aumentare, in proporzione, il testo.
Conclude ringraziando i collaboratori e quanti si impegnano per il migliore funzionamento dell’Associazione.
Il Tesoriere Angelo Valsesia dà lettura dei bilanci consuntivo 2015 e preventivo 2016.
Entrambi vengono approvati all’unanimità.
Poiché è previsto il rinnovo del Consiglio Direttivo viene organizzata l’elezione con la nomina di tre scrutatori
e con la distribuzione delle schede.
La maggior parte dei membri del Consiglio uscente accettano di ripresentare la propria candidatura.
Considerazioni di fine mandato del Presidente uscente
Il mio mandato è ormai scaduto e, a breve, ci saranno le elezioni per il nuovo Consiglio.
Chi verrà eletto avrà il compito di proseguire nell’azione intrapresa dai consiglieri uscenti e cioè dare impulso
alle uscite di gruppo, comprese eventuali vacanze, fare azione di propaganda e programmare eventi in sede.
E’ opportuno che ciascun socio solleciti i conoscenti camperisti o roulottisti ad iscriversi all’associazione sottolineando quali sono i vantaggi che ne derivano.
Mi riferisco agli sconti per l’assicurazione e a tutte quelle riduzioni, che ci sono e che, normalmente, non
vengono sfruttate.
A tal proposito invito i soci a consultare l’opuscolo “Agevolazioni e convenzioni” allegato al Campeggio Italiano della Federcampeggio oppure a visitare, oltre al sito della nostra associazione, anche quello il sito della
citata.
Non è sufficiente, per i vecchi campeggiatori, essere passati dalla tenda alla roulotte e magari da quest’ultima
al camper. Oggi tutte le comunicazioni avvengono on line o tramite le app dei cellulari e chi non si è ancora
adeguato, è opportuno che lo faccia.
Bisogna adeguarsi ai tempi che sono cambiati.
Al di là di queste mie considerazioni auguro al nuovo consiglio: buon lavoro!
Mario Di Toma
Anno XXXXI - n. 1
6
Il nuovo Consiglio Direttivo
Dalle votazioni sono risultati eletti
- 9 Soci per il Consiglio Direttivo.
- 3 Soci per il Collegio dei Revisori dei Conti.
- 3 Soci per il Collegio dei Probiviri.
I Consiglieri eletti, soprattutto per consentire l’uscita puntuale di questo Notiziario, si sono subito riuniti per
la definizione degli incarichi.
Il nuovo Consiglio Direttivo risulta così costituito:
Di Toma Mario
Presidente
Coppa Fausto
Vice Presidente/Segretario
Valsesia Angelo
Tesoriere
Gasparotto Olimpio Camper insieme
Mazzoglio Piero
Attività sociali
con la collaborazione, per le attività sociali, di
Cappellazzo Piero
Ceriani Giuseppe
Crugnola Vittorio
Nogara Agostino
Revisori dei conti:
Curradi Duilio
Giancristoforo Roberto
Mazzucchelli Silvana
Collegio dei Probiviri:
Guggiari Sergio
Semini Delfo
Stracchi Pierluigi
Curradi Duilio conserva la responsabilità
del Notiziario e del sito Web.
Collaboratori esterni per le attività sociali:
Ghielmetti Giovanni, Semini Delfo, Trevisi Mario, Vismara Giovanni
Grottammare
- Marche -
Il più verde sul mare
della Riviera Picena
delle Palme
...a 10 metri dalla spiaggia
Piazzole in erba “ever green”
Sabbia finissima
Mare pulito - bandiera blu
Mare a basso fondale Piste ciclabili
“Coupon Vacanze”
Richiedilo sulla home del nostro sito!
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il sito
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Anno XXXXI - n. 1
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Venerdi 26 febbraio 2016
Serata in sede
un piacevole incontro con il tradizionale rinfresco e con la
presentazione di interessanti prodotti
Queste serate si ripetono, ormai, ogni anno e rappresentano un’ottima occasione per ritrovarci insieme. In questi incontri ci vengono illustrati, ogni volta, articoli normalmente rivolti al benessere personale.
Esperti di settore ci informano su molti aspetti dei nostri comportamenti aiutandoci a migliorare la qualità della nostra vita.
La partecipazione dei soci, in coppia, a questi eventi aiuta anche le “finanze” della nostra Associazione. Per ogni coppia presente, infatti,
viene riconosciuto un contributo “molto utile” al nostro Tesoriere.
Siamo sicuri che i Soci del Campeggio Club Varese
parteciperanno numerosi
Agenzia di Arcisate
di Stefano Bernabei
Via Matteotti, 83
Tel/Fax 0332/475036
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La Confederazione Italiana Campeggiatori ha stipulato con la nostra
Società un accordo che prevede il riconoscimento di condizioni tariffarie molto
vantaggiose per tutti i proprietari di Camper e Autocaravan.
Le garanzie previste dalla convenzione sono:
RCA: nuove tariffe sempre convenienti - la garanzia copre sia i danni causati dalla
circolazione del veicolo, anche se è in sovraccarico, sia la responsabilità civile dei
trasportati.
Incendio e furto - compreso in tariffa il servizio Lloyd Service Furto che garantice
un’auto sostitutiva e il disbrigo delle pratiche assicurative, danni a terzi da incendio ed
eventi sociopolitici.
Assistenza e tutela giudiziaria - i pacchetti comprendono il carro attrezzi, il rientro
al domicilio o la prosecuzione del viaggio, la consulenza sanitaria e molti altri servizi
di assistenza al veicolo ed alla persona, in Italia e all’estero.
Ed inoltre atti vandalici, eventi naturali, rottura cristalli, garanzia kasko e, per le
vostre autovetture, tariffe agevolate.
Siamo a disposizione per preventivi telefonici e per e-mail
Anno XXXXI - n. 1
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Sabato 2 e domenica 3 aprile
“Spedizione” al Polentone di Bubbio
di Olimpio Gasparotto
ll polentone di Bubbio (Asti), che si svolge come ogni
anno il sabato e la domenica dopo la Pasqua, è arrivato alla sua 97a edizione e per il Campeggio Club
Varese è diventato oramai un piacevole appuntamento. Alcuni nostri soci sono confratelli della “Confraternita de j’ Amis del Pulenton ed Bübe”, nominati
con colorita cerimonia durante i festeggiamenti e vestiti con il tradizionale mantello e cappello, collare
ornato con un piccolo paiolo, partecipano alla sfilata
storica e prendono posto sul palco.
Il Comune di Bubbio e la Pro Loco, che organizza
la manifestazione, in considerazione della nostra
nutrita partecipazione alle
precedenti edizioni, mette
a disposizione una vasta
area per i nostri camper che
dista pochi metri dal centro
storico.
La sagra del Polentone è la
festa principale del paese
di Bubbio e derivata forse
dalle antiche distribuzioni
rituali di fave e lenticchie,
poi sostituite dalla più recente farina di mais.
Occasione per socializzare
con il “diverso” in concomitanza con l’arrivo in paese dei “magnin” (i calderai stagnatori di pentole e
paioli).
La tradizione si ripete ogni anno e la rievocazione storica viene riproposta con grande fedeltà, c’è l’apposita confraternita “J’amis del Pulenton ed Bube” che ha
il compito di vigilare affinché siano rispettati i canoni
classici della festa.
Piatto tradizionale è certamente la polenta che, nella
sua semplicità, si associa con disinvoltura ai sapori
più diversi: frittata di cipolle, salsiccia e sugo ai funghi.
Questa sagra si è a poco a poco costruita su di una leggenda che mette in evidenza il rapporto tra calderai e
popolazione locale e la dura realtà della miseria dei
contadini nella Langa.
Si racconta che tanti anni fa, in un giorno di primavera, giunse a Bubbio un gruppo di calderai; in quei
giorni la situazione economico-sociale era disperata a
causa dell’editto che il marchese del Monferrato aveva imposto ai cittadini per aumentare le tasse.
I bubbiesi si ribellano e, dopo che il castellano ebbe
esaudito ogni loro richiesta, la rivolta si placò e il
feudatario stabilì l’inizio della cottura della polenta
e diede il via a una grande festa collettiva a cui parteciparono anche i calderai che crearono un enorme
paiolo di rame in cui venne cotta la polenta che venne
distribuita a tutti i cittadini. Durante questa festa il
castellano ordinò che i dazi e le tasse fossero nuovamente ridotti e che la festa venisse ripetuta.
Per questo motivo ogni
anno viene rievocato l’evento con una sfilata di nobili e paesani che parte dal
castello e giunge fino alla
piazza del paese dove, per
l’intrattenimento di ambo
le parti e del pubblico, si
esibiscono gli sbandieratori del Palio di Asti ed i
“Tamburini dell’assedio di
Canelli”.
La manifestazione comprende, oltre ai banchi fieristici e rappresentazione di antichi mestieri, anche
una serata “magica”, la sera prima del giorno del polentone lungo le vie del paese si può bere del buon
vino prodotto nei vigneti della zona, mangiare focacce, assaggiare gli ottimi formaggi di produzione locale, tra cui la famosa robiola di Roccaverano DOP, o
lasciarsi predire il futuro e leggere la mano da alcune
chiromanti, oltre a spettacoli di arte varia in ambientazione medievale.
E’ come entrare in punta di piedi in un salotto dove
c’è in corso una festa privata, presenti quasi solo i
bubbiesi, gente in costume, spettacoli vari nei cortili
e davanti al castello. Con pochi euro si acquista una
piccola caraffa e con questo “passaporto” al collo si
può assaporare del buon vino gratis per tutta la serata.
Beh, ci pare che ci siano tutti i più invitanti presupposti per visitare la festa del 2016, quindi arrivederci
a Bubbio!
Anno XXXXI - n. 1
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Domenica 17 aprile 2016 - In sede alle 12.30
Festa di Primavera e del Dolce
Questo tradizionale incontro ci vedrà, ancora una
volta, riuniti nella nostra ampia sede sociale per
trascorrere qualche piacevole momento insieme.
I nostri soliti “eroi” si stanno adoperando per
definire il menù. Appena sarà pronto ve lo comunicheremo con una newsletter.
Lo troverete anche sul sito www.campeggioclubvarese.it
e sulla scheda di prenotazione che verrà affissa in sede
Alla primavera speriamo ci pensi il “meteo”.
Al dolce ci penseranno, come al solito, le nostre
brave, ed i nostri bravi, soci pasticceri di buona
volontà.
A presto per i dettagli
Cominciate a segnarvi la data e partecipate numerosi come sempre.
Aperto tutto l’anno !!!
in posizione stupenda sul Lago di Garda
Piazzole con fondo erboso per camper, caravan e tende.
Nella vicina spiaggia c’è la possibilità di noleggiare barche a motore e pedalò.
A servizio dei clienti ci sono i bar, il ristorante, un piccolo supermercato con prime necessità (anche nel periodo invernale), piscine estive per adulti e bambini, parco giochi per
i più piccoli, barbecue a disposizione dei clienti, lavatrici, asciugatrici e camper-service.
Materiale informativo è disponibile presso la sede sociale e
nel sito del Campeggio Club Varese - www.campeggioclubvarese.it
visita
il sito
http://www.campingamicidilazise.it/
Campeggio Amici di Lazise
Località Fossalta - Strada del Roccolo, 8 - 37017 LAZISE (Verona)
Tel. (+39) 045/6490146
Fax. (+39) 045/6499448
www.campingamicidilazise.it e-mail: [email protected]
Anno XXXXI - n. 1
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A Casteggio (PV) l’11 Raduno Regionale dei Club Lombardi
Nell’Oltrepò Pavese dal 20 al 22 maggio 2016
Il programma del raduno è in corso di definizione.
Appena avremo notizie più dettagliate le comunicheremo tramite Newsletter e le riporteremo anche sul nostro
sito http://www.campeggioclubvarese.it/
Visitate anche il sito della Federcampeggio Lombardia che è raggiungibile, come quello della Confedercampeggiatori, dal sito del Campeggio Club Varese.
allestimenti
speciali per
camper
Fornitura e installazione accessori
delle migliori marche del settore
Realizzazione modifiche interne
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Anno XXXXI - n. 1
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Camping
Paradiso
...il campeggio ideale nel cuore della Versilia
E’ un vero paradiso per le vostre vacanze al mare, immersi nella natura. si trova nel cuore della
Versilia, circondato dalla pineta secolare, in una zona dalle vedute e panorami mozzafiato, a pochi
passi dal mare e dal centro di Viareggio.
Ideale per famiglie con bambini che desiderano
trascorrere una vacanza in completo relax, baciati dal sole al mare oppure in piscina...
Attraversando un sentiero ombreggiato troverete la spiaggia attrezzata, e la lunghissima
spiaggia libera interamente di sabbia.
Divertimento assicurato!
Al Camping Village Paradiso un team di animazione professionale intratterrà i più piccini ma
coinvolgerà anche gli adulti con divertenti giochi, tornei e spettacoli.
Vacanza ideale anche per i più giovani per i quali non mancano nelle vicinanze numerose attrazioni,
dai locali notturni di Torre del Lago alle esclusive discoteche della Versilia…
La posizione geografica del campeggio permette agli ospiti di accedere in tempi brevi a numerosi
e importanti eventi culturali, come il Festival dedicato alla musica di Giacomo Puccini, e a tornei
sportivi a livello internazionale.
Aperto dal 1 aprile al 30 settembre, dispone di piazzole per tende,
camper e caravan, con ampi e funzionali servizi igienici.
Per il 2016 disponibilità di piazzole per stagionali complete di copertura in legno.
Sono disponibili graziosi e confortevoli bungalows in legno da 5/6
posti letto con 2 camere da letto separate, un piccolo soggiorno con
cucina attrezzata, bagno con doccia calda, veranda, posto auto accanto al bungalow, aria condizionata.
Il Camping Paradiso ha stipulato una convenzione con il Campeggio Club Varese che permette, ai nostri Soci, di usufruire dei seguenti sconti:
Riduzioni camping 2016
Riduzioni Bungalow - Tende Glamping 2016
20% 01.04/14.05 - 03.09/30.09
15% 14.05/25.06 - 25.06/09.07 - 27.08/03.09
10% 09.07/30.07 - 20.08/27.08
5%30.07/20.08
15% 01.04/18.06 - 03.09/30.09
10% 18.06/02.07 - 27.08/03.09
8% 02.07/06.08 - 20.08/27.08
5%06.08/20.08
Le riduzioni non sono cumulabili con altre iniziative. Copia della convenzione è disponibile in segreteria o
può essere richiesta a [email protected]
Materiale informativo è disponibile presso la sede del Campeggio Club Varese
Camping Paradiso
Viale dei tigli 34 - 55049 Viareggio (Lucca)
Tel. 0584392005 - Cell. 3476322821 - Fax 0584387206
www.campingparadisoviareggio.com [email protected]
visita
il sito
http://www.campingparadisoviareggio.com/
Anno XXXXI - n. 1
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Raduno sociale 2016
da venerdi 3 a
domenica 5 giugno
del Campeggio Club Varese
E’ ancora tutto in corso di organizzazione.
Vi possiamo soltanto dire che una delle méte più gettonate è, al momento, il Lago di Viverone.
Si trova più o meno a metà strada fra Santhià ed Ivrea ed è, in ordine di grandezza, il terzo lago del Piemonte.
E’ noto per la presenza di reperti archeologici risalenti all’età del bronzo.
E’ di origine glaciale come tanti laghi a ridosso delle Alpi ed è provvisto di immissari ed emissari sotterranei.
Appena avremo maggiori informazioni ve le comunicheremo tramite Newsletter e le troverete sul
nostro sito http://www.campeggioclubvarese.it/
CAMPING - VILLAGE
Il Cesenatico Camping Village, immerso nel verde della pineta marittima a pochi passi dal mare, è il
luogo ideale per gli amanti della vita en plein air. Chi ama il campeggio potrà scegliere tra numerose
piazzole di varie dimensioni, tutte ben ombreggiate. A queste si aggiungono bungalows in legno,
case mobili, cottages e housing tents dotate di ogni comfort, per coloro che non vogliono rinunciare
alle comodità nemmeno in vacanza. A completare il quadro, numerosi servizi: piscina, sauna, idromassaggio, bar-ristorante-pizzeria, supermercato, edicola, tabacchi, docce calde, camper service,
lavatrici e asciugatrici a gettone, parrucchiera, barbiere, estetista, campo da tennis e da calcetto,
parco giochi, noleggio bici e animazione.
Il Cesenatico Camping Village è il luogo ideale per una vacanza all’insegna del divertimento, della
gastronomia e della cultura. A pochi passi dalla nostra struttura si trovano infatti alcuni tra i più famosi
parchi di divertimento, quali Mirabilandia, Aquafan, Oltremare, Atlantica e Italia in Miniatura, e alcune
tra le mete culturali più importanti della Romagna, quali Ravenna, Rimini, San Marino e San Leo.
Materiale informativo lo trovate nella sede del Campeggio
Club Varese e sul sito www.campeggioclubvarese.it
visita
il sito
http://www.campingcesenatico.com/
CESENATICO CAMPING VILLAGE
Via Mazzini, 182 - 47042 Cesenatico (Fc)
Tel. +39 0547/81344 - Fax +39 0547/672452
www.cesenaticocampingvillage.com
[email protected]
Anno XXXXI - n. 1
così
13
abbiamo congedato
il 2015
Domenica 29 novembre
il Pranzo Sociale al
Ristorante del Centenate
Un pranzo particolarmente significativo: è stato il
Pranzo del Quarentennale.
Notevole la partecipazione dei soci che hanno
apprezzato la tipica cucina milanese.
Molto bella ...ma soprattutto molto buona, la torta
Il Gruppo Belle Arti del Campeggio Club Varese ha dato, ancora
una volta, prova delle proprie abilità.
Ad ogni equipaggio è stato consegnato, in omaggio, un bellissimo
piatto realizzato con la tecnica del “Decoupage su Vetro”
Molto originali i segnaposti.
Simpatici agioletti per sostenere i
nomi dei commensali e altri, stilizzati, disposti in modo da formare
un cuore.
Venerdi 18 dicembre
Festa degli auguri in sede
con
tombolata
Una serata tradizionale che vede la sede sempre molto affollata.
Notevole il successo grazie all’impegno del Gruppo Belle
Arti e di numerosi Soci di buona volontà.
Hanno contribuito:
San Rocco - Varese
Nautica - Campeggio - Accessori
Farmacia Bertoni - Buguggiate
ARASSI Livio
BOLETTI Silvia
CERIANI Giuseppe
DI TOMA Ennia
GALLI Paola
MANNI’
PEROLFI Giusy
PORRINI Anna
SEMINI Delfo
STEFANON Luigi
VALSESIA Emma
VENCHIARUTTI Alberto
VISENTIN Giuliana
Anno XXXXI - n. 1
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La copertina di questo Notiziario
Santa Maria del Monte di notte
di Roberto Giancristoforo
Santa Maria del Monte, frazione del comune di Varese, è un piccolo
borgo di origine antica. Al suo interno c’è il santuario che costituisce
l’ultima delle 15 cappelle della Via Sacra.
Le precedenti 14 cappelle si snodano lungo un percorso di acciottolato di circa 2 chilometri.
Venendo a Varese non si può tralasciare una visita a questo luogo
molto suggestivo.
Si può salire a piedi, lungo la “Via Sacra”, partendo dalla prima cappella. E’ una bella passeggiata che consente di ammirare le bellissime
cappelle ricche di sculture lignee.
Si può salire anche con l’autobus urbano (Linea C) oppure in auto,
salvo limitazioni.
Il percorso, partendo da Varese, passa da S. Ambrogio, Robarello, Fogliaro, Prima Cappella.
Esiste anche una funicolare la cui stazione di partenza è raggiungibile,
dalla prima cappella, solo con l’autobus urbano.
Una soluzione, per chi non vuole camminare troppo ma non vuole
rinunciare alle cappelle, consiste nel salire a S. Maria e poi scendere
fino alla prima cappella (in discesa è più facile).
Dalla sommità, soprattutto se è una bella giornata, si gode di un panorama eccezionale.
Union Lido Vacanze è situato sul verde
Litorale di Cavallino, tra la splendida laguna di Venezia ed il mare Adriatico. Collegamenti giornalieri
via mare ( 30 min.circa ) con Venezia e le sue isole. Escursioni e gite verso mete indimenticabili.
Visita il nostro sito per conoscere nel dettaglio il fantastico mondo Union Lido.
Per gli Ospiti che ci vengono a trovare con il cane abbiamo riservato un’area del campeggio dedicata e
attrezzata per gli amici a 4 zampe dove i campeggiatori trovano due tipi di piazzola, Max e Fido, anche
prenotabili, un servizio di dog sitting, un dog agility, bar, spiaggia delimitata e possibilità di accesso a
due ristoranti del campeggio, uno interno e uno esterno (raggiungibile da
un sentiero lungo il campeggio di fronte all’area sport center).
Materiale informativo lo trovate nella sede del Campeggio Club
Varese e sul sito www.campeggioclubvarese.it
visita
http://www.unionlido.com/
il sito
UNION LIDO CAMPING LODGING HOTEL
Via Fausta, 258 - 30013 Cavallino VE - Tel. 041 257 5111
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www.unionlido.com
Anno XXXXI - n. 1
15
ISCRIZIONI E RINNOVI 2016
Se ancora non lo avete fatto rinnovate l’iscrizione al Campeggio
Club Varese per il 2016. Continuate ad usufruire dei vantaggi di
appartenere ad una Associazione come il Campeggio Club Varese
e ad una grande famiglia come la Confedercampeggiatori.
Affrettatevi e impegnatevi a procurare che altri turisti itineranti si
uniscano a noi. La forza della nostra Associazione sta nel numero
dei Soci che la compongono. Chi già ne fa parte è il migliore testimone di quanto convenga essere Soci del Campeggio Club Varese.
Le quote per il 2016 restano invariate. Con questa decisione
il Consiglio Direttivo è certo di favorire la conferma di chi è
già socio e promuovere l’incremento del numero degli iscritti.
L’iscrizione al Campeggio Club Varese comprende l’adesione alla Confedercampeggiatori (parte della quota viene trasferita alla Federazione). Ciò comporta,
per il Socio, l’ottenimento della Camping Card International (comprensiva di assicurazione R.C.) e la possibilità di usufruire di numerosi sconti e agevolazioni.
Queste le quote sociali per il 2016
Nucleo familiare (compreso la Camping Card International)
Quota giovane (fino a 30 anni) (compreso Camping Card Intern.)
Contributo spese per nuova iscrizione EURO
EURO
EURO
35,00*
15,00*
2,50
(*) Aggiungere 2,00 EURO a queste quote se si vuole ricevere a casa i documenti di iscrizione
Il pagamento della quota sociale può essere effettuato:
1. Tutti i venerdi nella sede sociale di Luvinate durante l’orario di apertura (21.00-23.30).
2. Con versamento sul c/c post. 14866214 intestato al Campeggio Club Varese (specificare nella
causale il tipo di quota per cui si effettua il versamento e, naturalmente, il nome ed il cognome del socio
nonché il numero dei componenti l’equipaggio).
3. Con assegno di Conto Corrente Bancario intestato al Campeggio Club Varese.
4. Con bonifico bancario intestato a Campeggio Club Varese
Iban: IT36 I076 0110 8000 0001 4866 214 - Banco Posta
comunicazione a: [email protected]
I Soci del Campeggio Club Varese possono sottoscrivere
l’abbonamento alla rivista
a prezzo molto scontato
PleinAir
Rivolgetevi in segreteria
Anno XXXXI - n. 1
16
Nel 65° anniversario della sua fondazione
la Confederazione Italiana Campeggiatori
ha inviato un “attesato al merito”
ai Soci iscritti da oltre trent’anni.
Ben 8 soci del Campeggio Club Varese hanno ricevuto questo attestato.
Questi i
nomi dei
fedelissimi:
Vittorio
CRUGNOLA
Duilio
CURRADI
Roberto
GIANCRISTOFORO
Sergio
GUGGIARI
Delfo
SEMINI
Luigi
STEFANON
Nome Cognome
Angelo
VALSESIA
Alberto
VENCHIARUTTI
Anno XXXXI - n. 1
17
...e questo è il testo della lettera che il Presidente Piccilli
ha inviato ai Soci
Calenzano, 23 novembre 2015
Caro Amico,
L’anno 2015 rappresenta un momento importante per il nostro Ente morale.
Ci ricorda che 65 anni fa, 27 Soci fondatori che rappresentavano anche alcuni club
italiani di campeggiatori /Acti, CC Firernze Toscana, CC Napoli, CC Lombardo, rivista
“Aria Aperta”) diedero vita alla nostra Organizzazione. Da allora abbiamo rappresentato
la società italiana e la sua evoluzione. Al riguardo cercheremo, nei limiti delle nostre possibilità, di organizzare una serie di manifestazioni celebrative. Abbiamo in animo di orgnaizzare una mostra fotografica itinerante (immagini prelevate dai nostri archivi) avente
per tema il nostro passato. Ma anche di dare alla stampa una pubblicazione fotografica
e documentale. Al momento vogliamo ringraziare i nostri iscritti e i nostri soci fondatori
per quanto è stato fatto nell’interesse del movimento dei campeggiatori. 65 anni di storia
rappresentano un traguardo ambito e che auguriamo anche alle altre organizzazioni di
raggiungere. Poi ritorneremo ai consueti impegni per fare in nodo che l’Ente possa raggiungere un traguardo ancora più ambizioso: il prinmo centenario.
Ebbene, il 12 dicembre (con iniziio ore 9.00) p.v. si terrà l’Assemblea generale di
Confedercampeggi per il rinnovo degli organi nazionali. Ma sarà anche l’occasione per
ricordare il 65° di fondazione del nostro Ente morale. Quel giorno ringrazieremo i Club
confederali, i Dirigenti Confederali, i Soci onorari e quelli iscrizione ultratreentennale.
Poiché il numero dei festeggiati, per fortuna, è risultato molto ma molto elevato (circa 500
nel complesso) non sarà posssibile ospitare tutti a Calenzano, bensì coloro che prenderanno parte all’Assemblea nazionale ed alla Conferenza dei Club.
Pertanto, confidando nella Tua comprensione, ho il piacere d’inviarTi - a nome del
Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea Nazionale - l’attestato al merito a Te conferito quale ringraziamento per aver fatto parte della grande “Famiglia Confedercampeggio” con entusiamo e professionalità, e dedicando tempo ed impegno alla nostra
Organizzazione.
Cordiali saluti.
Via Vitt. Emanuele 11 - 50041 Calenzano (FI)
Tel. 055 882391 - Fax 055 8825918
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Anno XXXXI - n. 1
18
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Anno XXXXI - n. 1
Andalusia ...fai da te
Mia moglie ed io, dopo aver scelto come meta per il
nostro 50° l’Andalusia, abbiamo abbandonato, per la
prima volta dopo 40 anni, l’idea di utilizzare il camper e ci siamo rivolti ai mezzi di trasporto e di alloggio convenzionali.
19
di Mario di Toma
Dopo aver posteggiato l’auto in un parcheggio a pagamento (carissimo!) abbiamo girato la città e mangiato un leggero pasto in un locale caratteristico.
Il giorno 25/10/2015, di buon’ora, parcheggiamo
l’auto, sempre a pagamento (caro!), presso l’entrata
dell’Alhambra, un meraviglioso esempio di architettura di un paese-residenza fortificata voluta dai mori
dove spazi, luce, acqua, stucchi e giardini ( Il Generalife) si fondono creando luoghi di notevole bellezza.
Abbiamo così, tramite internet, pianificato il viaggio
nei dettagli prenotando aereo, auto e alberghi.
Il giorno 24/10/2015 abbiamo preso l’aereo da
Malpensa e, dopo circa
2,30 ore di volo, alle
ore 14,30 siamo giunti a
Malaga.
Dopo essere saliti su una Yaris, presa a noleggio, ci
siamo recati, via autostrada a Granada dove siamo
giunti in albergo verso le 18,30.
In serata ci siamo recati in città per una prima
ispezione.
Il traffico era caotico e
strade strette con auto
posteggiate su entrambi
i lati.
Camping
La coda agli sportelli per il biglietto era notevole ed
il rischio, anche se per la giornata ce n’erano liberi
(leggi non prenotati) 6-8.000, era di non riuscire ad
entrare.
Abbiamo perciò deciso di dividerci: mia moglie in
coda per l’acquisto in contanti, io per l’acquisto dei
biglietti pagando con bancomat o carta di credito.
Le entrate disponibili per la giornata erano alle 10,00,
alle 14,30 ed alle 20,30.
BELSITO
Nel cuore delle colline toscane
Il “Camping Belsito” si sviluppa su ampie terrazze tra splendidi ulivi. Gode di un
suggestivo panorama che abbraccia gran parte della Valdinievole, da Serravalle
Pistoiese alla rocca di Monsummano Alto fino alla stupenda città medioevale di Montecatini Alto.
Unico nel suo genere in Italia, il campeggio offre 250 piazzole, 64 con servizi igienici privati e le
restanti con gruppi di moderni servizi comuni dotati di tutti i comfort.
Camping Belsito
Via delle Vigne, 1- 51016 Montecatini Terme - Pistoia
tel. +39 0572 67373 fax +39 0572 549100
www.campingbelsito.it
visita
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http://www.campingbelsito.it/
Anno XXXXI - n. 1
20
Dopo circa un’oretta di coda riesco a fare il biglietto che, in automatico, mi assegna l’entrata alle 14,30
perché quella delle 10,30 era esaurita.
Mia moglie aveva scalato solo 1/4 della fila.
Alle 9,30 ritorniamo quindi in città in attesa di poter
visitare, nel pomeriggio, il menzionato complesso.
Visitiamo quindi la cattedrale progettata in stile gotico ma con influenze successive baroccheggianti.
L’interno è ampio, gradevole alla vista e con parecchie cose degne di nota.
Successivamente entriamo nella Capilla Real
con statue in marmo di
Carrara, un quadro di
Botticelli,ecc.
Terminate le visite,
provvediamo a rifocillarci con un gigantesco
panino e della birra.
Camminando, giungiamo nei pressi del Palacio de la
Mandraza, un tempo università araba ed in seguito
municipio. La facciata è del 700 ed all’interno c’è una
bellissima sala moresca.
Verso le 15,00, lasciata l’auto in parcheggio, entriamo nell’Alhambra dalla parte del Generalife e, dopo
i magnifici giardini, entriamo in quella che in origine
era la residenza di campagna dei re moreschi: soffitti
finemente lavorati, muri ed archi cesellati con stucchi,
spazi aperti con piccole piscine dove l’acqua scorre in
canali di marmo senza discontinuità.
Kamp MENINA
Il Campeggio MENINA si trova nel nord della
Slovenia, nell’alta valle del fiume Savinja
Trovate posti camper e campeggio, case mobili ed eco case in legno
Il campeggio, con una superficie di 5 ettari, è un ottimo
punto di partenza per le escursioni in montagna. Ideale per chi pratica alpinismo, ciclismo, paracadutismo.
Il fiume Savinja entusiasma gli sportivi che
praticano il kayak, il
rafting o la pesca.
Sono disponibili guide esperte.
Attività: Rafting, Canyoning e Bellyak - New Sport d’acqua Animazione per i bambini e Parco Avventura - Il Nuoto - In Bici
Ovunque - Campi da Calcio, Badminton, Beach Volley, Bowling… - Sciare sul Prato e Snorkeling
(Si! Anche da noi) - Bio Sauna e Massaggi Sportivi - Escursioni in Montagna e Gite Organizzate
Kamp Menina d.o.o.
Varpolje 105 • Rečica ob Savinji • SI -3332 - Tel. 00386 40 52 52 66
www.campingmenina.com
visita
il sito
http://www.campingmenina.com/2015/
Anno XXXXI - n. 1
21
Nel pomeriggio visitiamo, sotto un sole cocente, il
Sacro Monte nelle cui grotte un tempo gli zingari ballavano il flamenco.
In una parola, meraviglioso!
Descrivere il luogo, se non lo si vede direttamente, è
cosa assai difficile.
Continuando la visita, si susseguono locali, fontane,
giardini in un crescendo di bellezze indescrivibili.
Verso le venti dopo una cena a prezzo fisso, torniamo
in albergo stanchissimi ma soddisfatti.
Il giorno 26/10/2015 alle ore 9,00 prendiamo il bus
per il centro della città e dopo un breve giro con visita alla Iglesia de S.Ana e, dopo aver scoperto che
da quel luogo si giungeva a piedi, ed in breve tempo,
all’Alhambra, saliamo su un altro bus per raggiungere
l’Albaicin dove, nel XIII secolo, furono costruite una
fortezza e 30 moschee che vennero rimpiazzate nel
tempo da chiese.
Lungo i vicoli a ciottoli sorgono le carmenes, ville
con giardini e stucchi moreschi separate dal mondo
da alte mura di cinta.
Nel quartiere, situato sulla collina di fronte all’Alhambra, la vita trascorre in allegria tra vicoli, negozietti e
caratteristici piccoli ristoranti, di cui molti con tavoli
sulla via.
Ritornati in città, dopo essere passati in alcune Chiese, ceniamo e finalmente….. in albergo!
Il giorno 27/10/2015 iniziamo il viaggio per Cordoba
dove giungiamo verso le 11,30.
Depositati i bagagli, senza perdere tempo, ci rechiamo a piedi in centro e, dopo un giro sul ponte romano
che attraversa il Rio Guadalquivir, provvediamo a rifocillarci.
Riprendiamo successivamente il nostro cammino soffermandoci in qualche luogo significativo e giungiamo, verso le 16,00, alla Mezquita, la grande moschea
di Cordoba costruita negli anni 785-787 che, nel corso dei secoli, si è trasformata mescolando diverse forme architettoniche.
Una delle più sontuose risale al X secolo con la costruzione del mibrab (luogo di preghiera) e la maqsura (la loggia del califfo).
Nel XVI secolo, conquistata la città da parte dei cristiani, fu costruita una cattedrale nel cuore della moschea.
Anno XXXXI - n. 1
22
Alle 21,30 assistiamo ad
una caratteristica processione con la statua della
Vergine riccamente addobbata e portata a spalle
da una decina di persone,
preceduta da suoni di banda.
Al termine rientriamo in
albergo per la nottata.
Entrare e rimanere a bocca aperta è il minimo che si
possa fare: colonne con capitelli finemente cesellati,
archi e volte dai decori sgargianti, varie cappelle con
gradevoli decorazioni (alcune ricoperte in oro) statue
giganti riccamente vestite e, per terminare, una gigantesca pala d’altare scolpita con innumerevoli figure,
tutta ricoperta in oro, e un gigantesco coro in legno
scolpito.
Al termine della visita ci rechiamo in albergo per rinfrescarci.
In serata ritorniamo ancora sui nostri passi per una
cena in piazza.
Il giorno 28/10/2015 riprendiamo il nostro viaggio
verso Siviglia dove giungiamo per le 12,00.
Sistemati i bagagli,
prendiamo il bus per il
centro città ed iniziamo
la visita.
Dopo uno sguardo
esterno alla più grande cattedrale gotica
(1400-1500) d’Europa ed al suo campanile
(la Giralda), nato originariamente nel 1198
come minareto, e ter-
Village Camping
EUROPE
GARDEN
In Abruzzo,
a Silvi all’ombra di
400 olivi secolari,
tra il verde
della collina e
l’azzurro del mare.
Gli amanti della natura e delle vacanze all’aria aperta hanno la possibilità di posizionare le
loro tende, roulotte e camper su comode Piazzole erbose in posizione ombreggiata e panoramica sul mare. Nel Villaggio si trovano confortevoli villini in muratura, case mobili, appartamenti in residence e monolocali completamente arredati, immersi in un mare di verde
Nel camping - Villaggio trovate: Ristorante, Bar, pizzeria, minimarket, due piscine - idromassaggio - spaziosa spiaggia privata di sabbia fine, ben attrezzata con bar e ristorante a soli 5
minuti d’auto dal mare - Bus navetta gratuito - Animazione - mini club - parco giochi - aerobica
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Contrada Vallescura - 64028 - Silvi (TE) - Abruzzo - Italia
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Anno XXXXI - n. 1
minato nello stato attuale alla fine del 1500, entriamo e ammiriamo la maestosità della stessa e
le ricche e notevoli opere d’arte nella cappella e nella
sacrestia.
Terminiamo il nostro giro con la visita alla tomba di
Cristoforo Colombo.
23
tano uno nell’altro, muri coperti da piastrelle finemente decorate e, per terminare, la sala degli arazzi.
A questo punto ci ripromettiamo di visitare il giardino il giorno successivo.
Alle 19,00, dopo una veloce cena, rientriamo, stanchi
morti ma appagati, in albergo.
Il giorno 29/10/215, in mattinata, giriamo la città visitando le poche ricche chiese aperte al pubblico e, a
metà pomeriggio, torniamo al Real Alcazar per ammirare gli splendidi giardini.
Il giorno 30/10/15 dedichiamo la giornata alla plaza
de toros, con l’arena ed il suo museo, ed al Parque
Maria Luisa con la Plaza de Espana creata in occasione dell’Esposizione ibero-americana del 1929.
Dopo un frugale pasto ci rechiamo, verso le 16,30,
presso la biglietteria del Real Alcazares, residenza
reale ordinata nel 1364 da PEDRO I e realizzata da
esperti artigiani di Granada e di Toledo.
Il sito si divide in due parti: la residenza vera e propria ed il notevole giardino.
Cominciamo la visita dalla residenza.
L’architettura risente dell’influenza moresca sia di
Granada che di Cordoba: moltissime stanze tutte riccamente cesellate sia negli archi che nei bellissimi
soffitti, cortili piastrellati con piccole piscine, fontane
e piccoli corsi d’acqua in canali di marmo che si getIl Notiziario del Campeggio Club Varese
Il giorno 01/10/15 giungiamo a Malaga e visitiamo
la città che, pur con le sue bellezze, dopo i luoghi dei
giorni precedenti, non ci ha pienamente soddisfatto.
Si tratta, comunque, di una località ottima per una vacanza stanziale.
Il giorno 02/11/15, ci rechiamo in aeroporto per il rientro, soddisfatti della meta scelta.
Anno XXXXI - n. 1
24
Anno XXXXI - n. 1
25
Il Varesotto da scoprire
Le Valli del Luinese
Il Notiziario è impegnato a far conoscere, ai propri Soci ed ai propri Lettori,
luoghi belli ed interessanti che possono diventare méte di viaggi e soggiorni.
Riprendiamo, con questo numero, l’abitudine di far conoscere anche la nostra
zona che, con le sue Prealpi ed i suoi Laghi invita quei Turisti che, grazie alla
diffusione del nostro giornale, ci possono venire a trovare da tutta l’Italia
Luino sorge nella parte settentrionale della sponda
lombarda del Lago Maggiore, verso il confine con
la Svizzera. Su Luino convergono la Valtravaglia, la
Valveddasca e la Valdumentina.
Prima di addentrarci nelle valli diamo però un’occhiata a questa bella cittadina che conta quasi 15.000 abitanti. Possiede un ampio e bellissimo lungolago, con
platani secolari, dal quale si gode il panorama delle
Alpi e, assai più vicino, una interminabile sequenza
di imbarcazioni, soprattutto a vela. Luino è infatti conosciuto dai velisti per il forte vento, che consente di
gustare questo bellissimo sport, e per la presenza di
prestigiose scuole di vela.
Non manchiamo di visitare la Chiesa di San
Pietro in Campagna.
Edificata in stile romanico nell’XI secolo è stata
riedificata in barocco nel
XVII secolo.
Possiede un campanile
romanico a monofore e
trifore e, all’interno, conserva alcune opere degne
di nota.
Interessante la monumentale stazione ferroviaria. Si
tratta di una stazione di confine (anche se è la quartultima prima del confine svizzero). La sua importanza
andrà aumentando con il previsto potenziamento del-
la linea merci che segue la sponta orientale del Lago
Maggiore.
Adesso lasciamo il lago alle spalle e volgiamo il nostro sguardo verso le valli.
La prima, ampia e quasi pianeggiante, è la Valtravaglia. A questa si contrappone la dolce Valdumentina e,
scavata dal torrente Giona, la selvaggia Valveddasca.
Ritrovamenti archeologici
documentano la presenza
umana fin dalla preistoria
ma è solo nel medioevo
che questa zona comincia
a svilupparsi e sorgono i
primi centri abitati intorno
alle torri ed alle fortificazioni erette a difesa dei diversi valichi (Germignaga,
Pino, Voldomino, Maccagno).
La zona è caratterizzata dal clima mite e umido nella
parte che si affaccia sul lago a quello montano dei
vicini rilievi che arrivano a superare, seppur di poco,
i 1500 metri slm.
Nelle zone pianeggianti si trovano numerosi insediamenti artigianali, industriali e commerciali mentre,
nell’interno, si incontrano soprattutto attività agricole che risentono dell’altitudine e, di conseguenza, ci
sono adeguate sistemazioni del terreno con terrazzamenti a secco, alpeggi ed un’ampia rete di sentieri.
Nonostante le difficoltà che affliggono l’agricoltura
questa zona rimane piuttosto vivace con allevamento
di animali di fattoria e produzione di salumi, formaggi, miele e confetture di sottobosco.
Il territorio è piuttosto vario e, a seconda dell’esposizione al sole, gode di diversi microclimi.
Questo favorisce lo sviluppo di una flora e di una fauna tipiche di una zona di transizione fra quella alpina
e quella mediterranea.
Anno XXXXI - n. 1
26
Si trovano abeti, larici, pini,
castagni, faggi, aceri e betulle.
Troviamo anche arbusti vari,
eriche, felci, fiori e frutti di
sottobosco.
Molti gli animali domestici ma
è assai diffusa anche la fauna
selvatica.
La zona è particolarmente
adatta allo sviluppo di aziende
agrituristiche.
La Valtravaglia
E’ una vallata ampia e boscosa percorsa dal torrente
Margorabbia. E’ circondata, a destra, dal gruppo de
I Bedeloni, sui quali svetta il monte Sette Termini (m 972) e, a sinistra, dalla dorsale del monte Pian
Nave (m 1058). E’ il naturale proseguimento della
Valcuvia e della Valganna verso il Lago Maggiore.
La Valtravaglia è attraversata dalla provinciale LuinoVergiate e, fino agli anni Cinquanta, anche dalla tramvia che univa Luino a Varese.
Di questa linea di comunicazione rimane qualche testimonianza del tracciato, qua e là ancora riconoscibile, e alcune stazioni, a volte in ottimo stato di conservazione, come quella di Molino d’Anna.
Camping
FONTANELLE
Riccione
Situato direttamente sul lungomare
sud di Riccione, nel verde e affacciato al mare, in posizione tranquilla, il camping Fontanelle si trova a
poca distanza dai più interessanti
luoghi di Riccione:
800 mt dallo stabilimento termale
Riccione Terme,
1 km dal centro di Riccione,
2 km dal famosissimo viale Ceccarini, raggiungibile in bici seguendo la
comoda pista ciclabile,
2 km da Misano World circuit.
visita
il sito
Camping Fontanelle
Via Torino, 56 - 47838 Riccione (RN)
Tel 0541 615449
Fax 0541 610193
www.campingfontanelle.net
http://www.campingfontanelle.net/
Anno XXXXI - n. 1
I centri principali sono:
27
Grantola
Montegrino Valtravaglia
Gli abitanti sono circa 1300.
Il comune è attraversato dal torrente Grantorella che
lo divide in due parti diverse fra loro.
Il suo nome deriva da “Monte Agarino” ovvero monLa parte a Est è poco abitata ed è ricca di vegetaziote degli aceri.
ne mentre la parte Ovest è adibita alla coltivazione
I primi insediamenti risalgono, probabilmente, all’età
agricola.
del bronzo.
La struttura geologica del terreno ha favorito un acceParticolarmente sugso dibattito fra esperti che sostenevano tesi diverse: il
gestiva è la chiesetta
primo riteneva che le pietre rosse che formano i rilievi
di San Martino, che
a est sono di origine vulcanica, mentre l’altro affersi raggiunge a piedi
mava che si tratta di porfido vitreo.
attraverso un sentiero
Vicino all’abitato si
fra i boschi.
trovano tracce di anDal sagrato si gode
tiche
fortificazioni
una bella vista sulla
anche se non si hanno
valle.
notizie precedenti il
In origine la chieXII secolo.
sa era più lunga ma
Solo la chiesa di San
fu poi accorciata per
Pietro sembra risalire
problemi di stabilità.
ad un periodo preEra infatti costruita a
cedente ma l’attuale
picco sulla valle.
edificio,
probabilmente, fu edificato
Brissago Valtravaglia
proprio nel XII secoGli abitanti sono circa 1200.
lo sopra una struttura
Il paese si compone del capoluogo Brissago, della
preesistente.
frazione Roggiano e della località Piano.
Sia Brissago che Roggiano sono caratterizzati da un Mesenzana
fitto intreccio di vicoli che si snodano fra antiche case
in pietra.
La storia di Mesenzana si discosta un po’ da quella
Si possono am- degli altri paesi della vallata grazie alla famiglia dei
mirare bei por- Da Mesenzana che possedettero il castello di cui ritali, ferri battu- mane, ormai, solo la torre.
Questa famiglia amti e immagini
ministrò il territorio
religiose sulle
in nome dei signori di
facciate.
Milano e acquisirono prestigio e potere.
In cima all’abitato di Brissago si incontra la Chiesa di
Dalla casata dei MeSan Giorgio, costruita nel XVI secolo incorporando i
senzana provenivano
resti di una precedente chiesa romanica.
molti notai, canonici
e prevosti.
A Roggiano sorge l’Educandato di Santa Maria BamIl castello esisteva già
bina, immerso nel verde in posizione dominante sulla
nel XII secolo e viene
vallata.
citato in molti docuFondato nel 1926 da Don Giuseppe Bardella, sacermenti fra cui gli Stadote ambrosiano, comprende oggi la scuola materna,
tuti della Valtravaglia
elementare, media, magistrale, il liceo psico-pedagodel 1283.
cico ed il convitto femminile.
Anno XXXXI - n. 1
28
Mesenzana è un caratteristico borgo medievale attraverso i cui stretti vicoli si può rivivere la tipica atmosfera che rievoca il passato.
Il nucleo storico di
Dumenza è caratterizzato da case rurali
con ampi ballatoi soleggiati.
La Valdumentina
Interessanti la grande
La valle, ricca di boschi e di pascoli, è attraversata dal
e bella chiesa di San
Rio Colmegnino le cui acque hanno alimentato uno
Giorgio e la chiesa di
stabilimento tessile, molti molini e quel maglio in cui
San Nazaro (foto a
fu fabbricato il cannone, un fascio di verghe cerchiafianco).
te, con cui Cannobio si difese dai battelli austriaci nel
Agra
1859.
Le antiche case di Agra sono caratterizzate dalle lobbie, balconi in legno che testimoniano l’importanza di
questo materiale nella zona. Ad Agra c’è il rinomato
Parco Daini, con daini e capre, dotato di attrezzature
ludiche e di un edificio nel quale si svolgono pranzi e
cene tutto l’anno, spesso con il Gruppo Alpini.
Il monte Gradisea (m 1057) la separa dalla Valle
Veddasca, il monte Lema (m 1620), il più alto della provincia di Varese, segna il confine con la vicina
Svizzera. Dal Monte Lema, con una bellissima escursione, per lo più sul crinale elvetico, si raggiunge il
Monte Tamaro (m. 1961) con splendidi scorci sul
Lago Maggiore. Escursioni più facili conducono al
monte Clivio, al Colmegnino, al Rogorio e al Bedea,
per non parlare di quelle agli alpeggi Pradecolo, alpe
Prato Bernardo, Pian di Runo e prato Fontana.
I centri della Valdumentina sono:
Dumenza
Costituito dalle frazioni di Runo, Due Cossani, Stivigliano, Trezzino, Vignone e Torbera e da altre diverse località, vede il suo territorio attraversato dal Rio
Colmegnino, che nasce dal monte omonimo e si getta
nel Lago Maggiore.
A nord del Colmegnino si staglia il già citato Monte
Lema (1624 m), il più alto del Luinese, dalla cui vetta
si gode un bellissimo panorama.
La vetta può essere raggiunta da una funivia che sale
dal versante svizzero, Dumenza infatti confina con la
Svizzera e ospita un valico pedonale in località Palone (Dumenza).
Assai conosciuta e frequentata la Festa della Zucca.
Nell’occasione tutto il paese si riempie di bancarelle
che vendono prodotti derivati dalla zucca ma anche
caldarroste e non solo.
La Valveddasca
Questa valle, solitaria e selvaggia, è la più settentrionale della provincia di Varese. Il ritrovmento di alcuni graffiti testimonia l’occupazione di questa zona fin
dalla preistoria.
Anno XXXXI - n. 1
29
La valle è attraversata dal torrente Giona che scende
dal monte Tanaro e sfocia nel Lago Maggiore.
Alla destra del torrente una strada tortuosa sale da
Maccagno e raggiunge diversi piccoli paesi. Sulla
sponda sinistra l’unico paese rimasto vitale è Curiglia, che si raggiunge da un’unica strada che sale provenendo da Dumenza. Fra i diversi paesi citiamo:
Veddasca
La frazione di Monteviasco, che conta ormai solo una
dozzina di abitanti, era raggiungibile esclusivamente
attraverso una lunga scalinata di 1442 gradini.
La salita era molto suggestiva ma, nel 1989, è stata
costruita una funivia che ha favorito l’accesso alla località.
Piero
E’ un ex comune di 300 abitanti che ha dato il nome Piero era un tempo famoso per il suoi mulini in pietra.
alla valle. Oggi è inserito, insieme a Pino, nel comune Oggi si trova in uno stato di semiabbandono ed è abidi Maccagno.
tato da una comunità agricola che produce prodotti
biologici (soprattutto apicoltura e vivaistica).
Curiglia con Monteviasco
Gli abitanti sono poco
meno di 200.
Il paese, raggiungibile
dalla carrozzabile che
sale da Dumenza, è arroccato sul fianco della
montagna. Le case sono
caratteristiche costruzioni di montagna con
muri in pietra a vista e
tetti in beole.
C E N T R O VA C A N Z E
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sociale e nel sito del Campeggio Club Varese - www.campeggioclubvarese.it
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Anno XXXXI - n. 1
30
Anno XXXXI - n. 1
31
I viaggi del notiziario
Itinerari per visitare l’Italia attraverso i Campeggi ed i Villaggi
segnalati dal Notiziario del
Campeggio Club Varese
DC - Con questa rubrica suggeriamo, a Soci e Lettori, alcuni percorsi nella
nostra bella Penisola. Prendiamo spunto dai luoghi dove operano le Strutture che sostengono la nostra Associazione e che sono segnalate sul nostro sito
Il nostro sito è infatti organizzato per fornire ai Turisti Itineranti tante informazioni utili, comprese le previsioni del tempo.
Una carta dell’Italia, con una puntatina nelle vicine Croazia e Slovenia, mostra la disposizione di tutte le Strutture segnalate anche in questo Notiziario.
Dalle segnalazioni potete accedere con facilità ai siti dei diversi Operatori.
Questa volta andiamo in Puglia. La bellissima regio- Il borgo fu fondato nell’XI secolo per contrastare le
ne dove operano numerose strutture che sostengono
incursioni
saracene.
la nostra Associazione.
Sul litorale sorgono diPer raggiungerla, partendo da Varese, dobbiamo perverse torri, risalenti al
correre tutta la Penisola e, naturalmente, sconsigliamo
1500, per difendere il
di fare una “tirata” unica. Ma non ci sono problemi.
territorio dai pirati.
Lungo il percorso troviamo numerosi campeggi che
Costruite su rupi a
ci consentono di spezzare il viaggio e, nel frattempo,
picco sul mare, ed
ci permettono di vedere tante altre belle cose.
in posizione elevaRicordiamoci che la vacanza comincia appena, saliti
ta per assolvere al
sul camper o agganciata la caravan, si parte.
meglio la loro funzione di avvistaPossiamo calcolare un viagPeschici
stamento,
offrono
dei
panorami
meravigio di almeno un paio di
Vieste
gliosi. Hanno base quadrangolare e forma
settimane ma, se possiamo
a tronco di piramide. L’accesso avviene
dedicare a questa esperienza
attraverso una scaletta posta a lato monte,
un periodo più lungo, posovvero in posizione protetta dal mare.
siamo godere delle infinite
Le torri comunicavano fra loro per
opportunità che ci vengono
mezzo di campane e suono di corni.
offerte.
Bari
Venivano utilizzati anche fuoPrima tappa - Peschici
chi e segnali di fumo.
Abbiamo raggiunto il Gargano, lo “sperone”
del nostro Stivale.
La prima località dove ci possiamo fermare è
Brindisi
PESCHICI, dove posssiamo sostare al CamMatera
Taranto
ping GROTTA DELL’ACQUA.
Peschici è una rinomata località località balneare, con poco più di 4000 abitanti, che sorLecce
Manduria
ge sul litorale nord del Gargano.
Otranto
La costa, in parte sabbiosa e in parte rocciosa, è caratterizzata da nuGallipoli
merose baie e piccole calette. Se ci possiamo portare dietro un gommone o una piccola barca, o la noleggiamo sul posto, la cosa diventa
particolarmente divertente.
Leuca
Anno XXXXI - n. 1
32
VILLAGGIO - CAMPING
GROTTA
dell’ACQUA
Il Villaggio Camping “GROTTA dell’ACQUA” è un complesso turistico costituito da ampie
piazzole e bungalow in muratura dotate di tutti i servizi e comfort.
Direttamente sul mare sorge in una baia di notevole bellezza paesaggistica con vegetazione incontaminata.
La splendida Baia di Sfinale si raggiunge dall’interno
percorrendo pochissimi passi all’ombra di alberi di
alto fusto e palme. La spiaggia, di fine sabbia dorata,
degrada dolcemente nel mare cristallino a misura
di bambino. Per gli amanti del turismo en plein air
o per chi desidera trascorrere semplicemente una
vacanza al mare a contatto con la natura, Grotta
dell’Acqua è la località turistica ideale.
E’ possibile prenotare una piazzola dell’ombreggiata
area campeggio, delimitata da oleandri, per vacanze in tenda, in roulotte, in camper oppure
prenotare un bungalow/villetta a pochi metri dalla spiaggia, completamente arredati. Svago
e tranquillità per gli adulti, divertimento e sicurezza per i piccini, vi aspettano per vivere la
vostra vacanza al mare a contatto con la natura.
Per farvi apprezzare pienamente questo fantastico scenario vogliamo offrirvi i confort di
una vacanza ideale in campeggio, con la famiglia o con gli amici: due blocchi di bagni attrezzati sono posizionati in modo da essere facilmente raggiungibili da qualsiasi
piazzola si desidera occupare, acqua corrente calda e fredda, docce calde gratuite in
tutti i periodi; allaccio elettrico da 6 A, scarico wc chimico, camper service con doccetta,
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Anno XXXXI - n. 1
33
Seconda tappa - Vieste
Definita “La Perla del Gargano” ha circa 14.000 abitanti. Qui ci possiamo sistemare presso il VILLAGGIO ROSA - BAIA FALCONE.
L’abitato sorge su una piccola penisola rocciosa caratterizzata da tre baie separate da due punte.
Sulla Punta San Francesco, rivolta a est, sorge il centro medievale, ricco di vicoli e scalinate, con i più
importanti edifici storici.
Fra questi la cattedrale: Chiesa di San Francesco.
La chiesa fu commissionata nel 1438 ma fu distrutta, nel 1480, dopo il lungo assedio da parte di Acmet
Pascià, rais agli ordini di Maometto II. Il complesso,
reso inutilizzabile, subì un lungo periodo di declino.
Ricostruita a metà del XVI secolo ad opera dei frati
francescani, fu nuovamente danneggiata, nel 1646,
da un forte terremoto che danneggiò l’intero abitato
costringendo gli abitanti ad allontanarsi verso le campagne. Furono ancora i francescani a ripararla e vi rimasero fino al 1809.
Altra costruzione interessante è il Castello, un massiccio edificio fatto edificare dagli Svevi.
Ha pianta triangolare e sorge a strapiombo sul mare.
Attualmente è utilizzato dalla Marina Militare.
A sud dell’abitato sorge la spiaggia di Pizzomunno,
caratterizzata da un monolite di 25 metri.
Lungo la costa sono visibili dei “trabucchi”, costruzioni per la pesca con lunghi bracci in legno.
Villaggio Rosa
Baia
Falcone
Gruppo Turistico Falcone
Situato in una delle più belle baie del Gargano, il Villaggio Baia Falcone si affaccia direttamente su un’ampia
spiaggia sabbiosa a nord di Vieste, incorniciata da un
suggestivo promontorio di roccia calcarea.
Completamente alberato, è provvisto di bungalows in
muratura, zona tende e zona motorhome, servizi con
acqua calda, bar, ristorante, pizzeria, mini-market, giochi per bambini, spiaggia privata ed animazione (Luglio
ed Agosto), zona wi-fi.
È fornito inoltre, di un ampio parcheggio custodito.
Materiale informativo lo trovate nella sede del Campeggio Club Varese
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Anno XXXXI - n. 1
34
Procedendo verso sud incontriamo la città di BARI. Il Palazzo Fizzarotti
Non possiamo certo visitare la Puglia senza andare a
vedere anche le città più importanti.
Bari è una città piuttosto grande, terzo comune italiano per popolazione e sesto per quanto riguarda la sua
area metropolitana.
La conformazione della città somiglia ad un’aquila
con le ali spiegate la cui testa è nella piccola penisola
sulla quale è sorto il primo nucleo urbano.
Molte le cose da vedere a Bari. Cerchiamo di citare
almeno le principali.
Interessante anche il Palazzo Fizzarotti, in corso Vittorio Emanuele II. La facciata è composta da tre piani
La basilica sorge nel cuore della città vecchia.
in stile veneziano sui quali si apre un leggero loggioCostruita in stile romanico tra il 1087 ed il 1100 è
ne colonnato.
legata alle reliquie di San Nicola che furono portate a
E’ un omaggio alla liberazione della città occupata dai
Bari da sessantadue marinai baresi dalla città di Myra,
Saraceni compiuta dalla Serenissima nel 1022.
in Licia.
Il Palazzo dell’Acquedotto
Pugliese
Sorge in via Cognetti, vicino al mare. L’imponente
candida facciata bugnata
corre attorno ai quattro lati
dell’edificio e gli dona l’aspetto inespugnabile di una
fortezza.
Varcato l’accesso, si possoLa facciata, semplice e maestosa, è fiancheggiata da no ammirare gli splendidi
interni in stile Liberty
due torri campanarie mozze, di diversa fattura.
L’interno, a croce latina, è diviso in tre navate. Il tema dominante è quello dell’acqua, che viene proNell’abside centrale è degno di nota il pavimento con posto nei grandi affreschi della Sala del Consiglio, nei
pavimenti, negli intarsi in legno e madreperla degli
motivi orientaleggianti.
oltre 140 mobili originari.
Il Palazzo Mincuzzi
Sorge nel cuore del quartiere Murat fra le eleganti La Cattedrale di San Sabino
via Sparano e via Putignani. Progettato nel 1023 da La cattedrale metropolitana di San Sabino è la catteAldo Forcignanò, ha una facciata caratterizzata da drale di Bari ed è sede vescovile dell’arcidiocesi catuna moltitudine di colonne, lesene bugnate, capitelli tolica di Bari-Bitonto.
ionici e mascheroni. Gli interni sono ricchi di decora- Si tratta di un importante esempio di romanico
zioni Liberty.
pugliese. La semplice
facciata è tripartita da
lesene e coronata da
archetti. Le tre navate
sono separate da due
teorie di otto colonne
ciascuna.
La Basilica di San Nicola
Qui solo qualche cenno su questa bella città.
Ma ricordate il detto: se Parigi avesse il mare sarebbe
una piccola Bari.
Anno XXXXI - n. 1
35
Procedendo verso sud troviamo BRINDISI. Questo Uno dei gioielli di Brindisi è
importante centro del Salento, con quasi 90.000 abi- la Chiesa di Santa Maria del Casale.
tanti, sorge su un porto naturale costituito da un’insenatura che si incunea profondamente nella costa.
Attraversando il canale Pigonati si accede nel
porto interno, naturalmente diramato in due
parti dette seno di levante
e seno di ponente. Qui si
incontra
il Monumento al Marinaio d’Italia
a forma di timone ed alto
54 metri. Visto dall’alto,
l’insieme dell’intera costruzione ha l’aspetto di
un uccello stilizzato.
Fu costruita nei primi anni del XIV secolo per opera
del Principe di Taranto Filippo I e della moglie Caterina di Couternay, nel luogo in cui sorgeva una cappella dedicata a Santa Maria del Casale.
Nel 1310 fu adibita a “cancelleria” durante il famoso
processo contro i templari del Regno di Sicilia. I Frati
Minori Osservanti, nel 1568, e i Padri della Serafica
Riforma, poi, ampliarono il complesso con la costruzione del convento annesso.
La Chiesa di S.Paolo Eremita
è la più antica ed eloquente testimonianza di architettura gotica del XIV secolo nell’area provinciale,
come dimostrano l’arco ad ogiva e le monofore presenti sul lato destro.
La Cattedrale
Fu eretta, in stile romanico, tra l’XI e il XII secolo.
Pesantemente danneggiata dal terremoto del 1743 fu
ricostruita e, in seguito, sottoposta a numerosi restauri. Dell’impianto romanico è rimasta la planimetria
simile a quella della basilica di San Nicola di Bari: tre
navate senza transetto.
Accanto alla cattedrale si innalza il campanile, ultimato nel 179 e dall’altra parte l’episcopio ed il palazzo del Seminario, costruito nel XVIII secolo utilizzando materiali della distrutta basilica di San Leucio.
La chiesa fu edificata, con l’annesso convento, sul
sito donato da Carlo I d’Angiò ai francescani, dove in
precedenza era situata la Dumus Margariti.
Nei primi decenni del 1800 la chiesa, pericolante, ha
subito dei sostanziali cambiamenti, tra questi la nuova facciata che rispetto alla precedente è stata arretrata di circa otto metri. All’interno, ad unica navata, si
possono ammirare gli altari barocchi laterali, alcuni
frammenti di affreschi del XIV secolo e molte interessanti tele del XVI e XVII secolo.
Anno XXXXI - n. 1
36
Ancora qualche chilometro verso sud e troviamo Duomo di Maria Santissima Assunta,
LECCE.
è la cattedrale di Lecce
Con quasi 95.000 abitanti è il capoluogo dell’omonima provincia in Puglia ed è situata pressoché al centro
della penisola salentina
Città d’arte del Meridione italiano, è nota come “la
Firenze del Sud”. Vi si trovano i segni delle antiche
origini e della dominazione romana. Durante il Regno
di Napoli la città conobbe un grande sviluppo architettonico.
La città di Lecce è caratterizzata da un grande numero
di Chiese. Ma prima di vederne qualcuna delle più
importanti diamo un’occhiata anche alle altre cose.
In pieno centro storico troviamo
L’Anfiteatro
La chiesa, fondata nel 1114 al tempo del conte normanno Goffredo II, fu completamente ricostruita
dall’architetto Giuseppe Zimbalo per volontà del vescovo Luigi Pappacoda a partire dal 1659.
L’edificio, realizzato con la tipica pietra calcarea leccese, che dona luminosità e giochi chiaroscurali alle
superfici murarie, fu intitolato alla Vergine Assunta
in cielo. L’impianto a tre navate con possenti pilastri
e arcate è suggerito dalla tripartita facciata con lesene scanalate. Alla stessa epoca appartiene il contiguo
campanile.
Si tratta del monumento meglio conservato del periodo romanico della città ed occupa buona parte del- Il Monastero dei Teatini,
la piazza S. Oronzo. Costruito intorno al II secolo, attiguo alla Chiesa di Santa Irene, è un edificio barocne resta il settore più basso delle gradinate, separate co, sede, per diversi secoli, dei Padri Teatini.
dall’arena da una balaustra.
Di fronte a Porta Napoli, si innalza nel cielo
l’Obelisco di Lecce,
Fu costruito nel 1822 su progetto di Luigi Cipolla dallo scultore salentino Vito Carluccio, per commemorare l’arrivo a Lecce di
Ferdinando Di Borbone.
L’Obelisco è una colonna a pianta quadrata che diminuisce di
larghezza verso alto,
decorata con fregi a
bassorilievo.
Sul piedistallo è incastonato lo stemma della Provincia di Terra
D’Otranto, un delfino
che morde una mezza
luna turca.
Con la soppressione degli ordini religiosi, la chiesa e
il monastero furono ceduti al Comune di Lecce che
si preoccupò di conservare l’apertura al culto della
Chiesa affidandola a due padri teatini leccesi.
Il monastero venne adibito dapprima a caserma, poi a
scuola e infine ospitò alcuni uffici municipali.
Dopo un accurato restauro, è utilizzato come contenitore culturale, per mostre e fiere.
Famosa è la mostra dei presepi che si tiene ogni anno
nel mese di dicembre.
Anno XXXXI - n. 1
37
Torniamo verso il mare e puntiamo su Otranto.
Qui ci accoglie il CAMPING MULINO D’ACQUA
Con i suoi 5700 abitanti è il comune più orientale d’Italia. La città si sviluppò attorno all’imponente castello ed alla cattedrale normanna.
La cattedrale di Santa Maria Annunziata
è il più importante luogo di culto cattolico della città
di Otranto.
Edificata sui resti di un villaggio messapico, di una
domus romana e di un tempio paleocristiano, fu fondata nel 1068 dal vescovo normanno Guglielmo.
Fu consacrata il 1º agosto 1088 durante il papato di
Urbano II.
Nell’agosto 1480, la cattedrale fu teatro di una terribile carneficina; i Turchi espugnarono la città dopo
alcuni giorni d’assedio ed entrarono nella chiesa sterminando il clero e i civili che vi si erano rifugiati.
Otranto ha sempre rappresentato una importante testa
di ponte verso l’Oriente. Per questo è stata munita, fin
dall’antichità, di opere di difesa fortificate.
L’assedio subito dalla città nel 1067 danneggiò gravemente il fortilizio che fu riparato e potenziato qualche
anno più tardi per volere di Roberto il Guiscardo.
Dopo il Sacco di Otranto del 1480, anno in cui tutto
il Meridione d’Italia fu oggetto dell’attacco turco, il
Castello dovette essere ricostruito, cosa che fece Alfonso d’Aragona duca di Calabria.
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Anno XXXXI - n. 1
38
Adesso partiamo per l’estremità meridionale della
Puglia: SANTA MARIA DI LEUCA.
Qui ci possiamo sistemare all’omonimo CAMPING
SANTA MARIA DI LEUCA.
La località, di poco più di 1000 abitanti, sarebbe stata,
secondo la leggenda, il primo approdo di Enea.
Ma qui approdò anche
San Pietro in viaggio
verso Roma. Quest’ultimo evento è celebrato
dalla colonna corinzia
eretta, nel 1694, sul
piazzale della Basilica.
Santa Maria di Leuca è
famosa, soprattutto, per le sue famose ville ottocentesche. Molte, purtroppo, furono spogliate, nel secondo
conflitto mondiale, di tutte le opere in ferro. Furono
anche requisite per sistemare gli sfollati e tante subirono gravi danni.
Successive ristrutturazioni le hanno sovente rovinate
ma alcune conservano, ancora, l’aspetto originario.
Fra le meglio conservate segnaliamo la Villa Meridiana, la villa Mellacqua, la villa Daniele e la villa
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Anno XXXXI - n. 1
39
Cominciamo a risalire verso nord lungo il versante io- Il Palazzo Fontana
nico, fino a GALLIPOLI. Qui ci possiamo sistemare Il palazzo si affaccia, imponel Camping LA MASSERIA.
nente, su via Miceti.
La città, di oltre 20000 abitanti, è divisa in due parti: Commissionato da Domenico Doxi nel XVIII secolo,
il centro storico e il borgo, ovvero la città nuova.
La città vecchia sorge su un’isola calcarea collegata rappresenta un significativo
esempio del barocco presente
alla terraferma da un ponte seicentesco.
in città. Caratteristica dell’edificio è il frantoio ipogeo.
La Cattedrale
Si trova al centro e nel punto
più alto dell’isola. E’ una chiesa barocca del XVII secolo, riedificata in sostituzione dell’antica chiesa romanica intitolata a san Giovanni Crisostomo
A
causa
dell’elevaA Gallipoli, come in altre parti del Salento, si possono to numeammirare bellissimi esempi di edifici civili e religiosi ro di tele
dell’epoca barocca. Si tratta del “Barocco Leccese”, può essere
ovvero quella forma artistica e architettonica che si considerata
una vera e
sviluppò nel Seicento con la dominazione spagnola.
Abbandonata l’antica forma classica il nuovo stile propria Pinacoteca
puntava a stimolare l’immaginazione e la fantasia.
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Anno XXXXI - n. 1
40
Ripartiamo in direzione nord verso MANDURIA La Torre dell’Orologio fu realizdove ci possiamo fermare al Camping TIZIANA.
zata alla fine dell’ XIX secolo, nel
Manduria, con i suoi 35.000
quartiere chiamato Porticella.
abitanti circa, sorge sulle
Murge tarantine.
Il centro storico è caratterizzato da una serie di stradine
strette e contorte.
Il territorio, attraversato dal
fiume Chidro, si estende su
una fascia costiera lunga 18
Il palazzo Imperiali-Filotico, costruito a Manduria
km, tramite alcune frazioni.
dai principi Imperiali di Francavilla dopo il 1717 è
uno dei più vasti palazzi feudali del Salento.
Tra i monumenti principali
vi sono la chiesa collegiata
La torre di San Pietro è una torre costiera antisaracena
romanica, il ghetto ebraico che si trova nella frazione di San Pietro in Bevagna.
di epoca medievale, la torre
Annessa alla torre
dell’orologio, palazzi dall’avi è la chiesa di San
spetto gentilizio costruiti in
Pietro, edificata nel
varie epoche e tratti dell’antiluogo in cui San Pieca cerchia muraria messapica.
tro sbarcò in Puglia.
è situata in pieno
La Chiesa Collegiata
centro di San Pietro
comunemente detta
in Bevagna, la mari“Chiesa Madre”.
na di Manduria.
Villaggio
GPS:
40.330254,
17.613916 0000000 17
Ti z i a n a
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Anno XXXXI - n. 1
41
Ed eccoci sulla via del ritorno.
Abbiamo visitato luoghi splendidi e visto cose molto
interessanti. Indipendentemente dal tempo che siamo
riusciti a dedicare a questo “giro” ci siamo rilassati
nei campeggi e nei villaggi che ci accolgono sempre
con particolare simpatia.
Il viaggio di ritorno potrà essere spezzato in due o
più tappe, magari seguendo un itinerario diverso da
quello dell’andata. Con il tablet o con lo smartphone che certamente ci segue, possiamo individuare facilmente, sul sito del Campeggio Club Varese, dove
conviene fermarci.
Ma prima di lanciarci verso casa possiamo approfittare per visitare un paio di città poco distanti: Taranto
e Matera.
Prima incontriamo TARANTO, la “città dei due
mari”. Si trova infatti a cavallo del Mar Grande e del
Mar Piccolo.
La città si affaccia sull’omonimo golfo e si sviluppa
lungo tre penisole naturali ed un’isola artificiale.
La cattedrale di San Cataldo, nel centro storico.
Costruita nella seconda metà del X secolo,
sui resti di un edifico
religioso medievale risalente almeno al VII
secolo, ospita le spoglie
del Santo irlandese.
Ma già che siamo in viaggio da queste parti, e ci accingiamo a lasciare la Puglia, facciamo una capatina
a MATERA.
La città si trova nella parte orientale della Basilicata,
in prossimità dell’altopiano delle Murge. E’ conosciuta anche come la “città dei sassi”.
I Sassi di Matera sono un insediamento urbano
sviluppatosi nel tempo. Dalla preistoria, con i villaggi
trincerati, all’abitat rupestre di matrice orientale con
camminamenti, canalizzazioni, cisterne.
Tante le cose da vedere in questa città. Qui ne possiamo citare solo alcune. Per il resto ci sono gli Uffici
del Turismo, le guide ma, soprattutto, i soliti tablet e
La cattedrale di Matera in stile romanico pugliese.
smartphone.
Costruita nel XIII
secolo sullo sperone più alto della
Il Castello AraCivita che divide i
gonese o Castel
due Sassi, sull’area
Sant’Angelo
dell’antico monastero benedettino
di Sant’Eustachio.
Il Ponte girevole,
aperto per consentire il passaggio delle navi fra i
due mari.
Nel 2019 Matera sarà capitale europea della cultura.
La città, che è stata la prima del Sud Italia ad essere
nominata patrimonio dell’umanità, si prepara all’evento con un importante lavoro di restauro. Là dove
c’erano soltanto dei buchi fatiscenti, oggi ci sono alberghi e ristoranti di lusso.
Con la valorizzazione dell’enorme potenziale culturale il turismo sta aumentando notevolmente.
Anno XXXXI - n. 1
42
visita
il sito
http://www.car-emme.it/home/
Anno XXXXI - n. 1
43
Alla scoperta dell’Italia
Comune per Comune
CARUNCHIO
Carunchio è un comune di circa 600 abitanti della
provincia di Chieti, in Abruzzo. Fa anche parte della
Comunità montana Alto-Vastese.
E’ probabile che il nome derivi dal latino medievale
carunca, variante del più antico carruba, ossia atro,
carro a due ruote.
La visita
La parte più bella del borgo è naturalmente la più alta.
L’abitato degrada in breve dai 717 m del campanile
1173, il primo documento in cui appare il nome del della chiesa di San Giovanni ai 600 m dell’anonima
borgo è la Bolla del Papa Alessandro III: trattando dei periferia urbanizzata di Largo Taverna.
confini della diocesi di Chieti, si cita la ecclesia San- Il nucleo più antico comprende, oltre alla chiesa, gli
cta Maria de Carunchi. In seguito, l’antico insedia- antichi palazzi signorili delle famiglie Castelli e Turmento è abbandonato a causa delle scorrerie saracene dò, le case dei loro collaboratori ed i vicoletti che
per una posizione meglio difendibile, come l’attuale, seguono l’andamento a terrazza della fascia alta del
arroccata su una collina.
paese.
XIII-XV sec, non si contano in questo periodo, che è Vi è un secondo terrazzamento, sviluppatosi a ridosso
quello della fondazione della chiesa di S. Giovanni e del primo tra XVI e XIX sec, che pure racchiude aldella pieve del Purgatorio, più di un centinaio di fuo- cuni palazzetti ed edifici interessanti.
In genere, a parte qualche intervento incongruo, la
chi, cioè di famiglie.
Nel 1316 il villaggio risulta infeudato a Gisolfa e So- parte antica, derivata dalla spontaneità delle costruzioni sorte in epoche diverse, presenta un aspetto
fia di Carunchio.
omogeneo per i materiali impiegati: pietra locale con
Nel XV sec. per concessione di Re Alfonso passa ai
faccia a vista e malte bastarde di sabbia e calce, e tetti
Caracciolo di San Buono; l’investitura a questa casata
con coppi di fabbricazione locale.
è confermata nel 1498.
Anticamente il paese era difeso da una cinta muraria
1570, è istituita la parrocchia di S. Giovanni Battista. di cui sono rimaste poche tracce, come Porta Coluc1595, sono censiti in Carunchio 113 fuochi.
cia.
1669, passa a Giovanni Caranido duca della Celenza. A testimoniare la nobile storia di Carunchio vi sono
1797, fino all’abolizione della feudalità, e per tutto i resti di palazzo Castelli, residenza degli antichi siil sec. XVIII, Carunchio appartiene alla famiglia dei gnori del luogo, nelle vicinanze di palazzo Turdò e
immediatamente a ridosso della parrocchiale.
Marinelli.
La storia
Anno XXXXI - n. 1
La chiesa di San Giovanni Battista risale al XIII-XIV
secolo, anche se oggi si presenta rimaneggiata da interventi del XVIII (come il loggiato, l’innalzamento
della torre campanaria e la cupola, edificata nel 1714)
e da nuove decorazioni della fine del XIX sec.
44
Splendido nel suo barocco seicentesco e unico per le
sue fattezze, è l’organo a canne - e con esso la cantoria lignea - realizzato nel 1692 per la parrocchiale.
Nel 1775 Francesco d’Onofrio da Caccavone, della
celebre dinastia di organari, lo dotò di ulteriori accorgimenti tecnici così da renderlo, per il particolare valore armonico, una preziosità per l’intera Italia
centrale.
Di grande importanza anche il prezioso
mobile in noce
della sacrestia
risalente
al
XVIII secolo, il coretto
dietro l’altare
maggiore stilisticamente
affine e il fonte
battesimale del
tipo ad armadio, anch’esso
settecentesco.
Il Campeggio “Sole e Mare” lo trovate in località Nisporto all’Isola d’Elba. La modernità delle strutture e dei servizi offerti ne fa il numero UNO
tra i campeggi all’Isola d’Elba.
Con l’evoluzione dei tempi, adattandosi alle esigenze dei campeggiatori evoluti, il “Camping Sole e Mare” da campeggio si è trasformato sempre più in Villaggio Vacanze, adeguando la propria offerta con
Bungalows e Villini, naturalmente tenendo sempre in considerazione il
camping tradizionale con piazzole per tende e camper.
Camping Villaggio Sole e Mare - Isola d’Elba - Loc. Nisporto
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il sito
Anno XXXXI - n. 1
Varcando due grandi arcate in pietra, un tempo forse chiuse da due grossi cancelli, si può percorrere la
loggia che conduce al portale principale della parrocchiale e ammirare, dall’alto del borgo, tutto l’abitato
abbracciando con lo sguardo uno scenario di spettacolare bellezza. Sulla facciata della chiesetta del Purgatorio si può ammirare il portale in pietra decorato in
rilievo con motivi a fogliame e il rosone trecentesco.
Una parte del presbiterio è decorata con un ciclo di affreschi cinquecenteschi che evoca la passione di Gesù
e che, dopo l’accurato restauro del 1997, è tornato a
risplendere. Il palazzo Turdò, appartenuto all’altra famiglia importante di Carunchio, risale probabilmente
al XVIII sec. Collocato in cima al paese e affacciato
sulla parte nord orientale, era la sentinella del luogo:
dalle sue garitte era possibile controllare una vasta
porzione del territorio circostante.
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pardelle, le polpette cacio e uova, i funghi e i tartufi,
l’agnello nostrano alla brace e un’ottima ventricina.
Occasioni di visita
In agosto si svolge, con cadenza biennale, il Concorso
internazionale per organo.
1° maggio e prima domenica di agosto: Festa di Santa
Maria della Valle,
10 e 11 agosto: Sagra della ventricina,
A tavola
Questo è un borgo dai forti e meravigliosi sapori,
come quelli del tartufo bianco e della ventricina, un
salame molto particolare, arricchito d’aromi e spezie.
I piatti tipici del territorio sono le sagne fatte in casa, 18 e 19 agosto: Feste patronali, con processioni e fuola pasta alla chitarra, le tagliarelle al tartufo, le pap- chi d’artificio.
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Nello splendido Golfo Dianese, circondato dal verde e
a 300 mt dalla spiaggia, si trova il Camping Rosa.
Una struttura ideale per gli amanti della vita in spazi aperti e non solo. A
disposizione oltre all’area camping, infatti, appartamenti, grandi spazi dove
praticare sport, piscina con idromassaggio e varie attività d’intrattenimento
con un occhio di riguardo per i bambini... Apprezzerete una serie di servizi
essenziali per trascorrere una vacanza veramente unica!
Sconto del 20%, dal 15/09 al 15/06, ai Soci del Campeggio Club Varese
che presenteranno la Camping Card in corso di validità.
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Anno XXXXI - n. 1
46
La ricostruzione, prevede un assetto urbanistico compatto, con le case a ridosso delle chiese e disposte lungo le vie una accanto all’altra, a formare una cortina
II nome è di origine romana, indica cioè il possessore chiusa, come rivela la struttura urbanistica del borgo.
di un fondo, che poteva essere Caudius oppure Clavi- 1797, il lungo periodo veneziano (377 anni) termina
lius (da Clavius).
con la caduta della Serenissima.
Dopo una breve dominazione francese, la pianura
friulana passa all’Impero Austro-ungarico, sotto il
quale resterà sino al 1866.
Quando Clauiano entra a far parte del Regno d’Italia,
appartiene a una zona di confine con l’Impero asburgico, come dimostra la dogana italiana, costruita nella
seconda metà del XIX secolo e ancora visibile ad est
del borgo, poco distante dalla chiesa di S. Marco.
CLAUIANO
La visita
La storia
1013, la prima citazione di Clauiano è in una pergamena conservata presso la Curia Arcivescovile di
Udine: il patriarca di Aquileia, Poppone, inaugurando
la ricostruita Basilica di Aquileia, istituisce il Capitolo al quale conferisce un vasto territorio comprendente molte “ville” tra cui quella di Cleuian. Sino alla fine
del Patriarcato di Aquileia, nel 1420, Clauiano rimane
sotto il suo dominio.
1420, con la caduta del Patriarcato, Clauiano passa ai
Veneziani, sotto la giurisdizione del luogotenente di
Udine.
1477, la pianura friulana è invasa dai Turchi e molti
paesi, tra cui Clauiano, sono incendiati.
Un piccolo borgo antico di pietre
e sassi. Benché
penalizzato dalla
strada provinciale che l’attraversa
(ma è in programma la costruzione
di una “bretella”
per deviare il traffico su un’altra arteria) e da qualche
“villetta” con atipica terrazza sorta
intorno al nucleo
storico, Ciauiano
mantiene nel suo
insieme una precisa identità.
Il borgo non è stato contaminato da quella desolante
anarchia costruttivistica del condominio e della fabbrichetta - povera di spirito e di memoria - che ha
cancellato dal paesaggio agrario italiano tradizioni,
cultura e bellezza.
Qui no, perché a parlare sono ancora le pietre e i sassi, piéris e clàps, sono il decoro e l’ambizione dei
portali, gli ambienti della vita contadina - il fogolàr,
il foledór, il granaio - sono le molte e piccole tracce
lasciate dalla storia: che qui non è quella delle grandi architetture e dei grandi eventi, ma è quella dettata dalle impellenti necessità della vita quotidiana.
Gli edifici religiosi sono due. Poco fuori del borgo,
appartata, sorge la Chiesa di San Marco, di origini
trecentesche ma ampiamente rimaneggiata nel XVI
secolo.
Anno XXXXI - n. 1
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È composta da un’aula rettangolare con abside semicircolare e presenta tracce di affreschi della metà
del XIV secolo: nella quiete della campagna affiorano Apostoli benedicenti, la Madonna in trono con il
Bambino, simboli di evangelisti, un albero della vita
- ingenue immagini devozionali di un mondo contadino che respirava nel rito il senso della comunità.
La Chiesa di San Giorgio nell’aspetto attuale risale al
secolo XVIII ma l’origine è più antica. A pianta longitudinale, è composta di un’aula rettangolare e abside
poligonale. Notevole il fonte battesimale cinquecentesco attribuito a Pietro da Carona.
Gli elementi decorativi di
pregio sono il tipico focolare con cappa e camino dalle forme venete, il
colonnato della loggia, la
meridiana sulla facciata
principale, la colonna in
pietra che sorregge il portico davanti alla stalla, le
vasche in pietra dell’acquaio e nelle corti, i caminetti del granaio con cui si
riscaldavano gli ambienti
dove erano allevati i bachi
da seta.
La vicina Casa Bellotto è del 1791 e presenta una facciata con muratura a vista e portale centrale ad arco
con conci in pietra.
Nel nucleo storico di Clauiano gli edifici più antichi
risalgono al XV secolo e sono localizzati soprattutto
intorno alla chiesa di San Giorgio e in via Borgo San
Martino. Più numerose sono le costruzioni dei secoli
XVII e XVIII, la cui tipologia è essenzialmente quella della tipica casa friulana: il fronte principale sulla
strada, uno splendido portale in pietra e la corte interna. Ogni casa ha la sua storia, che è bello conoscere
visitandola. Casa Gardellini, del XV secolo, considerata la più vecchia del borgo, conserva sulla facciata
una decorazione bianca e rossa con motivi a losanga.
Villa Ariis rappresenta un tipico complesso padronale
di ambito veneto-friulano del secolo XVIII, composto dall’abitazione, dai rustici annessi e da un grande
orto cintato da una muraglia merlata con due colonne in pietra. La facciata presenta un portale in pietra
sormontato da una bifora e, sopra, il Leone di San
Marco. Le due patere in pietra, ai lati del primo piano,
sono forse il ricordo di antiche libagioni alla divinità.
Il complesso degli edifici che formano Casa Palladino
si colloca all’interno di una tipica corte friulana del
secolo XVIII che conserva integre le caratteristiche
originane.
L’impianto ha forma di Z su due corti, su cui si affacciano abitazioni, rustici e la casa padronale.
Il complesso padronale Bosco è stato trasformato
nelle forme attuali nel secolo XVIII; la facciata dei
fabbricati rustici, su fronte strada, riporta scritte e decorazioni geometriche del secolo XVI.
Casa Foffani è un palazzotto urbano dell’800 con gli
stucchi settecenteschi dei soffitti.
I fabbricati rustici erano utilizzati nel ‘700 per la
produzione e la conservazione del vino (cosa che avviene ancora oggi), del tabacco, delle granaglie e per
l’allevamento del baco da seta.
Villa Manin è una pregevole dimora nobiliare settecentesca della pianura friulana.
Appartenuta a uno dei più importanti casati della Serenissima, conosciuto anche per la maestosa villa di
Passariano, era un grande centro produttivo, come rivelano i fabbricati che dovevano servire all’attività
agricola, tra i quali il foledór, l’enorme tinaia a lato
dell’abitazione padronale.
La villa, di forme classiche, è preceduta dalla corte
d’onore.
Qui come altrove Casa Menotti, Casa
de Checo, Casa
Marcuzzi Zanuttini, Casa Zof Piano - gli splendidi
portali e le finestre
riquadrate in pietra confermano la
dignità del luogo e
delle persone.
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A tavola
Occasioni di visita
Questo è il posto giusto per andare per cantine, dove
si possono bere vini bianchi e rossi con il marchio
Doc “Friuli Aquileia”. E poi si trova miele, prodotto
con sistemi tradizionali, farro e prodotti ortofrutticoli biologici, farine integrali e biologiche dell’antico
Molino Moras. Il piatto del borgo è il musetto e brovada, ossia il cotechino servito con le rape bianche
lasciate fermentare nella vinaccia.
Terza domenica di febbraio: San Valentino, la benedizione del pane, seguita dalla processione.
Secondo la tradizione proteggeva dal “mal caduco”,
l’epilessia. S. Valentino era anche il protettore delle
“filandere”, le donne che lavoravano nella filanda di
Clauiano.
Dopo circa due mesi le rape assumono un colore roseo e sono pronte per essere grattugiate e cucinate in
un soffritto di lardo e cipolla. Il cotechino va lessato
a parte e, a fine cottura, tagliato a fette sulla brovada.
Aprile e maggio: Pensieri e Sapori, presentazione di
opere di scrittori di origine friulana, incontri con gli
autori e degustazione di vini e prodotti tipici del territorio.
25 aprile: Rogazioni e Sagra di San Marco.
Le rogazioni sono i riti con i quali in passato si chiedeva abbondanza del raccolto, salute, fertilità delle
terre e remissione dei peccati.
L’antico rito oggi è una processione che parte dalla
parrocchiale con un carro e si conclude nella chiesetta
medievale di San Marco, sul cui prato viene scaricata
una damigiana di vino.
Nel cuore del borgo si svolge la sagra paesana.
camping village
ASSISI
Verde, Pace e Tranquillità
a contatto con la natura
Completamente pianeggiante, con
manto erboso, all’ombra della pineta e privo di ostacoli e facilmente raggiungibile con camper, caravan, carrelli, autobus e mezzi di tutte le dimensioni.
Luogo ideale per le famiglie con bambini per godere in tutta sicurezza degli ampi spazi verdi. Terza età o persone con ridotte mobilità
possono usufruire dei servizi a loro dedicati e privi di ostacoli.
A disposizione gratuita: elettricità a 6 amp., acqua calda libera,
Wi.Fi., il campo da calcetto in erba, la pallavolo, il tennis, il pingpong, le bocce ed il parco giochi per i più piccini.
Extras: ristorante/pizzeria solo di sera, bar, mini-market, navetta per
Assisi tutti i giorni con orari prestabiliti, piscina da giugno a settembre, lavatrici ed asciugatrici.
Gli animali dei nostri ospiti possono giocare in un grande spazio a loro riservato.
Gli amanti delle due ruote pargheggiano il proprio mezzo accanto alla struttura dove alloggiano.
Dall’interno del Camping Village si gode la superba vista della città di Assisi, con in primo piano, la
maestosa Basilica di San Francesco ed il Sacro Convento del 1200 costruiti con la tipica pietra rosa.
Camping Village Assisi
Via Campiglione - 06081 Assisi (PG) Italy
Tel. 075 813710 - 816816
Fax 075 97540
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Anno XXXXI - n. 1
49
Idee per viaggiare
proposte dal gruppo Camper Insieme
di Olimpio Gasparotto
Coordinatore del gruppo “Camper Insieme”
I PDF dei calendari li potete scaricare dal sito http://www.campeggioclubvarese.it/
FIERE, FESTE, SAGRE ed altro ancora…
FEBBRAIO 2016
il 6 a San Martino
in Rio
(Reggio Emilia)
il 7 a Dosson
(Treviso)
il 7 ad Ardesio
(Bergamo)
Ciccioli in piàsa. Evento divenuto ormai un punto di forza per la promozione della tradizione Reggiana e di tutti i prodotti eno-gastronomici tipici
Emiliani. Oltre cento paioli, divisi tra legna e gas, invadono le strade diffondendo odori e sapori di una volta, insieme a tutti gli stand gastronomici
presenti in festa, che inebriano tutti e, con la loro simpatia e le loro ricette
segrete che ogni gruppo di norcini custodisce, incuriosiscono e intrattengono il numeroso pubblico che ogni anno accorre per poter assaggiare i
ciccioli, ciò che rimane delle parti magre e grasse del maiale fuso per ottenere lo strutto. Inoltre diversi stand gastronomici come quelli dello gnocco
fritto, della porchetta, della polenta, del vin brulè, della cioccolata in tazza.
Un week end all’insegna del colesterolo.
Info: 0522/698395 - www.comune.sanmartinoinrio.re.it
Festa del Radicchio Rosso. Torna l’appuntamento con la festa dedicata alla promozione del territorio di Dosson e del suo prodotto principe, il
Radicchio Rosso di Treviso. Anche quest’anno il programma sarà ricco di
attività, per soddisfare tutti i visitatori che ogni anno scelgono di partecipare a questo evento. Saranno allestiti stand dedicati al Radicchio Rosso di
Treviso, oltre allo stand gastronomico con diverse specialità a base di Radicchio ad altri piatti e prodotti tipici locali. Spettacoli di gruppi folkloristici,
musicali e orchestre completeranno il tutto, per dieci giornate dedicate al
prodotto principe del nostro territorio.
Info: 338-3623947 - www.radicchiorossodosson.it
Fiera delle capre. Punto di riferimento per l’intera Valle Seriana, apprezzata e riconosciuta come importante vetrina del settore ovocaprino, la Fiera
delle Capre di Ardesio è una manifestazione capace di attrarre numerosi
appassionati o semplici curiosi, ma anche famiglie e bambini vista la molteplicità di eventi che la contraddistinguono, senza dimenticare la cornice
d’eccezione: la manifestazione si svolge infatti nel centro storico del caratteristico paese orobico. Durante la giornata è possibile passeggiare in
centro tra le numerosissime bancarelle del settore che attirano l’attenzione
dei passanti nella semplice naturalità che la quotidianità agricola sa offrire:
stand di prodotti tipici bergamaschi e non solo, attrezzature agricole, artigianato e abbigliamento del settore.
Info: 0346/33289 - www.prolocoardesio.it
Anno XXXXI - n. 1
50
il 10 a Castel d’Ario
(Mantova)
La bigolada 2016. Appuntamento caratteristico per la cittadina lombarda di Castel d’Ario, nel giorno delle ceneri, è senza dubbio la Bigolada:
distribuzione gratuita di spaghetti conditi con acciughe e tonno, cotti in
enormi paioli per dare inizio alla Quaresima. Ad attrarre così tante persone non è solo il gustosissimo cibo, ma la singolare coreografia dei cuochi
rossi in viso, dei grossi focolai, alimentati ancora con legna, degli enormi
paioli e scolapasta, l’occasione di ritrovarsi uniti in semplicità, uniti dalla
storia contribuiscono al successo di questa manifestazione che si rinnova
negli anni puntualmente. Vengono organizzati diversi spettacoli, sfilate di
maschere d’epoca, giochi in piazza, mostra di trattori storici e molto altro
ancora. Info: 0376/660438 - www.comune.casteldario.mn.it
il 12, 13, 14, 19 e 20 a Sagra di San Bello. Festa popolare di origine medioevale istituita per feBerbenno di Valtellina steggiare San Benigno De’ Medici soprannominato San Bello. La sagra ha
delle radici storiche e religiose: già nel tardo medioevo i fedeli salivano al
(Sondrio)
Monastero per onorare il Santo. I più poveri si portavano un pasto modesto, altri salivano di buon mattino la ripida mulattiera alla ricerca dei contadini locali che bollivano le galline ruspanti. Le stesse che si mangiano
ancora oggi, accompagnate da risotti, pollo arrosto, allo spiedo e qualche
bicchiere di vino Maroggia. La festa viene aperta da una messa e da una
processione, continuando con concerti e naturalmente, come già detto,
con il classico banchetto a base di polli bolliti.
Info: 329-2162055 - www.sagradisanbello.it
Camping Village INTERNATIONAL
St.
Michael
Il Camping Village si trova a circa 14 km dal centro
storico di Pisa al mare, nel centro della Toscana,
lungo una fascia costiera di circa 10 km vicino al
Porto di Livorno ( 10 km) in località Tirrenia ridente stazione balneare classificata bandiera BLU.
Ampio parco giochi
per il divertimento
dei più piccoli e per
lo svolgimento degli sport più
apprezzati: Piscina, Campo
da calcetto, Campo da beach
volley, Campo da bocce e Tavolo da ping-pong.
In Luglio e Agosto animazione
con baby club, giochi e serate
musical.
Sono disponibili confortevoli Mobile Homes 4/5/6 posti tutte con aria
condizionata e terrazza esterna coperta che vengono affittate 7 giorni
per 7 giorni con possibilità di affitto
per minimo 2 notti in alcuni periodi
della stagione estiva.
Il Camping Village mette
a disposizione la spiaggia
privata (a circa 600 metri)
con collegamento gratuito
di BUS NAVETTA.
Camping Village International St. Michael
Via della Bigattiera lato mare, 24 loc.Tirrenia 56128 PISA Italia
Tel. 05033041
Tel.Fax 05033103
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Anno XXXXI - n. 1
51
Polenta e Mortadella. È l’originale accoppiata che si ripete da moltissimi
anni a Riva del Garda, in una sagra che vede protagonisti due inconfondibili e tradizionali prodotti invernali. L’appuntamento tradizionale della
Sagra, che conclude le feste di carnevale, prevede, in mattinata, “quattro
passi in attesa di polenta e mortadella”, una gara podistica non competitiva in cui si cammina tra le campagne della frazione di Varone, e intorno
alle 13.30 la distribuzione, per tutti gli ospiti convenuti, della saporita
polenta cotta sulla legna e della mortadella saltata con le spezie. Nel
pomeriggio la festa continua con animazione musicale, bande, spettacoli
folcloristici. Una giornata all’insegna della festa, del divertimento e del
gusto nel bellissimo territorio di Riva del Garda.
Info: 0464/554692 - www.gardatrentino.it
il 14 a Verone
(Trento)
il 27 e 28 a Taggia
(Imperia)
Rievocazione storica della Grande Battaglia del 1625 tra il Ducato di
Savoia e la Repubblica di Genova. Sono passati quasi quattro secoli da
quando il popolo di Taggia decise di ringraziare con una grande festa
San Benedetto Revelli, vescovo di Albenga e protettore della città. Nei
vari Rioni del paese hanno luogo rievocazioni di avvenimenti salienti
della storia passata come la carestia, la pestilenza, l’arrivo dei nobili e dei
cardinali, i duelli cavallereschi, e di vita quotidiana con il mercato medievale. Il corteo storico di Taggia fa rivivere la processione della memorabile giornata del 12 febbraio 1626, data della prima processione in onore di
san Benedetto Revelli.
Info: 0184/448281 - www.sanbenedettotaggia.it
Per praticare al meglio il turismo itinerante
conviene aderire ad una Associazione
membro della Confedercampeggiatori
Il Campeggio Club Varese, che è una di queste, vi offre una
intensa vita associativa e, naturalmente, tutti i vantaggi dell’appartenenza alla grande famiglia della Confedercampeggiatori
u Camping Card International (gratuita e comprensiva di
assicurazione RC).
u Sconti dal 5% al 20% nei campeggi convenzionati.
u Convenzioni per assicurare i camper a costi u Rallies internazionali (diritto a partecipare ai
molto contenuti.
rallies internazionali della F.I.C.C.).
u ACI Passport (a costo ridotto).
u Il campeggio italiano (periodico ufficiale
u Carta dei campeggi d’Italia e delle aree di
inviato in omaggio ai soci).
sosta (inviata gratuitamente ai soci).
u Questo “Notiziario”, prodotto e stampato
u Sconto su traghetti.
interamente da noi, inviato a tutti i Soci, Enti e
u Assistenza legale all’estero.
Associazioni del tempo libero.
u Difensore civico e servizio legale (invio di
u Una intensa attività sociale organizzata dal
reclami o informazioni per accelerare pratiche). Campeggio Club Varese che dispone di un’amu Manifestazioni.
pia sede attrezzata.
Anno XXXXI - n. 1
52
CARNEVALE !!!
Febbraio 2016 vuol dire principalmente CARNEVALE!
Il rito ambrosiano, osservato nella maggior parte delle
chiese dell’arcidiocesi di Milano e in alcune delle diocesi
vicine, fa iniziare la Quaresima con la prima domenica di
Quaresima; l’ultimo giorno di Carnevale è pertanto il sabato
13 febbraio, quando i festeggiamenti nelle altre città si sono già conclusi,
cioè 4 giorni dopo rispetto al Martedì Grasso che quest’anno, nel rito romano, cade il 9 di febbraio.
Se vi piace partecipare al Carnevale qui di seguito vi diamo una brevissima ma variegata possibilità
di occasioni, ora divertitevi nella scelta molto difficile, crediamo. Ci scusiamo per le tantissime colorate manifestazioni che non appaiono in questo breve elenco.
Allein
AOSTA
Il carnevale di Allein è uno dei carnevali più antichi della valle del Gran San
Bernardo. Animato da una cinquantina di figuranti locali vestiti da Landzettes: costumi tipici che rappresentano una sorta di trasposizione allegorica
delle uniformi indossate dai soldati di Napoleone nel maggio del 1800.
Info: 0165/78266 - www.comune.allein.ao.it
Courmayeur
AOSTA
Lé Beuffons sono un variopinto esercito di maschere di carnevale che, con
i loro caratteristici campanelli, hanno il compito di annunciare e animare Lo
Carmetran, il carnevale di Courmayeur Mont Blanc.
Info: 0165/831311
Etroubles
AOSTA
Etroubles è sede di un caratteristico Carnevale, in cui le maschere indossano costumi tipici rievocanti il passaggio delle truppe napoleoniche. Il
corteo delle maschere al gran completo fa il giro del borgo e dei villaggi
il giovedì e il venerdì grasso allietando con canti e balli le fredde giornate
invernali. Info: 0165/789101 - www.comune.etroubles.ao.it
Gignod
AOSTA
La tradizione lega la nascita del carnevale storico della Coumba Freida
al passaggio di Napoleone attraverso il Colle del Gran San Bernardo,
nel maggio del 1800, durante la campagna d‘Italia. I costumi sarebbero dunque la trasposizione allegorica delle uniformi dei soldati francesi.
Info:0165/256211 - www.comune.gignod.ao.it
L’elenco delle Fiere, Sagre, Mostre ecc.
viene aggiornato ogni mese a cura del
gruppo “Camper Insieme”.
Viene inviato, per newsletter, a tutti i Soci
e a tutte le Associazioni di Turisti itineranti in Italia.
Può essere anche scaricato, in formato PDF, dal sito:
http://www.campeggioclubvarese.it/Dove_andiamo_questa_volta
Anno XXXXI - n. 1
53
Pont-Saint-Martin
AOSTA
Il Santo Vescovo Martino, il suo nemico Satana; poi il Console Romano,
i Tribuni della Plebe, le Guardie Romane e il loro Comandante e infine la
Ninfa del Lys accompagnata dalle due Ancelle sono i protagonisti del carnevale storico di Pont-Saint-Martin.
Info: 347-6979622 - www.carnevalepsm.it
Ivrea
TORINO
Lo Storico Carnevale è la rievocazione di un episodio di rivolta popolare
che si fa risalire al medioevo. In questa rievocazione il Carnevale si rinnova ogni anno come grande Festa Civica durante la quale la comunità
di Ivrea celebra la propria capacità di autodeterminazione. A riempire di
colori e profumi la città, vi è poi la famosa e spettacolare Battaglia delle
Arance. Info: 0125/641521 - www.storicocarnevaleivrea.it
Moncalieri
TORINO
Tutto ebbe inizio nel 1887 con la realizzazione del primo impianto di illuminazione elettrica e la composizione della canzone “La Lunetta”. Proprio
quest’ultima diviene maschera dal 1966 ed ispira il carnevale di Moncalieri. Info: 011/6407428 - www.prolocomoncalieri.com
Santhià
VERCELLI
Il Carnevale Storico di Santhià risulta essere il più antico del Piemonte.
Oggi potete ammirare le imponenti sfilate di maschere e carri allegorici e
la più grande Fagiolata d’Italia.
Info: 366-4187788 - www.carnevaledisanthia.it
Bagolino
BRESCIA
Il carnevale bagosso conserva intatto il suo spirito indipendente e l’originalità del suo complesso cerimoniale, rimanendo una festa in cui ancora oggi
Bagolino si identifica e si immerge con il coinvolgimento di tutto il paese.
Info: 0365/99904 - www.bagolinoinfo.it
Castiglione
delle Stiviere
MANTOVA
Grazie al notevole afflusso di pubblico, alla qualità dei carri allegorici e alla
bellezza e all’originalità dei costumi dei gruppi mascherati oltre all’appassionata partecipazione da parte di gruppi, associazioni, istituti scolastici e
di tanti volontari, infatti, il Carnevale Castiglionese rappresenta un evento
di spicco nel panorama delle manifestazioni cittadine, forte catalizzatore di
pubblico castiglionese e non.
Info: 0376/234420 - www.comune.castiglionedellestiviere.mn.it
Grosio
SONDRIO
Riproposto ogni anno con un’adesione spontanea ed unanime, il carnevale si basa sulla presenza delle vecchie maschere, indossate sempre dalle
medesime persone e lasciate poi ai figli a mo’ di eredità e sulla gara dei
carri allegorici che ogni contrada è impegnata ad allestire.
Info: 0342/8412 - www.cmtirano.so.it
Schignano
COMO
I Bèi e i brùt, i belli e i brutti, sono questi gli attori principali di una rappresentazione incentrata su di una divisione sociale, la rivalità tra due anime
antiche, ma ancori vitali, ma mai sepolto passato. Si recita su un palco
costituito dalla piazza principale del paese, dai suoi vicoli interni ci sono
ampi spazi di libertà e di fantasia, nel senso che le maschere dei belli e
soprattutto dei brutti hanno ampi margini interpretativi.
Info: 031/819603 - www.comune.schignsno.co.it
SONDRIO
Gli Oratori della Città sono lieti di invitarvi alla nuova e coinvolgente edizione del “Carnevale dei ragazzi “. La sfilata dei carri allegorici e la passerella
delle “mascherine” partiranno dall’Oratorio S. Rocco. Il Re e la Regina del
Carnevale, accompagnati dagli sbandieratori e da un corteo di mascherine, inviteranno tutti i a partecipare alla sfilata.
Info: www.carnevaledeiragazzi.it
Anno XXXXI - n. 1
54
Madonna
di Campiglio
TRENTO
Nella settimana del carnevale la principessa Sissi e l’Imperatore Francesco Giuseppe tornano in una magica rievocazione della corte asburgica.
Quattro giorni di sfarzo ed eventi memorabili, come realmente accadeva a
metà dell’800. Per l’intera settimana suonano le note dei walzer viennesi
con cavalieri e dame, duchi e duchesse, ussari a cavallo.
Info: 0465/447501 - www.campigliodolomiti.it
VENEZIA
Durante i giorni del Carnevale di Venezia la città è un fiorire di iniziative e
di spettacoli, da quelli improvvisati sulla pubblica via da numerosi artisti di
strada, a quelli pianificati dagli organizzatori. Ogni anno viene individuato
un tema centrale che funge da filo conduttore e che viene sviluppato sotto
i vari punti di vista, da quello più culturale a quello più prettamente spettacolare. Info: www.carnevale.venezia.it
Monteforte d’Alpone
VERONA
Monteforte d’Alpone, terra del vino Soave Classico, vi dà appuntamento
per la 67a edizione del Carnevalon de l’Alpon, uno dei più importanti carnevali del Veneto. Ogni anno, infatti, arrivano migliaia di ospiti da tutta le
regione. Info: 0456/190773 - www.prolocomonteforte.org
Sauris
UDINE
Il Carnevale Saurano, uno dei più antichi del tratto alpino, si svolge il 6 febbraio nella località di Sauris in Carnia. Si tratta di un’antica rappresentazione con le figure tipiche del Rölar e del Kheirar che regolano i due gruppi di
maschere, le belle e le brutte. Il Carnevale di Sauris ha il suo culmine nella
Notte delle Lanterne. Info: 0433/86076 - www.sauris.org
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Anno XXXXI - n. 1
55
Salzano
VENEZIA
Carnevale della Monica. Lungo il percorso di oltre due chilometri sono allestiti i chioschi con i tradizionali dolci come i crostoli e le frittelle. La sfilata,
che inizia nel primo pomeriggio, si conclude con la premiazione del miglior
gruppo a piedi il quale si aggiudica una maschera originale veneziana.
Queste attrazioni portano a circa 20.000 visitatori.
Info: 041/5709789 - www.prolocosalzano.it
Borgo Tossignano
BOLOGNA
Una delle sagre della Polenta più antiche d’Italia è forse quella di Tossignano, nell’imolese, che dal 1622, ogni ultimo giorno di carnevale, festeggia con una grande abbuffata di polenta fumante tagliata a fette e condita
con salsiccia e formaggio. La distribuzione continua, per tutta la giornata,
per gli ospiti convenuti, per la gioia di curiosi, golosi e amanti del buon cibo
e del vino. Info: 0542/91111 - www.comune.borgotossignano.bo.it
Cento
FERRARA
Nel suggestivo centro storico le splendide creature di cartapesta faranno il
loro spettacolo in una cornice tornata ai suoi splendori. Il 28 febbraio sarà
un tripudio di maschere, colori,animazione, musica e balli per festeggiare
al meglio la “festa più pazza dell’anno”. Gran Finale con la proclamazione e premiazione del carro vincitore ed. 2016, il tradizionale testamento
e rogo di Tasi, maschera tradizionale centese e il suggestivo spettacolo
piromusicale nel piazzale della Rocca di Cento.
Info: 051/904252 - www.carnevalecento.com
AVVERTENZA
Eventuali imprecisioni o cambiamenti nei programmi e nelle date, dovuti ad annullamenti o
rinvii da parte degli Organizzatori, non sono imputabili alla redazione. Si consiglia di verificare
date e programmi prima di partecipare alle iniziative, informandosi presso gli Organizzatori
segnalati per ciascun evento.
Utilizzate la bacheca della sede, le pagine di questo
Notiziario e, naturalmente, il nostro nuovo sito
per organizzare viaggi in gruppo.
Indirizzate i vostri messaggi a: [email protected]
Anno XXXXI - n. 1
56
Le mostre di febbraio
BARD (AO) al Forte di Bard fino al 2 giugno “Golden Age. Rubens, Brueghel, Jordaens. Pittura
olandese e fiamminga dalla collezione Hohenbuchau”. Fra Seicento e Settecento la pittura fiamminga e olandese vive un’età d’oro, che viene sapientemente raccontata in questa mostra di 166
dipinti, alcuni di grandissime dimensioni. Si tratta di prestiti eccezionali, fra cui quelli provenienti
da Vienna dalla collezione Hohenbuchau. In mostra: ritratti, banchetti, nature morte, paesaggi e
rappresentazioni storiche. Info: 0125/83.38.11
TORINO a Palazzo Chiablese fino al 15 maggio “Matisse e il suo tempo”. 97 capolavori del Centre Pompidou celebrano il maestro francese e lo spirito del suo tempo. Discepolo di Signac, Renoir
e Bonnard, capogruppo del movimento dei Fauves, osservatore critico del cubismo, rivale di Picasso, precursore dell’espressionismo astratto, Henry Matisse (1869-1954) è stato un artista visionario ed irrequieto che ha fatto scuola nell’arte del ‘900. La mostra di Palazzo Chiablese ospita 97
opere: 50 di Matisse, 47 di artisti a lui coevi. L’obiettivo è di raccontare le opere del maestro attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi con altri pittori. Un dialogo fra capolavori, con
firme eccellenti: da Picasso a Renoir, da Modigliani a Mirò, da Brque a Léger. Info: 011/0.24.01.13
SAN SECONDO DI PINEROLO (TO) al Castello di Miradolo fino al 10 aprile “Caravaggio e il suo
tempo”. L’esposizione illustra il ruolo di Caravaggio nella pittura del suo tempo. Lo fa attraverso un
capolavoro assoluto dell’artista lombardo, la Maddalena penitente della Galleria Doria Pamphilj di
Roma, e una quarantina di dipinti firmati da Artemisia Gentileschi, Jusepe de Ribeira, Mattia Preti e
altri artisti coevi. Info: 0121/50.27.61
MILANO al Palazzo Reale fino al 7 febbraio “Da Raffaello a Cézanne”. Per la prima volta in Italia
alcuni fra i più importanti capolavori del Museo delle Belle Arti di Budapest. Una galleria di dipinti
realizzati in Europa a partire dal ‘500 fino al ‘900. Fra le opere più celebri: La Madonna Esterhazy di
Raffaello, Giale e Sisara di Artemisia Gentileschi, La Maddalena penitente di El Greco, Le Sirene di
Rodin, e poi Goya, Rubens, Monet, Cézanne e molti altri. Info: 02/5.49.11
MILANO a Palazzo Morando fino al 14 febbraio “Milano. Città d’acqua”. L’importanza dell’acqua
nella storia del capoluogo lombardo e nelle trasformazioni del suo tessuto urbano è testimoniata da
150 immagini d’epoca da archivi pubblici e privati. La “storia d’acqua” di Milano è illustrata anche
attraverso mappe e documenti, a partire dal XIIII secolo – quando la città era caratterizzata da canali
pescosi, mulini e rogge – fino allo sviluppo industriale. Info: 02/49.79.83.88
MILANO alle Gallerie d’Italia fino al 21 febbraio “Hayez”. Un’eccezionale sequenza di opere, fra
cui i capolavori più noti e altri presentati al pubblico per la prima volta, restituisce l’esperienza di
vita e di arte di Francesco Hayez (1791-1882), massimo esponente del Romanticismo in pittura. Il
percorso cronologico presenta 120 tra dipinti e affreschi del maestro veneziano. Le diverse sezioni
della mostra monografica, la più completa ed aggiornata mai realizzata, riflettono i mutamenti del
clima culturale, storico e sociale in cui Hayez è stato versatile interprete. Info: 800.16.76.19
MILANO a Palazzo Reale fino al 20 marzo “Alfons Mucha e le atmosfere Art Nouveau”. Oltre 200
opere ricostituiscono il gusto prezioso e sensuale dell’Art Nouveau. 120 inconfondibili creazioni
dell’artista ceco Alfons Mucha (1860-1939) sono affiancate da ceramiche, sculture, mobili e disegni
che illustrano lo spirito leggero e raffinato di quegli anni. Info: 02/5.49.15
BRESCIA a Palazzo Martinengo fino al 12 giugno “Lo splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto,
Guardi e i vedutisti dell’800”. Mito intramontabile nell’immaginario collettivo, Venezia nei secoli ha
affascinato generazioni di artisti. Cento capolavori raccontano l’incanto della città vista con occhi di
grandissimi vedutisti del XVIII e XIX secolo. Info: 327/3.33.98.46
PADOVA a Palazzo Zabarella fino al 28 marzo “Fattori”. La vicenda creativa di un magnifico interprete della pittura dell’Ottocento italiano. Giovanni Fattori (1825-1908) è protagonista di una mostra
che conta oltre 100 dipinti. Un percorso che mette in luce la versatilità dell’artista livornese, maestro
nella realizzazione dei paesaggi ma anche sorprendente nel dipingere ritratti e mettere su tela fatti
della storia contemporanea. Info: 049/8.75.31.00
Anno XXXXI - n. 1
57
TREVISO alla Casa dei Carraresi fino al 10 aprile “El Greco in Italia, metamorfosi di un genio”.
La mostra omaggia il periodo italiano del maestro Domenikos Theotokopoulos detto El Graco
(1541-1614). 30 opere, molte inedite, raccontano come il “viaggio” nel nostro Paese abbia plasmato l’artista. Info: 0422/51.31.50
POSSAGNO (TV) al Museo Gipsoteca Canova fino al 28 febbraio “Antonio Canova. L’arte mutilata nella Grande Guerra”. I danni della Grande Guerra, dai bombardamenti austriaci alla Gipsoteca
allo scempio dei soldati che giocavano a calcio con la testa di Paolina Bonaparte scolpita dal Maestro a Possagno (1757-1822), in una toccante mostra fotografica che raccoglie le immagini in bianco
e nero di Stefano Serafin (1862-1944) che allora fotografò l’orrore dell’arte violata e di una guerra
cruda, senza quartiere. Info: 0423/54.43.23
BOLOGNA a Palazzo Fava fino al 13 marzo “Guido Reni e i Carracci. Un atteso ritorno”. Trenta
opere, quasi tutte su tela, si ammirano eccezionalmente a Palazzo Fava. Si tratta di una selezione
dei dipinti dei grandi maestri felsinei della fine del XVI inizi XVII secolo, tra i quali Guido Reni, Annibale e Ludovico Carracci, Domenichino e Francesco Albani. I capolavori provengono dai Musei
Capitolini di Roma e tornano “a casa” per essere ammirati nel contesto unico del Palazzo Fava,
splendidamente affrescato dalla famiglia Carracci. Info: 051/19.93.63.05
BOLOGNA al Museo Archeologico fino al 17 luglio “Egitto. Splendore millenario. Capolavori da
Leiden a Bologna”. Due importanti collezioni egizie, quella di Bologna e quella del Museo Nazionale
di Antichità di Leiden in Olanda (una delle 10 più importanti a mondo), si uniscono in una grande
mostra che conta oltre 500 straordinari reperti. Info: 051/0.30.10.43
FIRENZE a Palazzo Spini Feroni fino al 2 aprile “Un palazzo e la città”. Il museo Ferragamo,
occasione dei 150 anni di Firenze capitale, celebra palazzo Spini Feroni, che prima di essere sede
delle sue collezioni fu Municipio cittadino. Allestimenti scenografici ripercorrono la lunga ed affascinante storia dell’edificio eretto nel 1289. Fra le altre precedenti destinazioni fu un raffinato hotel e
ospitò lo zar Alessandro II ed il compositore Franz Liszt. Info: 055/3.56.24.66
Anno XXXXI - n. 1
58
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Anno XXXXI - n. 1
59
chi vende e chi compra
Si ricorda ai Soci che i canali previsti per comunicare le proprie offerte e le proprie richieste sono
questa rubrica e l’apposita bacheca della sede sociale. Le inserzioni vengono pubblicate tre volte. Gli
asterischi indicano le pubblicazioni già avvenute.
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Anno XXXXI - n. 1
da
60
market
n. 522 del gennaio 2016
Riprendiamo da PleinAir market di gennaio un interessante articolo di Reanto Antonini
che tratta della patente per i camper più pesanti.
C1 Ma chi te l’ha data!
Non e un mistero: una buona percentuale dei camper
in circolazione pesa molto, forse troppo. La sempre
maggiore richiesta di comfort porta a un aumento delle dimensioni e all’incremento della dotazione, con il
risultato che la massa del veicolo è già in partenza
elevata, costringendo il costruttore a una riduzione del
carico utile e dei posti omologati che spesso scendono
sotto i cinque e a volte si fermano a tre. Il problema
sta tutto nel limite di legge che riguarda la normale
patente automobilistica di tipo B, 35 quintali a pieno carico. E se volessimo andare oltre? È possibile e
per certi versi auspicabile: basta conseguire una delle
patenti superiori, che abilitano alla conduzione oltre i
3.500 kg. Fino a poco tempo fa l’unica soluzione era
la patente C, che faceva diventare provetti camionisti
in grado di condurre qualsiasi mezzo pesante. Ora invece c’è la soluzione della C1, una sorta di minipatente C il cui limite è fissato a 75 quintali. Per la precisione, il permesso di guida ideale per il camperista è la
cosiddetta patente C1 non professionale (codice 97),
pensata proprio per chi non deve utilizzare un veicolo
pesante per trasportare merci a fini lavorativi. Conseguirla è abbastanza semplice e permette di mettersi al
riparo dall’incubo del sovrappeso; non è la soluzione
a tutti i mali, però risolve diversi problemi.
Dove e come
La patente C1 non professionale permette di condurre veicoli fino a 7.500 kg complessivi omologati
(esclusi gli autobus, anche di piccole dimensioni, per
i quali serve la patente D); a differenza della C non
consente la guida di autocarri per trasporto di cose
in conto terzi (con contratto di trasporto merci), per i
quali serve anche la CQC (Carta di Qualificazione del
Conducente, annotata sulla patente con il codice 95).
Non è quindi la patente giusta per il camionista, ma
può essere utile per qualche artigiano ed è perfetta per
chi desidera condurre un camper di una certa taglia.
Per conseguire la C1 non professionale occorre sostenere un esame teorico e uno pratico.
Per chi ha già esperienza di v.r. quello di guida non
è particolarmente complesso; è vero che il veicolo
in dotazione è un piccolo camion, ma gli ingombri
possono essere quelli di un camper di taglia media.
Ovviamente bisogna saper valutare la larghezza del
mezzo nel caso di restringimento della carreggiata,
ma soprattutto occorre avere dimestichezza con la
retromarcia facendo affidamento solo sugli specchi
laterali, senza l’ausilio di retrocamera e sensori di
parcheggio.
È più difficile la prova di teoria, basata su quiz. Bisogna studiare, questo è certo, ma il programma d’esame è semplificato rispetto alla C e alla C1 professionale: ci si risparmiano così le parti relative a motore,
organi di trasmissione, cronotachigrafo e turni di guida, né è contemplata la sezione relativa a controlli e
riparazione dei veicoli.
La durata del test è venti minuti, come per la C1 professionale, ma i quiz sono dieci anziché venti.
Per quanto riguarda i costi, mediamente le autoscuole
chiedono 800 euro in cui sono inclusi i corsi di teoria
e gli esami. I costi per le sessioni di guida sono variabili: calcoliamo indicativamente 70 euro ciascuna,
sapendo che chi ha già dimestichezza nella guida del
camper può cavarsela con un paio di lezioni. Non tutte le autoscuole propongono corsi per i permessi di
guida C e C1: scegliamo bene, quindi, a chi affidare
la nostra preparazione.
Anno XXXXI - n. 1
61
Limiti di legge
Come abbiamo anticipato, la patente C1 non professionale risolve molti problemi ma ha alcune restrizioni che è bene conoscere. Per prima cosa, facendo un
confronto con la patente B, notiamo che la durata è
ridotta: ad esempio, il rinnovo sopra i sessantacinque
anni d’età è obbligatorio ogni due anni (per tutti i dettagli si consulti la tabella relativa). Teniamo inoltre
presente che se siamo soliti alternarci alla guida del
camper con un altro membro della famiglia, anch’esso dovrà possedere una patente adeguata. I veicoli
superiori ai 3-500 kg hanno una limitazione particolare per quanto riguarda la velocità (100 km/h in autostrada, anziché 130) e sono sottoposti a revisione una
volta all’anno, mentre i mezzi fino a 3.500 kg - e
quindi anche la maggior parte dei camper - vanno alla
revisione dopo quattro anni dalla prima immatricolazione e successivamente ogni due.
Problemi insormontabili? A nostro avviso no.
Del resto la patente C o C1 è una scelta obbligata se
desideriamo un v.r. di altissima gamma, omologato
per 5.000 kg o anche più. Se invece la scelta è tra un
camper da 3.500 kg e uno di poco superiore, occorre
considerare anche il maggiore costo dello chassis (per
il Ducato servono poco più di 200 euro per passare da
3.500 a 3.650 kg, ma occorrono 1.400-1.500 euro per
arrivare a 4.250 kg con il telaio Heavy), nonché una
più ridotta rivendibilità come usato. E a questo punto
qualcuno potrebbe osservare come una modifica delle
norme vigenti a favore di omologazioni superiori ai
35 quintali sarebbe auspicabile per risolvere i tradizionali problemi di sovrappeso, e metterebbe l’Italia
in linea con altri paesi d’Europa.
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62
Patenti a confronto
Patente B
Camper <3.500 kg
Durata patente (anni)
fino a 50 anni
da 50 a 65 anni
dopo i 65 anni
Revisione veicolo
(la prima)
Revisione veicolo
(le successive)
Limite di velocità
in autostrada *
Limite di velocità sulle
strade urbane
Patente C
10
Patente C1
non professionale
Camper > 3.500 kg
5
5
5
5
5
3 dopo i 70 anni
2 dopo gli 80 anni
4 anni
2
2
1 anno
1 anno
2 anni
1 anno
1 anno
130 km/h
100 km/h
100 km/h **
90 km/h ordinarie
110 km/h principali
80 km/h
80 km/h **
Camper > 3.500 kg
5
* Sanzioni raddoppiate per veicoli oltre 3.500 kg
** Per i maxicamper oltre le 12 tonnellate, velocità massima 80 km/h in autostrada, 70 km/h su strade extraurbane
Esame di teoria
Patente
C
C1
C1 non professionale
Numero di quiz
40
20
10
Errori ammessi
4
2
1
Durata minuti
40
20
20
La tua vacanza alternativa...
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Anno XXXXI - n. 1
63
Sovraccarico e rimorchi
E’ errore grossolano ma frequente supporre che la
patente C1 abiliti a condurre veicoli fino a un peso di
7,5 tonnellate.
In alcuni casi non è affatto una questione di patente, dato che il guidatore deve essere in regola con
il permesso di guida e la portata massima sempre
certificata da un’adeguata omologazione sul libretto.
Ad esempio: un camper omologato per 3.500 kg
complessivi si può condurre indifferentemente con le
patenti B e C1, ma se in marcia la massa complessiva (peso del veicolo più passeggeri e bagagli) risulta
superiore tale eccedenza comporta una sanzione anche se siamo in possesso della patente C1.
Inoltre, la C1 non abilita al traino di rimorchi se la
somma delle masse eccede un certo limite.
La casistica è estremamente varia e la riassumiamo
con alcuni esempi.
e abilita a condurre complessi veicolari fino a 4.250
kg, cioè possiamo arrivare fino a 4.250 kg sommando la massa titale omologata del camper con quella
del rimorchio.
- Minivan camperizzato omologato 2.500 kg, con un
rimorchio da 1.750 kg: serve la patente B-96 (vedi
considerazioni precedenti sulla massa complessiva
di 4.250 kg).
- Camper omologato per 3.500 kg, con un rimorchio
maggiore di 750 kg (ad esempio 1.000 kg): serve la
B-E.
- Camper omologato oltre 3.500 kg (5.000 kg, massimo 7.500), con un rimorchio fino a 750 kg: serve
la C1, ma se il rimorchio è più pesante (ad esempio
1.500 kg) occorre la C1-E.
- Camper omologato per 3.500 kg complessivi, con
un rimorchio fino a 750 kg omologati: basta la patente B.
- Camper omologato per 3.300 kg, con un rimorchio
fino a 950 kg: serve la patente B-96 (estensione della
B, si ottiene con una semplice prova pratica di guida
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Anno XXXXI - n. 1
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Riprendiamo alcune notizie interessanti
dall’edizione on-line della rivista Al Volante.
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Lombardia: Euro 3 diesel al bando da ottobre 2016?
14 gennaio 2016
Emergenza smog: in Lombardia, è pronta la delibera che, da ottobre, vieterà alle Euro 3 diesel di circolare.
DA DISCUTERE - Inquinamento in Lombardia: auto
a gasolio nel mirino. La delibera di messa al bando
delle diesel Euro 3 verrà portata in giunta la prossima settimana. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi: “Da ottobre del 2016,
interverrà un nuovo divieto riguardante i mezzi ancora in circolazione, ma fortemente inquinanti, i diesel Euro3, che coinvolgerà, dal 15 ottobre 2016 al 15
aprile 2017, e così poi ogni anno, tutti i 209 comuni
compresi nella Fascia 1”. È il primo risultato del tavolo permanente di lavoro con funzioni di consultazione
istituzionale in materia di qualità dell’aria. Vi partecipano soggetti pubblici e privati facenti parte del sistema degli enti locali, associazioni rappresentative del
sistema delle imprese e delle parti sociali. La Fascia 1
riguarda buona parte dei comuni lombardi.
OK, MA… - “Sono d’accordo”, ha detto il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, “ma voglio
parlarne con gli assessori al Bilancio e alle Attività
produttive, per capire l’impatto che questa decisione
avrebbe sul comparto produttivo”.
Lo stesso governatore ha chiesto al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti un contributo di 200 milioni
di euro l’anno per cinque anni: obiettivo, rottamare
le auto diesel fino a Euro 4. Intanto, la regione ha accolto diverse richieste dell’Anci (l’associazione dei
comuni): in particolare, gli incentivi per ammodernare le caldaie; e il coordinamento per attuare piani di
emergenza, evitando che ogni sindaco decida da sé,
con provvedimenti a macchia di leopardo.
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Anno XXXXI - n. 1
65
Lo smog non è tutta colpa delle auto
1 gennaio 2016
Dai dati Ispra emerge una riduzione delle emissioni generate dai trasporti e un forte aumento dell’inquinamento domestico.
IMPUTATO AUTO - Ogni anno con l’arrivo dell’in- riscaldamento domestico con il 41% del rilascio delverno il problema della concentrazione di inquinanti le polveri. Al secondo posto ci sono i trasporti, voce
in città si ripresenta puntuale, divenendo “emergen- comprendente auto, furgoni e veicoli industriali, con
za” nei periodi con scarse precipitazioni come nell’at- il 17% di “responsabilità”, in gran parte dovuta ai veicoli con motore a gasolio (83%).
tuale stagione.
A salire sul banco degli imputati è soprattutto l’auto, Interessante notare che l’incidenza dei “motori” dal
ritenuta la principale responsabile dello smog urbano. 1990 è calata del 53%, con tagli del 51% per le auto,
Ma è davvero così? Per capirlo abbiamo analizzato i del 45% per i veicoli commerciali e del 63% per cadati dell’Ispra, l’Istituto superiore per la ricerca e la mion e autobus.
protezione ambientale, sulle immissioni in atmosfera Andamento simile hanno i dati del PM 2,5 dove i trasporti sono i secondi emettitori, sempre dietro il ridegli inquinanti nel periodo 1990-2012.
scaldamento, e incidono per il 17%.
INQUINAMENTO IN CALO - La prima valutazione
A livello storico si ha una riduzione del 57% del
che emerge dall’osservazione dei valori rilevati è il
“black carbon” rilasciato dai veicoli con un contribucostante miglioramento della qualità dell’aria.
to, per il 2012, dell’86% dei veicoli diesel, del 13% di
Nei 23 anni presi in considerazione le concentrazioni
quelli a benzina e dell’1% per le altre alimentazioni.
di ossidi di azoto sono diminuite del 58%, quelle di
monossido di carbonio del 70% e quelle di benzene PM 2,5 IN CALO DEL 60% - Il miglioramento ottedell’89%.
nuto dal settore trasporti è da imputare essenzialmenCali tali da non destare più particolare preoccupazio- te alla tecnologia.
ne da parte degli esperti che si concentrano su un in- Le sempre più stringenti normative continentali sulle
quinante che ancora oggi desta maggiore allarme per emissioni hanno costretto le case automobilistiche ad
i continui superamenti rispetto ai limiti della norma- adottare soluzioni “verdi” del quale il filtro antipartitiva in vigore e ai livelli indicati dall’Organizzazione colato è l’elemento più noto.
mondiale della sanità: le polveri sottili nelle sue va- L’esito è che i 140 microgrammi rilasciati da un’auto
rianti PM10 e PM 2,5.
diesel Euro 1 si sono ridotti a 5 mg per le più moderne
La concentrazione nell’aria della prima si è ridotta del vetture Euro 5. Un perfezionamento di 28 volte che
36% dal 1990 al 2012, quella della seconda del 39%. ha permesso di diminuire le 50 migliaia di tonnellate/
Miglioramenti significativi, ma non ancora sufficienti anno di PM 2,5 rilasciate in atmosfera in Italia dai traper dichiarare l’aria salubre.
sporti nel 1990 a poco più di 20 migliaia di tonnellate/
anno registrate nel 2012.
UN TAGLIO ALLE POLVERI - Lo studio dell’Ispra
INQUINAMENTO DOMESTICO - Nonostante l’abindica pure le principali fonti delle emissioni.
bassamento delle emissioni dei trasporti l’aria delle
Per il PM10 il principale imputato è, per il 2012, il
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Sicilia Occidentale.. Provincia di Trapani..
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Anno XXXXI - n. 1
66
nostre città continua ad essere ancora troppo spesso
sopra i limiti di legge. Perché? Le ragioni sono diverse. Nel settore trasporti la più rilevante è l’ancora
alta percentuale di veicoli ad alta anzianità. Malgrado
le campagne di rottamazione, infatti, permangono in
circolazione più di 11 milioni di modelli Euro 0, 1 o 2.
L’altro motivo di rilievo è la crescita della responsabilità di altri settori e, in particolare, del riscaldamento
domestico. Dai dati Ispra emerge che le emissioni del
settore sono cresciute dalle 30 migliaia di tonnellate/anno del 1990 a oltre 60 migliaia di tonnellate nel
2012. Un raddoppio che, di fatto, ha annullato il risparmio ottenuto dal comparto motori.
LE COLPE DELLA LEGNA - Le ragioni del forte
innalzamento delle polveri fini “residenziali” sono
da attribuire soprattutto all’incremento del consumo
delle biomasse, ossia di legna e pellet per il riscaldamento, in particolare a partire dal 2003. Un maggiore consumo andato spesso a scapito dell’impiego del
metano con conseguenze pesanti sulle emissioni di
PM 2,5. Secondo l’Ispra, infatti, la quantità di PM 2,5
rilasciata dalla combustione delle biomasse è 2.000
volte superiore a quella generata dal metano a parità
di unità di energia bruciata.
CAMBIARE POLITICHE - Dai rapporti dell’Ispra
sembra emergere con chiarezza che l’indice del principale imputato non andrebbe più rivolto alle auto,
ma alle biomasse. Detto questo, è auspicabile che il
settore trasporto prosegua la tendenza verso il ribasso delle emissioni con il miglioramento tecnologico
e con la sostituzione delle vecchie auto con le più
moderne Euro 6, meglio se a Gpl o metano, o con le
auto elettriche. Ma sarebbe auspicabile per la salute di
tutti che le politiche per il miglioramento della qualità
dell’aria prendessero provvedimenti più stringenti per
l’impiego di legna e pellet.
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Anno XXXXI - n. 1
67
Multe con Street Control: il Ministero dà l’ok
11 gennaio 2016
Il contestato dispositivo permette di scattare multe a strascico, ma deve essere utilizzato nella maniera dovuta.
GIUDIZIO POSITIVO - Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è espresso in maniera favorevole sulle multe effettuate tramite un procedimento
definito a strascico, messo in pratica grazie allo Street
Control: questo dispositivo va posizionato sul tetto di
un’automobile pattuglia e scatta fotografie in rapida
sequenza alle automobili parcheggiate in divieto di
sosta, evitando agli agenti di compilare la multa sul
posto. In questo modo aumenta la frequenza con la
quale vengono elevate sanzioni: si parla di un ritmo
pari a sei multe al minuto. La liceità dello Street Control è stata a lungo messa in discussione, prima che il
dicastero guidato da Graziano Delrio fornisse un’opinione positiva. Ciò è avvenuto tramite il parere n.
4851 del 2015.
RESPONSABILITÀ DEGLI AGENTI - La circolare
attesta che il sistema va considerato pienamente legittimo e non richiede omologazione, in quanto rappresenta un ausilio al lavoro: lo Street Control, come
sottolinea il Ministero, facilita l’acquisizione dei dati
identificativi del veicolo. È poi compito degli agenti accertare che a bordo dell’automobile non vi sia il
conducente, elemento che farebbe decadere la validità della sanzione. In tal caso la multa va considerata
illegittima. Il Ministero considera lo Street Control
una sorta di taccuino, grazie al quale “appuntare” i
numeri di targa delle vetture parcheggiate in maniera
non corretta. La multa può essere compilata in un secondo momento, ad esempio quando gli agenti tornano nei rispettivi uffici.
FUNZIONA ANCHE DI NOTTE - Lo Street Control
è realizzato dalla società abruzzese Helian, può funzionare anche di notte e prevede di fatto una telecamera ad alta risoluzione, capace di leggere le targhe
fino a venti metri di distanza (anche quando un’automobile è in movimento). La fotocamera si relaziona
con un tablet. Il palmare è gestito da un agente seduto
nell’auto e si interfaccia a sua volta con il database
della motorizzazione civile, ragion per cui è possibile
scoprire se l’automobile abbia una polizza RC valida
o se sia in regola con la revisione. Il costo dello Street
Control è nell’ordine dei 20mila euro.
Telecontrollo per Rca e revisione? Ok, previa omologazione
Lo prevede la legge di stabilità 2016: Rca e revisione verranno controllate
dalle telecamere. Ma solo se omologate dal Ministero dei trasporti.
MANCA (ANCORA) UN TASSELLO - Gli evasori
dell’assicurazione Rca (4 milioni in Italia) e gli automobilisti che circolano senza avere sottoposto la loro
vettura alla revisione periodica obbligatoria verranno
scovati con le telecamere: autovelox, Tutor, varchi
elettronici delle Zone a traffico limitato.
Lo prevede la legge di stabilità 2016. Tuttavia, manca
ancora un tassello fondamentale: il ministero dei Trasporti deve omologare gli apparecchi, così da evitare
contenzioni in materia.
Proprio la mancanza di normative chiare sui controlli
automatici delle infrazioni, infatti, è alla base di un’enormità di controversie legali e di pronunciamenti di
giudici di pace, Cassazione e Corte costituzionale.
Una volta che il ministero avrà dato l’ok, le forze
11 gennaio 2016
dell’ordine potranno finalmente incrociare le infor
mazioni provenienti dalle telecamere con quelle presenti nel database alimentato da compagnie assicuratrici e Motorizzazione.
Anno XXXXI - n. 1
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Gli automobilisti usano sempre meno le frecce
31 dicembre 2015
Lo sostiene il presidente dell’ASAPS, associazione che ha effettuato uno studio sulle strade italiane.
MALCOSTUME NOTO - Gli indicatori di direzione,
le cosiddette frecce, vengono utilizzati in maniera non
sistematica dagli automobilisti italiani, che li attivano
solo in una percentuale molto limitata di occasioni.
Dalle rilevazioni su strada è emerso che il 36% del
campione analizzato non mette in funzione le frecce
quando previsto, violando il Codice della Strada e determinando così un pericolo per la circolazione.
UNO SU TRE - I funzionari dell’ASAPS si sono recati sulle autostrade Milano-Napoli (A1), Torino-Trieste
(A4) e Bologna-Taranto (A14). In questo frangente è
stato analizzato il comportamento di 300 automobilisti, la maggior parte dei quali non ha attivato gli indicatori di direzione quando previsto: le frecce laterali
sono state messe in funzione da 96 conducenti (32%
del totale), mentre 204 non hanno segnalato l’intenzione di cambiare corsia di marcia. La percentuale rimane simile quando vengono prese in considerazione
le strade della rete ordinaria: solo 266 automobilisti
su 700 (38%) hanno attivato le frecce a momento di
cambiare corsia lungo strade a due o più corsie.
COSA DICE IL CDS - Il Codice della Strada impone
che “i conducenti che intendono eseguire una manovra per immettersi nel flusso della circolazione, per
cambiare direzione o corsia, per invertire il senso di
marcia, per fare retromarcia, per voltare a destra o a
sinistra, per impegnare un’altra strada, o per immettersi in un luogo non soggetto a pubblico passaggio,
ovvero per fermarsi, devono” segnalare la loro intenzione “servendosi degli appositi indicatori luminosi
di direzione.
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Anno XXXXI - n. 1
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Attenti alle truffe
Un nostro Socio ci segnala:
Truffa delle multe false da 250 Euro
L’ennesima truffa è dietro l’angolo e questa volta arriva da oltre confine. Ora vi spieghiamo perché.
La sede calabrese di Adiconsum ha segnalato numerosi automobilisti che si sono rivolti allo sportello perché
avevano ricevuto, nella buca delle lettere, una multa con importo da pagare di 250 Eurro, per non aver esposto,
e quindi per non aver pagato, il tagliando del parcheggio sulle strisce blu.
La multa è falsa. Ecco i quattro segnali che vi devono indurre a non pagare questa multa e ad informare le
Forze dell’Ordine:
1 - Come metodo di pagamento viene indicato il bonifico bancario e non, come di consueto, il bollettino postale o il tagliando per il pagamento presso il tabaccaio o la ricevitoria.
2 - La targa del veicolo non corrisponde (modello e colore sì)
3 - Il luogo è quello della città di appartenenza, ma magari non ci si è mai recati.
4 - La busta proviene da una città della Croazia.
La truffa della monetina: così i ladri rubano in auto
Ladri e truffatori sembrano inventarsene una al giorno. L’ultima novità riguarda un’azione mirata a distrarre
l’automobilista di turno (solitamente una donna) per sottragli la borsa.
L’uso di questo trucco è stato denunciato in diversi parcheggi dei supermercati e in alcune stazioni di servizio.
Di fatto il ladro lascia nella maniglia della portiera dell’auto una piccola monetina. Quando la vittima prova
ad aprire l’auto la monetina cade per terra.
Molti procedono lasciando la borsa sul sedile per poi cercare per terra la moneta dopo aver sentito il tintinnio
sull’asfalto.
Ed è in questo istante che entra in azione il ladro che apre velocemente l’altra portiera, quella lato passeggero,
per sottrarre la borsa dal sedile.
La polizia invita gli automobilisti a chiudere bene le portiere e soprattutto a richiudere immediatamente l’auto
qualora si volesse cercare una monetina o un oggetto caduto per terra dopo aver sbloccato la chiusura centralizzata.
... ma non dimentichiamoci di altre trovate truffaldine
La truffa delle specchietto: il truffatore cerca di convincervi che con il vostro specchietto retrovisore gli
avete danneggiato l’auto. Invece di compilare il CID vi chiede di dargli direttamente dei soldi.
La truffa della gomma bucata: Vi bucano la gomma e, mentre siete indaffarati a sostituirla, sempreché ne
abbiate una di scorta (sta passando di moda) vi svaligiano l’auto.
...e la variante in movimento della gomma bucata: vi bucano
sempre la gomma in occasione di una sosta, o in parcheggio.
Quando partite un’auto vi si affianca per avvertirvi e mentre un
passeggero si offre “gentilmente” di aiutarvi, l’altro vi “alleggerisce”.
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Porche in Paradiso
Mentre stavamo preparando la pagina precedente, nella quale abbiamo segnalato alcuni raggiri dei quali
possiamo rimanere vittime come automobilisti, il nostro lettore Giancarlo ci ha mandato questa storiella.
La pubblichiamo anche per sdrammatizzare un po’ quanto avete appena letto.
Pietro, in Cielo, accoglie il costruttore della Porsche, Ferdinand Porsche.
“Dal momento che sulla terra hai fatto una gran bella macchina – gli dice – abbiamo deciso
non solo di accoglierti qua, ma anche di offrirti la possibilità di soddisfare un desiderio a tuo
piacere per onorare il tuo ingenio”.
Porsche riflette un momento poi dice:
“Bene, visto come stanno le cose, lasciami parlare un pò col Signore.”
San Pietro accondiscende, entra con lui nel gran salone dei Ricevimenti del Paradiso, e lo presenta a Dio.
“ Dimmi Signore – comincia Porsche – potresti dirmi dov’erano i tuoi pensieri quando hai creato la donna?”
“ Perché? Cosa intendi con questo? “ Chiede il Signore.
“ Mah. - si azzarda Porsche – a mio parere hai fatto un sacco di sbagli:
Guarda:
1 – La parte anteriore non è per niente aerodinamica
2 – Il chiasso che fa è quasi sempre insopportabile
3 – 5 o 6 giorni al mese non la puoi usare
4 – la parte posteriore “pende” quasi sempre
5 – la verniciatura, lo Styling ecc. richiede cura continua
6 – lo scarico è troppo vicino al bocchettone del pieno
7 – i fanali sono spesso troppo vicini l’uno all’altro
8 – il consumo è troppo alto
9 – la manutenzione non è proporzionata all’uso.”
Il Signore ci pensa su un momento, poi:
“Ferdinand, Ferdinand, può darsi che tu abbia ragione,
ma, a sentire le statistiche, sembra che gli uomini usino di più la mia che la tua invenzione!”
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Anno XXXXI - n. 1
71
Uno strumento
affascinante
Come si legge un orologio solare
Dal periodico L’Hobby della Scienza e della Tecnica, per gentile concessione dell’Editore.
DC - Quante volte, nel nostro girovagare, ci capita di osservare, sulle facciate degli edifici, quelle che, normalmente, chiamiamo “meridiane”. A volte le guardiamo solo perché ammiriamo il disegno o lo stato di
conservazione. Raramente riflettiamo sulle reali caratteristiche di questi che sono veri e propri strumenti di
misura. Ecco un interessante articolo che ci può aiutare a saperne qualcosa di più.
Un orologio o quadrante solare è uno strumento che ci un angolo corrispondente al complemento a 90° della
permette di conoscere non solo l’ora del giorno.
latitudine del luogo e, quindi, parallelo all’asse di roIndifferentemente viene anche chiamato meridiana. tazione terrestre.
Tuttavia, questo termine viene utilizzato per quei qua- Mentre il sistema orario, oggi più usato, è quello cidranti che indicano specificatamente il mezzogiorno vile (chiamato anche francese o tedesco) che inizia
locale, ossia quando il Sole si trova esattamente sul il computo delle 24 ore uguali a mezzanotte per gli
meridiano passante per il luogo.
usi civili e a mezzogiorno per gli usi
Principalmente la lancetta delle ore In un orologio sola- astronomici.
Nelle moderne realizzazioni le ore
di questi orologi è l’ombra formata
re
sono
condensate
sono riferite al tempo solare vero (ora
dall’asta metallica denominata stilo o
molteplici
discipline
locale) dal quale si può ricavare, con
gnomone (dal greco gnòmon che signialcune correzioni, quello medio indicafica indice, indicatore) dalla quale trae tecnico-scientifiche
to dai comuni orologi (ora del fuso).
origine il nome della scienza-arte che
studia questa materia, la gnomonica,
mentre con il termine gnomonista viene indicato il In particolare:
cultore di questa scienza.
Il valore dell’equazione del tempo si trova generalVi sono vari tipi di orologi solari (orizzontali, vertica- mente in un grafico o tabulato affianco all’orologio
li, etc.) e vari sistemi orari utilizzati per segnare le ore solare.
(babilonese, italico, temporario, etc), molti dei quali In un orologio solare sono condensate molteplici discipline tecnico-scientifiche in primis l’astronomia e
oggi in disuso.
Gli orologi solari maggiormente diffusi, quelli che la matematica (trigonometria e geometria), poi le arti
generalmente si vedono tracciati nelle pareti esposte figurative (pittura e scultura), le tecniche del restauro,
a meridione di molti edifici, sono del tipo verticale la storia, la conoscenza del territorio e delle tradizioni
con stilo polare, ossia inclinato, rispetto alla parete, di popolari locali.
Non è certo esagerato definire un orologio solare
un’opera d’arte.
Completata, ulteriormente, con motti, proverbi, massime, sentenze, frasi celebri ma anche frutto della fantasia con cui vengono di norma arricchiti e abbelliti
gli orologi solari.
Di seguito si riportano alcune utili indicazioni per leggere un orologio solare verticale declinante con stilo
polare a ore moderne: se la linea oraria del mezzogiorno è verticale (quadrante verticale esposto esattamente a meridione) le ore sono di tempo locale (vero
Anno XXXXI - n. 1
72
oppure medio); se sulla linea oraria del mezzogiorno
(e talvolta anche delle altre ore) è tracciata una curva
a forma di otto (denominata lemniscata), il quadrante
solare indica sia il tempo medio (estremità dell’ombra
sulla lemniscata) sia quello vero (ombra coincidente
con la linea oraria); se il quadrante indica il tempo
scritta dall’estremità dell’ombra dello stilo nei giorni
degli equinozi di primavera e d’autunno, è una retta parallela all’orizzontale passante per il centro stilo
soltanto se la parete è rivolta esattamente a meridione
altrimenti, ed è la maggioranza dei casi, risulta inclinata: “sale” da sinistra verso destra quando il quadrante declina verso ponente e “sale” da destra verso
sinistra quando declina verso levante; le linee solstiziali, che solitamente delimitano le linee orarie, sono
le linee descritte dall’estremità dell’ombra dello stilo
nei giorni del solstizio d’estate (quella più basaa) e
del solstizio d’inverno (quella più alta).
Michele T. Mazzucato
Info:
www.gnomonicaitaliana.it il sito del Coordinamento
Gnomonico Italiano e della Rivista di Storia, Arte,
Cultura e Tecniche degli Orologi Solari.
medio del fuso (quello segnato dagli orologi), la linea
oraria del mezzogiorno fa con la verticale un angolo
Le immagini delle meridiane provengono da foto
tanto maggiore quanto più la longitudine del luogo
d’archivio e sono state aggiunte dalla Redazione del
differisce da quella del meridiano centrale del fuso
Notiziario.
orario al quale appartiene; la linea equinoziale, de-
Camping
Le PALME
Sulle rive dell’incantevole Lago di Garda,
per vivere un’esperienza unica immersi
nel verde e coccolati dal clima lacustre
unico ed invidiato in tutto il mondo.
Il Campeggio Le Palme è situato direttamente sul Lago di Garda, a breve distanza da Lazise
e Peschiera del Garda, in uno degli angoli più suggestivi della Riviera degli Ulivi, dove la
natura conserva ancora la sua posizione predominante. La tranquillità e la bellezza di questi
luoghi fanno del Campeggio Le Palme l’oasi ideale per le Vostre vacanze. Il campeggio si
trova a pochi chilometri da Gardaland, Movieland, Caneva, Parco Termale Villa dei Cedri e
altri parchi della zona.
Le Palme Camping offre varie tipologie di servizi: ristorante, bar, piscina per grandi e piccini,
animazione, Wi-Fi, servizi riscaldati con docce calde e molto altro ancora.
Cosa stai aspettando, prenota un soggiorno da noi.
Le Palme Camping
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Anno XXXXI - n. 1
73
Ora fuso = Ora locale + (costante locale +
equazione del tempo)
Ora locale = Ora fuso - (costante locale +
equazione del tempo)
Equazione locale = Costante locale +
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Anno XXXXI - n. 1
74
il Vino
by bacchus
Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia,
un buon libro, un buon amico. Molière
Questa rubrica è nata dopo i raduni che si sono svolti in Piemonte. Abbiamo visitato numerose cantine e abbiamo fatto buona provvista di vini. La rubrica ci ha detto
come leggere le etichette, come conservare a gustare il vino. Come abbinarlo ai
vari cibi e, infine, come sono fatti i tappi.
Adesso continuiamo in un “Giro d’Italia” del vino. Ottimo per noi “vagabondi”
Nel nostro “Giro dei vini”, raccontato nei Notiziari precedenti, abbiamo visto i vini dell’Italia settentrionale. Adesso stiamo considerando quelli prodotti
nell’Italia centrale. Nel notiziario precedente abbiamo trattato l’Aleatico, il Grechetto ed il Montepulciano. Vediamo ora il Malvasia Bianco, il Sangiovese, il
Trebbiano Romagnolo ed il Trebbiano Toscano.
L’uva, di colore giallo dorato, matura piuttosto tardi
(prima decade di ottobre).
Gli acini, di forma sferoidaile, hanno buccia pruinosa,
sottile e consistente.
La produttività è buona e costante.
Questo vitigno ama i terreni collinari bene esposti,
Accetta, però, anche terreni argillosi.
Sopporta la siccità, il vento e le gelate primaverili.
Il vitigno è usato solo per la vinificazione.
I vini che se ne ricavano sono sia dolci che secchi e
sopportano bene l’invecchiamento.
Il colore del vino è giallo paglierino, leggermente
profumato. Ha un sapore tipico amarognolo.
All’olfatto è fresco e fruttato con un leggero sentore
di mandorla e nocciola e marcato di fiori.
Per migliorarne la finezza viene vinificato insieme ad
altri vitigni.
Il grado alcolico varia tra 10,5 e 12% vol.
Malvasia Bianca
La malvasia bianca è coltivata soprattutto nel Lazio,
ma anche nelle Marche, in Umbria, in Toscana ed in
Emilia-Romagna.
Sinonimi di questo vino sono Malvasia, Malvasia
Rossa dei Castelli Romani, Malvasia Candida, Malvoisier, Malvoisie.
Anno XXXXI - n. 1
75
Sangiovese
Il Sangiovese è il vitigno più coltivato in Italia, soprattutto nella parte centrale della Penisola e nella varietà ad acino grosso.
Sinonimi di questo vino sono Brunello, Calabrese,
Cardisco, Maglioppa, Moscatale, Morellino, Monlino di Scansano, Nerino, Pigniuolo Rosso, Pignolo,
Pignolo Rosso, Prugnolo, Prugnolo Gentile, Riminese, Sangineto, Sangiogheto, Sangiovet Sanvicetro,
San Gioveto Grosso, San Roveto,Tignolo, Nielluccio.
L’acino, di colore nero-violaceo, ha dimensioni medio-grandi. E’ rotondeggiante con tendenza ad una
forma elissoidale.
La buccia è consistente ma non molto spessa.
Il vitigno preferisce terreni collinari, non molto fertili,
in grado di asciugarsi durante la maturazione.
Sopporta bene la siccità ed il vento ma soffre le gelate
primaverili.
E’ utilizzato esclusivamente per la vinificazione.
Si presta ad essere tagliato con altri vini. Con il Cabernet Sauvignon o con il Montepulciano acquista
maggiore morbidezza e aromaticità.
I vini che si ottengono dal Sangiovese sono caratteIl vino che se ne ricava ha un colore rubino intenso rizzati da profumi ricchi fra i quali l’aroma di ciliegia
con sapore asciutto. Il retrogusto è leggermente ama- matura.
rognolo. Sopporta abbastanza bene l’invecchiamento. Il grado alcolico varia fa 11,5 e 14,0% vol.
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Anno XXXXI - n. 1
76
Trebbiano romagnolo
Il vitigno è coltivato soprattutto nella pianura e nelle
aree collinari della provincia di Ravenna, in EmiliaRomagna. E’ comunque presente anche in altre parti
dell’Emilia.
Preferisce terreni fertili e sopporta vento e siccità.
Soffre le gelate primaverili.
Sinonimi di questo vino sono Trebbiano della Fiamma e Trebbiano di Romagna.
L’uva, di colore bianco, matura fra la fine di settembre ed i primi di ottobre. L’acino, di forma sferoidale,
è di media grandezza. La buccia, di colore giallo-verdastro, è sottile ma consistente. La polpa ha sapore
dolce e un po’ acidula.
Usato solo per la vinificazione dà un prodotto di colore giallo paglierino. Non molto aromatico ha profumo
vinoso. Soprattutto quello ottenuto in zone collinari E’ adatto alla produzione anche di vino frizzante.
risulta particolarmente gradevole.
Il grado alcolico va da 9,5 a 13,0% vol.
Trebbiano toscano
Il vitigno matura fra la prima e la seconda decade di
ottobre. La produzione è elevata.
Sinonimi di questo vino sono, in Italia, Biancame, Facilmente adattabile preferisce comunque terreni
Albano, Baincone, Procanico, Brocanico, Brucanico, mediamente fertili ed ambienti caldi e asciutti.
Santoro, Boriano, Trebbiano Fiorentino, Trebbiano, Non ama il vento e la siccità ma tollera bene le gelate
Tribbiano Forte, trebbianone, Bubbiano, Trebbia- primaverili.
nello, Trebbiano di Toscana, di Lucca, di Tortona, di Gli acini, di forma sferoidale, sono di media grandezCesena, d’Empoli, Falanchina, Procanico dell’Isola za.
d’Elba, Elba, Greco, Coda di cavallo, Coda di Volpe, La buccia ha colore giallo, verdastro o rossastro.
Passerina, Uva Bianca.
Il sapore della polpa è neutro.
Il Trebbiano Toscano è uno dei vitigni più diffusi in
Italia, soprattutto nelle regioni centro-meridionali.
Il vino che ne deriva ha colore giallo paglerino delicatamente aromatico.
Viene di solito vinificato insieme ad altri vitigni, per
migliorare aroma e finezza, quali il Malvasia, il Canaiolo Bianco, il Verdicchio, la Vernaccia di San Giminiano.
L’appassimento delle uve su graticci consente di produrre il Vin Santo.
Il grado alcolico va da 10,5 a 13,0% vol.
Con i prossimi Notiziari andremo ad “assaggiare” i
vitigni dell’Italia meridionale ed insulare.
Ci aspettano l’Aglianico e il Cannonao, il Frappato
e il Negroamaro, il nero d’Avola e l’Uva di Troia, e
altri ancora. A presto.
Anno XXXXI - n. 1
77
Ci sono dei giorni che...
da una presentazione .pps ricevuta per e-mail
Per tutti quei giorni in cui tutto va male
Io mi considero, malgrado tutto,
come una privilegiata ...
Per le tasse che devo pagare, perchè significa che ho un lavoro..
Per la pulizia che devo fare dopo
una festa, perchè significa che
sono stata circondata da amici ..
Per i vestiti che mi sono un
po’stretti, perchè significa
che ho da
mangiare ...
Per la mia ombra che mi segue, perchè
significa che posso camminare al sole..
Anno XXXXI - n. 1
78
Per i muri della mia casa che hanno
bisogno di una ripitturata, perchè
significa che ho una casa ..
Per tutte le critiche che faccio per le
cose che non mi soddisfano, perchè
significa che ho libertà di espressione.
Per l’unico posto libero che ho
trovato in fondo al parcheggio, perchè significa che
oltre ad aver la fortuna di poter camminare, posso
permettermi anche un mezzo di trasporto ...
Villaggio Turistico Camping
Villaggio Mare Blu
Il villaggio è ubicato in uno dei posti più belli della costa calabra
tirrenica, a Diamante, nella Riviera dei Cedri. Direttamente sul
mare con un’ampia spiaggia privata di fronte all’isola di Cirella.
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dislocati 32 villette in muratura, 30 bungalow in pvc,
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aperte, parcheggio privato interno ed esterno, calcetto, campo da basket, beach volley, minigolf, discoteca
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Anno XXXXI - n. 1
79
Per la fatica che sento alla fine
della giornata, perchè significa
che ho la salute per lavorare ..
Per la donna stonata che canta
dietro di me, perchè significa
che posso udire ..
Per la sveglia che sentiamo
suonare al mattino presto, perchè vuol
dire che siamo VIVi ! ! !
e..... per finire.....
Per le e-mails che ricevo ogni giorno, perchè significa che ho degli amici che pensano a me, anche se solo pochi minuti davanti allo schermo ...
Per quanto difficile sia la tua situazione,
prova a sorridere ...
Vedrai che tutto sembrerà più facile !
Anno XXXXI - n. 1
I perché di Volpino
80
Uffa, che caldo
Veramente è un po’ presto per dirlo. Mentre leggete
queste pagine siamo ancora in inverno e le giornate
nelle quali il caldo ci darà veramente fastidio sono
ancora lontane ...ma arriveranno.
Speriamo che, visto il mite inverno che sta finendo,
non si debba arrostire in estate. Per fortuna noi, turisti
itineranti, abbiamo la possibilità di spostarci alla ricerca di luoghi più confortevoli.
Anche quest’anno ne abbiamo a disposizione parecchi, ottimi in tutte le latitudini e per tutti i gusti. Basta dare un’occhiata al nostro sito www.campeggioclubvarese.it ed alla carta dei campeggi che si trova
già nella home page.
Tutte le strutture segnalate sostengono la nostra Associazione e sono pronte ad accoglierci nel migliore
dei modi.
Ma veniamo al nostro tema.
La prima cosa che guardiamo quando sentiamo caldo è, naturalmente, il termometro. Ma la sensazione
che proviamo, a parità di temperatura, non è sempre
la stessa. Quando l’umidità è maggiore il caldo è più
fastidioso.
Perché succede?
Perché ci venga fornita una sensazione di refrigerio
bisogna che il sudore che si forma sulla superficie del
nostro corpo riesca ad evaporare. E’ proprio in questa
“trasformazione” che il liquido assorbe calore.
Ma perché il sudore riesca ad evaporare bisogna che
la percentuale di umidità nell’aria sia piuttosto ridotta. Al limite, con una umidità del 100% il sudore non
evaporerebbe affatto e allora sì ...che afa!
L’evaporazione del sudore è
facilitata anche dalla ventilazione.
Tutto questa spiega perché
ci mettiamo volentieri in
costume da bagno e cerchiamo una zona ventilata
(massima superficie corporea esposta all’evaporazione ed alla ventilazione).
E’ freddo, ma non si sente
Qui, invece, non siamo ancora fuori stagione. Il primo Notiziario dell’anno esce all’inizio di febbraio e,
di solito, fa ancora freddo. Magari ci siamo spassati
un po’ sulla neve (dove siamo riusciti a trovarla) e ci
riserviamo ancora qualche giornata “bianca”.
Anche in montagna, o comunque dove fa freddo, diamo un’occhiata al termometro. E’ un classico: che
freddo oggi, siamo sotto zero!
Ma poi usciamo fuori e, tutto sommato, la sensazione
di freddo non è elevata come temevamo.
La bassa temperatura provoca il congelamento al suolo dell’umidità e quindi l’aria è più secca. Con venti
gradi sotto zero sentiamo meno freddo di quello che
sentiremmo se la temperatura fosse di qualche grado sopra. Questo succede perché l’aria secca ha una
ridotta conducibilità termica ed è un po’ come se, intorno a noi, si formasse una sorta di invisibile coperta
termica.
Ormai i bollettini meteorologici, soprattutto quelli
consultabili in rete, magari
con lo stesso PC o con lo
stesso smartphone con il
quale state leggendo questo
Notiziario, forniscono anche indicazioni utili in questo senso.
L’inverno più caldo
Mentre prepariamo questo Notiziario è ancora il mese
di gennaio. Neve, qui a Varese, ne abbiamo vista proprio poca. Qualche spruzzatina sulle colline giusto
per ricordarci che la neve è di colore bianco.
Le temperature si mantengono sempre piuttosto elevate e sembra che questo sia l’inverno più caldo di
sempre. Poco tempo fa parlavo, tramite Skipe, con
una mia cugina che risiede in Perù e mi raccontava
che il loro inverno (quando qui è estate) è stato particolarmente caldo a causa di un El Niño particolarmente forte.
Anno XXXXI - n. 1
81
Con questo nome si definisce il fenomeno che provoca, periodicamente, il riscaldamento della acque superficiali dell’Oceano Pacifico con ripercussioni sul
clima dell’intero pianeta.
Ed eccoci qui. Anche il nostro inverno è caldo.
Ormai tutti si sono convinti che la causa principale
va ricercata nell’effetto serra, ovvero nell’immissione nell’atmosfera di sostanze inquinanti che assorbono, rimandandole verso terra, le radiazioni infrarosse
emesse dalla superficie terrestre irraggiata dal sole.
Ma perché questo fenomeno è stato chiamato “effetto
serra”?
Semplicemente perché quello che ormai succede al
pianeta è un po’ quello che succede in una serra per la
coltivazione dei fiori, e dalle nostre parti ne vediamo
parecchie.
Sono strutture, coperte di vetro, all’interno delle quali
la temperatura sale perché la luce del sole, attraverso i
vetri, penetra all’interno generando calore. Ma i vetri,
che sono penetrabili per la luce, non lo sono altrettanto per il calore. E le piante, in questo caso, ne traggono beneficio. Ma il nostro pianeta, e ne abbiamo solo
uno, non è una pianta.
Calore
disperso
Calore
riflesso
Calore
intrappolato
Calore assorbito
dalla terra
Calore rilasciato
dalla terra
Il clima ne rimane sconvolto, i fenomeni meteorologici crescono di intensità, le conseguenze, sempre più
pesanti, sono sotto gli occhi di tutti.
Me per farci ancora più male continuiamo, a livello
globale, a ridurre la superficie forestale e ad aumentare l’inquinamento.
Come qualcuno finalmente ci racconta: siamo la prima generazione a subire pesanti conseguenze da questa situazione e l’ultima a poter fare qualcosa.
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Affacciatio sulla belissima spiaggia bianca che declina dolcemente in un acqua trasparente, posto ideale per bambini.
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Anno XXXXI - n. 1
82
Il corso del fiume
Abbiamo parlato del caldo e del freddo e siamo finiti nelle mutazioni climatiche. Come facciamo a non
dire due parole sui fiumi?
Sono purtroppo sempre più frequenti le notizie di
fiumi che si “arrabbiano”. Non possiamo parlare qui
dell’aumento dell’intensità delle precipitazioni, della
mancata manutenzione degli alvei, delle costruzioni,
spesso invadenti, sulle rive, dell’aumentata velocità
dell’acqua nella sua discesa a valle, della ridotta capacità di assorbimento dei terreni a monte. Quanti dei
nostri Notiziari ci vorrebbero?
Accontentiamoci di dare un’occhiata al corso del fiume e, soprattutto alla formazione dei meandri quando
arriva in pianura.
pianura alluvionale
zona tana
mon
pede
a
zon ana
nt
o
m
Il corso di un fiume si sviluppa, in genere, in tre zone:
una montana, una pedemontana ed una attraverso una
pianura alluvionale. Alla fine raggiunge il mare.
Nella prima parte del corso le pendenze sono pittosto
pronunciate ed il fiume ha carattere prevalentemente
torrentizio. Il fiume è alimentato dalla sorgente e da
affluenti. Il territorio intorno al fiume ne costituisce
il bacino, ovvero la pioggia che cade in questa zona,
e non viene assorbita dal terreno, si va a raccogliere
nell’alveo del fiume per scendere a valle. Nel caso
di precipitazioni intense l’elevata quantità di acqua
che converge nell’alveo può superarne la portata e,
putroppo, incontrare ostacoli dovuti ad incuria o a costruzioni. In breve tempo l’acqua si accumula a monte
dell’ostacolo che, alla fine, cede e la “valanga d’acqua” precipita a valle con conseguenzze disatrose.
Ma è proprio in queste zone che incontra situazioni a
rischio a causa di insediamenti troppo spesso posizionati in modo da sottrarre spazio al fiume riducendo la
sua possibilità di “allargarsi” in caso di piena.
Finalmente il fiume arriva in pianura che, in genere, è
di natura alluvionale. E’ qui che il percorso comincia
a “gironzolare”. Questo non è un termine tecnico e gli
esperti hanno ragione di inorridire, ma rende l’idea di
un fiume che va un po’ in qua e un po’ in la formando
i meandri. Si tratta di sinuosità che si formano quando
il corso del fiume incontra pendenze molto ridotte.
I meandri si modificano nel tempo a causa dell’erosione: la corrente erode il lato concavo dell’argine e
deposita materiale nel lato convesso. Influiscono su
questa dinamica eventuali ostacoli, naturali o artificiali, che la corrente del fiume incontra nel suo percorso.
Una curiosità a proposito degli ostacoli artificiali. Da
sempre l’uomo cerca di sistemarsi vicino ai fiumi per
tante ragioni. Qualcuno su una riva, qualcuno sull’altra. Poi a qualcuno viene l’idea di fare qualche opera
“in acqua” che gli fa comodo in qualche modo. Ma
ogni ostacolo messo su una riva provoca una conseguenza, sovente negativa, sull’altra. E così i due rivieraschi opposti cominciano a litigare. Ecco da dove
viene il termine “rivale”.
Con il trascorrere del tempo, anche in conseguenza di
eventi alluvionali, un meandro si può interrare con la
creazione di un braccio morto.
Poi il fiume raggiunge la zona pedemontana, dove le
pendenze sono meno pronunciate, ed il fiume può allargare il suo alveo.
Il Campeggio Club Varese partecipa al dolore di
Ausilia Nogara per la perdita del
papà
Anno XXXXI - n. 1
83
Le onde del mare
Finalmente il nostro fiume è arrivato al mare.
Noi ci fermiamo sulla spiaggia o sulla scogliera e
guardiamo verso l’orizzonte.
Magari vediamo un bel mare calmo solcato da agili
imbarcazioni a vela.
Ma se c’è tanto vento? Molto probabilmente vediamo
anche delle onde perché proprio il vento è una della
cause principali della formazione del moto ondoso.
E se il vento è forte anche il mare è agitato.
Guardiamo un po’ meglio e notiamo che, mentre il
vento che ci investe non è costante, le onde ci sembrano, più o meno, tutte uguali.
Perché succede una cosa del genere?
Nel volume dell’acqua del mare agiscono delle forze
verticali che provocano fluttuazioni in superficie.
Vediamo, al rallentatore, cosa sta succedendo.
Si forma una cresta e il vento in arrivo cerca di scavalcarla.
L’aria si addensa ed aumenta in velocità riducendo la
pressione sull’onda. E’ un po’ quello che succede al
flusso d’aria che scorre sulla parte superiore dell’ala
di un aereoplano.
Il fenomeno opposto si verifica negli avvallamenti fra
le creste.
La differenza che si viene a creare fra le creste e le
valli aumenta, e favorisce il formarsi dell’onda.
L’onda, a sua volta, influisce sul flusso del vento costringendolo ad un andamento non più casuale ma
condizionato dalla geometria delle onde stesse che,
alla fine, risultano correlate fra loro.
Questa è una spiegazione un po’ semplificata.
Nella realtà le cose sono un po’ più complesse.
Bisogna tenere anche conto che, ogni tanto, un’onda
è più alta delle altre.
Attenti a non avvicinarvi troppo al mare in burrasca,
magari per una foto.
Potrebbe essere molto pericoloso.
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Anno XXXXI - n. 1
84
EC...CITAZIONI !
Raccolte o pensate, ma sempre approvate, da chi ve le ha date:
Leggere può causare Indipendenza
doremifausto
Quando cadi saprai chi sono i tuoi amici,
quando ti rialzi i tuoi amici sapranno chi sei.
Una persona che ha vissuto
una Vita priva di difficoltà,
ha vissuto una Vita inutile
Ogni viaggio, anche il più lungo,
comincia sempre con il primo passo.
Dico quello che penso, faccio quello che dico.
La differenza principale tra Adulti e Bambini
consiste nel costo dei loro giocattoli.
Chi lotta e combatte può anche perdere,
ma chi non lotta mai ha già perso.
Nel mondo dello spettacolo occorrono Fortuna e Bravura.
Per avere successo occorre la Prima.
Ma per durare a lungo occorre la Seconda.
Le migliori cure per l’Anima sono rimedi
naturali che fanno “Miao” e “Bau”.
E’ meglio essere l’ultimo dei primi,
che il primo degli ultimi.
Nello Sport per vincere tanto, devi perdere tanto (Sudore !)
Un complimento è una bugia in abito da sera.
Lunga vita al mio nemico, in modo che possa vedere
il mio successo e subito dopo crepare d’invidia.
Tutti i grandi sono stati picccoli,
ma non sempre se lo ricordano.
Salviamo le specie in via di estinzione:
l’Orso Marsicano, la Foca Monaca, la Gente Onesta.
Anno XXXXI - n. 1
85
Cosa accadde in questi tre mesi: febbraio, marzo e aprile
Il 5 febbraio 62
un terremoto danneggia le città di Ercolano e di Pompei. Anche Neapolis
(Napoli) subisce danni a diversi monumenti fra i quali il teatro (la catastrofica eruzione del Vesuvio si verificherà nell’estate del 79 d.C.)
Il 10 febbraio 1258
i Mongoli del condottiero Hülëgü Khan invadono la Mesopotamia e conquistano
Baghdad, città fondata tra il 762 e il 767 per volere del califfo Al-Mansur, bruciandola e uccidendo 10 mila persone.
Poi, dopo aver messo a morte l’ultimo Califfo al-Musta’sim, il 20 febbraio, pongono fine al califfato abbaside.
Il 18 febbraio 1248
l’Imperatore Federico II di Svevia viene sconfitto dai Guelfi nella Battaglia
di Parma. I Guelfi, con una sortita, riescono a distruggere l’accampamento
di Federico II e pongono fine all’assedio della città protrattosi dal luglio
1247 al febbraio 1248. Ne risulta anche notevolmente ridimensionato il sogno dell’Imperatore di annettere l’intera Italia al Regno di Sicilia.
Il 23 febbraio 1903
Cuba affitta la Baia di Guantanamo agli Stati Uniti “in perpetuo”.
Si tratta di un’insenatura di 116 kmq situata nella punta sud-est dell’isola.
Vi sorge una base navale statunitense ma è nota soprattutto per l’omonimo
campo di prigionia.
Il 28 febbraio 870
termina il concilio di Costantinopoli del 869 - 870. Questo concilio, iniziato il 5 ottobre 869 e ritenuto ecumenico
dalla Chiesa cattolica, fu rifiutato dalla Chiesa ortodossa
che, invece, considerò ecumenico un altro concilio svoltosi
dieci anni dopo.
Anno XXXXI - n. 1
86
2 marzo 1807
il Congresso degli Stati Uniti d’America approva un atto per cui è
“proibita l’importazione di schiavi in qualsiasi porto o luogo all’interno della giurisdizione degli Stati Uniti... da qualsiasi regno, luogo o nazione estera.” E’ il successo del movimento politico definito
“abolizionismo” che trae ispirazione da motivazioni economiche
legate alla prima rivoluzione industriale e da considerazioni di carattere morale e umanitario.
7 marzo 1912
Roald Amundsen annuncia la scoperta del Polo Sud. L’esploratore norvegese delle regioni polari, nato a Borge il 16 luglio 1872, morì nel Mar Glaciale
Artico il 18 giugno 1928.
Il 12 marzo 1171
tutti i veneziani presenti nell’impero bizantino vengono arrestati e i loro
beni confiscati: inizia così la guerra tra Venezia e Bisanzio. La guerra, che
si svolse fra il 1171 ed il 1175 fu il secondo conflitto armato fra le due
potenze del Mediterraneo Orientale. Non fu caratterizzato da scontri particolarmente violenti ma provocò profondi strascichi geopolici per la sovrapposizione degli interessi legati al controllo del commercio orientale.
CAMPING VILLAGE
Yolki Palki
di Stefano Cittadino
Una vacanza nella natura incontaminata della Val Bognanco per rigenerare spirito e mente, in un ambiente incantato dove perdersi tra camminate
ed escursioni in bicicletta o semplici
attimi di relax, per poi scoprire i sapori della cucina tradizionale ossolana.
Camping Village Yolki Palki (m. 1.250 s.l.m.)
Località Gomba, 21 - 28842 Bognanco (Val Bognanco - Valli dell’Ossola)
Tel. 0324 234245 www.yolkipalki.it e-mail: [email protected]
visita
il sito
http://www.yolkipalki.it/it/index.php
Anno XXXXI - n. 1
87
Il 18 marzo 1662
entra in funzione, a Parigi, il primo esempio di trasporti pubblici
al mondo. Su un’idea di Blaise Pascal 7 carrozze collegano Porte
Saint-Antoine al Palazzo del Lussemburgo.
Il 25 marzo 1925
l’ingegnere scozzese John Logie Baird inventa la televisione
che sarà disponibile solo dal 2 ottobre dell’anno stesso.
Si tratta di un sistema di scansione meccanico: La televisione
di Baird era costituita da un sistema di scansione meccanico.
Un disco di Nipkow girava davanti agli elementi sensibili di
selenio, e istante dopo istante, si otteneva un valore elettrico
corrispondente alla luminosità di un punto dell’immagine, riga
dopo riga.
Il principio è insomma esattamente quello che viene usato ancor oggi ma con un sistema di scansione elettronica.
Il visore era costituito da un altro disco di Nipkow, che girava
davanti ad una lampada al neon comandata dal segnale modulato a seconda della luminosità dei punti letti istante dopo istante:
in pratica, si comandava la corrente di scarica del neon.
I dischi dei due apparecchi (lo “scanner” e il visore) erano naturalmente sincronizzati.
La televisione elettronica si impernia sul tubo catodico, né più
né meno di come quella a scansione meccanica si fonda sul
disco di Nipkow.
Il 5 aprile 1621
La nave Mayflower (Fiore di maggio) salpa da Plymouth, nel Massachusetts per far ritorno in Gran Bretagna. Con questa nave i Padri
Pellegrini, salpati il 6 settembre 1620 da Plymouth (Inghilterra),
raggiunsero gli attuali Stati Uniti a Cape Cod due mesi dopo, l’11
novembre.
Furono questi primi Padri Pellegrini che fondarono le colonie americane.
Il 9 aprile 1454
viene siglata la Pace di Lodi. Si conclude così la guerra di succesione per il Ducato di Milano che vide scontrarsi Venezia e
Milano. L’accordo di pace fu stipulato tra Francesco Sforza,
Firenze, Genova e Mantova da un lato, e Venezia, re di Napoli,
duca di Savoia e marchese del Monferrato dall’altro.
La rilevanza storica del trattato risiede nell’aver garantito all’Italia quarant’anni di pace stabile, contribuendo di conseguenza
a favorire la rifioritura artistica e letteraria del Rinascimento.
Anno XXXXI - n. 1
88
Il 16 aprile 1856,
al termine della guerra di Crimea, si svolge, a Parigi, la conferenza di pace fra la Russia e Inghilterra, Francia, Regno di
Sardegna e Turchia. E’ questo il primo successo diplomatico del
conte di Cavour.
La guerra di Crimea (all’epoca chiamata Guerra d’Oriente) fu
un conflitto combattuto dal 4 ottobre 1853 al 1º febbraio 1856
fra l’Impero russo da un lato e un’alleanza composta da Impero
ottomano, Francia, Regno Unito e Regno di Sardegna dall’altro.
Il conflitto ebbe origine da una disputa fra Russia e Francia sul
controllo dei luoghi santi della cristianità in territorio ottomano.
Quando la Turchia accettò le proposte francesi, la Russia nel
luglio 1853 la attaccò.
La Gran Bretagna, temendo l’espansione russa verso il Mediterraneo, si unì alla Francia ed entrambe si mossero per difendere
la Turchia, dichiarando guerra alla Russia nel marzo del 1854.
Il 21 aprile 1503,
nella battaglia di Cerignola, gli spagnoli sconfiggono i francesi e conquistano il Regno di Napoli.
La battaglia fu combattuta il 28 aprile 1503 tra l’esercito spagnolo, guidato da Gonzalo Fernández de Córdoba detto El Gran Capitán, e quello
francese, guidato da Louis d’Armagnac, duca di Nemours.
Il Regno di Napoli è il nome dell’antico stato italiano esistito dal XIII
al XIX secolo.
Il 26 aprile 1859
l’Austria dichiara guerra al Regno di Sardegna. Scoppia la
Seconda guerra d’indipendenza italiana.
La guerra ebbe, come prologo, gli accordi di Plombières (21
luglio 1858) e l’alleanza sardo-francese (gennaio 1859) con i
quali il Regno di Sardegna e la Francia prepararono la guerra
all’Austria.
Si aprì nell’aprile 1859 con l’attacco dell’Austria al Regno di
Sardegna che non aveva accettato di smobilitare l’esercito.
Proseguì con una serie di vittorie militari dei sardo-francesi,
fra le quali la battaglia di Magenta e quella di Solferino e
San Martino. Si concluse con l’armistizio di Villafranca (1112 luglio 1859) e la sconfitta dell’Austria che fu costretta
a cedere alla Francia la Lombardia, girata poi al Regno di
Sardegna.
Anno XXXXI - n. 1
89
Una vecchia canzone diceva "aprite le finestre al nuovo sole, è primavera...."
Per la verità e appena cominciato febbraio e ed è un po’ presto per pensare già alla primavera!
Poi viene marzo, che è il mese del vento. Ma che importa, è anche il mese che riempie le nostre case di luce.
D'accordo, la primavera non è ancora cominciata, ma dentro di noi già proviamo nuovi slanci e ritroviamo
nuove risorse e - come la natura - ci risvegliamo.
Ci viene la smania di andare in giro, forse è troppo presto per tirar fuori il camper o la roulotte, però.... fra
un paio di mesi potremo programmare qualche giretto.
Tutto è "meglio migliore", ma il nostro fisico, oltre alla luce, al sole e ai fiori, reclama anche un nutrimento
concreto per cui eccovi degli
Spaghetti saporiti
per quattro persone:
gr. 400 spaghetti
gr. 100 pancetta a fette sottili
una manciatina di prezzemolo ed una
di basilico tritati fine
2 spicchi d'aglio schiacciati
1 acciuga - olio - sale - pepe
In un tegame versare l'olio e rosolare l'aglio e l'acciuga, poi
unire la pancetta che dovrà essere tolta non appena sarà ben
rosolata e tenuta da parte, unire il trito di prezzemolo e basilico
e far insaporire.
Versare in una zuppiera gli spaghetti cotti, condire con il soffritto (senza l'aglio), una buona spolverata di pepe e la pancetta.
Pesce spada alla salvia
4 tranci di pesce spada
gr. 70 di burro
2 cucchiai di olio d'oliva
4 - 5 foglie di salvia
poca farina bianca - sale - pepe
Asciugare le fette di pesce poi passarle nella farina.
In un tegame scaldare il burro e l'olio poi unire la salvia e il pesce, cuocere a fuoco vivace cinque minuti per parte,
salare e pepare.
Servire con fettine di limone.
Ottimo accompagnamento: una insalata mista.
Anno XXXXI - n. 1
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Pan de meijn
A Milano, la tradizione vuole che nel giorno di San Giorgio - 23 aprile - protettore dei lattai, si offra il "Pan de Meijn" insieme a fresca panna liquida.
gr. 100 farina gialla grossa
gr. 200 farina gialla fine
gr. 150 farina bianca
gr. 100 zucchero
n. 3 uova
gr. 150 burro fuso
Una cucchiaiata di fior di sambuco
gr. 15 lievito di birra
sale - latte
Sciogliere il lievito in poco latte tiepido.
Mescolare le tre farine, pizzico di fiori di sambuco, sale, zucchero, le uova e il burro fuso, poi unire il lievito sciolto.
Impastare bene e, se necessario, aggiungere altro latte.
Fare una palla, porre in una zuppiera, coprire con un canovaccio umido e far lievitare per un'ora.
Formare dei piccoli panini, cospargerli di zucchero e i rimanenti fiori di sambuco, disporli su una placca imburrata
e passare in forno caldo a 200° per circa mezz'ora.
GIOIELLERIA MARELLI
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Il dente di Leone
In primavera il dente di leone abbellisce i prati con la
sua fioritura dorata, in autunno li trasforma in frutti a
palloncino (soffioni) che il vento scompone e trasporta
lontano.
di Giusy
Tutti conoscono questo cugino della cicoria per averne mangiato le foglie
dentate come le fauci di un leone, per averne raccolto i fiori o per averne
soffiato i semi.
E’ originario dell’Europa e dell’Asia settentrionale e ora si e’ diffuso in
tutto il mondo.
Gli sono stati affibbiati numerosi nomi: pisciacane, piscialletto, soffione, tarassaco ed altri. Questa specie era
ignota agli antichi greci e romani, il che giustifica l’ipotesi che sia stata portata nel corso delle invasioni barbariche.
Solo nel 1500 la medicina ha riconosciuto le virtu’ diuretiche che
lo hanno reso famoso.
In insalata, mangiatene a sazieta’, non vi fara’ che bene. Anche se
tutta la pianta e’ attiva lo e’ particolarmente la radice. Tostata come
la cicoria da’ un discreto surrogato del caffe’.
Le giovani gemme, sottaceto, preparate come i capperi, li possono
sostituire molto bene.
Il dente di leone favorisce la digestione, il funzionamento dello stomaco, le escrezioni del fegato, del pancreas e dell’intestino. E’ consigliato a coloro che soffrono di itterizia, coliche epatiche, insufficienza epatica, intestino pigro e persino i diabetici. E’ inoltre tonico,
depurativo, diuretico e, per uso esterno cura le infiammazioni e le
malattie della pelle.
CONSIGLI
Infuso e decotto depurativo di radici, di foglie o di miscela:
misurare una buona manciata di pianta fresca per litro d’acqua (3 tazze al giorno)
Anno XXXXI - n. 1
92
Succo di pianta fresca (digestivo, depurativo, diuretico):
2 o 3 cucchiaini da caffe’ al giorno per i bambini, 2 o 3 cucchiai da minestra per gli adulti.
Bagni alle mani e pediluvi:
misurare una buona manciata di pianta intera fresca per litro d’acqua (artrite e ronzio alle orecchie).
Vino (contro la febbre):
far macerare 2 radici fresche in mezzo litro di vino bianco, per tre giorni (un bicchierino, in caso di febbre, da
ripetere un’ora piu’ tardi).
Cataplasmi di foglie e di fiori tritati:
contro le ulcere e le malattie della pelle.
Caffè di radici tostate:
raccogliere le radici in autunno, pulirle e tostarle al forno tagliate a fettine, quindi macinarle e prepararle come il caffè, sia
sole sia in aggiunta al caffè del mattino.
CAMPING VILLAGE
INTERNAZIONALE
FAMILY
HOLIDAY
Il Camping Village Internazionale è direttamente sul mare.
Offre un’area privata sulla spiaggia, una piscina, bar, supermercato e bazar in loco,
un ristorante-pizzeria e sistemazioni con angolo cottura.
I bungalow, le case mobili e gli appartamenti sono dotati di bagno interno e cucine
completamente attrezzate. Sono inoltre provvisti di TV a schermo piatto e aria condizionata.
Sono disponibili per voi animazione e area giochi per bambini, e potrete gustare i vostri pasti nel
ristorante del resort, specializzato in cucina regionale e mediterranea.
Al Camping Internazionale potrete sedervi e rilassarvi a bordo piscina, o se preferite avrete la
possibilità di raggiungere a piedi la spiaggia privata, dove troverete 2 sdraio e un ombrellone
inclusi nella tariffa della camera.
Sottomarina si trova a 3 km dalla struttura, e in 15 minuti a piedi raggiungerete una fermata
dell’autobus con diversi collegamenti alle zone circostanti.
Materiale informativo lo trovate nella sede del Campeggio Club
Varese e sul sito www.campeggioclubvarese.it
visita
il sito
http://www.campinginternazionale.net/
Camping Internazionale - Via Barbarigo,117 - 30015 Sottomarina Lido (VE)
Tel +39 041 491444 - Fax +39 041 5543373
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Anno XXXXI - n. 1
93
by Do Re Mi ...Fausto
La Mamma
La mamma è quella che ti insegna a rispettare il lavoro degli altri:
- Se dovete ammazzarvi, fatelo fuori di qui, che ho appena pulito!
La mamma è quella che ti insegna a pregare:
- Prega Dio che non ti sia caduto sul tappeto!
La mamma è quella che ti insegna a rispettare le tempistiche di lavoro:
- Se non pulisci la tua camera entro domenica, ti faccio
pulire l’intera casa per un mese!
La mamma è quella che ti insegna la logica:
- Perché lo dico io, ecco perché!
La mamma è quella che ti insegna ad essere previdente:
- Assicurati di avere le mutande pulite, non sia mai fai un incidente e ti
devono visitare!
La mamma è quella che ti insegna l’ironia:
- Prova a ridere e ti faccio piangere io!
La mamma è quella che ti insegna la tecnica dell’osmosi:
- Chiudi la bocca e mangia!
La mamma è quella che ti insegna il contorsionismo:
- Guarda che sei sporco dietro, sul collo!
La mamma è quella che ti insegna la resistenza:
- Non ti alzi finché non hai finito quello che hai nel piatto!
La mamma è quella che ti insegna a non essere ipocrita:
- Te l’ho già detto mille volte di non farlo, non fare finta di niente!
La mamma è quella che ti insegna il ciclo della Natura:
- Come ti ho fatto, ti disfo!
La mamma è quella che ti insegna il comportamento da non tenere:
- Smettila di comportarti come tuo padre!
La mamma è quella che ti insegna cos’è l’invidia:
- Ci sono milioni di poveri bambini che non hanno genitori meravigliosi
come noi!
Anno XXXXI - n. 1
94
by Archimede
Soluzioni a pag. 96 (da guardare solo dopo averci provato)
L’età
Luigi, Mario e Paolo sono fratelli.
L’età di Mario è uguale a quella di Luigi più metà di
quella di Paolo. L’età di questi è uguale a quella di Mario
più quella di Luigi. Quest’ultimo ha 2 anni.
Quanti anni hanno Mario e Paolo?
Risposta lampo
Quanto fa cinque per cinque, per quattro, per tre,
per due, per uno, per zero?
Andirivieni
Quattro amici vanno a caccia e dalla riva di un fiume vedono che l’altra riva è popolata di selvaggina.
Chiedono una barchetta in prestito e il padrone di
questa li avverte che il carico massimo non deve superare il quintale, altrimenti la barca affonda.
Dei quattro due pesano già 100 chili l’uno ma gli altri due pesano solo la metà. E’ possibile che tutti e
quattro riescano a raggiungere l’altra riva? e quante volte la barca dovrà attraversare il fiume?
I quattro numeri
Trovare quattro numeri consecutivi, tali che la somma dei loro quadrati sia 174.
Anno XXXXI - n. 1
95
L’asilo
In un asilo ci sono 27 bambini d’ambo i sessi. Durante
una festicciola si distribuiscono 159 caramelle, dandone 7 ad ogni bambino e 5 ad ogni bambina.
Quanti sono i maschietti e quante le femminucce?
Un’altra età
Un tale ha un’età doppia di suo figlio e 8 anni fa aveva
un’età che era i 7/3 di quella del figlio. Quanti anni hanno
padre e figlio?
La merce scontata
Un commerciante compera una certa quantità di merce che
dovrebbe pagare € 84.000.
Poiché ottiene una riduzione di € 25 al kg, con la stessa
somma ne compera 14 kg in più.
Quanta merce compera, dunque?
villaggio
camping
Calypso
Una vacanza
indimenticabile nel Cuore della Calabria
Sole, mare, relax e tanta cortesia: questi gli ingredienti che fanno del Villaggio Camping Calypso il luogo ideale per trascorrere le proprie vacanze.
Inserito nella splendida cornice della Costa dei Gelsomini, offre soluzioni
per tutte le esigenze: dai confortevoli bungalows alle spaziose e ombreggiate piazzole per tende, camper e roulotte. Vivi l’emozione di una vacanza
semplice ma intensa, in luoghi ancora intatti, ricchi di storia e tradizione.
Il Villaggio, con le sue ampie piazzole e gli ottimi servizi, è un’oasi di pace che si affaccia direttamente
sul mar Jonio. A pochi passi da un mare limpido e cristallino potrete godere di piacevoli momenti di svago
e assoluta tranquillità. Qui trovate bar, ristorante, pizzeria con forno a legna, griglia, barbecue, chiosco
fronte mare, area giochi per bambini, animazione diurna e serale.
In una manciata di chilometri potrete tuffarvi nel passato della Magna Grecia o dell’Antica Roma.
Villaggio Camping Calypso
Via Trifone d’Egina Caulonia (RC) – Italia
Tel. (estivo): 0964.82028 - Fax: 0964.82028 - Mobile: 339.1969830
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Anno XXXXI - n. 1
96
Soluzioni dei Rompicapo delle due pagine precedenti.
Da guardare solo dopo averci almeno provato!
L’età - Indicando con L, M e P l’età dei tre fratelli si hanno queste relazioni:
M = L + 1/2 P; P = M + L; L = 2 e cioè M = 2 + 1/2 P; P = M + 2 e cioè
M = 2 + 1/2 (M + 2) = 2 + 1/2 M + 1 =3 + 1/2 M. Da ciò M - 1/2 M = 3 e cioè 1/2 M = 3
dunque M = 3 . 2 = 6 anni.
Dalla seconda relazione si ha che P = M + 2 = 6 + 2 = 8 anni.
Risposta lampo
Fa zero, perché se in un prodotto uno solo dei fattori è zero il prodotto è senz’altro nullo.
Andirivieni - Tutti passano e la barca attraversa il fiume 9 volte.
Passano prima i due più leggeri, poi uno torna indietro e lascia il posto a uno dei più pesanti; questo
passa e lascia la barca al più leggero che va a prendere l’altro leggero per riportarlo sull’altra riva;
poi di nuovo uno dei leggeri torna indietro, ecc.
I quattro numeri - Indicando con x il primo, gli altri sono x + 1, x + 2 e x + 3 e si ha che
x2 + (x + 1)2 + (x + 2)2 + (x + 3)2 = 174
ossia 4x2 + 12x - 160 = 0 le cui soluzioni sono x1 = 5 e x2 = - 8.
Con la prima soluzione i numeri sono 5, 6, 7 e 8, con la seconda i numeri sono -8, -7, -6, -5.
L’asilo
Indicando con x il numero dei bambini, le bambine saranno 27 - x e si può impostare l’equazione:
7 x + 5 (27 - x) = 159 cioè 7 x + 5 . 27 - 5x = 159 ovvero 7 x + 135 - 5 x = 159.
Isolando nel primo membro i termini con l’incognita, l’equazione diventa
7 x - 5 x = 159 - 135 cioè 2 x = 24 da cui x = 24/2 = 12 (bambini) e allora
27 - x = 27 - 12 = 15 (bambine).
Infatti 7 . 12 + 5 . 15 = 84 + 75 = 159 (maschi e femmine).
Un’altra età - Indicando con x l’età del figlio, quella del padre è 2 x;
8 anni fa l’età del figlio era x - 8 e quella del padre era 2 x - 8.
Il problema dice che 2 x - 8 = 7 / 3 (x - 8), cioè 2 x - 8 = 7 / 3 x - 7 / 3 . 8.
Isolando nel primo membro i termini con l’incognita si ha 2 x - 7 / 3 x = 8 - 7 / 3 . 8 e cioè:
6x-7x
24 - 56
=
3
3
che si può semplificare moltiplicando per 3 ambo i membri, e cioè elidendo il loro comune
denominatore: 6 x - 7 x = 24 - 56 ovvero - x = - 32 che diventa x = 32
moltiplicando per - 1 ambo i membri.
Il figlio, dunque, ha 32 anni ed il padre ne ha 64.
La merce scontata
Indicando con x il prezzo al kg, la quantità di merce sarebbe stata 84.000 / x e, al prezzo x - 25,
84.000
la merce è stata
Poiché questa quantità supera la prima di kg 14, si ha
x - 25
84.000 = 84.000
+ 14, ossia: 84.000 x = (84.000 + 14 x) (x - 25),
x - 25
x
da cui: 84.000 x = 84.000 x - 2.100.000 + 14 x2 - 350 x, ed infine, eliminando i termini opposti e
dividendo tutti i termini dell’equazione per 14, si ha: x2 - 25 x - 150 000 = 0
le cui soluzioni sono x1 = 400 e x2 = - 375. La seconda è da scartare; al prezzo di € 400 al kg,
la merce comprata è 84.000 / 400 = 210 kg.
Anno XXXXI - n. 1
97
Il Campeggio Club Varese
in collaborazione con la
Confedercampeggiatori
cura gli interessi dei turisti itineranti e offre
numerose agevolazioni fra le quali:
u Camping Card International (gratuita e comprensiva di assicurazione RC).
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u Manifestazioni.
u Rallies internazionali (diritto a partecipare ai rallies internazionali della F.I.C.C.).
u Il campeggio italiano (periodico ufficiale della Federazione e
quindi la voce dei campeggiatori - inviato in omaggio ai soci).
u Questo "Notiziario", inviato a tutti i Soci, Enti e Associazioni
del tempo libero.
u Una intensa attività sociale organizzata dal Campeggio Club
Varese che dispone di un'ampia sede attrezzata .
Sul nostro sito www.campeggioclubvarese.it trovi
una grande quantità di informazioni utili.
Vieni a trovarci in sede a Luvinate. Ti aspettiamo!
CONVIENE ESSERE SOCI
DEL CAMPEGGIO CLUB VARESE

La visita - Campeggio Club Varese

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