Messaggi antirazzisti - IC Gramsci – Campalto

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Messaggi antirazzisti - IC Gramsci – Campalto
Istituto comprensivo A. Gramsci
Campalto Venezia
Scuola media- Classe 2°/c
Cittadinanza & costituzione 2010
Messaggi antirazzisti
Per Altri COMPAGNI
1
LETTERA A SANA
Caro diario, oggi è bruttissimo essere in questa classe.
Scommetto che se non ero albanese tutti sarebbero stati miei amici.
Invece io adesso ho solo due amiche.
(Sana,11 anni, Albania)
Cara Sana,
hai ragione a dire che se tu fossi stata italiana tutti sarebbero stati tuoi amici.
Però io alle elementari avevo una compagna che veniva dalle Filippine, e
nessuno l’accettava.
In poco tempo lei riuscì con la gentilezza e la simpatia a diventare amica di
tutta la classe. Infatti adesso questa mia ex compagna è in un’altra classe, ed è
riuscita a farsi tantissimi altri amici che non conosceva.
Quindi tu Sana devi cercare di farti amici con la gentilezza e la simpatia e
soprattutto facendogli favori e scherzare. Farsi notare delle volte può cambiare
tutta la tua vita.
Enrico, 12 anni, Italia
P.S. ricordati bene una cosa che chi trova un’ amico trova un tesoro.
Se all’ inizio ti prendono in giro, devi guardarla da due lati:
- se ti prendono in giro per scherzare;
-se ti prendono in giro per il modo di fare o per l’ aspetto
Ciao
2
LETTERA AD ALI’
Io voglio dire al maestro che non voglio stare col banco vicino a lui tutto il mese
perché io ho i miei amici preferiti. Io lo so che noi dobbiamo abituarci a stare
con tutti, ma io posso avere le mie preferenze, no? Oppure non le posso
avere? Non posso avere neanche un migliore amico? Io preferisco non stare
col banco vicino a lui non perché è cinese, ma perché ci sono già stato tutto il
mese scorso e lui sputa, calcia, mi fa cadere le matite, mi dà i pizzicotti. Anche
se lui era italiano io non ci volevo stare. Poi io sono tunisino anche io, perciò in
Italia posso essere razzista se lui è cinese? Non credo, perché siamo tutti e
due stranieri
Alì, 10 anni, Tunisia
Caro Alì ,
la tua lettera l’ho letta , e devo dire che il tuo compagno è una peste.
Il razzismo è una brutta storia ! Io sono italiano , abito a Campalto e in
classe ho due amici stranieri e per lo più simpatici un giorno potresti zittire il
tuo compagno , con il coraggio, e magari se continua a disturbarti ti farai
spostare dall’ insegnante . Io e Te abbiamo lo stesso problema con i compagni!
Se un giorno sentirò un bambino che verrà preso in giro , io non reagisco
violentemente, ma lo farei zittire !!!
Sai non sopporto il razzismo e soprattutto vederlo dirlo da un mio caro
compagno magari anche amico
Aggiungo qualcosa che forse ti potrà interessare , sono un bambino solitario e
mi è piaciuto molto conoscerti .
Rumonato Enrico, 12 anni, Italia
P.S.
Come ti ho già raccontato vengo preso in giro da molti miei compagni
Ma col zittirli ora non più , è stato bello scriverti !
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LETTERA A MILENA
Io non capisco bene perché tanti bambini italiani prendono una zucca per
Halloween se Halloween è una festa americana e non italiana.
Allora perché non fanno anche la festa del Ramadan? Solo Halloween?
Solo perché a scuola noi impariamo inglese? (Milena, 10 anni, Albania)
Cara Milena,
mi chiamo Anna sono italiana e vivo a Campalto Venezia.
Vado in una scuola pubblica dove ci sono ragazzi italiani e stranieri.
A me piacciono le feste ma certe per vari motivi non le festeggio come
Halloween, questa festa è americana come hai detto tu ma non centra il fatto
che impariamo l’inglese, l’inglese è una lingua che si parla in tutto il mondo, la
scelta di festeggiare o no è una scelta fatta da ciascuno di noi per esempio un
mio amico che vive in Italia da molto tempo non festeggia la Befana una festa
tipicamente italiana, però è stata un sua scelta.
Questo dimostra che non si può obbligare qualcuno a fare qualcosa che a lui
non può piacere e a te si o è una tua tradizione.
Spero di esserti stata utile.
Ciao
Anna, 13 anni, Italia
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I ragazzi italiani per me si credono i più furbi perché loro sono nati subito in
Italia, hanno i genitori italiani, sono stati fortunati, sono nati nel paese giusto.
Perché hanno sempre il cellulare in mano. Perché hanno il piercing e i tatuaggi.
Perché fumano già alle medie.
Io non dico niente a loro, se loro sono felici a credersi furbi cosa posso dire io?
(Nassor, 12 anni, Senegal)
Caro Nassor,
Anch’io sono nero e vengo dalla Guinea
Che è situata (geograficamente) sotto il tuo Senegal.
Ho letto la tua lettera ed hai perfettamente ragione gli italiani si credono
superiori ma non lo sono anzi mi fanno pena perché quando uno fuma vivi
meno ed i tuoi polmoni non lavorano bene. E poi come dice mia mamma a 12
anni è una cicca mentre a 18 sarà droga. Mi fanno pena perche ci perdono
loro, quando uno mi dice “nero di merda” io non lo bado.
Ibrahima, 12 anni, Guinea-Italia
P.S. Ti racconto un episodio accaduto in un tempo molto remoto. Era il 1936
olimpiadi di Berlino era già al potere Hitler.Un americano (di pelle nera) vinse la
medaglia d’oro nella corsa e secondo arrivò un tedesco. Al momento della
premiazione Hitler (in teoria) doveva dare la mano e la medaglia all’atleta ma
lui si rifiutò perche l’atleta era nero.
Ciao Nassor. Spero che tu mi risponda al più presto!!
Ciao, by Ibra
IL GIOCO
COMINCIA
ADESSO
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LETTERA A SANA
Caro diario, oggi è bruttissimo essere in questa classe. Scommetto che se non ero albanese tutti
sarebbero stati miei amici. Invece io adesso ho solo due amiche.
(Sana,
11 anni, Albania)
Cara Sana,
non devi preoccuparti di venire dall’Albania. I bambini italiani sono stati condizionati da ciò che dice
la gente e quindi diffidano delle persone diverse da loro. Anche nella mia classe ci sono persone di
altri Paesi, ma io penso che siano molto simpatiche. Tuttavia credo che i telegiornali non facciano
altro che aumentare le preoccupazioni dalla gente e il razzismo nei confronti degli stranieri; secondo
me, è vero che ci sono stranieri cattivi, ma non tutti, come ci sono italiani cattivi e non. Comunque,
tornando alla tua affermazione, penso che presto tutti ti apprezzeranno; non dovrai fare altro che
essere te stessa, perché la tua simpatia e il tuo carattere di certo conquisteranno il cuore di tutte le
persone che ti stanno vicino. Se ti offendono non preoccuparti. Il proverbio dice: “Le parole sono
come spade” e allora tu si uno scudo; le loro accuse non ti devono scalfire, anche se è difficile
ignorali, resta sempre allegra e simpatica. Ricordati che essere diversi non è un difetto: è un pregio,
perché se fossimo tutti uguali, che mondo sarebbe questo? Con il tempo, anche poco, tutti
scopriranno che persona meravigliosa sei, e anche se non ti conosco personalmente sono sicura che
se fossi mia amica, sarebbe un’amicizia di grande valore, perché una persona per la quale l’amicizia
ha grande importanza, non la lascerà andare con molta facilità. E anche se sono 2 anni più grande di
te, penso che tu sia molto matura. Sono d’accordo: l’amicizia è molto importante, ma non
preoccuparti e non vergognarti di come sei, perché ognuno di noi è unico e speciale. Tu hai gli stessi
diritti dei bambini italiani, sei minorenne quindi hai il diritto di andare a scuola, di essere protetta dai
pericoli e molte altre cose. Quindi vedi che pur venendo dall’Albania, non hai un trattamento diverso
dagli altri. Comunque ricorda: chi non ti ama non ti merita.
Spero che tu possa avere molte amiche e di esserti stata d’aiuto. Buona fortuna.
Sara, 13 anni, Italia
P.S. Quando un anno fa è entrato in classe un
bambino di colore, non mi ha fatto né caldo né
freddo, cioè non mi importava di che colore fosse
la sua pelle. Ciò che mi ha impressionata è stato il
sorriso che si è acceso sul suo volto quando ci ha
visti, così ci ha conquistati, con la sua simpatia che
fin dal primo istante è stata la sua caratteristica.
Sii TE STESSA
E IL MONDO TI SORRIDERA’
SARA
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Lettera A Una Bambina Non Italiana
Se tu sei nata in un paese e dopo vieni a abitare in un paese lontano, come me, ti senti un po’ strana,
ti senti un po’ come se sei neonato, perché tu sei già nato in Sri Lanka come sono nata io, però se
vieni in Italia sai camminare, ma non sai parlare in italiano, poi devi cambiare il modo di mangiare
perché non trovi il nostro cibo.
(Sheela, 9 anni, Sri Lanka)
Cara Sheela
Io capisco che tu sei arrabbiata con i tuoi genitori perché, ti hanno portata in Italia, senza chiederti il
permesso ne ragionarci un po’
Ecco vedi Sheela io ti spiego un po’ perché i tuoi genitori ti hanno portata in Italia . . . . intanto di
motivi cene sono tanti tipo per trovare lavoro più facilmente e mantenere la famiglia, vivere una vita
diversa, conoscere tante altre persone, con altro colore di pelle, d’estate ci si può andare al mare, Io
penso che in Italia sia tutto un altro mondo più bello e divertene a confronto del Sri Lanka
Cordiali Saluti
Jeson. B , 14 anni , Italia
LETTERA A NAIMA
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Mia mamma delle volte dice sempre che a scuola io e i miei fratelli e le mie sorelle non dobbiamo mai
parlare della nostra religione, allora io una volta avevo chiesto a lei perché e lei ha detto che è meglio
di no perché gli italiani non capiscono la nostra religione. (Naima, 9 anni, Marocco)
Cara Naima,
volevo dirti che non parlare della propria religione non deve essere un vincolo, ma magari una
possibilità di far capire ad altre persone diverse da te, come noi italiani, culture e in questo caso
religioni diverse. Ad esempio, mia sorella che ha 9 anni proprio come te, ha un’amica musulmana
che parla sempre del suo paese; e a me piace molto ascoltarla perché ogni volta scopro delle cose
nuove, che in Italia non esistono. Sono sicura che anche tu hai tante cose da raccontare e meraviglie
da far scoprire!!!
E non preoccuparti dei giudizi della gente, perché quelli che ti offendono sono solo persone incapaci
di comprendere quanto unica e speciale sei con la tua diversità.
Ti auguro tanta felicità e magari di trovare degli amici sinceri.
Bacioni
Elisabetta, 13 anni, Italia
P.S. Mio cugino ha un amico simpaticissimo che viene dall’Africa e lui forse ha già trovato un amico
speciale con cui confidarsi e proprio come te, di parlare della sua vita e della sua cultura
LETTERA A VERA
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Io dico sempre a mia mamma e anche a mio padre di imparare un po' meglio l'italiano per non farmi
fare brutte figure, ma loro lavorano sempre e non imparano mai a parlare bene, per questo io delle
volte mi vergogno a andare in
giro con loro.
(Vera, 10 anni, Albania)
Cara Vera,
non vergognarti dei tuoi genitori perché ti vogliono bene anche se dovrebbero sapere un po’
l’italiano non ti preoccupare e normale!=)
Anche io mi vergogno (solo di mia mamma)perché fa degli urli in pubblico con la sua amica.
Ti auguro una bella vita con i tuoi genitori e con i tuoi veri amici!
TI SALUTO
RICCARDO, 13 anni, Italia
P.S. potresti regalargli un dizionario (albanese-italiano)e con le tue amiche potresti insegnarli un
po’di italiano!
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Cara Vera,
anche io mi vergogno di mia mamma perché delle volte si comporta come una ragazza 20enne.
Riguardo alla lingua potresti insegnarle le parole più importanti.
Ti racconto: quest’estate mi ero rotta la spalla ed ero andata in ospedale per mettermi il gesso e
mentre aspettavo c’era un albanese e chiese a mia mamma di aiutarlo per scrivere le sue
informazioni . In questo caso l’Italiano serve.
TI SALUTO
MATILDE B. , 13 anni , Italia
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Loro sono persone italiane che il capo è un italiano.
Lui alla tv parla un po' male perché è malato, ha la faccia storta.
Loro vogliono mandare via dall'Italia tutti gli uomini, le donne e i bambini non italiani.
Oppure anche quelli come me che sono nata in Italia ma i miei genitori e dei miei
fratelli e sorelle grandi no.
Loro sono contro tutti tranne loro.
Loro si chiamano Lega Nord e sono contro il Sud, l'Ovest e l'Est.
(Naima, 11 anni, Marocco)
Cara Naima,
non tutti gli Italiani vogliono mandarvi via, ma alcuni si,e questi uomini che vi
vogliono mandare via sono nazisti,gli altri uomini e donne che vi proteggono hanno
ragione,anche il fatto di andare contro il nazismo. Tu Naima che non sei italiana hai i
nostri stessi diritti. Io non sono contraria perche anche io sto combattendo contro il
razzismo….tu hai il diritto di rimanere in Italia.
Ti dico una cosa che penso:
-se tu fossi stata nella mia scuola io ti avrei considerata un amica perche tu sei come
noi.
CIAO NAIMA
JESSICA!!! 12 anni, Italia
LETTERA A UN BAMBINO NON ITALIANO
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Italiani sono brava gente, però per me delle volte sono un po’ troppo agitati. Delle
volte loro urlano troppo, per esempio quando fanno goal alla partita. Loro sono
bravi a cantare, ma non tutti. Poi a scuola alcuni bambini italiani ti vogliono baciare
che tu non sai neppure chi sono.
(Sana, 6 anni, Albania)
Cara Sana,
Sono d’accordo con te che gli italiani sono brava gente ed è anche vero che noi
siamo agitati.
Si, delle volte quando qualche squadra fa goal urliamo; ma è perché diventiamo
felici per la nostra squadra del cuore che vince ed è per questo che urliamo, anche
nel calcio ci sono tifosi che cantano (cori razzisti) contro giocatori stranieri e
questi tifosi che cantano sono ignoranti.
In un programma televisivo che ho visto,hanno fatto vedere una cantante straniera
che prendevano in giro e poi quando ha cominciato a cantare ha fatto carriera ed
adesso è bravissima.
Quando ti baciano gli italiani è un usanza per conoscersi.
Nella nostra scuola ci sono 590 ragazzi e ragazze di cui 58 stranieri: -sono 35 maschi
– 23 femmine
Di questi 58 stranieri :
-25 circa sono nati in Italia
-33 circa sono di origine straniera
cordiali Saluti,
Alessandro Serena , 13 ANNI Italia
Lettera a un bambino
non italiano
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Io ho i miei genitori che sono nati in Tunisia e io sono nata però in Italia, allora quale è la
mia patria? Sempre l'Italia oppure è la Tunisia anche per me? Oppure tutte e due?
Oppure nessuna patria?
(Zahira, 11 anni, Tunisia)
Cara Zahira,
mi chiamo Marco , ho 13 anni e faccio la 2°C Antonio Gramsci , io faccio come sport arti
marziali cinesi , io sono contrario al razzismo e posso stare con tutti , perché siamo
tutti uguali.
Comunque se i tuoi genitori sono nati in Tunisia , la legge in Italia dice che anche se tu
sei nata in Italia , tu sei della cittadinanza dei tuoi genitori .
P.S.
Io ho fatto amicizia con un amico di colore , adesso siamo diventati amici per la pelle , a
me non interessa se è di un‘altro colore .
Ci siamo frequentati , giocavamo insieme ; per una sfortuna è ritornato nel suo paese
d’origine , per il motivo che i suoi genitori non hanno trovato fortuna nel lavoro e se ne
sono andati , E mi mancherà per sempre.
Ciao Zahira.
Marco M. , 13 anni, Italia
LETTERA A TONG
18
Io ho capito che se tu impari a giocare e a sapere del calcio è più facile
che i bambini in Italia sono miei amici perché in Italia tutti parlano
sempre del calcio.
Tong, 8 anni, Cina)
Caro Tong,
mi chiamo Lorenzo, sulla tua opinione c’è un pò da discutere ma, hai
ragione.
Io ho 13 anni e non mi interesso per niente del calcio.
Sono in 2° media e in classe la maggior parte dei ragazzi gioca a calcio o
colleziona carte di calcio. Io pratico le arti marziali, a me piace
moltissimo la Cina e vorrei avere un amico cinese, comunque non tutti gli
italiani amano il calcio, anche se la maggior parte lo fa! Ciao rispondi!
Lorenzo, 13 anni, Italia
P.S volevo dire che anch’io in classe ho dei
compagni stranieri che ormai sono anche i miei
migliori amici, però la prima volta che ci eravamo
incontrati ci fulminavamo con lo sguardo.
Noi eravamo scontrosi su ogni cosa. Lui si chiama
Ibrahima e lo conosco ormai da 8 anni.
Ormai siamo d’accordo quasi in tutto. Lui è nero,
ma a me non interessa nulla,
perché di lui mi posso fidare ,
questo conta più del colore della pelle.
Pensa a un biscotto: conosci Ringo?
E’ un tipo di biscotto doble face: come un panino
rotondo. da un lato è di farina bianca, dall’altro è
color cioccolato.
Li tiene uniti una crema alla vaniglia.
LE RIGHE DELLA MAGLIA SONO PER INDICARE L’UNIONE TRA
BIANCHI E NERI
L’OTTO INDICA L’INFINITA UNIONE TRA BIANCHI E NERI
LETTERA A VERA
Oggi Carlo ha scritto sul mio astuccio: “ti odio!”. Io però non sono né offesa né felice perché ci sono
abituata.
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(Vera,9 anni, Albania)
Cara Vera di classe quarta,
non preoccuparti, lascialo perdere, tu fatti i tuoi amici.
Anche a me succede (eppure sono Italiano)che qualcuno mi prende in giro.
Anche io ci sono abituato e mi lascio un po’ torturare, se il tuo compagno continua dillo alla maestra.
Comunque devi stare attenta anche a farti troppi amici, perchè se ti giudicano subito dal punto che
tu sei straniera,se tu non reagisci, lui continuerà a darti fastidio, quindi devi affrontare le tue paure.
Ciao
Matteo, 13 anni, Italia
Mio fratello mi aveva detto che se lui vuole andare in discoteca, lui qui in Italia non
può andarci.
Non perché è piccolo, ma perché è straniero. Perché a Reggio Emilia e a Parma nelle
discoteche a ballare ci vogliono solo degli italiani. Però se sei una femmina, una
ragazza, ci puoi andare anche se sei marocchina.
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Ma solo se sei bella. (Omar, 11 anni, Marocco)
Caro Omar,
il giudizio della gente non ti deve interessare,ora sei grande e devi capire,che chi ti
giudica,è che non ti può capire,e chi non ti capisce è quella gente ignorante che non ha
il coraggio di esprimersi e deve coprire le proprie insicurezze con insulti e violenze.
Ascoltami bene,il colore non è importante, l’importante è quello che hai nel cuore. La
purezza e la lealtà e ciò che ti distingue dalle persone che ti prendono in giro. Ricordati
sempre il diritto alla protezione contro le discriminazioni,vuol dire che tutti i bambini
hanno gli stessi diritti,senza distinzioni di razza,religione,sesso…..eccetera.
P.S. ti racconto chi ho incontrato alle elementari. Era un bambino di colore,che veniva
sempre preso in giro,ora si e adattato ed è apprezzato da tutti,è venuta fuori la sua
simpatia e la sua sicurezza in se stesso. Ha lottato e ora e uno di noi un vero “italiano”,
UN AMICO.
CON AFFETTO
BEATRICE Z, 13 anni Italia
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