ET l`extraterrestre

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ET l`extraterrestre
ET, l’extraterrestre
Progetto Intercultura
a.s. 2012/2013
Classi 3e Veggiano
Eccomi
(disegni di Leonardo e Melania)
Le nostre riflessioni
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Questo film insegna quanto è bella l’amicizia.
I bambini non hanno pregiudizi, non giudicano!
Agli adulti non interessa capire cos’è un diverso.
Gli adulti dicono e pensano delle cose prima ancora di
conoscere gli altri.
• Anche se non erano uguali ET ed Elliot si volevano
bene.
• La nostra prima impressione non era certo positiva:
ET è sgradevole con una ridicola andatura, ma alla fine
si è rivelato simpatico, questo ci insegna l’inutilità di
coltivare pregiudizi.
Eccomi
(disegni di Sofia e Samuele)
La nostra descrizione
testo descrittivo oggettivo
• Breve estratto di alcuni passaggi.
Noi abbiamo un’idea di come è fatto un extraterrestre, perché abbiamo visto ET.
… Il nostro strano personaggio ha il viso schiacciato, la posizione degli occhi è particolarmente marcata così
sembra che indossi un largo paio di occhiali...
… Il nostro amico alieno ha un testone completamente calvo, dal quale spuntano grandi e vispi occhi color azzurro
cielo, belli tondi sottolineati da due lunghe occhiaie...
… L’amico venuto dallo spazio non si arrabbia mai ed è sempre felice anche se sente nostalgia di casa...
… E’ particolarmente curioso…
… Riesce a guarire le ferite e sa costruire oggetti di vario uso…
… Questo tipetto straordinario non sa parlare ma grazie all’aiuto dei bambini impara molto velocemente…
(Per la lettura del testo integrale si rimanda alle ultime diapositive)
Eccomi
(disegni di Riccardo e Patrik)
La nostra descrizione
testo descrittivo soggettivo
• Breve estratto di alcuni passaggi.
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Mi chiamo E.T. e sono un extra-terrestre. Vengo da un altro pianeta molto lontano.
Le mie gambe sono così corte da sembrare inesistenti… le mie mani hanno quattro dita molto lunghe. Possiedo
un dono molto particolare: la punta del mio dito può illuminarsi e guarire le ferite.
Dimenticavo: ho due piedi particolari con tre dita più grosse e più corte rispetto a quelle delle mani. L’impronta che
lascio ricorda quella del coyote.
Sono simpatico perché faccio cose buffe come parlare strano perché non riesco ad esprimermi bene perché
conosco poche parole.
Mi piace stare con Elliott e la sua famiglia perché mi vogliono bene. Tuttavia soffro di nostalgia, mi mancano molto
la mia casa e i miei simili.
Se proprio voglio scrivere un difetto devo ammettere che sono goffo ma non è colpa mia, sono fatto così: ho le
gambe corte!
Io sono così e sono soddisfatto di quello che sono anche se sono diverso da tutti voi.
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(Per la lettura del testo integrale si rimanda alle ultime diapositive)
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Eccomi
(disegni di Martina e Kristian)
Eccomi
(disegni di Davide L. e Andrea)
Testo integrale
descrizione soggettiva
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Mi chiamo E.T. e sono un extraterrestre. Vengo da un altro pianeta lontano dalla Terra. Sono di bassa statura però
posso allungare il collo e diventare più alto. Non sono né magro né grasso: mi si vedono le costole però ho la pancia in
fuori. Ho due braccia lunghissime che toccano per terra. Le mie gambe sono così corte da sembrare inesistenti. Le mie
mani hanno quattro dita molto lunghe. Possiedo un dono particolare: la punta del mio dita può illuminarsi e guarire le
ferite. Ho un viso con una forma particolare schiacciato e allungato ai lati. Sono senza capelli ma ho due occhi azzurri
molto grandi. Ho un nasino piccolo e schiacciato con le narici evidenti come quelle di un maialino. La bocca è ampia con
labbra sottili. Ho la pelle color marroncino, ruvida e rugosa.
Dimenticavo: ho due piedi particolari con tre dita più grosse e più corte rispetto a quelle delle mani. L’impronta che
lascia ricorda quella di un coyote.
Sono timido e pauroso all’inizio quando faccio nuove amicizie. Preferisco stare con Elliott e i suoi fratelli perché gli
adulti vogliono rapirmi e farmi degli esperimenti.
Sono curioso di conoscere tutti gli oggetti della casa e assaggio tutti i cibi che trovo attorno.
Sono simpatico perché faccio cose buffe come parlare strano perché non riesco ad esprimermi bene perché conosco
poche parole.
Sono buono e dolce perché mi piace giocare con la sorellina di Elliott, inoltre ho protetto il mio amico quando ho
interrotto il nostro collegamento telepatico e ‘ho guarito quando si è ferito al dito. Mi piace stare con Elliott e la sua
famiglia perchè mi vogliono bene. Tuttavia soffro di nostalgia, mi mancano molto la mia casa e i miei simili.
Possiedo un’intelligenza superiore a quella umana , sono ingegnoso perché riesco a costruire un telefono intergalattico
montando oggetti di uso comune.
Grazie alla mia telepatia, riesco a far volare oggetti e persone.
Elliott era proprio entusiasta del suo primo volo!
Se proprio voglio scrivere un difetto devo ammettere che sono goffo ma non è colpa mia , sono fatto così: ho le gambe
corte.
Io sono così e sono soddisfatto di quello che sono anche se sono diverso da tutti voi!
Testo integrale
descrizione oggettiva
Com’è fatto un extra-terrestre? Noi ne abbiamo un’idea perché abbiamo visto ET.
ET è alto all’incirca un metro e trenta, come un bambino di 9-10 anni; ha però il collo allungabile, quindi può
diventare ben più alto. Il suo corpo è piuttosto in carne, infatti ha una corporatura tozza e cicciottella; la sua
pelle ruvida, molliccia e rugosa è di color marrone.
Il nostro strano personaggio ha il viso ovale schiacciato, la posizione degli occhi è particolarmente marcata, così
sembra che indossi un largo paio di occhiali. Il viso scimmiesco è accentuato da due profonde rughe che vanno
fino al mento prominente.
Il nostro amico alieno ha il testone completamente calvo, dal quale spuntano due grandi e vispi occhi color azzurro
cielo, belli tondi, sottolineati da due larghe occhiaie. Due larghe narici compaiono su un piccolo naso da maialino e
una sorridente bocca dalle labbra sottili fa bella mostra di sé. L’omino venuto dallo spazio non si arrabbia mai ed è
sempre felice, anche se sente nostalgia di casa.
Non ama rimanere da solo, infatti gioca spesso a nascondersi tra i pupazzi dell’armadio. È particolarmente
curioso: tocca tutto ciò che trova e gironzola interessato in giro per la casa. Ha due grandi qualità: riesce a
guarire le ferite e sa costruire oggetti di vario uso. Ma soprattutto la cosa più straordinaria è che ET sa volare e
fa volare le cose.
Un legame speciale lo unisce ad Elliot: ripetono contemporaneamente gli stessi gesti. Questo tipetto
straordinario non sa parlare, ma grazie all’aiuto dei bambini impara molto velocemente.
La nostra prima impressione non era certo positiva: ET è sgradevole con una ridicola andatura da pinguino, ma alla
fine si è rivelato decisamente simpatico; questo ci insegna l’inutilità di coltivare pregiudizi: le persone vanno
conosciute per quello che sono e che sanno fare e non per il loro aspetto esteriore!!