Soluzioni di automazione per ceramica, vetro e cemento
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Soluzioni di automazione per ceramica, vetro e cemento
processo gg Rocco Bombarda RIPRESA DI COMPETITIVITà Soluzioni di automazione per ceramica, vetro e cemento L’automazione, da sempre strumento per il miglioramento dei cicli produttivi e per il risparmio energetico, in questo momento, soprattutto per settori che più di altri risentono della contingenza negativa, può essere di supporto a una ripresa della competitività. C emento, vetro e ceramica sono tre settori che, pur in misura diversa, devono oggi superare non poche difficoltà conseguenti l’attuale contingenza negativa, che sembra aver impattato soprattutto sull’industia del cemento. Per quanto l’Italia sia in Europa il secondo produttore dopo la Germania, dagli ultimi dati di sintesi di AITEC, Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento, emerge che nel 2012 la produzione di cemento in Italia ha subito un calo del 20,8% rispetto al 2011, con consumi ridotti del 22,1%, sostanzialmente in linea con l’andamento fortemente negativo dell’edilizia. Le prospettive 2013 restano critiche, con l’attesa di un ulteriore 34 forte calo dei consumi intorno al 2025%, e con una situazione di capacità produttiva in eccesso, stimata al 4050%. Il peso dell’export è aumentato nel 2012, arrivando al 6,6%, ma permane, per l’elevata incidenza del trasporto sul costo finale del prodotto, l’impossibilità di considerarlo uno sbocco atto a compensare la carenza di domanda interna. L’industria italiana del vetro, rilevante nello scenario europeo con circa il 17% del vetro prodotto, si distingue per gli investimenti in tecnologie all’avanguardia per il trattamento dei fumi e nell’innovazione dei processi, per ridurre i consumi energetici e abbattere la formazione di sostanze inquinanti. Secondo i dati Assovetro, la produzione nazionale vetraria ha avuto nel 2012 un decremento complessivo di quasi il 6%, evidenziando quindi di aver risentito del difficile momento congiunturale che ha colpito tutta l’industria a partire dal 2009. Passando infine alla ceramica, settore che si sviluppa in piastrelle, ceramiche sanitarie, stoviglie e materiali refrattari, i dati consolidati 2012 di Confindustria Ceramica evidenziano per le piastrelle in ceramica (la produzione più importante), un crollo del 20% sul mercato interno e una flessione del 3,11% nell’export, e risultati positivi solo per le aziende italiane localizzate all’estero (circa 20) con +4,75% come produzione e +11% come vendite. Come primi dati 2013, a fronte di un’espansione di fatturato del 9,59% verso i paesi extracomunitari (ma con crescite a doppia cifra in Russia, Automazione Integrata marzo 2014 [email protected] 34 18/02/14 12.18 L’industria vetraria italiana, che rappresenta una parte importante della produzione europea con circa il 17% del vetro prodotto sul totale nell’Unione Europea. USA, Africa e Australia), si ha una flessione di alcuni punti percentuali sui mercati europei e un ulteriore crollo sul mercato interno di quasi il 12%. I produttori di materiali quali vetro, ceramiche, ghise o cemento, ci dice Enzo M. Tieghi, Amministratore Delegato di ServiTecno, sono costantemente impegnati a realizzare prodotti innovativi, di elevata qualità ed efficaci dal punto di vista delle prestazioni. «Una delle maggiori criticità è riuscire a progettare e produrre vetri o ceramiche che rispettino le regolamentazioni imposte dalle normative esistenti e per questo occorre avvalersi di sistemi di verifica e controllo di materiali e processi per garantire e far progredire costantemente la qualità dei prodotti commercializzati. Le aziende di questi settori sicuramente richiedono soluzioni di automazione in grado di offrire, in fase di produzione, riduzione dei costi, differenziazione dei prodotti e ridotto time-to-market». Mirco Sparaventi, Marketing di Tex Computer, punta l’accento sulle problematiche conseguenti la delocalizzazione degli impianti nei paesi emergenti: «La lontananza geografica dall’Italia dovrebbe imporre al costruttore di impianti la predisposizione di un efficiente sistema di teleassistenza, da accompagnarsi a un monitoraggio remoto in tempo reale di alcuni processi produttivi particolarmente delicati. La prossima svolta tecnologica sarà probabilmente un ampio impiego delle tecniche di manutenzione preditiva per minimizzare i rischi di fermo imprevisto degli impianti». Secondo Davide Prando, Product manager Sensori di Panasonic Electric Works Italia, occorre considerare con priorità l’ambiente di lavoro ostile dovuto a trattamenti di lavorazione dei materiali tipici dei settori considerati: «Questo ambiente impone ai dispositivi di automazione della macchina robustezza e affidabilità nel tempo, dovendo funzionare in modo stabile nelle diverse condizioni ambientali e per una durata di anni. Nondimeno, sono importanti le prestazioni di macchina, per mantenere alto il grado di competitività del manifatturiero italiano. Altra prestazione critica richiesta a queste macchine è la flessibilità al variare delle sempre crescenti richieste del mercato. Per rispondere a queste esigenze il nostro approccio è quello di ottenere la prestazione richiesta nel massimo dell’integrazione della propria soluzione con l’infrastruttura preesistente. È molto raro veder sviluppare macchine totalmente da zero, piuttosto si cerca di migliorare quanto già esiste, e per questo motivo è di fondamentale importanza che le nuove soluzioni siano in grado di integrarsi in un contesto pre-esistente». Fabio Melegazzi, Product Manager di Telestar sottolinea che operare in un contesto critico come quello della ceramica, del vetro e del cemento richiede l’utilizzo di apparecchiature di una certa robustezza, immunità alle condizioni ambientali e sicurezza sia dal punto di vista hardware, software e sia nella protezione dei dati di processo, e per questo, tra le caratteristiche principali, sono richieste un grado di isolamento più elevato rispetto allo standard e una maggior protezione sulle schede elettroniche, per supportare anche dei range di temperatura di funzionamento più estesi. Precisione e velocità di esecuzione sono caratteristiche fondamentali, come affidabilità e sicurezza sono componenti essenziali per garantire al cliente finale una produzione senza intoppi. «Prodotti compatti nelle dimensioni e configurazioni on-board sono ormai le soluzioni più ricercate allo scopo di incrementare l’efficienza della macchina riducendo sensibilmente i costi di produzione. Per questo motivo le apparecchiature utilizzate come HMI e PLC devono avere una semplicità di sviluppo e programmazione tale da garantire ai programmatori una veloce progettazione del software per ridurre il più possibile i tempi di programmazione. Considerata l’importanza della sicurezza dei dati di processo, le attività di report in questo tipo di applicazioni sono molto significative. Ogni dato di produzione deve essere storicizzato e mantenuto al sicuro nel tempo. Altrettanto importante deve essere la semplicità con cui estrarre i dati salvati per poterli elaborare e analizzare successivamente. Anche la connettività è ormai una prerogativa nel terzo millennio: le interconnessioni tra diverse reti e lo scambio continuo di dati sono fondamentali. Per questo motivo la macchina deve essere sempre sotto controllo anche da remoto, da qualsiasi punto e accessibile dalle più moderne piattaforme come smartphone e tablet, per garantire al cliente un affidabilità e una riduzione dei tempi di intervento il più elevata possibile». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il contesto: criticità ed esigenze Automazione Integrata marzo 2014 [email protected] 35 35 18/02/14 12.18