ipercubo - Alessandro Portaluri

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ipercubo - Alessandro Portaluri
IPERCUBO
ARTE & MATEMATICA
"Uno scienziato degno di questo nome, e soprattutto un matematico, prova lavorando
la stessa impressione di un artista; la gioia
che gli dà il suo lavoro è altrettanto grande
e della medesima natura" (H. Poincaré)
Creato da Alessandro & Annalisa
Da Salvador Dalí …
… ai solidi quadridimensionali
Salvador Domingo Jacinto Dalí Domènech, marchese di Pùbol (Figueres, 11.05.1904 - 23.01.1989),
fu pittore, scultore, scrittore, cineasta e
designer spagnolo.
"Corpus Hypercubus" è un dipinto ad
olio su tela di 58,4 × 73,7 cm realizzato
nel 1954.
Fu anche un abile disegnatore tecnico, ma sono
celebri soprattutto le immagini suggestive e
bizzarre delle sue opere surrealiste. Il suo peculiare tocco pittorico è stato spesso attribuito all'influenza che ebbero su di lui i maestri del
Rinascimento. Realizzò la sua opera più famosa,
La persistenza della memoria nel 1931.
Nel 1922 Dalì andò a vivere nella Residencia de Estudiantes di Madrid e
studiò all' Academia de San Fernando (Accademia di belle arti) iniziando
ad accostarsi al cubismo. Successivamente si avvicinò anche al movimento dadaista, che continuò ad influenzare il suo lavoro per tutta la
sua vita.
Nel 1926 venne espulso dall'Accademia, poco prima di sostenere gli esami finali, poiché affermò che nessuno in quell'istituto era abbastanza competente per sottoporre ad esame uno come lui. Sempre in quell'anno visitò per la prima volta Parigi, dove incontrò Pablo Picasso.
Negli anni successivi, Dalì realizzò diverse opere fortemente influenzate dall'arte di Picasso e di Mirò.
A partire dal 1949 Dalì non si limitò ad esprimersi con la pittura, ma
sperimentò anche nuove tecniche artistiche e di comunicazione mediatica: realizzò opere sviluppando macchie d'inchiostro casuali lanciate sulla tela e fu tra i primi artisti e
servirsi di olografie. Infatti molte
delle sue opere comprendono illusioni
ottiche. Dalì si interessò molto anche
di scienze naturali e di matematica.
Quest'interesse si vede in alcuni suoi
dipinti, specialmente quelli degli anni '50, in cui i soggetti sono rappresentati come se fossero composti da
corni di rinoceronte. Secondo Dalì,
infatti, il corno di rinoceronte rappresenta la geometria perché cresce secondo una spirale logaritmica.
Thomas Banchoff
Il titolo della tela fa riferimento al fatto che la figura di Cristo non è inchiodata all'usuale croce, ma è magicamente sospesa nell'aria, accostata ad una
struttura fatta da otto cubi che simulano la forma della croce, ma che in realtà esprimono la rappresentazione dello
sviluppo, nello spazio tridimensionale,
di un solido che si studia nella geometria della "quarta dimensione": l'ipercubo. Si tratta di un solido (avente come
"facce" otto cubi) che non è possibile
vedere, essendoci preclusa la quarta dimensione, ma solo intuire. L'analogia
con lo sviluppo delle facce di cubo su di
un piano, può aiutare a comprendere la
raffigurazione.
In qualche senso Dalì rivede alla luce delle scoperte Einsteiniane sullo spazio quadridimensionale la relazione che Platone nel "Timeo" stabilì tra i cinque solidi ed i quattro elementi di Empedocle: il fuoco, l'aria, l'acqua, la terra e l'intero Universo.
1.
Il tetraedro regolare
corrisponde alla forma del
fuoco.
2.
l'ottaedro regolare, la
forma dell'aria.
3.
è l'isocaedro regolare la
forma dell'acqua.
4.
Il cubo è la forma della
terra.
5.
La quinta combinazione
è il dodecaedro. (C'era un quinto elemento che Dio usò nel delineare l'Universo)